By Stephen Medicine | febbraio 27, 2011 - 6:32 pm - Posted in Febbraio 2067

Aritmanzia e Trasfigurazione

Riprendo a scrivere delle varie materie insegnate a Hogwarts e dei docenti che ne hanno occupato le cattedre sfruttando un filo conduttore senza un grosso fondamento, ma capace di razionalizzare una scelta che altrimenti sarebbe casuale. Ho, infatti, già scritto qualcosa della Professoressa Fleetwood e del Professor Spellman per quanto riguarda Erbologia e Incantesimi, ma è proprio dalle loro persone che voglio ripartire per collegarmi ad Aritmanzia e Trasfigurazione. Materie a cui i due docenti sono passati dopo qualche tempo trascorso a insegnare una delle due discipline esaminate il mese scorso.

ARITMANZIA
62/63: M. Sabu
63/64: M. Sabu
64/65: M. Sabu
65/66: Z. Marshall sostituito ad anno iniziato da Q. Fleetwood
66/67: J.K. Rootword

Come potete leggere nell'elenco qui sopra, da che io sono entrato a scuola si sono succeduti alla cattedra di Aritmanzia quattro insegnanti. Per mia fortuna li ho avuti tutti e quattro. La professoressa Queency Fleetwood è stata preceduta dal Professor Manish Sabu, sul quale la Voce ha scritto parecchio anche recentemente, e dal professor Zephirus Marshall, che ha fatto da assistente a Sabu prima ancora di diventare il docente di ruolo. A indicare che i lunghi anni trascorsi tra le mura del castello dal professor Sabu hanno lasciato ricordi piuttosto nitidi e forti bastano le parole della Burton, a cui vi rimando. Più contestato è stato sicuramente il professor Marshall con le sue bizzarrie e la mano pesante adottata nelle lezioni. Ammettiamolo, pensavamo tutti che fosse un po' fuori di testa, ma allo stesso tempo con Sabu a controllarlo molti si sentivano al sicuro. Io, sinceramente, no. Sabu era più distratto di me durante le ore di Trasfigurazione, il che è tutto dire. Se fosse morto qualcuno durante una lezione di Marshall lo avrebbe saputo per ultimo e probabilmente non sarebbe stato neppure poi tanto turbato. Mi sembra di sentirlo: "la morte è nell'ordine naturale delle cose e corrisponde in natura al numero…". Sì, la morte è una cosa naturale, ma Marshall non era mica un Troll di Montagna capitato per caso. Tant'è che il Ministero ha pensato di cacciarlo da scuola. A me Marshall faceva paura quasi quanto la Graveyard. Comunque non sono solo io a pensare che la coppia Sabu-Marshall fosse poco giusta per insegnare a Hogwarts. Justin Herres a tal proposito mi ha detto: ‹‹Io mi adatto facilmente ai professori e cerco di adattarmi anche al loro metodo di insegnamento, posso dirti che non andassi pazzo per nessuno dei due e perciò non ne sento la mancanza… insomma, non sono come Mister Shake!›› Comunque l'hanno mandato via e sostituito con la Fleetwood, prelevata a Erbologia. Mi sono chiesto il motivo di questo spostamento per diverso tempo e la risposta che mi sono dato è stata: ‹‹Trovare un insegnante di Aritmanzia è complicato. La Fleetwood era perfetta per Aritmanzia e trovare un altro insegnante di Erbologia era più facile››. Riguardo alle varie materie insegnate da lei, Ami Tess si sente di dire che: ‹‹è sempre stata una docente che non ho mai amato particolarmente. Ma di certo in Pozioni e Aritmanzia sapeva il fatto suo. In Erbologia non ci coglieva nulla, a mio parere. Perché… non lo so… ma la vedevo come forzata in tale cattedra››. Naturalmente io mi dissocio da questa affermazione. Sabu e Marshall ci hanno lasciato, ma lei è ancora viva, potrebbe leggere e… sì, insomma… preferisco dissociarmi. Come vi ho ricordato nel numero precedente, a fine anno scolastico scorso ha ben pensato di levare le tende visto l'assassinio per avvelenamento della professoressa Rousier. Sembra comunque che le sorti di Aritmanzia siano state date in ottime mani. Certo, anche il professor Jericho Rootword un po' fuori di testa sembra esserlo, ma per lo meno non è un fuori di testa pericoloso, almeno si spera. Pensate che sono riuscito a far dire qualcosa su di lui anche ad Apollinaris Beattie: ‹‹Rootword? Hem, credo sia uno un po' fuori di testa… ma tipo, è un docente… figo. Amo i suoi frullati, tra l'altro››. Sì, li amo anche io. Spero per altro che con lui Aritmanzia guadagni un po' di punti. Anche se credo che più di lui possa riuscirci il suo assistente, Frederick McLies. Mi dicono che sia affascinante e a giudicare dallo stuolo delle mie compagne che gli sbavano dietro potrebbe anche esserlo. Per sicurezza ho chiesto una conferma alla nostra esperta di settore, Vinnica Heyannir, che mi ha risposto: ‹‹non seguo Aritmanzia, ma la scambierei volentieri con Rune solo per fare lezione con lui, è un figo!››

TRASFIGURAZIONE
62/63: N. Powell che seguiva i primi anni e V. VonMitternacht che invece insegnava alle classi superiori.
63/64: N. Powell
64/65: C. Spellman
65/66: C. Spellman
66/67: C. Spellman

Trasfigurazione è sicuramente la materia che presenta la migliore continuità possibile a Hogwarts. Il professor Crassus Spellman è infatti diventato docente, tre anni fa, dopo aver insegnato Incantesimi come ho già scritto, e non ha più mollato la presa. C'è chi dice che potremo levarcelo dai piedi solo se il Vicepreside Strawberry ci lasciasse, in un modo o in un altro,  e lui venisse nominato al suo posto. A parte la sua indiscussa preferenza per gli studenti della casa che rappresenta, Spellman è comunque un buon docente secondo molti. Conosce la sua materia ed è a lui che si devono gli ultimi due assistenti che a me son garbati entrambi. Julius Spellman ha dovuto superare il preconcetto che fosse un favorito, visto che il titolare di cattedra era suo padre, ma la sua competenza ha permesso di far scemare le voci al riguardo sino a sentir dire a qualcuno che sarebbe stato preferibile averlo al posto del padre. Forse è proprio per questo che Spellman senior ha ben pensato di sostituirlo con qualcuno di più giovane, ancora studente d'Accademia di Trasfigurazione e potenzialmente non pericoloso per il suo posto. Anche se… be'… fare un cambio tra Alfred Lewis e Crassus Spellman… Sì, secondo me ci guadagneremmo. Io almeno eviterei di appisolarmi di tanto in tanto, quando la teoria diventa così pesante che tenere su le palpebre sembra una partita persa all'inizio. Tanto per essere chiari: a me non piace Trasfigurazione! Vado malissimo. Se riesco a sgraffignare una A ai GUFO sarà un miracolo. Quindi pensatene quel che volete, ma io non ci riesco a essere imparziale e parlarne bene. Spellman lo sa, quindi non devo neppure far finta sia diversamente. A peggiorare questo mio rapporto conflittuale con la materia ci si mette poi una questione privata, che mi rende un po' complesso redigere quest'analisi. Prima di Spellman, come potete vedere dallo schema, si sono avvicendati a insegnare la materia i professori Nathan Powell e Vergil Von Mitternacht. Quando ero al primo e al secondo anno non avevo nessun problema con nessuno dei due, a parte il fatto che insegnassero una materia che odiavo. Ora, però, vedere Alicia che guarda quello lì come se fosse un dio sceso in terra… Avrei voglia di mollargli un pugno giusto per cambiargli i connotati. E se non fosse un mago capace di farmi a pezzettini ci proverei pure… fuori da scuola. Cioè… è bello, viene da una famiglia nobile, non solo è bravo in Trasfigurazione, ma anche in Difesa Contro le Arti Oscure, visto che ha insegnato anche quella, e ora torna a farsi vivo per non so quale corso per i MAGO sugli egiziani. Alicia non ammetterà mai che gli piaccia, ma io lo so che è così. Cioè, secondo me certi elementi non dovrebbero insegnare. Che andassero a fare i modelli per qualche rivista rivolta a un pubblico femminile! Ho chiesto in giro per capire se fossi l'unico a pensarla così. Una Ginny Williams inizialmente distratta quando ha sentito il suo nome si è subito fermata pronta a dire la sua: ‹‹Bolide! Powi!›› non potete immaginarvi la faccia  e mi pare abbia iniziato a perdere anche del sangue dal naso. ‹‹Cosa ne penso? Beh, è un bellissimo gnocco, cioè!  Ha fatto 'na bolidata tremenda a sposare quell'affare, troppo schifa. Comunque è sempre stato un ottimo gnocco uomo e insegnante; cioè è come Salazar comanda, non so se mi spiego: furbo, intelligente, in confronto a molti elementi è perfetto, subdolo quanto basta; è proprio un uomo coi boccini. Infatti credo che farò fuori la Helfman per averlo. E poi perchè dovrebbe dare fastidio, cioè che sia d'esempio se non vuoi che la tua ragazza… Aspetta, tu hai la ragazza?›› Ovviamente qui le ho detto che non ho una ragazza, lo giuro. Non mi sognerei mai di definire Alicia la mia ragazza. Lei è una mia amica particolare, ecco! Comunque come potete vedere sarebbe meglio non insegnasse. Del professor vonMitternacht non ho alcun ricordo, visto che non insegnava al primo anno. Lo ricordo in Sala Grande per i pasti, ma nient'altro. Neppure tra gli studenti più grandi si ha traccia di qualche ricordo su di lui. Per questo per capire un po' chi fosse ho dovuto rivolgermi a qualcuno fuori dal castello: Tiffany Trott. ‹‹Vergil vonMitternacht, se non ricordo male, mi ha insegnato Trasfigurazione al terzo e quarto anno. Bellissimo senza dubbio, ma è una caratteristica dei docenti di Trasfigurazione essere più belli della media›› anche lei, ne sono sicuro, sta parlando di quello lì. Preside Wallace, se legge, veda di capire che quell'uomo è una distrazione per le studentesse e dovrebbe essere allontananto. Comunque la Trott ha continuato precisando a buona ragione che: ‹‹solo Crassus Spellman costituisce la famosa eccezione che conferma la regola ma d'altronde si sa, lui era destinato a Incantesimi e se non avesse puntato il piede che non zoppica probabilmente sarebbe ancora in aula a far levitare piume con i ragazzini del primo anno. Ma immagino non fosse questo ciò che ti premeva sapere. Keyra Folks andava letteralmente matta per lui, gli ha ciondolato dietro per anni. No, nemmeno questo era il punto, vero? Ok, un buon docente di Trasfigurazione sicuramente. Gentile, molto professionale, educato, imparziale, non eccessivamente severo, ben preparato. O almeno da quanto posso dedurne io: una buona preparazione in Trasfigurazione avrei potuto valutarla solo agli ultimi anni di scuola in cui si insegnano incantesimi di livello avanzato. Poca vita sociale, niente scoop di particolare interesse e nessuna liaison sentimentale, almeno ai tempi in cui era a Hogwarts. Sto di nuovo divagando. Due difetti: il fratello gemello›› si riferisce al fratello Bernard Von Mitternacht, di cui ho parlato nel precedente articolo ‹‹e la sua casata di appartenenza ai tempi della scuola›› Grifondoro, mi ha scritto lei stessa. E ha chiuso con un illuminante: ‹‹ma purtroppo si sa, nessuno è perfetto no?›› Sentito, Alicia? Non tutto quel che luccica è oro.

Payatt Bromley

By Vincent Stars | febbraio 26, 2011 - 5:05 pm - Posted in Febbraio 2067

Penso che il Quidditch sia uno degli sport più belli del Mondo Magico, nonostante crei attriti e competizione tra i vari tifosi e giocatori. Non posso però fare a meno di guardare gli spalti del nostro stadio di Quidditch durante una partita e, non so voi, mi emoziono, da giocatore e tifoso, nel vedere tutti quanti uniti nel tifare i propri beniamini o sentirsi osannati per un'azione riuscita bene. Una cascata di colori rosso-oro per un Tiro dalla Distanza di Gregor andato a segno, tanti scudi di bronzo quando Justin para uno dei tanti tiri che non fa passare, una marea di lingue biforcute che sputano veleno quando Ami cattura il boccino oppure il saltare a tempo dei Tassorosso quando Joe manda a segno un bolide. Un senso di camerata più forte che durante la quotidianità si avverte nell'aria e tutti siamo pronti a difendere i colori che ci appartengono così come quelli che tentano di regalarci una vittoria "combattendo" in campo. Non la pensate come me? Ci sono già stati articoli che parlano delle tifoserie del nostro campionato scolastico, quindi mi voglio soffermare su quelle delle squadre della Lega Britannica, dividendo in due parti questo articolo. Ognuno di noi tiene a una squadra di Quidditch, almeno la maggior parte della popolazione scolastica. C'è chi apprezza il gioco di Pluffa tra i Cacciatori e chi invece non vede l'ora di sentire il rumore sinistro di ossa che si rompono quando un bolide colpisce un giocatore o le urla dello stadio alla cattura di un boccino. Ognuno ha il suo modo di esprimere la gioia e la rivalità stessa.

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Ad Appleby non c'è casa che non abbia una freccia argentata in bella mostra davanti al proprio uscio. Gli Arrows, fondati nel 1612, sono sempre stati considerati la migliore squadra del mondo nella cittadina del nord Inghilterra. Considerati tra i più bravi maghi in Trasfigurazione, gli abitanti di Appleby hanno una lunga tradizione quidditchara nel loro supportare la propria squadra in ogni trasferta e, soprattutto, nel riempire lo stadio facendo registrare il tutto esaurito ogni qual volta che i loro beniamini devono affrontare una partita. Per non parlare di quando c'è la partita contro i Wimborne Wasps! In quel caso lo stadio di Appleby è sicuramente infuocato visti i trascorsi tra le due squadre (un battitore delle Vespe lanciò un nido di api contro il Cercatore delle Frecce, tempo fa). Dimostrano sempre tanto calore verso i loro tifosi tanto che ogni qual volta i loro Cacciatori segnavano, i supporters degli Arrows usavano prendere dei sassi e trasfigurarli in tante frecce d'argento che brillavano nel cielo prima di ricadere sul terreno disegnando, tutte insieme, una freccia più grande. Per loro sfortuna, un giorno del 1894, una di queste frecce andò a trafiggere il naso del povero arbitro Nugent Potts: da allora questa "esultanza" fu bandita dal Ministero della Magia Inglese. I tifosi rimediarono con altre esultanze, tra le quali luci azzurre dalle loro bacchette con, ad intermittenza, luci argentate che da lontano formavano una lunga freccia appuntita che correva per tutti gli spalti. Alle soglie del 2010, il Ministero della Magia ha rivisto il divieto introdotto un secolo prima circa e ha permesso ai supporters degli Appleby Arrows di lanciare frecce nel cielo, ma di un materiale che non possa ledere l'incolumità di giocatori avversari e arbitri.

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A Ballyclastle, in Irlanda, invece, i tifosi non sono mai sazi dei successi in campionato della loro squadra tanto che, sicuri della forza del loro team del cuore, ad ogni goal della squadra urlano in coro il numero del prossimo titolo (dovrebbe essere il loro 37esimo). Conosciamo, noi che seguiamo il Quidditch, chi più chi meno, i colori che contraddistinguono questa squadra con il nero a fare da sfondo a un pipistrello scarlatto. Non ho mai visto una loro partita dal vivo anche perchè quando il campionato è in corsa c'è la scuola quindi mi è impossibile, però mi hanno descritto sempre gli spalti come una distesa nera con al centro dei tifosi vestiti completamente di rosso che formano ovviamente il grande pipistrello simbolo della squadra. Quando la partita finisce in favore dei Ballycastle (non ho capito bene come facciano, però) questi tifosi si spostano così velocemente – con la Smaterializzazione forse? – che sembra quasi che il grande pipistrello da loro disegnato prenda vita e sbatta velocemente le ali! Ormai conosco a memoria la storia della loro mascotte visto che Gregor è un tifoso accanito dei Bats! Ha praticamente tutti i loro gadgets e devo dire che ho contribuito anch'io ad arricchire la sua collezione, purtroppo. Comunque, Barny, il longevo pipistrello della frutta  della squadra di Ballycastle è conosciuto da noi sin da quando iniziamo a leggere i primi giornali o riviste o fumetti. Non so se tutti ne sono a conoscenza, ma è praticamente quel carinissimo pipistrello che vediamo nella pubblicità della Burrobirra: sbatte le ali, gira intorno alla bevanda ed allegramente ci dice: Barny says: I'm just batty about Butterbeer!! Mi è sempre piaciuta come pubblicità ed è talmente simpatica che, forse, provare curiosità per una squadra come i Bats è quasi naturale.

Nell'immenso giardino del castello di Caerphilly, in Galles, è nascosto il famosissimo stadio dei Catapults. Questa squadra è una delle più vecchie del Campionato Britannico, di chiarissimo stampo medievale sin dal suo nome. Le Catapulte hanno sempre segnato la storia di questa squadra e dei suoi supporters. I colori sono altamente simbolici visto che, intorno all'anno mille, una delle prime battaglie contro i Goblin cambiò la storia della cittadina: il verde ricorda le immense distese che circondano Caerphilly mentre il rosso, il sangue che ha macchiato, in quegli anni, la bellezza di questi campi. Così nascono i colori base della squadra dei Catapults, ma il simbolo che troviamo nel loro blasone non è stato sin dall'inizio una Chimera. La Creatura è entrata a far parte della storia della squadra in ricordo di un giorno nefasto purtroppo, quando Dai "Dinamite" Llewellyn fu divorato dalla stessa. Prima di questo episodio, Caerphilly era famosa, oltre che per il suo castello, anche per le maestose catapulte che costituivano il mezzo di difesa più efficace per i Babbani e che i trainers usavano per lanciare Pluffe e Bolidi con una velocità impressionante in modo da allenare la squadra. Tutt'oggi i tifosi usano lanciare la Pluffa ai Cacciatori della squadra con delle catapulte per ricordare le origini della squadra e della loro città.

Anche i Chudley Cannons  hanno come simbolo un'arma da combattimento: una palla di cannone. In una distesa arancione delle loro divise o del loro stemma si può notare una palla nera (facile confonderla con un bolide se non si sa che questo è piccolo almeno la metà del simbolo dei Cannoni) che gironzola intorno alle due grandi e nere C. Come ogni squadra, anche i Cannons hanno una cittadina di provenienza dove è situato anche lo stadio. Controversa è stata la costruzione di uno stadio per questa squadra e di conseguenza l'appartenenza ad una città piuttosto che un'altra. Attualmente Chudleigh ospita lo stadio dei Cannons, ma anticamente, quando la squadra è stata fondata, la sua sede era Ottery St Catchhopole. Infatti, negli almanacchi del Quidditch si può notare come il nome della squadra fosse Catchhpole Cannons! Non si sa come fu risolta poi la questione dello stadio né dell'appartenenza o meno ad una città piuttosto che ad un'altra. Probabilmente l'unione tra Chadleigh e Catchhpole (che gli abitanti chiamano simpaticamente Poley) ha portato al nome odierno della squadra che, dopo parecchi anni di declino caratterizzati da soli membri maschili, ha riacquistato un po' di fiducia grazie all'avvento di Angelina Coast. Il loro motto, del resto,  nel 1972 è stato cambiato da "We shall conquer" a "Let's all just keep our fingers crossed and hope for the best".

"Let us win, but if we cannot win, let us break a few heads."  Quando sentiamo questo Motto ci premariamo ad assistere ad una partita dai colpi proibiti perchè in campo scendono i Falmouth Falcons. Una delle squadre più forti in campionato sicramente, ma con il gioco aggressivo che ha regalato molte volte ai giocatori della squadra delle sanzioni come fu per i due Battitori, Karl e Kevin Broadmoor, che tra il 1958 ed il 1969 vennero sospesi 14 volte. Particolare è l'accoglienza dei tifosi agli avversari che arrivano a Falmouth per assistere alle partite. Il lungo viale che porta allo stadio è diviso ritimcamente da dei trespoli che, ad ogni passo degli avversari verso gli spalti, vengono affiancati da degli uomini incappucciati in un divisa grigia (come quella che usano i giocatori dei FF). Dopo la comparsa degli uomini, dei falchi volano fino alla postazione emettendo i loro versi prima di diventare delle statue di ferro mettendo bene in mostra il loro becco affilato. Probabilmente è un modo per intimorire sia i tifosi che gli avversari e sembra che il tutto funzioni ad ogni partita, ogni anno. In più consideriamo che ad ogni punto messo in cassaforte dagli avversari un falco si posa sul "tetto" dello stadio, quasi come se fosse pronto a cavare un paio di occhi…

Devo parlare anche delle Holyhead Harpies prima di concludere questo articolo e rimandarvi all'altra metà che uscirà il prossimo mese. Tutti sanno la storia della squadra e della particolarità d'essere sempre stato un team di quidditch completamente composto da giocatrici. Famose per molte belle partite e colpi di scena, non tutti conosco però l'origine del nome della squadra. Si pensa che ad Holyhead, cittadina del Galles, ogni notte gli uomini venissero sbranati da un'Arpia, talmente bella quanto letale, con i suoi artigli. Dopo parecchi decenni una donna, una certa Gwen Morgan si finse uomo ed attirò a sè l'Arpia prima di reciderne la testa e liberare così l'intera comunità di Holyhead. Da quel momento, un artiglio della crudele Arpia è conservato nel Tesoro della Città e la squadra di Quidditch che nacque subito dopo ne prese il simbolo ed i colori base del blasone di Lady Morgan (sfondo verde con ricami dorati). Per ricordare l'impresa della donna, si decise di portare avanti la tradizione della popolarità femminile della città ammettendo solo donne all'interno della squadra. Altre leggende corrono intorno all'origine del nome della squadra tra cui quella secondo cui questa fantomatica eroina fosse in realtà una Veela che prosciugò l'intero patrimonio di tutti gli uomini del posto lasciando così alle donne l'impresa di risollevare la città. Quale sia la verità non si sa, per ora i tifosi delle Harpies s'accontentano di sfoggiare il loro artiglio verso gli avversari  ad ogni vittoria!

 

Vincent Stars

By Anne Burton | - 2:09 pm - Posted in Febbraio 2067

Chi dice B1 dice danno

Classifica Coppa Greenleaf
Meredith Stevens
Tassorosso
46pt.
Oscar Trott
Corvonero
39pt.
Christine Berry
Grifondoro
37pt.
Syd Mayson
Serpeverde
23pt.
Michael Cerfield
Corvonero
19pt.
Harriet Mayfair
Serpeverde
18pt.
Vinnica Heyannir
Tassorosso
12pt.
Sylvia WhiteHeart
Corvonero
9pt.
Oxter McTroy
Tassorosso
6pt.
10°
Rebby MacMillan
Corvonero
2pt.
10°
Thomas McScheind
Serpeverde
2pt.
12°
Stephen Bail
Serpeverde
1pt.
12°
Amaranta Owl 
Grifondoro
1pt.
14°
Alice Leary 
Serpeverde
0pt.
14°
Joey Bersek 
Grifondoro
0pt.
14°
Payatt Bromley
Tassorosso
0pt.
14°
Ginny McScheind
Grifondoro
0pt.

 

Classifica Coppa Fuyutsuki-O’Connor
Corvonero
69pt.
Tassorosso
64pt.
Serpeverde
44pt.
Grifondoro
38pt.

Un Gran Tremio in notturna è qualcosa che mi ha sempre affascinato, devo ammetterlo, e non perchè le scintille dei contrasti risaltano maggiormente. Gareggiare con il favore delle tenebre ha tutto un altro sapore ed altre emozioni anche se gli incidenti non mancano mai, è qualcosa che ho dato ormai per assodato, tanto da meditare anch'io di ricorrere ad uno degli amuleti di cui mi ha parlato Lawrence qualche giorno fa; non si sa mai che a forza di colpire gli anelli i piloti decidano di virare direttamente sugli spalti. Sotto un cielo coperto di nuvole, infatti, è andato in scena il quinto G.T della stagione, orfano come ormai tutti sapete, dell'ex Top Driver Michael Cerfield la cui bravura, lasciatemelo dire, mancherà a tutti nonostante la degna sostituzione con il vivace Oscar Trott. Novità della giornata è invece l'esordio di Margareth Lowenn all'interno del team Grifondoro, sicuramente un valido aiuto per la Top Driver Christine Berry considerando che gli altri membri della squadra rosso oro non si sono mai distinti sul serio per incisività e bravura. Al via della gara, in ogni caso, è proprio la sestina Grifondoro che viene bruciata sul nascere dall'iniziativa della coetanea Tassorosso Meredith Stevens, ma soprattutto dall'arrembaggio del fulmineo Throttle che, con una delle sue solite azioni veloci e pressanti, si ritrova a lottare con la Stevens già dal secondo anello pur essendo partito più indietro rispetto alle due ragazze. Come detto, però, ogni Gran Tremio che si rispetti non può essere definito sul serio come tale se non ci sono degli incidenti di piccola, media e talvolta grande entità. Ad aprire le danze in questo senso, dopo l'assaggio dato da Oscar nel primo giro, è stata Ginny McScheind, protagonista di un tête-à-tête con l'anello numero diciassette nel corso del terzo giro rimediando fortunatamente solo un grosso spavento. Successivamente la gara si è sicuramente infiammata grazie al solito duello tra Vinnica Heyannir e Sylvia WhiteHeart da una parte e Oxter McTroy e Rebby MacMillan dall'altra (si parla sempre di Tassorosso contro Corvonero in pratica). Il Prefetto dei canarini e la cercatrice dei bronzo blu sono stati i veri protagonisti della prima parte della gara, tanto che alla fine è proprio il quintino a spuntarla sulla più inesperta ma coriacea Celestina stretta contro uno degli anelli dopo una manovra intimidatoria da parte di McTroy.  Sull'altro fronte, invece, seppur ammaccata da uno scontro ginocchio-anello, la WhiteHeart non ha risparmiato energia spesa e grinta per avere la meglio sulla Heyannir fin troppo esaltata dal sorpasso magistrale ai danni del solito Thomas McScheind, infilato e sorpassato durante il terzultimo giro. La Tassorosso finisce addirittura per andare troppo larga, tanto da dover rimediare con una derapata che, vista l'ambientazione notturna, aggiunge spettacolo allo spettacolo, ma solo quello.

Sotto lo sventolare dei soliti striscioni presenti sugli spalti, cui si aggiunge qualche tremolante "Sei BERRYssima", la gara procede senza troppe emozioni e senza i sorpassi cui siamo abituati durante ogni gara che si rispetti. Forse le saggine bruciano ancora per la partita di Quidditch o forse il freddo polare intorpidisce i piloti in gara, fatto sta che all'inizio dell'ultimo giro la situazione non è cambiata poi tanto con la Stevens al comando della gara e Trott e la Berry ad inseguire. Più indietro, pallida e funerea come sempre, la scia di Harriet Mayfair fa da intermezzo al clou della gara visto che la vera lotta è nelle retrovie anche stavolta. Proprio dalle ultime posizioni, più precisamente dalla Lowenn, arriva infatti la sorpresa che non ti aspetti visto che la Grifondoro rischia involontariamente di annullare il vantaggio raccimolato dalla Top Driver Tassorosso che a momenti le finisce addosso nel tentativo di doppiarla. La Heyannir, dal canto suo, non se la passa di certo meglio visto che la derapata cui è stata costretta sembra farsi sentire lungo il primo settore dell'ultimo giro, complice la pressione esercitata dal terzetto McScheind, WhiteHeart e McTroy direttamente alle sue spalle. Nessun sorpasso decisivo almeno per la prima parte del tracciato, ma la tensione è in allerta e le sbavature non sono nè ammesse nè concesse. Nell'abituale divisione del tracciato in tre settori, infatti, la parte centrale riserva sicuramente qualche emozione in più, grazie a Tosca, stimolando i piloti a concludere una gara noiosa… ehm… fredda, si, molto fredda. Lo scossone maggiore in tal senso lo mette sicuramente in pratica Sylvia WhiteHeart che con un sorpasso ai danni di McScheind ed un tentativo identico sulla tenacissima Heyannir all'uscita dell'anello numero undici, scontro fianco a fianco che si protrae sino alla fine dell'ultimo giro, come sempre tra le due. Non è di certo da meno la Top Driver Grifondoro alla quale si può rivolgere solo l'appunto di essere stata sfortunata con la scopa a disposizione per questa gara. Il rimpianto resta comunque, anche perchè Christine ha dimostrato più volte di sapersela cavare più che bene, ma per sua fortuna la Mayfair, così come tutto il team Serpeverde, è rimasta chiusa a festeggiare (in modo del tutto sobrio e poco slanciato, conoscendola) la vittoria della partita Quidditch. O una punizione con Gray. Io propendo più per la seconda ipotesi. E' comunque nell'ultimo settore e soprattutto negli ultimi anelli che pulsa il vero cuore della gara, e non parlo delle prime posizioni visto che per sorpassare la Stevens ed impedirle di vincere in solitaria ci vorrebbe un Trott con più smalto ed una Berry con un'altra scopa. Sono sempre le posizioni centrali quelle che tengono viva la poca attenzione degli spettatori. Il saggina a saggina tra McTroy e McScheind (sempre di Mc si parla), avvincente soprattutto negli ultimi anelli da percorrere, premia il Tassorosso, regalandogli il settimo posto. Vinnica dice sempre che il settimo posto è il migliore perchè il sette è il numero più potente, in fondo. Sarà per questo che nel suo personale duello con la WhiteHeart, rendendosi conto di non essere settima ma quinta, ha cercato di sistemare le cose cadendo in picchiata al suolo. Vinni, dannazione ci hai fatto prendere uno spavento del Gramo! E non solo al sottoscritto, visto che i medimaghi sono accorsi subito per sincerarsi delle condizioni della Tassorosso. La prossima volta, se proprio vuoi un effetto scenico sputa verso la WhiteHeart inventati altro e poi, insomma, dici di possedere la Vista… usala e non farmi spaventare! Ho perso anche Inchiostro (sempre il mio gatto ndP), disperso tra la folla, sappilo. Considerazioni ed appelli personali a parte, la domanda che ci si deve porre al momento è capire se e come si può contrastare il predomio della Stevens come pilota e di Corvonero come Team. Ma la risposta a queste domande può essere data solo dai piloti in gara… e da Vinnica, appena si riprende.

IL GENIO DEL G.T.

Meredith Stevens: scontato, ma reale. Corre senza che nessuno la impensierisca sul serio. 

IL TROLL DEL G.T.

Serpeverde: più che strisciare come delle serpi, rantolano alla meno peggio.

Philip Noreal

 

 

By Anne Burton | - 12:01 pm - Posted in Febbraio 2067

Buona guarigione, Michael

Classifica Coppa Greenleaf
Meredith Stevens
Tassorosso
35pt.
Christine Berry
Grifondoro
30pt.
Oscar Trott
Corvonero
29pt.
Syd Mayson
Serpeverde
23pt.
Michael Cerfield
Corvonero
19pt.
Harriet Mayfair
Serpeverde
13pt.
Vinnica Heyannir
Tassorosso
8pt.
Sylvia WhiteHeart
Corvonero
6pt.
Oxter McTroy
Tassorosso
4pt.
10°
Rebby MacMillan
Corvonero
2pt.
11°
Stephen Bail
Serpeverde
1pt.
11°
Thomas McScheind
Serpeverde
1pt.
11°
Amaranta Owl
Grifondoro
1pt.
14°
Alice Leary
Serpeverde
0pt.
14°
Joey Bersek
Grifondoro
0pt.
14°
Payatt Bromley
Tassorosso
0pt.
14°
Ginny McScheind
Grifondoro
0pt.

 

Classifica Coppa Fuyutsuki-O’Connor
Corvonero
56pt.
Tassorosso
47pt.
Serpeverde
38pt.
Grifondoro
31pt.

A quasi un mese di distanza dall’ultimo Gran Tremio, non si è ancora spento l’eco che il GT Harry Potter ha portato con sé, non solo per quanto riguarda le classifiche che vedono coinvolte piloti e casate. Accantonando per un momento il responso dell’ultima gara, infatti, credo sia doveroso fare un grosso augurio di pronta guarigione a Michael Cerfield, la cui esperienza con la B1 si è drasticamente conclusa contro l’anello numero 8 durante il classico giro di posizionamento da parte dei piloti. La dinamica del grave incidente che ha coinvolto il Top Driver Corvonero non è chiara, anche se le condizioni climatiche del tutto avverse hanno sicuramente condizionato la manovra del sestino prima dello schianto che ha fatto accorrere sul posto, immediatamente, i medimaghi presenti. Il sestino è stato infatti trasportato urgentemente in infermeria per controllare lo stato del suo ginocchio dopo che qualche scheggia vi si è conficcata nell’impatto contro l’anello. Il debutto di Rebby MacMillan in B1 viene così macchiato dal segno del gramo che dà la sua zampata su Corvonero, privata del suo Top Driver e a rischio di perdere anche il solito spumeggiante Oscar Trott già dai primi giri, quando un rientro di Harriet Mayfair, dopo il tentativo di sorpasso dello stesso bronzo blu, ha messo in pericolo la stabilità del quintino sbalzato contro la parte interna dell’anello numero sei. Il fiato trattenuto sugli spalti e le continue macumbe dei Serpeverde sempre loro però, si sono placati davanti alla solidità dimostrata dai caschi indossati dai piloti anche se, dopo un paio di giri, un’altra situazione al limite ha calamitato l’attenzione generale oltre le prime posizioni confermando che un Gran Tremio intitolato al famoso ex Grifondoro non è proprio il massimo della fortuna per chi ci ha a che fare. Protagoniste dell’ennesimo scontro sono state Vinnica Heyannir e Amaranta Owl con la Grifondoro che se non altro ha onorato il cognome che porta visto il volo che ha rischiato di fare dopo il contatto saggina a saggina con la Tassorosso, più caparbia nel venir fuori dalla situazione con lievi danni, cosa che non si può dire della terzina rosso-oro i cui sogni di gloria per recuperare qualche punto si sono spenti già dall’ottavo giro, esattamente una tornata prima di ciò che i Muldoon hanno definito come polpettopurè. In realtà penso che il loro sia stato un modo per rappresentare figurativamente ciò che stava per diventare Oxter McTroy, passato ormai da forever six a maybe last, almeno secondo alcuni. Il Prefetto, complice il cedimento della saggina, si è trovato infatti in mezzo al duello tra Sylvia WhiteHeart e l’esordiente Stephen Bail, procurando (del tutto involontariamente mi ci gioco Inchiostro) un’escoriazione più che evidente alla Corvonero mentre Bail è finito direttamente fuori dalla scia calorifera, forse a chiedere consigli all’ex Top Driver della propria casata (Syd Mayson nda).

Il vero cuore della gara, come accade quasi sempre, si intravvede però con l’avvicinarsi dell’ultimo giro, tra lo sventolare di striscioni più o meno coreografici o inneggianti. Se dai sotterranei, infatti, si solleva un “Keep calm and cHARRIET on” dalla Torre Grifondoro plana un “A tutta Berry” che lasciano ben intendere quali siano gli spiriti delle due tifoserie. Dal canto loro, Tassorosso e Corvonero rispondono con i fatti, lanciando una Meredith Stevens in prima posizione ed un Throttle che ha ben capito come al momento il futuro della B1 bronzo-blu passa dalla sua saggina. Se la pressione da ultimo giro si fa sentire da subito su Sylvia WhiteHeart, superata brillantemente da una Heyannir in versione Pousikus forza dieci, però, lo stesso non succede ad Harriet Mayfair visto che la nuova Top Driver verde e argento riesce a tenere a bada il tentativo di rimonta di una nervosa Christine Berry.nome immagine Nel primo settore dell’ultimo giro, sottolineando ancora una volta la corsa al limite dell’impossibile di Oscar Trott, c’è da evidenziare anche l’ennesimo svarione di Oxter McTroy che si fa sorpassare all’anello numero 5 da un Thomas McScheind che non ha stupito durante il resto della gara. Come ogni gara che sembra promettere noia ordinaria amministrazione, però, basta che gli spalti inizino ad infiammarsi che anche i piloti cambiano registro. Ammetto di non aver visto il sorpasso della WhiteHeart su Vinnica all’anello tredici, ma solo perché Inchiostro si è spaventato ed è andato a rifugiarsi dal professor Warren; non so perché si trovasse da quelle parti, ma si è portato via il mio gatto, chi lo dice alla Williams e alla Tess, adesso? Ma torniamo alla gara: le emozioni più genuine dell’ultimo giro (ed anche puzzolenti se devo stare a sentire i commenti di Freddy sul sorpasso della WhiteHeart) le hanno offerte sicuramente la quintina Tassorosso e la quartina Corvonero, soprattutto se si considera che l’avvicinarsi di Oscar alla Top Driver Tassorosso e di Christine a quella Serpeverde sono più frutto di condizioni “esterne” che di completo merito dei due piloti in questione. L’ultimo settore inizia in questo modo in una bolgia di urla, minacce, striscioni usati per tappare bocche e la cronaca di Wallace, sempre lui; il prossimo che mi dice che è tremendamente di parte lo faccio graffiare da Inchiostro, se torna.

Tassorosso, Corvonero, Serpeverde e Grifondoro. I primi quattro posti dei piazzamenti finali del GT Harry Potter vengono suddivisi tra le varie casate. Nelle file dei canarini si respira aria di vittoria da una parte (complimenti a Meredith) e rammarico se si pensa al mancato sorpasso della Heyannir ai danni della WhiteHeart negli ultimi anelli del tracciato. Negli altri team, del resto, non c’è poi tanto da festeggiare, soprattutto tra i bronzo blu, esaltati dall’ennesima e convincente prestazione di Oscar Trott ma abbattuti per la sorte di Michael Cerfield, tuttora in infermeria. E se per i Grifondoro è stata una gara da archiviare nonostante il quarto posto della Berry, a Serpeverde sembra che il cambiamento funereo di Top Driver abbia dato un accenno di vitalità inusuale persino per la Mayfair. Una menzione particolare, infine, va indirizzata sicuramente a Rebby MacMillan e Stephen Bail, al loro esordio in B1, autori di una gara promettente per il futuro. A conclusione di quest’articolo, però, mentre mi domando ancora se le armi chimiche della WhiteHeart sono contemplate da regolamento, ho un appello da fare: professor Warren, posso riavere il mio gatto?

IL GENIO DEL G.T.

Sylvia WhiteHeart: dimostra sicuramente una marcia letale in più, anche se batteriologica

IL TROLL DEL G.T.

Oxter McTroy: che Vinnica lo svegli, la Casata ne sarebbe felice.

Philip Noreal

 

 

 

By Anne Burton | - 12:03 am - Posted in Febbraio 2067

Serpe al sorpasso in attesa di Grifondoro vs Tassorosso!

Corvi fermi al fanalino di coda!

Siamo ormai giunti al giro di boa del Campionato scolastico di Quidditch e la terza partita che ha visto confrontarsi Corvonero e Serpeverde ha, purtroppo, confermato le ipotesi formulate in seguito al match precedente: l'alto livello raggiunto da Grifondoro contro Corvonero rimane un lontano lumicino, solo una speranza per quidditchari e appassionati. I Cacciatori son rimasti bloccati da un gioco eccessivamente costruito, troppo schematico e poco fantasioso che ha permesso ai due Portieri di effettuare numerose ma semplici parate senza complicarsi eccessivamente la vita per quanto Justin Parker abbia confermato ai più il motivo per cui è chiamato The Wall. In definitiva, sotto la pioggia incessante le due squadre hanno giocato una partita asciutta, insapore, accesa solo nelle battute finali grazie agli interventi dei battitori, Capitan Becket in primis. Se i cacciatori non hanno brillato, del resto, le cercatrici non sono apparse vispe come ci si aspettava. Poco gioco ed un inspiegabile andare incontro ai bolidi anzichè evitarli (giusto Wolf?), ecco il succo di Corvonero contro Serpeverde, 170 a 20 per noi i verde-argento in un contesto di tifo che tutto si aspettava tranne ciò che è stato.

 

Le formazioni

Serpeverde: Williams G. (k/Vc), Owen L. (b), Laury D. (b), Cooper K. (c), McTroy B. (c), Theafting V. (c), Tess A. (s) 

Corvonero: Parker J. (k), Trott  O. (b), Becket A. (b), WhiteHeart  S.(c),  Wolf  A. (c/Vc) , Davies N.(c), Macmillan R. (s)

 

Forse è stato uno degli striscioni esposti sugli spalti bronzo-blu (“Vai, Oscar, Trottali male!" ndR) a dare l’idea suicida definitiva ai Corvonero per schierare Oscar Trott come battitore piuttosto che nel ruolo di cacciatore per cui tutti l’abbiamo conosciuto ed apprezzato. Certo ci sarebbe da chiedersi a che partita avremmo assistito con il veloce quintino nel suo ruolo piuttosto che vedere Sylvia WhiteHeart lasciare gli anelli per improvvisarsi cacciatrice, ma in fondo la stessa domanda si potrebbe porre per il terzetto di cacciatori Serpeverde di cui si ricorderanno solo i falli, probabilmente, al di là dei diversi tiri in porta che hanno decretato Parker come miglior portiere dell’incontro. Pronti e via, dunque, partita arbitrata dal Vicepreside Strawberry con Veii Theafting come osservato speciale se si considerano le occhiate che gli vengono rivolte di continuo dopo la prima partita contro Tassorosso. Alla contesa l’esperienza e la furbizia della Cooper, aggressiva sin dalle prime battute, danno alla Serpeverde la meglio su un’acerba Niamh Davies al suo primo anno da titolare. L’iniziativa della quintina verde-argento, però, non sortisce alcun effetto visto che la compagna di reparto, Bianca McTroy, continua il suo personalissimo feeling con i bolidi bloccando l’azione sul nascere. Non sarà né la prima né l’ultima volta che le azioni di entrambe le squadre verranno congelate, non di certo a causa della pioggia che è scesa copiosa per tutta la durata dell’incontro e forse neanche tanto dai bolidi che, diciamoci la verità, hanno rappresentato il versante più vivo del match insieme al fervore della Williams. celo un indizio per chi dimentica. I battitori scesi in campo, fatta esclusione per Trott, sono i titolari delle due squadre e l’agonismo messo in mostra dà chiara dimostrazione di come, pur rimpiangendo gli scontri tra Medicine ed Hargreaves, i quattro non si risparmino spallate ed irruenza seppur nei limiti del consentito. Da una parte l’esperienza e la bravura del Capitano Corvonero gli danno modo di avere facilmente la meglio su un fin troppo nervoso ed impreciso Laury, mentre dall’altra la crescita costante di Lawrence Owen partita dopo partita si nota sul quintino bronzo-blu anticipato nello spedire un bolide perfetto contro la cercatrice Corvonero colta impreparata. Se la MacMillan viene accarezzata per bene dal bolide di Owen rimettendoci il piede sinistro, però, il colpo di Becket, deviato nella sua traiettoria ma comunque mordente, scheggia la saggina della Capitana Serpeverde, non troppo reattiva in questa situazione. Nel capovolgimento di fronte, una volta compiuto il loro dovere, gli stessi grintosi bolidi si proiettano su altre vittime, suicide si potrebbe dire. Se la Wolf, intenta forse a raggiungere uno degli striscioni che le sono stati dedicati (“Wolf che abbaia non morde” ndR) abbraccia letteralmente il bolide che le viene incontro, garantendosi un paio di giorni in infermeria, il tentativo della Cooper di evitare la palla metallica resta solo un abbozzo di idea quando il bolide colpito in precedenza da Owen cozza contro il costato della quintina. La fortuna della Serpeverde, in questo caso, si chiama Veii Theafting, guardato a vista quanto si vuole, ma mai domo e con la grinta tipica della squadra Serpeverde, quella che non si tira indietro anche a costo di commettere qualche fallo di troppo. I tentativi dei discendenti di Salazar, però, vengono ripetutamente bloccati dal formidabile (e se lo dico io) portiere Corvonero, davvero in forma strepitosa, Double Wall direi viste le dodici parate complessive a fronte dei due anelli violati. Le strepitose parate di Parker, del resto, non fanno che aumentare il nervoso nelle fila Serpeverde, tanto che in una delle azioni d’attacco portate avanti dai cacciatori verde-argento, la Cooper, presa dalla foga del momento, commette fallo sul Vice Capitano bronzo-blu prima che Theafting possa cercare di soffiare la pluffa alla settimina. Rigore fischiato in modo inesorabile dall’ex docente di Babbanologia tra i fischi provenienti dagli spalti Serpeverde per niente convinti dell’aggressività della cacciatrice. Se Corvonero ha tra le sue fila The Wall, in ogni caso, la Meowilliams non è di certo da meno, per quanto i tiri dei bronzo blu si fermino ad un totale di sei contro i quattordici per Serpeverde. Rigore parato e chi parla di fortuna di Ginny lo venga a dire a me nell’euforia generale. Due pluffe targate Wolf sono passate per gli anelli difesi dalla Williams, ma il rigore no. E Theafting non è di certo da meno con i due goal segnati.

Ecco, ciò che si sussegue in campo da questo momento in poi è pura follia o, per dirla alla Muldoon, schizzoscempiaggini di prima categoria. La McTroy perde la testa ma trova la via degli spogliatoi lasciando la squadra nello sterco di Troll, senza troppi giri di parole, aiutata in questo dal ricercato del Quidditch numero uno: Veii, sempre lui. Il pugno rifilato a Parker a pluffa ferma per il rigore concesso a Corvonero non può certo passare inosservato o sperare in una distrazione di arbitro e professori presenti. Così come non sfugge all’attenzione di giocatori e pubblico il suicidio/sacrificio di Owen che si frappone tra il bolide, indirizzato quasi a colpo sicuro, dal Capitano Corvonero e la cercatrice Serpeverde. Sì, se ve lo dovessero chiedere, mentre Laury ricorda a tutti di essere presente in campo solo perché evita che il compagno di reparto si sfracelli al suolo, il boccino inseguito dalla cercatrice e mezzo (viste le condizioni della tenace MacMillan) finisce con l’essere stretto tra le dita di Ami Tess, brava nell’evitare i bolidi che le sono stati indirizzati contro.

Lo so. Sono stato prolisso e non è da me, ma se riesco a scrivere tanto su una partita dove non è successo granché significa che sono proprio un malato esperto di quidditch, no?

Pagelle

Serpeverde

Williams G. : 7,5 Mezzo punto in più della partita contro Tassorosso ci sta tutto! Dimostra grande fortuna intuito nel parare i rigori per la seconda volta. Blocca la maggioranza dei tiri avversari con grinta ma, rispetto al corrispettivo Corvonero risulta essere meno "Wall" con i suoi due tiri parati sui sei tentativi effettuati.

Laury D. : 5 Dopo un buon inizio perde la via giusta! Ottimo l'intervento iniziale di disturbo su Becket che vede il bolide sfrecciare malamente in direzione della Tess e, successivamente, colpire la Wolf. Poco incisivo, per lo più assente, nel resto del match con l'unico merito di aver salvato il compagno di reparto Owen da un brutto volo finale.

Owen L. : 7.5 Riesce a dominare fino a quando è Trott a contrastarlo. Colpisce con efficacia la McMillan ad inizio partita ferendola su tutto il lato sinistro. In evidente difficoltà nel confronto con Becket, risulta essere comunque decisivo (e suicida) nell'azione di copertura  finale per proteggere la Tess da un bolide che avrebbe con ogni probabilità decretato la sua fine.

McTroy B. : 2 Spreca lo sprint iniziale della Cooper sulla contesa facendosi colpire da un bolide ancora lento e appena liberato, perdendo la pluffa. A capo dell'attacco Serpeverde risulta essere impotente di fronte alle difese di Parker e non riesce ad andare a segno nemmeno una volta. Con delle finte permette a Theafting di segnare un paio di volte. Nient'altro. Incostante. Ingiustificabile, infine, l'abbandono del campo.

Theafting V. : 1 (The Worst) Nonostante sia l'autore degli unici due goal di Serpeverde è e rimane totalmente antisportivo. Appena l'arbitro fischia un fallo a sfavore della sua squadra si fionda su Parker per mollargli un destro in faccia. Inconcepibile.

Cooper K. : 5 Riesce a rubare la pluffa in contesa ad una Davies ancora in fase di rodaggio e a tirare varie volte in porta senza però riuscire ad abbattere il muro difensivo. Colpita anche lei da un bolide facilmente evitabile, non è mai troppo pericolosa nei tiri oltre ad apparire scontata nelle soluzioni facilitando in questo modo il compito a Parker.

Tess A. : 7 Riesce ad evitare brillantemente con un'ottima manovra un bolide e a limitare i danni di un altro, ma nulla può contro il terzo colpo di Becket. In seguito ce la mette tutta per rimanere in partita e non cedere terreno all'avversaria e, grazie alla copertura umana offerta da Owen, riesce a regalare la seconda vittoria del Campionato a Serpeverde!

 

Corvonero

Parker J. : 8 È sempre lui, THE WALL! Nonostante i ripetuti attacchi di McTroy e compagni che l'han messo praticamente sotto assedio, si oppone caparbiamente lasciando passare solo due dei quattordici tiri verso gli anelli. Ineccepibile, viene fregato unicamente da due finte di Theafting sul finale. Impossibile trovargli pecche, Corvonero piangerà a lungo la perdita del suo portiere nei prossimi anni! E noi gioiremo

Becket A. : 8 (The Best) Domina per tutta la partita, non c'è Owen o Laury che tengano. Sempre in anticipo sui suoi avversari risulta essere incisivo e mette in seria difficoltà la Tess con i suoi colpi che ricordano quelli di Hargreaves. Peccato per il bolide finale parato, letteralmente, da Owen. In caso contrario, oltre che dominante, sarebbe stato decisivo.

Trott O. : 5,5 Non è presente nelle dinamiche di squadra. Abituati ad alti livelli di gioco e a vederlo schizzare per il campo con la pluffa sotto il braccio, nel ruolo di battitore non convince affatto. Leggermente spaesato ad inizio partita, con la mazza in mano è in crescendo durante lo svolgersi del match. Non abbastanza però per meritare la sufficienza.

Davies N. : 4 Completamente spaesata di fronte all'irruenza non troppo fine dei Serpeverde non partecipa affatto al gioco di squadra. Si fa rubare la pluffa dalle mani a ridosso dall'area rendendo difficoltosa la difesa a Parker che, alla fine, è costretto a cedere un paio di reti ai verde-argento. Spenta e in palese affanno. Si attende una sua crescita!

Wolf A. : 5,5 Persa in un mondo tutto suo a inizio partita non si accorge del bolide deviato dalla Tess e, salendo di quota, gli va praticamente addosso giocandosi sin dall'inizio la possibilità di una buona prestazione. In difficoltà per la botta alla spalla destra riesce comunque a mettere a segno due reti facendosi però parare un rigore. Un po' poco per colei che dovrebbe guidare il reparto!

Whiteheart S. : 4,5 Allontanata dagli anelli non si vede. Come la Davies non riesce a mettere in difficoltà gli avversari e gioca un ruolo completamente marginale all'interno della gara. Gli anelli della Williams li vede solo da lontano e di sfuggita, tra un passaggio veloce e l'altro. Non infastidisce McTroy e compagnia lasciandoli liberi di mettere sotto assedio la propria area.

MacMillan R. : 6,5 In difficoltà sull'unico bolide lanciatole contro dagli avversari non riesce ad evitarlo riportando conseguenze non indifferenti. Nonostante ciò mostra la grinta necessaria per rimanere in gara facendo sperare fino all'ultimo i propri concasati. Un'ottima risorsa per Corvonero che, nonostante la perdita, può dormire sonni tranquilli per l'avvenire. Complimenti!

Robert McReady

By Anne Burton | febbraio 25, 2011 - 6:24 pm - Posted in Febbraio 2067

Notte di stelle

Non sono impazzita, tranquilli. E, cosa ben peggiore, non sono neppure diventata così smielata da mettere dei titoli poetici ad una rubrica che di poetico ha solo la fantasia dimostrata da chi vede il proprio nome in questa pagina. E talvolta neanche quella. Volendo vedere il calderone mezzo pieno potrei pensare che la catastrofe di note, punizioni e punti persi dipenda dalla smania di protagonismo per finire su T in condotta. Volendo vedere il calderone prosciugato direi che siete dei Troll… in effetti lo direi comunque ma non è questo il punto. Seth Lucky, sei un genio! Ma solo perchè hai lo stesso cognome di Ju sei finito in punizione con Rootword, fidati, passare del tempo con quell'uomo potrebbe allenare il tuo cervello per farti scoprire zone non ancora esplorate, come l'esistenza dei neuroni ad esempio. Alice… quante volte ti devo dire che la Welkentosk è indigesta da mordere? Per non parlare poi dei miei concasati, dei veri e propri geni incompresi! Anche se, come si dice, c'è sempre tempo per imparare la lezione, giusto? Così come immagino che dopo il ricevimento post-funerale, Mary Cooker sarà felice di raccontare a tutti noi come ci si trova a vedere la morte da vicino, non la Graveyard, tranquilli, quella la conosciamo bene. Mamma mia, Burton, che discorso moralista… lo state pensando, non è così? Io la chiamerei in un altro modo, in effetti, ma se voi prendete le note, le stelle devono pur restare a qualcuno.

1.  Dopo aver dimostrato nella pratica che sradicare un esemplare di Giunchiglia Strombazzante produce dei suoni fastidiosi ed alquanto stonati, la studentessa di Grifondoro L. Havenport, immagino per dimostrare di essere più forte e motivata di una pianta magica, inizia ad urlare per sovrastare il rumore prodotto dalla Giunchiglia. Pur capendo le motivazioni alla base della reazione della ragazzina, mi vedo costretto ad appuntare una nota in merito alla faccenda. È stato comunque interessante assistere al round canoro, per la scienza, certo.

Nicholas Sander

Sorvolando sul fatto che quella ragazzina è peggio anche di una selva di Mandragole per quanto straparla, urla e saltella (fino a quando non finirà in infermeria ma per restarci) non si può fare altro che notare una cosa: no, non parlo della vena canterina che sembra aver colpito mezzo castello compreso il mio dormitorio. Mi riferisco alla raffinatezza e l'avanguardia dimostrate dall'assistente di Erbologia. Bolide! Finalmente qualcuno che lascia che gli studenti si scannino e perdano la voce. Mi creda, professor Sander, che lei lo faccia per la scienza o per farsi quattro risate, se riesce a far zittire anche la Heyannir e la Cooker avrà la mia stima a vita.

 

2. Al termine della lezione di Storia della Magia del secondo anno ho scoperto diversi studenti Corvonero intenti a realizzare uno striscione. Dopo averli rimproverati ho appreso che sullo striscione è riportata la frase seguente: "Walkentosk sei femmina". Ora, conoscendo il cervello femminile, grande quanto una formica, mi pare più che evidente che la colpa sia solo della parte femminile del gruppetto che ha soggiogato quei poveri ragazzini maschi. Per questo motivo C. Lane, A. Lunham ed E. Chevalier passeranno il resto della giornata insieme alla mia collezione di volatili. Almeno così ricorderanno di chiudere il becco. 

Rosmilda Welkentosk

Il premio ovvietà 2067 va al terzetto Corvonero che sbaraglia persino la concorrenza di Noreal nell'affermare "è morta" riferendosi alla Rousier. No, davvero, il prossimo traguardo sarà quello di ricordare a Strawberry che quella è tutta ciccia e non l'effetto di un Inflatus, immagino. O persuadere Becket per fargli credere ancora di essere il Direttore di un giornale. Ad ogni modo mi meraviglio del poco acume dell'assistente di Storia: mettere delle corve in mezzo ai propri simili è come mandare Bail a studiare i vermicoli, suvvia.

 

3. Sorpreso durante la lezione di Trasfigurazione da me tenuta, S. MacMillan continua imperterrito a mostrare alla classe un pupazzetto che dovrebbe, secondo le sue fantasie, avere le mie fattezze. Non contento di ciò lo studente Tassorosso esordisce con uno stonato e del tutto inappropriato "Tanti auguri a teee" seguito da diverse tirate di orecchie, al pupazzo ovviamente. Oltre che riservargli lo stesso trattamento scrivere questa nota di demerito, stabilisco che il quintino prenda delle lezioni di canto per non rovinare le mie povere orecchie.

Alfred Lewis

Avanti Alfred, ora puoi confessarlo: hai affibbiato una nota al povero Steve solo con la speranza di essere di nuovo protagonista di T in condotta. Ma come darti torto, del resto, con tutto quello che ti ha fatto passare Parker immagino che si possa soffrire di crisi di astinenza. O c'era qualche scommessa in ballo? Sia come sia, andiamo! Scambiare la carineria di Steve per una presa in giro verso le orecchie quelle che non posso nominare apertamente, è proprio una cattiveria da parte tua. Che ne può sapere Steve che il tuo compleanno era mesi fa, lui voleva solo un po' di torta… o una tinta per capelli per la sorella. Ma grazie davvero di cuore. Dopo il tuo consiglio in redazione si è diffuso un nuovo gioco: chi casta per primo un Silencio verso il quintino deve provar a far sorridere Harriet. Sarà per questo che Steve continua a cantare?

 

4. Durante una delle lezioni di Difesa Contro le Arti Oscure che la gentile professoressa Graveyard mi ha incaricato di portare a compimento con l'ultimo anno, dopo aver indicato agli studenti il cofanetto con le caramelle che offro sempre qualche volta ai ragazzi, la signorina B. McTroy ha evocato delle colombe bianche attestando che, cito testuali parole, "Io ti libero da ogni male". Considerando che svolgo entrambi i miei lavori cercando di non fare male a nessuno, chiederò al signor Owen se le colombe possono essere usate per qualcuno dei miei ricevimenti post funerale.

Mortimer Gray

Dopo aver messo qualche indumento al contrario e aver sparso un mucchietto di sale attorno alla mia scrivania posso procedere con il commentare questo annuncio… nota, volevo dire nota, lo giuro. Che Bianca sia solita compiere gesti imprevedibili lo si sa, basta vedere l'ultima partita di Quidditch, tuttavia questo elogio… ehm appunto, mi ha stupito. E non perchè Bianca ha evocato delle colombe bianche, troppo ovvio. Lo stupore nasce dal fatto che qualcuno possa chiedere dei consigli a Owen, diciamoci la verità.

 

A questo punto mi pare doveroso infiltrarmi in questa rubrica non di mia competenza e aggiungere una nota che la nostra brava Caporedattrice ha stracciato e nascosto nel cassetto della sua postazione in scrivania. (No, non sono solito ravanare nei suoi cassetti nella speranza di trovare bigliettini d'amore, lo giuro!) È stata una pura casualità, veramente. Insomma, credete forse che io abbia affrontato quella mostruosa targhetta che azzanna chiunque si avvicini alla sua scrivania di proposito? Che abbia ricevuto una dozzina di morsi su tutto il corpo proprio nel tentativo di aprire il cassetto, togliere tutto, controllare cosa conteneva e rimettere le cose apposto solo nella speranza di trovare qualcosa di interessante? Credete bene, in effetti. Ma sta di fatto che non sono io ad aver agito in mala fede ma è stata la nostra Caporedattrice a insabbiare quanto successo. Insomma, a lezione c'ero pure io! In ogni caso mi pare doveroso informare i nostri lettori di quanto successo. Noi siamo un giornale serio, all'avanguardia e non siamo soliti nascondere le informazioni o modificarle. Per quello esiste già l'Eco, insomma. Per questo motivo la mia coscienza di bravo carogna giornalista mi impone di sputtanare riferire quanto è scritto su suddetto bigliettino…

La signorina Anne Burton durante una lezione del VI anno del corso integrativo da me tenuto, interrompe la lezione affermando che quanto dico è completamente errato. L'alunna sostiene infatti che gli amuleti egizi e babilonesi da me portati in aula sono totalmente inefficaci e che li sto illudendo con false speranze di redenzione dalla malasorte. Non contenta, la ragazza mette in mostra una serie di amuleti creati da lei medesima con i suoi capelli e afferma che solo e soltanto quelli sono una garanzia per aver fama, successo e fortuna nella vita. Ora, personalmente non sono convinto che la ragazza abbia ragione. Cioè, di certo i miei amuleti funzionano, anni di storia lo testimoniano. Ma che i suoi abbiano una qualche utilità… Nel dubbio, comunque, ne ho acquistato uno alla modica cifra di due zellini.

Nathan Powell

Ritengo che la nota di Powell si commenti da sola, non credete? Insomma è alquanto palese che la sfortuna perseguita la nostra Caporedattrice e non la lasci in pace un momento. Avete letto la Gazzetta del Profeta, no? Pure quella figlia di Morgana la Joly, tanto per far qualcosa nella vita e apparire su un giornale, ha deciso di prendersela con la nostra guida in questa valle di lacrime che è la stampa ad Hogwarts. Ad ogni modo… Non ci conviene far altro che attendere di vedere che fine farà Powell con l'amuleto. Due zellini non sono troppi, no?

 

Anne Burton & Lawrence Owen

By Anne Burton | febbraio 23, 2011 - 4:41 pm - Posted in Febbraio 2067

 

Ho aspettato con trepidazione che qualche studente acuto e buon osservatore arrivasse alla soluzione dell'indovinello. Assistenti e docenti non sembrano volerci perdere il senno, ma l'acume è una caratteristica che è bene coltivare, spero siate d'accordo con me. È con somma gioia e tanti complimenti che comunico quindi alla signorina Bianca McTroy che il suo Buono Sconto l'aspetta a Mielandia. Ne approfitti per il week end ad Hogsmeade, mi raccomando. E magari mi pensi. Per tutti gli altri l'invito che vi faccio è sempre lo stesso: immergetevi nelle righe, sondate la cultura sotto ogni forma in cui si presenta a voi. Altre frasi vi aspettano insieme ad altre gratificazioni. Prima fra tutte la lettura.

Buona fortuna!

Dott Inexis

Eccoci di nuovo qui, al termine della prima caccia all'indovinello, brillantemente risolto dalla settimina Serpeverde Bianca McTroy. Le modalità restano le stesse anche per questo mese, non preoccupatevi: trovate l'indovinello sparso per il giornale, risolvetelo e mandate una pergamena alla redazione con la soluzione che avete trovato. Solo il/la più veloce a comunicare la risposta alla redazione, infatti, potrà usufruire del premio in questione che per questo mese è niente di meno che un'intera giornata con la professoressa Rosmilda Welkentosk. Ringraziamo tanto l'assistente di Storia della Magia per aver concesso al nostro giornale un po' del suo preziosissimo tempo (e per il bene del vincitore speriamo sia uno studente di sesso maschile).

Buona caccia

 

Torneo Fingal

Arbitro
Accademia
Bacchetta
Duello
Fingal
Giuria
Guardalinea
Incanto
Pedana
Semifinali
Sfidanti
Trasfigurazione

Riordina i Pensieri

 

 

Indovina la Strega

 

TEST:

Cosa farai da grande?

  1. Dopo il primo bacio con il/la tuo/a attuale partner:
    a) Ti rivolgi al tuo/a compagno/a per criticarlo/a e gli/le dici chiaramente che il tuo/a ex è nettamente più bravo/a.
    b) Gli/Le sorridi, ti giri dall'altra parte e riprendi a fare quel che hai interrotto per dedicargli/le tempo.
    c) Cominci a parlare con foga per assicurarti che il/la tuo/a parter ti conosca meglio e ti apprezzi così che sia ben intenzionato a darti il bis!
    d) Sei deluso/a, ti aspettavi molto di meglio. Ma per non ferire i suoi sentimenti gli/le sorridi e pensi: col tempo migliorerà!
  2. Quando hai scoperto dell'esistenza dell'Expecto Patronus hai subito pensato che il tuo animale sarebbe stato un:
    a) Un ornitorinco rosa! Insomma, il suo sguardo truce farebbe fuggire chiunque, non solo i Dissennatori.
    b) Una cicala! Chi meglio di una cicala potrebbe proteggermi? Lei sì che ha capito che nella vita non c'è fretta!
    c) Una scimmia urlatrice! Hai presente come si spaventano i Dissennatori davanti a un Patronus che urla?
    d)Non ho pensato a nessun animale. Uno vale l'altro, no? Tanto che sia un leone o un vermicolo la sostanza non cambia!
  3. Un/a tuo/a amico/a ti chiede di accompagnarlo/a a fare un giro per Londra. Tu:
    a)
    Lo guardi perplesso e alzi le spalle: a Londra? Perché proprio Londra? Che ha di bello Londra che non abbia casa mia?
    b) Annuisci convinto e gli/le dici: vai tu che vengo anch'io, tranquillo/a! Ci si vede lì! Mi raccomando, aspettami!
    c) Cominci a insultarlo senza sosta. Come osa chiedere parte del tuo tempo? Non lo sa che stai scrivendo un libro su come acchiappare le talpe?
    d) L'idea non sarebbe male. Ma perché non andare al mare, invece? Sole, spiaggia, divertimento. Nettamente meglio andare al mare!
  4. Quando pensi al tuo futuro ti vedi occupato/a in un lavoro che mette in risalto:
    a) La tua voglia di far niente di costruttivo.
    b) Le tue doti di acuto osservatore.
    c) Il tuo udito. Sono molto bravo/a ad ascoltare.
    d) I muscoli delle tue braccia.

SOLUZIONI

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Inventrice di vari filtri d'amore

Risultati

MAGGIORANZA DI RISPOSTE A – RISTORATORE PER FANTASMI: Vivi in un mondo tutto tuo, ricco di fate e folletti che danzano attorno a un focolare ogni sera per festeggiare Madre Natura. Un mondo d'illusione, insomma, come quello in cui vive Joe Greywood, convinto di essere un battitore con un super fisico grazie al quale le ragazze devono fare la coda per ammirarlo anche se la più grande illusione è che Kairi non ti metterà le corna. Quale lavoro più indicato del ristoratore per fantasmi? Tanta fatica per preparare cibi prelibati per qualcuno a cui le pietanze sono praticamente sconosciute, un vago ricordo di quando si aveva una corporeità. Di certo saresti l'unico proprietario di un ristorante del genere per fortuna, magari qualche zellino riesci anche a guadagnarlo, giusto se la Rousier ha pietà di te!

MAGGIORANZA DI RISPOSTE B – ALLEVATORE DI VERMICOLI: Sei nato col preciso scopo di dedicarti a un lavoro apparentemente inutile per la società magica in cui vivi ma che, in realtà, cova in sè la base per il successo, la fama e la ricchetta. Come Devon Laury hai capito che le lezioni della Graveyard hanno in sè una fonte di realtà! Pazienza, spirito di ricerca scientifica, amore per il prossimo per le creature apparentemente indifese e voglia di far niente grande tranquillità ti caratterizzano. Che aspetti?! Sbrigati a terminare Hogwarts e fonda il Centro di Ricerca Nazione sui Vermicoli! Grazie a te il Mondo Magico perverrà finalmente al vaccino contro il Vaiolo di Drago!

MAGGIORANZA DI RISPOSTE C – TESTER DI STRILLETTERE: Perchè vivere nel silenzio? Il silenzio è un nemico infido che bisogna evitare in tutti i modi possibili, ti fa riflettere e tu non sei in grado di riflettere, non sai nemmeno cosa significa riflettere vuoi riflettere. Su cosa dovresti riflettere, infatti? Per questo il Tester di Strillettere è il lavoro che più ti si addice! Se come la gran parte dei Corvonero hai il cervello solo per inventare stupidate hai un ego smisurato, non avrai problemi a sopportare ore ed ore di insulti urlati contro di te perché, in fondo al tuo cuore, sai bene che la Strillettera non si avvicina minimamente alla tua bravura nel gettare sterco di ippogrifo sugli altri!

MAGGIORANZA DI RISPOSTE D – MESCOLATORE DI POZIONI: Ci sono due categorie di pozionisti nella vita: il genio e il fallito. Ecco, tu sei il fallito. Desideri inventare nuove pozioni che ti rendano famoso per l'eternità? Beh, alla tua età dovresti aver capito che i sogni sono e rimangono tali. Come Vinnica Heyannir, sei bravo unicamente a rimescolare la realtà dei fatti ma nemmeno troppo bravo, a essere sinceri. Nessuno meglio di te può mescolare le pozioni con la delicatezza, la precisione, la passione e la prestanza fisica necessarie per questa nobilissima arte. Ma forse i tuoi sogni di gloria si avvereranno… Chissà, tra qualche secolo milioni di studenti studieranno sui loro libri la pozione che il tuo Capo ha inventato e lì, proprio lì, a bordo pagina, scritto in minuscolo ci sarà anche il tuo nome!

By Anne Burton | febbraio 21, 2011 - 12:57 am - Posted in Febbraio 2067

 

Salve a tutti, è il vostro Steve Macmillan che vi scrive. Oggi non vi voglio parlare di problemi, lutti o cose varie. Vi parlerò ,o meglio, vi parleremo dell'amore a Hogwarts. Sì, avete letto bene. Prima di San Valentino ho fatto alcune domande a persone che conoscete più o meno bene, per cercare diversi punti di vista. Iniziamo quindi da una coppia per me male assortita: Kairi Cooper e Joe Greywood. Ma dico io, l'avete vista lei? Fa più paura della Graveyard in mutande. Un giorno mi sono avvicinato a Joe in sala comune, lui stava seduto sulla sua poltrona, tra l'altro una volta mi ci sono seduto anche io, si è arrabbiato come una bestia! Ho avuto una paura, io che di solito non ho paura di niente. Solo dei bruchi… I bruchi sì, fanno paura. E della Cooper. Comunque, tornando a noi, ecco le domande che ho fatto al nostro caro battitore:

Steve: Quando uscirai con Vinnica, con chi pensi che ti dimenticherà Kairi?

Joe: Non penso proprio di lasciare Kairi, quindi lei non andrà con NESSUNO e spero che nessuno le si avvicini…  Per la loro incolumità, intendo.

Steve: È San Valentino, ora voglio sapere: il tuo regalo sarà fatto a Kairi o a un bolide? Perché io credo che i bolidi siano più simpatici di lei, andiamo, mi fa troppa paura! E tu lo sai che non mi spavento facilmente.

Joe: Ma se tu hai paura anche del leone di Godric sullo stendardo! Kairi è meravigliosa, bisogna saperla prendere, ma ti assicuro che non farebbe male a una mosca. Poi, senti Steve, è una Serpeverde quindi è chiaro che a te faccia paura. Comunque se i bolidi facessero solo quel che gli impongo io, un regalo glielo farei volentieri, ma siccome non può avvenire, il regalo lo farò solo a Kairi.

Steve: Sempre parlando di San Valentino, cosa ti piacerebbe come regalo? Che Vinni uscisse da una torta? Che Kairi accettasse la tua relazione con la nostra cara Tassorosso? Oppure preferiresti giocare a Quidditch con me?

Joe: Con te a Quidditch ci gioco già… A proposito ricordami di aumentarti il peso al prossimo allenamento – Uff, che due boccini – Come regalo, mi piacerebbe che la smettessi di pensare che lascerò Kairi perchè non lo farò! E… vero che Vinnica non farebbe mai una cosa simile?!

Conclusa la chiacchierata con Joe e le paperelle omaggio di Vinnica mi sono diretto dalla nostra non cara Kairi, per fare alcune domande anche a lei. Ecco cosa mi ha risposto:

Steve:  Secondo te, perchè un giorno Joe ti mollerà e si metterà con Vinni?

Kairi: Uhm, perchè da qui a… dieci secondi distruggerò quei bei, ma anche no, faccini che vi ritrovate, sia tu che quell'altra… VinnicaGA;  non ti azzardare a dire mai più una cosa del genere, perchè ho proprio la bacchetta qui con me e tu non vuoi che la usi, vero? Comunque, dal momento che la Heyannir non è nemmeno un decimo di quel che sono io e siccome sono sempre e comunque migliore di lei – così come di tutti – non credo proprio che Joe la preferisca a me. Anche perché, in quel caso… Sì, penso proprio che raccoglieremo polvere di quella sottospecie di tassa.

Steve: È arrivato San Valentino. Io credo che Joe preferisca di gran lunga passarlo con i bolidi, che hanno un carattere migliore del tuo. In fondo penso che se avessimo passato più tempo assieme, tu avresti cercato di uccidermi tante volte quanto loro, ma la domanda è: Joe farà un regalo ai bolidi o a te?

Kairi: Aggiorna il repertorio, MacMillan, stai iniziando a stancarmi. Va bene che non riesce a trovarsi un ragazzo che se la porti al guinzaglio – e come dar torto, chi è che se la prende – ma basta, santo Salazar. I bolidi sono così carini, ma qualcosa mi dice che non sei dello stesso parere, mh? Per tua informazione non ci tengo a passare nemmeno un secondo in tua compagnia, sia per la tua sicurezza che per il mio preziosissimo tempo libero. Oh, il regalo. Francamente non me ne frega niente, ma, se dovesse fare il regalo, Jonathan lo farà solamente a me, ovvio. Cioè, guardami: come si fa a non amarmi? I bolidi lasciamoli alle gengive di tutte quelle che lo guardano e che sperano in una nostra rottura, che branco di povere illuse disperate.

Steve: San Valentino è una festa insulsa anche per te? Come si può celebrare l'amore tra due persone in un giorno così? Dopotutto noi tutti sappiamo che Joe preferirebbe passarlo con Vinni… Magari se tu facessi meno paura… Sì, fai paura, dovevo dirtelo io che non ho paura di niente e nessuno! Sono un cuor di leone!

Kairi: Ne hai ancora per molto con queste accidenti di domande? San Valentino è una festa talmente inutile e mi sorprende come non l'abbiano ancora abolita. Tutti quei cuoricini che svolazzano di qua e di là… Puah, per Salazar, da diabete! L'unica cosa di vagamente accettabile è vedere le facce sconvolte delle coppiette in paranoia per il regalo: che spettacolo esilarante. Passarlo con Vinnica? Ma per favore, se gli serve un animale da compagnia gli lascio il mio gufo! AHAHAHAHAH non farmi ridere! Tu, coraggioso? Ma non penso proprio!

nome immagine

Dopo questa coppia… felice? Passiamo a un caro Grifondoro del quarto anno: il nostro carissimo Cal "Rotolo" Tomphson e giuro che no, non l'ho incontrato nè in Sala Grande nè nelle cucine.

Steve: Credi di spezzare il cuore al tuo muffin quando per questa festa dell'amore farai un regalo al tuo cosciotto di tacchino? Oppure non farai un regalo a nessuno per non offendere nessuno?

Cal: Ho cospatato nel mio lungo studio cibologico che i muffin che ingerisquo io non hanno un cuore, io una volta li ho cercati quelli con il cuore di cioccolato ma non li ho mai trovati. E dopo questa domanda mi rendo conto che fortunamente non li ho trovati perché quest'anno a San Valentino ho regalato un anello di cipolla al tacchino arrosto e non avrei potuto sopportare il dolore del muffin. Ah, se vuole glielo faccio vedere l'anello, ne ho presi due: uno lo metto io e l'altro il tacchino.

Steve: Se dovessi scegliere tra ragazze o cibo, cosa preferiresti?

Cal:  Per quanto riguarda la seconda enuminciazione mi sembra ovvio: non si può paragonare una ragazza al cibo, è contro natura! Per caso le pare che le ragazze hanno una panatura croccante? Anche se come dice un grande filosofo la carne umana è la più dolce di tutte, purtroppo è illegale assaggiarla, quindi come tutti sceglierò certamente il cibo.

Devo proprio ringraziare il nostro Cal. È stata una delle migliori interviste mai fatte. Ma ora passiamo a una coppia leggendaria, non nel senso di mitologica o forse sìVincent Stars e Rosalie Goldflower.

Steve: È arrivato San Valentino. Cosa hai intenzione di regalare alla tua fidanzata? Non ti preoccupare, non ti voglio rubare l'idea.

Vincent: Un'intera giornata per noi; purtroppo non ho molto tempo per passare quei momenti carini e coccolosi tutti nostri, quindi ho intenzione di organizzare una bella serata con lei in un luogo speciale. Non posso dir niente perché non vorrei avere sorprese, sai.

Steve: Tu e Rosalie state insieme da un po', questo che San Valentino è? Il secondo? Il terzo? State insieme da così tanto perchè tu le hai dato una pozione, vero? Non voglio dire che non tu non abbia fascino, insomma, sei Vincent Stars, ma…

Vincent: È il nostro secondo San Valentino. Stiamo insieme da un anno e mezzo, per la precisione. Ho perso il conto dei minuti e dei secondi quando lei mi ha fatto notare di essere un po' troppo assillante. Ehm, no. Non ho mai usato una pozione per stare con Rosalie, sai? Ha fatto lei il primo passo. Ok, forse questo non dovevo dirlo visto che farei la figura del mollaccione, ma comunque sono contento che l'abbia fatto. Insomma: hai visto quanto è speciale Rose?

Steve: A San Valentino preferiresti fare un regalo alle tue pozioni, a Rosalie o alla pluffa? A me puoi dire la verità, sono un reporter serio, guarda che bel cappello che ho!

Vincent: Carino il cappello… Ma che domande sono? Cioè, tu faresti un regalo alla tua fidanzata o alla mazza? Steve… ricordati che sei un reporter serio, su!  [Io ho fatto un regalo alla mia mazza da battitore. Lucido per mazze! Dovreste vedere come è liscia ora]

Ma passiamo alla parte femminile della coppia, Rosalie Goldflower, Grifondoro al sesto anno qui a Hogwarts.

Steve: Pensi che Vincent festeggerà San Valentino anche con Heat e Gregor?

Rosalie: Certo che no! Voglio dire… Tu credi che lo farebbe? Perché, sai, a volte il dubbio mi viene e… non inserirai questa parte nell'articolo, vero? Comunque, no, figurati. Non glielo permetterei mica, io.

Steve: Quando ti sei messa con Vincent, eri sotto un filtro d'amore?

Rosalie: No, per Godric! Non metto certo in dubbio le sue capacità al calderone. E forse nemmeno avrebbe faticato nel somministrarmela ma… no. Ero coscientissima. Sono coscientissima.

Steve: Ti piace il mio cappello da reporter? Joe ha detto di no, ma lui non se ne intende. Grazie mille per la breve intervista!

Rosalie: Ehm. S-sì? Sì. Ti dà un'aria molto… professionale?

Abbiamo finito questa intervista studentesca. Ma prima di concludere, voglio lasciarvi due chicche, due domande speciali a due persone diametralmente opposte, praticamente.

Steve:  Ormai San Valentino è alle porte, lei ha molta esperienza in amore? Dopotutto lei è una donna di una certa età, i suoi quaranta e passa anni se li porta bene, però eh.

Andromeda: Adoro le interviste! Ehm, veramente mancano ancora tanti anni per arrivare ai quaranta giovanotto, sono ancora giovane io! Mi fai davvero così vecchia o ti hanno pagato per dirlo? Chi è stato? E comunque cosa intendi per esperienza in amore? Ho avuto diversi fidanzati, certo, ma non ho ancora trovato l'uomo della mia vita se è questo che mi stai chiedendo, ho ancora taaanto tempo per farlo! Sono giovane, dentro e fuori!

Steve: Per San Valentino ha già scelto quale sarà il fortunato vermicolo che festeggerà con lei questa giornata d'amore?

Annasibya: Sì, il vermicolo che sta per finire nel suo stomaco se non si leva di torno, signor MacMillan.

Dopo minacce, rivelazioni e divertimento, vi lascio, cari lettori. Spero che il vostro San Valentino sia stato come lo immaginavate… e meglio di un vermicolo!

Steve MacMillan

By vocestudenti | febbraio 20, 2011 - 3:39 pm - Posted in Febbraio 2067

Sono certa che Hogsmeade sia un posto che piace praticamente a tutti. A quelli dei primi anni, che non vedono l’ora di andarci, a quelli del terzo che sono tutti emozionati di poterci finalmente andare – per lo meno per me è stato così a suo tempo – e infine agli altri, fino ad arrivare ai settimini, a cui piace sebbene ormai conoscano a memoria il villaggio e tutti i suoi vicoletti. E probabilmente alcuni dei tanti amanti di Hogsmeade saranno contenti del fatto che il villaggio si sia concesso un paio di cambiamenti. Come si dice, anno nuovo vita nuova? Più che per l’anno nuovo però, sembrerebbe che i cambiamenti siano arrivati per questo mese, e sono certa che molti di voi avranno già capito il perché: quella sorta di festività durante la quale tutte le coppiette si scambiano tenerezze e regalini, con una eccessiva dose di zucchero tanto da essere paragonabili a tanti piccoli Helfman. Ma sì dai, quel giorno durante il quale noialtri coloro che sono rimasti senza cavaliere o senza dama, o semplicemente coloro che non si sentono sentimentalisti, evitano di andare in luoghi pieni di coppiette per evitare di farsi venire la depressione o in alternativa cosine poco piacevoli all'interno dei nostri stomaci; dipende dai punti di vista.
Sto parlando di San Valentino, ovviamente, non ci vuole un Corvonero genio per capirlo. Che poi non ho mai capito perché si festeggi una festa simile proprio in questo giorno, dedicato a un tizio che è stato decapitato perché andava in giro a riconciliare le coppiette, o almeno questa è la storia che mi ha rifilato il libro che ho preso in biblioteca; se l'ha detto un libro, bisogna crederci. Diamo questa storia per buona, quindi, ma allora cosa si festeggia in realtà? Cioè, non mi pare che abbia fatto una gran bella fine, questo Valentino. Ma lasciamo perdere, in fondo a me sinceramente piacciono alcune coppie – soprattutto se non sono troppo stomachevoli – e le trovo davvero tanto carine, ed è per questo che tra pochissimo vi racconterò tuuutto quello che sta succedendo a Hogsmeade dall'inizio di questo mese degli innamorati. Sì, perché gli abitanti e i negozianti sembrano letteralmente impazziti, che Vinnica abbia distribuito a tutti loro dei filtri d'amore? O forse è la conseguenza dei rimedi forniti loro dai medimaghi per i collassi iniziati il mese scorso? Magari è per la felicità di essersi liberati di questi collassi, si spera, o forse è una tattica della MNV (l'associazione "Una mano per il nostro villaggio") per far arrivare più visitatori, fatto sta che se ne vanno in giro dai primi di febbraio, tutti allegri e saltellanti, senza eccezioni; sì, hanno preso nelle loro schiere tenere addirittura i farmacisti Wonders e il signor Adam Fugger, i seri per antonomasia. Come dicevo, si sono attivati tutti quanti per trasformare il villaggio in un biglietto vivente di San Valentino, per motivi che per ora possiamo solo supporre. L'unica cosa che posso augurare al villaggio è che tutto quello che hanno organizzato prima e durante San Valentino abbia avuto successo quanto le iniziative di Natale.
La High Street, irriconoscibile ve l'assicuro, era tutta coperta ai lati di petali di rose attaccati direttamente al sentiero per non volare via alla prima folata di vento, e sparsi per tutta la via c'erano tantissimi palloncini a forma di cuore; ogni tanto uno di questi scoppiava lasciando uscire un piccolo stormo di uccellini tutti agghindati con nastri e nastrini rosa e dorati. Come se tutto questo non bastasse, le vetrine dei negozi erano piene di disegnini di coppiette e cuoricini, che chiaramente si muovevano, rappresentando davanti agli spettatori alcune scenette che non sto a scrivervi perché non vorrei annoiarvi o farvi rimettere. I negozianti, poi, hanno dato il meglio di loro stessi: da Mielandia c'era una fontana di cioccolato a forma di cuore, oltre ad una vasta gamma di dolcetti da regalare alla propria metà, cose da non perdere insomma; da Zonko c'erano tantissimi "Filtri d'amore del dottor Strambamore, per scherzi da ricordare!", come recitava l'etichetta, e all'Ufficio Postale un banchetto con "Valentine" di tutti i tipi, dai biglietti scherzosi a quelli imbarazzanti, tutti pronti per essere spediti ai destinatari più ignari! E soprattutto… cuori dappertutto, non scherzo! Ai Tre Manici di Scopa servivano un nuovo tipo di Burrobirra aromatica, creata proprio per l'occasione, e da Madama Piediburro c'erano più nastri e fiocchetti di quanto non ce ne siano di solito, il che è davvero tutto dire. Potrei stare qui a descrivervi in dettaglio la coppia di elfi ballerini messa all'entrata della Stamberga Strillante, o le serenate su commissione che sono state fatte all'Horklump, ma non vorrei mai rovinarvi la sorpresa, e lascerò che siate voi a vedere con i vostri occhi cosa succede al villaggio, anche se non è uno dei periodi migliori per andarci. Sì, perché l'iniziativa sta andando avanti anche dopo la festa, e continuerà, come mi ha rivelato il signor Hussain, proprietario di Mondomago, fino alla fine di febbraio, perché pare sia stato un vero successone; «è l'ideale per distarci un po' da quello che sta accadendo», ha detto. Dunque, la sola cosa che posso dirvi è: andate e riprod… amatevi! È pur sempre il mese degli innamorati, no? E, in fondo, è un mese dedicato a ogni forma d'amore.

Margareth Lowenn

By Anne Burton | - 2:05 pm - Posted in Febbraio 2067

Quest'anno, tra Coppa TriQuidditch a Durmstrang e Torneo di Trasfigurazione all'Accademia Fingal, gli studenti di Hogwarts hanno avuto più di una possibilità per misurarsi con se stessi, ma non solo. Se la gita a Durmstrang, però, mi ha relegato ad un ruolo marginale per ovvi motivi quidditchari, la visita all'Accademia di Trasfigurazione Avanzata ha concentrato adrenalina, curiosità ed apprendimento in una sola settimana. E ve la voglio raccontare grazie alla collaborazione più o meno volontaria di chi era con me. Lasciando da parte l'esito del Torneo, che finirà nelle solite statistiche e tabelle che piacciono tanto al Caposcuola Tassorosso, facciamo spazio a cosa è stata una settimana del genere per chi vi ha preso parte, sorvolando su Robert McReady che ha trascorso la maggior parte del tempo ad ipotizzare teorie tutte sue su varianti di Trasfigurazione da applicare alle partite di Quidditch. Ho pensato seriamente di chiedere a Relenanonmibastaunarticolopertuttoilnome O'Neil un trattamento simile a quello con cui ha accolto la domanda che le ho fatto per capire cosa pensasse del Torneo e dell'Accademia: «Sparisci!» la sua affermazione soave anche se, con somma grazia, quella che si è vista poco in giro è stata proprio l'ex Corvonero.

L'Accademia Fingal si trova in Scozia, precisamente sull'isola di Staffa dalla cui grotta prende il nome e non è quindi la sigla di "Fare indigestione nella grande Accademia lessa", come ho sentito dire a Cal Tomphson prima della nostra partenza, anche perché in questo caso Darsel e Stars si sarebbero iscritti al volo, ne converrete. In realtà, l'Accademia Fingal si estende sia al di sopra che al di sotto dell'isola, con i campi di esercitazione esterni nascosti alla vista dei babbani mentre il resto della struttura si ramifica all'interno della grotta se non addirittura sott'acqua. Bello, vero? No. Perché vi assicuro che perdersi là dentro è più semplice di quanto si pensi, sarà che avendo a che fare con della trasfigurazione avanzata l'aspetto dei corridoi non è mai lo stesso, ma a me e Sebastian Waleystock è capitato diverse volte di perdere l'orientamento e no, non l'abbiamo fatto di proposito per cercare di scappare alle cure amorevoli della Wisemind ma anche sì.  Come afferma lo stesso Prefetto Grifondoro «quei corridoi tutti uguali che sembra vogliano farti perdere a tutti i costi; ti ricordi cosa ti ho detto, vero? Aspetta, cancella questa parte, non vorrei che la gente pensi che ci possa essere qualche inciucio tra noi». Tranquillo, Sebastian, solo le menti fervide di uno pseudo giornale possono credere qualcosa del genere. Le preoccupazioni di Sebastian, però, si sono indirizzate anche verso un'altra presenza, più inquietante anche del ritrovarsi di nuovo faccia a faccia con Stephen Medicine e Francis Roines: «L'Accademia, onestamente, l'ho trovata un po' inquietante, con quel drago di guardia all'entrata che sembrava volesse uccidermi da un momento all'altro». Ad accogliere i visitatori ed i partecipanti al Torneo, come avrete capito, un bel esemplare di Nero delle Ebridi che, a quanto ho potuto apprendere, annusa tutti i nuovi iscritti all'accademia in modo da non farli fuori ogni volta che varcano i cancelli. Più o meno lo stesso lavoro che svolge la Welkentosk con le lezioni di Storia, se si considera il numero di studenti superstiti. Se l'ex Corvonero Roines, però, preferisce un commento composto e quasi formale affermando che «L'accademia Fingal è un posto interessante da visitare e il torneo un'occasione per rivedere ex compagni che non vedevo da una vita, tutto sommato la ritengo una esperienza positiva», lo stesso non si può dire per duellanti come Devon Laury, in estasi sin dall'oltrepassare la porta di ferro puntellata da teste di animali che è apparsa oltre il cancello di Hogwarts fino al ritorno nello stesso punto una settimana dopo. «Questo posto è il Paradiso per chi ama la Trasfigurazione» ecco il commento più comprensibile dell'ex Prefetto Serpeverde in uno dei rari momenti in cui non ho pensato di schiantarlo era incantato a fissare qualche risultato di trasfigurazioni avanzate.

Ad attenderci fuori dal cancello di Hogwarts, oltre ad un imponente gargoyle che avrebbe reso felice anche Medicine, Isaac Falconer, docente di Decrittazione Trasfiguratoria dell'Accademia, mago di mezza età di cui ho avuto modo di parlare con Christine Berry non appena ci siamo riprese dal viaggio breve ma intenso attraverso la porta di ferro. Proprio la sestina Grifondoro si è rivelata la più logorroica tra i partecipanti che sono riuscita ad avvicinare o forse avendo passato molto tempo con lei e con il suo eterno gesticolare (presto spiccherai il volo, Christine, dammi retta) sono le dichiarazioni che mi sono rimaste più impresse. «Posso dire che IO a differenza di altri ho avuto la possibilità di essere all'interno di una così prestigiosa accademia e di partecipare ad uno degli eventi più seguiti dell'anno!» una brava giornalista direbbe che… può dirlo eccome! «Per non parlare poi degli alunni… Li hai visti? Hai visto quanto sono ganzi, fighi seri e sempre composti ed in ordine? Oh, bolide, certo, sembra che ci squadrino dall'alto verso il basso, come se fossimo alieni. Be', se ci pensi in effetti noi siamo piccole formichine rispetto a loro eh, se pensi che perfino al nostro castello c'è gente che si sente superiore, quando in realtà non conta neanche un pezzo di cacca di troll, figuriamoci in un'accademia prestigiosa come questa quando gli alunni si ritrovano per i corridoi degli "inferiori"». Dovrò chiedere a Ilary se la sestina Grifondoro straparla in questo modo anche in dormitorio, ma se non altro mi spiego perché non avesse niente a che fare con Cerfield: parlare per due deve essere troppo anche per la giocatrice di Quidditch rosso-oro, me ne rendo conto. Le considerazioni di Christine sull'esperienza che abbiamo vissuto, però, non sono finite qui. «Il Torneo è ben organizzato, è altamente interessante, coinvolgente, mi è piaciuto un sacco. Poi tutti gli sfidanti sono ad altissimo livello, s t r a o r d i n a r i! Io tifo per Stephen, che sia ben presente…» chiaro esempio di buon cuore stolto di Godric se non fosse chiaro a chi legge. «E poi, parliamoci chiaro, il soggiorno qui non è davvero niente male: duelli mozzafiato a suon di trasfigurazione ogni giorno, gruppi di attività  di vario genere, gente grande ed esperta che ti passa davanti mentre si esercita su cose strambe, una visuale eccezionale; non vedi brutta e viscida gente in giro, non devi fare scongiure quando incroci lo sguardo di Gray, non devi guardarti intorno perché non ti cada un vermicolo addosso, non devi spaventarti di vedere una prof fantasma davanti quando meno te l'aspetti, e soprattutto non c'è quella puzza insopportabile di oggetti pozionifici (dicasi pozionistici, prima che un Vincent Stars a caso svenga per il termine errato)».  Per tirare le somme, in pratica, sembra che nessuno abbia da ridire o, rifacendomi alle parole della stessa Berry «In conclusione? Qui è tutto tanto bellino, ma non è perfetto… Mancano le sestine Grifondoro, il meglio del meglio del meglio del meglio… non scherziamo!».
Ecco, appunto. Non scherziamo. Qualche nota stonata ci deve pur essere stata e visto che nessuno ne parla… ci dovrò pensare io. Le levatacce all'Accademia Fingal sono peggio di Ginny Williams che ti salta sul letto, credetemi. Ritrovarsi davanti ogni giorno un ibrido di animale molto peggio del faccino della Flannery non è qualcosa che si può sopportare a lungo, per non parlare degli strani passatempi che ci sono da quelle parti. Non so voi ma io non trovo divertente trasfigurare la chiave di una stanza in un oggetto qualunque che gli altri devono trovare tra mille se vogliono uscire (sì, un classico Alohomora a quanto pare non è sufficiente). Professor Rootword sia fiero di me: le paroline magiche Phi Porta sono sempre la soluzione migliore.

Per concludere come si deve questo articolo, però, la mia attenzione si è indirizzata ovviamente verso uno dei tre arbitri della competizione, il cui nome risulterà noto alle orecchie dei più: Alfred Lewis. L'ex studente di Hogwarts è stato designato come arbitro per gli Juniores, laddove Lazarus Finbarr, docente di Manipolazione Trasfiguratoria, ha presenziato per i Veteres di primo livello e Mathilda Haggard, professoressa di Trasfigurazione Sensoriale, per i Veteres di secondo livello. Alla domanda che ho rivolto ad Alfred sul Torneo in sé ed il gruppetto di Hogwarts, l'assistente di Trasfigurazione ha risposto in questo modo: «Arbitrare il Torneo Fingal è un onore, ovviamente. L'ironia è che io non ho mai potuto partecipare, lo sai? Quando facevo il sesto, tra gli Juniores erano ammessi solo studenti del settimo. E quando facevo il settimo, il torneo fu sospeso per le catastrofi, te ne ricordi di sicuro. Gli iscritti all'accademia non possono partecipare e quindi…». E quindi ci sarebbe da consigliare all'ex Caporedattore di andare a trovare l'assistente di Difesa, probabilmente. «Cosa penso degli Juniores di quest'anno? Con i diplomati ci ho passato la scuola, li conosco, erano anche al mio matrimonio e questo non farmelo ripetere, perché dà i brividi, sul serio . Sapevo di cosa sono capaci, certo diverse spanne sotto di me, ma frequentare il Fingal non è per tutti. Non se la sono cavata male. Un giorno forse saranno persino in grado di prepararsi delle tattiche vere. Invece quelli che venivano da Hogwarts in linea di massima sono i migliori nella materia. Quindi pensa gli altri come stanno messi. Si nota qualche mancanza, tipo Stars o Darsel, quelle grandissime teste di bolide. Ti anticipo una domanda: penso che qualcuno del sesto possa iscriversi al Fingal all'uscita da Hogwarts? Sì, lo penso. L'anno prossimo con voi del futuro settimo scambieremo due chiacchiere in merito». Sì, avete letto bene: Alfred si è sposato qualcuno degli studenti del sesto anno potrebbe finire all'Accademia Fingal, ma, stando alle dichiarazioni rilasciate, tutti giurano di volerci tornare quindi… quando schiatta il cucciolo all'ingresso fatemi sapere.

Anne Burton