By Ivy | giugno 17, 2013 - 9:42 pm - Posted in Giugno 2069

Rieccomi qui ad occuparmi dell'ultimo articolo sul Torneo indetto dal Cavalierato di Mornay! A torneo finito ritengo che sia più opportuno e soprattutto proficuo un po' per tutti, un resoconto generico che miri a non soffermarsi esclusivamente al riassunto di ogni duello fine a se stesso.
Per di più, si tratta dell'ultimissima competizione dell'esclusivo torneo annuale di cui probabilmente non si parlerà ulteriormente negli anni avvenire – forse -; se non siete andati a tifare per i vostri beniamini (nonché compagni) in questa occasione, quando vi ricapiterà nuovamente?
Per cui, illudendomi del fatto che l'affluenza – seppur mediocre – agli ultimi scontri sia stata correlata alla dovuta attenzione che un evento del genere (per l'evento in sé ma soprattutto per gli alunni coinvolti) meritava, il riassunto di ogni duello mi evito di affrontarlo.
Contrariamente preferisco impiegare piuma, inchiostro e tempo analizzando i protagonisti di codesto torneo che ormai è giunto al termine, dopo l'analisi a caldo di novembre, non so se ricorderete…

 

Rosalie Kole, Alexander Connelly, Iryde Nightmare, Andrew Blue, Katherine DeLaParker, Aryan Sander & Bradenbilius Rothenberg:
Riguardo loro non mi dilungherei eccessivamente poiché, in seguito a rinunce, ritiri, infortuni, impegni scolastici vari ed eventuali, non mi è stato possibile fare, e lungi da me farla, un'opportuna analisi dei suddetti partecipanti. Ecco il perché del seguente voto. Da notare l'aggiunta del signorino Rothenberg a questo gruppo… Per quanto volessi trattare la sua questione singolarmente, vista l'appartenenza familiare del signorino, non è corretto da parte mia e preferisco non farlo. Voto: N.C

Septimius Sonn:
Ritengo che il signorino Sonn, nonostante il suo percorso altalenante durante lo svolgimento del Torneo, meriti qualche riga da parte della sottoscritta. Lo spirito creativo e la brama di vittoria dimostrate dal Serpeverde ad ogni incontro sono note da ricordare poiché, se accostate ad altre di nobile derivazione, fanno sì che un combattente sia completo. Voto: 5.5

Penelope Bennett:
Non so perché ma mi sarei aspettata maggiore, come dire, incisività da parte sua nello svolgimento degli scontri. Ha dimostrato un barlume di coraggio nel non tirarsi mai indietro davanti ai suoi avversari, chiunque essi fossero, e di affrontare sempre ogni sfida a testa alta; certo, come già detto il risultato è stato quello che è stato, ma tutto sommato il suo è stato un percorso sufficiente. Voto: 6

Miley Smith & Alice Leary:
Le due aspiranti cavalierE più grintose che il Torneo potesse avere. Sono state le rappresentanti femminili della grinta e della voglia di primeggiare per astuzia e puntiglio con doti e caratteristiche che vanno oltre la prestanza e predisposizione fisica legata al sesso. Buon lavoro, decisamente. L'unica vostra colpa è quella di non aver spinto ulteriormente al massimo delle vostre possibilità. Voto: 7

Heert McNails:
L'ammissione delle proprie colpe e degli errori conseguenze di affrettate valutazioni, è alla base di un comportamento nobile e corretto. Ed è quello che intende fare la sottoscritta. Mi scuso pubblicamente con il signorino McNails per le parole che gli ho rivolto nei precedenti articoli sul torneo. E' colui che maggiormente è cresciuto duello per duello, scontro per scontro, vittoria per vittoria, sconfitta per sconfitta. Non ha abbassato la guardia né perso la speranza ed ha dimostrato di riuscire a rimediare ai propri errori e disattenzioni nel migliore dei modi. L'inizio era risultato essere a dir poco disastroso, ma in certi casi non è sufficiente soffermarsi alla prima e superficiale impressione, no? E questo è proprio uno di quei casi. I miei complimenti signorino, davvero, e le mie più sentite scuse. Voto: 8

Sami Medicine & Leroi Gordon:
Purché ad ogni competizione il vincitore sia stato sempre uno solo, nel mio articolo non ci saranno "vincitori" o il prevalere di uno sull'altro… I due in questione hanno dimostrato, uno per delle caratteristiche l'altro per delle altre, cosa volesse dire aspirare ad essere il vincitore di un simil torneo con determinate caratteristiche. Contrariamente a come pensi il signorino Medicine, non saranno i suoi commenti sul suo giornale ad impedirmi di esprimere giudizi positivi ed altresì oggettivi nei suoi confronti in quanto vincitore di duelli eccelsi e sbalorditivi, sempre. Certo, la modestia e la gentilezza magari non faranno parte del suo essere, ma non possiamo non ammettere quanto i suoi metodi di combattimento fossero precisi ed ad effetto. D'altro canto non possiamo non dire lo stesso del signorino Gordon che, come ultimamente ho spesso ripetuto con foga, è la perfetta personificazione dell'antica nobiltà cavalleresca. I suoi metodi di combattimento sono risultati raffinati ed eleganti, le sue gesta ed il suo comportamento in campo memorabili. Due soggetti – il Tassorosso ed il Corvonero – degni di nota da parte di noi tutti. Insieme raffigurerebbero l'emblema e l'essenza del Cavaliere. Voto: 9

Ma, al di là dei partecipanti, è doveroso dedicare qualche riga ad un altro fondamentale protagonista: il Capitano Lord MacDorrow. Egli si è occupato dell'intero svolgimento del torneo dal suo inizio, nel corso dei mesi, fino alla fine, sebbene abbia dovuto lasciare il castello prima del finalissimo incontro. Ebbene sì, da brava scribacchina ho cercato informazioni maggiormente dettagliate sulle motivazioni alla base di questo "avvenimento" ma sembra che siano stati ordini supremi provenienti direttamente da Sir Rothenberg ed ai quali il Capitano ha dovuto adempire, come era giusto che fosse. Al suo posto è subentrato il maggiore Guillaume De La Motte come reggente dell'autorità che spettava al predecessore e, con ciò, la prerogativa di premiare il vincitore e tutto il resto. Tornando a Lord MacDorrow, egli insieme ai suoi sottoposti, quest'anno sono stati soggetti ricorrenti nello sfondo paesaggistico del castello di Hogwarts, con i loro accampamenti ed i cavalli sulle rive del Lago Nero. Soggetti del tutto nuovi per il castello e la sua storia, da ricordare ai posteri.
E per finire, ma non per importanza, doverosi ringraziamenti vanno da parte di noi tutti – sì, mi assumo ogni responsabilità di tale affermazione – alla preside Loreen Wallace per aver acconsentito allo svolgimento di queste competizioni ed a Sir Tebaius Rothenberg poiché, con codesto Torneo, ha permesso anche a chi è lontano anni luce dal mondo di Mornay di avere quantomeno un'idea di cosa sia quella realtà e di come si distingua dalla loro; non solo per quel che concerne lo svolgimento del Torneo in sé -permettendo di provare in prima persona l'antica e nobile arte del combattimento- ma anche e soprattutto nell'aver concesso l'ingresso estivo nell'isola a degli studenti estranei e che in altre circostanze non avrebbero potuto aspirare di visitare l'isola con tutto ciò che l'essere una realtà militare a sé stante comporta. Non è la prima volta che scrivo codeste parole, ma mi premura alquanto puntualizzare l'importante, perché no anche a livello storico, passo innovativo che i Rothenberg hanno compiuto. Ne avrete fin troppo pieni i bolidi di me e delle mie puntualizzazioni a riguardo ma, fidatevi, per noi di Mornay e per la nostra storia l'importanza di questo gesto è suprema. Detto ciò non mi resta che augurare a voi tutti buone vacanze!

Ivy Hevenge. Terzina Grifondoro, 13 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisce; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta… Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Fa parte del Club del Libro dal primo anno.
By Stephen Medicine | giugno 16, 2013 - 7:20 pm - Posted in Giugno 2069

20 a 280

Giuro solennemente che non sarò di parte… subito dopo aver scritto: SI, SI, SI! FINALMENTE, SI! LA COPPA E' NOSTRA. IO L'HO TOCCATA E TENUTA IN MANO. SI!
Ehm, ehm. Dicevo… sarò imparziale.
Le condizioni climatiche erano delle migliori, non solo niente pioggia e poche nubi, ma anche un leggero venticello che rinfrescava l'aria. Dall'ultimo GT ho quasi paura di andare sulla scopa con la calura. Quasi. Il pubblico era particolarmente scalmanato. Il fatto che entrambe le squadre avessero la possibilità di vincere la Coppa del Quidditch di Hogwarts all'ultima partita del Campionato infervorava gli animi, come la creatività. Sono certo che abbiate visto tutti gli striscioni in giro per gli spalti. Ce n'era un po' per tutti e per tutti i gusti, da quelli violenti che minacciavano di fare lo scalpo a quelli con correzioni fuori rima per evitare le volgarità, passando per quelli equivoci dei Muldoon.
Quando però le formazioni sono entrate in campo devo ammettere che ho avuto il sentore di quel che poi è successo.

Grifondoro: Sorority Trulock; Seth Lucky (C), Tommy O'Flynn; Nicole Silverstongue, Larry Vedder, Dimitri Leroy; Rox Jackson.

Serpeverde: Penelope Bennett; Albert Vandenberg (C), Hilary Darcy; Lila Lamb, Rupert Garros, Aryan Sander; Giselle Lanfrad (Vc).

Niente Thingread tra i Battitori Grifondoro e di nuovo niente Billy nel reparto Cacciatori. Ok, due riserve su sette giocatori magari non avrebbero necessariamente fatto la differenza, ma parliamo di un Battitore ed un Cacciatore di tutta esperienza. Un gran peccato. Difficile invece capire se sia un peccato oppure no che in campo al posto di Blue ci fosse la Sander. Non si può sicuramente dire che il Cacciatore titolare di Serpeverde abbia contribuito alla vittoria della sua squadra. Non si è mai visto giocare. Si può capire che abbia avuto degli imprevisti, dei problemi di salute o quel che è, però non giocare neppure una partita su tre denota poco rispetto per un posto a cui anche altri ambivano e che non è giusto ricoprire senza avere intenzioni serie. Io avrei giocato anche con tutte le ossa rotte. Recriminazioni a parte, passiamo agli eventi.
Il gioco con i Bolidi è stato poco incisivo sul risultato finale. Pochi colpi andati a segno e per lo più i Battitori sembrano intenti ad allontanare i Bolidi dal gioco, come se avessero paura degli avversari di reparto e preferissero allontanare le palle dal gioco. Non critico l'efficacia della strategia, ma forse il gioco ha perso un poco di spettacolarità. Lucky riesce comunque a piazzare alcune palle. Ha colpito Giselle ad una coscia proprio quando entrambe le Cercatrici hanno avvistato il Boccino e l'ha rallentata un poco (voto: 7.5). Per quasi tutta la partita se l'è dovuta vedere con la Darcy, che è stata il più delle volte preceduta. Cosa che la Serpeverde non deve aver gradito troppo visto che gli ha indirizzato un Bolide ben piazzato che però Lucky è riuscito a controllare, anche se un po' malamente. Forse troppo ingenua Hilary, che sperava di mettere in difficoltà un Battitore di una certa esperienza (voto: 6). Vandenberg, invece, colpisce ed anche bene, ma lui è uno dei maggiori esponenti del metodo "allontaniamo i Bolidi dalla zona calda" (voto: 6.5). Dirigersi verso lo stesso Bolide con la compagna di reparto, però, proprio non lo capisco. Se almeno avessero dato vita ad una dipplebeater contro Lucky ci sarebbe stato eccome. Invece… niente. Un altro che gioca a rimpiattino come la Darcy è O'Flynn (voto: 6.5) che per lo più se ne sta in difesa della sua Cercatrice, ma quando gioca lo fa tirando in direzione dei Battitori avversari.
In questa partita entrambi i Portieri si sono ritrovati a dover parare numerosi lanci. Nessuno vive di rendita sui propri Cacciatori. Però è sicuramente differente il risultato. Dopo un esordio a livello internazionale deludente, finalmente Penelope mi fa rimangiare qualsiasi brutto voto io le abbia dato (voto: 8). Para ben cinque tiri su sette. Solo la Silverstongue riesce a metterla nel sacco. Niente da fare per Vedder e Leroi anche se pure loro ci provano. La media della Trulock è ben diversa (voto: 3). Di quattordici tiri verso i suoi anelli riesce a pararne solo uno, anche se in più di un'occasione c'è andata molto vicina.
Potrebbe sembrare che tutto il reparto Cacciatori Serpeverde fosse in splendida forma, ma non è esattamente così. Lo era sicuramente la Lamb che mette a segno sei goal (voto: 9), sicuramente la migliore in campo. Non raggiunge i livelli di Trott solo perché non è riuscita a spuntarla per bene con la Silverstongue (voto: 7.5) alla contesa. Per il resto Lila recupera, passa e segna. Pur segnando ben quattro goal Garros (voto: 7) e tre la Sander (voto: 7), entrambi non convincono del tutto. Garros si fa fregare da un Bolide compagnatogli contro da Vedder (voto: 5.5) e non riesce a fermare il ben più giovane ed inesperto Leroi (voto: 6.5) che in compagnia della Silverstongue si esibisce in un bel movimento a spirale. Aryan recupera dei passaggi, ma i suoi cross non sono esattamente da manuale. Per fortuna ha tutto il tempo per migliorare e secondo me l'anno prossimo se la vedrà alla pari con Katniss Gray per aggiudicarsi il posto da titolare che spero non venga ridato a Blue.
Nel gioco con il Boccino c'è poco da dire. Giselle magari sottovaluta qualche Bolide che la colpisce, impedendole di fare meraviglie in una partita sulla carta già vinta contro la Jackson, ma il boccino lo acchiappa lei (voto: 8) diventando la nuova Miss Tre su Tre. Che altro c'è da dire? Che la partita avrebbe potuto finire diversamente se la Jackson (voto: 5) avesse scelto scelto un'altra traiettoria? Probabile, ma paga quell'errore ed anche con lei come con la cercatrice Tassorosso ci sarà modo di rivederla e rivalutarla il prossimo anno. In questo Giselle ha fatto mangiare la polvere a tutti.

Mius Sonn. Compirà 17 anni a Novembre. Ha uno spirito mite, quindi gli rode solo un po' non poter partecipare ai corsi di Smaterializzazione di quest'anno. E' una secchia, ma non una di quelle fastidiose. L'anno scorso è stato riserva Cacciatore della squadra di Quidditch dei Serpeverde. Quest'anno ha provato a rientrare in squadra ma gli è andata male. Si allena comunque con loro per non perdere la mano. E' portato per il disegno ed ha sempre pensato che gli sarebbe piaciuto dipingere quei quadri che riempiono le pareti di Hogwarts. Sta però vagliando altre strade per dopo i MAGO, come poter diventare un cavaliere di Mornay o, quella più realistica, della giustizia magica. Talvolta va fuori di testa, ma è un mago. Sarebbe strano se non avesse un pizzico di follia.
By Stephen Medicine | giugno 15, 2013 - 9:53 am - Posted in Giugno 2069

ovvero Erzsebeth Dalloway e Willough Harrenhal

 

Diversamente da quel che vanno dicendo in redazione: io non mi sono sfidata con nessuno a colpi di nessunissima Fattura Capelli di Piombo per attirare l'attenzione di nessun cavaliere. Io ho già il mio cavaliere. Lui è gentile, bello, simpatico, intelligente e coraggioso. Se non lo dice non si nota che era un Tassorosso. E' un pacchettone tutto compreso di cavalleresche virtù. Quindi non mi spaccate la bacchetta e finitela con queste illazioni. Stavo solo passando per di lì e sono finita vittima di una fattura vagante. Certo, poi mi sono vendicata. Ma voi che avreste fatto? Vi sareste fatti affatturare senza reagire? Non credo proprio. Comunque, alla fine dei conti sono qui per riportarvi gli avvenimenti che hanno avuto luogo nell'eleggere Miss e Mister Insegnante. Forse con un po' di ritardo, ma sempre e comunque in tempo. Cominciamo con il conteggio dei voti.

 

Mister Insegnante
Voti Votati
30 Willough Harrenhal
21 Nathan Powell
9 Immanuel Rhys
6 Reginald Weetmore
3 Byron Cavendish, Lucas FitzRoy, Philibert Phelan, Eustace Fletcher, Octavius Oven, Zevran Thingread e Frederick McLies
1 Alphonse Dupret
1 Bianco
2 Nulli (Monroe Llewellyn)
 
Miss Insegnante
Voti Votati
27 Erzsebeth Dalloway
15 Monroe Llewellyn
12 Andromeda Perringhton e Rosmilda Welkentosk
9 Loreen Wallace e Anassibya Graveyard
2 Bianco
3 Nulli (2 Alphonse Dupret e 1 Zevran Thingread)

 

I votanti sono stati parecchi. Visto il gran numero di volantini che è comparso nelle bacheche per questa elezione c'era anche da aspettarselo. Non serve che vi scriva quanti erano ed in cosa consistessero, visto che l'articolo "muro degli insegnanti" uscito nello scorso numero è stato più che esplicativo. Non mi resta quindi che ufficializzare anche qui che Mister Insegnante è il nostro amatissimo nuovo Maestro di Incantesimi Willough Harrenhal, mentre il titolo di Miss Insegnante va all'assistente di Difesa Contro le Arti Oscure: Erzsebeth Dalloway. Queste non sono sicuramente due vincite sorprendenti. Che i due insegnanti siano apprezzati lo sanno tutti, basta ascoltare qualche conversazione tra studenti. Nessuno dà ad Harrenhal del Troll e ben pochi apostrofano la Dalloway come Megera. Certo, a bassa voce, dopo un'interrogazione andata male perché invece di far diventare canterino un roseto si è riusciti solo a far ruttare qualche rosa, qualcuno ha insultato Harrenhal, ma era colpa del fervore del momento ed era completamente immotivato.
Sono comprensibili anche tutti gli altri voti. Hogwarts non ha mai avuto insegnanti incompetenti, neppure ai tempi della Applebaum e di Reed, nonostante qualcuno dica il contrario. Però vorrei soffermarmi qualche secondo sui voti che abbiamo dovuto considerare nulli. Non perché qualcuno ha scritto il nome del suo calzino animato personale, ma perché avete inserito degli insegnanti di genere sbagliato nelle due categorie. Quando Lewis dava a McAnis della Miss Voce degli Studenti era divertente. Tanto McAnis era un grinzafigo. Tutta la scuola rideva ma se ne fregava e lui con loro… almeno la maggior parte delle volte. Con Thingread senior vale la stessa cosa. Con Dupret… bè… con Dupret… sì, insomma… è un maschio, sopravviverà. Inserire la bravissima Professoressa Llewellyn tra i Mister Insegnante, però, è una cattiveria bella e buona. E' una donna, quindi, nonostante il suo aspetto rude, è sicuramente sensibile. Questa presa in giro non se la meritava. Vergogna! Solo perché una donna è più robustella del normale questo non vuol dire che sia meno femminile. Chiunque stia anche solo pensando che scrivo queste cose per solidarietà si vergogni anche lui. Sempre riguardo ai voti nulli vorrei fare un'altra precisazione: i voti alla Professoressa Graveyard sono stati conteggiati come validi perché effettivamente ha tenuto qualche lezione anche quest'anno. Ci è sembrato brutto non tenerne conto. La paura che qualcuno di noi sembra avere per quella donna non c'entra nulla.
Vorrei anche far notare come ci siano stati degli insegnanti che non hanno racimolato neppure un voticino. Ok Medicine, che è qui da poco e non è stato neppure ancora assunto; la Wisemind e Sander che non fanno lezione da una vita e che probabilmente hanno litigato con i loro superiori a quanto si dice in giro; i Crucchi che non sono insegnanti anche se sono piuttosto belli da vedere; la Scott che è più sfuggente di un Demiguise. Come si spiegano, però, le assenze tra i votati del Professor Court e del Professor Moshe? Andiamo! Uno è così bello che lo si dovrebbe votare solo per quanto è piacevole da guardare mentre vaneggia delle sue robe numeriche incomprensibili, mentre l'altro è l'insegnante di Volo. Dovrebbe essere il preferito di tutti i primini e dei fanatici di Quidditch. Se scopro che quelli del primo anno non votavano per i nostri concorsi faranno meglio a diventare sfuggenti come la Scott.
Con la storia della fattura e gli esami di questo mese ci ho messo un pochetto a trovare il tempo di intervistare Mister e Miss Insegnante, ma chiaramente ce l'ho fatta. Non avrei mai permesso a nessuno di chiudere quest'iniziativa al posto mio. Vega e Eoghan sono stati bravissimi, ma questa è una mia idea e l'ultimo articolo spettava a me.

Ho accolto i nostri vincitori nell'aula 11 dopo la cena. Avevo preparato tutto perché potessero stare a loro agio e dopo qualche convenevole sullo stato interessante… cioè… interessante mica tanto, voglio dire: ha partorito anche mia madre e per giunta una bambina di quasi cinque chili, non è che la cosa sia poi tanto interessante. Le donne partoriscono dall'inizio dei tempi. Comunque vi scrivevo che dopo qualche convenevole sulla gravidanza della Professoressa Dalloway siamo subito passati all'intervista al Professor Willough Harrenhal e dell'altra che la mia Piuma Prendiappunti ha trascritto con la sua solita solerzia.
Vi aspettavate che gli studenti votassero così compatti per voi due? Avete soppiantato gli altri insegnanti di numerosi voti.
Harrenhal: «Per niente… scusami, prima le signore.»
Dalloway: «E` stata una piacevolissima sorpresa, cara. Non tanto per voler ostentare modestia, quanto più perché quello di questo castello è un corpo insegnanti davvero eccellente.»
Harrenhal: «Io non credevo proprio. Ci sono molti altri insegnati bravi e… e… meritevoli, sicuramente più di me.» 
Non sia modesto. Lei è senza ombra di dubbio uno dei migliori ed avrebbe dovuto aspettarselo. Anche io ho votato per lei, il suo sorriso, le sue lezioni, le sue spalle così grandi che danno l`impressione sarebbe capace di proteggerci da qualunque… cosa.
Harrenhal: «Ah, ti ringrazio, bambola! Ma anche Zevran ha delle belle spalle grandi.» 
Sì, questo è vero, ma il professor Thingread ha certi giorni in cui pare farebbe meglio a stare in infermeria. Mentre lei è sempre così… in forma.

Harrenhal: «Spero comunque di averlo meritato perché so fare abbastanza bene il mio lavoro.»
Sì, sì, certamente sarà anche per quello.

Harrenhal: «Lei è una di quelli meritevoli, ad esempio.»
Per onor di cronaca vi faccio sapere che indicava la sua collega lì presente.
Dalloway: «Ti ringrazio, ma è un complimento immeritato, anche se molto lusinghiero. Non trova anche lei, cara?»
Harrenhal: «No, dico seriamente!»
Già da questo scambio di battute mi è sembrato chiaro che sarebbero volate le carinerie d'obbligo tra i due. Però non era esattamente solo quello. Non fermatevi. Continuate a leggere.
Come siete ossequiosi. Decisamente l`atmosfera è tutta altra cosa di quando intervisto degli studenti. Se gli studenti di Hogwarts hanno scelto voi come loro insegnanti preferiti. Voi chi scegliereste tra di loro come vostri studenti preferiti. Non parlo necessariamente a livello scolastico, ma anche per il loro carattere, il loro aspetto e le loro capacità. E` severamente vietato dare risposte evasive, come sono tutti uguali per me e roba così. Due nomi per ognuno. Uno studente ed una studentessa. Chiaramente motivando la vostra scelta.
Harrenhal: «Non si dovrebbero fare certe domande, lo sai vero?»
Oh, signore, certo che si fanno queste domande. Sono le domande che tutti gli studenti vorrebbero farle e che leggeranno con interesse. Una brava giornalista deve fare le domande giuste.

Dalloway: «Posso motivare il mio rifiuto di fare nomi dicendole che lo ritengo iniquo e poco professionale. Non intendo dire che siate tutti uguali, ma ognuno di voi ha le sue peculiarità e, ammesso e non concesso che ci sia qualcuno che ne possiede di più notevoli o semplicemente a me più gradite, credo sia più utile discuterne in separata sede con l`eventuale diretto interessato. Raramente le preferenze dichiarate portano a qualcosa di fruttuoso e se lei vuole considerare questa risposta evasiva piuttosto che concreta mi permetterei di suggerirle un`attenzione migliore alla semantica.»
Signora, la sua risposta è chiarissima. Non vuole sbottonarsi e va bene. Non le punterò la bacchetta al petto… anche se mi piacerebbe… per costringerla a rispondere, sia chiaro.

Harrenhal: «Secondo me sei tu. sei tu una delle sue studentesse preferite, non te lo dirà mai ma sei anche tu.»
Oh, no. Io non sono niente di speciale. Tocca a lei, signore. Sceglie qualcuno e inventa scuse anche lei?

Harrenhal: «Sarò banale, sicuramente, e crederai che è tutto amor di casata ma Elle.. avanti lo sanno anche i muri che la signorina McDronick è la mia studentessa preferita! Con lei anche l`altra spilla: Heert. Credo perché mi ricordano un po` chi ero e come ero al castello alla loro età. Sorridono un sacco e mi piace la gente che sorride. Loro sono solari. Sono… sempre pronti a mettersi in gioco. Sono curiosi e si impegnano molto e con ottimi risultati. Io… io mi diverto a passare il tempo con loro, davvero. Questo ce l`hanno anche tantissimi altri studenti, eh! Però forse loro un po` di più rispetto ad altri.»
Elle, eh? Scelta interessante.

Non è vero. Non era interessante per nulla, ma ho dovuto fingere. Sia mai che pensasse che ero gelosa. Invece l'ha pensato ugualmente, visto quel che ha detto subito dopo.
Harrenhal: «Mi piaci anche tu, sai tesoro? perché sei molto diretta ed arguta.»
Comunque a quel punto ero troppo presa dal fatto che i due si guardassero e fingessero di non farlo. Con il mio solito tatto ho cercato di capirne la ragione.
Perché la fissa, signore? Ha una caccola che spunta dalla narice o della verdura tra i denti?

Harrenhal: «Non la sto fissando, non la.. no! non la stavo fissando, guardavo di là.. non… no.»
Non mi ha convinto neppure di striscio. Voi non c'eravate e difficilmente potrete capire, ma… era chiaramente sulle spine. In difficoltà. Io credo che tra quei due ci sia un po' di feeling. Ora, questo non è L'Eco, quindi non mi addentro in supposizioni da giornali scandalistici di terza categoria. però… anche la fretta della professoressa a trovare una scusa è stata sospetta.
Dalloway: «La pryxie. Il professor Harrenhal ha un particolare interesse per le pryxie. Dico bene?»
Con la professoressa c'era la sua Pryxie. Lui ha confermato l'interesse subito dopo ed io ho fatto finta di crederci. Però… perché non me l'ha detto lui che si è limitato a negare? No, no, non me la raccontano giusta e se fossi una giornalista dell'Eco approfondirei, ma non lo sono. Lancio a loro la palla.
Veramente sembrava più intento a guardare lei, ma… oh! Sarà lo strabismo di Venere che colpisce i bei ma… schi… e le belle femmine. 

Dalloway: «No, Signorina, le assicuro che stava guardando Alayna, ma potrebbe essersi confusa vista la…prospettiva da cui sta osservando le cose.»
Lasciamo stare. Passiamo alla prossima domanda. E` personale e riguarda una caratteristica fisica e stilistica che vi contraddistingue. La redazione moriva dalla voglia di sapere da lei, Professoressa Dallaway, se il colore dei suoi capelli è naturale. 

Dalloway: «Sì, cara, il colore dei miei capelli è naturale…ancora.»
Le concediamo il beneficio del dubbio.
Mentre per lei, signore, la domanda è scontata. C`è una ragione particolare per cui ama tanto i capelli da cowboy?

Harrenhal: «Quando avevo tre anni avevo paura dei tuoni e quando di notte pioveva io non riuscivo a dormire. Una notte mio padre per farmi dormire mi mise in testa un cappello, simile a questo. Mi stava grandissimo, sai?! E… però smisi di piangere e sono riuscito a dormire. Poi ogni volta che c`era il temporale prendevo sempre il cappello, così mi sentivo… al sicuro, non lo so, ero un bambino! Quindi è per questo che amo tanto i miei cappelli, sì.»
Oh… una storia dolcissima, signore. Mi pento tantissimo per aver detto alla Darcy che era una domanda cretina. Le nostre lettrici andranno in brodo di felix leggendola. Ora parliamo del vostro rapporto. Ho capito che vi stimate a vicenda, però sarei curiosa di sapere quale sia stata la prima impressione che avete avuto l`uno dell`altro.

Harrenhal: «Hilary?! E` lei che te l`ha chiesta? Ha fatto una bella domanda, allora, mh?»
Sì, a quanto pare ogni tanto ne imbrocca una anche lei. Ora parliamo del vostro rapporto. Ho capito che vi stimate a vicenda, però sarei curiosa di sapere quale sia stata la prima impressione che avete avuto l`uno. dell`altro.

Harrenhal: «La prima volta che l`ho vista ho pensato subito che fosse una donna, beh, molto bella; sei d`accordo con me vero Britney?»
Oh, sì, devo ammettere che sarebbe una bella donna se non fosse sformata per la gravidanza. Io continuo a non vedere la luminosità di cui si parla sempre in giro riguardo alla donne in attesa.
Harrenhal: «In realtà non è quella la cosa fondamentale. E' che… la prima impressione che lei ti concede non la capisci nemmeno tu. Non riesci a dare un nome a quest`impressione. Però se ti concedi una seconda impressione allora capisci quello che succede. E' proprio quello che ti dà: non capire. Lei non… non ti fa capire. Non vuole che tu capisca, ma non tutto. Lei non mi sopportava, lo sai? Non mi sopportava proprio. Perché io volevo capire quello che mi nascondeva dalla prima impressione e lei invece non me lo voleva far sapere.»

Ok… mi limito a dire: Professor FitzRoy , stia con gli occhi ben aperti. Tanto iù che lei ha dato l'impressione di volerlo fermare senza riuscirci dando la sua risposta.
Dalloway: «Inopportuno. Fuori luogo. Troppo invadente. Una persona che presta poca attenzione alle conseguenze. Incosciente. E, sinceramente, lo penso ancora.»
Ah, le schermaglie amorose, che dolcezza.
Il vostro premio "particolare" è stata una graziosa donazione da parte dello Scrivenshaft di Hogsmeade: Un registro auto-aggiornante e dotato di incantesimo Gnaulante anti-sbirciatori, con segnalibri personalizzati che si materializzano ed evanescono alla voce del proprietario. Credete che ne farete uso o come è già successo con altri premi lascerete i premi a prendere polvere in qualche cassetto?
Dalloway: «Bhe…trovo sia un premio adorabile e sarebbe un vero e proprio peccato sprecarlo, quindi sarò molto lieta di farne uso appena ne avrò modo.»
Harrenhal: « sono stati gentili quelli di Scrivenshaft, fategli avere i miei ringraziamenti.. e non solo per forma scritta cioè, vai da loro e dì che li ringrazio! E comunque sì! Lo userò sicuramente, almeno ci sarà un pelino più di ordine in ufficio, mh.»
Proprio collegato ai registri si può introdurre la questione dei vostri metodi d'insegnamento. Quali sono e come mai i ragazzi li apprezzano tanto da avervi votato a queste elezioni?
Dalloway: «Il perché gli studenti li apprezzino non deve domandarlo a me. Piuttosto, potrebbe provare a dirmelo lei, Signorina Quills, ammesso e non concesso che faccia parte di coloro che mi riconoscono un merito in tal senso.»
Chiedevo solamente di fare qualche possibile deduzione dettata dal vedere le reazioni degli studenti durante le lezioni, ma se non vuole fare neppure quelle non è assolutamente un problema. Io trovo le sue lezioni molto stimolanti semplicemente per il fatto che dopo Powell e la Graveyard lei sembra una vacanza rilassante.
 Dalloway:  «Volendo parlare del metodo in sé per sé, invece, lo definirei… induttivo. E' un termine un po' pretenzioso. Non che voglia ergermi ad esponente di una particolare e rinomata strategia d'insegnamento, semplicemente, per quel che mi riguarda, trovo produttivo che voi veniate messi di fronte ad ipotetici ostacoli che vi spingano a ragionare, a trovare soluzioni attingendo dalle conoscenze che vi vengono fornite giorno per giorno, a sondare quale è il giusto equilibrio fra intelletto e istinto.»
Harrenhal: «ma io non ho ancora capito se sono un bravo insegnante. Comunque andresti molto più sul sicuro chiedendo a loro, sai, tesoro?! Ad ogni modo… mh. E' una domanda difficile… una cosa che cerco sempre di fare è tipo… mh, cioè vorrei che non si soffermino troppo sull'ovvietà. La magia non è solo quella che si impara qui e beh, probabilmente è questo quello che voglio far capire.. credo. Poi certo, cerco anche di non annoiarli troppo così, ecco, mi diverto anche io, alla fine, e probabilmente imparano un po' più… volentieri la materia, ecco.»
SVEGLIA! Non addormentatevi ragazzi, continuate a leggere.
Ora la domanda di rito con risposte meno entusiasmanti di tutte: cosa rappresenta per voi Hogwarts? Non siete più studenti, ma dopo averla frequentata siete tornati ad insegnarci. Non posso credere che non ci sia una ragione legata al vostro passato qui.
Dalloway: «Non credo che ciò che Hogwarts rappresenta per me sia molto diverso da ciò che rappresenterà per lei o per qualsiasi altro suo compagno quando ne sarete usciti, cara. E' l'inizio. Della vita di un mago in quanto effettivamente tale e della vita di un ragazzo come entità singola, una persona che si approccia a slegarsi dalla famiglia. Non è neppure necessario soffermarsi più di tanto a riflettere per rendersi conto di come questo luogo accompagni gran parte della formazione delle persone che hanno il privilegio di entrarvi, e non mi riferisco solo ad una formazione prettamente accademica. Ponendola in questo modo, si potrebbe parlare di semplice nostalgia ma, volendo essere un po' meno banali, posso dirle che ritengo ci sia un momento della vita in cui oltre che facile è addirittura quasi naturale accorgersi che offrire la propria esperienza a chi, come voi, ha ancora tanto da vivere e scoprire è quanto di più utile si possa fare.»
Harrenhal: « Hogwarts.. dai è Hogwarts, un po' come per tutti! Sono così come mi vedi oggi perché come molti di voi ho passato sette anni imparando, crescendo in quest'ambiente. Quando mi è stato chiesto di fare l'insegnante ho accettato perché mi interessava l'idea di stare dall'altra parte della cattedra; cioè io ho spesso mandato a fanpluffa.. oddio si può dire?! … vabbè, tanto lo dite anche voi. dicevo?! …. Ahn sì! Insomma.. avevo alcuni insegnanti in antipatia ed altri in simpatia ed ho voluto provare a.. mettermi dalla loro parte, questa volta. Te l'ho detto, bella mia, non lo so se sono la persona più adatta ad insegnare e farvi avere quello che ho avuto io, però…faccio del mio meglio! »
Bè, per lo meno una volta tanto non ho ricevuto una risposta monosillabica. I professori si sono distinti.
Ora la domanda che tutti aspettano. Il fatto che siate due miei insegnanti potrebbe far pensare che sarebbe più saggio non farla, ma… non posso deludere i miei lettori. La vostra vita sentimentale. Professoressa. Sappiamo tutti che Hogwarts ha riacceso la fiamma tra lei ed il Professor FitzRoy e che state per mettere al mondo un figlio insieme. Ci può dire cosa l'ha spinta ad una simile scelta? E' proprio vera la storia che i Corvonero si innamorano dei Serpeverde?
Dalloway: «…Credevo che il gossip fosse una peculiarità della testata giornalistica… avversaria, se così la si può definire. Fra l'altro, loro sanno sicuramente molto meglio di me quale assortimento di casate è un clichè e quale, invece, un simpatico imprevisto.»
Sorvoliamo sul suo sguardo assassino. 
La testata giornalistica avversaria spara bolidate a caso. Io faccio una domandina particolare ad intervista a cui l'intervistato può anche rifiutarsi di rispondere. Non forzo nessuno e riporto fedelmente ciò che mi viene detto.

Dalloway:  «Cosa vuole che le dica, signorina? E' mio marito. Lo è stato per anni e, anche se non porto più il suo cognome, non ho smesso di considerarlo tale. Forse è un po' troppo giovane per avere un'idea completa di cosa potrebbe rappresentare per lei il matrimonio, ma sono certa che capirà cosa intendo quando mi prendo la libertà di descriverlo come un vincolo forte, inscindibile. Questo almeno nel caso in cui una simile unione sia dettata da un sentimento reale e non da qualche tipo di costrizione sociale o…confusione emozionale? Non è né un obbligo né un impegno che ci si è imposti di mantenere ad ogni costo,»
Giusto per cronaca vi faccio sapere che ha guardato il professor Harrenhal per un lungo momento.
Dalloway: «ma rappresenta la scelta, la volontà di condividere la propria esistenza con una determinata persona. Nel bene e nel male. Anche quando sopraggiungono difficoltà o…imprevisti che sembrano in grado di sciogliere questo tipo di legame. Insomma, forse tradirò qualche aspettativa, ma la realtà è molto semplice: non ho mai neppure immaginato di poter mettere al mondo dei figli che avessero un padre diverso dall'uomo che ho scelto di sposare. Sì, prima che perda tempo a chiederlo, cara, ho usato il plurale perché i nascituri sono due, quindi ora ha un motivo più che valido per pronosticare i futuri impedimenti fisici di cui parlava poco fa.»
Professor Harrenhal, sulla sua vita amorosa, invece, si sa poco e niente. Vuole darci un'esclusiva e farci sapere per chi muore il suo grande e forte cuore?
Harrenhal: «Sì. ehm… sì. Dunque io.. io non sono sposato, in realtà non lo sono mai stato. Certo, se poi dovesse succedere ben venga, ma sì. C'è… c'è qualcuna, è una persona… che… sì. Mhh. Beh, forse è meglio che non dica nulla su di lei; insomma… sarei piuttosto inopportuno nel darvi questa… esclusiva, mh? credo che le possa risultare una mossa un po'.. invadente. Non trovi anche tu? Ti basti sapere, tesoro, che sì, c'è ed ha… ha… ecco ha… ha colpito proprio il punto… già. »
Ora, io non commento.
Con questo si può proprio dire che abbiamo finito. In redazione si sta già parlando di riproporre le elezioni anche l'anno prossimo, ma rivolgendoci a categorie differenti. Io non credo che me ne occuperò. La mia mente brillante troverà un'altra iniziativa degna di questa, così che tutti possano capire come l'elezione del marmocchio a diretto del MIO giornale sia stata un colossale errore. Ho capito che Lewis e Burton erano Serpeverde e bisognava passare la palla a Tassorosso dopo un Grifondoro. Però… dovevo essere io. Non è stato Mica il marmocchio che dirigerà il mio giornale a proporre un'iniziativa a cui hanno fatto pubblicità sull'Eco e che è stata nominata da quegli altri come uno dei fatti salienti dell'intero anno. Tsk! Comunque… all'anno prossimo. Sarò la sua spina nel fianco per tutti quelli che non vogliono una Voce monotona.

Britney Quills. E' una sestina Serpeverde. Veste spesso e volentieri di rosa e fuxia. Ha le ossa grosse, dice lei. Altri dicono sia grassa, altri ancora che abbia sangue di gigante. Va forte negli incantesimi domestici. E' profondamente romantica, ma ha dovuto imparare a nasconderlo. Le piace il gossip e, pur sapendo che a La Voce degli Studenti non è ben visto, non riesce a non farne almeno un po' in ogni suo articolo. Sogna di sposare un buon partito e mettere al mondo tanti figli. E' sempre a caccia di appuntamenti nella speranza di incontrare l'anima gemella. Se siete maschi, l'avete conosciuta ed ancora non vi ha chiesto di uscire: preoccupatevi, vuol dire che siete ripugnanti.
By vocestudenti | giugno 11, 2013 - 6:39 pm - Posted in Giugno 2068

Ed eccoci arrivati all'ultimo articolo dell'anno. Cosa dire? Questa rubrica è stata piacevolmente seguita, i più piccini ne sono andati matti ed ai più grandi non è dispiaciuto molto. Sono contentissima ma… forse il discorso è meglio posticiparlo. 
L'articolo si chiama "Vita da Primino" e c'è un motivo ben valido: nei mesi precedenti ho chiesto loro pareri su tutto, del Natale, dell'amore, dell'Astronomia; abbiamo anche fatto un confronto tra i più grandi ed i più piccoli del castello. Insomma, ora sappiamo quasi tutto di loro! Ma vogliamo sapere di più, quindi ecco… 

  •  La routine di un primino.

Tutti starete pensando che la routine di un primino è "svegliarsi, fare baccano da quando apro gli occhi a quando li chiudo la sera, mangiare le caramelle e saltare sui divani della sala comune", è per tale motivo che ho deciso di chiedere loro come davvero va avanti la loro giornata scolastica! 

Helen Wood, di Tassorosso, mi racconta che lei si alza e dopo essersi preparata va a fare colazione con i concasati. "E' verso l'ora di lezione che inizio davvero a svegliarmi!" mi racconta, ciò vuol dire che quando scendi le scale sei ancora in versione zombie, lo posso capire. Anche per me è così fino alla terza ora di lezione. Il pomeriggio, dopo le lezioni e dopo pranzo, studia e poi fa una passeggiatina. Quando arriva la sera se ne sta un po' in sala comune e poi a nanna. Bene, credo che in questo periodo di esami lo 'stare un po' in sala comune' diventerà 'hotalmentesonnochemenevadodirettamentealetto'. Perché, insomma, siamo tutti stanchi!
La routine di Kristen Evans è all'incirca come la mia: lei si sveglia alle 6:30, ma si prende un po' di tempo a letto prima di alzarsi. Va a fare colazione e mangia tanto in modo da sentirsi piena fino a pranzo, va alle lezioni e dopo studia tantissimo, non si dà tregua perché vuole raggiungere ottimi risultati agli esami. La capisco, anche io non mi do tregua ultimamente!
C'è chi si alza molto presto per avere il bagno tutto suo, come Nadine Davies, e chi invece come Rosalie Taylor si alza alle sette con tutta calma. Quest'ultima nel tempo libero ama molto leggere per rilassarsi e ti consiglio di leggere molto in questo periodo, così ti nominerò la primina più rilassata di Giugno! Qualcun altro, come Eleanor Bustles tra una lezione e l'altra decide invece di andare a correre in giardino per allenarsi e la notte si allena a fare Poz-… ma perché lo hai scritto se non vuoi che lo dica? Lasciamo stare va, la notte Eleanor si allena a DORMIRE. 
"Durante le giornate afose" ci dice Nadine "preferisco sedermi su un tronco basso di un albero del cortile ed osservare Apollo, il mio gatto, che rincorre animali selvatici". 

Non ho molto da commentare qui, solo che mi piacerebbe conoscere Apollo, il gatto di Nadine! E, Kristen, stai studiando tantissimo. Scommetto che prenderai E in tante materie! Complimenti, continua così, ma non esagerare: diventi matta come me! 

  • In linea generale, come avete trascorso questo anno ad Hogwarts? 

E' il loro primo anno, insomma. Le aspettative sono le stesse di Settembre? Si sono divertiti, sono tesi quanto noi per gli esami? (Non credo proprio, almeno per chi ha G.U.F.O. e M.A.G.O. !). Ecco cosa mi hanno detto:  
Kristen ed Helen sono dello stesso parere: l'anno è stato fantastico e molto piacevole ma il ripasso pre-esami stanca tantissimo. "Sono stressata per il ripasso" mi dice Kris "e credo che gli esami siano un po' pesanti". Ti posso dire, per esperienza, che nulla è davvero pesante se studi bene, piccola Evans. Andrà tutto bene, vedrete!
Per Eleanor è stato un anno bellissimo anche se è stata lontana dai genitori, questa è una cosa positiva perché molti ne sentono la mancanza! Gordon Fletcher ha trovato quest'anno super-divertente e Rosalie è rimasta a bocca aperta appena arrivata a scuola, per tutto quello che ha visto. Aggiunge di non aver fatto molte amicizie, ma stai tranquilla! Trascorrerai sette anni in questo castello, sono sicura che di persone ne conoscerai, ed anche tante!  Per Abigail Patch è stato un anno sonnacchioso, dice, ma l'amicizia con Isobel Carrot  l'ha rallegrata! Nadine invece, come Priscilla, pensa che sia stato un po' difficile integrarsi con i Serpeverde per le storie che circolano e per la paura di non essere accettate, perché entrambe mezze babbane. Priscilla ha fatto anche amicizia con le persone delle altre casate mentre temeva che nessuno l'avrebbe voluta come amica solo perché è una Serpeverde.  Pawn, non credo che ci siano i pregiudizi di sessant'anni fa sull'essere nati babbani e se ci sono ancora persone che lo pensano, sono semplicemente stupide. E se qualcuno vi prende in giro su queste cose non aspettate a dirlo ai professori, perché è davvero una cosa brutta da sentirsi dire. Lo posso capire. 

  • Cosa vi spaventa di più? Qual'è la materia più difficile? 

La mia risposta sarebbe TUTTO ma per fortuna non è stata la loro, altrimenti sarebbe stato un guaio. Non bisogna farsi prendere dal panico, è il primo anno, i professori lo considerano e vi hanno tenuti d'occhio, sapranno di certo che, anche se non raggiungerete gli obiettivi massimi, vi siete impegnati e avete dato il vostro meglio!

Sono riuscita a fare una classifica delle tre materie più temute dagli studenti del primo anno, ecco i risultati:
1. Pozioni. A qualcuno piace fare gli intrugli, sminuzzare le erbe e mettere a bollire tutto in calderone (bleah), ma a qualcun altro, come Helen e Eleanor non piace per niente!
2. Erbologia. Tra piante velenose e fagioli soporiferi, neanche io la prediligo, e Kristen, Priscilla ed Abigail sono d'accordo con me. Per qualcuno è colpa del professore o dell'assistente, non faccio nomi, per altri è proprio noiosa come materia!
3. Storia della Magia. Insomma, chi non odia almeno un po' Storia della magia? Lo ritengo normale, Helen, spaventa anche me. E sarei pronta a giurare che almeno un quarto degli studenti ha paura di fare l'esame di Storia! L'unico che non ne è spaventato è Bryan Green, che è più spaventato dal prendere voti bassi nelle materie come DCAO ed Incantesimi. 

  • Il giorno più bello trascorso al castello.

Ho chiesto loro qual'è stato il giorno più bello trascorso al castello ed ho ricevuto le risposte più svariate. Priscilla dice che la giornata più bella è stata la sua prima lezione di volo. "E' un giorno che non dimenticherò mai" afferma. Se ti piace tanto volare, l'anno prossimo potresti andare alle selezioni per il Quidditch!  Per Helen invece il giorno più bello è stato quello dell'arrivo a scuola. Ci credo, chiunque ricorda quel giorno, no? Appena entrati al castello, tutto è così magico e diverso per un novellino. Infatti Bryan afferma che i giorni più belli sono quelli delle prime lezioni, perché per un natobabbano come lui,  ha cominciato a rendersi conto di cosa davvero sono capaci i maghi.
Kristen il nove giugno ha incontrato una Serpeverde di nome Emma Theylor, la quale le ha regalato anche una gonna. Per lei è stato questo il giorno più bello e ricorda a noi tutti di non discriminare quelli della sua casata, perché non sono tutti cattivi!
"Il giorno del mio compleanno!" racconta Eleanor "Tutte le mie compagne si sono svegliate prima di me e mi hanno aspettato fuori dalla porta con le stelle filanti e i regali! Poi mi hanno dato tuuutte le loro porzioni di torta, e se mi assicuri che Oven lo leggerà, mi hanno anche fatto i compiti!" Non ti assicuro che leggerà, ma sappi che non ne sarà felice. Oh beh, la risposta l'hai data tu, spero che non ne subirai conseguenze gravi, signorina! 
Abigail dice che in uno dei suoi giorni migliori è stata tutta la giornata a scrivere e dice che può fare a meno degli amici, anche nei prossimi anni. Uhm, io direi di no, cara Patch. Nessuno ne può fare a meno, sai? Devi solo trovare quelli giusti!

  • La giornata più brutta trascorsa al castello.

Ovviamente, così come il giorno più bello, c'è il giorno più brutto dell'anno. Per Nadine il peggiore giorno è stato quando Prince ha smesso di parlare con lei ed ha anche sentito un po' la mancanza dei suoi genitori, nonostante siano insopportabili – a volte – sono sempre i suoi genitori. Beh, ha ragione. Bryan pensa che la vittoria dei Serpeverde contro i Tassorosso sia stata in assoluto la giornata peggiore, perché voleva davvero che la sua casata vincesse la coppa del Quidditch. Abigail è stata sgridata da un professore per non aver avuto la forza di volontà di tenere uno gnomo e ad Eleanor non è piaciuta una lezione con la Dalloway, che l'ha fatta sentire davvero agitata. Kristen invece mi ha raccontato che una volta è dovuta restare nei bagni femminili per un mal di pancia ed ha sentito la lamentosa Mirtilla Malcontenta. 
Le giornate "no" ci sono sempre qui al castello, per tutti. Per me ad esempio le giornate-no iniziano con una tempesta di neve che impedisce di uscire fuori, quando mi sveglio in ritardo e arrivo dieci minuti dopo a lezione, sbaglio i compiti o rispondo male ad una domanda di un professore. Oppure quando c'è allenamento delle cheerleader ed ho dimenticato la borsa con l'occorrente in dormitorio, perché poi devo correre a prenderla! Per combattere queste giornate basta una sana dormita.

  • La persona più divertente che avete conosciuto.

C'è sempre, al castello, quella personcina che non dimenticherete mai perché vi fa sbellicare dalle risate ogni volta che la incontrate, raccontandovi battutine, facendovi scherzetti o facendoli agli altri! Chi sono le persone più divertenti del castello, secondo loro? 
Eddie Iophe, secondo Helen, che fa davvero ridere e se ne inventa sempre una nuova!  "Hamish Falconer!" risponde Priscilla "Si, Starry, immagino tu lo conosca: è del primo anno a Grifondoro, quello che si ingozza sempre di dolci…" Eh si, lo conosco. E consiglio lui di mangiarne meno altrimenti avrà un grande mal di pancia! 
Per Bryan la persona più divertente è Matilda Winkly, di Tassorosso, mentre per Eleanor il trio Jamsy&SJ sono i più divertenti. Ma tutti i suoi amici sono davvero divertenti, dice, ed Hayley ha fondato un Club del Biscotto. Uh, voglio esserci anch'io, accettate le quintine? 
"Isobel Carrot" afferma invece la piccola Patch, "è la persona più allegra e solare che io abbia mai conosciuto!" e ne sono davvero felice! Ne approfitto per presentarla a tutti.

Isobel Carrot è una secondina di Corvonero. Lei è la mia apprendista! Aspira a diventare, come me, una protettrice dei primini. Io sono davvero felice che lei abbia scelto di farmi compagnia, anche perché l'anno scorso è stata tra i primini che ho cresciuto! 

Bene, siamo arrivati alla conclusione. Mi sento soddisfatta di ciò che ho fatto, sappiate che voglio bene ad ogni singolo primino di questa scuola. Qualcuno è venuto da me a lamentarsi che i primini stanno perdendo il rispetto verso i più grandi a causa mia, bene, è il momento adatto per parlarne: i bambini del primo anno sono solo più piccoli di noi e non credo che comincino a rispondervi se non sono stati interpellati! 
Ringrazio inoltre tutti quelli che hanno supportato il Voce ai Primini, che l'hanno letto ed hanno partecipato alle interviste, la Redazione e Theresa Williams, che mi è sempre stata accanto. 

GRAZIE A VOI, CHE AVETE LETTO QUESTA RUBRICA!

Spero proprio di riavervi come lettori, se l'anno prossimo scriverò ancora per La Voce degli Studenti. Tanti saluti e buona fortuna a tutti per gli ultimi esami!

Starry White. Quindici anni, sedici li compierà ad Aprile. E' nata a Bristol, vive ad Edimburgo da un anno. Frequenta il Quinto anno ad Hogwarts nella casata di Tosca Tassorosso. New entry tra gli scribacchini della Voce, è una persona tranquilla e gentile con tutti. Non infastidisce nessuno ed è sempre pronta ad aiutare gli altri. Innato istinto materno verso i primini, i quali la chiamano "Mamma-Starry" per il modo in cui lei si occupa di loro. I suoi articoli infatti riguardano i più piccoli del castello, i loro mini-problemi ed i loro pensieri. E' amica di tutti coloro che vogliono essere suoi amici, non fa distinzioni ovviamente ed ha un legame molto forte con la compagna di dormitorio Theresa Williams. Fa parte della squadra di Cheerleader della sua casata sin dal secondo anno, è un'ottima atleta a quanto dicono. Adora Aritmanzia e Rune mentre odia Storia della Magia ed Erbologia, Difesa non le riesce bene negli ultimi tempi. Quest'anno avrà i G.U.F.O. e si è imposta di superarli con voti positivi.
By vocestudenti | - 2:04 pm - Posted in Giugno 2069

Sono abbastanza sicura che nessuno aspetti la fine della scuola per programmare le proprie vacanze, soprattutto se in realtà si tratta solo di confermare ai propri genitori che sì, anche quest'anno verrò con voi a trovare la bisnonna a Santo Domingo, ma possiamo evitare di starci tutta l'estate, grazie, sì anche invitare Phil qualche amico ogni tanto non sarebbe una cattiva idea. Cioè, suppongo che non tutti avranno una bisnonna a Santo Domingo e non posso invitarvi tutti dalla mia, sareste costretti a dormire sull'impiantito di canne o all'esterno sotto il cartello, puramente folkloristico, "fattucchiera voodoo", ed è abbastanza scortese. In ogni caso, se riuscite a svicolare educatamente dalle visite parentali estive, ci sono alcuni posti dove mi piacerebbe andare. No, non ho sbagliato a scrivere la frase, ci sono posti in cui a me piacerebbe andare, ma se riuscite a svicolare e ci andate anche voi, siete liberi di farlo.
Di solito si parla di posti da favola, riguardo i più bei luoghi di vacanza mai visitati, ma io vi parlo di posti da leggenda, o leggendari che dir si voglia. Naturalmente sono leggendari solo per i babbani, perchè noi sappiamo bene che la Terrortour organizza viaggi al Lago Invisibile di Avalon, famoso per le tasse di transito come anche per il Coro delle Nove Sorelle, un gruppo musicale femminile le cui nenie sono famose quantomeno in tutto il Regno Unito. Se andate ad Avalon, un suggerimento: cercate di non addormentarvi. Non succede niente di male, ma certe voci dicono che girano un bel po' di spiriti sull'isola e ogni tanto prendono in prestito qualcuno mentre dorme per poter sentire nuovamente la terra sotto i piedi. Non temete, gli spiriti non possono lasciare Avalon, perciò in casi estremi basterà andarsene e tutto tornerà come prima. Ovviamente, fatevi un po' di conti. Se avete una personalità poco interessante, prendete in considerazione la possibilità di tenervi lo spirito dentro.
Voglio sperare che non sia il caso di mettersi qui a disquisire sull'importanza storica di Avalon, sulla diatriba tra Merlino e Morgana che vede coinvolta l'isola e la successione al trono di Artù, gli scontri tra la Lega di Morgana e l'Ordine di Merlino – almeno ve lo ricordate cos'è l'Ordine di Merlino, vero? Forse vi dirà di più il nome di Mornay, dato che quest'anno in particolare se n'è molto parlato e se ne parla ancora. Cosa collega Merlino a Mornay? Be', l'opinione di James O'Lyon, che è "solo" lo storico più famoso della storia della magia moderna. Secondo O'Lyon, ci sono fondate possibilità che il fondatore dell'ordine di Mornay, ovvero Ethelweard Bédoiedant, fosse in realtà sir Bedrybant (versione gallese) o sir Bédoiercome (versione francese), uno dei cavalieri della tavola rotonda, la cerchia di Artù e quindi sotto l'ala di Merlino. Ho capito, state per smettere di leggere e urlare che è un complotto per farvi ripetere Storia della Magia, la smetto qui, tanto più che devo ritrovare una ricetta di pan pepato ricerca di Erbologia e non posso dilungarmi.
Mornay sarebbe un bellissimo posto da visitare, se fosse visitabile. Già normalmente le visite guidate si ottengono solo dopo permessi, contropermessi e controlli, potete ben immaginare che al momento è difficile ottenere un via libera, dopo quanto successo appena due mesi fa, evento che dovreste ricordare poichè è comparso sia sulle testate giornalistiche che qui sulla Voce. Se non lo ricordate, evitate di fare gli indiscreti e inseguire Ivy e Rothenberg, o anche Merida, per i corridoi. Vi basti sapere che probabilmente solo i vincitori del torneo dei cavalieri potranno approdare per qualche giorno a Mornay, come previsto dal premio, mentre tutti gli altri dovranno aspettare che si calmino un po' le acque. A meno che non siate cavalieri o parenti di, naturalmente.
E parlando di eventi devastanti, mi viene in mente un altro posto da leggenda che sarebbe interessante da vedere almeno una volta nella vita. Certo, c'è chi dice che in effetti si può vedere una volta sola, data l'alta percentuale di sparizioni, ma si sa che molti tendono ad essere catastrofici senza motivo, anche più di Philip. Perciò, vi invito ad andare a dare un'occhiata ai cosiddetti Triangoli Maledetti, porzioni in realtà quasi quadrangolari di mare in cui si assiste ad una serie di eventi atmosferici che tolgono il fiato, dovuti per lo più agli esperimenti degli aritmanti e mai riportati alle loro condizioni perchè attirano un sacco di turisti. Uno dei più famosi è il Triangolo delle Bermuda, ma ce n'è un altro in Alaska, il Triangolo di Malaspina, omonimo del vicino ghiacciaio Malaspina – dal nome di Rudolph Malaspina, aritmanta del XVIII secolo. O ancora c'è il Triangolo di Thera, nel mar Egeo, il Triangolo del Capricorno, lungo le coste del Madagascar, o il Triangolo De La Cruz al largo del Messico. I triangoli sono ovunque, figure che non ho mai apprezzato particolarmente, ma per osservare un fenomeno aritmatmosferico potrei fare un'eccezione.
Se però allontanarvi da casa vi è proprio impossibile, potete sempre ripiegare su un'attrazione che la Terrortour mette a disposizione sul retro del negozio al numero 59 di Diagon Alley. Si tratta della Bocca della Verità, un piccolo totem in cui vengono ricreate illusioni che permettono brevi viaggi immaginari, anche se pare molto vividi, e il tutto a soli 2 galeoni e qualcosa. In fondo basta sapersi accontentare, e poi potreste scoprire che guardare da soli un enorme vortice mentre si ascoltano le Nove Sorelle sul lago di Avalon è meno emotivamente interessante rispetto a stare in due sotto un piccolo Sylvent. Saluti dalla bisnonna e buone vacanze.

Vega Rushton. Un affarino Serpeverde di 16 anni che sa costruire bambole voodoo, ma non lo fa perché è estremamente maleducato strappare capelli altrui. Attenti a voi. Ha lontane origini dalla Repubblica Dominicana, nei Caraibi, ma la sua famiglia vive a Canterbury. Le piace la Storia della magia e la sua insegnante preferita è Rosmilda Welkeltosk, il che la dice lunga. Da qualche tempo gira sempre con una forchetta in tasca che funge da tortura psicologica per Philip. Fa parte del Club del Libro e ritiene che tutti gli altri iscritti leggano troppo lentamente. Lei sa tutto. Vi sta osservando anche in questo momento, anche se voi non saprete mai come.
By vocestudenti | giugno 10, 2013 - 11:55 pm - Posted in Giugno 2069

Ovvero: ricordati che l'anno prossimo ce li hai tu, gli esami

Allora, io devo innanzitutto dire una cosa… Anzi, no, mi fanno cenno che non devo dirla. Però io la voglio dire lo stesso e la dico! Partiamo dal presupposto che io sono Kermit Knightsbridge, uno studente del Serpeverde che forse ricorderete per aver fatto cantare le armatur-… ok, mi fanno decisamente cenno di tacere, quindi vado dritto al punto: redazione, sappi che t'ho perdonato per aver bocciato il mio articolo di prova dello scorso anno… cooosì come sono sicuro che tu abbia perdonato me, Harriet, per avervi inviato una pagina del mio diari… cioè, della mia agenda, in cui analizzavo i miei sogni settimanali. Ero sotto filtro d'amore, ok? E lo sai che non dicevo sul serio, quando ho scritto che sei più carina di mia madre. Non che tu… che mia madre sia… cioè…
Seh, va bene, ho capito. E in effetti mi ero dimenticata di dirti che il tuo… ehm, articolo, potrebbe non aver mai visto la redazione, maaa sono cose che capitano. In ogni caso… adesso puoi riscattarti ed essere il mio intervistato, perché noi non stiamo soltanto perdendo tempo con una Prendiappunti e facendo finta che gli esami finali non siano alle porte. Perché ridi? Guarda che sono seria, volevo fare un esperimento; un esperimento giornalistico che vorrebbe, diciamo, analizzare le ultime due generazioni che si trovano al castello. Vale a dire la mia, l'annata dei magandi attuali, e quella a cui… beh, appartieni tu. Quella del futuro settimo anno.
No. Allora… no. Io non appartengo a un bel nulla. Non a quei ragazzini là, almeno. Sai bene che io spiritualmente sono del settimo anno e, che se mi trovo ancora al sesto, è solo perché sono nato il due settembre e quindi la lettera mi è arrivata dopo. Ciò nonostante, nel mio animo io sono già prontissimo a lasciare questo castello per addentrarmi… LI' ALL'ESTERNO! – l'ho detta bene, vero? Quindi te lo chiedo di nuovo: perché, tra tutti quanti, hai scelto proprio me come rappresentante del sesto anno? … no, non rispondere, te lo dico io: perché essendo più grande c'è sempre stata una barriera tra me e loro, e questo mi permette di essere totalmente obiettivo nel dare giudizi sulla classe in quanto elemento esterno.

… veramente stavo per dire che né la Lanfrad e né la Quills erano disponibili, e quindi ho dovuto improvvisare… ma ok, pensala come vuoi. A me basta che rispondi. Comunque. Sai, ci ho pensato a lungo, e devo dire che mi sento fortunata ad essere nata nel 2051. In questi sette anni mi sono lamentata spesso dei miei coetanei… ma devo dire che, tutto sommato, i miei compagni di classe sono abbastanza innocui. Hanno solo fatto prendere un infarto a mezzo castello con quella trovata di Halloween sul Sigillo, ma per il resto… dai, in confronto a voi sono delle persone quasi tranquille. E, boh, pure se dovesse sorgere qualche problema in questi ultimi giorni, mi basterebbe togliere la maglietta a Lucky, gettarlo in mezzo alla Heyannir e alla Yurath e avrei creato un ottimo diversivo per darmi alla fuga.
MI STAI SPEZZANDO LA BACCHETTA, SMETTILA DI RICORDARMI CHE-… ok, ti odio ma sono calmo; ed eh, devo proprio darti ragione: sono circondato da futuri detenuti di Azkaban. Tra parentesi, avviso il pubblico che se mi dovesse capitare qualcosa non voglio essere seppellito ma cremato, e poi venire inserito in un vasetto di Giunchiglie Strombazzanti. Chiusa parentesi. Che stavo dicendo? Ah, sì. Azkaban. Non gli sto lanciando una maledizione, sia chiaro, è che elementi come la Kole e Vandenberg certe volte si comportano un po' come pare a loro senza pensare prima alle conseguenze di ciò che fanno. Che poi due anni fa… o era l'anno scorso? Boh, comunque avevamo pure Mordey in classe, quindi non è da escludere che quell'anno nel nostro Cappello Parlante ci fosse dentro qualcosa di strano. Tipo un Gorgosprizzo affamato di astuzia. Ma, in ogni caso, a proposito di sigilli… aspetta, mi ripeto che magari non hai sentito bene: si-gil-li; un Jobberknoll mi ha detto che la tua classe di Aritmanzia quest'anno ha avuto qualche problema coi SIGILLI aritmantici. E, per dovere di cronaca, non ti sto sventolando in faccia una Ricordella soltanto per vendicarmi. Noo.

Uhm, inquietante. E… ok, è vero, c'è stata qualche incomprensione, ma penso sia dovuta al fatto che quest'anno la Lowenn sia stata meno… uhm, euforica del solito. E quindi se lei non faceva interventi, chi vuoi che avesse voglia di farli, dopo anni in cui ci si era abituati ad ascoltare in silenzio le sue conversazioni con McLies? Ah, ecco, che poi: tu hai mai visto quel mago arrabbiarsi? Io sì. Oh, son soddisfazioni pure queste.
Avete veramente fatto arrabbiare l'hipster? Brrr, spero non vi abbia punito facendovi ascoltare l'ultimo singolo degli Apalapuchia. Anche se le tue orecchie mi sembrano ancora vergini, quindi mi sa che l'avete scampata. Nah, e per quanto mi riguarda devo dire che non mi viene in mente nessun fallimento generale o professore che quest'anno ce l'ha avuta particolarmente con noi. Anzi… secondo me al sesto anno ci sono un po' troppi "cocchi di" che scorrazzano ancora liberamente. Di questo passo sai Harrenhal chi comincerà a ricordarmi? Quel docente di Pozioni vecchissimo di cui ti avevo parlato… quello che Kaan Twincerd dei Black Potion aveva definito il suo modello di vita. Lumacorno, te lo ricordi?

Ma chi, quello che fu indagato per aver "collezionato" ragazzini?

… mi uccidi a sintetizzarlo in questo modo. Ma sì, lui. Ecco, diciamo che non mi stupirebbe se Harrenhal il prossimo anno aprisse un club riservato agli amanti dei cappelli e alle fanciulle sprovvedute – te lo dicevo che i Gorgosprizzi ci hanno messo lo zampino – come Elle ed Azrael. Ma poi che ha lui che io non ho? Cioè, io sono giovane! Ed anche più maturo rispetto alle mie compagne di classe, naturalmente. Invece… boh, se da te corrono tutte dietro ai giocatori di Quidditch, da me non hanno senso della misura, e oscillano dall'idolatrare persone che potrebbero essere loro padre ad ammiccare verso Justin Herres. Uhm? Ah, ho detto "Justin"? Scusa, volevo dire Sami, è che loro si assomigliano e lui ha un nome strano, mi fa pensare troppo all'indie scandinavo. Solo che S… Sami è un po' come quell'attore teatrale lì che sta sempre con cosa, che ha fatto i cori in-… insomma, ormai lui e la Lanfrad sono un'entità unica: il GISAMI. Che non suona neppure così male, potrei scriverci su una canzone e farla leggere alla Broomstick, magari è la volta buona che mi accetta nel Gruppo Musicale. O potrei farla leggere ad Amber Meng; anche se sarebbe inutile, a quanto ne so c'è un complesso in formazione ma che accetta esclusivamente studenti Corvonero, e siccome non ci tengo ad essere Corvonero anche solo per finta… Peccato, però, perché Niamh secondo me è molto brava, e sono sicuro che quando parlava di coverizzare ballate non si riferiva a quelle dei Fantàsia, che sono sopravvalutatissime… vero? Su, fate i bravi, e ascoltate un po' quelli che secondo me sono i pezzoni che meriterebbero di-… Harriet, perché stai togliendo la piuma dal foglio? Dai, lascia, che così magari la Whiteheart mi legge e comincia a redimersi. Quando ho avuto il suo carattere, dopo essermi esercitato nel Rituale dello Scambio, volevo solo ascoltare il Puffskein Puff. Coincidenze? Vabbè, visto che insisti a cambiare argomento… tu con chi ci vai al Ballo dei Magandi? Con Oscar Trott?

… anche tu. Ma che è? Non capisco perché da qualche giorno i fan di Trott mi vengano a dire di stargli lontano che altrimenti gli porto sfiga e non ottiene un contratto quidditchistico. Comunque, no, in realtà non ci andrò proprio. Perché non mi va di andarci. Ho quasi sempre saltato i balli, non vedo perché dovrei cominciare ad andarci adesso.
Cosa? Ma è il ballo dell'ultimo anno! Il giorno più bello, più romantico e magico della tua esistenza. E' la tua ultima chance per vivere una fav-… e… ehy, dì alla tua piuma di non fare scherzi, e che in realtà io stavo dicendo "mi piace guardare il Quidditch mentre ascolto musica alternativa". A me comunque non farebbe schifo andarci, perché non mi dispiace ballare… quindi se Oxter ti da buc-… vabbè, Oxter, Oscar… è uguale… sappi che puoi venire da me. O puoi farmi invitare da una tua compagna di classe disperata. Tutto ma non la Polland, però; mi da sempre del lei, e mi fa sentire vecchio! E io sono più giovane di Harrenhal, ricordiamo. Ma anche più maturo.

O-ok. Sono, ehm, sicura che il tuo appello non resterà inascoltato. Male che va ti resta sempre l'anno prossimo per metterti a fare fin da settembre lo zerbino assieme a McNails – eh, è proprio vero quel che diceva mio nonno: tira meno un crine di Unicorno di… vabbè, lasciamo perdere. Piuttosto! Torniamo a parlare di cose serie, come il fatto che io quest'anno ho gli esami M.A.G.O. e tu no. Questo probabilmente rassicura molti dei tuoi compagni, anche solo per il fatto che rimane loro ancora un anno da trascorrere coi "migliori amici per sempre"… mentre a te, guarda, non sto neanche a chiederlo se vorresti polisuccarti nella sottoscritta, perché so già che la risposta sarebbe sì. Io invece non scambierei affatto il mio posto di maganda col tuo; perché, ok, Hogwarts è tanto carina e allegra e blablabla, ma penso sia meglio andarsene prima che sia troppo tardi. E per inciso, è già troppo tardi. Quindi no, Knightsbridge, benché tu ti sia… uhm, sforzato di elencarmi i lati… ahn, positivi di coloro che seguono i tuoi corsi, sappi che non mi hai incantato. Non ti invidio per niente. Così come non invidio quelli del quarto anno, che si ritroveranno a scuola persone nate nel 2060. Ti rendi conto? In questo momento esistono persone nate nel 2060 in grado di pensare! Morgana, adesso non esageriamo, che se già adesso gli undicenni sono strani, figuriamoci come saranno allora. Però… beh, fisicamente non sono certo lattanti, e questo non mi pare vero. Ma sai che ti dico? Che mi sa che assieme ad Harrenhal, stiamo invecchiando un po' pure noi.

Au contraire! Noi stiamo solo crescendo… – quindi, davvero, se vuoi che sia io a superare qualche tappa importante del tuo percorso di crescita devi soltanto avvertirmi con un mese di preavviso – sono semmai altri ad invecchiare. Tipo Weetmore… si vociferano cose strane, dalle parti del secondo anno, come il fatto che abbia vuoti di memoria e stia già organizzando il suo primo Complemorte. Parente tuo, 'et? Questo spiegherebbe perché alla fine hai… no, questo non lo dico, bisogna lasciare un po' di suspense ai lettori.
Insomma, settimini, io vi auguro tante care cose, ma prima ancora di questo vi auguro di riuscire a superare tutti i vostri esami; anzitutto perché neppure io vorrei alcuni di voi nella mia classe… e poi perché, visto che ormai ci sono, penso che questo me lo dobbiate. Che
ce lo dobbiate. CAMBIO DELLA GUARDIA, ADESSO TOCCA A NOI DOMINARE HOGWARTS! 

Kermit Knightsbridge & Harriet Mayfair

By Anne Burton | - 11:20 am - Posted in Giugno 2069

Non si è neanche più liberi di fare quattro passi in tutta corsa calma per Hogsmeade, ormai, senza che le notizie ti cadano addosso e tu sia costretto a riportarle sul giornale scolastico per cui scrivi perché far finta di non aver visto o sentito nulla ti perseguiterebbe sino agli esami per cui dovresti studiare, invece che startene seduto in redazione a scrivere dei periodi lunghi almeno quanto la stoffa che serve per un vestito su misura da regalare alla Welkentosk. E sembrerà ancora più bizzarro se dovessi dirvi che in effetti è proprio a causa della professoressa di Storia della Magia che mi sono imbattuto in quello che è un fatto di cronaca a tutti gli effetti… ma andiamo con ordine, meglio.
Il pomeriggio di una tranquilla domenica – era il 2 di Giugno, si – il sottoscritto Philip Noreal è uscito di tutta corsa da un noto negozio di Hogsmeade, famoso per aver donato con il tempo tanti rotolini di grasso a chi – come me – non sa resistere al suo richiamo ogni volta che c'è un week-end al villaggio magico. In realtà, però, stavolta la mia visita dal signor McHoney aveva uno scopo didattico, lo giuro, ossia acquistare dei dolcetti di pan pepato che la professoressa Welkentosk ha nominato in una delle ultime lezioni perché pare che la ricetta in questione arrivi direttamente da svariati e svariati secoli fa, dopo una ventennale diatriba tra maghi e Babbani. Ad ogni modo, io ed il mio sacchetto di leccornie correvamo per vedere Vega non far tardi e, come sempre quando si ha fretta, non ho di certo fatto caso ai lacci delle scarpe che, per magia o per intervento di qualche burlone del caso, hanno deciso di aggrovigliarsi tra loro proprio mentre passavo davanti ai Tre Manici di Scopa. Bella sfortuna, vero? E bella figurina da cioccorana, me lo son detto da solo ed al di là della fine che han fatto i dolcetti appena acquistati! Da bravo giornalista che sta imparando a vederne di tutti i colori, però, inizio a credere che esista un oracolo degli scribacchini – ben più potente del dio eco – che fa sì che quando c'è qualcosa nell'aria ci debba essere anche qualcuno pronto a scriverne. Quindi eccomi lì, ancora in ginocchio davanti ai Tre Manici di Scopa, quando mi passano davanti un mago agghindato neanche fossimo a Gennaio ed una strega bionda e diversamente alta – per non offendere nessuno – diretti entrambi verso l'interno del locale da cui è appena emerso il professor Lucas ho un'area funerea FitzRoy. Potrei dire che mi hanno incuriosito, si, ma sembrerebbe tanto un'affermazione fatta con il senno di poi, perciò mi limiterò a fornirvi testimonianza di ciò che ho visto, anche perché dopo il richiamo del docente di Cura non c'erano poi molti studenti ancora a spasso. Così mi sono rimesso in piedi abbastanza lentamente, lo ammetto, anche perché intento a decidere mentalmente se rischiare una punizione e far dietrofront verso Mielandia – poveri poveri dolcetti – oppure dirigermi mestamente verso il castello. 
Se non fosse per qualche urlo proveniente dai Tre Manici sarei chiaramente andato verso Mielandia scuola, ma potete ben comprendere come un ragazzino della mia età non può evitare il richiamo di madame curisitè ed è per questo motivo, oltre che perchè potrei giurare di aver visto Tommy O'Flynn metter piede là dentro poco prima, che ho cercato di vederci meglio, in tutta quella faccenda di urla e trambusto avvertibile abbastanza anche da fuori. Volevo vederci meglio… volevo. Perchè in realtà – ecco dove sta la notizia – non ho visto praticamente niente! Polvere buiopesto, ho pensato subito a qualcosa del genere visto che Harriet ne usa abbastanza qui in redazione e mi ci sono abituato, il che mi ha fatto pensar subito all'irlandese rosso-dorato citato in precedenza e ad un suo scherzo, scusa Tommy."Che diavolo sta succedendo? Perché mi state bloccando qui?" o frasi simili pronunciate con non troppa gentilezza da più di una persona all'interno del locale, hanno invece attirato il mio senso dell'udito, nell'impossibilità di sbirciare vedere qualsiasi cosa, almeno sino a quando quella che dalle mie ricerche sui quotidiani ho scoperto essere un'Auror – ci va l'apostrofo perchè femmina, vero? – di nome Hegla McDunst, non ha spazzato via la polvere buiopesto verso il primo piano del locale. Ai Tre Manici di Scopa dovrebbero comunque occuparsi maggiormente della pulizia dei vetri, spero che questo appunto da cliente abituale possa servire, visto che ho dovuto faticare abbastanza per riconoscere al suo interno anche la sagoma più o meno nota di qualche altro studente, ad iniziare da Jude Mellark, Jane Wright e mi è parso di scorgere anche Sorority Trulock, ma il dolce timbro del professor FitzRoy deve avermi distratto abbastanza, oltre a convincermi che no, non avevo alcuna scusa per fare il piantone all'esterno di un locale pubblico, soprattutto se il termine massimo per stare al villaggio era praticamente scaduto. Mi sono allontanato in tutta fretta, perciò, dovendo lasciare questa curiosa circostanza sospesa in un limbo almeno sino a qualche ora più tardi, quando il ritardo degli studenti che ho citato è stato più che evidente per l'intera scuola, al punto che tutti e quattro sono stati riaccompagnati al castello dalla stessa McDunst che, però, non è stata la sola forza magica ad arrivare sino ad Hogwarts quel giorno, come saprete, il che non ha fatto altro che dar da pensare non solo alla Preside Wallace, ci scommetto, ed al corpo docente, ma anche al sottoscritto, ovviamente.
Non serve far chissà quale giro di pensieri, infatti, per risalire ad un vecchio discorso che ci ha fatto la Preside stessa verso metà Febbraio, in concomitanza con un'altra uscita di noi studenti ad Hogsmeade, ricordate? In quel caso ci è stato raccontato di una trasfigurazione secondo cui una quercia è ridiventata un uomo che è ricorso direttamente all'uso della magia oscura. Ora, sarà anche una casualità, ma anche in quella circostanza – se non ricordo male o mi son giunte voci errate – Jane e Tommy erano presenti…solo una coincidenza? Che poi, sono certo che comprenderete bene come in una situazione del genere

By Hils | giugno 8, 2013 - 3:44 pm - Posted in Giugno 2069

Anche su quest'ultimo numero, troviamo il consueto appuntamento con la Broomula 1, in particolare con il quarto GT che si è svolto a scuola qualche settimana fa. Come al solito, sugli spalti non si è vista molta partecipazione, se non per quei pochi Ultras che appoggiano la casata in ogni dove, anche in una partita di scacchi magici, per dire. Che sia stata la pioggia a scoraggiarli? La vedo improbabile come cosa visto che non è mai stata tanto forte: oh, l'importante è che i piloti non abbiano fatto gli schizzinosi come quegli pseudo-tifosi che si ritrovano in sala comune. Io c'ero, ovviamente, insieme alla ditta SmiJohn e a qualche altro Serpeverde nel nostro settore, ma posso dire con certezza che qualcuno sugli spalti ha monopolizzato un po' l'attenzione, perlomeno fino all'inizio della gara. Sto parlando proprio di Christine Berry che, assieme ad altri due organizzatori della corsa, ha assistito al GT dalla tribuna degli ospiti. Che sia venuta per invogliare le nuove leve a correre sempre più forte? Magari vuol fare da esempio, visto che è stata ingaggiata come terzo pilota della Scopalinda.nome immagine
Ma ora passiamo al vivo della gara e lascio spazio ad Ivy, che oggi scrive in coppia con me. 
E se per il Quidditch il via è determinato dal momento in cui la pluffa raggiunge il culmine ed inizia la sua discesa, per la B1 scolastica (mi sono informata, vi assicuro che in Biblioteca si trova di tutto, sempre) è un colore a determinarlo: il verde. E no cari compagni Serpeverde (come la compagna di scrittura di codesto dì) niente a che fare con voi, non vi corvontronfiate. Come dicevo, tutti i piloti pronti ed agguerriti dietro la torcia del via, fumo prima rosso, poi giallo e, dulcis in fundo, l'attesissimo verde speranza…si parte! E nei primi 18 giri abbiamo assistito ai tentativi più disperati da parte dei nostri beniamini di aggiudicarsi posizioni anche se, come sempre accade, il più coinvolgente è senza alcun dubbio l'ultimo. Certo, non è affatto soddisfacente per chi si impegna a dare il meglio di sé per tutti e 21 giri che sia esclusivamente nell'appropinquarsi dell'ultimo che i tifosi – sebbene non cospicui quantitativamente come suddetto dalla mia collega – si animano un po' spingendo, pertanto, i piloti a fare il possibile per garantire dei punti (se non finanche la vittoria!) alla propria casata. Ma sembra che questo passi in secondo piano quando si dà importanza al risultato in sé e non al percorso affrontato per raggiungerlo. Circa il "percorso affrontato" c'è chi si è imbattuto su di esso, letteralmente. Eh sì, parliamo di incidenti! Il primo, al secondo giro, è merito dell'ottimismo del signorino McNails che vorrebbe davvero sorpassare il signorino Sonn prima dell'anello 15 ma l'insidiosa curva a gomito ed il Serpeverde che non aveva alcuna intenzione di lasciar passare il Grifondoro, fanno sì che quest'ultimo si allarghi oltre la scia calorifera e rovini parte della saggina. Il secondo, al settimo giro, è dovuto all'esagerata brama delle signorine Sheridan e Sander di arrivare prima dell'avversaria all'anello 2; alla fine è stata la Serpeverde a riuscirci senza però dimenticare di lasciarvi – come ricordino – parte della pelle della spalla destra mentre la Tassorosso pensa bene di remunerare con quella di sinistra. All'undicesimo giro la Fair, non calcolando adeguatamente la distanza da terra a causa della quota eccessivamente bassa, la tocca con le staffe e si sloga leggermente le caviglie. Al sedicesimo giro Margareth tenta il recupero in accelerazione, ma il cugino Tassorosso è causa della sua distrazione che per poco non la fa schiantare contro il primo anello. Al diciottesimo giro sul volto della signorina Hayley Carsali è facile denotare un certo colorito verdognolo che non promette niente di buono circa la sua salute gastrica, affatto. Alla fine del penultimo giro (ed all'inizio dell'ultimo, ergo), quando i sorpassi fra i primi posti si alternano ininterrottamente, la situazione è la seguente: Justin Herres in testa, seguito da Septimius Sonn, da Heert McNails, da Amber Meng, da Katniss Grey, da Margareth Lowenn, da Melanie Sheridan, da Alexander Connelly, da Aryan Sander, da Alys Fair ed in coda, a chiudere la fila, la signorina Carsali.

Così, quindi, inizia l'ultimo giro della corsa.
Gli anelli iniziali del primo settore sembrano davvero tranquilli da percorrere per i piloti, visto che li superano facilmente senza variare le posizioni che si sono affermate fino a quel momento. Nessuna grande emozione fino al quarto anello, considerando che i distacchi sono rimasti quasi inalterati. Herres e McNails sembrano gli unici che provano a far qualcosa di utile. Mentre il Corvonero procede a zig zag per un buon tratto, impedendo ogni tipo di sorpasso da parte del suo inseguitore – Mius, per la cronaca – il Grifondoro tenta eccome di guadagnarsi il secondo posto in classifica. Niente da fare per lui, il Serpeverde non molla la presa nonostante per questo primo tratto non accenni a voler intaccare il primato di Justin. Anche la prestazione della Meng è degna di nota, considerando che è riuscita a staccare Katniss di molto e si avvicina pericolosamente al terzo posto occupato da Heertolo. I distacchi fra i piloti quindi non cambiano di molto, se non fosse per Amber che non si accontenta del quarto posto e morde le caviglie la saggina del Grifondoro.
Anche nell'attraversamento degli anelli compresi fra il 7° ed il 14° non è possibile registrare considerevoli cambiamenti o colpi di scena…Tutto tace, come direbbe qualcuno. Le scope continuano ad essere spronate, così come la pioggia continua a cadere giù, rendendo maggiormente difficoltosi i movimenti dei piloti sulle scope per via della minore stabilità ed equilibrio sulla stessa, oltre che a recar problemi per quel che concernerebbe un impeccabile movimento in curva nello svolgimento della stessa, così come in un sorpasso. Ed è proprio quello che succede al signorino McNails in prossimità dell' anello 11. Egli vorrebbe sfruttare quel tratto in curva e proprio lì superare il Serpeverde davanti, se non fosse che… non ha tenuto conto dei fattori gravità, pioggia ed entità della curvatura. E' vero, avrebbe avuto la gravità dalla propria poiché per attraversare l' anello 11 sarebbe stato necessario un decremento di quota rispetto al precedente ma avrebbe dovuto impiegare maggiore polso sulla scopa affinché non perdesse il suo controllo, controllo messo a repentaglio dalla gravità – come già detto – e anche dalla pioggia e dalla curvatura non proprio agevole. Tutto ciò fa sì che egli non riesca a sorpassare il Serpeverde, che può proseguire la sua corsa per il conseguimento del secondo posto; per di più, come se non bastasse, ci si aggiunge anche una Amber Meng proveniente da una quarta posizione che non sembra gradire. Spedita e fulminea come un proiettile ed altresì insidiosa, gli si avvicina sempre più nella retrovia.

nome immaginePassiamo all'ultimo settore del percorso, che sembra anche il più spettacolare rispetto al resto della gara. Justin non vuole concedere niente, tanto che continua a volare fino al traguardo gongolando per il suo primato ci scommetto.
Sonn per quanto provi a sorpassarlo, non riesce mai ad avere la meglio. Nonostante voli davvero velocissimo, il M.E.R.S. della sua scopa non si attiva, forse perchè non era così motivato in fondo: non lo dico io, è la sua scopa che parla. Oppure può darsi che l'incanto posto sul manico non fosse castato al meglio: oh, io non ci credo che Mius non fosse deciso a vincere. Ma torniamo alla gara. Mentre il Serpeverde prova ancora e ancora a tagliare il traguardo prima del Corvonero, alle sue spalle avviene un sorpasso strepitoso. La Meng, grazie ad una grande forza di volontà riesce ad attivare il suo di M.E.R.S., tanto che dopo l'anello 15 riesce a passare al terzo posto, lasciando indietro McNails. E' dopo questa azione che finalmente si sente qualcosa provenire dal settore dei Corvonero che applaudono la manovra di Amber soddisfatti della sua prestazione. Infatti, nonostante Heertolo provi ancora con tutte le sue forze a riconquistare il podio, non ce la fa, e si deve accontentare del quarto posto dietro la grandiosa Corvonero – diciamocelo, ha fatto proprio una bellissima gara. Dietro il Grifondoro arriva anche la sua compagna di squadra, la Lowenn, che quest'anno non sembra proprio in forma: tranquilla Marge, i M.A.G.O. non sono uno scherzo, ovvio che tu ti sia concentrata di più sullo studio. Alla fine della corsa, il la classifica è composta da: 
1. Justin Herres
2. Mius Sonn 
3. Amber Meng 
seguiti poi a ruota, in ordine, da: Heert Mcnails, Katniss Grey, Margaret Lowenn, Alexander Connelly, Melanie Sheridan, Aryan Sander, Alys Fair e Hayley Carsali.
Il podio quindi è in gran parte bronzo-blu, con una spolveratina di verde-argento – ringraziando il nostro top rider. Vista la gara mozzafiato, abbiamo pensato di raccogliere le impressioni a caldo dei vincitori: Ivy quindi si è precipitata dagli spalti – nel vero senso della parola, mi pare – per andare a parlare con i riders.

Contento/a della tua posizione? Come hai trovato il percorso? Al momento il primo nella classifica piloti è il signorino Septimius Sonn. Pensi che sia un primo posto meritato?


Justin
: Contento? Di più! Soddisfatto. Dopo il secondo posto un po' sofferto dell'ultima volta, oggi sono sceso in campo con l'obiettivo di arrivare primo e… beh, raggiungere i propri obiettivi è gratificante, no? Il percorso? Mah, né meno né più complicato degli altri; è stato certamente più facile perché il clima non era così pessimo, come nelle prime gare, ma alla fine, se lo si studia bene e ti alleni, non ci sono problemi! Beh, se Sonn è al primo posto è perché certamente se lo è meritato; è un ottimo pilota ed è stato costante per tutto l'anno, a differenza mia, che non ho avuto uno degli esordi migliori. E' giusto così, ma la prossima volta non sarò così arrendevole.
Sincero e modesto…Io non ho niente da commentare e tu?
Nemmeno io, fa piacere sentire uno che non se la crede.

Mius
: Ehm… sì e no. Il secondo posto è un ottimo piazzamento e mi consente di aumentare le distanze da molti altri piloti. Però… è pur sempre il secondo posto e credo che ogni sportivo che si rispetti voglia vincere. Io avrei voluto vincere. Per quanto riguarda il settore, nel primo e nell'ultimo mi sono trovato molto più a mio agio di quanto non sia successo in quello intermedio. Per quanto la migliore credo sia stata Amber nell'ultimo giro. Ha recuperato tantissimo ed ha dimostrato di saperci fare. Bè… Ho vinto due gare e nel resto non sono mai sceso dal podio. Credo si possa dire che è meritato. Altrimenti non sarebbe questa la situazione. Certo, sulla carta i favoriti erano altri, ma Margareth ha chiaramente la testa ai suoi M.A.G.O. e non le si può dar torto, mentre Justin direi che non è ancora escluso dai giochi. Io non ho la loro esperienza, ma farò del mio meglio ogni volta come ho fatto sin ora e, alla fine, qualsiasi posizione io riesca ad avere sarà la posizione che mi sono meritato. Le mie scuse come quelle degli altri lasciano il tempo che trovano. Sono le prestazioni a fare testo.
Sono le prestazioni a fare testo…Concordo con lei signorino, veda di ricordare ad altri in giro per il castello questa sua frase.

Amber
: Sono rimasta fedele ai colori di Casata! Non avrei osato auspicare il bronzo già dalla seconda gara! Ed Herres… semplicemente ineguagliabile, neh? Quella serpentina… (Sulla domanda riguardo il percorso, ndI ) Oh sì, Sonn è in gamba. Fuori fa il cucciolo di Crup bastonato, ma in pista non perdona.
Be', se vuole aspirare ad un posto che non sia il secondo mi sa proprio che dovrà tradire i suoi colori di Casata, signorina. Il rosso-oro è così affascinante, non trova anche lei?
… e piantala.

Ringraziamo i tre piloti che si sono gentilmente prestati a rispondere alle domande di Ivy e con questo chiudiamo. Hilary Darcy e … Ivy Hevenge vi salutano.

By vocestudenti | giugno 6, 2013 - 7:47 pm - Posted in Giugno 2069

In direttissima dalle poltrone dinanzi al camino della Presidenza! Siamo venuti a trovare la preside Wallace per chiederle di scriverci un Vita da Preside e ci siamo trattenuti un attimo perché era interessatissima ai nostri Protocolli di Sicurezza – le abbiamo regalato il Nuovissimo Dizionario dei Protocolli, che è la versione aggiornata del Nuovo Dizionario dei Protocolli, che a sua volta è la versione aggiornata del Dizionario dei Protocolli. Il Nuovissimo Dizionario dei Protocolli sarà quindi consultabile in presidenza finché non ne faremo qualche copia. Nel mentre vi anticipiamo che la regola base del Nuovissimo Dizionario dei Protocolli, che comprende Protocolli di Sicurezza validi anche LA' FUORI, è molto semplice: Non Fatevi Prendere Dal Panico! Perché, vedete, avere paura va bene, ma farsi prendere dal panico no. La paura ci mantiene vivi e non per niente siamo noi ad avere la paura e non è il contrario – questo ce l'ha spiegato Ismail Fehr quando gli abbiamo scritto per augurargli buona guarigione! – mentre la frase stessa "farsi prendere dal panico" sottintende chiaramente che è il panico ad avere noi. Ecco, la preside Wallace ha appena detto che se il panico avesse noi si farebbe prendere dalla paura, Rob McReady ha ragione quando dice che le battute scozzesi sono troppo divertenti!
Forse vi aspettavate un articolo di saluto dato che ormai siamo a tutti gli effetti settimini uscenti – MERLINO, PERCHE' CI FAI QUESTO?! – anche se c'è ancora la possibilità che ci boccino a tutti i M.A.G.O. Fin dal secondo anno papAlfred Lewis ci diceva che non ci avrebbero mai bocciati perché non vedevano l'ora di liberarsi di noi – specialmente la professoressa Carmichael non vedeva l'ora, ci manca tanto, professoressa! – ma tanto è uguale, perché noi vogliamo tanto bene a Hogwarts e chi ci abita, perciò vi verremo seeeempre a trovare! Magari fateci sapere quando state ripetendo Erbologia, come facevano Vega e Phil nella serra numero 5 qualche sera fa, così, giusto per non doverci coprire gli occhi con le foglie di Nephilia.
Maaaa dicevamo! Non è un articolo di saluto, no, quanto un altro piccolo eredemento. L'eredemento è un'eredità data per testamento, senza però che i testamentari si siano ancora uniti alle schiere di fantasmi di Hogwarts. Grinzafichissimo, vero? Ecco, dopo aver eseguito l'eredemento per i nostri compagni della Voce, ci è capitato di aiutare qualcuno a fare qualcosa… di assolutamente legale, garantiamo e sottoscriviamo, preside Wallace, legga pure quello che stiamo scrivendo, faccia come se fosse a casa sua! Cioè sì, siamo in Presidenza, è a casa sua, ma faccia come se lo fosse. Ecco, dopo aver aiutato questo qualcuno a fare qualcosa – e salutiamo Hilary Darcy e Tommy O'Flynn anche se garantiamo che non c'entrano assolutamente nulla con il discorso che stiamo facendo, proprio proprio nulla – ci siamo fatti questa domanda: perché non estendere la nostra eredità a tutta Hogwarts? Cioè, Sean l'ha domandato a Jericho e Jericho l'ha domandato a Sean, insomma, ce lo siamo chiesto a vicenda. E quindi eccoci qui, a spiegarvi cosa vi abbiamo lasciato, popolo di Hogwarts! No, in realtà non vi diremo niente. Sarete voi a scoprirlo, perché in questi sette anni noi abbiamo rivoltato la scuola come il calzino di un elfo domestico e ora tocca a voi. Non vi lasciamo soltanto un'eredità materiale, uno spioscopio, una copia delle fiabe di Beda il Bardo, un marchingegno del grande orologio o i peli dei baffi di tutti i professori e professoresse passate finora. Nossignore, noi vi lasciamo anche l'eredità ideale dei Muldoon, che dovrete raccogliere e portare avanti almeno finché non potrà essere passata ad un altro o un'altra Muldoon in futuro. Di che eredità si tratta? Semplice, voi dovete continuare a vivere Hogwarts! Dovete dondolarvi dalle scale mentre cambiano, infilare la testa in tutti i calderoni dell'aula di pozioni, pulire tutte le coppe della Sala Trofei, spolverare i volumi del Reparto Proibito, lucidare gli anelli del campo di Quidditch, osservare le stelle dalla Torre di Astronomia e andare a dar da mangiare ai Thestrals nella Foresta Proibita e alla piovra gigante in fondo al Lago Nero! Dovete girare per le aule, i corridoi, i porticati, i bagni e le cucine! Dovete scoprire qualcosa di nuovo ogni settembre e andare a casa a giugno sapendo che non sapete ancora tutto. Neanche noi sappiamo tutto perché Hogwarts ha tanti segreti – stiamo sbirciando la pergamena della preside Wallace, lo confessiamo. E allora coraggio! Questa è l'eredità che vi lasciamo, ma vi diamo anche una mano. Vedete questo piccolo ritaglio allegato all'articolo? Abbiamo chiesto ad Eoghan di fotografare un particolare, per vedere se era sulla buona strada per prendere il posto di Harriet – che sarà con noi LA' FUORI – dietro l'obiettivo della macchina fotografica. E questo particolare che ha fotografato è il pezzo di una mappa, che sarà visibile per intero sotto questo articolo soltanto a settembre. Perché a settembre noi non saremo più a Hogwarts, e quindi avrete tante mappe diverse che vi porteranno a vedere posti e scoprire cose che vi abbiamo lasciato. Se riuscirete a trovare qualcosa, starà soltanto a voi!
E anche se non è un articolo di saluto, noi vi salutiamo.
Salutiamo i professori e tutto il personale della scuola. Salutiamo le quattro squadre di Quidditch, ma soprattutto Grifondoro che non deve lasciarsi abbattere. Nicole, Jericho è fiero di te, e dice di dirti sevuoiandarealballodeimagandiconluitipo. Marge, tu hai lasciato il segno praticamente ovunque! Nel Quidditch scolastico e soprattutto nella Voce, e Sean dice che hailasciatoilsegnosudiluipure. Gli scribacchini della Voce li saluteremo nuovamente con due abbracci per ciascuno, quindi non ci resta che salutare tutto il resto della scuola, a partire dagli irlandesi kestreliani – ciao, Ian, entranellaVoceasettembremuoviti! – fino agli scozzesi grinzafichi o meno, agli inglesi con uno strano senso dell'umorismo, ai gallesi che raccontano tante belle storie, e a tutti quelli che sono britannici solo a metà o che non lo sono affatto, ma sono qui a Hogwarts perché Merlino ha voluto così! Salutiamo il WWFFB e i nostri draghetti adottivi, Sparky e Scamall, il nostro gemello adottivo Mius, i nostri Miss e Mister Insegnante Llewellyn e Weetmore, il nostro nonno adottivo Wulfrich, il vicepreside Powell e lo scomparto segreto/non più tanto segreto dove tiene la Coppa del Quidditch, eeee la preside Wallace, che ci ha permesso di restare qui fino al punto finale e di guardare Hogwarts dalla cima di questa torre.
Questa è la nostra eredità, il nostro eredemento. Noi vi lasciamo Hogwarts con i segni che le abbiamo impresso nel tempo, e siamo sicuri che li troverete e ne traccerete altri. Non vi dimenticate di noi! Adesso dobbiamo girare il castello per salutarlo, ma c'è un'ultima cosa che ci manca da dire ed è…

HOGWARTS SPACCA!

Sean & Jericho Muldoon. 18 anni ad aprile, hanno visto la luce a Kenmare, Irlanda, sotto un cielo bombardato di fuochi d'artificio, spettacolo in seguito al quale lo zio Finn è stato bloccato da una pattuglia di Hit Wizard, poi invitati a vedere i gemelli appena nati. Hanno iniziato a parlare a otto mesi, contemporaneamente, e da allora non hanno mai smesso. Grifondoro Sean, Tassorosso Jericho, ma il colore della divisa è più o meno un dettaglio. Per Hogwarts li si può trovare praticamente ovunque, tanto che gira la leggenda che abbiano reso Tabù alcune parole specifiche, in modo che quando vengono pronunciate loro appaiono. Una di queste parole è Kestrels, la loro squadra, mentre le altre sono su una pergamena nascosta nei cassetti segreti di nonno Wulfrich.
By Anne Burton | giugno 1, 2013 - 4:50 pm - Posted in Giugno 2069

ovvero un anno di pseudo giornalismo a scuola

Esiste qualcuno tra voi che forse ricorderà uno dei primi articoli di Noreal di quest'anno scolastico. E' stato un modo carino – almeno secondo lui – per cercare di tener conto delle partenze e dei conseguenti nuovi arrivi, tra i docenti e gli assistenti, paragonando il tutto ad una partita di Scacchi Magici il cui esito non è stato mai stabilito, a dire il vero. Come idea, vi dirò, non era poi neanche tanto malvagia, anche se c'è di meglio, senza dubbio. E ve lo voglio dimostrare prendendo come bersaglio oggetto del discorso una vera e propria contrapposizione annuale che inizia allo scoccare di ogni Settembre e termina a Giugno, puntuale come l'arrivo dell'Hogwarts Express che ci riporta a casa per le vacanze. O il buonumore di FitzRoy quando decide che le donne sono meno utili alla società persino di un vermicolo.
Sia che siate degli amanti della lettura o solo dei curiosi di notizie più o meno strampalate – soprattutto a seconda di dove volgete il vostro sguardo – vi sarà di certo capitata tra le mani una copia de La Voce degli Studenti o dell'Eco della cornacchia… pardon, corvo. Tra volatili che gracchiano mi confondo sempre. Bene, assodato questo piccolo particolare introduttivo, dimenticate ogni cosa che riguardi gli Scacchi Magici, tranne la scacchiera in sé. E pensate invece ad un altro gioco molto in voga tra i maghi e le streghe annoiati dai pomeriggi d'inverno autunno primavera che non passano mai e non danno scuse valide neppure per distrarsi dai compiti. Avrete sicuramente sentito parlare, mi auguro, del CUA – il primo che dice "cosa?" lo mando a pulire i fondi delle tazze di tè da Dupret – meglio noto come Cute Unicorn Attack, un gioco da tavola in cui ogni partecipante ha con sé sette statuine, rispettivamente di unicorni e pegasi animati. E, se non avete ancora messo da parte il giornale, immaginate ognuna di queste creature con la faccia di uno scribacchino o un quelqualcosalà dell'Eco. Bene. Ora, tradizione vuole che – come accade nella nostra vita quotidiana di redazione e non – ogni tanto le pareti del percorso che gli uniECOrni ed i pegaVOICE devono compiere per cercare di arrivare sull'altro lato della scacchiera, semplicemente… cambiano direzione, così che quando due giornalisti pedine si incontrano se le suonano di santa ragione. Vi giunge familiare, non è vero? Solo che mentre nel gioco gli scontri sono a base di raggi colorati o cornate e calci, direttamente, nel nostro caso si tratta di articoli o, meglio, di punti di forza e debolezza di ciascuno dei giornali della scuola che – visto che sono una scribacchina corretta ma anche no – sono andata a chiedere direttamente ai diretti interessati, ovvero qualcuno in redazione e, udite udite, Sami Medicine. Il mio fegato va apprezzato, lo so, così come le mie orecchie per aver annotato tutto senza ribattere sul momento. Che gusto ci sarebbe stato, dopotutto, se posso prendermi la mia rivincita scardinando i vaneggi di un folle direttamente daL giornale della scuola? Diamo quindi inizio al primo scontro virtuale di CUA e giuro solennemente di non essere di parte. Non ce n'è bisogno, considerando i fatti nudi e crudi. 

I protocolli dei Muldoon mantengono tutto in ordine. Nonostante queste parole di Hilary Darcy quando le ho domandato un punto di forza de La Voce, non ci si allontana molto dalla verità, basta fare un po' di memoria locale e risalire sino a Settembre, quando l'elenco di tutti i protocolli di noi scribacchini ha fatto la sua comparsa sulle pagine del giornale che avete in mano. La mossa iniziale dell'incontro spetta quindi al nostro mensile, in barba al giovane fringuello Medicine che si è affrettato a stabilire un punto di debolezza per la testata retta da Margareth Lowenn. "Un altro punto di forza dell'Eco" ha infatti tenuto a precisare il sestino "è sicuramente la partecipazione. Siamo solo Corvonero, ma riusciamo a coinvolgere più gente di quanta non ne rimedi la Voce con i membri delle restanti Case. La posta penso parli per me. L'ha detto lui: la posta parla al posto dell'Eco quindi "Rosalie, lo vuoi un panda?" o "Rory, io non sono cattivo. Te lo giuro" sono decisamente lo specchio di quel che sono. Qualche voce interiore mi suggerisce di esser fiera di dove sto, così, giusto per rendervi partecipi. E lo so, ha ragione Ivy Hevenge quando mi dice che, d'altra parte, noi scriviamo decisamente troppo rispetto ad un Eco che ha dalla sua – sempre stando alle parole di Medicine – "La fruibilità, sicuramente un altro cardine dell'Eco. Lo stile è scorrevole e divertente ed evita di scadere nella semplice narrazione di fatti: un giornale deve informare, ma un buon giornale riesce a catturare l'attenzione del lettore. Insomma, riusciamo a fare del modo in cui viene riportata una notizia una seconda notizia". E di questo non si può che dargli atto, al di là di quello che può essere il parere personale di ognuno. Smetterò quindi di domandarmi perché "Anche i Mooncalf anelano il sole" abbia avuto un enorme successo a Hogwarts, lo giuro sulla testa momentaneamente pelata di Noreal, ma non è colpa mia se ha preso per sbaglio il regalo che avevo confezionato per Jeremy. Immagino che con l'aggiunta di queste due righe l'articolo vi sia sembrato più interessante. E soffro per voi.
Primo assalto concluso più o meno in parità, quindi, con piume sparse sulla scacchiera e lettori che stanno per addormentarsi dalla noia, tristemente vero. Ripresosi in qualche modo, è ora la volta dell'uniEcorno, però, deciso a sferrare il suo attacco con quello che il suo portaVoce – siamo dappertutto, rassegnatevi – annovera di certo tra i maggiori punti di forza. "Poi… la varietà." Eccola qui, la parolina magica. "I giornalini scolastici non sono dei quotidiani e, per questo, è più appropriato evitare di focalizzarsi sulla cronaca. Noi abbiamo la cronaca, ma c'è molto altro e, se è vero che la Voce è il giornalino ufficiale, direi che la vera vita scolastica, quello che nascondono i corridoi di Hogwarts è sulle nostre pagine". Diamo all'Eco quello che è dell'Eco, ossia quello che si nasconde per i corridoi, ovviamente. Certo è un attacco d'impatto e l'uniEcorno ci ha messo tutta la sua forza d'urto per cercare di scavalcare il pegaVoice… andando però ad impattare contro quella che qualcuno in redazione ha definito debolezza de La Voce, anche se io non sono d'accordo. Sto parlando della pigrizia del lettore medio, quello che si accontenta di sapere che Heert McNails ed Alexandra Wright  - chi? – si sono lasciati ma lungi dal domandarsi perché mai Mornay sia stata presa di mira.  Quindi sì, decisamente questo è un colpo che, per quella che è la nostra scuola allo stato attuale, avvantaggia gli unicorni della torre facendo loro credere di aver vinto, diciamocelo. Come dice un vecchio proverbio inventato scozzese, però, date al corvo la possibilità di gracchiare e perderà da mangiare. E-sat-ta-men-te. Stando alle parole che il Prefetto bronzo-blu mi ha innocentemente confidato, infatti, "…l'autenticità prima di ogni altra cosa. Differentemente dalla Voce, l'Eco è l'autentica espressione di una Casa, di Corvonero. È stato voluto e pensato da Corvonero ed è il frutto dell'acume, dell'impegno e dell'estro di questa sola Casa. Il fatto che sia competitivo ed evito di dire che stracci la concorrenza… è una realtà innegabile. La Voce, al contrario, manca di una vera identità". Ora, dalle mie parti non si chiama mancanza di identità ma pluralità di punti di vista, ma volendo sorvolare – per un attacco di benevolenza – su questo dettaglio… GIOITE, LETTORI DELL'ECO. SIETE L'ESPRESSIONE DI CORVONERO. No, non esagero. Se l'Eco del Corvo è stato pensato e creato come espressione di una sola casata – assist involontario, signor Medicine – chi continua a leggerlo non fa che avvalorare questa causa a discapito di chi ha sempre fatto dell'insieme delle casate un suo punto di forza. Il tentativo della Voce di coinvolgere tutta la scuola, infatti, mi è stato sottolineato come importante e prioritario da Vega Rushton anche se era di corsa perché doveva ripetere Erbologia, così mi ha detto.
"Immagino riporterai ognuna delle mie parole con estrema professionalità. Non avrai certo intenzione di buttar giù l'ennesimo pezzo, in cui tenti di smontare banalmente le mie risposte? Sarebbe ovvio e noioso, per quanto alla noia i vostri lettori siano ormai avvezzi". Il signorino Medicine mi ha voluto dare – secondo lui – una lezione di giornalismo in questo modo, senza rendersi conto probabilmente di come abbia solo descritto le sue interviste. Sì, quelle a persone che sono ormai fuori da scuola e di cui, francamente, non importa un bolide a nessuno a meno che non sia Gregor. Pensa te! Ecco sì, vorrei tranquillizzare il Prefetto Corvonero, da questo punto di vista. Dormo tranquillamente le mie sette ore a notte anche senza creare immaginarie battaglie contro i mulini a vento, figuriamoci se mi preoccupo di smontare le sue risposte quando lo affossano per bene da sole… ad ogni modo, è ora la volta de La Voce degli Studenti per sfoderare il suo attacco che arriva direttamente dalla figura della Vice Caporedattrice Mayfair. "I Galeoni fanno girare il mondo", la frase criptica che mi ha detto è stata questa, ma io sono intelligente abbastanza da comprendere che – secondo lei ma non solo – uno dei punti di forza del nostro giornale è la capacità di autofinanziarsi attraverso la pubblicità offerta ogni mese ai locali di Hogsmeade e Diagon Alley, oltre che alle iniziative che si rincorrono all'interno della comunità magica. Certo, non si parla di cifre paragonabili al patrimonio Medicine cui Sami attinge quotidianamente, ma uniti a qualche concorso ci bastano per tutta la cancelleria del caso. E scusate se è poco.
Che dire, quindi, di quello che è stato l'ennesimo anno di giornalismo a scuola? Che l'Eco non ha vinto, non potrebbe MAI. Ma non ha vinto neanche La Voce, mi duole deludere i nostri sostenitori che non si fanno più vivi neanche in bacheca. Abbiamo perso tutti e sapete perché? Perché non è un caso che abbia scelto il CUA come traslazione per tutto quello che ho scritto, no. Come ogni gioco di società che si rispetti, infatti, non sono le pedine – cioè noi – a decidere il vero esito e non importano neanche le forze o le debolezze insite in ogni uniEcorno o PegaVoice del caso. Quello che conta, alla fine del mercato dei Troll, è ciò che stabilisce chi legge… SE legge. E visto lo scarso interesse che vedo in giro non c'è da stare allegri, ahimè, neanche con l'ultima battuta che ci regala il nostro Prefetto Bambinetto – dovere di rima, pardon – "L'ultimo punto di forza? Mah, non abbiamo avuto la Burton come Caporedattore". Ma avete avuto Francis Roines, mi ha confermato Alfred Lewis quando gli ho scritto per chiedere aggiornamenti. E, soprattutto, avete ancora Sami Medicine. Pentitevi, sciocchi!

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, attualmente frequenta il terzo anno e, finalmente, anche il corso di Cura delle Creature Magiche. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini – tra cui Robert McReady – o dai visitatori dell'allevamento di cavalli alati degli zii. Sempre che non se le inventi, direttamente. Diretta e senza peli sulla lingua non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, probabilmente soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. Si lamenta sempre delle compagne di dormitorio sostenendo che russano.