Così sapete cosa vi aspetta

Diciamocelo, gli opuscoli, i volantini e gli avvisi relativi alle diverse professioni magiche, che ogni anno, all’avvicinarsi degli esami, fanno la loro comparsa nelle sale comuni, lasciano alquanto a desiderare. Se mi dovessi basare su quelli, per la scelta della mia vita, sarei tentata di puntarmi la bacchetta alla testa per la disperazione. Vi piacerebbe, vero? E invece no, io mi informo e visto che ho deciso di scrivere nel giornale scolastico, passo anche a voi le mie scoperte, o almeno a quei pochi che sanno leggere.
Se si chiede agli studenti cosa vogliano fare una volta conseguiti i loro MAGO, il Guaritore è una delle professioni magiche più gettonate. Cercherò di scoprire cosa ci si aspetta che faccia e quali requisiti deve avere qualcuno che si appresta a studiare medimagia. Lo farò intervistando maghi e streghe che prima di noi si sono trovati nella nostra stessa situazione e hanno scelto questa carriera, sperando di non buttare al vento l’ennesimo fine settimana ad Hogsmeade.

Nel mondo magico i Guaritori sono tanti, però quelli bravi scarseggiano e di questi io non ne ho incontrati. Ci dobbiamo accontentare di mediocri rappresentanti.

Potrebbe dichiarare il suo nome, così da farlo conoscere ai lettori della Voce degli Studenti?
"Ailis Cromwell, ma che accidenti vuoi da me?"
Solo qualche dichiarazione sulla sua carriera magica. In quale Casa ha trascorso i suoi anni ad Hogwarts?
"Serpeverde. Mi sembra ovvio."
Per la verità non è ovvio. Anche io sono una Serpeverde, ma non ce l’ho scritto in fronte. Quale mestiere esercita?
"Guaritrice del San Mungo. Studio per diventare Erbologa. E tu, invece? Rompiboccini?"
Se mi pagano bene… Cosa l’ha spinta a questa scelta?
"Che domanda sciocca, tesoooro. Quanti motivi ci sono per fare la Guaritrice, eh? Aiutare la gente."
Posso solo immaginare quanto sia gradevole farsi aiutare da lei. Quali M.A.G.O. ha conseguito ad Hogwarts?
"Oh, aspetta un momento, che ci penso. Erbologia e Pozioni, ovviamente. Poi Trasfigurazione, Incantesimi e Difesa. Quelli necessari al mio lavoro."
E’ noto che diventare Guaritore sia piuttosto difficile. Quali studi ha dovuto affrontare?
"Beh, ovviamente Hogwarts, poi ci sono stati gli anni di specializzazione al San Mungo. Per diventare Erbologa sto ancora studiando. Dovrò sostenere degli esami."
A parte gli ovvii successi accademici, quali sono i requisiti che deve avere uno studente che si appresta ad intraprendere la carriera medimagica?
"Altra domanda idiota, cosa le fai a fare? L’hai già detto tu, studiare, ovvio. E poi volerlo fare veramente. C’è altro o puoi piantarla di scocciare?"
L’ho piantata di scocciare. Ho evitato di domandarle cosa aspira a diventare, sta studiando per diventare Erbologa, il che vuol dire che lo vuole diventare. Se mi avesse detto un’altra volta che le facevo domande idiote credo che avrebbe dovuto ricorrere a qualche incantesimo di guarigione per risistemarsi la faccia. Che donna simpatica!

Spulciando l’elenco di nomi datomi da Archie ho trovato una bizzarra Guaritrice, non mi sono lasciata sfuggire l’occasione per conoscerla e farvela conoscere. Forse l’avrete vista in giro per la scuola o la ricorderete per la sua presenza all’infelice festa di Halloween.
Potrebbe dire il suo nome per la mia Penna Prendiappunti?
"Verena Andrew."
Quale Casa ha frequentato ai tempi in cui era una studentessa di Hogwarts?
"Grifondoro. Ex Prefetta ed assistente al docente di Pozioni. Ci tengo a dirlo, in effetti. Non ero proprio una con le mani in mano ai tempi. Mi davo un bel da fare per far guadagnare punti alla mia gloriosa Casata. Ed anche per toglierli ad altri, a volte, ma questo non lo scriva nell’intervista."
Tutto ciò che può essere utile perché uno studente si identifichi in lei è importante, conosco qualcuno che capirebbe perfettamente questo modo d’agire, anche se effettivamente ne conosco di più che l’avrebbero odiata. Cosa fa nella vita, signorina Andrew?
"Psichiatra. Gestisco una clinica di assistenza a Londra. Nel mondo normale, non in quello magico. Poi certo, a volte faccio servizio di consulenza per il San Mungo, in particolare servizio di aiuto e psicoterapia post incidenti magici. Non sempre una bacchetta può risolvere tutti i problemi."
Questa era la cosa bizzarra a cui mi riferivo. Vivere e lavorare con i babbani, rabbrividisco alla sola idea.
Una scelta di vita veramente inusuale. Mi piacerebbe approfondire le motivazioni che l’hanno portata ad una decisione simile.
"Credo il vivere nel mondo babbano. E la voglia di aiutare le persone. In fondo ho studiato per quello."
Si è lasciata andare ad una risatina sorniona. Ho evitato di farle notare che di approfondito ci ha dato ben poco e che anche ai maghi capita di aver bisogno d’aiuto, ma è noto che la pazzia vada assecondata.
Potrebbe farci sapere quali M.A.G.O. ha conseguito ad Hogwarts? Il mio articolo vuole informare i lettori su ciò che è richiesto per intraprendere la carriera di Guaritore.
"Pozioni, Erbologia ed Incantesimi quelli in cui ho ricevuto i voti migliori, insieme ad Difesa e Trasfigurazione. E Babbanologia. E Volo. Ok, ero una secchia maledetta."
Questo l’ha detto lei. Sarei anche interessata al percorso che ha compiuto per diventare ciò che è oggi. Immagino che sia una storia interessante.
"Prima di tutto una laurea babbana in psichiatria. Per ottenere il diploma babbano del college uh che disastri! Non ha idea di cosa sono andata a combinare grazie all’aiuto di amici di famiglia! Sono riusciti a modificare degli archivi centrali ed ad inserirmi all’interno dei diplomati babbani di una prestigiosa scuola. Poi la richiesta per la laurea ed il successivo corso. Diciamo che mi sono sempre data da fare. Una sorta di tirocinio al San Mungo, ma niente di che. Il vero tirocinio, quello davvero duro, è stato nel mondo babbano. Lì sì che scelgono i migliori nel loro campo. Tirocinio durissimo che mi ha portato ad avere non poche difficoltà. Ma alla fine ho ottenuto un posto di rilievo nella struttura che ora dirigo. Non male, no?"
A mio avviso avrebbe fatto molto meglio a risparmiarsi la fatica, ma anche su questo ho sorvolato. Insomma, ognuno è libero di rovinarsi la vita come meglio crede.
Al San Mungo cosa si ritiene importante, oltre i requisiti accademici che ci ha menzionato, per entrare a partecipare al corso per Guaritori?
"Empatia, voglia di aiutare gli altri e spirito di osservazione ed abnegazione. Curiosità e costanza. Ma in fondo solo una sana passione per trovare la soluzione migliore nel minor tempo possibile. Tutte queste caratteristiche si applicano a tutti i lavori e le carriere che si possono intraprendere. Provare, provare e provare, ragazzi miei. Ecco l’unica cosa che dovete fare. Fate tirocini, visitate il ministero, cercate di avere maggiori notizie su quello che vi interessa di più. Parlate con chi già sta facendo questo lavoro. Solo così avrete chiara l’idea di ciò che vi aspetta. E badate bene. Scendere a compromessi non vi darà nulla di buono, nè vi aiuterà nella vostra carriera."
Dove si vede tra qualche anno?
"Dove non so, ma che ci sarò, questo è sicuro! Ed il mio posto di direttore non me lo leva nessuno."
La signorina Andrew è decisamente una donna particolare. Voglio darvi diversi punti di vista su un argomento piuttosto ampio e quello di questa strega è decisamente "diverso", perciò non commento oltre e lascio a voi i giudizi.
Naturalmente scherzo. A mio avviso questa è fuori quanto i suoi pazienti. Lavorare e vivere tra i babbani… roba da pazzi.

Puffolosa come sono, ho deciso di intervistare anche una strega che ci ha provato ma non ce l’ha fatta, almeno non fino in fondo.

Potrebbe dichiarare il suo nome per esteso per favore?
"Ehm… Preferisco essere chiamata Goldie!"
Dovreste vedere quanto è dolce mentre arrossisce imbarazzata, così capireste perché avrei preferito non dover assistere alla cosa. Comunque, per chi non l’avesse capito, state leggendo le dichiarazioni di Goldfenix Moonshine.
Che nomignolo grazioso… Signorina Moonshine, in quale Casata è stata smistata al suo arrivo ad Hogwarts?
"Corvonero! Grande casata… Anche se il Cappello ci ha messo un bel po’ a sceglierla!"
Contenta lei… Tutti sanno che mestiere fa, anche perché tutti hanno presente la fila di studenti maniaci e idioti che intasano l’Infermeria per poterle stare accanto, fingendo malattie improbabili come una mezza licantropia. Ma gradirei che me lo dicesse con parole sue. Qual è la sua professione?
"Assistente Infermiera! Anche se pensavo di chiedere una promozione, presto. Ehi, tu che ne pensi?! Dici che la Drybottle chiuderà un occhio per aver mostrato a tutta Hogwarts la mia pancia con scritto "Francis" durante la partita di Quidditch?! Mah… Magari chiedo alla Wallace, mi piace quella donna! Ah! Magari questa parte è meglio se la tagli… Scusa, dicevi?"
Qui ho dovuto ricorrere ad ogni briciolo di autocontrollo che ho in corpo per non dare di stomaco. Ce l’ho fatta e stoicamente ho continuato nella mia missione giornalistica.
Madama Drybottle è avanti con l’età, forse, dura d’orecchi e mezza cieca com’è, non le sarà giunta notizia dei suoi discutibili gusti sportivi. Vorrei sapere, cosa l’ha spinta a questa scelta? Mi riferisco all’assistente infermiera non a Roines.
"Adoro i ragazzini! Sono tutti così teneri! E poi amo pasticciare con le pozioni e le erbe e sperimentarle per creare qualcosa di nuovo."
Certo! Immagino quanto possano essere teneri da svenuti o allettati. I problemi nascono quando sono in forma. Quali M.A.G.O. ha conseguito al termine dei suoi studi ad Hogwarts?
"Pozioni, Erbologia, Trasfigurazione e Incantesimi. Avrei voluto dirti anche Difesa Contro le Arti Oscure, ma… Non sono il mio forte! Pensavo di prendere qualche ripetizione dal Professor Summers!"
Ride, a quanto pare anche lei si prende gioco del nostro matusalemmico docente di Difesa, che, al momento, ha sembianze giovanili e quanto mai fastidiose.
Se vuole un consiglio, aspetti che torni vecchio e rimbambito per le ripetizioni. Una come lei potrebbe rischiar grosso. Quali studi ha dovuto affrontare per diventare ciò che è oggi?
"Dopo i sette anni ad Hogwarts, sono entrata al S. Mungo come tirocinante, per altri tre anni. Probabilmente è stato durante questi che ho potuto sviluppare la persona che sono oggi, nonostante tutte le difficoltà che mi si sono parate di fronte in quel periodo… L’ambiente appariva piuttosto familiare, anche se non si può paragonare a quello di Hogwarts, ma in fondo ogni singola cosa bisognava guadagnarsela con tanto di quel sudore, che penso di averci rimesso qualche ghiandola! Ad ogni modo, diciamo che poi… Non è andata esattamente bene, e mi sono ritrovata qui! Ma penso che sia stata una fortuna!"
A parte gli ovvii successi accademici, quali sono i requisiti che deve avere uno studente che si appresta ad intraprendere la carriera medimagica?
"Pazienza, Pazienza e ancora Pazienza! Senza di questa, sinceramente, non so dove sarei a quest’ora. A mio avviso occorre anche una certa dose di abilità e rapidità d’apprendimento, nonché buona memoria ed attitudine nei rapporti con le persone, soprattutto se sconosciuti… E poi bisogna essere in grado di fare molti sacrifici, nelle attività quotidiane… Ti assicuro che non è molto piacevole farsi curare da una Medimaga isterica perché si sta perdendo il concerto del suo gruppo preferito!"
Mi trova perfettamente d’accordo con lei, Madama Drybottle avrebbe dovuto scegliere un’altra professione. Dove si vede tra qualche anno?
"Sinceramente… Ancora qui! Questa ormai è la mia casa, il mio mondo: il mio sogno iniziale era un altro, ma ora mi sono resa conto che è stato meglio così… E poi se me ne andassi, la signora Drybottle rimarrebbe sola, quindi ancor più nervosa, di conseguenza l’Infermeria diventerà un deserto e gli studenti si terrebbero i malori pur di non venirci! In conclusione, non me ne posso andare per il bene di Hogwarts! A parte gli scherzi, amo il mio lavoro e non lo lascerei mai… Anche se la prospettiva di una tranquilla vita familiare mi alletta abbastanza!"
Alle parole "è la mia casa" avrei voluto smaterializzarmi il più lontano possibile ma, ancora una volta, ho resistito, le ho lasciato finire la risposta, l’ho salutata e sono corsa via cercando di levarmi la melassa di dosso.

Per terminare ho incontrato qualcuno che ancora sta provando a diventare Guaritore.

La ringrazio per aver accettato di rispondere a qualche domanda Signor…?
"Basta che si faccia alla svelta, ho parecchio da studiare. Philip Sean Clark."
Casa d’appartenenza durante gli anni ad Hogwarts?
"Tassorosso."
Di cosa si occupa nella vita, Signor Clark?
"Di medimagia, sono un tirocinante al secondo anno al San Mungo."
Cosa l’ha spinta a questa scelta? Se può, mi farebbe una cortesia ad essere il più dettagliato possibile nelle sue risposte.
"Non posso. Ho l’esame di Trasfigurazione Riparatrice tra venti giorni, pensi forse che possa sprecare il mio tempo? Riesco negli studi, mi piace rendermi utile e non mi spaventa il lavoro duro, ho pensato che questo fosse il lavoro giusto per me."
Certo, venti giorni, l’esame è praticamente dietro l’angolo. Quali M.A.G.O. ha preso alla fine del suo settimo anno ad Hogwarts?
"Pozioni, Erbologia, Incantesimi e Trasfigurazione. Tutte E, ne vado molto fiero. Non ho perso tempo con materie inutili come fanno in tanti, sarebbero consigliate anche Difesa Contro le Arti Oscure e Cura delle Creature Magiche, ma non erano essenziali, quindi ho deciso di concentrarmi su ciò che era importante. Ho deciso cosa volevo fare nella vita al mio terzo anno e mi ci sono impegnato a fondo."
Beato lei. Avere le idee chiare a tredici anni non è una cosa molto frequente. Cosa si deve studiare per diventare Guaritore?
"Il primo anno di tirocinio è dedicato all’Erbologia e alle Pozioni, tutti esami tosti. Ho dovuto ripetere due volte Interazione Biochimica Applicata agli Infusi Freddi, non volevo che una O rovinasse la mia media. Al secondo si affrontano Incantesimi e Trasfigurazione. Il prossimo anno avrò a che fare con i rimedi conosciuti alla Magia Oscura. "
Ho dovuto farvi un sunto, perché trascrivere tutto nel dettaglio sarebbe stato soporifero, per voi, ma soprattutto per me.
Affascinante… Quali qualità deve possedere un buon Guaritore. a suo avviso, a parte intelligenza e voglia di applicarsi nello studio?
"Occorre essere un buon mago. Conoscere la teoria non vuol dire saperla o poterla mettere in pratica. Una buona manualità e riflessi pronti. Il mese scorso credo che avrei perso la testa, nel vero senso della parola, se non mi fossi chinato in tempo dopo che il CapoGuaritore Medicine è riuscito a staccare una sega circolare incantata dalle mani di un babbano. Sai, ha fatto infuriare una strega per via di un confine spostato, non so bene. Comunque era un ottimo Incantesimo d’Adesione Permanente, non è stato…"
Affascinante anche questo. Cosa aspira a diventare, Signor Clark?
"Naturalmente un CapoGuaritore. Non ho lasciato niente al caso, mi sono impegnato e credo di potercela fare."

 Dopo queste simpatiche chiacchierate ho deciso che fare la Guaritrice non è il mio futuro. Voi?

Sunny Sputinc