By vocestudenti | febbraio 26, 2014 - 9:28 pm - Posted in Febbraio 2070

Popolo di quidditchari, simpatizzanti, fanatici dello sport, in campana! Il grinzafichissimo McReady ha fatto bingo, a febbraio. È proprio il suo mese, a quanto pare. E non ho potuto non intervenire quando la fotografia della Coast sul tavolo in redazione mi ha ammiccato sorridente. Qualcuno potrebbe giurare di averla sentita invocare il mio nome con un tono malizioso, anche se non posso promettervi testimoni. Ce ne sarebbero a bizzeffe tra i presenti a guardarmi male in redazione, vero Vega e Merida? Signori fan dello sport, non è periodo fortunato per trovare collaboratori, persino fra le schiere di amici. Ne parleremo in privato, o anche a fine articolo. Per ora godiamoci un quartetto d’oro, la crème de la crème quidditchistica. Quattro capitani che nessuno dimenticherà facilmente.

Quidditchworld 

Angelina Coast
CANNONI DI CHUDLEY
Ruolo: cercatore
Età: 23
Nazionalità: Inghilterra
Stagioni in LBIQ: 8
Stagioni in squadra: 8

Dicevano “è più facile uscire a cena con la Coast, che avere abbastanza fantagaleoni per tenerla in squadra”. Non sapevo, allora, quanto fosse vera questa frase. E – se tutto va bene – lei si innamorerà di me durante la nostra cena galante e mi sposerà. Abbiamo date? Non vi è dato saperlo, vorrei evitare le bamboline di Vega e qualche tronco volante da parte di scozzesi che mi negano la parola da un po’. Ma torniamo al Quidditch. L’esordio di Angelina è dei migliori. Giovanissima, bellissima, e tutti quegli –issima che la rendono uno dei capitani da record della storia dello sport. Ephestus Bride può dormire sogni tranquilli dalla stagione del 61/62, grazie alla vittoria che tolse ai Cannoni la fama dei 170 anni – e che fece prendere un infarto a mio padre, perché in quel momento avevo deciso: avrei tifato i Cannoni per il resto della mia vita. Angelina, insomma, non è che il simbolo di ciò che tutti i tifosi del tridente Maruzzelli aspetteranno per sempre. Bride ha trattenuto Williams non a caso, quest’anno. Angelina Coast è la perla della squadra, e non può che necessitare di un reparto battitori coi controboccini. Chiedetelo a Zeus Highcastle degli Arrows, che ha dato un’annusatina al suo bolide e ha tinto di rosso il campo, l’altra volta.

   

Hrvoje Midel
KENMARE KESTRELS 
Ruolo: cacciatore
Età: 24
Nazionalità: Slovenia
Stagioni in LBIQ: 5 (6)
Stagioni in squadra: 5

Notiamo subito quanto poco ci sia di irlandese in quest’uomo. Anche lui nei record dei più giovanissimi capitani della Lega (secondo soltanto alla Coast), Midel eredita a inizio campionato l’onore e l’onere del reparto cacciatori, tanto elogiato dal mondo intero come la migliore fascia attuale. Rinforzata da McPrice con una promessa mantenuta ai tifosi: Antarktika Oper degli Horns completa così la tripletta feroce dei Kestrels, affiancando Elenoire Glorbander e il giovane capitano. Nel piccolo, l’acquisto è stato prudente anche da parte della fantasquadra Burton-McReady, così generosi da non voler separare le sorelle Oper durante l’adozione da parte dei Prides Peacocks. Un po’ strano che nessuno si sia accaparrato Midel al fantamercato, forse. Ma così come i galeoni, anche i fantagaleoni non crescono sugli alberi. O sui fantalberi, ecco. Che poi, giocatore superbo e giovanissimo, tanta strada da fare ma… se nessuno l'acquista un motivo c'è. Forse se sua madre lo avesse chiamato con un nome pronunciabile qualcuno avrebbe saputo scriverlo – ammetto anche io di aver dovuto controllare più volte di non aver sbagliato. Un po' come quando mi ritrovo a scrivere "Merida", capite? Basta che una lettera scompaia e il senso è un altro. E poi, per quanto lei mi odi ora, lo sa benissimo che sarò sempre il suo Tebby.

Rotuwe E' Tombo
FALMOUTH FALCONS 
Ruolo: cacciatore 
Età: 36
Nazionalità: Congo
Stagioni in LBIQ: 8 (20)
Stagioni in squadra: 8

Da qualche parte nel mondo, E’ Tombo è il mostro sotto il letto. Quello che mangia i bambini, quello che se sono loro, a non mangiare, viene a rubarti la forchetta. < Se non fai il bravo, chiamo E’Tombo! >, chi non si è mai sentito dire queste parole, evidentemente sta mentendo. E nella vita di un bambino di Cork, il trauma più grande non è quello di scoprire che la fata dei denti non esiste, quanto quello di scoprire che E’Tombo esiste davvero. Perché E’Tombo non vola, E’Tombo macina l’aria. E tutto quello che incontra: uccelli, bolidi, insetti, giocatori di Quidditch e scope avversarie. Non a caso Bride ha sparato una cifra da capogiro per trattenere nei Cannoni Williams, ed evitare che quel briciolo di aggressività dei Cannoni andasse ad affiancare la macchina da guerra dei Falcons. Dicono ci abbia dato dentro con le abbuffate estive, il congolese. Ma nessuno osa comunque liberarsene per un altro giocatore; ci lascerà il prossimo anno, Rotuwe? Trentasei anni sono tantini, per uno sport come il Quidditch – quindi, cari lettori, ogni campionato potrebbe essere l’ultimo per vedere un po’ di ossa rotte in più.

Shaw McKie
PUDDLEMERE UNITED 
Ruolo: cacciatore
Età: 33
Nazionalità: Scozia
Stagioni in LBIQ: 15
Stagioni in squadra: 9

Puddlemere United, la squadra più vecchia del campionato, sta ovviamente iniziando a perdere colpi, quest’anno. Beh, non vorrei essere così tremendamente di parte, ma se Shaw McKie si è firmato in faccia per nascondere l’ultima zona del suo corpo non tatuata, vuol dire che non sta andando molto bene alle mazze gialle. E’ un brutto segno, sì, così come all’inizio del campionato quella compravendita disperata che non ha concluso nulla. Orwell, come sempre, è considerato il piccolo carretto cigolante dietro la carovana del Puddlemere, e resta in squadra a beccarsi gli insulti dei tifosi. Nel tentativo che si ripeta il "miracolo Wigglesworth", ci sono speranzosi che Shaw lo acquisterebbero tra le file della propria fantasquadra. Squadra unita, sì, ma troppi miracoli in cui sperare. Per il resto, dallo stemma alla firma di Shaw sul suo viso, io continuo a chiedermi: come fai, Medicine? Come fai a tifare questa roba? La Dark delle Harpies ha dato modo di fartelo ben vedere com'è che si acchiappa un boccino: apri la mano, allunga il braccio, chiudi le dita, Orwell caro.

Se per il Puddlemere non sta andando bene, non pensiate che qui le cose vadano per il meglio. Facile è additare il Capitano, quando la squadra perde. A quelli in cerca di spiegazioni, a lui si dà la parola. E che siano parole esatte, che ammetta di aver compiuto un Blagging palese contro la saggina avversaria o che lo neghi, non deve andare a lui la colpa. In una squadra si gioca insieme, e se uno è in fallo, tutti lo sono. Un Capitano onesto, perlomeno, ha abbastanza boccini da confessare quel Blagging e incassare un rigore di penalità. Ma fin quanto è giusto permettere che gli altri l’accusino di aver perso? Forse parlare di squadre sportivamente corrette è ormai un abbaglio di pochi, o forse è così un po’ ovunque, persino tra quelli che ripetono la parola “famiglia” quando danno contro a qualcuno che non è stato nemmeno interpellato. Per rispondere ai lettori meno acuti: “sono io, non sei tu.” Io l’idiota, voi invece? Una squadra, forse. È soltanto che vorrei saperlo prima di giocare, però, che mi avete messo tra gli avversari.

Tommy O'Flynn

By Stephen Medicine | - 8:17 pm - Posted in Febbraio 2070

La disperazione del quinto anno

 

Lo so, eravate preoccupati per la mia lunga assenza dalle pagine di questo giornale. Voglio tranquillizzarvi. Non sono stata avadizzata mentre svoltavo in un corridoio del castello. E' solo che questo per me è l'anno dei M.A.G.O. e se non sei Amber Meng qualche problemino a stare dietro ai corsi te lo ritrovi sicuramente. Se siete al quinto anno e dovete scegliere cosa frequentare l'anno prossimo: non scegliete Trasfigurazione. Per carità, Weetmore è bravissimo, ma tra Ibridazione e Trasfigurazione Umana c'è da strapparsi i capelli. Ci ho messo quattro giorni a capire come levare a Knightsbridge una coda da barboncino che gli ho lasciato mentre ci esercitavamo. Per fortuna era piccola e non si notava un granché sotto i calzoni ed il mantello. Anche se quando vedeva Amber Wolf il suo scodinzolare felice era talmente frenetico che dovevo far finta di non notarlo, io che sapevo dove guardare. In fondo… era tutta colpa mia. Dovevo essere buona e gentile e censurarmi su quanto fosse patetico. Cioè, non è solo Trasfigurazione, anche Pozioni, Erbologia e… insomma avete capito. Era per farvi un esempio di quanto sono stata occupata, ma sono tornata.
Ci siamo lasciati a Novembre con un'analisi di alcuni sestini bisognosi di aiuto o modelli da seguire. La mia cassetta per le lettere di commento non ha avuto molto successo. Tre mesi e non ci avete lasciato neppure mezzo foglietto di pergamena. Ci son cresciute dentro le ragnatele. Comunque qualcuno che ha letto l'articolo sicuramente c'è stato. Un messaggio lasciato in bacheca da Lila Lamb non lasciava dubbi al riguardo.

Quills abiti così volgari proponili a quelle *macchia di inchiostro* delle tue amiche
Lamb

Cara Lila, qualsiasi epiteto tu abbia abilmente camuffato sotto quella macchia, così da non incorrere in una giusta punizione per la tua boccaccia o le tue ditacce, come preferisci, non era meritato. L'abito che ti ho proposto non era volgare. Metteva solo in risalto le forme femminili che sicuramente hai. Cioè non puoi fare tanto sport e poi essere anche chiatta. Sei un po' mal messa in zona petto ma hai un bel personalino sul lato B, su! Ripeto il mio consiglio: leva gli abiti monacali che indossi e mostra la tua femminilità.
Lasciamoci però alle spalle le frigide sestine e veniamo all'anno di questo mese: il quinto. Signore e signori: è un disastro.
Scendo ad Hogsmeade con la mia Prendiappunti. Il mio ragazzo mi guarda storto vedendo questa cosa che mi fluttua accanto insieme ad una pergamena. Io gli spiego che devo prendere un po' di appunti per un articolo. Facciamo una passeggiata per il villaggio invece di… trovare un posto al caldo dove stare e… Catherine Smith: jeans; Hilary Darcy: jeans; Enoch Wade: jeans; Jane Wright: jeans. Sono diventata isterica, lo devo ammette. Ho trascinato Oliver nel negozio di famiglia e mi sono caldamente lamentata con mia madre e mio padre. Leggasi ho urlato ed inveito contro tutto il quinto anno. Non avevo realizzato di aver portato il mio ragazzo a casa mia sino a quando mio padre mi ha fatto vedere un abito da strega completamente in jeans che avrei potuto suggerire alle mie compagne al posto dei loro babbanissimi, noiosissimi e abusatissimi calzoni. A quel punto, però, era troppo tardi. Ho presentato Oliver come un mio amico. Mio padre ha cercato di torturargli una mano e mia madre ha messo su un sorrisino un po' troppo equivoco ricordandomi che lei legge la Voce. Che tu sia maledetto Robert McReady, pubblicatore di lettere private. Questa cosa la sconteranno quelli del quinto anno. Vedete di comprare dei mantelli scudo o di tenere pronta la bacchetta, perché se vi vedo in giro con un solo paio di calzoni di jeans sarete affatturati. Dovessi finire in punizione cento volte. Comunque, l'abito da strega in jeans è carino, se proprio non potete fare a meno di usare quella stoffa. E' sicuramente comodo e… che ne so! A me fa schifo, ma se a voi piace tanto il jeans è meglio di quella roba da Babbani che mettete su. Per i maschi troverò qualcos'altro. Fosse l'ultima cosa che faccio prima di lasciare la scuola.
Una volta calmata, più o meno. Ho iniziato a controllare se avevate addosso qualcosa su cui lavorare. Mi sono così resa conto che Enoch, oltre ai blue jeans, è anche un estimatore dei cappellini con visiera rigorosamente indossata all'indietro. Babbani pure quelli, ma mi sono chiesta: "abbiamo in negozio qualcosa che potrebbe essere simile ed accettabile per uno della risma di Wade?" Ho trovato questa serie di berretti a punta da maghi con però la punta piegata, che secondo me potrebbe andar bene. Qualcosa da mettere all'indietro c'è, la testa è coperta, ma è un accessorio da maghi. C'è anche in diversi colori. Se vi sembra che sia leggermente disperata… beh, avete ragione. Non so più che Avvincini prendere. Mi devo costantemente ricordare che sapevo sarebbe stata dura e probabilmente inutile. Però quanta paccottiglia Babbana può sopportare una strega come me prima di dare di matto? Poca.
Non rinuncio però a provare ad instillarvi un po' di classe. Perciò ho passato un'oretta del mio sabato ad Hogsmeade a cercare un gran bel capo da proporre alle streghe del sesto anno. Intanto mio padre guardava in cagnesco Oliver che cercava di fare conversazione. Quanto è carino. Un po' sto rivalutando i Tassorosso. Giusto un po' E' per questo che ho scelto di mettere la faccia di Helena Ross su questo bellissimo completo. Vedete che splendide cuciture? Il pellicciotto sulle maniche comodo in inverno per tenere le mani al caldo. Forse i foderi per bacchetta sulle ginocchia non sono il massimo della praticità, ma il design viene prima. Il tacco esagerato, comunque, lo si può rivedere. In negozio abbiamo anche stivali senza tacchi. Non oso immaginare come cammini la Ross su dei tacchi. O meglio non voglio immaginare come la Ross cada dai tacchi.
Per ultimo ho deciso di prendere in considerazione un caso sociale. Infatti, da qualche tempo a questa parte mi è giunta voce che Tommy O'Flynn abbia cominciato a sentire l'impellente bisogno di mettersi nudo in pubblico. Io non l'ho mai visto, ma siccome non ci tengo mi sono data da fare per trovare qualcosa da suggerirgli che potesse fare al caso suo, ma soprattutto al caso nostro e… l'ho trovato. Lo potete vedere qui di lato. Per pudicizia ho fatto il modo che l'immagine venisse tagliata a livello della vita. Però, per far capire a Tommy come potrebbe guadagnarci non solo in calore, visto la stoffa bella calda e sappiamo tutti quanto sia freddo il castello in inverno, ma anche in apparenze, ho incantato l'immagine qui di lato perché passandoci sopra con la bacchetta possa vedere l'abitino per intero. Consiglio a tutti gli altri di non fare altrettanto, ma se proprio ne sentite il bisogno impellente… a vostro rischio e pericolo. E' un costume di Halloween, lo so, ma a mali estremi estremi rimedi. Con questo addosso a Tommy sembrerà di essere nudo e noi potremmo risparmiarci la vista del vero spettacolo. 
Bene, per questo mese è tutto. Non so se il mese prossimo affronterò di nuovo questa serie d'articoli. Il vostro disinteresse e la sciattezza Babbana del vostro modo di vestire stanno abbattendo ogni mio moto altruistico nei vostri confronti. Quindi… non lo so, vedremo. Intanto la cassetta per i commenti resta nei pressi della Torre Nord, isolata e completamente anonima. La speranza è l'ultima a morire, dicono.

 

Britney QuillsE' una settimina Serpeverde. Veste spesso e volentieri di rosa e fuxia. Ha le ossa grosse, dice lei. Altri dicono sia grassa, altri ancora che abbia sangue di gigante. Va forte negli incantesimi domestici. E' profondamente romantica, ma ha dovuto imparare a nasconderlo. Le piace il gossip e, pur sapendo che a La Voce degli Studenti non è ben visto, non riesce a non farne almeno un po' in ogni suo articolo. Sogna di sposare un buon partito e mettere al mondo tanti figli. E' sempre a caccia di appuntamenti nella speranza di incontrare l'anima gemella. Se siete maschi, l'avete conosciuta ed ancora non vi ha chiesto di uscire: preoccupatevi, vuol dire che siete ripugnanti.
By Anne Burton | febbraio 24, 2014 - 11:27 am - Posted in Febbraio 2070

Mi hanno sempre detto che Hogwarts è come una seconda casa e che, con il passare del tempo, ci si rende sempre più conto di come ogni contorno di quello che ti succede può esser rapportato ad una grande famiglia. Ho sempre creduto che fosse così e tutto sommato, nonostante quello che succede tra queste pareti vecchie di secoli, mi piace sperare che le cose vadano veramente come mi hanno detto. Certo, c'è chi si atteggia come la cugina super chic presente in ogni famiglia, quella che di solito è sempre ordinata e un passo e mezzo davanti a te, per quello che concerne popolarità e conoscenza del mondo. Che poi conosca solo quella parte di mondo che ruota attorno ai pettegolezzi e un tacco dodici è un altro discorso. In famiglia non mancano mai neanche gli zii brontoloni – solitamente quelli di parte materna – che tanto hanno fatto e tanto dovrebbero avere… salvo poi stringere in mano ogni volta un pugno di Billywig che non riesce neppure a sollevarli da terra come vorrebbe la consuetudine. Hogwarts è davvero una famiglia e se anche voi avete pensato agli stessi studenti che ho avuto in mente io nello scrivere le righe precedenti, vuol dire che tanto tanto sbagliato non è, questo concetto. Se poi vi sono venuti in mente altri soggetti ancora meglio, perché significa che la magia di questo castello va ben oltre tutto quello che può essere il pensiero oggettivo.
Perché, però, sto facendo tutto questo preambolo, direte voi? Vorrei tranquillizzarvi, come prima cosa: non ho intenzione di chiedere a nessuno di voi di diventare il fratello che non ho, mi bastano i cugini dispersi un po' qui e un po' lì, francamente. Non voglio neanche cercare marito, per quanto la zia Mildred stia iniziando a fissarsi con il fatto che sto diventando grande e presto avrò la fila alla porta. Immagino che prima o poi dovrò dirle che in quel caso si tratterebbe di tutti quelli che vorrebbero reclamare in qualche modo per il mio modo di scrivere e/o di tirarli in ballo. Comunque no, non ho intenzione di parlare di questo almeno sino all'ottavo anno quanto di un fenomeno che, nelle famiglie che si rispettano, non dovrebbe accadere mai. E quindi neanche ad Hogwarts, passandomi l'infelice trasposizione. Tutto questo per accostare tra loro due fatti diametralmente opposti – in tutto e per tutto – ma che si son conclusi entrambi allo stesso modo ossia varcando i cancelli di Hogwarts per non farvi più ritorno. E malgrado Rupert Garros e Tequila Turner non abbiano mai avuto le mie più spiccate simpatie, è comunque strano sapere che non avrò più modo di sentir tintinnare dei braccialetti, in un caso, o aver facili paragoni sarcastici quando devo scrivere un articolo, nell'altro.
Ed è vero, come ho detto, che i due casi in questione sono agli antipodi l'uno rispetto all'altro. E' vero che il – ripetente – quintino Serpeverde è stato espulso, mentre la funambolica Grifondoro ha abbandonato gli studi non si sa per quale arcano motivo… ma per me restano in fondo due espressioni della stessa ragione: chi nasce testa di crup non può morire cervello sopraffino di Maride, inutile cercar ora di mediare sulla pozione versata. Sono la prima a sottolineare, come ho fatto, il dispiacere provato nel vedere due studenti lasciare la scuola prima di completare i propri studi (Garros addirittura senza avere almeno i G.U.F.O. dalla sua), ma altrettanto sinceramente non me la sento di compatire sino in fondo chi ha indirizzato autonomamente il proprio destino, con comportamenti di troppo o con decisioni personali poco importa. Non sono affari miei e non conosco le ragioni che hanno spinto la sestina rosso-oro ad andarsene una seconda volta da scuola – non è la prima volta e già all'epoca, mi dicono, non sono state fornite spiegazioni valide – così come non posso (e francamente non voglio) entrare nella testa di Garros per capire in che momento si è fritto gli ultimi neuroni senzienti che aveva, decidendo di farsi punire e punire e punire… aggiungendo da ultimo il tentativo di fuga durante l'uscita ad Hogsmeade. Non sono affari miei, ma non credo che il Ministero che vigila sulla nostra preparazione possa chiudere ancora un occhio su questi allontanamenti, senza cercare di inculcare nelle nostre teste la necessità di un'istruzione, nella vita. Non credo neanche che la Preside Wallace o i docenti possano aver semplicemente preso atto delle due realtà in questione, così come prima di loro è toccato ad Azrael Mistral o Albert Vandenberg. Ma fondamentalmente penso che dovremmo riflettere anche noi, in qualche modo. Perché quelli di Tequila e Rupert sono solo due casi, è vero, ma fanno sempre parte di noi studenti e di come affrontiamo non solo il percorso scolastico qui dentro, ma anche la crescita in genere.
Poi, certo, il mio compito è in realtà quello di riferire i fatti per come sono andati, casomai qualcuno di voi viva in una bolla isolata -se state al castello – o non conosca bene i particolari delle due questioni. Beh, in quest'ultimo caso potete consolarvi: neanche a scuola si conosce il motivo della dipartita di Tequila Turner. Certo, qualcuno va raccontando in giro che sia stata scritturata da qualche carovana girovaga che allieta i borghi magici con spettacoli danzanti, viste le conclamate capacità fisiche dell'ormai ex sestina rosso-oro. C'è chi dice anche che finalmente abbia deciso di curare la forma di depressione-maniacale che tutti – tutti chi? – dovrebbero aver notato. Di certo di lei sentiremo la mancanza del suo essere amicona – ma anche no – del suo perenne fare da timida ragazza introversa – ma anche no – così come della notevolissima calma che l'ha sempre contraddistinta. Ed io sono una stangona con le forme, sì. Quanto all'ex prefetto, ex quintino ed ex Caso Umano… che dovrei dire? No, davvero, devo sul serio aggiungere qualcosa che spieghi l'incidente che da piccolo l'ha di certo fatto cadere in un calderone di Aguzzaingegno al contrario? Io qualche Serpeverde l'ho visto, in questi anni. E certo, non tutti possono avere il naso di Colui che non doveva esser nominato (ho fatto una battuta, ridete!) ma da qui a farsi fregare con le proprie mani… neanche Veii Theafting riuscirebbe ad arrivare a un simile livello di idioz… autodistruzione, eh! Quindi che dire, al di là delle mie considerazioni personali che possono esser condivise o meno da chi legge? Che dovremmo pensar maggiormente, prima di gettare alle piante porcospino la nostra istruzione, tanto per iniziare. Sarebbe già un bel passo in avanti.

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il quarto anno e, come tiene a sottolineare, anche il corso di Cura delle Creature Magiche, Jer compreso. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione principale – per ammissione – è quella di salvare il mondo magico da Betty Chisholm ed i suoi romanzi.
By vocestudenti | febbraio 21, 2014 - 7:19 pm - Posted in Febbraio 2070

Ciaaaaaaaao, Hogwarts!
Siamo ancora noi, in direttissima da… LA' FUORI!
Succedono un sacco di cose strane qui fuori, sapete? Ma succedono un sacco di cose strane anche lì dentro, ne siamo sicuri. Ci è giunta voce che potrebbe servire una delle nostre terapie d'urto di Free Hugs, oltre che un Protocollo di Sicurezza Rasatura Zero più un Protocollo d'Emergenza CalciaChiappe. Nell'attesa di poter operare liberamente sul campo, ci siamo proposti di scrivervi di uno scontro epocale nell'occorrenza di San Cioccolatino o, come lo chiamavano noi al terzo anno, San Valeriano. Perchè ci sembrava che il 14 febbraio un bel po' di gente avrebbe avuto solo bisogno di una pozione calmante, altrochè! Sfrecciate e scuoriciate come se non ci fosse un domani, con qualche strascico il giorno dopo, e poi puff, il giorno dell'ammmore è finito e se c'è tempo ci vediamo dopo la lezione di Pozioni, giusto un attimo che poi ho da fare, c'è il ClubdelLibroScacchiQuidditch-PunizioneRonde-Rospomorto-Figone/aaorenove-TinTrasfigurazione.
Ma ciancio alle bande. Lo scontro epocale di cui vi parlavamo – e che sappiamo è arrivato anche dentro Hogwarts – è uno di quegli scontri all'ultima cioccorana, letteralmente. Quest'anno, infatti, non sono stati solo i negozi di dolci a darsi da fare, ma anche la forza della Natura, da una parte, e la formazione del Quadro, dall'altra.

Chocolate Beasts

Il WWFFB, l'associazione ambientalista di cui facciamo parte anche noi – ma continuamo a ricevere gli orari sbagliati delle riunioni, mannaggia, e dire che l'ultima volta eravamo convinti di non aver sbagliato, abbiamo aspettato due ore in fondo al lago di Lochness! – dicevamo, il WWFFB ha lanciato una linea di animali di cioccolato su cui è stato impresso con la magia un movimento, diverso per ognuno, come per le famose cioccorane. Fenici che possono affondare nel latte e rinascere, gillidh arricciacoda, pixie che ti svolazzano sul naso, billywig ronzanti, unicorni saltellanti, fwooper, snasi e persino chizpurfle e acromantule! Ogni forma nasconde un bigliettino con una frase diversa e sono tutte carinissime. Le nostre fonti ci hanno riportato che gli autori sono studenti di Hogwarts, membri del WWFFB scolastico: una bella sfornata del terzo anno più qualche special guest del quinto. Non vi diremo chi sono, dovete comprare gli animaletti del WWFFB per scoprirlo! Noi ne abbiamo comprati una decina per animaletto, ci serviranno per inaugurare un Progetto Segretissimo di cui saprete in un futuro non troppo lontano. Ricordate, i fondi del WWFFB vanno alla salvaguardia degli animali magici. Se proprio il cioccolato vi fa venire strane pustole viola sulla punta del naso o le vostre paghette tardano ad arrivare, potete sempre prendere in considerazione un'adozione! Impegnatevi per avere buoni voti quest'anno agli esami, così magari le vostre famiglie si commuovono e sganciano qualche galeone per adottare un drago. A distanza, mamma e papà, si parla di adozioni a distanza, non agitatevi! I draghi che abbiamo adottato noi, Sparky e Scamall, razzolano felicissimi nella riserva di Pabbay. Abbiamo mandato loro due pupazzi a forma di Muldoon, così non si dimenticano di noi quando crescono. Proprio ieri la riserva ci ha mandato una foto di Scamall con la testa di Sean infilata tra i denti, non sono teneri? Perciò, gente di Hogwarts, forza con le adozioni!

Coccorane

Il concorrente del WWFFB è stato, dicevamo, una rappresentanza del Quadro. Avete presente i settimini del Quadro in Sala Trofei? Quelli che si dice che ognuno ha messo un pezzetto di sè in quel quadro – caccole, pezzetti di unghie, quelle pallottole nere che si trovano tra le dita dei piedi, la lanugine dell'ombelico, cose così? Quello che non si riesce a togliere e si dice che in realtà il corpo docenti non ci abbia davvero provato a toglierlo perchè è più grinzafico quello di tutta la Sala Trofei messa insieme? Ecco, quel Quadro! Quattordici settimini '68 nel quadro, quattordici settimini '68 dentro una linea di coccorane con tanto di figurine Streghe e Maghi (Quasi) Famosi! Alcuni nomi del Quadro sono rimasti indietro, a favore di qualche nuovo, ma tutti rigorosamente '68. Non vi sveleremo neanche i loro nomi, però, perchè nonostante lo scontro in commercio delle due iniziative, noi le supportiamo entrambe. Quindi per scoprire chi sono i coccoranosi quattordici dovrete iniziare una nuova collezione. Sappiamo che c'è un indirizzo nel Dorset dove scrivere per gli ordini, ma potete passarli anche a noi, siamo in contatto con tuuuutti i settimini del '68 e ci offriamo di fare da corrieri! E anzi, quando alla collezione vi mancherà una sola figurina, massimo due, scriveteci così facciamo uno scambio. Ma dovete già averle quasi tutte. I settimini arrotondano lo stipendio con questo, non siate tirchi! E poi il cioccolato è buonissimo, garantiamo personalmente. Cioè, non nel senso che abbiamo leccato tutte le coccorane in vendita e poi le abbiamo messe apposto – non ci vogliono proprio dire dov'è il deposito, eppure ci siamo offerti come Custodi Segreti! No, abbiamo assaggiato una coccorana per ciascuno, quattordici gusti diversi, alcuni più cioccolatosi, altri più fruttati, pungenti e persino alcolici. Gli ingegnosi settimini '68 ci stanno dicendo che non vogliono essere dimenticati e noi non intendiamo farlo, vero? Anzi, ora che ci pensiamo, dovremo subito iniziare il giro per andare a trovarli tuuuutti appena possibile!

Ma a proposito, di noi non vi siete dimenticati, vero? Vi siete già messi a cercare le nostre eredità in giro per il castello?
O ci avete provato, ma la mappa che vi abbiamo lasciato nel nostro ultimo articolo ha l'inchiostro sbafato?
Non importa, ve ne faremo avere altre! Anzi, faremo di più, vi lasceremo delle mollichine sul percorso, come nella storia di Joan e il Cece Incantato, la fiaba apocrifa di Beda il Bardo. Voi però mettetevi a cercare, perchè chi cerca trova, chi cammina arriva, chi salta l'arcobaleno trova la pentola d'oro e poi boh, non abbiamo mai avuto buona memoria per i proverbi. Non vi preoccupate, la pozione per curare i foruncoli ve la compriamo noi, voi comprate il cioccolato!

Sean&Jericho Muldoon

By Leroi Gordon | - 4:50 pm - Posted in Febbraio 2070

Questo post è protetto da password. Per leggerlo inserire la password qui sotto:

Inserire la propria password per visualizzare i commenti
By vocestudenti | febbraio 20, 2014 - 11:40 pm - Posted in Febbraio 2070

Anche quest'anno è arrivato il periodo delle varie competizioni che vengono organizzate da docenti e assistenti all'interno della scuola. Tra i vari, non può certo mancare il Torneo dei Duellanti, ovviamente organizzato e supervisionato direttamente dal Professor Harrenhal, dal suo assistente Rosebud e da un membro del Ministero della Magia, il Sig.  Dimitrij, che è stato il giudice ufficiale dei vari duelli studenteschi. Ovviamente tutti gli iscritti sono stati divisi in diversi livelli, in base alle varie classi: Torneo Succo di Zucca per gli studenti del I e II anno; Torneo Burrobirra per gli studenti del III e IV anno; Torneo Incendiario, per gli studenti del V anno; Torneo Gelovodka per gli studenti del VI e VII anno (di cui ci sarà solamente un triangolare tra la Caposcuola Sylvia Whiteheart, Amber Meng e Lila Lamb, per mancanza di ulteriori iscritti).
Il conduttore di tutti gli incontri è stato un incantesimo specifico: il Fulmen! Un Torneo all'insegna della banalità, quindi, dal momento che non c'è stato mezzo duello che non abbia avuto la sua ventata accecante. Un fatto particolarmente sconcertante, che ha infastidito generalmente un po' a tutti, dal pubblico presente, che puntualmente, essendo accecato per qualche secondo, era costretto a perdersi, magari, dei momenti salienti dell'incontro, al il Sig. Dimitrij. Come se il Professor Harrenhal non ci insegnasse altro che il Fulmen, dai! Nonostante questa nota, piuttosto negativa, generale, si sono svolti incontri degni di ricevere una menzione particolare. Il duello tra il Prefetto Serpeverde, Catherine Smith, e il battitore della stessa squadra, Ian O'John, ad esempio. Avrà influito il fatto che fosse San Vantino?! No, perché, è stato uno dei duelli più rapidi, dal momento che il ragazzo è riuscito a mandare a segno un Expelliarmus, decretando la fine dell'incontro. Non si può dire che sia stato il miglior regalo di San Valentino, ma a giudicare dalla fretta con cui i ragazzi si sono defilati dalla pedana, i rispettivi reciproci regali dovevano arrivare dopo, forse. Naturalmente c'è stato anche chi ha vinto dopo solo due battute, senza neanche arrivare alla terza. E' il caso di Allen Hollowdale e Ashlyn Whiteheart: il "sesso forte" ha avuto nuovamente la meglio sulla parte "debole", proprio perché la quartina era impegnata sulla difensiva. Fortunatamente, alcuni duelli si sono dimostrati essere grosso modo equilibrati, come quello di Hilary Darcy (Hils, mi piace se ti muovi… mi piace quel che muovi!) contro Erin Seywright, o quello di Morrigan Andersson contro Keyra Craight, che si sono meritate il titolo di "specchio reciproco l'una dell'altra", perché hanno praticamente svolto gli stessi incantesimi. Moooolto più ricco di pathos, invece, è stato il duello tra Nadine Davies e Nick Watson. Sarà stato realmente galeotto, come continuava a sostenere la special guest ministeriale?! Giusto per par condicio, è doveroso citare anche qualche vittoria in rosa, ovviamente. E' il caso di Eleanor Bustles, per esempio, che è riuscita a battere Moron Cassey anche grazie a uno dei vari Fulmen che hanno caratterizzato il torneo. Oppure il caso di Kane Lindstrom, che è riuscita ad avere la meglio su Evan Miller.
Ed ecco l'elenco di coloro che hanno superato il primo incontro e sono passati allo step successivo: Kane Lindstrom, Morrigan Andersson, Angus Flynn, Aradia Silvermoon, Leonard Murray per il Torneo Succo di Zucca; Nick Watson, Mackenzie Eirich, Eleanor Bustles, Allen Hollowdale, Helen Wood, Savin Reid per il Torneo Burrobirra; Ian O'John e Erin Seywright per il Torneo Incendiario. Tirando le somme, quindi, nulla di particolarmente ecclatante, ecco. Sembrano decisamente lontani i tempi in cui si pensava di ricorrere a un "Accio scarpe"… per cercare di destabilizzare l'avversario con un pizzico in più d'immaginazione!  

Giselle Lanfrad. Attuale Capitano della squadra di Quidditch Serpeverde, sconosciuta ai più fino a quando non viene nominata Capitano della squadra di Quidditch della sua casata per la prima volta, quando era solamente al suo quarto anno. Inglese DOC, risiede a Londra, dov'è nata e cresciuta. In pochi sanno che ha un fratello più grande che gioca come cercatore in una squadra di Quidditch francese, mentre di assoluto dominio pubblico è il fatto che abbia anche una sorella, da quando Hortense Lanfrad è stata smistata a Grifondoro. Vive per Pozioni, riuscendo a vincere, per il momento, quasi tutte le gare scolastiche a cui ogni anno ha partecipato, mentre non eccelle a riguardo delle tattiche di difesa, dal momento che è sempre stata eliminata subito dai vari Tornei dei Duellanti, organizzati a scuola. Silenziosa, piuttosto scontrosa e apatica ad una prima occhiata, non è il tipo che si ferma a fare due chiacchere con chi non conosce. Non è un mistero, dal momento che è arrivata ad occuparsi di "T in condotta", che abbia venerato e veneri tutt'ora Anne Burton.
By Helle7 | febbraio 18, 2014 - 12:42 pm - Posted in Febbraio 2070

Cari  riders e appassionati di B1 in generale, prima di gioire per il ritorno del Gran Tremio sui nostri sferaschermi, scorrete un attimo la pagina fino in fondo, dove si trova un inutile riquadretto che non legge mai nessuno. Non è obbligatorio farlo, basta guardare la foto dello scribacchino. Ecco, per l’appunto… ora che ho distrutto i vostri sogni di poter avere un articolo ben fatto, ringraziate almeno che ci sia qualcosa che vagamente tenta di assomigliargli. I buoni propositi ci sono, quindi se evitaste di sprecare il vostro tempo a riempire lettere di Puffalinfa per dedicarvi a qualche hobby più costruttivo, sarebbe carino da parte vostra.

Prima di iniziare urge un breve riepilogo della situazione. Al secondo Gran Tremio di novembre, il gradino più alto del podio era stato conquistato da Amber Meng, seguita da Hilary Darcy e Eleanor Bustles. Non si discostava di molto la classifica piloti, con il caposcuola Grifondoro Heert Mc Nails intrufolato tra le due ragazze (19 e 13 punti, rispettivamente) a reclamare un secondo posto con i suoi 14 punti. La classifica Case rimane sempre invariata fin dall’inizio: in ordine, Serpeverde, 30 punti, Corvonero, 29 punti, Grifondoro, 17 punti, e Tassorosso, 7 punti. Le buone prestazioni della Bustles non bastano a far risalire la Casata in classifica, anche perché la differenza numerica si sente e l'inesperienza di Jamie Devlin non ha portato acqua al mulino (coraggio, siamo tutti tutti con te!).

bustles

Il Terzo Gran Tremio, disputato il freddissimo primo febbraio, con la neve che non accennava a smettere di cadere abbondante, parte dunque da qui,  in un percorso che si è dovuto scavare come un vero e proprio canyon ghiacciato, dal momento che la coltre bianca aveva sommerso gli anelli. Nelle posizioni di  testa la lotta tra Mius Sonn e la Meng era accanitissima, con la Corvonero che marcava stretto il prefetto Serpeverde, ma nel sesto anello una défaillance della ragazza le ha procurato una bella botta in testa che ha fatto dimenticare agli spettatori il freddo pungente, lasciandoli col fiato sospeso. Fortunatamente nulla di grave e Amber ha dovuto passare solo una notte in infermeria, ma questo non le ha impedito di portare a termine egregiamente la gara prima di svenire spaventando tutti, sebbene il contrattempo abbia dato un notevole vantaggio a Mius. La battaglia più spettacolare e appassionante, con continui sorpassi, cambi di posizione e colpi di scena, si è svolta tuttavia qualche metro più indietro, tra la Darcy, Katniss Grey, Heert ed Eleanor, catturando tutta l’attenzione. All’inizio dell’ultimo giro, nel gruppetto l’ha spuntata Hilary che, tutto sommato, non era poi così distante dalla Meng, tallonata senza pietà dalla Bustles. Mc Nails è stato distanziato dalle due e non riusciva a liberarsi di Justin Herres e Katniss, che purtroppo, nonostante gli occhialini imperviati appartenuti a Meredith Stevens, ha commesso un errore, permettendo al caposcuola Corvonero di passarle avanti. Nelle retrovie, Jennifer Hongrie ed Elle Mc Dronick correvano in solitaria, mentre Jamie Devlin cercava almeno di rimanere vicino a Kerry Dunning. Qui la protagonista indiscussa è stata Katniss Grey, ed è un vero peccato per gli spettatori che la visibilità andasse riducendosi sempre di più, perché la quintina ha fatto mangiare la… neve prima a Justin, poi a Heert, andando a spronare la quartina Tassorosso impegnata in un duello con Hilary, eseguendo due sorpassi magistrali. Grande Kat! Poco dopo, tuttavia, la neve tutt’intorno ha cominciato a franare, creando disagi ai corridori sul finire della corsa. Tutto ciò non ha impedito a Mius di tagliare il traguardo per primo e quasi del tutto indisturbato, seguito da Amber - d’acciaio, che ha grandiosamente tenuto duro fino alla fine nonostante le sue condizioni. I giudici hanno invece esitato prima di riuscire a decretare che Eleanor avesse passato la torcia del via quella minima frazione di secondo prima di Hils, riuscendo così ad accaparrarsi il gradino più basso del podio. Quinto posto quindi per Katniss, seguita da Heert, Justin, Jennifer, Elle, Kerry e Jamie.

Dopo questa gara, quindi, Mius torna sul podio della classifica piloti con 24 punti dopo Amber, 28 punti, detentrice incontrastata del primo posto, e appena prima di Hilary, 18 punti. La Serpeverde deve stare comunque attenta a Heert ed Eleanor, che occupano una quarta posizione a pari merito con il divario di un misero punticino. Per quanto riguarda la classifica Case, nulla di nuovo sotto… la neve: Serpeverde domina con i suoi 51 punti, Corvonero si attesta sui 41 mentre Grifondoro e Tassorosso ne hanno rispettivamente 20 e 14, ma chi lo sa se la Bustles continui a donarci ottime prestazioni e inizi a fare la differenza.  

Helena Ross, 16 anni a dicembre, quintina e prefetto Tassorosso, è un nuovo acquisto della Voce. Vive a Grove, nell'Oxfordshire, insieme ai genitori e a un fratellino, a suo dire, pestifero. La prima volta che ha messo piede in redazione si pensava fosse muta, ma metterla a suo agio si è rivelato alquanto deleterio per le orecchie degli altri scribacchini. Dovunque si metta a scrivere si possono trovare montagne di pergamene appallottolate, e per mandare in stampa siamo costretti a strapparle i fogli dalle mani. Ha una passione smodata per gli animali, e, di conseguenza, per Cura delle Creature Magiche. Tra i suoi sogni, riuscire ad acchiappare un Gillidh e ad allevarlo. Studiosa, con un senso del dovere malsano, dice di non essere portata per lo sport, specialmente a cavalcioni di una scopa.
By Anne Burton | febbraio 17, 2014 - 12:56 pm - Posted in Febbraio 2070

Magari – e dico magari – i più, fra voi, non se ne sono neppure accorti, abituati come sono a controllare gli avvisi appesi in bacheca da parte del corpo docente solo per controllare se c'è qualche gita improvvisa (da cui noi del quarto anno siamo misteriosamente esclusi) o se qualche professore ha deciso di far le valigie anticipatamente, magari perché affetto da una variante poco conosciuta del Vaiolo di Drago. Verso metà mese, però, in concomitanza con la conferma del solito fine settimana da poter passare ad Hogsmeade, quello stesso avviso ha portato con sé una postilla abbastanza singolare, se presa isolatamente rispetto al contesto generale delle comunicazioni in tal senso.
E' la sera del tredici Febbraio – me lo ricordo perché ho passato la cena accanto a tre concasate in odor di cuoricini di cioccolato – quando in bacheca fa la sua comparsa la ben nota pergamena che, tra le altre cose, ricorda a noi studenti come, per potersi recare nel villaggio magico qui vicino, i minorenni devono presentare il consenso firmato dai genitori. Io, che da quando Eoghan Donegal mi ha fatto presente che è meglio legger tutto per non rischiare di ritrovarsi una fornitura di fresbee zannuti senza averli richiesti (scusa tipica di chi viene beccato in flagrante), mi sono accorta subito di quell'aggiunta rispetto al testo classico, ma visto che (non) sono sicura che tutti abbiano il mio acume e considerando che nessuno si è lamentato, ve la ripropongo per quello che è stato scritto."Si avvisano gli studenti di Hogwarts" e visto che la cosa è stata detta per tempo, non si può neanche recriminare a pozione versata, esatto. Insomma, se nessuno ha alzato un dito quando ci è stato comunicato, figuriamoci se succederà qualcosa ora, anche se il pezzo clou dell'avviso è il seguente: "l'uscita mensile al villaggio di Hogsmeade subirà delle restrizioni di orario consentito". Restrizioni di orario, avete letto bene, anche se probabilmente è la prima volta che vi rendete conto e state correndo verso la bacheca per assicurarvi che io abbia riportato davvero fedelmente quanto scritto dai docenti. Avete mai notato che dopo un po' gli avvisi vengono levati, si?
Ora, sono la prima ad ammettere che con una scozzese come me il termine "restrizione" può essere usato solo se si parla di denaro che devo sborsare – in questo caso è un concetto che comprendo più che bene – ma, in tutta franchezza, ci sono diverse domande che mi son venute in mente e nessuna di esse ha trovato risposta, così ho cercato di sondare un po' il terreno e provare ad ipotizzare qualcosa di mio, visto che chi di dovere non ha motivato in alcun modo questa decisione e l'Auror cui mi sono rivolta mi ha fatto gentilmente capire che mi sarei dovuta preoccupare esclusivamente di non aver comprato alcun dolcetto. Mi ha fatto sentire una persona triste e sola per almeno… tre secondi e mezzo, anche se la verità è che nella mia famiglia al momento c'è un duello interno tra chi deve spiegarmi come funziona la… perpetrazione della specie umana, quindi ognuno cerca di comprarmi per potersi definire il cugino del mese. Robbie, stai tranquillo! Hai guadagnato terreno promettendomi un cucciolo di crup per fine anno scolastico. E si, lo sto scrivendo in modo da avere tutta la scuola come testimone; imparo in fretta, vero?
Ma… continuiamo con il mio insieme di deduzioni più o meno logiche, si. La prima cosa che mi è venuta in mente – lo confesso – è che ridurre l'orario di visita ad Hogsmeade proprio nei giorni di San Cioccolatino è stata una cosa voluta per l'economia dell'intera comunità magica. O perché le ultime leccornie che Mister McHoney ha mandato al castello hanno fatto ingrassare ancora di più il culone della Welkentosk gran parte di noi studenti mentre i docenti, che tengono alla nostra linea e a quella del nostro portafoglio, volevano evitare un pericolo simile. Si, lo so, è una scusa che regge meno della favoletta secondo cui Garros non scenda in campo a Quidditch SOLO perché in punizione. Ditelo una buona volta che in realtà state gioendo dentro, Casi Umani! La seconda ipotesi che ho fatto per giustificare una riduzione del pernottamento al villaggio si basa invece su qualcosa di meglio, dai, anche se in effetti fornisce solo dei tasselli e chissà se avrò/avremo mai una risposta in merito. Ricordate quanto ho scritto qualche riga più in alto sulla comparsa della pergamena in questione la sera del tredici Febbraio? Bene, esattamente un giorno prima – più o meno all'ora di cena -  Kimberly Marshall mi ha quasi fatto andare il pollo alla Hogwarts di traverso cercando di attirare la mia attenzione sul docente di Babbanologia, Byron Cavendish che ha parlottato fittamente con qualche collega, prima, e si è allontanato dal portone principale del castello poco dopo, in compagnia di alcuni Auror che di solito si occupano della nostra sicurezza. L'assenza del docente – stando a quanto mi è stato riferito dal belloccio Caposcuola Ferdinand Wilson – in realtà non è stata poi così lunga, ma qualche commento random che non avrei dovuto sentire infatti ci hanno pensato delle orecchie oblunghe riferisce di un espressione piuttosto allarmata sul viso del docente. Pura casualità che il giorno dopo si sia deciso per una riduzione dell'orario di visita ad Hogsmeade? Io non credo, anche se non ho in mano niente per provare che i due fatti siano legati, né che effettivamente la presenza degli Auror sia stata necessaria proprio per qualcosa successa poco oltre i confini del castello. Però l'aria era strana, ad Hogsmeade. E non perché mi è salito il livello degli zuccheri al punto che avrei preferito star rinchiusa con Joe Condor piuttosto che vedere un altro cioccolatino a forma di cuore. No. Qui c'è decisamente qualcosa che puzza, date retta a me. E non si tratta del soave eau de ascell con cui Tommy O'Flynn - ex Tebby ex Grinzafico ex Qualsiasi cosa perché sono arrabbiata con lui – allieta la redazione de La Voce quando si scorda di passare sotto la doccia, dopo gli allenamenti. L'odor di muschio e licheni stende, si, ma in senso letterale, fidati!
Quanto a me e alle mie indagini… non vi abbandonerò, miei fidati seguaci. Anzi, se scoprite qualcosa in merito e non sapete a chi raccontarla potete sempre riferirla ad Hilary Darcy così la tenete occupata sono sicura che me la riferirà. E ricordate uno dei massimi proverbi di noi montanari: per niente, neanche un Gillidh muove la coda!

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il quarto anno e, come tiene a sottolineare, anche il corso di Cura delle Creature Magiche, Jer compreso. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione principale – per ammissione – è quella di salvare il mondo magico da Betty Chisholm ed i suoi romanzi.
By vocestudenti | febbraio 16, 2014 - 9:34 pm - Posted in Febbraio 2070

Probe Litteratus. No, non è una parolaccia, giuro. E’ il nome di un club scolastico che non dubito la maggioranza degli studenti di Hogwarts avrà sentito nominare. Tuttavia sono piuttosto certo del fatto che, un po’ per colpa del caaaro corpo docenti – maledetto – sempre pronto a riempirti di compiti e di conseguenza negandoti la possibilità di interessarti un po’ di più alle attività extracurricolari, un po’ per il fatto che il circolo è per sua stessa natura rivolto all'interesse di una cerchia ristretta di menti elette – o supposte tali – TU, sì, proprio tu, studente medio con le dita nel naso, che leggi queste righe mentre ti ingozzi di cioccorane dimenticandoti per un attimo del tuo quotidiano pedinamento di Amber Wolf, non sai proprio bene bene di cosa si occupano questi qua mentre si chiudono in una stanzina soli soletti, mh? E che ci sta a fare qui il nuovo giornalista di punta della Voce, se non per svelare questo arcano? Devo dire che mi sono fatto un mazzo tanto, eh, cercando di andare oltre la definizione di squadrone della morte  team di maghetti dai voti alti e con tanta voglia di imparare e… nulla, come ogni scribacchino che si rispetti lascerò a te le conclusioni, limitandomi ad informare. Ora via l’indice dalla narice e presta attenziooone!

Ho intervistato prima la presidentessa, aka Amber Meng, settimina di Corvonero, per poi passare ad una sua “adepta”, la prefetta di Serpeverde Catherine Smith, per evitare che il tutto risultasse una pubblicità della Boss alla sua creaturina. 

Lady Meng  si presenta composta e professionale, esattamente come il sottoscritto, in Sala Comune.

T: Signorina Meng, buonasera. Dunque, cominciamo con le domande semplici semplici. Cos'è per lei questo club? E cosa dovrebbe rappresentare per chiunque ne facesse parte?

Uno sguardo al cielo che colora il tetto della Sala Comune, per poi rispondere con tono deciso.

A: È ciò per cui non hanno potuto nominarmi Caposcuola. Hai presente le piante delle serre di Erbologia, mh? Le Spille sono come le piante rare: splendide, preziose, anelate, simbolo di prestigio. Il Probe Litteratus invece è un seme. I semi vanno piantati nel giusto terriccio e fatti germogliare: non sono piante già pronte e cresciute. Tuttavia è un seme unico nel suo genere. Più raro delle spille, più prezioso. Esiste un solo Presidente per volta ed è suo compito occuparsi del seme, farlo germogliare e trasformarlo in una splendida pianta. Se crescerà florida, varrà più di tutte le altre. Questo è per rispondere alla prima domanda. Tuttavia il Presidente non è il solo ad occuparsene: in realtà il contributo di ciascun membro è essenziale in quella stanza. Dovresti vedere gli stendardi creati da Leroi Gordon, la bacheca incantata di Ivy Hevenge, i cuscini Engorgiati di Catherine Smith o il meraviglioso sistema solare che tutti hanno costruito durante la prova d`ammissione, compresi Sylvia Whiteheart e Septimius Sonn. Non li vedrai, l`accesso alla stanza è riservato, ma ti assicuro che ognuno di loro ha portato un po` di sé in quella sala ed è ciò che vorrei continuasse ad essere: un luogo dove potranno esprimere se stessi ed il loro amore per l`arte magica in ogni sua forma.

Un po’ confuso dalla similitudine che confesso di non aver completamente capito, ma sulla quale non ho ritenuto opportuno fare domande, perché mi sarebbe costata altri dieci galeoni di inchiostro ed una emicrania, ho continuato a incalzare la presidentessa sul possibile futuro del club.

T: Ha pensato a chi sarà alla guida del Probe dopo di lei? E’ un po vecchietta, neh?

A: Un altro commento ed evanesco il tuo topo – Bobo, fedele assistente dello scribacchino, ndr. – Naturalmente ci ho pensato. Sono indecisa tra due validi nomi da proporre ai docenti, ma non intendo rivelarli. La competizione e l’invidia sono estranee al Probe Litteratus e non intendo invitarle.

Argh, non sia mai, Bobo è come un topo per me… passiamo ad altro.

T: Nelle riunioni che tenete si approfondisce, da quello che ho capito, ogni ambito della magia. Se uno è del quarto anno, però, potrebbe trovarsi in relazione con cose che avrebbe di fronte solo più tardi durante il suo percorso scolastico. Arrivo alla domanda: ritiene opportuno sostituirsi ai docenti?

A: Chi è ammesso al club? Solo i migliori. Ognuno di loro ha abbastanza cervello da rispettare i confini tra dibattito, sperimentazione e insegnamento. La prospettiva con cui affrontare ogni argomento è scelta in modo oculato per concedere ai più giovani, ugualmente talentuosi, un'opportunità. Bastano i giusti accorgimenti per non rubare la cattedra a nessuno.

Nessun dubbio che lei, Miss Meng, sappia quali siano gli accorgimenti in questione.

T: C'è qualcuno che le ha reso le cose particolarmente difficili? Ha mai dovuto/voluto cacciare un membro del club?

A: Se avessi voluto cacciare qualcuno l'avrei fatto, Conway. Si sono comportati in maniera ineccepibile, anzi se qualcuno è stato incontentabile e intransigente è indubbiamente la sottoscritta. Ti svelo un segreto: abbiamo discusso i nomi di potenziali nuovi membri. Emrys Hansen avrebbe i numeri per entrare, ma non accetterebbe un capo strega. Braden Bilius Rothenberg è migliorato rispetto a settembre. Jane Wright potrebbe ritentare la Prova assieme ad una piccola recluta coraggiosa che si è fatta avanti da poco.

Grazie mille per le rivelazioni, capo! Passiamo al rapporto con chi della scuola tesse (o sembra tessere) – ma tessere poi che significa in questo caso? Me l’ha consigliato Sophie di usarlo, ma è andata via prima che glielo potessi chiedere – le sorti.

T: A livello istituzionale come è visto il Probe Litteratus? Ha mai avuto problemi con presidi, professori, folletti o scrivanie?

A: Il tuo stile assomiglia a quello dell'Eco del Corvo, sicuro di essere un inviato della Voce?

L’ultima volta che ho controllato, sì. Penso che il caporedattore mi dirà se ho sbagliato redazione, in ogni caso… peccato perché quella dove sono stato fino ad ora offriva ottimi muffin.

A: Comunque, i professori appoggiano pienamente il Probe Litteratus e sono stati disponibili a prestarmi tutti i materiali e le aree del castello necessari per le due Prove. Fanno eccezione gli ingredienti per le pozioni, per ragionevoli questioni di costi. Gli incontri avvengono a porta chiusa, ma mi conoscono da sette anni e talvolta ho fatto loro da assistente: si fidano.

Anche io mi fiderei di lei, signorina. Se per fidarsi intendiamo scappare ogni volta che la becco nel corridoio ed ho la divisa fuori posto. Prima di congedarmi lascio alla settimina la possibilità di dimostrare l’umanità che fino ad ora ha solo nascosto di possedere. Cosa? Non l’avete intravista nemmeno sotto quella postura più precisa dei baffi di Oven? Beh, ora ne avrete uno scorcio interessante.

T: Abbiamo finito, vuole fare un saluto a casa?

A : … vorrei poter dire a tutti di non disperare, che potrebbe esserci occasione di entrare nel club anche per coloro che non ho nominato… ma non è vero! Se non ne fai parte è perché non ne sei degno. Grazie per l'intervista, Conway. Buona cena!"

Argh… sì, beh, uhm… buona serata anche a lei, Miss Meng.

Il giorno dopo ho incontrato lady Catherine Smith in biblioteca, e questo è ciò che con estreeeema disponibilità ha condiviso con noi.

T: Buonsalve. Dunque la Meng afferma, riferendosi a cosa il Probe Litteratus è per i suoi membri, che esso rappresenta (e cito) "un luogo dove potranno esprimere se stessi ed il loro amore per l`arte magica in ogni sua forma" . Lei è d'accordo? Se no, perché? Se sì, in che modo si sente arricchita?

C: Ah, davvero? Sono d'accordo solo in parte. Il Probe funziona fin troppo come lezioni: ci sono argomenti che mi appassionano, e altri che non lo fanno, ma immagino sia normale, non trovi?

Immagino di sì… a me interessa la metà della metà di quello che si dice a lezione, e la metà di quella metà mi interessa la metà di quanto interessa agli altri. Quindi, capisco il suo punto di vista.

T: Raccontaci qualche retroscena interessante. Incantesimi andati male, membri incestuosi… dicci, dicci.

C: Ti potrei raccontare di quando Ivy e Leroi si sono messi a discutere sul perché sia impossibile o possibile l' "unione" tra umani e giganti… ma mi sembri ancora troppo piccolo per scrivere di certe cose, vero?

Perché mima delle virgolette a proposito della parola unione? Cosa sarebbe una “unione”? Tipo quando Rosmy e la Dalloway sembrano fondersi in un unico essere per quanto sono crudeli? Mah, non importa, discutiamo invece del futuro del club, sisì.

T: Chi vede come prossimo Presidente? Come è stato il mandato della Meng?

C: La Meng è riuscita a ridare vita ad un club morto da anni, ed è sicuramente una cosa apprezzabile! Non conosco gli ex Presidenti, e non saprei dirti se ha fatto meglio o peggio. So che prima erano delle riunioni molto più teoriche di ora… non oso immaginare come si tenessero svegli. Il prossimo… che? Ma spero nessuno, in realtà! Ti posso però dire che se avessi potuto scegliere un Presidente diverso per quest'anno, sarebbe stata Giselle Lanfrad, ma sicuramente aveva di meglio da fare! Sai, il capitanato della squadra, i M.A.G.O., il giornale… a che pro prendersi anche questo impegno? Per la gloria? Non ne avrebbe avuto bisogno!

Direi proprio di no! Anche con lei miss Smith possiamo salutarci.

T: Se vuole lasciare un messaggio, questo il momento! Abbiamo finito .

C: (dopo avermi guardato storto) Fila ad intervistare qualcun altro, via! Ah no, aspetta, appena vedi in redazione Merida dille che appena scopro chi è il mago perfetto nella banda di sfig… cioè, valorosi elementi, glielo farò sapere in anteprima!

Ottimo. Merida, se leggi queste pagine sappi che… beh, quello che ha detto la Smith. Voialtri… nel caso in cui le rivelazioni delle nostre intervistate non vi abbiano spaventato troppo, fate un pensierino sul Probe Litteratus.

That’s all, folks !

Tarazed Conway. Corvonero, II anno. Entrato nella voce inizialmente sotto consiglio-ordine di mamma, evidentemente insoddisfatta di una condotta scolastica lassista e insofferente, prova ora un insano piacere nell'aggiornarsi sugli accadimenti che lo circondano e nel raccontarli attraverso il suo originale punto di vista. Gioca nella squadra di quidditch , se per giocare si intende tenere caldo alla panchina che altrimenti " potrebbe raffreddarsi, piccina " [ cit ] . Crede di essere universalmente amato dai propri coetanei, quando in realtà la maggior parte lo ritiene uno ragazzino psicopatico dall'umorismo incomprensibile. Ha un topolino enfatico di nome Bobo che soffre di personalità multiple e al quale ha attribuito la funzione di propria coscienza. Vive un rapporto controverso con gli studenti più grandi, alcuni li venera sulla base di idee fuori dal mondo, altri li perseguita con scherzi e prese in giro guadagnandosi fatture e smutandate.
By vocestudenti | febbraio 13, 2014 - 10:34 pm - Posted in Febbraio 2070

EeriLian Writeworth e Britney Quills

Oh-oh, mi è sembrato di vedere un Corv… salve a tutti, lettori della Voce! La mia prendiappunti è particolarmente pettegola e non riesce a trattenersi dallo scrivere qualunque cosa (per la gioia di chi poi dovrà correggere la bozza ed eliminare le parti inutili. Gwen ti voglio bene, ndJ). Ma mi sembra il minimo che possa fare per rendere omaggio alla categoria analizzata questo mese. Devo ammettere che i voti sono stati pochi, e la cosa mi ha stupito abbastanza; c'è stato una sorta di silenzio stampa, e le mie ipotesi sono due. O dalla dipartita là fuori di Tiffany Trott a Hogwarts siamo diventati tutti più pettegoli e quindi c'era solo l'imbarazzo della scelta, o c'è un giro sconosciuto di minacce, occulto quanto un capo d'abbigliamento fuori moda nell'armadio di Dupret. Minacce per evitare di essere votati; perché capisco che, se per qualcuno potrebbe essere un onore, per qualcun altro potrebbe essere un'indelebile piaga nel proprio curriculum scolastico. Essere paragonati a un Corvonero è la cosa più brutta che immagino mi possa succedere, e fortunatamente le mie congiunzioni astrali, col favore di Plutone, mi hanno promesso che non avverrà mai. Perché, parliamoci chiaro, questa era un'occasione bella e buona per dare ai corvi quel che è dei corvi e… non riescono a fare nemmeno questo. Lo sanno tutti che Eco implica necessariamente bronzoblù, per Cosetta! Infatti, a stupirmi ancora di più dei pochi voti sono stati i risultati. 

 
Mister Eco
Voti Votati
9 Eeri Lian Writeworth
3 Ferdinand Wilson
2 Milo Welsh
1 James Blueberry, Sami Medicine
Nulli Willough Harrenhal
 
Miss Eco
Voti Votati
4 Britney Quills
2 Calypso VonSchuster
1 Amber Wolf, Katniss Grey, Katherine DelaParker, Sylvia Whiteheart
Nulli  Jane Wright, Sami Medicine

Spero comprendiate il mio disagio nel provare a scrivere e contemporaneamente osservare questa tabella – … sì, Mer, il turbante non mi impedisce di leggere! – indeciso se ridere o piangere dalle risate. I vincitori di questo ambitissimo premio del pettegolezzo risultano essere Eeri Lian Writeworth, terzo anno Corvonero, e Britney Quills. Sì, proprio lei, la nostra scribacchina maganda Serpeverde che ha sempre avuto una buona parola per tutti nel commentare l'intero concorso di Mr&Miss l'anno scorso. Ironia della sorte, la chiamano. Tuttavia sui vincitori avremo modo di tornare dopo e sentire cosa hanno da dire; intanto vorrei spendere due parole sugli altri sfidanti che hanno corso – so – per arrivare all'agognato titolo. Per esempio, onore al caposcuola Serpeverde Ferdinand Wilson, caduto con onore in battaglia con quella che definirei un'inutile propaganda dagli scarsissimi frutti. Ferdy, un gossip che non sapevi: non sei tu il re del pettegolezzo. E in fondo c'è anche chi, come Milo, non necessita dell'acclamazione popolare per essere eletto all'unanimità signor Pettegolezzo, ed è stato perciò così gentile da ritirarsi e lasciare la gloria a qualcun altro per una volta. Ma la lotta più interessante non è stata quella dei mister – come avevo inizialmente pronosticato – bensì quella delle miss! Un ballottaggio pieno di nomi alla pari che ci ha fatti rimanere per giorni con la suspense. Fino all'ultimo momento avevamo ben sette donzelle a contendersi a pari merito il titolo. Sette donzelle e Sami Medicine, che mi sono preso la briga di evidenziare in modo che la cosa non sfugga a nessuno. Per di più è stato il primissimo voto ad arrivare, perciò c'è stato effettivamente un momento in cui stava vincendo. Lo dico per semplice onor di cronaca, oltre che per il fatto che sarebbe stato davvero esilarante. Quasi quanto il fatto che i Corvonero si facciano superare anche in quello che dovrebbe essere il loro unico ambito originale, e il termine è da intendersi nella sua accezione di tipicità; le verde-argento sono state decisamente più quotate. Ma ora bando alle ciance, concentriamoci sui veri protagonisti di quest'articolo!

- Per cominciare, presentatevi. Diteci qualcosa di voi… magari un pettegolezzo!

Eeri: Sono Eeri Lian Writeworth… molto piacere. Un pettegolezzo…? In verità… io non mi sarei iscritto. Ho vinto il concorso ma non credevo nemmeno di essere in gara!
Britney: Lo sa già come mi chiamo e se non lo sa vuol dire che ha bisogno di uscire un po` di più da quella loro torre. Tu dici il tuo nome ed io sento solo nanerottolo monociglio (…). Certo, come no! E Jeremy qui non è mai finito dentro il baule della nostra redazione. Un pettegolezzo… certo: a Jeremy Claythorne piace Merida McReady.

Un singolare modo di presentarsi, da parte di entrambi, che lascia intendere più o meno il tipo di persone che ci troviamo davanti: il terzino continuerà a rimarcare il proprio nome nella speranza che – prima della sua felice dipartita tra qualche anno – qualcuno lo impari, il che non è impresa propriamente facile. Per quanto riguarda la Miss, invece, lei è la regina del pettegolezzo e pretende che tutti sappiano il suo nome esattamente come lei conosce vite, morti e miracoli su di loro. Non è male come pretesa. Posso esprimermi sui pettegolezzi scelti, però? Il primo non mi sembra un gran pettegolezzo, anche se c'è da riconoscere parecchia fantasia. E' tuttavia credibile che uno non sappia di essere iscritto a un simile concorso, quando per giorni è stata appesa in bacheca una sorta di sua gigantografia con scritto "votatelo"? Okay, passi che non l'abbia appesa lui e ci posso anche credere ma… il re del gossip non può davvero cadermi su un'informazione così grossolana! Acume corvonero, non lo comprenderò mai. Il secondo pettegolezzo invece, beh, è stato davvero un colpo basso. Ho cancellato dagli scarabocchi della prendiappunti tutta la parte inerente a questo discorso, giacché non mi sembrava fondamentale metterla e… Merida, non ascoltarli, cercano di minare il mio amore onore! 

Cosa si prova a sentirsi affibbiare il titolo di re e regina del gossip? Pensate di meritarvi effettivamente quest'etichetta?

Eeri: Sto provando un certo imbarazzo, ma in fondo questa cosa potrebbe aiutarmi ad entrare nel giornale dell’ “Eco del corvo”, un giorno… mi è sempre interessata la sezione del gossip. Probabilmente me la merito! Comunque come hai detto che ti chiami? Scusami ma credo di non averti mai visto o aver sentito parlare di te (questo lo ha detto in direzione di Brie, ndJ).
Britney: Sì, credo proprio di meritarmelo. Quando ti ho detto che lo ritengo una cafonata, non mi riferivo al significato di questa mia elezione, ma al nome che le avete dato. Miss Eco… è un insulto. Potevate chiamarlo Miss… Ragno tessitrice, sai… per questa mia incantevole capacità di sapere tutto di tutti collegando le varie voci che mi vengono riportate, per lo più senza che io neppure chieda. Sarebbe stato un nome più poetico… ma che parlo a fare con te. Tsk!

Mister Nanerottolomonociglio in battuta, colpisce Miss Nonsochitusia. Seriamente, ragazzo, da un Corvonero ci si aspetta molto più buonsenso. Mai stuzzicare il drago che dorme, specialmente quando ha appena sbattuto un banco per terra davanti a te, con una delicatezza degna delle migliori vallette del professor Weetmore. E se da una parte la domanda "Sicuro di essere corvonero?" mi è sorta spontanea, dall'altra il mio ego – del corvo, coff – si accresceva nel constatare che ho sempre avuto ragione riguardo i corvi. Brie gli ha fatto notare, cito «L`eco prende chiunque riesca a mettere due parole di senso compiu… no, prende proprio chiunque anche se non le sai mettere due parole di senso compiuto una dopo l`altra. Quindi vai tranquillo, non ti serviva questo titolo». E io non posso che concordare, aggiungendo che è probabilmente perfetto come giornalista della cartastraccia dal momento che prova un certo imbarazzo ancor prima di esserci entrato. E sono costretto ancora una volta a quotare Brie sul fatto che la categoria Eco sia un insulto alla popolazione studentesca. Il titolo di ragno tessitrice – anche se preferisco tarantola velenosa – sarebbe in ogni caso andato a lei; non si stava vantando a vuoto quando ha parlato di rete di informazioni e informatori. Ma sul come ci riesca… beh, quello resta un mistero bello e buono. E per le proteste sui nomi puoi andare all'ufficio lagne della Redazione, ossia dalla parte rosso-oro del Sacro Baule (a.k.a. Tommy; bro, mi dispiace, ma tutti devono sapere della tua enorme competenza in questo settore). 

E voi chi avete o avreste votato in questa categoria, e perché? Magari motivate in maniera spettegolante; insomma… dovete dimostrare ai lettori che questo titolo ve lo siete meritato!

Eeri: Beh, sicuramente… io non ho votato per me stesso! Avrei sicuramente votato per Milo Welsh, Corvonero. Non a caso è la persona più adatta per la radio della scuola. Una volta, mentre ero in sala comune a leggere, l’ho visto scendere dal dormitorio con delle occhiaie pazzesche… oltretutto sembrava vestito in maniera sciatta! E la cosa è abbastanza assurda, credo di non averlo mai visto così… fuori posto. Magari aveva finito la crema per il viso!
Britney: Io ho votato per Sami Medicine come Mr Eco. Per capire perché basta leggere le sue interviste. Ricorda gossip di anni fa e pare anche piuttosto ben informato. Ricorderò sempre la volta che mi ha detto che Oven si è sposato uno dei suoi carlini in Olanda. Sai, in Olanda permettono qualsiasi cosa. Non ne ho ancora avuto la conferma, ma non mi stupirebbe poi troppo. Comunque più che un gossip di Sami ne ho uno SU Sami. Me l`ha detto il mago grasso dell`arazzo del terzo piano che l`ha saputo dalla monaca zoppa che sta al secondo che l`ha saputo da… non mi ricordo. Comunque pare che il signorino Medicine non sia attratto da una sola Lanfrad. Lungi da me voler far scoppiare una coppia così solida come Giselle e Sami, ma mi sa che al Corvonero piace farsela con le sorelle. Per la Miss ho lasciato in bianco. Davvero, non ci sono più le pettegole di una volta. Anche se gli articoli della DeLaParker lasciano pensare che anche a lei piaccia ficcare il nasino negli affari altrui.

Sarebbe stato assai preoccupante se avesse votato per se stesso non sapendo di essere iscritto al concorso, il caro mister. Però stavolta una cosa giusta l'ha detta, va riconosciuto. Ossia che Milo è la persona più adatta alla radio della scuola, anche se… mi sembra parecchio strano questo pettegolezzo. Cioè, dai, Welsh – quello che ha fatto da cronista alla sfilata di moda di Vinnica, tanto per rinfrescarvi le idee – che si veste in maniera SCIATTA? Ma siamo sicuri? A me sembra più utopico di un Harrenhal che va in giro per la scuola senza cappello. Verificherò quest'informazione… anche se ritengo che in quella Torre girino sostanze allucinogene. La Belvoir non sarà contenta di quest'uso alternativo delle sue amate piante. Per tornare a noi, Sami Medicine in effetti si meritava quel titolo e mi ha sorpreso che abbia ricevuto così pochi voti… ma ancor di più mi ha sorpreso questo pettegolezzo – vi giuro, mi tremano le mani a vederlo scritto così tante volte, brrrr – su di lui. Brie ha in effetti dimostrato di meritarsi ampiamente il titolo di Miss Eco, vorrei farvi notare. Una spanna sopra tutte le altre, mi spiace ladies. Per quanto riguarda la coppia che potrebbe scoppiare a causa di un ortaggio cresciuto troppo in fretta, non mi pronuncio. Sono ancora restio a questo tipo di cose, e invito Medicine Junior a smetterla di assumere quelle sostanze di cui abbiamo accennato poche righe fa, perché se arrivano a fargli confondere le sorelle stiamo messi parecchio male. Hortense, sei favolosa, non interpretare male le mie parole. Comunque non posso non riportare un desiderio comune, espresso perfettamente dalla Serpeverde «Non avrei mai pensato di poter dire una cosa simile, ma… rimpiango di non avere qui Sami». Lo ha detto davvero, giuro su Tosca.

Britney, ti offende – in quanto scribacchina dell`unico giornalino scolastico – essere associata a qualcosa che riguardi la carta str… l`Eco? Eeri, ritieni strano che una vittoria simile possa andare a un non-corvo? Intendo, vista la vostra leggendaria supremazia in questo campo? 

Eerilian: Non capisco… perché dovrebbe esserci così tanto astio tra giornale e giornale? Personalmente credo che non ci sia niente di strano. Sì, è vero che noi Corvonero abbiamo una predisposizione per il gossip, ma conosco anche tanti altri studenti di altre Case che non sfigurerebbero mica con l’appellativo di Mr Eco.
Britney: Tu che dici? Certo che mi offende, mi sembrava chiaro già da quel che ho detto prima. Hai bisogno che ti sturi le orecchie? Tsk! Comunque la cosa che mi infastidisce maggiormente è che il nome l'abbiamo scelto noi. Cioè, noi, voi. Io me ne sono lavata le mani dopo il grande successo dello scorso anno, perché alla fine queste cose stufano, secondo me. Se ci fossi stata ancora io a dirigere le elezioni della Voce, non avrei rischiato che qualcuno di noi potesse finire ad essere Miss o Mister Eco. Avrei pensato che quei dementi con le ali – che Merlino se li prenda – avrebbero potuto complottare contro di noi e far vincere uno di noi. Che magari se lo merita anche, come nel mio caso, ma che sentirà per sempre come un'onta il nome sulla… fascia. Ah, giusto, ora che ci penso. Io davo dei premi. Che ho vinto?

E io davvero non capisco che cosa il Cappello Parlante abbia fatto con te. Mi inizia anche a stare abbastanza simpatico, però ha le idee confuse. Non c'è alcun astio tra giornale e giornale, per il semplice fatto che la Voce è l'unico giornale di Hogwarts degno di questo nome. Comunque ciò che emerge è che il titolo sarebbe dovuto essere semplicemente miss&mister "pettegolezzo", e su questo sembrano essere adorabilmente d'accordo. Brie, cara, volevo che tu lo dicessi apertamente in modo che la prendiappunti non se lo perdesse in altri scarabocchi tiposumeeMerida, e comunque i pennuti non hanno assolutamente preso iniziative di questo tipo. Un vero peccato, sarebbe stato divertente e almeno la votazione sarebbe stata più, come dire… divertente. Hai vinto un pomeriggio in mia compagnia e l'onore di rispedirmi nel Baule per l'ennesima volta, non è abbastanza?

- Ultima domanda: cosa ne pensate dei pettegolezzi? Ditemi secondo voi un loro lato positivo e uno negativo.

Eeri: Hmm… lato positivo. Sicuramente il lato positivo è che, conoscendo i pettegolezzi sulle altre persone, sai quanto puoi avvicinarti a loro, soprattutto se sono persone poco raccomandabili! Insomma è un modo per imparare dalle esperienze negative altrui. Quella negativa penso sia più che altro per una questione della persona che se ne interessa… insomma, non tutti quelli che fanno gossip sono per forza degli spioni che vanno a raccontare tutto di tutti in giro! Ma essendo la maggior parte così, credo che la cosa potrebbe mettere sulle spine le persone che parlano mentre tu sei in zona, pensando che magari potresti ascoltare qualche loro discorso ed andarlo a raccontare in giro! Ma se volete il mio parere, credo che non esista nessuno che non si diverte ascoltando i pettegolezzi sulle altre persone.
Britney: Uhm… bella domanda. La prima decente, in effetti. Io credo che il pettegolezzo sia una brutta cosa quando fatto sopra delle menzogne che possano creare danni alle persone coinvolte. Quando però dicono la verità non credo sia un male. Credo nella sacralità del segreto. Tutti hanno diritto ai propri segreti che si vorrebbero tenere nascosti. Però l'unico modo per mantenere un segreto è esserne l'unico detentore. Se lo condividi con qualcuno devi essere pronto a condividerlo con il mondo. Perché succederà. E' questo che fa il gossip: mette le persone davanti ai loro segreti, agli errori che preferirebbero restino nascosti. Chi riesce a superare un pettegolezzo vero a testa alta è degno di rispetto.

Sono ufficialmente confuso, e gli anelli di Saturno mi girano malignamente intorno. Insomma per il mister è un'occasione di fare il parassita sulle disgrazie altrui, ma detesta la cattiva reputazione che da questo può derivare. Per la miss – sono onorato che ti sia piaciuta la domanda – è una sorta di selezione naturale. Potremmo aprire tante riflessioni su questo argomento, ma mi sembra che abbiamo blaterato abbastanza e la carta è quella che è. Ovviamente ascoltare i pettegolezzi è divertente, se non ti riguardano e se sono veri. Ma io comunque rimango scettico: a che pro far passare brutti momenti a delle persone solo per un capriccio – inventato o vero che sia – rivelando cose che avrebbe preferito restassero nascoste? Non dimentichiamoci che non esistono persone che non hanno nulla da nascondere, e quindi dovremmo metterci di più nei panni degli altri.

Ecco il titolo per il prossimo mese: per l'elezione di Marzo dovrete votare Mr e Miss Insegnante, ovvero – lo spiegherò per evitare qualunque fraintendimento, benché improbabile – chi secondo voi sono i migliori tra coloro che, da dietro una cattedra, ogni giorno ci aiutano in qualche modo. Come sempre, troverete l'urna per inserire i vostri coupon in Sala d'Ingresso il 10 marzo dalle ore 18:00 alle ore 21:00. Votate numerosi! E soprattutto… sfruttate quel banchetto messo per gentile concessione del Vicepreside Powell. E' di forte impatto se volete fare propaganda (in questo caso elogiare il professore che volete votare e… beh, senza fare i Corvoadulatori) e poi è uno spettacolo estremamente esilarante per noi studenti annoiati che passiamo di lì.

E questo è tutto, qui dal baule dove mi ha nuovamente relegato la mia cara Miss. Sapete che qui c'è un sacco di eco? E che se ripetete tante volte ecoecoecoeco sentirete da qualche parte il verso di un'oca? E' solo una leggenda metropolveritana, ma come dicono in certi posti… tutte le storie sono vere. E ora vi lascio alle vostre cose, vado a fustigarmi per l'orticaria che mi è venuta a dover parlare troppo di gossip su una pagina della Voce. Scusate, giuro che non è colpa mia, era assolutamente necessario ma ci tengo a precisare che questo non demolisce l'integrità morale di questo giornalino. Ecco.

Jeremy Claythorne. diciassette anni appena fatti. Tassorosso tranquillo e un po' svampito, che critica bonariamente la concorrenza ed è fermamente convinto che le stelle e i pianeti gli parlino rivelandogli chissà quali verità; ragion per cui lo si vede spesso indossare strani turbanti. E' un ragazzo sostanzialmente bonaccione e un po' timido, che arrossisce facilmente e in pubblico tende a starsene sulle sue probabilmente perché ormai è abituato a far parte del team baule e teme che socializzare troppo con il resto del mondo possa escluderlo dal gruppetto scelto. Non che non gli piaccia la gente, ma semplicemente ritiene di non esserne all'altezza. Non ha particolari qualità se non la goffagine e la propensione all'ansia e alla preoccupazione per qualunque cosa riguardi lo stare al mondo. Il suo incubo peggiore? I M.A.G.O. e la vita "là fuori", per quanto sia solo al sesto anno.