Credo che sia ormai di pubblico dominio, almeno tra il corpo docenti e gli studenti più grandi (i più giovani lo impareranno col tempo!), il fatto che il nostro amatissimo Castello è, ogni giorno che passa, in grado di riservarci nuove sorprese. Passeggiare tranquillamente per i corridoi?! A casa vostra, forse. L'episodio più recente circa le stranezze che si possono incontrare girovagando per la scuola si è verificato lunedì 24, di sera e a ridosso dell'ora di cena, nella Sala Trofei. Fortuna che non è una zona frequentatissima, perché a causa dell'eccessivo bisogno di privacy di Yenna Fornick, che s'era appartata in un angolino della Sala per scambiare qualche tenera effusione col suo donzello, sono state messe in libertà delle maschere molto particolari: le maschere di Hallie Weel. Si tratta di maschere incantate che il Professor Spellman rinvenne anni ed anni fa in un villaggio scozzese e che lasciò a scuola come cimelio, all'interno di un'apposita stanzetta. Non potevano che finire nella Sala Trofei, ovviamente! Considerando che sono anche un po' bruttine a vedersi, che cosa scatenò l'interesse del Professore, a tal punto da condurci studi approfonditi? Semplicemente il fatto che ognuna di queste possedesse (e possiedere tutt'ora) un potere magico intrinseco molto particolare, che l'Ex Docente di Trasfigurazione ha scoperto essere stato appositamente trasferito alle varie maschere da parte di una comunità di maghi che abitavano nell'area scozzese attorno al 1700; da ciò che il Professor Spellman ha potuto dedurre e accertare, attraverso il confronto di varie testimonianze raccolte, che queste maschere venivano date ai magonò per cercare di tamponare la loro mancanza di potenziale magico. Sembra che fossero numerose, ma, almeno per ora, ne sono state rinvenute solo cinque e presentano i seguenti poteri: lettura delle mente, empatia, spostamento di oggetti a distanza, blocco a distanza di persone o animali e levitare da terra. Detta in galeoni spicci: cinque grinzaficate! L'unica nota negativa è che ogni maschera ha la capacità di svolazzare per l'aere, vagando fino a quando non trova un volto contro cui accozzarsi. Come se fossero attratti dal primo viso nelle vicinanze e…TUM! Diventano praticamente una cosa sola. Potete ben immaginare, quindi, il caos allucinante creatosi in seguito all'apertura della porticina, in Sala Trofei, anche perchè si tratta di oggetti in grado di schizzare in ogni direzione alla velocità dei bolidi . A tal proposito dispenso un piccolo consiglio: doveste ritrovarvi in una situazione simile, andate di Immobilus e via, problema risolto. I ragazzini più piccoli presenti, però, come Adam Silentnight, Sophie Gallagher, Aradia Silvermoon e Mabh Flanagan, non hanno fatto in tempo a capire di cosa si trattasse che si son ritrovati queste maschere appiccicate al volto. Ognuno di loro è finito subito sotto l'influenza del potere della maschera, ma di certo quella messa peggio è stata la Tassorosso che ha iniziato a levitare senza riuscire a controllar quella particolare capacità magica temporaneamente acquisita. "Ho avuto molta paura"  ha confessato proprio la stessa Flanagan. "All'inizio non ho capito nulla, i rumori le maschere che volavano… ho provato a usare l'impulsus contro quella che veniva verso di me, ma, credo Aradia, lanciando il fulmen mi ha accecata e l'ho mancata. Anche se, forse, non avrebbe funzionato comunque…chissà! Comunque il momento peggiore è stato quando mi sono sollevata da terra e non vedevo niente..e grazie per la benda! Dopo, quando ho ricominciato a vedere, avevo sempre paura perché non capivo cosa stesse succedendo e vedevo che tu e anche gli altri eravate in difficoltà. Mi sono sentita un po' meglio, anche se ero ancora a testa in giù, quando ho visto il professor Medicine che è entrato mentre cercavo di afferrare la mano di Aradia". Poco dopo la liberazione delle maschere, infatti, ovviamente attirati dalle grida provenienti dalla Sala, ci hanno raggiunto l'infermiera Drybottle e Stephen Medicine, che si trovavano in zona e che ci hanno prontamente scortato in infermeria, per procedere con i soliti esami magici di rito. Tutti sani, salvi e con i piedi per terra in men che non si dica… e le maschere sono state nuovamente sigillate nella stessa stanzetta in cui erano state originariamente sistemate.

Giselle Lanfrad. Attuale Capitano della squadra di Quidditch Serpeverde, sconosciuta ai più fino a quando non viene nominata Capitano della squadra di Quidditch della sua casata per la prima volta, quando era solamente al suo quarto anno. Inglese DOC, risiede a Londra, dov'è nata e cresciuta. In pochi sanno che ha un fratello più grande che gioca come cercatore in una squadra di Quidditch francese, mentre di assoluto dominio pubblico è il fatto che abbia anche una sorella, da quando Hortense Lanfrad è stata smistata a Grifondoro. Vive per Pozioni, riuscendo a vincere, per il momento, quasi tutte le gare scolastiche a cui ogni anno ha partecipato, mentre non eccelle a riguardo delle tattiche di difesa, dal momento che è sempre stata eliminata subito dai vari Tornei dei Duellanti, organizzati a scuola. Silenziosa, piuttosto scontrosa e apatica ad una prima occhiata, non è il tipo che si ferma a fare due chiacchere con chi non conosce. Non è un mistero, dal momento che è arrivata ad occuparsi di "T in condotta", che abbia venerato e veneri tutt'ora Anne Burton.