By Ivy | aprile 28, 2017 - 10:14 pm - Posted in Aprile 2073

"Signora Capa Merida, Capa signora, su cosa vuole che scriva questo mese? Ha ordini per me?"

Questo è quello che ho chiesto alla mia donna e, tralasciando per un attimo la risposta che resta pur sempre roba privata – un po' di privacy, insomma! – non avendomi dato indicazioni potrò andare a…braccio Jay? Si dice braccio? Ecco, sì, a braccio.

Apriiile, dolce dormire dice qualcuno, ma qualcun altro dice anche "chi dorme non piglia Avvincini" ed io preferisco di gran lunga far parte di quest'ultima categoria. Naaah, dormire non fa per me. Anche perché le probabilità di svegliarmi con un livido o con qualche disegnino strano in faccia in quel caso aumenterebbero. I miei compagni di dormitorio dicono che parlo nel sonno e faccio loro due bolidi tanto sempre su di lei, anche la notte oltre che il giorno, per cui ad una certa provano a spegnermi o a tapparmi la bocca, in base ai punti di vista. Ma sto divagando.

Tornare a casa per le vacanze mi fa sempre bene. Mamma e papà mi riempiono di amore e gioia come sempre, il che mi rende il ragazzo più felice e fortunato nella faccia della Terra, ma a Pasqua non solo…perché mi riempiono anche di uova di cioccolato. Con prevalenza fondente, ho detto loro che alla mia donna piace più quel tipo e loro sono stati ben felici di aumentare le dosi.

Ho detto che mi hanno riempito di uova, no? Bene, ne ho di tutti gli esemplari…cioccolato bianco, fondente, al latte e perfino a fantasia! Sapete quelli che decorano i grandi magi-pasticcieri? Tutti pieni di colori, disegni e porporina? Ecco, quelli. Guardandoli tutti allineati sul tavolo della mia scrivania ho pensato: e se i giocatori fossero uova di Pasqua con dentro la sorpresa, che uova sarebbero? Sorpresa nel senso quidditchistico del termine, chiaro. L'uovo, avendo la sorpresa al suo interno, non ne può trarre vantaggio – quindi è qualcosa di cui è mancante – MA ogni uovo di Pasqua è tale per via della sorpresa che viene avvolta da quel buonissimo cioccolato. Avete compreso, eh eh eh? Non importa. Con gli esempi sono sicuro che vi verrà tuuuutto più semplice!

Iniziamo dal cioccolato bianco: Allen Hollowdale.

Be', perché abbia pensato a lui come detentore dell'uovo al cioccolato bianco dovrebbe essere logico e scontato, no? Quella sua nuvola bianca intorno alla testa e quella pelle così chiara… Ma, come i più svegli ed abili in cucina sapranno, il cioccolato bianco è l'unico fra tutti a non poter essere maneggiato facilmente, un po' come qualcuno dall'animo Corvonero, secchia, nerd e tutto il resto. Il calore riesce a scioglierlo, senza alcun dubbio, ma quando esso è poco il cioccolato lo si può solo plasmare parzialmente, restando rigido; se il calore è eccessivo, però, invece di sciogliersi meglio torna duro e si aggruma, come se si chiudesse in sé, diventando del tutto inutilizzabile. E tutto questo cosa c'entra con il Quidditch e con la sorpresa, direte voi. C'entra perché come il calore al punto giusto ci permette di maneggiare adeguatamente il cioccolato bianco, così Allen dovrebbe imparare a dosare quel calore, quella foga, per essere un battitore perfetto al 100%. Troppo poco resta rigido, troppo diventa inutilizzabile. Tenete a mente queste mie parole. Detto ciò, quale sarà la sua sorpresa? Un magi-calibratore. Dovete sapere che le scope, durante le analisi e prima dell'immissione in commercio, vengono calibrate con uno strumento che permette loro di essere funzionanti e di volare e, nello specifico, al legno di avere il quantitativo di magia adatto, non troppo né troppo poco. Solo così possono essere perfette.

Per quanto riguarda il cioccolato fondenteOengus MacTavish.

Anche qui la scelta è stata facile, ancora una volta per l'aspetto in prima battuta, ma non è solo quello. Il cioccolato fondente è associato al gusto amaro e lui…be', non è propriamente dolce ed amorevole, volete dire di no? E' vero che è un Tassorosso, sarà pure onesto e lavoratore, ma da quel che sembra è proprio un fiume in piena. Avete presente il cioccolato da copertura, quello lucidissimo e scuro? Ecco, quello è cioccolato fondente, che raggiunta la temperatura ideale lo versi su un dolce e lui si spalma, si dilata, scorre liscio e rapido come un fiume in piena. Ed ecco il perché l'ho associato al cioccolato fondente, solo quello ha questa capacità di stendersi così bene su una torta, con quella velocità. E nel Quidditch il riferimento è lo stesso eh. Va capito, però. E' solo alle prime armi ed essere così, come dire, frettolosi è normale e di tanto in tanto è anche utile essere scattanti e reattivi – sì, soprattutto nello sport – però mia mamma dice che le Kneazle frettolose fanno i Kneazlelini ciechi e noi non vorremmo che tu diventassi un giocatore cieco mediocre, no no. Ecco perché la sorpresa dentro l'uovo nel tuo caso è una tuta da Quidditch appesantita con l'aggiunta di pesetti. Il motivo è scontato. Sarai costretto ad andarci piano e soprattutto a ponderare prima di schizzare come una scheggia e questo ti porterà a non essere frettoloso.

L'uovo al cioccolato al latte, non sarebbe potuto essere adatto che ad una donnina: Eliza McCollough.

Nella statistica del cioccolato più buono, il preferito dai più, senza alcun dubbio c'è il cioccolato al latte, il mix perfetto fra dolce ed amaro, un'esplosione di irresistibile bontà, il giusto equilibrio. E chi meglio di una cercatrice riesce ad essere equilibrata? Non dimentichiamo che per definizione il cioccolato al latte è il mix dell'amaro del cioccolato fondente e l'estrema dolcezza del cioccolato bianco che si uniscono in una danza armoniosa che poi riesce a coinvolgere anche le nostre papille gustative. E la prefetto Serpeverde è così. Amara come una verde-argento, dolce come solo una donna può essere. Ma torniamo all'aspetto quidditchistico, quello fondamentale. Abbiamo già detto che è una giocatrice equilibrata, ha anche l'esperienza dalla sua ed un movimento su quella saggina niente male. Suvvia, non sto mica lì a guardarle il sedere! Insomma, la dolcezza sta anche lì, nel movimento. Ma c'è ancora qualcosa che le manca, ciò che la renderebbe completa, la migliore cercatrice di Hogwarts: la grinta. Sono sicuro, però, che non sono il primo a dirglielo e non è questione di esserne del tutto mancante. Forse le serve semplicemente che qualcuno – o qualcosa – glielo ricordi. A tal proposito il regalo all'interno del suo uovo non può essere altro che una Ricordella, che le ricordi di mettercela, quella grinta. Sii grintosa, mio cioccolatino al latte!

Il cioccolato fantasia, questo è stato divertente e non troppo difficile: Lancelot Hevenge.

Non so se avete presente, quel bell'uovo esposto nelle migliori vetrine di Diagon Alley? Colorato, brioso, accattivante, attraente, brillante, divertente, il miglior acquisto che tu possa fare. Attirato da tale splendore fantasioso lo compri, lo apri e…la magia finisce. Niente di personale Lot eh, mi stai anche simpatico, ma il mio compito è preservare lo splendore delle donne e tu, mio caro, non fai altro che spegnere quello splendore accomunando ognuna delle tue prede alla precedente, tutte sullo stesso livello. Non si fa. Per questo perdi tutto ciò che ti rende così accattivante, brillante, attraente e via dicendo, almeno ai miei occhi. E nel Quidditch? Le tue azioni sono frizzanti, briose, le tue idee fantasiose – come l'uovo – ed accattivanti ma…sono sufficienti o sono tutto fumo e niente arrosto? No, sai, perché anche per rendere un'azione fantasiosa un vero successo è necessaria tanta tanta tanta pratica. E mai smettere di tenere i piedi per terra. Per volare alto ci vuole controllo e pazienza. A tal proposito la sorpresa nel tuo uovo sono delle pluffe mediche del peso di 30 kg ciascuna con un cinturino da legare alla caviglia; sai, ti garantisco così di tenere i piedi per terra, 60 kg sono difficili da battere ma laddove si trovasse il modo di farlo si avrebbe il controllo alla base del quale c'è quel grande lavoro di cui parlavo.

Qual è la conclusione di tutto ciò? Che ogni aspetto della vita possiamo associarlo al mondo dello sport, del Quidditch nello specifico, basta solo avere l'occhio critico e lungo…Certo, nessuno sarà mai alla mia altezza e vi capisco, io ho anche la Vista dalla mia, ma abbiate pazienza: voi avete la magia, a me non piace usare la bacchetta. A ciascuno il suo. Non siate invidiosi, questo mondo è perfetto perché da qualche parte, anche in una parte minuscola, c'è il posto adatto per ognuno di noi. E io, cari miei, l'ho trovato.

Michael McCohen. Quintino tassorosso, scozzese, amante della vita in tutte le sue forme e misure ma soprattutto delle donne, dalle più piccole alle più grandi senza distinzione alcuna. Ritiene che siano la forza che permette al mondo di ruotare nel verso giusto e niente gli potrà mai far cambiare idea. La sua preferita, però, resterà Merida alla quale lascia tutti i giorni, sulla sua scrivania della Redazione, fiori freschi e cioccolatini ogni venerdì pomeriggio alle 17. Ama le materie teoriche che tutti considerano "out" come astronomia, storia della magia ma soprattutto divinazione. Non gli piace l'idea di usare la bacchetta – come dice a tutti – ma nessuno sa che il motivo di questo, in realtà, è il suo essere magonò. È convinto di avere il terzo occhio ma che il suo sia specializzato nel mondo dello sport ed in nient'altro…un occhio particolare, in tutti i sensi. Non conosce la sua madre biologica ma i suoi genitori adottivi non gli hanno mai fatto sentire questa mancanza. Vuole diventare un giornalista sportivo anche se il suo sogno più grande è fare il magi-cronista delle partite di quidditch.
By SeannaHollins | - 9:59 pm - Posted in Aprile 2073

Domenica 23 aprile l'intero castello di Hogwarts è stato trasformato in una sorta di grande tabellone formato gigante del gioco babbano di Risiko, dove al posto delle pedine c'eravamo noi studenti. A partecipare a questo grande gioco c'erano tutti gli studenti facenti parte del Club dei Pozionanti più alcuni ospiti, tra questi la Corvonero Eileen Walker. Scopo del gioco, come nella versione babbana, è riuscire a conquistare quanti più territori possibile. I territori erano contrassegnati da delle sfere di pietra levitanti. Per conquistare il territorio era sufficiente toccare la pietra che reagiva all'elemento affine in ogni partecipante accendendosi di quel colore e irradiando la luce per tutto il luogo: verde per la Terra, blu per l'Acqua, giallo per l'Aria, rosso per il Fuoco.

La mattina, subito dopo colazione, tutti i partecipanti hanno ricevuto la mappa con i vari territori e, per i membli del Club dei Pozionanti, una pozione da bere, che dava loro la capacità di far colorare la sfera del loro elemento affine soltanto toccandola con le mani, agli ospiti, invece, è stata consegnata una pietra colorata (blu, verde, giallo, rosso) che se fatta toccare a quelle dei territori permetteva di conquistarla. I partecipanti poi sono stati divisi per squadre a seconda del proprio elemento e hanno raggiunto ognuno la propria tana, conosciuta solo dai membri della squadra di un determinato elemento (Sotterranei per l'Acqua, guferia per l'Aria, aula di Babbanologia per il Fuoco e le serre per la Terra). Ogni Tana ospita una pietra già attiva. A quel punto, dopo aver studiato una strategia al VIA del professor Willard hanno cominciato a disperdersi per il castello alla conquista di questo o quel territorio, spostandosi chi da solo, chi in coppia oppure anche in gruppo a seconda della strategia studiata.

Se una pietra era già illuminata era possibile cambiarne l'affinità e conquistare quel territorio con lo stesso procedimento: semplicemente toccandola. Naturalmente, c'era il caso che una stessa sfera fosse contesa da due concorrenti di due elementi diversi. In questo caso la sfera reagiva al potere dell'elemento più forte (Acqua vinceva sul Fuoco, Fuoco vinceva su Aria, Aria vinceva su Terra e Terra vinceva sull'Acqua) oppure alla forza magica maggiore del contendente. Al termine della mattinata la situazione era questa:

Acqua – 6 territori
Terra – 5 territori
Aria – 4 territori
Fuoco – 2 territori.

Insomma tutto sembrava arridere al gongolante professor Spooner che ovviamente non perdeva tempo a inneggiare ai suoi beniamini. Si ricomincia dopo la pausa pranzo, quando tutti i concorrenti sono abbastanza rifocillati, budini compresi. Ogni squadra torna alla propria Tana, decorata con stendardi decorati e del colore dell'elemento in questione. Le squadre hanno 15 minuti di tempo per organizzarsi e studiare una nuova strategia e poi ripartire alla conquista del Castello, con in mano delle nuove mappe aggiornate con i colori dei territori conquistati.

E mentre alcuni dei concorrenti giravano per il castello impegnandosi in contese per conquistare sfere o ritrovandosi porte sbarrate da schiantare o trappole da abbattere per riuscire a difendere il territorio conquistato, in Sala Grande alcuni contendenti si sono ritrovati bloccati. Mi sono fatta raccontare da Eileen Walker, ospite facente parte della squadra della Terra.

«Dopo essere scesa a conquistare i territori dei Sotterranei per aumentare l'influenza delle Terra di Mezzo, sono risalita per controllare i territori conquistati, quindi mi sono diretta verso la Sala d’Ingresso, perché la Sala Grande era nostra. Lì c’erano Oengus MacTavish e Xerxes Bailey, entrambi due fiamme, che hanno trasformato la luce verde della Terra di Mezzo nella luce rossa delle fiamme della lava di Mordor. Siamo finiti in una contesa che non ho vinto. Ma ho notato che si stavano dirigendo verso la Sala Grande e quindi era mio dovere proteggere il territorio. Anche se l’avevo perso tipo due secondi prima. Ho corso velocemente verso la sfera per abbracciarla e ho detto a voce alta qualcosa tipo “Non conquisterete mai la Terra di Mezzo” e qualcosa ancora “Ritornatevene da Mordor”, anche se non sono proprio sicura. Poi credo che siano successe molte cose assieme. Uno, MacTavish mi ha chiuso il passaggio per la Sala d’Ingresso. Due, Bailey ha iniziato a rispondermi in tema Tolkien – mi ha dato dell’orchessa ma sono dettagli, visto che io, nella foga, l’ho accomunato a uno dei demoni di Moria, il Balrog visto che ci teneva proprio a non essere accomunato al Signore Sauron, l’occhio che tutto vede e tutto sa eccetera eccetera. Tre, Faunya e Peritas sono entrate nella Sala Grande e Faunya si è messa a difendermi. Quattro. Un esemplare di Bradlaw appena uscito dal Lago ci chiude tutti dentro la Sala Grande. Ma proprio tutti. Eravamo tipo così, io abbracciata alla Sfera, Bailey che si avvicinava, Peritas che si avvicinava, Faunya che guardava male Bailey e MacTavish che ci libera tutti per andare dietro a Bradlaw. Ma mentre la mia eroina, Faunya, va a seguire quei due, io sono rimasta contro Bailey e con il solo aiuto di Peritas, perché credo che alla fine abbiamo dimenticato della gara, o almeno io l’ho dimenticato. Dov’ero rimasta? Ah, sì! Bailey fa lo sgambetto a Peritas e poi inizia a farmi il solletico per farmi lasciare la sfera. Ci riesce ma continuo a tenere la pietra, quella che mi hanno dato a inizio giornata, attaccata alla sfera e poi Peritas mi da una mano attaccandosi alla gamba di Bailey. E poi, non mi potevo difendere solo con una mano, no? Neanche calcolavo le gambe, non voglio fare del male a nessuno, io. Quindi abbandono la sfera e unisco le mie forze a quelle di Peritas nel tenere fermo Bailey, abbracciandolo. Perché gli abbracci sono forti e potevo tenere ferme le sue braccia senza che continuasse a farmi il solletico. Solo in quel momento si è potuta sentire la voce del professor Willard dare lo stop a tutto e contare i territori.»

E se a fine mattinata la vittoria sembrava a portata di mano della squadra dell'Acqua, al momento dello stop ufficiale la squadra vincitrice è invece quella dell'Aria, con tanto di Spooner che a perdere non ci voleva proprio stare e reclamava un riconteggio dei territori e una rivincita, oltre a brontolare che c'erano stati dei brogli. Memorabile, a parer mio, resta la conquista da parte dell'ultima sfera da parte dell'Aria, quella in Porticato, con tanto di scivolata via fondoschiena data da Noah Lewis.

Seanna Hollins. Terzina Tassorosso. Da ragazzina chiusa e riservata che era l'anno scorso, quest'anno si è letteralmente trasformata. Inglese di Bedford ama le montagne, l'aria fresca, quei paesaggi di montagna che variano a seconda di dove volgi lo sguardo, ma anche i boschi. O la campagna inglese, quella dei paesi e dei piccolissimi centri sperduti chissà dove e che nessuno conosce, la quiete e il silenzio. La sua stagione preferita potrebbe essere l'autunno con i suoi colori e quel pizzico di nostalgia e di romanticismo. Non ditele però che è romantica: negherebbe tutto. I suoi colori preferiti, manco a dirlo, sono il giallo e il nero. Miss Mandragola 2072, e non pensava nemmeno che Erbologia fosse tra le materie in cui riesce meglio! Come è finita nella redazione della Voce? Se lo sta ancora chiedendo. Le hanno chiesto un articolo di prova…ed eccola qua.
By CatherineSmith | - 1:26 pm - Posted in Aprile 2073

Cosa fareste voi se il Ministro della Magia piombasse a casa vostra per cena? Tranquilli, non è lo spot di qualche nuovo programma della televisore babbana, ma semplicemente la lecita domanda che mi sono posto durante le vacanze di Pasqua, quando ho ripensato alla cena che si è svolta al castello proprio la sera prima che si svuotasse dalla stragrande maggioranza degli studenti. Insomma, ok che il Ministro sembra una tipa a posto senza grandi pretese – se leviamo la speranza di rendere la Comunità Magica un posto migliore – ma è pur sempre la più alta carica ricoperta da un mago o una strega all'interno del Mondo Magico. Non è che puoi ordinare due porzioni di alette di drago fritte al Tortiglione, e sperare nella benevolenza del cuoco affinché ti dia per lo meno una porzione extra di salsa barbecue per condire meglio il tutto. Per fortuna sono abbastanza convinto che gli unici a non sapere nulla fossimo noi studenti – tanto per cambiare – ma che in realtà gli Elfi e le cucine fremessero da ben più tempo. Se non per preparare, per lo meno per controllare che nessuno manomettesse le portate. Sapete com'è, è un attimo il passaggio da una semplice pozione che ti cambia il colore della pelle ad uno zuccotto che ti rimane…indigesto. Immaginate lo stress psicologico di quelle povere Creature, ma anche dei docenti stessi e della Preside che avrebbero dovuto rispondere di qualsiasi incidente di percorso: io non sarei voluto essere nei loro panni, ve lo dico. 
Tuttavia, grazie a Salazar, pare che per una volta sia filato tutto liscio, oserei dire fin troppo liscio… quasi. Coniglietti saltellanti sui tavoli, fiori in ogni angolo, la primavera che sboccia e rende la Capocasa Macintyre sempre più bella e via discorrendo. Il pasticcio di carne alla Hogwarts era una gioia come sempre, e per questo motivo mi sono chiesto come mai un tipo del quarto anno ne stesse cedendo una porzione a quel moccioso di Maximilian McGregorHo pensato al peggio, confesso, ho immaginato che iniziasse a blaterare cose senza senso a causa della Pozione Tartagliante oppure che rimanesse vittima del Canto Continuo che l'avrebbe costretto a rispondere per le rime alla Lloyd…letteralmente. E invece non è successo nulla di tutto ciò. E' stato un semplice atto di generosità e benevolenza, anche perché non mi sembra che McGregor sia stato schiavizzato o ricattato in qualche modo, successivamente. Un atto di benevolenza nei Sotterranei non si vedeva probabilmente dai tempi in cui la Ross girava tra i corridoi e mi risparmiava un sacco di punizioni anche se mi beccava a macchinare qualcosa davanti ad un calderone.
Forse il Ministro è davvero in grado di farti sentire più giusto e generoso rivolgendoti un singolo sguardo o col tempo ha acquisito qualche super potere di cui non siamo a conoscenza. Insomma capitemi, quando queste cose succedono al tavolo Tassorosso non c'è nulla di cui stupirsi, ma se persino i Serpeverde arrivano a comportarsi come i giallo-neri, la faccenda assume dei connotati strani. Voglio dire, nemmeno la Smith è mai arrivata a questi livelli, c'è da dirlo.
Ad ogni modo, la parte più interessante della serata è stata di certo il tentativo del Ministro di parlare con noi, chiedendoci la nostra opinione su ciò che la Comunità Magica sta affrontando in campo nazionale ed internazionale. E' raro che un adulto voglia farlo, di questi tempi, fosse solo per farci riflettere più che sperare davvero di imparare qualcosa da chi ha evidentemente meno esperienza di lei in campo politico e anche storico. "Cosa può far più paura, agli Stati stranieri, per quanto riguarda la nostra Comunità Magica?" è questo ciò che ci è stato chiesto, una domanda che un po' mi ricorda le interrogazioni della Preside Welkentosk,in realtà. Le risposte che sono andate per la maggiore sono: la paura per il diverso, la paura che i maghi oscuri che ospitiamo possano migrare da uno stato all'altro e infine che i coniglietti di cioccolato che tanto piacciono a Tim e Tom spopolino pure oltre mare battendo la concorrenza. No tranquilli, questo l'ho aggiunto io, anche se è stato impossibile non notare i due scribacchini proporre a gran voce di barattare la benevolenza della Confederazione Internazionale con il cioccolato, al quale notoriamente non si può dire di no. In realtà il professor Bones mi ha spiegato che non è la prima volta che la Confederazione agisce in questa maniera. Il Sigillo di Fuoco aveva preso il potere nel Ministero tedesco e la Germania era stata estromessa a dalla Confederazione. Le era stata addirittura dichiarata guerra ma mi chiedo se qualcuno abbia mai pensato alla popolazione "normale". Fino a che punto i civili vengono protetti, quando succedono queste cose? Non penso che tutti i tedeschi fossero felici di vedere il Sigillo di Fuoco al potere, come non tutti gli inglesi sono stati contenti del regime di terrore dettato da Lord Voldemort a suo tempo. E' giusto che veniamo isolati anche noi, che si dichiari guerra piuttosto che mandare dei rinforzi preventivamente? Io una risposta ce l'ho, ma per fortuna da grande voglio fare il pozionista, non imbarcarmi al Ministero. Magari fra pochi mesi sarà Merida a darvi la sua personale visione della questione, e se starò ancora qui a scrivere, vi dirò se anche io la penso allo stesso modo. Per ora non mi resta che fare gli auguri a La Voce per il suo compleanno – non si svela l'età di una signora -, darvi appuntamento al prossimo mese e darmela a gambe prima che i COSI tornino da queste parti e sentano l'impellente bisogno di abbracciarmi.
Buon Compleanno Voce!

Jayden Burtons. Scozzese, Serpeverde, Sestino. Amante delle regole da poter infrangere, ma sempre ben attento a non andare in braccio ai guai. Ha un fratello grifondoro, si, ma non ditelo in giro. Osserva e studia tutto ciò che lo circonda, non si pone mai problemi a dire la sua, ma pecca in pigrizia. Si dice che sia uno dei maggiori ricercati del WWFFB scolastico per la sua conclamata incapacità di portare a termine qualsiasi tipo di incantesimo di trasfigurazione, soprattutto se si lavora con gli animali. Un topo non è destinato ad essere una tazza da tè, e grazie a Salazar, da quest'anno non sarà più costretto a perdere tempo con quegli esperimenti. Lo si può vedere zitto e concentrato solo davanti ad un calderone, e non perchè la Merlmemblose l'ha silenciato. Ama le pozioni più di qualsiasi altra cosa, e non è raro trovarlo in qualche angolo dei sotterranei, a mescolare qualche strano intruglio fumante. E' entrato in redazione perchè quando gli ricapita di stare agli ordini di un Capo Scozzese?
By Anne Burton | - 10:14 am - Posted in Aprile 2073

Ogni tanto ritornano. Probabilmente il modo in cui questa rubrica de La Voce degli Studenti va e viene dai vari numeri del giornalino scolastico potrebbe esser visto anche in questo modo, come una sorta di appuntamento a sorpresa che arriva quando meno te lo aspetti.
In realtà, credo sia abbastanza chiaro per tutti, la verità è che non sempre – per quanto si possa provare a mantenere comunque il sorriso – è facile farsi venire la voglia di sparare cavolate come al solito, neanche per noi. Stavolta vogliamo però provare ad onorare il compleanno de La Voce anche attraverso quelli che, nel tempo, son stati degli appuntamenti più o meno fissi, quando ancora lo Svago era una rubrica reclamata dai lettori ed il Dottor Inexis spopolava tra i commenti degli studenti. Ci proviamo…così, senza pretese se non quella di farvi scervellare almeno per qualche minuto con i nostri rompicapo o farvi evadere con uno dei nostri strampalati test per cui speriamo che nessuno se la prenda a male, ancora una volta. Ci guardiamo attorno – come cerchiamo di fare sempre – provando a far diventare quel che succede cronaca, narrazione o… svago!

La griglia stregata

Nella griglia qui sotto, ad ogni numero corrisponde una definizione; dovrete completare ogni parola aiutandovi con questa e, alla fine, unendo le lettere che avrete scritto nel primo spazio di ogni parola si formerà una frase. Questa frase sarà una domanda a cui dovrete provare a rispondere, perciò accendete i cervelli e… buon divertimento!

 1. ora  2. al  3. nca  4. olk  5. o
 6. en  7. pri  8. et  9. onv 10. vi
11. io 12. us 13. u 14. rbo 15. eri
16. li 17. os 18. o 19. rt 20. er
21. ak 22. r 23. le
  1. L'unica Thofteen rimasta.
  2. La Merlmemblose docente di Pozioni.
  3. Per castarli ti serve la bacchetta.
  4. Il cognome della docente di Aritmanzia.
  5. Quelle di Occamy sono preziose.
  6. Il MacTavish Tassorosso.
  7. Simbolo di San Patrizio.
  8. Mese del ritorno ad Hogwarts.
  9. Serve a far cambiare colore.
  10. Lo è Streghetta 2000.
  11. Colore ufficiale di Hogwarts.
  12. Van Houten, tirocinante di Cura.
  1. Se sono antiche hanno i glifi.
  2. La insegna la Finnigan.
  3. Lo sono le Creature XXXXX.
  4. La Hammond, secondina Serpeverde.
  5. Nome della Preside di Hogwarts.
  6. Nota come "volpe fenice".
  7. Bones, docente di Storia della Magia.
  8. Muta forma e materiale.
  9. Se dico Thaddeus…
  10. Per averlo ti serve un patentino.
  11. Sono quattro.
 

Voce pasquale

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Che elemento sei?

  1. Ventinove aprile duemilasettantatre. Hai aperto gli occhi e non appena hai avuto coscienza di quello che ti circondava un pensiero ti ha sfiorato la mente. Quale?
    1. ho fame. Ora. Mhh, chissà se quella bella piuma sul comodino è fatta di zucchero… (non lo era).
    2. oh menomale! Non sono morto/a neanche stanotte.
    3. che volevo dormire altri cinque minuti. Così mi sono voltato per tornare a riposare ma nel mio letto c'era il gatto, allora ho pensato di fargli un grattino, ma non ha funzionato, quindi l'ho coccolato, supplicato, spinto sino a che i miei compagni di stanza non mi hanno fatto notare che era tempo di prendere i libri e andare a lezione. Ho dovuto fare tutto di corsa mentre il gatto continuava a ronfare. Maledetto.
    4. anche nel mio letto c'era qualcun altro, se capisci che intendo. Mi sono chiesto come si chiamasse.
  2. Qual é il pretesto con il quale sei riuscito ad avvicinarla/o, la prima volta che l'hai notato/a?
    1. nessunissimo, è bastato che i nostri sguardi si incrociassero perché capissimo entrambi che eravamo destinati a stare insieme!
    2. nulla di che, mi sono presentato dopo aver controllato che nei paraggi non vi fossero Mary o Elisabeth, o tutte e due visto che non sanno una dell'altra, come non sanno di Emily la quale è convinta che abbia chiuso da un pezzo con Tabitha.
    3. "Mi spiace che tu abbia perso al torneo di duello. Avevo già scommesso su di te, pensa… e per un attimo mi ero illuso perché ti hanno lanciato un incantesimo davvero elementare che-… cioé, forse non così elementare… ma non volevo dire che hai fatto schifo, perché secondo me non lo hai fatto. Non ascoltare il resto della scuola."
    4. le/gli ho chiesto se mi aiutava con lingua.
  3. Ti è stato detto di preparare la Pozione Aguzzaingegno – non chiederti il perché, qui le domande le faccio io – e vorrei sapere come reagiresti se uno degli scarafaggi richiesti per la preparazione mostrasse un attacco di vitalità improvviso e, arrampicandosi sul tuo braccio, andasse a infilartisi nella tunica.
    1. mi scrollò un po' – ho un ottimo senso del ritmo – così che l'insetto finisca fortuitamente nel calderone senza che mi sporchi le mani.
    2. non è Veiiolenza, è che avrei dovuto schiacciarlo in ogni caso.
    3. è così amichevole, e ha il dorso così lucido! – ohh, e hai visto le zampine? Svelto, non farti vedere dal pozionista cattivo, nella mia tasca!
    4. mhh, no, non farmi il solleti… co… cos'é? … OHMERLINOTOOGLILOTOGLILOOCHESCHIIIFOO!
  4. Tra le varie stanze del Castello, ritieni che il tuo habitat naturale sia:
    1. Dormitorio. Scorta di cibo. Pergamene per comunicare, calzini come pluffe e tre compagni che mimano gli anelli. Chi si muove più!
    2. Qualunque ambiente dove possa sopravviv…AAAH! MA LE PIANTE NON DOVREBBERO MORIRE, AL BUIO DEI SOTTERRANEI? che ci fanno questi rampicanti, qui?
    3. Oh beh, immagino dipenda dal momento della giornata e dai bisogni. La mattina sicuramente un posticino molto vicino alle cucine. Il profumo dei muffin appena sfornati, una tazza fumante di tè, quei cinque sei sette biscotti – rigorosamente interi – e quel vago profumo di Utopia che rende la mia pelle più idratata e morbida… qual era la domanda?
    4. Una delle tante aule in disuso. Per ripassare…ovviamente.
 
Soluzioni

soluzione crucicoso

 

Test: risultati

Maggioranza di risposte A – Chi ha TERRA ha guerra: non c'é alcun dubbio che tu sia una buona forchetta e preferisca impugnare la stessa piuttosto che la tua bacchetta; ma, tralasciando rime e assonanze che sono prerogativa di chi ama giocare con le pozioni di un certo tipo, per questo paragone vorrei soffermarmi su quanto la tua concretezza ed affidabilità… abbiano rotto i boccini. No, sul serio, amico/a! Sei l'anima delle feste almeno quanto la McCollough è benvoluta dal prossimo, probabilmente sei tra quelli che amano i dolci di Mielandia in modo inversamente proporzionale al prezzo sul cartellino e sei stra convinto che la sfiga di MacTavish in realtà dipenda da fattori molto più terra terra – per l'appunto – rispetto ad una congiunzione astrale che ha visto sbucare tre Grami dalla Non Essenza, il giorno della sua nascita. Tutto in te trasuda responsabilità e fermezza o, più in generale, bolidi che si frantumano al suolo per disperazione. Ah, la gravità!

Maggioranza di risposte B – Combatti il FUOCO con il fuoco: una candida colomba delle Alpi che spicca il volo portando pace e prosperità. No, scusa, decisamente questo non è il profilo che più ti si avvicina, convinto/a come sei che la velocità e l'azione siano tutto, nella vita. Almeno sin quando riesci a mantenertela stretta…la vita. Meno noto, tuttavia, è che, a dispetto dell'iconografia, la colomba sa essere un uccello aggressivo e fastidioso tanto quanto un Domhnall MacGillivray attaccato… lì o la vocina soave della Finnigan che ti ricorda come sei portato/a per l'Erbologia. Nel senso che le tue son braccia rubate all'agricoltura. E, certo le Mandragole abbondano anche in territorio inglese al punto che Maverick Attwater, ne è un esempio lampante o Jacquelyn Pearse che arrivando a Hogwarts deve aver dichiarato guerra a suon di proclami del WWFFB contro le scintille cui nessuno chiede mai preventivamente se vogliono scatenarsi o meno. Da cui il famoso detto: JacqueGia-che ci sei, datti fuoco!

Maggioranza di risposte C – Fai ACQUA da tutte le parti: diciamoci la verità: hai menato per anni il prossimo con la storia che l'acqua è l'elemento più grinzafico perché riempie ogni contenitore – metaforico? – della vita, perché sguscia via velocemente, dà la vita e tante altre frasi fatte del caso che ti hanno sempre portato bene. Poi un bel (ma non per il resto dell'umanità) giorno hai deciso che dovevi trarre ispirazione da questo stesso elemento e quindi hai iniziato a riempire anche tu… le scatole al prossimo, ficcandoti in ogni discorso, dicendo la tua anche quando nessuno ti interpella e pensando che la tua guida spirituale debba essere una sorta di mix tra un'Aurora Halliwell impiantata costantemente nell'orecchio o l'elenco ben articolato e motivato dei centoventisei modi con cui il professor Spooner riesce a prendere per i fondelli magici i discendenti di Cosetta. Non è dunque un caso se i tuoi amici – dei burloni esattamente quanto te – preferiscono chiamarti direttamente Noè o, nel caso tu sia una ridente fanciulla con le corde vocali pompate più di Lancelot Hevenge per il Quidditch, Hagalaz, testimonianza vivente di come può anche piovere per sempre.

Maggioranza di risposte D – Sei pieno d'ARIA: e veniamo a lui. O a lei. Più lei che lui. Ho visto decine di ragazze schivare la torta di melassa a fine pasto con la stessa velocità di un Boccino d'Oro alludendo subito dopo a come siano difficili da prendere. Ho voluto pensare che in realtà si trattasse di diabete non confessato neppure al proprio caro diario. In ogni caso, ogni test che si rispetti ha un guastafeste fra le proprie fila e voi naturalmente siete il nostro, per quanto le feste vi piacciano e svolazzare come Billywig di fiore in fiore… altrettanto. Ciononostante non è solo il flappeggio di ciglia femminili a creare veri e propri tornado esistenziali – gli stessi che hanno fatto volar via da un pezzo i cultori del no brain no party – ma anche la più leggiadra arte maschile del dico, non dico poi magari mi scordo che ho detto ma lo faccio passare come una tattica. Voi, i re e le regine incontrastate del "va dove ti porta il vento ma fai sempre credere che sia una tua scelta" dovreste in realtà cogliere al volo – tanto per restare in tema – il consiglio di questo test e farvi vedere da un bravo Medimago. Dall'esser pieni d'aria al meteorismo il passo è breve, si sa.

By Allen Hollowdale | aprile 26, 2017 - 1:12 pm - Posted in Aprile 2073

Ne succedono tante di cose strane ad Hogwarts. Alcune non le vogliamo noi, succedono e basta, magari perché più di una decina di docenti, maghi esperti e navigati, assieme a Gargoyle, armature ed incantesimi protettivi antichi e non, a quanto pare non sono abbastanza per tenere fuori dalla Scuola pericoli ed imprevisti.
È il caso della Quintessenza a cui nessuno aveva chiesto di venire a rompere i boccini, per dirne una. E pensare che le Sale Comuni non avevano neanche bisogno di una ristrutturazione… Ma è anche il caso degli scatti di rabbia, del mostro dei quadri, dei Maghi Oscuri infiltrati, dei leccapiedi del Ministro tiranno… e di tanti altri avvenimenti più piccoli e innocui come il risveglio di Gaston il Poltergheist o l'apparizione misteriosa del Dissennatore sul lago. Insomma, di sicuro possiamo dire di non annoiarci, no?
Ma all'inizio dicevo che succedono tante cose e che, se alcune sono causate da fattori esterni, le altre siamo proprio noi a provocarle… noi o i professori stessi. Un po' come la pelle verde a San Patrizio o i membri del club di pozioni che qualche giorno fa se ne sono andati in giro sfoggiando il loro aspetto elementale (legato al proprio elemento) o ancora quei ragazzini che alla minima sorpresa si… smolecolavano tutti, o quegli altri trasformati in fantasmi (sempre a causa del club di pozioni) o ai quartini che sono improvvisamente cresciuti (credo sia sempre colpa della stessa persona..!), o ancora le uova di Pasqua finte che donavano delle bellissime orecchie da coniglio…
Insomma, non ci annoiamo e, come se non bastasse, c'è sempre qualcosa di nuovo ed imprevisto. Ma come potrebbe essere diversamente? Voglio dire, se queste cose non accadono alla Scuola di Magia e Stregoneria più grinzafica del mondo, dove altro potrebbero mai capitare? Certo, dopo tanti anni di vita al castello non sono esattamente stupito da tutto quello che accade, ma mi piace prendere in considerazione ogni minima cosa, che sia positiva o negativa. Apprezzare le piccole cose ogni giorno, qualche saggio diceva così.
Ma io non sono saggio, anzi sono piuttosto avventato, per questo la scorsa domenica dopo aver finito con gli allenamenti della squadra Corvonero, invece di chiudermi in Biblioteca a studiare come ogni mio concasato potrebbe avermi consigliato, ho preso una Thunder X della scuola e mi sono messo a fare a gara di velocità con un bolide, fuori dal campo di Quidditch. Assicuro al professor Heartman che non siamo stati né io né il mio bolide a rompere la finestra del suo ufficio! Quella era già rotta quando sono passato da quelle parti! E ne sono sicuro perché mi sono diretto da quella parte proprio sentendo un gran fracasso provenire dalle parti della Torre di Astronomia. Qualcuno deve aver tirato dei tiri vispi Weasley, o almeno ci somigliavano molto a giudicare dal rumore che hanno fatto. Ma non sono stati tanto quelli ad attirare la mia attenzione una volta arrivato sul posto, quanto delle singolari scritte colorate. Sono quasi morto a causa del bolide, per leggerle e ricordarmele tutte, quindi mi aspetto che apprezziate il mio sforzo, comunque credo che le scritte siano ancora lì fuori. Ce n'è una in particolare che mi ha fatto pensare.

"MIA LA RABBIA, TUA LA VITA, NOSTRO L'ORRORE"

Contestualizzata con tutte le altre scritte, mi è sembrato chiaro a cosa si riferisca. Torniamo quindi a parlare di Rabbia. Gli attacchi di rabbia improvvisa continuano da mesi, ormai è chiaro a tutti e so anche che alcuni studenti si stanno impegnando tanto per capire di cosa si tratta e da cosa ha avuto origine, ricollegando gli ultimi accadimenti con l'incidente di Colton al ballo dell'Agrifoglio. Però, a dispetto di questa consapevolezza, ancora nessuno ha fatto nulla o ha detto nulla per risolvere il problema. Ma andiamo avanti…

"PRESIDE SILENCI-ENTOSK, SIAMO STUFI DELL'IGNORANZA"

E pure questa credo sia abbastanza chiara. Per quanto ammiri e rispetti la nostra Preside, mi perplime un po' la mancanza di informazioni che ci è stata data riguardo questa questione. So che qualcosa era stato scoperto dopo la gara del fango, ma poi? I docenti sanno qualcosa che stanno tenendo segreta?

"CHI LI SALVA I PRIMINI DAI TRAUMI CRANICI ALLO SCHIANTESIMO DEL SETTIMO?"

E anche qui, la frase parla da sola. Chissà, forse è perché sperano di ammortizzare l'effetto schiantesimo sotto rabbia, che alcuni primini che ho incontrato per i corridoi mi hanno abbracciato con uno slancio affettivo incredibile, neanche ci conoscessimo da una vita o avessi regalato loro un calderone di zellini. Boh…

"DON'T GROW UP, IT'S A TRAP."

Beh, questa è un'altra frase che mi ha colpito molto. Vorrei decontestualizzarla un attimo e chiedere a voi lettori: voi siete contenti di star crescendo, siete di quei tipi che non vedono l'ora di uscire da Hogwarts ed iniziare la vostra carriera professionale? Oppure siete tra coloro che vorrebbero che il tempo rallentasse un pochino? Lo trovo uno spunto interessante per uno scambio di opinioni, se qualcuno è interessato scriva un gufo alla redazione parlandoci un po' della propria idea!

"LA GENERAZIONE RIBELLE DICE NO.
MOVIMENTO SCOLASTICO FRIGHT 'N TERROR STOP.

MSFTS."

È così che infine termina il messaggio di questi anonimi studenti probabilmente molto giovani, come un avvertimento che la cosa non finirà qui. Forse vogliono assicurarci che si opporranno alla disinformazione e all'ansia che questa situazione può generare. Interessante, davvero. Se è così, aspetto con curiosità la prossima mossa.

Allen Hollowdale. Un Corvonero nella concorrenza. Mosca bianca, non solo per aver scelto la Voce di cui è vice o perché la deve sempre pensare diversamente dagli altri, ma anche più semplicemente perché è albino e quindi è proprio tecnicamente bianco. Ha l'hobby di fissare la gente in maniera insistente e inquietante, oltre che quello di stare sempre sui libri. Infatti si impegna al suo massimo per esser categorizzato secchione di prim'ordine e rune-nerd e porta sempre con sé qualche quaderno pieno di scritte e scarabocchi che solo lui sa interpretare. Pungente e creativo, lo potrete trovare in posti poco frequentati e improbabili, circondato da incantesimi ed esperimenti, sempre intento a leggere e imparare, tanto che molti si chiedono se non viva in un mondo tutto suo. Qualcuno giura di aver scorto una luce di pura malvagità nei suoi occhi, quando si appresta a battere i bolidi contro i poveri cercatori avversari.
By vocestudenti | aprile 22, 2017 - 8:08 pm - Posted in Aprile 2073

Eeeeed eccoci tornati ad una nuova intervista! … che è quello che avrei detto se non avessi trovato un nido di Doxy nell'urna per le votazioni, ecco. Hogwarts, che ti prende? Non per i Doxy, cioè poverini, non è neanche colpa loro se ho infilato la mano nell'urna senza guardare.

Comunque, dicevo. Sì be', mi sa che questa categoria proprio non vi è piaciuta, eh? Eppure bastava farsi un giro dalle parti della Torre di Divinazione, come ho fatto io, appostandomi per ore aspettando fuori dall'aula qualche minuto nelle ore buche, in modo da beccare tutti i nostri divinatori in erba in un colpo solo! Già, alla fine ho deciso di intervistarli in blocco perché, lasciatemelo dire, non siete stati simpatici a ignorarli. Chi segue Divinazione non è strambo, oh. Aspettate che con questo cappello a tricorno non vedo quel che scrivo, me lo tolgo un attimo… ecco. Insomma, mi è sembrato carino dare una possibilità alle nostre classi di Divinazione anche se per acchiapparne più di uno mi sono dovuto sforzare tantissimo e ridurmi ad un'unica domanda. Cioè due, ma una derivava dall'altra, quindi è come se fosse una domanda figlia e a Cura delle Creature Magiche ci hanno detto che… sì, le domande, sì procedo.

"La votazione per Miss&Mr Sfera di Cristallo non è andata molto bene… Vuoi dire qualcosa alla Scuola che non si è ricordata di voi divinatori in erba? Uuuh, perché non racconti qualcosa di bello fatto a Divinazione così il prossimo anno si iscrive più gente?"

Alcuni dei nostri compagni sono stati più chiacchieroni di altri e hanno nominato un saaaacco di tecniche divinatorie grinzafichissime, come la Nephomanzia, che ammetto è una delle mie preferite e gnegne, basta con queste battute facili della testa tra le nuvole. "La Nephomanzia non ha più segreti per noi!", l'entusiasmo di Guinevere Mitchell mi ha commosso, giuro. "Durante una delle ultime lezioni la signorina Hamilton ha trasfigurato l'aula in un cielo pieno di nuvole, una per ciascuno di noi! Avevamo il compito di interpretare al meglio i messaggi che ci inviavano per poter vincere il premio! be', io e Xerxes abbiamo vinto! E ci siamo divertiti anche un grinzacasino. Vuoi vedere il mio premio? E' come una Ricordella, solo che… blabla", scusate, la mia Prendiappunti è incantata per iniziare a segnare in automatico una serie di bla quando non riesce a tenere il ritmo. E' settata su di me, sì. Fossero tutti come i terzini che mi sono addirittura venuti incontro per rispondere alle mie domande. Peritas Wolfhound, proprio come Gwen, è stata più che felice di parlarmi. "Divinazione è una materia tanto tanto bella! Ad esempio quando è iniziato il 2073 la professoressa, che è tanto simpatica e ha un topolino tanto ma tanto carino, ci ha fatto fare una cosa con dei bigliettini per vedere come sarebbe andato l'anno! Io avevo pescato tipo " abbastanza sfiga" e allora a chi era andata male ha fatto appendere il biglietto ad una pianta e così il presagio non si è avverato. Ma questo è solo un tipo di Divinazione, si chiama sticomananzia mi pare, ma di bello c'è anche l'atmosfera perché non è come a lezione dalla mermemcosa nei Sotterranei, durante le lezioni di Divinazione si sta bene e ci si sente meno stressati che ad Incantesimi, Pozioni quando non c'è solo Lysander, Difesa o che so io.." Caspita, non l'avevo mica capito che i bigliettini brutti andavano appesi ad una pianta, io li ho appoggiati tipo sul fondo del calderone, ecco perché la mia Pozione Ipnotizzante non funzionava a comando vocale ma solo scritto, uff.

Ma restando tra i più piccoli delle facoltative, anche Xerxes si è soffermato a chiacchierare con me di quanto sia affascinante Divinazione e competenti i docenti. "Divinazione è una materia affascinante, ma sono pochi a considerarla una disciplina seria – persino nella mia famiglia c'è chi l'ha chiamata "una scienza di poco conto", ed avrebbe voluto mi dedicassi invece a discipline quali Aritmanzia. Credo che le lezioni che ho preferito siano state quelle in combo con altri anni scolastici. Tra tutte, quella riguardanti profezie e presagi, insieme al quarto anno. Ci è stata data l'opportunità di interagire brevemente con alcuni dei grandi oracoli del passato, ed interpretare le loro parole ed ottenere i presagi richiesti è stato addirittura divertente." Per mille Folletti della Cornovaglia, i grandi oracoli del passato! E' vero che le Pizie erano un po' discinte? Cioè poco conosciute, è questo che vuol dire discinte, no? Boh, Jayden ha detto che vuol dire questo. Insomma, salendo con gli anni, l'entusiasmo non è calato, come si nota dalle parole del mio concasata Killian Wordsworth. "Se devo raccontarti una delle lezione più belle, è stata quella dove abbiamo studiato la Dendromanzia, cioè la lettura delle foglie degli alberi. E beh, è stato grinzafichissimo perché eravamo proprio sugli alberi, ognuno sceglieva il suo e lo raggiungeva tramite le liane. Eravamo dentro la foresta amazzonica praticamente!! Per le mutande di Morgana, è stata una cosa pazzesca!! Davvero divertente e poi abbiamo imparato un sacco di cose. Quindi devono venire perché è sempre un'avventura, la Divinazione". Forse non è un caso se ho ricevuto più risposte da parte di miei compagni di casata, ma pare proprio che i Tassorosso siano più sensibili a certe cose. E poi, come dice Alexandre O'John, "Non tutti hanno la capacità di andare oltre la propria bacchetta". Anche lui apprezza l'assistente del professor O'Reilly e mi ha parlato della lettura dei tarocchi e dei fondi di tè. "E so che sembreranno stupidaggini alla maggior parte della gente, ne sono consapevole, ma.. beh, per quel che mi riguarda, c'ha sempre azzeccato, quindi tanto stupidaggini direi che non sono. Ma ognuno ha il suo modo di ragionare, dopotutto, quindi prendi quel che sto dicendo come un'opinione personale." Ma non c'è niente da vergognarsi a sentire cose che non sente nessun altro, su! E poi c'è la sua utilità pratica perché prevede la pioggia o le cadute o, ehm, altri generi di utilità che per esempio ci ha trovato Maverick Attwater: "A parte che con la Divinazione si cucca un cifro.. ma poi vuoi mettere sapere il futuro con.. che ne so.. diventare invisibile.. cioè pure diventare invisibile è figo.. però devi mi sa fare tipo una pozione e magari esplodi, capè? Invece te chiedi alla carta se la sgrilla te la da e.. lo sai prima.. se ti dice di no manco sprechi tempo no? Passi all'altra!" Io penso Rick intendesse… gli Asticelli. Cioè tu chiedi all'asticello se ti dà un pezzo della sua corteccia, n… no, lo so che non è così e, niente. A sproposito, uno dei pochi coetanei che sono riuscito a fermare ha confermato che serve qualcosa in più, per frequentare Divinazione. "Tutti sono bravi a conteggiare valenze e disegnare rune, ma quanti sanno venire a contatto con la propria magia interiore? Chi poi non vorrebbe scoprire il proprio futuro prima che accada? Quindi posso solo dire… Iscrivetevi a Divinazione il prossimo anno. Abbiamo la lettura delle nuvole, gli animali guida, il contatto con gli spiriti dell'aldilà, un sacco di tè e beh…abbiamo la professoressa Hamilton". Ma non è che gli spiriti dell'aldilà ci toccano davvero, state tranquilli. E sapete che, nonostante la sua fama, persino la mia coetanea Eliza McCollough si è fermata a parlare con me? "Diciamo che divinazione non è solo guardare nella sfera di cristallo e poi fare lo sgambetto a qualcuno nei corridoi per poter urlare "Io avevo Visto che oggi saresti caduto". Non funziona così, di solito. Prima di decifrare le venature della mano o vedere oltre il riflesso di uno specchio, bisogna sgomberare la mente. E per riuscirci devi lasciare i problemi al di là della porta. È complicato, lo riconosco, ma è fondamentale sia per un approccio diretto con l'argomento da affrontare, sia per te stesso. Ho capito da poco che a volte è necessario staccare un attimo da tutto e tutti. Con la divinazione è come se ti distraessi -sperando che O'Reilly mi passi il termine- da quello che stai attraversando, in modo da percepire concretamente ciò che hai intorno. Non è per tutti, chiariamolo, ma quando ci riesci può capitarti persino di analizzare la tua stessa situazione da un altro punto di vista. Il che torna utile per capire come comportarsi o gestire determinate circostanze. È una materia molto più pratica di quel che può sembrare, oltre al fatto che ci sono dei comodi puff al posto delle sedie. E se becchi la lezione giusta, ci guadagni anche un sorso di thè."

Ora, con questo articolo vorrei farvi capire quanto la Divinazione sia importante perché apre la mente e non è da poco saper ascoltare le cose della natura e tutto, e ovviamente non lo faccio perché il professor O'Reilly dice che divinare è distrarsi, come ha ricordato Eliza su, e io a distrarmi sono bravissimo… Ecco, però per dovere di cronaca ve le devo riportare le opinioni un po', boh, poco carine. Proprio una delle scribacchine qui, Jacquelyn, si è agitata tantissimo quando le ho chiesto di parlarmi di Divinazione. "NON seguite Divinazione! I professori sono bravi e vi augurerei di seguirla solo per loro, ma chiaramente non si può prevedere il futuro ascoltando il rumore del vento o leggendo nelle tazzine del thè. Io mi sono sentita male in più di un'occasione e se la frequento ancora è solo per non rischiare di perdere l'anno e perché ci tengo agli ottimi voti. Chiaramente ognuno è libero di fare quello che vuole, ma dopo essermi spaventata più volte per l'entità delle emozioni che ti prendono a tradimento mentre ascolti il vento o guardi tra le fiamme, ho deciso che fosse per me, non la seguirei più. Tutte bolidate, capisci?" Ma… a me piace ascoltare il vento o guardare tra le fiamme, certo dopo un po' mi lacrimano gli occhi, ma non è questo il punto. Dì la verità, il vento ti ha detto una cosa che non ti piaceva e sei arrabbiata per questo. E ho la vaaaaga impressione che anche Bebe Ruiz ce l'abbia un po' con la Hamilton più che con la materia, mentre Lilith… niente, mi ha evitato come fanno i grandi di solito. Fa strano perché ora sono uno dei grandi anch'io, ma in fondo che qualcuno svicolasse l'avevo preVisto… previsto, l'avete capita? Ahaha. Oh insomma, non fate i Camufloni. L'assistente Hamilton ha riso quando le ho fatto questa battuta, perché ovviamente ho fatto la posta aspettato pazientemente anche i docenti per chiedere se volevano fare un appello pro nuovi iscritti a Divinazione. "Previsto?", mi dice la Hamilton. "Diciamo che mi ero fatta un'idea, ma immagino non ci sarebbe gusto se le dicessi come? Gli abbonati più giovani che votano di solito potrebbero non avere un'idea precisa della materia e i più grandi non esserne interessati. In generale penso che se non si è spinti dalla curiosità verso una disciplina, sia anche abbastanza superfluo obbligare qualcuno a seguirla. La porta dell'aula di Divinazione è sempre aperta, e qualche studente del secondo anno è passato per assistere alle lezioni e farsi un'idea, ma non penso di voler reclutare… diciamo che io e il professor OReilly lasciamo che le cose seguano il loro corso!" E a proposito del professor O'Reilly, ovviamente ho chiesto anche a lui una dichiarazione e mi ha detto una cosa tipo che è più saggio accendere un Lumos che starsene a maledire l'oscurità. Questo ha evitato che urtassi il mignolo al baule mentre mi mettevo il pigiama ieri, quindi vedete che la Divinazione serve?

Ora, i frequentanti Divinazione e i docenti l'hanno presa con filosofia, ma adesso non facciamo che non trovate un secondo per passare dall'urna per la votazione di maggio, dai. E' l'ultima ed è anche piuttosto semplice: Miss e Mister Clessidra! No, non quelli che vi fanno perdere tempo, ma gli studenti che hanno una grande propensione a guadagnare punti per la propria casata. E visto che questa elezione è semplice, basta fare attenzione in classe a chi alza la mano più spesso, perché nel voto non ci aggiungete un pensiero per quei compagni che a fine anno permettono alla vostra casata di avere un bel mucchio di gemme. Su, approfittate per ringraziarli, non siate tirchi di parole!

 

 

Charlie Tobias Marmaduke. La principale sorgente di chiacchiere nella classe del sesto anno e forse anche dell'intera Sala Comune Tassorosso, ha passato l'estate a fare la posta al Palazzo dei Giornali, a scrivere lettere ai suoi amici e ad autoinvitarsi a casa loro per improvvisare gare gladiatorie tra marionette fabbricate con scarti di vecchi calderoni. Il Galles ha tirato un sospiro di sollievo ora che è tornato a scuola, cosa che non si può dire dei Club scolastici, che tendono a chiudere le iscrizioni quando lui chiede se c'è ancora posto. Nella sua orbita girano sempre promemoria di carta incantata, nuvole di polvere buiopesto e una macchina fotografica usata che di tanto in tanto lo colpisce in testa senza motivo, almeno a suo dire. Il suo approccio con le ragazze si è spostato da "ti faccio un pupazzo con un mio vecchio calzino?" a "ti faccio un portapiume con un mio calzino nuovo?" e lui lo ritiene un grosso passo avanti.
By vocestudenti | - 6:32 pm - Posted in Aprile 2073

Qual è stata la tua soddisfazione più grande, al tempo in cui eri a capo de La Voce?

Sì, è stata davvero così semplice la domanda che abbiamo mandato agli ex Capi, dalla più recente al più distante nel tempo che
    siamo riusciti a rintracciare. Perché, dopotutto, la Voce non ha bisogno di grandi discorsi studiati a tavolino e dettati ad un'anonima Prendiappunti. La Voce è nata dagli studenti e per gli studenti, è stata composta da decine di mani ed inchiostri diversi, con diverse sfumature di carattere dei capi e degli scribacchini che si sono succeduti, fin da quel pugno di ragazzi che, in quel 28 aprile 1980, hanno messo insieme una magipressa arrangiata. Da allora sono trascorsi novantatre anni, sono cambiati i volti, ma non il cuore pulsante d'inchiostro che ci ha uniti. Grazie, scribacchini, ex ed attuali.

La risposta alla domanda è semplice: ogni cosa. Dalla stesura degli articoli – ogni singolo articolo – a quella degli editoriali, dalle varie interviste alle ricerche che mi hanno portato a trovare varie sfaccettature de La Voce nel corso degli anni, sfaccettature che anche i Capi che si sono succeduti hanno contribuito a dare. E' stato un orgoglio ed un'immensa soddisfazione far parte di quel gruppo, poter dire "ehi ci sono anche io", ma anche aver avuto degli scribacchini eccezionali di cui non potrei che vantarmi. Il mio primo editoriale, quella sì che è stata una grande soddisfazione.

La mia soddisfazione più grande non è stata solo una, a dir la verità. Quando scrivevo di cronaca, è stata far conoscere ai miei compagni cosa accade al di fuori delle mura di Hogwarts. quando mi occupavo di interviste, è stata dare la possibilità a chiunque di far sentire la propria voce. quando scrivevo gli editoriali ed avevo in mano le redini del giornale, è stata far sentire la mia, di voce. Non rinnego nemmeno il mio ultimo periodo come impaginatrice: ci vuole una certa dimestichezza, bisogna dirlo.

 

Dì la verità: le domande ve le suggerisce a caso il MagiScrabble, giusto? Qual è stata la soddisfazione più grande, sul serio? Per La Voce sicuramente quella di avere avuto di nuovo un vero Caporedattore, dopo Alfred Lewis. Per me…non una in particolare, anche se ho adorato aprire gli occhi al prossimo, spennare i Direttori dell'Ego del Corvo uno dopo l'altro e, come dimenticarlo, farmi odiare da mezza Scuola. L'altra metà, ovviamente, non mi sopportava già da prima.

 

Essere eletto praticamente all'unanimità come capo non è stato male, ma quello in fondo è stato naturale. Dovevo essere io il capo, mica c'erano dubbi. Ma la vera soddisfazione più grande? Vedere che c'era gente disposta a scrivere per una spina nel fianco, vale a dire per me. L'anno che sono diventato capo il mio nome era ovunque, nel bene e nel male. In pratica la stampa a scuola andava avanti scrivendo per me E di me. Se non è una soddisfazione questa. 

By Anne Burton | - 11:51 am - Posted in Aprile 2073

Maghi e Babbani hanno sempre tenuto a farci sapere che lo stesso calice può esser visto in modo differente a seconda del punto di vista da cui lo si osserva. O, volendoci addentrare direttamente in quello che vuole essere l'argomento dell'articolo, a seconda dello scranno della Confederazione Internazionale dei Maghi da cui si prende parola.
Guardiamo in faccia la realtà, per un momento almeno. Alzi la mano chi ha riso vedendo Oengus MacTavish in giro per i corridoi alla ricerca della lettiera perduta (giusto per avere un po' di sabbia a disposizione)… pardon, sollevi la mano chi ha pensato anche solo minimamente che la recente visita ad Hogwarts del Ministro della Magia Alexandria Lloyd sia stata esclusivamente una cortesia dovuta alla Preside Welkentosk o un gesto materno per tutti gli studenti che considera come propri figli. Fatto? Bene, ora usate l'altra mano che vi resta per auto punirvi visto che alla sottoscritta – e spero anche a gran parte dei lettori di questo giornale – è sembrato più che lampante un altro genere di messaggio, di certo maggiormente indirizzato a prepararci a qualcosa nell'aria. Come si dice "ci vogliono fuori dai boccini prima che il sole tramonti" in modo che non risulti allarmista o rustico o direttamente poco carino? 
Già, perché diciamoci la verità, non vi è sembrato neanche un pochino strano che dopo la presa di posizione dei mangiaranoc… ancora una volta pardon, del Ministère de la Sorcellerie, tutto sia praticamente caduto nel dimenticatoio? Niente, neanche un minimo sussulto del topo enfatico che vi manda avanti il cervello pronto a suggerirvi che… ehi, possibile che non vi sia una reazione da parte del Ministero della Magia o, ancor più, degli altri rappresentanti della Confederazione? Ricordo ancora la notiziona sparata in prima pagina da La Gazzetta del Profeta – così come da altri quotidiani più o meno faziosi/filo ministeriali –  ad inizio di questo 2073. La Francia chiude le frontiere – dicevano più o meno tutti – ufficializzazione dell'embargo nei confronti della Comunità Magica del Regno Unito. Beh, da quei primi giorni di gennaio sono passati quasi quattro mesi e… nessuno ha detto niente. Attenzione, non mi riferisco certo alle prime – e sole – dichiarazioni con cui da una parte il Ministero della Magia si mostrava incredulo – dopotutto abbiamo solo una setta omicida all'anno e pazzi criminali che mettono a ferro e fuoco il nostro vivere quotidiano a mesi alterni, che sarà mai – e dall'altra la Confederazione dimostrava ancora una volta di essere la campionessa indiscussa del gioco del silenzio. No, intendo più quel "dopo" cui si arriva una volta che la sparata è stata fatta e gli altri – tutti gli altri – dovrebbero intervenire in qualche modo un po' come accade quando qualcuno smolla una puzzetta durante una lezione di Astronomia e, per non essere catapultati direttamente su Giove dalla Macintyre, gli altri individuano subito il colpevole, per intendersi.  
Quel "Francia, l'hai fatta fuori dal vaso" – come diciamo dalle mie parti – non è però mai arrivato, ci avete fatto caso? Nessuno ha preso posizione, nessuno si è schierato apertamente dicendo che, toh, non ci mandano più i croissant ma avremo doppia razione di Zwetschgenkuchen (che, lo giuro, non è un modo velato di mandarvi a fancrup). Nessuno, semplicemente, ha osato fiatare o sgranchirsi anche solo un muscolo, sullo scacchiere internazionale.
Perché?
Sinora ho evitato di darmi delle risposte – al pari vostro, presumo – probabilmente perché ho sempre sperato che arrivasse finalmente qualcuno ad illuminare la via con un Lumos, metaforico o meno. Qualcuno che parli politichese meglio di me e, altrettanto più facilmente, fosse in grado di farmi capire che direzione sotterranea hanno intrapreso i rapporti tra Comunità Magiche di diversi Paesi. Lo speravo perché – come la professoressa Welkentosk mi ha insegnato in tutti questi anni – la Storia della Magia non si ferma, anzi, è nei momenti in cui tutto sembra maggiormente in stasi… che si verificano le fregature. E così evviva – mi son detta – il Ministro Lloyd sta venendo al castello per colmare ogni lacuna e sanare ogni mio dubbio. Era ora – mi son ripetuta – finalmente, per quanto con il suo stile da donna di mondo e non di montagna come la sottoscritta, è arrivato il momento di dirne quattro a quei simpaticoni che credono di essere una spanna sopra tutti gli altri ma solo perché non si rendono conto di stare sulla cima di una mer… e va bene, resto ancora la Caporedattrice del giornale e in qualche modo devo dare un po' di esempio, ma ci siamo capiti. E così ho spalancato gli occhi per lo stupore, ho stranamente provato l'istinto di voler abbracciare persino le mie compagne di dormitorio per l'emozione… e lei cosa viene a fare?  
Chiede consiglio agli studenti.
Lei, il Ministro della Magia in persona, chiede consiglio a degli sbarbini – come direbbe quell'infame di un O'Flynn – e promuove amore e amicizia internazionale?
Cosa dovremo farcene di tutta questa buona predisposizione verso il prossimo che ci guarda dall'alto al basso trattandoci come se avessimo una versione ancora più letale del Vaiolo di Drago, non ve lo so proprio dire. Ma, se c'è una cosa che ho imparato in tutti questi anni di state tranquilli, gli Sciacalli sono una bazzecola, Humphrey è uno che si è fatto prendere la mano ma gli passerà e se anche vuoi strozzare il tuo migliore amico non c'è niente di anormale, è che bisogna scavare  e scavare e scavare, in quello che ci dicono. E allora le parole della Lloyd assumono alle mie orecchie una nota decisamente diversa, per quanto più chiara. A che pro venire a parlarci dell'armonia che dovrebbe regnare tra Comunità Magiche se non per sottintendere che l'atmosfera che si respira ai piani alti racchiude tutto il contrario? Perché insistere su come gli amici si aiutano, gli intenti dovrebbero essere comuni e tante altre cose più o meno su questa stessa lunghezza d'onda, se non per provare a prepararci in qualche modo ad altri abbandoni? Chi ci siamo messi contro, stavolta? I tedeschi che – dopo anni – si sono resi conto di non poterci perdonare il fatto che l'Ordine del Sigillo di Fuoco – prodotto d'importazione anglosassone – ha conquistato il loro Ministero della Magia, tempo fa? O gli italiani che si sono svegliati un bel giorno e hanno deciso di chiudere i portoni della Da Vinci a questi pallidi studentelli avvezzi al té delle cinque che continuano a stupirsi delle giornate di sole? A chi abbiamo inconsapevolmente pestato i piedi, dunque? 
Prendetemi come la fatalista di turno, vedetemi anche come colei che annusa complotti anche dove non ce ne sono, ma perlomeno… pensateci. Come dovrebbero vedere il famoso bicchiere, le altre Comunità Magiche? Dovrebbero seguire la scia allarmista di una Francia che ha paura di ricevere maghi oscuri per posta o, seguendo le parole della Lloyd, dovrebbero fidarsi di come risolveremo i nostri problemi e, soprattutto, ogni Paese ha le sue rogne interne cui far fronte senza che gli altri stiano loro con il fiato sul collo?
E voi come lo percepite, il bicchiere? E' mezzo pieno di promesse che verranno infine rispettate o è più mezzo vuoto come i tentativi che ancora non ci hanno dato le risposte che cerchiamo? O, seguendo il pensiero di un mio amico – per niente saggio, ma decisamente profetico – preferite tener comunque d'occhio la bottiglia?

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il settimo anno e, come tiene a sottolineare, anche tutti i corsi extra che possono affinare la sua "non grazia" da sindacalista. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico, paragona spesso studenti e docenti a Creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla o quando, da Caporedattrice, dovrebbe dare il buon esempio. "Gli scozzesi non danno proprio niente" la sua eterna giustificazione in merito. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione annuale – per ammissione – sia quella di riuscire a farsi una fotografia con Laury e Darsel sebbene tanta grinzaficaggine sia difficile da contenere in un unico scatto. Fiera sostenitrice dell'abbandono delle Terre di Bleah, ogni occasione è buona per sottolineare come il Ministro della Magia abbia i mesi contati. Per l'esattezza sino a Luglio del 2073.
By Anne Burton | - 10:56 am - Posted in Aprile 2073

 

Controeditoriale

di Tim&Tom

Conveniente COSA Voce degli Studenti,
dai, COSO, stiamo andando bene, abbiamo scritto una riga e abbiamo già rispettato il tema: andare contro l'editoriale. No, ti ho detto che non vuol dire che dobbiamo andare a sbattere contro Merida ogni volta che la incrociamo per i corridoi. E no, non vuol dire neanche che dobbiamo scrivere il pezzo al contrario, me l'ha assicurato Jacquelyn prima di cercare di coinvolgermi in una campagna per la salvaguardia dei granelli di polvere costantemente calpestati.
Praticamente a quanto pare dobbiamo scrivere un articolo – ma piccolo piccolo perché ci hanno ristretto lo spazio a disposizione – in cui diciamo il contrario di quello che la COSA dalla bacchetta facile ha scritto nell'editoriale. Sembra facile, no? Eddddai, è inutile che vuoi provare a infilare la piuma mentre sto scrivendo io, abbiamo deciso che se lo spazio è piccolo è meglio se scrive solo uno e l'altro suggerisce. No! Smetti di dire che ti ho soffiato in faccia della polvere starnuto facile per farti cedere nella gara a chi riprendeva a respirare per primo. Hai perso e basta. Ed io non mi sento proprio proprio bene, ecco.
Noi non conosciamo nessuno, comunque. Ve lo diciamo subito e non solo come contro a La Voce che, a quanto pare, conosce tutti e sa anche quante volte vi siete tolti le caccole di nascosto per attaccarle sotto il banco. No no, noi non conosciamo nessuno è per sostenere questa teoria che non vi salutiamo più nei corridoi, COSI non rivolgiamo la parola a nessuno e as-so-lu-ta-men-te non abbiamo una famiglia. No, quelli che avete visto a King's Cross non erano mica i nostri genitori e quello che scodinzolava non era il crup con cui Tim passa gran parte delle vacanze, vi sbagliate! Quelli erano… un'illusione. Una grinzafiga eh, di quelle che non te ne accorgi neanche se ti dai un pizzicotto sotto il mento. Abbiamo… abbiamo chiesto a COSA bellissima – Isobel per tutti gli altri – se poteva farci questo favor… anzi no, non abbiamo chiesto a nessuno. Perché noi non conosciamo nessuno. Non sappiamo neanche i nomi dei professori che ci spiegano le lezioni professor Spooner non ci metta in punizione per questo, tra un po' ci passa e di certo non siamo al corrente di nulla che riguarda gli altri studenti, neppure dei nostri coetanei. Ad esempio, che Yulian sia fissato con i meccanismi di ogni tipo, noi non lo sappiamo. E non siamo neanche a conoscenza del fatto che Xerxes ha due palle diverse. Sì, va bene, si dice occhi, ma tanto noi non lo sappiamo lo stesso.
E che dire poi dei compleanni, COSI! Noi non facciamo gli auguri a nessuno. Non sappiamo neanche che Faunya è nata il 7 febbraio le persone festeggiano, quando invecchiano. Quindi, da perfetti candidati che hanno capito tutto di come si scrive un contro editoriale, noi non faremo nessun augurio a La Voce però i muffin possiamo mangiarli lo stesso? e non spenderemo neanche mezza parola per ricordare come abbiamo sigillato il Sacro Baule e non riusciamo più ad aprirl… ehm AHAHAHAHAHAHAH scherzino di primo aprile in ritardo! In realtà il Baule l'ha sigillato Charlie con uno dei suoi calzini che si è incastrato nella serratura. O forse era Jay che stava provando una pozione per far sigillare la bocca a Seanna, uhm?
COSO, la posso dire almeno una cosa? E va bene, COSO, ma breve che abbiamo poco spazio.
Non credo che l'intento fosse quello di mettersi la redazione CONTRO, lo sai?

 

 

Qua la mano!

Ad aprile tutto fiorisce, anche certe piante create con la magia, sapete? Ecco, questo mese ho preso talmente in simpatia i nostri compagni che frequentano Divinazione che ho deciso di consolarli per i mancati voti e omaggiarli con un piccolo annuncio sulla Voce. Ricordate il virgulto di Albero delle Mani che il professor O'Reilly ha fatto piantare lo scorso anno? Ad inizio aprile gli sono spuntate le sue prime manine! Che poi sono le foglie di questo albero che è stato creato all'Accademia Hakon apposta per fare pratica nella chiromanzia (la lettura della mano), come gli studenti di Divinazione ormai sanno bene, visto che ci sono dei turni per innaffiare e curare questa pianticella. E quindi uno dei pomeriggi in cui vagavo per la scuola perchè mi ero perso cercavo un metodo alternativo all'Incanto Quattro Punti, mi sono ritrovato nell'Aula di Divinazione anche se non era il mio turno di innaffiare Rooty – l'ho chiamato così il nostro alberello delle mani perchè non siamo riusciti a metterci d'accordo su un nome comune, o forse l'avevamo deciso un nome comune però io me lo scordo, invece Rooty me lo ricordo perchè è l'asticello che a Natale ho regalato a Me… glio se non divago, sì.
Quindi dov'ero? Ah sì, a Rooty che è fiorito e le sue prime manine si possono già leggere, sapete? Non sono molto chiare, anzi in realtà per lo più tendono ad abbracciarmi le dita non appena le avvicino. Infatti mi spiace aver tentato di lanciare il suo vaso verso gli specchi incantati durante la lezione, non so neanche perchè l'ho fatto per una volta che non avevo visto nessuna Abominevole Cosa oltre lo specchio. Per fortuna con un bello starnuto è tornato tutto apposto e sono sicuro che Rooty mi ha perdonato, dopo sono andato a trovarlo così tante volte e poi gli ho raccontato la favola del Ceppo Ghignante che gli piace tanto.
Quindi mi raccomando, ora che Rooty è diventato un alberello e messo le sue prime foglie-mani, dovete continuare a curarlo voi che bazzicate la Torre di Divinazione. Ma anche chi non frequenta la materia, sono sicuro che il professore e l'assistente Hamilton sarebbero felici di avere gente che si prende cura di Rooty anche se non ci credete a quel che dicono le sue foglie. Però dovreste crederci, sapete? Provate, andate a fare una domanda e leggete la risposta sulle foglioline di Rooty, magari vi ricredete sulla Divinazione. E se non vi ricredete, almeno avrete fatto tanto bene ad un essere vivente, che è una cosa così bella, no?