Contenti voi.
Lo dico sul serio: non so come ci riuscite. Anzi, oserei aggiungere che sono proprio verde d'invidia quando penso a voi, se non fosse che al momento risulterei poco credibile con questi capelli color alga smorta e la pelle di una tonalità che neanche la Polvere Volante appena l'hai gettata nel camino.
"McReady, è un omaggio a San Patrizio", ho perso il conto di quanti – tra una risata ed un'imprecazione – mi hanno fatto presente qualcosa che, miei Geni incompresi, non avrei mai mai mai pensato da sola, lo giuro sulla testa di Bubotubero di chiunque abbia avuto questa brillante – letteralmente – idea. Un omaggio a San Patrizio. Non so, di questo passo per Halloween dovremo aspettarci una bella tonalità arancio-zucca? O magari, sebbene sia sperar troppo, l'inizio ufficiale della primavera oltre a risvegliare gli ormoni, porterà ad una nuova luce nei vostri occhi anche senza far ricorso a qualche pozione clandestina?
Perché si, la chiamano verde speranza, questa particolare tonalità di colore che più o meno tutti abbiamo sperimentato. E la mia speranza, in un mare di patriottismo che vi sconvolge l'anima puntualmente (e solo) ogni diciassette di marzo, spera vivamente che alla stregua di colui che venne dalla Scozia per cacciare i serpenti dal territorio irlandese – la Storia della Magia non è un optional nel ricordare chi siamo e da dove veniamo – vogliate davvero emulare il santo patrono d'Irlanda, ma non con cascate di trifogli o stendardi da lasciare in bacheca giusto il tempo di prender polvere. 

San Patrizio, siete voi stessi ad insegnarmelo per primi, si è fatto portatore di libertà e di disinfestazione. San Patrizio, magari l'ubriacarvi di parole non vostre ve lo fa scordare, fu venduto come schiavo, ma deve la sua grandezza ad una sola e peculiare caratteristica che noi per primi abbiamo dimenticato: combinare. Far confluire. Unire. 
E noi?
Noi allo stato attuale probabilmente non sappiamo neppure che fine ha fatto Novomir Stoker o che ne è di coloro che sono chiamati humphreyiani perché portano avanti ideali di qualcuno che, per fortuna della Comunità Magica, è morto. Noi non cacciamo i serpenti, preferendo ignorarli almeno sino a quando non ci infestano l'apparentemente curato giardino di casa. Ed anche in quel frangente chiamiamo altri, perché svolgano il compito al posto nostro. Noi non integriamo gli aspetti che potrebbero darci forza a vicenda, ma tendiamo a credere che diversificarsi voglia per forza dire Irlanda o Scozia. O Galles. O Inghilterra. E' così, del resto, che il verde di una bravata che dovrebbe esser vista esclusivamente come tale, diventa invece un modo per prevaricarci; si, anche solo per stabilire chi, tra irlandesi e scozzesi, do it better.
Qual è il punto – se mai ve ne deve esser uno – di tutte queste righe, allora? E' semplice: festeggerò San Patrizio il giorno in cui ci ritroveremo davvero tutti insieme a bere alla sua salute. E a quella di Sant'Andrea. E di San Davide o San Giorgio. Festeggerò, dunque, quando ci renderemo conto del reale significato che può esistere dietro il mio essere fieramente scozzese – perché si, lo sono, non mi sto rimangiando ciò che ho sempre sostenuto – o al di là di un premio di Miss e Mister come quello che abbiamo messo in palio per il mese di marzo. Festeggerò quando saremo in grado di cacciare i serpenti che popolano la nostra Comunità Magica senza dover per forza aspettare l'intervento degli Auror o di chi per loro. San Giorgio venne tagliato in due da una ruota irta di chiodi e spade, eppure le sue convinzioni non vacillarono. Sant'Andrea, con la sua morte, ha ispirato la croce trasversale che figura sulla bandiera che ogni scozzese o quasi ha avuto come copertina sin dalla nascita, insieme al tartan di famiglia. San Davide nacque in mezzo alla tempesta ma, se i gallesi me lo consentono, quel gwnewch y pethau bychain con cui esortava a "fare le piccole cose" dovrebbe essere il monito per tutti noi, sempre.