Colloquio sorprendente con il docente di Astronomia in merito alle ispezioni del Ministero della Magia

Artemis Reed si ama o si odia.
È forse questa la dote di maggior rilievo che il docente di Astronomia può vantare, possedendo un carattere e un temperamento sicuramente al di fuori del comune, che non gli permettono di suscitare indifferenza nelle persone – siano studenti o professori – ma, piuttosto, o una profonda ammirazione e adorazione, oppure un viscerale e permutato odio.

Artemis ReedArtemis Reed, in uno
dei suoi tanti travestimenti.

Il professore di Difesa contro le Arti Oscure, nonché Capocasa Serpeverde, Nathan Powell, nella dichiarazione rilasciata a La Voce degli Studenti in merito al Decreto Ministeriale n°133/2064, si è lasciato sfuggire la notizia di una nuova decisione presa dal Vicepreside William McBryant, decisione che si è concretizzata in un nuovo comunicato ministeriale apparso sulle nostre bacheche il 25 novembre e che annunciava l’arrivo nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts di un ispettore ministeriale, tale Nicholas Sheridan, con il compito di «supervisionare le attività svolte dagli studenti e dai membri del personale scolastico». Tuttavia, non sono pochi quelli convinti che il docente più a rischio sospensione sia proprio il professor Artemis Reed, i cui rapporti – già piuttosto tesi e accesi fin dal suo ingresso in scuola – con il professor William McBryant si sono ancor più logorati in seguito ai numerosi sberleffi attuati dal primo ai danni del secondo durante la Cerimonia di Smistamento di questo nuovo anno scolastico.
Non è stato difficile ottenere un colloquio individuale con il docente di Astronomia forse perché a chiederlo è stata una ragazza ed è con una certa forma di rispetto e riverenza che ho messo piede per la prima volta nel suo ufficio, ubicato nel punto più alto della Torre di Astronomia, visto che in sei anni di scuola non c’era mai ancora stato motivo di incontrarci a tu per tu per mia fortuna.
Comunque sia, il docente mi ha accolto in modo tutt’altro che convenzionale, sfoderando doti da tenore di cui, personalmente, non ne avevo mai avuto sentore, facendomi accomodare sulla seggiola di fronte alla sua scrivania, completamente occupata da compiti corretti o da correggere, mi preme dire, segno che in un modo o nell’altro il professor Reed svolge il suo lavoro con puntualità.

Elizabeth: Buon pomeriggio professore. Intanto, la ringrazio per aver accettato di concedermi quest’intervista.
Reed: Allora? Hai deciso dove vuoi andare a cena questa sera?
Elizabeth: Cosa?! Ah, professore… lei scherza sempre, eh eh eh.

Ammetto di essermi sentita in qualche maniera lusingata dalla battutina del docente, che, diciamolo, è pur sempre un uomo affascinante, ma di certo non mi ha per niente sorpreso il fatto che abbia iniziato quest’intervista con una delle sue famose battute, che rivelano semplicemente un temperamento positivo e ottimista, sicuramente.

Reed: Allora? Sentiamo queste domande. No, non sono fidanzato, anzi sono in cerca, ne approfitto per fare un annuncio a qualunque bella donna, anche se fidanzata, non sono geloso.
Elizabeth: Bene. Riferirò sicuramente. Professor Reed, La Voce degli Studenti ha sentito il bisogno di chiederle questa intervista in seguito alle parole del professor Powell, pronunciate durante la sua dichiarazione in merito al Decreto Ministeriale, emanato dal Ministro della Magia in persona, sull’amministrazione della didattica nel castello di Hogwarts.
Reed: Powell puzza! Davvero, ha quell’odore di brillantina per i capelli misto a sudore di Mandragora, che veramente…

Sicuramente il professor Reed stava scherzando. Insomma, lo sanno tutti che le Mandragore non sudano! O almeno credo. Insomma, avevo la professoressa Donnel al secondo anno come docente di Erbologia e delle sue lezioni ricordo soltanto distintamente la lezione sulla french manicure multicolore – non che sia stata capace di insegnarmela, eh – e sinceramente non mi è mai passato per la mente di chiedere a Von Mitternacht di risolvermi questo dubbio sulle Mandragore.

Elizabeth: Insomma, il professor Powell ha parlato, in quell’occasione, di “sospensione” e “ispezione” nei suoi confronti. È… vero?
Reed: Oh, piccola mia, non ti devi preoccupare! Il tuo professore preferito non se ne va da nessuna parte! Grazie al cielo esistono persone come la Basilisk e la zia Lolly. Il piccolo McBryant è rimasto fregato con quella specie di petizione, insomma, ha toppato alla grande. Che birba.

Tanto per chiarire, con l’appellativo “zia Lolly” il professor Reed si riferiva alla Preside Loreen Wallace, segno del profondo affetto che il docente di Astronomia prova per la nostra ex insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.

Elizabeth: Quale petizione? Il corpo docenti ha imposto qualche… qualche veto al Vicepreside McBryant? E come?
Reed: Non parlavi della petizione che ha fatto McBryant per sospendermi?
Elizabeth: Ah! Sì, certo. No, io credevo che stesse parlando di un’altra… vabbè, niente.

Devo ammettere che in questo scambio di informazioni mi ha un po’ disorientato, percependo l’odore di un altro scoop, ma a quanto pare stavamo semplicemente riferendoci alla stessa petizione, ossia quella ordita dal professor McBryant per raccogliere firme favorevoli alla sospensione dalle attività scolastiche del docente di Astronomia.

Reed: Beh, tanto non ti sei persa nulla di che, quasi tutti si sono detti contrari e il nostro esimio Vicepreside deve aver ritenuto opportuno rivolgersi a qualcuno di più importante. Sai, mi ritengo onorato del fatto che sia ricorso a tanto proprio per me. Porco Powell, addirittura un intero ministeriale tutto per me! Ti hanno mai regalato un cagnolino a Natale? È la stessa emozione che sto provando ora…
Elizabeth: Ehm, no. Ho sempre avuto un gatto. Quindi… vuole dire che il corpo docenti è d’accordo?
Reed: GATTO?! Non c’è nessun gatto, vero?
Elizabeth: Oh, mi-mi dispiace professor Reed… dimenticavo che lei è… allergico ai… Si sente bene, professore?

Purtroppo abbiamo dovuto interrompere per qualche minuto l’intervista per poter rassicurare il docente che non ci fosse nessun felino dentro la stanza, ma questo mi ha permesso anche di metabolizzare meglio le parole dell’insegnante riguardo il fallimento di McBryant nel raccogliere consensi nel corpo docenti per sospendere Reed: se persino Nathan Powell – come ha affermato lui stesso alle nostre Prendiappunti – ha preferito non apporre la sua firma alla petizione, forse abbiamo buone speranze che gli insegnanti non rimangano a guardare durante le ispezioni portate avanti dall’ispettore ministeriale, appena giunto.

Reed: Ah sì, dicevo. Il corpo docenti non può avere poteri sul Vicepreside, è ovvio, no? Massimo rispetto per il nostro adorato, dopotutto lui prende le decisioni più adatte per il bene della scuola, si suppone. Ha tutto il diritto di urlarci contro alle riunioni ed andarsene infuriato, siamo veramente un branco di caproni. Senza offesa per il professor Lysander, ovviamente. Si capisce benissimo che sono zampe di cavallo.

Era ironia quella usata dal professore di Astronomia? Lascio a voi giudicare, naturalmente. E volevo soltanto ribadire il fatto che io non credo affatto che il corpo docenti sia un branco di pecoroni o caproni, ecco, capito prof?.

Elizabeth: Ma cambiando discorso, professore, vuole ricordare ai lettori del giornale da quanti anni insegna a Hogwarts?
Reed: Dunque, fammi pensare… Quanti anni ho? Ah sì, vediamo un po’, sette riporto due… Se avessi sessant’anni dovrei togliere dieci, ma visto che ne ho quaran… Oh, sì, allora tolgo ventiquattro, ma aggiungo diciotto, perché è stato quando ho indossato mutandine da donna per la prima volta… Ah, la scoperta più importante della mia vita, quanto sono comode… Sì, comunque sono tre anni.

Beh, certo il professor Reed non avrebbe mai potuto insegnare Aritmanzia, ma per un uomo da sempre con la testa rivolta verso gli stelle, i pianeti e via discorrendo, non mi pare poi così strano sentirlo dare i numeri. Posso non commentare la sua preferenza in fatto di biancheria intima? Grazie.

Elizabeth: Vero. È quindi, togliendo gli assistenti, uno dei docenti con meno anni di servizio, esatto? Crede che questo elemento giocherà a suo vantaggio o a suo svantaggio per quanto riguarda le ispezioni?
Reed: Sinceramente, cosa ne pensi tu? Credi che mi licenzieranno?

Mi perdonerete, miei cari lettori, se ho omesso la risposta che gli ho dato. D’altronde non credo che vi interessi sapere il mio parere, seppur il parere di un prefetto, ma preferisco tenere per me le mie considerazioni sull’operato del Vicepreside McBryant, se non vi dispiace. Comunque, c’è da dire che il professor Reed mi è parso veramente interessato a sapere il mio parere in proposito e anche piuttosto scosso e spaventato da questa prospettiva, reazione più che lecita se vista dal punto di vista di un semplice salariato che teme di perdere il proprio posto di lavoro e un tetto sopra la testa nel giro di un mese.

Reed: E se così fosse… Credi che questo servirà a qualcosa? Poco m’importa del mio futuro, se non fosse che mi sono affezionato a questa scuola. È appunto del suo, di futuro, che mi preoccupo. Come credi che finiremo, continuando così? Scrivilo. Vorrei che tutti se lo chiedessero e ci riflettessero.

Come vede, professor Reed, l’ho scritto e pubblicato su La Voce degli Studenti, come promesso. E mi sento in dovere anche io di invitarvi, cari lettori, a rifletterci su, indipendentemente se siete a favore del regime McBryant o contro l’ispezione del Ministero nella scuola: è giusto far interferire nelle politiche della scuola il Ministero della Magia, nelle sembianze di un ispettore scelto direttamente tra gli uomini del Ministro della Magia, Malachia McFlurry?

Reed: Allora c’è qualcuno che la pensa come me. Posso andarmene in pace, quindi, con la certezza di avere un degno successore che perseguirà la mia causa… Addio, cara Elizabeth.

E Artemis Reed, docente di Astronomia della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ha deciso così di farla finita. O quasi, visto che mi ha giocato soltanto un altro dei suoi tiri maldestri gettandosi dalla Torre di Astronomia, ma soltanto dopo aver Appellato la sua scopa, su cui è salito a cavalcioni e sfrecciato in alto dei cieli ridendo della mia reazione, piuttosto preoccupata. Lo so, dovevo aspettarmelo da uno come Reed, anche se c’è da sottolineare il fatto che sia riuscito a rimanere serio per più di cinque minuti. E non è poco per un burlone – affettuosamente parlando – come il nostro geniale professore di Astronomia, Artemis Reed.

 

Elizabeth Wonders