Buona guarigione, Michael

Classifica Coppa Greenleaf
Meredith Stevens
Tassorosso
35pt.
Christine Berry
Grifondoro
30pt.
Oscar Trott
Corvonero
29pt.
Syd Mayson
Serpeverde
23pt.
Michael Cerfield
Corvonero
19pt.
Harriet Mayfair
Serpeverde
13pt.
Vinnica Heyannir
Tassorosso
8pt.
Sylvia WhiteHeart
Corvonero
6pt.
Oxter McTroy
Tassorosso
4pt.
10°
Rebby MacMillan
Corvonero
2pt.
11°
Stephen Bail
Serpeverde
1pt.
11°
Thomas McScheind
Serpeverde
1pt.
11°
Amaranta Owl
Grifondoro
1pt.
14°
Alice Leary
Serpeverde
0pt.
14°
Joey Bersek
Grifondoro
0pt.
14°
Payatt Bromley
Tassorosso
0pt.
14°
Ginny McScheind
Grifondoro
0pt.

 

Classifica Coppa Fuyutsuki-O’Connor
Corvonero
56pt.
Tassorosso
47pt.
Serpeverde
38pt.
Grifondoro
31pt.

A quasi un mese di distanza dall’ultimo Gran Tremio, non si è ancora spento l’eco che il GT Harry Potter ha portato con sé, non solo per quanto riguarda le classifiche che vedono coinvolte piloti e casate. Accantonando per un momento il responso dell’ultima gara, infatti, credo sia doveroso fare un grosso augurio di pronta guarigione a Michael Cerfield, la cui esperienza con la B1 si è drasticamente conclusa contro l’anello numero 8 durante il classico giro di posizionamento da parte dei piloti. La dinamica del grave incidente che ha coinvolto il Top Driver Corvonero non è chiara, anche se le condizioni climatiche del tutto avverse hanno sicuramente condizionato la manovra del sestino prima dello schianto che ha fatto accorrere sul posto, immediatamente, i medimaghi presenti. Il sestino è stato infatti trasportato urgentemente in infermeria per controllare lo stato del suo ginocchio dopo che qualche scheggia vi si è conficcata nell’impatto contro l’anello. Il debutto di Rebby MacMillan in B1 viene così macchiato dal segno del gramo che dà la sua zampata su Corvonero, privata del suo Top Driver e a rischio di perdere anche il solito spumeggiante Oscar Trott già dai primi giri, quando un rientro di Harriet Mayfair, dopo il tentativo di sorpasso dello stesso bronzo blu, ha messo in pericolo la stabilità del quintino sbalzato contro la parte interna dell’anello numero sei. Il fiato trattenuto sugli spalti e le continue macumbe dei Serpeverde sempre loro però, si sono placati davanti alla solidità dimostrata dai caschi indossati dai piloti anche se, dopo un paio di giri, un’altra situazione al limite ha calamitato l’attenzione generale oltre le prime posizioni confermando che un Gran Tremio intitolato al famoso ex Grifondoro non è proprio il massimo della fortuna per chi ci ha a che fare. Protagoniste dell’ennesimo scontro sono state Vinnica Heyannir e Amaranta Owl con la Grifondoro che se non altro ha onorato il cognome che porta visto il volo che ha rischiato di fare dopo il contatto saggina a saggina con la Tassorosso, più caparbia nel venir fuori dalla situazione con lievi danni, cosa che non si può dire della terzina rosso-oro i cui sogni di gloria per recuperare qualche punto si sono spenti già dall’ottavo giro, esattamente una tornata prima di ciò che i Muldoon hanno definito come polpettopurè. In realtà penso che il loro sia stato un modo per rappresentare figurativamente ciò che stava per diventare Oxter McTroy, passato ormai da forever six a maybe last, almeno secondo alcuni. Il Prefetto, complice il cedimento della saggina, si è trovato infatti in mezzo al duello tra Sylvia WhiteHeart e l’esordiente Stephen Bail, procurando (del tutto involontariamente mi ci gioco Inchiostro) un’escoriazione più che evidente alla Corvonero mentre Bail è finito direttamente fuori dalla scia calorifera, forse a chiedere consigli all’ex Top Driver della propria casata (Syd Mayson nda).

Il vero cuore della gara, come accade quasi sempre, si intravvede però con l’avvicinarsi dell’ultimo giro, tra lo sventolare di striscioni più o meno coreografici o inneggianti. Se dai sotterranei, infatti, si solleva un “Keep calm and cHARRIET on” dalla Torre Grifondoro plana un “A tutta Berry” che lasciano ben intendere quali siano gli spiriti delle due tifoserie. Dal canto loro, Tassorosso e Corvonero rispondono con i fatti, lanciando una Meredith Stevens in prima posizione ed un Throttle che ha ben capito come al momento il futuro della B1 bronzo-blu passa dalla sua saggina. Se la pressione da ultimo giro si fa sentire da subito su Sylvia WhiteHeart, superata brillantemente da una Heyannir in versione Pousikus forza dieci, però, lo stesso non succede ad Harriet Mayfair visto che la nuova Top Driver verde e argento riesce a tenere a bada il tentativo di rimonta di una nervosa Christine Berry.nome immagine Nel primo settore dell’ultimo giro, sottolineando ancora una volta la corsa al limite dell’impossibile di Oscar Trott, c’è da evidenziare anche l’ennesimo svarione di Oxter McTroy che si fa sorpassare all’anello numero 5 da un Thomas McScheind che non ha stupito durante il resto della gara. Come ogni gara che sembra promettere noia ordinaria amministrazione, però, basta che gli spalti inizino ad infiammarsi che anche i piloti cambiano registro. Ammetto di non aver visto il sorpasso della WhiteHeart su Vinnica all’anello tredici, ma solo perché Inchiostro si è spaventato ed è andato a rifugiarsi dal professor Warren; non so perché si trovasse da quelle parti, ma si è portato via il mio gatto, chi lo dice alla Williams e alla Tess, adesso? Ma torniamo alla gara: le emozioni più genuine dell’ultimo giro (ed anche puzzolenti se devo stare a sentire i commenti di Freddy sul sorpasso della WhiteHeart) le hanno offerte sicuramente la quintina Tassorosso e la quartina Corvonero, soprattutto se si considera che l’avvicinarsi di Oscar alla Top Driver Tassorosso e di Christine a quella Serpeverde sono più frutto di condizioni “esterne” che di completo merito dei due piloti in questione. L’ultimo settore inizia in questo modo in una bolgia di urla, minacce, striscioni usati per tappare bocche e la cronaca di Wallace, sempre lui; il prossimo che mi dice che è tremendamente di parte lo faccio graffiare da Inchiostro, se torna.

Tassorosso, Corvonero, Serpeverde e Grifondoro. I primi quattro posti dei piazzamenti finali del GT Harry Potter vengono suddivisi tra le varie casate. Nelle file dei canarini si respira aria di vittoria da una parte (complimenti a Meredith) e rammarico se si pensa al mancato sorpasso della Heyannir ai danni della WhiteHeart negli ultimi anelli del tracciato. Negli altri team, del resto, non c’è poi tanto da festeggiare, soprattutto tra i bronzo blu, esaltati dall’ennesima e convincente prestazione di Oscar Trott ma abbattuti per la sorte di Michael Cerfield, tuttora in infermeria. E se per i Grifondoro è stata una gara da archiviare nonostante il quarto posto della Berry, a Serpeverde sembra che il cambiamento funereo di Top Driver abbia dato un accenno di vitalità inusuale persino per la Mayfair. Una menzione particolare, infine, va indirizzata sicuramente a Rebby MacMillan e Stephen Bail, al loro esordio in B1, autori di una gara promettente per il futuro. A conclusione di quest’articolo, però, mentre mi domando ancora se le armi chimiche della WhiteHeart sono contemplate da regolamento, ho un appello da fare: professor Warren, posso riavere il mio gatto?

IL GENIO DEL G.T.

Sylvia WhiteHeart: dimostra sicuramente una marcia letale in più, anche se batteriologica

IL TROLL DEL G.T.

Oxter McTroy: che Vinnica lo svegli, la Casata ne sarebbe felice.

Philip Noreal