Attimi di terrore alla banca Gringott: la mattina del ventidue novembre la signora Amanda Treespoon si è ritrovata al centro di una vicenda che ha dato parecchi grattacapi al Ministero della Magia. Un Goblin, dipendente della Gringott, ha preso in ostaggio la signora Treespoon, minacciandola con un coltello puntato alla gola. Il riscatto per liberare la donna consisteva in una collezione di gioielli, appartenenti da secoli alla famiglia Treespon. La ragione per un simile attaccamento a tali gioielli risiede nel fatto che sono stati presumibilmente creati da alcuni Goblin, antenati di Ogruk, questo il nome dell’autore della vicenda. Il signor Henry Beaufort, esperto di gioielleria, sostiene accanitamente la sua tesi, ovvero che i gioielli non sono assolutamente realizzati da Goblin, ma al massimo da qualche maldestro gioielliere Babbano, a differenza di quanto dicono James Hubert e Herbert Robinson, altri due eminenti esperti del campo.
GoblinAl momento, Ogruk è in attesa di essere processato, anche se probabilmente la decisione sarà quella di mandarlo al San Mungo. Si ritiene infatti che il suo sia stato un chiaro segno di squilibrio mentale, anche basandosi sulle testimonianze dei presenti all’avvenimento. «Blaterava! Diceva parole prive di senso!» afferma il signor Ackley, dopo aver ascoltato Ogruk parlare la sua lingua madre. Probabilmente ha fatto un po’ di confusione. La vicenda si è risolta con l’intervento di un uomo, Sam Caufield, che l’ha stordito con un precisissimo Schiantesimo, dando modo agli Auror accorsi subito dopo di poterlo portare via in attesa del giudizio del Wizengamot. La signora Treespon è momentaneamente ricoverata al San Mungo in stato di shock, ma i Guaritori dicono che si riprenderà in pochissimo tempo.
Il Ministro si definisce stupito, se avessero avuto il minimo sospetto avrebbero sicuramente aumentato i controlli nella banca; inoltre, è stato comunicato che gli Auror incaricati di sorvegliare la zona sono anche loro in attesa di processo, a causa di mancato svolgimento di un pubblico servizio. Ma volendo basarsi su una testimonianza più accurata, ovvero quella di uno dei protagonisti della vicenda, il signor Caufield, possiamo ricostruire l’accaduto. «Ero dietro di lei» esordisce l’eroe che ha salvato la donna da morte quasi certa. «Ho sentito chiaramente la signora presentarsi come membro della famiglia che possiede quei gioielli, con tono decisamente orgoglioso. Al che, il Goblin l’ho visto un po’ infastidito, ma nulla di che, si sa che sono un po’… così. Ma tempo qualche secondo, che questo inizia a far cadere oggetti, e a tremare. E tutto d’un tratto salta sul bancone, afferrando la signora da dietro, puntandole un aguzzo coltello alla gola. Tra varie imprecazioni in Goblinese, la creatura ha rivendicato più volte l’appartenenza di quei gioielli, con tono decisamente isterico. La situazione era critica, e vedendo che erano tutti imbambolati ho deciso di agire, mandandolo al tappeto. Ora spero solo che la signorina Treespoon stia bene».
Secondo la mia modesta e molto personale opinione, non credo che le cose siano andate come ha raccontato il signor Beaufort. Si stava autoglorificando, ci scommetterei sopra. Concludendo ci terrei a dire che, come se non bastasse il costante pericolo dell’ordine del Sigillo di Fuoco, non si può stare tranquilli neanche quando si va a ritirare qualcosa alla Gringott, in tutta onestà. Spero solo che chi di dovere si renda conto del pericolo che l’intera comunità (magica e non) sta correndo, e che intervenga nella maniera opportuna, anche per evitare tragedie totalmente slegate dall’operato del Sigillo. In definitiva, bisogna rimanere costantemente con gli occhi ben aperti: questo è uno dei tanti avvenimenti che ci fanno capire che il Ministero non può essere ovunque con i suoi blasonati Auror.

Clovis O’Gilead