Ho sempre pensato che i pericoli che i diplomati trovano fuori da queste mura, alla conclusione dei sette anni, fossero un po' ingigantiti dai professori. Non li ho mai sottovalutati, sia chiaro, perchè sottovalutare qualcosa è sempre stupido e io, grazie a Merlino, ho un cervello pensante che sono portata ad usare – perchè il difficile non è averlo, ma usarlo, come dice la nostra nuova grande capa. Però, insomma, se mi avessero raccontato che uno dei primi pericoli qui fuori è essere investiti da una macchina volante, non so se ci avrei creduto.
Eppure è successo, il 20 settembre, a metà pomeriggio. Spero che ne siate già informati tramite il Profeta, perchè per quanto mediocri siano alcune sue rubriche, la cronaca è sempre attenta. Vi faccio un rapido sunto nel caso in cui vi siate persi la faccenda nell'ansia di andare a proporre il vostro nome per la Triquidditch. Una macchina volante è giunta a gran velocità nel cielo di Diagon Alley e, nel mezzo di una cauta manovra di rallentamento, ha avuto degli evidenti problemi tecnici ed è precipitata, entrando di muso nell'atrio del palazzo dei giornali. L'auto, in seguito identificata come di proprietà di Nereus Dalloway, direttore di Trasfigurazione Oggi, era dotata di incantesimi di protezione, perciò l'intervento magico dei presenti in strada ha solo rallentato – ma non fermato – la sua corsa. Due giornalisti presenti nell'atrio sono stati ricoverati al San Mungo. Ma se il nome di una, Mrs Petunia Twinkle, non dice molto tranne che agli abbonati di Trasfigurazione Oggi, immagino non farete fatica a dare un volto all'altro nome, che è quello di Robert McReady, concasato di noi Serpeverde, qui redattore sportivo e là fuori neoredattore della Civetta dello Sport. Comatoso per tre giorni a causa di un trauma cranico, vi posso confermare che si è svegliato pochi giorni fa, anche se con un offuscamento della memoria recente. Come già ipotizzato da Lewis sul Profeta, abbiamo ora la conferma che il San Mungo ha inviato un avviso agli obliviatori del Ministero, che si suppone si metteranno presto all'opera sulla memoria di Robert.
Perchè? Perchè c'è la possibilità che, essendo il più vicino al portone nell'atrio, possa aver visto chi c'era nell'auto. E' certo, infatti, che chiunque vi fosse nell'abitacolo ha fatto in tempo a smaterializzarsi prima dell'arrivo dei primi soccorsi. Quel che ancora non è chiaro è chi vi fosse effettivamente alla guida. Gli indizi portano verso Roland Carlysle, giornalista di TO e attualmente scomparso, ma la domanda cruciale è: era solo nell'auto? E da cosa è stato provocato il bagliore all'interno dell'abitacolo, visto da diversi testimoni, bagliore in seguito al quale la macchina ha iniziato a sbandare a mezz'aria? Possibile che questo giornalista, gettato in un qualche stato di panico dal ricordo della morte del figlio, possa aver deliberatamente accelerato verso il palazzo dei giornali? Ho posto questa domanda ad una nostra conoscenza, autore dell'articolo sul Profeta e che, credo di aver capito, sta seguendo i suoi sviluppi. "E' escluso. Perchè avrebbe dovuto farlo? Suo figlio è morto cinque anni fa, è vero, e deve essere stato tragico per lui, era il suo unico figlio", ha risposto Alfred Lewis. "Ma da qui a far schiantare un macchina… Non lui. E' successo qualcosa lì dentro e spero vivamente che le forze dell'ordine non trattino Carlysle come un terrorista oscuro da stanare a suon di sortilegi. Innocente fino a prova contraria, non è così?" In effetti ci chiediamo tutti in che direzione Shaymys Rosebud, responsabile del caso, farà proseguire le indagini. Roland Carlyle è un mago uscito di senno per il dolore e da catturare a tutti i costi, o una vittima in pericolo da ritrovare? Certo, in entrambi i casi non sarebbe consigliabile far passare troppo tempo. Se è libero, potrebbe sempre rifarlo, mentre se è prigioniero, lo sarà per molto? Intanto non è arrivata nessuna dichiarazione dalla famiglia in Irlanda, che si è chiusa nel riserbo in attesa del prosieguo delle indagini. Si può immaginare il loro stato d'animo.
Ma immaginiamo anche cosa deve essere stato per i signori McReady, vedere l'unico figlio ad occhi serrati dentro un incantesimo runico. A quanto pare, il San Mungo non ha mai visto tanti maghi in kilt in una sola settimana. Il clan dei McReady-Barrie, infatti, si è mobilitato subito in seguito all'incidente e ora preme sul Ministero perchè chiunque abbia provocato l'incidente sia fermato. Il fatto che Robert si sia svegliato li rende solo più pazienti, ma gli scozzesi hanno la testa dura e presto o tardi riprenderanno ad insistere per sapere la verità. Insomma, c'è stato un certo via vai all'ospedale, ma quel che è certo è che non tutti i visitatori sono passati dalla Stregaccoglienza. Pare infatti che il Patronus di un'altra nostra vecchia conoscenza, il tirocinante guaritore Stephen Medicine, abbia richiamato la sicurezza per fermare un uomo in camice da guaritore ma che nè lui nè altri ricordavano come dipendente dell'ospedale. L'unica cosa che si sa è che si trattava di un uomo di colore ma, come dire, nel Regno Uniti siamo in tanti. Il misterioso figuro è sparito dopo aver assistito, così pare, al risveglio di Robert. Ma anche qui si incrociano tante domande. Era solo un curioso di passaggio o magari un finto giornalista? Voleva accertarsi che lui ricordasse o il contrario? Era Dorothy sotto Transmuto? O ci stiamo agitando per niente? Be', niente, c'è qualcuno che va in giro ad investire la gente per aria. Attendiamo il corso delle indagini e intanto buona ripresa a Rob. Philip ha detto Mi è giunta voce che il risveglio non è stato così brutto.

Vega Rushton