By Stephen Medicine | novembre 29, 2009 - 10:38 pm - Posted in Novembre 2065
Facciamo il punto dei punti
 
Si è ormai conclusa la terza corsa del campionato di Broomula1 scolastico. La situazione va delineandosi e mi sembra giusto analizzarla per voi.
Entrambe le coppe vedono una classifica parziale a netto favore dei Tassorosso. I quali non possono che essere felici della cosa, visto che la Casa di Tosca non sembra riuscire a dominare in nessun altro campo da parecchio tempo. Tanto che in giro le domeniche in cui si corre sembra che gli studenti di quella casa siano già addobbati per Natale. Mr Greenleaf dovrebbe essere felice della sua idea visto che un’euforia simile non era prevedibile e che ha spinto un quarto dei futuri maghi adulti inglesi a considerare delle corse su scopa a livello del Quidditch. Le spillette con su scritto “vai, Seraphine, vai!” ormai si sprecano.
Partiamo dalle due classifiche:
 
Classifica Coppa Greenleaf
Seraphine Goldwings
Tassorosso
33pt.
Gregor Darsel
Grifondoro
20pt.
Nigel Jarvis
Tassorosso
17pt.
Stephen Medicine
Serpeverde
15pt.
Michael Cerfield
Corvonero
13pt.
Oscar Trott
Corvonero
12pt.
Syd Mayson
Serpeverde
11pt.
Meredith Stevens
Tassorosso
5pt.
Daniel Phoenix
Grifondoro
2pt.
10°
Corny Hale
Corvonero
1pt.
11°
Emma Dalis
Grifondoro
0pt.
11°
Harriet Mayfair
Serpeverde
0pt.
 
Classifica Coppa Fuyutsuki-O’Connor
Tassorosso
55pt.
Corvonero
26pt.
Serpeverde
26pt.
Grifondoro
22pt.
 
 
Come si può notare la classifica piloti, a parte la Goldwings, che sembra non avere rivali di sorta, o sembra averne sempre di diversi in ogni diverso circuito, la distanza tra un pilota e quello subito prima è irrisorio a partire dal sesto posto in su. Andiamo per gradi:
 
Harriet Mayfair [S]. Iscrivendosi alla competizione siamo sicuri che la ragazzina del terzo anno non ha neppure lontanamente pensato di poter correre mezza corsa. Invece ne ha fatte tre. L’infortunio della McGregor ha portato questo splendido regalo inatteso alla terzina e sta botta tra capo e collo a tutta la squadra di B1 of us dei Serpeverde. Che si ritrovano a dover gareggiare con un trio decisamente sotto alle aspettative iniziali. E’ andata malissimo nelle prime due prestazioni, ma nella terza sembra aver subito una svegliata. C’è chi dice che Mayson e Medicine l’abbiano minacciata di morte se non arrivava a punti. Bè, sembra aver quasi funzionato. Sembra aver capito da che parte si regge una scopa.
 
Emma Dalis [T] Non è mai riuscita ad andare oltre il decimo posto, è più matura ed esperta della Mayfair, ma se la trova praticamente come avversaria diretta sia in classifica che in gara a giudicare dall’ultimo Gran Tremio. Non brilla per abilità in nessun tipo di percoso, ma siamo solo all’inizio, magari riserva sorprese che non si vedono per il momento.
 
Corny Hale [T]. E’ una dei pochi a non essere una completa principiante in fatto di corse su scope. Certo è giovane tutto il resto, ma non ha dato prova dell’esperienza maturata l’anno passato a mangiare la polvere di studenti come la Williams e la Goldwings. Il pessimo voto scaturisce proprio da questo. Comunque nei tracciati più complessi sembra avere qualche carta da giocare, visto che ha passato piloti come Mayson e la Stevens. Staremo a vedere, ma per ora è una delusione.
 
Daniel Phoenix [D]. Non meraviglia e non delude. Personalmente non sapevo cosa aspettarmi. Dopo un esordio mediocre è andato calando in prestazioni e risultati. Insomma in questo sport la scuola sembra avere elementi molto più agguerriti e convincenti di lui. Alcuni dicono che potrebbe migliorare tanto, ma la maggior parte lo considera prossimo alla sostituzione più della Dalis, anche se in classifica è lui quello più in alto.
 
Meredith Stevens [A/O]. La più piccola dei Tassorosso fa anche lei la sua parte. Non è andata a punti in una sola gara, quella più tecnica e difficile da un punto di vista analitico, ma è cresciuta di gara in gara e fa presente a studenti ben più grandi di lei che ha corso anche lo scorso anno e che si merita di indossare la casacca oro e arancio dei Tassorosso insieme ai due compagni ben più maturi, allenati e performanti a giudicare dai risultati. I Tracciati più rapidi sembrano essere più nelle sue corde, ma può solo essere una conseguenza dovuto al doversi abituare ai nuovi avversari. L’anno scorso di grosso e stupido aveva solo Darsel tra i piedi. Ora ne ha quattro.
 
Syd Mayson [O/E]. Inizia molto male, ma guadagna posizioni su posizioni ed ora si trova ad un niente dal suo Top Driver improvvisato. Ha lasciato il Quidditch dove riusciva a brillare anche in ruoli non suoi, anche se non è che ci volesse molto visti i compagni di squadra, e conferma qui la sua versatilità. A quanto pare predilige i tracciati rapidi, oppure quelli lenti. Le vie di mezzo non sembrano adatte a lui. Ma vi daremo conforme o smentita di queste impressioni nelle prossime gare.
 
Oscar Trott [O]. Eccone un altro che si pensava non avrebbe corso neppure una gara e che invece si è trovato ufficialmente in squadra. In questo caso però i risultati sono diametralmente opposti. Ha scalzato dal trio di punta Becket e si è installato di diritto tra i migliori. Il piccolo Corvonero sembra una sicurezza, ormai. Scende in pista e si piazza a metà classifica, sicuro come il freddo di un fantasma. Come pecca si può chiaramente trovare che non brilla in niente, ma neppure delude mai. Sembra cavarsela un po’ meglio con i percorsi più rapidi, tanto che è stato appresso al terzetto che si è giocato il secondo posto per tutta l’ultima gara.
 
Michael Cerfield [A/O]. Ero sinceramente in imbarazzo nel decidere un voto per Cerfield. E’ bravino, è uno che ragiona sui percorsi, ma quanto a correre, bè… lascia un po’ a desiderare. Magari era solamente una giornata no, capitano, dopo tutto, ma è andato perdendo posizioni nei diversi Gran Tremi e perdendo terreno sugli altri Top Diver, uno dei quali completamente digiuno di questo sport. No, non mi convince, ma anche in questo caso i giochi sono tutti da vedere.
 
Seraphine Goldwings ~ Top Driver TassorossoStephen Medicine [O]. Ottimo inizio di stagione B1 per il battitore di Serpeverde che per qualche istante ha messo tante incertezza nella gerarchia della propria squadra. Incertezza diventata poi concreta con l’infortunio della McGregor. In corso d’opera però sembra che esser stato colto anche lui da quella stessa stanchezza mostrata da Jarvis (sarà un morbo da settimo anno, forse) che l’ha portato a perdere qualche posizione in classifica che l’ha costretto ad accantonare per un po’ la lotta con la prima in classifica.
 
Nigel Jarvis [O]. Inconstante, forse il capitano di quidditch di Tassorosso non regge bene tra i troppi impegni scolastici e sportivi. I M.A.G.O. sono una minaccia che i professori utilizzano già da inizio anno e la squadra di quidditch una costante da seguire sempre. In questi tre gran premi ha oscillato un po’ in giro per la classifica, delle volte ingaggiando un serrato testa a testa con la Goldwings altre lasciandosi superare anche dal piccolo Trott senza troppe rimostranze. Quando è in gara sembra determinato così come lo si vede tra i suoi due Bolidi. Quando non lo è finisce per farsi soffiare il secondo posto in classifica da Darsel.
 
Gregor Darsel [E/O]. Dovendo dar conto alle aspettative si può parlare di un inizio lento per il Top Driver di Grifondoro che, però, ha saputo recuperare velocemente terreno in due gare, tanto da diventare una (leggerissima) preoccupazione anche per la Goldwings. Unico trascinatore di Grifondoro, in realtà, date le mancanze degli altri driver, per questo si può dire che i 22 punti presi da Grifondoro siano quasi esclusivamente merito suo. Almeno lui sembra crederci tanto da mettere tutta questa determinzione nelle corse.
 
Seraphine Goldwings [E]. Sulla scia dei successi dell’anno scorso la top driver di Tassorosso non delude le aspettative che la propria casata aveva riposto in lei. Non ha perso un colpo in nessuno dei tre circuiti fino ad ora svolti tanto da dare filo da torcere anche a qualche più famoso sportivo scolastico come Jarvis o Darsel. Chi la vede da fuori sembra confermare che corre attraverso gli anelli come se fosse la cosa più facile del mondo. Troppo mascolina malignano i Serpeverde. Un talento naturale lodano i Tassorosso.
 
L’ho scritto talmente tante volte che credo risulterà noioso, ma prendete tutto ciò che è stato scritto come delle prime impressioni. Non siamo che all’inizio della stagione e per la maggior parte si tratta di piloti di primo pelo, incerti quanto la pioggia a Londra.
 
Robert McReady
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By Vincent Stars | - 8:25 pm - Posted in Novembre 2065

Nell’ultimo numero dell’HdS, la carissima Krystal James, mi ha palesamente minacciato di malocchio a catinelle se, quest’anno, non sarebbe diventata il Capitano della squadra di Quidditch di Corvonero. Ora che le mie supposizioni, e quelle del suo compagno Dirk Hargreaves, ex battitore della squadra di Quidditch di Corvonero ora entrato nelle grazie dei tifosi dei Bats, si sono avverate, posso tranquillamente dire che ci ho preso alla grande. I pronostici, almeno per quanto riguarda i capitani sono giusti con l’unica eccezione della squadra di Serpeverde che ha visto una Elisabeth Dark soffiare il posto a Medicine, che non ha neanche visto la spilletta da ViceCapitano con l’omniocolo. Infatti, la compagna di squadra Summer Peterson è stata ampiamente premiata dalla coetanea, sicuramente non per meriti sportivi.

I Canarini silurano alla grande il loro portiere di fiducia, Pinball, che neanche rientra nelle riserve ( posto preso da un secondino Korsey ), per scommettere su di una più giovane e probabilmente agile Juliet Lucky che, evidentemente, ha scelto di sostenere le selezioni per la squadra di Quidditch per una competizione sportiva prettamente familiare ( suo fratello è entrato nella squadra di Grifondoro ndr ). Il trio delle Cacciatrici è invariato con la veterane Elenoire Glorbander, al comando, confermata Vicecapitano, Joey Olsen, probabile futuro capitano di questa squadra ceh vedrà la francese e l’attuale capitano diplomati, e Helen Johnson, scommessa di Elenoire e compagni che ancora non ha fatto vedere quanto vale ( vi riporto alla partita Ranagialla – Hogwarts). La riserva delle tre cacciatrici è la Roines, che probabilmente sostituirà spesso la Glorbander visto che è già stata colpita da un infortunio nella partita della Coppa Triquidditch contro i connazionali. Non pensate che sia un pò troppo giovane per avere già le ossa così deboli? Nelle fila dei battitori troviamo il capitano Nigel Jarvis ed il sostituto di Connelly, Joe Greywood, ancora acerbo e un McTroy ancora relegato alle riserve. Certo, tra i due probabilmente Jarvis punta su colui che ha un pò più di esperienza per aiutarlo nel reparto, visto che non ha ancora il potere dell’onnipresenza. Molta fiducia invece va a Jude Mexes, Miss Non Prendo Un Boccino. Almeno i Tassorosso hanno trovato una ragazza che riesce a non entrare nel tunnel della depressione per i scarsi successi: una Stevens che si è distinsa molto bene nel Campionato B1 dello scorso anno attende calma qualche suo passo falso. La squadra di Quidditch di Tassorosso si presenta con questi sette effettivi quindi alla prima partita del campionato, almeno:

 

Juliet Lucky
Nigel Jarvis (C); Joe Greywood
Helen Johnson; Elenoire Glorbander; Joey Olsen
Jude Mexes

Note: Sicuramente l’attacco completamente al femminile di Tassorosso è temibile almeno per due componenti su tre. La Olsen e la Glorbander hanno abbastanza esperienza da vendere, ma spesso hanno peccato di continuità durante l’anno, cosa che ha contribuito, insieme al pessimo reparto Cercatori, a non vincere la Coppa negli ultimi anni. Per loro sarà fondamentale la concentrazione anche durante gli appuntamenti più importanti dell’anno, nei momenti delicati e cruciali. Tutto sta nella caparbietà di Mr. Jarvis nel far rimanere concentrata la squadra, anche se quest’anno, vista l’assenza di Connelly, la Glorbander non avrà molto la testa tra i cuoricini.

 

Contrariamente a quanto pronosticato lo scorso anno, l’ex-capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, Matthew Typhoon, continua a far parte dei giochi. Un sospiro di sollievo per Gregor Darsel che ora si ritrova con due buoni battitori nelle sua schiera (Dalis-Typhoon). Scontato dire che perdere la Norvall e puntare su delle nuove leve, lo fa sentire un pò troppo un Tassofesso. L’errore probabilmente della scorsa gestione è stato quello di non pensare al futuro di questa squadra in quel reparto: non metto in dubbio che la Goldflower e la Austen non siano dei validi elementi, ma l’esperienza a volte è vale molto più di mille allenamenti. Avranno comunque modo e tempo per migliorare: l’ultima parola va alla prima partita dell’anno. Il reparto Cacciatori invece è uno dei più equilibrati e promettenti dell’anno, visto anche le assenze nelle altre squadre: Darsel, Stars, Gordon. Un trio assolutamente molto affiatato e che si conosce benissimo, quasi a memoria. I meccanismi d’intesa sono ormai ben oleati e si può sperare, per i Grifondoro più ambiziosi, di vedere quella stessa alchimia che c’era tra le gemelle Lions. Mai dire mai al Leon Rampante. Il portiere titolare diventa automaticamente la Berry, che si è ritrovata in prima squadra dopo il venir avanti di posizione di Gordon. Interessante sarà vedere l’approcio alla prima partita della ragazza, che si vede comunque protetta da un eventuale cambio in favore della Darcy e dei suoi calzini (rincuorata magari d’aver come avversario il suo O’Gilead!). La Dalis continua ad aspirare ad un posto come titolare tra i Cacciatori, ma, se le cose continuano così, vedrà il suo sogno reallizzarsi solamente al suo settimo anno ( tranne se ho una colica improvvisa prima delle partite n.d.Vincent ). I Sette in campo:

 

Christine Berry
Antony Dalis; Matthew Typhoon
Vincent Stars; Gregor Darsel (C); Heathcliff Gordon
Rosalie Goldflower

Note: Interessante sarà vedere se i Grifondoro continueranno a vincere in campionato anche senza la loro carissima Norvall che dava quei 150 punti assicurati alla squadra. Particolare è la situazione infatti nel reparto Cercatori, dove la poca esperienza potrebbe giocare brutti scherzi, nonostante il duro lavoro che Darsel sta compiendo. La Berry promette bene ed è già pronta per dar del filo da torcere agli avversari. Ovviamente non c’è da stupirsi se più della metà dei ragazzi che appartengono alla casata Rosso-Oro si aspettano molto dai tre del reparto Cacciatori.

 

Brutta aria invece tira tra le fila dei Verde-Argento. L’addio della Adams ha lasciato tutti ancora con un amaro in bocca che non andrà via facilmente. Il Capitano Dark, conta sull’esperienza, se così si può definire, della compagna di reparto, Summer Peterson, per arginare gli attacchi probabili dei Canarini e dei Grifoni più amalgamati e forti sulla carta. Voci di corridoio poi confermano che non ci sono mai due fatture senza la terza: Bianca McTroy sembra aver lasciato il Quidditch, così come il carissimo cioccolatino Mayson. La Dark è corsa ai ripari: Devon Laury, il bello impossibile di casa Serpeverde ( AHAHAHA n.d. Robert ), prenderà il posto di Mayson, lasciando così campo aperto ad una Kairi Cooper che prima di quest’anno non si è particolarmente distinta a scuola per le sue doti sportive. Medicine è chiamato quindi a fare gli straordinari in campo, cercando di dispensare di consigli il suo compagno di reparto. La bassa  veterana McGregor, portiere della squadra di Serpeverde, sembra volersi dedicare ad altri propositi nel Quidditch, così da costringere ancora la Dark a sostituire un elemento della vecchia squadra: la Williams ( non Virginia! n.d. Vince) andrà ad occupare l’area difesa dai Serpeverde. Unica nota positiva quindi, è che la Dark ha trovato almeno qualcuno che sia disposto a sacrificarsi per la cuasa verde-argento, anche se a questo punto era meglio chiamare la Burton…rimpiazzo con rimpiazzo…!

 

Ginny Williams
Stephen Medicine; Devon Laury
Kairi Cooper; Ami Tess; Summer Peterson
Elisabeth Dark (C)

Note: Non ci sono particolari considerazioni da fare se non citare i nomi delle riserve : Alehandro Keller, III Anno,Harriet Mayfair, III Anno e Lawrence Owen, IV Anno. E che Salazar vi Aiuti.

 
Corvonero invece conta sull’esperienza della James per arrivare preparata a questo inizio di campionato. Aiutata da Parker, miglior portiere dello scorso anno, i blu-bronzo, cercheranno di dar del filo da torcere ai loro avversari. Inutile dire che le assenze che la squadra di Cosetta si trova a dover compensare sono piuttosto pesanti. Una Trott, O’Neil e Austen che ormai sono lontane dal castello, non sono sicuramente facili da rimpiazzare: tentano nell’impresa una Wolf desiderosa di riscatto, Darkem e un parente di una delle tre che lasciano la squadra in balia delle onde, Oscar Trott ( sicuramente la James spera che sia almeno un quarto simile alla sorella n.d. Robert ). Ad aiutarli anche la Hale e Dolenghart. Stranamente, a far compagnia a Becket e McSeed, ci saranno due nuovi battitori: Melville e O’Gilead, che tentano la fortuna rispettivamente al loro III e VI anno ad Hogwarts! Solo soletto quindi rimane il povero Justin che non dovrà ammalarsi per non rischiare di lasciare gli anelli sguarniti o nelle mani di qualche inesperto compagno!

Justin Parker;
Andreij Becket; Mark McSeed;
Oscar Trott; Alezandra Wolf; Simon Darkem;
Krystal James (C)

N.B: Se la James si ripeterà quest’anno ( e di rivali sulla carta che possono rubarle il boccino c’è solo la Dark!), Corvonero può già mettere in classifica 450 punti. La differnza però la faranno sicuramente i battitori che dovranno stare attanti nel proteggere il loro Capitano. L’attacco della squadra di Corvonero è piuttosto rimaneggiato con una rientrante (un anno ferma nei box) e due nuovi personaggi che si stanno dando da fare per arrivare ad una buona preparazione atletica. Ci si aspetta molto anche da loro, nonostante i Corvi già stannno preparando striscioni per la James che salverà loro la coda alla fine dell’anno. Almeno, così si spera!

 

Un’edizione dell’HdS un pò particolare, scritta a due mani. Pareri differenti, troppo cinici, qualcosa che non va? E’ lo sport! Chi si trova sempre d’accordo sulla critica che riceviamo dall’esterno? Praticamente nessuno. Però, noi della Voce, accettiamo le vostre opinioni in merito all’articolo, le considerazioni sulle squadre e quello che succede nel mondo del Quidditch. Nel prossimo numero, saranno inseriti degli interventi di voi, appassionati lettori, nella rubrica in modo da sentire un’opinione ulteriore di un appassionato del mondo dello sport!
 

 

 

Vincent Stars
Robert McReady

 

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By Stephen Medicine | - 12:46 pm - Posted in Novembre 2065

Spesso svenuti o quasi

Che il quinto anno fosse una roba seria e pericolosa era risaputo. Che sia TROPPO seria e pericolosa è una cosa che ho scoperto sulla mia pellaccia in questi ultimi tempi. Se si parla di Difesa Contro le Arti Oscure è anche comprensibile e ci sta tutto, ma se uno va a Storia della Magia, be’… no. Non è comprensibile proprio per niente. Sì, avete capito bene. Sto dicendo che Storia della Magia, durante le ore della quale tutti gli studenti, prima o dopo, si sono ritrovati a schiacciare un pisolino rivitalizzante, è diventata una materia pericolosa. Non voglio dire che sia colpa del nuovo insegnante, ci mancherebbe altro. McKalleart ha sostituito McBryant. Noi studenti non possiamo che essergli riconoscenti e perdonargli qualsiasi mancanza passata, presente e futura. É una brava persona. Comunque mi sto perdendo, come spesso mi succede quando mi metto a raccontare qualcosa. Volevo scrivervi di come una lezione che sembrava come tutte le altre, dove delle storie truci e truculente sui Goblin diventano noiose come una chiacchierata con qualcuno pietrificato, si sia trasformata in una roba insolita e potenzialmente dannosa.

.Il professore è entrato in classe tutto tranquillo. Ci voleva mostrare non so quale pezzo di latta appartenente alla sua famiglia da non so quanto tempo e forgiato da non so quale Goblin. Se non mi ricordo tutti i particolari è colpa di Laury, che continuava a dirmi quanto sia bello il sedere della Dark. Io non ho dubbi che sia bello, eh! Ma, siccome ci tengo alla vita, non l’ho mai guardato e cercavo di non prestare attenzione al Prefetto, nel caso lei scoprisse che parliamo di certe cose e decidesse di venirmi a cercare. Lo so che non sembra una mossa intelligente scriverlo in un articolo di giornale, ma ci ho ragionato sopra e, siccome è tutta colpa di Laury, io non dovrei rischiare niente… credo. Il sunto è che concentrandomi a non ascoltare Laury non ascoltavo neppure il prof. Ad un certo punto, comunque, il suono di qualcosa che cadeva a terra mi ha fatto deconcentrare dalla deconcentrazione che avrei voluto rivolgere a Laury e mi sono ritrovato prima flashiato e poi in un buio buio. Quando son tornato a vedere qualcosa ,McKalleart sembrava una balena spiaggiata a terra e noi ci trovavamo in un posto strano che poi qualcuno mi ha rivelato essere un’officina metallurgica, dove dei maghi se la stavano prendendo con un Goblin. Io ho pensato fosse una qualche rappresentazione teatrale messa su dal professore per rendere meno noiose le sue lezioni. Il che non sarebbe neppure male. Stavo incitando il Goglin a non fare la puffola pigmea e combattere, quando poi lui l’ha fatto ed è stato schiantosissimo. Ha lanciato non so quale magia e il capo prepotente è finito con il braccio dentro della roba infuocata e ha iniziato ad urlare tantissimo. Io ho intuito che non era proprio una rappresentazione teatrale a quel punto. Anche se qualche dubbio mi era già venuto quanto la Dalis ha preso a rivolgersi al capo prepotente – si vede che tra prepotenti ci si riconosce e si fa subito amicizia – e quello non la degnava neppure di uno sguardo. Non le diceva neppure di mettersi un tappo in bocca perchè disturbava la sua interpretazione. I pochi dubbi che mi restavano erano dovuti al fatto che, se la Dalis parlasse con me, anche io farei finta di non sentirla, ma poi il professore spiaggiato ha detto che era un ricordo e che rischiavamo di rimanere lì ad assistere a quella scena per sempre e… ho iniziato a preoccuparmi. Per Merlino, era una gran bella recita, cioè… ricordo, ma rivederlo per sempre credo avrebbe rovinato un poco l’entusiasmo che mi ha provocato in un primo momento. McKalleart continuava a chiedere che qualcuno lo aiutasse ad alzarsi, nel mentre diceva roba senza senso che poi mi hanno spiegato fosse non so quale formula al contrario per tirarci fuori da quella situazione. La Burton diceva d’essere troppo magra e debole per aiutarlo, va bene che lo scorso anno ha rischiato di diventare uno scheletro, ma, diciamocelo, ha recuperato perfettamente e si vedeva che era una scusa. La Tess non trovava di meglio da fare che continuare a sbraitare di fare qualcosa per portarci via da quel ricordo verso un uomo che sembrava un Fire Crab rivoltato sul guscio, senza far niente per aiutarlo. A proposito di Fire Crab, dopo vi scrivo un’altra cosa. Io ho un problema alla schiena che non mi permette di sollevare pesi eccessivi. Insomma il prof ha dovuto fare da solo. Comunque, alla fine è andato tutto bene. Il capo prepotente ha lanciato la sua maledizione contro il Goblin, dopo essersi staccato il braccio in fiamme, che però ha nascosto sotto la manica del suo abito, accidentaccio. Il Goblin si è protetto con un elmo e ha rispedito indietro la maledizione che ha colpito il capo prepotente. E sul più bello McKalleart è riuscito a dire la sua contromaledizione e ci ha portato via, anche se ho visto che il tipo che se l’è beccata in piena faccia non se la stava passando per niente bene. Sembrava intento ad essere trasfigurato in uno scheletro. Poi più niente. Siamo svenuti. Al risveglio però effettivamente c’era uno scheletro e faceva anche un po’ ribrezzo.

 Tutto questo per spiegarvi come non c’è da fidarsi di niente. Se anche Storia della magia mi diventa pericolosa, io l’anno prossimo che corsi M.A.G.O. scelgo, visto che sono fermamente convinto che non prenderò nulla di pericoloso per la mia incolumità? Vabbè che me le cerco anche. Infatti vi dicevo del Fire Crab. Lo sapete che Scorching ne ha uno? Io l’ho scoperto da poco. Ho accidentalmente aperto, ma anche non così tanto accidentalmente in effetti, la porta dell’ufficio dell’assistente e ne è uscito fuori. Ha mollato una scorreggia pazzesca quando ha visto la Burton, il che è anche comprensibile, e ha colpito un calderone con dentro un intruglio che ci ha fatto  tipo perdere gran parte dei sensi. Devo ancora studiare quella parte di Pozioni, quindi… professor Warren, se legge, domani non mi interroghi! Per favore! Comunque non è stata una bella esperienza. Non vedevo, non sentivo, non riuscivo a parlare e non sentivo odori. L’unico senso che mi restava era quello del tatto ed in effetti ho sentito le tette della Darcy quando ci sono caduto sopra, e stavolta per davvero accidentalmente. Anche se sono convinto che a lei non sia dispiaciuto. Per quanto si sia lamentata, da allora mi lancia certe occhiate! Scommetto che se le chiedessi di venire a Hogsmeade con me non mi direbbe di no. Peccato sia una Grifondoro! Ecco, ci sono ricascato! Sto divagando. Anche perché non c’è molto da dire. Scorching è arrivato con un ritardo di un’ora. Quando ci ha trovato in quella situazione ha sistemato tutto e non ci sono state conseguenze, ma è comunque stata una pessima esperienza… tette della Darcy a parte.

 

Robert McReady

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By Lottie | novembre 28, 2009 - 4:31 pm - Posted in Novembre 2065
.Sir Rothenberg
A Mornay lo conoscono tutti, Tebaius Rothenberg: è un signorotto dall’ aspetto distinto, che risiede con la vecchia governante nell’antico castello di famiglia e passa il tempo libero accompagnando i turisti in visita per i suoi possedimenti. "Attualmente i Cavalieri di Mornay vengono tenuti un po’ in disparte, come cavalleria pesante. Nel frattempo, ritengo più utile far conoscere la storia dell’ ordine e trasmettere il suo messaggio, i suoi valori di onore, fedeltà, rispetto". Alto e allampanato, a cinquantasette anni Sir Rothenberg si muove con la stessa agilità di un ragazzino, guidando i suoi ospiti in un percorso a ritroso attraverso i passaggi segreti della sua residenza, i quadri parlanti degli antenati, le armature incantate che da tempo non combattono più e stanno nei corridoi a prendere la polvere. "L’ ordine fu istituito da Atreius McGoohan, nato su quest’ isola e divenuto Ministro della Magia nel 1232" dice, indicando il quadro di un barbuto signore. "Divenne Ministro a soli diciannove anni, dopo che si sparse la voce della sua bravura nella Difesa Contro Le Arti Oscure e il suo impegno nella lotta contro i Goblin. Era molto spaventato, dicono le cronache, ma capì subito che doveva continuare a lottare e a difendere il suo popolo. Chiese dunque ai suoi compagni di un tempo se volevano unirsi a lui. Quasi per un gioco di ragazzi, nacque l’ ordine più importante della Storia della Magia", conclude, non senza una punta di orgoglio. Dopodiché si dilunga a parlare di quanto fosse complessa, molto più complessa di quanto emerge dalle cronache, la personalità di McGoohan: timido e insicuro, figlio cadetto del signorotto di Mornay, ma straordinariamente coraggioso, leale e spietato in battaglia.
Un po’ il ritratto dello stesso Tebaius Rothenberg, discendente di una delle più antiche famiglie dell’isola e imparentato probabilmente con gli stessi McGoohan, studioso di filologia magica ed amante del flauto traverso, esageratamente cortese nella vita di tutti i giorni, affabile, giovale, ma estremamente severo, inflessibile nello svolgere il suo ruolo nel Cavalierato. "Non ci sono guerre, certo, né conflitti in cui possiamo intervenire. La situazione del Sigillo è molto più complessa, non c’è uno scontro diretto, non c’è una strategia da preparare: mi rendo conto che abbiamo dei limiti, fra cui l’ agire singolarmente. Del resto, siamo appunto un gruppo" spiega, quando i turisti gli chiedono perché se ne sta a perdere tempo fra le sue anticaglie e non arriva a Londra per aiutare dei compatrioti in difficoltà. Si allena, in compenso, si allena molto con quelli che chiama "i suoi ragazzi": hanno dai quattordici anni in su, e fino ai diciassette si uniscono all’Ordine solo d’ estate, perché in inverno devono frequentare regolarmente la scuola. "Attualmente siamo in quarantuno, dei quali sette allievi. (nota: uno di questi allievi è la nostra vecchia conoscenza Archibald Sinclair, sapete?) Non sono del tutto certo che tutti e sette riusciranno ad arrivare in fondo, spesso molti di loro si rendono conto di essere più capaci in altri campi, o in altre professioni, quali l’ Auror. La differenza fra un Cavaliere e un Auror è che l’ Auror agisce singolarmente, noi invece dobbiamo pensare come una cosa sola. Non tutti ci riescono, ad annullarsi in qualcosa di più grande. Eppure è necessario, è parte della nostra forza, è la nostra forza. Una sola persona moltiplicata per quarantuno".
Gli allenamenti, come vengono chiamati, sono molto duri: i concittadini di Rothenberg lo vedono spesso lanciarsi con il resto del gruppo in imprese apparentemente prive di senso, quali correre senza vestiti sotto la neve o attraversare a nuoto lo stretto che li separa dall’Inghilterra durante un temporale. Ci sono marce forzate, duelli apparentemente all’ultimo sangue, costruzione di armi utilizzando esclusivamente quello che natura offre. Il tutto durante il fine settimana, perché il resto del tempo i suoi compagni lavorano. "Sono un Guaritore" dice uno di loro, dai capelli arruffati ed un pizzetto improbabile. "Ma sapere che, in caso di bisogno, potrei difendere la mia famiglia e il mio paese mi rende felice". Nell’ Ordine da sedici anni, confessa le sue perplessità riguardo il suo comandante d’ armi: "Quando mi hanno detto che era lui, a comandare, sono rimasto perplesso. Insomma, non ha molto l’ aspetto del soldato, porta anelli, ha le mani delicate, si esprime in latino. Ma è solo apparenza, forse lo fa apposta per cogliere di sorpresa: è uno stratega geniale, e sono sicuro che deve ancora nascere chi riuscirà a disarmarlo".

Tebaius, con un mezzo sospiro, porta i suoi ospiti lontani dal suo commilitone, raccontando estasiato di come il più famoso scultore rinascimentale sia venuto nel palazzo dei suoi avi, scolpendo per questi il baldacchino più bello del Regno Unito; perfettamente a suo agio, racconta di banchetti nuziali di cugine lontane e di melodrammi rappresentati in quello stesso cortile. Nega, invece, di mostrare ai suoi ospiti la Locomozione Levitante Leggera, incantesimo che i membri della sua famiglia si tramandano da secoli e che lui ha applicato alle sue strategie militari. "In pratica, si tratta di far combattere armi o armature o qualsiasi dispositivo bellico senza che ci sia dentro o dietro il mago. Non è utilissimo, ha dei limiti, ma fa molta scena" confessa di malavoglia, prima di annunciare che il giro è finito e che se qualcuno volesse assaggiare i filetti di anguilla, specialità locale, consiglia la Taverna Ammezzata vicino il porto.

 

Charlotte Midlee

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By Anne Burton | novembre 26, 2009 - 3:10 pm - Posted in Novembre 2065

 

Esiste un detto popolare babbano che recita più o meno così: Chi la fa, l’aspetti; espressione che calza a pennello con quanto capitato alcune settimane fa nel villaggio di Hogsmeade dove un comune tentativo di furto all’interno di un’abitazione privata ha avuto un epilogo tutt’altro che felice per il malintenzionato di turno.
Oliver McTaylor, questo il nome dell’attempato mago dedito ad attività poco lecite, ha infatti sottovalutato un metodo di salvaguardia delle abitazioni che si accompagna spesso agli incanti di difesa statici con cui ormai tutti i maghi tentano di tenere al sicuro le proprie case: la Pozione Antifurto, quella che nella nostra scuola viene spiegata (e anche fatta testare, da quanto ho sentito dire) agli studenti del V anno.
Le autorità del luogo hanno ragione di credere che l’arzillo ottantenne fosse nel periodo più florido della sua attività di lucro, ipotesi confermata sia dall’aumento di furti avvenuti nella cittadina nel corso degli ultimi due anni, sia dalle parole dei vicini di casa dell’uomo, sollevati per non dover più chiudere un occhio di fronte all’ improvvisa comparsa di oggetti di dubbia provenienza.
. L’epilogo della carriera di ladro, coinciso con il termine stesso della vita di McTaylor, arriva  all’imbrunire del 9 novembre, quando il mago decide di introdursi all’interno di un’abitazione su tre piani situata nella periferia della cittadina di Hogsmeade.
Quando il ladro ha deciso di prendere di mira la loro abitazione Henry Tucker e consorte, proprietari della villetta in questione, noti più per le ricerche stravaganti nel campo delle pozioni che per reali meriti resi alla comunità magica, erano fuori casa ormai da un paio di giorni, impegnati nel recupero di  una particolare specie di pianta acquatica indispensabile per la nuova crema di bubotubero che stanno testando da mesi; McTaylor deve aver quindi pensato che sarebbe stato un furto abbastanza semplice, anche perché, secondo le voci che circolavano sui Tucker, nessuno avrebbe mai creduto che potessero proteggere la propria casa dalle cattive intenzioni altrui.
In una stanza al terzo piano della costruzione, invece, insieme a tutte le scoperte magiche dei due coniugi, McTaylor è stato accolto da una Pozione Antifurto il cui fischio, micidiale per chi non si munisce di tappi per le orecchie, l’ha privato all’istante di tutti i sensi tranne quello più sviluppato nell’uomo: il tatto.
Incapace di vedere o sentire qualsiasi cosa, l’ottantenne ha iniziato ad andare a sbattere contro diversi oggetti, rovesciando anche qualche sedia fino a perdere del tutto il senso dell’orientamento all’interno della stanza. Colto di sorpresa, il vispo topo d’appartamento non ha pensato neppure a castare qualche incantesimo non verbale per risolvere la situazione, preferendo affidarsi al solo senso rimasto inalterato, una scelta istintiva che non si è rivelata fortunata.
La ricostruzione effettuata successivamente ha permesso di stabilire come siano andate le cose in quei minuti che hanno preceduto la tragica fine di McTaylor; convinto di muoversi nella direzione giusta, infatti, l’uomo ha oltrepassato la soglia di quella che pensava essere la porta che si affacciava sul corridoio, accorgendosi dell’errore fatale solo quando ormai aveva già perso l’equilibrio nello sporgersi oltre la ringhiera del balcone di casa Tucker.
Una fine volendo banale per un mago che è riuscito a non farsi mai sorprendere dalle autorità durante tutti gli anni in cui si è dedicato a questa attività illecita; un epilogo beffardo, soprattutto se si pensa che il motivo che l’aveva portato sin lì pare una pozione che permetterebbe di levitare senza l’uso della bacchetta.

Nicholas Trevor

 

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By vocestudenti | novembre 24, 2009 - 7:22 pm - Posted in Novembre 2065

La giornata dei genitori ravvivata da un Metamorfomago

"Sai, figliolo? Ho visto Harry Potter!"
Sarebbe bello poter dire una frase del genere ai posteri e vedere l’espressione sbalordita sui loro visi. In quel frangente postresti risultare ai loro occhi come un eroe, pari o superiore, a quello che hai incontrato.
É questo che potrebbero aver pensato i ragazzi che. poche settimane fa. si sono visti fermare in Sala Grande da uno strano vecchietto. La giornata ad Hogwarts era dedicata ai genitori e per questo la Sala Grande era animata da voci e suoni tanto alti che solo pochi studenti si sono accorti dello strano personaggio. Qualcuno ne è stato attratto da un gesto o una parola.
"Santo Salazar, non mi faccia ricordare quell’assurdo vecchietto!" – Ci racconta la sig.na Cooper, alla quale noi non solo facciamo ricordare l’avvenimento ma ce lo facciamo pure raccontare con dovizia di particolari – "L’ho notato dai gesti che faceva verso di me e qualche altro ragazzino." Uno sconosciuto che attira dei ragazzi non potrebbe essere un pericolo ad Hogwarts? Certamente no.
Eppure nessuno degli intervistati conosceva questo "amabile" vecchietto, come testimonia la risposta alla nostra domanda fatta al Corvonero Dolenghart: "No, cioè si! Conosco tutta l’allegra storiella di Harry Potter e Voldescamorza, però secondo me quel tipo era Merlino…". Un Merlino che secondo il nostro compagno odorava pure di noccioline!
Come possiamo immaginare, solo i Corvonero riescono a raccontare l’avvenimento, riportando con dovizia di particolari anche le cose più interessanti della discussione. Il nostro Prefetto perfetto, O’Gilead, ci riferisce: "Ripeteva sempre che era un figo potentissimo, ma ti giuro, tipo ogni frase..." – mentre l’altro Corvonero Dolenghart va più a fondo – "Sin da piccolo faceva la cacca profumata e si cambiava da solo il pannolino". Notizie "fresche" ed importanti per noi della Voce, forse uno scoop che quelli della Gazzetta possono invidiarci.
Il vecchietto non era quello che tutti si sarebbero augurati.
Colui che ad un primo sguardo poteva essere considerato come il famoso Harry Potter, alla fine è risultato essere il nonno di una Tassorosso, un Metamorfomago che ha assunto un’altra identità solo per qualche problema mentale. La Serpeverde Cooper e la Tassorosso Goldsmith si trovano d’accordo, affermando che fin da subito il vecchio non le aveva convinte. La prima si sarà affidata alla sua esperienza tra i Serpeverde, la seconda forse alla fortuna e al suo sesto senso. Queste, tuttavia, sono solo congetture che probabilmente non hanno alcun fondamento, visto che quasi tutti nutrivano dei dubbi.
In fin dei conti, però, la giornata si è svolta nel migliore dei modi e tutti i nostri intervistati hanno affermato che si sono divertiti a trascorrere una giornata diversa dalla routine quotidiana, anche per l’intervento del falso Potter.
Ci rimane solo un’ unica domanda: vero o falso che sia, il nostro Harry Potter odora di c…cioccolata?

Mark McSeed

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By Anne Burton | novembre 22, 2009 - 8:43 pm - Posted in Novembre 2065

Ebbene sì, per realizzare questa intervista ho preso il coraggio a quattro mani e ho deciso di bussare alla porta dell’ufficio di una delle docenti più malviste dagli studenti: la docente di Difesa Contro le Arti Oscure, Anassibya Graveyard. La Vegliarda, come viene apostrofata per i corridoi, mi ha accolto nel suo studio dove regnano barattoli di vermicoli, pochi libri ed un grosso pendolo che scandisce il tempo coi suoi rintocchi funerei. Un ambiente del tutto adatto alla donna che occupa quell’ufficio, bisogna ammetterlo. Non mi ha offerto nè un tè nè pasticcini, ma forse non li avrei accettati comunque, considerando le bibite corrette che ha elargito a noi studenti del sesto durante le ore di lezione. Come si dice, fidarsi è bene, non fidarsi… evita di andare al cimitero. 

Clovis: Salve, professoressa Graveyard. Vorrei porle qualche domanda per l’intervista che andrà pubblicata sulla Voce degli Studenti, se lei me ne da il permesso.

Graveyard: Buongiorno a lei, signor O’Gilead (Mi squadra da testa a piedi), non credo che servirà molto tempo per risponderle. Quindi prego, inizi pure.

Perché ho sempre l’impressione di partire col piede sbagliato in ogni cosa?

Clovis: Innanzi tutto volevo chiederle – e penso di parlare un po’ a nome di una buona parte di studenti – perché così tanto interesse nei vermicoli? Ritiene abbiano capacità nascoste che neanche Justin Parker saprebbe individuare? Oppure che rappresentino una sorta di utopica civiltà perfetta, sempre secondo lei? Oppure se ha qualche risposta più razionale delle ipotesi che ho fatto si senta libera di dirlo.

Anassibya: Domanda scontata, ma forse è un bene. Almeno i suoi compagni smetteranno di far battute. I vermicoli sono utili per molte più cose di quanto lei o gli altri studenti di Hogwarts possano pensare. Conferiscono autocontrollo e pazienza, oltre che il silenzio che altri animali non assicurano. Dovrò regalarne qualcuno al signor Parker, a quanto mi dice.

E qui m’ha fatto un sorriso più simile ad un ghigno divertito. Non so in che modo i Vermicoli possano conferire autocontrollo e pazienza, ma ho preferito non addentrarmi troppo nell’argomento. Sul silenzio non posso che concordare!

. Clovis: Passiamo alla prossima, questa volta a proposito del suo metodo di insegnamento. Si sente dire in giro che le sue lezioni urtano la sensibilità di alcuni, lasciando diverse persone sconvolte – o perlomeno impaurite – al termine. Io personalmente credo che sia bene "temprarci" in questa maniera, dopotutto la vita non è fatta di libri e prove pratiche controllate. Cos’ha da dire in proposito? E inoltre, non le viene mai qualche ripensamento, magari per una lezione troppo "forte"?

 

Anassibya: (Si prende un paio di minuti per appuntare qualcosa su una pergamena, probabilmente le definizioni che sente dare sulle proprie lezioni) Le mie lezioni sono particolari, glielo concedo, e sapere che non ve ne sono di simili non nego che mi faccia capire che sto pungolando i lati giusti per abituare voi studenti alla realtà là fuori, quella che non chiede in che anno c’è stato lo scontro maggiore tra maghi e Goblin. Se questo urta la sensibilità di qualcuno posso ipotizzare che, se si tratta di studenti degli ultimi anni, hanno sbagliato corso da seguire; in caso contrario avranno modo di ringraziarmi in futuro, una volta fuori di qui. Non crede anche lei?

Sì, sì, e chi lo mette in dubbio. Cioè, non sono cretino, poi. Non mi metto mica a contraddire così apertamente, oh!

Clovis: Parliamo anche di ciò che accade al di fuori della scuola. Non credo che lei possa dire molto, vista la sua posizione, ma cosa ne pensa dell’operato del Ministero della Magia riguardo la pericolosa situazione che grava sul mondo magico da diversi mesi? Ritiene che ci dovrebbero essere più provvedimenti?

Anassibya: Ciò che accade al di fuori delle mura di Hogwarts arriva a noi come l’eco di ciò che è realmente, signor O’Gilead. Il Ministero, come avrà sentito anche durante la festa di Halloween, tiene a rassicurarci sul suo operato e sulla sicurezza che vi viene garantita stando all’interno del castello. Immagino che sia la condotta più politicamente corretta, così come lei farebbe bene a credere che il politicamente corretto è un linguaggio che non mi si addice.

Praticamente ci prendono per i fondelli o sbaglio?

Clovis: Ora una domanda un po’ frivola e tendente sul personale – se permette. I ciondoli che porta al collo hanno qualche significato particolare? Rappresentano una qualche protezione, o più semplicemente sono dei semplici ornamenti? Ehm, mi scusi per la ripetizione. Sa’, semplicemente, semplice… vabbe’.

Anassibya: (Il suo sguardo si fa più serio e truce) Vede, signor O’Gilead, non credo che un’intervista del genere sia adatta per svelare il potere dei simboli celtici che indosso qualche volta. Si tratta di antichi manufatti tramandati da secoli che hanno il potere di tenere alla larga gli studenti con pochi neuroni. Le confesso però che da quando sono ad Hogwarts inizio a credere nella loro perdita di efficacia.

Non so se considerare un onore il fatto di essermi riuscito ad avvicinare alla Graveyard, allora. Oppure era solo un malfunzionamento dei ciondoli.

Clovis: Secondo lei, professoressa Graveyard, è giusto che noi studenti siamo sottoposti a dei cambi di docenti così frequenti? Riguardavo lo storico scolastico qualche giorno fa, e ho notato una certa continuità tra le cattedre, almeno per qualche anno, mentre ora è un via vai di insegnanti – tranne che per pochi casi. Ritiene che ciò possa influire negativamente su noi studenti? Cioè, del tipo, tutti questi cambi di programma non scombussolano un po’ le idee?

Anassibya: Su questo la penso come lei, credo che voi studenti dobbiate essere plasmati dalle stesse mani dal primo al settimo anno, almeno nelle materie basilari. Non discuto i cambiamenti cui fa riferimento, che si sono resi evidentemente necessari. Sul fatto che sia un bene o un male (a questo punto m’ha puntato la bacchetta addosso) converrà che è una valutazione soggettiva ed in quanto tale preferisco tenerla per me.

Ma che Bolide voleva fare con quella bacchetta? Vabbe’, comunque mi dà ragione. Almeno qui!

Clovis: E con questo, professoressa, chiudo l’intervista. La ringrazio per la disponibilità concessa, e le auguro una buona giornata. Come? Ah, sì! Quella relazione lì… sìsì, certo che l’ho fatta!

Anassibya: Sarà meglio per lei.

Clovis O’Gilead

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By Anne Burton | novembre 12, 2009 - 10:20 pm - Posted in Novembre 2065

No Drink… No Party!
Ecco quello che ci vuole per un mini-party in dormitorio!

Studenti di Hogwarts, non nascondetevi dietro quei grossi tomi di Storia della Magia, né sotto la gonnella di nonna  Graveyard! Lo sappiamo tutti che, appena varcata la soglia delle Sale Comuni, avviene quel “non-so-che” che vi porta a diventare divertenti e festaioli, abbandonando così quell’aria malsana che aleggia attorno a voi durante le lezioni.
Ammettetelo! Alzi la mano chi di voi, primini compresi, non ha mai partecipato ad una di quelle feste clandestine fatte nei dormitori.
Lo so che anche Mister UK non ha alzato la mano. Tranquilli, non stiamo qui a giudicarvi, anzi. In questo numero andrò a proporvi qualche semplice drink da poter preparare per rendere le feste in dormitorio ancora più trendy!
Quelli che andrò ad illustrarvi oggi sono due dei drink più bevuti nei peggiori bar di Nocturn Alley: il Bloody Baron e il Punch Notturno! Il primo era la bevanda preferita del Barone Sanguinario, il secondo invece ha un nome che spiega tutto, ma cominciamo subito elencando gli ingredienti che ci servono.

 

Ingredienti Bloody Baron:

2/5 di Whisky Incendiario
3/5 di succo di pomodoro fresco
2 gocce di salsa Worcester
Sale e Pepe

Preparazione:
La preparazione di questo drink è semplicissima, anche un Troll di montagna saprebbe farlo! Prendete un bicchierone, mettete al suo interno gli ingredienti e mescolate bene, decorate con qualche fetta di limone e ciuffetti di sedano, quindi servite. Ovviamente non abusate, o comunque preparatevi per il mega mal di testa del giorno dopo!

 

 

Ingredienti Punch Notturno:

8 tazze di succo d’arancia
4 tazze di sidro
1 bicchiere di concentrato di succo di pesca
1 fialetta di “sempre verde” (se non la trovate non importa, è solo per dare un colore diverso al Punch)
 
Preparazione:
Anche qui, nulla di complicato. Prendete una ciotola da punch, mischiate al suo interno il succo d’arancia ed il sidro. Aggiungete il concentrato di succo di pesca e la fialetta di “Sempre Verde”, mischiate, fin quando il drink non assume una colorazione “Blu Notte”, quindi servite.

Lucy Perry

 

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By vocestudenti | novembre 11, 2009 - 7:15 pm - Posted in Novembre 2065

Tragedia in un’importante accademia di magia dell’Asia

Molte volte ci chiediamo se la magia può risolvere o prevenire qualsiasi problema, ricavando in risposta un sì o un no sempre poco convinti.
I primi sono sicuri che la magia, sotto forma di incantesimo o pozione, possa garantire una vita tranquilla, priva di qualsivoglia disgrazia annunciata; i secondi invece sono più pragmatici e si affidano non solo alla magia ma anche alla loro intelligenza.
Purtroppo il fronte dei "sì", questa settimana, ha subito un duro colpo.

Shangri-La – Nei giorni scorsi molte scosse di bassa intensità si sono susseguite in modo da non allarmare troppo gli abitanti di questo scorcio di paradiso, nascosto nella catena montuosa dell’Himalaya. Tuttavia nessuno credeva, o immaginava, che le scosse sarebbero state solo il preludio di una disgrazia. Alle 2.20 del mattino, una scossa del settimo piolo della scala Richter ha svegliato sia il mondo babbano che quello magico.
Il quotidiano nepalese Baneko Pugyo ("Il Fatto Sufficiente") ed il cinese Baozhi Jiaa ("Il Giornale delle Famiglie") riportano importanti notizie da entrambi i fronti, dandoci notizia anche dei luoghi babbani che sono stati coinvolti nell’incidente. Per ora sono 267 le vittime nei paesi di Cina e Nepal, molti i dispersi che, secondo le previsioni dei soccorsi babbani, hanno solo 70 ore di vita. Dalla parte magica i morti sono 12 per adesso, mentre 11 sono i dispersi.
La nota dolente tuttavia non è ciò che è successo a Shangri-La, ma ciò che è accaduto a causa del terremoto. Una valanga si è staccata, dopo la scossa, dal fronte orientale della montagna che sovrasta l’Accademia di Magia di Naman-Ji-Ha, scivolando verso di essa senza incontrare ostacoli. Due delle sei torri che stanno ai vertici della pianta esagonale del complesso sono crollate su se stesse, distruggendo parte delle aule ed uccidendo sul colpo il docente di Magia Zen, Ram Aidù Uddaikam. L’onda d’urto provocata dalla valanga e dal crollo delle torri ha sommerso parte della struttura, inondando dormitori e aule. Il bilancio dopo le prime ricerche è quello di 6 morti e 2 dispersi, tutti appartenenti alla casata Yang.
«E’ successo tutto all’improvviso» dichiara il Vicepreside Ku Daikum Pae. «Abbiamo sentito subito il terremoto e ci stavamo preparando ad una evacuazione immediata, ma non eravamo pronti alla valanga».
 Alaka Toad Kumod, Futa Batum, Outa Kahana, Sai Daramra, Tap Ubem Shahtan, studenti dell’Accademia sono stati trovati sotto le macerie senza vita. I dispersi sono: il docente Set Raikum e lo studente Guakai Fun Tao. Purtroppo non siamo riusciti a metterci in contatto con la Preside Urar Hamar Buta, ma ci hanno riferito che si sta prodigando con tutte le sue forze nella ricerca dei dispersi e nell’immediata messa in sicurezza del sito.
Il mondo magico, sconvolto per l’accaduto, ha subito inviato dei soccorsi, non tanto per sfamare la popolazione, visto che la valle rigogliosa di Shangri-La non ne ha bisogno; ma i magingegneri si preoccuperanno di sistemare il declivio sovrastante l’Accademia ed altre costruzioni, in modo che questo tipo di tragedia non si verifichi più.

Mark McSeed

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By Stephen Medicine | - 3:02 pm - Posted in Novembre 2065

Fuori di testa o geni incompresi?

Un pomeriggio, rientrando da un cena niente male, mi sono fermata per un attimo a controllare la bacheca della scuola. Tra i vari messaggi ufficiali di insegnanti terrorizzanti cacciati e sostituiti da altri insegnanti altrettanto terrorizzanti, se non di più, e le innumerevoli pergamene sui vari fantaqualcosa con cui i maschi ci tritureranno i boccini per i prossimi nove mesi, ho trovato un messaggio carinissimo quanto folle. Un gruppo segreto, tale FBY, un anno fa ha preso piede nel castello ad opera di quattro fondatrici. Nonostante non si capisse bene di cosa trattasse il gruppo, o forse proprio per questo, non mi sono fatta scappare la possibilità di indagare e subito ho apporso apporto apporsto segnato il mio nome ed atteso d’essere contattata. Non ho dovuto aspettare molto. La mattina dopo un foglio di pergamena lilla mi informava di quando e dove sarebbe avvenuto l’incontro. Ero elettrizzata.
Alle audizioni bisognava presentarsi con almeno con una di queste cose: un ottimo make-up, bei vestiti (tra i quali si preferivano gonne corte e abiti aderenti), capelli ordinati e aspetto impeccabile; 10 confezioni di Cioccorane già mangiate e 15 Cioccorane ancora da scartare; un bel paio di calzini; un disegno, un peluche o qualunque altra cosa che avesse a che fare con i polpi, se lilla anche meglio. In alternativa bastava un cartello "Più amore in giro". Io ho cercato di soddisfare più punti. Infatti ho indossato un tubino color lilla stretto e corto, una roba che non metterò mai più in vita mia, visto quanto ero imbarazzata. Ogni due passi su tre mi saliva così in alto da rischiare di far vedere le mutandine, una cosa… rabbrividisco ancora al ricordo. I capelli ordinati c’erano, il make-up… be’, lasciava un po’ a desiderare. Non è che io sia granché con il trucco. Proprio per questo ho deciso di portarmi dietro anche le Cioccorane e le confezioni vuote di Cioccorane, con l’aggiunta di un regalino molto grazioso: delle forcine che ho trovato in un negozietto carinissimo di Diagon Alley. Quando le metti le ciocche di capelli che acchiappano vengono colorare dello stesso colore della forcina. Io e la mia sorellina ne abbiamo comprato qualche confezione perché la mamma non vuole che ci coloriamo i capelli in maniera permanente. Il che è anche saggia come decisione, visto che mia sorella vorrebbe farseli verde Harvarest e, diciamocelo, non sarebbe una scelta molto intelligente. Tutto questo giusto per andare sul sicuro.
Arrivata nel luogo dell’incontro mi sono trovata ad avere a che fare con tre delle quattro fondatrici. Ho pensato che, per parlarvene, visto che non posso dirvi i loro nomi, dovrei dar loro dei sopranomi. Le chiamerò: Smielosa, Odiosa e Ragionevole.
Odiosa mi ha squadrato dalla testa ai piedi. Deve essere quella che valuta il look delle aspiranti. Come previsto, non ha apprezzato un granché. Per fortuna le Cioccorane e le forcine sono state di suo gradimento, o così mi è sembrato.
Quando ho chiesto delucidazioni sui fini del gruppo, è stata Smielosa a rispondermi, con disappunto di Odiosa, che evidentemente non voleva farmene partecipe così presto. Il che è anche sensato visto che sto scrivendo quest’articolo. A quanto pare fanno molte cose: si aiutano a vicenda, si fanno favori, si raccontano i pettegolezzi, hanno una sede segreta e un diario di gruppo. Inoltre stanno lavorando ad un giornalino abusivo. Ovviamente il tutto ha accresciuto il mio entusiasmo, mi sembrava un gran bel gruppo.
Una volta giurato e date le assicurazioni di rito sui miei intenti, è iniziata la prova d’ammissione. È stata… carinissima! Smielosa mi ha mostrato due foto: una di Stephen Medicine ed una di Clovis O’Gilead. Chiedendomi di dare un voto ad ognuno. A queste due ne è stata aggiunta un’altra di Seth Lucky da Ragionevole, che si è messa a fare domande sui tre ragazzi. Io sono andata in brodo di giuggiole. Mi piace troppo dare voti e parlare di ragazzi.

.

A Clovis ho dato un sei, chiarendo che sarebbe potuto salire a sette se si leva gli occhiali. A Medicine ho dato dieci e non credo di dover spiegare perché, visto che mi servirebbe un altro articolo e dubito che Stars mi conceda più di una colonnina del giornale. Mentre a Lucky ho dato due, precisando che non gli davo uno solo perché non è proprio per niente cesso, per quanto sia fastidioso. Alle domande di Ragionevole: «Chi tra i tre è il più interessante per qualche gossip? Chi invece è tenero? E poi chi ti sembra bravo ad abbracciare la gente e spargere affetto?» Ho risposto sempre Medicine. Ora, ragionandoci sopra a mente più calma, dico che il più tenero è O’Gilead, perché Medicine è affascinante proprio per quell’aria da ragazzo tormentato e pericoloso che stuzzica quella piccola parte di me che avrebbe potuto farmi finire tra i Grifondoro. Piccolo consiglio per le future candidate: a Smielosa piace molto O’Gilead, quindi se volete ingraziarvela elogiatelo anche se non vi piace.
È seguito un colloquio molto interessante sulle motivazioni che mi hanno spinta a candidarmi e, non potendo dire che lo facevo per un articolo, ho risposto il più sinceramente possibile dicendo altre verità: come che ho sempre desiderato far parte di un’associazione e cose simili. Loro sembrano aver gradito. 
Tirando le somme dell’incontro posso dire che le diverse personalità delle quattro ragazze portano ad un miscuglio di idee e intenzioni che fa sembrare l’FBY una cosa completamente imbecille, ma se ci finite nel mezzo devo ammettere che non è per niente male, anzi si direbbe parecchio divertente. Mi hanno detto che mi avrebbero fatto sapere, ma non mi hanno più cercata e dopo che leggeranno quest’articolo dubito che lo faranno. Peccato! Mi sarebbe piaciuto per davvero farne parte, è una cosa così… carina!

 Britney Quills

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