ovvero Erzsebeth Dalloway e Willough Harrenhal

 

Diversamente da quel che vanno dicendo in redazione: io non mi sono sfidata con nessuno a colpi di nessunissima Fattura Capelli di Piombo per attirare l'attenzione di nessun cavaliere. Io ho già il mio cavaliere. Lui è gentile, bello, simpatico, intelligente e coraggioso. Se non lo dice non si nota che era un Tassorosso. E' un pacchettone tutto compreso di cavalleresche virtù. Quindi non mi spaccate la bacchetta e finitela con queste illazioni. Stavo solo passando per di lì e sono finita vittima di una fattura vagante. Certo, poi mi sono vendicata. Ma voi che avreste fatto? Vi sareste fatti affatturare senza reagire? Non credo proprio. Comunque, alla fine dei conti sono qui per riportarvi gli avvenimenti che hanno avuto luogo nell'eleggere Miss e Mister Insegnante. Forse con un po' di ritardo, ma sempre e comunque in tempo. Cominciamo con il conteggio dei voti.

 

Mister Insegnante
Voti Votati
30 Willough Harrenhal
21 Nathan Powell
9 Immanuel Rhys
6 Reginald Weetmore
3 Byron Cavendish, Lucas FitzRoy, Philibert Phelan, Eustace Fletcher, Octavius Oven, Zevran Thingread e Frederick McLies
1 Alphonse Dupret
1 Bianco
2 Nulli (Monroe Llewellyn)
 
Miss Insegnante
Voti Votati
27 Erzsebeth Dalloway
15 Monroe Llewellyn
12 Andromeda Perringhton e Rosmilda Welkentosk
9 Loreen Wallace e Anassibya Graveyard
2 Bianco
3 Nulli (2 Alphonse Dupret e 1 Zevran Thingread)

 

I votanti sono stati parecchi. Visto il gran numero di volantini che è comparso nelle bacheche per questa elezione c'era anche da aspettarselo. Non serve che vi scriva quanti erano ed in cosa consistessero, visto che l'articolo "muro degli insegnanti" uscito nello scorso numero è stato più che esplicativo. Non mi resta quindi che ufficializzare anche qui che Mister Insegnante è il nostro amatissimo nuovo Maestro di Incantesimi Willough Harrenhal, mentre il titolo di Miss Insegnante va all'assistente di Difesa Contro le Arti Oscure: Erzsebeth Dalloway. Queste non sono sicuramente due vincite sorprendenti. Che i due insegnanti siano apprezzati lo sanno tutti, basta ascoltare qualche conversazione tra studenti. Nessuno dà ad Harrenhal del Troll e ben pochi apostrofano la Dalloway come Megera. Certo, a bassa voce, dopo un'interrogazione andata male perché invece di far diventare canterino un roseto si è riusciti solo a far ruttare qualche rosa, qualcuno ha insultato Harrenhal, ma era colpa del fervore del momento ed era completamente immotivato.
Sono comprensibili anche tutti gli altri voti. Hogwarts non ha mai avuto insegnanti incompetenti, neppure ai tempi della Applebaum e di Reed, nonostante qualcuno dica il contrario. Però vorrei soffermarmi qualche secondo sui voti che abbiamo dovuto considerare nulli. Non perché qualcuno ha scritto il nome del suo calzino animato personale, ma perché avete inserito degli insegnanti di genere sbagliato nelle due categorie. Quando Lewis dava a McAnis della Miss Voce degli Studenti era divertente. Tanto McAnis era un grinzafigo. Tutta la scuola rideva ma se ne fregava e lui con loro… almeno la maggior parte delle volte. Con Thingread senior vale la stessa cosa. Con Dupret… bè… con Dupret… sì, insomma… è un maschio, sopravviverà. Inserire la bravissima Professoressa Llewellyn tra i Mister Insegnante, però, è una cattiveria bella e buona. E' una donna, quindi, nonostante il suo aspetto rude, è sicuramente sensibile. Questa presa in giro non se la meritava. Vergogna! Solo perché una donna è più robustella del normale questo non vuol dire che sia meno femminile. Chiunque stia anche solo pensando che scrivo queste cose per solidarietà si vergogni anche lui. Sempre riguardo ai voti nulli vorrei fare un'altra precisazione: i voti alla Professoressa Graveyard sono stati conteggiati come validi perché effettivamente ha tenuto qualche lezione anche quest'anno. Ci è sembrato brutto non tenerne conto. La paura che qualcuno di noi sembra avere per quella donna non c'entra nulla.
Vorrei anche far notare come ci siano stati degli insegnanti che non hanno racimolato neppure un voticino. Ok Medicine, che è qui da poco e non è stato neppure ancora assunto; la Wisemind e Sander che non fanno lezione da una vita e che probabilmente hanno litigato con i loro superiori a quanto si dice in giro; i Crucchi che non sono insegnanti anche se sono piuttosto belli da vedere; la Scott che è più sfuggente di un Demiguise. Come si spiegano, però, le assenze tra i votati del Professor Court e del Professor Moshe? Andiamo! Uno è così bello che lo si dovrebbe votare solo per quanto è piacevole da guardare mentre vaneggia delle sue robe numeriche incomprensibili, mentre l'altro è l'insegnante di Volo. Dovrebbe essere il preferito di tutti i primini e dei fanatici di Quidditch. Se scopro che quelli del primo anno non votavano per i nostri concorsi faranno meglio a diventare sfuggenti come la Scott.
Con la storia della fattura e gli esami di questo mese ci ho messo un pochetto a trovare il tempo di intervistare Mister e Miss Insegnante, ma chiaramente ce l'ho fatta. Non avrei mai permesso a nessuno di chiudere quest'iniziativa al posto mio. Vega e Eoghan sono stati bravissimi, ma questa è una mia idea e l'ultimo articolo spettava a me.

Ho accolto i nostri vincitori nell'aula 11 dopo la cena. Avevo preparato tutto perché potessero stare a loro agio e dopo qualche convenevole sullo stato interessante… cioè… interessante mica tanto, voglio dire: ha partorito anche mia madre e per giunta una bambina di quasi cinque chili, non è che la cosa sia poi tanto interessante. Le donne partoriscono dall'inizio dei tempi. Comunque vi scrivevo che dopo qualche convenevole sulla gravidanza della Professoressa Dalloway siamo subito passati all'intervista al Professor Willough Harrenhal e dell'altra che la mia Piuma Prendiappunti ha trascritto con la sua solita solerzia.
Vi aspettavate che gli studenti votassero così compatti per voi due? Avete soppiantato gli altri insegnanti di numerosi voti.
Harrenhal: «Per niente… scusami, prima le signore.»
Dalloway: «E` stata una piacevolissima sorpresa, cara. Non tanto per voler ostentare modestia, quanto più perché quello di questo castello è un corpo insegnanti davvero eccellente.»
Harrenhal: «Io non credevo proprio. Ci sono molti altri insegnati bravi e… e… meritevoli, sicuramente più di me.» 
Non sia modesto. Lei è senza ombra di dubbio uno dei migliori ed avrebbe dovuto aspettarselo. Anche io ho votato per lei, il suo sorriso, le sue lezioni, le sue spalle così grandi che danno l`impressione sarebbe capace di proteggerci da qualunque… cosa.
Harrenhal: «Ah, ti ringrazio, bambola! Ma anche Zevran ha delle belle spalle grandi.» 
Sì, questo è vero, ma il professor Thingread ha certi giorni in cui pare farebbe meglio a stare in infermeria. Mentre lei è sempre così… in forma.

Harrenhal: «Spero comunque di averlo meritato perché so fare abbastanza bene il mio lavoro.»
Sì, sì, certamente sarà anche per quello.

Harrenhal: «Lei è una di quelli meritevoli, ad esempio.»
Per onor di cronaca vi faccio sapere che indicava la sua collega lì presente.
Dalloway: «Ti ringrazio, ma è un complimento immeritato, anche se molto lusinghiero. Non trova anche lei, cara?»
Harrenhal: «No, dico seriamente!»
Già da questo scambio di battute mi è sembrato chiaro che sarebbero volate le carinerie d'obbligo tra i due. Però non era esattamente solo quello. Non fermatevi. Continuate a leggere.
Come siete ossequiosi. Decisamente l`atmosfera è tutta altra cosa di quando intervisto degli studenti. Se gli studenti di Hogwarts hanno scelto voi come loro insegnanti preferiti. Voi chi scegliereste tra di loro come vostri studenti preferiti. Non parlo necessariamente a livello scolastico, ma anche per il loro carattere, il loro aspetto e le loro capacità. E` severamente vietato dare risposte evasive, come sono tutti uguali per me e roba così. Due nomi per ognuno. Uno studente ed una studentessa. Chiaramente motivando la vostra scelta.
Harrenhal: «Non si dovrebbero fare certe domande, lo sai vero?»
Oh, signore, certo che si fanno queste domande. Sono le domande che tutti gli studenti vorrebbero farle e che leggeranno con interesse. Una brava giornalista deve fare le domande giuste.

Dalloway: «Posso motivare il mio rifiuto di fare nomi dicendole che lo ritengo iniquo e poco professionale. Non intendo dire che siate tutti uguali, ma ognuno di voi ha le sue peculiarità e, ammesso e non concesso che ci sia qualcuno che ne possiede di più notevoli o semplicemente a me più gradite, credo sia più utile discuterne in separata sede con l`eventuale diretto interessato. Raramente le preferenze dichiarate portano a qualcosa di fruttuoso e se lei vuole considerare questa risposta evasiva piuttosto che concreta mi permetterei di suggerirle un`attenzione migliore alla semantica.»
Signora, la sua risposta è chiarissima. Non vuole sbottonarsi e va bene. Non le punterò la bacchetta al petto… anche se mi piacerebbe… per costringerla a rispondere, sia chiaro.

Harrenhal: «Secondo me sei tu. sei tu una delle sue studentesse preferite, non te lo dirà mai ma sei anche tu.»
Oh, no. Io non sono niente di speciale. Tocca a lei, signore. Sceglie qualcuno e inventa scuse anche lei?

Harrenhal: «Sarò banale, sicuramente, e crederai che è tutto amor di casata ma Elle.. avanti lo sanno anche i muri che la signorina McDronick è la mia studentessa preferita! Con lei anche l`altra spilla: Heert. Credo perché mi ricordano un po` chi ero e come ero al castello alla loro età. Sorridono un sacco e mi piace la gente che sorride. Loro sono solari. Sono… sempre pronti a mettersi in gioco. Sono curiosi e si impegnano molto e con ottimi risultati. Io… io mi diverto a passare il tempo con loro, davvero. Questo ce l`hanno anche tantissimi altri studenti, eh! Però forse loro un po` di più rispetto ad altri.»
Elle, eh? Scelta interessante.

Non è vero. Non era interessante per nulla, ma ho dovuto fingere. Sia mai che pensasse che ero gelosa. Invece l'ha pensato ugualmente, visto quel che ha detto subito dopo.
Harrenhal: «Mi piaci anche tu, sai tesoro? perché sei molto diretta ed arguta.»
Comunque a quel punto ero troppo presa dal fatto che i due si guardassero e fingessero di non farlo. Con il mio solito tatto ho cercato di capirne la ragione.
Perché la fissa, signore? Ha una caccola che spunta dalla narice o della verdura tra i denti?

Harrenhal: «Non la sto fissando, non la.. no! non la stavo fissando, guardavo di là.. non… no.»
Non mi ha convinto neppure di striscio. Voi non c'eravate e difficilmente potrete capire, ma… era chiaramente sulle spine. In difficoltà. Io credo che tra quei due ci sia un po' di feeling. Ora, questo non è L'Eco, quindi non mi addentro in supposizioni da giornali scandalistici di terza categoria. però… anche la fretta della professoressa a trovare una scusa è stata sospetta.
Dalloway: «La pryxie. Il professor Harrenhal ha un particolare interesse per le pryxie. Dico bene?»
Con la professoressa c'era la sua Pryxie. Lui ha confermato l'interesse subito dopo ed io ho fatto finta di crederci. Però… perché non me l'ha detto lui che si è limitato a negare? No, no, non me la raccontano giusta e se fossi una giornalista dell'Eco approfondirei, ma non lo sono. Lancio a loro la palla.
Veramente sembrava più intento a guardare lei, ma… oh! Sarà lo strabismo di Venere che colpisce i bei ma… schi… e le belle femmine. 

Dalloway: «No, Signorina, le assicuro che stava guardando Alayna, ma potrebbe essersi confusa vista la…prospettiva da cui sta osservando le cose.»
Lasciamo stare. Passiamo alla prossima domanda. E` personale e riguarda una caratteristica fisica e stilistica che vi contraddistingue. La redazione moriva dalla voglia di sapere da lei, Professoressa Dallaway, se il colore dei suoi capelli è naturale. 

Dalloway: «Sì, cara, il colore dei miei capelli è naturale…ancora.»
Le concediamo il beneficio del dubbio.
Mentre per lei, signore, la domanda è scontata. C`è una ragione particolare per cui ama tanto i capelli da cowboy?

Harrenhal: «Quando avevo tre anni avevo paura dei tuoni e quando di notte pioveva io non riuscivo a dormire. Una notte mio padre per farmi dormire mi mise in testa un cappello, simile a questo. Mi stava grandissimo, sai?! E… però smisi di piangere e sono riuscito a dormire. Poi ogni volta che c`era il temporale prendevo sempre il cappello, così mi sentivo… al sicuro, non lo so, ero un bambino! Quindi è per questo che amo tanto i miei cappelli, sì.»
Oh… una storia dolcissima, signore. Mi pento tantissimo per aver detto alla Darcy che era una domanda cretina. Le nostre lettrici andranno in brodo di felix leggendola. Ora parliamo del vostro rapporto. Ho capito che vi stimate a vicenda, però sarei curiosa di sapere quale sia stata la prima impressione che avete avuto l`uno dell`altro.

Harrenhal: «Hilary?! E` lei che te l`ha chiesta? Ha fatto una bella domanda, allora, mh?»
Sì, a quanto pare ogni tanto ne imbrocca una anche lei. Ora parliamo del vostro rapporto. Ho capito che vi stimate a vicenda, però sarei curiosa di sapere quale sia stata la prima impressione che avete avuto l`uno. dell`altro.

Harrenhal: «La prima volta che l`ho vista ho pensato subito che fosse una donna, beh, molto bella; sei d`accordo con me vero Britney?»
Oh, sì, devo ammettere che sarebbe una bella donna se non fosse sformata per la gravidanza. Io continuo a non vedere la luminosità di cui si parla sempre in giro riguardo alla donne in attesa.
Harrenhal: «In realtà non è quella la cosa fondamentale. E' che… la prima impressione che lei ti concede non la capisci nemmeno tu. Non riesci a dare un nome a quest`impressione. Però se ti concedi una seconda impressione allora capisci quello che succede. E' proprio quello che ti dà: non capire. Lei non… non ti fa capire. Non vuole che tu capisca, ma non tutto. Lei non mi sopportava, lo sai? Non mi sopportava proprio. Perché io volevo capire quello che mi nascondeva dalla prima impressione e lei invece non me lo voleva far sapere.»

Ok… mi limito a dire: Professor FitzRoy , stia con gli occhi ben aperti. Tanto iù che lei ha dato l'impressione di volerlo fermare senza riuscirci dando la sua risposta.
Dalloway: «Inopportuno. Fuori luogo. Troppo invadente. Una persona che presta poca attenzione alle conseguenze. Incosciente. E, sinceramente, lo penso ancora.»
Ah, le schermaglie amorose, che dolcezza.
Il vostro premio "particolare" è stata una graziosa donazione da parte dello Scrivenshaft di Hogsmeade: Un registro auto-aggiornante e dotato di incantesimo Gnaulante anti-sbirciatori, con segnalibri personalizzati che si materializzano ed evanescono alla voce del proprietario. Credete che ne farete uso o come è già successo con altri premi lascerete i premi a prendere polvere in qualche cassetto?
Dalloway: «Bhe…trovo sia un premio adorabile e sarebbe un vero e proprio peccato sprecarlo, quindi sarò molto lieta di farne uso appena ne avrò modo.»
Harrenhal: « sono stati gentili quelli di Scrivenshaft, fategli avere i miei ringraziamenti.. e non solo per forma scritta cioè, vai da loro e dì che li ringrazio! E comunque sì! Lo userò sicuramente, almeno ci sarà un pelino più di ordine in ufficio, mh.»
Proprio collegato ai registri si può introdurre la questione dei vostri metodi d'insegnamento. Quali sono e come mai i ragazzi li apprezzano tanto da avervi votato a queste elezioni?
Dalloway: «Il perché gli studenti li apprezzino non deve domandarlo a me. Piuttosto, potrebbe provare a dirmelo lei, Signorina Quills, ammesso e non concesso che faccia parte di coloro che mi riconoscono un merito in tal senso.»
Chiedevo solamente di fare qualche possibile deduzione dettata dal vedere le reazioni degli studenti durante le lezioni, ma se non vuole fare neppure quelle non è assolutamente un problema. Io trovo le sue lezioni molto stimolanti semplicemente per il fatto che dopo Powell e la Graveyard lei sembra una vacanza rilassante.
 Dalloway:  «Volendo parlare del metodo in sé per sé, invece, lo definirei… induttivo. E' un termine un po' pretenzioso. Non che voglia ergermi ad esponente di una particolare e rinomata strategia d'insegnamento, semplicemente, per quel che mi riguarda, trovo produttivo che voi veniate messi di fronte ad ipotetici ostacoli che vi spingano a ragionare, a trovare soluzioni attingendo dalle conoscenze che vi vengono fornite giorno per giorno, a sondare quale è il giusto equilibrio fra intelletto e istinto.»
Harrenhal: «ma io non ho ancora capito se sono un bravo insegnante. Comunque andresti molto più sul sicuro chiedendo a loro, sai, tesoro?! Ad ogni modo… mh. E' una domanda difficile… una cosa che cerco sempre di fare è tipo… mh, cioè vorrei che non si soffermino troppo sull'ovvietà. La magia non è solo quella che si impara qui e beh, probabilmente è questo quello che voglio far capire.. credo. Poi certo, cerco anche di non annoiarli troppo così, ecco, mi diverto anche io, alla fine, e probabilmente imparano un po' più… volentieri la materia, ecco.»
SVEGLIA! Non addormentatevi ragazzi, continuate a leggere.
Ora la domanda di rito con risposte meno entusiasmanti di tutte: cosa rappresenta per voi Hogwarts? Non siete più studenti, ma dopo averla frequentata siete tornati ad insegnarci. Non posso credere che non ci sia una ragione legata al vostro passato qui.
Dalloway: «Non credo che ciò che Hogwarts rappresenta per me sia molto diverso da ciò che rappresenterà per lei o per qualsiasi altro suo compagno quando ne sarete usciti, cara. E' l'inizio. Della vita di un mago in quanto effettivamente tale e della vita di un ragazzo come entità singola, una persona che si approccia a slegarsi dalla famiglia. Non è neppure necessario soffermarsi più di tanto a riflettere per rendersi conto di come questo luogo accompagni gran parte della formazione delle persone che hanno il privilegio di entrarvi, e non mi riferisco solo ad una formazione prettamente accademica. Ponendola in questo modo, si potrebbe parlare di semplice nostalgia ma, volendo essere un po' meno banali, posso dirle che ritengo ci sia un momento della vita in cui oltre che facile è addirittura quasi naturale accorgersi che offrire la propria esperienza a chi, come voi, ha ancora tanto da vivere e scoprire è quanto di più utile si possa fare.»
Harrenhal: « Hogwarts.. dai è Hogwarts, un po' come per tutti! Sono così come mi vedi oggi perché come molti di voi ho passato sette anni imparando, crescendo in quest'ambiente. Quando mi è stato chiesto di fare l'insegnante ho accettato perché mi interessava l'idea di stare dall'altra parte della cattedra; cioè io ho spesso mandato a fanpluffa.. oddio si può dire?! … vabbè, tanto lo dite anche voi. dicevo?! …. Ahn sì! Insomma.. avevo alcuni insegnanti in antipatia ed altri in simpatia ed ho voluto provare a.. mettermi dalla loro parte, questa volta. Te l'ho detto, bella mia, non lo so se sono la persona più adatta ad insegnare e farvi avere quello che ho avuto io, però…faccio del mio meglio! »
Bè, per lo meno una volta tanto non ho ricevuto una risposta monosillabica. I professori si sono distinti.
Ora la domanda che tutti aspettano. Il fatto che siate due miei insegnanti potrebbe far pensare che sarebbe più saggio non farla, ma… non posso deludere i miei lettori. La vostra vita sentimentale. Professoressa. Sappiamo tutti che Hogwarts ha riacceso la fiamma tra lei ed il Professor FitzRoy e che state per mettere al mondo un figlio insieme. Ci può dire cosa l'ha spinta ad una simile scelta? E' proprio vera la storia che i Corvonero si innamorano dei Serpeverde?
Dalloway: «…Credevo che il gossip fosse una peculiarità della testata giornalistica… avversaria, se così la si può definire. Fra l'altro, loro sanno sicuramente molto meglio di me quale assortimento di casate è un clichè e quale, invece, un simpatico imprevisto.»
Sorvoliamo sul suo sguardo assassino. 
La testata giornalistica avversaria spara bolidate a caso. Io faccio una domandina particolare ad intervista a cui l'intervistato può anche rifiutarsi di rispondere. Non forzo nessuno e riporto fedelmente ciò che mi viene detto.

Dalloway:  «Cosa vuole che le dica, signorina? E' mio marito. Lo è stato per anni e, anche se non porto più il suo cognome, non ho smesso di considerarlo tale. Forse è un po' troppo giovane per avere un'idea completa di cosa potrebbe rappresentare per lei il matrimonio, ma sono certa che capirà cosa intendo quando mi prendo la libertà di descriverlo come un vincolo forte, inscindibile. Questo almeno nel caso in cui una simile unione sia dettata da un sentimento reale e non da qualche tipo di costrizione sociale o…confusione emozionale? Non è né un obbligo né un impegno che ci si è imposti di mantenere ad ogni costo,»
Giusto per cronaca vi faccio sapere che ha guardato il professor Harrenhal per un lungo momento.
Dalloway: «ma rappresenta la scelta, la volontà di condividere la propria esistenza con una determinata persona. Nel bene e nel male. Anche quando sopraggiungono difficoltà o…imprevisti che sembrano in grado di sciogliere questo tipo di legame. Insomma, forse tradirò qualche aspettativa, ma la realtà è molto semplice: non ho mai neppure immaginato di poter mettere al mondo dei figli che avessero un padre diverso dall'uomo che ho scelto di sposare. Sì, prima che perda tempo a chiederlo, cara, ho usato il plurale perché i nascituri sono due, quindi ora ha un motivo più che valido per pronosticare i futuri impedimenti fisici di cui parlava poco fa.»
Professor Harrenhal, sulla sua vita amorosa, invece, si sa poco e niente. Vuole darci un'esclusiva e farci sapere per chi muore il suo grande e forte cuore?
Harrenhal: «Sì. ehm… sì. Dunque io.. io non sono sposato, in realtà non lo sono mai stato. Certo, se poi dovesse succedere ben venga, ma sì. C'è… c'è qualcuna, è una persona… che… sì. Mhh. Beh, forse è meglio che non dica nulla su di lei; insomma… sarei piuttosto inopportuno nel darvi questa… esclusiva, mh? credo che le possa risultare una mossa un po'.. invadente. Non trovi anche tu? Ti basti sapere, tesoro, che sì, c'è ed ha… ha… ecco ha… ha colpito proprio il punto… già. »
Ora, io non commento.
Con questo si può proprio dire che abbiamo finito. In redazione si sta già parlando di riproporre le elezioni anche l'anno prossimo, ma rivolgendoci a categorie differenti. Io non credo che me ne occuperò. La mia mente brillante troverà un'altra iniziativa degna di questa, così che tutti possano capire come l'elezione del marmocchio a diretto del MIO giornale sia stata un colossale errore. Ho capito che Lewis e Burton erano Serpeverde e bisognava passare la palla a Tassorosso dopo un Grifondoro. Però… dovevo essere io. Non è stato Mica il marmocchio che dirigerà il mio giornale a proporre un'iniziativa a cui hanno fatto pubblicità sull'Eco e che è stata nominata da quegli altri come uno dei fatti salienti dell'intero anno. Tsk! Comunque… all'anno prossimo. Sarò la sua spina nel fianco per tutti quelli che non vogliono una Voce monotona.

Britney Quills. E' una sestina Serpeverde. Veste spesso e volentieri di rosa e fuxia. Ha le ossa grosse, dice lei. Altri dicono sia grassa, altri ancora che abbia sangue di gigante. Va forte negli incantesimi domestici. E' profondamente romantica, ma ha dovuto imparare a nasconderlo. Le piace il gossip e, pur sapendo che a La Voce degli Studenti non è ben visto, non riesce a non farne almeno un po' in ogni suo articolo. Sogna di sposare un buon partito e mettere al mondo tanti figli. E' sempre a caccia di appuntamenti nella speranza di incontrare l'anima gemella. Se siete maschi, l'avete conosciuta ed ancora non vi ha chiesto di uscire: preoccupatevi, vuol dire che siete ripugnanti.