By Loreen_Wallace | dicembre 28, 2007 - 8:37 pm - Posted in Gennaio 2064

In direttissima dall’ultima fila a sinistra dei banchi dell’aula di Storia della Magia – che sarebbe il nostro tavolo di Sparaschiocco quando c’è lezione e non stiamo attenti, il nostro ufficio quando c’è lezione e proviamo a stare attenti, il nostro angolo dello spuntino quando c’è lezione e stiamo attenti. Quando non c’è lezione e non sappiamo se stare attenti, guardiamo gli allenamenti di Quidditch dalla finestra.

 Ora. Abbiamo sentito Ashley Lovejoy che diceva a Frankie Sendfort che le era stato detto da Claudine Monte che il ritratto della Signora Grassa – ihihihih – era convinto di aver origliato una conversazione tra sir Lanford e la Dama Grigia, alla quale una fonte certa aveva rivelato che Francis Roines scrive male l’editoriale perché viene sempre mandato in bianco. Non conoscendo il significato di questa espressione, abbiamo ipotizzato che avesse problemi di stitichezza e così siamo andati a chiedere alla Moonshine, così da potervi confermare. Lei ha detto che Francis sta benissimo, che non è uno sfigato – e chi gliel’ha chiesto? – e che lo accompagna al Ballo come se fosse sua sorella – e chi gliel’ha chiesto? Noi volevamo solo sapere se aveva problemi di evacuazione. Per tutti i folletti, non li ha. Però lei ha tirato in ballo il Ballo e così abbiamo pensato "Ehi! Perché non scrivere qualcosa sul Ballo?" Sìsìsì, l’hanno già fatto quei due del Corvonero, va bene. Com’è che si chiamano? Quelli che si siedono vicino a noi ad Incantesimi e dicono che siamo affetti da Sdoppiamento dovuto ad un raro Bacillo Paludoso. Quelli che hanno vinto il premio per la coppia proprio al Ballo. Mica l’abbiamo capito perchè hanno vinto loro. Come fanno ad essere una coppia? Non sono neanche fratelli! Vabbè, quelli. Ma noi non siamo quelli, noi siamo Sean e Jericho Muldoon, anche se quando ci scambiamo di dormitorio diventiamo Jericho e Sean Muldoon. Comunque noi siamo noi e non siamo quei due, anche perchè se fossimo quei due, uno di noi due dovrebbe essere una femmina  – uno di loro due  è una femmina, no? E non crediamo di essere una femmina, soprattutto perchè noi siamo due e abbiamo due teste e non esistono femmine con due teste, anche se Nigel Jarvis ci ha assicurato il contrario. E quindi, Muldoon, secondo an… Ah no, non stiamo facendo il compito di Pozioni. UH! Sì, ci siamo. Abbiamo pedinato Francis un altro po’, giusto per essere certi che andasse regolarmente in bagno, e lo abbiamo sentito lamentarsi con il custode, con il ritratto di Ulric il Nauseabondo, con un pilastro nel corridoio del secondo piano, con il quinto scalino a partire dall’alto della scalinata che porta all’ala di Aritmanzia – ma solo il venerdì, gli altri giorni penzola nel vuoto – e con qualcosa che assomigliava al gatto di Hevia McMuss con degli strani pezzi di carta attaccati sotto la coda. Faceva tante storie – Francis, non il gatto – perché si era fatto incastrare dall’infermiera e non era riuscito ad invitare una ragazza – puah! – più giovane per il Ballo dell’Agrifoglio – doppio puah! Tanti scimuniti che girano in tondo pestandosi i piedi a vicenda. Tutti scimuniti tranne il Caporedattore Lewis – baciamo le mani – che ci ha presi al giornale e quindi è l’unico sano di mente in questa marea di rintrollati. E dicevamo… Eeeh! Il Ballo dell’Agrifoglio. Ma non sarà poco igienica l’ispezione orale che abbiamo visto fare in giro tra le coppie? Cioè, che schifo è… ? Abbiamo visto pure Yibisco Emmeth cercare di fare la stessa cosa con una coppa, ma l’effetto non sembrava lo stesso. Proviamo seriamente pena per quella coppa. Oh. Nel dormitorio Tassorosso, nella stanza dei maschi del primo anno, manca una delle tende ad uno dei letti a baldacchino. E al Ballo Tiffany Trott si è presentata con addosso una tenda gialla. Se ce l’avesse chiesta, gliene avremmo data una non mangiucchiata dai Doxy, mica siamo gelosi delle nostre tende! Come abbia fatto ad entrare nel dormitorio Tassorosso dei maschi non siamo ancora riusciti a scoprirlo, ma sospettiamo che abbia corrotto qualche elfo domestico con una manciata di galeoni dei Lepricani. O galeoni di cioccolato. Galeoni di cioccolato, sì. Galeon… Ah, quindi quella roba appiccicata sulla porta della serra numero due era cioccolata? No, perchè noi pensavamo che… UH! Al Ballo c’è stata una Gara d’Appalto per le Corna più Imponenti. L’ha detto il Caporedattore Lewis – baciamo le mani – e ogni cosa che dice il Caporedattore Lewis – baciamo le mani – è legge – baciamo le man… No. E comunque l’ha detto anche il ritratto di Seamus il Cianotico, quindi deve essere vero per forza. Che cosa significhi non lo sappiamo, però è vero. Hanno suonato anche un paio di band della scuola bla bla, però torniamo ad occuparci di cose importanti.

Sala

Qualcuno ha rovesciato un secchio di ranocchi sulla testa di Elly Glorbander. Quindi facciamo un appello alla scuola perchè la cosa non si ripeta. Nella sala comune Tassorosso c’era una puzza di palude incredibile dopo che è tornata lei. E a noi non piace scambiarci di dormitorio quando non serve. E poi non sarebbe stato comunque possibile, perchè la sera del Ballo anche la sala comune Grifondoro era appestata da qualcosa che somigliava ad un incrocio particolarmente raro di Pallottola Puzzola e Appendi – calzini Asfissiante. Non è davvero colpa nostra se Brian Arthur è inciampato sulle confezioni che tenevamo vicino al camino. Se lui si mette le scarpe alte per sembrare più alto delle ragazze del terzo che ci possiamo fare? E insomma. Sala comune Tassorosso a base di palude, sala comune Grifondoro a base di calzini, noi dove andiamo a dormire? In infermeria non se ne parla, perchè passata la mezzanotte c’era musica pure lì. La Drybottle dorme con i tappi nelle orecchie – lo sappiamo perchè una volta li abbiamo sostituiti con un paio di pezzi di Bubotubero e lei non ha notato la differenza – ma noi no. Scartando decisamente la sala comune Corvonero – puah! – le cucine che puzzavano di Puffskein morto – noi non abbiamo mangiato niente alla festa, infatti – e il passaggio segreto che porta al deposito dove il custode tiene la roba sequestrata – ma forse questo non dovevamo dirlo – alla fine ci siamo rassegnati ad andare a dormire nella sala comune Serpeverde. Solo perchè la vicinanza di Thomas Tacchi ci fa venire prurito tra le dita dei piedi, altrimenti siamo sicuri che il Caporedattore Lewis – baciamo le mani – ci avrebbe fatti stare nel suo dormitorio. Ma siccome noi siamo persone perbene siamo andati a cercarlo per provare a chiedergli ospitalità. Non sappiamo cosa ci faceva chiuso nella carrozza di McHoney – quello di Mielandia, lo sapete che ci siamo presentati da lui quattro volte con quattro divise diverse e ci ha dato tutte le volte una confezione di Cioccorane gratis? – insieme ad Elinor Austen e siamo certi che il suo "Levatevi dai Boccini altrimenti vi infilo la testa nel cesso da dove è appena uscito Clover" era solo un modo di dire. Comunque, parlando di ces… Cioè, no. Parlando e basta, lo sapete che il prefetto Medicine ha baciato Isabel Le Roy? Se non lo sapevate, SAPEVATELO! Noi non lo sapevamo, ma ad un certo punto qualcuno si è messo a strillare "Sta mettendo le corna alla Chloe! Sta mettendo le corna alla Chloe!". In un primo tempo abbiamo pensato che qualcuno stesse riattaccando le corna a quella renna di ghiaccio che stava vicino all’entrata della Sala Grande. Non gliele abbiamo tolte noi, eh. Però ad inizio serata c’erano e alla fine no. Ma non si trattava di questo e noi siamo rimasti male nel notare che nessuno si è preoccupato di quella povera renna. Saremmo rimasti male anche per Chloe se qualcuno ci avesse detto dove ha il nido. Perchè Chloe è un nome da scoiattolo, no? Anche se non abbiamo mai visto uno scoiattolo con le corna.
Sono sicuramente successe tante altre cose e noi le avevamo anche appuntate sulla coda del boa di Abigal Street per non dimenticarle. Però il nostro blocco per gli appunti è strisciato via e ne abbiamo perse le tracce. O meglio, l’abbiamo visto scendere nelle cucine e poi gli elfi hanno servito un dolce a forma di boa. Al che abbiamo pensato bene di andarcene a dormire, anche se prima non avevamo fatto in tempo a dare la buonanotte al Caporedattore Lewis – baciamo le mani.

KESTRELS SPACCANO!

Sean & Jericho Muldoon

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By vocestudenti | dicembre 18, 2007 - 7:46 pm - Posted in Dicembre 2063

Posso dire di non aver parole, sì?
Fosse stato per me avrei scritto i risultati su una pergamena e me ne sarei tornato sui compiti di Reed, ma Archie ha insistito, sapete com'è.
Ci vuole coraggio per commentare tutti i risultati della seconda giornata: ne abbiamo viste di tutti i colori. TUTTI.

Girone A

Montrose Magpies – Padernborn Plimpies 340 – 200

Partita equilibrata, risolta solamente al termine di una lunga contesa tra i due cercatori Linnel e Cortese. I due si sono presi a sportellate per l'intera partita, inseguendo a lungo un boccino che ha deciso di nascondersi sotto il sedile di un tifoso che, ignaro di tutto, ha continuato a seguire la partita fino a quando si è trovato i cercatori sdraiati ai suoi piedi. Dopo una decina di minuti passati a strisciare sotto i sedili per tentare di acchiapparlo, il boccino è uscito allo scoperto e la Linnel è riuscita a inforcare la scopa prima di Cortese e ad avvantaggiarsi così nella cattura, avvenuta qualche secondo dopo, sul risultato di 200 – 190 per i tedeschi.

Montrose Magpies: Butz 6.5; Trokolovski 7, Memphis 6; Cavaliers 7, Jorgen 7, Nixon 5.5; Linnel 6.
Padernborn Plimpies: Roselare 7; Ranseder 5, Hoffmann 5.5; Von Williots 6, Codolski 6, Mulryne 7; Cortese 5.
Marcatori: Cavaliers (9), Jorgen (7), Nixon (3); [MM] Mulryne (12), Von Williots (5), Codolski (3); [PP]

Logroño Lethifolds – Sessa Aurunca Saints 4530 – 1560

Sette giorni.
E ho detto tutto.
Per la cronaca, al 68° minuto del primo giorno il cercatore italiano Sandonaci, che ha sostituito l'infortunato Debernardi ricoverato ancora al San Mungo, si è schiantato frontalmente contro il cercatore avversario, in preda ad un "raptus di follia". Dopo l'intervento dei medimaghi ci sono voluti 4 giorni per ristabilire entrambi i cercatori, dopodichè la gara è stata caratterizzata da una folta nebbia che ha impedito l'avvistamento del boccino per altri due giorni, catturato poi dal serbo Dragutinovic.
Con questa vittoria i Lethifolds approdano per la prima volta ai quarti di finale, mai raggiunti fin'ora.

Logroño Lethifolds: Ferrer 4; Arroyo 6, Hernandez 6; Ortuño 8, Jorquera 8, Carchano 8,5; Dragutinovic 6.
Sessa Aurunca Saints: Marangon 4.5; Bellini 6.5, Sussi 6; Poli 6, Nisticò 8, Liccardo 6.5; Sandonaci 3.
Marcatori: Carchano (211), Jorquera (175), Ortuño (67); [LL] Nisticò (122), Liccardo (20), Poli (14); [SS]

 

Girone B

Grodzisk Goblins – Karasjok Kites 80 – 440

Il big match del giorno, Polonia contro Norvegia, campioni contro semifinalisti, Nowak contro Dennison, la rivincita. L'anno scorso terminò 240 – 200 per i Goblins, che guadagnarono l'accesso alla finale, ma allora il portiere norvegese era un certo Elmstad e i cacciatori sono passati a miglior vita negli U.S.A. e in Arabia (Bergvold, Fran e Kostvoelt), nulla a che vedere con l'attuale tridente. Stavolta i Goblins ne prendono 440. Nowak e Dennison compiono ottime parate, ma il polacco, per intercettare un modesto rigore battuto da Aggen, fa scivolare clamorosamente la pluffa all'interno della propria porta, finendo per condizionare con un morale a terra l'intera partita, subendo 'ben' 29 gol. Troppi, per un portiere del suo calibro. Dennison invece argina abilmente i numerosi attacchi dei Goblins, pur peccando di ingenuità su alcuni tiri. Ostenta sicurezza invece il cercatore macedone Goran, che sfrutta la disattenzione di Ceccoli per soffiargli il boccino proprio da sotto il naso.

Karasjok Kites: Dennison 7; Ylipaavalniemi 7, Halfredsson 7.5; Høas 7, Aggen 6, Dorsin 8; Goran 7.
Grodzisk Goblins: Nowak 5.5; Vycpalek 6, Gygax 7; Piniowski 6, Kisielewska 5, Urbanek 6; Ceccoli 4.
Marcatori: Urbanek (3), Piniowski (3), Kisielewska (2); [GG] Dorsin (15), Høas (8), Aggen (6); [KK]

Quiberòn Quafflepunchers – Varna Veelas 150 – 0

Non c'è da commentare assolutamente nulla in proposito, se non il fatto che son bastati 67 secondi per catturare il boccino, fissando il risultato a favore della squadra francese. Bravo Cordonnais, bravò!

Quiberòn Quafflepunchers: Hospuìs 6; Torquoise 6, Le Tallec 6; Vahirua 6, Cevért 6, Trolkis 6; Cordonnais 9.
Varna Veelas: Koolas 6; Borcea S. 6, Borcea M. 6; Moric 6, Nehmadian 6, Aushwarja 6; Maransson 5.

Girone C

Braga Bloomfeet – Gorodok Gargoyles 190 – 230

Saskatchender non basta, ora i Bloomfeet lo sanno. Hanno rischiato di vincere con le reti di un solo cacciatore, è vero, ma ci vuole ben altro per affossare i lituani Gargoyles. Benoit ha letteralmente sfondato le linee nemiche formate dai giocatori più bestiali della competizione, ma non è servito. Sono bastate quelle 8 reti segnate con le unghie e i denti per fare la differenza contro i portoghesi, e ovviamente un Verpakovskis che ha riscattato la sconfitta di novembre contro Grujensson, sfogandosi sul povero Doriva che in una partita come questa è parso la pecora nera della squadra. Da segnalare la buona prova del battitore Vranjes e del giovane Korsakov, che ha sostituito Vileniskis, ritiratosi a soli 32 anni dall'attività agonistica a causa di un grave infortunio.

Braga Bloomfeet: Ontaño 7; Vukic 7, Harandsson 7.5; Lorna 6, Meira 7, Saskatchender 8.5; Doriva 5.
Gorodok Gargoyles: Milevsky 6; Laumantas 6.5, Vranjes 7.5; Daumantas 6, Kaukenas 5, Korsakov 6.5; Verpakovskis 7.5.
Marcatori: Saskatchender (19); [BB] Korsakov (5), Daumantas (3); [GG]

Sochaux-Montbéliard Salamanders – Ballycastle Bats 130 – 210

E figurati se i Bats non vincevano anche con il Sochaux. I rossoneri hanno vinto col minimo indispensabile, soffrendo il gioco offensivo della "multinazionale" francese ma rimediando grazie ai 150 punti del solito Grujensson, quando il risultato era ben fissato a favore del Sochaux (130 – 60). Nonostante tutto i cacciatori inglesi hanno ben figurato, anche perché il rapido contropiede dei Salamanders era molto difficile da fermare. Ottimo Rabbit, delude Bount.

Sochaux-Montbéliard Salamanders: Forsyth 6.5; Ijirosuyo 5, Mularoni 7.5; Xuxa 6.5, Pandev 6.5, Kosowski 7; Vrhojansk 6.
Ballycastle Bats: Clouds 6; Sharif 6, Roe 7; Bount 4.5, Traveler 6.5, Rabbit 7; Grujensson 7.
Marcatori: Pandev (5), Kosowski (5), Xuxa (3); [SS] Rabbit (4), Traveler (2); [BB]

Girone D

Vratsa Vultures – Heidelberg Harriers 200 – 80

Per una volta gli Harriers stavano ben figurando contro i vice-campioni d'Europa, ma qualcosa evidentemente è andato storto, o meglio: Lintorakis è andato dritto, dritto dritto in tribuna, sostituito da un certo Fedorov Nevskij, 24 enne russo, famoso per essere stato accusato di aver ucciso due avversari con una maledizione durante il campionato russo, anche se ciò non è mai stato dimostrato (tipica leggenda metropolitana). Ma il caratterino tutto pepe del ragazzo si nota immediatamente, dopo uno scontro con Izminov. Il cacciatorino bulgaro, capitano della rispettiva nazionale, ha risposto con un leggero schiaffetto che ha scatenato le ire del russo, trattenuto a fatica dai compagni. Successivamente ha scagliato con forza la pluffa in faccia a Niepc a gioco fermo. Inutile descrivere le ire dei bulgari che nell'azione successiva, approfittando del possesso pluffa del giocatore, hanno letteralmente aggredito Nevskji con calci, pugni e mazzate. Persino il capitano Antogorakis si è scagliato con forza verso Fedorov, cosa eccezionale, conoscendo il carattere calmo e responsabile del cipriota. Per fortuna la Vyepalova ha messo fine alle tensioni, catturando il boccino poco dopo, ma si vocifera che Nevskji, nel rientrare negli spogliatoi, abbia cercato di colpire alle spalle Santrac, e che solo l'intervento di Tristan Williams abbia evitato che la situazione degenerasse bloccando il pugno del compagno. I Vultures, approfittando della sconfitta dei Tornados, volano ai quarti di finale.

Vratsa Vultures: Markovski 6; Antogorakis 5, Kolarov 5.5; Izminov 6.5, Niepc 5, Santrac 6; Vyepalova 7.
Heidelberg Harriers: Linz 5; Von Dohenbach 5.5, Haas 7; Nevskji 4.5, Williams 7, Deisler 6; Kroizemberg R. 6.
Marcatori: Izminov (3), Santrac (2); [VV] Williams (5), Deisler (2), Nevskji; [HH]

Tutshill Tornados – Bigonville Bombers 160-440

I Tornados fuori dall'Europa. Ora rimangono solo due squadre inglesi a darsi battaglia per la vittoria finale, ma tutto possiamo dire fuorchè "onore ai vinti". Perchè i Tornados hanno veramente giocato male, Bragagni e Wallace a parte. Non sono bastate le 11 reti del capitano e il carisma di Wallace, l'impegno e le tattiche dei Bombers hanno prevalso, consegnando di fatto ai Lussemburghesi la qualificazione ai quarti di finale. Stupendo il duello dei cercatori, deciso solamente da un colpo p e r f e t t o di Den Haag, che ha rallentato quel poco che bastava per dare quel piccolo vantaggio al piccolo Krkic, che ha catturato il boccino davanti ai tifosi ammutoliti dei Tornados.
Non dico altro per non infierire sui poveri tifosi dei biancazzurri, che dovranno sperare nel 3° posto per essere nella Coppa EQUA (European Quidditch United Association) e aggiungere almeno un trofeo nella bacheca quest'anno.

Tutshill Tornados: Bratzilikovic 6; Al Sahaid 5, Crysler 6; Homley 4, Bragagni 6.5, Fletcher 4.5; Wallace 6.
Bigonville Bombers: Miller 6; Den Haag 7.5, Weiss 5; Offenbach 5, Taanpaa 6.5, Doncaster 7; Krkic 7.
Marcatori: Bragagni (11), Fletcher (4), Homley; [TT] Doncaster (15), Taanpaa (11), Offenbach (4); [BB]

 

 

Girone A

Squadra

V

N

P

Gf

Gs

Dr

Pt

Logroño Lethifolds

2

0

0

441

168

273

4

Montrose Magpies

2

0

0

31

26

5

4

Sessa Aurun. Saints

0

0

2

162

450

-288

0

Padernborn Plimpies

0

0

2

32

22

10

0

Girone B

Squadra

V

N

P

Gf

Gs

Dr

Pt

Karasjok Kites

2

0

0

51

8

43

4

Grodzisk Goblins

1

0

1

21

30

-9

2

Quiberòn Quafflep.

1

0

1

0

22

-22

2

Varna Veelas

0

0

2

32

22

10

0

 

 

 

Girone C

Squadra

V

N

P

Gf

Gs

Dr

Pt

Ballycastle Bats

2

0

0

21

41

-20

4

Gorodok Gargoyles

1

0

1

36

34

2

2

Braga Bloomfeet

1

0

1

26

17

9

2

Sochaux Salaman.

0

0

2

21

13

7

0

Girone D

Squadra

V

N

P

Gf

Gs

Dr

Pt

Bigonville Bombers

2

0

0

98

26

62

4

Vratsa Vultures

2

0

0

10

26

-16

4

Tutshill Tornados

0

0

2

34

34

0

0

Heidelberg Harriers

0

0

2

18

74

-56

0

 

 

 

Classifica Cannonieri

Carchano (LoLe)

211

Jorquera (LoLe)

177

Nisticò (SaSt)

126

Ortuño (LoLe)

68

Taanpaa (BgBo)

41

 

 

Nigel Jarvis

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By vocestudenti | - 6:59 pm - Posted in Dicembre 2063

La Corte Suprema dei Maghi

Erbert McDrawl

Il Vicemistro: Erbert McDrawl
 

Molto spesso, alle volte quasi quotidianamente nella vita di ogni mago o strega, adulto o meno che esso sia, capita di venire a contatto con la maggior parte dei movimenti che si hanno al Ministero Della Magia. Processi per grandi maghi, approvazioni di nuovi decreti, assegnazione di nuove cariche, Ufficio Auror in subbuglio (come al solito, del resto) e l’Ufficio Misteri con i suoi Indicibili, che tutti tentano di capire cosa siano e che facciano all’interno di quel reparto. Spesso e volentieri, ci si trova anche a parlare di un altro ufficio non di secondaria importanza: il Wizengamot, ovvero la corte suprema dei Maghi. 
Non è ben chiara a molti la reale funzione di tale luogo, e soprattutto quale sia nello specifico il lavoro che svolgono le persone ad esso correlate. 
Da sempre il Wizengamot ci è stato descritto come la più grande riunione di Maghi nella storia della Magia Inglese. Stando ad alcune fonti storiche, pare che la prima convocazione della confederazione si ebbe con la nascita del Parlamento Inglese dei Babbani, ovvero all’incirca nel 1215. Il suo fine principale è quello di far sì che la legge magica venga rispettata allo stesso modo, e in maniera più oggettiva possibile in  ogni processo. Solitamente il Wizengamot non viene convocato per l’infrazione di leggi minori, come un semplice furto. La Corte Suprema si riunisce solamente in circostanze particolari, come ad esempio quando si ha la necessità di processare  Maghi Oscuri, assassini, Contraffattori e via discorrendo. 
I membri della confederazione Magica del Wizengamot si contraddistinguono dai semplici impiegati ministeriali, grazie ad una particolare spilla dalle forme di una “W” in argento che, nel momento delle riunioni, sono soliti apporre sulla loro veste color prugna. I maghi che godono di tale carica sono persone che solitamente occupano almeno un’altra professione nel mondo magico, in quanto vengono convocati solo nel momento in cui vi è un reale bisogno di processare qualcuno. 
Nella storia possiamo ricordare importanti convocazioni del Wizengamot: quella che portò all’esilio del Negromante Demon vonDrushell, il quale tentò di evocare lo spirito di uno dei maghi oscuri più potenti della storia, davanti ad occhi babbani; la riunione che ebbe come sentenza l’incarcerazione a vita di Milhandra Robinson, la strega oscura che attentò alla vita dell’ormai deceduto Viceministro Erbert McDrawl. 
Oggigiorno, tra i membri nel Wizengamot si contano all’incirca 35 maghi e streghe appartenenti ad una fascia d’età superiore ai quaranta anni, e tutti riconosciuti nel Ministero per buon operato. Tra i membri principali possiamo ricordare Laurana McFurrygan, Capo Supremo della Confederazione; sta a lei monitorare e presenziare, al fianco del Ministro McFlurry, ad ogni assemblea; il Sotto Segretario anziano, Jeremya Torrysworth, anch’egli membro della Confederazione per diritto, che copre invece il ruolo di Porta Voce del Ministro. Purtroppo, per motivi legislativi, non è sempre possibile sapere quali siano gli esiti , o il modo in cui si svolgono alcuni processi, difatti l’accesso alla Sala viene negato anche ai giornalisti del Profeta e ai semplici visitatori. 
Vi chiederete quale sia il fine di questo articolo? Bho! Ricordate sempre, miei cari lettori, che bisogna guardare sempre il lato positivo delle cose. 

Mark Harvarest 

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By vocestudenti | - 10:28 am - Posted in Dicembre 2063

Lettori della Voce, per l’articolo del mese di Dicembre ho pensato di porvi davanti ad un interrogativo… Avete per caso idea di dove si trovi il reparto di Storia della Magia?
Partendo dal presupposto che la Voce è Il giornale della scuola e quindi non mi aspetto che venga letto da quelle teste quadrate quali sono gli appartenenti alla casa di Corvonero, presumo che la maggior parte di voi al mio quesito risponderebbe: NO!
Non preoccupatevi, niente di più normale. Il reparto in questione è ormai caduto in disuso da decenni, per non dire secoli. Sappiamo tutti che in ogni classe c’è il tipico secchione al quale si chiedono gli appunti o dal quale si copiano i compiti, soprattutto se la materia è Storia della Magia, io stesso non nego di cercare "qualche volta" l’aiuto gratuito di Ivory, anche se devo dire che nell’ultimo periodo sono un po’ nei casini…
Quindi non vergognatevi se non sapete rispondere riguardo alla collocazione del reparto più barboso di tutta la biblioteca di Hogwarts. La stessa bibliotecaria e quell’altra ragazza dall’accento strano, ma molto carina, che le corre sempre dietro, anche loro due credo proprio non sappiano dove si trovi il luogo in questione… Se proprio dovete avventurarvi attraverso i meandri misteriosi del reparto, vi consiglio di seguire il percorso da me intrapreso, che si sviluppa in due semplici punti:
• Chiedere a quella secchiona malefica della McMuss ( ciao, collega);
• Seguire le sue indicazioni.

Ma vi consiglio di non dare l’impressione di essere troppo interessati, se no vi si attaccherà addosso come la melassa sulla torta della Domenica sera. Una volta giunti all’entrata del reparto, non spaventatevi se vedete una quantità immonda di ragnatele o strani esserini volanti o peggio ancora scheletri con addosso le divisi della scuola. Non è niente di strano, tali incontri anzi sono quotidiani all’interno del reparto di Storia della magia. Vi consiglio poi, cari lettori, di stare attenti appena muovete i primi passi lungo quei corridoi infiniti, ( sembra che siano contenuti all’interno più di 200 milioni di anni di storia magica tanti sono gli scaffali dedicati alla materia: che spreco di spazio!) prestate molta, ma molta attenzione al pavimento; personalmente dopo solo una decina di passi l’ho visto tremare sotto i miei piedi, come se avesse vita propria. Poverino, dopo anni senza sentire il peso di qualcuno camminare sopra di lui si deve essere traumatizzato (al di fuori della McMuss che però non fa testo, visto che è leggera come una piuma).
In qualità di giornalista ho preseguito nonostante tutto il mio viaggio alla scoperta del reparto meno frequentato del castello, ho persino aperto qualche libro impolverato abbandonato qua e là ( non se ne parla nemmeno di tirar fuori qualche libro dagli scaffali, non sono matto) e sinceramente ritengo che la lingua con la quale sono scritti potrebbe benissimo appartenere ad una civiltà magica dell’Età Egizia, talmente incomprensibile quanto i geroglifici che si trovano nella Valle dei Re.
Ma vi assicuro, lettori, che sono molto meglio i libri incomprensibili rispetto a quelli che riescono ad essere letti… Io pensavo che il professore di Storia della Magia fosse noioso, ma ora come ora credo che gli bacerei i piedi talmente risultano interessanti le sue lezioni ( non so se mi spiego) rispetto ad anche solo un paragrafo di un libro del reparto.
Ma non voglio che vi facciate un idea troppo negativa di tale loco ( non sia mai !), anche lui ha i suoi lati positivi in fondo ( ormai mi sono talmente affezionato che lo chiamo anche come se fosse vivo…).
Non avete idea di quante cose interessanti vi si possano trovare all’interno. Avete presente quando salite in soffitta ed iniziate a mettere a posto un po’ di cose perché vostra madre vi rompe i boccini? Io sinceramente no, visto che di soffitte non ne ho mai avute, ma è una cosa abbastanza comune, mi hanno detto. Comunque, tornando a noi, il Reparto è come una soffitta, ad una prima occhiata vi sembra solo un ammasso informe di cavolate e polvere a non finire, ma se aguzzate un po’ gli occhi e cercate di mettere a fuoco i particolari noterete che vi siete sbagliati: durante il mio incessante girovagare nel labirintico intreccio di scaffali e corridoi ho notato qua e là delle cose davvero interessanti: tra i vari tomi giganti ho trovato copie di riviste magiche, oggetti antichi dall’aspetto tanto bizzarro quanto letale, ho trovato persino un diario abbandonato di una certa Sue Amberwood che pare si sia trovata in questa scuola circa un trentina di anni fa ( da sottolineare il fatto che le pulizie in questo luogo sono rare almeno quanto un briciolo di intelligenza nei dormitori maschili di Tassorosso).
Entrerei volentieri nei dettagli anche per quanto riguarda le riviste e gli oggetti che ho ritrovato in biblioteca, ma purtroppo appena sono uscito e ho rivisto la luce ( è stato come nascere una seconda volta, ve lo assicuro) ho incontrato quel panzone del prof di Babbanologia che ha pensato bene di ritirarmi le riviste e gli oggetti. Non capisco neanche il motivo di tale azioni … erano delle semplici riviste, certo le immagini su alcune riviste erano di dubbio gusto, "solo" questo, nulla di più.
Mi sarebbe piaciuto allegare qualche immagine, ma probabilmente la cara McMuss mi avrebbe strappato le dita una alla volta per punizione. E per stringere la mazza da battitore e guidare al tempo stesso la scopa mi servono entrambe le mani, quindi purtroppo dovrete fare a meno delle immagini.
Lo so che è difficile trovare interessante una materia come Storia della Magia e infatti sono assolutamente di questa opinione io stesso, ma se per caso in una giornata autunnale non sapete cosa fare e la vostra amica secchiona vi ha segregato in biblioteca a farle compagnia, fatevi un giretto dalle parti del reparto di Storia della Magia, chissà che non possiate trovare anche voi qualche rivista.
E portatevi una bussola, che non si sa mai.
Alla prossima

Marc Lexis

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By vocestudenti | dicembre 16, 2007 - 1:58 pm - Posted in Dicembre 2063

Cara Meredith,
sono disperata! Ormai mancano pochi giorni al Gran Ballo dell’Agrifoglio e ancora non ho uno straccio di cavaliere! Non capisco: cosa non va bene in me?! Insomma, sono carina, niente di speciale è vero, ma persino quell’arpia della Chloe ha trovato un cavaliere per il ballo. Non voglio ridurmi a fare da tappezzeria insieme alla Simmetrius o alla Street. A proposito, secondo te, conviene anche a me affiggere un annuncio in Bacheca come ha fatto Abigail? Il problema è che mancano così pochi giorni! Ormai tutti quelli ‘carini’ sono stati già presi, povera me. E se la sera del ballo mi chiede di danzare Michael Holden?! Ho sentito dire che è ancora senza dama… Possibile?! L’anno scorso sembrava che avesse somministrato pozioni d’amore a tutte le più sprovvedute del mio anno (e non solo). Ho un bellissimo vestito di Madama McClan, per Merlino! Per favore, Meredith, aiutami!

Terzina disperata
 
nome immagine Ah, che periodo magico è questo: i fantasmi cantano le carole natalizie, i ragazzi addobbano di vischio ogni angolo del Castello, le fate sono ben liete di illuminare i numerosi alberi di abete decorati in Sala Grande e… io vengo sommersa da lettere sul Gran Ballo dell’Agrifoglio!
Ah mia cara amica, il tuo è un problema comune, perché, fidati, non sarai l’unica a presentarsi al Gran Ballo dell’Agrifoglio senza accompagnatore. Ma non per questo devi sentirti meno in gamba (o meno bella!) di tutte coloro che avranno un cavaliere! Certo, sei giovane: a tredici anni si vorrebbe sempre essere la più invidiata tra le amiche. Prendi, allora, come esempio il vice-capitano della squadra di Quidditch di Tassorosso, Elly Glorbander. Di certo è chic, no? E’ persino francese, ma quest’anno è rimasta senza cavaliere per il Ballo. Ora, non vorrei farmi certo i suoi boccini, ma si sta forse piangendo addosso? No. Sta forse elemosinando ad ogni angolo del Castello un giovine di buon cuore? No. In sintesi: la sua dignità di donna è ancora integra. Quindi, mia cara terzina disperata, ciò che mi sento di consigliarti dal più profondo del mio cuore è questo: non rovinarti l’attesa, o peggio, il Ballo in sé, affannandoti alla ricerca di un accompagnatore! Non rovinare in tal modo questo evento che torna solamente una volta all’anno! Certo, speriamo che nel frattempo, quel timido Tassorosso di cui sei segretamente innamorata, oppure quel Serpeverde dall’aria così algida e distaccata che ammiri da lontano, abbia avanzato il suo invito nei tuoi confronti. Oppure, chi lo sa cosa ti aspetterà la sera del Ballo. Magari, durante l’ennesima canzone d’amore dei Fifth House, qualcuno ti chiederà di ballare e quella serata, che si preannunciava dovesse essere la peggiore della tua vita, si trasformerà in qualcosa di meglio… La magia del Natale è molto più potente della magia di qualsiasi mago oscuro, non dimenticarlo mai. Ti abbraccio.
Buone feste, a te e a tutti i miei affezionati lettori.
E ricordate, più pace per tutti!

 Meredith Pratt

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By Loreen_Wallace | - 12:04 pm - Posted in Dicembre 2063

Insegna

"Prenditi una pausa dai libri, Archie. C’è il finesettimana ad Hogsmeade, il villaggio coperto di neve è bellissimo, Archie. Mielandia ha messo gli sconti, Archie."
Più per disperazione che per altro, qualche giorno fa mi è venuta l’idea malsana di dare retta ad alcuni compagni del settimo e di fare un salto ad Hogsmeade. Dopo tutto, i finesettimana liberi che ci lasciano sono un’idea carina per fare due passi oltre la scuola. Una passeggiata, qualche etto di Scarafaggi a Grappolo da Mielandia, fai finta di ascoltare Meredith che ti dice quanto ti vuole bene e niente di che, no? No. Non ho ben capito come faccio ad essere così fesso comprensivo da farmi convincere ad accompagnare qualcuno alla Testa di Porco perchè si vergogna ad incontrare la sua ragazza da solo. Ma tutto sommato mi sono detto che il pub poteva essere vuoto o almeno tranquillo, date le condizioni climatiche. E invece no, sembrava che si fosse riunito mezzo mondo magico là dentro. E con tutti gli strani figuri presenti, per fortuna due Tassorosso coperti da sciarpe e mantelli fino al naso non hanno dato troppo nell’occhio.
Diciamo che il problema si è presentato dopo, mentre eravamo seduti al tavolo ad aspettare la suddetta ragazza. Due degli avventori non ti vanno a litigare lì davanti al nostro naso? E, come in una rissa che si rispetti, uno ha spinto l’altro, l’altro è andato addosso ad un terzo, che ha sfoderato la bacchetta e ha scagliato un Orcovolante. Fattura che, invece di colpire il primo dei litiganti, è finita dritta dritta sulla faccia di un quarto, che non mi è parso felice della cosa. Meno di cinque minuti dopo, la Testa di Porco è diventata un unico parapiglia. Sono certo di aver intravisto, tra mantelli e tuniche, anche un paio di Goblin, che probabilmente non c’entravano nulla ma hanno approfittato dell’occasione per menare un po’ le mani. A giudicare da un gracidio e un paio di belati, penso siano volati anche alcuni incanti Trasfiguranti. Io e il mio amico ci siamo ritrovati a barricarci dietro ad un tavolo rovesciato, insieme ad una strega mingherlina con la faccia coperta di bolle. Pur volendo con tutto il cuore dare una mano – almeno tirare fuori quel mago schiacciato da tre Drow – ci siamo visti sollevare di peso per la collottola da quello che mi è parso un buttafuori improvvisato. Un Mezzogigante, per quello che ho potuto vedere. Non so se ci ha aiutato ad uscire perchè gli abbiamo fatto pena o perchè gli serviva il tavolo per romperlo sulla testa dei due Goblin, ma non ho molta voglia di indagare, in merito. Insieme a noi è stata gentilmente scortata fuori anche la strega dal volto ferito, che si è Smaterializzata dopo aver sghignazzato qualcosa circa un Pomo della Discordia.
Che la Testa di Porco fomenti il mercato nero di oggetti oscuri? Quasi quasi sarebbe carino accettare questa motivazione, perchè pensare che il tutto sia nato da un qualche litigio riguardante il Quidditch sarebbe un po’ degradante. Insomma, non rompi una cassa di Burrobirra in testa ad un altro mago se sei dispiaciuto perchè i Wanderers hanno perso. Oppure, che altro? Non so se lo sciopero al Ministero della Magia interessi davvero i gentiluomini che girano alla Testa di Porco. O magari maghi, Goblin e altre creature sono nervosi per le pessime notizie provenienti da Londra? Sia come sia, vi consiglio di guardarvi un po’ intorno, se proprio volete fare un giro in quel pub. Se vedete Craig – il Mezzogigante buttafuori –  girare con una mazza chiodata in mano, è meglio per voi cambiare aria, perchè di sicuro non ha voglia di allenarsi a Quidditch.

Archibald Sinclair

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By Stephen Medicine | - 11:27 am - Posted in Dicembre 2063

Così sapete cosa vi aspetta

Diciamocelo, gli opuscoli, i volantini e gli avvisi relativi alle diverse professioni magiche, che ogni anno, all’avvicinarsi degli esami, fanno la loro comparsa nelle sale comuni, lasciano alquanto a desiderare. Se mi dovessi basare su quelli, per la scelta della mia vita, sarei tentata di puntarmi la bacchetta alla testa per la disperazione. Vi piacerebbe, vero? E invece no, io mi informo e visto che ho deciso di scrivere nel giornale scolastico, passo anche a voi le mie scoperte, o almeno a quei pochi che sanno leggere.
Se si chiede agli studenti cosa vogliano fare una volta conseguiti i loro MAGO, il Guaritore è una delle professioni magiche più gettonate. Cercherò di scoprire cosa ci si aspetta che faccia e quali requisiti deve avere qualcuno che si appresta a studiare medimagia. Lo farò intervistando maghi e streghe che prima di noi si sono trovati nella nostra stessa situazione e hanno scelto questa carriera, sperando di non buttare al vento l’ennesimo fine settimana ad Hogsmeade.

Nel mondo magico i Guaritori sono tanti, però quelli bravi scarseggiano e di questi io non ne ho incontrati. Ci dobbiamo accontentare di mediocri rappresentanti.

Potrebbe dichiarare il suo nome, così da farlo conoscere ai lettori della Voce degli Studenti?
"Ailis Cromwell, ma che accidenti vuoi da me?"
Solo qualche dichiarazione sulla sua carriera magica. In quale Casa ha trascorso i suoi anni ad Hogwarts?
"Serpeverde. Mi sembra ovvio."
Per la verità non è ovvio. Anche io sono una Serpeverde, ma non ce l’ho scritto in fronte. Quale mestiere esercita?
"Guaritrice del San Mungo. Studio per diventare Erbologa. E tu, invece? Rompiboccini?"
Se mi pagano bene… Cosa l’ha spinta a questa scelta?
"Che domanda sciocca, tesoooro. Quanti motivi ci sono per fare la Guaritrice, eh? Aiutare la gente."
Posso solo immaginare quanto sia gradevole farsi aiutare da lei. Quali M.A.G.O. ha conseguito ad Hogwarts?
"Oh, aspetta un momento, che ci penso. Erbologia e Pozioni, ovviamente. Poi Trasfigurazione, Incantesimi e Difesa. Quelli necessari al mio lavoro."
E’ noto che diventare Guaritore sia piuttosto difficile. Quali studi ha dovuto affrontare?
"Beh, ovviamente Hogwarts, poi ci sono stati gli anni di specializzazione al San Mungo. Per diventare Erbologa sto ancora studiando. Dovrò sostenere degli esami."
A parte gli ovvii successi accademici, quali sono i requisiti che deve avere uno studente che si appresta ad intraprendere la carriera medimagica?
"Altra domanda idiota, cosa le fai a fare? L’hai già detto tu, studiare, ovvio. E poi volerlo fare veramente. C’è altro o puoi piantarla di scocciare?"
L’ho piantata di scocciare. Ho evitato di domandarle cosa aspira a diventare, sta studiando per diventare Erbologa, il che vuol dire che lo vuole diventare. Se mi avesse detto un’altra volta che le facevo domande idiote credo che avrebbe dovuto ricorrere a qualche incantesimo di guarigione per risistemarsi la faccia. Che donna simpatica!

Spulciando l’elenco di nomi datomi da Archie ho trovato una bizzarra Guaritrice, non mi sono lasciata sfuggire l’occasione per conoscerla e farvela conoscere. Forse l’avrete vista in giro per la scuola o la ricorderete per la sua presenza all’infelice festa di Halloween.
Potrebbe dire il suo nome per la mia Penna Prendiappunti?
"Verena Andrew."
Quale Casa ha frequentato ai tempi in cui era una studentessa di Hogwarts?
"Grifondoro. Ex Prefetta ed assistente al docente di Pozioni. Ci tengo a dirlo, in effetti. Non ero proprio una con le mani in mano ai tempi. Mi davo un bel da fare per far guadagnare punti alla mia gloriosa Casata. Ed anche per toglierli ad altri, a volte, ma questo non lo scriva nell’intervista."
Tutto ciò che può essere utile perché uno studente si identifichi in lei è importante, conosco qualcuno che capirebbe perfettamente questo modo d’agire, anche se effettivamente ne conosco di più che l’avrebbero odiata. Cosa fa nella vita, signorina Andrew?
"Psichiatra. Gestisco una clinica di assistenza a Londra. Nel mondo normale, non in quello magico. Poi certo, a volte faccio servizio di consulenza per il San Mungo, in particolare servizio di aiuto e psicoterapia post incidenti magici. Non sempre una bacchetta può risolvere tutti i problemi."
Questa era la cosa bizzarra a cui mi riferivo. Vivere e lavorare con i babbani, rabbrividisco alla sola idea.
Una scelta di vita veramente inusuale. Mi piacerebbe approfondire le motivazioni che l’hanno portata ad una decisione simile.
"Credo il vivere nel mondo babbano. E la voglia di aiutare le persone. In fondo ho studiato per quello."
Si è lasciata andare ad una risatina sorniona. Ho evitato di farle notare che di approfondito ci ha dato ben poco e che anche ai maghi capita di aver bisogno d’aiuto, ma è noto che la pazzia vada assecondata.
Potrebbe farci sapere quali M.A.G.O. ha conseguito ad Hogwarts? Il mio articolo vuole informare i lettori su ciò che è richiesto per intraprendere la carriera di Guaritore.
"Pozioni, Erbologia ed Incantesimi quelli in cui ho ricevuto i voti migliori, insieme ad Difesa e Trasfigurazione. E Babbanologia. E Volo. Ok, ero una secchia maledetta."
Questo l’ha detto lei. Sarei anche interessata al percorso che ha compiuto per diventare ciò che è oggi. Immagino che sia una storia interessante.
"Prima di tutto una laurea babbana in psichiatria. Per ottenere il diploma babbano del college uh che disastri! Non ha idea di cosa sono andata a combinare grazie all’aiuto di amici di famiglia! Sono riusciti a modificare degli archivi centrali ed ad inserirmi all’interno dei diplomati babbani di una prestigiosa scuola. Poi la richiesta per la laurea ed il successivo corso. Diciamo che mi sono sempre data da fare. Una sorta di tirocinio al San Mungo, ma niente di che. Il vero tirocinio, quello davvero duro, è stato nel mondo babbano. Lì sì che scelgono i migliori nel loro campo. Tirocinio durissimo che mi ha portato ad avere non poche difficoltà. Ma alla fine ho ottenuto un posto di rilievo nella struttura che ora dirigo. Non male, no?"
A mio avviso avrebbe fatto molto meglio a risparmiarsi la fatica, ma anche su questo ho sorvolato. Insomma, ognuno è libero di rovinarsi la vita come meglio crede.
Al San Mungo cosa si ritiene importante, oltre i requisiti accademici che ci ha menzionato, per entrare a partecipare al corso per Guaritori?
"Empatia, voglia di aiutare gli altri e spirito di osservazione ed abnegazione. Curiosità e costanza. Ma in fondo solo una sana passione per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile. Tutte queste caratteristiche si applicano a tutti i lavori e le carriere che si possono intraprendere. Provare, provare e provare, ragazzi miei. Ecco l’unica cosa che dovete fare. Fate tirocini, visitate il ministero, cercate di avere maggiori notizie su quello che vi interessa di più. Parlate con chi già sta facendo questo lavoro. Solo così avrete chiara l’idea di ciò che vi aspetta. E badate bene. Scendere a compromessi non vi darà nulla di buono, nè vi aiuterà nella vostra carriera."
Dove si vede tra qualche anno?
"Dove non so, ma che ci sarò, questo è sicuro! Ed il mio posto di direttore non me lo leva nessuno."
La signorina Andrew è decisamente una donna particolare. Voglio darvi diversi punti di vista su un argomento piuttosto ampio e quello di questa strega è decisamente "diverso", perciò non commento oltre e lascio a voi i giudizi.
Naturalmente scherzo. A mio avviso questa è fuori quanto i suoi pazienti. Lavorare e vivere tra i babbani… roba da pazzi.

Puffolosa come sono, ho deciso di intervistare anche una strega che ci ha provato ma non ce l’ha fatta, almeno non fino in fondo.

Potrebbe dichiarare il suo nome per esteso per favore?
"Ehm… Preferisco essere chiamata Goldie!"
Dovreste vedere quanto è dolce mentre arrossisce imbarazzata, così capireste perché avrei preferito non dover assistere alla cosa. Comunque, per chi non l’avesse capito, state leggendo le dichiarazioni di Goldfenix Moonshine.
Che nomignolo grazioso… Signorina Moonshine, in quale Casata è stata smistata al suo arrivo ad Hogwarts?
"Corvonero! Grande casata… Anche se il Cappello ci ha messo un bel po’ a sceglierla!"
Contenta lei… Tutti sanno che mestiere fa, anche perché tutti hanno presente la fila di studenti maniaci e idioti che intasano l’Infermeria per poterle stare accanto, fingendo malattie improbabili come una mezza licantropia. Ma gradirei che me lo dicesse con parole sue. Qual è la sua professione?
"Assistente Infermiera! Anche se pensavo di chiedere una promozione, presto. Ehi, tu che ne pensi?! Dici che la Drybottle chiuderà un occhio per aver mostrato a tutta Hogwarts la mia pancia con scritto "Francis" durante la partita di Quidditch?! Mah… Magari chiedo alla Wallace, mi piace quella donna! Ah! Magari questa parte è meglio se la tagli… Scusa, dicevi?"
Qui ho dovuto ricorrere ad ogni briciolo di autocontrollo che ho in corpo per non dare di stomaco. Ce l’ho fatta e stoicamente ho continuato nella mia missione giornalistica.
Madama Drybottle è avanti con l’età, forse, dura d’orecchi e mezza cieca com’è, non le sarà giunta notizia dei suoi discutibili gusti sportivi. Vorrei sapere, cosa l’ha spinta a questa scelta? Mi riferisco all’assistente infermiera non a Roines.
"Adoro i ragazzini! Sono tutti così teneri! E poi amo pasticciare con le pozioni e le erbe e sperimentarle per creare qualcosa di nuovo."
Certo! Immagino quanto possano essere teneri da svenuti o allettati. I problemi nascono quando sono in forma. Quali M.A.G.O. ha conseguito al termine dei suoi studi ad Hogwarts?
"Pozioni, Erbologia, Trasfigurazione e Incantesimi. Avrei voluto dirti anche Difesa Contro le Arti Oscure, ma… Non sono il mio forte! Pensavo di prendere qualche ripetizione dal Professor Summers!"
Ride, a quanto pare anche lei si prende gioco del nostro matusalemmico docente di Difesa, che, al momento, ha sembianze giovanili e quanto mai fastidiose.
Se vuole un consiglio, aspetti che torni vecchio e rimbambito per le ripetizioni. Una come lei potrebbe rischiar grosso. Quali studi ha dovuto affrontare per diventare ciò che è oggi?
"Dopo i sette anni ad Hogwarts, sono entrata al S. Mungo come tirocinante, per altri tre anni. Probabilmente è stato durante questi che ho potuto sviluppare la persona che sono oggi, nonostante tutte le difficoltà che mi si sono parate di fronte in quel periodo… L’ambiente appariva piuttosto familiare, anche se non si può paragonare a quello di Hogwarts, ma in fondo ogni singola cosa bisognava guadagnarsela con tanto di quel sudore, che penso di averci rimesso qualche ghiandola! Ad ogni modo, diciamo che poi… Non è andata esattamente bene, e mi sono ritrovata qui! Ma penso che sia stata una fortuna!"
A parte gli ovvii successi accademici, quali sono i requisiti che deve avere uno studente che si appresta ad intraprendere la carriera medimagica?
"Pazienza, Pazienza e ancora Pazienza! Senza di questa, sinceramente, non so dove sarei a quest’ora. A mio avviso occorre anche una certa dose di abilità e rapidità d’apprendimento, nonché buona memoria ed attitudine nei rapporti con le persone, soprattutto se sconosciuti… E poi bisogna essere in grado di fare molti sacrifici, nelle attività quotidiane… Ti assicuro che non è molto piacevole farsi curare da una Medimaga isterica perché si sta perdendo il concerto del suo gruppo preferito!"
Mi trova perfettamente d’accordo con lei, Madama Drybottle avrebbe dovuto scegliere un’altra professione. Dove si vede tra qualche anno?
"Sinceramente… Ancora qui! Questa ormai è la mia casa, il mio mondo: il mio sogno iniziale era un altro, ma ora mi sono resa conto che è stato meglio così… E poi se me ne andassi, la signora Drybottle rimarrebbe sola, quindi ancor più nervosa, di conseguenza l’Infermeria diventerà un deserto e gli studenti si terrebbero i malori pur di non venirci! In conclusione, non me ne posso andare per il bene di Hogwarts! A parte gli scherzi, amo il mio lavoro e non lo lascerei mai… Anche se la prospettiva di una tranquilla vita familiare mi alletta abbastanza!"
Alle parole "è la mia casa" avrei voluto smaterializzarmi il più lontano possibile ma, ancora una volta, ho resistito, le ho lasciato finire la risposta, l’ho salutata e sono corsa via cercando di levarmi la melassa di dosso.

Per terminare ho incontrato qualcuno che ancora sta provando a diventare Guaritore.

La ringrazio per aver accettato di rispondere a qualche domanda Signor…?
"Basta che si faccia alla svelta, ho parecchio da studiare. Philip Sean Clark."
Casa d’appartenenza durante gli anni ad Hogwarts?
"Tassorosso."
Di cosa si occupa nella vita, Signor Clark?
"Di medimagia, sono un tirocinante al secondo anno al San Mungo."
Cosa l’ha spinta a questa scelta? Se può, mi farebbe una cortesia ad essere il più dettagliato possibile nelle sue risposte.
"Non posso. Ho l’esame di Trasfigurazione Riparatrice tra venti giorni, pensi forse che possa sprecare il mio tempo? Riesco negli studi, mi piace rendermi utile e non mi spaventa il lavoro duro, ho pensato che questo fosse il lavoro giusto per me."
Certo, venti giorni, l’esame è praticamente dietro l’angolo. Quali M.A.G.O. ha preso alla fine del suo settimo anno ad Hogwarts?
"Pozioni, Erbologia, Incantesimi e Trasfigurazione. Tutte E, ne vado molto fiero. Non ho perso tempo con materie inutili come fanno in tanti, sarebbero consigliate anche Difesa Contro le Arti Oscure e Cura delle Creature Magiche, ma non erano essenziali, quindi ho deciso di concentrarmi su ciò che era importante. Ho deciso cosa volevo fare nella vita al mio terzo anno e mi ci sono impegnato a fondo."
Beato lei. Avere le idee chiare a tredici anni non è una cosa molto frequente. Cosa si deve studiare per diventare Guaritore?
"Il primo anno di tirocinio è dedicato all’Erbologia e alle Pozioni, tutti esami tosti. Ho dovuto ripetere due volte Interazione Biochimica Applicata agli Infusi Freddi, non volevo che una O rovinasse la mia media. Al secondo si affrontano Incantesimi e Trasfigurazione. Il prossimo anno avrò a che fare con i rimedi conosciuti alla Magia Oscura. "
Ho dovuto farvi un sunto, perché trascrivere tutto nel dettaglio sarebbe stato soporifero, per voi, ma soprattutto per me.
Affascinante… Quali qualità deve possedere un buon Guaritore. a suo avviso, a parte intelligenza e voglia di applicarsi nello studio?
"Occorre essere un buon mago. Conoscere la teoria non vuol dire saperla o poterla mettere in pratica. Una buona manualità e riflessi pronti. Il mese scorso credo che avrei perso la testa, nel vero senso della parola, se non mi fossi chinato in tempo dopo che il CapoGuaritore Medicine è riuscito a staccare una sega circolare incantata dalle mani di un babbano. Sai, ha fatto infuriare una strega per via di un confine spostato, non so bene. Comunque era un ottimo Incantesimo d’Adesione Permanente, non è stato…"
Affascinante anche questo. Cosa aspira a diventare, Signor Clark?
"Naturalmente un CapoGuaritore. Non ho lasciato niente al caso, mi sono impegnato e credo di potercela fare."

 Dopo queste simpatiche chiacchierate ho deciso che fare la Guaritrice non è il mio futuro. Voi?

Sunny Sputinc

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By Loreen_Wallace | - 10:07 am - Posted in Dicembre 2063

 - Prima parte -

Il piede affondò per l’ennesima volta nella candida neve; sprofondò fino al polpaccio, bagnandole ulteriormente i jeans. Il gelo le penetrava nelle ossa e tremava nonostante il giaccone. Jacqueline imprecò mentalmente. “Perché… Perché mi sono fatta trascinare fin qui!”. Lo sguardo ambrato si posò sulla sua migliore amica, Christine, il cui sguardo azzurro scuro era fisso e determinato, come l’animo della Grifondoro, deciso, curioso e, soprattutto, coraggioso. Jacqueline, invece, non era affatto coraggiosa e la Stamberga Strillante la spaventava. Si ergeva davanti alle due studentesse, con la sua atmosfera cupa e sinistra. Jacqueline rabbrividì; sin da quando Chris glielo aveva proposto, lei aveva mostrato la sua disapprovazione all’idea di una “scampagnata” alla Stamberga Strillante, costringendo l’amica a portarla fin lì a forza. Ora, davanti all’edificio pericolante, il timore non era diminuito, ma un’occhiata all’amica le fece capire che non avrebbe rinunciato per nulla al mondo all’esplorazione.
Non era necessario entrare nella catapecchia pericolante, per sentire l’odore di muffa sprigionato dai legni che la costituivano. La Corvonero gettò uno sguardo al paese; le loro erano le uniche impronte sull’innevata via che conduceva al luogo sinistro.
«E ora?» domandò, ma il suo tono di voce era distante, come la mente rimasta incantata dal paesaggio natalizio offertole dal piccolo paese britannico.
«Facciamo un giro qui intorno» fu la risposta di Christine, come se fosse una domanda retorica quella posta dalla Corvonero.
“Sì, andiamo ad esplorare questo bel posto poco disabitato e poco pericoloso!” pensò tra sé, ironicamente, Jacqueline, che decise di analizzare il perimetro dell’edificio. Non aveva più tempo per spaventarsi o pensare: era troppo concentrata nella sua lotta contro la morbida, bagnata, fredda neve. Sollevare la gamba, poggiare la gamba, sollevare la gamba, poggiare la gamba. Gesti ripetuti meccanicamente, per cercare di sentir meno la fatica, perché la neve era contro di lei e voleva che la Corvonero si fermasse, che non proseguisse, ma Line era più testarda della neve e continuò la sua battaglia fin quando non la notò.
Era piccola e rigida, con i capelli castani intrecciati in due trecce, indossava un vestitino azzurro carta da zucchero; gli occhi neri erano vitrei, vuoti e la pelle era rosa, ma pallido, come scolorito. Sul piccolo volto era stampato un sorriso, che avrebbe dovuto esprimere un’allegria che Jacqueline, vista la situazione, non colse. Si avvicinò alla bambola di pezza, in parte nascosta dalla neve. Lo sguardo della ragazza rimase a lungo sulle fattezze del giocattolo. Rifletteva sul perché quella bambola era lì, chi poteva averla lasciata in un posto simile? Eppure si sa: quando si cerca la soluzione a qualcosa, quella più semplice è quella cui non si penserà mai; così, dopo aver scartato molte ipotesi, Jacqueline avvicinò la mano alla bambola. E in un attimo tutto accadde e fu come se qualcosa le arpionasse l’ombelico, mentre veniva sollevata da terra e trascinata in un vortice colorato. Non ebbe il tempo di pensare “E’ una Passaporta” che arrivò a destinazione.

Crystal Dhayle

 

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By vocestudenti | dicembre 15, 2007 - 10:38 pm - Posted in Dicembre 2063

A volte mi chiedo: ma la gente ad Hogwarts cammina con i paraocchi? No, perché altrimenti non si spiega come mai nessuno si accorga mai di niente. Mi spiego meglio: da circa tre mesi, ovvero dall’inizio della scuola, nel nostro orario è rimasto un buco fisso, l’ora di Erbologia. Le serre sono state sempre chiuse a chiave e sigillate, i primini non sanno ancora la differenza tra margherite e tulipani, ma nessuno sembra fare caso al fatto che il docente più insopportabile e cattivo della scuola venga meno al suo divertimento principale: torturare gli studenti. Se provate a bussare alla porta del suo ufficio, l’unica risposta che si otterrà è il silenzio più totale. Strano, visto che di solito arriva una minaccia con una serie di insulti per contorno. E allora, dov’è quell’uomo odioso? Che fine ha fatto l’essere più ripugnante del castello? Per quanto, personalmente, io non ne senta minimamente la mancanza, mi trovo dotata di un cervello funzionante e, pertanto, mi rendo conto che la sua scomparsa (senza che nessuno degli altri docenti festeggi) sia molto preoccupante. Io credo che i docenti tentino di nasconderci qualcosa, e credo anche che la defezione del vonMitternacht sia legata agli avvenimenti di questa estate. Forse qualcuno ha già scordato, ma grazie ad una serie di Crucio io non posso dimenticare. Al Paiolo il Sigillo ci ha attaccati, cercava un uomo vestito di nero con uno strano anello alla mano. Un uomo che lavora ad Hogwarts. Non è strano che proprio l’unico docente che ha il guardaroba monocromatico, che è indiscutibilmente cattivo, e che ha discutibili gusti in fatto di gioielli, sia scomparso subito dopo? Nessuno trova strano che dopo il terzo attacco al Paiolo, in cui qualcuno ha fatto il nome del docente, al castello si respiri un’aria di calma e tranquillità, senza primini che scappano dalle serre in lacrime? Be’, io lo trovo strano. È per questo che sono andata dritta all’ufficio della Vicepreside, la fonte più autorevole qui dentro. Purtroppo, come c’era da aspettarsi, la professoressa si è tenuta sul vago, rilasciando una semplice dichiarazione ufficiale, senza tentare in nessun modo di spiegare il collegamento tra i fatti di questa estate e la defezione del docente.

Prima dell’inizio di ogni anno scolastico, il Consiglio scolastico si premura di localizzare e contattare gli insegnanti per le normali convocazioni al castello. Perciò, nonostante sia passato quasi inosservato tra gli studenti, ci siamo accorti che un membro del corpo insegnanti mancava all’appello. Non ho mai fatto segreto di ciò che penso del mio collega e credo che lui stesso ricordi il risultato del nostro ultimo colloquio. Ma naturalmente qui non conta la mia personale opinione. Hogwarts è alla sua ricerca, come prevedono le regole. Se un insegnante, un qualunque insegnante, non fa ritorno a scuola senza una motivazione, siamo tenuti ad accertarci delle sue condizioni. Spero che non voglia anche avere una conferma o una smentita della voce secondo la quale il Consiglio docenti avrebbe scommesso sulle più disparate sorti dello scomparso. Sarebbe inappropriato da parte mia rivelare informazioni confidenziali delle nostre riunioni.

Ecco le esatte parole della Vicepreside, che ho riportato fedelmente, senza alcun tipo di correzione (Come sono soliti fare alcuni… Ma non si parla dell’etica giornalistica, non ora, almeno). Come hanno lasciato perplessa me, sono certa che faranno pensare anche tutti voi. E quando passate davanti le serre chiuse a chiave, fermatevi un attimo a pensare: siamo davvero così al sicuro come vorrebbero farci credere?

 K. Folks

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By vocestudenti | - 3:28 pm - Posted in Dicembre 2063

No, questo non è il solito articolo di cronaca. Non mi limiterò a riportarvi con tutta la naturalezza di cui sono capace gli eventi che scuotono il nostro mondo magico, sia nel bene che nel male. Anche perché è inutile che io mi sforzi di tenermi aggiornata, fare ricerche e perdere tempo a scrivere se non siete voi lettori, per primi, a interessarvi. Perché io, per me, lo faccio quando voglio, non ci “perdo” del tempo anche quando non dovrei. Se lo faccio, è perché mi aspetto che qualcuno lo apprezzi. Oh, non mi sto lamentando e tanto meno sto pretendendo  che mi vengano gufi su gufi di apprezzamento. Quello che voglio è farvi presente che se c’è una sezione di Cronaca Esterna su ogni singolo giornale di questo pianeta, un motivo c’è. E poi, onestamente, mi sembra assurdo che debba essere io a dirvi che interessarsi a ciò che accade al di fuori delle mura di Hogwarts è un vostro diritto e dovere! Lo dico per il bene vostro e della comunità: quando uscirete da questa scuola, dovrete essere preparati ad affrontare qualsiasi cosa… e per evitare di ripetere molti degli errori già commessi da altre generazioni di Maghi e Streghe bisogna prima di tutto conoscerli! Va bene, capisco bene che mi sto rivolgendo ad una folla studentesca piuttosto mista, e non sono certo qui per allarmare i nuovi arrivati o per smorzare l’entusiasmo dei miei coetanei. Vorrei, semplicemente, che cogliate l’importanza di sapere cosa accade nel mondo, perché in un prossimo futuro farà parte della vostra quotidianità, e vi vedrà coinvolti in prima persona. Ci sono tanti studenti, in questa scuola, che si impegnano con serietà ammirevole per poter, un giorno, guadagnarsi il titolo di Auror: che senso ha, secondo voi, lottare e dare il meglio di se stessi, se quando si raggiunge finalmente il suddetto obiettivo non si ha idea di cosa aspettarsi da lì fuori? Duellare e combattere di persona, affrontare il pericolo e rischiare veramente non è come leggere nei libri di Storia della Magia le vite di quei grandi personaggi che hanno segnato le più importanti epoche (battendo, per l’appunto, i “malvagi” dell’era in cui vivevano) e neanche affrontare compagni o docenti stessi durante le lezioni di Difesa Vs Arti Oscure. Chiedete a chi ha vissuto al Paiolo l’esperienza vera di esser stati attaccati. Sono più che certa che loro prenderanno con serietà e attenzione le mie parole. Era da un po’ di tempo, ormai, che mi volevo dedicare ad un articolo del genere, che, ricordo, deve essere preso da tutti come un impulso, un incentivo, una molla che dovrebbe spingervi ad interessarvi maggiormente alle news e seguire con più attenzione le vicende. E per arrivare al fulcro della questione, vorrei farvi notare che io non parlo a vanvera – non mi permetterei mai – e sono giunta a questa conclusione prendendo in considerazione testimonianze varie, reperite da alcune conversazioni avute con dei compagni (ma non solo). Ad esempio, stavo discorrendo con un paio di amiche (una del quarto e l’altra del settimo) e mi è venuto in mente l’articolo che ho letto di recente sulla Gazzetta del Profeta, così ho chiesto loro cosa ne pensavano. Una mia ha guardato storto (stavano parlando della nuova possibile preda di Roe, non so se mi spiego) e l’altra scrolla le spalle come a dire ‘io che ne posso sapere?’ … aggiungendolo poco dopo. L’articolo cui mi riferivo urlava a gran voce degli ultimi ma perpetui spostamenti di grandi masse di mezzi giganti (guidati, come di consueto, dagli Orchetti) dai vasti montuosi confini del nord. Mi ha davvero stupita che né l’una né l’altra sapessero nulla della cosa, dal momento che l’argomento è stato riproposto più di una volta sul Profeta. E non posso non menzionare le indagini che sono state aperte sul conto del famoso Edward Welsh, noto in tutto il mondo magico per aver scritto numerosi libri e saggi sulla Teoria della Conduzione dei Flussi Magici. Abbiamo Io ho tanto sentito parlare di costui proprio durante l’estate appena trascorsa, e la cosa mi ha sorpreso alquanto. “Ritieni possibile che sia implicato in qualche losca vicenda?” ho chiesto ad un amico del terzo. “Chi avrebbe fatto cosa, scusa?” mi ha domandato, sorpreso per non aver neanche mai sentito parlare del tizio suddetto. Incuriosita – e anche un po’ preoccupata, lo ammetto – dalle sue parole, ho deciso di proporre una specie di test a 2 studenti scelti a caso dai registri di ogni anno (esclusi primo e secondo, date le relative età, ho creduto che lasciarli in pace sarebbe stata una mossa più furba). Ho garantito l’anonimato e ho riportato i risultati nello schema qui sotto. Valutate voi la gravità della situazione.

Domanda: quali sono gli argomenti di cui ti interessi e ti informi con magiradio e giornali?

 

Quanto spesso ti interessi agli articoli di cronaca?

Non so voi, ma a me sembra che la situazione sia a dir poco drammatica. Fatevi un esame di coscienza e, magari, tenete aperta questa edizione della Voce degli Studenti… Sia mai che vi venga voglia di fare un salto agli articoli di cronaca!

 

Haliwell

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