"Inquietante" è tutto ciò che mi sento di dire in merito. Per l'articolo e la nostra fotografia post-Rituale dello Scambio. Sul serio, c'è del disagio. Da queste esperienze, e non solo, ho tristemente concluso che se Hogwarts decide di cambiarti i connotati… lo farà sicuramente, che tu sia al I o al VII anno. No escaaape.

Settimo anno. Da sempre, almeno in teoria, i più grinzafichi della scuola solo per il fatto che essendo i più grandi dovrebbero comandare incontrastati. Dico dovrebbero, perché pare che quest'anno nessuno ci prenda molto sul serio; nemmeno uno in redazione che abbia detto "oh, facciamo un articolo sui magandi", come gli anni scorsi. Cioè, ditemi voi. Quindi ci tocca cantarcela e suonarcela, abbiate pazienza, anche se io e Harriet siamo qui a scrivere – non per autogloriarci, o corvotronfiarci come pare vada di moda dire in giro – per un motivo un po' più specifico che non dipende assolutamente da noi. E' già da un paio di giorni che – noi settimini della classe di Difesa, quantomeno – non riusciamo ad evocare i nostri Patronus, e dire che da sempre il suo pesciolino gioca ad acchiappapluffa con il mio Fwooper! In realtà il contrario ma, direte voi, a noi che importa? Beh, io dico che dopo mesi di fatiche, veglie, digiuni forzati e lezioni supplementari con Powell, non riuscire più a far uscire un Patronus farebbe alterare chiunque di voi. Perciò insomma stiamo cercando di ritrovare la nostra felicità perduta, se qualcuno volesse aiutarci nel percorso purificatore, e quale miglior occasione per parlare proprio di tutto il settimo anno, abbiamo pensato? Qualcuno lo deve pur fare, e d'altronde siamo proprio affiatate qui o non riusciremmo a capeggiare una banda di scribacchini urlanti. Ancora una volta dimostreremo la nostra estrema sintonia, in barba a Merlino, e perciò ora lascio la parola penna proprio a lei, la mia compagna di avventure.

Tanto per, non mi avete ancora incantato: io ancora non ci credo a questa storia della Vice-caporedattrice. Non vedo perché debba aver accettato non solo un incarico di questo tipo ma anche il ruolo di giornalista in sé; per quel che ne posso sapere, tutti i vecchi articoli firmati a mio nome che mi sono stati mostrati come prova potrebbero anche esser stati modificati con la magia. E sai cosa? Secondo me ci stanno proprio fregando, perché non hanno trovato nessuno che volesse parlare del nostro anno o che potesse farlo meglio di noi. Voglio dire, non mi ricordo niente, ma sono sicura che insieme abbiamo trascorso tante belle avventure. Guarda questa foto datata l'anno scorso, ad esempio. Come eravamo grinzafiche. Alla faccia vostra! Comunque direi che possiamo cominciare dai Ronzodoro, che a quanto pare hanno vinto l'ultima Coppa delle Case. Ecco, i tuoi bordini della divisa sono rossi, quindi questo vuol dire che sei una di loro. Come ti sembrano dall'interno? A me paiono silenziosi e deprimenti. A parte quel tipo che ogni tanto fa delle facce strane, come se volesse ammiccare… Seth Lucky, esatto! Ma sicuramente deve essere un qualche tic nervoso, perché lui ha proprio l'aria da bravo ragazzo che ama solo la sua famiglia.


Ovvio, chi può parlare del settimo anno meglio di quelle che ci vivono tutti i giorni? Certo, questo discorso si potrebbe fare se non avessimo una momentanea e totale amnesia su gran parte dei nostri ricordi, ma la storia delle Caporedattrici è vera. Anche tu lo sei, per quel che mi riguarda, perchè la cosa del Vice è inutile quindi tanto vale dire che lo siamo entrambe. Tanto siamo in sintonia e… oh, sì, questa foto è bellissima e sicuramente è stato un bellissimo momento. Mi piacerebbe ricordarlo meglio, ma accontentiamoci. Menomale, comunque, che ti sei informata già tu per queste cose burocratiche: pensa che ieri sera non sapevo la parola d'ordine e ho dovuto fermare almeno una quindicina di persone prima di trovare un concasato che la sapesse; silenziosi in quel caso, sì. Deprimenti… abbastanza, dato che hanno più o meno la memoria di un pesce rosso. Che uno dei colori di Casata sia il rosso proprio per questo motivo? Ahhh Seth, lì, ho capito di chi parli! E' un tipo a posto anche se ha la mania del provolamento; l'ho beccato che ci provava con cosa lì, quella con gli occhi cangianti e l'aria spenta… Luthien Melwasul! Lei sì che ha l'aria di una ragazza felice, probabilmente era solo un po' in imbarazzo per le avances del concasata. Eppoi ha una C sul petto: un tizio – sempre un mio concasato, almeno credo, che si chiama Darren – mi ha detto che vuol dire Cavia. Lui è un altro dall'aria triste, forse non vuole fare la cavia e ce lo costringono, sarebbe veramente crud… Harriet, aspetta, ma anche tu sei una cavia! Anche se sei Sempreverde – come gli alberi, no? – quindi vuol dire che non perdi mai le foglie. Deduco che voi quindi siate persone assolutamente solari e spensierate, mi confermi quest'impressione dall'interno?

Cavia! Ecco cosa voleva dire! Anche se in questi due lunghi giorni di mandato non è che abbia notato grandi differenze fra noi e voi semplici studenti. Ok, è vero, ho ritrovato tardi il foglio con scritti gli orari dei girotond… no… delle… delle onde che le Cavie devono fare ogni sera e quindi non ho partecipato agli ultimi incontri, ma non credo di essermi persa granché: infatti ieri ho finalmente trovato il famoso Bagno dei Perfetti al secondo piano e, lasciatelo dire, non ne vale proprio la pena. C'è solo acqua di scarico ovunque, un fantasma che piange e due ragazzini che quando sono entrata le stavano raccontando una barzelletta. Qualcosa a proposito di un Animagus e un Gargoyle ubriaco… Oh, sì, noi Sempreverde siamo quelli più attivi del castello, infatti ci tengono rinchiusi nei sotterranei nel tentativo di sopprimere la nostra irriverenza e il nostro estro, però non ci avranno mai. Altrimenti per quale altro motivo avrei stretto la spalla di Alicia Austen mentre eravamo in quella specie di cella? Sicuramente Powell deve avermi chiesto di tenere letteralmente a freno la sua esuberanza, anche se quando lei se ne è accorta non mi è sembrata affatto contenta – strano. Di sicuro è un tipo molto fisico, è anche così alta! Una di quelle che durante le partite di Quidditch si sgolano fino a perdere la voce. O magari ci gioca pure, a Quidditch. In dormitorio ho provato a chiedere a quella ragazza dall'aria sveglia, Elsbeth, se si ricordasse da chi era composta la nostra squadra, ma non è stata molto d'aiuto. O dici che stavo parlando con Elisabeth Brooks? Aiuto. Ma non è colpa mia, sono loro ad essere tutte così… bionde, e rosa! E' facile confondersi. In verità non credo di avere molti amici, nel mio Dormitorio, a parte naturalmente Anthony Kingstone che è una Cavia come me e quindi deve essere un tipo okay e popolare. Hai visto come lo guardava Powell a fine lezione? Uno sguardo così fisso… scommetto che è il suo studente preferito. Tornando alla Austen, comunque, mi è appena venuto in mente che lei fraternizza un po' con il nemico. Ieri pomeriggio l'ho intravista in biblioteca assieme a Rowena Abyss… e naturalmente anche lei stava urlando – cioè, a un certo punto ha emesso una specie di ululato, e devo dire che era proprio ben fatto. Secondo te è per questo che li chiamano Pettirosso? perché sono bravi a imitare i rumori della foresta? 

Mi sembra chiaro che tu non abbia amici nel tuo Dormitorio solo perché non capiscono la tua arte; quelle altre rosa di cui mi rifiuto di voler ricordare i nomi, comunque, hanno l'aria di essere persone veramente monotone e smorte. Ci penso io a te, tranquilla. Per quanto riguarda i Pettirosso, credo tu abbia ragione: quindi sono loro i cattivi della situazione? No perché Rowena mi sembrava una tipa a posto, anche se con la sua stazza probabilmente sarebbe in grado di stendere entrambe con un pugno. A proposito pensa se sapessero imitare anche altri animali oltre a quello, tipo i gorilla, sarebbe una cosa veramente un sacco carina! Quella bionda figlia di un Ciclope – ha un occhio in più se non ho capito male, anche se non so dove lo tenga nascosto – pure sembra molto molto pericolosa. Vinnica Heyannir, probabilmente una sorta di bulla della situazione che addirittura dà del tu ai docenti. E nessuno l'ha ancora punita, quindi penso proprio che abbiano paura di lei… non fa una piega, in quella Casata sono perfidi e cattivi. Eppure il giallo è un colore così bello! Provo tanta pena per le Cavie di lì, tali Oxter McTroy e Katrine Warren. Credo gestiscano uno strano traffico di sostanze non meglio identificate, voci di corridoio dicono che abitino dentro le cucine – ma dopotutto come biasimarli se tentano solo di sopravvivere in mezzo ad un mondo crudele. Schiavizzano anche gli Elfi, combattiamo per la loro libertà! Degli Elfi, non delle Cavie eh, dal momento che entrambi si aggirano con gli occhi sgranati e spiritati come se avessero appena visto McLies sgridare uno studente o la Mystes distribuire caramelle. Credo mi serva più tempo per analizzarli, e la cosa mi preoccupa… non sei d'accordo? Più o meno quanto mi preoccupano i Puntonero, che ora per esclusione dovrebbero essere quelli buoni e un po' anche fessi, solo che allora non capisco l'attinenza con il nome. A meno che non siano così morbidi da farsi mettere i piedi in testa con facilità; in gergo, essere schiacciati. Hai sentito qualcosa sul loro conto?

Shh! Potrebbero sentirti! O leggerti, insomma. Beh, in effetti di sicuro ti leggeranno… ma quello che volevo dire è che il giallo non è un colore carino, bensì un signor colore. Il colore della morte, degli occhi del Basilisco. Il colore supremo che non deve essere nominato! … ma allora non era più sensato chiamarsi Canarini? Non fatemi del male, vi prego. Vabè, dato che ormai siamo in ballo… balliamo: confermo che Vinnica è una bulla. Non è per fare la spia, ma l'ho beccata che infilava la mano nella tasca posteriore dei pantaloni di Oscar Trott. Gli stava rubando i soldi, un classico. Però non li definirei automaticamente sfigati, anzi. Perché se tu strizzi un punto nero quello viene fuori, e a parte la rivalità coi Pettirosso mi sembra che tutto il castello li adori. Guardati intorno, anche qui in redazione ci sono un sacco di fotografie di quelli che scrivono per Quel Giornale LàPhilip mi ha detto che si chiama così, anche se io avevo capito che il nome corretto fosse L'Oca – su quel pannello decorativo che somiglia a un bersaglio per le freccette. Che poi: L'Oca del Corvo. E' un nome così romantico! Mi sa che la loro Casa è un po' anticonformista e libertina, in caso contrario dubito che sarebbero così fieri d'essere portatori sani di foruncoli. Non mi sembra che Sarah Medicine abbia molti brufoli, in realtà, ma con un cognome del genere avrà sicuramente in dotazione degli anticorpi pazzeschi, e avrà trovato il mondo di passarli ai suoi compagni. Come la mononucleosi, no? Solo che in questo caso un bacio ti farebbe guarire. Beh, ora è chiaro perché tutti vogliono essere un Puntonero, se è vero che non fanno altro che saltare le lezioni e sbaciucchiarsi tra loro. Bolide. L'Oca del Corvo. Il solo nome mi scioglie. Deve trattarsi di una raccolta di poemi che parlano di amore puro, sincero e platonico. Procuramene subito un numero, voglio dedicare una poesia a quel ragazzo che mi sta fissando intensamente come se avessi una ciglia nell'occhio e lui non vedesse l'ora di togliermela.

Facciamo che me ne procuro due – non so perchè continuino a passarci delle palline accartocciate, dovremmo farli smettere di disturbarci nella nostra creazione – così uno lo tengo io per quel ragazzo con un sorriso tenerissimo, la risatina da puffskein e l'andatura tartarughina. Che… notato come si somigliano, poi? Anche se non ho ancora capito chi dei due fa l'alter ego cattivo, anche se di cattivo qui dentro non abbiamo nessuno, siamo un giornalino pacifico e assolutamente altruista: pensa che Leo e Vega mi hanno raccontato che abbiamo pure il baule utile ad ospitare gli scribacchini che vagano nella notte! Ma come, non era Oca del Corvo? Bolide, mi cade un mito 'ett. Romanticissimi, si, è un nome che ti fa venire gli occhi a cuoricino anche se non ho ben capito come mai le foto che abbiamo qui in redazione siano piene di spuntoni e freccette… sicuramente è l'unico modo per tenerli attaccati alle pareti, che mica ci priviamo di adorarli. Potremmo entrare in crisi mistica se non fossero lì a ispirarci, o qualcosa del genere. E comunque ho notato che nemmeno Jackie MacGregor soffre di acne, quindi credo proprio che la tua teoria sugli anticorpi regga; ma se usa qualche sostanza strana, spero per lei che non sfrutti animali o creature, mi sembra un po' troppo fissata e mai vorrei che maltrattasse gli animali per scopi personali. Non so che dirti, ma quando la sento urlare contro quei cosi tenerissimi chiamati puffskein – credo – non so mai se se li voglia sbaciucchiare o sia felice di avere nuova merce sottomano. Una cosa comunque è certa: niente brufoli, magari semplicemente sono davvero portatori sani. In tutti i sensi: ad esempio Adam Wilson e Leigh Melville mi sembrano due tipi a posto, anche se hanno quei ricciolini che sembrano animati di vita propria e dirti "ehi, pettinaci, ehi pettinaci, ehi… pettinaci". Una cosa veramente imbarazzante, dal momento che non abbiamo mai imparato un incantesimo utile alla causa e i due sembrano aver brutalmente litigato con i loro pettini. Magari è una forma di ribellione, tanto per tornare al carattere libertino di cui parlavi, e che non possiamo comprendere appieno dall'alto del nostro spirito profondamente depresso o entusiasta. Dopotutto, ognuno ha le sue usanze e negli ultimi due giorni ho capito ben poco. 

… ora ci capisco anche meno, se possibile, perciò mi asterrò dal commentare. E non posso che concordare con la mia collega, a parte per la foto che trovo sempre bellissima. Inoltre non sono sicura che si possa incolpare Hogwarts per questa faccenda. Una cosa è certa, però: è stata la prima ed ultima volta che ci avete viste scrivere bene dell'EcOca, bbbbrividi. Però i due giorni di confusione ormai sono finiti… peccato, vero? 

Harriet Mayfair & Margareth Lowenn