Viva la Voce!


Non so come si fa.
E' una conclusione cui sono giunta amaramente e con tutte le resistenze che una come me può provare, nell'ammettere di non saper fare qualcosa.
Non so come si fa.
Ho tergiversato, mi sono buttata su altro, ho provato persino a proporre al resto della redazione di stupire i lettori evitando quell'ultimo numero che tutti si aspettano a conclusione dell'anno scolastico, ma da qualunque parte si voglia affrontare la questione, resta sempre un solo ed unico punto fisso: non esiste un manuale per imparare a scrivere l'ultimo editoriale.

Cronaca

Vita da Auror
di P. Ionis, pagina 2

Gringott & affini
di M. McReady, pagina 3

Sydney & Leon
di J. Pearse, pagina 4

Dove stiamo andando
di M. McReady, pagina 5

Non c'è e, ve lo posso assicurare, le ho tentate (quasi) tutte, per arrivare al Calice di Fuoco del giornalismo. Ho letto tutti gli ultimi numeri di ogni anno scolastico dell'ultimo decennio, ho spulciato ogni editoriale come farebbe uno Snaso alla ricerca di un tesoro, ho provato anche ad immedesimarmi in ogni Caporedattore che
 

ha lasciato l'eredità di questo giornale scolastico a chi l'ha seguito… ed è a questo  punto che mi son fermata, con il più grande punto interrogativo che mi sia mai venuto in sette anni di Scuola di Magia. Io, Merida McReady, che eredità lascio a quelli che possono avere uno slancio di piuma ed inchiostro? Che cosa ho trasmesso, che sentiero ho intrapreso, su cosa – infine – ho puntato il Lumos metaforico della mia cronaca affinché nulla si perda?
E forse è proprio questo che non so.
Non è cosa scrivere, il problema, non è mai stato mettere una frase dietro l'altra o decidere l'argomento da trattare, anche se prima di adesso non me ne sono mai resa conto. E' il peso. E' sempre stata la consapevolezza di sapere che in qualche modo – quando devi dirigere qualcosa – ti assumi la responsabilità della direzione intrapresa. E questo pesa. Pesa nel piccolo di una sgangherata redazione e si trasmette proporzionalmente – e contestualmente – quando devi dirigere una Scuola. Una Comunità Magica. L'insieme di una Confederazione Internazionale.
Pesa.

Il prossimo Capo della Voce è dietro questa pagina!

Pesa lasciare questo stanzino. Pesa intuire come non siano gli anni effettivi in cui sei a capo di un giornale, a fare di te uno scribacchino. Pesa persino avvertire l'arrivo della fine, anche se andartene è una delle cose che vuoi di più. Ma la cosa che pesa di più, in tutto questo, è il dubbio di non aver effettivamente lasciato niente, in quella famosa eredità che ha sempre permesso di tramandare le cose con continuità, perdonandomi l'involontaria rima. Ho sempre cercato di affrontare le situazioni di petto, come i tronchi degli alberi dei miei Grampians si mostrano dinnanzi al freddo vento invernale, ho provato a mostrare le cose da una prospettiva differente, talvolta in netto contrasto con tutto ciò che mi passava davanti per i corridoi. Ho creduto in questo giornale – e nelle persone che lo compongono – in un modo e con una forza che mai avrei ritenuto pensabili, ma ora – egoisticamente – mi sento come se sia La Voce a lasciare me e non il contrario. Come se sia ancora io a dover prendere e non a lasciare, come invece sta per capitare.
Fine.
Eppure non è una parola che deve spaventare, sapete? E non solo perché, in realtà, non è quello che sta accadendo. Sono io a lasciare la Scuola – ma anche in questo caso è solo l'inizio di qualcosa di diverso – non è il giornale che vi state portando dietro. La Voce non può smettere di esistere, non lo farà mai. E' intrisa di Pietra Filosofale ed inchiostro indelebile.

 

E infine restammo tutti bloccati
di S. Hollins, pagina 6

Intervista col (quasi) mannaro
di A. Hollowdale, pagina 7

Orchideus Maxima!
di C. Marmaduke, pagina 8

Miss&Mr Clessidra
di J. Burtons, pagina 9

Vendesi settimini come nuovi
di T. Cox & T. Patel, pagina 10

Delle sacre fiamme del Calice di Fuoco come del paralizzante effetto di qualcosa di oscuro e sconosciuto che attende nell'ombra. La Voce degli Studenti è tutto questo perché ha vissuto ogni esperienza con noi, al nostro fianco. E se anche questa non è un'eredità che posso fregiarmi di aver trasmesso in prima persona, è l'immagine con cui voglio dirvi "ciao" o, come si dice dalle mie parti, "Mar sin leat".
Non dimenticate chi siete, mai. Né la magia con cui potete contaminare ogni cosa.
Ce n'è bisogno.
 

La Redazione
Caporedattore: Merida McReady.
Vice Caporedattore: Allen Hollowdale.
Articolisti:  J. Burtons, T. Cox, S. Hollins, A. Hollowdale, C. Marmaduke, M. McCohen, M. McReady, T. Patel, J. Pearse.
Inviati speciali: Patrick Ionis.
Fotografia: Charlie Marmaduke.