By Anne Burton | novembre 30, 2010 - 2:44 pm - Posted in Novembre 2066

Una strega a tutto tondo

 

Nata nel XIII secolo, Bridget Wenlock rimane tutt’ora la strega più famosa in ambito aritmantico. Per accorgersene basta spulciare in biblioteca uno dei tanti libri che raccontonano la sua vita. Non è un grosso problema trovarne uno, il difficile è cercare di convincerli a farsi acchiappare. Sono tutti quasi sempre in volo che si spostano da una libreria all’altra e se anche si fermano non si fa in tempo ad allungare una mano che stanno già riprendendo a fluttuare. La Hawthorn dice che sono tra i libri più indisciplinati della biblioteca. "Esattamente come lo è Bridget" ha aggiunto poi, ridacchiando, mentre le parlavo di quel che stavo facendo per la Voce degli Studenti elemosinando da lei un aiuto per acchiappare un libro. Ne parlava come se fossero amiche. Al che, non vi stupirà saperlo, ci sono rimasto di stucco. Cioè, le cose erano due: o la Hawthorn ha più o meno novecento anni o è fuori di testa. Io propendevo verso la seconda ipotesi, ma ho scoperto poco dopo che le possibilità erano tre. Alla sua morte la Wenlock si è tramutata in un fantasma. Io so che capita solamente ai maghi e alle streghe che hanno una fifa blu della morte e non ne vogliono sapere di avventurarsi nell’ignoto. Le ho scritto, al fantasma dico, per farle qualche domanda. Lei mi ha risposto o l’avrà fatto qualcun altro al posto suo visto che credo sia difficile che riesca ad impugnare una piuma. Quando ho ricevuto la sua lettera c’è stato chi mi ha detto che sono poco delicato. Infatti, a quanto pare, non si chiede ad un fantasma cosa l’ha trettenuto sulla terra. Io che ne sapevo! Comunque gliel’ho chiesto e lei mi ha risposto senza farsi troppi problemi: "C’è così tanto da fare in questo mondo!" Il che è anche vero. La sua notorietà è collegata soprattutto alla sua scoperta più importante: il potere magico intrinseco al numero sette. Da questa sua scoperta ogni mago che si rispetti e dedito agli esperimenti cerca di inserire, in qualche modo, nella propria sperimentazione il numero sette, nella speranza di guadagnarne in efficacia. Non è sempre semplice, ma molti ci sono riusciti. Le capacità della Wenlock, però, non si limitano all’Aritmanzia, per quanto tutto quel che ha fatto sia collegato a quel ramo. Ad esempio, è noto a tutti quelli che hanno frequentato il terzo anno con la Carmichael che, dopo anni di studi sulle leggi della numerologia e degli incantesimi, è stata lei a ideare il controincantesimo generico più potente che esista. Il Finìte Incantàtem, anche chiamato Controincantesimo di secondo livello, è una sua creatura, con tanto di numero di valenza sette.nome immagine "Una volta scoperto il potere del numero sette il passo successivo rivolto al tentativo di ideare un controincantesimo totipotente è stato quasi scontato per una strega come me!" mi ha spiegato la signora Wenlock sempre rispondendo alle mie domande via gufo. Che io non sapessi cosa volesse dire totipotente non stupirà nessuno. Ora lo so. Significa che il suo potere può essere espresso o utilizzato in ogni cosa. Mi sembra un po’ esagerato, ma se lo dice lei io ci credo.Magari tutte queste informazioni già le sapevate dalla sua carta delle Cioccorane. Io ho avuto qualche problema a trovarla, ma non è tra le più rare ed ora ne ho tre, quindi se qualcuno vuol fare a cambio basta che mi cerchi ed io sono disponibilissimo. Mi trovate al tavolo dei Tassorosso durante le ore dei pasti. Per tornare alla Strega, però, vi scrivevo che è nota per tutti questi fatti che vi ho descritto, ma quel che in pochi sanno è che lei è a capo dell’Ufficio Misteri del Ministero della Magia da… sempre. Certo, di volta in volta le affiancano un mago nella direzione, anche perché un fantasma non è che possa far poi molto, ma lei è lì da sempre e, per quanto non si abbia idea di cosa facciano gli Indicibili, è certo che la sua testa, o quel che ne rimane dopo il trapasso, sia decisamente importante per quel reparto. Alla mia domanda su quale sia la sua occupazione all’interno dell’Ufficio la risposta è stata la più breve di tutta la lettera: "Dormo!" Credo che scherzasse, ma non si può mai dire.

Payatt Bromley

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By Anne Burton | novembre 29, 2010 - 5:58 pm - Posted in Novembre 2066

Il gran Tremio di E. Grimstone sorride a Mayson

Classifica Coppa Greenleaf
Syd Mayson
Serpeverde
11pt.
Meredith Stevens
Tassorosso
9pt.
Christine Berry
Grifondoro
7pt.
Oscar Trott
Corvonero
5pt.
Michael Cerfield
Corvonero
4pt.
Harriet Mayfair
Serpeverde
3pt.
Vinnica Heyannir
Tassorosso
2pt.
Oxter McTroy
Tassorosso
1pt.
Amaranta Owl
Grifondoro
1pt.
10°
Sylvie WhiteHeart
Corvonero
0pt.
10°
Joey Bersek
Grifondoro
0pt.
10°
Alice Leary
Serpeverde
0pt.
 
Classifica Coppa Fuyutsuki-O’Connor
Serpeverde
14pt.
Tassorosso
12pt.
Corvonero
9pt.
Grifondoro
8pt.

 

Partiamo da quella che è la fine ossia la doppia classifica delle posizioni di piloti e Case dopo la prima gara della terza edizione della B1 of us di Hogwarts. Come da pronostico la compagine Corvonero, sfortunata in qualche frangente ma poco incisiva in altri, si dimostra comunque compatta ed abbastanza equilibrata come rendimento, in attesa che Throttle e Cerfield dimostrino o meno di meritare la fiducia che è stata accordata loro dopo le prestazioni dell’anno scorso. A dispetto delle previsoni, però, la prima vittoria della stagione si tinge di verde-argento e nero nel momento in cui il Top Driver Serpeverde, Syd Mayson, taglia per primo il traguardo garantendosi il primo posto in entrambe le classifiche. E’ bene ricordare che si tratta comunque solo della prima gara e, visti i piazzamenti dei suoi "sottoposti", il settimino non può certo sorridere come vorrebbe anche perchè un’ Alice Leary in queste condizioni fa quasi rimpiangere Keller e con questo ho detto tutto. Se a Serpeverde non devono esultare troppo (nonostante il buon piazzamento della Mayfair), nell’alto della torre Grifondoro la situazione appare anche peggiore, visto che il buon terzo posto della Top Driver Christine Berry è stato vanificato dalla prestazione, pessima se dovessi far loro un complimento, della Owl e della Bersek, nona la prima e ben undicesima la seconda, da cui deriva una classifica della Coppa Fuyutsuki-O’Connor che relega Grifondoro all’ultimo posto. Buona nel complesso la prestazione dei canarini che oltre al secondo posto della Top Driver Meredith Stevens si portano al secondo posto della classifica delle Case, grazie al sesto e settimo posto della Heyannir e di McTroy. Unica nota consolatoria, nella prestazione dei Grifondoro è il giro più veloce acciuffato dalla Owl, anche se questo non può certo modificare l’umore in casa dei leoni. Lungo i corridoi della scuola, nel frattempo, si è già instaurata la corsa alle considerazioni gratuite oltre che alle fantacompagini che vorrebbero Milo Welsh al posto della WhiteHeart (deludente il suo piazzamento in gara), ipotesi scartata per il semplice motivo che, pur di sfuggire al ragazzino, sarebbero gli altri piloti ad andare più veloci, tutto a danno dei bronzo-blu. Se poi nei sotterranei c’è chi vorrebbe immolare Ginny Williams alla causa, ma solo sperando che un po’ d’aria le provochi un calo di voce tale da smettere di cantare, a Grifondoro c’è addirittura chi fa la fila davanti al dormitorio maschile del settimo anno, non si sa bene se per chiedere a Darsel di ripensarci o per corrompere Stars ora che è assistente del professor Warren. Gli unici che se la passano bene sembrano essere i Tassorosso dove nessuno reclama e la casata si è stretta attorno al team. Certo i maligni insinuano che in realtà volessero assicurarsi che la Heyannir dopo un dissennatore non decida di voler baciare qualche anello, ma in questa scuola i pettegoli la fanno da padrone quindi meglio non dare adito a queste voci.. o forse si? . Ora, visto che si è corsa una sola gara, non vorrei essere irrispettoso contro qualcuno o gramo del malaugurio verso altri nel riportare delle pagelle che lasciano il tempo che trovano.Provo a concedere una seconda opportunità..non ci avrete creduto, mi auguro. Le pagelle ci sono eccome e, proprio perchè siamo all’inizio della competizione, non possono che essere spietate, nella speranza che punti nel vivo, i piloti in corsa per la Coppa dimostrino di meritare qualcosa di più che preghiere ai fondatori di Hogwarts.

Syd Mayson : O/E Non che il settimino Serpeverde si sia sprecato più di tanto nella sua prestazione, considerando anche il fatto che, da bravo Top Driver, dovrebbe guidare il gruppo che rappresenta il suo team. Ma ha vinto la gara lasciando che gli altri si spartissero il resto del podio quindi qualche merito gli va riconosciuto, soprattutto da chi non avrebbe mai puntato uno zellino su di lui. E non sono io

Harriet Mayfair : A/O Sugli spalti, al termine della gara, ho sentito qualche studente ironizzare sul fatto che la prestazione della quintina sia stata influenzata dal peso dell’aria funerea che si porta dietro, lasciando dedurre che senza quella zavorra la Serpeverde avrebbe potuto ambire ad un piazzamento migliore. Niente di più falso, a mio parere. Appena sopra la sufficienza per tutta la gara non ha tradito le aspettative neanche negli ultimi giri, concludendo con un degno sesto posto ottenuto più per demeriti altrui che per merito proprio.

Alice Leary : T Tremendamente Troll. Se si potesse dare una doppia T sarebbe da suddividere tra la Serpeverde e Oxter McTroy, con la differenza che almeno il Prefetto Tassorosso ha guadagnato un misero punto per la sua Casata. Impalpabile e lenta più di un vermicolo di quelli svegli, ci si è potuti accorgere di lei solo per equità nel numero dei partecipanti delle diverse Case. Da revisionare alla svelta.

 

Meredith Stevens : A/O Diciamoci la verità: se ci fosse stato qualche altro giro a disposizione la Top Driver Tassorosso  poteva anche rimetterci la seconda posizione alle spalle di Mayson. Una gara tutto sommato buona, la sua, che molti hanno creduto vanificata, però, con il proseguire dei giri e l’avvicinarsi del traguardo. Vuoi per un fisiologico calo fisico dovuto alla gara (non è semplice stare davanti), vuoi per l’incalzare della Berry alle sue spalle, ma dalla Top Driver dei canarini ci si aspetta sicuramente una concentrazione maggiore, soprattutto nel finale di gara, dove essere lucidi è molto importante.

Oxter McTroy : T/D Si salva da una T piena solo per aver comunque conquistato un punto che male non fa. Per il resto la sua gara, abbastanza (per non dire del tutto) anonima, non ha avuto nessun exploit o colpo di genio. Normale amministrazione, se così si può dire viste le posizioni in gara ed il piazzamento raggiunto alla fine. Di certo se le prossime gare dovessero risultare come questa consiglio al Prefetto di fare un pensierino su qualche altro sport..magari anche gli scacchi magici.

Vinnica Heyannir : O- La novità in assoluto per i canarini è quella che, piazzamento a parte, ha dimostrato una buona progressione soprattutto durante gli ultimi giri. La determinazione e la parlantina non le mancano di certo e considerando che è arrivata alle spalle della Mayfair probabilmente il suo intento era quello di raggiungere Cerfield, forse la sua ultima e folle cotta, come ci ha abituato soprattutto in questi mesi. Una prova buona che se retta con costanza e partecipazione può farla ambire a qualche gradino più alto della classifica.

Michael Cerfield : A+ Prestazione appena sufficiente quella del Top Driver bronzo-blu, ma sicuramente al di sotto sia di ciò che ci si aspetta da lui, sia di quanto dimostrato sul finire della passata edizione quando si è lasciato alle spalle anche un soggetto come Gregor Darsel. Non credo che il settimino Grifondoro abbia castato sul più giovane Corvonero una qualche fattura  retroattiva perciò tutto ciò che il Top Driver ha dimostrato dipende solo da lui. E se vuole vincere non basta.

Oscar Trott : O Nonostante la buona prestazione, una delle migliori tra i piloti in gara, Throttle, come lo chiamano ormai in molti, non riesce ad ottenere un piazzamento migliore del quarto posto, appena sotto dal podio. Una gara ben condotta e portata sino alla fine con l’atteggiamento dimostrato lo scorso anno, sebbene privo dell’affondo decisivo per merito anche della prestazione crescente della Berry nel finale di gara. Una O di incorraggiamento per uno dei piloti che ci ha sempre fatto divertire in pista.

Sylvie WhiteHeart : S Il voto non rispecchia del tutto la prestazione comunque sufficiente della Corvonero subentrata al posto della Hongrie, ma l’evidente calo nel finale di gara non può che compromettere la valutazione stessa. Buttata nella mischia per un battesimo di fuoco, la terzina non è partita certo nel migliore dei modi e il suo arrivo in fondo alla classifica della gara ne è testimone. Se dovesse essere impegnata anche in futuro sarà lei a dover smentire l’impressione che si è avuta dagli spalti.

 

Christine Berry :  O+ Un buon inizio per la sestina Grifondoro che, visto il team che si ritrova alle spalle, appare sempre più come quella che deve tappare le falde di una squadra che traballa più delle sedie che accolgono il Vicepreside. Partita nella media degli altri piloti, la Top Driver dei leoni ha un netto miglioramento negli ultimi giri, tanto da guadagnarsi almeno mezzo voto in più per la tenacia dimostrata e la delusione per non aver potuto probabilmente gioire appieno del terzo posto guadagnato.

Amaranta Owl : A+ Fin dalla vigilia della competizione si sapeva che, nel complesso, il gruppo rosso-oro, almeno sulla carta, non poteva avere aspirazioni da alta classifica, almeno non da subito. Troppe le incognite e avversari sicuramente più rodati ed agguerriti. I pronostici si sono confermati anche nella prima gara, sebbene la posizione della Owl in gara non renda merito ad una prestazione sicuramente più che sufficiente. Che si dia da fare e mostri un fare più incisivo.

Joey Bersek : T/S Non che le speranze dei Grifondoro siano riposte su di lei, ma se il buongiorno si vede dal mattino..è ancora notte fonda. Non raggiunge neanche la sufficienza in una gara monocorde che, se gli standard dovessero mantenersi tali, non fa auspicare niente di positivo per la secondina rosso-oro. Probabilmente il fantasma della Rousier avrebbe avuto una presenza più corporea ed incisiva, ma siamo solo all’inzio e c’è tempo per smentire.

Pagelle severe che non mi aspetto siano condivise. Ho espresso ciò che ho visto dagli spalti senza troppe carezze per nessuno. Mi aspetto ben altro dai piloti in gara quindi, fino a quando non ci sarà un gran tremio come dico io, non credo che sarò tenero nell’analisi. Con il Natale alle porte, però, potrei essere più malleabile, ma non trangugiate comunque troppa Bevanda della Pace perchè sarò lì a seguire anche la prossima gara e non farò sconti a nessuno.

Robert McReady

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By Anne Burton | - 5:08 pm - Posted in Novembre 2066

 al via una nuova sfida..chi la spunterà?

 Con la scopa di traverso. Ecco come abbiamo lasciato gli appassionati di B1, sia quelli che la vivono in prima persona, sia chi osserva dagli spalti esibendosi nelle espressioni più disparate e di dubbia interpretazione, a partire dal più classico  "Mayson falli neri" . Come il resto delle competizioni sportive dello scorso anno, infatti, anche la B1 ha subito una drastica interruzione nel momento in cui Tassorosso come casata e Gregor Darsel come singolo, si trovano a guardare tutti dall’alto. Difficile dire come sarebbe andata a finire se si fosse arrivati sino in fondo, il vantaggio dei canarini garantiva loro sicuramente un margine migliore rispetto a quello accumulato dal settimino Grifondoro, ma come si dice in questi casi, non si può piangere sulla burrobirra versata quindi, come successo per la Coppa di Quidditch, si riparte da una nuova stagione la cui parola chiave, almeno ai nastri di partenza, è sicuramente una : cambiamento. Usciti di scena gli autoesiliati Medicine e Goldwings oltre ad uno Jarvis abbastanza coreografico in gara, le redini dei team di casata sono passate in altre mani quasi in tutte le compagini, fatta eccezione per Serpeverde e Corvonero in cui Syd Mayson e Michael Cerfield si confermano come capobanda sin dall’avvio. Al terzo anno di partecipazione su tre edizioni organizzate, il ruolo di top driver di Tassorosso infiamma la saggina di Meredith Stevens senza poltergeist che le riportino alla mente una Goldwings difficile da superare in un confronto diretto. Il quartetto di top driver è completato infine da Christine Berry ora che Darsel sembra aver perso ogni motivazione orfano di un Clubarm che gli dà del Tontolo ogni quattro secondi e mezzo. Nel complesso e stando ai piazzamenti dell’ultima classifica disponibile, i diversi team raggiungono più o meno tutti la sufficienza, ma vediamoli più in dettaglio.

TASSOROSSO

Fuori la Goldwings (ritiratasi per decisione propria durante la scorsa edizione) e Jarvis, la compagine guidata da un’orami rodata Stevens si avvale degli innesti di Vinnica Heyannir tra i titolari in carica ed un pacato ma motivato Payatt Bromley al momento rilegato ad un ruolo più marginale. Il gruppo dei canarini è completato da  Oxter McTroy che, i suoi concasati (tra cui me) se lo augurano di cuore, si spera migliori il nono posto rimediato nella classifica dell’anno scorso. Nell’insieme il gruppetto Tassorosso dovrebbe avvalersi dell’esperienza della Stevens che, al momento della sospensione, era comunque ferma ad un ottavo posto lontano dalla vetta e, su questo credo di poter avanzare qualche sicurezza maggiore, della carica della Heyannir, se non altro perchè nel caso ci siano bei ragazzi in gara potrebbe prendere la scia di chi la precede solo per non perderne di vista il fondoschiena.

CORVONERO

Dopo il probabile secondo posto raccimolato lo scorso anno, i Lumos delle bacchette di Hogwarts sono tutti puntati sul quartetto dei bronzo-blu di Cerfield, inutile girarci attorno. Le ragioni di tali aspettative sono da ricercare nella crescita evidente non solo del Top Driver Corvonero, ma anche nell’esuberante Oscar Trott che ha dato filo da torcere quasi in ogni gara arrivando fino ad un meritato quarto posto. La compagine della Torre Ovest parte quindi dalle solide basi di due piazzamenti sui primi quattro della classifica, oltre che dalla conferma di una Jennifer Hongrie che dovrebbe garantire un piazzamento migliore del dodicesimo posto rimediato dalla Hale lo scorso anno anche perchè peggio di così non potrebbe. Dietro le quinte ma non troppo, Sylvie WhiteHeart attende paziente cercando di carpire quanto più possibile dall’osservazione dei propri compagni. La trappola per un team come quello Corvonero è la solita che si ripete da secoli: immaginarsi già con la vittoria nel calderone.

SERPEVERDE

Se il Quidditch l’anno scorso ha lasciato l’amaro in bocca, e non solo quello, ai verde-argento, questo non si può dire della B1 dove il team guidato da Mayson non ha certo rischiato di sollevarsi dall’altezza standard dei sotterranei. Stando ai punti guadagnati, infatti, il primo Serpeverde compare solo al settimo posto e si tratta di Medicine che, come la coetanea Goldwings, non ha gareggiato sino alla fine. Con la conferma di Syd come Top Driver, Harriet Mayfair come titolare e Thomas Mcsheind relegato alle retrovie (come ha dimostrato di meritare), l’ingresso di Alice Leary non sembra garantire la marcia in più di cui il gruppo avrebbe avuto bisogno. In parole povere: che Salazar la mandi loro buona , più che altro per la reazione che potrebbe avere il settimino. I punti di forza, se ce ne sono, vanno ricondotti più alle caratteristiche di casata che al gruppo nel suo complesso. Tenacia e voglia di arrivare in cima non dovrebbero mancare, così come la macchina fotografica di Harriet, sempre che non debba fotografare le vittorie altrui.

GRIFONDORO

Dalle stars della classifica piloti alle profondità di quella delle Case, nel team Grifondoro si assiste alla promozione della Berry, giunta solo dodicesima lo scorso anno, al delicato ruolo ricoperto fino a qualche mese fa dal capitano di Quidditch rosso-oro. Come se questo non bastasse a mettere pressione sulla saggina della sestina, inoltre, c’è l’incognita di un team rivoluzionato del tutto di cui si potranno vedere le potenzialità, per ora solo  presunte, con il proseguire delle gare. Le giovani Amaranta Owl e Joey Bersek, entrambe al secondo anno, garantiscono un minor peso rispetto alla trippa stazza di Darsel e Stars, ma come abbiamo avuto modo di notare, non sempre essere minuti e leggeri è un vantaggio. Completa il quartetto Ginny Mcscheind, terzina di belle speranze. Trovare dei punti di forza al team Grifondoro è quasi peggio che interpellare i fondi del caffè, a meno che qualcuno non regali loro un po’ di Felix Felicis senza far presente che in competizioni sportive il suo uso e vietato. Che Godric ne inventi una delle sue.

Philip Noreal

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By Anne Burton | novembre 28, 2010 - 12:52 am - Posted in Novembre 2066

Schiller’s House : realtà o trollata

Dalla settimana scorsa alcune vetrine di librerie magiche inglesi espongono diverse copie di un libro inchiesta (così viene classificato da chi l’ha scritto) incentrato su quella che è balzata alla cronaca una decina di anni fa come la casa della pozione interrotta. Scritto da David L. Bertram, "Schiller’s House" ha spaccato la critica letteraria ancora prima di essere effettivamente messo in commercio sia per il contenuto del libro che per la veridicità delle notizie che vi sono riportate. Più che un romanzo o un documentario, "Schiller’s House" è una serie di testimonianze raccolte dallo scrittore che ha riunito le considerazioni sia degli  inquilini della casa di Bredon Street che si sono susseguiti nel tempo, sia  di maghi e streghe che vi sono entrati solo come normali visitatori di passaggio.nome immagine Il dubbio sull’autenticità delle storie raccontate (come Poltergeist molto più pericolosi di quanto siamo abituati a credere, scricchiolii ripetuti sempre lo stesso giorno ogni mese o persino oggetti che levitano senza alcu motivo apparente) nasce fondamentalmente dalla fama che Bertram si è fatto nel corso degli anni. Giornalista di dubbia professionalità e scrittore eccentrico ed istrionico, il quarantacinquenne scozzese è stato licenziato da diversi quotidiani prima di intraprendere, non senza fatica, la carriera di scrittore che l’ha portato alla ribalta cinque anni fa con il romanzo intitolato "Quel folletto di Rue Bourgogne" . Dopo anni di silenzio in cui alcuni suoi ex colleghi hanno persino ipotizzato che si fosse ritirato a vita privata a seguito della scomparsa prematura della moglie, l’annuncio della pubblicazione imminente del libro inchiesta oggetto della diatriba letteraria ha fatto ribollire più di un calderone, soprattutto una volta che si è risaputo a che fatto, ancora irrisolto, si fa  riferimento. Sfogliando le pagine del libro, di cui francamente ho letto solo i primi quattro capitoli prima di lasciarlo nel fondo del baule, si intuisce come l’intento di chi scrive sia quello di mettere in risalto la turbolenta vita di Arthur Schiller, il primo proprietario della casa in questione, esistenza che si è conclusa in circostanze misteriose il 31 Luglio del 2046 probabilmente, ma senza dati certi, a seguito di una maledizione senza perdono. L’attenzione di Bertram nello scegliere i racconti da citare e le testimonianze da elencare culmina nell’ipotesi, esposta da uno degli intervistati, secondo cui Schiller fosse ad un passo dallo scoprire una pozione in grado di trasformare chiunque l’avesse bevuta in puro spirito. Questa teoria, nata ai tempi del decesso del pozionista e riportata a galla ora, dopo tutti questi anni, non ha fatto altro che inasprire il dibattito in merito alla casa della pozione interrotta, alla presenza o meno di Schiller sottoforma di spirito e persino alla sfortuna che sembra colpire chiunque acquisti quell’immobile. Che si tratti di realtà o di abile ingegno per riportare il proprio nome alla ribalta, la sola cosa certa che traspare, a mio avviso, è che Bertram ha incassato talmente tanti galeoni grazie alla pubblicità indiretta concessa dal dibattito scaturito, che può anche decidere di ritirarsi sul serio, magari direttamente nella casa di Bredon Street che, fatalità, è ora di nuovo senza un proprietario.

Julie Davidson

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By Vincent Stars | novembre 27, 2010 - 8:12 pm - Posted in Novembre 2066

Novembre porta sempre con se, per gli appassionati di Quidditch, l’inizio del campionato scolastico. Prima di passare in rassegna le squadre di quest’anno, è giusto soffermarsi un attimo su chi ci ha lasciato e su come s’è concluso lo scorso anno. Uscite da scuola, Krystal James ed Elisabeth Dark hanno preso la via del quidditch professionistico. La prima, Miss Tre su Tre ha accettato l’offerta dei Kenmare Kestrels, insieme alla francese Elenoire Glorbander e Nigel Jarvis, anche loro usciti solo pochi mesi fa da scuola. Se tutti noi ci aspettavamo comunque una carriera nel Quidditch di Nigel e, forse, di Elenoire, anche se in Francia, nessuno si sarebbe aspettato l’innesto della James che davano già nell’Accademia Auror con Benson Butler. La seconda, che ha battuto la James più volte nel campionato scolastico ( ed ora anche in quello professionistico ), ha scelto invece d’unirsi con le Holyhead Harpies che con lei cercano sicuramente il salto di qualità. Stephen Medicine, dal canto suo, ha  lasciato completamente la via del Quidditch per intraprendere quella delle Pozioni in Accademia. Da citare comunque l’acquisto dei Tutshill Tornados dell’ex Caposcuola Corvonero Relena Ho Tantissimi Nomi O’Neil, che dopo un periodo di stop dovuto ad un corso nell’Accademia Auror degli Stati Uniti, decide di tornare in Inghilterra per trovar gloria nel quidditch e magari assaporare le grandi sfide che l’hanno contraddistinta nel campionato scolastico. Questo rende orgogliosi sia i compagni di squadra che la scuola stessa, nonostante il ricordo vada al campionato scorso che non ha visto né vinti né vincitori per la sospensione a causa della scomparsa della nostra professoressa di Antiche Rune. Serpeverde è quella che ha lasciato un ottimo segno nei primi due confronti, ma che si sente beffata dopo anni senza così buoni risultati da esser in testa al campionato (ultimo campionato a favore dei Serpeverde risale al 2060/61). Le altre squadre hanno seguito chi più, chi meno, il ritmo dei verde-argento. Diciamo la verità: lo scorso anno era quello dei Serpeverde con un distacco impressionante di punti nella Coppa delle Case così come nel Campionato di Quidditch.

Mi sembra giusto perciò partire dalle Vipere di Hogwarts. Non è scelto a caso il nome dei Serpeverde visto che quest’anno come capitano ci sarà una promettente Ami Tess, pronta a colpire i propri avversari quando meno se l’aspettano. A darle una mano, il ritorno della McTroy che vuole riscattarsi dopo l’anno buio e lontano da qualsiasi gruppo scolastico, dedicandosi ad altro. I dettagli sulla sua passata occupazione li lasciamo all’Eco. Confermatissima invece Kairi Cooper che l’anno scorso, insieme alla Tess, è stata una delle piacevoli scoperte che hanno portato Serpeverde in vertice al campionato. Certo, importantissimo è stato il contributo della Dark e ci si chiede se quest’anno la sestina possa fare altrettanto battendo le combattenti Goldflower e Stevens su tutti. Il terzo titolare all’interno della rosa Serpeverde è sicuramente una sorpresa che probabilmente nessuno si sarebbe aspettato: Veii Theafting è stato schierato subito nella rosa della squadra delle Vipere contro ogni pronostico. C’è gente che pensa sia dovuto al soprannome che accompagna il secondino ( Mano della Gloria n.d. Vince ) o solamente un innesto per il futuro da parte del Capitano che ha visto un buon potenziale nel ragazzo. Spero vivamente per loro che abbia visto giusto. Ormai veterano, Devon Laury prende in mano il reparto dei Battitori lasciatogli in eredità da Stephen Medicine, accompagnato da Lawrence Owen nell’impresa di difendere ed offendere. Il Capitano sicuramente s’aspetta da loro una grande mano in copertura augurandosi una buona prestazione da entrambi vista anche l’esperienza. Esperienza che non manca di certo al portiere ormai rodato della squadra, Ginny Williams, al quale si chiede una prestazione delle sue per bloccare gli attacchi delle altre squadre se mai McTroy e compagni non si rivelassero efficaci. La squadra di Serpeverde quindi andrà a comporre il seguente schema:

Ginny Williams (Vc)
Kairi Cooper; Bianca McTroy; Veii Theafting
Devon Laury; Lawrence Owen
Ami Tess (C)

Note: Punto di forza della squadra è quello d’aver tra le proprie fila un’esperta Cacciatrice come la McTroy e la sicurezza della Williams e del suo capitano. Certo, alcuni dubbi possono sorgere sul ruolo che la sestina va a ricoprire ( Cercatrice ) dopo aver giocato un anno come Cacciatrice, ma ricordiamo che la Serpeverde è nata in quel ruolo. I suoi concasati, credo, potranno dormire sonni tranquilli almeno fino alla prima partita contro Tassorosso! Mal che vada, c’è sempre la Burton…

I Corvi invece partono da due punti fissi. Il loro capitano, Andreij Becket, che dopo anni trova finalmente gloria all’interno della squadra con un ruolo d’importanza immensa. Se pensiamo che quest’anno lui è il battitore con più esperienza, sulla carta, le aspettative sono sicuramente alte tra i Corvonero. Sarà lui a dover sfiancare tutti gli avversari che tenteranno di far male alla squadra. Che il suo sarà un ruolo di difesa per una poco esperta Cercatrice oppure d’attacco è tutto da vedere. Fatto sta che a dargli una mano ci sarà la Wolf che ha già dato modo di farsi notare durante questi anni e di portare a termine partite difficili anche con metà scopa. Sarà lei a dare una mano al capitano dispensando consigli ad un Oscar Trott che ha ben impressionato lo scorso anno, ma probabilmente un pò troppo esuberante per poter rientrare nei giocatori già maturi per il salto di qualità e facendo da mamma ad una giovanissima Niamh Davies che ovviamente dovrà farsi le ossa, ma alla quale rivolgo un grande "In bocca al Gramo!". Ad Aiutare Andreij nell’abbattere o difendere dai bolidi ci sarà il settimino Clovis O’Gilead, nonostante le insistenti voci di un suo abbandono all’inizio dell’anno. In caso contrario c’è un Melville pronto a farsi valere all’interno della squadra e magari prendere in eredità il capitanato. Il capitolo Cercatori è un pò un’incognita così com’è stato lo scorso anno per i Grifondoro. Andata via la James ci sono due aspiranti a prendere in mano le redini del reparto e magari stringere il Boccino per guadagnare centocinquanta punti e mettere una serie ipoteca sulla classifica e, quindi, sulla Coppa. Jennifer Hoongrie o Rebby MacMillan sicuramente saranno pronte per entrare nell’ottica del "Sono corvo e quindi Tronfio". Come poritere dovrebbe riconfermarsi Justin Parker, anche se, come per Clovis, le voci su un suo abbandono o un’inversione tra titolare e riserva sono veramente insistenti . Sylvie Whiteheart dovrebbe comunque assicurare una presenza costante per la squadra che si presenterà così:

Justin Parker
Oscar Trott, Alexsandra Wolf (Vc), Niamh Davies
Andreij Becket (C); Clovis O’Gilead
Jennifer Hoongrie

Note: E’ mio dovere ripetere che è solo un’ipotesi di squadra visto che ci sono troppe voci di corridoio che danno per lontani, ormai, Justin e Clovis. Ovviamente non è da Corvonero demordere e non si sa mai in una piacevole scoperta contro Grifondoro nella prima partita per vedere un ottimo spettacolo. Importante sarà l’aiuto del secondo battitore a rifornire Andreij mentre la Cercatrice dovrà almeno tentare di soffiare il Boccino ad uno delle sue avversarie.

Se i Corvonero hanno come punti fissi il loro capitano ed un elemento del reparto cacciatori, sicuramente i Leoni sono sicuri di trovare un trio affiatato come quello di Darsel-Gordon-Stars che durante gli ultimi anni non ha mai deluso le aspettative. Tutti si ricorderanno la partita contro Tassorosso dello scorso campionato dove hanno messo in ombra una cacciatrice del calibro della Glorbander. Nonostante auguri loro tante cadute dalla scopa e mille bolidi in testa ( Tiè! n.d. Vince ) la riserva che dovrebbe sostituire uno dei due, Sebastian Wancoso, ha già dato modo di saperci fare contro Serpeverde anche se quel giorno la Peterson era veramente messa male, quindi non conta più di tanto. Dall’altra parte invece, non credo che Seth Lucky potrebbe competere con tutti gli altri battitori che sono ad Hogwarts visto le prestazioni mai molto al di sopra della sufficienza quelle poche volte che l’abbiamo visto in campo. Se poi il compagno di reparto è da scegliere tra McKinnon e Thingread, credo che Grifondoro possa anche dimenticarsi un gioco di bolidi brillante ( cosa che non ha mai visto neanche quando c’erano Typhoon e Dalis, per inciso ). Nel reparto Cercatori invece confermata il Prefetto Rosalie Goldflower che spera di mantenere alta la prestazione e di prendere magari un boccino. L’anno scorso ha dato filo da torcere alla James ed è arrivata ad un passo dal boccino contro Tassorosso che sicuramente avrebbe dato un altro aspetto alla classifica dei rosso-oro, anche se sono certo che contro Serpeverde avrebbe potuto fare veramente poco. Sicura è la Berry a difendere gli anelli confermando che il sesto anno in corso ad Hogwarts ha praticamente quasi tutti quidditchari tra le proprie file.

Christine Berry
Heathcliff Gordon (Vc); Gregor Darsel (C); Vincent Stars
Seth Lucky: Luys Thingread
Rosalie Goldflower

Note: Non è che ci sia altro da dire per quanto riguarda i Leoni. Sicuramente è da pensare ad un futuro di questa squadra senza i suoi Cacciatori prospettando una squadra fiacca in questo reparto. Certo, se quest’anno non dovessero vincere, i Grifondoro possono anche dire addio per altri cinque anni alla Coppa del Quidditch, cosa che credo avverrà!

Infine i Canarini, dopo aver ritrovato la vittoria in campionato contro i Grifondoro lo scorso anno, si trovano con a capo una Joey Olsen sicuramente motivata. Conoscendo un pò il clima a Tassorosso, sono sicuro che Elenoire e Nigel abbiano incoraggiato la settimina che si ritrova a fare i conti con due assenze importanti, ma solo fisicamente. Convinto di uno scambio di gufi abbastanza assiduo tra i tre visto quanto sono vicini al Quidditch, Tassorosso riparte dalla conferma dei due battitori dello scorso anno. Joe Greywood, fresco del vicecapitanato, e Rowena Abyss che hanno sempre dato una sicurezza, anche se a volte apparente, ad un reparto che ha fatto forte la squadra della Olsen in passato. Come sue compagne di reparto, invece, la settimina ha scelto di confermare la Roines, nonostante alti e bassi nel suo rendimento durante gli anni, e una Azrael Mistral che per ora d’interessante ha solo il nome, non potendola giudicare sulla prestazione in campo. La Cercatrice è sempre la stessa e sembra che finalmente Tassorosso abbia trovato una costanza non indifferente sotto questo punto di vista. Infatti, dopo aver preso un boccino, la Stevens è diventata una specie di grande capello di Sherpenbite: tutti i concasati la toccano prima di un esame o una partita, diventando un portafortuna vivente per i Canarini. Anche a difendere gli anelli ci sarà una vecchia conoscenza dei quidditchari: una Lucky che è chiamata a fermare Darsel, Wolf, McTroy e compagni.

Juliet Lucky
Hailey Roines; Joey Olsen (C); Azrael Mistral
Joe Greywood (Vc); Rowena Abyss
Meredith Stevens

Note: Sembra un pò la stessa situazione di Corvonero lo scorso anno dopo l’uscita di scuola di parecchie glorie. Ovvio che dopo la partenza di Nigel ed Elenoire la squadra di Tassorosso viene un pò meno nella sua pericolosità nonostante possa vantare appunto sull’effetto sorpresa dei nuovi acquisti per poter mettere in difficoltà gli avversari.

A questo punto, mi scuso per tutti coloro che fanno parte di una delle precedenti squadre e non sono riuscito a citare anche perchè quest’articolo è già fin troppo lungo ed Anne non me l’avrebbe lasciato pubblicare con un altro rotolo di pergamena che parla delle sole riserve. Ringrazio anche Robert che mi ha aiutato nel scrivere la parte che riguarda i Grifondoro: Sempre molto gentile, devo dire. Che altro? Al prossimo Hold the Snitch e soprattutto: BUON CAMPIONATO!

Vincent Stars & Robert McReady

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By Anne Burton | - 11:57 am - Posted in Novembre 2066

 

Per una volta la mia attenzione deve spostarsi lontano dal Quidditch e, a dirla tutta, anche oltre i confini inglesi, arrivando niente meno che in Francia. Parte del territorio della Bretagna, come ho scoperto non da poco tempo, è occupato dalla Foresta di Paimpont, conosciuta dai babbani per la flora rigogliosa, la variegata fauna e alcune di quelle che vengono da loro classificate come leggende più o meno fondate. Per la comunità magica francese ma non solo, invece, il nome della foresta in questione è più facilmente ricollegabile ad un altro termine (Brocelandia) e sicuramente al probabile epilogo della storia di uno dei maghi più noti e apprezzati: il pluricitato Merlino. Storia e mito si sono intrecciati tra di loro lo scorso 24 Novembre quando, a seguito dei violenti e protratti temporali che si sono abbattuti per più di un mese sul nord ovest della Francia, l’inaspettato e sorprendente smottamento del terreno ha letteralmente risucchiato parte dell’albero e delle pietre indicate dai babbani come possibile tomba del mago medioevale.

La prigione del mago a Paimpont si dice sia segnalata da un albero e da alcune pietre, ai piedi dei quali ogni anno i viaggiatori lasciano collane di fiori, lettere con desideri e regali, in attesa che lo spirito di Merlino venga risvegliato

Questo è uno dei trafiletti che ho trovato cercando informazioni in merito alla presunta tomba di Merlino e la sua collocazione proprio all’interno della foresta francese. A differenza dei babbani, però, bisogna tener presente che la comunità magica ha da sempre ritenuto come maggiormente veritiera la teoria formulata da Robert De Boron in uno dei suoi poemi. Secondo lo scrittore del XV secolo, infatti, Merlino sarebbe stato imprigionato per l’eternità all’interno di un castello invisibile, teoria che si sposa alla perfezione con quanto riportato in una profezia predetta alla famiglia del mago. Come le vicende di Merlino ci hanno abituato , però, la sacralità ed il mistero che avvolgono la sua figura sembra proprio che abbiano in serbo altre sorprese. A seguito dell’evento naturale verificatosi nella Foresta di Paimpont, infatti, il Ministero della Magia francese, dapprima semplicemente curioso, ha ritenuto infine di dover intervenire in prima persona sia per sistemare quanto successo, sia per evitare che i babbani presenti sul luogo potessero divulgare alla stampa la scoperta di una piccola camera sotterranea al di sotto della presunta tomba. Nonostante si continui a sostenere ed avvalorare la teoria di De Boron, la scoperta della camera e soprattutto il ritrovamento fatto al suo interno, non possono di certo essere taciuti all’interno della comunità magica. Dalle notizie trapelate, le sole certezze che si hanno sono quelle relative alla presenza, sotto la superficie del terreno, di un piccolo cerchio di pietre (una Stonehenge in formato molto ridotto in pratica) al centro del quale è stato ritrovato un cofanetto con all’interno una chiave ed un pezzo di pergamena ormai logorato dal tempo. Analizzati da maghi esperti entrambi gli oggetti non presentano alcuna maledizione, anche se il modo in cui sono forgiati così come i caratteri runici tracciati sulla pergamena, lasciano presupporre senza ombra di dubbio che possano risalire all’epoca dello stesso Merlino. Come se non bastasse, le poche parole che è stato possibile recuperare non aiutano di certo a capire a cosa possa servire la chiave in questione, ma si limitano solo a citare la presenza di altri luoghi:

Otto i luoghi da visitare

Quando la notizia ha raggiunto le coste inglesi la gran parte degli storici della Magia, così come i maghi comuni, si è divisa tra il giudicare il ritrovamento come il primo passo di una realtà ben più ampia e complessa o l’ennesimo tentativo di truffa. Il Ministero della Magia francese, dal canto suo, ha affidato lo studio della chiave e del frammento di pergamena ad Aubert Fournier, massimo esperto e studioso francese della vita di Merlino. Schivo e di poche parole, lo storico si è ritirato anni fa nella casa di famiglia alla periferia di Quimper dopo che alcune sue teorie sugli anni di esilio di Merlino sono state bollate come "bolidate di proporzioni immani". Qualsiasi possa essere l’opinione in merito a questo ritrovamento, però, è innegabile che ciò che è successo nella Foresta di Paimpont rischia di rimescolare le carte in tavola, soprattutto all’interno delle comunità magiche, sia per la curiosità che ha sempre suscitato la figura di Merlino, sia per le potenzialità dimostrate dal mago durante la sua vita. Certo, dopo quanto successo la notte del 23 Novembre ad Hogwarts, stando a quanto ho sentito in giro e al blaterare di alcuni miei coetanei del sesto anno sulla presenza di una statua di Merlino in fondo al Lago Nero, le alternative possibili mi sembrano solo due: o Merlino si è risentito perchè qualcuno ha scordato qualche anniversario legato al suo ricordo oppure ha finalmente scoperto che la figurina di Morgana è venuta molto meglio della sua e adesso si sta rotolando nella tomba, ovunque essa sia. Quello che ci si dovrebbe chiedere in primo luogo, a mio avviso, è però a cosa possa essere servita una chiave del genere, perchè anche un troll arriverebbe a capire che dove c’è una chiave generalmente c’è anche una serratura.

Robert McReady

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By Vincent Stars | novembre 23, 2010 - 7:45 pm - Posted in Novembre 2066
I bulli sono veramente bulli?

Credo che mai come quest’anno ci siano stati messaggi in bacheca di persone che hanno paura di altra gente. D’altro canto, io sono immune a tutto questo poichè riesco a rimanere lontano dai "bulli" della scuola rifugiandomi nel mio luogo segreto e soprattutto perchè, diciamocela, siamo noi che creamo queste figure di spicco, in senso negativo, all’interno della nostra comunità. Per esempio, l’altro giorno ero nascosto dietro alla Strega Orba del Terzo piano con il mio foglio di pergamena, mentre cercavo di capire perchè la statua abbia questo nome strano e, per caso, ho seguito il discorso di due secondini random che passavano di lì. In poche parole, stavano scappando da un certo Veii ed il suo compare Goran per non essere appesi a testa in giù per i pollici alle torce dei Sotterranei. Ora, da quanto mi dice un informatore, questo Veii è alto poco più di una ciliegia, oltre ad essere sempre accaldato (fatti controllare dalla Moonshine, non vogliamo epidemie qui dentro): come fa a sollevare due secondini ed appenderli a testa in giù? Al massimo potrà fare uno spartichiappe con un Accio, come fece Typhoon durante il Torneo di Duello con il nostro Viceredattore Capo. Non ho mai stretto la mano all’ex settimino per questo suo colpo di classe! Rimanendo sempre sull’argomento bulli, riprendendo la questione messaggi in bacheca, ho notato che anche che ci sguazza per bene la nostra Caporedattrice, Anne Burton. Credo che la sua aura di malvagità sia ancora ben lontana dagli standard dei Serpeverde, visto che molti non hanno preso sul serio il messaggio di una certa Annabelle. Su tutti i Grifondoro dell’ultimo anno che hanno lasciato intendere che la Burton più che malvagia intimidatrice al massimo può ambire ad essere baciata da un Dissennatore o fare l’uncinetto disegnando zucche su maglie di lana. Un’altra considerazione che mi tocca fare è, poi, che molti se le cercano un po’. Immaginate che ho sentito un gruppo di sestine ben assortito che borbottava fitto nel Cortile di nome immagine Trasfigurazione ( ovviamente io ero nascosto dietro ad una colonna del porticato ) contro la Serpeverde Williams e sul comportamento della Fowl: dai, anche uno come me ha capito che la Corvonero si fa dettare i messaggi dalla Serpeverde! Che poi, la Williams non è che abbia tutte le rotelle al suo posto e suppongo lo sappiano anche i professori visto che la lasciano fare, soprattutto Rootword. In Sala Comune poi si vocifera che Oxter McTroy sia uno dei bulli più cattivi che abbia avuto Hogwarts. Consapevole che questa babbanata l’ha sparata probabilmente uno dell’Eco e che noi, da bravi Tassi, abbiamo cercato d’assecondarlo per non creare dispiaceri, devo comunque riportare la vicenda a favore di quest’articolo. Oxter, so che starai leggendo questo articolo visto che ho appena lasciato una copia della Voce sul tuo letto mentre ti stavi docciando, posso smentire? Cioè, io e lui quasi dormiamo insieme, figuriamoci se va a minacciare qualcuno nel suo segretissimo posto segreto o per i Corridoi! Sono sicuro, invece, che il tizio dell’Eco avrà frainteso il comportamento del nostro Prefetto che impone una certa autorità, cosa che la spilla richiede. Rimanendo in tema di spille, per concludere questa mia considerazione sul comportamento di alcuni ragazzi all’interno di Hogwarts, ho condotto un piccolo e breve sondaggio. Ovviamente chi ha risposto alle domande non sa per quale fine le erano state poste per pura salvaguardia del mio lavoro. Tra chi s’è abbandonato ai ricordi di una Camden e della sua rivolta contro McBryant e chi ha dichiarato di non temere nessuno perchè è figlio dell’Alto Magistrato dei Magistrati del Magistero, ne è seguito che i personaggi ad essere più temuti all’interno della scuola sono Syd Mayson e Dalila Medicine. Alcuni dicono che il Caposcuola sia perennemente incavolato nero ( come dar torto? ) e che cerchi ovviamente qualcuno con cui parlare visto che gli manca tanto la White. Ovviamente tra lui e il Malcapitato l’ascoltatore non c’è mai troppo feeling: col cuore spezzato ovviamente il Serpeverde non può che schiantare la gente. Un po’ più di tatto, ragazzi, dopotutto cerca solo un amico con cui parlare. Syd, i Tassorosso sono dei ragazzi per bene. Possiamo sempre darti un abbraccio se ne senti il bisogno. Per Dalila la situazione è diversa. Non credo che sia una persona cattiva e soprattutto temibile, ma piuttosto gelosa visto che al suo fianco ha un personaggio di un certo spessore: Milo Meister! Anch’io sarei un po’ invidioso se un fratello mi rubasse la scena e tutti gli applausi. Ragazzi, cercate di dare un po’ più di consenso anche alla Caposcuola, così lei non sarà costretta a schiantare voi e Milo. Credo che dal segretissimo ripostiglio delle scope al quarto piano sia tutto! Mi raccomando: non esistono i bulli, ma solo persone fragili come i nostri Caposcuola Serpeverde!

Leonard Wright
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By Anne Burton | - 7:27 pm - Posted in Novembre 2066

 

CruciOverba

1. E’ buona sia come succo che come budino
2. Indispensabile a Pozioni
3. L’attuale Preside di Hogwarts
4. Creatura sacra per la Graveyard
5. Dimora della Piovra Gigante
6. E’ una runa di distruzione
7. Sede dell’annuale Coppa di Triquidditch
8. Si usa contro i Dissennatori
9. E’ conosciuta anche come Miss Zucchero
10. Vive negli alberi da bacchette
11. Incantesimo che acceca

 

Test

Trova la tua runa

1. Durante una lezione il docente è costretto ad allontanarsi dall’aula lasciando la tua classe da sola per il resto delle due ore previste. Tu:

a) Maledici Gamp e la sua legge che impedisce di trasfigurare qualcosa in cibo.
b) La prima partita di Quidditch è tra due giorni, meglio ripassare gli schemi disegnandoli su una pergamena o, al massimo, correre avanti e indietro per l’aula.
c) Passi il tempo a scrivere. Che si tratti della lista delle cose da fare, dell’elenco di chi devi schiantare o un articolo da presentare, poco importa.
d) Apri il libro di testo ed inizi a studiare il prossimo argomento visto che se il docente non si fosse allontanato l’avrebbe spiegato sicuramente.

2. Scegli istintivamente una di queste parole senza pensarci troppo

a) zucca
b) aria
c) nero
d) pagina

3. In un’ipotetica classifica di luoghi del castello dove trascorrere il tempo quale tra i seguenti occupa il primo posto per te?

a) Sala Grande
b) Campo di Quidditch
c) Non ho preferenze
d) Biblioteca

4. E’ il compleanno del/della tuo/a migliore amico/a (supponendo che tu ne abbia uno/a). Per festeggiare decidi di regalargli/le :

a) La torta, ovviamente. Bella, farcita a dovere e abbastanza grande da poter avere per te la fetta più grande.
b) Vestiti, ma comodi, protettivi e quanto più aerodinamici. Praticamente l’ideale per qualsiasi sport.
c) Una pila di fogli su cui hai appuntato a dovere ogni ricordo comune che avete condiviso o una serie di imprecazioni verso le persone che mal sopportate, si tratta pur sempre di condivisione.
d) Un libro che approfondisca la sua materia preferita e che tu hai già letto da cima a fondo prima di incartarlo, ma solo per controllare che ci fossero tutte le pagine, sia chiaro.

Soluzioni


MAGGIORANZA DI RISPOSTE A : PANCHUZ : Il glifo (simbolo, segno o come lo si vuol chiamare) di questa runa è un semicerchio abbastanza prominente che sembra avere un inizio, ma non una fine ben determinata. Questo dipende in realtà dai domini che sono associati a questa runa, riconducibili e spiegabili al meglio se ci si rifà al termine colloquiale di "pozzo senza fondo". I domini di Panchuz sono, infatti, i seguenti : pancia, cibo, cucina, ozio, muffin, Gregor Darsel, panca, arrosto e, ultimo, ma non meno importante degli altri, dieta. Ma solo nel caso che la runa sia rovesciata. 

MAGGIORANZA DI RISPOSTE B : MUSCOLAZ : Il glifo di questa runa è difficile da incidere se non si è armati di buona pazienza e di una certa dose di capacità critica. Gli influssi di questa runa, infatti, fanno si che chi ne risente particolarmente tenda a disegnare le due "onde" da cui è formato il suo segno, in modo abbastanza sproporzionato e più grande. I domini di Muscolaz sono fondamentalmente questi: bolidi, spogliatoi, correre, anello, erba, coppa, volo, Dirk Hargreaves, pluffa e scopa. Qualcuno sostiene che si debba associare anche un altro dominio: saturazione.

MAGGIORANZA DI RISPOSTE C : PIUMWAZ : Questa runa presenta un glifo frastagliato caratterizzato da tratti ascendenti e discendenti, segno inequivocabile dell’altalena e del contrasto di domini che la contraddistingue. Essendo una runa molto complessa, il suo utilizzo va a coincidere con quello delle rune che le si affiancano nel legame visto che è difficilmente incisa da sola per il contrasto che si verrebbe a creare. Tra i suoi domini più noti possiamo ritrovare i seguenti : pergamena, grafia, buone intenzioni, diario, simboli, rottura, parole, comunicazione, Alfred Lewis, cattive notize e, fatto non ancora accertato ma probabile, Voce e studenti.

MAGGIORANZA DI RISPOSTE D : BOOKUZ : Il segno di questa runa non è altro che un rettangolo esterno che ne contiene altri due al suo interno, molto semplice da incidere quanto difficile da tenere sotto controllo una volta che viene tracciato. La "grandezza" di questa runa è direttamente proporzionale al mago o alla strega che se ne serve, con il risultato che se a tracciarla dovesse essere un ipotetico Troll non avrebbe probabilmente alcun effetto. I domini di Bookuz sono prevalentemente: polvere, tomo, silenzio, occhiali, prestito, sedia, scuola, apprendere, Michael Cerfield, noia, cultura. Si sta valutando la possibilità che la condizione di molte studentesse di Hogwarts dipenda dall’aver Bookuz rovesciata tatuata da qualche parte.

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By Anne Burton | - 5:20 pm - Posted in Novembre 2066

Uoh, ciao ragazzi! E’ il vostro meraviglioso Davis che vi scrive niente meno che di Hogsmeade, per molti la Capitale dei Balocchi . Oggi è una giornata soleggiata, splendida, dalla frizzantina aria del primo timido inverno. Ma no, non credo che vi interessi, almeno non questo. Piuttosto, l’ultimo finesettimana fuori dal castello sono andato ad Hogsmeade con Frenklien, il mio migliore amico. Un tipo tosto, si, io ve lo consiglio davvero…ma non è Frenk il succo del discorso, no, piuttosto..?! Siamo andati – sempre io e Frenk, appunto – a fare un giro nella suddetta capitale dei balocchi e…cos’hanno visto le mie fosche pupille?! Dei biscottini a forma di accessori del Quidditch, meravigliosi! Incuriositi, siamo entrati a chiedere alla proprietaria del negozio, una certa Nadìne Lanchza (che, tra l’altro, complimentoni alla mamma), come le fosse venuta l’idea. Dopo aver ripulito il pavimento dato il continuo sbavare di Frenk – perchè era lui a sbavare, non io eh – la deliziosa Nadìne ci ha onorato di alcune spiegazioni. "L’idea mi è venuta sentendo parlare mio figlio di Quidditch, sempre in un modo così appassionato e coinvolto" Spiega Nadìne " Insomma, come per mio figlio, il Quidditch è la passione di molti, no? E anche i dolci lo sono. Dunque perchè non unire le due cose per creare un qualcosa che soddisfi il palato e gli occhi? Sono carini, sono buoni e sono tanto, tanto friabili. Dentro c’è l’ingrediente segreto che mamma metteva nei suoi dolci, ma…beh, non posso certo dirvi di cosa si tratta, altrimenti non sarebbe più un ingrediente segreto. Confesso che sono piaciuti a molte, molte persone. Pensate che mi hanno persino domandato di vendere la ricetta ai grandi distributori di dolci, ma ci sto ancora pensando. Vorrebbero farne, a quanto ho capito, un famoso snack sponsorizzato dai giocatori di Quidditch più famosi." Incuriositi dalla breve spiegazione di Nadìne, abbiamo deciso di provare questa fantasticheria. Anche perchè, diciamocela tutta, eravamo particolarmente scettici dopo la descrizione della bella proprietaria, tanto che agli inizi, Frenk – è sempre lui il malizioso – pensava fosse una pazza, egocentrica e megalomane con manie d’onnipotenza. E invece, quando ne abbiamo assaggiato uno, è come se ci si fossero aperte le porte del Paradiso: non si capisce bene quali siano gli ingredienti che Nadìne ha usato per generare questo miscuglio di prelibatezza e dolcezza, ma vi posso garantire che, una volta in bocca, il contrasto fra friabile e…uhm, zuccheroso, si, vi farà brillare gli occhi. Ed oltre che buoni sono pure belli da vedere visto che ci sono tutte le forme degli accessori adoperati nello sport da cui prendono ispirazione. Ci sono, infatti,  le pluffe, i boccini, i bolidi, le mazze, le scope ed anche gli anelli. Dopo averli mangiati un po’ tutti, praticamente – e solo perchè Frenk mi ha costretto, sia chiaro – abbiamo chiesto a Nadìne se avesse già dato un nome a questi suoi “piccoli piaceri”. " Quiddibiscuits" ci ha risposto " …lo trovo un nome così carino! In fin dei conti, un po’ come succede per i Quiddibiscuits stessi, anche il nome mescola originalità e tradizione in un connubio nuovo, mai sentito. Quasi volesse richiamarne la ricetta" Nel vedere tanta passione negli occhioni verdi di Nadìne, nè io nè Frenk abbiamo avuto il coraggio di farle notare che, il nome, non è poi così originale e nuovo come le sembrava. Anzi, ci pare abbastanza scontato, ma siamo stati carini ed educati con lei tanto che, quando ci ha chiesto cosa ne pensavamo, abbiamo sorriso ed annuito. Tipo come si fa coi matti, ma Nadìne non è affatto matta. Secondo me è una sorta di genio incompreso. Fosse stato per me li avrei chiamati “I Friabilidditch”o una roba simile, ma alla fine ho optato per stare zitto. Come al solito mi dilungo troppo, ma spero abbiate capito comunque il succo dell’articolo, miei cari lettori! Io vi consiglio vivamente di provarli, quando vi recherete ad Hogsmeade, anche perchè ne vale davvero la pena. Con la speranza di non avervi annoiato e di avervi invece aperto gli occhi su cosa comprare quando andrete alla capitale dei Balocchi vi saluto con un sorriso ed un abbraccio. Questo per le ragazze, s’intende, ai ragazzi mando una virile stretta di mano. A presto!

 Davis Dacbon

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By Anne Burton | novembre 22, 2010 - 5:09 pm - Posted in Novembre 2066

Lettori e lettrici abituali o semplicemente chi si ritrova a posare lo sguardo su questo articolo così per caso, questa volta voglio attirare la vostra attenzione su un piacevole posto dove passare qualche giornata di svago quando si può. Qualcuno magari sarà davvero contento di una scoperta simile, altri lo conosceranno già o ne avranno perlomeno sentito parlare. Mi riferisco al Caffè Horklump, un locale che non molti conoscono situato nell’adorata Hogsmeade a due passi da Stratchy&Sons. Ho avuto modo di passarci davanti durante l’ultimo week end al villaggio e devo ammettere che è davvero molto carino ed interessante, se qualcuno poi volesse farci un salto nel periodo che precede le feste, non se ne pentirà. Mi raccomando, non fatevi intimorire dall’insegna cigolante che raffigura un innocuo fungo rosa con dei ciuffetti neri, nessuno ha intenzione di avvelenarvi! Si tratta semplicemente della pianta o, meglio, della creatura da cui il locale prende il proprio nome. Una volta varcata la soglia si può notare un locale carino tenuto in ordine con avvisi appesi su tutte le pareti per i più disparati motivi, dallo smarrimento di oggetti allo scambio di libri. Non sperate però di trovare sgabelli al bancone; se volete accomodarvi troverete dei tavoli di tutte le dimensioni e state certi che potrete tranquillamente prender posto ad uno di questi, indipendente da quanto sia numeroso il vostro gruppetto. Se poi avete un talento nascosto che avete voglia di mostrare a tutti, questo è davvero il posto adatto per le vostre intenzioni visto che c’è addirittura un palchetto sul quale gli aspiranti talentuosi potranno esibirsi davanti a tutto il locale, certi di essere ascoltati. Non vergognatevi, sono certa che nessuno vi manderà via dal locale se la vostra performance non è delle migliori; al massimo vi potrebbe arrivare in faccia qualche Muffump  della casa da parte del pubblico improvvisato. I Muffump sono come teneri muffin perciò non correte nessun pericolo, dovreste preoccuparvi di più a ricevere in testa degli Horkotti, biscottini tanto buoni ma decisamente dall’aria più pericolosa di un muffin. Il Caffè Horklump, come dicevo, è un posto dove si riuniscono anche persone di cultura tanto da essere nato proprio sotto questo auspicio, come ci ha raccontato il proprietario, Marcus Melville. I frequentatori del locale appartengono comunque alle tipologie più disparateo, da aspiranti attori a musicisti, fotografi, o qualunque altra categoria possa venirvi in mente. Non sono solo gli artisti a frequentare il locale; maghi e streghe si riuniscono infatti per discutere pacatamente sugli argomenti alla ribalta, anche questi molto vari: si va dalle questioni di un certo peso riguardanti il Ministero della Magia a semplici e leggere conversazioni sui frappè. In più, anche ciò che viene servito dal personale (sempre gentile e disponibile alle vostre esigenze) è molto variegato, per intonarsi alla perfezione a chiunque entri nel locale: possiamo trovare caffè per i più stressati, tè per gli amanti delle abitudini, tisane e infusi di vari tipi in base all’umore del giorno. insomma, ce n’è veramente per tutti i gusti! Un posto tranquillo dove passare un paio di ore in tutta serenità e divertimento, con personale davvero lodevole e con la possibilità di assistere anche, perchè no?, alle esibizioni rivelatrici dei vostri amici o, ancora meglio, alle vostre.

Margareth Lowenn

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