In effetti pensavo che tutti noi ci preoccupiamo sempre dei settimini uscenti, da averne fin sopra ai capelli; per carità, non dico che non sia giusto, anzi meritano gran parte della nostra attenzione per il loro ultimo anno, dopo il quale leveranno le tende e chi s'è visto s'è visto -a meno che, visto che dispiace un po' a tutti, non decidiamo di farli restare ancora un po' magari legandoli per non far sostenere loro i M.A.G.O. e vederli abbandonare la redazione- ma… c'è anche altro! Cioè, ci sono altri studenti che meritano altrettanto la nostra attenzione e che invece sembrano venir un po' messi in ombra, o forse è semplicemente il fatto che siano poco noti, ovviamente, rispetto agli altri. Poichè, come ci insegna la Burton, questo giornale serve per dare Voce agli studenti -tutti- ho concentrato la mia attenzione questo mese su quei cosi tenerissimi che si aggirano per il castello solo da qualche mese; che ancora devono un po' scoprire come funziona il mondo, e che al quinto piano c'è una scala da evitare se non vuoi rimanerci incastrato fino a mercoledì, e che… beh, tante cose che ora smetterò di elencare per non sembrare nostalgica o monotona o chissà che, che tanto i settimini potranno fare da mentori molto meglio di me. Dicevo, ovviamente sto parlando dei primini, sì, e non importa cosa possiate dire ma per me rimangono tenerissimi, dal primo all'ultimo. A undici anni non si può essere cattivi o terribili, ecco. Anzi, in effetti mi chiedevo… eravamo anche noi così alla loro età? E' una domanda che ci facciamo spesso e tendenzialmente ci diamo la risposta da soli, dicendoci che no, non eravamo così. Sicuramente eravamo più maturi, sicuramente meno combinaguai e bla bla bla. Sicuri sicuri? E' per indagare sulla faccenda che ho deciso di andare in missione, perchè si sa che quando una cosa la studi da vicino hai molte più possibilità di racimolare informazioni genuine; e noi veri giornalisti miriamo a quelle. Soprattutto, la cosa più difficile è stata andare in incognito; perchè se no hanno paura, molti, degli studenti più grandi. Perfino Rupert Garros le prime volte che mi incrociava voleva scappare via atterrito, ma in quel caso spero fosse colpa di qualche insetto tra i capelli, preso per sbaglio a Erbologia. Non cambiamo discorso, comunque, anche se non capisco il motivo di tanta paura. Forse è giunta loro voce della famigerata caccia al primino, che però sembra aver abbandonato il castello insieme alla dipartita degli ex caposcuola Serpeverde, Dalila Medicine e Syd Mayson, campioni incontrastati della disciplina. Bando alle ciance, comunque, e parola ai primini che mi hanno dato parecchie risposte. Li ho aspettati fuori dall'aula di Difesa, fingendo di essere una ragazza più piccola -miravo a sembrare una secondina o terzina, a dirvela tutta- in difficoltà; è stato facile fermarli, con un po' di occhiatine stralunate e qualche ape frizzola -voci di corridoio dicono che facciano crescere un alveare sotto le ascelle, ma dato che la fonte di tutto ciò è un corvonero sono parecchio restia a fidarmi, anche se è probabilmente questo il motivo per il quale ho attirato in fondo poca gente- e sono riuscita ad attirarne tre. Inizialmente si sono avvicinate solo Hayley Carsali e Roxanney McPoint, rispettivamente una corvonero molto carina e coccolosa e una tassorosso abbastanza piena di sè ma comunque simpatica, poi si è unito anche Emrys Hansen -che scrive per QUELLA cosa chiamata Eco- che si è nascosto dietro di me urlando qualcosa su un Dottor Troll che stava arrivando e mangia i capelli delle ragazze. E ovviamente è invisibile alle stesse.

Ad ogni modo a me servivano le informazioni e così, tolti i convenevoli, abbiamo iniziato a chiacchierare amabilmente. Per prima cosa ho chiesto loro un parere sull'anno scolastico appena trascorso; dato che è stato il primo, sicuramente è stato denso di emozioni! Inutile dire che Emrys ha glissato la domanda in maniera molto intelligente, dicendomi che è stato un anno molto carino. Carino come Sami, e Michael… e ha chiesto a ME un parere su quanto siano carini loro. Quindi in realtà non so come prendere la risposta, cioè non so se la sua prima esperienza ad Hogwarts sia stata tanto carina – mi è parso di capire che Medicine junior sia un po' il suo mito personale, poverino – o se fosse semplicemente un modo indiretto per dirmi che non vede l'ora di andar via di qui. Che poi c'è stato anche un commento volante su Sami ma tranquilla, Gis, ho fatto già presente che il corvonero è impegnato! L'altra corvonero, invece, ha risposto in tutta sincerità di aver avuto problemi a relazionarsi, ecco, e -come volevasi dimostrare, vedete perchè mi sono cammuffata?- ha aggiunto pure che i più grandi sono cattivi; pare che Mordey l'abbia attaccata rompendole un polso. In realtà ci sono rimasta un po' così perchè mi ricordo che lui era uno molto rispettoso del Galateo, quindi le signore non si toccano, giusto? Magari ha sbagliato e gli è uscito un baciamano un po' troppo violento, ma tant'è. Come se una sola non bastasse, poi, anche Roxanney pare sia stata vittima di un "tipo!" non meglio specificato. Capisco che andare dai docenti a lamentarsi sia una cosa parecchio antipatica ma, ragazze, non potete lasciare che passi tutto inosservato! Oh, ma dimmi te. Ah sì, e la tassorosso ha risposto alla domanda dicendo che si trova bene ma la scuola è noiosa, e che si salva giusto perchè studia il minimo indispensabile. Giusto che Tassorosso avrebbe bisogno di un miracolo, eh. Non contenta di queste risposte ottenute, ho scavato più a fondo; volevo pareri più personali e risposte interessanti, e le ho ottenute! Ho chiesto loro la cosa che più fa paura di Hogwarts e quella invece più bella e… ne ho sentite delle belle! Quasi facevo fatica a tenere il passo; mai più missioni senza prendiappunti! Emrys ha indicato come paura -poi non so se il suo molliccio effettivamente assuma queste sembianze- l'accompagnatore crucco VonKhrohegher o, per gli amici come lui, VonCrackers. Effettivamente non lo biasimo se ha sbagliato il nome, già quello fa paura, ma non quanto -secondo il primino almeno- la pelle che, cito, è tutta sbleaaaaah sblaah. Cosa voglia dire di preciso non ci è totalmente chiaro, lascio a voi l'interpretazione perchè devo rifilarvi un'altra perla. La cosa più bella di Hogwarts sono, rullo di tamburi… i vermicoli! Sarò banale a scriverlo, ma non ho potuto non pensare che sia il figlio illegittimo della Graveyard. Belli. I vermicoli. Almeno quanto alla Mystes calza il termine femminilità. Andando avanti, Hayley ha risposto che la sua paura era di non riuscire a trovare amici, mentre la cosa bella – e anche qui un rullo di tamburi ci sta – è la professoressa Helfman. Lo zucchero della Capocasata Corvonero ha conquistato generazioni di studenti, e la Carsali non è esclusa! Infine la tassorosso, che ha rivelato di aver paura -anche qui, non so se il molliccio assuma questa forma ma casomai vi farò sapere – di Lachian Slavering. Della sua bava, con tutta probabilità e secondo il mio parere. Mentre invece una cosa bella sono le feste di casata e, cito, «wow, quelle sì che sono belle!».

Purtroppo me ne sono dovuta andare subito dopo, perchè avevo tutto il materiale di cui avevo bisogno. Sicuramente ho capito un paio di cose. Prima di tutto che ci sono persone che si divertono a picchiare i più piccoli, indice di graaande sicurezza e spavalderia considerato che sono praticamente indifesi. Come seconda cosa, ho capito perchè i Tassorosso sono messi sempre così male in classifica; se la McPoint è la tassorosso media, abbiamo che a. si studia il minimo indispensabile e b. che si fanno molte feste di casata. Invece di studiare, logico. Oh, ciò non vuol dire certo che le altre casate non sappiano come divertirsi, ma diciamo che i tassi spendono evidentemente tutte le loro energie in questo, perciò mi fido quando dicono che sono davvero gran belle feste, ed è un peccato non poter partecipare. Ed erano partiti così bene a inizio anno! Ad ogni modo, la terza cosa che ho imparato da quest'articolo è che bisognerebbe lasciare più spazio ai piccoli perchè sono davvero pieni di sorprese. Non sono riuscita a rispondere alla domanda iniziale, cioè se anche noi fossimo così alla loro età, ma per questo bisognerebbe chiedere a una mente esterna alla faccenda e quindi oggettiva. Non vi aspetterete che cada anche io nell'errore che si fa quando si è di parte in una cosa, no? Basterebbe guardare la testata, per togliersi ogni dubbio.

Margareth Lowenn