By Alfred_Lewis | dicembre 22, 2008 - 12:38 pm - Posted in Gennaio 2065

Proteste dei fantasmi in merito alle Leggi sulla Mobilità degli Spiriti

Non si può stare in pace neanche dopo aver più o meno violentemente tirato le cuoia. È stata questa l’impressione generale di una buona parte della comunità magica, nel momento in cui è iniziato tutto il trambusto. Circa due settimane fa, in pieno periodo natalizio, un innocuo Ordine di Allontanamento, partito dal Ministero della Magia a carico di una Dama Velata nel Devonshire, ha dato inizio ad una fantasmagorica protesta. Il termine, come potrete supporre se non avete scambiato la vostra materia grigia con del pudding, non è di certo casuale. Un gruppo di dieci fantasmi ha assunto niente meno che un difensore da presentare al cospetto del Wizengamot; in altre parole, i fantasmi sono ricorsi ad un avvocato, ovviamente a conoscenza della legge magica.

Orion CallawayOrion Callaway (quello vivo al centro)

Per la gioia di McBryant, vi illumino su un punto: fino agli inizi del 1800, i fantasmi erano considerati dai maghi poco meno di macchie perlacee troppo chiacchierone sullo sfondo della loro vita quotidiana. Un po’ come da noi gli assistenti degli insegnanti, primo tra tutti quel bamboccio che non riesce neanche a farsi crescere la barba. Non l’albino, quello si vede che ha i Bolidi. L’altro, quello di Babbanologia. Com’è che si chiama? Brighton, o qualcosa di simile. Insomma, quella dei fantasmi era una condizione al limite della vivibilità, metaforicamente parlando. Almeno fino al 1811, quando l’allora Ministro, Grogan Stump, decretò la definizione di "essere". In caso ve lo stiate chiedendo, no, ovviamente i fantasmi non rientrarono in quella definizione, perché giustamente la loro rappresentanza sostenne che erano "non esseri", cioè l’esatto opposto. Per ovviare a questo problema, i maghi iniziarono a filarsi almeno di striscio i fantasmi e Stump dedicò una sezione tutta per loro nell’Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche: la Sezione spiriti.
Fine della parentesi storica, non credo di poterne reggere ancora. Insomma, dal 1811 i fantasmi acquistarono una mediocre importanza agli occhi dei maghi e, soprattutto, fu loro riconosciuta ufficialmente la possibilità di restare nel luogo che ritenevano più opportuno. Alcuni scelgono di perseguitare i loro assassini, che siano stati più o meno direttamente implicati nella loro dipartita; questi sono quelli che di solito il Ministero tiene d’occhio, perché ovviamente tende a salvaguardare la sanità fisica e mentale dei maghi. Molti altri fantasmi, invece, scelgono di infestare il posto in cui hanno incontrato la morte. Finché si aggirano in castelli diroccati e dimore deserte, lamentandosi dalla mattina alla sera, scagliandosi contro i muri (ed uscendo dall’altra parte) e gridando come fossero sotto tortura, al Ministero sta bene. Intorno non c’è nessuno a cui possano rompere i Bolidi, e tutti sono contenti; tranne i fantasmi che sono morti, ovviamente.
Il caso della Dama Velata del Devonshire, però, ha aperto una serie di polemiche. In breve, questo fantasma vive in una fattoria abbandonata, che fino ad una decina di anni fa era circondata dalla brughiera. Poi intorno ad essa furono costruite villette per maghi dotati di un cospicuo conto alla Gringott. Quelli che si sono trasferiti lì non hanno mai avuto da ridire sui lugubri lamenti che provenivano dalla fattoria. Una coppia di maghi di origine italiana, Jonathan e Stacy Ribisi, al contrario, sostenne: «Certo, si sente qualche strepito lamentoso ogni tanto ma niente di che. Dovreste sentire i nostri figli quando giocano a Shuntbumps, quello sì che è chiasso!». Quando però, due mesi fa, i signori Farhill, una coppia di ereditieri che non sa neanche come è fatto uno Zellino, è andata ad abitare in una villetta nei pressi della fattoria, sono iniziate le proteste. «È peggio di una Banshee, non se ne poteva più!» avrebbero dichiarato ai giornalisti del Profeta, qualche giorno dopo la denuncia a carico della Dama Velata. Qualcuno ha ipotizzato che i Farhill abbiano qualche aggancio al Ministero perché, tempo tre giorni, è scattato l’Ordine di Allontanamento di cui sopra. L’Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche, Sezioni spiriti, ci ha messo davvero poco a decidere quale fosse la parte in torto. A questo punto i fantasmi che infestavano le vicinanze si sono schierati dalla parte della Dama Velata e hanno sollevato una tale protesta, che ha coinvolto molte altre contee, fino ad arrivare ad eleggere un rappresentante vivo che fosse in grado di chiedere udienza al Wizengamot: si tratta di Orion Callaway, Spiritista e Disinfestatore privato che, nonostante la giovane età, è riuscito a catturare la simpatia della maggior parte degli spiriti con cui ha avuto a che fare. Il signor Callaway ha definito "restrittive e obsolete" le Leggi sulla Mobilità degli Spiriti, sostenendo che i fantasmi sono stati esseri umani e il fatto che non lo siano più non significa che li si possa spostare come fossero servizi da the di marca scadente. Quasi quasi vengono trattate meglio altre creature, come i Goblin; nessuno si sognerebbe di imporre ad un Goblin di lasciare il suo sportello alla Gringott. Ai maghi fa troppo comodo tenerli buoni dietro quelle mura, a contare i loro Galeoni. I fantasmi, invece, sono inutili, tranne per qualche urgente scambio di messaggi. E quindi via, fuori dai piedi senza tanti complimenti. Secondo quanto riportato dal Wizarding Post, lo Spiritista avrebbe concluso: «Per tutti i folletti della Cornovaglia! È una Dama Velata, insomma, il tipo di fantasma che passa le sue giornate a disperarsi per eventi spiacevoli accaduti durante la sua vita, poveretta. È nella sua natura. Cosa mai dovrebbe fare? Scoppiare a ridere?». Il discorso di Callaway ha punto sul vivo i membri del Wizengamot, che si sono visti costretti a rivedere la sentenza, non ancora trasmessa ai giornali.
Ora, avete presente Mirtilla Malcontenta nei bagni delle femmine al terzo piano? Ecco, sappiamo bene cosa significa avere a che fare con un fantasma particolarmente lamentoso. Quando strepita la si sente persino dai corridoi. E dai oggi, e dai domani, ai sussurri sul tipo "Poveretta, non è colpa sua" si sostituiscono ben presto proposte disperate alla "Ma se trasferissimo tutto il bagno così com’è nella Non Esistenza?". Insomma, la questione non è facile da giudicare. D’altra parte, i membri del Wizengamot sono pagati per farlo, perciò è il caso che si sudino davvero lo stipendio e inizino a lambiccarsi il cervello per risolvere il problema.
Di certo Callaway non si darà per vinto. Ha persino minacciato di incatenarsi alla fontana nell’Atrium del Ministero, se il Wizengamot non troverà una soluzione accettabile per entrambe le parti. I dieci fantasmi che l’hanno assunto hanno promesso di fare la stessa cosa. Spero che la diatriba vada avanti, non siete curiosi anche voi di sapere come fa un fantasma a mettersi addosso delle catene?

 Alfred Lewis

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By vocestudenti | dicembre 9, 2008 - 10:45 am - Posted in Dicembre 2064
Colloquio sorprendente con il docente di Astronomia in merito alle ispezioni del Ministero della Magia

Artemis Reed si ama o si odia.
È forse questa la dote di maggior rilievo che il docente di Astronomia può vantare, possedendo un carattere e un temperamento sicuramente al di fuori del comune, che non gli permettono di suscitare indifferenza nelle persone – siano studenti o professori – ma, piuttosto, o una profonda ammirazione e adorazione, oppure un viscerale e permutato odio.

Artemis ReedArtemis Reed, in uno
dei suoi tanti travestimenti.

Il professore di Difesa contro le Arti Oscure, nonché Capocasa Serpeverde, Nathan Powell, nella dichiarazione rilasciata a La Voce degli Studenti in merito al Decreto Ministeriale n°133/2064, si è lasciato sfuggire la notizia di una nuova decisione presa dal Vicepreside William McBryant, decisione che si è concretizzata in un nuovo comunicato ministeriale apparso sulle nostre bacheche il 25 novembre e che annunciava l’arrivo nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts di un ispettore ministeriale, tale Nicholas Sheridan, con il compito di «supervisionare le attività svolte dagli studenti e dai membri del personale scolastico». Tuttavia, non sono pochi quelli convinti che il docente più a rischio sospensione sia proprio il professor Artemis Reed, i cui rapporti – già piuttosto tesi e accesi fin dal suo ingresso in scuola – con il professor William McBryant si sono ancor più logorati in seguito ai numerosi sberleffi attuati dal primo ai danni del secondo durante la Cerimonia di Smistamento di questo nuovo anno scolastico.
Non è stato difficile ottenere un colloquio individuale con il docente di Astronomia forse perché a chiederlo è stata una ragazza ed è con una certa forma di rispetto e riverenza che ho messo piede per la prima volta nel suo ufficio, ubicato nel punto più alto della Torre di Astronomia, visto che in sei anni di scuola non c’era mai ancora stato motivo di incontrarci a tu per tu per mia fortuna.
Comunque sia, il docente mi ha accolto in modo tutt’altro che convenzionale, sfoderando doti da tenore di cui, personalmente, non ne avevo mai avuto sentore, facendomi accomodare sulla seggiola di fronte alla sua scrivania, completamente occupata da compiti corretti o da correggere, mi preme dire, segno che in un modo o nell’altro il professor Reed svolge il suo lavoro con puntualità.

Elizabeth: Buon pomeriggio professore. Intanto, la ringrazio per aver accettato di concedermi quest’intervista.
Reed: Allora? Hai deciso dove vuoi andare a cena questa sera?
Elizabeth: Cosa?! Ah, professore… lei scherza sempre, eh eh eh.

Ammetto di essermi sentita in qualche maniera lusingata dalla battutina del docente, che, diciamolo, è pur sempre un uomo affascinante, ma di certo non mi ha per niente sorpreso il fatto che abbia iniziato quest’intervista con una delle sue famose battute, che rivelano semplicemente un temperamento positivo e ottimista, sicuramente.

Reed: Allora? Sentiamo queste domande. No, non sono fidanzato, anzi sono in cerca, ne approfitto per fare un annuncio a qualunque bella donna, anche se fidanzata, non sono geloso.
Elizabeth: Bene. Riferirò sicuramente. Professor Reed, La Voce degli Studenti ha sentito il bisogno di chiederle questa intervista in seguito alle parole del professor Powell, pronunciate durante la sua dichiarazione in merito al Decreto Ministeriale, emanato dal Ministro della Magia in persona, sull’amministrazione della didattica nel castello di Hogwarts.
Reed: Powell puzza! Davvero, ha quell’odore di brillantina per i capelli misto a sudore di Mandragora, che veramente…

Sicuramente il professor Reed stava scherzando. Insomma, lo sanno tutti che le Mandragore non sudano! O almeno credo. Insomma, avevo la professoressa Donnel al secondo anno come docente di Erbologia e delle sue lezioni ricordo soltanto distintamente la lezione sulla french manicure multicolore – non che sia stata capace di insegnarmela, eh – e sinceramente non mi è mai passato per la mente di chiedere a Von Mitternacht di risolvermi questo dubbio sulle Mandragore.

Elizabeth: Insomma, il professor Powell ha parlato, in quell’occasione, di “sospensione” e “ispezione” nei suoi confronti. È… vero?
Reed: Oh, piccola mia, non ti devi preoccupare! Il tuo professore preferito non se ne va da nessuna parte! Grazie al cielo esistono persone come la Basilisk e la zia Lolly. Il piccolo McBryant è rimasto fregato con quella specie di petizione, insomma, ha toppato alla grande. Che birba.

Tanto per chiarire, con l’appellativo “zia Lolly” il professor Reed si riferiva alla Preside Loreen Wallace, segno del profondo affetto che il docente di Astronomia prova per la nostra ex insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.

Elizabeth: Quale petizione? Il corpo docenti ha imposto qualche… qualche veto al Vicepreside McBryant? E come?
Reed: Non parlavi della petizione che ha fatto McBryant per sospendermi?
Elizabeth: Ah! Sì, certo. No, io credevo che stesse parlando di un’altra… vabbè, niente.

Devo ammettere che in questo scambio di informazioni mi ha un po’ disorientato, percependo l’odore di un altro scoop, ma a quanto pare stavamo semplicemente riferendoci alla stessa petizione, ossia quella ordita dal professor McBryant per raccogliere firme favorevoli alla sospensione dalle attività scolastiche del docente di Astronomia.

Reed: Beh, tanto non ti sei persa nulla di che, quasi tutti si sono detti contrari e il nostro esimio Vicepreside deve aver ritenuto opportuno rivolgersi a qualcuno di più importante. Sai, mi ritengo onorato del fatto che sia ricorso a tanto proprio per me. Porco Powell, addirittura un intero ministeriale tutto per me! Ti hanno mai regalato un cagnolino a Natale? È la stessa emozione che sto provando ora…
Elizabeth: Ehm, no. Ho sempre avuto un gatto. Quindi… vuole dire che il corpo docenti è d’accordo?
Reed: GATTO?! Non c’è nessun gatto, vero?
Elizabeth: Oh, mi-mi dispiace professor Reed… dimenticavo che lei è… allergico ai… Si sente bene, professore?

Purtroppo abbiamo dovuto interrompere per qualche minuto l’intervista per poter rassicurare il docente che non ci fosse nessun felino dentro la stanza, ma questo mi ha permesso anche di metabolizzare meglio le parole dell’insegnante riguardo il fallimento di McBryant nel raccogliere consensi nel corpo docenti per sospendere Reed: se persino Nathan Powell – come ha affermato lui stesso alle nostre Prendiappunti – ha preferito non apporre la sua firma alla petizione, forse abbiamo buone speranze che gli insegnanti non rimangano a guardare durante le ispezioni portate avanti dall’ispettore ministeriale, appena giunto.

Reed: Ah sì, dicevo. Il corpo docenti non può avere poteri sul Vicepreside, è ovvio, no? Massimo rispetto per il nostro adorato, dopotutto lui prende le decisioni più adatte per il bene della scuola, si suppone. Ha tutto il diritto di urlarci contro alle riunioni ed andarsene infuriato, siamo veramente un branco di caproni. Senza offesa per il professor Lysander, ovviamente. Si capisce benissimo che sono zampe di cavallo.

Era ironia quella usata dal professore di Astronomia? Lascio a voi giudicare, naturalmente. E volevo soltanto ribadire il fatto che io non credo affatto che il corpo docenti sia un branco di pecoroni o caproni, ecco, capito prof?.

Elizabeth: Ma cambiando discorso, professore, vuole ricordare ai lettori del giornale da quanti anni insegna a Hogwarts?
Reed: Dunque, fammi pensare… Quanti anni ho? Ah sì, vediamo un po’, sette riporto due… Se avessi sessant’anni dovrei togliere dieci, ma visto che ne ho quaran… Oh, sì, allora tolgo ventiquattro, ma aggiungo diciotto, perché è stato quando ho indossato mutandine da donna per la prima volta… Ah, la scoperta più importante della mia vita, quanto sono comode… Sì, comunque sono tre anni.

Beh, certo il professor Reed non avrebbe mai potuto insegnare Aritmanzia, ma per un uomo da sempre con la testa rivolta verso gli stelle, i pianeti e via discorrendo, non mi pare poi così strano sentirlo dare i numeri. Posso non commentare la sua preferenza in fatto di biancheria intima? Grazie.

Elizabeth: Vero. È quindi, togliendo gli assistenti, uno dei docenti con meno anni di servizio, esatto? Crede che questo elemento giocherà a suo vantaggio o a suo svantaggio per quanto riguarda le ispezioni?
Reed: Sinceramente, cosa ne pensi tu? Credi che mi licenzieranno?

Mi perdonerete, miei cari lettori, se ho omesso la risposta che gli ho dato. D’altronde non credo che vi interessi sapere il mio parere, seppur il parere di un prefetto, ma preferisco tenere per me le mie considerazioni sull’operato del Vicepreside McBryant, se non vi dispiace. Comunque, c’è da dire che il professor Reed mi è parso veramente interessato a sapere il mio parere in proposito e anche piuttosto scosso e spaventato da questa prospettiva, reazione più che lecita se vista dal punto di vista di un semplice salariato che teme di perdere il proprio posto di lavoro e un tetto sopra la testa nel giro di un mese.

Reed: E se così fosse… Credi che questo servirà a qualcosa? Poco m’importa del mio futuro, se non fosse che mi sono affezionato a questa scuola. È appunto del suo, di futuro, che mi preoccupo. Come credi che finiremo, continuando così? Scrivilo. Vorrei che tutti se lo chiedessero e ci riflettessero.

Come vede, professor Reed, l’ho scritto e pubblicato su La Voce degli Studenti, come promesso. E mi sento in dovere anche io di invitarvi, cari lettori, a rifletterci su, indipendentemente se siete a favore del regime McBryant o contro l’ispezione del Ministero nella scuola: è giusto far interferire nelle politiche della scuola il Ministero della Magia, nelle sembianze di un ispettore scelto direttamente tra gli uomini del Ministro della Magia, Malachia McFlurry?

Reed: Allora c’è qualcuno che la pensa come me. Posso andarmene in pace, quindi, con la certezza di avere un degno successore che perseguirà la mia causa… Addio, cara Elizabeth.

E Artemis Reed, docente di Astronomia della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ha deciso così di farla finita. O quasi, visto che mi ha giocato soltanto un altro dei suoi tiri maldestri gettandosi dalla Torre di Astronomia, ma soltanto dopo aver Appellato la sua scopa, su cui è salito a cavalcioni e sfrecciato in alto dei cieli ridendo della mia reazione, piuttosto preoccupata. Lo so, dovevo aspettarmelo da uno come Reed, anche se c’è da sottolineare il fatto che sia riuscito a rimanere serio per più di cinque minuti. E non è poco per un burlone – affettuosamente parlando – come il nostro geniale professore di Astronomia, Artemis Reed.

 

Elizabeth Wonders

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By vocestudenti | dicembre 8, 2008 - 6:46 pm - Posted in Dicembre 2064

Spesso ci chiediamo come sia possibile smarrire una Ricordella, in fondo dovrebbe ricordarti di non smarrire qualcosa, no? Ma il vero problema non sono poi le Ricordelle, più che altro lo sono quelle mutande rinvenute da Eyebrow nel sottoscala del terzo piano, oppure le Prendiappunti sommosse da moti rivoluzionari, che le portano a scappare dai propri padroni pur di non appuntare nulla per il resto della durata dell’incantesimo che le rende magiche. Per non sottovalutare poi gli scioperi veri e propri portati avanti dalle Penne Copiatrici, sicuramente stufe di riportare in bella copia milioni e milioni di relazioni e sintesi sulla Storia della Magia secondo William McBryant, o di quelle infinite formule magiche dettate a menadito dal povero Spellman che, diciamocela tutta, avrebbe dovuto accordarsi con la vecchia Preside Granger riguardo a pensionamenti e cedimenti di cattedre.
RicordellaEssere prefetti, così come caposcuola, fa capire quanto sia stramba la vita al castello! Certo, Hogwarts non è il massimo della normalità per ovvi motivi, ma se pensiamo a tutti gli oggetti che ogni giorno può perdere uno studente fra le mura di questo castello, si è in grado di capire molte più cose di quanto si creda di sapere. Iniziamo con il dire che reperire calzini bucati ovunque, indubbiamente di una Casa russa (ogni riferimento a vecchi prefetti di Corvonero è puramente casuale), è abbastanza nauseante, tant’è che gli stessi elfi domestici addetti alle pulizie, inclini per natura al non accettare abiti e capi d’abbigliamento, tentano di fare pulizie altrove. Oltretutto quelle paiono essere le zone meno frequentate del castello (sotterranei esclusi, visto che quello è un mondo a parte), forse a causa dell’asfissiante puzza che allontanerebbe anche esseri sprovvisti d’olfatto.
Vogliamo poi soffermarci su quanto sia antipatico raccogliere ogni sacrosanto giorno le caramelle che semina Stars ovunque passi? Certo, alla Webber non può fare che piacere trovare ovunque Gomme Bolle Bollenti e Cioccorane che si atteggiano da soprammobile, ma per chi è purtroppo addetto agli archivi degli oggetti smarriti la cosa fa meno piacere. Il pensiero di un Serpeverde a caso sostiene che le caramelle siano volutamente lasciate bighellonare per il castello da Stars al fine da fungere come diversivo per indurre il Vicepreside a cadervi accidentalmente (?) sopra.
Vediamo, calzini, mutande, ricordelle, caramelle, umh… cosa manca? Be’ certo, una cosa è sicura, il cervello di Tacchi non l’abbiamo mai reperito, ma fatto sta che le innumerevoli eau de toilette usate dal McAnis sembrano deambulare da sé ovunque ci sia un bipede del gentil sesso, richiamato da chissà quale assurda profumazione che conduce inevitabilmente sulle tracce di un certo Serpeverde del settimo anno, biondo, muscoloso e affascinante da far paura.
Che sia poi una casualità il fatto che la Chloe semini perda ovunque i suoi effetti personali con tanto di etichetta munita di cartina guidata, lascia dubitare appena. Fortuna che la Von Der Torre sia ormai una vecchia “galeotta” di Hogwarts, perché in quanto a “oggetti persi di proposito” potremo aprire un dossier riguardante solo i suoi provocanti capi di biancheria intima, prontamente reperiti da Ayrton, Right e Hanks. Diciamo che, riportando testuali parole di Gildy e Liberty, «Preferivamo pannolini sporchi di figli di Padrona Wallace».

Mark Harvarest

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By Lottie | - 5:17 pm - Posted in Dicembre 2064

In seguito a una piacevole conversazione con Rudolph Graham, tra il corridoio del quinto piano e lo stanzino delle scope – nel senso che continuava a ondeggiare tra l’una e l’altra stanza – in cui ci chiedeva un consiglio sul regalo di Natale perfetto per la Dama Grigia e dopo che persino Sunny ha rivelato durante una pausa in redazione di non avere la più pallida idea di cosa regalare al suo amico di penna che studia a Durmstrang forse non dovevo scriverlo questo, Charl, io e la mia collega Charlotte abbiamo convenuto che scrivere un articolo sui consigli per i regali di Natale avrebbe aiutato tutti quei ragazzi con poche idee, gli indecisi e, soprattutto, tutti coloro che non sanno distinguere il color mandarancio dal colore zucca matura un vero oltraggio, lo so!. Così, abbiamo dedicato la gita nel villaggio di Hogsmeade per fare un giro nei migliori negozi che è in grado di offrirci la cittadina magica, durante la quale abbiamo minuziosamente guardato per voi, provato per voi, testato per voi i migliori prodotti e articoli da regalo che siamo riuscite a scovare sull’High Street di Hogsmeade, che non sarà Diagon Alley, ma si difende piuttosto bene.
Carte autorimescolanti e mazzi Bum, ad esempio, si trovano ovunque e a prezzo migliore rispetto l’anno scorso; in compenso, sul secondo è stato applicato un apposito incantesimo che permette alle carte di tornare nella scatola da sole, una volta che si dichiara finito il gioco – caratteristica che lo rende particolarmente apprezzato dalle mamme, quindi potrebbe essere il regalo perfetto per il fratellino minore. Le bacchette magiche di zucchero con cui è possibile fare apparire caramelle colorate, prima di mangiarle, sono una delle novità dell’ anno: le abbiamo provate, e sono certamente divertenti, anche se il sapore non è dei migliori; in offerta anche il pan pepato, confezionato alla Babbana e senza effetti speciali, ma che fa comunque la sua figura nella confezione regalo che la signora Marianne preparerà ad ogni cliente del suo chiostro – "Cribs", di recente apertura, proprio dietro i "Tre Manici di Scopa". Soprammobili parlanti e indistruttibili sono il regalo perfetto per la nonna che vive sola, volendo è anche possibile farli incantare perché cantino su richiesta uno dei sette successi dei "bei tempi andati"; Pozioni Rilassanti possono essere acquistate in farmacia a prezzo più basso del solito, pure in confezioni regalo, e sono di certo apprezzate da genitori troppo stressati o troppo indaffarati. Sempre consigliata la visita a Mielandia, su cui anche solo provare a scrivere qualcosa sarebbe comunque o superfluo o insufficiente.
MantelloRiguardo la moda, certo c’è da fare un discorso a parte. Sicuramente, anche i negozi di vestiti di Hogsmeade si sono messi in ghingheri, aspettando il Natale: vetrine luccicanti, colme di tutto quello che una ragazza può desiderare, ammiccano assieme ai manichini, invitando gli studenti di Hogwarts in libera uscita ad entrare e a dimenticare per qualche ora la grigia monotonia scolastica. Purtroppo, non è tutto oro quello che luccica: se alcuni capi in vendita da Stratchy & Sons, il noto negozio di abbigliamento presso cui fare shopping è un punto d’onore, sono deliziosi ed a prezzo relativamente accettabile (fra questi, si segnala un delizioso cappellino da strega viola che ha rapito il cuore della nostra Lizzie, per dieci Falci), molti altri sono immettibili e ridicolmente cari. Malgrado in questi giorni tutti i nostri cuori trabocchino di spirito natalizio, infatti, dubito che ci sia qualcuno realmente interessato ad indossare una sciarpa rossa sulla quale, faticosamente, s’arrampica in eterno un minuscolo Babbo Natale; nemmeno è auspicabile indossare il cappello da mago che fa gli auguri in diciassette lingue diverse, se non per dignità propria almeno per un discorso di rispetto altrui. Molto carini e originali sono invece gli scialli di lana, forse un po’ da vecchia signora, ma tanto caldi e soprattutto di gran moda: è stato divertente scoprire che ne è stato fatto pure un modello in mandarancio, colore in voga un paio d’ anni fa, anche se certo ci si poteva aspettare un po’ più d’ originalità dalla casa che li produce, l’Opallia, da sempre nota come fonte d’ispirazione per tutti i ragazzi in cerca di stile. Cinture in crini d’unicorno, sia per maschi che per femmine, sembrano essere la rivelazione della stagione: ampiamente criticate dalle associazioni animaliste, personalmente noi le troviamo esageratamente costose (due Galeoni ciascuna!) e abbastanza raccapriccianti, checché ne dica Streghetta 2000. Meglio concentrarsi sui guanti in pelle di drago sintetica, probabilmente incantata con un qualche procedimento bizzarro in modo da rimanere sempre caldi, anche questi disponibili a tredici Falci e ventidue Zellini nelle due versioni lui & lei; da notare anche i mantelli autoabbinanti, già visti lo scorso anno, ma comunque ormai collocati nell’olimpo dei must intramontabili. Per i regali, se non si hanno molti soldi da spendere, il negozio di bigiotteria OhLaLà, sempre in High Street e appena aperto, è la risposta: oltre a trovare all’interno una vasta gamma di accessori, è possibile anche comprare il materiale per creare orecchini secondo un procedimento Babbano ormai tanto diffuso. Al fidanzato, invece, se non siamo sicure che gradisca un braccialetto fucsia con la scritta (personalizzabile!) "al mio cucciolo dolce", possiamo prendere la maglietta della squadra del cuore, o uno dei tanti accessori sportivi e pratici, ma prima di tutto fashion, al negozio specializzato poco distante: è doveroso, a tal proposito, segnalare il paio di polsini neri con l’ autografo stampato di uno dei giocatori di Quidditch del momento. Vi consigliamo di far impacchettare, ad ogni modo, i vostri acquisti in negozio: quasi ovunque nei negozi di abbigliamento, infatti, quest’anno per tre Zellini in più potete scegliere la carta da regalo animata e cospargere il pacco con sbrilluccicosa polvere di fata – ringraziando il cielo, sintetica, ma forse più bella di quella vera e per giunta in dodici diverse tonalità.
E comunque, se i vostri risparmi non ammontano a più di un Galeone e un pugno di Falci, potete sempre recarvi all’Ufficio Postale del villaggio per inviare bigliettini d’auguri e cartoline buon auguranti ad un prezzo speciale (solo 89 Falci l’una!), promozione riservata agli studenti di Hogwarts, che inizierà il 15 dicembre e terminerà il 1° gennaio del nuovo anno. L’Ufficio Postale garantisce l’efficienza del servizio e la repentinità dell’invio, raddoppiando il numero di gufi destinati al felice incarico nella notte tra la vigilia e il giorno di Natale.
E se il vostro nome fa rima con Cultura, date uno sguardo alle idee regalo suggerite da Andrew nella sua rubrica letteraria!
Per quanto ci riguarda, non vi resta che augurarvi un felice e spendaccione Natale!

 Elizabeth Wonders & Charlotte Midlee

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By Stephen Medicine | - 3:02 am - Posted in Dicembre 2064

La partita vista da voi 

Oh, oh, partita entusiasmante! Almeno a quanto si sentiva dire negli spalti delle diverse casate. Perché il vostro McReady, naturalmente, non se n’è stato fermo negli spalti Serpeverde, dove l’unica cosa che si sente sono male parole verso i giocatori delle altre squadre. No! Io ho esplorato, sondato ed inchiesto. Non me ne frega niente se "inchiedere" non esiste come verbo nella lingua inglese, rende l’idea di ciò che ho fatto. Certo, dovendomi muovere un po’ di continuo non ho avuto modo di vedere tutto tutto, ma gli eventi più importanti li ho visti. E se non li ho visti li ho sentiti raccontare da tutte le campane possibili ed immaginabili, quindi, più o meno, so cosa è successo. Io non sto scrivendo questo pezzo per analizzare la partita in maniera competente. Cosa che potrei fare, visto quanto sono ferrato sull’argomento, ma per stavolta mi sono limitato a stilare le pagelle con Stars, nell’altro articolo. Quel che voglio è farvi leggere commenti e voti di quelli che il Quidditch lo guardano e basta. Diciamolo tutti insieme a voce alta: ne abbiamo abbastanza dei giocatori che se la cantano e se la suonano! Io voglio le impressioni delle persone ignoranti in fatto di Quidditch. Di quelle che scendono al campo per mangiare porcherie di Mielandia, mentre altri se le danno di santa ragione con spirito sportivo. È successo che Tassorosso ha fatto un cuore tanto a Grifondoro nel gioco con la Pluffa. Tra i rosso e oro non ce n’era uno degno del nome di Cacciatore. Era questo che si diceva negli spalti Corvonero. Certo, come detto anche dal mio lentigginoso collega, due titolari erano dispersi in qualche angolo della scuola non meglio definito, ma non è sicuramente colpa mia o dei Corvonero che la pensavamo così. Perciò abbiamo un "down" al reparto Cacciatori Grifondoro e un "up" a quello Tassorosso. Che poi tra le Cacciatrici di Tassorosso ci sia Miss Chiappe d’Oro Glorbander non c’entra assolutamente nulla con le preferenze per quel trio. Se stai leggendo, Ellyna: vai così che sei forte! Il Portiere Grifondoro ha riscosso un enorme successo… tra gli spalti Tassorosso. Dovevate sentire quanto veniva acclamato ad ogni suo tentativo di prendere la Pluffa. Anche perché tenere per il loro, di Portiere, era impossibile, visto che ha passato l’intera partita a cercare di rigirarsi i pollici e contemporaneamente rimanere in sella al suo manico di scopa. Esercizio che richiede una certa abilità, ma non tanto interessante da far insorgere applausi. Il reparto Battitori se lo filavano veramente in pochi. Se non quando i Bolidi si dirigevano verso una delle due belle donzelle. Posso riportarvi un commento di Medicine che sul momento mi è parso interessante: «Porca Megera infame, Typhoon e Dalis sono migliorati!». Spero per i Serpeverde che anche lui sia migliorato, oppure le nostre speranze di non finire ultimi anche quest’anno vanno a farsi benedire sin da subito. Chi è stato tenuto ben d’occhio da chiunque assistesse alla partita sono la Norvall e la Mexes. L’impressione generale degli spalti Grifondoro era che la loro Cercatrice se la sia dovuta vedere con troppi Bolidi, povera stella. Anche la Mexes, in effetti, se l’è vista con troppi Bolidi, ma lei per i Grifondoro era meno… meno. Non se la filava nessuno, se non occasionalmente per controllare che non avvistasse per prima il Boccino. Cosa in cui non credeva nessuno, ma non solo tra gli spalti dei Grifi. A fine partita ho continuato ad importunare qui e lì. Alla fine ho trovato qualcuno disposto a giudicare velocemente l’operato dei giocatori. Eccovi le pagelle fatte da voi, per voi. Anche noi ce la cantiamo e ce la suoniamo.

GRIFONDORO

 

V. Stars: (Il Muldoon Tassorosso, Jericho)  Voto - 10. Motivazione: No, cioè, ma hai visto quanti goal ci ha fatto fare? Si merita un dieci pieno secondo me, non poteva far meglio di così! È stato un grande!

A. Dalis: (Phoebe White) Voto - 7. Motivazione: Uh, che caro ragazzo. Un bel sette rosso-oro per l’affetto dimostrato a Darsel, senz’altro. Dì, l’hai visto quant’è riuscito a dare il meglio di sé? Quando il cugino è stato colpito da quel bolide persecutore? Che carini, un po’ come i Sayan d’un vecchio racconto babbano… E poi, su, è un po’ merito suo se il bimbo di Tassorosso, Jude, ha rallentato la sua corsa verso il boccino, poverino. Sta bene, sì?

M. Typhoon: (Eugene Reynolds) Voto – 5. Motivazione: Mi ha molto deluso! Come ha potuto danneggiare la scopa di Jude? COME HA POTUTO?! Non è stato per niente sportivo! Poteva farsi male! Gli do 5 soltanto perché, dopotutto, mi sta simpatico.

G. Darsel: (Emma Dalis) Voto - 7. Motivazione: Ha stile e tecnica ma, purtroppo, in questa partita mi è sembrato leggermente lento e in ritardo con i ritmi del gioco. Ha mancato la Pluffa per via della lentezza ed un Bolide l’ha colpito per questo. È molto bravo, Gregor Darsel, ma mi sembrava poco allenato e lento. Forse aveva una qualche preoccupazione, chissà.

H. Gordon: (Lorelyn Bleizors) Voto - 5.5. Motivazione: Non capisco il motivo per cui Gordon è stato costretto a ridicolizzarsi così tanto come Cacciatore. Tanto valeva che impacchettasse la Pluffa a mo’ di regalo prima di consegnarla nelle mani degli avversari, già che c’era. Sarebbe stato molto più utile davanti agli anelli, come ha intuito lui stesso, anche se a scoppio ritardato. Ora mi lasci in pace, che se sento ancora la parola Quidditch oggi posso avadare qualcuno?

D. Phoenix: (Anne Burton) Voto - 3.5. Motivazione: Per lunghi tratti dell’incontro tra i nostri spalti si è creduto sul serio che il Grifondoro avesse deciso di indossare parte del costume di Halloween vista la maestria nel farsi sgusciar via la Pluffa e la lentezza generale che l’ha portato spesso ad arrivare in ritardo su tutto. In realtà il Cacciatore Grifondoro pensava fosse tutto uno scherzo, ecco perché continuava a guardare le Cacciatrici Tassorosso.

A. Norvall: (Hevia McMuss). Voto - 7.5. Motivazione: Che domande, ha giocato bene, insomma, se ha preso il boccino non si può certo dire abbia giocato male no? Il risultato in se è già la conferma della sua bravura nel ricoprire il suo ruolo. E se è capitano della squadra di Grifondoro un motivo ci sarà. Ah non è più il capitano? Vabbè, sta di fatto che Grifondoro si allena spesso e con impegno, e il risultato si vede. Il boccino è stato stretto dalla mano di Arthea, che ha dimostrato di avere più determinazione e voglia di vincere della Mexes, schivando come solo lei sa fare i pericolosi bolidi.

TASSOROSSO

H. Pinball: (Il Muldoon Grifondoro, Sean) Voto - 10. Motivazione: No, cioè, ma hai visto come volava bene intorno agli anelli? Si merita un dieci pieno secondo me, non poteva far meglio di così! È stata una grande!

R. Connelly: (Phoebe White) Voto - 7. Motivazione: "Sorriso da bambino" Connelly? È una specie di divinità, non trovi? Sempre perfetto, preciso, potente… sembra che ogni volta voglia mandare qualcuno in infermeria, cattivo. Comunque non saprei, altro sette di buona condotta? Non l’ho seguito, mi è bastato sapere che non ha rotto le ossa a nessuno, ecco, sì.

N. Jarvis: (Eugene Reynolds) Voto - 8. Motivazione: Che voto darei a Nigel?! Ma Ninì è un grande! Cioè, ma avete visto che razza di bolide ha lanciato verso la Norvall? Era la Norvall, giusto? Un bell’8 è del tutto meritato. SIAMO TROPPO FORTI! A-ah, ma abbiamo perso? Beh, ma siamo sempre i migliori!

E. Glorbander: (Emma Dalis) Voto - 8. Motivazione: Anche lei ha stile ma, a differenza del Cacciatore di Grifondoro, lei ha saputo mettere in pratica ciò che le dava unicità, determinazione, bravura e tecnica. Ha avuto una particolare dose di velocità che le ha permesso di prendere la Pluffa prima degli altri, assieme alla furbizia necessaria che l’è servita per mandarla nei cerchi.

J. Olsen: (Lorelyn Bleizors) Voto - 7. Motivazione: La Olsen farebbe bene a stare più attenta ai Bolidi, se non vuole finire da quell’incapace della Moonshine. Ma è stata molto più attiva del solito, è andata abbastanza bene.

H. Roines: (Anne Burton) Voto - 7. Motivazione: Pronti, via… una foto della Olsen in minigonna lanciata verso Phoenix, soffiandogli la pluffa da sotto il naso prima che il numero nove possa realizzare di essere in campo, azzardando quindi nel tentativo di infierire sul "pauvre colapast" Stars… peccato per la Cacciatrice che Gordon perda momentaneamente il ruolo ma non il vizio di stare tra gli anelli. Buon esordio.

J. Mexes: (Hevia McMuss) Voto - 5.5. Motivazione: Una prestazione un po’ particolare quella dell’acerba cacciatrice di Tassorosso, che si ritrova a dover fare i conti con bolidi pericolosi che sembrano non darle tregua. Non sembra riuscire ad addomesticare i bolidi marchiati Grifondoro ed impedire che questi la colpiscano compromettendo la stabilità e la prestazione del suo manico di scopa. Si ritrova con un pugno di mosche invece del boccino la giovane leonessa dal rosso crine della casata di Tassorosso.

Robert McReady & il resto della scuola

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By Vincent Stars | dicembre 7, 2008 - 7:06 pm - Posted in Dicembre 2064

Tasso Furia-Gol! Bolidi e Spettacolo!

Norvall: E come Eccezionale!

Ecco. Ora devo anche scrivere un articolo sul Quidditch dopo la “bella” figura che ho fatto in campo. Certe volte le persone sono davvero crudeli con me. Pensare che io poco fa neanche sapevo chi fossero i Kestrels. Poi due gemelli a caso mi hanno ficcato su per il… ehm… uno stemma di quella fantastica squadra (li adulo solamente perché temo le ripercussioni dei pestiferi colleghi). C’è chi farebbe i salti mortali per scrivere qualcosa sul Quidditch. Sapete, sarebbe anche gradita una richiesta da portare su pergamena bollata al nostro caporedattore Lewis. Di certo non vi manda via urlando ed agitando quelle orecchie paraboliche che si ritrova. Anzi.
Sarà il caso però di iniziare a parlare un po’ della partita. Cercherò di essere il più obiettivo possibile, perché con me ci sarà anche McReady che mi darà una mano nella parte tecnica soprattutto.
Inizialmente le condizioni per la partita erano davvero squallide. Pioggia e vento per una settimana intera, invece per la partita tutto è tornato calmo e sereno. E dire che mi ero preparato anche un cappellino da indossare che contenesse tanta cioccolata calda da poter gustare comodamente seduto sulla mia scopa. Solamente che, guardando ai fatti, non avrei neanche avuto il tempo di poter cambiare mano sulla scopa visto che la Pluffa sembrava solamente andare in un direzione, cioè verso gli anelli da me difesi. Ora, mio caro capitano che mi stai guardando in tralice dal tuo sgabello, non per dire niente di scandaloso e poter mai mettere in discussione il tuo potere decisionale, ma una tecnica difensiva migliore no, eh?
Sarà che probabilmente aveva pensieri diversi e più importanti a cui badare. Uno è soprattutto l’assenza di due Cacciatrici all’interno della nostra squadra. I motivi per cui non erano disponibili a raggiungere i loro compagni in spogliatoio è così trapelata alle mie orecchie: Virginia aveva una colica assurda mentre Keyra era rimasta in dormitorio soffocata da un cuscino per mano di Arthea. Naturalmente, avendola visto il giorno dopo per i corridoio, non ho creduto a quelle voci. La realtà è che la sfortuna ha operato contro i Grifondoro ed entrambe le Cacciatrici rosso-oro erano indisposte. Questo ha di certo cambiato le sorti della partita, senza togliere nulla alla Glorbander, alla Olsen e alla Roines, però le assenze della Williams e della Folks si sentivano e gravavano pesanti sul bilancio della resa sia difensiva che offensiva del reparto Cacciatori Grifondoro. Tanto di capello alle tre Cacciatrici Tassorosso che hanno saputo approfittare al meglio di questa emergenza. 
Tornando a parlare della partita, oltre a sembrare un ragazzo con la mani bucate visto che non riuscivo a prendere manco a pensarci la Pluffa, sono rimasto alquanto sorpreso dalla caparbietà di alcuni Tassorosso. Devo fare sicuramente i complimenti alla Olsen. Che dicano sulla sua gonna corta o sulla sua faccia, un po’ di talento ce l’ha. E non si può negare. Ok, probabilmente deve darne i meriti a Jarvis ed Elenoire, ma alla fine se non possedesse delle qualità non giocava lì, come Cacciatrice. Il capitano dei Tassorosso capisce qualcosa di talento, come il nostro del resto. Solo che, per questa volta, si è ritrovato a scegliere tra una rosa abbastanza compatta ed affiatata. Noi eravamo alquanto sbilanciati. Dire già che c’era un novellino come me a difendere gli anelli, è dire tutto, se non di più. Ne approfitto per fare un elogio ad Heatchcliff che mi ha salvato il… ehm… la faccia in un’occasione. Altrimenti lì era un altro goal insaccato e credo che non sarei riuscito a continuare la partita, pensando soprattutto a tutti gli occhi che erano puntati su di me. Azione veramente memorabile quella innescata da un perfetto Bolide ad effetto di Nigel, sul quale Matthew, con una manovra veramente spettacolare, ha provato ad entrare per difendere. Vista dagli anelli la tecnica del suo movimento era inoppugnabile, ma credo abbia calcolato male la velocità e si sia trovato troppo corto sulla sfera nera al momento del colpo. Il Bolide era ormai troppo vicino alla Norvall, che però lo ha evitato con scaltra destrezza. Bene anche Connelly e anche Dalis, ottimi in attacco sia il Capitano Grifondoro (a segno con un secco colpo ad effetto sulla Mexes) e che il Capitano Tassorosso. Dai, che dite? Iniziamo a fare ‘sta benedetta pagella dei giocatori in campo?
McReady, a te l’onore d’iniziare. Io ti seguo, eh!

TASSOROSSO

H. Pinball, voto  s.v. Praticamente non è mai entrata in partita, non si è mai nemmeno mossa ad essere sinceri. Aspetteremo che venga impensierita maggiormente prima di giudicare. Parafulmini.
Vincent: Eh, Pinball. Hai avuto una fortuna grossa quanto una casa. La prossima volta che dici? Facciamo cambio di area? Non me la prendo mica!

N. Jarvis (C),  voto – 7. Gran bel match quello sostenuto dal Capitano dei Tassorosso. Ha dato il via all’azione più interessante della partita e con tenacia ha tenuto duro per tutta la durata della stessa. Sconfitto da Dalis sulla contesa per un Bolide alla fine del match. Soddisfatto ma non troppo.
Vincent: Sinceramente ho paura dei suoi colpi. Prima della partita mi sono sognato di prendermi una mazzata tra i denti. Non era una cosa piacevole, eh! Complimenti comunque, Nigel!

R. Connelly,  voto – 7,5. Più che una mazza sembra maneggiare un martello che tira con violenza contro i Bolidi. Gioca a colpire senza seguire, apparentemente, nessun particolare schema. Il suo lavoro gli riesce, ma anche nello sport l’occhio vuole la sua parte. Anti-tattico.
Vincent: Stessa cosa per Nigel. Cioè, mi servono dei denti per mangiare le Cioccorane!

J. Olsen,  voto – 7. Sembra essere una giocatrice diversa dall’anno passato. Finalmente ha compreso cosa sia il Quidditch e cosa siano le figure-magre-su-una-scopa-da-corsa. Trova la via del goal ben tre volte a coronare un match particolarmente vivace. Rinnovata.
Vincent: Ho già speso parole in merito alla Olsen. Continua così, amica mia!

E. Glorbander,  voto – 7 +. Finalmente riesce a segnare qualche goal. Certo, dato che tutti la considerano molto nell’ambito sportivo, mettere negli anelli solo tre centri è un po’ pochino contro un attacco disastrato dalla assenze. Buon match, ad ogni modo. Disinvolta approfittatrice.
Vincent: Sono particolarmente amareggiato per il primo gol subito. Solamente perché mi ha subito messo di fronte ad una realtà davvero dura. Sei stata bravissima ad aiutare gli altri. Dai, spero di giocarmela alla pari la prossima volta. Sei una piccola sfida per me!

H. Roines,  voto – 6,5. Merito suo, o merito delle sue compagne che le passano la Pluffa sotto gli anelli? Ancora in rodaggio la sorella minore del randagio più famoso di Hogwarts. Tutto da vedere!
Vincent: Come sei cattivo! Se l’è cavata davvero bene. Diciamo che è merito suo e dei compagni. Anche te puoi farcela!

J. Mexes,  voto – 3. Colpa dell’inesperienza, colpa della poca preparazione fisica e mentale al gioco del Quidditch. In ritardo e con una traiettoria elusiva sbagliata sul Bolide di Typhoon. Impegnata più volte a scansare le palle cattive, inutile nella contesa. Boh?!
Vincent: Jude, non t’abbattere. So come potresti sentirti. Siamo il futuro di questo gioco. Cresceremo!

 

GRIFONDORO

V. Stars,  voto – 4. Neofita del Qudditch ed esordiente totale. Non ci si aspettava nemmeno troppo da lui. Deve crescere e può farlo, visti gli ampi margini di miglioramento. Bruco.
Vincent: Wow! Mi sarei aspettato un bel 2! Dai, manterrò la promessa e crescerò! Parola di francese.

A. Dalis,  voto – 7. All’impazzata tira mazzate dappertutto! È fortunato, però, perché la sua tecnica poco convinta lo porta a qualcosa di essenzialmente buono. Leva Bolidi appetibili ai Tassorosso, impegna gli avversari e taglia sulla contesa con Jarvis, regalando un pacco-bomba sul finire del match alla povera Mexes. Nuovo inizio.
Vincent: Ottimo, socio! Bravo e anche per te, non vorrei una mazzata nei denti. La prossima volta però cerca di far male a qualche Cacciatrice. Mi salveresti abbastanza!

M. Typhoon (C),  voto – 7. Attento e tatticamente rinnovato. Mostra un gioco più fluodo e più pulito. Migliorano la precisione e la potenza dei colpi, Bolide dopo Bolide. Ottimo l’effettato sulla Mexes che riesce a destabilizzare e manovra spettacolare in difesa per aiutare la Norvall. Peccato che ci sia andato solo vicino. Showman.
Vincent: È il mio capitano. Naturale che debba essere lo Showman!

D. Phoenix,  voto – 3. Sarebbe meglio non commentare la serie di disastri che ha combinato. Sempre in ritardo in attacco ed in copertura. Tenta manovre scomposte e lontane dalla sua portata. Meno fumetti e più sudore. Sconclusionato.
Vincent: Vabbè! Non è solamente colpa sua. È stato chiamato in causa all’ultimo minuto. Dai, ti rifarai alla prossima. Magari non come Cacciatore…

G. Darsel,  voto – 4,5. Eh… lui è stata la vittima designata dalla assenze pesanti di Virginia e Keyra. Demoralizzato e rapinato delle sue compagne di ruolo, fermato dai Bolidi in più di un’occasione, non riesce mai ad entrare veramente in partita. Sotto shock.
Vincent: Dai! È un po’ bassino come voto. Non è giusto. Al fratellone devono solamente dare dei voti che superano il 7! McReady, quanto ti hanno dato quelli di Tassorosso per questo voto?

H. Gordon,  voto – 5,5. Male in attacco, ma non avrebbe comunque potuto fare tutto da solo. Meglio in difesa salvato dal suo istinto naturale da Portiere. Nel freddo silenzio del reparto Cacciatori Grifondoro, lui è stato la scintilla mai veramente innescata. Tutto solo.
Vincent: Ode a te, mio salvatore. Per me sei un bel 10 pieno.

A. Norvall,  voto – 9. Mai visto niente del genere ad Hogwarts. Scattante, veloce, reattiva, tecnica, determinata, impeccabile. Rarità e fortuna da avere in squadra. Deve essere frustrante per i Battitori Tassorosso non averla mai beccata nonostante i diversi tentativi, ma era proprio in forma il Vice dei Grifondoro quella sera. Dopo un fantastico match vola tutta sola alla contesa e fa suo un Boccino strameritato… anzi, di più. The Best of The Best.
Vincent: A lei si può dare 100???

Se qualcosa non vi piace, non è colpa mia. È stato McReady magari a modificare qualcosa quando io guardavo dall’altra parte!!
Buon Quidditch a tutti e mi raccomando: Pace & Amore, anche fuori campo. Non voglio ritrovarmi appeso sulla Torre d’Astronomia per non farmi giocare una partita. Magari venitemelo a chiedere ed acconsentirò tranquillamente alla vostra richiesta!

Vincent Stars & Robert McReady

 
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By Stephen Medicine | - 5:02 pm - Posted in Dicembre 2064

Sono ufficialmente partiti tutti e tre i campionati scolastici di Quidditch delle più rinomate scuole di magia d’Europa. Durmstrang è già a quota due incontri svolti, mentre si ritrovano con uno solo effettuato Hogwarts e Beauxbaton. La situazione è però diversa nei tre casi. A Durmstrang, come già si intuiva dalla prima partita, si può notare una grossa differenza di qualità di gioco tra le squadre che si sono affrontate sinora. Come gli Orsivolanti hanno dominato indisturbati sulle Stelle Infuocate, nel secondo incontro le Vipererosse hanno massacrato i Draghi di Durmstrang. Più equilibrata la situazione nelle partite svolte ad Hogwarts e a Beauxbatons, dove la classifica si delinea più omogenea quanto a punteggi delle diverse squadre. 

Drachen von Durmstrang vs Schlangenrot (80-320) 

Vassil

Vassil Peev
Drachen von Durmstrang

Formazioni:

Drachen von Durmstrang: K. Milev (P), R. BLAGA (B), G. Lovinescu (B), D. Nikolin (Cc), V. Peev (Cc), E. Vazov (Cc), J. Cioran (Ce).
Schlangenrot: P. Popov (P), D. L’vov (B), Z.  Rosencratz (B), E. SNITCHENKO (Cc), I. Herzen (Cc), A. Repin (Cc), R. Ušakov (Ce). 

L’esperienza paga. È in forza di questo vantaggio che le Vipere hanno stracciato i più giovani Draghi. Questo non significa che la squadra dell’ex Unione Sovietica abbia giocato in maniera egregia. Le azioni dei Cacciatori erano incentrate per lo più sul gioco individuale. Non c’è stato un solo passaggio di Ivan Herzen nei confronti del suo capitano, evidentemente la chiacchierata rivalità tra i due prosegue. Era chiaro il tentativo del capitano di voler far gioco di squadra, ma dopo i primi passaggi, a cui seguiva l’avanzata in solitario di Herzen, la ragazza si è adeguata al clima. Da allora per Herzen non ci sono state che poche palle. In campo, comunque, è proprio questa rivalità a dar spettacolo. Non certo il gioco d’appoggio scarso e infruttuoso della loro più giovane compagna di squadra Repin, né tantomeno la debole opposizione del trio Nikolin, Peev e Vazov, dove però emerge non il vicecapitano Nikolin, come da pronostici, ma l’esordiente Peev, che mette dentro gli anelli sette degli otto goal della sua squadra. Il vero gioco lo fanno Herzen e Snitchenko, che portano a casa diciassette infilate, otto per Herzen e nove per il capitano della squadra, che mantiene, anche se di poco, la sua supremazia sul compagno di squadra. Il risultato sarebbe stato diverso senza i passaggi iniziali del capitano; insomma, è lei a recuperare le Pluffe. Nel reparto Battitori il migliore è senza ombra di dubbio Raou Blaga, ma l’accoppiata L’vov-Rosencratz rende meglio. Alla fine dei conti si è visto in campo un due contro uno e, per quanto bravo, Blaga non aveva la possibilità di vincere la sfida per il maggior numero di Bolidi colpiti per la sua squadra, giocando praticamente da solo nel suo ruolo. Il capitano dei Draghi ha ancora molto lavoro da fare nell’allenare il suo compagno di reparto. La partita è durata 95 minuti, attimo nel quale Ušakov si è lanciato alla rincorsa del Boccino. Solo allora la giovane Cioran è scattata, ma sembrava più seguire l’avversario che aver visto la pallina dorata, che è stata catturata dall’ucraino senza che lei riuscisse a raggiungerlo. 

I migliori in campo:

  • Portiere: Pavla Popov. Per il rigore parato.
  • Cacciatore: Vassil Peev. Tra i due litiganti il terzo gode. Non ha potuto fare la differenza materialmente, ma premiamo la tenacia.
  • Battitore: Raou Blaga. Velocità e colpi da maestro ne fanno il miglior Battitore in campo. Ha ancora tempo per migliorare e siamo sicuri lo farà, portando lustro alla scuola.
  • Cercatore: Rostislav Ušakov. Per il Boccino ritrovato e acchiappato. 

Classifica Campionato

320

Schlangenrot

200

Bärengewaltsame

80

Drachen von Durmstrang

40

Sterne von Feuer

0

Adler von Wind

Classifica Marcatori
9 E. Snitchenko (Schlangenrot)
8 I. Herzen (Schlangenrot)
7 V. Peev (Drachen von Durmstrang)
4 D. Zapolska (Sterne von Feuer)
2 J. Dahl (Bärengewaltsame)
2 M. Zeeman (Bärengewaltsame)
1 D. Nikolin (Drachen von Durmstrang)
1 H. Richter (Bärengewaltsame)

Vifs de la Normandie vs Anges des Pyrenees 240-220 

Katrine

Katrine Bonnet
Anges des Pyrenees

Formazioni:

Vifs de la Normandie: T. Favre (P), André DeLaVanille (B), R. Leconte (B), I. SouafleDeVent (Cc), M. Lions (Cc), A. Lions (Cc), M. VIFARGENT (Ce).
Anges des Pyrenees: K. Bonnet (P), J. Carré (B), S. Aubert (B), R. LONGEBALAI (Cc), C. Picard (Cc), B. Morel (Cc), H. Dupuis (Ce).

Questa è stata una partita veramente entusiasmante. Dalla differenza tra i goal segnati potrebbe non sembrare, ventidue per gli Angeli e solo nove per i Boccini, ma vi assicuro che non è stato così. I due reparti Cacciatori sono uno spettacolo. La differenza anelli è dovuta al miglior gioco del reparto Battitori degli Angeli, alla pessima prestazione del Portiere dei Boccini della Normandia e alle Pluffe parate da quello degli Angeli. Longebalai non ha eguali. Ha un gioco di scopa che già abbiamo ammirato ad Hogwarts e che si è ripetuto in casa. Schiva Bolidi come fossero bazzecole che gli intralciano la strada, lancia Pluffe imprimendo delle velocità impressionanti e le recupera grazie a rapidità e tempi azzeccati. Picard gode di queste abilità e sulla scia del suo compagno realizza tanti goal. I due non hanno comunque avuto vita facile. L’affiatamento delle gemelle Lions si fa sentire e pesa sulla partita, così come l’esperienza e l’abilità della SouafleDeVent. Ripeto, ciò che ha fatto la differenza sono state le capacità dei due Portieri in campo. La Bonnet è intuitiva ed attenta, anche davanti alla pericolosità delle azioni delle Lions non si dà per vinta e tenta di precederle e fermarle. Ci riesce in diverse occasioni, lasciando gli spettatori a bocca aperta. Anche la Favre lascia a bocca aperta, ma per l’inettitudine che mostra in una squadra formata da giocatori che sanno il fatto loro. Si spera che il motivo del suo essere in squadra non sia per davvero, come si mormora, dovuto alla sua amicizia con molti dei suoi compagni, capitano compreso. Sarebbe veramente un pessimo modo di dirigere una squadra. Buoni i Battitori in campo da entrambe la parti, con Carré e DeLaVanille, i due migliori Battitori di Beauxbatons della scorsa stagione, a fronteggiarsi a suon di mazzate. Un incredibile colpo ad effetto messo in atto da Carré che, a poco meno del 120° minuto, ha mandato la Lions in qualunque posto quelli di Beauxbatons portino i loro feriti. Sembrava essere intento semplicemente a deviare verso terra un Bolide scoccato da Leconte. Invece la palla metallica, dopo essere scesa in obliquo per meno di un metro, con una leggera curvatura verso l’alto si è diretta verso la Cacciatrice avversaria, prendendola completamente alla sprovvista. Scontata la cattura del Boccino. Non c’è storia tra la VifArgent e la Dupuis, benché due ore e un quarto di partita non possano essere considerati come un incontro lampo. 

I migliori in campo:

  • Portiere: Katrine Bonnet. Per le difficili parate a cui ha fatto fronte con capacità.
  • Cacciatore: Romain Longebalai. Per il gioco degno di un professionista del Quidditch.
  • Battitore: Jacques Carré. Per il colpo da maestro scoccato durante la partita contro la signorina Lions, indice di un grande impegno nell’allenamento che dà i suoi frutti.
  • Cercatore: Monique VifArgent. Per la cattura del Boccino ed essere uscita indenne da una partita in cui i Bolidi contro di lei erano molto pericolosi. 

Classifica Campionato

240

Vifs de la Normandie

220

Anges des Pyrenees

0

Cygnes de la Bourgogne

Classifica Marcatori

15

R. Longebalai (Anges des Pyrenees)

7

C. Picard (Anges des Pyrenees)

3

A. Lions (Vifs de la Normandie)

3

M. Lions (Vifs de la Normandie)

3

I. SouafleDeVent (Vifs de la Normandie)

 

Vi do appuntamento al prossimo mese, sperando di assistere a del buon Quidditch e d’avere di che scrivervi. 

 Stephen Medicine

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By vocestudenti | dicembre 6, 2008 - 11:08 am - Posted in Dicembre 2064
Rimostranza violenta ai danni della fontana del Ministero da parte di un Magonò

Non si dica che al Ministero della Magia non accada mai niente! Beh, grazie alle preziose informazioni di mio padre che lavora nella Reception – sì, esatto, è il mago con quei lunghi baffi che prende in custodia le vostre bacchette per registrarle e segnare i vostri nomi – sono riuscita a saperne di più su un fatto piuttosto vergognoso accaduto sotto gli occhi di tutti, la mattina del 20 novembre alle ore 8:45 nell’Atrium del Ministero della Magia, che ha coinvolto un alquanto intraprendente Magonò e la Fontana dei Magici Fratelli, situata proprio al centro di questa enorme sala: la statua raffigurante un mago è stata, infatti, danneggiata dall’uomo, armato di un Babbanissimo martello, che si è scagliato contro il gruppo di statue dorate, provocando danni – un braccio della statua è quasi caduto in pezzi – e inveendo contro il governo e il Ministro della Magia.
FontanaLa Gazzetta del Profeta ha preferito non dare troppo rilievo all’accaduto, limitandosi a dedicare un trafiletto alla notizia e liquidando il gesto del Magonò come quello di un pazzo, ma il Wizarding Post ha indagato sull’accaduto, interrogandosi su alcune importanti questioni. Infatti, prima di tutto, come è riuscito ad entrare un uomo – non è importante se sia stato un mago o un Magonò in questo momento – ad entrare all’interno del Ministero della Magia portando con sé un oggetto Babbano di tale pericolosità? C’è da dire che il signor Preston Owen era entrato all’interno del Ministero dall’entrata visitatori, informando la strega dall’altra parte del telefono di essere lì per far controllare proprio quel martello, asserendo che fosse stregato o qualcosa del genere. Così, con il suo bel cartellino appuntato sul petto, il signor Owen è riuscito a entrare indisturbato all’interno dell’edificio e si è diretto con decisione verso la Fontana dei Magici Fratelli, formata da un gruppo di statue dorate, più grandi del naturale, la più alta delle quali rappresenta un mago dall’aspetto nobile, con la bacchetta puntata dritta in aria e radunati attorno a lui ci sono una bella strega, un centauro, un Goblin e un elfo domestico. Il suo obiettivo era semplice: danneggiare il gruppo dorato per far sentire la propria voce e la voce dei Magonò. Alcuni maghi presenti in quel momento nell’Atrium, il più importante luogo di passaggio del Ministero della Magia, raccontano alle Prendiappunti del Wizarding Post di una tale violenza, disperazione e odio che trasparivano dalle parole urlate dall’uomo mentre cercava di fare a pezzi la statua più grande! In particolare, il signor Owen si è dichiarato particolarmente indignato per la recente decisione del Ministro della Magia Malachia McFlurry di rendere le cure mediche concesse ai Magonò nell’Ospedale San Mungo per malattie e ferite magiche a pagamento, decisione che, c’è da dire, non è stata ancora approvata da chi di dovere, ma che ha scosso l’opinione pubblica magica per questioni di discriminazione razziale. Quindi, l’atto vandalico perpetuato dal Magonò ai danni della fontana è da intendere come una rimostranza violenta nei confronti del governo magico inglese, prendendo di mira, non a caso, la statua raffigurante il mago del gruppo scultoreo, rivendicando così a gran voce l’esistenza nel mondo magico di un’altra razza, per troppo tempo trascurata e dimenticata: i Magonò. La Società per il Supporto dei Magonò, tuttavia, ha preso le distanze dall’accaduto, non ammettendo all’interno della propria causa atti del genere, che sono più che altro da considerare – a detta della portavoce del movimento, la signora Hazel Fishman – alla stregua di atti vandalici. Comunque sia, la fontana non ha subito grandi danni, anzi: il materiale in cui è costruita non si è lasciato scalfire granché dal martello Babbano e gli unici graffi sono stati rivenuti sul braccio della statua raffigurante il mago, ossia la parte che per più a lungo era stata presa di mira dalla violenza del Magonò. Il Wizarding Post riporta anche l’intervento repentino degli Auror presenti nei loro uffici in quel momento della mattinata, che sono riusciti a neutralizzare l’uomo con semplici incantesimi di attacco, che, tuttavia, non hanno provocato gravi conseguenze all’uomo.
Giorni e settimane dopo l’accaduto, possiamo dire che al Ministero della Magia è ancora percepibile una certa tensione e un certo mormorio, alimentati dal fatto che il Ministro della Magia non abbia voluto commentare l’accaduto alle Prendiappunti delle principali testate giornalistiche che ne hanno parlato. Inoltre, dalle ultime notizie pervenute tramite La Gazzetta del Profeta abbiamo avuto la conferma che la direttiva del Ministro sulla privatizzazione della salute per i Magonò sta avendo sempre più consensi e necessita, ormai, veramente di pochissimi voti per venire approvata prima della fine di quest’anno.
Che cosa porterà il 2065 per i Magonò?
Purtroppo pare che nonostante i loro sforzi nel farsi sentire a gran voce, restano quasi del tutto invisibili agli occhi dei maghi e delle streghe, tanto che non sono pochi quei luminari magici che hanno cominciato a definirli i “Thestral dei nostri giorni”.

Isabel Milford
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By vocestudenti | dicembre 4, 2008 - 4:04 pm - Posted in Dicembre 2064

Attimi di terrore alla banca Gringott: la mattina del ventidue novembre la signora Amanda Treespoon si è ritrovata al centro di una vicenda che ha dato parecchi grattacapi al Ministero della Magia. Un Goblin, dipendente della Gringott, ha preso in ostaggio la signora Treespoon, minacciandola con un coltello puntato alla gola. Il riscatto per liberare la donna consisteva in una collezione di gioielli, appartenenti da secoli alla famiglia Treespon. La ragione per un simile attaccamento a tali gioielli risiede nel fatto che sono stati presumibilmente creati da alcuni Goblin, antenati di Ogruk, questo il nome dell’autore della vicenda. Il signor Henry Beaufort, esperto di gioielleria, sostiene accanitamente la sua tesi, ovvero che i gioielli non sono assolutamente realizzati da Goblin, ma al massimo da qualche maldestro gioielliere Babbano, a differenza di quanto dicono James Hubert e Herbert Robinson, altri due eminenti esperti del campo.
GoblinAl momento, Ogruk è in attesa di essere processato, anche se probabilmente la decisione sarà quella di mandarlo al San Mungo. Si ritiene infatti che il suo sia stato un chiaro segno di squilibrio mentale, anche basandosi sulle testimonianze dei presenti all’avvenimento. «Blaterava! Diceva parole prive di senso!» afferma il signor Ackley, dopo aver ascoltato Ogruk parlare la sua lingua madre. Probabilmente ha fatto un po’ di confusione. La vicenda si è risolta con l’intervento di un uomo, Sam Caufield, che l’ha stordito con un precisissimo Schiantesimo, dando modo agli Auror accorsi subito dopo di poterlo portare via in attesa del giudizio del Wizengamot. La signora Treespon è momentaneamente ricoverata al San Mungo in stato di shock, ma i Guaritori dicono che si riprenderà in pochissimo tempo.
Il Ministro si definisce stupito, se avessero avuto il minimo sospetto avrebbero sicuramente aumentato i controlli nella banca; inoltre, è stato comunicato che gli Auror incaricati di sorvegliare la zona sono anche loro in attesa di processo, a causa di mancato svolgimento di un pubblico servizio. Ma volendo basarsi su una testimonianza più accurata, ovvero quella di uno dei protagonisti della vicenda, il signor Caufield, possiamo ricostruire l’accaduto. «Ero dietro di lei» esordisce l’eroe che ha salvato la donna da morte quasi certa. «Ho sentito chiaramente la signora presentarsi come membro della famiglia che possiede quei gioielli, con tono decisamente orgoglioso. Al che, il Goblin l’ho visto un po’ infastidito, ma nulla di che, si sa che sono un po’… così. Ma tempo qualche secondo, che questo inizia a far cadere oggetti, e a tremare. E tutto d’un tratto salta sul bancone, afferrando la signora da dietro, puntandole un aguzzo coltello alla gola. Tra varie imprecazioni in Goblinese, la creatura ha rivendicato più volte l’appartenenza di quei gioielli, con tono decisamente isterico. La situazione era critica, e vedendo che erano tutti imbambolati ho deciso di agire, mandandolo al tappeto. Ora spero solo che la signorina Treespoon stia bene».
Secondo la mia modesta e molto personale opinione, non credo che le cose siano andate come ha raccontato il signor Beaufort. Si stava autoglorificando, ci scommetterei sopra. Concludendo ci terrei a dire che, come se non bastasse il costante pericolo dell’ordine del Sigillo di Fuoco, non si può stare tranquilli neanche quando si va a ritirare qualcosa alla Gringott, in tutta onestà. Spero solo che chi di dovere si renda conto del pericolo che l’intera comunità (magica e non) sta correndo, e che intervenga nella maniera opportuna, anche per evitare tragedie totalmente slegate dall’operato del Sigillo. In definitiva, bisogna rimanere costantemente con gli occhi ben aperti: questo è uno dei tanti avvenimenti che ci fanno capire che il Ministero non può essere ovunque con i suoi blasonati Auror.

Clovis O’Gilead

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By vocestudenti | dicembre 3, 2008 - 11:11 pm - Posted in Dicembre 2064

Ho sempre provato invidia per quanti riescono ad estrarre un suono da un oggetto vuoto.

Autografo di Mozart sul RequiemAutografo del Requiem K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart: l’inizio del Dies Irae

Questa la frase che è apparsa la mattina del 15 gennaio 1976 sul muro dell’Ernestine Music Shop di Rockaster Avenue, una più o meno sconosciuta via di Chesterville, un anonimo paesino del Galles; anonimo almeno fino al 19 agosto del 1974, quasi un secolo fa. Adesso, proprio fuori dall’Ernestine, è possibile trovare una bancarella di Souvenir di "Mister Orchestra", una macabra serie di riproduzioni di strumenti insanguinati – una quindicina, sebbene gli unici originali siano nove – venduti in confezione unica, in una bacheca di cedro e vetro: un violino, un clarinetto, un’arpa, un organo, un triangolo, una coppia di piatti, un timpano, un flauto traverso e un corno.

Nove strumenti, per nove vittime diverse: Charlotte McAnsie, Fraçoise Murray, Dylan Quatermain, Ashley Thompson, Josephine Challan, Michelle McFlue, Dorian McFlue, Chaterine Hamster e Karen Princoren.
Charlotte McAnsie, Mezzosangue, vent’ anni, è la prima vittima. Viene ritrovata nel sottopassaggio della ferrovia poco fuori del paese. L’archetto di un violino le trapassa il collo, lacerando perfettamente la giugulare. Sul muro a cui è poggiata, con il suo sangue, è scritta la prima battuta del primo movimento del Requiem del compositore Babbano Mozart. È questo l’indizio che convince l’ispettore Auror a cui viene affidato il caso che non sarà un episodio sporadico. L’uccisione è alla Babbana, senza magia. Segni evidenti di violenza sul corpo della vittima fanno ipotizzare l’età e la stazza fisica del potenziale assassino: non più di trent’anni, massiccio.
Le teorie combaciano con la seconda vittima: Françoise Murray è trovata senza vita sulle sponde dell’Auser, il fiumiciattolo che scorre nel paese; un clarinetto piantato nel mento esce direttamente dall’altro capo della testa della diciannovenne Maganò. Su di un sasso il Requiem prosegue. Nasce anche l’ipotesi un fanatico purificatore del sangue, ipotesi che decade subito a fronte dei due omici successivi.
Dylan Quatermain, trentadue anni, è ritrovato nella soffitta di Rock Center Avenue, il 14 novembre 1974, ad un mese esatto di distanza dalla ragazza del clarinetto. Strangolato dalla corda di un’arpa. Il Requiem stavolta giace al suo fianco, in sangue scuro su pavimento di mogano.
Ashley Thompson, Purosangue radicata e convinta come il Quatermain, giace nella sala concerti della sua villa, impalata alla testa, al busto, alle mani, alle caviglie e al bacino, alle canne di un organo. Ad una prima occhiata la quarantenne pare sospesa nel vuoto, visto che le canne sono disposte per diverse altezze. Le orbite riverse osservano il soffitto, dove il Requiem si palesa.
Silenzio per due mesi, fino al 2 febbraio del 1975, quando il Requiem riprende al fianco di una bambina di otto anni, Josephine Challan, il cui cuore è attraversato da un triangolo. Uccisa ai bordi della piazza principale del paese, di ritorno a casa nel tardo pomeriggio. La situazione allarma la popolazione: è il primo omicidio che avviene quasi alla luce del sole, come a volersi far beffa del coprifuoco imposto dall’ufficio Auror a fronte dell’agire notturno dell’assassino. Sembra tuttavia ancora possibile girare in gruppo, visto che si tratta di assassinii ai danni di singoli. La mozione successiva dell’ufficio è il "divieto di circolare da soli".
Ancora una volta l’inafferrabile assassino dimostra l’inutilità degli accorgimenti di sicurezza: i gemelli McFlue sono uccisi insieme. È il 16 marzo 1975, poco prima della mezzanotte. I due giovani sono ritrovati abbracciati, nel vano tentativo del fratello di proteggere la sorella. Lui ha il capo reciso da un piatto di ottone, lei il cranio fracassato dalla martellata di una bacchetta del timpano; i Requiem alle loro spalle, quasi a far loro da aureola. Hanno ventotto anni. Non c’è legame tra nessuna delle vittime, escluso l’ultimo caso di duplice omicidio.
Tutte le piste non hanno risultati validi: ogni qualvolta sembra possibile individuare l’assassino, spunta un alibi contrario all’accusa. Finché, il 28 agosto 1975, si tenta il tutto  per tutto: sotto accusa è posta Catherine Hamster, ex musicista in pensione. Non coincide minimamente coi ritratti coerenti e plausibili. Non ha una motivazione per commettere gli omicidi, ma a lei manca un alibi valido. Vive da sola, non ha testimoni a suo favore, è il colpevole perfetto per mantenere stabile il posto del Sovrintendente Auror, anche se è una vecchietta di settant’anni. Il processo è quasi concluso a condanna finché non arriva la prova della sua innocenza. È ritrovata uccisa fuori dalla propria abitazione, un flauto traverso piantato nel centro del petto. Il flauto è la chiave di volta, è il nesso che veniva ricercato: ognuna delle vittime è stata uccisa con lo strumento che era in grado di suonare.
Anche l’assassino sa che è giunta la fine del giochi, l’ora dell’ultimo assassinio, ora che la sua logica appare chiara: il 15 gennaio del ’76 è ritrovata Karen Princoren, un corno conficcato nella testa. A fianco del Requiem la frase che giustifica tutto. La colpa all’invidia verso chi da un oggetto inanimato sa trarre melodia.
Diciotto giorni dopo, Sebastian Bloostroom è ritrovato impiccato nella cantina. Si tratta di una personalità di spicco nel panorama cittadino, un uomo di cinquantotto anni, vicesindaco e proprietario di un negozio di ferramenta ereditato dal padre; stesso negozio dove a cinque anni lui e il padre hanno perso due falangi a tutte le dita, a seguito di un incidente con un oggetto di dubbia natura, probabilmente maledetto. Questo avrebbe quindi impedito ai Guaritori di rimediare, togliendo ad entrambi la possibilità di suonare.
Che sia lui l’assassino? Dalla sua morte nessun omicidio si verifica più, il paese torna alla tranquillità e c’è solo qualche macabro espediente commerciale.

Marlene McGregor  

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