By vocestudenti | ottobre 23, 2014 - 9:54 pm - Posted in Ottobre 2070

La festa più cara a maghi e streghe è arrivata: tutti iniziano ad addobbarsi di costumi più o meno inquietanti ed il delizioso profumo di torte alla zucca sta addolcendo tutto il castello. Non c'è l'atmosfera tipicamente Natalizia, ma comunque tutti gli studenti appaiono più gioiosi. La cancellazione della gita di Hogsmeade anche per questo mese ha fatto storcere parecchi nasi studenteschi e devo confessare che per una volta io stessa mi sento vicina alla massa: sin dal mio terzo anno era una gioia poter scendere al villaggio a fare incetta di dolci da Mielandia. Mister McHoney sarà senza dubbio turbato da questo enorme danno ai suoi introiti e ci auguriamo vivamente che i Docenti, ovviamente nei limiti delle loro possibilità, si adoperino affinchè gli studenti di Hogwarts possano comunque addolcire le loro giornate con qualche dolcetto ogni tanto. Ad esempio, il mio personale Halloween sarebbe decisamente triste e vuoto se non potessi gustare i deliziosi shortbread alla zucca. Sono a forma di ossicino ma ripieni di una deliziosa crema di zucca e rendono molto più sopportabile il dover assistere ai festeggiamenti studenteschi, con tutta quella gente che salta e che strepita e che canta e che balla e che, insomma, fa un sacco di baccano e mi turba. Per non parlare poi della pessima abitudine che hanno specialmente i miei compagni più grandi nel trasformare i festeggiamenti di Halloween in una cosa simile al Ballo dell'Agrifoglio, dove i maschi tentano disperatamente di accaparrarsi una ragazza per il ballo e poi la sfoggiano come se fosse un trofeo. E la cosa più inquietante è il prima, quando l'esemplare maschile fa la posta e vuole assaltare quello femminile. Si creano situazioni imbarazzanti ed io sono sicura, nonostante tutto quello che dicono, di aver percepito delle strane vibrazioni tra quell'oca giuliva della Seywright ed O'John. Ovviamente mi dispiacerebbe per O'John perchè è un così bravo ragazzo ma, siccome siamo in argomento, parliamo di arpie che aggrediscono i poveri studenti innocenti: tale dovrebbe essere il costume della Stratford che è riuscita la dove nessuna femmina avrebbe mai pensato di poter arrivare, cioè il cavo orale del povero Emrys. Inquietanti situazioni dettate dalla costante attività ormonale che ferve ad Hogwarts, Halloween non è solo l'occasione per ingozzarci di dolci, per piantare gli artigli in poveri ed innocenti fanciulli o tentare di far venire un colpo all'Assistente Abbott – cosa che sconsigliamo tra l'altro, alla sua età… – ma anche di fare una cosa che per una notte all'anno è resa possibile quasi – fa strano a dirlo – per magia: la notte in cui la magia è più forte, in cui il mondo dei morti e degli spiriti giungono magicamente a contatto, in cui quindi è possibile, da un certo punto di vista, guardare la morte negli occhi. E la morte negli occhi l'abbiamo vista tutti tornando a scuola quest'anno sul treno, quando abbiamo visto due docenti cadere e nostri compagni essere torturati a pochi passi da noi. Ognuno di noi, dal più piccolo e spaventato undicenne ai professori più esperti, abbiamo visto con questi nostri occhi la possibilità di essere uccisi barbaramente senza neanche avere il diritto a sapere per quale ragione la nostra vita sarà brutalmente spezzata. Gli sciacalli, con il loro crudele assalto, ci hanno messo di fronte a qualcosa a cui nessun ragazzo, indipendentemente dalle proprie inclinazioni o dalla propria indole, dovrebbe essere messo di fronte. La possibilità di poter fissare questo male negli occhi, questo mietitore che qualcuno incarnerà, e di riderci e scherzare, magari con il conforto di un po' di zuccheri, non potrà che fare del bene a tutti noi studenti.

Thea Taylor, VI anno Corvonero. Diciassettenne nata nel giorno più triste dell'anno – 2 novembre – proviene dall'isola di Land's End (popolazione otto gatti ed una vecchina ultracentenaria) martellata 364 giorni all'anno da una fitta pioggia e sovrastata da un cielo grigio ferro. Il 365° di solito grandina. Entra ne La Voce degli Studenti perché la considera un modo efficace di diffondere il suo Sacro Verbo senza rischiare troppo di essere massacrata brutalmente da gente che lei definisce "di ristrette vedute ed ancora minore cervello" ma che da tutti gli altri potrebbe essere considerata "semplicemente con i boccini pieni della Taylor e delle sue filippiche incomprensibili". C'è chi dice che la sua voce ed il suo sarcasmo siano graffianti ma ci mette anche del suo il gatto, Sir Baffo, che adora attentare alle caviglie della gente ed anche in generale a tutte le parti del corpo che riesce a raggiungere. Ha deciso di dedicare la propria vita alla Magiarcheologia e segue Aritmanzia con una frequenza sospetta. Pare che sia incapace di provare sentimenti ma c'è chi giura di averla vista sistemarsi gli occhiali e slacciare un bottone delle tremende camicette che porta sempre, al passaggio del professor Wenlock.
By Ivy | - 9:08 pm - Posted in Ottobre 2070

Nel numero precedente non ho commemorato la morte dei nostri due docenti di proposito, non perché volessi essere l'unica voce fuori dal coro ma perché ritengo corretto farlo ogni mese, affinché quel che è stato non resti solo qualche riga degli articoli di settembre ma si protragga nel tempo. Cagion per la quale il mio pensiero corre direttamente a loro per questa ricorrenza citata dal mio Capo: Halloween. Come detto da lei, permette ai defunti di raggiungere i vivi, al punto da rendere effimero il confine esistente fra i due mondi. Ebbene, vorrei che ogni dolcetto donato quel giorno fosse intriso della magia – la magia che scorre dentro ognuno di noi – che rende ciò possibile e che chi lo riceve possa chiudere gli occhi e commemorare Octavius Oven e Gabriel Langdon, come tradizione comanda. Spesso, infatti, si dimentica cosa si intenda per "dolcetto o scherzetto" ma reminescenze del passato insegnano che si dà un dolcetto e chi lo riceve, in cambio, ha il compito di pregare per i defunti del donatore; vi chiedo, quindi, di non far morire questa tradizione, non adesso, non dopo quello che è successo. Halloween, le feste ed i travestimenti che ne conseguono sono tradizioni comunitarie ai maghi ed ai babbani difatti, se al Capo fosse sfuggito, anche noi maghi ci travestiamo quel giorno e ci comportiamo al pari dei babbani. Andate in sala grande il 31 sera e vedrete a cosa mi riferisco…banshee, vampiri, lupi mannari, bambole assassine, zombie, spose cadavere, creature oscure varie ed eventuali. I babbani si travestono da maghi streghe vampiri e quant'altro ma loro non ci conoscono, il Codice Internazionale di Segretezza Magica nel 1692 ci ha nettamente divisi, quindi tutto ciò che da prima di quella data si sapeva della magia (il medioevo non ci ricorda affatto bene, come la storia ci insegna) viene tramandato. Offenderci? No, assolutamente, si ha un approccio diverso per l'ignoto, per ciò di cui non si ha consapevolezza e conoscenza, e non è di certo colpa di nessuno se i babbani non possono vedere la nostra realtà, sono ignoranti in tal senso…ergo offenderci sarebbe da sciocchi. Contrariamente noi, che conosciamo tutto sulle creature come i vampiri, i lupi mannari, i troll, gli zombie, gli elfi, i goblin e spesso conviviamo con loro non dovremmo adoperare il loro aspetto per travestirci, per far ridere, per giocare e scherzare; insomma, l'essere un mannaro è una maledizione, non dovrebbero offendersi più loro che noi comuni maghi? Eppure mi sembra che anche fra i maghi ci si travesta da lupo mannaro spaventoso ad Halloween. Se dobbiamo, in definitiva, avere quest'ottica dei babbani che si travestono da maghi, streghe e cose spaventose del nostro mondo solo per potersi nascondere dietro ad una maschera e celare al mondo ciò che sono in realtà…be', lo facciamo anche noi allora. Anche noi celiamo qualcosa dietro ad una maschera, qualsiasi essa sia, anche noi abbiamo difetti e pregi, anche noi giochiamo per una sera ad essere qualcun altro, anche noi speriamo che sotto un travestimento, come dire, audace, possiamo nascondere un carattere introverso e trarre i dovuti benefici che un travestimento del genere consente. Se qualcosa è cambiato nello spirito di Halloween non è di certo colpa dei babbani in quanto tali ma delle persone, che siano esse o meno dotate di magia; noi tutti siamo frutto di ciò che ci viene tramandato, del passato, della cultura di una società in divenire ed ognuno è responsabile di ciò. Dobbiamo parlare di pregiudizi? Non sono i babbani ad affermare che ci si traveste solo per nascondere qualcosa, il marcio che si ha dentro, perché loro non ci conoscono come maghi e streghe ma solo come persone e possono fare i conti solo con ciò; quelli che hanno i pregiudizi siamo noi, che ci offendiamo per un travestimento, che accusiamo i babbani di essere marci dentro, di dover nascondere qualcosa, di tentare una scappatoia dai demoni personali, di non avere personalità. Ma noi, l'abbiamo, questa personalità? Quando ci travestiamo da Bashee o Troll abbiamo personalità? Assolutamente no, perché non è in questa circostanza, non è ad Halloween che dobbiamo dimostrare di averne una ma in ogni giorno della nostra vita. Come si denota noi siamo simili, siamo esseri umani in tutto e per tutto con l'unica differenza di avere la magia che ci scorre dentro. Fine della storia. Siamo due facce della stessa medaglia anche per i difetti, come ho detto, il problema è il punto dal quale si osserva l'oggetto in questione, l'angolazione, la limitazione dello sguardo stesso…l'oggettività è una dote e non tutti la posseggono.
Qual è il succo di tutto ciò? Halloween è una festa della quale ormai si è perso il senso originario; abbiamo due alternative, noi che grazie alla magia possiamo anche fare tanto: 1) cercare di porvi rimedio in qualche modo 2) non fare nulla e lasciare che le cose proseguano così, divertirsi una sera, sottrarre del tempo ad altro di più utile come la cultura ma ok, ci si diverte e basta. Quello che non dobbiamo fare è puntare il dito contro gli altri.

Sì, castello di Hogwarts, buon Halloween a tutti! Che lo spirito della zucca arancione possa essere con voi. E, come vi ho già chiesto, non dimenticate di pensare a loro quando riceverete il vostro dolcetto

By Hils | - 6:49 pm - Posted in Ottobre 2070

Come abbiamo fatto già notare, lo sport non va mai in vacanza per troppo tempo. Anche la Broomula1 scolastica ricomincia, portando con sé qualche cambiamento degno di nota nel regolamento: la riduzione dei piloti per le gare. Non saranno più dodici i corridori in gara, ma otto, a favore del mantenimento di una sicurezza che sta a cuore sia al Ministero sia agli organizzatori del torneo scolastico. Ogni team avrà, quindi, un organico di tre piloti, fra cui si riconoscono il top-rider e le due spalle che di volta in volta si alterneranno – le modalità sono a discrezione del top-rider – nel gareggiare.
nome immagineAlcuni nomi che già conosciamo sono stati confermati per capitanare le squadre di Tassorosso e Serpeverde, ovvero Eleanor Bustles e Mius Sonn, che ricorderemo per le eccellenti gare disputate lo scorso anno. Ma abbiamo visto comparire tanti altri nomi che hanno dato forma alle squadre di ogni casata solo con l’ultima comunicazione del comitato organizzativo del torneo grazie al quale siamo venuti a conoscenza anche delle identità degli ultimi due top-rider: Erin Seywright per Grifondoro ed Allen Hollowdale per Corvonero. Nomi nuovi, i loro, così come lo sono anche numerose spalle visibili nel comunicato ufficiale, ma – per questo articolo – ho preferito dare un maggiore spazio a coloro che guideranno le squadre di casata al loro primo anno di partecipazione.
Da una più che tranquilla conversazione con entrambi i ragazzi in questione, sono emerse le motivazioni che li hanno spinti a correre quest’anno e le impressioni in vista dell’imminente inizio del torneo ricordando che a breve dovremmo avere anche la data della prima corsa.
nome immagineMentre la Grifondoro si mostra sicuramente molto elettrizzata ed orgogliosa della sua carica di top-rider, Allen preferisce attribuire la sua nomina allo scarso interesse dei Corvonero più grandi allo sport in questione – in effetti, gareggiare al posto di una pilota come Amber Meng che, in più, ha recentemente iniziato la sua carriera per la Cas.Co. Tinder Blast di GT2 – renderebbe titubante anche il più intrepido corridore. Ma le motivazioni non mancano nemmeno a lui e, se per Erin riguardano l’amor di casata ed il volersi mettere in gioco con qualcosa che possa reputare solo suo – a differenza del Quidditch che è un gioco di squadra per cui vale l’’uno per tutti e tutti per uno’ – per il Corvonero le scelte sono dettate da ragioni non del tutto accademiche, come la sua casata d’appartenenza potrebbe spingere a pensare. È vero che uno dei suoi obiettivi è imparare ad adoperare i manici di scopa al meglio – parole sue, visto che la sua conoscenza a riguardo è relegata alle lezioni di Volo del primo anno – ma credo che ci sia dell’altro è chiunque potrebbe rendersene conto se solo si soffermasse un po’ di più sulle parole di Allen – “è affascinante vedere come il volo ad alta velocità si possa adattare agli ostacoli assumendo quei movimenti così fluidi che sembrano praticamente naturali, come se l`uomo fosse nato per volare!” – in quanto se questa non è passione per il volo, allora Merida è un’assidua frequentatrice di Madama Piediburro.
In conclusione, non ci resta che aspettare di vederli all’opera! Il nervosismo è una cosa più che normale, soprattutto se si è ancora alle prime armi, ma i motivi che hanno spinto Allen ed Erin a correre non sono così deboli da farli desistere alla prima difficoltà. Non mi resta che augurare a tutti i piloti un in bocca al Gramo per quest’inizio di torneo, e che Eleanor, Mius ed i loro team siano avvisati: ne vedremo delle belle quest’anno!

Hilary Darcy. 17 anni ad Aprile, Serpeverde anomala che bazzica nei sotterranei solo per dormire o frequentare Pozioni – dato che è miracolosamente riuscita ad essere ammessa alla classe M.A.G.O.. Nasce a Canterbury da genitori babbani e non ha mai fatto nulla per nasconderlo. Battitrice titolare della squadra di casata e fiera di aver partecipato anche alla scorsa Triquidditch di Durmstrang, contro ogni pronostico. Testarda, impulsiva e amante del fuoco: si dice che, dopo averci quasi rimesso le penne al quarto anno, sia diventato il suo elemento. I progetti per il futuro sono resi più o meno noti dalla scelta dei corsi da seguire dopo la fine del quinto anno, ma il fatto che non abbia ancora abbandonato lo sport forse sta a significare una leggera confusione, complice anche l’essere diventata Caporedattore de La Voce degli Studenti. Il punto chiave è non chiedere, perché si impegna sempre a sviare il discorso per non dare risposte certe a nessuno: solo la Dalloway è la custode della verità.
By Hils | ottobre 22, 2014 - 10:37 pm - Posted in Ottobre 2070

Halloween si avvicina, gente. Non ne avete abbastanza di costumi, dolci e uomini in sottana per una sola notte? Malandrino di un Mellark, ti vedo sai? Gli spiriti dei defunti tornano fra i vivi per adorare Merida in tutta la sua malvagità e portarle offerte sacrificali. Per questo, ci mascheriamo e indossiamo un costume, in modo che non possano riconoscerci e continuino imperterriti il loro cammino verso la McReady. Ci sono alcuni costumi, però, sui quali non possiamo non soffermarci.

Ecco a voi "L'ultima ufficiale classifica rivista e corretta delle nove tipologie di persone che ammorbano le feste di Halloween!".

 9 L'ignavo - "Merlino cane, è già ora? Che bolidi." L'ignavo si impegna due minuti a tagliare un lenzuolo e nascondersi sotto prima di arrivare in Sala Grande. Facile: lenzuolo bianco, fantasma; lenzuolo nero, dissennatore. Forse è troppo ignavo persino per fare l'alternativo, che gira in divisa rispondendo "sono vestito da me stesso". Eppure solitamente è un ragazzo simpatico, eh.

 8 Il riciclatore - Le tradizioni di famiglia sono importanti. Talmente importanti che non importa se tua madre alle feste di halloween si vestiva da veela ballerina di flamenco o da bisonte delle praterie. Il riciclatore è costretto (e forse un po’ lo fa anche volentieri) a sfoggiare quel costume come un vanto. E non importa che sia un ragazzo, verrà comunque ricordato come la veela ballerina di flamenco più bella di Hogwarts.

 7 Lo splatter - Può essere vestito da qualsiasi cosa, purché diventi irriconoscibile. Cicatrici, budella, sangue, per lui il costume migliore è quello più rivoltevole. Lui è la Morte, il becchino spappolato, il verme di un cadavere, la tenia intestinale. Qualsiasi cosa, purché abbia le tasche piene di vomito finto e perda i pezzi di costume ad ogni passo. Ed è così contento di essere la stessa vomitevole persona di ogni santo giorno, che non si rende conto del perché gli altri strillino quando lo vedono. Non lo fanno per il sangue finto, stanne certo.

 6 Il nerd - Da non confondere con il colto, il nerd è ben differente. Mentre il colto si maschera per il puro gusto di sfoggiare la propria conoscenza, il nerd si veste per essere per un giorno il proprio eroe preferito. Non fatevi ingannare dalle fattezze dei costumi del nerd, se uno di loro si ritrova vestito da donnicciuola con grandi meloni, iniziatevi a domandare con chi avete dormito per sei anni.

 5 Il cu-ore e camicia - La coppia dei due idioti di turno che dividono lo stesso costume. Passano un'ora a travolgere i compagni, un'altra ora ad uscire dal costume, il resto della serata separati perché il tipo che sta dietro si è sciolto per il caldo. Sono centauri, ippogrifi, manticore e unicorni. E hanno anche l'accortezza di indicare, quando glielo si chiede, da che parte della Sala Grande si trovi l'altra metà del proprio corpo. "Da cosa sei vestito?" "Da manticora, non lo vedi? Ah, forse perché ho lasciato il culo al buffet."

 4 L'alternativo – Rientra nella categoria chiunque non sia in costume. Troppo tosto per essere un ignavo, l'alternativo viene alla festa perché non ha altro da fare, guarda tutti i costumi e si autoconferisce il titolo di critico d'arte. Eppure, quando glielo si chiede, ha sempre la scusa pronta. Può essere vestito con un cravattino di colore diverso "Sono un grifondoro idiota come te" può alzare le spalle indifferente "sono me stesso" o può essere un alternativo simpatico e storcere la testa "sono una runa".

 3 Il critico sociale - "Uh, sei vestito da portafogli? Carino." "Sono il frutto della desensibilizzazione dell'animo umano, O'Flynn." "Ah, tu non sei vestito, invece?" "Indosso la maschera dell'ingiustizia, sono il fardello della società, Thomas. Sono l'essere umano, il peggiore dei mostri!" alla larga da chiunque indossi cartelli, fogli, biglietti, distribuisca volantini. O finirete tutta la serata a sentirvi dire "hai due secondi per ascoltare la parola del WWFFB?"

 2 Il colto - Alla larga dal colto, se non avete una sfilza di E in pagella. Il colto non si veste, "crea riminescenze storiche". E starebbe tutta la sera a ripeterti capitoli di Storia della Magia, soltanto se gli chiedessi da cosa è mascherato. Si veste da pelo del cu-ore di Nicolas Flamel, da figlia illeggittima di Paracelso, da triangolo di Thoot, da Albero della Vita. E ride, oh se ride alle tue spalle da ignorante, probabilmente facendo gruppetto con qualche idiota vestito da Gamp. "Sei Sir Cadogan?" "Giovanna d'Arco, O'Flynn." Tanto i vostri costumi sono brutti.

 1 Il costume sexy – Lei non è vestita da Signora Grassa. Lei è vestita da Signora Grassa Sexy. Non importa che tu sia una sirena, una chimera, Harry Potter o l'intramontabile diavoletta. Un diffindo qua, uno là, balcone in vista e trampoli. E la sirena diventa sirena sexy, sexyPotter, chimera sexy e diavoletta sexy. Niente contro la nudità, comunque. D'altronde a nessuno importa da cosa siano vestite le suddette. L'importante è che siano svestite.

Tommy O'Flynn. Approdato a La Voce degli Studenti direttamente da Brolandia con lo pseudonimo di Grinzafichissimo Tipo Misterioso, il camuflone irlandese si è fatto conoscere al grande pubblico per la spiccata tendenza verso gli sport estremi quali il lancio del ma…ntello – prima tappa obbligatoria del Tebby Desnudo – e il sollevamento p…ulzelle i cui progressi sono misurati in base alla gamma di acuti lanciati dalle stesse fanciulle. Nel tempo libero – a meno che non sia impegnato a tubare con Ian O'John come uno Jabberknoll al termine della sua esistenza – si ricorda anche di far parte di un giornalino scolastico che delizia con interventi di una sincerità disarmante ed una traduzione necessaria per sopperire al facile slang tribal-irlando-pubbistico di cui si fregia abitualmente. Difficile dire cosa c'è nel suo futuro: persino i fondi di zucca sono evaporati da soli per non dover rispondere!
By Anne Burton | - 5:02 pm - Posted in Ottobre 2070

Le pagine dei quotidiani, in queste settimane, ci hanno abbondantemente lasciato intendere come – a seguito dell'exploit di Eliphas Fibster al Ministero della Magia – ci siano stati diversi Veggenti o presunti tali che hanno contattato le alte sfere che ci governano millantando visioni, sogni e flash apocalittici di ogni genere e grado. O solo delle arzigogolate – grazie Ivy per avermi suggerito questo termine a me sconosciuto – trame oscure secondo cui il Ministero della Magia ci sta nascondendo fenomeni interplanetari (si, potete ridere, anche se Jeremy ci ha creduto per davvero) e/o cospirazioni di qualsivoglia natura, a seconda della fantasia di chi ha queste prevision…pardon, finestre sul futuro. O di chi vuole cercare di fregare il prossimo, volendo concedermi l'essere un tantinello più esplicita di Vega e del suo ultimo articolo in merito.
Se la settimina Serpeverde, infatti, a margine del suo pezzo del mese scorso ha lasciato dei riferimenti a quest'onda anomala di Veggenti caduti in trance – o in qualsiasi modo si possano definire quegli occhi vitrei e l'eccesso di sudorazione che fa quasi invidia a quello di Tommy O'Flynn di ritorno dagli allenamenti di Quidditch – in questi giorni c'è stato anche chi, proprio cavalcando l'ondata di tutta quest'attenzione attorno ai possessori di un dono come la Vista, ha deciso deliberatamente di delinquere il prossimo, sfruttando capacità date come peculiari ma tuttora in fase di accertamento – in realtà – e rovinando l'esistenza a diversi, tra maghi e streghe facilmente co…ndizionabili con previsioni farlocche ed annunci gratuiti di catastrofi in arrivo.
Nicholas Stewart, è questo il nome del sedicente mago la cui sola vista funzionante – priva di maiuscola del caso – immagino sia quella legata al desiderio di veder accrescere il proprio gruzzolo alla Gringott, considerando l'attività parallela che ha deciso di intraprendere nelle ultime settimane… facendosi tuttavia beccare praticamente subito, alla faccia della Vista.  Giornalista di Queste Oscure Materie da cinque anni, Stewart ha infatti deciso di rovinarsi la carriera da solo, attratto da mere voglie danarose da lasciar libere a danno di ignare vittime di cui ha coltivato e sfruttato le paure più attuali, dallo sciacallo che ti pascola nel giardino di casa alla contaminazione del tuo sangue ogni volta che ti rechi al San Mungo per delle comuni analisi, considerando tutti i decessi registrati negli ultimi mesi. Letture delle carte, Riti Divinatori mai sentiti – ho chiesto conferma al professor Dupret – e Auguromanzia alla stregua di quella che saprebbe fare anche Hortense Lanfrad mentre rid…sorride di voi, hanno fatto il resto, come potete immaginare, trovando un terreno così fertile su cui attecchire; dall'instillare il dubbio nelle deboli menti delle sue vittime al dare il via ad una spirale in picchiata verso lo svuotamento dei propri conti alla Gringott proprio e solo a favore del novello salvatore delle arti divinatorie, in arte Nich Temperanza Stewart – del resto – il passo è stato fin troppo lesto a compiersi. E si, esatto, il genio non ha avuto neanche la scaltrezza di cambiare il proprio nome per non essere riconosciuto.
Evidentemente, questa la deduzione più logica che si può fare, l'uomo si sentiva talmente al sicuro nel suo giochetto collaudato ormai da settimane da cercare direttamente di estendere la propria attività anche nelle più arcigne comunità scozzesi, note per la diffidenza verso i forestieri. E per le riserve di polvere urticante nascoste nei fienili. E' bastato un minimo sospetto per Callista Flogart, infatti, per decidere di accogliere il saccente divinatore in erba – nel senso che deve averne fumata decisamente troppa – armata direttamente con un forcone sotto Oppugno, una buona dose di pozione corrosiva ed una tazza di tè fumante, giusto perché si trattava di un ospite. Simpatica come solo noi scozzesi sappiamo essere, già. Evidentemente – e qui sono giusto un filino sarcastica – la matriarca scozzese non ha gradito il saldo mensile della Gringott che la informava di come i suoi due figli – "maschi e stupidi" secondo la stessa dichiarazione della donna – avessero autorizzato dei consistenti prelievi dal conto di famiglia per scongiurare la visita degli sciacalli durante i festeggiamenti di Halloween. Avrebbero di certo stonato con lo scenario altrettanto da Halloween che si è trovata davanti la Squadra per l'Uso Improprio delle Arti Magiche, quando è stata chiamata ad intervenire. Pare infatti che Stewart abbia rischiato di diventare come Menelao l'Orbo – e se non conoscete questa maschera dei Grampians avete avuto un'infanzia triste, lasciatevelo dire – proprio grazie alle amorevoli attenzioni di mamma Callista, ragion per cui è stato lo stesso ex giornalista, ex finto possessore della Vista ed ex mago a piede libero a gettarsi direttamente tra le braccia dei ministeriali. Insomma, meglio la più nera prospettiva di Azkaban o del Wizengamot, piuttosto che una matriarca scozzese in relazione complicata con il proprio portafoglio zannuto!

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il quinto anno e, come tiene a sottolineare, anche il corso di Cura delle Creature Magiche, Jer compreso. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione principale – per ammissione – al momento sia quella di allargare lo stanzino della redazione o a far fuori qualcuno dei nuovi arrivati perchè sta provando in ogni modo a convincere Hortense Lanfrad a varcare quella stessa porta.
By vocestudenti | ottobre 19, 2014 - 6:55 pm - Posted in Ottobre 2070

Kierson Dennison e Tristan Williams

Cominciamo col dire che a tutta la comunità magica fa molto piacere vedere che il Ministero è così attivo in questo campo. Quantomeno sappiamo che stanno cercando di salvarci il didietro al massimo delle loro possibilità; è già qualcosa. Ero sugli spalti all'inizio della partita e le parole del Ministro della Magia sono state comunque chiare ed eloquenti: «NOI COMBATTEREMO!», ha pronunciato. Già, NOI vogliamo combattere (capito, professori?). E' stata una serata di beneficenza, ma le due squadre non si sono di certo risparmiate con colpi ad effetto, giocate spettacolari e duelli ai limiti del mirabolante. Lo stadio era pieno, una cornice degna della miglior finale di Quidditch della scuola e un boato mai sentito in cinque anni (almeno dal campo, eh) accompagna l'inizio della partita che stranamente si gioca a cinque giocatori per squadra, invece che a sette e con un solo bolide invece che due. Contesa che vede Tristan Williams ed Elenoire Glorbander di fronte. Entrambi scattano come due saette, rischiando pure l'osso del collo a causa di un bolide che, liberatosi dal baule delle palle, ha la grandiosa idea di dirigersi proprio verso il centrocampo, ma è la cacciatrice francese ad avere la meglio sul capitano della Squadra A (mi congratulo personalmente per la fantasia con il genio che ha dato i nomi alle squadre), andando a spizzare la pluffa in una Reverse Pass da manuale del Quidditch in direzione di Venezia Oper, posizionata più in basso rispetto alla compagna e facile bersaglio del bolide in arrivo, che va a fare barba e capelli (tutto rigorosamente gratis) alla saggina della sua scopa. Inutile dire che, rallentata dal bolide, la Oper non riesce a raggiungere la pluffa che vaga. E se da una parte il gioco cacciatori è scoppiettante, quello battitori non è da meno, con Dirk Hargreaves e Andrej Becket che si danno battaglia a suon di mitragliate (e se quella capra di capitano di Tommy fosse stato lì, avrebbe pure potuto imparare qualcosa su come si tiene la mazza). I due si fiondano sul bolide come due falchi, ma Hargreaves ha la meglio sull'avversario, scagliando un missile terra-aria diretto proprio ad Angelina Coast (quanto è bella, signori?), che se ne stava lì a cercare il boccino in modo tranquillo. Troppo tranquillo, tanto che a me è sembrato di sentire un "crack" un po' inquietante (o forse era solo Kim che mangiava come un Quintaped impazzito vicino a me, non me lo ricordo con precisione), fatto sta che la campionessa del mondo ha pagato molto il colpo ricevuto. La partita sarebbe finita qui, se Heather Cox si fosse degnata di prendere il boccino che l'ha presa bellamente per i fondelli, svolazzandole davanti e poi scappando di nuovo; e voglio ribadire che Angelina Coast non è proprio la prima che passa, e riesce inizialmente a tenere testa all'avversaria. Le due si gettano all'inseguimento del boccino, che le fa penare. Ma ehi, dall'altra parte la Glorbander ha fatto i conti senza l'oste, perché la reverse non arriva mai alla compagna di reparto. Williams e la Springall sembrano giocare insieme da quando sono nati e mentre la prima copre e mette la museruola ad un cagnaccio rognoso come la Oper, tagliandola fuori da un possibile recupero pluffa, il secondo ha il tempo di prendere la palla cremisi e partire dritto come una saetta verso gli anelli difesi da capitan Dennison: il tiro è precisissimo e parecchio forte, ma il portiere para senza problemi. In tutto ciò, Juliet Lucky sta comodamente lucidando gli anelli, facendosi anche un pisolino con annessa pausa-caffè. Ma Becket e Hargreaves continuano a dare spettacolo. Ennesimo duello: stavolta Becket sembra avere la meglio sull'altro, ma proprio quando sta sfoderando una delle sue celebri mitragliate, Hargreaves arriva come un razzo e colpisce di rapina. Il colpo, ancora una volta in direzione della Coast, non è pulitissimo, ma è come prendere a schiantesimi  un malato: la cercatrice inglese, già colpita in precedenza, non riesce ad evitare il colpo di Hargreaves (che era comunque parecchio potente, c'è da riconoscerlo) e viene colpita e affondata, dando così modo alla Cox di prendere il boccino in solitaria e fissare il punteggio sui 150-20, oltre che di poter vantarsi di aver battuto la campionessa del mondo in carica e, secondo il mio modesto parere, una delle cercatrici più forti del panorama mondiale. Angelinati vogliamo bene comunque, sei la più forte. 

 

Pagelle.
 
SQUADRA A:
 
Juliet Lucky: S.V.
Tutti eravamo ansiosi di vedere il portiere dei Potree Pride all'opera, ma non ce n'è stata l'occasione. Vuoi per l'abilità di Williams e Springall, vuoi perché non è arrivato nessun tiro in porta, non ha proprio toccato la pluffa in tutta la partita. Assente giustificata.
 
Andrej Becket: 5
Stanco, deconcentrato e troppo lezioso. Soffre sempre la velocità e il dinamismo di Hargreaves, che spesso e volentieri lo brucia e lo anticipa. Starà ancora ripensando all'ultimo bolide, quello del "colpito e affondato". Penso che tutti, compreso lui, si stiano chiedendo: «Come ha fatto a perderlo?». Che fosse già con la testa alla prossima partita di campionato? Che semplicemente sia stato obbligato a giocare contro la sua volontà?. Mistero della fede.
 
Tristan Williams: 7
Il capitano della squadra A in tutto e per tutto. Dà la carica ai suoi, si prende la squadra sulle spalle. Non sempre perfetto sulla Gloirbandere, della quale spesso e volentieri soffre la velocità e il poco peso, ma quando si presenta l'occasione lui c'è sempre, anche grazie al feeling con la Springall (che abbiano giocato insieme a Quidditch quando erano a scuola?). Segna due gol, che è il massimo che Dennison gli ha concesso. Fuoco d'artificio.
 
Alicia Springall: 7
Fatica, suda, marca, difende. Una giocatrice come lei chiunque vorrebbe averla (fortunate le Harpies). Fa il lavoro sporco per mettere in condizione il compagno di reparto di andare in porta, sempre in difesa, sempre attenta, vince sempre i duelli con la Oper, oscurandola. Una diga.
 
Angelina Coast: 4.5
Angelina. Povera Angelina. Non era la sua serata, purtroppo, due bolidi pesanti andati a segno. Ha  voglia da vendere e lo si è visto in campo, ma non basta per evitare i bolidi di Hargreaves. Come attenuante possiamo concordare il fatto che questi erano due sassate, ma, in tutta sincerità, una giocatrice del suo calibro dovrebbe sapere come si evitano. Ma resta comunque bella. Eterea.
 
 
SQUADRA B:
 
Kieron Dennison: 7,5
Ma quanto è in forma Dennison? QUANTO? Sempre attento, non concede niente agli avversari, mostrandosi vero capitano. Concede giusto un paio di gol a Williams, ma proprio perché erano due tiri imprendibili.  Dove il reparto cacciatori fa acqua, ci pensa lui, no panic. The Wall.
 
Dirk Hargreaves: 8
Veloce, dinamico, lotta anche sui bolidi impossibili, facendo di Becket quello che vuole, come se non esistesse proprio. Vince gran parte dei duelli, commettendo veramente pochissimi errori. Ci teneva ad esserci, da gran persona sia fuori che dentro il campo e si è visto. Encomiabile.
 
Venezia Oper: 5
Non sente il bolide all'inizio, rischiando di essere disarcionata e lasciare la compagna in due contro uno contro due bestie fameliche come Williams e Springall. Soffre molto la cacciatrice inglese, si fa annullare il più delle volte, rimanendo imbrigliata nella manovra avversaria. Di sicuro le sue potenzialità sono ben altre. Evanescente.
 
Elenoire Glorbander: 6,5
Una bella prova della cacciatrice francese, che alterna sprazzi di grande quidditch a qualche errore di troppo, anche complice la condizione non troppo smagliante della Oper. Lotta e sgomita con Williams e con la Springall, mettendoci muscoli e tanto tanto impegno. Ha battuto il record mondiale per la velocità in contesa. Leonessa.
 
Heather Cox: 6.5
Ha di fronte a se una delle cercatrici migliori al mondo, ma non si lascia condizionare in alcun modo. Un po' disattenta quando il boccino gli vola davanti, ma è tanto intelligente da capire che deve evitare lo scontro diretto con la Coast, perché ci perderebbe. Tant'è che l'ha messa in condizione di prendersi un bolide e a quel punto BEEP-BEEP… WOOOOAHM e prende la sfera dorata in solitaria. Astuta.
Dimitri Leroy. Quinto anno, Grifondoro. Uno dei maghi più belli, famosi e nominati di Hogwarts. Del suo passato non si sa praticamente niente, cosa che ha spinto qualche persona a mettere in giro voci secondo le quali sarebbe figlio di maghi oscuri. Testa calda, ha preso più punizioni lui in cinque anni che tutta la scuola messa insieme, tanto da essere ormai universalmente riconosciuto come un bullo o comunque una persona poco raccomandabile. A detta di molte ragazze il mago più bello del castello: dongiovanni, si dice che nessuna possa resisterlo. Media scolastica alquanto discutibile, a parte in trasfigurazione, nella quale si è scoperto essere particolarmente portato. La sua vera passione è il Quidditch, sport che pratica dal suo secondo anno. Dal suo quinto anno scrive per la Voce degli Studenti a suo dire per "dare un senso alla vita scolastica". Fidanzato con Kimberly Marshall, capitana di Tassorosso, alla quale si dice che abbia rapito il cuore
By Hils | - 11:42 am - Posted in Ottobre 2070

Halloween si avvicina e, con la festa, anche i suoi preparativi. La leggenda vuole che si celebri la fine del raccolto, tutto ciò che un’eterna Beltane ci ha gentilmente fornito anche quest’anno. E che si affievolisca il confine esistente fra il mondo dei vivi e quello dei morti, tanto da permettere ai secondi di raggiungere i primi. Sono secoli che babbani si travestono da mostri – così dicono – e streghe, per tenere alla larga dalle loro case gli spiriti dei defunti. E' curioso notare come prendano proprio le nostre sembianze. Cosa siamo, noi? Ci considerano alla pari di questi fantomatici spiriti malvagi e vendicativi, tanto che sperano di allontanarli infilando una maschera che ci raffiguri. Fondamentalmente, mi ritengo offesa. Sono pur sempre una strega. Ma credo che possa offendersi anche un vampiro, o un lupo mannaro o un qualsiasi altra creatura che loro etichettano più in generale come ‘zombie’, perché tutto ciò che non abbia i canini appuntiti o che non ululi alla luna piena si cataloga più facilmente con una sola parola ( giusto per sprecarsi ad utilizzare qualche vocabolo in più e notare che sì, esistono delle differenze pure tra loro ). Semplice ed efficace, così dicono. Certo, ora le motivazioni per cui ci si traveste ad Halloween sono decisamente cambiate: è una lotta a chi indossa il vestito più grinzafico e pauroso. Ma sono pur sempre maschere. Anche loro hanno qualcosa da nascondere. E cosa c’è di meglio di Halloween, quando si può giocare anche solo per una sera ad essere qualcun altro? È facile indossare una maschera e fingersi un ‘mostro’, quando forse dentro si è persino peggio. Nascondersi dietro un naso finto o dei denti di gomma non è tanto diverso dal celare le reali intenzioni con un finto buonismo, che può far apparire migliori agli occhi di chi è realmente buono di cuore. Di chi non ha pregiudizi, di chi crede che ciò che si vede corrisponde effettivamente alla realtà. Non è necessariamente ingenuità, in fondo. Esiste una sorta di armonia, in queste persone, che li porta a vederla, cercarla anche negli altri. Ma pochi possono rispecchiarsi in questa categoria e il perché è semplice: nessuno può aspirare alla perfezione. Ognuno di noi possiede qualcosa di cui non va fiero, anche se potrebbe non ammetterlo mai – nemmeno a se stesso, nella più solitaria segreta di un castello sperduto. È nella natura umana, suppongo, rendersi conto di avere un difetto e volerlo nascondere. A cosa servirebbe travestirsi, altrimenti? Per molti Halloween è solo una festa, uno svago durante il periodo scolastico o lavorativo. Per altri è un’evasione, un qualcosa che per un’unica notte permette loro di dimenticare ciò che li rende scontenti di quello che sono, in favore di una maschera. Ma questo non ci rende mostri, no. Non quegli stessi mostri di cui i babbani si fanno beffe, convinti delle più assurde pochezze, che ci dipingono così diversi da loro. La cosa che li sconvolgerebbe, invece, è rendersi conto quanto siamo simili, sia nei pregi sia nei difetti. Scoprire che quegli stessi spiriti da cui vogliono sfuggire somigliano così tanto alla loro parte più segreta. Quella che si impegnano tanto a nascondere al mondo.
Buon Halloween, studenti di Hogwarts, e che anche quest’anno possa offrire agli ignari babbani una scappatoia dai loro demoni personali. Che almeno loro possano, quando i nostri restano reali e non spariranno magicamente indossando una maschera.

By Anne Burton | ottobre 18, 2014 - 4:37 pm - Posted in Ottobre 2070


Elenoire Glorbander


Relena O'Neil


Nicole Silverstongue


Krystal James

I GIORNATA
Bats – Magpies
United – Vespe
Tornados – Banges
Pride – Catapults
Falcons – Cannoni
Arrows – Wanderers
Kestrels – Harpies

II GIORNATA
Bats – Cannoni
Catapults – Wanderers
Banges – Harpies
Vespe – Kestrels
Magpies – Arrows
United – Falcons
Tornados – Pride

III GIORNATA
Catapults – Bats
Cannoni – Banges
Wanderers – Vespe
Harpies – Magpies
Kestrels – United
Arrows – Tornados
Falcons – Pride

IV GIORNATA
Wanderers – Bats
Harpies – Cannoni
Kestrels – Catapults
Arrows – Banges
Falcons – Vespe
Pride – Magpies
Tornados – United

V GIORNATA
Bats – Tornados
Pride – United
Falcons – Magpies
Arrows – Vespe
Kestrels – Banges
Harpies – Catapults
Wanderers – Cannoni

VI GIORNATA
Bats – Kestrels
Harpies – Arrows
Wanderers – Falcons
Cannoni – Pride
Catapults – Tornados
Banges – United
Vespe – Magpies

VII GIORNATA
Bats – Falcons
Arrows – Pride
Kestrels – Tornados
Harpies – United
Wanderers – Magpies
Cannoni – Vespe
Catapults – Banges

VIII GIORNATA
Pride – Bats
Tornados – Falcons
United – Arrows
Magpies – Kestrels
Vespe – Harpies
Banges – Wanderers
Catapults – Cannoni

IX GIORNATA
Arrows – Bats
Falcons – Kestrels
Pride – Harpies
Tornados – Wanderers
United – Cannoni
Magpies – Catapults
Vespe – Banges

X GIORNATA
Harpies – Bats
Kestrels – Wanderers
Arrows – Cannoni
Falcons – Catapults
Pride – Banges
Tornados – Vespe
United – Magpies

XI GIORNATA
Vespe – Bats
Banges – Magpies
Catapults – United
Cannoni – Tornados
Wanderers – Pride
Harpies – Falcons
Kestrels – Arrows

XII GIORNATA
United – Bats
Magpies – Tornados
Vespe – Pride
Banges – Falcons
Catapults – Arrows
Cannoni – Kestrels
Wanderers – Harpies

XIII GIORNATA
Bats – Banges
Vespe – Catapults
Magpies – Cannoni
United – Wanderers
Tornados – Harpies
Pride – Kestrels
Falcons – Arrows

Dirk Hargreaves


Seth Lucky


Andreij Becket


Sami Medicine

 

Almeno un po'. Almeno un po' credo sia mancato a tutti, il Campionato di Quidditch. Anche a chi dice che non gliene importa nulla, ma poi allunga comunque l'orecchio quando, seduto al proprio tavolo in Sala Grande, sente qualche discorso in merito. Anche a chi si sente maggiormente proiettato sullo studio o sui fatti di cronaca che rattristano le giornate di tutti, ultimamente. Perché, vedete, il Quidditch è nato con questo spirito: distrarre. Donare un momento di distacco dalla realtà garantendo una dimensione sempre nuova ed imprevedibile, non importa che si stia volando su una scopa, si soffra sugli spalti o si legga il resoconto di una partita sul giornale.
E quindi eccoci di nuovo qui, pronti per altre tredici giornate di Campionato da vivere con le speranze ed i desideri che caratterizzano sempre l'avvio di una nuova stagione. I Magpies confermeranno quanto di buono fatto lo scorso Campionato? Gli acquisti e le cessioni dell'ultimo mercato estivo saranno davvero quelli più azzeccati? Come si inseriranno i nuovi innesti appena usciti da Hogwarts? Sono tutte domande che attendono una risposta e non hanno fretta per averla, in fondo. Ed è proprio in una luce "patriottica" che ho deciso di far quello che ci si aspetta sempre a boccini ancora fermi – ossia analizzare le diverse squadre in corsa per il Campionato di Lega – ma con un'ottica diversa ed incentrata maggiormente su chi è arrivato ad una grande squadra dopo anni di militanza in una realtà come quella scolastica. E' a loro, in fondo, che il castello dovrebbe fare l'in bocca al Gramo più grande perché un giorno, chissà, potrebbe capitare anche a molti di noi.
APPLEBY ARROWS: Bianca McTroy e Joey Olsen sembrano aver trovato la propria stabilità ad Appleby, ormai. In un reparto cacciatori che la stessa Civetta dello Sport assesta su un Oltre Ogni Previsione, infatti, le due ragazze a questo punto dovrebbero mostrare un affiatamento ed una conoscenza reciproca tali da garantire a Erika Johnson e compagnia una stabilità corroborata da decisioni dirigenziali che non hanno modificato – a ben vedere – neppure il resto della formazione titolare, limitandosi a due soli nuovi ricambi, per ora tra i panchinari.
BALLYCASTLE BATS: per una ex studentessa di Hogwarts che lascia Ballycastle – parlo di Juliet Lucky – un nuovo innesto direttamente dalla discendenza di Cosetta occupa un prestigioso posto di riserva tra le file dei Pipistrelli. Sami Medicine realizza in questo modo almeno il sogno del cugino Stephen, se non proprio il suo visto il tifo sempre manifestato per i Puddlemere United. Difficile, per il rampollo Medicine surclassare battitori del calibro di Dag Gaarder o Elizabeth Liece, ma se alla divina provvidenza, come la chiamano i Babbani, non c'è mai fine, è altrettanto fuori discussione che gli irlandesi dovrebbero pregustare un Campionato migliore dell'ultimo non che ci voglia tanto anche a fronte di innesti come Streitmorge a difendere gli anelli e Szetela strappato ai Magpies.
BANCHORY BANGES: promossa sin da subito tra i titolari, Sylvia Whiteheart si ritrova come compagna di squadra una migrante Rowena Abyss che, tuttavia, non è ancora riuscita a far suo un posto da titolare, in quel di Banchory. Se la Tassorosso sgomita comunque per dimostrare di valere molto di più di quello che lo scorso Campionato di Lega ha dimostrato – una stagione decisamente da dimenticare – penso che un'avventura come questa possa essere un ottimo trampolino di lancio per l'ex portiere della squadra Corvonero, non solo dal punto di vista sportivo. I recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto la Whiteheart hanno bisogno di un qualche riscatto e se il Quidditch – che sa giocare così bene – può venirle in aiuto, ha decisamente svolto il suo compito. Certo, per Denters e compagnia è un azzardo avere una neo magata come titolare, ma l'apporto dell'ex concasato Oscar Trott – probabilmente la sola vera promessa del reparto cacciatori – sono sicuro che sarà utile sia a Sylvia che a Rowena. Per quanto mi riguarda, del resto, vedere Oscar giocare è sempre un piacere.
CAERPHILLY CATAPULTS : Vassil Peev ed Ismail Fehr non si possono certo definire degli ex studenti di Hogwarts, ma un po' tutti credo che abbiamo iniziato a considerarli tali, non solo per la Tre Maghi cui il turco ha partecipato. Trascorrere un intero anno scolastico con qualcuno immagino porti a considerarlo se non proprio come uno di casa, almeno come qualcuno che continui a seguire, se trovi il suo nome in un articolo di giornale, ad esempio. O se una fresca magata di Hogwarts finisce nella sua stessa squadra ed un po' ti senti di affidargliene le sorti. Non che Niamh Davies abbia bisogno di qualcuno, per destreggiarsi nel mondo del Quidditch – assolutamente – lo dimostra il fatto che, in una formazione non proprio al top, ha guadagnato comunque subito un posto da titolare. Squadra sgangherata almeno sulla carta, ma ho sempre pensato che vedersi collocare all'ultimo posto da parte de La Civetta, possa essere invece un valido motivo di rivalsa. Ed in questo dovrebbe confidare anche la cacciatrice ex bronzo-blu. Del resto ha tutte le qualità tecniche e sportive necessarie per emergere e lasciare il segno.
CANNONI DI CHUDLEY: privi di qualsiasi innesto proveniente dalla storia più recente di Hogwarts, mi ritrovo a spendere due parole per la compagine di Chudley solo perché se non lo faccio la Capa mi uccide questo in fondo potrebbe essere davvero l'anno giusto, per Capitan Coast ed il resto della squadra. Un mercato parco ma mirato, una squadra collaudata ed un reparto Battitori impreziosito dall'arrivo di Josh Oakley si spera – infatti – che possano sopperire ad un trio di Cacciatori che – sempre a pluffe ferme – non pare avere il mordente necessario per imprimere il segno. Staremo a vedere.
FALMOUTH FALCONS: Che ci sarebbe voluta una rivoluzione, a Falmouth, l'avrebbe previsto anche un finto possessore della Vista. Che queste profonde modifiche siano arrivate è in parte vero. Via Donaghey e – soprattutto – Maris Valmiera, gli arrivi di Kallstrom e Vrauwdeunt hanno fatto da contorno all'inserimento della nostrana Nicole Silverstongue tra i titolari del reparto Cacciatori. Veloce e determinata, l'ex Capitano Grifondoro dovrebbe aver modo di inserirsi al meglio all'interno di un reparto che si è già dimostrato abbastanza dinamico, nonostante lo scorso Campionato non si sia concluso proprio nel migliore dei modi. A far compagnia all'ex rosso-dorata, poi, il semprevivo Jeremy Clover dimostra senza dubbio di aver acquisito una padronanza non solo del reparto, ma anche del ruolo ricoperto, dando filo da torcere ormai a chiunque si pari tra lui ed il boccino. Staremo a vedere a cosa porterà la piccola rivoluzione di Falmouth, come è stata definita su alcune testate giornalistiche,
HOLYHEAD HARPIES: Elisabeth Dark. Per chi è molto legato alle notizie sportive che riguardano gli ex studenti di Hogwarts, sinora Harpies è significato questo, al di là della presenza esclusiva di sole giocatrici femminili, all'interno della rosa a disposizione. Se la velenosa cercatrice (ex) verde-argento si è tolta diverse soddisfazioni negli ultimi anni (in primis quella di suonarle all'odiata pari ruolo James) a Holyhead hanno ben deciso di fare di Amber Meng la sua diretta discendente. O comunque colei che sarà chiamata a sostituire la Dark se dovesse essere necessario. Personalmente, credo che non ci sarebbe stata squadra migliore per accogliere il temperamento dell'ex Corvonero che ha in qualche modo sempre tenuto a sottolineare come l'essere femmina – passandomi il termine – sia esclusivamente una marcia in più, più che un difetto per qualcosa. E di acchiappar boccini, dopotutto, hanno dimostrato di esser ben capaci entrambe, le cercatrici delle Arpie.
KENMARE KESTRELS: Qualcuno, l'altra mattina a colazione, ha proposto di cambiare il nome della squadra di Kenmare in Homemade Hogwarts. E, senza offesa alcuna per i sostenitori della squadra obiettivamente più completa del Campionato, non credo si vada molto lontani dalla realtà, nell'assegnare un nomignolo del genere. Ben tre componenti dei Kestels – quattro se si considerano anche le riserve – arrivano infatti dalla fucina del castello e di questi ognuno può dirsi leader del proprio reparto. La punta di diamante della Squadra irlandese resta sicuramente Krystal James fiera ed arcigna cercatrice dallo scatto fulmineo ed uno stile di gioco che – con il tempo – si è fatto decisamente più scaltro e spesso al limite del politically correct. Tuttavia, non devono considerarsi di certo meno importanti le sportellate con cui Nigel Jarvis spazza i bolidi indirizzandoli chirurgicamente verso gli avversari – persino il suo animo burrascoso pare essersi preso una pausa – o i perfetti assist con cui Elenoire Glorbander rifornisce i propri compagni di reparto, sempre che non sia lei stessa a trafiggere gli anelli. A completare il quadro, sebbene spostato tra le riserve per far posto al mostro Valmiera, Joe Greywood ha preso come sempre professionalmente e correttamente questa scelta tecnica. Dinamismo e gioco rapido hanno contraddistinto il fare di Midel e compagnia in tutti questi anni e – stando a molti – il tempo di raccogliere i frutti dovrebbe esser proprio questo.
MONTROSE MAGPIES: Al Mercato dei Troll, di un altro giocatore Lloyd si sbarazzò… estate 2070, i tifosi delle Gazze non sembrano aver preso particolarmente bene le cessioni di Innerson, Szetela e Gelika Teporsky o, più semplicemente, per quanto possano aver considerato tutte le attenuanti del caso, non devono aver ritenuta equilibrata la controparte degli arrivi a Montrose. In tutto questo, uno tra Sarnobat e McInler ha nel frattempo fatto fuori Sebastian Waleystock dalla formazione titolare, riportandolo alla panchina già sperimentata in passato. Poco male, certo, si tratta pur sempre della panchina più illustre del Campionato di Lega e della squadra che ha vinto anche l'ultimo titolo, ma sempre di riserva si tratta. E per chi ha assaporato le gioie della prima squadra potrebbe non essere un incentivo a vivere la situazione al meglio. A fargli compagnia negli spogliatoi, però, il cacciatore ex Grifondoro, avrà da quest'anno una sua vecchia conoscenza e "rivale", anche se solo durante la Tre Maghi vinta da Durmstrang. Il posto lasciato libero da Innerson è infatti stato assegnato a quel Dragos Marea fino all'anno scorso pedina delle Vespe e determinato a dimostrare di non esser da meno rispetto all'ex capitano dei Magpies. Confermare il primo posto in classifica appare arduo, certo, ma non è la prima volta che quelli di Montrose riservano qualche sorpresa.
PORTREE PRIDE: Si attesta un gradino sotto i Kestrels – ed a pari merito con i Tornados – la presenza hogwartsiana dei Pride con le conferme di Andreij Becket ed Hayley Roines e l'inserimento tra gli anelli della rediviva Juliet Lucky. E' proprio l'ex Tassorosso, infatti, quella che possiede probabilmente la maggior voglia di riscatto, dopo la dipartita dai Bats. Con un figlio ed un premuroso marito – professor McLies, può tornare almeno per noi del settimo anno? – che l'aspettano a casa, infatti, il funambolico (e mia prima musa in assoluto) portiere lascia ad intendere che gli anelli di Portree sono abbastanza al sicuro, perlomeno più di quanto appaia il reparto Cacciatori in cui la Roinse non ha mai davvero brillato, nonostante l'impegno. Diverso sembra essere il discorso per la difesa, laddove il vuoto lasciato dalla Abyss è stato riempito da un Cantwell che non sembra aver digerito bene la cessione da parte dei Cannoni e che in coppia con Andreij picchio duro Becket ne promette delle belle.
PUDDLEMERE UNITED: Da quando ho fatto il mio outing da tifoso, le prospettive per lo United sono drasticamente cadute verso il basso, tanto che la stessa Civetta dello Sport – grazie, Robert pensa ai tuoi Wanderers – ci piazza nel fondo dell'ipotetica classifica stilata in base al mercato estivo. Certo, il decimo posto ottenuto a conclusione dello scorso Campionato non è un buon biglietto da visita per presentarsi, ma a quanto pare quest'anno dovrebbe andare anche peggio, per la gioia dei sostenitori della squadra più vecchia delle Lega Britannico-Irlandese di Quidditch. Unico inserimento hogwartsiano è stato infatti quello dell'ultima miss boccino sfornata dal castello, ovvero quella Giselle Lanfrad che ha vinto l'ultimo coppa scolastica con la squadra verde-argento che dirigeva, da brava capitana. Per il momento, come la coetanea Meng, tuttavia, la Lanfrad dovrà attendere che Orwell decida di farsi da parte, cosa che peraltro pare sia richiesta anche dalla parte di tifoseria più proiettata verso una completa rifondazione della squadra. Insomma, soffriremo anche quest'anno, ragazzi, facciamocene una ragione.
TUTSHILL TORNADOS: si ferma a tre anche il conteggio dei giocatori made in Hogwarts concessi ai Tornados, per la gioia del professor Thofteen che, da quel che ho saputo, è uno dei tifosi più sfegatati della compagine di Tutshill e di Galinda Pizzarro in primis. Se Rygar Connelly ha dimostrato giornata dopo giornata di non essere poi quella meteora che tutti compreso il sottoscritto si aspettavano, infatti, la coppia formata dal marito della Glorbander e da Dirk Hargreaves appare ormai come iper collaudata. Il peso maggiore di questa realtà, ovviamente, va all'ex Corvonero le cui quotazioni de La Civetta per il FantaQuidditch rendono finalmente giustizia alle prestazioni mostrate in campo da Hargreaves. Arcigno, eclettico e difficile da scavalcare, sono solo alcuni degli "aggettivi" che gli avversari dedicano all'ex bronzo-blu, ma potrebbero andar bene anche per la ex concasata – ed altrettanto tosta – Relena O'Neil. Sarà anche di poche parole – vedendola al castello inizialmente mi è anche venuto il sospetto che avesse qualche problema alle corde vocali – ma di certo spietata se c'è da trafiggere gli anelli avversari, la O'Neil con la sua presenza ha reso perfetto un trio Cacciatori che quest'anno si è arricchito anche dell'arrivo di Yoshihiro Fujisawa, dopo la cessione della trentacinquenne Bragagni alle Vespe. Magari prima o poi riuscirò a trovare anche il coraggio di chiedere un autografo alla O'Neil, tanto gli Auror non possono mangiare in servizio…giusto?
WIGTOWN WANDERERS: se c'è stato chi ha pensato che a lasciare Wigtown sarebbe stato il giovane Seth Lucky non ha evidentemente fatto i conti con il simil colpo di scena che ha visto Josh Oakley sull'altare sacrificale – i Cannoni ringraziano – a fronte di un valzer di mercato che ha permesso al Presidente delle Mannaie di portare a Wigtown Warwick Donaghey, battitore australiano finora in forza ai Falcons. Difficile dire chi abbia vinto, in questa girandola di acquisti e cessioni, ma l'umore dei sostenitori delle Mannaie non pare essere dei migliori se si considera che dopo la partenza della Liece, Oakley era probabilmente il pezzo da novanta di Stegemann – nominato Capitano – e compagnia. La fiducia data a Lucky, quindi, dovrà di certo essere ripagata con prestazioni come quelle che Seth ha fatto vedere sporadicamente, da quando è nel Campionato di Lega. Ma, come si dice in questi casi, se necessità fa virtù, di certo il fratello minore di Juliet ha tutte le motivazioni giuste per dare il meglio di sè.
VESPE DI WINBOURNE: a Winbourne hanno decisamente deciso di smuovere il mercato, dopo la più che deludente prestazione dell'anno scorso, ma – a bolidi rinchiusi – gli acquisti arrivati alla corte dei Pungiglioni, come vengono chiamati i sostenitori della squadra, non lasciano comunque sperare in un Campionato con il botto, vuoi perché quattro titolari su sette sono nuovi e devono pur essere rodati, vuoi perché anche l'età degli stessi non è poi così in fiore, passandomi la terminologia. Innerson è un mago con i bolidi, Taanpaa ha mostrato diverse volte il suo valore – ed io piango – e la Bragagni è stata la capitana dei Tornados sino all'altro ieri, ma questo non fa comunque delle Vespe una squadra competitiva. Liberi di essere smentiti, ma per il momento la visita al Pudding and Pye – dove abitualmente vengono invitati i sostenitori dell'altra squadra il giorno prima della partita – mi sa che dovrà limitarsi comunque ai Pungiglioni assetati.

AL VIA IL FANTAQUIDDITCH

Sono dodici – ben quattro in più rispetto all'ultima volta – le FantaSquadre regolarmente iscritte al concorso indetto dalla Gringott in collaborazione con La Civetta dello Sport. Dodici e decisamente agguerrite, per quanto se ne possa sapere sino a questo momento, visto che vige ancora il più stretto riserbo sulle formazioni decise dagli allenatori provetti che si sono proposti per il solito bel gruzzoletto di Galeoni messo in palio. E anche se la maggior parte di loro afferma che è il diletto a muoverli, certo. Neanche uno come me arriverebbe a credere qualcosa del genere. Scopiazzando da La Civetta, quindi, prima di presentarvi le FantaSquadre di quest'anno, andiamo a vedere quelle che sono le quotazioni iniziali delle vecchie conoscenze di Hogwarts di cui vi ho parlato nello specifico nella colonna centrale di questa pagina.

BORSINO DI (ex) HOGWARTS

1
K. James
91 fG.
2
J. Clover
90 fG.
3
E. Dark
89 fG.
4
D. Hargreaves
46 fG.
4
N. Jarvis
46 fG.
6
A. Becket
37 fG.
7
S. Lucky
36 fG.
8
J. Lucky
31 fG.
9
R. O'Neil
29 fG.
10
E. Glorbander
27 fG.
10
J. Olsen
27 fG.
12
S. Whiteheart
26 fG.
13
B. McTroy
21 fG.
13
H. Roines
21 fG.
15
O. Trott
20 fG.
16
N. Silverstongue
19 fG.
17
N. Davies
16 fG.

In cima alle quotazioni del concorso – e sottolineando che il valore dei Cercatori è nettamente più alto di qualsiasi altro ruolo – si trova quindi Krystal James seguita a breve distanza dai colleghi di reparto Clover e Dark, distanti al massimo due FantaGaleoni.
Per il reparto Cacciatori, invece, a farla da padrona è ovviamente la O'Neil, autrice di un Campionato modello e proiettata in quello che sta per iniziare con la solita furia agonistica che la caratterizza. Si distinguono anche la francese Glorbander – a sole due lunghezze – e l'altra Tassorosso in forza agli Arrows, Joey Olsen. Se Dirk Hargreaves spopola letteralmente tra i Battitori in accoppiata con Nigel Jarvis, la risalita delle quotazioni di Andreij Becket fa ben sperare anche per i nuovi arrivi sbarcati da Hogwarts tra cui la palma di più quotata va a Sylvia Whiteheart, sebbene ancora lontana dal "valore" quantificato per la più esperta Juliet Lucky. Fanalino di coda, come ci si poteva aspettare, per le due giovanissime Cacciatrici Silverstongue e Davies che avranno comunque tutto il tempo a disposizione per dimostrare che quei numeri lì non solo non sono identificativi, ma sono destinati a crescere.

LE FANTASQUADRE DI QUEST'ANNO

Pavon che vince non si cambia, se non è un buon motto questo, di certo Anne Burton e Robert McReady non sembrano intenzionati a modificare il nome di una squadra che ha portato loro decisamente bene, negli ultimi due concorsi. Con la vittoria dello scorso anno ed il secondo posto di due anni fa, infatti, persino Nicole Silverstongue deve aver deciso di seguire il loro esempio, presentandosi anche lei sempre con i SilverStorms, così come dotati di poca fantasia – o di molta testard…tenacia – anche i Backward Billywigs di Gregor Darsel e gli irrinunciabili Maghi Perbene di Heert Mc Nails e Reginald Weetmore. In realtà, a parte pochi sporadici casi, qualcuno dovrebbe prendersi la briga di far presente a molti FantAllenatori che se esistono squadre come i Montrose Magpies o i Ballycastle Bats non è per diletto, ma le squadre di Quidditch tendono sempre ad avere la doppia iniziale uguale, o quasi. Sarà l'aria di anticonformismo dilagante – chissà – infatti, ma anche quest'anno, come in passato, i nomi scelti per le squadre sono tra i più quidditchisticamente scorretti fantasiosi. Se Gordon Fletcher ha optato per dei Biscotti guerrieri o qualcosa del genere, Kaleb Lytresthin ha deciso direttamente di fare il forestiero in patria andando a chiamare la sua squadra Australian Kings, il che mi lascia un poco stupito. Ok, molto…stupito. Immagino di dover andare a chiedere al primino Tassorosso il perché di una tale scelta, ma per il momento accontentiamoci di questa pluridiscendenza regale, in un certo senso, e passiamo oltre. Evocativo è il nome scelto da MaryNicole Thompson per la sua squadra. La temeraria primina Serpeverde, infatti, ha scelto AvadaSneaks come nome della propria squadra, il che mi fa presupporre che voglia mettere davvero tanta paura ai suoi avversari, diversamente dalla coetanea – e Corvonero – Aurora Halliwell che se la cava invece con un più "tenero" Morguttini. E non abbiamo ancora finito con la fantasia. Fedele alla doppia iniziale, Lila Lamb ha deciso di riprovarci anche quest'anno, chissà che sia la volta buona, lasciando da parte nomi di squadra poco ripetibili per puntare invece su un London Louse che le rende omaggio. E intendo solo la doppia "L" del nome, ci mancherebbe. Abbandonata dai compagni di gioco di questi anni, Hortense Lanfrad non sembra invece voler demordere; via i vecchi colori ed il nome che ha identificato i Serpeverde da qualche anno e si riparte con The Elder Blonde che, nel mio piccolo immaginario, mi sa un po' di rivalsa proprio per questo abbandono subito dai due concasati. A completare la lista delle squadre, mancano Theodore Horan con i suoi Super Kiwis – non commenterò il nome, l'ho promesso a Vega – e, soprattutto, Julian Harlow che ho tenuto per ultimo. Il patriottismo irlandese è qualcosa che mi ha sempre affascinato, ma chiamare la propria FantaSquadra Nothernireland Red, per quanto mi riguarda, è come segnarsi una dei cerchi sulla schiena e pretendere che non vi sia qualcuno che li prenda come bersaglio. E' un po' cercarsela, Julian, dai retta a chi ne ha vista qualcuna più di te. Ma in effetti, dopo aver visto Oceane chiamare la sua squadra Merlin Died mi aspetto di tutto, come potete intuire. Per comprendere al meglio come verrà organizzato lo svolgimento del concorso – più squadre iscritte potrebbero voler dire una diversa suddivisione – i punti fermi e certi restano quelli che si è imparato a conoscere bene, negli anni, sia che la partecipazione al FantaQuidditch sia stata diretta, sia che – come il sottoscritto – l'interesse sia rimasto a livello di semplice curiosità. Sono duecentoventi, i FantaGaleoni a disposizione degli Allenatori per la prima delle FantAste messe a disposizione dall'organizzazione. Duecentoventi FantaGaleoni con cui costruire un'intera squadra di Quidditch senza sforare il tetto massimo, praticamente un gioco al massacro dei neuroni, esatto. Anche quest'anno, però, ogni giornata prevede l'inserimento di quiz con lo scopo di accumulare altri "gettoni" utili per le aste successive, oltre che per cercare di raggiungere lo scopo finale che resta sempre quello dei CENTO GALEONI sonanti, per chi arriva in testa. E non che arrivare secondi o terzi sia una sconfitta, se si pensa che in palio ci sono comunque cinquanta galeoni per il secondo posto e venticinque per il terzo posto, a fronte dei dieci galeoni chiesti ad ogni partecipante per prendere parte. Un ultimo appunto che – dopo l'anno scorso – credo di dover ricordare non solo ai partecipanti, è la modalità di valutazione per gli eventuali parimerito ottenuti. Il primo termine da considerare, in queste situazioni, sarà infatti lo scontro diretto, seguito, in ordine, dalla differenza fra goal fatti e subiti, il maggior numero di goal fatti e, da ultimo, la ricchezza del fantAllenatore (altra ragione utile per rispondere ai quiz) e l'iscrizione al torneo analizzata in ordine cronologico.
Con questo mi pare di avervi aggiornato proprio su tutto quindi ci leggiamo il prossimo mese!

Philip Noreal. Tassorosso fino al midollo e nativo di Hartlepool (Durham), frequenta l'ultimo anno. Responsabile della sezione sportiva e Vice Caporedattore del giornale, ha promesso ai lettori di non far mai mancare loro la verità, soprattutto dopo gli avvenimenti di inizio anno scolastico. Sulla divisa, ad altezza del cuore, del filo animato ricama alternativamente una O ed una L proprio in segno di commemorazione. Continua a chiedere consigli al quadro dei magati '68 in Sala Trofei anche se si vocifera che non siano più le dritte sportive ad interessargli, quanto quelle semplici regole di vita che lo rendano un buon mago ed un bravo ragazzo. Non ha mai dichiarato sul serio la sua squadra di Quidditch preferita sino a quest'anno, al contrario del suo interesse per Vega che non è mai stato in grado di nascondere. Adepto del sacro baule, per questo motivo ha imparato a scrivere bene anche al buio.
By vocestudenti | - 4:14 pm - Posted in Ottobre 2070

Gli studenti di Hogwarts più illustri sono sempre andati piuttosto fieri per l'impegno profuso nella violazione delle regole. Come la professoressa Welkentosk giustamente insegna a tutti coloro che abbiano un minimo di cervello per ascoltare, persino il grande Harry Potter ed i suoi compari si mettevano d'impegno per perdere almeno un centinaio di punti all'anno e prendere qualche settimana di punizione… quindi, perché gli studenti che abitano il castello sette o otto decenni dopo dovrebbero essere da meno? Questo nostro primo mese di scuola ha già visto la bacheca delle punizioni affollarsi con parecchie pergamene in cui alcuni professori hanno davvero dato sfogo al proprio estro, mentre altri sono rimasti più sul classico.
Lasciatemi dunque fare una breve digressione per creare un piccolo podio personale delle punizioni date dai docenti: la professoressa Welkentosk si dimostra ligia al suo dovere ed alla sua vocazione storica mettendo sotto degli studenti rissosi. Non brilla per fantasia, ma senza dubbio quelle teste calde avranno parecchio tempo per raffreddare i bollenti spiriti, dedicandosi ad un così alto lavoro. La professoressa Dalloway, poi, ha conquistato un meritatissimo argento grazie ad un modo assai originale di punire chi copia. Giustamente, tra l'altro, copiare è un comportamento orribile e sbagliato che si basa sul parassitismo e chiunque copi deve essere punito molto severamente. Per questo sono felice che quei due primini imparino sin da subito a rigar dritti. Ma infine, il gradino più alto del podio lo occupa il docente di divinazione! Il professor Dupret, infatti, ha sfoderato la punizione più originale, mettendo Dimitri Leroi (ricordate questo nome, ricomparirà spesso) nelle condizioni di infestare molto di meno questa redazione ed, invece, imparare per bene a fare la maglia. La maglia! Non devo certo essere io a sottolineare quanto il castello si stia sbellicando nel sapere che quel pompato del Grifondoro (io comunque continuo a sostenere che sia una forma di compensazione) sia impegnato a sferruzzare sciarpe e cuffie come una brava nonnina e direi che il professor Dupret si sia ben guadagnato questo premio.
Ma il mio discorso non doveva solo vertere su questo, ma anche sulle cause che hanno scatenato un'ondata del genere di punizioni. L'irrequietezza degli studenti? L'aria del Castello? La fatica di riadeguarsi alle regole ferree di Hogwarts dopo due mesi di libertà? No, miei cari lettori, la causa di tutto ciò è la "sindrome dello scudiero tonto" che è una degenerazione della "sindrome dell'eroe mancato". Lo scudiero tonto (che per esemplificare nel nostro caso avrà le fattezze di Dimitri Leroi, solo dotato di una funzione sociale) è quello studente medio che, in una situazione di pericolo come quella in cui si trova al momento il castello, ha la folgorazione divina, solitamente annunciata in un sogno in cui compare Godric ubriaco, secondo cui lui debba fare l'eroe. Si infischia, infatti, che chiunque abbia potuto attaccare il castello potrebbe utilizzarlo come uno stuzzicadenti e gettarlo via: lui deve necessariamente fare del proprio meglio. Lui deve "dare una mano" e così diventa frustrato e si mette a fare la testa calda. La soluzione è solitamente una doccia fredda, anzi gelida, e la speranza è che se lui non si dovesse riprendere, quantomeno avremmo una vittima da sacrificare in caso di necessità.
Quindi questo è un appello che rivolgo a tutti gli studenti del castello: se vi riconoscete nella descrizione qui sopra, rinunciate! Arrendetevi! Non siete in grado di opporvi a forze troppo superiori alle vostre! Tutto ciò che noi studenti possiamo fare, proprio come ci ha indicato la Preside Wallace, è darci da fare nello studio ed impegnarci al massimo per prepararci al futuro e, soprattutto, evitare di dare fastidio ai docenti gettandoci in imprese folli ed inutili dalle quali poi loro devono venirci a ripescare. La testardaggine, sebbene cara a Godric, non ha mai portato nulla di buono.

Thea Taylor, VI anno Corvonero. Diciassettenne nata nel giorno più triste dell'anno – 2 novembre – proviene dall'isola di Land's End (popolazione otto gatti ed una vecchina ultracentenaria) martellata 364 giorni all'anno da una fitta pioggia e sovrastata da un cielo grigio ferro. Il 365° di solito grandina. Entra ne La Voce degli Studenti perché la considera un modo efficace di diffondere il suo Sacro Verbo senza rischiare troppo di essere massacrata brutalmente da gente che lei definisce "di ristrette vedute ed ancora minore cervello" ma che da tutti gli altri potrebbe essere considerata "semplicemente con i boccini pieni della Taylor e delle sue filippiche incomprensibili". C'è chi dice che la sua voce ed il suo sarcasmo siano graffianti ma ci mette anche del suo il gatto, Sir Baffo, che adora attentare alle caviglie della gente ed anche in generale a tutte le parti del corpo che riesce a raggiungere. Ha deciso di dedicare la propria vita alla Magiarcheologia e segue Aritmanzia con una frequenza sospetta. Pare che sia incapace di provare sentimenti ma c'è chi giura di averla vista sistemarsi gli occhiali e slacciare un bottone delle tremende camicette che porta sempre, al passaggio del professor Wenlock.
By vocestudenti | - 12:34 pm - Posted in Ottobre 2070

La vostra casata è il punto di riferimento più forte che potrete avere, se la saprete abbracciare. Siate uniti non solo all’interno delle vostre sale comuni, ma con tutti gli studenti delle altre casate, perché l’unione – nei periodi bui – è l’unica luce che può squarciare le tenebre che avvolgono questa notte di dolore."
"La Voce nasce perché sappiate intorno a chi stringervi, chi ha bisogno di sostegno per andare avanti. Siamo forti solo se uniti, deboli se divisi"
. Sono le parole di due Wallace, quelle che vi ho riportato. Non a caso, Gary Wallace era il fratello di Ulysses Wallace, nonno della nostra Preside. Gary Wallace, però, era anche uno dei cinque fondatori della Voce. E ve lo ricordate perchè è nata la Voce, in quale periodo storico? No, non sto approfittando per rifilarvi una ripetizione di Storia della Magia, nonostante farebbe bene ad un sacco di gente. Era il 1980, periodo in cui maghi e streghe cadevano ogni giorno, c'erano sparizioni, maghi oscuri battevano le strade, preparando la via a Voi-Sapete-Chi, almeno questo lo saprete, e se non lo sapete, il nome che cercate è Voldemort. La Voce nacque per informare, perchè all'interno della scuola non sfuggisse quel che accadeva là fuori. E se Merida ha ragione quando dice che molte cose non ci vengono spiegate, io dico anche che molti di noi sono i primi a non provare a capire. E quando dico provare a capire, non intendo appendersi a un Auror, un Hit o un cavaliere per scucire informazioni o pensar bene di fare due passi nella Foresta Proibita – a volte dovremmo soffermarci di più sul significato delle parole – a vedere perchè i centauri non girano più al limitare. No, intendo non farsi sfuggire quello che accade, che sia sotto il nostro naso o sotto il naso di quelli che, MAGO in tasca, stanno affrontando una serie di eventi tremendi. La Voce servirà a sapere cosa accade, a provare almeno a capire. Ben venga che ci venga spiegato qualcosa, ma noi intanto vogliamo almeno impegnarci in prima persona? La conoscenza è potere e anche se qualcuno sostiene che il potere è potere… Be', noi il potere ancora non lo abbiamo, non abbastanza. Perciò almeno iniziamo a formarci un po' di conoscenza.

Notturn Alley

Cinque Goblin uccisi, uno ritrovato proprio nella strada delle arti oscure il 13 settembre, gli altri quattro hanno mostrato al mondo pochi resti il 4 ottobre. Morsi di animale non identificato, in un caso, totale assenza di muscoli, ossa e organi interni nell'altro. Non so se preferirei sapere che c'entrano gli sciacalli o meno, perchè in quest'ultimo caso significherebbe che in giro ci sono altri altrettanto fuori di testa che vanno in giro a liquefare Goblin. Sarà per questo che un "semplice" furto alla Mela Avvelenata è passato un po' inosservato, tranne per quel piccolo dettaglio riportato sui giornali: la tecnica in cui i ladri sono entrati nel negozio di pozioni un po' dubbie sembra assomigliare a quella che ha visto corrodersi le pareti dell'Espresso di Hogwarts. Il rischio di imitazione è certo alto, sappiamo quanti esaltati ci sono nel nostro mondo. Mi auguro che si faccia almeno chiarezza su cosa è stato rubato.

Diagon Alley

Dopo l'aggressione e la successiva morte di Edmund "l'Allampanato" Flogart, mago girovago accusato ingiustamente anni fa e di cui conservo ancora un origami a forma di libro volante, Diagon Alley non ha ritrovato la pace: il 29 settembre il curatore del Museo di Storia della Magia di Dufftown, Thomas Lawrence Greembow, dato per scomparso, è riapparso in condizioni che di lì a poco ne hanno causato la morte. Nello stesso momento una creatura che, a quanto pare, nessun giornale è riuscito a identificare – o gli è stato proibito di farlo – passeggiava per la via magica. Certo è difficile pensare ad un puro caso e a questo punto la domanda nasce spontanea: l'attacco al museo di Dufftown era mirato? E a che scopo? Greembow era stato torturato e, anche se sappiamo bene che esistono maghi che lo farebbero per puro divertimento, mi sembra in questo caso un'ipotesi troppo semplicistica.

Earl's Court

Duplice omicidio e anche questo, come la morte dei Goblin, non presenta alcun collegamento evidente con gli sciacalli. I giornali ci dicono che le due vittime sono state identificate come Johannes Bradley e Walter Morris, 40 anni, schedati ad Azkaban per reati minori nell'ambito di traffici illegali di beni non commerciabili. E a quanto pare ci erano ricascati, perchè il 23 settembre i loro corpi sono stati trovati in un deposito pieno di Acromantule. La notizia in sè stupisce poco, la prima ipotesi immagino sia un semplice regolamento di conti, anche se cruento. Tuttavia, non è ancora chiaro cosa li ha uccisi, mentre fughe di notizie sembrano ora concordare sul dettaglio degli occhi strappati e sistemati nell'incavo delle mani, cosa che mi ricorda che devo ripassare i demoni del programma dello scorso anno. Non mi sorprenderebbe sapere che gli Auror stanno indagando nel mondo oscuro dei contrabbandieri.

San Mungo

L'ospedale magico ha visto tempi migliori, probabilmente. Dopo non essere riuscito a salvare Ed l'Allampanato e Harnold Greyfuss, anche lui accusato di qualcosa che non aveva commesso, il 18 ottobre si è visto recapitare un cadavere direttamente in Accettazione. Angelina Bunch, dipendente del Comitato per le Trasfigurazioni Sperimentali, è stata freddata da un Anatema che Uccide. La strega trasportava i cinque ibridi illegali di Bournemouth, che presumibilmente avrebbero dovuto essere analizzati al San Mungo. Per qualcuno, è evidente, erano tanto importanti da uccidere e da farlo anche in un posto pieno di gente. Non solo, in uno dei luoghi che più dovrebbe essere controllato, data la presenza di maghi e streghe in condizioni vulnerabili. Magari neanche questo c'entra con la nuova sciagura dalla testa di sciacallo, ma contando le strane trasfigurazioni… io ci penserei.

 

Vega Rushton. Serpeverde proiettata sui MAGO, membro del Club del Libro, spirito sempre più polemico, è fermamente intenzionata a cercare di raddrizzare i suoi coetanei finché avrà respiro, prendendosi di fatto un Caposcuolato che non ha avuto sulla carta. Ha lontane origini dalla Repubblica Dominicana dove tuttora vive la bisnonna, ma la famiglia Rushton sta a Canterbury. Si dice che sappia fabbricare bambole voodoo e che abbia un piccolo demone Stalker di nome Baron. Le piace la Storia della Magia – è fierissima della Welkeltosk – ma l'anno scorso ha scoperto una strana passione per l'osservazione del cielo stellato, meglio se attraverso i vetri delle serre. Si è fatta tatuare la costellazione della Lira, incrociata con una P, all'interno del polso sinistro. In seguito agli eventi di settembre è girata voce che il padre volesse ritirarla da scuola, ma lei non ha voluto saperne.