By Stephen Medicine | gennaio 27, 2013 - 8:28 pm - Posted in Gennaio 2069
tiriamo qualche somma dopo le prime due partite
 
 
Partendo dal presupposto che io non ce l'ho con nessuno, non gioco meglio di nessuno di loro e che cerco solo d'essere obiettivo, per favore, niente minacce di Avada. Sono stato preso nella Voce come giornalista sportivo e voglio farlo per bene, senza guardare in faccia colori delle squadra ed amicizie varie ed eventuali in campo.
La prima considerazione che voglio fare è che le due squadre che partivano favorite prima dell'inizio degli incontro convincono ma non vincono. Grifondoro e Corvonero, infatti, hanno entrambe sfoderato un buon gioco con la Pluffa, in alcuni casi addirittura ottimo. Però, alla fine il punteggio non li premia. Sicuramente sono le due formazioni con il minor numero di nuovi innesti, anche se a Corvonero ci sono state due assenze importanti nella partita contro Serpeverde, la MacMillan per prima. Si è, però, sentita anche la mancanza di Medicine e Lowenn nel reparto Battitori. Quest'ultimo, nascendo Cacciatore, ha dato prova di essere un buon Battitore nella scorsa stagione e secondo me è in quel reparto che c'è più bisogno di lui. Proprio una carenza con il gioco dei Bolidi ha fatto sì che la rinata Cercatrice Katherine Delaparker si ritrovasse talmente bersagliata da Vandenberg da non avere poi molte speranze di superare la ben più rodata Lanfrad. I Bolidi vanno decisamente meglio in casa Grifondoro, con Lucky e Thingread, anche se alla fine dei conti non hanno fatto la differenza. L'abbandono della squadra della Melwasul si sente tutta e tra le due esordienti Jackson ed Heyannir è quest'ultima ad avere la meglio, forse grazie all'esperienza maturata nel correre per la B1 of Us unita ad una difesa impenetrabile di una sempre incredibile Abyss. Insomma, Corvonero e Grifondoro perdono perché non prendono il Boccino, anche se non lo prendono per ragioni diverse.
Tutt'altro paio di maniche è il gioco nel reparto Cacciatori. Nicole Silverstongue ed Oscar Trott dimostrano senza possibilità di dubbio che l'esperienza fa la differenza. Trott è sempre stato bravo ed ha continuato a migliorare in ogni stagione. La Silverstongue è partita più in sordina agli esordi, ma ora rifulge di una bravura che secondo me gli aprirà le porte di qualche grande squadra della Lega maggiore di Quidditch. Il Capitano Corvonero potrebbe anche essere inserita nel gruppetto, visto quante realizzazioni ha portato a termine, però non è ancora al loro livello come Cacciatrice ed essendo un altro il suo ruolo le auguriamo ogni bene in quello. Altro che si è fatto valere appartenente ai Grifondoro è sicuramente Billy. Rispetto all'anno scorso è migliorato e pure tanto. Un gran peccato non poterlo affrontare. Mi piacerebbe vedere chi la spunterebbe tra noi due. Fantaquidditch a parte entrambi i due reparti hanno mostrato un anello più debole. Anelli con una certa esperienza entrambi e che hanno il nome di Margareth Lowenn e Niamh Davies. Visto che Corvonero ha chiuso la sua prima partita con 110 punti e Grifondoro con 90, non voglio pensare a cosa avrebbero potuto fare se Lowenn e Davies fossero state più incisive. A loro discolpa si può dire che una brutta giornata può capitare a tutti.
Dall'altra parte dei due incontri Tassorosso e Serpeverde. Nessuna delle due squadre ha brillato. Serpeverde è scesa in campo con due esordienti, mentre Tassorosso mostra l'intero reparto alla sua prima partita e si vede tutto. Nel caso di Serpeverde, però, qualche realizzazione c'è stata. La Lamb come suo solito ha preferito giocare di supporto e per quanto così facendo non sarà mai realmente sotto i riflettori io non me la sento proprio di parlarne male. Tutt'altro. La squadra Serpeverde ha arginato un pochetto i danni anche grazie a lei che a mio avviso ha saputo fare un'ottima regia lasciando le poche marcature alle sue compagne meno rodate. 
Tra gli anelli la situazione cambia radicalmente. Le poche volte che i Serpeverde si sono avvicinati all'area avversaria sono riusciti a fare l'infilata alla Carsali, mentre Vedder non si è mai trovato realmente in pericolo e ci lascia un'incognita sulle sue capacità che non è colpa sua, anche se me lo ricordo in un'altra partita e lì non ha brillato. Penelope Bennet replica la prestazione fatta in Francia. Le lacune del reparto Cacciatori Serpeverde dovuta all'inesperienza si trasformano in tantissime palle goal per Corvonero a cui la Bennet non può che mettere una pezza. Un po' meglio la Williams, ma neppure tanto. Due Goal di differenza in due partite dalla durata quasi identica non la rendono sicuramente una sostituta della Lucky degna di nota, per quanto anche lì, le carenze del reparto Cacciatori non le ha lasciato respiro.
Cosa dovrebbe fare Corvonero: sicuramente riportare in campo la MacMillan, Medicine e Lowenn. Con la squadra titolare al completo Grifondoro se la vedrebbe molto dura e Tassorosso non avrebbe proprio speranze, sia che Lowenn venga impiegato come Battitore al posto della Meng, sia che sostituisca la Davies, entrambe poco incisive nella prima partita.
Cosa dovrebbe fare Grifondoro: cercare tra i propri studenti una Cercatrice migliore, pregare in ginocchio la Melwasul perché torni oppure azzoppare la Lanfrad e la MacMillan, cosa impensabile per i coraggiosi e corretti Grifondoro.
Cosa dovrebbe fare Serpeverde: il reparto Cacciatori ha bisogno di fare esperienza e questo non si può ottenere nel giro di qualche mese. La stessa cosa vale per la Darcy che accompagna Vandenberg nel reparto Battitori, perché con la Hongrie come avversaria se l'è cavata, ma se si parla di Thingread o Gordon le cose si fanno molto più complicate, per non parlare di Abyss e Lucky.
Cosa dovrebbe fare Tassorosso: bere della Felix Felicis. No, dai, scherzo. I Serpeverde possono capire la vostra situazione sicuramente meglio di Corvonero e Grifondoro.
Punti di forza Corvonero: Trott e Whiteheart.
Punti di forza Grifondoro: Silverstongue e Lucky.
Punti di forza Serpeverde: Lanfrad e Vandenberg.
Punti di forza Tassorosso: Abyss.
 
Mius Sonn. Compirà 17 anni a Novembre. Ha uno spirito mite, quindi gli rode solo un po' non poter partecipare ai corsi di Smaterializzazione di quest'anno. E' una secchia, ma non una di quelle fastidiose. L'anno scorso è stato riserva Cacciatore della squadra di Quidditch dei Serpeverde. Quest'anno ha provato a rientrare in squadra ma gli è andata male. Si allena comunque con loro per non perdere la mano. E' portato per il disegno ed ha sempre pensato che gli sarebbe piaciuto dipingere quei quadri che riempiono le pareti di Hogwarts. Sta però vagliando altre strade per dopo i MAGO, come poter diventare un cavaliere di Mornay o, quella più realistica, della giustizia magica. Talvolta va fuori di testa, ma è un mago. Sarebbe strano se non avesse un pizzico di follia.
By Ivy | gennaio 26, 2013 - 6:01 pm - Posted in Gennaio 2069

Tempo fa ho sentito la professoressa Welkentosk parlare con il suo assistente – che ormai ha, per il dispiacere di molti, lasciato il castello -  di un argomento madre sul quale, a quanto pare, ha pensato di incentrare delle lezioni extra. L'argomento sono le spade nella storia della magia. Qualcosa di altamente interessante, non ritenete anche voi? Per questo motivo, ancora prima che fosse la docente a parlarne in classe, ho pensato bene di gettarmi a capofitto in una minuziosa ed interminabile ricerca in biblioteca dalla quale ho ricavato del materiale notevole.
La spada è sempre stata un oggetto di lotta prettamente babbano, utilizzato per cacciare, per difendersi dai nemici – in forma umana e non – e per attaccare. Tuttavia, presso i popoli in cui la magia era più o meno sviluppata, l'utilizzo della spada come strumento di attacco/difesa era decisamente limitato anche se c'è chi ha deciso di unire le doti guerriere con quelle magiche nella creazione di spade che siano in grado di inglobare entrambi i mondi. Perciò noi maghi non possiamo vantare di avere una grande riserva di spade storiche (quantitativamente parlando), contrariamente a quello che avviene fra i babbani, ma le poche di cui si racconta nella Storia della Magia hanno peculiarità uniche.
Le più famose in questione, sono le seguenti: La Spada del drago, La Spada nella roccia e/o Excalibur, Diamante, Cortana e la Spada di Godric Grifondoro.

La Spada del drago:
Questa spada era di origine celtica. I Celti, come la Storia della Magia insegna, erano un popolo pressoché pacifico (certo, fin quando non dovettero difendersi dagli attacchi degli altri popoli) e riponevano infinita fiducia nel Drago ed in ciò che esso simboleggiava: i difetti psicologici. Chi sconfiggeva il drago che aveva in sé, sconfiggeva le proprie passioni e debolezze e solo costui veniva nominato da tutta popolazione come “ l'Eroe ”. L'Eroe era infatti considerato il connubio perfetto fra forza, intelligenza e magia al punto da essere visto come il tramite fra la popolazione ed i sacerdoti (coloro che erano dotati di magia). Non erano in molti a riuscirci (se ne conta circa uno in vent'anni) e le prove alle quali venivano sottoposti – del tutto pacifiche – erano fondate principalmente sulla psicologia e la conoscenza di se stessi. Il premio finale, oltre al riconoscimento dell'importante titolo all'interno della popolazione, era una spada soprannominata, appunto, La Spada del drago. L'impugnatura riportava alla perfezione la testa di un drago, con le sfumature del verde scuro e del dorato e la lama era larga (per i normali standard delle altre spade) e parecchio lunga; la punta era d'oro e sulla stessa era incisa la scritta "all'Eroe del drago". Per coloro che non possedevano la magia, tale spada era semplicemente il simbolo dell'essenza stessa della forza del combattente; invece, proprio per la considerazione che i sacerdoti riponevano in tale spada e nell'eroe al quale veniva assegnata, fonti quasi del tutto certe affermano che essa possedesse capacità divinatorie se immersa in acqua e SOLO SE fosse stato l'eroe a farlo.

Excalibur e/o La Spada nella roccia:
L'arcano è sempre stato il seguente (anche fra i babbani): Excalibur e/o La Spada nella roccia? Studi approfonditi ed attuali di storici della magia preferiscono scindere del tutto le due spade. La spada nella roccia era priva di poteri magici di per sé, se non quelli che la legavano direttamente alla roccia, e l'altra, Excalibur appunto, era invece dotata di poteri magici, insieme al corrispettivo fodero.
Cito testualmente dal libro di James O'Lyon…

Il potere derivato dalla Spada nella Roccia fu frutto SOLO di Merlino e della magia che aveva riposto sulla spada. Tramite dei sigilli aritmantici sull’impugnatura e sulla spada tutta, egli fece in modo che fosse SOLO Artù ad essere in grado di tirare fuori la spada dalla roccia; tali sigilli legavano la spada alla roccia e funzionavano con riconoscimento tattile. Ma la Spada in sé non aveva alcun potere, tant’è che si spezzò con estrema semplicità durante un combattimento; tuttavia era inammissibile che la famosa Spada nella Roccia in grado di riconoscere il degno sovrano per Camelot si spezzasse, per cui si trovò rimedio con un’altra spada, ben più potente perché dotata di poteri magici: Excalibur. Una delle caratteristiche di Excalibur era quella di tagliare l’acciaio, caratteristica che non poteva essere racchiusa nella spada dai Celti per le loro diverse capacità; perciò queste doti sono state attualmente attribuite ai Goblin. Le altre sue particolarità sono: garantire protezione al proprietario da qualsiasi tipo di attacco (che non rientri nel campo delle magia oscura)  e – grazie al fodero -  permettere alla persona che lo indossava di non sanguinare se fosse stata ferita. Su queste basi si può tranquillamente affermare che l’impugnatura di per sé fungesse da amuleto grazie a riti e sigilli ben precisi; a sua volta il fodero è stato trattato allo stesso modo, con diversi riti e sigilli, certo, per impedire il sanguinamento al proprietario. Queste ultime due caratteristiche dell’impugnatura e del fodero, invece, sono maggiormente attribuibili ai Celti che hanno pensato di aggiungere quel tocco di magia in grado di personalizzare la spada.

Diamante:
Un nome strano per una spada, lo ammetto, ma non sentenzio perché evidentemente il messaggio che il creatore voleva dare era specifico: preziosa e resistente come il diamante. All'apparenza doveva sembrare una semplice e perfino povera spada, priva di orpelli e particolarità; lama in acciaio di media lunghezza, impugnatura classica con due pietre bianche ai lati. Sono infinite le leggende che ruotano attorno l'esistenza (passata e presente) di questa spada anche se 99 storici della magia su 100 affermano a gran voce che non sia mai esistita ed anche se lo fosse stata non è risultata efficiente quanto il creatore desiderasse. Il periodo era il XVII secolo ed infuocavano le rivolte dei Goblin; nel 1631 l'Interdizione della Bacchetta proibì agli Esseri Magici Non-Umani di portare le bacchette e, quindi, anche ai Goblin. Fra questi uno in particolare, Godric Gellert detto il Solerte, non accettando la privazione delle bacchette ai Goblin e vedendo il gesto come un affronto, decise di ideare un prototipo di spada che potesse proteggerli da ogni magia. Diamante aveva, infatti, la capacità di proteggere il possessore da ogni tipo di maledizione e magia oscura e rispedirla al mittente. Come già detto, alla morte di Gellert (avvenuta in condizioni misteriose) non si trovò nessuna spada del genere e si ritenne che forse il progetto era presente solo nella mente di Gellert, ma mai messo in pratica o terminato con successo. E' però necessario precisare che Gellert fosse di per sé conosciuto per le formidabili capacità nell'arte della forgiatura dei metalli  (si dice che non fosse la prima spada magica da lui forgiata, benché i poteri di questa fossero sicuramente maggiori), ma di questo sarà meglio chiedere conferma alla docente di Storia della Magia.

Cortana:
Chiamata anche "Spada della misericordia", deve il suo nome al latino "curtus", cioè accorciato. La spada, infatti, era recisa a metà lungo la lama con un taglio obliquo, in argento misto ad oro mentre l'impugnatura priva di pietre o gioielli preziosi ed in oro. La recisione della lama voleva rappresentare il simbolo della misericordia. Si dice che questo fosse uno dei casi di legame con il mondo dei babbani. Prima che il Codice Internazionale di Segretezza Magica imponesse la separazione fra il mondo dei babbani e quello dei maghi, sembra che questa spada venne appositamente commissionata ai folletti, già nel 1500, per accertarsi che il sovrano, presente e futuro, possedesse la qualità della misericordia, importante in quegli anni in cui l'Inghilterra – in particolare – non veniva ricordata per sovrani misericordiosi. Il principio di funzionamento pare che sia simile a quello del Cappello Parlante. Nel momento subito antecedente all'incoronazione dei re, la spada veniva consegnata al sovrano e, se e solo se, la linea di recisione sulla lama splendeva, egli possedeva la qualità che tanto veniva ricercata. Nel momento in cui il mondo dei babbani si divise da quello dei maghi, la leggenda della Spada della misericordia venne giustificata dai primi in chiave sacra ed, ovviamente, le sue doti magiche non valsero più nel loro mondo.
 

La Spada di Godric Grifondoro:
E' la spada di cui maggiormente si parla – e si è sempre parlato – ad Hogwarts nel corso degli anni, il che è alquanto comprensibile essendo di proprietà di uno dei quattro fondatori, Godric Grifondoro appunto, e che – secondo la storia – venne lasciata come dono al castello insieme al Cappello Parlante, con il quale è legata in maniera indissolubile. Nel Cappello Parlante era, infatti, riposta la mansione di consegnarla ad un vero Grifondoro qualora si fossero verificate le condizioni per le quali fosse necessario l'utilizzo della spada. A tal proposito la frase che si tramanda tra i maghi di generazione in generazione è "solo un vero Grifondoro è in grado di estrarre la spada dal Cappello".
La storia racconta che a forgiare la spada siano stati i folletti e che a questi vadano tutti i meriti per la creazione di quello che è considerato il loro miglior capolavoro. L'impugnatura è a croce, in argento, e con svariati rubini; d'argento è anche la lama, sottile e di notevole lunghezza e su tutta la sua lunghezza spicca il nome del proprietario "Godric Gryffindor". Grazie ai forgiatori ed alle loro abilità, la spada è del tutto indistruttibile e la lama non necessita MAI di essere riaffilata, mantenendo sempre il suo aspetto immutato nel tempo. Quello che può mutare però è il potere intrinseco della spada stessa poichè essa è in grado di assorbire qualsiasi potere (e di qualsiasi entità) con cui viene a contatto con  il fine ultimo di  fortificare la spada stessa.
In realtà il proprietario sembra proprio che fosse il folletto Ranci il Primo e che Godric Grifondoro si fosse impossessato in secondo tempo della spada diventandone "l'acquirente", secondo i folletti. Nella visione dei folletti, difatti, l'oggetto è di proprietà del creatore e le volontà dell'acquirente, dopo la morte, non possono vantare alcun diritto su di esso; per questo motivo non accettano – tuttora – che la spada sia di proprietà di Hogwarts.

Ivy Hevenge. Terzina Grifondoro, 13 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisce; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta… Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Fa parte del Club del Libro dal primo anno.
By vocestudenti | - 3:15 pm - Posted in Gennaio 2069

Chi tra voi è più solito leggere i giornali probabilmente si ricorderà degli avvenimenti di qualche mese fa. Qualche reminiscenza se dico Euclides Park? Il parco degli orrori di Glenridding, pieno di attrattive non propriamente per bambini, specialmente se poi c'è anche chi ci mette del suo con un incanto oscuro che si porta dietro esplosioni e fuoco, mietendo numerose vittime. O forse vi ricorderete meglio se richiamo alla memoria l'episodio in cui la nostra cara ex Capa, Anne Burton, ha praticamente rischiato di perdere la funzionalità della mano destra. Entrambi questi fatti sono legati ad un nome e, visto che non c'è due senza tre, ecco trovata la terza occasione che chiude il giro. Parliamo di Diana Eedera, pericolosa sigillara ricercata da mesi di cui non si avevano notizie proprio da quell'otto ottobre, quando ha aggredito Anne sparendo poi nel nulla. Fino al 23 gennaio. Il tardo pomeriggio di mercoledì, infatti, è stata protagonista di un altro episodio. Erano più o meno le sei e mezza quando la piccola frazione è stata scossa da quello che apparentemente sembrava una specie di tromba d'aria, o almeno così è sembrata a chi stava dentro negozi ed abitazioni; fuori la strada era deserta, e certamente un preavviso di questo tipo non mette la voglia di uscire proprio a nessuno. Anche perché la Scozia non è esattamente un luogo dove fenomeni del genere avvengono spesso, il che è stato – come dire – un sufficiente segnale del fatto che qualcosa di strano stesse succedendo. Improvvisamente, hanno iniziato a cedere porte e finestre, e tutto ciò che c'era fuori dagli edifici è stato come risucchiato e scombussolato, staccandosi dalle pareti e muovendosi senza controllo colpendo qualunque cosa trovasse sul proprio cammino. Urla, scintille, incantesimi volanti hanno riempito il silenzio della via per qualche minuto senza che nessuno intervenisse. Un anonimo ci ha raccontato che non si vedeva nulla, c'era troppa confusione e lui – come altri – non si è nemmeno azzardato a mettere il naso fuori di casa, per paura che anche questo volasse via verso il punto di convergenza che continuava ad assorbire materia come se avesse necessità di riempire un vuoto. In più ci sono messe anche le fiamme; c'è chi giura di aver sentito proprio urlare la formula che ormai sembra essere diventata il marchio di fabbrica della sigillara in questione, ma vedere i protagonisti di questo duello all'ultimo sangue, tra oggetti volanti e vorticanti e fiamme non è stato granché possibile. Capire qualcosa è stato possibile solo quando si sono calmate le acque, e il momento è coinciso più o meno con l'arrivo di una squadra di ministeriali, probabilmente avvertita da qualcuno di quegli ignoti testimoni di cui parlavamo prima. Il loro arrivo stavolta non è stato granché incisivo; pare, infatti, che abbiano trovato una ragazza sconosciuta già a terra priva di sensi a causa di uno schiantesimo e accanto a lei una persona debilitata e prossima a svenire per mancanza di energie. Insomma, tutto era già risolto; e voi vi starete chiedendo giustamente cosa c'entri tutto ciò con la sigillara che ho nominato all'inizio. E' molto semplice, perché quella ragazza apparentemente anonima non era altro, in realtà, che la Eedera sotto polisucco. Finalmente è stata quindi catturata e portata ad Azkaban, in attesa di nuovi sviluppi, e si può proprio dire che ci sia un pericolo in giro… ma non è certo un buon motivo per rilassarsi o pensare di essere totalmente al sicuro, in guardia Marte è sempre presente! Riguardo alla persona che ha reso possibile l'arresto, invece, le autorità competenti non hanno divulgato nessuna informazione. Di sicuro per motivi di sicurezza, è pur sempre con il Sigillo di Fuoco che abbiamo a che fare. Immaginiamo sia stato un auror, un cacciatore di taglie o un membro della lega, ma le probabilità di indovinare chi sia sono comunque scarse con le poche informazioni note. Beh, chiunque tu sia, hai tutta la nostra stima! Certo, forse gli abitanti di Notturn che si sono ritrovati il sobborgo mezzo distrutto non saranno al settimo cielo ma… come dicono i vignettisti de la Voce, basta un Repàro! In attesa di nuovi aggiornamenti, per ora è tutto! 

Jeremy Claythorne. quasi sedici anni. Tassorosso tranquillo e un po' svampito, che critica bonariamente la concorrenza e nell'ultimo periodo si è messo in testa che le stelle e i pianeti gli parlino rivelandogli chissà quali verità sul futuro dell'umanità. E' un ragazzo sostanzialmente bonaccione e un po' timido, in pubblico tende a starsene sulle sue probabilmente perché ormai è abituato a far parte del team baule e teme che socializzare troppo con il resto del mondo possa escluderlo dal gruppetto scelto. Anche se poi nessuno l'ha mai scelto in nulla, visto quanto è maldestro! Infine è un tipino un po' ansioso che pensa ai G.U.F.O. da metà del suo terzo anno e teme di non essere abbastanza bravo da venir ammesso in qualche accademia, cosa per cui tende a preoccuparsi già da ora.
By Stephen Medicine | - 3:14 pm - Posted in Gennaio 2069
ovvero Harriet Mayfair ed Heert McNails 
con la partecipazione di Sylvia Whiteheart e del ritardatario Rupert Garros 
 
 
 
Abbiamo dovuto aspettare tre elezioni, ma finalmente è successo: abbiamo avuto un candidato. Come è giusto che sia, questo candidato ha anche vinto. Visto! Io ve lo dicevo: candidatevi, fate sapere al resto della scuola che vorreste vincere un titolo ed i nostri fantastici premi ad esso associati. Voi, però, niente di niente. Spero che se qualcuno avesse voluto vincere uno dei premi ormai assegnati ora si stia mangiando la bacchetta per non aver avuto il coraggio di farsi avanti. Heert McNails è Mister Spilla. Ok, ok, diamo a Sylvia quel che è di Sylvia. Non è stato esattamente Heert a farsi avanti. E' stata la sua carissima "amica" Sylvia Whiteheart ad aver avuto la brillante idea di spargere volantini con la bella facciona di Heert con su scritto che lui era l'unico che meritasse d'essere votato da voi e di regalare spille con una sua immagine in movimento che invitava a votare per lui. Insomma, tutto molto carino e se guardiamo i risultati è chiaro che abbiano premiato. E' tutto così carino che ho deciso di inserire sia una foto della spilla, sia una copia del volantino, invece della solita trita e ritrita foto di repertorio scattata per l'occasione. Non sto dicendo che Harriet non sia una brava fotografa, infatti la sua di foto è un autoscatto. Però mi piace l'idea di dar spazio all'opera propagandistica della Corvonero.
 
Mister Spilla
Voti Votati
33 Heart McNails
27 Darren Houtlock
12 Oxter McTroy, Sami Medicine
6 Wiamer Filargon
2 Oscar Trott
2 Bianco
6 Nullo
 
Miss Spilla
Voti Votati
30 Harriet Mayfair
17 Azrael Mistral, Elle McDronick
10 Jackie MacGregor
8 Luthien Melwasul
7 Niamh Davies
6 Rachel Polland
1 Bianco
4 Nullo
 
Heert ed Harriet Mayfair hanno vinto il titolo di Mister e Miss Spilla, ma in maniera abbastanza diversa. La lotta in casa Grifondoro tra Prefetto e Caposcuola è stata serrata. Solo una manciata di voti ha fatto eleggere il più giovane dei due. Darren può comunque andar fiero dei sui ventisette voti su cento coupon tondi scrutinati. Tanto più se si considera che chi l'ha battuto è stato ben sponsorizzato. Mentre tra le nostre spillate di sesso femminile Harriet ha vinto di una incollatura sulle seconde classificate, Azrael Mistral e Elle McDronick, che si sono divise equamente un gran bel po' di voti. Tra le poche note interessanti dei risultati c'è che quello schifido di Sami Medicine è arrivato al terzo posto e nessuno ci avrebbe scommesso mezzo zellino, mentre nessuno ha proprio votato per il Caposcuola Serpeverde, Anthony Kingstone, unico assente tra gli spillati. Mi sono arrovellata il cervello per capire come mai di questa triste esclusione. Però non ho trovato risposta. E' belloccio anche lui, fa le ronde come gli altri, non ha assegnato punizioni sadiche. E' proprio quest'ultima considerazione mi ha accesso un Lumos in testa. I Serpeverde preferisco i Capiscuola che li mettono in riga. Altrimenti non si spiegano i voti della Mayfair. Mentre per capire perché non è arrivato neppure un voto dalle altre casate, basta il commento di una ragazzina di Corvonero che ho intervistato insieme a qualche altra. Alla domanda: come mai secondo te Anthony Kingstone non ha ricevuto neppure un voto per l'elezione di Mister Spilla? La ragazzina ha risposto un illuminante: chi? Giselle Lanfrad e Rupert Garros non risultano tra i votati e si potrebbe pensare che Serpeverde si sia tutta coalizzata per votare unicamente Harriet, ma non è così. Infatti i due Prefetti Serpeverde non erano eleggibili, avendo vinto il titolo di Miss Incanto la cara Giselle ed il titolo di Mister Fattura il meno caro Rupert, ma hanno comunque raccattato alcuni voti conteggiati poi tra i nulli.
Anche in queste elezioni, come in quelle per Mister e Miss fattura, nell'urna per i coupon ne abbiamo trovati alcuni con dei commenti. Per lo più si rivolgono alle scorse elezioni o sono una risposta al mio ultimo articolo. Sempre come il mese scorso, anche stavolta non mi esimerò certo da pubblicare tutto. C'è un piccolo però. Uno dei commenti presenta infatti qualche commento colorito e delle espressioni poco adatte agli studenti più giovani. Per questo la mia cariiissima caporedattrice ha visto bene d'obbligarmi a censurarle. Ora, non volendo farvi confondere vi avviso che quando troverete l'espressione "Sono una gran testa di Troll", quello è il mio modo di censurare ciò che andava censurato.
 
Un coupon non basta, per quello che devo scrivere. Visto che pubblicate i commenti, adesso, ho deciso di scrivervi qualcosa in più.
Parliamo dell'elezione precedente. Ebbene, da un certo punto di vista è anche normalissimo che non sia stato eletto. Sono sempre impegnato e in effetti il titolo di Mister Fattura non mi si addice nemmeno. Io non affatturo per notorietà o divertimento, ma solo per necessità e da un po' di tempo non ne ho bisogno.
La Kole è un troll che lancia incanti a raffica solo perché è masochista e vuole tante punizioni. Magari ha SONO UNA GRAN TESTA DI TROLL da quando Waleystock se n'è andato.
Un commento anche sulla sua dichiarazione -"non mi pare che in questo castello ci siano ragazzi con QI abbastanza alto da sapersi muovere con un ragazza"-: non mi pare che lei abbia un QI abbastanza alto da non farsi sgamare da prefetti, capiscuola e docenti ogni volta che mette piede fuori dal dormitorio per fare una delle sue solite trollate. A quest'ora, persino col cervello di una puffola pigmea avrebbe dovuto imparare perlomeno come fare a non farsi mettere In punizione un giorno sì e l'altro pure. E poi osa dire che se fosse per lei il castello potrebbe "prendere tranquillamente fuoco insieme a tutti quanti gli altri". Oh, povera incompresa.
La Burton finiva in infermeria, ma perlomeno non prendeva punizioni tutti i giorni. Lei era moooolto meglio e per questo l'ho votata, la volta scorsa. Portava avanti i propri interessi con astuzia ed era un esempio, mentre la Kole pare che abbia interesse solo SONO UNA GRAN TESTA DI TROLL da spillati&docenti.
Di Garros meglio non parlare troppo. Ci sarebbero mille commenti da fare, nonostante sia un prefetto Serpeverde. Minaccia per iscritto, salvo poi non farsi vedere in giro. Crea gruppi di "Spie" per scoprire chissà quali segreti reclutando primini e secondini, ma senza ottenere nulla. Si fa colpire apposta dai bolidi durante gli allenamenti, come ribellione, e per questo viene escluso dalla partita, facendo prendere la Sander al suo posto. Insomma, fa un po' pena, ma vedremo di raddrizzarlo.
In conclusione, potrei dire che l'ultima elezione non è stata Miss e Mister Fattura, ma Miss Punizione e Mister Minaccia. Modificate il titolo, magari.
Un'ultimissima riga per ricordare alla Kole che abbiamo vinto. VINTO. Farmi mandare a dire che sono "un idiota" è stato poco carino, però ha portato fortuna. Vediamo se la porta anche a lei. KOLE, SEI UN'IDIOTA!
Albert Vandenberg
 
E' chiaro che il nostro AV non ha gradito troppo la pubblicazione del suo commento lasciato sul coupon delle votazioni del mese scorso e neppure gli sono piaciute le risposte della mia intervista alla Kole. La sua risposta al mio articolo del mese scorso gliela do per buona. Non l'ha votato nessuno perché sta facendo il bravo. Riguardo alle sue parole su Rosalie non mi nomino avvocato difensore della mia cara compagna di dormitorio, però, essendo questa La Voce degli Studenti, se Rosalie volesse rispondere a questo messaggio io sarei obbligata a concederle la replica. Tanto più che le farò avere il messaggio integrale di Albert, così che possa sapere cosa c'era scritto al posto di "Sono una gran testa di Troll". Però poi basta. Ve la risolvete da soli.
Di tutt'altro genere è il commento lasciato sul coupon che la Burton ci ha inviato via gufo:
 
Ehi Quills, sai fossi in te ci farei un pensierino prima di decidere di lasciare il castello per le vacanze.
Burton
ps: ci vediamo a Londra se decidessi di prendere l'Hogwarts Express
 
Andiamo, Annuccia cara. Un po' di spirito umoristico, non ti farebbe male. Certo, eviterai le rughe d'espressione, ma poi ti ritroverai con un'ulcera a trent'anni. Non sarebbe per niente bello. Comunque ci tengo a rassicurarvi, cari lettori. Ho preso l'Hogwarts Express eppure non mi è successo assolutamente nulla. Chiunque abbia messo in giro la voce che sono scesa dal treno trasfigurata in un porcellino della Llewellyn è solo una malelingua. Non ho paura della Burton ed anzi, vi invito tutti a leggere il prossimo numero della Voce, dove, in occasione dell'elezione di Miss e Mister Valentino avrò l'onore di intervistare Robert McReady, di ritorno fresco fresco da Mornay, che sono certa ci delizierà tutti con un sacco di notiziole interessanti sulla sua love story con la signorina Burton. Non perdetevelo! Soprattutto tu Anne.
Un ultimo, sintetico, ma utilissimo commento anonimo è stato:
 
Quills sicura di non aver modificato le votazioni di Mr e Mrs Fattura?! La Kole ok, ma Garros! E' solo un bullcrup bullone!
 
Ci tengo a precisare che io non ho mai neppure pensato di alterare i voti e, se l'avessi fatto, non sarebbe stato mai per far vincere Rupert Garros. Non che io abbia niente contro di lui, ma… non l'avrei fatto. Comunque questo commento mi dà l'opportunità di introdurre in maniera fluida il premio che Garros non ha potuto/voluto – sbarrate voi la parola meno appropriata secondo il vostro pensiero – ritirare: la sua intervista.
Ciao, Rupert, mi spiace doverti disturbare negli spogliatoi mentre fai la doccia, ma non mi hai lasciato altra scelta. Comunque ti consiglio di farti visitare. Quello non è normale.
Ha un gran brutto neo sulla schiena.
Iniziamo con le domande. Cosa hai provato quando hai scoperto che i compagni ti considerano il più temibili fattucchiere della scuola? Ritieni di aver subito un'ingiustizia o vuoi cercare di spiegarne le ragioni, se le vedi, di questa nomina così poco lusinghiera?
«Nomina poco lusinghiera? Mi pare la nomina più giusta di questa terra. Finalmente qualcuno si è accorto di ciò che valgo.»
Anche questo ritiene che affatturare le persone sia cosa buona e giusta. Dov'erano questi quando veniva distribuito il buon senso continuo a domandarmi io? Va bene difendersi, ma far male a qualcuno solo per dimostrare di valere qualcosa, solitamente prendendosela con i più piccoli che senso ha? Non posso credere a quel che sto per dire ma… sono d'accordo con Albert.
Sì, ok. Passiamo ad altro. Quali sono le fatture che utilizzi più spesso quando qualcuno ti fa saltare i nervi? E quali sono i tuoi limiti? Insomma cosa non faresti mai ad un altro ragazzo? 
«Non c'è nulla che non farei, tutto è permesso. Il mio incantesimo preferito sono quelli di fuoco, mi piace minacciare le persone bruciando pezzi di divisa.»
Questo è un Prefetto. Consiglierei una visitina da un Guaritore anche al corpo insegnanti se non fossi così rispettosa della loro figura… ma se lo facessi consiglieri ti trovarne uno proprio bravo.
La tua elezione è stata disturbata dalla candidatura di due ex-studenti. Cosa pensi di questo strano comportamento della Burton e di Owen?
«Burton era una leggenda, doveva vincere. Owen un megalomane che dovrebbe crescere.»
Owen, io ci tengo a dissociarmi da questa affermazione. Tu non sei un megalomane che dovrebbe crescere. Cioè, forse un po' megalomane lo sei, ma sei cresciuto più che abbastanza. Cioè, sei più alto di me e sono convinta che saremo una splendida coppia. Se mai vorrai ripensare a quell'appuntamento che ti ho offerto un sacco di volte e che tu hai sempre rifiutato, basta un gufo.
Presupponendo che tu sia stato tanto intelligente da non esserti autovotato. Anche se il tuo commento in bacheca lascia qualche dubbio. Sarei curiosa di sapere chi hai votato o avresti votato, se non l'hai fatto?
«Non mi sono autovotato, ho solo costretto qualcuno a farlo, semplice. Io avrei votato Kevin Mordey. Ma non l'ho fatto.»
Confido nel fatto che abbia visto nell'U.F.F.A. un modo per far vedere quanto vale e come riuscirà ed evitare di passare da carnefice a vittima. La domanda che avevo preparato come successiva cade proprio a fagiolo soporoso.
Cosa pensi del premio che ti è stato assegnato e della costituzione dell'U.F.F.A.? Non farti frenare dal fatto che siano entrambe mie idee. Non me la prenderò a male nel caso non ti piaccia.
«…»
Non c'è proprio stato verso di fargli dire una parola a tal proposito. Si è trincerato in un silenzio imbarazzante… per lui, visto che ho anche cercato di appellare il suo asciugamano per spingerlo a darmi retta mentre gli ripetevo più volte la domanda. Niente. Quindi ho continuato.
In questa serie di interviste vorrei cercare di capire e far arrivare a chi legge cosa sia Hogwarts per gli studenti che si distinguono nei diversi ambiti. Quindi: cosa rappresenta per voi Hogwarts? 
«Un centro di addestramento per diventare più forte.»
Questa è troppo facile. Sarebbe come rubare le caramelle ad un bambino.
Rupert, tu mi risulta abbia avuto diverse ragazze, ma nessuna sembra riuscire a durare più di tanto. Cattiva stella o il tuo caratterino indomabile diventa troppo per ogni fanciulla che trovi il coraggio di avvicinarsi a te?
«Direi che nessuna è alla mia altezza.»
Guardate, io avevo anche l'intenzione di chiedergli se gli andasse di uscire con me, così da dimostrargli che in giro ci sono ragazze più che degne di lui ed anzi, che dovrebbe baciare dove cammino, nel caso, ma alla fine ho deciso che forse era meglio aspettare che cresca un altro pochetto. Comunque, terminata la consegna del premio più esclusivo di ogni elezione, posso passa ai vincitori dell'elezione del mese di Gennaio: Harriet Mayfair ed Heert McNails. Visto che Heert si è portato sul palco anche la Whiteheart ho deciso di fare qualche domanda anche a lei. E' stato proprio questo trascinarsi dietro Sylvia che mi ha ispirato a bruciare le tappe e cominciare con ciò che solitamente lascio alla fine dell'intervista.
Di solito lascio la domanda rosa alla fine dell`intervista, ma oggi è quanto mai primaria. Non per te, Harriet, ma per gli altri due sì. Sylvia, cosa ti ha spinto a propagandare in questo modo la candidatura di Heert come Mr Spilla? C`è del tenero tra voi, ammettetelo. Non rimarrà tra di noi, ma i giovani amanti devono condividere il loro amore. Heert, fai l`uomo e confessa il tuo amore come regalo e ringraziamento per la vincita che ti ha fatto ottenere.

Heert e Sylvia: «N-NOOOOO, non c`è niente fra di noi… assolutamentissimamente nulla.» Hanno risposto in coro. Dovevate vederli affrettarsi a negare l'ovvio. Ho fatto momentaneamente finta di nulla e mi sono rivolta alla mia concasata.
Con questo non voglio oscurare te, Harriet cara
.
Harriet: «Oh, puoi anche trascurarmi.»
Povera illusa. O, più probabilmente, lo sapeva lei e lo sapevo anche io che non sarebbe mai successo.
Per quanto mi sforzi il fatto sentimentalmente più interessante che ti riguarda è ancora la tua partecipazione al Ballo del Ceppo con uno dei Campioni Tremaghi. Vi sentite ancora? Come è andata a finire tra voi. Il bel Transilvano ha lasciato il cuoricino in Scozia?

Harriet: «Non penso che… a qualcuno interessi, e comunque andavamo solo d`accordo, tutto qui.»
Ho messo su la mia espressione più maliziosa che ho potuto, tornando a guadare anche agli altri due, ma nessuno si è voluto sbottonare di più e mi sono dovuta arrendere.
Come siete carini tutti rossi di imbarazzo.
Harriet: «Non stavo arrossendo!»
Sì, che stava arrossendo.
Che teneri a nascondere l'evidenza.

Sylvia: «Non nascondo l`evidenza, visto che non c`è nessuna evidenza da nascondere.»
Ok, farò finta di credere a tutti e tre. Anche se… l`affiatamento tra voi due, Heert e Sylvia, è lampante. Come era lampante che ci fosse del tenero tra te, Harriet, e il grande e grosso Todor. Comunque, se non state insieme e vuoi parlargli di me io non mi lamento, eh! Tranquilli. La linea direzionale della Voce è: niente gossip. Quindi le domande rosa finisco qui. Se, però, volete condividere con noi qualcosa di sentimentalmente interessante non vi dovete certo tacitare per colpa della mia Caporedattrice. So per certo che il gossip piace anche a lei. Solo che ha paura che la Burton la schianti se permette che la Voce cominci a somigliare all`Eco. Cosa che tu Harriet sai bene. Anche se neppure io voglio che somigli all`Eco. Ripensandoci, tenetevi per voi i vostri sentimenti. Non ci interessano… troppo. Harriet, Heert, ditemi, cosa provate ad aver vinto questo titolo? Ve lo aspettavate? I candidati erano un numero decisamente ristretto e, a parte Kingstone, tutti hanno ricevuto almeno un voto. Anche Garros e Lanfrad, che non erano eleggibili. Insomma, la scuola si è divisa e siete venuti fuori voi. Che bello!

Harriet: «Uh, stupore, sì. Non me lo aspettavo. Ma non mi fraintendere. Io me lo merito. Ma di solito queste cose le vince chi è tanto simpatico quanto… inadeguato.»
Per dovere di cronaca devo informarvi che mentre diceva questa frase ha buttato un occhio ad Heert, magari me lo sono solo sognato, ma… mi è proprio parso che guardasse lui.
Heert: «Ehm… Allora, direi soprattutto felicità, ma anche tanto stupore…cioè, dopo la splendida campagna elettorale di Sylvia forse un po` me lo aspettavo, ma è stata comunque una bella sorpresa. Anche se in effetti ero convinto che avrebbe vinto Sami. cioè, volevo dire Darren. Sì, perché Darren è un Grifondoro. Mi dispiace solo che Elluccia non abbia vinto Miss Spilla.»
Che screanzato, non si è neppure scusato con Harriet a cui a quanto pare sperava non andasse il titolo.
Sylvia, troppo presa a negare l`evidenza o quel che è, non hai risposto alla mia domanda principale: cosa ti ha spinto a sponsorizzare l`Elezione di Heert?

Sylvia: «Uhm, non me n`ero dimenticata! Stavo per rispondere. Mi sembra anche abbastanza semplice capire perché abbia deciso di aiutare il mio car… uhm, aiutare Heert a vincere: il premio! Non potevo rischiare che quei libri andassero a chissà chi. L`unico modo per assicurarmene la lettura ed il loro, uhm, possesso, diciamo così, è stato proprio questo. Poi si merita davvero la nomina di Mister Spilla. Cioè, non ha messo in punizione nemmeno una persona. Nemmeno il più cattivo. Questo perché l`ha fatto rigare dritto con la sua… persuasione e la sua… tenerezza, sì.»
Sì, ed io sono una giocatrice di Quidditch. Ok, far finta di crederle, ma lei ora ne ha approfittato. La sappiamo tutti la vera ragione, no? Do al massimo un mese a Sylvia ed Heert prima che venga allo scoperto che stanno insieme. Non di più.
Le parole di Sylvia mi spingono a chiedervi: avete apprezzato il regalo? So che ad alcuni leggere non piace troppo, ma tenete presente che quei libri valgono un bel po`, soprattutto la copia dalla rilegatura esclusiva che avete avuto come simbolo della vostra nomina. Mi raccomando, ricordatevi di prendervi tutto quando andate via che sono un po` ingombranti e non saprei dove metterli.

Harriet: «Oh, sono entusiasta. Non vedo l`ora di averli fra le mie mani e ven… dèrli. Vedèrli.» Anche lei ci crede stupidi. Il Ghirigoro potrebbe non essere troppo felice di queste risposte, quindi, diversamente da Harriet ed Heert, io vi invito tutti a comprare molti libri per riempire ripiani su ripiani delle vostre librerie. Comprate al Ghirigoro.
Heert: «Ovvio che ho apprezzato, anche se sono degli stup… volevo dire dei fantastici libri. GRAAAAZIE. E poi in effetti sono curioso di leggere il libro con la copertina d'oro. A proposito, è oro vero-vero?»
Sì, sì, oro vero. Verissimo. Invece i vostri rimandi alle punizioni mi spingono a chiedere: Harriet, ti penti mai di una tua punizione? Ormai sono diventate quasi leggenda tra un`intera casata costretta a consumare pasti a velocità incredibili e studentesse, sicuramente colpevoli costrette a dormire vicino al camino e pasti da consumarsi inginocchiate. Lo scrivevo giusto nel mio ultimo articolo: non hai paura delle possibili ritorsioni di qualche genitore arrabbiato che voglia la tua spilla su un piatto d`argento?

Harriet: «Beh, non ho mai ricevuto lamentele e, comunque, il Vice Preside mi ha sempre appoggiata, segno che… insomma… approva i miei metodi.  Ah, e comunque no, non mi pento. Né mi diverto. piuttosto mi accerto che chi lavorerà per me tra qualche anno sappia fare il suo mestiere.»
Che Powell sia dalla sua parte probabilmente è una garanzia sulla sua immunità, ma non la mette certo al riparo dall'essere in torto marcio. Professor Powell, se sta leggendo, ricordi che questo è un giornale, un porto franco da possibili ritorsioni. Se vuole sfogarsi con qualcuno si sfoghi con Garros.
Uhm… bene, bene! A parte il fatto che io un po` ti ho odiato per come ci hai costretti ad ingozzarci in stile animali per quasi quattro mesi. Soprattutto visto che io non ho lanciato un bel niente il giorno della cerimonia di inizio anno. Va beh, comunque sia, alla fine dei conti, è passata. Giuro che non ti porterò rancore per il resto dei tuoi giorni, visto che io sono più giovane e vivrò di più. E neppure cercherò un modo di vendicarmi con questo articolo. Sono una giornalista seria, io
.
Harriet: «Non ho mai detto che non potevate schiantarli voi, i colpevoli. Scherzo. Guarda che poi voglio revisionare questa intervista.»
Ovviamente, Harriet, ovviamente. Non avrai mica pensato che avrei fatto visionare tutto alla Lowenn all`ultimo minuto prima della stampa solo per impedirti di censurarmi? Non ci sarà niente di malevolo e scorretto e tu chiaramente non mi censureresti mai anche se potesse servire.

Tutta fuffa, farò di tutto per non permetterle di leggerlo prima.
Heert, Sylvia dice che tu non hai mai messo in punizione nessuno. La domanda sorge spontanea: perché? Eppure Hogwarts pullula di studenti che chiaramente se le cercano. Non ti senti abbastanza autorevole, hai il cuore troppo tenero oppure sai come si sta dall'altra parte della barricata e temi la legge del contrapasso?

Heert: «Umh…in effetti non mi è mai capitato di vedere studenti fare qualcosa di troppo grave, per cui non mi sembrava il caso di punire qualcuno soltanto per averlo visto giocare con un fresbee zannuto o lasciare una caccabomba davanti al dormitorio. Per me non avrebbe senso punire per errori che capita a tutti di fare…E POI NON INSULTARE IL MIO CUORE. Lui è puro come quello di ogni Grifondoro.»
E' vero, scusami. Sei un vero macho protettore degli indifessi.
Non è un errore della pressa.
Poi parliamo di un appuntamento per il prossimo fine settimana. Tanto non stai con Sylvia, né con nessun'altra. Dopo, dopo. Ora le ultime due domande di rito. La prima riguarda il vosto coupon. Per chi avete votato? Heert, abbiamo capito che ha votato per la McDronick, ma ti sei autovotato?
Heert: «Sì, ho votato per Elluccia. Perché è bravissima. E' tanto buona e tanto gentile, oltre ad essere la migliore Prefetta della scuola -scusa Harriet. Ovviamente non mi sono autovotato, non avrei mai mai mai fatto una cosa del genere. Scusa Sylvia se non ho seguito la tua campagna elettorale… Comunque ho votato per Luys, anche se non è più prefetto l'anno scorso secondo me era il migliore, quindi meritava il mio voto.»
Bene, per lo meno ora si è scusato e notare come abbia dato un voto nullo per non avvantaggiare gli avversari. Ah, c'è un subdolo Serpeverde sotto quel faccino gentile, velo dico io.
Sylvia, ovviamente hai votato per Heert come Mr Spilla, ma il tuo voto al femminile a chi è andato e… non hai pensato che questo tuo sponsorizzare un Prefetto di un'altra Casa ti avrebbe inimicato il tuo Prefetto ed il tuo Caposcuola?
Sylvia: «Ho votato per Niamh Davies. Non te la prendere Jackie, ti voglio bene lo stesso! Uhm, perché dovrebbe inimicarmi Sami e Oscar? Li faccio sempre allenare tanto come vogliono, quindi non credo si lamenteranno se invece di votare per loro ho sponsorizzato Heert. Cioè, Sami ed Heert si vogliono bene, no?»
Che chieda conferma ad Heert della cosa la dice lunga su quanto si sia informata prima e quanto le stia a cuore la faccenda.
Sylvia: «Mmmmh, comunque no, loro mi vogliono bene lo stesso, anzi credo preferiscano abbia votato per Heert che per un'altra grifolagna o una serpescema – senza offesa, eh.»
No, chi si offende? I Serpeverde si vendicano senza rancore.
Harriet, cara, manchi solo tu. Chi è secondo te lo spillato migliore. Il nostro McNails? E la caposcuola? Scommetto che hai votato Giselle per annullare il tuo voto! Visto che col crucco sei solo amica, magari la sera, tra una ronda in un corridoio, una controllatina ad un`aula deserta con… Houtlock, non so? Oppure Trott. Tanti anni rivali nella B1 magari ha fatto… no, ok! Sto esagerando, poi me lo censurate.

Harriet: «Lo sai: io non voto mai… quando sono fra le alternative. Sono una persona neutrale… e di certo non vado a dare manforte a qualcun altro. Ma se vuoi ti posso dire chi avrei votato se fossi stata una… semplice studentessa.»
Sì, sì, dimmi per chi avresti votato se l`avessi fatto.

Harriet: «Va beh, sì… Giselle per empatia. Perché condivide le mie stesse sofferenze. Mentre per i ragazzi… boh, guarda, la situazione è disastrosa. Darren è stata una scelta molto… innovativa, che in effetti non condivido. Però, come persona lui ha una cosa che ogni mago dovrebbe avere; o, meglio, non ha una cosa che secondo me andrebbe tolta a molti, molti ragazzi.»
La domanda rosa era solo una. L`ultima domanda, quindi, è quella d`opinione. Per capire cosa sia 
Hogwarts per gli studenti. Cosa rappresenta per voi questa scuola? Fatemi sciogliere in lacrime!
Heert e Sylvia: «Uhm, cioè dobbiamo rispondere davvero?»
Sì, in teoria avrebbero dovuto, ma ho trovato carino lasciargli concludere l'intervista come l'hanno iniziata con questo puffolosissimo coro non preparato. Si amano, si amano.
Harriet: «Va beh, Hogwarts è… come la Stamberga Strillante. Bellissima. Evocativa. Ma piena di spettri. Servirebbe una disinfestazione. Se capisci che intendo.»
In realtà non ho capito benissimo che intendesse, ma a quel punto sono stata distratta da Heert che, finiti i tramezzini che avevo portato per cercare di placare la fame degli intervistati, sembrava pronto a mangiarsi il vassoio. Quindi li ho congedati velocemente. Passiamo quindi all'ultimo punto dei quest'articolo. L'elezione del mese prossimo.
 
 
Qui penso proprio che faremo furore. Venghino bellocci e bellocce della scuola, venghino. Questo mese premieremo voi. Chi è il ragazzo che ci sa fare di più con le ragazze? Chi è la ragazza con similpoteri Veela? Lo scopriremo il mese prossimo dopo lo spoglio dei coupon che come sempre dovrete diffindare da questa stessa pagina, compilare ed inserire nell'urna che esporremo il pomeriggio del 10 Febbraio subito dopo le lezioni. Se siete tra gli abbonati adulti, invece, basterà inviare via gufo il coupon compilato a La Voce degli Studenti, Hogwarts. Vi assicuriamo discrezione ed anonimato. Non apriremo il coupon sino al pomeriggio del 10. Tutti i nostri lettori dovrebbero però ricordare che ci sono alcuni studenti che non possono essere votati. Quindi niente Thingread, Lucky o McNails mi spiace per voi. Neppure niente Garros, ma non credo che qualcuno l'avrebbe votato in questo caso. Allo stesso modo sono escluse la graziosissima Giselle, la carismatica Rowena, l'indomabile Rosalie e la impenetrabile Mayfair. Il pomeriggio della votazione saranno sul palco come ospiti la PlayWitch comparsa su PlayWizard nell'Agosto 2068 e Cercatrice in ascesa della massima Lega Krystal James ed il PlayWizard comparso su PlayWitch nel Luglio 2066, rampollo della famiglia Medicine, prossimo Guaritore e Gran Pozionante Stephen Medicine. I due ci intratterranno con il loro charme, il racconto della loro esperienza come modelli e consegneranno ai vincitori il premio ad O.C. per l'occasione, che consiste in una fornitura per un anno di prodotti di bellezza gentilmente offerti dal "Red Carpet, la bugia perfetta" negozio di Hogsmeade dove la bellissima e bravissima Zoe Davis è impegnata a produrre ogni giorno ottimi prodotti pozionistici per la cura del nostro corpo. Mi raccomando, al prossimo fine settimana ad Hogsmeade fateci un salto.
 
Britney Quills. E' una sestina Serpeverde. Veste spesso e volentieri di rosa e fuxia. Ha le ossa grosse, dice lei. Altri dicono sia grassa, altri ancora che abbia sangue di gigante. Va forte negli incantesimi domestici. E' profondamente romantica, ma ha dovuto imparare a nasconderlo. Le piace il gossip e, pur sapendo che a La Voce degli Studenti non è ben visto, non riesce a non farne almeno un po' in ogni suo articolo. Sogna di sposare un buon partito e mettere al mondo tanti figli. E' sempre a caccia di appuntamenti nella speranza di incontrare l'anima gemella. Se siete maschi, l'avete conosciuta ed ancora non vi ha chiesto di uscire: preoccupatevi, vuol dire che siete ripugnanti.
By vocestudenti | gennaio 25, 2013 - 6:04 pm - Posted in Gennaio 2069

Chi ha detto che ad Hogwarts non ci si diverte? E' una leggenda metropolitana messa in giro dai Corvonero, ma solo perchè loro passano tutto il loro tempo sui libri per portarsi avanti coi programmi – perchè, poi? – e non si godono invece tutte le attrattive che il castello ha in serbo per noi… non vuol dire certo che la vita di Hogwarts sia piatta come la si dipinge. Dovrei smetterla di usare questo termine, se lo state pensando avete ragione, prometto che mi impegnerò. Comunque, dato che sono abbastanza convinta di questa cosa, procederò per gradi. Non ho assunto strani infusi o pozioni – non io, almeno – quando dico che qui al castello succedono abbastanza cose da intasare la posta dell'Eco e il gossip magari facendo sparire il resto. Iniziamo dal principio e cioè dalla giornata tipo di uno studente. Ad una certa ora imprecisata del mattino qualcosa o qualcuno sveglia tutti noi; che sia un vostro compagno di dormitorio particolarmente attivo ed allegro – ma vogliategli bene, lo fa per voi! Luthien ti voglio bene – o il vostro orologio biologico o Godricsacos'altro non importa. Fatto sta che ci alziamo e dopo esserci lavati – possiamo saltare questa parte? Non voglio fare la bacchettona della situazione, e poi lo sappiamo tutti che alcuni saltano questo passaggio per avere la scusa di sfruttare i bagni dei pr… FRENA, PIUMA! – magari ci vestiamo pure, sempre se non abbiamo voglia di andare in giro in pigiama il che potrebbe essere motivo di risate per mezza scuola. Dalla regia mi fanno notare che non c'è bisogno del pigiama, perché c'è chi dopo anni e anni non ha ancora imparato a mettersi la divisa e che la cravatta non si mette in testa in stile bandana, anche se quella è una questione di stile e gusto ed è discutibile. Poi poi poi arriva un momento di fondamentale importanza; la colazione. Tutti noi ci rechiamo in Sala Grande per cominciare al meglio la nostra giornata, eccetto Rosalie Kole che non vedo in Sala da mesi e non capisco se sia per qualche dieta particolare – oh su, io e Steve non dicevamo sul serio e poi… ne è passata di acqua sotto i ponti! – oppure semplicemente sia troppo timida. E' un vero peccato, comunque, perché si perde il momento della posta! E' sempre emozionante vedere planare una massa indistinta di colori e ali, che con un fracasso allucinante si muove lasciando andare una pioggia di giornali, pacchetti e pacchettini. Nel migliore dei casi questa roba ci cade in testa, o al massimo nel porridge facendoci la doccia; per premura di chi non se l'è fatta prima, giustamente. Anche se poi mi è capitato diverse volte di veder atterrare gli stessi gufi, magari nel succo di zucca o nel latte con i cereali. Spero che il W.W.F.F.B. non venga mai a dirci che cerchiamo di ammazzare gli animali, ma qualcuno che rischia le penne c'è sempre e anche con voli spettacolari! Come vi dicevo, appunto, qui non ci si annoia mai. Immagino di non avervi ancora convinto, perché qui inizia il bello. Dopo la colazione ci sono le lezioni. Pensate che qui io mi fermi, non trovando nulla di divertente in una lezione, specialmente se le nostre lezioni tipo sono massacri alla Powell. Sbagliato, cari miei, anche in classe ci si può divertire! E i primi a farlo sono proprio i docenti. Potremmo anche dire che sono sadici, effettivamente… però dovranno pur divertirsi anche loro. In fondo sono segregati in mezzo ad un mare di adolescenti, molti dei quali seriamente problematici, e se non trovano il modo di divertirsi poi si stufano e se ne vanno; non vi siete mai chiesti perché i docenti resistano alcuni anni e basta, nel migliore dei casi? Ecco. Questo mese ad esempio McLies ha superato se stesso. Al sesto anno infatti si studia il rituale dello scambio che, per chi non lo sapesse, fa scambiare sostanzialmente i caratteri di due persone anche se la parte divertente arriva quando queste persone non hanno assolutamente nulla in comune l'una con l'altra. Quest'anno, tuttavia, i sestini hanno fatto un passo oltre e pare abbiano assunto una Cambiapersonalità; a quanto ho capito parlando con molti di loro, l'esperienza era funzionale ad un confronto tra la pozione e il rituale. Ma non scendiamo nei tecnicismi, parliamo piuttosto di questi estranei che hanno preso il loro posto per qualche giorno, la scorsa settimana.

E' stata una cosa davvero divertente, vederli così diversi dal solito, anche se poi devo dire la verità sono piuttosto contenta siano tornati normali. Se non li avete incrociati in questi giorni, ora vi esporrò subito il perchè; ho raccolto le informazioni da fonti affidabili, non temete. Partiamo per esempio dalla mia collega Giselle. Personalmente credo che si sarebbe picchiata da sola, a vedersi da fuori, dal momento che per cinque giorni non ha fatto altro che cinguettare in giro per il mondo, urlando e reclamando spazzole e pettini ad ogni minimo accenno di umidità, non sia mai che le uscissero le doppie punte o si gonfiassero i capelli in modi decisamente osceni. Per non parlare poi dell'atteggiamento capriccioso ed infantile. Bentornata fra noi, Gis e comunque non ti abbattere… almeno tu poi sei tornata te stessa, è stata una parentesi breve quanto intensa, ma è terminata. La Prefetto potrà sempre e comunque vantarsi di essere una persona a posto, bisognerebbe semmai prestare solidarietà a chi è così di suo. Tipo la Whiter, per non andare a troppi dormitori di distanza. Potremmo avviare una raccolta zellini in pieno spirito solidale, a meno che non la usi per comprare un nuovo rossetto di un colore sgargiante. Ah si, immagino che la Lanfrad abbia raggiunto il massimo quando – mi è stato raccontato – ha preso la brutta abitudine di interrompere i docenti per chiedere di poter andare in bagno. Brutto modo di dimostrare l'apprezzamento per la loro materia, è un peccato che siano stati tutti fin troppo comprensivi; sarebbe stato fantastico se in T in condotta si fosse commentata una nota sua! Molto simile in quanto a vanitosità, è stata Cressida. Lei si sta vergognando di quei giorni, ne sono sicura, perchè ha incarnato praticamente la perfetta cheerleader. A parte mangiare quanto un crup affamato – e se non l'avessi visto con i miei occhi probabilmente non ci crederei – non faceva che saltare, correre e sorridere come se fosse perennemente sotto i riflettori di una sfilata di Vinnica e dovesse fare la modella. Credo proprio che qualcuno la foto gliel'abbia anche fatta, o magari anche quella sulla sua chioma leonina è una leggenda messa in giro dalla concorrenza per screditarla. Civettuola e un po' oca anche lei, ringraziamo che quei giorni siano passati perchè sinceramente già mi basta vedere un Yibisco Emmeth che a ogni svolta in un corridoio sente l'impellente necessità di fare una giravolta, proprio come i modelli quando fanno dietro front. Figuriamoci DUE così, allora Hogwarts cesserà davvero di essere un posto così divertente come vi dovrei convincere che sia. La nota positiva del cambiamento è stato il miglioramento del suo rapporto con il cibo, quella negativa – fra le altre – il fatto di aver quasi attaccato rissa un paio di volte. Solo perchè qualcuno ha osato mettere in dubbio la sua bellezza o paragonarla a… una cosa viscida che, cito testualmente, si chiama cacca di mandragora. Non so se in natura esiste una cosa simile, ma di sicuro Amber Meng ha avuto una certa inventiva e un certo coraggio a dire alla Serpeverde che ci somigliava. Dopotutto, lei è un'altra del gruppo WOW – che non è un complimento ma semplicemente la lettura di V.A.V., vergognamoci a vita – e la pozione le ha regalato una franchezza fuori dal comune. O sarebbe meglio dire che le ha levato i freni inibitori, un po' come l'incantesimo Soliloquium, facendole dire esattamente tutto quello che le passava per l'anticamera del cervello. Per il resto ha provato a farmi una bella concorrenza – Harriet era più brava a interpretare me – saltando, urlando e declamando il suo profondo amore per Aritmanzia in ogni dove, parlando a vanvera e lagnandosi. Detto così, sono proprio una brutta persona. E comunque nessuno di voi si lagnerà mai quanto un Grifondoro, sarebbe come dire che nessuno oltre i Corvonero è intell-… aspettate, esempio sbagliato. Ci siamo capiti però. Le altre due di cui ho ricevuto maggiori notizie – probabilmente perchè io stessa ho potuto toccare con mano i disastri compiuti – sono Elle e Sylvia. La prima… non era molto divertente da vedere, e ringrazio che la mia cozza sia tornata; forse qualcuno di voi l'ha intravista per i corridoi e non l'ha riconosciuta visto che se ne andava in giro perfettamente ordinata, precisa e pacata, con neanche un capello fuori posto e la divisa immacolata. E poi parlava in un modo estremamente raffinato, che faceva tanto regina durante il tè delle cinque; di sicuro sir Weetmore è stato fiero di lei e del suo galateo perfetto. Cinque stelle, ma ti preferiamo nella tua normalità! La seconda invece era altrettanto triste da vedere. Sembrava che un parassita le avesse succhiato via tutte le energie, la voglia di vivere, la vitalità e tante care cose. Non aveva voglia di parlare, di pensare, di camminare, tant'è che sembrava avesse fatto il gioco del silenzio e Heert l'ha dovuta trasportare da una lezione all'altra, con la buona dose di lagne al seguito; lui era normalissimo, già.

Ma questa dopotutto era la parte meno divertente, dunque non mi ci dilungo perchè va contro i miei intenti e poi nessuno vuole mai parlare delle cose tristi. Ovviamente anche gli altri della classe di Aritmanzia hanno subito cambiamenti radicali, ma probabilmente si sono nascosti meglio o sono stati meno evidenti, infatti ho fatto in modo di riportarvi solo i più eclatanti. Certo, anche vedere Luys e Albert andare d'amore e d'accordo mi sarebbe piaciuto parecchio, ma sarà per la prossima volta. Dopotutto, lo ripeto, qui non ci si annoia mai… chi può dire cosa ci attende per le prossime settimane?

Margareth Lowenn. Grifondoro coi fiocchi se consideriamo la tipica voglia degli esponenti di questa casata di agire senza pensare. Ha la mania del tuttofare ma nessuno ha ancora trovato il coraggio di dirle che non sa fare nulla, perciò continua a sorridere al mondo e attaccare bottone con qualunque cosa – animata o meno non fa differenza – spargendo amore su tutti tranne che sui Corvonero, per cui è risaputa avere poca simpatia a causa del loro spacciare l'Eco come un giornale, e la conseguente rivalità da buona caporedattrice che si rispetti. Ah si, non sappiamo esattamente come ci sia finita, nè come sia finita a fare da toprider di B1 o da cacciatrice titolare dal momento che lei le pluffe le guarda passare e basta. Con aria meravigliata, ovviamente. C'è chi dice che con tutti questi impegni i M.A.G.O. non li passerà mai, e chi invece non vede l'ora che lo faccia e lasci Hogwarts un po' in pace e tranquillità.
By Prie_Pawn | - 9:53 am - Posted in Gennaio 2069

Adesso basta, così non si può andare avanti! Questo appello (e invito) è destinato a tutti i primini che, come me, hanno subito esperimenti vari ad opera dei più grandi. L’idea di scrivere questo pezzo è scaturita qualche giorno fa, quando ho saltato la cena e mi sono rintanata nel dormitorio femminile di Serpeverde con i miei nuovi denti da Ghoul, perché un NickTrollWatson a caso ha deciso di usarmi come cavia per una dimostrazione, lanciandomi un Densaugeo. Pur non conoscendo incantesimi utili a fargliela pagare, avrei potuto usare diversi metodi babbani per raggiungere lo scopo, ma il mio adorato Gatto è stato più veloce di me, anche se non credo che la divisa scolastica di Watson ringrazierà.
Vedete ragazzi, essere primini è più o meno equivalente all’andarsene in giro costantemente coperti da un mantello dell’invisibilità, eppure, quando un grande ha bisogno di sfogare la propria frustrazione personale oppure desidera esercitare la propria abilità negli incantesimi o semplicemente necessita di una vittima da immolare alle cause più disparate, ecco che: ”Ehi, avete un primino da prestarmi?”. Ma anche no! Ebbene gente del primo anno, quello che vi voglio dire è questo: reagite! Forse non avete le conoscenze adatte a difendervi o a fargliela prontamente pagare, ma ciò non significa che dobbiate subire o prestarvi a tutti gli esperimenti o trappole tese ad altri studenti. Sì, perché i primini vengono usati anche per questo! Non voglio fare nomi perché, orgoglio a parte, ci tengo alla vita ed alla mia permanenza tutta intera in questa scuola per i prossimi sei anni, ma posso solo casualmente dire che un Corvonero a caso del sesto anno che, mi dicono, non è stato propriamente in sé negli ultimi giorni, essendo più simile ad una scimmia urlatrice ubriaca, farà bene, nel prossimo mese, a girare con gli occhi bene aperti e, sì, mi riferisco proprio a te, se per caso qualche primino o secondino a caso ti starà troppo appiccicato, rompendoti i boccini all’inverosimile, mantieni la calma! Sebbene non sia poi così convinta di questa millantata intelligenza dei Corvonero, ti invito caldamente ad usare un po’ del cervello che ti ritrovi in zucca, se ce l’hai, e a non perdere le staffe, perché qualcuno sta aspettando proprio questo! E fidati, prima o poi qualche povero primino o secondino (anche loro rientrano talvolta nella categoria “cavie”) verrà corrotto dalla caterva di dolci promessa (lode alla strenua resistenza indignata di Elisabeth Austen e della sottoscritta). E non solo! Perché solitamente questo genere di “grandi”, in cambio dei servigi offerti, promette protezione a quelli che considerano alla stregua di Lumache Cornute da sezionare (cosa abominevole: W.W.F.F.B. sono con voi!). Non fatevi abbindolare e non credeteci, perché non diventeranno improvvisamente i vostri patroni personali! Quando non avranno più bisogno di voi si laveranno le mani di qualunque cosa voi vi lamentiate.

Sicuramente un primino trasfigurato. Sicuramente un primino trasfigurato

Ovviamente non sto dicendo che se un grande vi chiede un favore voi dovete rifiutare; vi dico, invece, di imparare a distinguere richieste da richieste! Sono sicura che in voi ci sia abbastanza buonsenso da capire che, se qualcuno vi chiede di frantumare i bolidi a qualcun altro affinchè questo vi affatturi per poi denunciarlo a un professore, probabilmente voi non dovreste accettare, no? Insomma, se, oltre al palese ed immaturo desiderio di vendetta, ci fosse qualcosa di intelligente o di serio, perché non potrebbe lui stesso denunciare la cosa a chi di dovere? Quindi vi ripeto: reagite e non abbiate paura! Ci sarà sempre qualcuno veramente disposto a darvi una mano, senza il bisogno di dovergli qualcosa! E in questo senso ringrazio tutti coloro che, pur essendo più grandi, non ci calciano via come se fossimo Gnomi da giardino. L’ultimo mio appello va, infine, ai Caposcuola: non so che abitudini abbiate voi, perché non mi sono giunte lamentele che vi riguardino, ma vi invito a mantenere un occhio più attento sui vostri sottoposti Prefetti i quali ogni tanto fanno un, come dire, leggero abuso di potere. In effetti ho impiegato un po’ di tempo per decidere se scrivere questa storia in terza persona, affibbiandola ad un’amica ipotetica non meglio conosciuta, ma alla fine mi son detta che se proprio volevo scrivere quest’articolo ed essere coerente dovevo pure sconfiggere io stessa le mie paure, no? Ecco, la mia paura ha il nome di oltre a quello di Veii Theafting Rupert Garros, Prefetto della casa Serpeverde, come voi tutti sapete, il quale ha pensato bene di affatturarmi con un Exsciàffo, dopo poco più di tre mesi che mi trovavo in questa scuola, perché gli avevo sorriso. Probabilmente la sua mente contorta e ottusa avrà brillantemente ipotizzato che si trattasse di una specie di sfida nei suoi confronti, un atto di grande presunzione insomma. Da qui parte la considerazione che, in effetti, mi duole dirlo perché è la mia casa non è vero, non mi duole affatto, il genere di grande che va in giro a tramortire primini appartiene spesso e volentieri alla casata verde-argento (Individuo X Corvonero, questo, se ti applichi, potrebbe essere un ulteriore indizio!). Ora, miei cari Serpeverde DOC, potreste cortesemente smetterla di vedere un oltraggio al vostro onore dietro ogni angolo di questa scuola? Non passiamo tutti le nostre giornate ad arrovellarci su un nuovo modo per infastidirvi, davvero ragazzi, riducete un tantino il vostro Ego, prima che questo vi risucchi!

Questo è quanto. Ora corro a trovare un rifugio, se Garros non mi uccide prima.

Priscilla Pawn. Nata a Ayr, in Scozia, è al suo primo anno ad Hogwarts ed è stata smistata nella casata verde-argento. Detesta in buona parte i Serpeverde (non tutti, solo i DOC, ossia la maggior parte); prova un’innata repulsione per i Corvonero; sopporta, al momento, i Grifondoro e ha un’innaturale passione per i Tassorosso. Sostiene che il Cappello parlante debba andare in pensione e lo ripete ossessivamente a chiunque le capiti a tiro. Il suo migliore amico è Gatto, che è ovviamente un gatto. Priscilla crede fermamente che sappia parlare, ma nessuno l’ha mai sentito, nemmeno lei. Si sta lentamente innamorando del volo, anche se deve combattere contro le sue vertigini, a causa delle quali, ogni volta che è su un manico di scopa, sente il profondo desiderio di schiantarsi al suolo. Adora il fil di menta interdentale; gli animali, tranne quelli viscidi, ed è una femminista convinta.
By vocestudenti | - 12:44 am - Posted in Gennaio 2069

Lo sapevo che avevo ragione: la banalità regna sovrana a Hogwarts. Quanto vi conosco bene, o studentelli monelli, eh?!
Era ovvio che a dicembre vi foste rivelati più buoni esclusivamente per il Natale alle porte. Non sono le feste l'unica cosa che si porta via l'Epifania, mh? Oppure state semplicemente cercando di mettere in atto i nuovi propositi che vi siete dati con l'arrivo del nuovo anno?
Prendiamo Albert, per esempio: un ex prefetto che arriva a meritarsi una punizione? Ok che bisogna iniziare l'anno col botto, ma qui, più che botti, io vedo solo una camicia da notte con tanti corvetti disegnati sopra!
Non che il resto della scuola si comporti diversamente, certo! Se il buongiorno si vede dal mattino, direi che ci attende un anno nettamente interessante! Ma io vi preferisco così, sapete? Il pepe serve, basta non metterne troppo! E io, da brava chef, nonostante l'abbondanza di note scritte sul libro nero, ho selezionato per voi le migliori.
Gustatevele con del succo di zucca, renderanno ancora meglio.

1. La signorina Rosalie Kole, frequentante il sesto anno Serpeverde, dovrà trattenersi dopo le lezioni per sistemare tutti i volumi della libreria dell'aula di Aritmanzia in ordine alfabetico. Il sottoscritto non sarà presente, ma verrà sorvegliata da due elfi domestici, nella speranza che tra una lettera e l'altra trovi il tempo di riflettere sulle insinuazioni fatte a lezione e realizzi che se viene punita è per il suo comportamento indisponente e non perché il sottoscritto "cerca delle scuse per passare del tempo da solo con lei" come cercava di far credere ai compagni a lezione.

F. McLies

Le buone e care vecchie abitudini non si abbandonano, a quanto pare. Abbiamo concluso l'anno con un Kole-tribute e lo iniziamo alla stessa maniera. Dite che lei abbia fatto la cattivella perché sente la mancanza di vestire i panni di Cinderella? Si può sempre pensare a un seguito, eh! E magari ti cambiamo anche il premio, se vuoi: da Miss Fattura a Miss Fratturacerebrale. Picchiato la testa da piccola, Rosalie?

2. Il signorino Ian O'John dal momento che ha dimostrato una gran voglia di chiacchierare durante la lezione in aula di Divinazione, è pregato di farmi compagnia nel mio ufficio, così da illustrarmi le sue interessanti considerazioni.

B.D. Cavendish

Una nota perché chiaccherava durante una lezione in combo di Divinazione e Babbanologia? Non dovrebbe avere un premio per non essersi addormentato? Nulla contro le materie e i docenti che le insegnano, è che si sa che è troppo buio nell'aula di Divinazione! Uno cerca di mantenersi sveglio come può, ovviamente!

3. Il signor Heert McNails è pregato di tenere a freno i suoi ormoni davanti alle signorine in costume. Siamo pur sempre a lezione.

W. Harrenhal

McNails, non sono una pettegola, quindi non mi dilungherò sul fatto che si vede ben chiaramente che sbavi per la Whiteheart già da un po', ma effettivamente non posso dar torto al professore di Incantesimi: più che "tenere a freno", la prossima volta opta per un bel costume di cuoio bello spesso, così non si noteranno… i tuoi ormoni, ecco. 

4. La signorina Jackie Oppenheim e la prefetto McDronick sono pregate di non urlare nei luoghi chiusi onde evitare di lesionare definitivamente l'apparato uditivo di docenti e compagni. 

W. Harrenhal & B.D. Cavendish

Eh? Cosa? Non sento bene, scusate, potreste ripetere?… Davvero. Quando arriverà il giorno in cui Elle smetterà di urlare io sarò pronta a dire che Tasso è bello. O che la Kole è la nuova Burton della scuola, insomma… Scegliete voi la bolidata che preferite! Piuttosto, complimenti a Jackie! E' la prima che riesce a reggere così bene le urla della Prefetto. Di che marca sono i tappi per le orecchie che hai usato? Perché li hai usati, inutile negare.

Giselle Lanfrad. Attuale Prefetto Serpeverde, sconosciuta ai più fino a quando non è stata nominata Capitano della squadra di Quidditch della sua casata, quando era solamente al suo quarto anno. Inglese DOC, risiede a Londra, dov'è nata e cresciuta. In pochi sanno che ha un fratello più grande che gioca come cercatore in una squadra di Quidditch francese, mentre di assoluto dominio pubblico è il fatto che abbia anche una sorella, da quando Hortense Lanfrad è stata smistata a Grifondoro. Vive per Pozioni, riuscendo a vincere, per il momento, tutte le gare scolastiche a cui ogni anno ha partecipato, mentre non eccelle a riguardo delle tattiche di difesa, dal momento che è sempre stata eliminata subito dai vari Tornei dei Duellanti, organizzati a scuola. Silenziosa, piuttosto scontrosa e apatica ad una prima occhiata, non è il tipo che si ferma a fare due chiacchere con chi non conosce. Non è un mistero, dal momento che è arrivata ad occuparsi di "T in condotta", che abbia venerato e veneri tutt'ora Anne Burton.

Nello scorso numero, nell'articolo riguardante il Torneo dei Cavalieri, le mie parole sono state le seguenti: «il Torneo dei Cavalieri [...] ormai è quasi in dirittura di arrivo». Ebbene, in seguito a delle precisazioni che ho dovuto porgere via gufo a causa delle suddette parole, è bene che lo specifichi pubblicamente qui… La frase era da intendere "dirittura di arrivo" nel contesto della prima competizione che è, appunto, in dirittura di arrivo; ne mancano altre due che avranno inizio dopo un mese di pausa dalla finale della prima competizione. La sottoscritta non si è ancora svigorita di vedere, appuntare e raccontare le tenzoni e la mia piuma è perfino più smaniosa ed affaccendata di quanto lo fosse all'inizio;  non vi libererete di me tanto facilmente!

Nella puntata di questo mese de "Il Torneo dei Cavalieri" tratterò gli ultimi incontri della prima competizione (la Giostra), ergo la semifinale e la finale.
La prima ha visto fronteggiarsi il signorino Rothenberg vs il signorino Medicine e il signorino Gordon (che, rimembro, è subentrato in seguito alla rinuncia del signorino Soon) vs la signorina Smith; la finale, invece, è stata gareggiata dal signorino Rothenberg e dal signorino Gordon. Con codesto riassunto ho svelato anticipatamente i vincitori della semifinale, ma poco importa, visto che quello che dovrebbe sollevare interesse, in teoria, sarebbe lo svolgimento degli scontri in sé e non il risultato. E' importante la modalità in cui si è svolto il percorso, non il traguardo in sé raggiunto.

Le semifinali

Bradenbilius Rothenberg vs Sami Medicine

Innanzitutto è mio dovere puntualizzare che, fra gli spettatori, è l'incontro che più ha attizzato il fuoco dell'attenzione e dell'interesse, coinvolgendoli in maniera oserei dire sfrenata. La sottoscritta non è del medesimo pensiero; è necessario ben altro affinché la parola "sfrenata" mi venga accostata, ma tant'è.
Ora che mi sovviene il pensiero… non sarà forse stata una certa Lady Havenport ad aizzare le masse? Sembra, infatti, che all'ingresso del signorino Rothenberg  egli si sia rivolto alla suddetta ragazza con tutta l'intenzione di dedicarle l'incontro, proprio come animo nobile e cortese comanda. Gareggiare in onore di una donna. Il perché le donne non dedichino gli incontri agli uomini non si è ben capito, ancora. Ah no, scusate, dimenticavo che le Donne non gareggiano.
Il signorino Medicine ha optato per due mazze chiodate, necessitanti di somma forza al fine di maneggiarle adeguatamente, mentre la scelta di Lord Rothenberg è ricaduta su una lancia corta e rigida ed uno scudo rotondo dalla faccia liscia; scelta molto interessante quella del Grifondoro poiché uno scudo con quelle caratteristiche ha non solo la funzione di difesa propria di uno scudo, ma anche quella, in qualche modo, offensiva grazie alla superficie che garantisce un attrito nullo e permette ad un'eventuale lancia/spada di scivolare nel momento dell'impatto con esso. 
La lancia che il Grifondoro avanza verso il Corvonero con tutto l'intento di fintare il colpo, diventa in realtà una preda facile per la mazza chiodata dell'altro che mira a spezzarla con un'oscillazione precisa e verso il basso impedendo alla lancia la risalita verso il fianco del signorino Medicine (originario progetto del Grifondoro), arma che invece colpisce il cavallo del sestino comportando in questo modo l'imbizzarrimento dello stesso. La bestia si impenna e, in codesto atto, disturba il cavallo del Grifondoro – che si spaventa – ed al contempo disarciona il Corvonero che, a questo punto, si ritrova al suolo. Lord Medicine ha entrambe le mazze a disposizione, seppur senza destriero, mentre Lord Bradenbilius il cavallo (seppur innervosito e poco stabile) ed entrambe le armi.
Il Corvonero tenta quindi un'istantanea issata in piedi che riesce in parte o, almeno, non istantaneamente come egli aveva previsto; nel mentre il Grifondoro cerca di tranquillizzare al meglio il destriero imponendogli la sua presenza ed il suo predominio. Uno scatto in velocità e movimenti zig-zagati del sestino gli concedono di assumere le caratteristiche di un bersaglio mobile e quindi una maggiore difficoltà da parte dell'avversario a poter prendere la mira; le due mazze chiodate del Corvonero vanno perciò immediatamente alla ricerca dell'attacco ed una di queste trova sì la caviglia del Grifondoro, se non fosse che quest'ultimo gli va incontro in sella al suo destriero, ormai del tutto tranquillizzato. C'è da dire che Lord Brandebilius non mira a prendere in pieno il Corvonero (atto che sarebbe risultato altresì scorretto, oltre a comportare l'esclusione dal Torneo) ma lateralmente, al fine di destabilizzare il suo equilibrio. Una volta riuscito in tale impresa, con l'avversario a terra, il Grifondoro può infatti colpirlo liberamente e metter fine all'incontro con una schiacciante vittoria.
Sì, diciamo che l'incontro non è stato spropositatamente deludente ma c'è chi, come me, si aspetta sempre di più e non si accontenta. Accontentarsi è come mettere dei limiti alle nostre aspettative, cosa da non fare assolutamente.

Leroi Gordon vs Miley Smith:

Incontro di breve durata… ma, come enuncerebbero i babbani, intenso. E' stato infatti un semplice attacco quello andato a segno che ha comportato la vittoria del Tassorosso sulla Corvonero. Ma andiamo con ordine.
La scelta delle armi ricade su una lancia ed uno scudo metallico di forma triangolare per il Tassorosso mentre vi sono una lancia lunga e flessibile ed uno scudo rettangolare per la Corvonero. Sarebbe potuto avvenire anche un incontro decente se solo la Corvonero non avesse errato del tutto la disposizione delle armi; la dea bendata non è stata minimamente dalla sua parte questa volta, proprio no. Difatti, impugnando lei la lancia nella sinistra e lo scudo nella destra, colpisce il Tassorosso proprio lì dove egli aveva lo scudo a protezione, scudo che svolge perfettamente la sua funzione anche grazie, evidentemente, al polso rigido del ragazzo comportando in questo modo la rottura della lancia dell'avversaria. A complicare il tutto ci pensa, poi, il colpo ben sferrato dal ragazzo, in grado così di metter finalmente fine allo scontro; egli fa sì che la forza impressa dalla lancia sia tale da disarcionare la Smith da cavallo. Con ciò gli è venuto del tutto facile assicurarsi la supremazia su di lei essendo, appunto, illeso sul destriero e con entrambe le armi a disposizione. Gordon si aggiudica così il posto in finalissima!
Un'annotazione su questo scontro, annotazione di eccelsa importanza, a mio modestissimo parere. Il sorriso sul volto di entrambi alla fine; la mano avanzata dal vincitore al fine di aiutare l'avversaria a rialzarsi e la pacca della vinta sulla spalla di colui che le ha portato via la vittoria. Una scena bellissima, degna di onore ed acclamazione da parte di noi tutti.
Magari Gordon non vincerà il Torneo, ma potrà vantare sicuramente di avere una caratteristica con la quale o si nasce o no: la nobiltà d'animo. Non c'è prezzo che la possa comprare né titolo che la possa aggiudicare né discendenza che la possa assicurare; difficilmente si acquista nel corso della vita e chi la possiede ha un grande tesoro sempre con sé.
E con ciò, dalla scribacchina Hevenge è tutto! Ci rileggeremo nel prossimo numero in cui tratterò  la seconda competizione. Cosa dovranno affrontare i nostri temerari aspiranti mollicci cavalieri questa volta? Sarà più o meno difficile della Giostra? Lo scopriremo presto!

Ooooooooooooh ma cheeeeee sbadata, QUASI dimenticavo… La finale!
Avrò archiviato questo ricordo nella parte remota del mio lobo celebrale al fine di non dover rimembrare più determinati avvenimenti. E' stata una finale? No, perché per poco non ci addormentavamo tutti! Richiedo ufficialmente a Lord MacDorrow di metter fine ad uno scempio del genere semmai dovessimo, sfortunatamente ed ulteriormente, esserne testimoni. Ad ogni modo, il vincitore è stato Bradenbilius Rothenberg – pura fortuna la sua, a modesto parere della sottoscritta – seguito da un Leroi Gordon incredibilmente spento – non so per quale fortuna non si ritrovi le ossa in polvere – e da Sami Medicine. Quarto posto per la signorina Smith. Giusto per far presenza, sì.
Ecco, ora che ho fatto il mio dovere posso davvero salutarvi. Alla prossima!

Ivy Hevenge. Terzina Grifondoro, 13 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisce; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta… Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Fa parte del Club del Libro dal primo anno.
By vocestudenti | gennaio 21, 2013 - 5:54 pm - Posted in Gennaio 2069

Vita da assistente

di Philibert Pheelan

Durante la mia prima permanenza ad Hogwarts non mi è mai capitato di scrivere per uno dei giornalini scolastici e non avrei mai nemmeno immaginato che un giorno mi sarei ritrovato a fare una cosa del genere. In effetti non avevo nemmeno il tempo di immaginare, ero troppo impegnato a studiare e fare i compiti assegnati dagli insegnanti dell'epoca e fidatevi se vi dico che quelli che voi studenti vi ritrovate oggi sono fin troppo buoni. Me compreso, ovvio. Forse sarebbe l'ora di chiudere le riviste e aprire i libri, anche se so che dicendo questo la signorina Lowenn mi vorrà molto male.
Dopo questa premessa è giunto il momento di parlare della vita da assistente, in particolare della mia vita da assistente. Sono cambiate molte cose da quando ho rimesso piede nel castello, per cui… da cosa potrei cominciare? Si potrebbe cominciare parlando della cosa più importante: lo stipendio. E' vero, i soldi non fanno la felicità, ma spesso aiutano. Diciamocelo, non è che noi poveri assistenti viviamo proprio nel lusso, se non avessimo vitto e alloggio compresi nel salario probabilmente ci ritroveremmo a chiedere la carità ad Hogsmeade ogni fine settimana. Ma da settembre ad oggi la cosa che più mi ha sconvolto è il ritrovarmi ogni giorno gli occhi di un'intera classe di studenti puntati addosso. O meglio, questo accade quando non dormono, dato che spesso sembrano essere sotto l’effetto di un Morféus. In certi momenti quasi mi fanno paura. In particolare i più piccoli, che non stanno fermi, corrono, saltano, urlano, sembra che la loro energia non finisca mai e spesso sono pure difficili da domare. Il mio incubo peggiore è che da un momento all'altro si ribellino e prendano in ostaggio uno dei miei poveri micetti. Proxima, Sirio, Ceti, Cygni, Andromedae state tranquilli, ci pensa papà a proteggervi.
Come per ogni cosa anche in questo lavoro esistono però i lati positivi di cui sicuramente non fanno parte gli antidepressivi. Prima di quest'anno non mi era mai capitato di insegnare e ho scoperto che per me è davvero una gioia, mi sento realizzato e appagato. Vedere che anni e anni di studio non sono stati buttati via e che la mia conoscenza viene sfruttata anche da altri è davvero piacevole. Un altro cambiamento piacevole c'è stato anche per il mio palato, è stato un piacere fare ritorno ai vecchi banchetti Hogwartsiani, anche se… che siano maledetti tutti gli elfi domestici, nel giro di quattro mesi penso di aver messo su almeno mezza dozzina di chili. Ho un ufficio tutto mio: positivo. I miei gatti rischiano la vita ogni giorno: negativo. Ho un'intera biblioteca a mia disposizione: positivo. Insomma, potrei stare qua ad analizzare i pro e i contro di questo lavoro per un'intera settimana, ma non penso che arriverei ad una conclusione, per cui hasta la vista gente.
p.s. Colgo l'occasione per ringraziare la professoressa Perringhton per avermi dato questa opportunità!

Controeditoriale

di Leroi Gordon

Nel momento in cui mi hanno chiesto di scrivere il controeditoriale, mi sono allarmato: come Tassorosso, non avrei mai potuto scrivere un controeditoriale degno della fama dei controeditoriali che mi hanno preceduto. Nomi illustri, con opinioni e stili di scrittura sfavillanti e in alcuni casi perfino innovativi. Certo ricorderete il controeditoriale scritto interamente in rima da Harriet Mayfair. Beh, se non ve lo ricordate, era il numero di Ottobre del 2067.
Giusto per farmi del male, sentendomi inadeguato al compito che mi è stato affidato, sono andato a rileggerlo tirandolo fuori dal nostro archivio. Per poco non attivavo un Protocollo di sicurezza n. 41 barrato: mi sono nascosto in tempo, prima che notassero che c'era stato uno spostamento di polvere. Hanno dato la colpa ad uno spiffero della nostra caverna… volevo dire redazione, e sono tutti tornati ai loro articoli. Per il senso di colpa, mi sono rifugiato nel baule, che – come dicono tutti – è il posto perfetto per concentrarsi in solitudine. E soprattutto per evitare i protocolli di sicurezza. Non che mi dispiaccia essere protetto dai Muldoon, mi fa sentire importante, ma inizio a temere per l'integrità strutturale del mio apparato scheletrico. Ora, all'interno della scatola magica, così buia e silenziosa, ho rinvenuto la copia dell'Eco di Gennaio. Penso vi fosse stata messa ad arte per suggerire la lettura di quello che scrive la concorrenza, perché un bravo giornalista non soltanto si informa ed indaga i fatti, ma deve anche essere in grado di contestare il proprio supposto avversario. D'altronde, un giornalista non pienamente informato rischia di farsi cogliere impreparato. Ciò ha acuito la mia convinzione di essere uno scribacchino mediocre, così, mancando di ispirazione e di un qualsiasi barlume di idea di come si scriva un controeditoriale, ho iniziato a leggere e la mia attenzione si è infine focalizzata sull'articolo di Frederic – la bocca della verità – Stevens. Mi è dispiaciuto molto, visto che sembra che mai come ora la Voce e l'Eco siano in rapporti di civile rassegnazione alla reciproca esistenza, pensare di dover metaforicamente riprendere in mano l'ascia di guerra e contestare quanto scritto in un articolo dell'Eco. Cioè, due caporedattori cercano di smorzare una certa rivalità intrinseca nella natura dei rispettivi giornali, in virtù anche di una relazione di amicizia, quand'ecco che puff! compare come materializzatosi un articolista affetto da iperglicemia che suggerisce che tutti quelli che scrivono per la Voce siano dei primitivi.
Obiezione, vostro onore! Io mi oppongo! Non siamo primitivi, siamo soltanto affetti da una cronica mancanza di sonno i cui sintomi sono qui elencati: capelli arruffati, occhiaie, "mono-sillabismo", andatura dinoccolata, passi pesanti, sguardo spento e bocca semiaperta. Posso comprendere che, in base a questa descrizione, possiamo essere fraintesi per dei cavernicoli, ma in genere non scriviamo gli articoli con una clava. A meno che non sia in corso un Protocollo di sicurezza Abbattimento Scarafaggi n. 40, che prevede l'uso di una mazza da battitore per tentare di allontanare (se dico spiaccicare Jackie mi uccide) le bestiole dalle pergamene, ecco. E non è vero che entrare nel mistico Baule equivalga a subire un terribile trauma psicologico! È un posto tranquillo, anche se mi è sembrato di sentire uno strano fruscio, un paio di volte, provenire dal buio… Quanto ai macabri rituali da tribù indigena delle isole caraibiche, con annesso cannibalismo, colori di guerra e strane urla di battaglia… non ho nulla da dire, a parte che forse dovremmo iniziare ad applicarne qualcuno sul serio, soprattutto le urla di battaglia: potrebbero dare quello sprint in più prima dell'uscita che non guasta mai. Che l'articolo sia stato scritto poi essenzialmente per lamentare un caso di sfruttamento, non posso dare a Frederic tutti i torti: immagino che avere un calo di zuccheri in alcuni momenti, ad esempio durante pozioni, possa essere fatale. Immaginate di svenire nel paiolo della pozione che state preparando perché non avevate abbastanza glucosio in circolo nel vostro sangue per mantenere le vostre funzioni vitali. È chiaro che la prima responsabilità andrebbe al vostro spacciatore di dolciumi, che non si è assicurato che voi ne aveste abbastanza.
Non ho idea di che cosa volessi fare con questo articolo, anche perché è chiaro che quello di Frederic non sembrava essere stato scritto per essere preso sul serio. Non era nemmeno poi così offensivo. Voglio dire, finire con una zeta in fronte è stato in rapporto forse più umiliante che essere dipinto come un cavernicolo, quindi direi che non ci sia niente di male nel fatto che l'Eco ci abbia un po' preso in giro. Che Merlino non voglia poi che la Voce e l'Eco perdano l'allenamento, nel pizzicarsi costantemente a vicenda. Quello che so, è che entrambi continueremo a fare del nostro meglio per dare a tutta Hogwarts l'informazione più variegata possibile.
 

By vocestudenti | gennaio 20, 2013 - 6:22 pm - Posted in Gennaio 2069

In differita dallo scomparto segreto sotto la cattedra dell'aula di Cura delle Creature Magiche, quello che usiamo per arrivare tramite un tunnel al recinto degli Snasi per portare da mangiare e giocare un po' con loro a Rimpiatta Galeone. E' un giochino simpatico, dovreste proprio provare! L'unico lato negativo è che gli Snasi vanno a nascondere i galeoni che vincono e quindi è consigliabile usare oro lepricano o qualcosa che troviamo nel fondo delle tasche del professor Fitzroy.
Ma entriamo nel merito, come dicono i Babbani – il merito anticamente era un tipo di cappello in cui una persona poteva entrare tutta intera, in modo da farne uscire solo i piedi, così non c'era assolutamente rischio di bagnarsi quando pioveva. Ce l'ha detto Rachel Polland, quindi dev'essere sicuramente vero.

Prima che Vinnica venga a urlarci nelle orecchie durante il sonno, avvertiamo che non sta nascendo nessuna nuova linea di vestiario plagiosa nel suo confronti. I love dragons! è uno slogan che abbiamo usato noi per attirare la vostra attenzione. Quindi ci dispiace, nessun calendario di drago in disabilliese – uuuuh, avete visto come sorride Marge nel calendario? C'era Sean che faceva l'imitazione della professoressa Wenkeltosk per farla ridere… Ehi, nel calendario manca Nicole, però! Forse avrete già saputo che questo è l'anno del troll, deciso dal W.W.F.F.B. nazionale, e se non lo sapevate, SAPEVATELO! Ne ha parlato anche Quella Carta Lì e noi lo ripetiamo solo perchè è una cosa importanterrima e noi ci teniamo al W.W.F.F.B. di cui siamo soci. A questo proposito, Jackie, scusaci se facciamo sempre tardi alle riunioni, ma ci passano sempre l'orario sbagliato. Per caso, sicuramente. Peeerò l'anno del troll non blocca altre iniziative dell'ente su scala nazionale e la prima di quest'anno riguarda proprio i draghi. Le riserve di draghi sparse nel Regno Unito e controllate dall'Ufficio Ricerca e Regolamentazione Draghi sanno bene che i bestioni che custodiscono sono il sogno infantile di tanti maghi e streghe. Purtroppo, però, come noi stessi abbiamo scoperto a circa tre anni, non si può tenere un drago in giardino. E allora perché non adottarlo a distanza? Da gennaio sono partite in prova le prime adozioni, per ora circoscritte ai soli dipendenti dell'Ufficio già detto, per vedere un po' come va avanti la burocrazia. Ma sembra che le cose vadano bene tra richieste e cartacce varie, per cui da febbraio chiunque potrà scrivere alla sede principale del W.W.F.F.B. a Londra per chiedere dei draghi da adottare.
La maggior parte sono draghi adulti, ma sono ugualmente bellerrimi. Chi adotta un drago si impegna a versare una quotina, qualcosa che può permettersi anche uno studente. Se il drago adottato non ha già un nome – sappiamo che Ismail Fehr ha già dato un nome a metà dei draghi della riserva di Pabbay, per esempio – chi lo adotta può sceglierne uno, che sarà riportato sulla scheda di adozione. Al momento della firma dell'adozione si riceve una fotografia del drago e alcune delle sue scaglie o pezzi di artigli, pescati rigorosamente tra quelli che perdono, nessuno strappa via niente dal vostro cucciolo(ne). Se tutto va bene, la stessa iniziativa partirà per altri animali magici che vengono cresciuti in allevamenti protetti, come le fenici, gli ippogrifi, gli unicorni e compagnia bella. Quindi iniziate a pensare a qualche bestiolina da adottare e convincete mamma e papà. Non è la stessa cosa che averli in casa, ma sappiate che sono molto felici lì dove sono. Tranne forse i draghi da guardia della Gringott, ma quelli li abbiamo già adottati noi informalmente l'estate scorsa, e si chiamano Sparky e Scamall. UH! Per tutti coloro che sono fuori da Hogwarts e vogliono avere ulteriori informazioni, a parte passare dalla sede del W.W.F.F.B. a Diagon Alley, sappiamo che anche lo Shart, o mercato dei troll, ha messo un banco a disposizione per le adozioni. Non avete più scuse e no, un qualunque tifoso dei Falcons o dei Magpies non vale come animale da adottare.

Questo mese il nostro angolo da scribacchini è ridotto causa lavori di ricostrutturazione in redazione. Abbiamo scoperto che non è a norma in base al protocollo MSK (Mancanza Striscioni dei Kestrels) né in base al protocollo CNW (Carenza di Nonno Wulfrich) né in base al comma 2 del protocollo EPC (Eccessiva Presenza di Corvonero) che prevede la presenza di foto di gruppo di Corvonero da tenere presente per sapere sempre cosa un bravo scribacchino non deve fare. Per fortuna il nostro amico Frederic ne ha pubblicate diverse sull'ultimo numero di Quella Carta Lì, così non dobbiamo neanche andare in giro a cercarle!

KESTRELS SPACCANO!

Sean & Jericho Muldoon. 18 anni ad aprile, hanno visto la luce a Kenmare, Irlanda, sotto un cielo bombardato di fuochi d'artificio, spettacolo in seguito al quale lo zio Finn è stato bloccato da una pattuglia di Hit Wizard, poi invitati a vedere i gemelli appena nati. Hanno iniziato a parlare a otto mesi, contemporaneamente, e da allora non hanno mai smesso. Grifondoro Sean, Tassorosso Jericho, ma il colore della divisa è più o meno un dettaglio. Per Hogwarts li si può trovare praticamente ovunque, tanto che gira la leggenda che abbiano reso Tabù alcune parole specifiche, in modo che quando vengono pronunciate loro appaiono. Una di queste parole è Kestrels, la loro squadra, mentre le altre sono su una pergamena nascosta nei cassetti segreti di nonno Wulfrich.