By sebbie | giugno 8, 2017 - 2:02 pm - Posted in Maggio-Giugno 2073

La Voce degli Studenti è il nome di questo giornale che a tutti è piaciuto leggere almeno una volta. Persino ai pigri che preferirebbero buttarsi dalla torre di Astronomia piuttosto che ritrovarsi a leggere altre parole impresse su pergamena – come nei libri – l'hanno letta almeno una volta in vita loro. La Voce degli Studenti, come dice il termine, nasce dalla possibilità di parlare a proprio nome di problematiche della vita, del castello, di qualsiasi cosa si voglia denunciare o condividere a nome degli altri.
La Voce nasce come obiettivo di sfogo di qualcuno, diventa di altri, assume un nome e riesce a divenire persino un hobby. Un momento di assoluta allegria, così come sarebbe altrettanto bello leggere un articolo prima di andare a letto, a colazione mentre i gufi ci volano sopra la testa per l'arrivo della posta.
Due studenti non riceveranno più la loro rispettiva posta.
Non li conoscevo per niente bene, nonostante entrambi fossero miei concasati e avessero soltanto un anno più di me. Forse anche per questo mi sembra una sottospecie d'insulto l'idea di mettermici io stessa e dedicare il mio tempo, su questa pergamena, nei confronti di persone che non conoscevo davvero. A tentare di parlare a nome di tutti coloro che avrebbero potuto rendere maggiormente un omaggio nei loro confronti, tra banchi di Scuola o condivisione di manuali di testo. Sebbene entrambi non fossero un esempio di condivisione proficua con il mondo circostante, rintanandosi nella bellezza di un rapporto quasi unidirezionale fatto di loro stessi e nessun altro. Perché se mi chiedono di pensare a Sidney penso a questa figura calma, pacata. Ma penso anche a Leon. Inevitabilmente sempre collegati, vicini. E se penso a Leon penso a Sidney. Probabilmente raramente li ho visti separati, per quanto io per prima non sia una che nota poi troppo le dinamiche sociali con cui  ogni membro della mia singolare casata va avanti nella vita.
Chissà cosa c'è nella testa di ciascuno di noi. A quanto pare Sidney e Leon sono scappati da Hogwarts di loro spontanea volontà, così come sono saltati nell'acqua di loro spontanea volontà. E lì ci sono rimasti.
Troppa voglia della vita tanto da cogliere sfumature che noialtri non coglieremmo mai?
Ripenso a come ognuno di noi avrebbe potuto evitare questa tragedia, ripenso alla mancata accettazione del diverso. Ripenso alle continue battaglie del Diversity Matters o del WWFFB,  potrei addirittura spendere parole al riguardo, ma non interesserebbero davvero a persone come Sidney o come Leon che se non avevano speranze nei confronti della vita è perché qualcosa in loro è scattato o si è rotto. Tanto da portarli a lasciare Hogwarts, fuggire fino a Moher e ritrovarsi su quella scogliera. Avevano l'espressione serena, ha detto Jeff Quincy de La Gazzetta del Profeta. Mi piace immaginare che ci sia stato un momento in cui entrambi si siano finalmente sentiti parte di qualcosa, che abbiano guardato tanto in alto da scegliere di volare, come corvi, nel cielo. O come aquile, libere da qualsiasi legame con la terra.
"Ricordiamoli in vita, per quello che ci hanno donato e regalato in questi anni, teniamo vivo il loro ricordo, solo così saranno in pace", sono state parte delle parole che la Preside Welkentosk ha speso per i due ragazzi in questione. Lo so che c'eravate, c'ero anche io, ma non fa mai abbastanza  male leggerle. Quando qualcuno non c'è più resta soltanto un vuoto e così come ci saranno persone disinteressate dalla vicenda, voglio dire a tutti coloro che sono rimasti scossi dalla situazione, che è dalle crepe che entra la luce. "Ci si rialza, come si sono rialzati tutti gli altri prima di noi e come continueranno a farlo dopo di noi, quando avremo oltrepassato i cancelli di questo castello. Ci rimbocchiamo le maniche, prendiamo i nostri pesi e li portiamo sulle spalle, schiena eretta, testa alta, mento fiero".

In alto le bacchette.

Jacquelyn Pearse. Fiera quartina Corvonero, spesso decanta le lodi di Cosetta e ringrazia mentalmente l'universo per essere finita in una casata tanto astuta e intelligente. Animalista accanita, membro del WWFFB scolastico e puntigliosa quanto basta per stare sul naso agli studenti più distratti o almeno precisi tanto quanto lei. Ha spesso il sorriso sulle labbra e l'aria innocente e genuina che si porta dietro chi non ha ancora visto nessun male nel mondo. Lunghi capelli bruni e aspetto da principessina inglese quanto basta. E' gentile e dolce, anche se sempre più sessista, per la gioia di pochi – sempre a favore dell'universo femminile, ovvio. Si dice abbia una cotta per Devon Laury, ma lei risponde che è unicamente per l'amore della materia e degli animali, se passa il tempo a guardare l'insegnante con estrema attenzione e che di certo non sono occhi da Amortentia, quelli che rivolge al giovane assistente.
By Anne Burton | giugno 6, 2017 - 10:37 am - Posted in Maggio-Giugno 2073

Estate, per la maggior parte degli studenti di questa Scuola di Magia, significa sopratutto assenza di coprifuoco, nessun Elfo Domestico che ti sistema la camera e, soprattutto, un grandissimo NO a tutto quello che riguarda compiti, verifiche, interrogazioni a sorpresa o voti con cui dover fare i conti. Come ben sapete, tuttavia, esiste anche un'altra estate, ovvero quella che solitamente colpisce gli individui sopravvissuti ai G.U.F.O. o quelli che hanno appena sperimentato il primo anno scolastico senza l'obbligo di seguire tutte le discipline in programma.
Questi mesi dell'anno – tendenzialmente – non sono chiamati con il nome della stagione, non dai diretti interessati perlomeno, quanto con le varianti di rito che vanno da lavori forzati, manovalanza non retribuita, stavo meglio quando la Macntyre mi guardava storto o – meno comunemente – quei due mesi in cui ho imparato a fare qualcosa di veramente pratico. Più volgarmente e magari da chi vive ancora beatamente i due mesi estivi come una vera e propria vacanza, questa strana dimensione degli studenti più grandi viene chiamata stage. Tirocinio. Apprendistato. In qualsiasi modo vogliate definirlo, tuttavia, ciò che non cambia è il modo in cui la Comunità Magica prova a farci capire per tempo quelle che possono essere le strade giuste per noi o quelle che – Tosca ce ne scampi e liberi – è meglio capire da subito come evitare.
Nonostante i principali centri nevralgici di formazione non si siano ancora fatti sentire in merito alle intenzioni estive dedicate a giovani maghi e streghe, tuttavia, basandomi su quella che è la consuetudine e su ciò che gli ultimi mesi mi hanno posto sotto gli occhi, posso azzardare qualche ipotesi in merito a ciò che sarà, dando per assodato che – se c'è una cosa che il nostro Ministero della Magia cercherà di sottolineare – di certo quest'anno gli stage formativi dovranno essere pubblicizzati su larga scala, anche (o soprattutto) in barba a quel che ci racconta la cronaca estera. 
Pensiamoci solo per un momento e proviamo ad immedesimarci nell'attuale situazione del Ministero della Magia del Regno Unito: la Confederazione Internazionale ti ha messo nel mirino della propria bacchetta come osservato speciale, alcuni Ministeri della Magia – senza girarci attorno: quello francese – non perdono occasione per far notare le tue pecche, un po' come il fratellino geloso che si pavoneggia davanti alla mamma mostrandosi come quello buono, bravo e soprattutto diligente e, non dimentichiamolo, per quanto tu cerchi di sforzarti per darti una sistemata e dimostrare che gli incontri dell'antikiller anonimi qualche frutto lo stanno dando, c'è in giro qualche buontempone che cerca di paralizzare la tua Scuola di Magia o ha trovato un nuovo modo per sfruttare le figurine delle Cioccorane. Che faresti, tu, davanti ad uno scenario del genere? 
Come minimo, mi verrebbe da credere, mostrare al resto della Confederazione che il futuro della tua Comunità Magica posa ancora su solide basi e che gli studenti che tutti immaginano come disadattati sociali pieni di paranoie e fobie in realtà sono il fior fiore della Comunità, dovrebbe essere una delle priorità. E come si realizza tutto questo, all'atto pratico e nell'immediato? Fornendo delle attività che possano corroborare l'idea che vuoi dare, ovviamente, mostrando allo stesso tempo come non solo i giovani maghi e le giovani streghe non scappano via a gambe levate davanti ad un ipotetico fiore sconosciuto o quando hanno davanti una pozione di cui non conoscono vita, morte e miracoli, ma – capito il reale insegnamento della vita – si accostano ad una disciplina così antica con la giusta predisposizione e la voglia di imparare quelle che sono le differenze tra essere un Pozionante ed essere una spietata megera che odia qualsiasi forma di vita al di là della propria.  
Ecco quel che mi aspetto, dunque, dalla predisposizione ministeriale per i prossimi mesi, a costo di essere smentita dai fatti – capita spesso, del resto – o di dovermi ricredere seduta stante.

a) Più tirocini accademici, perché formare i maghi e le streghe di domani che dovranno specializzarsi in determinati settori, equivale a voler incentivare la conoscenza di ciò cui si va incontro sin da subito. La riforma delle Accademie, quella che doveva fungere da volano per il rilancio delle stesse attraverso un unico polo, non sembra aver dato gli esiti sperati, infatti. A meno che il totale anonimato con cui le cose vanno avanti non fosse uno degli intenti voluti ed auspicati – in quel caso direi che siamo a cavallo – ed è quindi logico attendersi che le Accademie si muovano in qualche modo per attirare nuove generazioni. Conoscenza è potere, direbbe Cosetta.

b) Una rivisitazione degli attuali programmi del San Mungo quanto a tirocini. Che la vena compassionevole verso il prossimo stia decadendo penso sia sotto gli occhi di tutti ormai da qualche tempo, soprattutto a seguito delle ultime classi che si sono magate. Che questo andazzo sia dipeso più dal fatto che siamo tendenzialmente portati a finire sempre più spesso dal lato sbagliato del lettino d'ospedale, potrebbe anche esser vero, ma credo che un nuovo impulso alla professione di Guaritore o di Infermiera debba (e possa) trarre giovamento da corsi di primo intervento aperti durante i mesi estivi. Metti che fasciando un manichino ti rendi conto che non è diventare una fashion witch, quello che ti interessa fare del tuo futuro…

c) Il grande punto interrogativo che mi resta – paradossalmente – è proprio quello che riguarda il Ministero della Magia e le vie che Alexandria Lloyd e compagnia possono trovare per cercare di risollevare l'apparenza di qualcosa che nella maggior parte dei casi può esser visto come un sistema confusionario, ma che all'atto pratico… sembrerebbe anche peggio. Usare i dipendenti più giovani come testimonial? Concentrarsi sul ricordare alla popolazione al di sotto dell'età da M.A.G.O. che al Ministero non ci si addentra solo per diventare Auror? Chiedere ai suddetti esponenti del Secondo Livello di farsi una sede distaccata così che il Ministero non sia confuso esclusivamente con le Forze dell'Ordine Magico? Potenzialmente, credo che quel che serve alla nostra Comunità Magica, ora come ora, siano diplomatici nell'animo, ovvero maghi e streghe in grado di comprendere per davvero le perplessità della Confederazione Internazionale e porvi rimedio, in qualche modo. E prima li si alleva, meglio sarà per tutti. Solo una cosa: se avete per le mani degli aspiranti diplomatici scozzesi, magari pensateci bene prima di incoraggiarli, che i cugini d'oltremanica – tanto per citare qualcuno – son peggio persino degli inglesi di Londra. E noi non siamo famosi per la pazienza, in certe circostanze. 

Al popolo non interessa minimamente – ed alla scolaresca di Hogwarts ancora meno, lo so – ma è proprio pensando a questo articolo che ho cercato di soffermarmi a riflettere su cosa potrei fare io, della mia vita. Sono arrivata alla conclusione che non è un'Accademia, quella che cerco, ma in effetti questa sembra essere un po' la tendenza di tutta la mia famiglia quindi non mi stupisco più di tanto. Per qualche momento, anni fa, ricordo di aver avuto la tentazione di iscrivermi all'Accademia Fingal, ma a distanza di anni credo fosse più l'effetto dell'ammirazione per Reginald Weetmore, come successo anche ad altri. Credo comunque che il mio destino sia segnato, in qualche modo, e che lo sia sin da quando ho scritto il mio primo articolo decente, qua dentro. No, non da quando sono arrivata perché all'epoca ero solo una marmocchia sarcastica con un cugino che mi ha fatto da apripista, diciamo le cose come stanno. Se la via del sindacalismo – come direbbero i Non Maghi – è quella che mi si avvicina maggiormente, il lavoro di Pericles McClaim prima che si desse alla politica, è ciò che realmente mi affascina. Lottare per le cause giuste, per casa mia in primis, è ciò che mi fa aver meno paura di lasciare il conforto di queste mura. Sono pronta e, malgrado queste possano sembrare delle righe personali di nessun interesse, vorrei solo dirvi di venirmi a cercare, se dovesse servirvi un catalizzatore in più, per le vostre proteste. Mi troverete pronta.

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il settimo anno e, come tiene a sottolineare, anche tutti i corsi extra che possono affinare la sua "non grazia" da sindacalista. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico, paragona spesso studenti e docenti a Creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla o quando, da Caporedattrice, dovrebbe dare il buon esempio. "Gli scozzesi non danno proprio niente" la sua eterna giustificazione in merito. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione annuale – per ammissione – sia quella di riuscire a farsi una fotografia con Laury e Darsel sebbene tanta grinzaficaggine sia difficile da contenere in un unico scatto. Fiera sostenitrice dell'abbandono delle Terre di Bleah, ogni occasione è buona per sottolineare come il Ministro della Magia abbia i mesi contati. Per l'esattezza sino a Luglio del 2073.
By vocestudenti | giugno 5, 2017 - 5:13 pm - Posted in Maggio-Giugno 2073

COSI!
Cioè, noi lo capiamo che a volte siamo un po' dei COSI che fanno venire la Burrobirra alle ginocchia – come dice la COSA ava di Tim – però non dovete andarvene, per questo! Cioè, ce ne andiamo tutti, che ci sono le vacanze e almeno smettiamo di avere lo stesso colore di COSO Vice-Capo fantasma, ma poi torniamo! E dobbiamo ancora scrivere tanti COSI e se COSA dalla bacchetta facile non ci mette in riga magari divaniam…dilaghiamo un po' troppo e poi COSA WWFFB ci guarda malissimo e non va bene. No? Quindi dovete tornare – si si – perché altrimenti siamo come i calzini spaiati di COSO gallese, anche se noi abbiamo la soluzione giusta – ta.dan – per obbligarvi farvi tornare a settembre: stiamo convincendo i COSI che leggono dai libri e poi ci ripetono le cose a bocciarvi, contenti?

Tim&Tom

E con giugno si conclude un altro anno, e come tutti gli altri anni alcuni di noi usciranno da Hogwarts per entrare nel mondo “dei grandi” e diventare adulti a tutti gli effetti. Studenti che alla fine del mese prenderanno quel treno, l'Hogwarts Express, per l'ultima volta. Tra loro ci sono due persone con cui ho lavorato tutti i giorni fin da quando sono entrata a far parte di questa grande famiglia che è la Voce degli Studenti. Parlo della nostra Capo-redattrice Merida McReady e del suo – nostro – Vice Allen Hollowdale. A loro due, un grande, fortissimo abbraccio e un grosso “in bocca al gramo” per quella che sarà la vostra vita fuori da Hogwarts.

Seanna

Il settimo anno, i MAGO, i saluti, la nostalgia, le strade diverse che ci divideranno, le accademie…potrei continuare all'infinito ad elencare quello che presumibilmente vi sta passando in testa al momento. Forse, più nello specifico, Allen sta pensando a chi mettere inquietudine con quei suoi occhi furbi che sembrano trapassarti da un lato all'altro e Merida a chi lanciare un tronco in testa questa estate…ma veniamo al sodo. Sapete che c'è? Sono bravo in pozioni, ma ancora non ne ho trovato una che funzioni come un soliloquium. Magari se la inventassi mi verrebbe meglio augurarvi di poter realizzare qualsiasi cosa desideriate e  ricordarvi sempre di far valere la vostra magia nel modo migliore possibile. Ad ogni modo non vi libererete di me, si, è una minaccia. Buona magia là fuori, settimini.

Jayden

Settimini, godetevi il bellissimo e tanto temuto "là fuori" non dimenticando chi siete e comportandovi bene con le donnine che sono e saranno l'ossigeno del mondo. Mi raccomando, io vi osservo e non dimenticate che ho il dono del terzo occhio. Allen, non so se continuerai o meno a darti da fare con la mazza ma sappi che ti stimerò in ogni caso…e non montarti la testa, il tuo amico verrà a chiederti gli autografi, non mi avrai già dimenticato, vero?

Michael

Ora che state uscendo da scuola, ci sono alcune cose che posso dirvi. Allen, a volte le gare di chi fissa più a lungo te le facevo vincere apposta, perchè quando ti fissavo a lungo poi di notte sognavo statue animate che mi rubavano l'ultimo boccone dal piatto e quindi il giorno dopo ce l'avevo un po' con te e ti facevo seccare l'inchiostro nel calamaio. Ma mi pentivo due secondi dopo e quando provavo a sistemarlo esplodeva. Tutto questo per dirti che non era il Frate Grasso a farti sparire per dispetto i calamai, ecco. E Merida… in realtà penso di averti detto tutto più o meno involontariamente, però c'è una domanda che mi è rimasta e questa te la faccio diretta diretta come un tronco in faccia, come diresti tu. Ma poi l'Asticello come l'hai chiamato?  

Charlie

Non oso immaginare come sarà la redazione senza di voi, in realtà. E' passato soltanto un anno ma giungere in redazione, tra libri e pergamene, era una sottospecie di toccasana. Certo, dover passare il tempo a scansare le cartacce degli altri o gli scherzetti, non era di certo una bellissima cosa, ma non è questo il punto. Come faremo senza Merida? No, davvero, ragazzi. Come faremo senza la Caporedattrice che ha saputo da sempre gestire questo giornale e da come – io l'ho sempre letta da lettrice esterna, prima – si dedicasse alla cronaca con dedizione e passione. Spero che per te la vita riservi le migliori sorprese e che tu possa davvero trovare la tua strada, al di fuori di questa bolla di magia e stregoneria qual è Hogwarts. Allen con te non saprei cosa dire. Probabilmente sarà il saluto più sofferto, dato che non solo condividiamo la Sala Comune, ma anche il Quidditch. Mio Capitano, mio vicecaporedattore, sai che nei tuoi confronti ho sempre avuto un occhio di riguardo sempre nutrito rispetto e non solo per chi e ciò che sei all'interno dei Corvonero, ma anche per la persona che sei. Sei in gamba, non sei mica per caso un Corvonero! Personalmente sentirò la vostra mancanza… non fate i Serpeverde di turno e scriveteci, ogni tanto!

Jacquelyn

   
By Anne Burton | - 3:49 pm - Posted in Maggio-Giugno 2073

Ehi, COSI che vivete là fuori! In previsione dell'ultimo numero de La Voce degli Studenti e visto che abbiamo giurato solennemente di non cercare di rinchiudere nessuno da alcuna parte – no, COSO fantasmino, non abbiamo preso noi la chiave del Sacro Baule, as-so-lu-ta-men-te – abbiamo pensato di seguire il consiglio di tutti i COSI che ci ripetono costantemente di andare a lavorare. Così', proprio per dimostrare che noi siamo avanti anche rispetto a chi è già avanti, TADAN! Diamo ufficialmente inizio al primo esperimento sociale per dare una mano a cosanonna Lloyd che è ufficialmente nostra parente da quando gliel'abbiamo urlato in Sala Grande e lei ha sorriso. Chi sorride acconsente, si dice così, no?
Credo sia chi tace acconsente, COSO, ma se quelli che stanno zitti hanno l'espressione di COSO sparite dalla circolazione Miller direi che la tua versione va molto meglio. Insomma, almeno se devono dirci "si, vi ammazzo" ce lo dicono con il sorriso sulle labbra, ecco. Ma veniamo a noi o, meglio, all'idea super mega gigantemente grinzafica che ci è venuta per aiutare il mondo di là fuori a trovare dei maghi e delle streghe freschi freschi di M.A.G.O. da poter inserire in qualche ambiente lavorativo!
E se poi non li promuovono? Cioè no – COSI – un momento, non volevo dire che rischiate di essere bocciati e neanche che magari qualche professore potrebbe aver ricevuto un bigliettino anonimo in cui si chiedeva di stroncare tutta la classe del settimo an..NON SIA MAI, ecco. Noi abbiamo solo pescato a caso – dopo aver scartato più o meno tutti i Serpeverde che ci avrebbero fatto la pelle ed i Grifondoro che si sarebbero lagnati – un settimino per casata per… cercare di vendervelo! No, neanche, visto che non vogliamo dei galeoni per questi consigli gratuiti, no no. Ci basta che facciate abbonare tutta la vostra famiglia – crup compreso – a La Voce, l'anno prossimo. Così Charlie non sarà costretto a comprare le pergamene di tasca sua, visto quante ne consuma. Ciao COSO calzino, possiamo essere i tuoi copri-capo?
Nel senso che dobbiamo saltargli sulla testa quando piove per evitare che si bagni? Io ci sto, comunque, ma adesso direi che è il caso di iniziare con la prima delle nostre quattro COSE per vendere. Se qualcuno di voi, poi, dovesse essere interessato, può mandarci un gufo durante l'estate. Vedremo di andare a prendere il settimino in questione e portarvelo direttamente a casa, nostri lividi permettendo.

ISOBEL COSA BELLISSIMA CARROT: Corvonero dalle punte – che non sono per niente doppie, neanche loro – dei capelli sino alle bellissime unghie dei piedi che noi una volta abbiamo intravisto, la COSA che dirige la Scuola è in realtà disponibile solo per un'occupazione part-time poiché il resto della giornata sarà sicuramente impegnata a scrivere a noi. Incontrare noi ad Hogsmeade. Organizzare il matrimonio con noi che, tanto, abbiamo mandato COSO brontolone a lavorare al Ministero della Magia proprio per trovare una scorciatoia che ci faccia essere matrimoniabili prima della maggiore età. Per chi fosse interessato, comunque, Isobel è autosufficiente, non sporca, parla la lingua inglese senza metterci di mezzo parole strane come fa Maverick Attwater così almeno con lei non dobbiamo annuire anche quando in realtà non abbiamo capito se il Tassorosso ha qualche pezzo di bacchetta incastrato nella COSA dove passa il cibo o sta semplicemente facendo un discorso ai suoi amici. L'attuale Caposcuola Corvonero – titolo che non poteva andare a nessun altro che a lei visto quanto è Carina, Coccolosa e Capace di pietrificarti con uno sguardo – è inoltre abituata a gestire situazioni di stress come gli Sciacalli che si autoinvitano a cena in Sala Grande e non portano neanche il dolce o un'intera casata di soggetti convinti che l'Eco del Corvo sia un giornale. Andiamo! Lo sanno tutti che i corvi non fanno alcun eco quando…belano? Barriscono? GRACCHIANO! Ad ogni modo, Isobel può essere usata in qualsiasi COSA che abbia bisogno di persone che mantengano la calm… abbiano una propensione a rapportarsi con il prossim… abbiamo già detto che è autosufficiente, ha seguito otto corsi M.A.G.O. ha partecipato al Torneo di Duello, al Club dei COSI che mischiano gli ingredienti e soprattutto ha fatto parte dell'Esercito degli Starsini? 

ALEC COSO INCOMPLETO HARRIS: Af-fa-ro-ne imperdibile, COSI che state leggendo placidamente la vostra copia de La Voce degli Studenti! Avete presente quella sensazione di Ghoul nella testa che avete in questo momento, intenti a chiedervi dove abbiate già visto questo COSO? Boom, già questa sensazione dovrebbe farvi far follie per avere Alec alle vostre dipendenze. O come allievo. O pure come lettore umano di libri perché, sapete, COSO ha una bella voce e nel periodo che ha trascorso a Boba… Beauto…Beauxbatons ha sicuramente imparato anche altre lingue. E non solo per quanto riguarda le parolacce! Allegro, estroso e con un'autonomia che renderà quasi certamente necessario un Morfeus al giorno – a meno che non pensiate di piazzarlo fuori dalla porta per fare la guardia – il suo patrimonio genetico vi permetterà di poter affermare con sufficienza di avere alle vostre dipendenze niente di meno che Caleb Harris. Come chi è Caleb Harris? E' quello che la mattina si sveglia, sceglie una ventina di parole dal dizionario e poi fa le rime, no? E' famoso! Ed è il fratello gemello di Alec, avete capito bene. Il che, se proprio vi dobbiamo dire tutto, significa che a) se avete un negozio/locale farà aumentare la clientela b) se siete dei membri di una setta oscura renderà il vostro uomo insospettabile. No, cioè, magari in quest'ultimo caso pensateci bene bene bene perché, come dire, Alec è…un COSO diversamente che fa i calcoli, ecco. Cioè, non letteralmente, perché comunque segue sei corsi M.A.G.O. e fa parte del WWFFB, però diciamo che ha un po' di problemini a fare le facce da cattivone, uhm? Sapete, quelle dove devi avere la bavetta alla bocca, i piedi di gallina vicino agli occhi e arricciare il naso come se un Billywig invisibile ti stia facendo il solletico? Ecco, a lui riesce solo la bavetta. A causa dei dolci, con tutta probabilità.

NICK COSO IO NON SORRIDO WATSON: La COSA dalla bacchetta facile che sta per lasciare la direzione di questo giornale scolastico, ci ha sempre detto che ognuno paga per sé. Ora, al di là del fatto che noi non siamo avari come gli scozzesi dei monti quindi paghiamo sempre, ci ritroviamo però costretti ad avvisare tutti i numerosi lettori interessati all'acquisto di un Serpeverde come Nick, che… ecco, il sorriso l'abbiamo incollato noi, su quella foto. Perché – non sia mai – il settimino verde-argento non ride. Non intreccia ghirlande di fiori. Fa parte del BFFWW – che, se esistesse, sarebbe l'esatto opposto della famosa organizzazione magica – e, cosa ancora più importante, ha ribattezzato la "P" di Prefetto in "plebei", "pussate via" o "poveracci", a seconda della giornata in cui lo trovate. Perché, dunque, dovreste voler acquistare un mago del genere? Semplice, COSI. Così avrete finalmente qualcuno che vi sbriga le faccende rognose come andare a protestare alla Gringott perché Ian O'John voleva rubare anche l'orsacchiotto di peluche gelosamente conservato nella vostra Camera Blindata o fare la fila al Ministero al posto vostro. Se tutto questo non dovesse bastare, poi, Nick è il factotum – nel senso che probabilmente si è fatto di tutte le erbe dietro le serre – ideale anche per zitelle signorine che hanno bisogno di un modello reale per provare le acconciature dei capelli prima di metterle in pratica, testare il grado di tintarella estiva raggiunto a fatica mettendolo a confronto con l'incarnato del discendente di Salazar o, perché no, la possibilità di sfruttarlo come sgrassatore universale. Insomma, con la ruvidezz…ruvidità…poco tatto che si ritrova, almeno potrebbe rendersi utile!

KIMBERLY COSA MORBIDOSA MARSHALL: Super  mega offerta sensazionale per chiunque sia alla ricerca di una lavoratrice paziente ma solitaria, amica di tutti, ben disposta verso il prossimo e – cosa importantissima, COSI – Tassorosso dentro, fuori e anche in mezzo. E non serve che stiamo qui ad aggiungere tutti i vantaggi che si possono avere nell'assumere qualcuno che discende dalla bellissima e nobilissima e grinzafichissima Tosca, non è vero? Non solo perché, come ci dicono sempre, siamo dei grandi ed instancabili lavoratori (anche se questo non significa che dovete pagarci meno degli altri, sia chiaro!). Ad ogni modo, Kimberly è prima di tutto una sportiva di quelle con tutte le lettere maiuscole, il che fa inserire automaticamente nel suo COSO dove si annotano tutti i punti di forza per farsi assumere, quello di essere agile e dotata di una buona vista, considerando che è la Cercatrice della squadra della gloriosa casata dei Canarini. Oltre questo, però, la settimina giallo-nero è anche una di quelle persone che fanno dell'ambiente di lavoro un bellissimo posto in cui si sta volentieri e questo dovreste considerarlo altrettanto a lungo, cari signori e signore che vivete là fuori e state offrendo un impiego – perché un posto dove si lavora bene tutti insieme è bello, un po' come il castello di Hogwarts prima che si scoprisse che la signora docente di Pozioni Merlmemblose, da oggi chiamata COSA melmosa, in realtà voleva vederci tutti morti. Cioè no, questo in effetti lo si poteva capire ad ognuna delle sue lezioni in cui saremmo annegati volentieri nel calderone pur di non sentire un altro rimprovero, però almeno vuol dire che non eravamo solo noi, ad essere dei disastri; e ciò comunque non toglie il fatto che assumendo Kimberly vi evitereste anche questo dubbio, per non parlare del fatto che non occupa molto spazio e mangia praticamente quello che le serve per poter dire che anche lei usa il bagno e non solo per vedere se i prodotti Utopia funzionano davvero. Insomma: pensateci.

E quindi eccoci qui, COSI che siete qui da diversi anni e COSI che invece ve ne state là fuori più o meno da un lasso di tempo diverso per ciascuno. Prima di metterci a studiare – altrimenti saremo noi quelli bocciati – volevamo giusto rendervi partecipi del fatto che è strano pensare a come sia passato un altro anno. O che la redazione si svuota un altro po' anche stavolta. O che non potremo più dire che siamo comunque più abbronzati di Allen o più moderni di Gareth o, ancora, meno bipolari di Kirit. E' strano perché se l'anno scorso non abbiamo fatto praticamente in tempo a conoscere quasi nessuno dei settimini a parte quelli che erano in redazione o quasi, quest'anno siamo anche noi più vecchi –  vecchio sarai tu, COSO – e quindi… niente, abbiamo salutato i settimini che sono in redazione, ma è giusto dire ciao anche a tutti voi che ne avete passate tante, qui dentro, e di certo non avete bisogno dei nostri consigli per trovare il vostro posto nella Comunità Magica… 
Ma non si sa mai!
COSO, non gliela starai tirando, vero?
Io non tiro mai niente, COSO. Me l'hanno detto anche al provino di Quidditch, quando sono riusciti a raggiungermi. Tim, tu non passi mai la pluffa, come pretendi di diventare un Cacciatore?
E tu cosa hai detto loro?
Che io volevo solo giocare a Quidditch, la caccia non mi piace.
Buone vacanze!

Tim Patel eTom Cox. Gallesi, scozzesi o irlandesi, la reale provenienza dei due – citazione dovuta alla gioia della professoressa McIntyre – Terremoti Celesti non si è mai realmente afferrata, complice la tendenza a far proprio l'accento di ogni angolo del Regno Unito o, molto più probabilmente, nessuno li vorrebbe come conterranei. O concasati. O coetanei. Brillanti – in senso letterale grazie agli scherzi di Zonko – studenti del secondo anno, sponda Tassorosso, infestano Hogwarts chiamando gli altri studenti con l'appellativo di COSO/A, rigorosamente a voce alta e con gli accostamenti più improponibili. Convinti, sino all'ultimo Billywig che li ha generati, che Isobel Carrot si sposerà con entrambi e che Evan Miller sarà il coso cerimonioso alle loro nozze, a torto o ragione si vantano di aver avuto un ruolo "di peso" nella cacciata di Humphrey dal castello. Ovvero si son seduti sopra il complice dell'ex Ministro che ha cercato di farlo fuggire. Iperattivi, fissati con lo spaventare il prossimo perché così si campa come Flamel, in molti si domandano ancora come abbiano fatto ad entrare ne La Voce. O a restarci più di due minuti e mezzo. Sussurri non confermati avvalorano la possibilità che gli scribacchini se li siano trovati in redazione con 573020934 centimetri di pergamena come articolo di prova. Che nessuno, ovviamente, ha mai letto.
By CatherineSmith | - 11:40 am - Posted in Maggio-Giugno 2073

Maggio e giugno, si sa, sono mesi di bilanci. Anche quest'anno volge al termine e la lista di cose su cui riflettere si è inevitabilmente allungata in maniera esponenziale nel corso di queste ultime settimane. Potrei stare a  chiedermi perché il mio sogno di entrare alla Clouny sia stato macchiato da una docente che ha sfruttato il suo ingegno e il suo sapere per mettere in pericolo i suoi colleghi e gli studenti, o perché l'indifferenza delle persone arriva fino al punto di non accorgersi delle intenzioni di due ragazzi in procinto di compiere un gesto che mi viene difficile persino descrivere, ma finirei per fare un riassunto degli articoli del Profeta. Di norma i Babbani dicono che lo spettacolo deve andare avanti, anche quando hai solo voglia di fermarti per porti delle domande, ma a che serve d'altro canto se le risposte non ti vengono date? Non tutto ci è dovuto, è vero, e sono sempre più convinto che certe risposte si debbano cercare più che pretendere che ci arrivino dall'alto, ma non è il compito de La Voce – o per lo meno non il mio – far luce su qualcosa più grande di me.
Quindi per il momento mi limiterò davvero a far andare avanti lo spettacolo come è giusto che sia, puntando il Lumos sui protagonisti del giornale e di questa Scuola, che nonostante tutto restiamo noi. E quale tema migliore per l'ultimo concorso di Miss e Mister, se non le clessidre della Sala Grande che ognuno si impegna a svuotare o riempire durante tutto il corso dell'anno scolastico? Vi abbiamo chiesto due nomi come ogni mese, e voi ci avete detto la vostra, facendo primeggiare Oengus MacTavish ed Eliza McCollough sulle schiere di Corvonero che sono certo non vedessero l'ora di tronfiarsi per i punti guadagnati per la loro amata Cosetta. E quindi ecco a voi le parole dei due studenti che, da votazione, si sono spesi di più per questa competizione centenaria, e che hanno reso onore ai colori della loro casata con le loro gesta…più o meno!

Mister Clessidra
Voti Votati
10 Oengus MacTavish
5 Domhnall MacGillivray, Morgan Rotschild, Noah Lewis, Jedediah Bradlaw
 
Miss Clessidra
Voti Votati
15 Eliza McCollough
5 Jacquelyn Pearse, Faunya Florent

 

 

Jayden: Ben arrivati Miss e Mister Secchi…volevo dire Clessidra, si. Miss e Mister Clessidra: coloro che, tra tutti gli studenti, pare si siano spesi maggiormente per guadagnare punti per la propria casata. Volete iniziare a presentarvi e a dirci come prima cosa se siete d'accordo con l'opinione di chi vi ha votato?

Eliza: Ah, è per questo che siamo qui? Ma mi avevano promesso un muffin…Ad ogni modo, ovvio che mi trovi d’accordo: ho faticato per ottenere ogni singolo punto. Se mi hanno votato, evidentemente è rimasto un po’ di cervello in questa Scuola, non pensi? Mi stanno solo riconoscendo adesso ciò che mi è già stato riconosciuto dai docenti durante l’anno.

Oengus: Aye, lass! Oèngus MacTavish, III anno Tassorosso e… ma scusa, quanti punti ho accumulato? Ma quando avrei fatto una cosa del genere? ANYWAY. OVVIAMENTE sono d'accordo con l'opinione di chi mi ha votato. E vorrei approfittare di questo spazio per dire che conosco i nomi di chi mi ha votato come Miss due mesi fa. Sto venendo a prendervi. Carogne.

Uh, uh. La nostra Prefetta inizia già col piede giusto a mettere le cose in chiaro, vedo. Ma che Merida prometta muffin in giro lo vedo improbabile: Charlie, sicuramente è stato lui, non c'è altra spiegazione. Dopo magari lo chiamo così vi fate due chiacchiere. Brar, gli scozzesi non fanno mai minacce a vuoto, lo sai?

J: Con quale professore pensate – mediamente – di aver guadagnato più punti? E' il docente della vostra materia preferita?

E: Mah, probabilmente con Willard. Per colpa sua mi sono ritrovata in certe situazioni che come risarcimento dovrebbe regalarmela, la Coppa delle Case. Sarà anche preciso nel dosare gli ingredienti, ma in quanto a punti non è poi così tirchio ed in ogni caso in Pozioni di solito me la cavo. Non sto dicendo che sia la mia materia preferita, ma l'aula è nei Sotterranei: sai com'è, uno ci va più volentieri.

O: Visto che non ho la più pallida idea di come abbia fatto a raggiungere questo punteggio, mi limiterò a spararne uno a caso: Lysander Willard. Credo che sia perché l'unico corso extrascolastico che ho frequentato fino ad ora sia il suo, ed è un Professore che riesce a farti appassionare ad ogni cosa se sai seguirlo. Eppure, nonostante questo, devo ammettere che le mie due materie preferite sono sempre state e rimangono Difesa e Incantesimi. Anzi, no. Incantesimi e Difesa.

Ma Merlino, dico io! Professor Willard, si rende conto che spreca i suoi punti con qualcuno che non la apprezza nemmeno come dovrebbe? Incantesimi e Difesa dice lui, messi a confronto con la nobile arte delle Pozioni. Capisco che sia un'aula dei Sotterranei per altro, ma non è questo il motivo per cui si dovrebbe stare davanti ad un calderone, McCollough! Ma andiamo avanti, che è meglio…

J: Dimostratemi di non essere secchioni e spiegatemi una strategia vincente per guadagnare il massimo dei punti col minimo sforzo, giuro che non lo farò leggere a nessuno, forse.

E: Tu la chiami “strategia vincente”, io la chiamo “trovare il modo per sopravvivere, ogni volta contro un pericolo diverso”. Per quanto possano sottoporci a scenari simulati o illusioni, devi sempre esser preparato al peggio, mettiamola così. Se poi preferisci esser agguantato dalle tenebre o assaggiare un lecca-lecca avvelenato, non sarò io a trattenerti. Né a salvarti, ce la farai sicuramente da solo. Siamo Serpeverde, troviamo sempre un modo per cavarcela ed uscirne anche meglio del previsto

O: In realtà fino ad ora ero convinto di aver perso più punti di quanti non ne avessi guadagnati, ma devo ammettere che ora che ci penso…la mia strategia è stata quella di sbagliare. Ho sbagliato tanto. Tantissimo. Ma per sbagliare bisogna fare. E per fare bisogna avere voglia. So di essere la bestia più imperfetta di questo pianeta, ma su uno dei miei stupidi fumetti ho avuto il piacere di leggere una delle citazioni più belle che mi abbiano colpito: non è tanto quello che siamo, quanto quello che facciamo che ci qualifica.

In pratica McCollough mi stai dicendo che tu guadagni punti sopravvivendo e tu MacTavish, sbagliando? Nah, credo che infrangerò la mia promessa e piazzerò anche queste risposte, si.

J: Dimostratemi ancora una volta di non essere secchioni e ditemi se c'è qualche insegnante che ha mai fatto preferenze sull'assegnamento dei punti – casata. E non fatemi quella faccia, che tanto l'anno è finito e tutti si vogliono levare qualche Puffagiolo dalle scarpe.

E: Mh? Che faccia faccio? Sono sei anni che vedi questa faccia, Burtons, e ancora non hai smesso di dire cose stupide. Insomma, che i professori facciano preferenze è un dato di fatto. Dicono che qualcuno di loro sia persino umano, pensa un po’. C’è da aspettarsi che preferiscano un Color Cangiantis rispetto ad un Vestis, è inevitabile. Prendi Willard; grazie al club dei Pozionanti si sarà fatto un’opinione diversa, più completa di qualche altro insegnante che invece ci vede solo nelle ore di lezione o le lascia ad un assistente. Ora prendi Spooner, credi che a lui importi se un Tassorosso si sia sbucciato un ginocchio o un Corvonero abbia consegnato sette pergamene e mezzo di compiti? Dubito. Quindi non illuderti: per aggiungere punti alla clessidra non basta presentarsi in classe, guardare nella sfera di cristallo, indovinare un paio di numeri e tornarsene in Sala Comune.

O: AHAHAHAHAHAHAHAHAH! Certo, come no. Scemo si, ma stupido no.

McCollough, spilla o non spilla, stai attenta al tè delle cinque che amate tanto voi londinesi. Non sono un fan di Willard, ma in Pozioni vado bene pure io! Audaci, comunque. Entrambi ammettono che i docenti abbiano i loro cocchi, perché si, Brar, se volevi pararti le chiappe meglio non avresti dovuto ridere in maniera così plateale di fronte alla mia domanda. Lo stai ammettendo implicitamente, capisci che intendo? 

J: Perchè secondo voi è importante che esista la gara per vincere la Coppa delle Case? E' solo una tradizione, o i fondatori volevano insegnarci qualcosa di più?

E: Se i fondatori volevano insegnarci qualcosa di preciso, ci avrebbero lasciato qualche pergamena extra con le indicazioni.

O: Io credo…che la competizione sia una cosa molto importante perché ci aiuta a migliorare come singoli. Ma anche come insieme. Senza suddividere i membri della Scuola in casate, non sarebbe mai stato possibile crearne una. L'ho capito meglio quando sono entrato nella squadra di Quidditch. Quando ho conosciuto gli altri Tassorosso più a fondo. Lavorare di squadra è molto meglio che farlo da soli, ma bisogna imparare a farlo. E io non sono sicuro di averlo capito appieno.

Bla bla bla, quasi mi manca MacGillivray che si toglie i calzini nel bel mezzo dell'intervista.

J: Ed eccoci arrivati all'ultima domanda a cui vi invito a rispondere con particolare attenzione: secondo voi quale Casata si merita maggiormente di vincere la Coppa delle Case quest'anno e perché?

E: Che razza di domande, Burtons. Ovviamente Serpeverde ha i giusti requisiti per vincere, quest’anno. Ammettiamolo, nessuno intende lasciare a Grifondoro la tripletta, lo sappiamo tutti. Così come Corvonero non ha speranze, con certi soggetti… In ogni caso, alcuni concasati hanno provato costantemente a dare del Frenonectio da torcere a me, Prefetto, ed intendo usare proprio loro come esempio di tenacia necessaria a chi intende vincere. Non a caso siamo in testa, al momento, nella Coppa delle Case.

O: Grerpevonerosso. Sono salvo? Ma si vince qualcosa ad essere Mr. Clessidra? No, perché se devo stare ancora affianco a questa qua per niente vorrei sloggiare un po' prima, sai?

Vedi che ogni tanto riusciamo ad andare d'accordo su qualcosa McCollough? Nessuno intende lasciare a Grifondoro la tripletta: parole sante. Penso che sia un buon inizio, ma poi sento anche il tuo accento inglese e mi torna di nuovo in mente di metterti un po' di Pozione Tartagliante in quel famoso tè. MacTavish, che ne dici se programmo Tim e Tom per farti da sveglia ogni santa mattina da qui fino alla fine della scuola? Condividete lo stesso dormitorio o sbaglio? Mi sembra giusto che ci stiano origliando da dietro la porta…di chi sono quelle orecchie oblunghe che vedo spuntare da lì?

Jayden Burtons. Scozzese, Serpeverde, Sestino. Amante delle regole da poter infrangere, ma sempre ben attento a non andare in braccio ai guai. Ha un fratello grifondoro, si, ma non ditelo in giro. Osserva e studia tutto ciò che lo circonda, non si pone mai problemi a dire la sua, ma pecca in pigrizia. Si dice che sia uno dei maggiori ricercati del WWFFB scolastico per la sua conclamata incapacità di portare a termine qualsiasi tipo di incantesimo di trasfigurazione, soprattutto se si lavora con gli animali. Un topo non è destinato ad essere una tazza da tè, e grazie a Salazar, da quest'anno non sarà più costretto a perdere tempo con quegli esperimenti. Lo si può vedere zitto e concentrato solo davanti ad un calderone, e non perchè la Merlmemblose l'ha silenciato. Ama le pozioni più di qualsiasi altra cosa, e non è raro trovarlo in qualche angolo dei sotterranei, a mescolare qualche strano intruglio fumante. E' entrato in redazione perchè quando gli ricapita di stare agli ordini di un Capo Scozzese?
By vocestudenti | - 11:25 am - Posted in Maggio-Giugno 2073

Un altro anno è andato e ci ritroviamo ancora a contare ferite, ma non quel genere di ferite per cui bisogna metterci del Dittamo sopra, sapete? Anche perchè di Dittamo… be', non ne abbiamo più. Anche se non avete il pollice verde e il solo sentir nominare Erbologia vi fa venire chiazze viola in faccia, avrete notato la distruzione totale del nostro bel parco fuori dal castello. Giuro, guardare quella desolazione mi ha tolto la parola, chiedete a Jayden se non mi credete. Ho dovuto sottopormi ad un intero pomeriggio chiuso nel baule con Tim&Tom per riprendermi un attimino e poi, quando sono uscito, ho saputo che c'era un gruppetto di studenti che stava sistemando il giardino. E come potevo non correre a dar loro man forte e qualche chiacchiera?
A quanto pare a lanciare l'iniziativa è stata una piccola Corvonero, Eileen Walker, ed è quindi da lei che ho iniziato a fare la mia piccola indagine botanica, mentre le reggevo i secchi dove gettavano le piante secche. "È un po’, come dire, strano dirlo ad alta voce, ma ho pensato, visto che il fiore che ha distrutto il giardino è stato creato dall’essere umano, l’essere umano deve sistemare il gran casino che ha combinato. Ora, i veri responsabili non possono farlo per ovvie ragioni, ma questo non significa che noi studenti non siamo meno responsabili. Alla fine passiamo ogni giorno, o quasi, in giardino e questa iniziativa mi ha fatto capire che molti ci tengono, anche se per me è iniziato tutto con “devo tenermi occupata, visto che c’è tanto da fare sistemo il giardino”. Per non parlare che in quel periodo ero ancora leggermente apatica. E non mi sarei mai aspettata che così tanta gente fosse interessata e che si sia divertita anche ad aiutare. Quindi, che c’è da dire, se non grazie a quelli che hanno partecipato? Senza di loro non ci sarebbe stato niente, in fin dei conti." Ho detto che sono solo un po' allergico ai semi che vendevano Donnie e Jedediah, non che mi sono commosso. Cioè forse un pochino perchè dai, dopo che vedi portar via la tua insegnante di Pozioni e pure quella di Erbologia, un po' ti viene il labbruccio tremulo a sentire certe parole. No?
Ora, voi lo sapete che io non sono di quelli che fanno come i Cavalli Alati con i paraocchi e sostengono solo la propria casata peeeerò voglio fare un omaggio al Cappello Parlante e fargli sapere che a dare una mano c'erano un sacco di Tassorosso. Tenetevi pure la Coppa delle Case, noi non ne abbiamo bisogno per darci da fare. Seanna qui è d'accordo con me nel dire che lo stato in cui era il giardino ti spezzava davvero il cuore. "Così quando ho visto Eileen andare alle Serre e dietro suggerimenti di Jude ho deciso di andare a darle una mano. Abbiamo passato una mattinata a estirpare piante secche, cercare di salvare il salvabile – utopia, credimi – e a parlare dei semi ricevuti da Jude. E' stato bello fare qualcosa per Hogwarts, sebbene fossimo solo in tre quella mattina. Mi è mancata molto la presenza e la guida della professoressa Finnigan e della professoressa Volkonskaja come esperte erbologhe. Ma ho visto che nei giorni successivi anche altri si sono mossi per aiutare. Anche se ho visto pochi dei ragazzi più grandi – dai quintini in su. Credo che, se davvero tutti noi studenti aiutati anche dai docenti nei momenti liberi ci mettessimo tutti a sistemare il giardino, prima di lasciare Hogwarts saremmo già un bel passo avanti. Poi, certo, per la semina di nuovi semi bisogna sempre aspettare il periodo giusto. E sicuramente per avere di nuovo un bel giardino rigoglioso come era prima, ci vorrà parecchio tempo. La Merlmemblose dovrebbe essere condannata a zappare tutto il giardino di Hogwarts per il resto della sua vita, chiaramente senza poter usare bacchetta o pozioni. E con concime di origine babbana. Sì, Charlie, hai capito bene… proprio quello." Che credete, avevo capito che suggeriva di concimare con la cacca, mica me lo sono fatto dire tanto per essere sicuro di aver capito bene. E poi ormai sono grande, so che anche le ragazze la fanno. Maaaa lasciamo perdere il concime e pensiamo ai muffin cioccolato e menta. No, scusate, è colpa di Jude Benbow che me li ha nominati, quando gli ho chiesto del suo contributo per il giardino. "Ci siamo messi tutti insieme a togliere le piantine secche e a metterci invece un sacco di semini nuovi. Sai che la nonna me ne ha spediti alcuni da casa? Tipo arbusti autofertilizzanti (che li abbiamo messi all'ombra, eh!), poi viole, margherite e cose così. Uh! E la Pryxie che è sbucata dal fiore tutto luminoso mentre stavamo con le mani tutte sporche di terra! L'abbiamo chiamata Thistle, anche se io avevo pensato a Prugnetta, ma l'altro è più bello. Phoebe, la signorina con i capelli rosa (sì, come "Catriona la fata curiosona", la streghetta mezza fatina!) ci ha detto che dobbiamo proteggerla e allora io adesso ci vado spesso e la aiuto anche un po' ad annaffiare i fiori. L'hai vista che brava che è a tenere tutto in ordine? Cioè, vorrei essere proprio come lei!" Ma Jude, che buffo saresti con i capelli rosa, hihih.

Proooseguiamo la carrellata di erbologi improvvisati e restiamo in casa Tassorosso. Il piccolo Cillian Lynch del primo anno mi ha detto che è stato divertente, "Pioggia e fango a parte. Hogwarts aveva davvero bisogno di un po' di giardinaggio dopo gli effetti dello strano fiore della Merlembl..bl… Ora invece abbiamo un nuovo fiore strano e una Pryxie, hai visto com'è carina?" Tranquillo, Cill, guardiamo il lato positivo, noi che non riuscivamo a pronunciare il nome di quella-lì non dovremo impararlo mai più! Il Lumos sulla nascita di una Pryxie l'hanno acceso anche altre studentesse, come Peritas, che mi ha raccontato: "Adesso abbiamo estirpato quasi tutte le erbacce stecchite e abbiamo iniziato a piantare tanta roba. Eileen si occupa soprattutto dei fiori: le piacciono tanto quelli! E lo sai che ognuno ha il suo significato? Ma vabbè, comunque ti stavo dicendo che con Leen a dirigere un sacco di studenti si stanno dando da fare, soprattutto quelli dei primi anni tipo Eleanor, Cillian, io… e anche di altre casate, ma non me li ricordo tutti! Quelli più grandi probabilmente avranno da studiare, ma sono sicura che anche loro sono contenti di vedere il giardino che piano piano riprende vita! E poi c'è la Pryxie! Lei si da da fare più di tutti gli altri messi insieme! È un po' poco socievole, eh! Ma è davvero carina! Solo che non riesco a farle una foto, sai? Scappa sempre! Uffa, cioè, almeno fatti fare una foto che sei così carina! E invece no, ma ok. Comunque è davvero una bella cosa, questa. Perché ci sporchiamo tutti insieme ed è proprio… eeeemmm, divertentemente grinzaficherrimo!"

A questo punto fiondarsi a prendere la macchina fotografica dal mio dormitorio è stato d'obbligo e di ritorno andavo così di fretta che sono inciampato nelle zolle di terra che stavano sollevando. Ma poco male, così almeno ho incrociato altri miei compagni impegnati nel dissodamento. David Villegas ha anche portato un metodo per risparmiare tempo. "A Eileen non sono piaciuti i miei Impulsus per smuovere il terreno di radici morte, ma la magia è una estensione di noi: è tanto sbagliato usarla al posto degli utensili? Ci hanno messo il doppio di me e quella ragazzina che mi ha imitato." Quest'ultima è Eleanor McLeod, pure così entusiasta per l'idea di Eileen che mi ha fatto vedere come stavano procedendo. "E' stata grinzafichissima l'idea di Eileen di formare una squadra per risistemare il giardino! Vederlo tutto brullo e senza vegetazione quasi mi toglieva l'appetito. E poi ho anche imparato da David che si può usare la magia per fare giardinaggio. Abbiamo smosso delle zolle e rivoltato il terreno a suon di Impulsus. Peccato però che adesso quella ragazza nuova non vuole che mi avvicini all'angolo dove si trova la Pryxie". Eleanor però non è stata l'unica a borbottare sulla Pryxie, o meglio, su una sconosciuta che le vieta di avvicinarsi. Anche la Corvonero Aconite McNiadh sembrava leggermeeeente girata di bolidi, però magari ero io ad averla un po', ehm, maldisposta. "Guarda che anche se non mi strilli nelle orecchie ti sento! Eileen ha avuto una bella idea anche perché il giardino con tutte quelle piante stecchite sembrava un cimitero . E poi le lezioni teoriche di Erbologia sono una vera noia. Purtroppo per quella Prixye che è nata praticamente dal nulla: carina è carina , utile pure perché probabilmente con lei dovremmo fare metà del lavoro, ma quella sua polvere del bolide mi fa starnutire un sacco".

A questo punto capite bene che dovevo assolutamente vederla queste specie di fatina starnutosa e quindi mi sono messo a cercare la ragazza con i capelli rosa che ha mandato la Tulange, Phoebe Mayson, che mi ha anche offerto del tè. Sapete che in realtà questa specie di fatina è una specie di pianta? Circa, ecco, meglio se la ve la spiego come l'ha spiegata lei. "Le Pryxie sono uno stranissimo connubio di flora e fauna: sono minuscole creature umanoidi, ma si nutrono di polline e rugiada e hanno una terrificante conoscenza botanica. I soli trent'anni dalla scoperta non ci lasciano molti Lumos su di loro perché la biologia è così vasta che…" Qui ha assunto un'aria sognante e io nel frattempo ho appuntato un po' di ronzii della Pryxie, anche se mi sono accorto solo dopo che non sapevo come riportarveli sul giornale. Comunque dicevamo. "Ad oggi si è pensato si generino da scariche di magia nel terreno, mentre in Accademia addirittura arriviamo a supporre che nascano quando è la natura magica ad averne bisogno. E nascono con questo fiore, in Svezia chiamato 'Fiore di Luna', che con le sue radici enormi rivitalizza i terreni colpiti che poi saranno le Pryxie a curare. Non è carinissimo? La Terra è magia, come lo siamo noi". Però è proprio un peccato non essere riuscito ad avvicinare l'esserino, gli animali continuavano a tenerci lontano. Ma giuro che non ho tentato di adescare la fata creando una marionetta-Asticello. Ammetto che alla fine un po' mi sono fatto distrarre da Faunya che mi offriva il suo calzino per farne un pupazzo. A mio discolpa posso dire che era un calzino bellissimo, con una specie di serpecorno che si avvolgeva intorno alle caviglie. Comunque anche lei si è unita alla spedizione cura-verde dell'amica Eileen e invita tutti a dare una mano, "anche chi non è tanto bravo in Erbologia. Non che sia il nostro caso! Eileen è bravissima e meriterebbe cinquan… Mille punti, per come ci sta facendo lavorare. Comunque dovresti proprio consigliare a tutti di unirsi a noi. E' un modo per far capire alla Merl che non ci ha sconfitti né divisi. Inoltre così, quando torneremo a settembre, il giardino sarà di nuovo uno spettacolo!"

Ho scribacchiato all'impazzata per riportarvi la testimonianza di come tutto può rinascere, se cominciamo dalle piccole cose. Piccole quanto una Pryxie e un germoglio, o magari un piccolo virgulto di Albero delle Mani che è ancora disperso, però non sono preoccupato. Il professor O'Reilly dice che Rooty starà bene e chissà, magari a settembre lo vedremo da lontano a salutarci da un nuovo e più bel parco di Hogwarts.

Charlie Tobias Marmaduke. La principale sorgente di chiacchiere nella classe del sesto anno e forse anche dell'intera Sala Comune Tassorosso, ha passato l'estate a fare la posta al Palazzo dei Giornali, a scrivere lettere ai suoi amici e ad autoinvitarsi a casa loro per improvvisare gare gladiatorie tra marionette fabbricate con scarti di vecchi calderoni. Il Galles ha tirato un sospiro di sollievo ora che è tornato a scuola, cosa che non si può dire dei Club scolastici, che tendono a chiudere le iscrizioni quando lui chiede se c'è ancora posto. Nella sua orbita girano sempre promemoria di carta incantata, nuvole di polvere buiopesto e una macchina fotografica usata che di tanto in tanto lo colpisce in testa senza motivo, almeno a suo dire. Il suo approccio con le ragazze si è spostato da "ti faccio un pupazzo con un mio vecchio calzino?" a "ti faccio un portapiume con un mio calzino nuovo?" e lui lo ritiene un grosso passo avanti.
By SeannaHollins | giugno 4, 2017 - 3:07 pm - Posted in Maggio-Giugno 2073

Mercoledì 10 maggio, al termine della cena in Sala Grande, mentre stavamo tutti rientrando – studenti ed insegnanti – nei nostri dormitori, è successo qualcosa che, per me e pochi altri, somigliava ad un deja-vu: un denso fumo è fuoriuscito da una sfera di vetro frantumatasi sulle scale e si è sparso per tutto il castello bloccandone quasi tutti gli abitanti.
Ma procediamo con ordine.
Tutto è cominciato quando un vaso levitante è apparso sulla tromba delle scale dirigendosi verso il settimo piano. Tra gli sguardi incuriositi di studenti ed insegnanti, il vaso si è rovesciato facendo cadere una sfera di vetro che, rompendosi, ha sprigionato un denso fumo che ha cominciato ad espandersi velocemente, aiutato anche da quello fuoriuscito da altre sfere che, come la prima, sono cadute dal vaso. Tra il panico generale, l'intero castello è stato riempito di questo denso fumo grigio, il quale ha bloccato chiunque ne venisse a contatto. Tra le prime ad essere bloccate la nostra stessa Preside Rosmilda Welkentosk, prontamente intervenuta per cercare di fermare la “cosa” sul nascere. Noah Lewis, nel tentativo di evitare il fumo, si è buttato dal sesto piano, preferendo a quel fumo l'eventualità di rompersi l'osso del collo. Per fortuna sua e del suo collo, il destino ha deciso diversamente ed il fumo ha bloccato anche lui sospendendolo a mezz'aria durante la caduta. Invece il professor Devon Laury e la professoressa Calliope Volkonskaja sono rimasti pietrificati in un romantico abbraccio, come novelli Romeo e Giulietta. Nel giro di pochi minuti tutto il castello, a parte quei pochi fortunati che sono stati più veloci del fumo riuscendo a scappare, è stato bloccato. Tra questi anche studenti che, come Eleanor McLeod, Skye Blood e Evanna Winchell, approfittando del tempo ancora a disposizione prima che scattasse il coprifuoco, stavano ancora girando per il castello. Il fumo è penetrato velocemente in tutti gli ambienti di Hogwarts, dalla Biblioteca, passando per aule e corridoi e raggiungendo la Presidenza e la Sala Professori, fino ad entrare anche nelle Sale Comuni e nei dormitori. Ovunque, tranne in una parte isolata dei sotterranei. Ed è lì che si sono rifugiati quei fuggitivi di cui dicevamo prima. Tra di loro ci sono gli insegnanti Nihe Spooner e James Gerrard e gli studenti Barristan Hevenge – che qualche mese fa fu tra coloro che vissero un'esperienza simile restando bloccati in un'aula in disuso (vedi art. Voce Dicembre 2072 "Alla ricerca della profezia perduta") – Domhnall MacGillivray, Jedediah Bradlaw, Faunya Flaurent, Cillian Lynch e Eileen Walker. Costoro si sono trovati in quella parte del castello dopo aver inseguito le professoresse Nora Finnigan e Halianor Merlmemblose.
Ci sono volute tre ore perché il fumo si disperdesse e liberasse tutti gli abitanti del castello i quali – una volta liberi – hanno ripreso a "vivere" compiendo le azioni che stavano facendo tre ore prima, al momento del blocco. Per tutti noi, infatti, il tempo trascorso è stato di appena un secondo o poco meno. Il tempo di un battito di ciglia. Chi stava camminando ed è rimasto fermo a metà passo, ha continuato a camminare verso chissà dove, Noah Lewis, che è rimasto bloccato a mezz'aria durante la sua caduta dal sesto piano, ha terminato la sua corsa finendo su una rampa di scale sottostante. Soccorso dalla preside Welkenstosk e da Evan Miller, Allen Hollowdale e Brandon Coleman è stato accompagnano in infermeria per uscirne tre giorni più tardi.
Come conseguenza di tutto quello che è accaduto e per dare modo ai docenti di controllare se ci fosse ancora pericolo, tutti noi studenti abbiamo dormito in Sala Grande, privata a tempo di record dei tavoli e sistemata con dei sacchi a pelo e giacigli di fortuna. Altra conseguenza dell'accaduto è che l'intera vegetazione all'interno del perimetro scolastico – e quindi tutte le piante e i fiori esistenti nel castello e nelle Serre di Erbologia – sono completamente rinsecchite e definitivamente morte. Giardino compreso. Qualcosa, questo, che insieme all'apatia che ha colpito la scolaresca proprio in seguito al blocco, ha spezzato il cuoricino di molti studenti. Me compresa.
Le lezioni sono state sospese dal giorno successivo, undici maggio, fino al quindici, giorno in cui la normale quotidianità è stata ripristinata. O almeno tutte tranne le lezioni di Erbologia, le quali hanno avuto una settimana supplementare di sospensione, sia per la mancanza della docente Nora Finnigan – della quale non si hanno più notizie dal quel fatidico giorno – sia per mancanza di materiale didattico, data la morte di tutte le piantine conservate nelle Serre e nel giardino di Hogwarts. Sempre nel pomeriggio dell'undici maggio, poi, abbiamo assistito all'allontanamento della docente di Pozioni, Halianor Merlmemblose insieme ad alcuni Auror e ad alcuni studiosi inviati dalla Tulange. Quella sera infatti ci è stato comunicato che le lezioni di Pozioni sarebbero state seguite, fino alla conclusione dell'anno scolastico, dall'assistente professor Willard. A sostituire la professoressa Finnigan ad Erbologia, invece, è arrivata, qualche giorno fa, una nuova insegnante dall'Accademia Tulange, che risponde al nome di Dorotha Galbraith. A costei non mi resta che augurare buon lavoro. Almeno per i giorni che ci rimangono da passare in questo castello.

Seanna Hollins. Terzina Tassorosso. Da ragazzina chiusa e riservata che era l'anno scorso, quest'anno si è letteralmente trasformata. Inglese di Bedford ama le montagne, l'aria fresca, quei paesaggi di montagna che variano a seconda di dove volgi lo sguardo, ma anche i boschi. O la campagna inglese, quella dei paesi e dei piccolissimi centri sperduti chissà dove e che nessuno conosce, la quiete e il silenzio. La sua stagione preferita potrebbe essere l'autunno con i suoi colori e quel pizzico di nostalgia e di romanticismo. Non ditele però che è romantica: negherebbe tutto. I suoi colori preferiti, manco a dirlo, sono il giallo e il nero. Miss Mandragola 2072, e non pensava nemmeno che Erbologia fosse tra le materie in cui riesce meglio! Come è finita nella redazione della Voce? Se lo sta ancora chiedendo. Le hanno chiesto un articolo di prova…ed eccola qua.