Care ragazzi e ragazze di Hogwarts, spero stiate tutti bene e che San Patrizio vi abbia rinvigorito, che l'aria di primavera vi abbia alleggerito lo spirito, insieme al pensiero che mancano ormai solamente tre mesi circa alla fine della scuola. È lo stesso periodo di tempo che ci separa dagli esami di fine anno, dai G.U.F.O. e dai M.A.G.O. in effetti… Ma io, da bravo Tassorosso, cari studenti, preferisco vedere il lato positivo della cosa e pensare che alla fine di questi tre mesi le vacanze saranno a portata di mano. Ora come ora dobbiamo accontentarci di festeggiare come si conviene la natura che si risveglia, il colore verde in onore del santo patrono degli irlandesi (conosco un po' di gente che è in piena estasi da Lepricano, Tommy O'Flynn e Ian O'John, i due leggendari bro's, in primis) e qualche altra ricorrenza, che ne so, tipo un compleanno o un anniversario. Con questa mia ultima asserzione spero di essere risultato utile come ricordella a qualcuno e di non aver creato eccessivi sudori freddi. Tutto il verde che ho visto in giro in questo ultimo periodo mi ha dato l'impressione che qualcuno mi avesse messo degli occhiali con delle lenti verdi addosso. Non che il verde mi dispiaccia, ma era diventata verde qualsiasi e dico QUALSIASI cosa. Il pranzo di San Patrizio preparato dagli elfi era curiosamente verde – qualcuno deve aver corrotto i cuochi – la sala comune e non sto parlando di quella di Serpeverde, la sala d'Ingresso, il parco… ah, no, aspettate… l'erba di solito è verde, in effetti… sotto tutta quella neve mi ero dimenticato di che colore fosse. Gli irlandesi presenti nel castello non sono ancora riusciti a tingere di verde il cielo e credo di aver dato loro un'idea per il prossimo anno, accidenti a me. C'è da dire che questo colore così fresco ed esuberante, se si può dire così, ci introduce direttamente nel futuro periodo primaverile, ed era ora.

Questo è stato uno degli inverni più lunghi che mi sia mai capitato di trascorrere a scuola. Potrei finire per parlare di come il tempo sia come un elastico che si allunga e si restringe a seconda dell'impegno che mettiamo nello stirarlo, ma inevitabilmente scadrei nel patetico, cercando di salvarmi parlando di un argomento casuale piuttosto che trovare qualcosa da dire: come disse una volta qualcuno che qualcun altro mi ha citato perché l'aveva sentito in prima persona non so dove e non so quando "l'angoscia del tempo che passa ci fa parlare del tempo che fa" e visto che non voglio parlare né del tempo che fa, anche se forse l'ho già fatto, né del tempo che passa, anche se, meschino me, ho già fatto anche quello, concludo dicendo: qualcuno sa cosa c'è stasera per cena? No, scusate, non volevo concludere così, l'ho chiesto alla redazione perché mi era venuto una specie di languore e visto che Philp era appena entrato ho pensato che era l'occasione giusta per chiedere. Allora, dicevamo: concludo dicendo che non è tanto importante avere sempre qualcosa da dire, ma saper dire bene anche quel poco che si ha da dire. Se si ha da dire qualcosa. Nel caso in cui il Caporedattore sia un Tassofesso non dire nulla in effetti è molto più appropriato, ma ci tenevo a darvi supporto morale, nel caso in cui qualcuno fosse triste perché magari tutto gli va male, che le sue sofferenze avranno presto una fine e forse più presto di quanto immagina. Con questo confortante pensiero in mente e con il fulgido ed illuminante esempio di San Patrizio sempre nei nostri cuori (riuscire a liberare una regione intera dai serpenti non è impresa da poco) nonché con il fittizio sostegno economico di un po' di oro dei Lepricani che non fa mai male, non abbattetevi, respirate un po' di profumata aria di primavera e vivete appieno la vostra gioventù!