By Ivy | dicembre 21, 2013 - 5:22 pm - Posted in Dicembre 2069

Codesto articolo nasce da un costruttivo ed interessante scambio di gufi con il collega cavaliere Robert McReady; se non fosse stato per lui non avrei avuto notizie maggiormente approfondite su tale avvenimento che ha coinvolto parecchie personalità di spicco della società magica fra cui anche ex studenti di Hogwarts il Giovedì 5 dicembre scorso. Ma proseguiamo con ordine!
Quest'anno ricorre l'800° anniversario dall'introduzione del boccino nel quidditch, avvenimento del tutto britannico. Difatti non dimentichiamo che, come tanti libri sull'argomento mi premono a citare, la terra madre di tutti gli sport magici in un modo o nell'altro è stata l'Inghilterra dalla quale provengono i più grandi campioni del mondo sia per quanto concerne il quidditch che la B1. Dagli annuali che riportano i risultati dei tornei internazionali, delle squadre della Lega Britannico-Irlandese e del campionato di Broomula1 ci si accorge immediatamente di quanto questo paese viva per lo sport e per tutto ciò che esso comporta, dal tifo sfegatato ovunque e comunque – i Muldoon ed i loro Kestrels che spaccano, ad esempio- alla gita domenicale allo stadio con tutta la famiglia, per non parlare dei tornei di Triquidditch e dei Mondiali! Certamente la Broomula1 non ha la stessa fama del quidditch, ma sfiderei io…il quidditch è talmente radicato nell'animo degli inglesi ed irlandesi da non permettere di lasciare neanche un piccolo spazietto per uno sport "giovane" come la Broomula1 quindi, miei cari piloti, mi sa che vi dovrete accontentare di essere sempre secondi ai giocatori di quidditch. Ho imparato che qui in Inghilterra ed in Irlanda tutto trasuda e profuma di sport, benché dalle mie parti non sia affatto così eh, quindi non potevo non citarvi quanto il Ministero della Magia abbia pensato di organizzare al Royal Merlinium, in onore di questa ricorrenza.
Il Royal Merlinium non è certamente un loco ove si va ordinariamente a prendere un thè con i biscotti (ipocalorici, mi raccomando) in compagnia di mamma e papà poiché, dalle informazioni che traggo a riguardo, esso soprattutto negli ultimi anni ha accolto serate di un certo tipo con persone di altrettanto un certo tipo e mi riferisco a politici ed a rilevanti esponenti della società magica londinese e non. Dalle descrizioni di Robert e dalle immagini dei libri e giornali è un posto splendido, adeguatamente adornato ed agghindato ed anche per la serata di gala sovracitata non è stato da meno. Dall'immensa sala che accoglie numerosi tavoli di modesta grandezza finemente apparecchiati, al soffitto magicamente mutevole, all'orchesta i cui componenti sono altamente referenziati, alle vetrate laterali che circondano la sala nella sua totalità concedendo una visione a 180° sul mondo babbano di Picadilly Circus. Lo sfarzo regna sovrano da queste parti, a quanto pare.
Erano tanti i personaggi di spicco presenti: dagli organizzatori (i ministeriali del settimo livello del Ministero della Magia e non solo), alla miriade di giornalisti di ogni giornale -sportivi in primis- ai dirigenti delle più importanti squadre di quidditch (come Norbert McPrice) e dei team di Broomula inglesi (cito Ulysses Kingsbadger), alle promesse sportive degli ultimi e dei prossimi anni, alcuni dei quali -come già detto- sono degli ex studenti di Hogwarts, tutti con i rispettivi accompagnatori ed accompagnatrici, atti ad impreziosire e rendere in qualche modo più frizzante la serata di alto rango.
E l'aggettivo "frizzante" si accosta alla perfezione alla signorina ex tassorosso Vinnica Heyannir che, a detta dei presenti, sarà ricordata con la denominazione di "colei che strilla ad un galà" , come non può dimenticare la sbuffante anonima presentatrice che magari si è anche sentita adombrata da lei. Era presente come accompagnatrice dell'altrettanto frizzante Margareth Lowenn, ex grifondoro, ed in alcuni casi è proprio vero: Merlino li fa e poi li accoppia.
Alla frizzante Heyannir si accosta -idealisticamente parlando- una radiosa ex concasata Juliet Lucky in McLies con tanto di pancia gravida prontamente accompagnata dallo sfavillante marito, nonché docente di aritmanzia Frederick McLies.
Fra i maggiormente promettenti talenti del quidditch -tenendo conto dei dati fornitomi e sui quali mi sono documentata- spicca la presenza dell'ex corvonero Dirk Hargreaves (battitore dei Tutshill Tornados) che, difatti, non tarderà ad ottenere un premio di riconoscimento come migliore e promettente giovane talento in questa stessa serata, prima che una miriade di boccini dorati invada la sala, come a voler dare maggiormente dimostrazione del tema all'ordine del giorno…Come se l'abbigliamento della Heyannir non fosse già sufficiente ad esplicarlo da sé.
Peccato che fra le cercatrici (avrebbero forse dovuto prendere quei boccini e dimostrare le loro abilità in tal senso? magari gli organizzatori si sarebbero aspettati proprio questo? qualche mossa speciale, entusiasmante, fuori dagli schemi…) presenti ci fosse anche chi ha deciso di appendere il boccino al chiodo per dedicarsi agli anelli. Sto parlando della signorina ex tassorosso Meredith Stevens accompagnata dal proprio meccamago nonché compagno di vita che ha abbandonato la carriera quidditchistica per dedicarsi alla Broomula1, una delusione per parecchi suoi tifosi da cercatrice. Ma al cuor non si comanda in certi casi, no?
Visti gli eccezionali risultati ottenuti in questi anni correndo fra gli anelli, al pari del signorino Hargreaves con la mazza ed i bolidi, ci si sarebbe aspettati che il premio di riconoscenza spettasse a lei ed invece no, contro ogni prospettiva è stato assegnato ad una calante e deludente Christine Berry, ex grifondoro, che se non per un singolo gt non ha certamente brillato in questo sport; non quanto l'avversaria Stevens, chiaramente, e su questo non ci piove.
E pensare che gli applausi sono scrosciati da un'intera sala verso questa premiazione, anche se davvero non ne capisco il senso; il suo accompagnatore, il signorino Ismail Fehr, ha perfino dovuto scortarla fino al palco per il discorso altrimenti la signorina probabilmente sarebbe rimasta lì come uno stoccafisso. Qui non parliamo solo di imbarazzo, a mio modesto parere, ma proprio di disagio, indice di quanto lei stessa in primis non ne abbia capito il senso, proprio come la sottoscritta. Che ingiustizie che accadono oggigiorno.
Ah, quasi dimenticavo! Ad un galà del genere, ovviamente, non poteva mancare la figura del nostro ex capitano Seth Lucky, ormai battitore ufficiale dei Wigtown Wanderers infagottato in uno smoking dal colore…inusuale per una serata del genere in cui si predilige generalmente il nero. Ma ugualmente adorabile. Molti cuori di ragazze in piena tempesta ormonale si spezzeranno non appena apprenderanno dalla sottoscritta che…aveva una bella accompagnatrice con sé ed il suo nome è Alice Darcy, ex grifondoro.
In tutto il trambusto della festa, però, Robert si è premurato di informarmi di una cosa che un giocatore -Sebastian Waleystock nello specifico- ha strillato e mi preme riportarvi ciò, da buona scribacchina: la notizia delle sue nozze. Apocrifa o meno, non si dovrebbe strillare in tal modo una notizia del genere, non è cortese nei confronti della futura consorte in questione, poiché non essendo neanche presente, non poteva neanche ribattere di volere la dovuta privacy da sposina. O forse era la signorina Joey Olsen, ex tassorosso, presente anch'essa al galà? Non ho ben capito, seriamente, lascio il gossip agli ECoisti, ne sapranno più di me. Fatto sta che quest'ultima non sembrava molto felice della notizia, per privacy da sposina o meno.
Dalla scribacchina Ivy Hevenge al momento è tutto!
E… una spilla da Caposcuola, il mio modesto pensiero per te, Darren.

Ivy Hevenge. Quartina grifondoro, 14 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisca; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta…Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Fa parte del Club del Libro dal primo anno.
By Anne Burton | dicembre 20, 2013 - 8:44 am - Posted in Dicembre 2069

Il campionato è iniziato leggermente in ritardo quest'anno, ma non si può dire che come partita sia stata noiosa o poco entusiasmante. Le squadre scese in campo nella giornata di domenica 1 dicembre sono state Corvonero e Grifondoro. La giornata era ideale: sereno, ogni tanto qualche nuvola passeggera ombrava leggermente il campo e il vento era praticamente assente. Un po' freddino, questo sì, ma sicuramente ne hanno risentito molto più gli studenti sugli spalti che non i giocatori, dal momento che l'agitazione e l'adrenalina la facevano da padroni. Non appena le squadre sono scese in campo tutti abbiamo avuto la brutta conferma di cui si vociferava fino a qualche istante prima: causa indisposizione, nonostante lui abbia anche tentato di sgusciare fuori dall'infermeria, non ha potuto essere presente il Capitano dei bronzo-blu, Sami Medicine. A partita terminata si può dire tranquillamente che sia stato questo il punto a sfavore dei Corvonero che hanno risentito davvero tanto dell'assenza del loro punto di riferimento principale. I titolari che hanno giocato questa prima partita, comunque, sono i seguenti:

Corvonero:  Sylvia Whiteheart, Jennifer Hongrie, Milo Welsh, Niamh Davies (c), Katherine DeLaParker, Shin Solamh, Amber Meng;

Grifondoro: Erin Seywright, Hamish Falconer, Tommy O`Flynn, Nicole Silverstongue (c), Larry Vedder, Dimitri Leroy, Hortense Lanfrad.

Alla contesa sono andate la Silverstongue e la Davies, ma hanno avuto a che fare sin da subito con un problema che, fortunatamente, capita di rado: un bolide puntava dritto sulla contesa e nessun battitore ha avuto il tempo di frapporsi per cercare di deviarlo altrove. Da un certo punto di vista le due cacciatrici devono ringraziare che il novellino Solamh non si sia minimamente accorto di questo fatto e abbia seguito ugualmente la tattica probabilmente pattuita precedentemente con la Vice, ovvero sgusciare sopra la contesa in modo che la Davies provasse a conquistare la Pluffa colpendola con un pugno per mandarla, appunto, più in alto, verso il compagno di reparto. Quindi l'orientale ha fatto la parte del "cavaliere", diciamo: si è beccato lui il bolide, finitogli dritto contro una spalla, andando quindi a sua volta, causa perdita del controllo del mezzo, a impattare contro le due cacciatrici sottostanti, in quanto il suo manico della scopa ha colpito la mano tesa di Niamh causandole un forte dolore sulle nocche mentre parte del corpo di Solamh (a me sembrava la schiena) è rovinato su viso e busto di Nicole.
Alla povera Pluffa, che nessuno nella fase iniziale è riuscito a toccare, non è rimasto che cascare verso il basso, in attesa di qualcuno che si occupasse di lei. E questi "qualcuno" sono stati proprio Katherine De La Parker e Larry Vedder, che praticamente si son ritrovati a svolgere una nuova contesa, quasi. Il Grifondoro ha avuto la meglio ed è riuscito a passarla la pluffa a Dimitri Leroy il quale ha tentato inutilmente di andare a segnare, ma la Whiteheart ha difeso bene gli anelli, sia in questa che in altre occasioni di tiro. Una partita piuttosto buona, per lei, considerando che alla fine Grifondoro ha segnato solo 30 punti, oltre i 150 del Boccino.
Invece, ecco, per quanto riguarda la palletta dorata, c'è stato un vero e proprio colpo di scena. Non me ne voglia mia sorella, ma era alla sua prima partita e doveva tenere testa a un'Amber Meng nettamente più pratica per ovvie ragioni d'esperienza. Eppure…nulla, forse a causa dell'ultimo bolide che ha dovuto eludere, la Corvonero ha perso pochi ma preziosi istanti e la mano che si è chiusa attorno al Boccino è stata quella di Hortense.
Certo, la cercatrice Grifondoro è stata ben tutelata dai suoi battitori, in particolar modo da Tommy che in più d'un'occasione è riuscito ad avere la meglio, arrivando prima di Milo Welsh su diversi bolidi. Ci fosse stato il Capitano Medicine sarebbe andata diversamente? Possibile, almeno secondo me e senza nulla togliere ai Grifondoro, per il semplice fatto che i bronzo-blu sembrava davvero che si sentissero abbastanza persi senza il loro Capitano. Normale e umano, penso che capiterebbe a chiunque.

Pagelle tecniche

Corvonero:

S. Whiteheart: rete da pesca bucata. Non è una brutta considerazione, sapete? Le reti da pesca acchiappano tutto, ma capita che si buchino e qualcosa sfugge. In questo caso sono sfuggite tre pluffe, ma ne sono state respinte di più. E' questo che conta, giusto?

J. Hongrie: sillabario colorito. Ha fatto del suo meglio, anche per tirare la squadra. Non credo di aver afferrato bene dalla distanza, ma posso dire che le sue tecniche di incitare i compagni di squadra sono molto interessanti. Se le avessero colte sarebbero state ancora più interessanti.

M. Welsh: scia di brillantina. Che è quella che Milo ha lasciato dietro di sè tutte le volte che si è fatto soffiare un bolide. Non è una brutta cosa, voglio dire, ad ognuno piace quel che piace. Non prendetevela troppo con lui.

N. Davies: immagine di contrasto. Credo che si potrebbe provare a smetterla di considerarla l'immagine di contrasto di Medicine. In fondo lei è scesa in campo e ci ha provato, con una squadra tutto sommato buona.

K. DeLaParker: paracadute mal funzionante. Chiamata a fare un recupero imprevisto, ma qualcosa non ha funzionato. Non chiedetemi cosa, posso solo dire che statisticamente nell'80% dei casi un paracadute funziona, nel 5% si apre troppo presto e nel 15% viene sabotato, come è successo qui.

S. Solamh: materasso con memoria. Li avete presente? Sono fatti di quel materiale babbano su cui resta impresso ciò che si appoggia sopra. Sono molto comodi e anche un po' buffi. E ovviamente hanno la loro utilità, così come Shin. E' un esordio, giusto? Andrà meglio.

A. Meng: tostapane inceppato. I tostapane sono quegli aggeggi babbani che dorano le fette di pane, belle croccanti e tutte uguali. Lo rendono "tosto", sì. E Amber è lo stesso, solo ha avuto un piccolo inceppamento, stavolta. Credo che alla prossima il tostapane funzionerà bene.

Grifondoro

E. Seywright: attaccapanni. Nel senso che si sarebbe potuta appendere da qualche parte senza fare differenza. I portieri lucida-anelli da un certo punto di vista dovrebbero essere contenti, vuol dire che i loro compagni sono bravi. Credo. Da tenere sotto osservazione alla prossima partita.

H. Falconer: rete bassa. C'è un gioco babbano, si chiama tennis e prevede una rete a centro campo. La palla passa sopra la rete e non dovrebbe mai toccarla. Ecco, Hamish è stata la rete, spesso sorpassata da una più rodata Jennifer. Però la rete si può alzare, attenzione.

T. O`Flynn: cavo elettrico scoperto. Dall'elenco dei migliori in campo pare proprio che nel caso dei Bolidi l'onore sia toccato a Tommy. I cavi elettrici scoperti hanno un modo imprevedibile di sferzare l'aria, ma se si prendono ti fanno sempre male.

N. Silverstongue: muro del suono. No vabbè, non solo perchè mi torna in mente Jericho, è proprio che il capitano grifondoro dà l'impressione di voler infrangere il muro del suono quando vola. E' una cosa positiva, lo specifico nel caso non sia chiaro.

L. Vedder: muro di rimbalzo. Dove si è impattato il paracadute di Katherine. C'è un 50% di possibilità che un muro di rimbalzo non regga il colpo e si sgretoli. Stavolta ce l'ha fatta, con un po' di passata di stucco può diventare più forte.

D. Leroy: elastico spezzato. Sempre teso a spingere l'elastico al massimo e la pluffa negli anelli, ma ogni tanto… crick. L'elastico si è spezzato ed è tornato indietro. Ovviamente ciò vuol dire che basta rinforzare l'elastico e si spezzerà sempre meno.

H. Lanfrad: boccino d'oro. L'imprevedibilità della sferetta dorata. Sembra che vada da una parte e invece va dall'altra. Se vi interessa è possibile calcolarlo con un algoritmo, il principio di imprevedibilità, se si inserisce un valore x che ovviamente… è imprevedibile.

Non prendetevela, non sono bravo a dare voti alla gente. Mi hanno proposto un'analisi tecnica da esterno ai fatti e l'ho fatta. Però vi assicuro che sono neutrale. Ciao, vi leggo sempre.
S.

Giselle Lanfrad. Attuale Capitano della squadra di Quidditch Serpeverde, sconosciuta ai più fino a quando non viene nominata Capitano della squadra di Quidditch della sua casata per la prima volta, quando era solamente al suo quarto anno. Inglese DOC, risiede a Londra, dov'è nata e cresciuta. In pochi sanno che ha un fratello più grande che gioca come cercatore in una squadra di Quidditch francese, mentre di assoluto dominio pubblico è il fatto che abbia anche una sorella, da quando Hortense Lanfrad è stata smistata a Grifondoro. Vive per Pozioni, riuscendo a vincere, per il momento, tutte le gare scolastiche a cui ogni anno ha partecipato, mentre non eccelle a riguardo delle tattiche di difesa, dal momento che è sempre stata eliminata subito dai vari Tornei dei Duellanti, organizzati a scuola. Silenziosa, piuttosto scontrosa e apatica ad una prima occhiata, non è il tipo che si ferma a fare due chiacchere con chi non conosce. Non è un mistero, dal momento che è arrivata ad occuparsi di "T in condotta", che abbia venerato e veneri tutt'ora Anne Burton.
By vocestudenti | dicembre 19, 2013 - 12:13 pm - Posted in Dicembre 2069

Ci sono momenti in cui ti soffermi a pensare. Magari più d'uno in questa scuola non ha ancora provato quest'ebbrezza, ma vi assicuro che capita nei momenti più impensabili – per l'appunto – tipo quando insieme a Hilary Darcy stai braccando Catherine Smith con il solo intento di sistemarle i capelli per il Ballo. Ecco, più o meno quando ti ritrovi spinta a tradimento su uno skateboard per raggiungere in fretta la preda mentre Amber Wolf la tiene ferma… è in momenti come quelli che ti viene da pensare a quanto strana sia la distanza. Noi qui siamo in fermento per il Ballo, ci preoccupiamo di non essere nemmeno sfiorati da una T – o le collezioniamo, dipende – andiamo in gite scolastiche grinzafichissime e ci sorprendiamo di strane metamorfosi durante le lezioni, oppure viviamo per controllare la posta sperando ci siano arrivati i biglietti per la prima di "Tracy e il trinciapollo parlante" o se tua sorella ha capito male, di nuovo, e ha preso un numero spropositato di posti per "Tesoro, abbiamo schiantato Santa Claus" che sai già sarai costretta a vedere perchè alla bisnonna in visita fa tanto ridere quel tizio panciuto vestito di rosso anche se no, non è la versione inglese di Baron Samedi.
Insomma, pensiamo a tante cose sotto la nostra piccola cupola lucente e veniamo a sapere di certe notizie là fuori solo quando una copia del Profeta cade sul tavolo di colazione rovesciando il porridge. L'importante però, dico io, è approfondire nel momento in cui ci arrivano certe notizie, come quella dei ventuno tra maghi e streghe rivoltisi al San Mungo per una sorta di stato allucinogeno collettivo. L'avete letto l'articolo di Lewis della settimana scorsa, no? Bene, negli ultimi giorni sul Profeta sono trapelate nuove informazioni e altre sono voci raccolte da altre testate. Per non farvi sforzare troppo vi faccio un riassunto. Due indiani d'America hanno messo su un rituale che, pare, dovesse solo servire a sensibilizzare il mondo magico su tematiche ambientali. Un po' come il WWFFB, solo che loro fanno flash mob, adottano draghi e fenici a distanza, fanno campagne per le strade, mentre i due indiani hanno optato per un rituale mistico, autorizzato dal Ministero della Magia. Rituale ripetutosi, a partire dal primo dicembre, nelle città di Kenmare, Inverness, Bristol, Tinworth, Newport e Londra, a Diagon Alley. Quest'ultimo in particolare, il due dicembre, secondo voci abbastanza accreditate sembra aver coinvolto un cavaliere di Mornay e quattro ex studentesse di Hogwarts, che rientrano nei ventuno casi che dicevo su. Come già riportato dal Profeta, i ventuno appartengono a fasce d'età e mestieri diversi, e sono trapelate indiscrezioni secondo le quali uno dei pazienti sia addirittura un giudice del Wizengamot. A questo punto non si può mancare di farsi delle domande. La presenza di maghi e streghe comuni è mescolata a quella di membri di comunità specifiche, come una semi maride per cui è uscito il collegamento con la Hector Tulange, o i cavalieri di Mornay, giornalisti, ministeriali legati alla comunità goblin, e poi il cosiddetto paziente zero, la cui identità è quella di Finn Muldoon, lo strampalato zio dei gemelli, che chissà perchè non sorprende affatto si sia ritrovato in un rituale mistico.
Queste sono però informazioni già sedimentate nei giorni scorsi – per chi legge i giornali – mentre le novità più importanti sono arrivate nella giornata di ieri. I due indiani responsabili del rituale hanno ora un'identità: si tratta di Chokpi e Chumani Hawkeye o, per rendere i nomi tradizionali, Trono per le nuvole e Goccia di rugiada. Trentasette anni lui, trentacinque lei, sono i figli di Omawn "Padre nuvola" Hawkeye, uno dei capi tribù della Confederazione dell'Ascia. Sia il padre che il corpo diplomatico hanno assicurato che il rituale è stato svolto molte volte in passato e non ha mai portato a conseguenze simili, nè per errore nè tantomeno per intenzione. La Confederazione, così come altre comunità distaccate, sanno quanto possa essere fragile l'equilibrio diplomatico ed è probabilmente per questo che i fratelli Hawkeye hanno comunicato al Ministero della Magia che avrebbero collaborato per dimostrare la loro innocenza. Un'altra piega degli eventi, però, ha peggiorato la loro situazione, ovvero la sparizione di Rudyard Carmichael (34 anni, nella foto), uno dei ministeriali che ha controllato i rituali. Vi dirò di più, il ministeriale che ha assistito a più rituali di tutti gli altri. Il problema, però, è che Carmichael non è soltanto sparito. Testimoni dicono di averlo visto in un forte stato ansioso al San Mungo, il diciassette dicembre, motivo per il quale un infermiere dell'ospedale magico ha deciso di fargli visita per controllare le sue condizioni. Quando è arrivato nel suo appartamento a Camden, Londra, l'infermiere ha trovato tutto sottosopra, oltre al dettaglio piuttosto macabro di uno scalpo grondante sangue fissato alla porta della camera da letto dalla lama di un tomahawk, un'ascia indiana. Un'ascia da cui era stata staccata la piuma, i cui colori normalmente rimandano ad una tribù specifica. In casa di Carmichael, nascosta in uno scomparto creato magicamente sulla testata del letto, c'era la bozza di una lettera mai spedita. Una lettera struggente indirizzata a Goccia di rugiada, lettera in cui Carmichael confessa di non farcela più a mentire ai suoi superiori al Ministero, neanche per amor suo. Le chiede di confessare tutto e di rinunciare al suo odio per il Wizengamot, assicurandole che ci sarà lui a darle l'amore che ha perduto. E' forse questo, dunque, il motivo di tutto? Il Ministero sta indagando sulle condanne espresse dal Wizengamot negli ultimi anni ma per il momento il Ministero non ha potuto fare altro che ordinare per Goccia di Rugiada il carcere preventivo e la libertà vigilata per il fratello, che gli Auror sono stati costretti a bloccare per il suo tentativo di impedire l'arresto della sorella. Nella giornata di ieri Goccia di Rugiada è stata trasferita da Azkaban ad una cella delle strutture diplomatiche, poichè come testimoniato da un secondino "Era angosciante, mormorava nenie, continuava a chiamare il fratello. La presenza di un Dissennatore non ha fatto altro che farla gridare più forte." Insomma, da cosa dobbiamo farci commuovere? Dai richiami disperati di due fratelli che protestano innocenza o da un mago che per amore potrebbe aver coperto due poco di buono? Ancora non lo so, di certo seguirò la faccenda.
Per il momento, la commozione più grande converge su un evento più definitivo. Magari non ha mai dato nell'occhio, magari qualcuno già non ricorda più il suo viso. Però io me lo ricordo e sono sicura che non sarò la sola. Di solito uso tante parole, ma stavolta credo non ce ne sia bisogno. Ciao, Darren.

 
Vega Rushton. Serpeverde prossima ai 17 anni, che nei corridoi si nota per lo più per la chioma riccia. Ha lontane origini dalla Repubblica Dominicana, dove la bisnonna la aspetta tutte le estati, ma la famiglia Rushton vive ormai a Canterbury. Si dice che sappia costruire bambole voodoo, ma non lo fa perché è estremamente maleducato strappare capelli altrui. Le piace la Storia della magia – la sua insegnante preferita è Rosmilda Welkeltosk – ma negli ultimi tempi trova anche interessante l'osservazione del cielo stellato, meglio se attraverso i vetri delle serre. Sorride un po' più spesso, perché sostiene di aver trovato il colore che meglio si intona alla sua pelle, vale a dire il giallo. Dice di aver trovato un metodo migliore per trattare Philip che non sia portare sempre con sè una forchetta. Fa parte del Club del Libro, ma ritiene che tutti gli altri iscritti leggano troppo lentamente, ed è forse tra le poche a non sbadigliare quando parla Ivy.
By Anne Burton | - 11:23 am - Posted in Dicembre 2069

Alla cortese attenzione delle classi III, V, VI e VII. Il giorno diciassette c.m. le suddette classi, grazie al benestare della preside Wallace, dell'intero corpo docente e di chi di dovere, saranno accompagnate dalla sottoscritta e dall'assistente in un viaggio di istruzione presso l'isola magica di Mornay.
Voglio proporvi un gioco di Natale alquanto semplice, ma efficace. Pensate intensamente al numero di anni di istruzione previsti ad Hogwarts. Poi levate da questi anni quelli che sono stati citati dalla professoressa Welkentosk nella sua pergamena e – a meno che voi non siate al primo anno quindi totalmente ignari di cosa significhino termini come "esclusione" o "discriminazione" – vi renderete conto di come esiste un anno fantasma, in questa scuola, che non è stato incluso in quella gita fuori porta a Mornay di cui tutti si ritrovano a parlarmi da martedi 17 Dicembre. Rischiano grosso, anche se non sembrano capirlo, ma confido che prima o poi una scodella di zuppa calda sulla loro testa possa riscaldare i neuroni atrofizzati per il freddo e donare loro la consapevolezza che li manca. La classe in questione, comunque, è quella del IV anno, cioè la mia; a quanto pare non siamo abbastanza grandi come quelli del settimo che devono decidere se arruolarsi o meno, ma allo stesso tempo siamo troppo grandi rispetto a quelli del terzo che hanno appena affrontato l'argomento a lezione. Il concetto di ripasso del programma evidentemente vale solo quando si tratta di interrogarci, non sia mai che aggiungerci alla lista dei gitanti potesse compromettere i rapporti diplomatici con il cavalierato, ci mancherebbe.


Darren Houtlock
R.I.P.

Avete presente la maestosità garantita da un'organizzazione millenaria che ha sulle spalle una parte importante della comunità magica in cui viviamo ed esplicata da arazzi, marmi, candelabri e quadri? Beh, beati voi. Io non ne ho la più pallida idea e, come me, neanche i miei compagni di studi che possono basarsi esclusivamente sul sentito dire degli altri che lì ci sono stati e che magari – giusto Hamish Falconer? – hanno risposto alla sacralità del luogo portando con sé uno stupido aggeggio per ascoltare della musica. Ma loro hanno avuto modo di percorrere quei corridoi immersi nella penombra di secoli di storia. Loro hanno potuto apprezzare il mutare del cavalierato in base ai tempi o alle guerre in corso. Loro hanno avuto anche la possibilità di dialogare da vicino con bei cavalieri come il capitano Uriens MacDorrow o, soprattutto, l'alfiere Robert McReady della cui parentela mi fregio, anche se mi è servita quanto un galeone bucato, per avere accesso al castello di Mornay al di là del giorno in cui lui ha prestato giuramento. Anche perché quando ha avuto la possibilità che ogni femmina concede ad un maschio per cercare di salvare la sua posizione, l'alfiere ha fatto decisamente precipitare le cose, invece. "Mia piccola primula, non prendertela." ha tenuto a precisare "Te lo faccio fare io un giro a Mornay. Pensa che c'è un letto con McReady inciso sopra e io sono disponibile a cederlo al nostro caro amico Jeremy" Ora, io non me la prendo, figuriamoci; sono una scribacchina che divulga e sottolinea le ingiustizie, al massimo. O che avvertirà Jeremy su come lui può anche esser felice di avermi accanto – citazione di un controeditoriale a caso – ma Robert ha al fianco qualcosa di più pungente anche della sottoscritta. Si chiama Clarissa, ma questo è un altro discorso…
Chi, come me, è rimasto al castello – dicevamo – non ha potuto sentire direttamente le illuminanti osservazioni di James Blueberry che – da quello che le mie fonti mi hanno riportato prima di ricevere il loro compenso – non ha perso tempo per mettersi in mostra sia con i cavalieri che con la docente. Però ha sciorinato le regole di Mornay come neanche una prendiappunti saprebbe fare, eh! E probabilmente è stato ascoltato anche più della povera Hortense Lanfrad che a Mornay ci tornerebbe anche domani, a quanto mi ha detto stamattina fuori dalla Sala Grande.  "Beh, in parte sapevo cosa aspettarmi, dal momento che c'ero già stata quando tuo cugino è diventato alfiere" grazie a Tosca! Peccato non sia la stessa cosa, le avrei risposto volentieri se Eoghan non l'avesse portata via insieme a quell'altro loro amico, Kerry Qualcosa "ma in fondo Mornay è come Hogwarts: c'è sempre qualcosa da scoprire. E poi l'altra volta non avevo potuto visitare il castello e la caserma, ad esempio. Ma oh, io a Mornay tornerei comunque volentieri un'altra volta! Lì purtroppo non sono ammessi i turisti, però se a loro importa che chi vi abiti non stia con le mani in mano… che dici, ci proponiamo come spazzolatrici di Cavalli Alati per l'estate? Comunque è stata una bellissima gita, anche se speravo che… uhm, non importa. Salutami il Caporedattore, quando torni in Sala Comune. E Philly!". Per non sbagliare ho provveduto a salutare anche un'altra decina di Tassorosso, a dire il vero, quindi se dovessi vedere qualcuno che ti fa l'occhiolino dal tavolo della mia casata, Hortense, prendilo come un segnale di buon auspicio per il lavoretto estivo che stai cercando di procurare ad entrambe. Anche se, credimi, la Vista che non possiedo mi fa presupporre che sarò impegnata a spazzolare altri capi… più asinini che equini.
Non basta agitare una spada a fare un cavaliere, questo il succo della giornata alternativa trascorsa da alcuni studenti e per cui immagino di dover ringraziare Philip Noreal visto che è stato lui a riferirmi questo concetto che, unito a quello di sacrificio sottolineato da Amber Meng, credo possa racchiudere al meglio il senso di quel viaggio di istruzione che questa scuola ha deciso per quasi tutti i suoi studenti. Ci vuole sacrificio, per decidere di intraprendere un futuro come quello di indossare un'armatura e difendere la propria comunità magica. E ci vuole una predisposizione ed un approccio differente da ciò che contraddistingue chi ci para le chiappe di solito – non trovo mai termini più signorili per dire le cose – facendo parte degli Auror o persino degli Hit Wizard, come la stessa professoressa di Storia della Magia ha tenuto a chiedere agli studenti che aveva con sé. Ci vuole senso pratico, anche, ed una tempra morale che ha pochi eguali, questo lo dice una studentessa scozzese che anche senza gita a Mornay una sua idea se l'è fatta comunque. Perché è bello – sicuramente – poter camminare nel tempo che appare sospeso in una roccaforte come Mornay e sto annegando nell'invidia che provo nei vostri confronti per non aver avuto la possibilità che a voi è stata servita su un piatto d'argento, ma gli edifici crollano e possono essere attaccati, come la stessa recente cronaca del cavalierato ci ricorda, mentre la tempra che ogni cavaliere porta con sé… beh, quella resta inalterata e, anzi, si fa più forte di prima proprio nel momento in cui viene messa alla prova. Lode quindi alla sincerità di una Helena Ross che ammette senza problemi che, anche se le regole maschiliste del cavalierato dovessero mutare, non sarebbe in grado di affrontare una vita come quella imposta ad ogni cavaliere. Della sua stessa opinione anche Catherine Smith e altri studenti presenti, sebbene le parole più toccanti pare siano state quelle del Caporedattore dell'unico giornale scolastico, Leroi Gordon, osannato sia dalla professoressa Welkentosk – facile! è un maschio – sia dai cavalieri presenti. Voci di corridoi di Mornay dicono che gli sia garantito anche un posto all'interno dello stesso cavalierato, addirittura, ma immagino che questo dipenda da tante cose, non da ultima la sopportazione della cucina che le dispense di zia Calista (la madre di un affamato Robert di ritorno ad ogni licenza ndM) mi suggeriscono non sia poi così prelibata visto come son sempre state svuotate le sue, all'epoca. "Si fa parte di un gruppo di persone che ha assunto su di sé la responsabilità di proteggere il mondo magico dalle minacce e che adempie a questa seguendo una vera e propria vocazione" ha detto il nostro Capo. "Chi sceglie di diventare cavaliere lo fa perché crede fermamente che la strada che intraprende sia il suo destino. Infatti, non serve solo agitare la spada, perché un cavaliere deve sapere come e per che cosa la agita, deve avere sempre presente che dovrà sollevarla e abbassarla per un motivo ben preciso, la salvezza del mondo magico e non deve mai perdere di vista questo proposito. Se un cavaliere tradisce ciò per cui ha giurato, non è più un cavaliere, né nei confronti del mondo magico, né, soprattutto, nei confronti dei propri compagni, di sé stesso e della spada che brandisce che gli è stata assegnata perché lo accompagni e perché venga usata solo perché si suppone che rispetterà la responsabilità e il voto che ha fatto per poterla maneggiare", queste le parole del nostro Caporedattore – me le ha spifferate Noreal, se vuoi sapere con chi prendertela – anche se, visto che sono ancora profondamente arrabbiata con voi tutti che avete impedito a noi quartini di prendere parte alla gita, ho trovato un modo cattivissimissimo per concludere il mio articolo, ossia una filastrocca che ho inventato sentito ad un quadro del terzo o quarto piano: Vorrebbe il cavaliere partire lancia in testa / trafiggere il dragone e fare una gran festa / ma l'armatura cigola e si blocca all'improvviso / lui crolla faccia a terra, anche il dragone ha riso. E adesso vediamo chi ha il coraggio di negarmi una gita, la prossima volta, uhm.

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il quarto anno e, come tiene a sottolineare, anche il corso di Cura delle Creature Magiche, Jer compreso. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione principale – per ammissione – è quella di salvare il mondo magico da Betty Chisholm ed i suoi romanzi.
By Lawrence | dicembre 18, 2013 - 4:43 pm - Posted in Dicembre 2069

Vi chiedo scusa. Io non volevo, davvero. Non era mia intenzione, ho cercato in tutti i modi di sottrarmi a questa cosa. Ho provato a scioperare il mese scorso limitandomi a fornire le fotografie degli altri articoli. Ho avviato una raccolta firme all'interno della Redazione e avrei anche proposto l'iniziativa all'esterno ma mi è stato impedito dicendomi che il Sacro Baule non avrebbe apprezzato. E se il Sacro Baule non avrebbe apprezzato e io l'avessi fatto mi sarei sentito troppo indegno. Ho tentato di fare obiezione di coscienza, come mi ha detto Giselle. Al che prima ho negato – temevo un tranello linguistico – poi mi sono informato sul significato di quel modo di dire e ho confermato, ma ormai era troppo tardi. Vi chiedo scusa, non volevo, davvero. Per colpa mia alcuni di voi non riceveranno il regalo da Babbo Natale perché hanno preso T in Condotta e non hanno fatto i bravi studenti. Riceveranno il carbone, magari. Mi dispiace, se proprio siete così sfortunati fatemi sapere, vi girerò un po' delle mie caramelle, lo prometto. 

Très mal! Très, très mal! Sono costrettò a scrivere una nota a Oceane Henderson e una T in condottà! Col potente terzo occhio della divination ho scoperto che ha inserito un sonnifero nelle tazze da thè dei suoi compagnì che si sono addormentatì dopo aver bevuto e solo lei è rimasta sveglia! C'est la prove che è colpevole! Mais… C'est inutile! Dovrebbe sapere che risvegliare il terzo occhio non significa addormentarsi e poi svegliarsi e mi fa comprendre che le sacre arti della divination non si sono ancora destate in lei! Imperdonable! T in condottà per Oceane Henderson!

Alphonse Dupret

Sono un figlio di babbani e, lo ammetto, ho delle perplessità sulla Divinazione. E' una forma di magia che non ho ancora compreso, forse perché ho scelto di non seguire questo corso ma… funziona realmente? Qualcuno di voi ha davvero il terzo occhio e vede il futuro? Vincerò il FantaQuidditch? In che posizione arriverò? Mi servirebbero delle prove prima di credere in questo potere strano. Ma immagino che Oceane volesse solo fare un'opera a fin di bene nell'addormentare i compagni… insomma, magari avrebbero sognato il futuro e preso un bel voto, no? Professore, non ci ha pensato? E comunque… è un caso umano, professor Dupret. Non dovrebbe essere più comprensivo nei suoi confronti? Non sto parlando di fare delle preferenze ma… son soggetti che han bisogno di attenzioni, non voglio di certo far del male! 

Tommy O'Flynn e Ian O'John meriterebbero non una, non due, bensì TRE T in condotta! Una per aver spiato dalla serratura della porta una loro compagna di scuola, una per essere caduti dentro l'aula interrompendo lo svolgersi della lezione e una, infine, per aver avuto il coraggio di aprire bocca in cerca di una giustificazione. Giustificazione che non esiste, in alcun modo, e non può esistere! L'ANARCHIA NON E' AMMESSA NELLA MIA AULA. NON E' AMMESSA! NON E' AMMESSA! Ed è bene che sia chiaro a tutti, dal primo all'ultimo, anche a quelli che non seguono la lezione! Per questo motivo assegnerò anche una punizione ai due studenti.

Lok Wenlock

E fu così che si presero un braccialetto che funziona meglio di un Veritaserum. Non ho idea se siano rimasti chiusi in dormitorio per tutta la settimana o abbiano avuto il coraggio di farsi vedere in giro, dato che qualsiasi domanda sarebbe stata potenzialmente letale! Faccio fatica a trovare una giustificazione per il loro comportamento (se non che uno è un caso umano e l'altro voleva fargli compagnia per compassione), anche perché son tre T in condotta, non una. Tra l'altro non ho capito perché stavano spiando Calypso dal buco della serratura… non potevano chiedere il permesso di entrare e guardare meglio? L'assistente Lok non glielo avrebbe di certo impedito, no? Comunque vi regalerò un pacchetto di caramelle per Natale per addolcirvi le tre note, promesso!

Emrys Hansen non ha il benché senso pratico di come funziona il mondo. In seguito alla morte di uno dei Vermicoli che tengo di scorta per le pozioni, il ragazzo ha iniziato ad intonare un canto funebre battendo le mani ad un ritmo discutibile. Non contento ha incitato i compagni di classe ad unirsi alla celebrazione per l'anima della povera Creatura, affinché facesse un degno viaggio all'aldilà. Non ho parole per commentare questa cosa qui, se non che sarebbero più indicate per un'apparizione della Professoressa di Difesa contro le Arti Oscure. Sono felice solo del fatto che la nenia ha avuto termine durante la stesura di questa nota di T in condotta.

Lucas FitzRoy

Era un'azione nobile e generosa, io non comprendo come si possa mettere T in condotta per un'azione che mostra rispetto per la vita di un'altra creatura magica, anche se è un piccolo vermicolo! Non è corretto rovinare per una questione così insulsa le vacanze di Natale! Anche se mi chiedo se Emrys canta qualcosa per la morte di ogni creatura o se è solo in onore dei vermicoli, considerando MariAnne. In ogni caso mi dispiace che i tuoi compagni di classe non abbiano seguito il tuo nobile esempio, io non avrei di certo indugiato nell'aiutarti! Anche se non so se i vermicoli hanno un'anima… di certo avrebbe gradito!

Eoghan Donegal. Grifondoro e di origini irlandesi e babbane va fiero della sua discendenza e tende spesso a constatare la grande stranezza di tutti i maghi, come se lui non lo fosse e non studiasse ad Hogwarts. Molto loquace, anche fin troppo, risiede quasi costantemente nel Sacro Baule dove, si dice, tiene nascosto un altarino con alcune fotografie di Harriet Mayfair, sua insegnante di fotografia all'interno della Redazione e suo erede. Studioso, prende voti alti per rendere felici i genitori benchè sia alquanto stordito e si perda molto spesso in un bicchiere d'acqua. I Casi Umani sono certamente la sua materia preferita e proprio a loro dedica ogni anno la sua squadra di FantaQuidditch. Tende a credere a chiunque, sia per ingenuità che per educazione, per non offendere il prossimo e per una sostanziale incapacità nel comprendere come gira il mondo.
By Leroi Gordon | dicembre 17, 2013 - 9:27 pm - Posted in Dicembre 2069

Ragazzi e ragazze di Hogwarts! Questo articolo è speciale non tanto per il fatto che ci sono anche io a scriverlo, ma perché c'è Giselle che lo sta scrivendo insieme a me. Come Caporedattore, mi sento in dovere di dire che se non ci fosse la mia Vice, molto probabilmente entro un paio di giorni dalla mia 'ascesa' al ruolo, la redazione si sarebbe incendiata spontaneamente e con subitanea violenza e sarebbe infine implosa in una grande esplosione. Lasciando da parte le iperboli, comunque, e tornando al succo del nostro articolo, quest'oggi parleremo di… Quanto le festività influenzano la nostra percezione del mondo? Il Natale fa diventare veramente più buoni o è soltanto una superstizione dettata da un effimera sensazione di benessere che ispira la prossima pausa vacanziera? Il Natale veramente induce complessi di sensi di colpa o sono piuttosto le convenzioni sociali legate al rispetto di tale festività che ci impongono una certa sensibilità maggiore nei confronti degli altri? Ma la vera domanda è… sono meglio i muffin alla zucca o quelli al cioccolato?
Entro un paio di giorni? Che aspettative floride che avevi, Boss! Scherzi a parte, secondo me ovviamente quelli al cioccolato e zucca, giusto per complicarsi un po' la vita! Tornando invece al succo della nostra riflessione, si può dire che son interrogativi piuttosto comuni, dal momento che ultimamente sempre più maghi e streghe cercano di distaccarsi dalla massa, per distinguersi. Come il Vice Preside Powell, non trovate? Con la sua trovata della ghirlanda incantata ci dà nuovamente la possibilità di mettere alla prova le nostre capacità, in modo che anche in questo clima di festa e regali, che ci distrae ogni giorno di più, riusciamo pur sempre a dimostrare quanto valiamo. E' quanto è successo, per esempio, con i vari rametti di vischio che sono comparsi in vari punti del soffitto di tutti i corridoi della scuola, praticamente. L'ex prefetto Thingread sarebbe ancora bloccato nel corridoio del primo piano, penso, se non fosse per il pronto intervento del Caposcuola McNails. Quindi dicci, Leroi, temi tu la mor sei mai rimasto bloccato anche tu sotto questi adorabili parassiti? Perchè, sì, il Vischio è un parassita.
Grazie, Gis, la tua fiducia nei miei confronti è davvero encomiabile. A parte gli scherzi, il cambiamento del Vice Preside è davvero qualcosa di inaspettato, anche se non penso che sia legato alla prossimità del Natale, visto che la vicenda dei cappelli è iniziata molto prima. Davvero strano per lui che non aveva alcun problema a mettere Z ai propri alunni – me lo ricorderò finché campo – inventarsi una serie di sfide potenzialmente pericolose per il successo negli studi di molti studenti, facilmente inclini alle distrazioni. Che poi… mettere alla prova le nostre capacità… Io avrei preferito evitare lo stress aggiuntivo, anche nella remota possibilità che possa essere utile, di dover fissare il soffitto, cercando di individuare la presenza di parassiti (grazie, Gis, non la sapevo, questa cosa!), con il rischio di andare a sbattere contro un'armatura o peggio - tipo Calypso - o dovermi portare appresso sempre qualcuno che mi camminasse un paio di passi indietro perché all'occorrenza mi venisse in soccorso nel caso in cui fossi rimasto bloccato. È traumatico, se lo lasci dire, Vice Preside, con tutto il grandissimo rispetto che nutro nei suoi confronti! Certo che McNails e Thingread è un'accoppiata che non mi sarei mai aspettato… Non sono aggiornato su questo fronte: come ha fatto McNails a liberare Thingread? Con il metodo tradizionale o si è inventato qualcosa? L'idea che abbia usato il metodo tradizionale un po' mi turba…
Naaa, traumatico un bubotubero, dai! Io personalmente le trovo delle trovate molto stimolanti! Poi, ovvio, ognuno ha un proprio punto di vista… e in questo caso basta stare alla larga dalle genialate del Vice Preside, tutto qui! Comunque torniamo a McNails, perchè sì, ha usato il metodo tradizionale, non ne hai sentito parlare? Erano pochi i presenti ma già il giorno successivo alcuni studenti dicevano di aver visto delle foto della scenetta! Spiego brevemente per chiunque fosse ancora all'oscuro: Luys, con il suo solito andamento cioncioloso si è ritrovato i piedi bloccati improvvisamente, accorgendosi solo tardi del vischio sopra la sua testa; era in compagnia di Heert e Joe Condor, i quali hanno fatto a mosca magica per decidere chi dei due dovesse sacrificarsi per sbloccare l'ex battitore… ed è toccato al Caposcuola. E' stata una cosa rapida, comunque, dal momento che gli ha dato un bacio fugace sul dorso della mano destra. Tu non hai visto nessuno di "bloccato"?
"Visto" è una parola grossa. Gis, in questo periodo sono talmente bloccato dai compiti, peggio del vischio di Powell, altroché! Quindi, no, visto qualcuno di bloccato no, sentito parlare sì. La mia nebulosa percezione del mondo un po' si acuisce e mi rallegra l'esistenza sentendo i tuoi racconti, però. Tra un po' avrei cominciato a pensare che perfino le pareti della scuola erano fatte di pergamena! Comunque, meno male che il magnifico duo Luys/Heert ha risolto in questo modo brillante la situazione, per un attimo mi sono preoccupato. Tu, piuttosto, che sei così informata, hai qualche altro bell'aneddoto da raccontarci?
Oh Morgana! Dai che siamo solo a metà anno, Boss! Ad ogni modo no, solo voci e non essendo mia abitudine prendere dei semplici pettegolezzi come verità preferisco tacere. Se vuoi, però, potremmo approfittare del momento per dare ai nostri fidi lettori il nostro regalo di Natale, che dici?
Concordo con te, Gis! Concedo a te l'onore di commentare la prima delle nostre esclusive e selezionatissime mete per le vacanze invernali, che abbiamo opportunamente raccolto in un hit parade che va dalla nostra meno preferita alla nostra personale scelta per quest'anno, quella che se ne avessimo la possibilità raggiungeremmo subito e per rimanerci per sempre!
Non si tratta solamente di località nelle quali NOI vorremo andare o che ci hanno colpito particolarmente durante una precedente vacanza, ma abbiamo confrontato i vari sondaggi che sono stati fatti dalle più popolari riviste del nostro mondo, in modo da potervi dare una lista delle mete realmente più gettonate per queste vacanze. Al quinti posto troviamo una "piccola" cittadina, circondata da taaaanta sabbia. Nonostante il mio preambolo no, non si tratta di un'oasi sperduta nel deserto del Sahara bensì di Las Vegas, la perdizione fatta città! Se amate lo sballo, il gioco d'azzardo, il vivere di notte e il rischio di ritrovarvi sposati con un'emerita sconosciuta… be', non potete proprio perderla!
… Inoltre è coloratissima, piena di luci, leggermente esotica e suggestiva! Almeno rimarrete comunque nell'emisfero boreale e non avrete un terribile sbalzo di temperatura come alcuni vostri coetanei che vorrebbero proprio andare a fare un salto nella terra dei canguri, quest'anno. Al quarto posto, un'altra città davvero suggestiva! Tokyo! Benché i giapponesi non festeggino il Natale come noi occidentali, la visita al tempio per Capodanno è una tradizione anche là. Quindi, se vi va di immergervi nell'atmosfera orientale ammantata di neve, lanterne fiammeggianti, eleganti kimono – Britney sono sicuro che adorerebbe vederli – attività frenetica, luci stroboscopiche e divertimento per tutti i gusti e tutte le salse (senza contare la bontà della cucina tipica, i monumenti storici da visitare, come ad esempio il palazzo imperiale) allora Tokyo, Giappone, è la meta che fa per voi! L'atmosfera natalizia sono sicuro non mancherà. Prevedono neve anche da loro, quest'anno… Lo sapevi che a Sapporo – che è l'isola più a nord del Giappone – c'è il festival della neve? Sculture di ghiaccio a perdita d'occhio! Che abbiano copiato l'idea dei Muldoon? Ma passiamo oltre!
Sì, per le vacanze di quest'anno ho effettuato delle ricerche a tempo debito, quindi sapevo di questa tradizione. E secondo me sì, potrebbe essere che i nostri cari e vecchi ( è un modo di dire ragazzi, dai!) compagni avessero riciclato l'idea, conoscendoli. E ora la zona calda, si entra nel podio! Al terzo e al secondo posto si piazzano due località europee, rispettivamente Parigi e le Alpi (indifferente se versante austriaco o italiano). Parigi, be', è forse la capitale romantica per eccellenza, quindi ottima per eventuali viaggetti di coppia per gli studenti più grandi. La visione della Tour Eiffel di sera toglie il respiro, quasi, dal momento che sembra ricoperta da tanti piccoli cristalli che scintillano, colpiti dalle luci della città. Per non parlare del sontuoso albero che troverete nella sede centrale delle Gallerie La Fayette. Un viaggio nettamente diverso da coloro che, invece, prediligono neve su neve su neve, ai quali si consiglia vivamente una calorosa settimana bianca sulle Alpi austro-italiche. Entrambe offrono piste da sci meravigliose, ampie e ben battute. Per i più esigenti, nelle Dolomiti, c'è la possibilità di fare in un giorno, sciando, 20 km, percorrendo uno speciale percorso chiamato Sellaronda: si tratta di una sorta di anello costituito da tante piste che collegano alcune delle più rinomate località della zona. Prego, quindi, Boss. A lei l'onore di decretare il primo posto!
Davvero, Gis, davvero me lo concedi? Oh, beh, se proprio insisti… Al primo posto, signore e signore… tenetevi… siete seduti? Siete carichi? Ebbene, vi proponiamo una località leg-gen… aspettate… daria! E si tratta di… NEW YORK! Esatto, signore e signori, la metropoli più attiva e scintillante d'America! Da quelle parti i giganteschi alberi di natale scintillano come la città e la città è illuminata a festa come un albero di natale. Non si capisce in effetti se la città sia una specie di gigantesco addobbo natalizio, in questo periodo. Potete fare qualunque cosa, a New York! Ma io vi consiglio di farvi un bel giretto per Broadway e assistere a qualcuno dei meravigliosi spettacoli natalizi che vi si terranno! Se riuscite a scoprire l'entrata giusta, potrete gustarvi anche le performance delle compagnie teatrali magiche più rinomate e acclamate d'America! Senza contare poi che potrete trovare veramente di tutto, oltre ai soliti gadget, voglio dire: può darsi che la congregazione delle streghe di Salem sia presente in città per il loro mercatino di Natale, non dovete perdervelo! Anche perché saranno molto probabilmente in vendita gli ultimi ritrovati magici frutto di anni di sperimentazioni nel territorio d'oltreoceano!
Ecco qua, i nostri suggerimenti per le vacanze ve li abbiamo dati, quindi, sperando che possiate passare felici momenti con le persone che più amate – che siano fidanzati, amici o parenti – nei posti che più amate o nei posti che più amerete (ci auguriamo che sia uno di questi che vi abbiamo proposto), non ci resta altro da fare che augurarvi un Buon Natale! Non è così, Gis?
Assolutamente! Rilassatevi, non mangiate troppo e se andate in una delle mete che vi abbiamo segnalato fatecelo sapere! Buon Natale a tutti!

Leroi Gordon & Giselle Lanfrad

By Anne Burton | - 9:42 am - Posted in Dicembre 2069
LA SQUADRA DEL MESE

Questo è il secondo anno di fila che i Pride Peacocks si sono iscritti al concorso lanciato dalla Gringott in collaborazione con La Civetta dello Sport. Coerentemente a quanto si addice alla testardaggine dei due ex Serpeverde che ne sono alla guida, tuttavia, Robert McReady ed Anne Burton sono rimasti fedeli in tutto e per tutto allo stemma che l'anno scorso li ha condotti a sfiorare il montepremi messo a disposizione per i primi classificati, sebbene il sogno sia svanito proprio all'ultimo per intromissione di Gregor Darsel. Non solo, ma a giudicare dal primo allestimento della squadra messo su dai due FantAllenatori, balza decisamente agli occhi la riconferma della Peacock che – oltre all'ovvietà contenuta nel nome della compagine stessa – l'anno scorso ha contribuito ai buoni risultati ottenuti… almeno sino a quando non le è stata preferita Elisabeth Dark. E sappiamo tutti com'è andata a finire.
Quest'anno, visto il quantitativo di FantaGaleoni messi a disposizione per la prima asta degli allenatori, la scelta dei due ex verde-argento ha ripiegato su un reparto cacciatori in bilico tra la freschezza giovanile ed il guizzo di elementi come Oscar Trott e la minore delle sorelle Oper, a fronte di un più che rodato E'Tombo che sino a questo momento, in realtà, ha mostrato tutte le falle che comporta l'avanzare dell'età per un giocatore di Quidditch che ricopre un simile ruolo. A difendere gli anelli, del resto, è stato chiamato Haruko Ikegami che veleggia sul filo della sufficienza (stando alle pagelle della Civetta) ed è comunque fuori dai primi dieci portieri del campionato, dati alla mano, in pratica più un'incognita che una vera e propria certezza per un reparto difensivo che viene completato dalla presenza nella FantaSquadra pavonica dell'immancabile Ismail Fehr – voci maligne insinuano che gli allenatori non abbiano voluto correre il rischio di dirgli che non l'avevano scelto – e Kirsten Flower, battitrice dei Banges in costante oscillazione tra il sei ed il sei e mezzo in pagella, ma comunque un buon elemento viste le quotazioni astronomiche dei top di reparto. L'andamento dei Pavoni nei primi quattro incontri in programma ha avuto una sola botta d'arresto, alla seconda giornata e per soli dieci punti di scarto, come lo stesso Robert ha tenuto a sottolinearmi più volte nel nostro abituale scambio di pergamene. Il numero più usato dalla squadra, dopotutto, è il 470, visto che negli incontri vinti – tranne gli ultimi due – questo è il punteggio raggiunto quasi sempre, il secondo punteggio più alto agguantato da una delle formazioni in corsa per quei cento galeoni finali che lo stesso scozzese ha ipotizzato possano essere utilizzati come compenso per tutte le fans che lo attanagliano. Vorrei ricordare comunque che chi vi scrive seguiva il giornalista de La Civetta ancor prima che il termine "fans" gli venisse accostato quindi, in caso di vittoria, mi aspetto il mio sacchetto di galeoni!

Se c'è giustizia a questo mondo, so che ora per te ci sarà davvero la pace di cui gli adulti ci parlano spesso quando non sanno come spiegarci – e capire loro stessi – perché accadono certe cose, nella vita. Ciao Darren, mi mancherà il tuo passo lieve nel mondo.
Siamo tutti d'accordo, credo, nell'affermare che i Billywigs si muovono decisamente troppo velocemente, anni ed anni di lezioni di Difesa Contro le Arti Oscure lo testimoniano senza che si debba ricorrere ad uno studio approfondito in materia. Quello che magari non tutti ci aspettavamo, però, è una partenza così fulminea di quei Billywigs che si celano dietro la FantaSquadra ideata e condotta da Gregor Darsel che, se ricordate il mio ultimo articolo, ho già citato come desideroso di proseguire il più possibile lungo la scia dell'anno scorso quando si è guadagnato i suoi galeoni all'ultimo secondo. E pure con qualche mal di pancia altrui per la beffa sul finale, potrei giocarmi la paghetta che i miei genitori non mi hanno mai dato.
Dopo le prime tre FantaGiornate, del resto, la situazione appariva decisamente chiara: tre vittorie su tre incontri disputati, una Heather Cox – quotata inizialmente settantaquattro FantaGaleoni, ma che al momento immagino valga decisamente di più – a trascinare la baracca e l'attesa fiduciosa di veder esplodere i nostrani Rowena Abyss e Seth Lucky, hanno fatto della squadra dello studente della Futhark una seria concorrente per la vittoria finale. Almeno allo stato attuale, ovviamente, o sino alla terza giornata, come ha detto qualcuno.
La scia degli immediati inseguitori dell'ex Grifondoro, del resto, è stata mantenuta almeno da tre FantaSquadre tra le sette rimanenti e ha visto in lizza sia gli Orgogliosi Pavoni – usciti con la coda stropicciata solo nell'incontro-scontro con lo stesso Gregor – e la Tempesta di Nicole Silverstongue che nella terza giornata ha comunque tarpato le ali ai promettenti Casi Umani, anch'essi saldamente legati al ruolo di inseguitori. Per una classifica come quella che si sta delineando con il trascorrere delle giornate del Campionato di Lega connesso con il concorso della Gringott, però, allo stato attuale deve esserci per forza di cose una FantaSquadra che garantisca in qualche modo un atterraggio morbido per ogni compagine in lizza così come un risultato quantomeno auspicabile. Si tratta, fondamentalmente, dell'Holy Crap partorita dalla mente di Lila Lamb sebbene sulla carta la sua squadra non sia poi tanto sempliciotta o composta da elementi scelti a caso. Con il duo battitori identico a quello dei Backward Billywigs ed un attacco in cui la Bragagni non è di certo l'ultima arrivata così come Vassil Peev è stato sempre presentato come più che una giovane promessa del Quidditch bulgaro, infatti, la sola considerazione che mi sento di fare in merito è che la Serpeverde non è stata molto fortunata negli incontri disputati o, più probabilmente, ha avuto a che fare con – nell'ordine – Casi Umani, Maghi Perbene e Backward Billywigs nei momenti di massima grazia di queste FantaSquadre, anche se questo non può mutare gli zero punti in classifica che accompagnano l'umore della sestina verde-argento (che immagino non sia dei migliori, ora come ora). Non molto più felice dovrebbe essere anche la concasata della stessa Lila – Oceane Henderson – la quale ha sempre tenuto compagnia con il suo Merlino Morto a quei Maghi Perbene che se non altro garantiscono di non prendersela molto, nel caso di sconfitta. Un mago come si deve, dopotutto, sa come accogliere una sconfitta, anche se con queste parole non voglio certo dare per spacciata la squadra di Heert McNails e del professor Weetmore, soprattutto perché ci tengo ancora al mio voto in Trasfigurazione, sapete com'è. Appaiate tra di loro, le due FantaSquadre hanno goduto della compagnia di altri due pazzi soggetti, poco sani già per loro stessa ammissione nel voler chiamare la propria compagine come Mad O'Flohn. Che poi in realtà l'intento dell'unica squadra mista in concorso sia quello di attribuire a tale infermità mentale ogni risultato sconveniente, è una calunnia messa in giro da me persone che dovrebbero vergognarsi, ecco! Non è colpa loro se hanno avuto modo di incontrare subito dei pavoni tempestosi, ma sono sicuro che – una volta ammazzato Merlino – nessuno possa effettivamente fermare TommIan.

Classifica dopo la IV FantaGiornata

1
Backward Billywigs
6 pt
1
Prides Peacocks
6 pt
3
HUMAN CASES
4 pt
3
Mad O'Flohn
4 pt
3
SilverStorms
4 pt
3
MAGHPERBENE 4 pt
3
Merlin Died 4 pt
8
Holy Crap
0 pt

L'andamento del FantaQuidditch, tuttavia e come potete già comprendere dalla classifica qui sopra, ha avuto un leggero scossone durante la IV giornata che ha segnato anche la prima sconfitta di quei Billywigs che nella parte iniziale dell'articolo ho citato come troppo veloci. Non è un caso, tuttavia, che questo pezzo che sto scrivendo sottintenda il dover rincorrere Darsel per sperare di raggiungere un posto quantomeno dignitoso per il proseguire del concorso. E' fuori da ogni discussione, infatti, che nonostante l'aggancio di Anne Burton e Robert McReady al primo posto in classifica dopo la facile vittoria contro Lila Lamb, la lotta per il primato nel FantaQuidditch deve passare per il gigante Grifondoro, sebbene Gregor abbia dovuto cedere il passo ad un'agguerrita quanto mordente (letteralmente!) Oceane autrice di un sonoro 500 a 250. Praticamente Darsel è stato doppiato, si potrebbe dire anche così. Più equilibrata anche nel risultato finale, invece, la sfida che i Maghi Perbene hanno lanciato a Nicole Silverstongue, uscendo vincitori dallo scontro per soli dieci punti, un distacco con cui ormai abbiamo imparato a familiarizzare dopo i recenti esiti delle ultime giornate. Stoppati per la seconda volta su quattro partite, anche i Casi Umani continuano invece a guardare la classifica dal secondo posto con i 290 punti che non sono di certo bastati davanti ai 400 rimediati dai Mad O'Flohn, risaliti anch'essi al secondo posto. Son ben cinque, infatti, le compagini appaiate a quattro punti, sebbene due di esse – Human Cases e Silverstorms – se la vedranno già dalla prossima gara con il duo in testa mentre i Maghi Perbene e i Mad O'Flohn arriveranno direttamente a contendersi tra loro i due punti che possono far sperare in un nuovo avanzamento in classifica. Sulla carta – e solo su questa al momento – appare quindi più abbordabile il cammino dei Merlin Died che si ritroveranno davanti la squadra di Lila, per il momento ancora ferma a zero punti. Mancano ancora tre giornate per determinare quella che sarà la classifica finale prima degli attesi playoff dove, se ancora non dovesse bastarvi lo spettacolo offerto sino a questo momento, se ne vedranno di certo delle belle, potete contarci!

Philip Noreal. Tassorosso fino al midollo e nativo di Hartlepool (Durham), per sua somma gioia ha superato lo scoglio dei G.U.F.O. potendo finalmente iniziare… ad aver paura per i M.A.G.O. Responsabile, perlomeno sulla carta, della sezione sportiva del giornale, si diletta saltuariamente anche con altre tipologie di articoli, sebbene la sua ultima passione pare riguardare le serre, anche se quando non c'è lezione. Il protocollo i barra ndiscreto lasciato in eredità dai Muldoon dice che abbia già preparato l'invito per il Ballo del Ceppo e per quelli a venire, tutti con il nome di Vega scritto a chiare lettere. Sebbene continui a chiedere consigli al quadro degli ex studenti nella Sala Trofei, abbassa velocemente lo sguardo ogni volta che incrocia Hortense Lanfrad. Non ha mai dichiarato sul serio la sua squadra di Quidditch preferita, ma ha in antipatia Gobbiglie e Pavoni. Adepto del sacro baule, per questo motivo ha imparato a scrivere bene anche al buio.

 

By Leroi Gordon | dicembre 16, 2013 - 7:51 pm - Posted in Dicembre 2069

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By Hils | dicembre 13, 2013 - 1:04 pm - Posted in Dicembre 2069

Lo spirito d’osservazione è una qualità che non tutti possono vantare e che, allo stesso modo, non tutti possono pretendere di usare al meglio. C’è chi la usa durante i duelli, per cercare i punti deboli visibili dell’avversario; c’è chi lo usa nelle serre, perché sappiamo tutti che quelle piantine malefiche hanno bisogno di controlli se non vogliamo succeda loro qualcosa di brutto che metta noi in punizione, in particolare. Con quest’articolo non voglio mettere in dubbio il vostro spirito d’osservazione, ma sono sicura che qualcuno di voi non ha notato quasi niente di strano la sera del 26 Novembre o la mattina dopo.
‘Qualcosa di strano’ lo intendo come delle persone – perlopiù bambini – che, oltre a non frequentare Hogwarts, gironzolano per il castello accompagnati da quintini. Il motivo? È tutto nato dalla mente dell’assistente di Pozioni, Stephen Medicine, che ha pensato bene di far preparare noi Gufandi alla parte pratica dell’esame, facendoci affrontare una situazione che vedeva i nostri animaletti con le sembianze di esseri umani. Ma la parte più divertente è iniziata alla fine della lezione, sicuramente: quando gli animali hanno bevuto l’Aguzzaingegno – scopo della lezione era preparare una pozione che servisse a rimediare ai problemi intellettivi degli esserini – e avevano giusto cinque ore per imparare ad ‘umanizzarsi’, diciamo. Personalmente, ho provato ad insegnare alla mia puffola a camminare, evitando che si rotolasse o saltellasse sul pavimento, e a parlare, almeno qualche parola per capire di cosa avesse bisogno. Quindi, chiunque abbia sentito degli squittii strani provenienti dai sotterranei può stare tranquillo: non stavo eliminando tutti i topi del castello enfatici e non.
Io avevo a che fare con una bimba di circa sei anni, ma le altre mie compagne non se la sono vista meglio. Jane, in particolare, ha trovato un nuovo modo per trasportare in giro la sua bebè, come avrete potuto notare: un sacchetto di plastica da cui spuntavano le manine, il tutto contornato dall'isterismo accentuato della ragazza. Helena, invece, ha mostrato a tutti il suo lato di mammina apprensiva, anche se aveva a che fare con un uomo fatto e finito. A quanto pare ha imparato ad insegnargli ad usare le posate, ma prima di concludere la lezione la natura ha avuto il sopravvento, ecco (Leroi, spero che tu l’abbia portato in bagno, almeno). Catherine, dal canto suo, ha avuto a che fare con una gran bella ragazza, frutto della trasfigurazione della sua gattina siamese, che riceveva un po’ troppe attenzioni dall'universo maschile di Hogwarts – limitate, comunque, dalla prefettA Serpeverde –. Proprio a loro ho fatto qualche domanda, tanto per rendere chiaro il loro punto di vista sulla faccenda. nome immagine
Cos'hai provato quando hai scoperto che il tuo animaletto non aveva più le sue normali sembianze?
Jane: Ho rischiato di avere degli istinti omicidi nei confronti dell'assistente di pozioni.
Semplice ed efficace.
Helena: In realtà Blaze, il mio kneazle, mi è stato regalato al momento da Medicine. non è meraviglioso? E' stato il regalo più bello di sempre! E sto anche convincendo mia mamma a tenerlo, dopotutto è praticamente sempre con me al castello… . Però vedere un bel ragazzo comportarsi come un gatto è stato stranissimo e divertente insieme, soprattutto quando era alla ricerca di coccole e faceva gli occhioni!
Forza Helle, stavolta ce la fai a convincere tua mamma!
Catherine: Sono rimasta perplessa, credo. Cioè, ero agitatissima, mi hai visto, volevo solo sapere cosa Medicine se ne facesse di tutti i nostri animaletti. Quindi, beh, tutto sommato forse sono stata pure sollevata di vedere che era solo stata trasfigurata in un'umana. Dopo tutto stava bene, no? Weetmore ha fatto un lavorone pazzesco!
Oh sì, ne sono stati contenti soprattutto i ragazzi, mi pare di capire!
Avresti voluto che rimanesse così per più tempo? Perché?
Jane: Mi stai prendendo in giro? Assolutamente no. E il perché non è difficile da comprendere: detesto i bambini. Anche se non tutti la pensano come me.
Mi piace come questa ragazza sia sincera e coincisa allo stesso tempo la mia prendiappunti ringrazia, Jane
Helena: In realtà meglio così, poverino, essere trasfigurato in umano dev'essere stata una tortura per lui, e non solo perché ho cercato di insegnargli diverse cose che per noi sono basilari ma di cui gli animali fanno volentieri a meno, come usare la forchetta a tavola. Anche solo portare dei vestiti penso sia fastidioso, per loro. Infatti quando… ehm… doveva fare i suoi bisogni ho dovuto reclutare Lee per aiutarlo coi bottoni. Pare che ce l'abbiano fatta, ma non ho indagato oltre. Poi, per quanto fosse sotto Aguzzaingegno, non sapevo se la mia pozione fosse uscita proprio perfettamente, e quindi avevo paura che finisse prima l'effetto e corresse a tendere un agguato a Gigì (la gatta di Catherine Smith, ndr). Di sicuro è stato divertente, ma anche piuttosto impegnativo.
Interessante punto di vista, ma da un membro del W.W.F.F.B. scolastico non dovrebbe essere una sorpresa – come anche da un qualunque altro amante degli animali, ma son cose –.
Catherine: Uhm, a dire il vero no. E' stato divertente, certo, ma la mia Gigì resta una bellissima gattona. Ma li hai sentiti quei versi inquietanti quando voleva farmi le fusa? Non si poteva sentire. Una notte è stata più che sufficiente per studiarla e riuscire a scrivere qualche appunto per la relazione di pozioni. La prima che ho fatto il giorno dopo è stata correre in aula di trasfigurazione per cercare qualcuno che la facesse tornare come prima!
Sì, me li ricordo quei versi, anche se ero un po’ impegnata a cercare di dormire con una bambina appollaiata ai miei piedi.
Ad ogni modo, quello che risulta chiaro è che nessuno avrebbe preferito tenere il proprio animaletto con le sembianze umane per chissà quanto tempo e i motivi sono diversi per ogni studente. C’è chi non sopportava le urla di bebè, chi invece preferiva far tornare ogni cosa al suo posto per amore degli animali. La cosa che ci accomuna un po’ tutti, però, è l’aver affrontato una situazione senza tirarci indietro e lasciare gli esserini al loro destino, magari a rotolare sul pavimento o a leccarsi in posti improbabili, davanti agli occhi di tutti. Speriamo che Medicine apprezzi, giusto?

Ora, è il momento di qualcosa che non ha bisogno di uno spirito d'osservazione particolare. E' una notizia che ha colpito un po' tutti e che lascia increduli ancora molti di noi. Quindi, mi limito a dire: ciao, Darren.

Hilary Darcy. 16 anni ad Aprile, fiera Serpeverde e la maggior parte delle persone che la conoscono dovrebbero ormai saperlo. Nasce a Canterbury da genitori babbani e fa non poca fatica a convincerli a mandarla ad Hogwarts. Tutto finisce per il meglio e scopre una passione per Incantesimi -dettata solo dalla materia, certo, non anche dall’insegnante- e per il Quidditch, tanto che riesce ad entrare in squadra come battitrice titolare. Tipa sportiva fin dalla nascita, non avrebbe di sicuro potuto resistere al volo. Indole ‘lievemente’ irascibile, ma se non la si disturba segue la filosofia del ‘vivi e lascia vivere’. Dei suoi progetti una volta uscita da Hogwarts non si sa molto, c’è chi dice che le piacerebbe continuare con il Quidditch e chi dice che preferirebbe entrare in Accademia –il tipo di Accademia è a noi sconosciuto.
By Anne Burton | dicembre 11, 2013 - 4:36 pm - Posted in Dicembre 2069

I GIORNATA
Bats – Falcons 2
Arrows – Pride 1
Kestrels – Tornados 1
Harpies – United 1
Wanderers – Magpies 1
Cannoni – Vespe  1
Catapults – Banges 2

II GIORNATA
Arrows – Bats 1
Falcons – Kestrels 2
Pride – Harpies 2
Tornados – Wanderers 2
United – Cannoni 2
Magpies – Catapults 1
Vespe – Banges 1

III GIORNATA
United – Bats 2
Magpies – Tornados 1
Vespe – Pride 2
Banges – Falcons 2
Catapults – Arrows 1
Cannoni – Kestrels 2
Wanderers – Harpies 2

IV GIORNATA
Catapults – Bats 2
Cannoni – Banges 1
Wanderers – Vespe 2
Harpies – Magpies 2
Kestrels – United 1
Arrows – Tornados 2
Falcons – Pride 2

V GIORNATA
Pride – Bats
Tornados – Falcons
United – Arrows
Magpies – Kestrels
Vespe – Harpies
Banges – Wanderers
Catapults – Cannoni

VII GIORNATA
Harpies – Bats
Kestrels – Wanderers
Arrows – Cannoni
Falcons – Catapults
Pride – Banges
Tornados – Vespe
United – Magpies

TERZA GIORNATA

240-250
250-200
50-400
10-190
200-80
50-240
20-170

 

QUARTA GIORNATA

620-1320
190-50
0-150
10-150
270-110
140-300
90-210

STATISTICHE

Con un solo pronostico realmente azzeccato, Wanderers contro Vespe è l'incontro che ha riservato maggiore sorpresa tra gli scommettitori visto che ben otto pronostici su nove davano per vincente la squadra di capitan Homley piuttosto che la compagine di Dragos Marea. Allo stesso modo, ma con esito differente, la vittoria dei Cannoni a spese dei Banges e quella dei Kestrels a scapito dei Puddlemere United rappresentano i risultati apparentemente più scontati, visto che tutti i divinatori in erba ne hanno indovinato il segno finale senza alcuna sbavatura di sorta. Curiosità per curiosità, infine, il solo scommettitore ad aver indovinato il segno "2" dell'incontro delle Mannaie, per la cronaca, è stato Ismail Fehr. Immagino che Robert non gli sia più molto amico, in questo momento…

 

Spaccano. Sin quando i Muldoon son stati a scuola hanno sempre tenuto a sottolinearlo – lasciando tra l'altro una buona eredità in giro – ma attualmente il verdetto provvisorio del Campionato di Lega Britannico-Irlandese non lascia scampo a molti equivoci in merito: i Kestrels molto hogwartsiani sono in testa alla classifica a punteggio pieno ed in totale andamento solitario dopo che i Magpies di Mitea hanno arrestato la corsa delle Harpies. E per ora anche le belle speranze di Elisabeth Dark e compagne.
L'incontro-scontro tra la formazione di Kenmare e i Puddlemere United ha visto brillare ancora una volta l'astro di Krystal James, autrice di un avvistamento precoce del boccino e di un'altrettanto rapida cattura dello stesso a spese del povero Orwell, su cui la stampa ha espresso più volte delle perplessità ad inizio stagione. Già dalla vigilia dell'incontro, infatti, nell'aria si respirava la possibilità di un definitivo sorpasso di Elenoire Glorbander, Joe Greywood e Nigel Jarvis sulla principale (almeno per ora) rivale sulla carta, quella Elisabeth Dark che si è dovuta arrendere praticamente subito ad uno dei famosi guizzi di Iordan Mitea, portando la squadra di Kenmare a conquistare un solitario primo posto a due lunghezze dalle stesse Gazze in probabile ripresa, come sperano i tifosi bianconeri, e dai Cannoni dei miei amici Tommy O'Flynn e Hilary Darcy. Uscita indenne dallo scontro con i decisamente meno quotati Banges, la formazione di Chudley ha dato lustro ancora una volta alla sua punta di diamante, quella Angelina Coast che – nonostante le tre elusioni su quattro bolidi indirizzati verso la diretta concorrente – ha abilmente scartato di lato la McDeckold avvantaggiandosi sulla cattura della sferetta alata quando ancora non erano passati neppure trentacinque minuti dall'inizio della gara.
E se già un simile lasso di tempo potrebbe sembrarvi irrisorio per una partita di Quidditch, immaginate cosa può esser passato per la testa dei sostenitori dei Wanderers che non solo non hanno fatto in tempo a scaldare la voce come vuole la più classica delle tradizioni scozzesi, ma hanno anche dovuto assistere alla beffa di chiudere l'incontro con le Vespe con uno zero grande quanto uno Strawberry nel proprio rollino di marcia. Insomma, una giornata sportiva decisamente da cancellare per le Mannaie che scivolano ulteriormente in fondo alla classifica a soli due punti dallo United che le ha perse tutte.
Dalla rapidità con cui le Vespe hanno archiviato la pratica Mannaie, però, si passa invece all'interminabile sfida che ha messo di fronte i Pipistrelli desiderosi di riscatto e le Catapulte con il duo durmstranghiano di nostra conoscenza. E' proprio la coppia Fehr-Peev ad aver avuto la peggio, in questo caso, non solo per il sonoro distacco di punti ottenuto a fine gara, quanto anche per l'infortunio occorso al turco che dovrà saltare sicuramente il prossimo incontro in programma. Se Caerphilly piange, Ballycastle non ride più di tanto, però, visto che la vittoria schiacciante ottenuta da Sebastian Waleystock e compagnia non preserva la formazione irlandese dall'infortunio del proprio cercatore, stop che piomba come un bolide sulla nuca, soprattutto in questo momento e a poca distanza dalla sfida contro i Pride e, soprattutto, quei Magpies con cui, almeno nell'opposizione di tifoserie scolastiche, c'è sempre un conto aperto. O forse sono io ad esser stato traumatizzato da vecchi scontri in redazione… ma, dicevo della partita, esatto. Sono servite quasi otto ore di gioco e di pluffe mandate a segno, prima che Hamalainen stringesse il boccino tra le dita. Quasi otto ore in cui il reparto cacciatori dei Bats ha fatto letteralmente faville anche per merito di uno Jensen in forma strepitosa; sono settantadue, infatti, le volte in cui il cacciatore della squadra irlandese ha trafitto gli anelli di Ikegami, complice anche la vitalità espressiva di Sarnobat ed il buonissimo gioco di difesa macinato da una Liece in forma divina – suoi i bolidi che hanno procurato gli infortuni ad Ismail e Keresoknek – ed un Gaarder davvero ispirato. Di contro, come detto, l'infortunio al setto nasale di Martin Grujensson, vittima di un bolide velenoso da parte di Southgate, ma ugualmente in partita sino all'ultimo, tanto che dopo aver mancato per un soffio la cattura della sferetta alata, deve arrendersi a Hamalainen solo dopo l'ennesima spallata cui si assiste di continuo nelle fasi finali di una partita. Diciamo che con la cattura della sferetta alata se non altro le Catapulte hanno salvato in parte la faccia di un incontro che le ha viste soccombere su tutti i reparti o quasi; per il resto non posso che far gli auguri di pronta guarigione a tutti gli infortunati sperando di rivederli in campo già dalle prossime gare.
Nel quadro generale della quarta giornata, tuttavia, desta abbastanza sorpresa la vittoria dei Pride contro i Falcons, fermati sul punteggio di 90 a 210 ed ora raggiunti in classifica dalla stessa compagine di Portree. Il merito della vittoria, credo di poterlo affermare con sicurezza, va senza dubbio alla cercatrice dei Pride, quella Lindsay Peacock che ha evitato ogni bolide che le è stato indirizzato dai battitori avversari, gettandosi sul boccino con quanta più rabbia agonistica potesse esser in grado di dimostrare e lasciando ad un altrettanto bravo Jeremy Clover solo le briciole di una cattura pesante almeno dal punto di vista di morale e classifica. Sono ora quattro i punti per la squadra di capitan Tristan Williams, esattamente quanti ne ha messi in saccoccia l'odierno avversario di reparto Valmiera che continua a non deludere quanto a rapporto tra bolidi giocati e messi a segno. Una certezza in mezzo al campo ed in sostegno ad un Agnarsson che sta prendendo sempre più confidenza con il nostro campionato, a differenza di capitan E'Tombo che appare invece sempre più sull'onda del declino. A completare la quarta giornata resta quindi lo scontro tra le Frecce di Appleby ed i Tornados della Bragagni. Se le prestazioni di Hargreaves ormai destano stupore solo nei suoi ex sostenitori che continuano a maledire il giorno in cui la dirigenza ha deciso di privarsi di lui, le prestazioni di Heather Cox hanno ormai convinto anche gli scettici più irremovibili o solo nostalgici di quel Wallace relegato in panchina dal giovane astro nascente. E di certo non ha bisogno di ulteriori presentazioni il fiuto per il gol di Relena O'Neil capace di riproporsi sia come marcatrice che fonte di continui assist per i compagni di reparto.
Insomma, come è facile comprendere non è semplice neppure per gli "scommettitori" che hanno accettato la mia proposta capir bene che esito può avere una partita piuttosto che un'altra. Tuttavia, i risultati della prima Schedina inserita nello scorso numero de La Voce hanno decisamente dato i loro frutti visto che sia Gregor Darsel che Robert McReady e Ismail Fehr son balzati subito in testa alla classifica generale con cinque risultati utili su sette pronostici da fare. Fatale per Robert e Gregor la sconfitta dei Wanderers e quella dei Falcons su cui – a quanto pare – rimettevano piena fiducia. Bats ed Arrows sono stati invece fatali al turco che completa il terzetto di testa. Un gradino sotto l'inedito trio in testa si è sistemato invece un altro terzetto un po'… particolare, diciamo così. Sono Catherine Smith – che ci tiene a precisare che Ian non ha suggerito troppo – e Tommy O'Fynn, infatti, a racimolare quattro importanti punticini che – insieme a Sorority Trulock – li fanno piazzar meglio di Ian O'John e Hilary Darcy – ora a quota tre punti – così come di Hortense Lanfrad ferma in fondo a quota due. E' proprio quest'ultima che, seguendo la scia dell'anno scorso, ha tenuto a mandarmi due righe anche questa volta. "Ciao Phillyweed!" non ripeterò per l'ennesima volta come mi chiamo "Lo so che sono tutti 1, ma come direbbe Betty Chisholm: la mia Dea Interiore mi ha indicato tale via (… qualunque cosa questo significhi)". La serie di "1" ha permesso ad Hortense di guadagnare due punti in classifica, tuttavia. Ho ricevuto anche altre righe, a dire il vero, ma è solo per rispetto ai tre miseri punticini di Ian, infatti, che non riporterò quello che mi hai scritto in quella pergamena, amico. Ma sappi che sono fiero di te, ecco. E che sarò un felice testimone in prima fila… no, magari questo non avrei dovuto scriverlo.
Come potete notare dalla classifica generale, ultima cosa che devo farvi notare, il sistema che utilizzo anche quest'anno, prevede la somma dei pronostici azzeccati per ogni giornata più due punti bonus attribuiti ai vincitori della schedina mensile, niente di più semplice. Vista l'esiguo scarto di punti dopo la prima schedina del concorso, però, sono sicuro che già dalla prossima ci sarà da divertirsi anche più di ora. Voi continuate a scrivermi e… buona divinazione!

VIII GIORNATA
Bats – Tornados
Pride – United
Falcons – Magpies
Arrows – Vespe
Kestrels – Banges
Harpies – Catapults
Wanderers – Cannoni

IX GIORNATA
Bats – Cannoni
Catapults – Wanderers
Banges – Harpies
Vespe – Kestrels
Magpies – Arrows
United – Falcons
Tornados – Pride

X GIORNATA
Bats – Banges
Vespe –  Catapults
Magpies – Cannoni
United – Wanderers
Tornados – Harpies
Pride – Kestrels
Falcons – Arrows

XI GIORNATA
Wanderers – Bats
Harpies – Cannoni
Kestrels – Catapults
Arrows – Banges
Falcons – Vespe
Pride – Magpies
Tornados – United

XII GIORNATA
Bats -Kestrels
Harpies – Arrows
Wanderers – Falcons
Cannoni – Pride
Catapults – Tornados
Banges – United
Vespe – Magpies

XIII GIORNATA
Vespe – Bats
Banges – Magpies
Catapults – United
Cannoni – Tornados
Wanderers – Pride
Harpies – Falcons
Kestrels – Arrows

Classifica Giornata

1
R. McReady
5 pt.
1
G.Darsel
5 pt.
1
I. Fehr
5 pt.
4
C. Smith
4 pt.
4
T. O'Flynn
4 pt.
4
S. Trulock
4 pt.
7
H. Darcy
3 pt.
7
I. O'John
3 pt.
9
H. Lanfrad
2 pt.

 

Classifica Generale

1
R. McReady
7 pt.
1
G. Darsel
7 pt.
1
I. Fehr
7 pt.
4
C. Smith
4 pt.
4
T. O'Flynn
4 pt.
4
S. Trulock
4 pt.
7
H. Darcy
3 pt.
7
I. O'John
3 pt.
9
H. Lanfrad
2 pt.

 

PRONOSTICI SESTA GIORNATA

Bats – Magpies
United – Vespe
Tornados – Banges
Pride – Catapults
Falcons – Cannoni
Arrows – Wanderers
Kestrels – Harpies

 

CURIOSITA'

Tra coloro che hanno fatto registrare lo stesso numero di pronostici indovinati, Robert e Gregor hanno mancato gli stessi risultati, ossia Wanderers e Pride. Imitando l'attuale "duello" Grifondoro-Serpeverde, però, anche Catherine e Tommy hanno sbagliato le stesse partite. Decisamente più eterogenei Ismail ed Hilary  con i loro risultati utili così come  Ian e Sorority che di risultati giusti ne hanno accumulati tre. La povera Hortense, invece, non si è potuta accoppiare con nessuno, sob.

Philip Noreal. Tassorosso fino al midollo e nativo di Hartlepool (Durham), per sua somma gioia ha superato lo scoglio dei G.U.F.O. potendo finalmente iniziare… ad aver paura per i M.A.G.O. Responsabile, perlomeno sulla carta, della sezione sportiva del giornale, si diletta saltuariamente anche con altre tipologie di articoli, sebbene la sua ultima passione pare riguardare le serre, anche se quando non c'è lezione. Il protocollo i barra ndiscreto lasciato in eredità dai Muldoon dice che abbia già preparato l'invito per il Ballo del Ceppo e per quelli a venire, tutti con il nome di Vega scritto a chiare lettere. Sebbene continui a chiedere consigli al quadro degli ex studenti nella Sala Trofei, abbassa velocemente lo sguardo ogni volta che incrocia Hortense Lanfrad. Non ha mai dichiarato sul serio la sua squadra di Quidditch preferita, ma ha in antipatia Gobbiglie e Pavoni. Adepto del sacro baule, per questo motivo ha imparato a scrivere bene anche al buio.