By Ivy | marzo 27, 2014 - 4:14 pm - Posted in Marzo 2070

Cari lettori e lettrici, inizio dicendo che un incipit in un articolo di simil categoria scritto dalla sottoscritta non può che essere doveroso.
Come per il quidditch, anche per la Broomula1 il discorso non cambia…il mio approccio in codeste attività ricreative sportive ha avuto origine con l'arrivo ad Hogwarts ergo prima di scrivere articoli inerenti è necessario che mi documenti a dovere ed effettivamente è quello che ho fatto.
Andando ad analizzare il percorso ante gara ho appuntato quello che, teoricamente, sarebbe potuto succedere considerando e seguentemente unificando i fattori piloti/meteo/percorso/peculiarità delle scope; ebbene sì, perché per chi – come me – non lo sapesse, ogni scopa ha i propri "punti di forza" anche in questo sport.
Unificando questi fattori e suddividendo il percorso equamente in tre parti (settori) in base alla numerazione degli anelli sono arrivata alla conclusione che un percorso del genere (di cui riporto lateralmente la rappresentazione grafica) sia adatto, in linea generale, per un'accoppiata scopa/pilota che, nella prima parte (anelli 1-6) abbia come punto di forza una bruciante accelerazione, nella seconda (anelli 7-13) un efficace assetto e nella terza (anelli 14-21) una minuziosa traiettoria. E' ovvio e scontato che purché si riesca adeguatamente a concludere il percorso siano necessari un po' tutti i fattori preponderanti in uno sport del genere ma preferisco focalizzare la mia attenzione su quelli come "punti di forza" per ogni settore, come appena specificato. Analizzando la prima parte ho scelto l'accelerazione per via dei soverchianti rettifili intercorrenti fra gli anelli 3-4 e 4-6; è vero, sono presenti sia cambiamenti di quota che curvature (d'altra parte non potrebbe essere altrimenti) ma ritengo che l'aspetto determinante del settore siano proprio i lunghi tratti in cui si può beneficiare della bruciante accelerazione e spingere in avanti al fine di recuperare o guadagnare preziose posizioni.
Per la seconda parte ho scelto l'assetto per via del suo essere variegata grazie al continuo cambio di quota degli anelli da attraversare ed all'interposizione di un maggior (ma non eccessivo o complicato) numero di curvature rispetto al primo settore, aspetti che concedono al pilota di sfruttare al meglio le congetture e gli schemi "di gioco" che gli permettono di prevalere sugli avversari cogliendoli di sorpresa, in maniera del tutto inaspettata. Infine per la terza parte, sempre a mio modesto parere, l'aspetto fondamentale è la traiettoria, necessariamente; se guardate attentamente il percorso noterete anche voi che gli anelli, oltre ad essere disposti a quote diverse, si trovano a ridosso di importanti e fitte curvature che necessitano del dovuto e minuzioso controllo non solo della scopa e del suo direzionamento, ma anche e soprattutto della corretta distribuzione del peso del corpo da una parte o dall'altra al fine di evitare la derapata, la manchevolezza di un anello, o un incidente – di qualsiasi entità esso sia – contro piloti e/o anelli stessi.
In linea generale comunque, com'è giusto che sia, il percorso è a mio parere decisamente equo! Sinergia e feeling, queste le parole d'ordine.
Ah, un'ultima cosa vorrei farvi notare, del percorso… c'è un punto in cui un settore si interseca con un altro e nello specifico mi riferisco al primo con il secondo settore in prossimità degli anelli 4, 5, 10 e 11 che si dispongono proprio agli apici di un'ipotetica croce latina. Come faranno i prodi piloti a percorrere questo tratto? Ovviamente gli anelli del primo e del secondo percorso (rispettivamente 4 e 5 e 10 e 11) non si trovano alla medesima quota quindi, in linea generale, mentre i piloti agli ultimi/intermedi posti attraversano quei primi due anelli potranno vedere sfrecciare sopra le proprie teste i piloti dei primi posti, invece.
La sera del 25 febbraio scorso, per la fortuna dei piloti, presentava una temperatura mite e meteo stranamente sereno e questo sicuramente è stato un bene per coloro che non sono affini con l'elemento inaspettato "pioggia" o per le scope non tagliate per una simile evenienza.
Tuttavia da non trascurare è il forte vento che spira da sud e che comporta un favoreggiamento per i tratti da sud a nord ed una difficoltà in più per quelli da nord a sud; da non dimenticare anche il suo effetto in curva, vento che potrebbe far cozzare qualche malcapitato contro un anello.
Dopo un'intera gara caratterizzata dall'avvicendamento lì davanti di Septimius Sonn e di Amber Meng e dalla sempre più crescente novellina Eleanor Bustles, si arriva all'ultimo giro con un piccolo problemino:
Il signorino McNails Heert, forse distratto dall'eccessiva euforia dei suoi tifosi sugli spalti, fra il quarto ed il quinto anello ha perso il controllo della scopa che ha iniziato a zig-zagare lateralmente ed a perdere/acquistare quota continuamente, come stregata; il risultato di tutto ciò è stato un caotico disordine (disordine è eccessivamente riduttivo, per codesta cagione rafforzo con "caotico") che ha costretto quelli dietro di lui ad alzarsi di quota repentinamente e inaspettatamente per non incidentarsi con il suddetto rischiando però, al contempo, di addossarsi eccessivamente a quelli parecchio davanti che stavano percorrendo il secondo settore i quali si sono ritrovati quest'accozzaglia di gente sbucata fuori dal nulla a causa dell'euforia di uno.
E' vero anche, però, che tutto ciò ha consentito ai più arguti di sfruttare questo disordine a proprio vantaggio anticipando le mosse altrui e cogliendo di sorpresa quanti più avversari possibile.
Questo ad esempio è quello che hanno fatto il Serpeverde e la Corvonero al fine, il primo di allontanarsi ulteriormente dai rivali e la seconda di accorciare le distanze che la separano dal suddetto avversario.

E qual è il primo momento del percorso che garantisce un sorpasso (o quantomeno un avvicinamento) intelligente e non necessariamente sfruttante l'accelerazione della scopa? Ovviamente una curva a gomito in immediata uscita da un anello. Ed è esattamente quello che fa la Meng riuscendo, con il suo insinuarsi sinuoso in quella curvatura fra gli anelli 9 e 10, a guadagnare terreno prezioso su Septimius Sonn che continua a detenere sì la prima posizione ma potrà vedersi la Corvonero sempre più vicina. E se quest'ultima decide di cogliere in qualche modo di sorpresa il ragazzo alzandosi per passargli sopra, egli, vista la diversa altezza del decimo anello rispetto al nono, è necessario che prenda quota e, non essendosi minimamente accorto della Corvonero e soprattutto della sua mossa, i due si scontrano, letteralmente. C'è da dire che la mossa della Corvonero è stata decisamente "a perdere", come dicono i Babbani, poiché non solo ha perso il controllo della scopa ed ha iniziato a scendere in picchiata riuscendo a fermarsi pochi metri dal terreno, ma allontanandosi dalla traiettoria del Serpeverde ha perso anche un po' di quella scia che avrebbe potuto sfruttare in attesa dell'accelerazione decisiva per il sorpasso che sarebbe potuta avvenire fra gli anelli 10 ed 11, essendo appunto questi alla medesima quota e separati da un importante – non importantissimo, ma in una gara del genere si sfrutta ogni rettifilo – per recuperare preziosi metri. Infatti, come volevasi dimostrare, il Serpeverde riesce ugualmente a mantenere la propria prima posizione benché le scope di entrambi siano decisamente malridotte e consunte, oserei dire, ma niente che non si possa risolvere con i dovuti assi nella manica: il MERS.
In compenso doverosi applausi vanno alla Bustles che, zitta zitta, in tutto questo caos è riuscita a guadagnare terreno per arrivare, quantomeno, sul podio. La speranza è l'ultimissima a morire, insomma.
Prima parlavamo di assi nella manica…E' proprio quello che adopera la Meng purché la sua scopa sia capace di tagliare il traguardo dignitosamente e più, se possibile.

Amber Meng  
Septimius Sonn  
Eleonor Bustles  
Heert McNails  
Justin Herres  
Katniss Grey  
Elle McDronick  
Alehandro Keller  
Jennifer Hongrie  
10° Jamie Devlin  
11° Kerry Dunning  

Ciò, difatti, le permette in quell'ultimo settore di essere un demonietto dispettoso sul collo di Mius, adoperando un pressing straordinario; tutto quello che fa lui è seguito a ruota dalla settimina che questa volta ha messo in moto i neuroni ed ha optato per sfruttare la scia dell'avversario che la precede. Lui curva velocemente, lei curva velocemente, lui si getta a capofitto a destra, lei lo segue sinuosamente a destra, non abbandonando l'accelerazione e, sì, qui lei rischia perché a quella velocità non è facile un lento inserimento in curva, ma oramai si è alle ultime battute e chi non risica non porta a casa nulla. Certo, in questo caso si rischia anche di perdere il secondo posto perché scavalcati da un'agguerrita tassina, ma non è quello che succede.
Quello che succede, invece, è la presenza di due piloti del tutto appaiati al fumo a scacchi (all'arrivo quindi, per i più profani) caratterizzato dal quella saetta in cielo, scheggia grezza, baluginare di un'idea, proiettile nel vuoto che è Amber Meng. E' rapida, sfrecciante, incisiva, instancabile, bramosa di vincere ed è quello che fa. Lo fa al penultimo anello, il ventesimo, per poi affiancare il Serpeverde e spingere ancora in avanti conquistando quella più che meritata vittoria. L'ordine d'arrivo, a questo punto, è stato quello che vedete di fianco.

La vittoria della Meng la fa sfrecciare – restando in tema – in cima alla classifica piloti con 39 punti seguita da Septimius Sonn con 34 e dalla Bustles con 24, ma non è riuscita a detronizzare la casata Serpeverde dall'omonima classifica, regnante con 65 punti, seguita da Corvonero con 56, da Grifondoro con 27 e per ultima da Tassorosso con 21.
E per quanto tutto ciò possa sembrarvi specifico e pertinente…suvvia, non sono una sportiva, sono solo una buona osservatrice! Dovuti ringraziamenti vanno alla biblioteca del castello per avermi fornito tutte le info necessarie.

Ivy Hevenge. Quartina grifondoro, 14 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisca; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta…Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Fa parte del Club del Libro dal primo anno.
By Hils | - 12:09 am - Posted in Marzo 2070

1 Marzo 2070. Ore 9.00

Una partita decisiva, di nuovo qui pronti a raccontarvi l'incontro di oggi. Io sono Thomas O'Flynn, e qui con noi sugli spalti c'è Larry Vedder. Oggi i Serpeverde avranno pane per i loro denti, con una Corvonero agguerrita, sicuramente timorosa di fronteggiare la prima in classifica.

L: Sono d'accordo Tommy, il campo è stracolmo. Si prospetta un grande match.  La contesa non ha riservato grosse emozioni, con i Corvonero che hanno tentato, invano, di sorprendere gli avversari lasciando loro la pluffa e chiudendo tutte le linee di passaggio. Devi sapere, Tommy, che solo una volta nella storia c'era stato un tentativo così stupido di vincere la contesa.

T: Back Balai Wall per la Lamb, ottimo inserimento di pluffa in mano a Sonn, che non fa scherzi con quel boccino, evitando uno Snitchchip. Mentre i Corvonero devono aver capito i messaggi degli spettatori bronzo-blu: SVEGLIA.

L: Non sembrerebbe, visto che stanno andando indisturbati verso l'area. Solo un miracolo può salvarli!

T: Sonn sfreccia in area, e un gol a pochi minuti dal fischio può pesare come un macigno, dipende tutto dal giovanissimo Conway. Che non sembra molto convinto. Poteva anche optare per un tiro ad effetto. Ma poi ha visto che il portiere aveva lasciato l'angolino basso scoperto e l'ha infilata dentro! Neanche il tempo di starnutire che il risultato è già Serpeverde 50 – 0 Corvonero.

nome immagine

L: Un gol adesso è un duro colpo, da cui difficilmente potranno riprendersi.

T: I bolidi non sembrano particolarmente aggressivi, per ora.

L: Io avrei qualche dubbio, Tommy! Guarda Hilary come sembra impaurita!

T: Ha chiaramente tentato una ribattuta, sperando nel colpo di Medicine o della Cavendish. Peccato che NON sembrino intenzionati a soffiarle il bolide, che viene spazzato a malapena poco più in là. MA MERLINO CAGNACCIO, INCREDIBILE. MAI VISTO! La Cavendish non gioca di ruolo ma ce la mette tutta. Accelerazione discreta ma non abbastanza per battere Br- O'John nel suo tiro, sporco per l'intervento della Corvonero ma non abbastanza sporco per l'animo puro di Medicine, eh? Summercove li partorisce, i battitori coi fiocchi. Ecco che Sami s'avventa sul bolide e – OH MORGAN! BRO, IDIOTA, TOGLITI!

L: INCREDIBILE, TOMMY! Chissà se Ian si riprenderà da quella botta. Una volta durante una partita ho ricevuto anche io un colpo in quel punto. Speriamo non sia nulla di grave.

T: Campo libero per i cercatori, nessuna traccia di bolidi nei paraggi. Il volo della Lanfrad e della Meng è senza intoppi, verso la torre dei profess- IN BOCCA A POWELL! IN BOCCA A POWELL, MERLINO! NO! Scende in picchiata rasente la torre degli spalti, e le due lo seguono senza pensarci due volte.

L: È un boccino impazzito, magari incantato. La federazione degli arbitri del Quidditch deve rivedere la forma di questi boccini perché è dagli ultimi mondiali che prendono traiettorie strane.

T: Si infila Sonn nel giovane reparto cacciatori bronzo-blu. A questo punto ogni errore è un peccato, e il cacciatore Serpeverde lo dimostra senza troppi problemi. Si impadronisce della pluffa, scatta, una saetta inFIAMMESEGNA! ALTRO GOL STREPITOSO PER SERPEVERDE.! Serpeverde 100 – 0 Corvonero.

L: Tommy, ormai non si accontentano di battere gli avversari. VOGLIONO UMILIARLI!

T: Un altro scontro Cavendish-O'John, lo anticipa. Sembra farcela ma… ecco che Ian recupera e colpisce per primo. MA NON FINISCE QUI, Chelsea non demorde. Sporca il tiro e salva la Meng. Bolide in corsa in centrocampo, chissà che non vada a colpire la Lamb e la DelaParker nei paraggi. Sami sfreccia e taglia l'aria, ha intercettato l'altro bolide, ma la Darcy sembra in vantaggio… ma Medicine se ne impadronisce. E quella è una Balaços, signori. La Lanfrad ha filo da torcere, il colpo è potente e sembra prenderla di sorpresa.

L: È un momento concitato della partita. Ormai le squadra hanno preso le misure e si sono allungate. Ne guadagna sicuramente lo spettacolo. Ne vedremo delle belle da qui in poi.

T: La DelaParker circondata, la Lamb rischia un Blurting ma si salva in corner per averle tagliato la strada con ferocia –  la Deering scuote il capo, è regolare – ma è la Bennett ad insistere sulla sua saggina. Lila è brutale, scarta sulla Whiteheart ed elude un bolide che aggancia Katherine. La Bennett ancora nei pressi potrebbe essere il bersaglio perfetto. Nessun passaggio per i Corvonero, la Lamb è astuta e si appropria della pluffa dopo aver seminato il caos fra le fila bronzo-blu. MA COS'E' QUELLA?! La Bennett colpita dal bolide durante una SLOTH. GRIP. ROLL. DOPPIA. Merlino la salvi, vedo già Madama Drybottle che alza la mano a bordo campo, mentre. Cosa. DOVE? LA LAMB ENTRA IN AREA E STA PER TIRARE. PARATA! Una parata fantastica. Conway non riesce ad afferrarla, e la pluffa colpisce l'anello. Siamo a quota 150 per Serpeverde, contro Corvonero a 0 punti. MA IL BOCCINO?

L: Che azione, Tommy! Incredibili i dribbling di Lila e ancora più incredibile il volo che ha rischiato Penelope. Probabilmente gli dei del Quidditch hanno voluto premiare il coraggio. Una menzione particolare alla parata di Conway. Bellissimo, Tommy. Grande colpo di reni del portierino. Scommetto che sarà una promessa del campionato nei prossimi anni. Ora però Serpeverde dovrebbe essere un po' sportiva e rallentare il ritmo.

T: BOCCINO SOTTO LE TRIBUNE! Che roba, e le cercatrici lo seguono fin sotto l'impalcatura. Non riusciamo a vedere nulla. C'è tensione nel campo, soprattutto perchè MERLINO! C'è della polvere o sbaglio? Vedo della polvere, la Drybottle prende a braccetto BRhay e le indica le impalcature. Si avvicinano, c'è sicuramente scappato il morto. Nessuno sa niente? LA DEERING ALZA IL BRACCIO! 

"CORVONERO CONQUISTA IL BOCCINO! LA PARTITA SI CONCLUDE IN PAREGGIO! 150-150!"

L: Questo sì che è un gran finale! Corvonero è riuscita a ribaltare il risultato, ma ancora non ci è chiaro come. Una cosa è certa, una multa per eccesso di velocità nessuna la toglie ad entrambe le cercatrici.

T: Partita conclusa, qui c'è tensione e speranza. Sicuramente una strigliata per i verde-argento da parte della Lamb, un pareggio non è un risultato che la prima squadra in classifica sognava, e inoltre erano anni che non vedevamo una partita così agguerrita. Il Quidditch è uno sport imprevedibile, Larry, ed oggi ne abbiamo sicuramente avuto tutti la prova schiacciante. Grazie mille a Larry Vedder per la collaborazione. 

 

Tommy O'Flynn. Approdato a La Voce degli Studenti direttamente da Brolandia con lo pseudonimo di Grinzafichissimo Tipo Misterioso, il camuflone irlandese si è fatto conoscere al grande pubblico per la spiccata tendenza verso gli sport estremi quali il lancio del ma…ntello – prima tappa obbligatoria del Tebby Desnudo – e il sollevamento p…ulzelle i cui progressi sono misurati in base alla gamma di acuti lanciati dalle stesse fanciulle. Nel tempo libero – a meno che non sia impegnato a tubare con Ian O'John come uno Jabberknoll al termine della sua esistenza – si ricorda anche di far parte di un giornalino scolastico che delizia con interventi di una sincerità disarmante ed una traduzione necessaria per sopperire al facile slang tribal-irlando-pubbistico di cui si fregia abitualmente. Difficile dire cosa c'è nel suo futuro: persino i fondi di zucca sono evaporati da soli per non dover rispondere!
By Hils | marzo 26, 2014 - 7:42 pm - Posted in Marzo 2070

Tutti noi abbiamo un pozzo di San Patrizio nel quale lanciare qualcuno. Per quanto mi dicano che non è un buon modo di cominciare l'articolo, non prendiamoci in giro: se potessi avere  un pozzo senza fondo, io personalmente lo riempirei di gente. E poi mi affaccerei sorridendo e saluterei dall'alto, neanche a dire < Che aria tira lì sotto? State comodi? > È  facile pensare a quel pozzo come un modo per sfogarci, ma chi ci può dire che non c'è un pozzo in cui finiremo anche noi, un bel giorno?
Ad Hogwarts San Patrizio è una festa come le altre. Ad Halloween ci si maschera, a Capodanno facciamo incetta di calendari – di ogni genere, nessuno giudica, Jude Mellark – e a San Patrizio beviamo. Qualcuno indossa trifogli, qualcuno si tinge di verde le guance in una pessima imitazione di un moke malaticcio, e qualcuno trova da bere. Per caso, eh. Non che quei due poveracci volessero davvero trovare quella bottiglia in mezzo alla strada. < E questa come c'è finita? Grazie, San Patrizio! > 
Nonno Percival mi ha sempre costretto a calciare gnomi in giardino scalzo, a San Patrizio. La maggior parte dei casi era colpa di qualche stornello che non potevo evitare di canticchiare il 17 Marzo, pronto a tirar fuori la scusa < Ma è San Patrizio che vuole! > Brav'uomo Percival O'Flynn, avrebbe dovuto lanciarmi nel suo pozzo, perchè pensare che Lá Fhéile Pádraig sia soltanto bere un goccio e fingere di vedere quattro Muldoon per fare i gradassi, merita una punizione peggiore di qualche morso di gnomo sugli alluci. 
E poco importa se cantate “There’s whiskey in the jar” o che vi sentiate Tim Finnegan incarnato, non bisogna essere nati in Irlanda per conoscere la leggenda secondo cui San Patrizio cacciò in mare tutti i serpenti d’Irlanda. E non è tutto qua, geniacci. San Patrizio era un duro, okay? 
E non è che questo un giorno si alza e pensa < Sti serpenti, però.. > arriccia il naso e si imbottisce di soda bread, goccino di burrobirra nera e prende una campana. Una campana, sì. La lancia sul Croagh Padraig e i serpenti si sentono un po’ in soggezione, sapete, < Meglio squagliarsela, qua volano campane. > fine, San Patrizio sei un duro, beviamo per dimenticare i serpenti!nome immagine
Ma San Patrizio non era un duro. Magari era pure preoccupato per i GUFO, magari aveva la testa altrove, sapete? Magari nell’ultima partita di Quidditch aveva fatto schifo, ed ora si sentiva in colpa ad aver preso a pugni il suo migliore amico, per qualche stupido motivo che nemmeno ricordava. San Patrizio era un sempliciotto, e come la maggior parte di noi, voleva starsene tranquillo. Senza serpenti. Ci ha pensato molto, eh, quaranta giorni e quaranta notti sul monte Croagh Padraig a pensare alla sbarbina che gli piaceva, a quelli che invece lo volevano morto, e alla scopa nuova che avrebbe tanto voluto avere. Ci ha pensato tanto, quaranta giorni e quaranta notti non sono poco tempo per scegliere se fare o no la cosa giusta. Ha preso una decisione, e ha scagliato la campana sul monte. Poteva lanciarla altrove, magari sulla casa del migliore amico che aveva preso a pugni, ma ha deciso di lanciarla contro i serpenti, alla fine.
Così come il pozzo in cui lanciare gente, anche noi abbiamo i nostri serpenti. E non basta un goccio di burrobirra e un pezzo di soda bread per decidere di scagliarci sopra una campana. E non servono nemmeno quaranta giorni e quaranta notti, per decidere di fare la cosa giusta. A volte basta fermarsi un attimo e chiudere gli occhi, il tempo di tre respiri profondi, e tutto è più chiaro. 
Chiedo scusa, a chi sente di dovermi perdonare per qualche motivo, e lo chiedo dopo i miei tre respiri. Jude Mellark non me ne voglia, se mi piace punzecchiarlo. E sarò di nuovo il Tebby che conoscete, perché dopotutto non ho mai smesso di esserlo. La squadra perdoni il mio modo di fare da cretino, e qualcuno metta una pietra sopra le volte in cui non gli ho creduto, ma ho continuato a pensarla a modo mio, anche se nel torto. Potrei continuare all’infinito, ma non basterebbero quaranta giorni e quaranta notti. A modo mio sto cacciando via i serpenti, e anche se non mi faranno Santo, potrò pensare di aver fatto la cosa giusta, per una volta. 
Bevete, e storditevi di nascosto, vestite di verde e riempitevi di trifogli. Non per dimenticare, ma per festeggiare dopo aver cacciato in mare i vostri serpenti. Dopo tre respiri, potreste arrivare a capire che non c’è bisogno nemmeno di quel famoso pozzo senza fondo nel quale lanciare la gente. Il mio lo chiudo oggi, di fronte a questo foglio. E voi?

Tommy O'Flynn. Approdato a La Voce degli Studenti direttamente da Brolandia con lo pseudonimo di Grinzafichissimo Tipo Misterioso, il camuflone irlandese si è fatto conoscere al grande pubblico per la spiccata tendenza verso gli sport estremi quali il lancio del ma…ntello – prima tappa obbligatoria del Tebby Desnudo – e il sollevamento p…ulzelle i cui progressi sono misurati in base alla gamma di acuti lanciati dalle stesse fanciulle. Nel tempo libero – a meno che non sia impegnato a tubare con Ian O'John come uno Jabberknoll al termine della sua esistenza – si ricorda anche di far parte di un giornalino scolastico che delizia con interventi di una sincerità disarmante ed una traduzione necessaria per sopperire al facile slang tribal-irlando-pubbistico di cui si fregia abitualmente. Difficile dire cosa c'è nel suo futuro: persino i fondi di zucca sono evaporati da soli per non dover rispondere!
By vocestudenti | - 7:16 pm - Posted in Marzo 2070

Reginald Weetmore e Erzsebeth Dalloway

Buonsalve Hogwarts! La pioggia di assensi piovuta in redazione per l'intervista del mese scorso riguardante il Probe Litteratus ha fatto sì che la mia geniale voce fuori dal coro o dal Corvo, visto che sono uno dei pochi bronzoblu a non scrivere per l'Eco meheh   venisse notata dal Capo Redattore, sua maestà Leroi Merlin, dunque eccomi qui a cantare per voi la storia più interessaaaante di tutto il numero! Stiamo parlando ovviamente della rubrica Mr & Miss che oggi indossa gli occhiali e si dà un tono acculturato, visto e considerato che si parla di… professori! Avete votato i vostri beniamini, sponsorizzandoli con campagne pubblicitarie degne di rimanere negli annali di questo polveroso castello e finalmente eccoci qua, risultati alla mano. Mr Harrenhal avrà conservato la vetta? Rosmy si potrà fregiare del titolo di insegnante più amata dagli studenti? Basta ciance, facciamo parlare i numeri!

Mister Insegnante
Voti Votati
24 Reginald Weetmore
12 Will Harrenhal, Zevran Thingread
8 Stephen Medicine
4 Octavius Oven, Edwin Baker, Frederick McLies, Werne Curtis, Lok Wenlock
 
Miss Insegnante
Voti Votati
32 Erzsebeth Dalloway
24 Rosmilda Welkentosk
12 Lirael Belvoir
8 Rhamantus Deering
4 Loreen Wallace

Armatomi di coraggio e buona volontà, ma soprattutto di biscotti e caramelle, sono volato ad intervistare i due vincitori… e non solo! Per prima cosa mi sono recato da Reggie, accompagnato dalla mia autoelettasi assistente Sophie Gallagher. Il docente ci ha accolto in aula e prima di sedermi non ho potuto fare a meno di notare un forte odore di tè e una musica di sottofondo che ho personalmente ricondotto ad una marcia funebre russa (?).

Buonsalve, Mr. Weetmore! Ha vinto il premio come miglior professore dell'anno. E' stupito?
R: Oh, suvvia. Sir può andar bene. Stupito? Meravigliato, sorpreso, altresì stupefatto! Non nell'accezione che intendete voi, signori. Diciamo che mi manda in sollucchero la positività. Vedete, nella vita bisogna sempre essere positivi. Oh, eccezion fatta per i test antidroga. E non transigo!
Ma prof, ho dodici anni! Perché mi guarda male?!

Cosa pensa che abbia colpito i suoi studenti, in particolare?
R: Penso che la campagna… elettorale che qualche studente – oserei dire "brillante" – ha intrapreso a mio favore sia risultata, se non piacevole all'occhio, davvero efficace. Potrei dilungarmi oltremodo alla contemplazione del suddetto manifesto, ma mi sento in dovere di smentire quella silhouette adescatrice – signorine lettrici, sono felicemente sposato, e alla mia veneranda età sarebbe a dir poco improprio disquisire sulle forme di quel torso ignudo.
Ma cooooosa. Sono sicuro che Hortense – la Lanfrad cercatrice di Grifondoro, ndr. – abbia rispecchiato le aspettative e i desideri della maggior parte delle nostre lettrici.

Chi ritiene che vincerà il premio per le signore?
R:Signor Conway, sarà anche molto giovane e inesperto ma mi avvalgo del diritto di non rispondere. Sa, ogni uomo al mondo è conscio dell'esistenza di… chiamiamola "legge non scritta" che impedisca di scatenare incidenti diplomatici di fronte a domande di questo tipo. In certi casi – suvvia, le sto facendo una lezione di vita, intervista o no tenga a mente le mie parole – è preferibile non rispondere alla consegna e tentare una digressione molto velata. Mi ripeta la domanda, ora.
Gliela ripeto.
R: Oh, davvero un quesito stuzzicante, signor Conway. Tuttavia non saprei affermare con certezza, poiché ritengo le doti femminili superiori a qualsiasi giudizio, scelta o risposta che io – semplice uomo – non sono in grado di darle.
Forse non dovevo metterla la prima parte, eh?

A chi si sente di dedicare questa vittoria?
R: Oh, senza dubbio alla signorina Lanfrad.
E aggiunge un sorriso che personalmente ho ritenuto inquietante, ma sul quale non ho avuto il coraggio di indagare.
R: … E a Delmar Horacio Montjuich, per ringraziarlo delle sue squisite illazioni sulla legge di Gamp, e a quella deliziosa donna che è Liz. Possa regnare a lungo negli anni!
Sì, sta parlando della regina di Inghilterra.

Ha dei progetti per il futuro che ci vuole comunicare? Gite, aggiornamenti di programma, abbandonare la cattedr… coff.
R: Ci sono alcune idee che vorrei attuare prima di lasciare la cattedra, signor Conway. E comunque, penso proprio di ritirarmi a fine anno scolastico. Il tempo per me è giunto, sì. Ho sempre un gran daffare e anche io spesso spreco del tempo nel diletto anziché nell'intelletto.
Tralasciando la rima, non ci crede più nessuno, Reggie! Sono anni che minacci di lasciare il castello e poi ti ritroviamo ogni settembre ad accoglierci con le gambe accavallate mentre sorseggi dell’earl grey.

Perchè è diventato professore di trasfigurazione?
R: Nonostante l'Accademia Fingal sia sempre stata una seconda casa per me, percepisco tuttora la necessità  di tornare a scuola per educare i ragazzi alla delicata arte della Trasfigurazione, viste le rare menti seriamente preparate a questa disciplina e non a caso, trovo che il quarto anno attuale sia uno dei migliori che Hogwarts abbia mai avuto. Certamente vi sono delle eccezioni palesi, ma a mio avviso sarà una vittoria anche soltanto ottenere che nessuno faccia fuori cose che prima… respiravano.
Argh, mi sento tirato in causa, ma devo dire a mia discolpa che quella rana in verità era un principe! Quindi farla fuori è stato solo un liberarla da panni troppo stretti per le sue ambizioni, ecco.

Un messaggio a Willy, che ha spodestato dal trono, e a tutti gli studentelli che l'hanno votata!
R : Professor Harrenhal, carissimo Benjamin. Ho dei cari amici alla Gringott che… Merlino mi distolga dal fare indiscrezioni pubbliche. Cancelli, signor Conway. Ricomincio. Professor Harrenhal, carissimo Benjamin, so per certo che il suo estro è assai più aristocratico delle apparenze da bracconiere di gorilla nel Borneo come vuol far sembrare, suvvia, indossi il bavero e condivida una tazza di tè col sottoscritto; se è il prezzo per la sua squisita compagnia, le assicuro che so colpire anche io le nocche della sua mano con un pugno chiuso. E anche agli studenti che mi hanno fatto dono del loro voto, così come alla signorina Wright e al signor Falconer che hanno vinto il premio di Miss e Mister Fingal. Mi rendete davvero fiero.
Forse la prima parte dovevo risparmiarmela anche qua. Mah.

Lasciato Mr Weetmore ai suoi occhioni lucidi, mi sono dovuto traferire nell’ufficio della professoressa di Difesa. Sophie mi ha rapidamente abbandonato, del tipo che mi sono girato e non c’era più. Una eco lontana a testimoniarmi la sua dipartita: Non fare lo scemoo eemoo emooo. Spalleggiato dunque dall’onnipresente Bobo, il mio topino enfatico dalle molteplici personalità – che per l’occasione ha deciso di abbigliarsi da bodyguard, pronto a difendermi dalla diabolica docente – ho affrontato senza paura l’incarico. Dopo essermi servito con garbo, pasteggiando educatamente con tè e pasticcini, ho iniziato la mia intervista.

Salve, Miss Dalloway! Perchè è stata nominata come miss Insegnante dell`anno?
E: L`anno scorso ho risposto che credo sarebbe una cosa da chiedere a chi ha voluto darmi questa nomina. Alcuni dei suoi colleghi mi hanno definita… arpia. Capirà meglio le sfumature di questo appellativo l`anno prossimo, ma suppongo sappia già che non è da leggersi come un complimento. Però suppongo che alludano alla parte del mio insegnamento che cerca di mettervi davanti a degli ostacoli inaspettati.
Fraintendere: lo stai facendo bene.
E: Lo faccio perché capiate che potete superarli con le vostre capacità e immagino possa essere questo il motivo per cui alcuni di voi studenti hanno voluto votare il mio nome.
Perché sì, cari colleghi, ho assistito alla conta dei voti e non c’è nessun broglio. Per il secondo anno di fila, il risultato è questo. Possibile che Erzy – ormai ci chiamiamo per nomignoli, sìsì – abbia vinto e nonna Rhamantus no? Forse perché tutti i sostenitori della rossa arpi… dama, coff, sono persone puntuali e non si sono scordate come il sottoscritto di votare la propria beniamina? In ogni caso, avanti con le domande!

Chi si aspetta che vincerà il premio per i maschietti?
E: Onestamente, signor Conway, non saprei proprio cosa risponderle. Il corpo docenti di Hogwarts è composto da insegnanti estremamente validi e deve essere stata una scelta ardua.
Ha sviato con maestria l’argomento, anche lei. Sicuramente con più maestria di come il vostro beniamino – aka Me, Tarzan – ha svagheggiato su una domanda posta con il cuore ma interrotta a metà formulazione, che tuttavia è arrivata alle pronte orecchie della prof.

Da quanti anni si tinge i cape…
Sì, gliel'ho chiesto.
E : Mpf, ammesso e non concesso che fosse un`ipotesi realistica, è mio dovere dirle che un gentiluomo non pone mai questo tipo di domande.
Tradotto? Prossimo compito di difesa voto: A . Che già è un miglioramento.

Mi interessa approfondire il suo rapporto con i suoi allievi. Si sente di raccontare alla Voce uno o più aneddoti che nella sua storia di insegnante le hanno guadagnato le antipatie – o le simpatie, visto il contesto in cui ci troviamo per l`intervista – dei suoi studenti? Quali sono i progetti futuri che ha? Non so, idee per l`aggiornamento del programma, gite, lasciare Hogwarts, dedicare la sua vita all`opera lirica…
E: In realtà non mi vengono in mente aneddoti specifici, Signor Conway. Diciamo che sono esigente. Impiego il mio tempo cercando di insegnarvi qualcosa e pretendo da voi altrettanto impegno se non di più. Il minimo che mi aspetto da voi è che siate sempre preparati, e capisce bene che non posso assolutamente apprezzare chi si mette a giocare al tiro con l`arco durante le lezioni oppure studenti che frequentano i corsi M.A.G.O. e dimostrano di non aver ancora imparato che non bisogna mai separarsi dalla propria bacchetta.
Qualche riferimento a fatti realmente accaduti?
E: Capirà anche lei che questo va ben oltre la soglia di tolleranza. Per quanto riguarda i progetti futuri, sicuramente mi piacerebbe restare ancora al castello. Ci sono diversi studenti che vorrei seguire fino ai M.A.G.O., e spero vivamente di potervi insegnare ancora molto fino a quando non deciderò di ricongiungermi al mio branco di arpie. In ogni caso, in confidenza, la lirica è l`ultima delle vocazioni che dovrei assecondare.
Ma nnnno! Eppure quando riprende gli studenti in classe sembra così intonata, prof !

Dunque, il miglior studente al quale le è capitato di insegnare? Il peggiore? Vede una predisposizione di una casata piuttosto che un`altra alla difesa contro le arti oscure? Crede in Babbo Natale? Abbiamo finito, ringrazi gli studenti per averla votata!
E: Non vorrei deluderla, signor Conway, ma non farò dei nomi. In primo luogo, credo che un insegnante non dovrebbe mai esprimere palesemente le sue preferenze. Crea iniquità e genera quel tipo particolare di competizione che, a mio avviso, non porta a nessun progresso nell`apprendimento. Ci sono studenti particolarmente portati per questa materia, altri che devono sforzarsi di più per riuscire ad affrontarla. Ma è una questione di atteggiamento. Non voglio dire che lo studio non sia importante, anzi, è fondamentale. Però imparare come difendersi dipende in gran parte dalle proprie capacità di reagire ed affrontare un pericolo in maniera lucida. E se ritiene che queste caratteristiche siano predominanti in una casata piuttosto che in un`altra è del tutto superfluo che io le fornisca la mia risposta a questa domanda.
E di babbo natale, che mi dice?
E: … sul serio?
Non capisco perché nessuno mi prenda in considerazione quando chiedo questa cosa. Bah. Passiamo ai ringraziamenti!
E: Sicuramente li ringrazio per aver dimostrato di apprezzare quello che faccio. E` un piacevolissimo riconoscimento. Ma coglierei anche l`occasione per dire che la fine dell`anno è vicina e voglio che siate tutti preparati per le verifiche del mese prossimo perché, anche se questo voto mi lusinga, non ricambierò con voti altrettanto lodevoli a meno che non li meritiate.
Gentile!

Dopo aver abbandonato con riluttanza l’ufficio di Miss Dalloway, ho pensato bene di porre un paio di domande anche alla medaglia d’argento del nostro podio femminile. Anche all’appuntamento con Rosmy sono andato da solo, chissà perché gli “ amici “ – notare le virgolette – evaporano quando c’è da discutere con questi mostr… insegnanti un po’ difficili. La Welky si è presentata con un completo giacca-gonna verde selva con fiorellini viola scuro. La gonna mi è sembrata un filino troppo aderente e qualche tonnellata di MERAVIGLIOSO incarnato color cioccolata strabordava dalla stessa, lunga fino al ginocchio. Giacca e camicia color melanzana sembravano sul punto di scoppiare da un momento all’altro ed il trucco possiamo definirlo… deciso, sì. Se poi lo abbiniamo alla bombetta con giga fiocco annesso, credo che più di un primino nel figurarsi questa immagine avrà problemi di sonno stanotte.

Miss Welky! Per un pugno di voti, ha perso il premio di miglior insegnante dell'anno. Un commento a caldo?
R : Be', vincere i concorsi è il mio mestiere, è troppo piccolo ed innocente per sapere che qualche anno fa mi fu assegnato il premio di Miss Hogwarts per cui diciamo che sono abituata. Ad ogni modo essere la migliore insegnante è una grossa soddisfazione anche se considerando le mie avversarie… non poteva essere diversamente, in ogni caso.
No prof, lei purtroppo è arrivata seconda. Quindi…

Cosa ritiene le sia costato il primo posto? Io dico la sua bellezza, che ha causato la gelosia delle studentesse più insicure.
R : Sa, signorino, non saprei. Però la sua risposta è decisamente di mio gradimento, lE studentESSEsono una grande piaga oggigiorno, un male da addomesticare a dovere o estirpare lì dove non si può porre in alcun modo rimedio.
Soddisfatta.

Un messaggio rivolto a coloro che non l'hanno votata, prof!
E qua, prima di rispondere, piange quasi dalle risate.
R : Suvvia signorino, si sa, di gente matta ce n'è fin troppa al castello, sprecherei solo il mio tempo rivolgendomi a loro!
Con sfarfallamento di ciglia finale.
E voi? Siete tra i matti citati da Rosmilda? Avete scordato di votare per Oven e state rimpiangendo di non aver letto dei suoi carlini che mi azzannano i cosiddetti? Mi piacerebbe potervi dire di comunicarlo al mio segretario, e che avrete una risposta il mese prossimo nella pagina della Voce dedicata alla mia rubrica. Ma non ho un segretario e… neanche una rubrica. Quindi ciao.

 

Ecco il titolo per il prossimo mese: per l'elezione di aprile dovrete votare Mr e Miss Là Fuori, ovvero quali magati di Hogwarts degli ultimi anni, secondo voi, se la stanno cavando meglio Là Fuori, ovvero nel mondo degli adulti. Come sempre, troverete l'urna per inserire i vostri coupon in Sala d'Ingresso il 10 aprile dalle ore 18:00 alle ore 21:00. Votate numerosi! E soprattutto sfruttate quel banchetto messo per gentile concessione del Vicepreside Powell. Di lì potrete fare propaganda per i magati. Teneteveli buoni perché, quando anche voi sarete fuori di qui, non sarà male avere una guida!
 
Tarazed Conway. Corvonero, II anno. Entrato nella voce inizialmente sotto consiglio-ordine di mamma, evidentemente insoddisfatta di una condotta scolastica lassista e insofferente, prova ora un insano piacere nell'aggiornarsi sugli accadimenti che lo circondano e nel raccontarli attraverso il suo originale punto di vista. Gioca nella squadra di quidditch, se per giocare si intende tenere caldo alla panchina che altrimenti " potrebbe raffreddarsi, piccina " [cit.]. Crede di essere universalmente amato dai propri coetanei, quando in realtà la maggior parte lo ritiene uno ragazzino psicopatico dall'umorismo incomprensibile. Ha un topolino enfatico di nome Bobo che soffre di personalità multiple e al quale ha attribuito la funzione di propria coscienza. Vive un rapporto controverso con gli studenti più grandi, alcuni li venera sulla base di idee fuori dal mondo, altri li perseguita con scherzi e prese in giro guadagnandosi fatture e smutandate.
By vocestudenti | marzo 25, 2014 - 10:32 pm - Posted in Marzo 2070

 

Credo che sia ormai di pubblico dominio, almeno tra il corpo docenti e gli studenti più grandi (i più giovani lo impareranno col tempo!), il fatto che il nostro amatissimo Castello è, ogni giorno che passa, in grado di riservarci nuove sorprese. Passeggiare tranquillamente per i corridoi?! A casa vostra, forse. L'episodio più recente circa le stranezze che si possono incontrare girovagando per la scuola si è verificato lunedì 24, di sera e a ridosso dell'ora di cena, nella Sala Trofei. Fortuna che non è una zona frequentatissima, perché a causa dell'eccessivo bisogno di privacy di Yenna Fornick, che s'era appartata in un angolino della Sala per scambiare qualche tenera effusione col suo donzello, sono state messe in libertà delle maschere molto particolari: le maschere di Hallie Weel. Si tratta di maschere incantate che il Professor Spellman rinvenne anni ed anni fa in un villaggio scozzese e che lasciò a scuola come cimelio, all'interno di un'apposita stanzetta. Non potevano che finire nella Sala Trofei, ovviamente! Considerando che sono anche un po' bruttine a vedersi, che cosa scatenò l'interesse del Professore, a tal punto da condurci studi approfonditi? Semplicemente il fatto che ognuna di queste possedesse (e possiedere tutt'ora) un potere magico intrinseco molto particolare, che l'Ex Docente di Trasfigurazione ha scoperto essere stato appositamente trasferito alle varie maschere da parte di una comunità di maghi che abitavano nell'area scozzese attorno al 1700; da ciò che il Professor Spellman ha potuto dedurre e accertare, attraverso il confronto di varie testimonianze raccolte, che queste maschere venivano date ai magonò per cercare di tamponare la loro mancanza di potenziale magico. Sembra che fossero numerose, ma, almeno per ora, ne sono state rinvenute solo cinque e presentano i seguenti poteri: lettura delle mente, empatia, spostamento di oggetti a distanza, blocco a distanza di persone o animali e levitare da terra. Detta in galeoni spicci: cinque grinzaficate! L'unica nota negativa è che ogni maschera ha la capacità di svolazzare per l'aere, vagando fino a quando non trova un volto contro cui accozzarsi. Come se fossero attratti dal primo viso nelle vicinanze e…TUM! Diventano praticamente una cosa sola. Potete ben immaginare, quindi, il caos allucinante creatosi in seguito all'apertura della porticina, in Sala Trofei, anche perchè si tratta di oggetti in grado di schizzare in ogni direzione alla velocità dei bolidi . A tal proposito dispenso un piccolo consiglio: doveste ritrovarvi in una situazione simile, andate di Immobilus e via, problema risolto. I ragazzini più piccoli presenti, però, come Adam Silentnight, Sophie Gallagher, Aradia Silvermoon e Mabh Flanagan, non hanno fatto in tempo a capire di cosa si trattasse che si son ritrovati queste maschere appiccicate al volto. Ognuno di loro è finito subito sotto l'influenza del potere della maschera, ma di certo quella messa peggio è stata la Tassorosso che ha iniziato a levitare senza riuscire a controllar quella particolare capacità magica temporaneamente acquisita. "Ho avuto molta paura"  ha confessato proprio la stessa Flanagan. "All'inizio non ho capito nulla, i rumori le maschere che volavano… ho provato a usare l'impulsus contro quella che veniva verso di me, ma, credo Aradia, lanciando il fulmen mi ha accecata e l'ho mancata. Anche se, forse, non avrebbe funzionato comunque…chissà! Comunque il momento peggiore è stato quando mi sono sollevata da terra e non vedevo niente..e grazie per la benda! Dopo, quando ho ricominciato a vedere, avevo sempre paura perché non capivo cosa stesse succedendo e vedevo che tu e anche gli altri eravate in difficoltà. Mi sono sentita un po' meglio, anche se ero ancora a testa in giù, quando ho visto il professor Medicine che è entrato mentre cercavo di afferrare la mano di Aradia". Poco dopo la liberazione delle maschere, infatti, ovviamente attirati dalle grida provenienti dalla Sala, ci hanno raggiunto l'infermiera Drybottle e Stephen Medicine, che si trovavano in zona e che ci hanno prontamente scortato in infermeria, per procedere con i soliti esami magici di rito. Tutti sani, salvi e con i piedi per terra in men che non si dica… e le maschere sono state nuovamente sigillate nella stessa stanzetta in cui erano state originariamente sistemate.

Giselle Lanfrad. Attuale Capitano della squadra di Quidditch Serpeverde, sconosciuta ai più fino a quando non viene nominata Capitano della squadra di Quidditch della sua casata per la prima volta, quando era solamente al suo quarto anno. Inglese DOC, risiede a Londra, dov'è nata e cresciuta. In pochi sanno che ha un fratello più grande che gioca come cercatore in una squadra di Quidditch francese, mentre di assoluto dominio pubblico è il fatto che abbia anche una sorella, da quando Hortense Lanfrad è stata smistata a Grifondoro. Vive per Pozioni, riuscendo a vincere, per il momento, quasi tutte le gare scolastiche a cui ogni anno ha partecipato, mentre non eccelle a riguardo delle tattiche di difesa, dal momento che è sempre stata eliminata subito dai vari Tornei dei Duellanti, organizzati a scuola. Silenziosa, piuttosto scontrosa e apatica ad una prima occhiata, non è il tipo che si ferma a fare due chiacchere con chi non conosce. Non è un mistero, dal momento che è arrivata ad occuparsi di "T in condotta", che abbia venerato e veneri tutt'ora Anne Burton.
By vocestudenti | - 6:08 pm - Posted in Marzo 2070

La diselettrizzazione è quell'operazione tramite cui si neutralizza l'energia elettrica in un marchingegno babbano, operazione necessaria nel caso in cui si voglia incantare un oggetto di natura babbana. Sappiamo infatti che l'elettricità – condotta attraverso lunghissimi cavi e attivata tramite interruttori – reagisce in modo insolito quando entra in collisione con una fonte magica e… No, non girate pagina! Non avevo idea di come iniziare e Leroi mi ha consigliato di scrivere liberamente come fosse un tema di una materia che mi piace, Babbanologia ad esempio. Ma non è solo per la mia incapacità che ho aperto l'articolo parlando di elettricità. Avete presente quando in una pagella di Quidditch ho definito Tommy O'Flynn "cavo elettrico scoperto" (perchè hanno un modo imprevedibile e quasi casuale di sferzare l'aria, dico quasi perchè in realtà osservandoli si potrebbero notare delle ripetizioni misurabili a livello entropico)? Ecco, adesso Tommy non è più il solo ad "elettrizzarsi". Ci sono anch'io e di certo c'è anche Kermit! Forse nella foto che ho scelto non sembra un cavo elettrico scoperto, quanto uno di quei momenti in cui incoraggia in maniera appassionata un tifo da Quidditch, ma vi assicuro che questo evento non lo lascia assolutamente indifferente.
Quale evento? Be', il titolo dell'articolo è 'a tutta gobbiglia', lo so, fa pena, però dovrebbe attirare l'attenzione almeno quanto Britney che marcia nei corridoi a caccia di gente che veste male. Quindi ecco qui, il Gobstone Tournament! L'avete letto l'articolo di Rob McReady lunedì, vero? E avete letto le formazioni delle dodici squadre, no? Andiamo, qualche nome vi sarà pur balzato all'occhio. C'è il proprietario di Scherzi da maghi, Merry Jenkins, tanto per dirne una. E il signor Quincy di Accessori per il Quidditch o madama Heanes del Dream&Eat! Giornalisti, Spezzaincantesimi, insegnanti d'accademia, allevatori di draghi! Ma soprattutto ci siamo noi! Va bene, mi diselettrizzo un attimo così risparmiamo sui punti esclamativi. Ecco fatto. Quando dico 'noi', intendo letteralmente noi. Io sono nella formazione degli Orange Orcas, Kermit nei Cyan Camels, ma voi, sì, dico voi lettori della Voce avrete sicuramente notato altri quattro nomi che in tempi non così lontani sono stati chiamati all'appello nelle vostre classi. Be', ammetto che sono i più grandi a poterli ricordare in via diretta, a meno che qualche Voce-amatore non sia andato a spulciare gli archivi. Facciamo quindi che vi rinfresco io la memoria.
Partiamo dal lato rosa, anzi, dovrei dire rosso in questo caso. Nella squadra degli Scarlet Sparrows, infatti, ritroviamo il nome di Isabel Milford, la sorella maggiore di Dorothy. Magata '66 ed ex Grifondoro, se non la ricordate dovreste farlo, e non soltanto per i grandi occhi nocciola e il sorriso immenso. Isabel si è sempre battuta contro le discriminazioni, in particolare quelle contro i maghino, e perchè i maghi non sminuiscano e trascurino le loro tradizioni. So che adesso lavora per l'Enchanted Express, testata nota per occuparsi appunto di questioni sociali e politiche, nonchè punto di riferimento per le associazioni magiche. Sua coetanea in casa Serpeverde è Brenda Applewhite, che milita nei White Wings. E' sempre stata una ragazza portata per il disegno e il colore, che attirava l'attenzione non solo per la perfetta pelle cioccolato ma anche per il suo talento. Adesso lavora in un negozio di Diagon Alley, piccolino ma con all'interno un talento tale da attirare un sacco di gente: sono in grado di visionare un ricordo e catturarne un'immagine su carta facendone, appunto, un disegno. Straordinario, quasi quanto un esempio di moto perpetuo.
Spostandoci di qualche anno indietro, oltre che di squadra, ritroviamo invece Archibald Sinclair. Ve lo ricordate, vero? Tassorosso, caporedattore che ha preceduto Alfred Lewis? In direttissima da Mornay, come direbbero i Muldoon, è alfiere ormai da sei anni, avendo effettuato la leva volontaria poco dopo i MAGO. Magari per lui e Meredith Pratt si avvicina il tempo dei fiori d'arancio, ma in realtà questo non l'ho detto per fare pettegolezzo, quanto per un gioco di parole… orribile, vabbè, sono londinese, compatitemi. Fiori d'arancio per un Orange Orcas, ecco qua. E ultimo, ma non certo per importanza nè per mole, proprio il capitano degli Orcas, Eugene Reynolds. Anche lui Tassorosso, magato '66, con i suoi 24 anni è il capitano più giovane del torneo. Una passione, quella per le gobbiglie, coltivata fin dai tempi di Hogwarts, tra un articolo di sport e l'altro. Eugene era appunto uno della sfilza di Tassorosso che riempivano la sezione sportiva della Voce, si potrebbe dire gli antenati spirituali di Philip.
Naturalmente anche tutti gli altri gobbiglieri, in tempi diversi, hanno trascorso la loro adolescenza tra le mura di Hogwarts, ma noi siamo, come dire, gli esemplari più recenti e spero proprio, in virtù delle leggi magnetiche, che altri ne verranno dopo di noi. Detto questo, mi raccomando, vi voglio tutti a Hogsmeade il 12 aprile e se continuate a fare pronostici… ragionate, lasciamo la Divinazione ai (sicuramente rarissimi) veggenti!

Moses Finley. Tassorosso, nato con tutta calma una mattina di inizio settembre, in tempo per avere l'accesso al club di Quelli che Entrano a Hogwarts a Dodici Anni. Il suo destino è quindi essere un solidale ascoltatore dei melodrammi esistenziali di Kermit. Era il tipico bambino che smonta qualunque cosa gli capiti a tiro soltanto per vedere come funziona e questa sua propensione persiste anche ora che ha diciotto anni. Appassionato di meccanica, di congegni babbani e di sport magici, ha una tecnica di lettura lampo che nessuno comprende. Dice che è merito dei circuiti nella sua testa, altri dicono che è questione di rotelle fuori posto, per restare in tema. Dall'estate del sesto anno è entrato a far parte della squadra di gobbiglie Orange Orcas.
By vocestudenti | marzo 23, 2014 - 5:29 pm - Posted in Marzo 2070

Parlavamo di famiglie nel controeditoriale. Ecco, più o meno continuamo sullo stesso argomento, anche se a voler essere più precisi qui si parla di qualcuno che ha deciso di portare avanti una feroce opera di convincimento riguardo uno "sfornare tanti mini-maghi", sì, sono le parole esatte che ho letto sulla pubblicità. Avete presente il Progetto Segretissimo di cui parlavano i Muldoon nello scorso numero? E la pubblicità verde-Irlanda che spicca nella nostra prima pagina? Bene, suppongo e spero che non serva un Corvonero – e un'Aguzzaingegno doppia – per farvi fare il collegamento. I Muldoon hanno aperto un asilo nido. Proprio quando sembra che il mondo LA' FUORI possa averli ridimensionati, loro tirano fuori un'idea che spiazza tutti. D'altra parte, è per questo che i gemelli ci mancano, no?
Bene, ecco, avevo quasi paura di mandare il mio piccolo allocco per avere notizie su com'era andata l'inaugurazione. Ci hanno pensato i gemelli a mandarci un resoconto, aggiungendo che noi de La Voce abbiamo uno sconto sulla quota d'iscrizione. Accanto a questa, ehm, bella notizia c'era disegnato un occhiolino con su scritto "ammicc". Be', credo che alcuni di noi vorranno sapere se lo sconto ha una scadenza lunga mentre altri si stanno chiedendo perché i gemelli non hanno deciso di aprire piuttosto una fabbrica di cioccolato. Comunque, ad onor del vero, a dirigere la nuova struttura a Kenmare non sono i gemelli, a cui vogliamo sì, tanto bene, ma credo che solo qualcuno che avesse appena sentito un grido di Augurey si sarebbe mai sognato di dare l'autorizzazione. No, la direzione del Muldoonido è affidata a Mable Muldoon, nonna Mable, come prega chiunque di chiamarla, la matriarca della famiglia. Ho proprio qui la pergamena dei gemelli, nonna Mable ha aggiunto alcune righe di suo pugno, perciò do voce direttamente a lei.

In diretta dal Muldoonido

Seanny, prestami la piuma. Bravo, tesoro di nonna, ora tu e Jericho andate a giocare con quei vecchi bolidi d'allenamento. Uh, è una prendiappunti, magnifico. Salve, redazione de La Voce, i miei nipotini mi hanno parlato tanto di voi. Cosa posso dirvi? Ho cresciuto cinque figli e sedici nipoti, e presto arriverà il mio primo pronipote. Se qualcuno mi avesse proposto di metterli in un asilo avrei rifiutato categoricamente, ma ad una persona come me li lascerei eccome. Il nostro personale è molto qualificato e le misure di sicurezza sono al massimo. Abbiamo due autisti per il Kesbus… No, Jerry caro, non puoi fare un giro sull'autobus… Oooh, un pancione. Meaghan, fai accomodare la signora. Cara, sarà sicuramente una femminuccia, di solito quand'è così mi fremono le sopracciglia. Uhm, dicevamo? Oh sì, be', l'inaugurazione è stata deliziosa, ma naturalmente invitiamo i genitori a venire a visitare l'asilo in tempi quotidiani. Siamo già ufficialmente aperti e non temete per il periodo estivo, effettueremo un orario ridotto ma il Muldoonido non chiuderà. Stiamo considerando l'idea di prendere aiutanti estivi, purché siano responsabili e non diano troppo retta ai miei nipoti, a volte hanno delle idee talmente bizzarre… Sì, Finn, l'albero piumato va in quell'angolo lì, perfetto… Oooh, vi rivelo un'altra cosa. Stiamo perfezionando un incanto anagrafico che possiede solo Hogwarts qui su suolo britannico: quando nasce un bambino in famiglie con sangue magico, il suo nome viene iscritto nel registro nascite. Naturalmente questo non vorrà dire che i genitori saranno costretti a venire da noi ma, come dire, sapendolo prima sapremo a chi offrire i nostri servizi. Posso già pregiarmi di avere tra i nostri bambini i piccoli Medicine, e anche la signora Lewis è parsa entusiasta, i miei nipoti sono così attaccati a suo marito, come un metaforico Incanto di Adesione. Di chi è quel montgomery strappato, Jerry caro? Oh capisco, allora non tanto metaforico dopotutto… Oooh, e spero vivamente di vedere presto il pargolo dei signori McLies, che coppia deliziosa, il pupo sta ancora comodo nella pancia della mamma. E tutti quei piccoli birbantelli che durante l'inaugurazione correvano dietro a Patch, quel grazioso puledrino alato! Oh, a proposito di questo, ringrazio ancora il ranch McReady per averci prestato il loro puledro, Robert è stato tanto caro. E anche Patch, certo. Nonostante lo spettacolo dei tavoli danzanti alcune bambine non hanno voluto saperne di mollare il puledro. Sappiate che il rapporto con gli animali magici sarà molto importante per noi, ma promettiamo ai genitori che non saremo di manica troppo larga con la fauna di cioccolato, ohohoh! Come dici, Seanny? Coccorane del '68? Ma caro, possiamo comprarne di fresche… Bene, devo lasciare la piuma, i miei nipoti dicono di salutarti, signorina Vega Noreal, e un saluto al resto di Hogwarts. Mi raccomando, noi attendiamo i futuri maghi, ma non crescete troppo in fretta, ve lo dice nonna Mable.

Non avete anche voi l'impressione che i gemelli stiano leggermente affrettando i tempi? Sean, Jericho, sentito cosa ha detto nonna Mable? Non cresciamo troppo in fretta, anzi, dovremo prendere un po' tutti il vostro esempio. No, non nel senso di dondolarci dalla torre di Astronomia invece che studiare per l'interrogazione di Incantesimi. Vedrete che di pupi per il vostro Muldoonido ne arriveranno, non serve fare terrorismo psicologico. Quel che conta, poi, è che la struttura dell'asilo sarà ben protetta, come diceva la signora Muldoon, e il Kesbus – vi lascio indovinare da dove viene il nome – farà servizio come il Nottetempo, ma con meno frenate brusche. Dicono che le pareti dell'asilo riproducano con la magia prati di trifogli attraversati da unicorni, che la posta sia portata da lepricani e l'asilo assomiglia un po' ad un villaggio di Babbo Natale versione verde e gialla. Ma, dopotutto, è un asilo. Se i piccoli maghi non sognano un po' lì dentro, dove altro?

Vega Rushton. Serpeverde prossima ai 17 anni, che nei corridoi si nota per lo più per la chioma riccia. Ha lontane origini dalla Repubblica Dominicana, dove la bisnonna la aspetta tutte le estati, ma la famiglia Rushton vive ormai a Canterbury. Si dice che sappia costruire bambole voodoo, ma non lo fa perché è estremamente maleducato strappare capelli altrui. Le piace la Storia della magia – la sua insegnante preferita è Rosmilda Welkeltosk – ma negli ultimi tempi trova anche interessante l'osservazione del cielo stellato, meglio se attraverso i vetri delle serre. Sorride un po' più spesso, perché sostiene di aver trovato il colore che meglio si intona alla sua pelle, vale a dire il giallo. Dice di aver trovato un metodo migliore per trattare Philip che non sia portare sempre con sè una forchetta. Fa parte del Club del Libro, ma ritiene che tutti gli altri iscritti leggano troppo lentamente, ed è forse tra le poche a non sbadigliare quando parla Ivy.
By Anne Burton | - 1:58 pm - Posted in Marzo 2070

So bene che con questo articolo mi rivolgo ad una fetta di lettori davvero di nicchia, ma visto che non sto più nella pelle per la conferma da parte sia dell'organizzazione dell'evento – di cui forse qualcuno ha sentito parlare negli ultimi mesi – che del Wizarding Post che è stato nominato come testata ufficiale della manifestazione, ho deciso che ve lo dico così, senza girarci ancora attorno: la finale del Torneo di Drago, Basilisco e Fenice (inteso nella sua variante più classica) si terrà attorno alla metà di Maggio a Tinworth, in Cornovaglia. Il che implica necessariamente che sarò costretta a minacciare qualcuno dei miei cugini affinché si iscriva alla fase eliminatoria che si terrà dai primi di Aprile, così che mantengano alto il cognome dei McReady. Si, perché forse solo pochi tra voi sanno che gli scozzesi sono degli ossi talmente duri a questo gioco, che persino la variante per "nerd" – Drago, Basilisco, Fenice, Acromantula e Potter – ormai è superata, dalle nostre parti.
Recuperando un minimo di calma e smettendo di saltellare per la redazione – non ho rotto io il globo di luce ma non era infrangibile e soprattutto reparabile? – come se mi avessero appena confermato che ho preso il patentino per i crup, però, immagino di dover spendere due parole per chi non ha mai avuto a che fare con questo gioco. Cioè, vi sono vicina perché sicuramente avrete avuto un'infanzia più triste (ma anche meno litigiosa) della mia, però è giunto il momento che vi aggiorniate  non solo per il meraviglioso scenario che potete vedere nella foto che ho richiesto ufficialmente a chi ha ideato ed organizzato questo evento. Partiamo quindi dal caso più semplice: se avete almeno un genitore Non Mago o se frequentate i Babbani nei loro momenti ludici – e non intendo quando si scolano di tutto inveendo contro una scatola che trasmette loro immagini animate – avrete magari avuto occasione di osservarli in un gioco (infantile, lo classificano spesso come tale) che si chiama carta, sasso e forbici il quale, in pratica, consiste nel mimare uno di questi oggetti con una posizione caratteristica delle dita delle mani in modo da opporlo specularmente alla mossa del proprio avversario secondo un abbinamento che prevede la perdita, sconfitta o il nulla di fatto a seconda di cosa si è scelto.
Lo so, detto in questo modo sembra più ingarbugliato di quello che si verifica in realtà anche nella nostra versione di questo gioco dove, al posto di carta, sasso e forbici abbiamo qualcosa di molto più vicino alla nostra comunità magica, ovvero Drago, Basilisco e Fenice. Le regole del gioco sono le medesime del corrispettivo Babbano, del resto, e distribuite in modo che il Drago – ad esempio – vince se si contrappone alla Fenice, ma perde se l'altro giocatore opta per scegliere il Basilisco. Allo stesso modo, il Basilisco viene sconfitto dalla Fenice che esce con le piume bruciate, come detto, dallo scontro con il Drago. In pratica ogni figura del gioco ha una possibilità di vittoria ed una di sconfitta, così da non incorrere in squilibri di sorta. Ora, se siete ancora immersi nella lettura di questo articolo e non vi siete persi nel memorizzare chi batte chi, di certo vi starete chiedendo in che modo – all'atto pratico – una creatura si distingue dall'altra, durante il gioco; non temete, a questo punto, ovviamente arrivo io con una spiegazione che spero sia la più semplice possibile anche per i più ostici. In caso contrario potete sempre chiedere a Tommy O'Flynn se lo incrociate in qualche corridoio. Le figure che riesce a farmi fare lui non le raggiunge nessun altro, credetemi! Ma torniamo a noi e a quello che dovete imparare se volete diventare bravi in questo gioco. Come prima cosa vi riporto un rapido riassunto di come si indicano le diverse figure in gioco:

  • Fenice: pugno chiuso con solo pollice e mignolo aperti. Per chi ha dimestichezza con i Babbani è un po' come mimare la cornetta di un telefono, se sapete che intendo.
  • Drago: stessa posizione delle dita prevista per la Fenice, ma con l'aggiunta del dito medio che viene sollevato anch'esso insieme a pollice e mignolo. Fate pratica perché secondo me non è un gesto di facile realizzazione.
  • Basilisco: con la mano chiusa, indice e medio sono le sole dita a puntare contro l'avversario, non si sa bene se mimando la lingua biforcuta del Basilisco o lo sguardo pietrificante dello stesso. In ogni caso, fa paura.

Stabilite le basi del gioco il resto sta tutto nella fantasia dei giocatori coinvolti, come potete ben capire. Le regole del gioco non vietano – infatti – né di cercare di distrarre l'avversario – niente uso della magia, però, ve lo dico subito – né di essere coreografici. Anzi, anni fa c'è stato il campione dell'intero Regno Unito che si è specializzato nel riportare fedelmente quelli che lui definisce versi tipici delle creature in questione. Evidentemente non gli importava più di tanto che la quasi totalità degli spettatori gli ridesse dietro, già. L'incontro di Drago, Basilisco e Fenice – inteso come competizione ufficiale – termina quando uno dei due contendenti raggiunge i tre punti ma, visto che la possibilità di scegliere solo tra tre "segni" aumenta di molto la probabilità di pareggio per ogni assalto, da qualche anno si è optato per una variazione che consenta di stabilire comunque un vincitore ed evitare in questo modo partite interminabili senza capo né coda. 
La modifica più sostanziale in tal senso è stata apportata sul tavolo che ospita i due sfidanti, tavolo su cui è stato sigillato un meccanismo che non ho ben compreso – e che porta con sé un insieme di robe di Aritmanzia, Trasfigurazione e Rune che mi fa venire il mal di testa solo a nominarlo – ma che praticamente permette, in caso di prolungati pareggi, di stabilire quale contendente ha la percentuale maggiore di velocità di battuta sulla superficie lignea. Si, perché prima di mostrare il segno che si è scelto occorre battere il pugno chiuso sul tavolo, avete capito bene. Applicando questa sorta di sensore si è quindi in grado si stabilire una maggiore "paternità" delle giocate per tutte le volte in cui i due giocatori mostrano di avere le stesse idee. 
In realtà, però, se anche mi son presa qualche insulto da parte vostra per la barbosità di questo articolo – che è seconda solo ai pezzi sportivi di Noreal - c'è un motivo in più, rispetto alla mia passione per questo gioco. Si, perché Merida McReady ha fatto il colpaccio, sapete? Ricordate quando, qualche riga più su, ho detto di aver scritto agli organizzatori del Torneo per adulti? Ebbene, non è che mi metto a scrivere a qualcuno solo per una fotografia della Cornovaglia, dai! Ho ottenuto qualcosina di più, esatto. E, nello specifico, ho ottenuto la possibilità per me La Voce degli Studenti di organizzare un Torneo scolastico di Drago, Basilisco e Fenice che si terrà attraverso degli incontri eliminatori che porteranno infine alla finale per cui spero che i docenti siano disposti a prestarci la Sala Grande. Quello che posso assicurare sin da questo momento, però, è che gli organizzatori del vero Torneo mi hanno promesso una replica del tavolo mnemonico che ho descritto in precedenza e che il professor Byron Cavendish si è offerto – ok, l'ho pregato – per controllare che questo piccolo diversivo non sottragga tempo utile ai nostri compiti e studio in previsione degli esami di fine anno scolastico. 
Il resto, come potete immaginare, spetta a tutti voi, scribacchini e non. Perché le iscrizioni sono aperte a chiunque voglia partecipare. Ed il divertimento… ve lo devo davvero dire io?

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il quarto anno e, come tiene a sottolineare, anche il corso di Cura delle Creature Magiche, Jer compreso. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione principale – per ammissione – è quella di salvare il mondo magico da Betty Chisholm ed i suoi romanzi.
By Helle7 | - 11:04 am - Posted in Marzo 2070

Al secondo anno quando Vaniglia Price sosteneva di avere le prove dell’esistenza di un drago a Hogwarts, mi ero lasciata abbindolare. Il tutto è finito con i “Baltazar, il drago mangia femmine” che diceva “Uuh?” – vero Emrys? – e una pioggia di caccabombe da parte di quei simpaticoni di Pix e Wikki. Credo di non essermi mai lavata tanto in vita mia, per l’immensa gioia delle mie compagne di dormitorio che per una settimana si son trovate costrette a usare il bagno delle primine. Quando quindi ho ricevuto un messaggio analogo da Vaniglia qualche giorno fa, in cui sosteneva che ci fosse davvero un drago al quarto piano, la tentazione è stata quella di buttarlo via senza alcun senso di colpa e sfuggire alle conversazioni con la Grifondoro fino a che non se ne fosse dimenticata. Questa volta, però, Vaniglia, oltre a mille rassicurazioni sul fatto che fosse vero, che non era lo scherzo di nessuno dei nostri simpatici compagni d’anno o cose del genere, ha fatto i nomi dei presenti, tra cui quello di Hilary (Darcy).
Dal momento che è ancora agitatissima e capirci qualcosa appare un’impresa, questo sembra un lavoro adatto alla mia fida prendiappunti.
Te l’ho detto, avevo ragione. Porco Crup se avevo ragione e non mi volevate credere. C’è un drago ad Hogwarts, l’ho visto, l’ho visto, e l’ho visto, e ora non può venire il primo Troll che passa dalla Metropolvere a dirmi che me lo sono inventata o cose del genere. Un bolide non è andato dritto dritto sugli spalti verso la mia direzione e no, non ho preso una bolidata e no ,non ho le allucinazioni… Vabbè, credete quel che vi pare, tanto ho ragione io e ne ho le prove. Era la sera della domenica del 9 Marzo. Ero al quarto piano e non solo io, c’erano anche Eleanor, Hilary, un ragazzino del primo anno di cui non ricordo il nome, Kane e… Leroy. Non Gordon, l’altro. Faceva più caldo del solito,  ma io non me ne sono accorta subito.  Poi si, beh,quando si è alzata quell’enorme lingua di fuoco me ne sono dovuta accorgere. E poi  è comparsa una porta, no… era un portale, credo. Era grinzafichissimo perché  sopra la porta c’era scritto: ‘Il fuoco purifica il forte e consuma il debole ‘. Naturalmente ci siamo tutti precipitati e…. Non guardarmi così! Chi non l’avrebbe fatto? Ok, il portale era praticamente in fiamme ma… è bastato l’ Incanto Freddafiamma  di Hilary. Va bene, forse io mi sarei precipitata lo stesso… “
Quindi, tradotto, se nessuno sano di mente avrebbe voluto testare la propria tempra e sciogliere il dubbio sulla propria forza o debolezza, l’allegra combriccola che si è trovata per caso al quarto piano proprio in quel momento, composta oltre che dalle sopracitate Vaniglia e Hilary, anche da Eleanor Bustles – a posteriori ringraziamo Tosca che ne la nostra top rider ne sia uscita intera – l’inconfondibile Kane Lindstrom, Dimitri Leroy e un primino Corvonero (che ci ho messo un sacco di tempo a capire che si chiamasse Trevor Heartquacke, dopo una serie di appostamenti vari con Vaniglia. Sembrava impossibile, ma ce l’abbiamo fatta), si è buttata a capofitto nel passaggio
DragonQuando siamo entrati ci siamo trovati dentro un enoooorme vulcano. Era proprio un vulcano, perché sotto di noi c’era un  mare di magma fuso  ribollente. E noi eravamo tipo su un ponte. Ed ecco che ora arriva il drago.  Era un Petardo Cinese, rosso . E credo che fosse a digiuno da un po’. ‘"POVERI STOLTI ,CHE AVETE AFFRONTATO LA PROVA DEL FUOCO,SOLTANTO UNO VINCERA’ E GLI ALTRI BRUCERANNO". Poverino, lo capisco e d’altra parte che cosa avrebbe potuto mangiare dentro un vulcano? Credo sia ovvio che il “bruceranno” sottintendeva “nel mio stomaco”. Forse il suo stomaco non poteva tipo contenerci tutti in una volta, quindi ha deciso di buttare me e il primino in caduta libera verso il magma. Io me la sono cavata per un pelo con un Incarceramus, proprio a pochissimi centimetri dal mio arrostimento.  Il ragazzino ha avuto un po’ più di difficoltà, ma Eleanor ha castato anche lei un Incarceramus giusto in tempo. Ce la siamo cavata con un paio di ustioni a testa.  Un po’ peggio per quelli che credo il drago volesse mangiare per primi. Stavo cadendo e non li ho visti, ma ho sentito che Kane urlava come una disperata e  l’altro – Leroy – Bhè  ho  praticamente sentito le sue ossa fare cracchetecrà e una volta uscito dalle grinfie del drago ha preso la residenza in infermeria. Dopo di che non lo so… ha blaterato qualcosa sul premiare i coraggiosi ed è andato via“.
Tutta questa faccenda mi sembrava alquanto assurda, vero che a Hogwarts di cose strane ne succedono, però un drago mi sembrava eccessivo. Però tutto combaciava con le descrizioni fatte da Vaniglia, le versioni collimavano, e non poteva essere un’allucinazione collettiva o un’illusione, perchè Leroy in infermeria ci stava davvero, ho controllato. Scusa Vaniglia, sono i precedenti che mi rendono malfidente.
Ormai ci eravamo tutti più o meno ritrovati al punto di partenza… No,un po’ più in là forse, perché c’era un braciere che prima non c’era.  In mezzo alle fiamme c’era un anello d’oro. Sembrava che la magia non avesse effetto sul fuoco. Dev’essere stato un fuoco strambo, perché in mezzo al braciere è comparsa l’ex capo Auror del Ministero della magia Italiano… Arianna Cardinali, morta pochi giorni prima”.
Qui davvero l’enigma s’infittisce perché di fantasma aveva poco però davvero continuo a chiedermi e richiedermi come può essere accaduto, cos’hanno realmente visto, se era davvero materiale o una specie di messaggio. Non ci capisco nulla, sono più confusa di quando lo spirito di Gallorosso è apparso nel parco, ed è tutto dire.
 Allora inizia tipo a farci una lista delle cose buone e giuste che abbiamo imparato (e non capisco, il drago era veramente affamato o si erano messi d’accordo?) e infine regala a Kane l’anello del braciere, dicendo che il male si sta muovendo e che sono tempi duri. Non ha spiegato molto di più perché poi è scomparsa e magari avrebbe fatto bene a dirci perché e come e quando il male si muove e magari anche che forma ha questo male. Se il male ha l’aspetto di un Petardo Cinese, non venite a farmi inutili discorsi smielati per corrompermi, io sto dalla sua parte”.
Una cosa è certa, veniamo avvisati di strane cose oscure troppo spesso. Di sicuro non si riferiva al drago, tra l'altro i draghi non parlano di solito. Forse l'anello è la chiave, forse ci servirà a difenderci da questo non-si-sa-cosa malefico.
Sono tornata più volte nel corridoio del quarto piano a controllare, anche se io di certo alla prima fiammella non avrei esitato a tenermici lontana e sbirciare da una distanza di sicurezza, eppure sembra che l'evento non abbia nessuna intenzione di ripetersi , è tornato a fare un freddo gramo come sempre. Dicono che Hogwarts sia il luogo più sicuro se non del mondo, almeno della Gran Bretagna. Speriamo sia vero!

Helena Ross, 16 anni a dicembre, quintina e prefetto Tassorosso, è un nuovo acquisto della Voce. Vive a Grove, nell'Oxfordshire, insieme ai genitori e a un fratellino, a suo dire, pestifero. La prima volta che ha messo piede in redazione si pensava fosse muta, ma metterla a suo agio si è rivelato alquanto deleterio per le orecchie degli altri scribacchini. Dovunque si metta a scrivere si possono trovare montagne di pergamene appallottolate, e per mandare in stampa siamo costretti a strapparle i fogli dalle mani. Ha una passione smodata per gli animali, e, di conseguenza, per Cura delle Creature Magiche. Tra i suoi sogni, riuscire ad acchiappare un Gillidh e ad allevarlo. Studiosa, con un senso del dovere malsano, dice di non essere portata per lo sport, specialmente a cavalcioni di una scopa.
By vocestudenti | - 1:54 am - Posted in Marzo 2070

Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Che voce ti dai? Perché stai scrivendo queste righe nonostante ti sia già magata e la voce dovrebbe essere quella degli studenti di Hogwarts? Purtroppo a volte la vita è fatta di tante domande destinate a non ricevere risposta. Conviveteci.

Harriet Mayfair

La tentazione di chiudere la busta e spedirla in redazione senza ulteriori commenti è stata abbastanza forte, devo ammetterlo, ma visto che completando l'articolo faccio anche (e forse soprattutto, poiché ormai tutto fa pozione, ovvero "curriculum") un favore a me stessa, tanto vale proseguire e vedere quel che succede. Tradizionalmente Che Voce ti dai? dovrebbe essere una sorta di feedback che le persone già uscite da scuola danno a coloro che stanno ultimando il proprio percorso… e, sì, mi duole dirvi che stavolta sarò io ad aprire le danze e a sfatare qualche mito; certo ho già chiarito di non avere le risposte alle domande esistenziali per eccellenza, né sono sicura di possedere i suggerimenti per La Vita Grinzafichissima che molti di voi anelano come il sole, però almeno una cosa posso spiegarla: perché, nonostante le mie numerose sparate sul fatto di volermi lasciare Hogwarts e i suoi abitanti alle spalle, sono ritornata a scrivere per La Voce degli Studenti? Non è tanto una questione di fama, chiariamolo subito, quanto più di lungimiranza; i giovani di oggi, si sa, sono gli stagisti di domani e gli adulti di dopodomani, e io di certo non voglio che quelli che diventeranno miei dipendenti o modelli dei miei – aiuto – figli siano persone inette, con alle spalle scelte sbagliate, e tutto perché nessuno li ha fatti svegliare quando erano ancora in tempo. Diciamo che sto facendo un favore alla società, insomma.

Vi racconto una cosa: quando nelle mattine di ottobre aprivo gli occhi, restavo molto impressionata dal silenzio di tomba che aleggiava per la mia stanza o dall’assenza del pungente aroma di chissà quale lozione per l’aspetto; in effetti mi sarebbe bastato (e mi basta ancora) aprire la porta che dà sul corridoio del dormitorio per rivivere le, ehm, gioie della convivenza giovanile, ma diciamo che mi sembra già un grande passo avanti rispetto all’anno scorso. Che io abbia continuato a stupirmi di questi dettagli per un certo periodo, e sebbene avessi iniziato a frequentare l’Accademia Fingal, penso significhi che ci vuole un po’ di tempo prima di disintossicarsi del tutto da Hogwarts (o da qualsiasi altra scuola magica abbiate frequentato, se siete abusivi stranieri). Poi però i giorni passano, e cominci ad abituarti ai ritmi della nuova vita, finché i paragoni con il passato diminuiscono sino a scomparire o a trasformarsi in espressioni da Troll pensante, mentre si sta cercando di ricordare: “ma io, esattamente, com’è che prima riempivo la mia squallida esistenza?“
Se tra qualche mese o qualche anno (o magari qualche giorno, nel caso stesse per provare il brivido dell’espulsione), dovesse capitarvi una situazione del genere, il mio responso sarebbe: tranquilli, state percorrendo una buona direzione; ma se invece questa cosa non dovesse accadervi mai… non so, io personalmente inizierei a farmi qualche domanda.
C’è chi da Hogwarts non si libera manco a morire, attendendo scodinzolante l’occasione per tornarvi o facendo il possibile per restare aggiornato sulle ultime notizie, il che secondo me rischia di essere soltanto il modo migliore per aumentare la propria sfiducia nel genere umano. Io che ad esempio, sino a pochi giorni fa, mi ero tenuta alla larga da ciò che era successo dentro il castello da settembre, quando mi hanno ragguagliato di tutto quel po' po' di roba in una sola lettera sono rimasta molto “EH?”, perché boh, cioè gente, non capisco. C’è chi sclera, chi non passa più neanche dal portone della Sala Grande, chi rischia di avere parecchi shortbread nel forno (e con “shortbread” intendo “bambini”)… fidatevi che una volta fuori di qui, il vostro Edoardo o la vostra Brutt Swag, saranno l’ultimo dei vostri problemi. Anche perché tanto vi lascerete comunque prima che i sette anni siano finiti, sicché.
Quindi, che fare per accelerare il processo di disintossicazione? Tenersi impegnati è sempre una buona idea, anche se probabilmente lo sarete a prescindere nel tentativo di portare a casa la pagnotta (e con “pagnotta” intendo… “pagnotta”); ci sarebbe poi tutto un discorso a parte da fare per i figli di papà tipo i Medicine, ma non è questo il luogo per esaminare Le Vite Grinzafichissime che si concludono con una moglie alcolizzata ed un suicide note pieno d’errori di ortografia: vi rovinerei la sorpresa.
Se invece, in barba a Tosca Tassorosso, avete deciso di non volervi ancora far nobilitare dal lavoro, nel senso che intendete iscrivervi prima ad un'accademia qualsiasi, i primi tempi potreste commettere l'errore di sottovalutare il carico di lavoro ed energie che una scuola del genere richiede. Certo non vi chiederanno di sbattere la testa contro volumi di almeno nove materie diverse (che tanto poi finirete comunque col lasciare) come succede ad Hogwarts, la frequenza delle lezioni non sarà necessariamente obbligatoria e il corpo docenti sembrerà avere finalmente idea di ciò che dice, ma anche le accademie nascondono le loro insidie. Tipo il numero di esami da sostenere in un anno, o il fatto che potreste scoprire che, al di fuori della vostra classe, non siete poi così tanto speciali in quella materia che credevate la vostra ragione di vita e solo perché eravate circondati da Scadenti, Desolanti e Troll.
La vita Là Fuori è un po' come svegliarsi brutalmente da un sogno, spaventarsi un po' e riderci su, o almeno questo è ciò che scriverebbe Beathag Chisholm senza aver di fatto detto nulla di eclatante, lasciandola non immune da un "eh, grazie al Bolide" collettivo. Come la metterei invece giù io per tirare le fila del discorso… beh, penso sia comunque chiaro almeno al lettore attento; poiché la voce che mi do è proprio la mia, carica delle mie scelte e della mia visione delle cose che non ho permesso a nessuno a distorcere (neanche ad un mago, già), e che ho riportato qui perché, chissà, magari qualcuno non si dimostrerà sordo e di questi, boh, consigli ne farà uso.
Suppongo come carta igienica, ma ok. In fondo vi avevo già annunciato che dalla vita non si può ottenere proprio tutto.

Harriet Mayfair. Magata nel 2069 sotto i colori del Serpeverde, a scuola ha svolto tutta una serie di attività, anche se ci piace ricordarla come spillata per le sue punizioni rieducative che, di fatto, hanno ritardato l'espulsione di soggetti come Rupert Garros. Grazie, Harriet. Ex Vice Caporedattore, fotografa e buona amica de La Voce degli Studenti, così tanto cara da averci promesso un'Illusione Ambientale… a prezzo ridotto. Attualmente si sta infatti specializzando all'Accademia Fingal, benché abbia un inquietante feeling con gli spiriti, ravvisabile nella sua scelta di accettare l'incarico di fotografa collaboratrice per Queste Oscure Materie. Può sembrare una persona timida, tuttavia Merida McReady ci ricorda che: "ad Harriet non importa delle vostre esistenze, direi quasi che l'annoiano".