-113 a Natale!

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Voce a…

Il Paiolo

Cronaca

 

Editoriale

di Margareth Lowenn

Voci di corridoio mi hanno detto che forse è il caso che mi spicci a scrivere l'editoriale, ma sebbene io abbia alle spalle due anni di esperienza a questa scrivania – per meglio dire sedia… avete mai provato a sedervi sul pavimento? E' comodissimo – sto fissando il foglio bianco da un po', e ogni volta desisto. Provateci voi, a scrivere qualcosa, quando tutto intorno c'è una serie interminabile di schiamazzi, come due gemelli random che vogliono applicare non so quale protocollo di sicurezza internazionale perchè una caccabomba è piovuta dal nulla nel Baule. Il Santo Baule, poi. Ma in fondo è un caloroso benvenuto anche questo, e chiunque tra gli scribacchini sia stato ha la mia approvazione. Quella di Mius un po' meno, probabilmente, visto che gli è esplosa addosso. Ad ogni modo bentornati – o benvenuti, per alcuni – studenti di Hogwarts! Si riprende in tran-tran quotidiano, anche se senza ospiti stranieri al seguito o ex settimo anno col botto. Tornare al castello in fondo non è così male come dicono alcuni marmocchi, laddove non si intendono solo quelli con età compresa fra i cinque e i dieci anni, beninteso. O forse sono solo diverse le consapevolezze; tra di voi ci saranno quelli che guarderanno con curiosità ogni giorno proprio con l'ottica di chi scopre nuove cose, quelli che si godranno ognuno dei momenti che li separa dalla prossima e definitiva dipartita, quelli decisamente più indifferenti e tranquilli perchè lontani da entrambe le altre categorie. Ma non importa, siamo tutti studenti allo stesso modo e spero siate tutti carichi per cominciare un nuovo giro! Noi della Voce lo siamo, e rientrare in redazione dopo due mesi è stato strano ma piacevole. E' piccola, certo, e sospetto addirittura che – visti tutti gli aspiranti scribacchini che si sono proposti quest'estate e che imparerete a conoscere – dovremo improvvisarci equilibristi e lasciare finalmente ai più creativi la possibilità di costruire delle postazioni di lavoro a più piani, ma è pur sempre la nostra redazione e sa di casa. E poi l'ambiente intimo e raccolto aiuta la fantasia, si dice. Pure troppo, credo, e non che in certi casi sia un male ma… quando sento gli studenti parlare della Voce come del "mio" giornale o gli scribacchini chiamarmi Capa, indubbiamente è strano. Il mio giornale, certo, ma non più di quanto non sia di tutti gli altri. E' vero, ora non ci sono più divieti antirosso in redazione o manifesti con la faccia di Gregor con una bruttissima e inquietante croce – era rossa? – sopra, devo ammetterlo e ne sentiremo la mancanza, ma il Baule continua a essere una sorta di gita giornaliera un po' per tutti quanti, nonché nettamente superiore al dio Eco. Che poi, a proposito, che gusto c'è a vantarsi di un giornale – o presunto tale, ci sono priorità da rivedere e chissà se anche quest'anno la troppa brillantezza accecherà il buonsenso – che porta il nome di una cosa ridondante e insensata se considerata da sola e fuori da un contesto? Intanto prevediamo un anno pieno, come sempre, e ho le mie attendibilissimi fonti per dirlo. Ancora una volta è questo che proponiamo ai nostri lettori. Attendibilità, oggettività, professionalità. Vi ho lasciato con questa promessa a Giugno e la ribadisco ora: la Voce non cambia, non lo fa mai. Impareremo ad essere ovunque, se serve, pur di adempiere al nostro compito. Non sono mai stata brava a fare propaganda, ma tanto la maggior parte di voi già ci conosce; libero arbitrio agli altri, ci mancherebbe. Anche se, quest'anno, pare che tra i pennuti ci sia aria di novità, ad iniziare dalla caporedattrice con cui – si presume – dovrei fare il gioco del bubotubero bollente tra un editoriale e l'altro. Jai, seriamente ti voglio bene ma – riprenditi, che meriti di meglio – non so su quale scalino fasullo tu abbia sbattuto la testa per metterti a capo di quell'ino, ino, ino o come vogliamo chiamarlo. Spero di non doverla spiegare a nessuno, ma come si dice non si sa mai, e dopotutto non arrivare nemmeno a dire la parola giornale è grave. La Voce è IL giornalino della scuola, non è mica tanto difficile. Però su una cosa sono d'accordo: credo che ci sarà veramente bisogno di provare a pensare, e il fatto che sia gratis non implica certo che sia più facile, per chi non ci è portato.

Hogwarts

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vignetta

Ecco la Legge!

In diretta dallo spazio sottostante il Tavolo delle Autorità! Speriamo apprezzerete il nostro coraggio nel scegliere questo avamposto, perchè, nonostante tanta gente cambi a questo tavolo ogni tanto, quelli che vengono hanno comunque un paio di piedi! Tranne quel periodo in cui c'era Lysander il centauro a Divinazione, ma a quel tempo neanche noi osavamo appostarci sotto le sue zampe. Duuuunque! Questo è il nostro ultimo anno qui, a meno che, in modo del tutto inaspettato e senza il nostro coinvolgimento, qualcosa faccia sprofondare il castello sui Sotterranei e la colpa ricada, ingiustamente, su di noi. Quando abbiamo esposto questa teoria a Dupret, lui ha detto che fooorse, se accadesse una cosa del genere, più che trattenerci a scuola un altro anno, ci abbuonerebbero gli esami M.A.G.O. e ci [continua...]

La Redazione

Caporedattore: Margareth Lowenn.
Vice Caporedattore: Harriet Mayfair.
Articolisti:  R. Bertrand, J. Claythorne, J. Condor, D. Dacbon, L. Gordon, O. Henderson, G. Hywel, G. Lanfrad, M. Lowenn, H. Mayfair, J. McHoney, D. Milford, S. & J. Muldoon, P. Noreal, B. Quills, V. Rushton, F. Stevens, S. Sonn, A. Summerfield, T. Turner, S. White, L. Wright.
Inviati Speciali: Anne Burton, Erzsebeth Dalloway.
Fotografia: Harriet Mayfair.
Vignette: Rebby MacMillan, Raphael Bertrand.
Impaginazione: Gwendolyn Hywel.