La festa più cara a maghi e streghe è arrivata: tutti iniziano ad addobbarsi di costumi più o meno inquietanti ed il delizioso profumo di torte alla zucca sta addolcendo tutto il castello. Non c'è l'atmosfera tipicamente Natalizia, ma comunque tutti gli studenti appaiono più gioiosi. La cancellazione della gita di Hogsmeade anche per questo mese ha fatto storcere parecchi nasi studenteschi e devo confessare che per una volta io stessa mi sento vicina alla massa: sin dal mio terzo anno era una gioia poter scendere al villaggio a fare incetta di dolci da Mielandia. Mister McHoney sarà senza dubbio turbato da questo enorme danno ai suoi introiti e ci auguriamo vivamente che i Docenti, ovviamente nei limiti delle loro possibilità, si adoperino affinchè gli studenti di Hogwarts possano comunque addolcire le loro giornate con qualche dolcetto ogni tanto. Ad esempio, il mio personale Halloween sarebbe decisamente triste e vuoto se non potessi gustare i deliziosi shortbread alla zucca. Sono a forma di ossicino ma ripieni di una deliziosa crema di zucca e rendono molto più sopportabile il dover assistere ai festeggiamenti studenteschi, con tutta quella gente che salta e che strepita e che canta e che balla e che, insomma, fa un sacco di baccano e mi turba. Per non parlare poi della pessima abitudine che hanno specialmente i miei compagni più grandi nel trasformare i festeggiamenti di Halloween in una cosa simile al Ballo dell'Agrifoglio, dove i maschi tentano disperatamente di accaparrarsi una ragazza per il ballo e poi la sfoggiano come se fosse un trofeo. E la cosa più inquietante è il prima, quando l'esemplare maschile fa la posta e vuole assaltare quello femminile. Si creano situazioni imbarazzanti ed io sono sicura, nonostante tutto quello che dicono, di aver percepito delle strane vibrazioni tra quell'oca giuliva della Seywright ed O'John. Ovviamente mi dispiacerebbe per O'John perchè è un così bravo ragazzo ma, siccome siamo in argomento, parliamo di arpie che aggrediscono i poveri studenti innocenti: tale dovrebbe essere il costume della Stratford che è riuscita la dove nessuna femmina avrebbe mai pensato di poter arrivare, cioè il cavo orale del povero Emrys. Inquietanti situazioni dettate dalla costante attività ormonale che ferve ad Hogwarts, Halloween non è solo l'occasione per ingozzarci di dolci, per piantare gli artigli in poveri ed innocenti fanciulli o tentare di far venire un colpo all'Assistente Abbott – cosa che sconsigliamo tra l'altro, alla sua età… – ma anche di fare una cosa che per una notte all'anno è resa possibile quasi – fa strano a dirlo – per magia: la notte in cui la magia è più forte, in cui il mondo dei morti e degli spiriti giungono magicamente a contatto, in cui quindi è possibile, da un certo punto di vista, guardare la morte negli occhi. E la morte negli occhi l'abbiamo vista tutti tornando a scuola quest'anno sul treno, quando abbiamo visto due docenti cadere e nostri compagni essere torturati a pochi passi da noi. Ognuno di noi, dal più piccolo e spaventato undicenne ai professori più esperti, abbiamo visto con questi nostri occhi la possibilità di essere uccisi barbaramente senza neanche avere il diritto a sapere per quale ragione la nostra vita sarà brutalmente spezzata. Gli sciacalli, con il loro crudele assalto, ci hanno messo di fronte a qualcosa a cui nessun ragazzo, indipendentemente dalle proprie inclinazioni o dalla propria indole, dovrebbe essere messo di fronte. La possibilità di poter fissare questo male negli occhi, questo mietitore che qualcuno incarnerà, e di riderci e scherzare, magari con il conforto di un po' di zuccheri, non potrà che fare del bene a tutti noi studenti.

Thea Taylor, VI anno Corvonero. Diciassettenne nata nel giorno più triste dell'anno – 2 novembre – proviene dall'isola di Land's End (popolazione otto gatti ed una vecchina ultracentenaria) martellata 364 giorni all'anno da una fitta pioggia e sovrastata da un cielo grigio ferro. Il 365° di solito grandina. Entra ne La Voce degli Studenti perché la considera un modo efficace di diffondere il suo Sacro Verbo senza rischiare troppo di essere massacrata brutalmente da gente che lei definisce "di ristrette vedute ed ancora minore cervello" ma che da tutti gli altri potrebbe essere considerata "semplicemente con i boccini pieni della Taylor e delle sue filippiche incomprensibili". C'è chi dice che la sua voce ed il suo sarcasmo siano graffianti ma ci mette anche del suo il gatto, Sir Baffo, che adora attentare alle caviglie della gente ed anche in generale a tutte le parti del corpo che riesce a raggiungere. Ha deciso di dedicare la propria vita alla Magiarcheologia e segue Aritmanzia con una frequenza sospetta. Pare che sia incapace di provare sentimenti ma c'è chi giura di averla vista sistemarsi gli occhiali e slacciare un bottone delle tremende camicette che porta sempre, al passaggio del professor Wenlock.