Cronaca
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Editoriale
di Anne Burton
 Il 28 Aprile -buona Pasqua in ritardo, seh- di alcuni, diversi, svariati e tanti anni fa, un quintetto di simil fondatori ha preso in mano la prima redazione de La Voce degli Studenti. Tessa Burton, Joanna Williams, Gary Wallace, Tobey Gordon e Mortimer Parker, questi sono i loro nomi. Una Serpeverde, una Tassorosso, due Grifondoro e persino un Corvonero -il dio eco evidentemente in quel momento era distratto- emulando altri maghi e streghe più noti e conosciuti, sono stati i primi, in ordine di tempo, a dare voce agli studenti lasciando testimonianza su fogli di pergamena di tutto quello che, da quel giorno di Aprile, è stata Hogwarts. Ed i corridoi che frequentate abitualmente. Da quel giorno è trascorso tanto tempo ed il "comando" di quei quattro fogli macchiati d'inchiostro e profumati di stanzino impolverato, è passato di casata in casata, tanto che Alfred Lewis, Vincent Stars ed Anne Burton sono solo gli ultimi Caporedattori in ordine di apparizione nello scorrere del tempo che non ha mai smesso di dare voce con stile, modi di fare ed approcci differenti, sebbene le ragioni di fondo rimangano le stesse. Voce degli studenti. Ma soprattutto voce agli studenti. Voce per te che sei alla fine del settimo anno e non hai ancora deciso che strada intraprendere. Voce per te che di crescere non hai proprio voglia anche se non lo ammetterai mai. Voce per te che ti interessi di ciò che ti circonda. Voce per te che non sai da dove iniziare a recuperare un rapporto. Ma anche per te che i legami con gli altri proprio no, non riesci a gestirli. Voce per te che vorresti far evanescere tante cose. Voce per te che non vuoi guardarti indietro. E Voce per te che sai di avere tutta la vita davanti. Voce per te che sei convinta di non essere abbastanza. Probabilmente è vero, ma non permettere a nessuno di dirti qualcosa del genere, mai. Voce per te che ti chiedi quanto dura questo "primo anno". Per te che i G.U.F.O proprio no, piuttosto prenderesti in considerazione l'idea di abbonarti all'Eco. Voce per te che stai crollando davanti ad un compito di Trasfigurazione sperando che si scriva da solo. Voce per te che " ti prego, ti prego fa che segni due gol alla prossima partita". Uno degli slogan con cui chi si cimenta in interviste di uno spessore tale da far chiedere persino a Typhoon "No ma sul serio, a te chi te le scrive le domande, un Troll?", è solito concludere quei ghirigori disegnati su pergamena asserendo che l'unica voce senza eco è quella delle oche. Libero di crederlo -nessuno perderà il sonno per questo, garantisco- se non fosse che l'intento di questo giornale non è certo quello di far arrivare un eco a chi tende l'orecchio per ascoltare, no. La Voce degli Studenti era qui quando Voldemort -colui che ancora oggi stenta ad essere nominato- ha ordinato l'uccisione di un Campione Tre Maghi (maschietti, sentitevi liberi di fare tutti gli scongiuri del caso). La Voce era qui sia quando stormi di corvi si sono annidati in Sala Grande che quando il peso di gravi accuse ha fatto vacillare la professoressa Wallace. Sapeva d'inchiostro e rabbia l'articolo sui decreti di McBryant (chi non ricorda il numero 58 non dovrebbe neanche aprir bocca per commentare) così come erano intrisi di salato e lacrime i pezzi sulle morti delle professoresse Haruka O'Connor ed Elysia Rousier. Che poi lo so bene, vi starete solo chiedendo perchè una come me scriva un editoriale del genere. Vi starete domandando quando si arriva alla parte acida ed alla cattiveria gratuita. Posate pure il giornale, in questo caso, perchè significa che non avete capito neanche una briciola di muffin di tutto quello che ho scritto e di come vanno le cose in generale. Non è un editoriale autocelebrativo del giornale che dirigerò ancora per qualche mese. Non ho bisogno di qualcosa del genere per sapere che la Voce è IL giornale della scuola, malgrado Michael si stia mettendo d'impegno per risollevare le sorti della cartastraccia. Il messaggio -non mi piace neanche definirlo in questo modo- che vorrei filtrasse è che i fatti arrivano, succedono e passano. Una nebbia che fa sanguinare i timpani, la morte di una persona cui in qualche modo ci si era legati, i cosiddetti amici che scappano perchè è più facile lasciar vincere la paura. Tutto questo succede, perchè dovrei addolcirvi il boccone ogni volta? Per essere simpatica, socievole e popolare? No. Non è quello che mi interessa nè mi è mai importato essere. Preferisco prendere nota e riferire di quello che accade affinchè nulla si perda. Perchè tutto avviene e si dimentica se non c'è chi lo ricorda. Chi ne parla. E non è certo di chi è il più grinzafico della scuola che vorrò ricordarmi tra dieci anni. E probabilmente neanche voi, voglio sperarci. Perchè se c'è una differenza tra stay brilliant e stay aware è proprio questa: dar Voce agli studenti ed imparare non dall'Eco della stessa, ma da ciò che con quella Voce si semina. Questo si, è ciò che state leggendo. Questo si, continua ad essere La Voce degli Studenti. Questo si, è il mio giornale.
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