LA' FUORI!

E così sono qui, rinchiusa nel baule a fissare un foglio bianco che devo trovare il modo di riempire in maniera non banale nè con le cose che tutti si aspettano, anche se alla fine inevitabilmente andrà così. Sono nel baule perchè ho la piccola speranza che qui dentro troverò un'ispirazione in più. Ah, di certo non sono qui perchè spero che sia un ambiente più calmo della caotica redazione; anche perchè con tutti gli abitanti del baule – prima o poi finiremo tutti a pensare che sia il sacro baule la vera redazione, e l'altro solo un pronao – si può fare tutto ma non sicuramente stare zitti. E in fondo è proprio anche per questo che li amo, e che quest'anno ho adorato passare i tempi morti quali? in redazione, dove si trova sempre un sorriso o una pallina di carta in testa, per non parlare dell'odore di stampa che ormai credo si sia annidato nel mio naso e difficilmente se ne andrà. Ad onor del vero devo dire che ora mi hanno lasciata completamente sola, e non ho capito se sia per farmi concentrare o se sia per trovare il modo di chiudermici veramente dentro come qualcuno minaccia, per scherzo, di fare. Sento dei colpi sul legno, e spero per Godric che non siano di nuovo i Muldoon che giocano ad auror e sigillari, perchè l'ultima volta la torre di scrivanie sopra il baule ha impedito a Phil, Jer e Leroi di uscire – avrebbero voluto fare un bombarda ma il baule è troppo sacro per questo – per un bel po'. Fatto sta, senza divagare, che ora mi tocca riflettere. Ultimi giorni dell'ultimo anno ad Hogwarts. Avete mai pensato a quanto sia estremo e assoluto il termine "ultimo"? Sinceramente non mi sono mai fermata veramente a pensare a questo aspetto: credo capiti a tutti, di dire tante parole e non soffermarsi mai a pensare davvero a quei significati lì. E' più o meno l'effetto che ottenete ripetendo una parola fino alla nausea,arrivando poi a dirvi che quella parola non ha senso, o che non ha senso che quella cosa venga indicata per forza con quella parola e non con un'altra. Ecco. Ultimo vuol dire che non ci saranno altre cose
simili dopo. Il che è anche particolarmente curioso e affascinante, perché è un modo come un altro di sapere qualcosa del futuro. Ci si insegna che il futuro in fondo è imprevedibile – i divinatori o gli amici delle stelle mi chiameranno eretica per questo, lo so – e che non possiamo sapere cosa ci accadrà domani; potremmo vincere al totoQuidditch un'ingente somma, oppure potremmo essere presi in pieno dal Nottetempo perché l'autista ha bevuto troppa burrobirra, o ancora potremmo finire a raccogliere coclearie in Perù piuttosto che in un'accademia prestigiosa come il Fingal o la Sabu. Insomma, non sappiamo cosa ci attenda là fuori. Eppure possiamo sapere in qualche modo cosa non non ci aspetta. Indirettamente, anche questo è un modo di sapere cosa il futuro ci riserva; sappiamo per esempio che non gireremo più per questi corridoi con le divise e le borse più grandi di noi che quasi ci trascinano almeno fino a quando non diventiamo abbastanza grandi da decidere arbitrariamente di fare a meno di alcuni libri di testo, o fare un viavai in dormitorio ogni due ore. Non rischieremo più ogni due per tre un'esemplare punizione con decurtazione di punti e successiva altra punizione ufficiosa da parte di compagni di casata imbufaliti. Non faremo più infiniti pasti al giorno con le leccornie dei cari elfi – dicono che la vita di un accademico o di uno sportivo
non sia così rosea… nah, sto solo cercando di spaventarvi un po' – né i troll a lezione trovando attività alternative al semplice ascolto del docente, cosa troppo astrusa per molti di noi. Cari settimini, perché a questo giro è la nostra ora – si, ci sarà durante i M.A.G.O. un giustiziere mascherato pronto a schiantarci ad ogni errore – non saremo più additati come quelli "grandi" della scuola, che poi non ho mai capito se sia una presa per i fondelli o cosa dal momento che ci sono pure i docenti e loro hanno più voce in capitolo per qualunque cosa, ma anzi saremo i novellini da prendere di mira nei nostri apprendistati, nei nostri sbagli, nei primi passi senza quelle stampelle che sono queste cinquantadue mura – dire quattro mi sembrava riduttivo. Ciò che ci mancherà di Hogwarts saranno certamente le piccole cose, ma questo non vuol dire che dobbiamo rimanere ancorati; la nostalgia va bene, ma è arrivato il momento di andare avanti. Certo, il castello è stato la nostra casa per anni, ci ha fatto vivere momenti belli e momenti brutti e dobbiamo ringraziarlo per questo perché, comunque, qui dentro ci siamo cresciuti; pensateci, ci ha visti entrare che non eravamo molto più alti di un nano, e ci vede uscire alla stregua di tanti piccoli troll. E un grazie particolare va naturalmente a chi ci ha accompagnato in questi anni, fino all'ultimo compagno di classe che magari non possiamo sopportare, fino all'ultimo dei corvonero che dopotutto sanno anche essere adorabili – Jai ti voglio bene – fino all'ultima delle statue nei corridoi. Hogwarts finisce, ma non finiremo mai di portarla nei nostri cervellini. E nei nostri cuori, ma non volevo essere troppo melensa. Au revoir e in bocca al gramo, a tutti. Per gli esami, per il prossimo anno scolastico a chi sarà ancora qui, e per il futuro agli altri che saranno là fuori.

 

Cambio ai vertici

Scopri a pagina 2 chi guiderà la Voce il prossimo anno

Vita da Preside

Loreen Wallace ci parla di Hogwarts a pagina 2

Miss & Mister Insegnante
di Britney Quills a pagina 5-6

RemembrO.W.L.

Un bilancio di H. Mayfair e K. Knightsbridge, a pagina 8

Lettere dai giornali

La futura carriera degli scribacchini fuori da Hogwarts, a pagina 12

 
L'eredità
I gemelli Muldoon salutano Hogwarts a modo loro

In direttissima dalle poltrone dinanzi al camino della Presidenza! Siamo venuti a trovare la preside Wallace per chiederle di scriverci un Vita da Preside e ci siamo trattenuti un attimo perché era interessatissima ai nostri Protocolli di Sicurezza – le abbiamo regalato il Nuovissimo Dizionario dei Protocolli, che è la versione aggiornata del Nuovo Dizionario dei Protocolli, che a sua volta è la versione aggiornata del Dizionario dei Protocolli. Il Nuovissimo Dizionario dei Protocolli sarà quindi consultabile in presidenza finché non ne faremo qualche copia. Nel mentre vi anticipiamo che la regola base del Nuovissimo Dizionario dei Protocolli, che comprende Protocolli di Sicurezza validi anche LA' FUORI, è molto semplice: Non Fatevi Prendere Dal Panico! Perché, vedete, avere paura va bene, ma farsi prendere dal panico no. La paura ci mantiene vivi e non per niente siamo noi ad avere la… continua a pagina 3.

 
Torneo dei Cavalieri
Le singolar tenzoni stanno per concludersi, a pagina 4

UniEcorni vs PegaVoice
di Merida McReady a pagina 7

Hogwarts & co.

 

Che è successo a Hogsmeade?, Phil ci inciampa a pagina 9

 

Un anno da primino, Starry e i piccoli maghi a pagina 10

 

Vacanze da leggenda, Vega e i suoi consigli a pagina 11

Saluti
Ai settimini della Voce, dalla redazione, a pagina 17

  Foto di redazione, a pagina 18

Serpe – Grifo
280 a 20

Cronaca e pagelle di Mius Sonn a pagina 14

B1 of us: GT bagnato, GT fortunato…
Hilary e Ivy commentano l'ultimo GranTremio, a pagina 13

 

 

Quidditch

Un esame a otto mani del campionato scolastico a pagina 15

Proviquidditch

Voci dalla Lega sotto la piuma di Philip Noreal a pagina 16

 

La Redazione

Caporedattore: Margareth Lowenn. 
Vice Caporedattore: Harriet Mayfair.
Articolisti:  J. Claythorne, H. Darcy, E. Donegal, A. Fair, L. Gordon, I. Hevenge, G. Hywel, G. Lanfrad, M. Lowenn, H. Mayfair, M. McReady, D. Milford, S. & J. Muldoon, P. Noreal, P. Pawn, B. Quills, V. Rushton, S. Sonn, S. White. 
Inviati Speciali: Loreen Wallace, Kermit Knightsbridge.
Fotografia: Harriet Mayfair, Eoghan Donegal. 
Vignette: Leroi Gordon. 
Impaginazione: Gwendolyn Hywel.