Rieccomi qui ad occuparmi dell'ultimo articolo sul Torneo indetto dal Cavalierato di Mornay! A torneo finito ritengo che sia più opportuno e soprattutto proficuo un po' per tutti, un resoconto generico che miri a non soffermarsi esclusivamente al riassunto di ogni duello fine a se stesso.
Per di più, si tratta dell'ultimissima competizione dell'esclusivo torneo annuale di cui probabilmente non si parlerà ulteriormente negli anni avvenire – forse -; se non siete andati a tifare per i vostri beniamini (nonché compagni) in questa occasione, quando vi ricapiterà nuovamente?
Per cui, illudendomi del fatto che l'affluenza – seppur mediocre – agli ultimi scontri sia stata correlata alla dovuta attenzione che un evento del genere (per l'evento in sé ma soprattutto per gli alunni coinvolti) meritava, il riassunto di ogni duello mi evito di affrontarlo.
Contrariamente preferisco impiegare piuma, inchiostro e tempo analizzando i protagonisti di codesto torneo che ormai è giunto al termine, dopo l'analisi a caldo di novembre, non so se ricorderete…

 

Rosalie Kole, Alexander Connelly, Iryde Nightmare, Andrew Blue, Katherine DeLaParker, Aryan Sander & Bradenbilius Rothenberg:
Riguardo loro non mi dilungherei eccessivamente poiché, in seguito a rinunce, ritiri, infortuni, impegni scolastici vari ed eventuali, non mi è stato possibile fare, e lungi da me farla, un'opportuna analisi dei suddetti partecipanti. Ecco il perché del seguente voto. Da notare l'aggiunta del signorino Rothenberg a questo gruppo… Per quanto volessi trattare la sua questione singolarmente, vista l'appartenenza familiare del signorino, non è corretto da parte mia e preferisco non farlo. Voto: N.C

Septimius Sonn:
Ritengo che il signorino Sonn, nonostante il suo percorso altalenante durante lo svolgimento del Torneo, meriti qualche riga da parte della sottoscritta. Lo spirito creativo e la brama di vittoria dimostrate dal Serpeverde ad ogni incontro sono note da ricordare poiché, se accostate ad altre di nobile derivazione, fanno sì che un combattente sia completo. Voto: 5.5

Penelope Bennett:
Non so perché ma mi sarei aspettata maggiore, come dire, incisività da parte sua nello svolgimento degli scontri. Ha dimostrato un barlume di coraggio nel non tirarsi mai indietro davanti ai suoi avversari, chiunque essi fossero, e di affrontare sempre ogni sfida a testa alta; certo, come già detto il risultato è stato quello che è stato, ma tutto sommato il suo è stato un percorso sufficiente. Voto: 6

Miley Smith & Alice Leary:
Le due aspiranti cavalierE più grintose che il Torneo potesse avere. Sono state le rappresentanti femminili della grinta e della voglia di primeggiare per astuzia e puntiglio con doti e caratteristiche che vanno oltre la prestanza e predisposizione fisica legata al sesso. Buon lavoro, decisamente. L'unica vostra colpa è quella di non aver spinto ulteriormente al massimo delle vostre possibilità. Voto: 7

Heert McNails:
L'ammissione delle proprie colpe e degli errori conseguenze di affrettate valutazioni, è alla base di un comportamento nobile e corretto. Ed è quello che intende fare la sottoscritta. Mi scuso pubblicamente con il signorino McNails per le parole che gli ho rivolto nei precedenti articoli sul torneo. E' colui che maggiormente è cresciuto duello per duello, scontro per scontro, vittoria per vittoria, sconfitta per sconfitta. Non ha abbassato la guardia né perso la speranza ed ha dimostrato di riuscire a rimediare ai propri errori e disattenzioni nel migliore dei modi. L'inizio era risultato essere a dir poco disastroso, ma in certi casi non è sufficiente soffermarsi alla prima e superficiale impressione, no? E questo è proprio uno di quei casi. I miei complimenti signorino, davvero, e le mie più sentite scuse. Voto: 8

Sami Medicine & Leroi Gordon:
Purché ad ogni competizione il vincitore sia stato sempre uno solo, nel mio articolo non ci saranno "vincitori" o il prevalere di uno sull'altro… I due in questione hanno dimostrato, uno per delle caratteristiche l'altro per delle altre, cosa volesse dire aspirare ad essere il vincitore di un simil torneo con determinate caratteristiche. Contrariamente a come pensi il signorino Medicine, non saranno i suoi commenti sul suo giornale ad impedirmi di esprimere giudizi positivi ed altresì oggettivi nei suoi confronti in quanto vincitore di duelli eccelsi e sbalorditivi, sempre. Certo, la modestia e la gentilezza magari non faranno parte del suo essere, ma non possiamo non ammettere quanto i suoi metodi di combattimento fossero precisi ed ad effetto. D'altro canto non possiamo non dire lo stesso del signorino Gordon che, come ultimamente ho spesso ripetuto con foga, è la perfetta personificazione dell'antica nobiltà cavalleresca. I suoi metodi di combattimento sono risultati raffinati ed eleganti, le sue gesta ed il suo comportamento in campo memorabili. Due soggetti – il Tassorosso ed il Corvonero – degni di nota da parte di noi tutti. Insieme raffigurerebbero l'emblema e l'essenza del Cavaliere. Voto: 9

Ma, al di là dei partecipanti, è doveroso dedicare qualche riga ad un altro fondamentale protagonista: il Capitano Lord MacDorrow. Egli si è occupato dell'intero svolgimento del torneo dal suo inizio, nel corso dei mesi, fino alla fine, sebbene abbia dovuto lasciare il castello prima del finalissimo incontro. Ebbene sì, da brava scribacchina ho cercato informazioni maggiormente dettagliate sulle motivazioni alla base di questo "avvenimento" ma sembra che siano stati ordini supremi provenienti direttamente da Sir Rothenberg ed ai quali il Capitano ha dovuto adempire, come era giusto che fosse. Al suo posto è subentrato il maggiore Guillaume De La Motte come reggente dell'autorità che spettava al predecessore e, con ciò, la prerogativa di premiare il vincitore e tutto il resto. Tornando a Lord MacDorrow, egli insieme ai suoi sottoposti, quest'anno sono stati soggetti ricorrenti nello sfondo paesaggistico del castello di Hogwarts, con i loro accampamenti ed i cavalli sulle rive del Lago Nero. Soggetti del tutto nuovi per il castello e la sua storia, da ricordare ai posteri.
E per finire, ma non per importanza, doverosi ringraziamenti vanno da parte di noi tutti – sì, mi assumo ogni responsabilità di tale affermazione – alla preside Loreen Wallace per aver acconsentito allo svolgimento di queste competizioni ed a Sir Tebaius Rothenberg poiché, con codesto Torneo, ha permesso anche a chi è lontano anni luce dal mondo di Mornay di avere quantomeno un'idea di cosa sia quella realtà e di come si distingua dalla loro; non solo per quel che concerne lo svolgimento del Torneo in sé -permettendo di provare in prima persona l'antica e nobile arte del combattimento- ma anche e soprattutto nell'aver concesso l'ingresso estivo nell'isola a degli studenti estranei e che in altre circostanze non avrebbero potuto aspirare di visitare l'isola con tutto ciò che l'essere una realtà militare a sé stante comporta. Non è la prima volta che scrivo codeste parole, ma mi premura alquanto puntualizzare l'importante, perché no anche a livello storico, passo innovativo che i Rothenberg hanno compiuto. Ne avrete fin troppo pieni i bolidi di me e delle mie puntualizzazioni a riguardo ma, fidatevi, per noi di Mornay e per la nostra storia l'importanza di questo gesto è suprema. Detto ciò non mi resta che augurare a voi tutti buone vacanze!

Ivy Hevenge. Terzina Grifondoro, 13 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisce; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta… Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Fa parte del Club del Libro dal primo anno.