By vocestudenti | giugno 18, 2012 - 3:56 pm - Posted in Giugno 2068

Caro Wiamer Filàrgon,

il MacMillan giallonero mi ha finalmente chiarito quale sei tu nella schiera dei tonti con la faccia da Horklump bollito.  
Ho deciso di rispondere alla lettera che ti abbiamo pubblicato due mesi fa, perchè mi sono reso conto che dicevi sul serio. No, non l'avevo capito. Ho deciso di risponderti per parlarti di Anne Burton. A te e al resto della scuola. Ancora?, direte voi. Sì, ancora una volta, probabilmente l'ultima.
La prima cosa che Anne mi ha detto mentre eravamo in attesa dello Smistamento è stata "Fatti più in là, stai invadendo il mio spazio vitale". Subito dopo il passaggio dal Cappello Parlante, quando ci siamo seduti allo stesso tavolo, lei era seduta di fronte a me e non mi ha guardato neanche mezza volta. Mi ha rivolto di nuovo la parola solo quattro giorni dopo, durante Pozioni, per dirmi "Hai una lumaca cornuta spiaccicata sotto il gomito, McReady". Ha iniziato a chiamarmi Robert più o meno tra il secondo e il terzo anno, sì, ci ha messo un po'. Eppure io l'ho vista quasi nuda una volta. Be', era in accappatoio e aveva 11 anni, ma io l'ho vista. Al quarto anno, durante un'esercitazione di Erbologia, le ho chiesto se mi avesse davvero chiamato Rob e lei mi ha risposto "Sì perchè era più corto e non volevo farmi sentire. Ora dimmi come si travasa un cespuglio farfallino". E' stato allora che ho pensato di piacerle, e ancora di più quando è entrata nella Voce, pochi mesi dopo che c'ero entrato io. Poi ho capito che è entrata nella Voce perchè era il giornalismo a piacerle, ho capito che Anne Burton non è una che si fa trascinare dalla gente, dalle circostanze, da ciò che il mondo si aspetterebbe da una ragazza e da una strega. E quindi è stato allora che a me è cominciata a piacere lei.
Poi, però, si è messa con Laury e io ho iniziato a pensare di non averla capita quanto credevo. Un tira e molla durato fino al VI anno, e durante tutto questo tempo ho sempre pensato che un vermicolo avrebbe rifiutato con orrore l'idea di fare cambio di cervello con Devon Laury. Mi sembrava già migliore l'idea che stesse con Lawrence, all'inizio del V anno, ma poi puff, di nuovo col troll. Al Ballo del Ceppo del VI le ho chiesto se aveva intenzione di andarci con Laury e lei mi ha risposto "Non sviare il discorso, questo sigillo aritmantico non si rompe da solo". Ma io non sviavo nessun discorso. E poi quest'anno, caro Wiamer, ti ci sei messo anche tu con le bolidate su Darsel e noi ti abbiamo pure aiutato a farle leggere a tutta la scuola. Perchè ci provate tanto gusto a diffindare le pluffe altrui? Perchè dovete sempre dire "sembra così ma in realtà è una persona molto buona"? E se non lo fosse, una persona buona, avreste il diritto di volerle insegnare qualcosa a tutti i costi? Tu, Darsel, e tutti quanti? Non le ho mai capite le regole di questo gioco.
Comunque, caro Wiamer, è da qualche mese che sono arrivato alla conclusione che in realtà avevo capito Anne Burton più di quel che credevo. Certo, portarsi dietro Waleystock al Ballo del Ceppo è stato come un asticello infilato in un occhio ma, ehi, l'ha fatto perchè era l'ultima persona con cui sarebbe mai potuto succedere qualcosa. L'ho capito che lo stai facendo apposta, Anne. Come ti sei portata di proposito tuo cugino a questo ballo dei magandi. Però sono riuscito a eluderlo a fine serata per avere un ballo e per dirti che dovevo chiederti una cosa, prima della partenza. Ho pensato alla tua reazione e ho capito che non potevo prevederla, e così ho deciso di costringere gli altri a pubblicare questa lettera – a Filàrgon, ufficialmente – per avvisarti per iscritto.
Anne Burton, prima di varcare per l'ultima volta il portone d'ingresso, io verrò a chiederti un bacio.
Non credo che avremo circa quattro figli, non credo di diventare il tuo cavaliere dall'armatura scintillante. Però sono tuo amico, e a questo punto me lo devi, prima di salutarci. Accetto anche una fattura in fronte per aver scritto queste cose sul tuo giornale ma, potendo scegliere, preferirei il bacio.

Rob  

By vocestudenti | - 8:44 am - Posted in Giugno 2068

In quanto Custodi delle Chiavi e Addetti alla Sicurezza della Redazione, ci siamo presi l'impegno di raccogliere i consueti saluti per voi settimini in uscita! Come potete vedere, non ci sono i saluti di tutti tuttissimi, ma i mancanti hanno i loro buoni motivi! Tipo quando l'abbiamo chiesto a Luys ha risposto qualcosa come "LA VADO A SALUTARE DI PERSONA LA MIA ANNI' " ed è corso via, con Rebby alle calcagna, però come vedete poi vi ha scritto anche lui. O per esempio Joe… boh, Joe non l'abbiamo visto per giorni, abbiamo anche perlustrato il baule ma niente, eppure avevamo sempre l'impressione di notarlo con la coda dell'occhio! Nonostante i G.U.F.O., però, anche Giselle è riuscita a scrivervi mentre andava dietro a Fehr ripeteva per gli esami. Ma ciancio alle bande, passiamo ai saluti di chi ha superato la commozione e ha deciso di scrivervi queste parole.

Sapete quel che penso, non credo ci sia bisogno di sprecare ulteriori parole. Harriet Ma Ovveeero che Serpeverde perderà tre dei suoi elementi di spicco e l'intero castello una delle ultime generazioni scampate al patetismo. Collaborare con voi è stato bel simpatico. A questo punto dovrei promettervi che manterrò alto il nome della Casata, e del giornale, che ci terremo sempre in contatto o quanto altro, ma tendo a diffidare delle formule di cortesia del genere. Sono false. Perciò, se dovesse ricapitare, sappiate solo che sarà un piacere incontrarvi di nuovo sulla mia strada.

Harriet

Rob, non mi lasciare! Cioè in senso sportivo, eh, io adesso come tiro avanti? Lo so che c'è Jericho che mi sta battendo sulla spalla da un'ora per rincuorarmi (avrò un livido grosso così a quest'ora) però te la posso mandare una bozza ogni tanto? Dici che ho imparato abbastanza? E, oh, Sebastian, pure tu, ora che vai via magari qualche ragazza guarderà pure me, insomma. Anne, ogni tanto guarderò il Santo Baule per ricordarmi di te, ma non ci finirò mai più, sì. E Lawrence, hai presente quando ti ho dato le copie di tutto l'archivio di InterLawquiamo che mi avevi chiesto? Be', in realtà sono copie degli articoli di Sami Medicine, ecco.
Ciao a tutti, settimini!

Philip

Amici lettori, come tristemente sapete alcuni giornalisti scrittori e la Burton puzzona ci stanno per lasciare… Per sempre… Ne danno il triste annuncio tutti i signori giornalisti della Voce e tutti i miei pupazzetti decapitati da una di queste tre persone che ci sta lasciando… Per sempre… Quindi Sebastian signore Waleystock, ci mancheranno i tuoi capelli luccicanti, la tua zeta moscia di quando dici zuccherini, il tuo… ehm… Lawrence signore Owen, saranno versati zuccherini quando arriverà il tuo giorno, per evitare che tu possa ritornare sotto qualsiasi forma. Burton signora puzzona… il tuo ricordo sarà sempre vivo e luccicante, fino a quando non stringerò il mio nuovo esercito di pupazzetti che non potrà essere ucciso da te… Per sempre… mwhahaha… ho già preparato i marshmallow per l'occasione perchè finalmente ci siamo liberati di teeee… Per sempre… SIIIII… starei qui le ore a dirti tutto ciò che penso, ma non posso perchè devo organizzare la festa, ci sarà il nuovo Teddy, ci sarà il nuovo Frizzy, ci sarà il nuovo Puccipù e tu non ci sarai piùùù, che bello che bello…
Signore giornalista che fa l'articolo, vorrei gentilmente rimanere anonimo se per lei non è un problema, in modo da non farmi uccidere dalla Burton prima che se ne vada… Per Sempre… grazie mille

Il signore – anonimo – zuccheroso

Ehi, magandi della Voce! E' arrivato anche per voi il momento dei saluti, ed era ovvio che vi avremmo scritto qualcosa! Io me ne stavo scordando, in realtà, ma comunque ci hanno pensato i Muldoon a ricordarmelo. Non ho mai parlato tanto con nessuno di voi, ma è sempre strano quando qualcuno se ne va. Un pezzo di redazione che va via e sicuramente ci mancherete ma sono contento per voi che ora potrete decidere davvero cosa fare della vostra vita. Già vi vedo in testate importanti, accademie o a fare critica sportiva – ad ognuno il suo. Ripeto, non vi conosco ma mi ha fatto piacere stare in contatto con una piccola parte di voi. Probabilmente non ci ho capito nulla, è vero -e niente battute- ma è stata comunque un'esperienza lavorare fianco a fianco con voi. A presto, settimini, e buona fortuna per il futuro!

Jeremy

Non me ne vogliano i tre maschietti, a cui auguro ogni bene una volta fuori di qui, un bel lavoro, tanta felicità e bla bla bla, ma questo messaggio è per Anne.
Il 90% di me non vede l'ora che tu te ne vada fuori dai boccini, non averti più col fiato sul collo sarà un gran bel regalo.
Ma al restante 10%, al mio piccolo barlume di umanità, credo che mancherai.
Non ho mai guadagnato un'amica, ma perdo una persona sincera ed una valvola di sfogo non indifferente. Poter essere me stessa con qualcuno, nel bene e nel male, mi ha impedito di fare più danni di quanti non ne abbia fatti.
Sei il "coniglio" più interessante che abbia mai incontrato, te lo concedo, ma hai tanti, troppi problemi.
Tu sai di che parlo.
Pensa a te stessa e lascia perdere le cose che non capisci e non puoi risolvere, si aggiusteranno da sè, con il tempo.
E già che ci siamo, tieniti quel vestito, testa di legno! Un giorno ti ricorderà una persona, una discussione, un periodo della tua vita che non tornerà, purtroppo o per fortuna.
Non è roba da poco.

Teq

L'anno scorso è stato un po' diverso, se ne andavano due Grifondoro e una Corvonero. Ma quest'anno siete tre Serpeverde (più Sebastian) e la cosa mi tocca un pochino di più. Vedete di far valere questa generazione di verde-argento, eh (e un po' quella rosso-oro, ma lo dico giusto perchè sono educata). Se trovate qualche lavoretto interessante fatemi sapere, che durante le vacanze vengo a trovarvi, sempre beninteso che non arrivino prima i Muldoon.
In bocca al Gramo – non sono così cattiva da dire in bocca alla Manticora – ma, mi raccomando, non letteralmente.

Vega

State uscendo in tanti, eh. Bolide, ci lasciate con una marea di cacca di troll sulle spalle, qui in redazione, è terribile e… Andiamo. Dovrei piantarla di cercare di fare il duro *sniff* STUPIDAPRENDIAPPUNTISMETTILADIAPPUNTARE Non ci crede nessuno che è solo per questo che…insomma, ci mancherete. Dico qui in redazione e… Anne. Anne, fai la brava la fuori. Fai la brava e ricordati sempre che dentro le mura di questo castello hai un cugino che ti aspetta e che, bolide, se non verrai a trovare mi arrabbierò tantissimo. Anne Burton, il mistero del castello, quella che schianta ma che può essere schiantata con un semplice sorriso sincero. Anne Burton la manticora, direbbero tanti, io dico Anne Cuoredipiuma Burton. Sarò vomitevole e mieloso e so che non vuoi ma… ti voglio bene. E mi mancherai più dell'aria, Anne, già ho nostalgia di te e l'anno non è ancora finito. *SNIFF* SMETTILA, HAI CAPITO?! O TI AVADIZZO, I SINGHIOZZI SALTALI Sebastian lo schizzato, c'è poi. Davvero Seb, tu sei il più schizzato che conosca, in tutti i sensi, ma sei un buon amico. A volte è difficile riuscire a guardare oltre e ad ignorare quella scarica di insulti che rivolgi ma dai, quando ci si riesce, il gioco è fatto e si scopre quel cuore buono ed immenso che ti porti appresso. Cerca di non fare troppo il figo in mia assenza, si? Che poi se non ci sono non posso ridimensionarti, eheheh… Lawrence, GIU' LE MANI DA MIA CUGINA, guarda che ti osservo sai, anche se tu sarai fuori dal castello IO LO SAPRO', sappilo. Quindi una volta che lo sai…vedi di regolarti. Regolati, capito!? E…mi piaceva comunque la tua ironia, anche se a volte la trovavo un po' pungente. Sono convinto che, in fin dei conti, tu sia una brava persona, per piacere così tanto alla MIA Anne. Perchè è mia e di nessun'altro, mettitelo in testa. Mancherà anche la tua zazzera scoordinata, qui in redazione, come mancherà lo scambio di battute perenne tra te, Anne e Rob. Robert, con te ci ho parlato poche volte ma oh, i tuoi articoli di quidditch spaccavano sul serio! Poi mi fai morire quando cerchi di fare il figo con Seb, dicendo che ne conquisti più di lui, e non ci riesci. Non te l'ho mai detto, ma ti trovo simpatico, anche se sei un serpepuzza. ora che ci penso la maggior parte dei miei amici sono serpepuzza. dovrei farmi qualche domanda…

Luys

Non lo dico di certo per ingraziarvi, visto che ormai ve ne andrete di sicuro. Ma mi mancherete un sacco il prossimo anno. Rob sarà difficile da sostituire e gli altri tre rimangono sempre e per sempre i CAMPIONI della Voce, qualsiasi cosa dica la giuria del Tremaghi. Tornate a trovarci spesso, e portate con voi quel bel pezzo di ippofrifo di Darsel, magari.
Con affetto
Dorothy

Seb e Rob vi chiedo scusa se il mio saluto più grande va a capo e vice. Perché mi hanno insegnato ad essere un po' più smaliziata e perché hanno creduto in me. Una Grifondoro. Una Grifondoro al solo quarto anno, sottolineo. Mi hanno permesso di variare del tutto la grafica del giornale e di rivoluzionarne la struttura. Mi hanno dato in mano la magipressa e mi hanno lasciata fare. Di certo hanno controllato, dubitato e quant'altro ma mi sono sentita brava, nel momento in cui per una volta, non mi hanno messa nel baule insieme agli altri in punizione. Qualcosa di buono l'ho fatto e se me ne sono resa conto è grazie a loro. E poi, insomma… mi hanno concesso pure un'intervista. È stato speciale, come è speciale questo numero, così pieno di sorprese per voi, noi e per i nostri lettori, se saranno in grado di vedere oltre le parole stampate in prima pagina. Quindi grazie Anne e grazie Law. Siete una bellissima coppia di capi. E ci mancherete tutti. Tutti e quattro. Sì un pochino. Qualcosa. E, Anne, quella fissata con i colori è Harriet. Scusa se ho letto il tuo articolo prima dell'uscita ma dovevo impaginarlo…
Miss Codette

Prima di tutto, grazie millerrime per averci lasciato spontaneamente il vostro indirizzo di casa, settimini! Così avremo tempo dopo gli esami di cercare tanti lavori grinzafichissimi per voi e, invece di qualche gufo anonimo, potremo passare da casa vostra ad illustrarveli di persona! E poi potremmo sempre farvi delle visite di cortesia, ma tipo restare uno o due giorni alla settimana ogni tanto, così potete continuare a raccontarci un po' di cose. Tipo, Lawrence avrebbe qualcuno con cui continuare a parlar male di Sami Medicine, o con Sebastian potremmo ricordare quanto abbiamo pianto vedendo Luys in gonnella, o con Robert potremmo discutere delle partite storiche del Grifondoro, ancora e ancooora. E… Anne, hai detto che ti mancheremo! L'hai detto, L'H-A-I D-E-T-T-O! Ovviamente verremo a trovare anche te e in estate ti porteremo il Sacro Baule e tutti e tre insieme, col Baule, ce ne andiamo a mangiare gelato da Fortebraccio. Però solo in estate, perchè a settembre dobbiamo riportare il Baule in redazione per la Consegna delle Chiavi. Sììì, ora siamo noi Custodi delle Chiavi e Guardie Armate di Caporedattore e Vice!
Mi raccomando, aspettateci quest'estate, e non fa niente se non vi troviamo in casa, stiamo già provvedendo ai duplicati delle chiavi!

Sean & Jericho

Dobbiamo farlo per forza? Voglio dire… Loro non se ne andranno! Quando l'ho detto ad Anne ha pensato che le stessi augurando la bocciatura – ovviamente non era così – e mi ha velatamente minacciato. Probabilmente è una delle cose che mi mancheranno di lei. in fondo non è che abbiamo un rapporto stretto ma quando stai a stretto contatto con qualcuno – e la redazione è questo – un po' ti affezioni, circa. E poi è una delle poche persone che siano mai riuscite a farmi stare zitta, tra parentesi. Ci mancheranno i divieti antirosso, per dire, o le minacce a due giorni prima della scadenza. Tranne a Lawrence, che dire di lui? Ora non avrò nessuno a chiedermi perché preferisca il pavimento della scrivania. Di lui ho ammirato l'ironia pungente e l'affinità con il capo. Sono una bella coppia ma non nel senso Corvoeco del termine. Hanno diretto una redazione, tanto di cappello, e poi Lawrence ha una certa capacità di attirare gufi, c'è da dirlo.
Questa cosa comunque è triste ogni minuto che passa: di Sebastian, terzo campione in redazione – ce li abbiamo, ce li abbiamo solo noooi – ci mancheranno gli scoppi, non in senso letterale, le idee dell'ultimo minuto e lo spirito di iniziativa. Rileggendo quello che ho scritto confido caldamente nel fatto che nessuno di loro legga tutto ciò, saranno troppo impegnati con i M.A.G.O., vero? E comunque non mi sto dimenticando di Robert: non ho mai visto nessuno così ossessionato dallo sport, e sarà difficile raccogliere la sua eredità. Insomma settimini – che non leggerete – sentiremo la vostra mancanza e (sebbene l'ipotesi di un ottavo anno continui a piacermi) vi auguriamo di far quello che volete, una volta fuori di qua. Di entrare in un'accademia o in una squadra, o nella redazione di un giornale. Quello che vi pare insomma, basta stare bene!

Margareth

Lawrence. Lo sapevi che avrei iniziato con te, vero?!
Non potevo fare altrimenti, considerando che sei stato il mio "inizio" in tante cose: primo studente di Hogwarts più grande conosciuto al Paiolo; primo prefetto che mi ha messo in punizione; primo piccolo aiuto nell'esercitare i movimenti del polso per gli incantesimi; primi complimenti per essere riuscita a entrare in squadra come riserva…e tante altre cose.
Insomma..abbiamo iniziato nel peggiore dei modi, per finire come mai avrei creduto.
La tua presenza, i tuoi modi, te in generale, mancheranno…mancheranno tantissimo.
Ma questo già lo sai, perchè tu sai sempre tutto!
Anne. Caporedattore. Signorina Burton. Settimina migliore della scuola. Tanti modi diversi di identificare una stessa persona.
Io voglio rivolgermi ad Anne, più che al Caporedattore, in questo frangente.
Vorrei affrontare un certo discorso, ma essendo privato lo rimando a voce, quindi mi limito a scrivere pubblicamente che ti ringrazio per tutto, per ogni piccola e singola cosa successa in questi cinque anni, ma, prima fra tutti, per avermi fatto andare fiera e non vergognosa, dei miei silenzi. Fiera e non vergognosa dei miei pochi sorrisi. Fiera e non vergognosa del mio essere schivo e poco socievole. Perchè, spesso, ciò che rimane dentro di noi, è la nostra parte migliore. Non tutti arrivano a coglierla, però…solo le persone migliori, ovviamente. Quelle a cui basta uno sguardo, per capire. A cui basta un sospiro, per tradurre. A cui basta una sillaba, per intendere il resto del discorso. Limitarsi a giudicare come uno appare è troppo facile, superficiale e banale. Bisogna andare in profondità, anche quando non è la profondità la parte che l'altro mostra di se stesso. Ecco, tu sei questo, per me. Quindi, grazie.
Robert e Sebastian…Io, fossi in voi, farei richiesta alla preside Wallace di accordarvi il permesso di restare al castello solo per continuare a far parte della redazione.
Perchè…il mondo è bello perchè è magico e vario, ma ognuno di noi è assolutamente unico e proprio grazie alla sua unicità sa arricchire questo nostro giornale in un modo decisamente particolare, che nessun'altro saprà mai fare. Ecco perchè le separazioni, gli abbandoni e i saluti definitivi non sono mai belli, anzi.
Non posso che concludere con una frase assolutamente banale, ma che rispecchia al meglio il mio pensiero momentaneo: noi faremo in modo di conservare qualcosa di vostro, anche nel futuro, perchè siete stati i nostri pilastri, quest'anno..e, quindi, faremo in modo che la Voce non si scorderà mai di voi.

Giselle

Maaaa c'è qualcuno che ha intuito la presenza di questo articolo nel doppio fondo del Santo Baule – l'abbiamo messo lì per non farvelo trovare fino alla messa in stampa – e ha voluto lasciare un suo saluto ad Anne. Siete liberi di non sbirciare la pagina successiva, lì c'è una lettera per lei.

By sebbie | giugno 17, 2012 - 9:08 pm - Posted in Giugno 2068

Sa! sa! Prova! Ok, la prendiappunti c'è. La pergamena c'è. I libri ci sono. Noi ci siamo. Possiamo cominciare. So che i miei incipit potranno sembrarvi monotoni, ma io sono un cronista come si deve e ho delle regole da rispettare. Quindi: è il vostro Joe Condor che vi scrive, cari lettori. O meglio, è il vostro Joe Condor che parla con la sua prendiappunti che di conseguenza vi scrive, carissimi lettori! I più fedeli di voi ricorderanno che vi ho già parlato della primavera e di tutto ciò che porta con sé. E ora che la primavera comincia a cedere il posto all'estate, non posso evitare di narrarvi la cronaca di quel che accade al castello in uno dei periodi più pieni di tensione dell'anno. Niente balli, niente gioco delle coppie, niente che sia ricollegabile a quella quotidiana attività amorosa che a voi piace tanto. No. Oggi vi parlerò nientepopòdimenoche… degli esami! Sì, avete capito bene. E per farlo ho bisogno di un aiuto. Per questo sono qui con il nostro rispettabile Caposcuola, il signor Sebastian Waleystock. Sì, signorine, lo so che lo conoscete e che non ha bisogno di presentazioni. Ora… avrei lasciato ben volentieri la prima parola a lui. Gli spetta di diritto, sia per fama che per anzianità. No! non volevo dire che sei vecchio! Comunque… lui sta finendo di scarabocchiare qualcosa sui lupi mannari e noi qui non possiamo mica perder tempo, quindi comincio io. Nonostante l'imminente arrivo degli esami, nonostante quella data cerchiata sul calendario che guarda tutti noi sempre più da vicino con occhietti vitrei e minacciosi, i pomeriggi qui nella torre di Grifondoro scorrono ameni e tranquill…

"OMMIODDDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOH! MORIREEEEEMO TUUUUUUUUTTI!!!! CI BOCCERANNO!!! PERDEREMO LA NOSTRA DIGNITA' E SAREMO COSTRETTI AD ALLEVARE VERMICOLI CIRCENSI COME LA GRAVEYARD!!!! BBBUUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAAAAWWWWWWWWWWWHHHHHHHHHHAAAAAAAAAA!!!" 
E ALLOOOOOORAAAAA!!!!! PER FAVORE! MANTENIAMO LA CALMA! QUI STIAMO CERCANDO DI SCRIVERE!

GIURO CHE IL PROSSIMO CHE URLA LO METTO IN PUNIZIONE GIU’ A PENZOLONI DALLA GUFERIA. STO CERCANDO DI STUDIARE, PORCO BOO – ah, Joe? Mica mi avevi detto che stavi cominciando a scrivere. Sì, effettivamente spetterebbe a me la prima parola, infatti devo ancora capire chi ti abbia detto di cominciare per primo, ma va bene, come non detto. Come ha anticipato il caro Joe Condor, cronista da quattro soldi: gli esami sono alle porte, e l’aria d’addio è più percepibile che mai. Insomma, ogni anno c’è chi esulta e chi se ne va e non è certo la cosa migliore al mondo, dopotutto. Questa volta tocca a me, poi toccherà anche a voi, state tranquilli. Ognuno di voi, sì. Vi toccherà e vi toccherà ancora e non sarete più voi quelli che esulteranno per la fine della scuola, ma lo faranno gli altri. Studiosi dei G.U.F.O. : avete ancora due anni. Godeteveli, non sprecateli perché, fidatevi, alle volte si pensa che il tempo sia eterno, ma vedete me… mi sono ridotto a fare il conto alla rovescia per impedire a me stesso di dimenticarmi di fare qualcosa prima della fine. Morirò di stress, probabilmente, ma almeno avrò portato a termine ogni cosa. Dovreste farlo anche voi, certo, anche se, lo ammetto, sto andando fuori traccia, dato che non è questa la domanda. Come procedono le preparazioni per i G.U.F.O. ed i M.A.G.O.? Una meeee- bene, meglio di quanto pensassi.

Ma io ho tentato di avvertirti che "stavamo" iniziando! Ti ho dato quei due colpetti sulla spall… cioè… non proprio dei colpetti. Diciamo che mi sono preoccupato di smuovere un po' d'aria intorno alla tua spalla per… oh ma insomma! Eri così occupato! Mi sembrava brutto disturbarti! Lo studio prima di tutto! GIUSTO! Non siete d'accordo con me, meravigliosi lettori? LO STUDIO PRIMA DI TUTTO! Perché, come ha ribadito qui il nostro Magando, il tempo stringe e di conseguenza anche noi dobbiamo stringere le chiap… I TEMPI! Perdonate il gioco di parole, ma ci stava tutto.
Insomma, la parola chiave di questo mese è "studio". E anche se lo è per tutti, dal primo all'ultimo anno, sicuramente per quelli di noi che devono affrontare G.U.F.O. e M.A.G.O. diventa un vero e proprio mantra!
Ora… io non ho la più pallida idea di come ci si possa sentire in bilico sul precipizio dei M.A.G.O. Voglio dire… siete tutti lì, passerotti che sono usciti dal guscio in questa scuola, che hanno spiegato le alucce per la prima volta due anni fa e che ora vengono quasi spintonati fuori dal nido… Insomma… deve essere terribile! E mentre una lacrimuccia scende sulle nostre guance al pensiero che l'anno prossimo non sarete più qui a spadroneggiare farci compagnia, noi… gufandi?…Vabbè, noi del quinto anno ci armiamo di santa pazienza e ci rassegnamo a quel destino che, come ha detto il mio collega e Caposcuola, ci riserva solo altri due anni per fare tutto quello che dobbiamo fare. Che poi, scusa eh, ma cos'è che dobbiamo fare? Cos'è che tu devi fare prima della fine? Che poi, che brutta parola "fine". Non usiamola! Via! Bandita la parola "fine". Per voi questo è un nuovo iniz…

" E' LA FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!! ADDIO, MONDO CRUDELE!"

Condor, sta zitto. Taci, ti prego. Mi stai cadendo nel patetico e adesso può soltanto venirmi voglia di comunicare ad Anne che preferisco scrivermelo da solo, l’articolo. Anzi, probabilmente ora me lo scrivo veramente da solo. Rinchiuditi nel tuo sfigatissimo angolino da nerd e lasciami in pace. E comunque quelli che hanno spiegato le ali sono dei gufi, non dei passerotti. Ed anche tu sei un piccolo gufetto che sta cercando di aprire le ali per spiegarle in volo, peccato che le tue ali siano state tagliate, ahimè. Il mio buon cuore non può far altro che indirizzarvi verso una pista perfetta da seguire per la preparazione agli esami, naturalmente sottolineando cosa ci sarà da superare ogni qualvolta si presenta una nuova fase.

Prima fase: ansia perenne. Credetemi, non riuscirete a muovervi, né a pensare ad altro.
Seconda fase: devo assolutamente studiare. In questo caso non ci riuscirete perché la fase uno sarà ancora in corso.
Terza fase: ripasso in compagnia. Ottimo per ottenere delle conclusioni imperfette in grado di abbattere le conoscenze che avevate ancora prima che la Prima Fase prendesse piede nel vostro cervellino.
Avete voglia di studiare tutti insieme? Scordatevelo. Non ci riuscirete mai perché sarete troppo impegnati a parlare dei fatti vostri o dei germi che vi siete scambiati con le vostre labbra a contatto con la bocca di un estraneo.

Non vorrei sembrare scortese, ma mi permetto di dissentire. Le mie ali stanno benissimo e sono pronte a spiegarsi. Chiuso il dibattito sul mio salto dal nido, direi che qui si mette in risalto una differenza notevole fra i vari approcci agli esami. Forse i Magandi sono già lanciati verso il loro futuro individuale (o forse l'età impedisce loro di portare avanti un gruppo di studio senza finire a parlare di scambi di germi e… ma davvero? Con gli estranei? Non vi vergognate?) ma noi aspiranti passerotti “ gufetti” siamo molto più collaborativi. Ad esempio, l'altro giorno io, Luys e Heert ci siamo messi a ripassare insieme incantesimi. Ma lo sai che Luys sa engorgiare e domare praticamente qualsiasi oggetto? E Heert ha una capacità di gestire le situazioni 'critiche' davvero notevole. E poi, ancora, la settimana scorsa ci siamo incontrati tutti in biblioteca. Bhe… non proprio tutti. Qualcuno, evidentemente, si è già approcciato alla mentalità da M.A.G.O. Però, onestamente, l'ansia non l'ho vista. Sì, cioè, no, insomma. Sì, l'ho vista. Azrael non ha più dei capelli, ma un cespuglio frullobulbi, Elle ride più del solito, Rebby è quasi psichedelica e Thompson ha smesso di mangiare. Seriamente. Thompson ha smesso di mangiare!!!! Però, tutto sommato, non ci stiamo facendo prendere dal panico. Solo da un po' di confusione totale, smarrimento, senso di inutilità, sguardo vitreo, dilemmi esistenziali. Chi siamo? Dove stiamo andando? Perché stai accarezzando la cioccorana e scartando la tua puffola pigmea?

Bah. Voi mi sembrate davvero tutti dei pazzi, se devo essere sincero. Pazzi con le mani nei capelli e la chioma esplosa verso l’alto. Per esempio proprio l’altro giorno mi sembra di aver sentito quella vocetta stridula di Megan Rude cantare “ONLY THE OOOOWLSSS” (nota canzone degli Avadas Brothers) tutta enfatica ed estasiata. Sapesse cantarla, almeno. Per quanto mi riguarda i M.A.G.O. sono cosa seria, talmente seria che pagherebbero galeoni su galeoni la povera Alice Darcy per avere delle profezie positive sulla loro riuscita. Tutte E, signori! Tutte E! E, nel caso queste profezie dovessero rivelarsi false, la Darcy dovrebbe farsi trovare in costume da bagno all’entrata della Sala Grande. Ah, sì, magari con castato addosso anche un TestaBolla o dopo aver mangiato un’Algabranchia perché non penso che gliela farebbero passare liscia. Poveretta.
Potete rivolgervi pur sempre a quella pervertita di Vinnica, dopotutto. Lei riuscite a corromperla in cambio di una palpatina – mh – in quel caso potrei farci un pensierino anche io. E’ questo quello che si vive durante gli esami: i maschi sembrano incinti e le ragazze sembrano avere il nervosismo distruttivo di quando il ragazzo le tradisce. Joe, ti do un consiglio: non fidanzarti mai in periodo d’esami perché potreste mollarvi il giorno dopo e non prima di esservi picchiati selvaggiamente.

Suppongo che dal vostro punto di vista possiamo sembrare leggermente oltre la soglia critica dell'apprensione ma, in fin dei conti… Cioè… voi ci siete già passati! Per noi è il primo scalino ufficiale da superare. Non che questo lo renda più importante o ansiogeno dei vostri esami. Anzi, in effetti i miei occhi di lince qualche scompenso emotivo l'hanno notato anche fra le fila di voi futuri 'adulti'. Ma dico, l'avete vista ultimamente la Williams? Sembra che le sue palline “di fuoco” girino un po' più del solito, anche se io non ho avuto il coraggio di avvicinarmi per chiedere di rilasciare qualche dichiarazione sulla sua tattica preparatoria pre esame. Comunque lei non è di certo un'eccezione alla regola, il che mi sembra più che normale. La realtà è, cari lettori, che è decisamente sconsigliabile avvicinare un qualsiasi studente che si sta preparando ad affrontare una commissione esaminatrice. Anche i più rinomati cultori della calma interiore potrebbero decidere di usarvi per far pratica di schiantesimi su un bersaglio mobile. Quindi, in definitiva, il consiglio migliore che posso darvi (oltre al 'non fidanzatevi in periodo di esami' del signor Waleystock, che io comunque estenderei ad un ben più universale 'non fidanzatevi e basta, che sia dicembre o giugno, vi distrae dallo studio e vi manda in pudding il cervello') è di evitare rischi inutili. Riducete al minimo i contatti sociali, non osate avvicinarvi alle anime in pena che vagano senza meta abbracciate ai loro libri, diffidate di chi, con sguardo vitreo, attacca bottone persino con le armature per recitare questa formula magica o quel susseguirsi d'eventi che diede il via alla Seconda Guerra dei Maghi, iniziata nell'anno millenovecent… Sì, insomma, avete capito cosa intendo. E mentre lottate per la vostra sopravvivenza, magari, potreste anche cogliere l'occasione per studiacchiare un po'. Lo so che l'anno è ormai agli sgoccioli e le vostre menti sono proiettate verso giornate di ozio e pomeriggi ad ingozzarvi da Fortebraccio, ma ricordatevi che prima o poi toccherà anche a voi.

La risposta esatta è millenovecentonovantacinque, Joe. Non vorrai mica presentarti ai G.U.F.O. senza sapere quand’è cominciata la Seconda Guerra dei Maghi? Spero che tu non punti ad una T in Storia della Magia. Sul serio. C’è solo un consiglio che posso darvi dopo sette anni di permanenza in questo castello: sopravvivete. Certo, i libri sono importanti, lo studio è importante, il futuro è importante, ma ciò che è più importante in tutto questo è la vostra incolumità e la vostra stessa vita. Non rovinatevela. Sapete, c’è chi lo capisce troppo tardi, quando comprende che la sua storia al castello è finita e sa che avrebbe potuto fare molte altre cose e comportarsi come una persona migliore. Spero che non vi accada questo, davvero. Lo spero con tutto il cuore. Adesso siate forti: affrontate i vostri esami, affrontate le vostre difficoltà e ridete loro in faccia.
Ce la farete, suvvia, e se qualcuno ha da compiacere i genitori, beh… fregatevene! Vi dico soltanto che dovete far felici voi stessi prima di far felice qualcun altro. E non avrete risentimenti, ve lo giuro.
Ed adesso pensateci attentamente: è mai stato bocciato qualcuno ad Hogwarts?
Buona estate ragazzi.
 

Joe Condor & Sebastian Waleystock

By sebbie | - 3:07 pm - Posted in Giugno 2068

L‘argomento Quinto Fondatore è stato a lungo messo in discussione nel precedente articolo di aprile. Ci aspettavamo colpisse ancora, dal suo nascondiglio, e ci saremmo di certo sbagliati a non ritenerlo possibile. Il mistero di Philip Palmer e la sua presunta scomparsa s'infittisce.
Avrei sempre voluto ascoltare testimoni al riguardo, leggere fonti, ma non vi è mai stato alcun materiale. I babbani dicono "ci siamo ritrovati con un pugno di mosche in mano" una scena un po' orripilante da vedersi, ma vera.
Sarebbe come afferrare aria, in tal caso. Perché no, gente. Non c'è assolutamente niente su Philip Palmer e la sua possibile esistenza. Non ci sono voci, testimonianze, ritratti. Abbiamo un mare di oggetti dei Quattro Fondatori (un esempio lampante è il famoso cappello di Godric che smista nelle quattro casate, insomma!), ma niente riguardo quest'uomo così strano ed a sua volta così estraneo da ogni nostro pensiero.
L'abbiamo trovato in un quadro, in una sala di specchi, che si nascondeva dietro le apparenze. Ho fatto esplodere tutto, è vero, (ciao ciao bombarda maxima) ma ho scoperto finalmente il volto di questo Philip Palmer. A volte lo incontro, la notte, sapete? Il suo ritratto viene a farmi visita e mi racconta le cose più disparate. Ed io, ovviamente, gli faccio delle domande. Cerco di scavare in questa storia, perché sapete? Domandare è lecito, com'è lecito sapere. E lui non può pretendere di avere la nostra fiducia, se non ci dà assolutamente niente in cambio.
Io non mi fido, eh, sia chiaro. No no, piuttosto io mi comporto da scettico e cerco di prendere in esame tutto ciò che so per sentito dire, dato che di reali fonti non ce ne sono.
Mi ha detto di essere stato messo a fuoco e sangue, così come mi ha detto che i suoi quattro compagni (Grifondoro, Serpeverde, Corvonero, Tassorosso) gli hanno voltanto le spalle perché lui era troppo buono e prediligeva ragazzi ben meno catalogati.
La sua casata avrebbe avuto come stemma un'ape e probabilmente si sarebbe chiamata Palmer, Palma, Palme. Non lo sappiamo, insomma, come non sappiamo se ci sarebbero finiti i compagni dei Tassorosso, lì in mezzo.
A questo punto, magari, Tassorosso non sarebbe stata sempre l'ultima nella classifica alla Coppa delle Case. (non è cattiveria, solo un dato di fatto)
Ci pensate come sarebbe potuta essere stata Hogwarts con una casata in più? Più competitività, di certo. Più Quidditch, più scarti a livello di casate. Magari avrebbero spaccato più dei Grifondoro i discendenti di Philip Palmer.
Ed invece no – Philip Palmer è stato arso vivo dai suoi stessi compagni. Dov'è la fiducia? A chi credere?

Questo è il mio ultimo articolo ed è la mia ultima possibilità di diffondere il gusto del misterioso per questa simile ricerca. Per rispondere a tutti questi interrogativi sollecitati da me stesso, certo, ma anche da Philip Palmer in persona. Mi piacerebbe molto leggere in futuro di eventuali questioni sollevate da quest'argomento, di una ricerca collettiva partita da voi stessi. Bisogna conoscere le vostre origini e quelle della vostra scuola, perché altrimenti dove sarebbe la credibilità?
Passo il testimone, gente! E se mai avrete bisogno di qualche notizia o scoprirete qualcos'altro inerente al Quinto Fondatore, basterà soltanto un gufo e sarò qui da voi ad aiutarvi per tutto.
Buona ricerca, insomma e, soprattutto, buona permanenza ad Hogwarts.
Prendetevene pure cura senza di me, perché alla fine è come se questa questione avesse una vita.

Sebastian Waleystock

By vocestudenti | giugno 16, 2012 - 12:02 pm - Posted in Giugno 2068

In diretta dal Ballo dei Magandi, secondo tavolo del succo di ciliegia, dietro alla gamba sinistra del professor McLies! Dovremmo suggerire di farli più grandi questi tavoli, ogni anno che passa è sempre più difficile starci sotto. Ma, un attimo! Il prossimo anno non dovremo imbucarci perchè sarà il nostro Ballo dei Magandi! Però dovremo imbucarci negli anni successivi perciò sì, possiamo procedere già da ora con un'Estensione Irriconoscibile, veeero?
La nostra presenza era puramente professionale. Eravamo lì presenti in quanto Servizio d'Ordine espressamente richiesto dal professor McLies e come Guardie di Redazione per la presenza di Anne, Lawrence, Sebastian e Robert, i settimini in uscita della Voce che devono arrivare incolumi all'uscita da Hogwarts, perchè se non arrivano incolumi noi poi chi andiamo a trovare quest'estate? Eeeee quindi, dato che eravamo lì, abbiamo approfittato per osservare quel che accadeva, così da raccontarvelo un po', e per renderci più utili possibile. Per esempio, abbiamo aiutato il fotografo con le Prom foto! Quando arrivava lui c'era sempre gente in giro che chiedeva del formaggio e quindi eccoci lì, a distribuire formaggio qualche istante prima che le foto venissero scattate. Lo facevamo cadere un po' dove capitava, tra i capelli delle ragazze, sulle cravatte dei ragazzi, sulle infradito di Lawrence Owen… Oh, il costume di Owen era il più grinzaficho, sìsì, hawaiano! Finite le nostre operazioni di distribuzione formaggio, ci siamo portati a bordo pista per lasciar spazio alle coppie che dovevano ballare il primo lento. Insomma, rischiavamo di trovarci nel mezzo e… brrrr. Alcune coppie si sono appiccicate subito, tipo Christine Berry e Ismail Fehr, o Devon Laury e Luthien Melwasul, mentre nel resto del gruppetto c'è stato un piccolo parapiglia per decidere chi doveva ballare con chi. La più accerchiata è stata Alice Darcy, il cui accompagnatore ufficiale, Gerard Seywright, aveva un'aria piuttosto strana e ad un certo punto è andato in panico e ha cominciato a chiedere autografi a tutti. Noi gli abbiamo autografato il naso, per esempio, però ora per mantenere il nostro autografo non dovrà più lavarsi la faccia nè soffiarselo, mi raccomando! Alla fine nel ballo con Alice l'ha spuntata Seth Lucky – l'abbiamo fatto imbucare noi per supportarci nell'azione di Servizio d'Ordine – mentre Lawrence è andato a ballare con Anne Burton, a sua volta accerchiata da Sebastian e da Luys, che continuava a guardar male tutti tuttissimi quelli che si avvicinavano alla cugina. Juliet Lucky invece è stata carina a ballare col professor McLies, è vecchio ma anche lui merita di divertirsi! Ginny Williams ha passato il tempo a palp… uhm, cioè toccare per puro caso il didie… No be', capita sempre che ballando in un luogo affollato ci si sfiori per sbaglio, eh, infatti qualcuno ha sfiorato anche Sean, ma ci siamo accorti dopo che era solo uno Snaso casualmente uscito dal recinto di Fitzroy, e il fatto che avesse un targhetta con su scritto "Kenmare. In caso di smarrimento restituire a Sean Muldoon" è ovviamente un puro caso.
Cooomunque, durante le danze c'è stato un piccolo inconveniente, due teppistelli in mantello e cappuccio giallo si sono aggirati tra la folla danzante, colpendo tutti sulla testa con la bacchetta e urlando "TOCCATO!", scatenando un incantesimo di Scambio multiplo che ha prosciugato parecchia energia – così dicono le nostre fonti. In breve tutte le coppie si sono ritrovate scambiate di capigliatura. E se vedere dei ricci rossi su Ismail o una Christine Berry pelata è stato abbastanza scioccante, non immaginate cosa sia vedere un Devon o un Sebastian o un Lawrence… con i capelli biondi e lunghi da femmina. Ci hanno bloccato la crescita. Non lo immaginavamo proprio che l'Esperimento Sociale – le nostre fonti e Sander hanno chiamato così l'azione dei due teppisti in giallo – potesse avere effetti psicologici così devastanti, sia in chi li guardava che nelle cavi… uhm, soggetti stessi. Tipo Devon ha chiesto a Lawrence di sposarlo. E Sebastian era convinto di essere sexy con i capelli lunghi. Doppio brrrr. Gerard è entrato sempre più nel panico, e noi insieme a lui, per fortuna l'effetto delnostrolo Scambio durava solo una decina di minuti. I capelli scambiati sono rimasti solo a McLies, anzi, professore, oggi veniamo a trovarla perchè Jericho non si vede bene castano e rivorrebbe il rosso carota!
E poi è arrivato il momento dello spoglio dei voti! Sì, perchè ad inizio serata si potevano votare i settimini in uno stand apposito – che abbiamo perlustrato durante le votazioni per assicurarci che fosse sicuro. Le responsabili dei voti ci hanno poi accusato di aver infilato più nomi del previsto, ma noi possiamo provare che non c'entriamo niente! Cioè, provare è una parola grossa, diciamo che siamo sicuri di non aver toccato le urne. Abbastanza sicuri. Più o meno. Le abbiamo aperte un attimo per controllare che non ci fossero dentro corni di Erumpent pronti ad esplodere. FACEVAMO IL NOSTRO DOVERE, INSOMMA! E quiiiiindi, il premio Giullare e Immaturo è andato a Sebastian, quello Troll a Ginny Williams e il premio Coppia Indivisibile a Christine Berry e Ismail Fehr – abbiamo sentito Anne che gridava quanto fossero carini – e poi sono arrivati dei pari merito per cui le responsabili dei voti hanno accusato noi. Coff. Peeer esempio, abbiamo avuto due Re e Regina, Gerard e Alice, e Devon e Luthien, ma qui giuriamo che non è colpa nostra, noi al massimo avremmo potuto mettere Sean e Margareth Apollinaris e… Apollinaris, che ha vinto il premio Solitario a pari merito con Anne. Il premio Futuro Genitore – qui siamo svenuti per ventitre secondi – pari a Devon e Juliet, mentre il Futuro Disoccupato a Devon e Sebastian. Devon, non puoi sposare Lawrence se non ti trovi un lavoro! Vai a lavorare! E infine il premissimo Futuro Ministro della Magia pari merito a Devon e Anne! Ma Devon sarà un futuro disoccupato, l'ha stabilito il premio precedente, ne consegue che il futuro Ministro della Magia sarà Anne Burton. Potremo dire che stiamo stati rinchiusi in un baule dal Ministro della Magia, ma è grinzafichissimo!
Le premiazioni si sono chiuse con il ritorno della musica, qualche coppia tipo Fehrry e Cerwil che è andata ad imboscarsi, Gerard che ha iniziato a fare la cronaca ruttante di un ballo tra una bottiglia di ketchup e un certo Mr Onthebeeach – che doveva essere piuttosto piccolo per poter ballare con una bottiglia di ketchup – e Devon che ha voluto fare un ultimo brindisi al settimo anno, ricordando come si sono picchiati (vero), schiantati (ancora più vero), presi in giro (più vero che mai) e hanno riso, dopo essersi picchiati, schiantati e presi in giro. E poi siamo noi, quelli strani! Abbiamo poi visto con i nostri occhi una finta con dribbling di Robert McReady che ha eluso la sorveglianza di Luys Thingread e ha strappato Anne dalle grinfie di tutti i pretendenti per il ballo finale.
Vi salutiamo dal tavolo del succo di ciliegia e della nuova pietanza da noi inventata, infradito al formaggio, e auguriamo a tutti buona estate, anche a chi si ostina ancora a non gridare ai quattro venti…

KESTRELS SPACCANO!

Sean & Jericho Muldoon

By Anne Burton | giugno 15, 2012 - 4:12 pm - Posted in Giugno 2068

Non so se suona strano anche a voi, ma continuare a sentir dire che "non ve ne dovete andare" o "fatevi bocciare in gruppo" iniziava ad avere una certa nota inquietante, almeno per la sottoscritta e per qualche altro esponente dell'attuale settimo anno. Già, siamo proprio arrivati alla fine di Hogwarts, nonostante il Ballo dei Magandi e nonostante il discorso di Devon Laury non mi abbia fatto credere di voler essere bocciata sul serio. Beh, che dire, l'avreste mai detto che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato anche per noi? Ma soprattutto, avreste davvero creduto che ci sarebbe stato chi – nel vederci abbandonare Hogwarts – ci avrebbe chiesto di restare? A questo proposito chiariamo un paio di cosette, giusto per intenderci: non siamo gli Alfred Lewis, Relena ho tanti nomi O'Neil o Elinor Austen. Non rubiamo zellini nè facciamo Himbeerin di cognome – Serpeverde, Mirty is watching you, non scordartelo – eppure ci han chiesto di restare, forse perchè hanno capito anche prima della simulazione del M.A.G.O. di Difesa che siamo mediamente Troll rispetto a quei soggetti lì. Non siamo tenebro-misteriosi come Stephen Medicine, Matthew Thyphoon o Antony Dalis, nè abbiamo i capelli color bava di Thestral come Harvarest (la bava di Thestral sarà verde? Bisognerebbe chiedere a qualcuno che li vede!) e forse non ringrazieremo mai abbastanza i fondatori delle nostre casate per queste evidenti diversità, eppure suscitiamo ugualmente la curiosità di chi ci vorrebbe ancora al castello dopo le vacanze. Inoltre, parliamoci chiaro, quanti tra noi faranno la fine di Gregor Darsel, Vincent Stars o Ailie Wisemind, costretti a sorbirsi ore di lezioni davanti a studenti che, nella migliore delle ipotesi, si soffermerebbero giusto per cercare di capire se ciò di cui parliamo lo troveranno nel libro, pari pari a come lo stiamo ripetendo? Non metto in dubbio che anche gli anni scorsi ci siano state scene di ordinaria follia – come chiamarla, altrimenti? – esattamente come è successo a noi, ma il solo fatto che un marmocchio Serpeverde come Jake Scott mi abbia detto di non andar via già a settembre, mi lascia addosso il leggero dubbio che davvero la popolazione studentesca di Hogwarts abbia dei seri problemi. E che Scott volesse morir giovane, questo è certo. Per tutte queste ragioni, quindi, ho cercato di stilare una sorta di classici e fatidici pro e contro che dovrebbero tirare le somme della questione. Converrebbe davvero che questo settimo anno resti ad Hogwarts? Scopriamolo insieme.

Seven Go

Demone di alta lega numero uno – Settimine Grifondoro

Pensate a Settembre. Pensate di aprire gli occhi fissando il colore – che non posso nominare – del vostro baldacchino. Pensate che dopo sette anni di urla stridule, richiami e risate che durano più di una paternale di McBryant ai brutti tempi, ora ciò che vi farà compagnia sarà il… silenzio. Non che la Lowenn non possa supplire da sola alla carenza di decibel che si verrà a creare – aiutata dalla McDronick, sicuro – ma non ci sarà più Christine Berry che corre da Demetra Lion che salta verso Ilary Wilson che si butta sul letto di Alice Darcy che invoca clemenza confidando nella "C" appuntata sulla divisa di Rosalie Goldflower mentre Shana Waston strimpella qualcosa. Quella lettera che la Goldflower si porta dietro da tutto l'anno, in realtà, è l'iniziale di confusione. Chiasso. Che Salazar Ce ne sCampi e liberi! E sarebbe già un buon motivo, quindi, per far desistere l'intera casata di Godric, anche se son fatti in modo strano, quelli, e quindi non si sa mai. Ma il resto della scuola può comprendere benissimo cosa intendo, soprattutto se sono anni che sentite ripetere che come le ei fu terzine, quartine, quintine… ed ora finalmente settimine, non c'è nessuno. E per fortuna, mi verrebbe da aggiungere. Via di qui prima che la popolazione del castello possa anche solo pensare che siamo fatte tutte come loro.

Demone di altissima lega numero due - Ladies in red

A dire il vero non so bene se questo possa essere considerato un vero e proprio motivo per cui lasciarci andare o il suo esatto contrario, ma immagino che i primi anni di scuola dei futuri marmocchi saranno di certo più tranquilli, sicuramente meno infuocati e, per l'annunciata congiunzione interplanetaria tra Giove, Venere e Plutone – da loro vige il Torneo Tre Pianeti – si avrà anche la fine del virus gattaro che ha stravolto Hogwarts negli ultimi due anni. Sì, in fondo sarà un bene per un'altra fetta di studenti avere di nuovo i propri gatti senza che io e la MeoWilliams cerchiamo di far credere loro che i felini da compagnia che possiedono devono essere messi in quarantena multipla, che in effetti solo quaranta giorni passano in fretta. E in fondo la nostra dipartita sarà un bene anche per i dormitori accanto a quello che occupiamo, considerando che quando CapitanTess si impunta per voler insegnare alle due squadre di Quidditch che abbiamo allestito – riserve comprese – nuove tecniche di volo è anche peggio di quando SuperLayla decide che i gatti devono mettersi in fila perchè a ciascuno sia appuntato un cartellino con il proprio nome. Le squadre di Quimmich – il Quidditch per mici – ho imparato che si chiamano Felix Felinis e Mici Ascendare, ma per i venti gatti riesco a ricordarmi sempre gli stessi: gattObeso, gattOtto, Inchiostro e gatto fischione. Sì, è decisamente meglio andarsene da questo posto, compresa quella tizia che sta in dormitorio con noi da sette anni e non sappiamo ancora come si chiama… 

Demone di nessuna lega numero sei - Futuro settimo anno 

No, non avete letto male né mi son sbagliata io a passare dal numero due al numero sei. I più perspicaci avranno infatti capito che attuale sesto anno e futuro settimo sono in realtà la stessa cosa – sì, anche sul pianeta dei corvi – e che per gli studenti di quell'anno lì è di certo un bene non avere più a che fare con noi. Basta aspettare che Sebastian Waleystock abbia un'intuizione geniale come porre fine ad un duello aritmantico che stavate perdendo. Basta cercare di compiacere quel povero buon docente di McLies sfruttando la carta del parla! Harriet parla! Basta spuntare come Funghi Arroventosi ad ogni nostra lezione, comprese quelle di Antiche Rune tenute da Rhys. Non è mai piaciuto a noi – tranne alle fruttivendole e gli accoppiati – e di certo non può aver cibato l'ego di quelli del sesto anno. Non è bello buscarle quasi ogni volta, no? Ecco quindi la terza ragione per cui è meglio castare un Disilludo formato famiglia per il mio anno, anche perchè da settembre toccherà a tutti loro essere il simbolo di Hogwarts così come la guida per gli anni più bassi. Auguri. Ai piccoli, ovviamente.

Seven Stay

Illusion number one – Free Hugs

C'è chi sostiene che iniziare la giornata con un abbraccio sia terapeutico, in qualche modo, o comunque in grado di raddrizzare anche i periodi più neri. Non lo so, io non ho mai visto una T trasfigurarsi in una O a meno che non siano intervenuti i Muldoon, ma visto che in sette anni che abbiamo passato al castello, Hogwarts ci ha abituato alle situazioni più estreme e fantasiose… tutto può essere. Ecco quindi quella che potrebbe essere una ragione per chiederci di restare o per proporlo almeno a chi si fa testimonial di questa filosofia e modalità di iniziare, continuare e concludere la giornata. Più che una Dalila Medicine, infatti, scorrendo l'ordine alfabetico del registro di classe, l'attuale settimo anno vanta personcine come Alice Darcy e Juliet Lucky, ma immagino le abbiate già viste insieme a Ilary Wilson mentre hanno provato ad assalirmi con questi loro modi dolci, carini e coccolosi. Tranquilli! Non le ho contaminate, neanche quando a loro si sono uniti Cloo Harrington ed Apollinaris Beattie. Alla fine ci si abitua anche agli agguati e poi ho scoperto che ci sono molti studenti con carenza d'affetto - voce del verbo affettare - da queste parti. Se vedete Alice avvinghiata a qualche armatura, quindi, non preoccupatevi: sono gli ultimi postumi del Ballo dei Magandi.

Illusion number two – Seven Boys

Ricordate quando c'era chi sbavava seguendo la scia dello shampoo usato da Rafael McAnis? O chi sveniva al passaggio di Nigel Jarvis… ah no, quello era per la puzza d'alcol. Ad ogni modo, ogni anno ha i suoi belli ma i nostri son grinzabelli, si potrebbe dire in questo modo. Ed immagino che per la popolazione femminile del castello sia un vero peccato che certi soggetti lascino la scuola tutti insieme. Siate oggettive: non è di certo solo Vinnica ad apprezzare le chiappe del MIO Lawrence Owen, non è forse così? E quante tra voi non hanno pensato di convincere i propri genitori a comprare una squadra di Quidditch per poter ingaggiare Joe Greywood tutto per sè o farne commentare le prestazioni – sportive, ovviamente – da Robert McReady? Per non parlare di quelle che hanno cercato di propinarsi come espertissime baby sitter – a tredici anni – per vedere da vicino le fo…ssette di Devon Laury. Sapete che c'è stata qualcuna che ha mutato colore di capelli cercando di seguire le preferenze che Sebastian Waleystock ha dimostrato ogni volta che ha cambiato ragazza? Ci sarebbe quasi da portarlo davanti al Wizengamot per essere giudicato colpevole di caduta di capelli fraudolenta, non è vero, Betty la Calva? Magari troveresti anche la solidarietà di Mary l'Asticello visto che la cura miracolosa che ha provato per cercare di farsi notare dal bassissimo Daniel Watson non ha avuto proprio gli esiti sperati. Ne sa qualcosa anche Elizabeth pie' veloce… credo che a Ginny non sia piaciuto come guardava Michael Cerfield.

Illusion number three – Silent Raven

Lo ammetto: questa è la sola cosa che potrebbe far venire qualche ripensamento anche alla sottoscritta. Quando mai potrà capitar di nuovo di avere una classe di Corvonero zitti? Lo so, dopo aver visto studenti del calibro di Tiffany Trott o Sami Medicine nessuno può crederci, ma vi assicuro che avere nella stessa classe Teruki Sakurazaki e Crystal Fowl è come andare a spasso per il giardino con un Plimpi: ti accorgi che c'è solo se crepa o qualcosa di simile. Malgrado tutto non fa eccezione neanche il Direttore della pseudo concorrenza, Michael Cerfield, visto che – soprattutto da quando Ginny ha illuminato la sua esistenza – al massimo si limita a qualche uscita sagace. O, almeno, tra noi vige il tacito accordo di lasciarglielo credere. Con questo naturalmente non voglio dire che non siano dei bravi pennuti bronzo-blu, eh! Sono soltanto… normali, il che significa niente mani che piombano sulla cattedra dopo che Krystal James se l'è amputate entrambe con un Diffindo per poter rispondere due volte. O nessuna Phoebe White che per parlarti dei poveri Avvincini dallo smalto blu parte dall'età d'oro del mondo magico. Penso di volervi bene, settimini. Penso.

 

Insomma, siete sul serio ancora convinti di volerci ancora in mezzo alle pluffe con i nostri modi strampalati, i bigliettini oppugnati che volano per la classe e gli ingressi scenici ad ogni lezione? Siete sicuri che vorreste vedere ancora la Hawthorn che impazzisce, la Drybottle che non vi presta attenzione perchè è impegnata con me o Spellman che – anche ora che se n'è andato – di certo avrà annotato per l'ennesima volta che gli impediamo di far lezione con tutte le domande che abbiamo da porre? Siete sicuri… dite lo voglio. Dite lo voglio e vi prenderemo in parola, a modo nostro. Dite lo voglio e vi renderete davvero conto di cosa ci distingue dagli anni passati che, sì, avranno avuto gloria e prestigio. Riconoscimenti ed alone di mistero. E hanno lasciato di certo scie che non possono essere riprese. Dite lo voglio e… abbiamo trovato un modo per far quadrare la situazione. Abbiamo trovato proprio IL quadro della situazione, a dire il vero. Dimostrando che abbiamo imparato tanto anche se non c'è un esame M.A.G.O. che possa attestare questo genere di preparazione. Sfruttando le nostre conoscenze ed il nostro insultarci quotidiano – senza finto buonismo che tenga – siamo scesi a patti con la realtà delle cose: resteremo. Resteremo a guardarvi circondati dal bagliore di trofei vinti o persi e dalla crosta scura sigillata in personalità multiple che da adesso in poi alimenteranno domande nel futuro di questa scuola, frequentata per sette lunghi anni. Quando qualcuno domanderà chi sono quei volti giovani e pieni di vita che non si trovano nelle figurine delle cioccorane o su qualche libro di testo, potrete dire che siamo da qualche parte a guadagnarci un futuro nella comunità magica. Potrete dire che non eravamo Oltre Ogni Previsione, ma Eccezionali nel garantirci di far parte di Hogwarts fino a che una parete resterà in piedi e chi tutela questa scuola vedrà il nostro gesto per quello che è: un omaggio a ciò che ci ha dato istruzione e vita. A tutti voi quasi ex magandi dopo sette anni passati anche troppo vicini, non ho altro da dire se non: fuori di qui più veloci di un Fulmen!

Anne Burton

By vocestudenti | giugno 14, 2012 - 12:44 am - Posted in Giugno 2068

Ce l'ho fatta, ce l'ho fatta, ce l'ho fatta, sono stato promosso amici signori lettori, ce l'ho fatta! Grazie alle mie strabilianti doti intellettive sono riuscito ad essere promosso ed ora ho anch'io ho una mia personalissima cronaca… vabbè, ci scrivono anche altre persone ma è pur sempre una cronaca che hanno voluto affidare al signorino Frederic, si tratta della cronaca interna, amici lettori. E' stato votato dal consiglio di amministrazione con la Burton contraria, ma ora i miei quindici agenti stanno discutendo del contratto e della mia paga in zuccherini bwahahah. Dunque amici signori lettori amanti della cronaca (ndr ah, a proposito, volevo fare i complimenti a quel bravissimo e bellissimo giornalista dell'eco che condivide la mia stessa bravura e passione per gli articoli: Fraderic Stevens), come sempre sono sceso in campo per voi, questa volta mi sono dovuto mascherare da armatura per ascoltare le voci indiscrete che circolano per il castello, certo… ho avuto delle difficoltà, come ad esempio l'impossibilità di evacuare all'esterno dell'armatura, la sfortuna ha voluto che mentre corressi nel bagno come fa un brutto robottino da rottamare, sentissi la voce di quello che mi è sembrato quel puzzone di Sami Medicine, purtroppo non sono riuscito a vederlo a causa dell'elmetto ne potevo correre in bagno, quindi per il bene del giornalismo ho dovuto risolvere facendo il verso di un gufo per coprire il rumore diii… ehm… passiamo avanti…

NOTIZIONA AMICI! Le parole esatte che le mie orecchie hanno udito sono state: ''Entro fine giugno sarà tutto finito, non dovremmo più preoccuparci di niente''. Amici signori lettori, mi duole darvi queste tetre notizie ma purtroppo la nostra fine è già segnata, mi sono consultato con il mio fratello gemello Fraderic e lui ritiene sia semplicemente la fine degli esami ma in realtà lui sa che stiamo parlando di altro e non vuole parlarne per non spaventarmi; ma io in fondo so che è così, lui vuole solo rubarmi l'idea per scriverla sull'Eco. Quindi mi sono chiesto, cosa finirà entro giugno? perché non dovremmo preoccuparci più di niente? cosa accadrà? perché la signora puzzona Burton è nata cattiva? c'è un collegamento tra queste due cose? In questo articolo proverò a rispondere a tutte queste domande, usufruendo dell'aiuto di un esperto in materia che ha, tuttavia, deciso di rimanere anonimo. Partiamo dalla prima domanda: Cosa finirà entro giugno? Molte persone per il castello ne parlano e sembrano tutti molto preoccupati, c'è un motivo ben preciso se so con certezza che non si sta parlando di esami, infatti è una bella cosa quando gli esami finiscono, le persone non dovrebbero esserne preoccupate… Può fornirci il suo modesto parere?

Anonimo: Signorino Frederic, prima di tutto volevo dirle che sono un suo grande fan, ho letto tutti suoi articoli e reputo proprio che lei meriti questa rubrica di cronaca interna. Ad ogni modo, ammetto sconsolatamente che è tutto vero. Tutto finirà alla fine il giugno, questo può essere espresso in base ad una numerologia, date, numeri, che sembrano indicare la fine del castello entro giugno. 

Frederic: Oh Puzzolente Burton, mi sta dicendo che il castello, a causa di una espressione, finirà? OH BURTON PUZZOLENTE, sa dirci cosa esattamente intende dicendo che il castello finirà?

Anonimo: A dire il vero, signorino Frederic, non sono un esperto: sono pur sempre uno studente; non posso fornirle i dati necessari, bisognerebbe analizzare i numeri, trovare una corrispondenza e, in base al tipo di corrispondenza, presupporre la catastrofe che potrebbe realizzarsi nel castello.

Frederic: Dovrò scendere sul campo ed indagare ancora, è stato gentilissimo signorino anonimo

Anonimo: Grazie a lei bravissimo, meraviglioso, splendido, intraprendente signorino Frederic

Allora amici lettori, mi sono munito di penna e pergamena e di tutte le mie conoscenze aritmantiche acquisite dentro la mia armatura ascoltando dei quartini che ripassavano Artimanzia per gli esami. Hanno nominato qualcosa come la valenza numerica, credo di averla capita abbastanza e questo è quello che ne ho ricavato:

Amici lettori, era proprio sotto i nostri occhi e nessuno era stato in grado di vederlo, neanche i più alti luminari della materia: come tutti sappiamo, tutto quello che ha un inizio ha anche una fine, per cui per conoscere la fine di Hogwarts, dobbiamo partire dall'inizio. (ndAnonimo: si si, ha una sua logica). Quali sono, amici lettori, le materie che si studiano al primo anno? eh? Bene, ve le posso elencare io (ndr per i signori più vecchi che non ricordano, sono quelle segnate con una linea nei miei appunti):

 

Come potete notare sono ben OTTO e se prendiamo in considerazione le ultime tre, possiamo notare come le loro iniziali formino il numero 6, quindi giugno; ma le mie scoperte non sono finite qui, continuando le mie ricerche sono stato capace di rivelare anche il giorno esatto: 

Se prendiamo queste tre lettere (S – E – I) e applichiamo la valenza magica ricercandole nell'alfabeto inglese, possiamo constatare che i loro valori sono 19 – 5 – 9. La somma di questi tre numeri è 33, ma giugno non ha 33 giorni. Per cui, amici lettori, vi starete chiedendo: allora Frederic ha sbagliato? NO!!! Non ho sbagliato, semplicemente il 19 è considerato come 1 + 9, per cui rifacendo la somma: 10 + 5 + 9 abbiamo il numero 24, amici lettori. Ebbene si, si tratta proprio del 24 giugno ma posso dimostrarvi che si tratta anche dell'anno corrente, infatti prendiamo la decina del primo numero del giorno 24 (cioè 2), affianchiamo il mese di giugno (cioè 06), infine mettiamo un numero da noi trovato inizialmente:  le materie iniziali di Hogwarts (cioè 8)… e cosa viene fuori amici lettori? 2068!

Riassumendo la fine di Hogwarts avrà luogo il 24/06/2068 (ndAnonimo: Santo zucchero, non fa una piega).

Non sono ancora riuscito a calcolare l'ora esatta, ma cosa volete in fondo… io non studio neanche Aritmanzia e sono già riuscito a ricavare questa importantissima data, consiglio di salutare i parenti, le persone care e fare tutto ciò che si sarebbe voluto fare nella vita ad Hogwarts. Ovviamente se non dovesse finire realmente Hogwarts, non è colpa mia – che non faccio nemmeno Aritmanzia – ma della preside Wallace: questa è un'importantissima materia e dovrebbe essere obbligatoria! Mi mancherete tutti, miei fans, solo per voi ho avvicinato due studenti delle delegazioni straniere perché bisogna già organizzarsi per come rimpiazzare Hogwarts il prossimo anno o non avremo un posto dove andare (ed io sto già scegliendo la mia prossima scuola). La domanda è praticamente la stessa ma, visto che sono un acculturato, le ho dette nelle rispettive lingue ma, a voi, metterò la traduzione (non abbiate paura). La domanda è: può lasciarci una dichiarazione per La Voce? Può dirci come descriverebbe la sua scuola paragonandola ad Hogwarts?

Rivolta al signorino francese Nathaneal Winkler:

Frederic: Signorinò franscesè, signorinò franscesè, può lasciarcì una dichiaraziooòn por la vos? (volendo anche uno zuccherino al giornalista signorino Frederic, che poi sarei io) Può dirscì como descriverebbe (mi scusi, ma non conosco la parola descriverebbe in francese) la su scolà, paragonandolà ad Hogwòrtz?

Rivolta alla signorina tedesca Torgny Ek, che dopo avermi guardato male ha ridacchiato e ha deciso di rispondermi:

F: Frau Signorina, Frau Signorina, kann sie lasciare aine dichiarazionen zum die voce? (Volendo anche un grattino al giornalista Frederic, che poi sarei io). Mi descriverebbe (mi scusi, ma questa parola non mi entra nè in francese nè in tedesco), daine zcuola, zomb it Hogwartz?

T: Seh! Oh, Durmstang è più… fredda. In ogni cosa. Hogwarts sembra quasi più vivace e allegra, ma ho sempre pensato fosse normale. E le lezioni da noi sono un po' più… movimentate, sì. Ogni tanto ti ritrovi appeso a testa in giù e non sai bene come!

I signorini delle delegazioni francesi non sono riusciti a capire il mio francese perfetto, perché evidentemente parlano un dialetto, forse la scuola di Beauxbaton ti rende troppo stupido da non parlare un francese perfetto come il mio, quindi su questa base mi sono trovato a scegliere momentaneamente Durmstrang… Chi mi ama mi segua.

 

Un ultimo saluto inglese

Frederic – il profeta – Stevens

By vocestudenti | giugno 13, 2012 - 5:06 pm - Posted in Giugno 2068

I corvi Trottano verso la Coppa,
ultimo boccino dell'anno alla Stevens

Diamo a Merlino quel che è di Merlino. Ovvero rendiamo noti i meriti delle squadre e facciamo i complimenti a chi se li merita. Di sicuro a Giselle Lanfrad per aver costruito una squadra partendo dal nulla. E la vittoria contro Tassorosso è la riprova che si può puntare in alto l'anno prossimo. Altri meriti? Forse Greywood che finalmente ha deciso di comportarsi da battitore di prima categoria, con un risveglio un po' tardivo ma buon per lui, date le probabili convocazioni che potete leggere nell'altro articolo. L'analisi di quest'anno sportivo è un po' altalenante. Non per togliere merito ai Corvonero, sul serio, ma più che di supremazia bronzoblu a questo giro si dovrebbe parlare di mancanze nelle altre squadre. Serpeverde poco incisiva nel reparto Cacciatori, Tassorosso che non sfrutta a dovere la superiorità dei suoi battitori (Rowena Abyss, troppo presa a sopravvivere al Tremaghi?) e Grifondoro… potenzialità non messe totalmente a frutto o comunque piuttosto altalenanti. I doppi ruoli non fanno per loro. Le defezioni in alcuni reparti, però, hanno mostrato quanto talento sprecato risiede nelle panchine. Septimius Sonn: dove lo tenevamo questo ragazzetto? Si inserisce bene negli schemi dei verdeargento, offuscando Rupert Garros e la sua eccessiva sicurezza, e facendo passare in secondo piano Lila Lamb. Da tenere d'occhio questo terzino, potrebbe essere la chiave di volta del futuro Serpeverde per una prossima annata di sostanza. Forse più incisività davanti agli anelli sarebbe cosa buona e giusta. Riassegnare le posizioni in campo e spostare giocatore in altri ruoli non propri sembra il leitmotiv dell'anno, come dicevo già su. Riflettori sul giovanissimo Leroi Gordon. In un ruolo non suo ha dato filo da torcere a Sami Medicine nell'ultima partita. Certo, non stiamo parlando di un performante erede di Samuel Roe, ma seppur pieno di sbavature ed impreciso, ci ha infilato della grinta nel suo volare. E sempre per quel che riguarda un cacciatore spostato in un ruolo non suo, troviamo Wayland Lowenn. Contro Grifondoro esordisce come battitore e dimostrando concretezza nel gioco di difesa, non sfigura con la mazza in mano. Tanto da essere più utile del suo compagno di reparto (sempre Medicine Jr). Altro momento interessante è stato il duello MacMillan / Rothenberg. Il giovane BradenBilius ha dimostrato una certa affinità verso il volo affamato tipico di un cercatore. Forse puntare su di lui potrebbe rivelarsi la scelta migliore per la squadra Grifondoro l'anno prossimo. Certo, secondo voi dovrei star qui ad analizzare la vittoria Corvonero snocciolando particolari e statistiche? Vi siete corvotronfiati abbastanza tra le vostre pagine. Passiamo invece all'ultima partita e poi, davvero, è ora di salutarci.

Tassorosso: J. Lucky (Vc), Greywood (C), Gordon, Mistral, Harrington, Connelly, Stevens.

Corvonero: Whiteheart (Vc), Medicine, Meng, Trott, Davies, W. Lowenn, Hudson.

"La fortuna è cieca. La Lucky invece ci vede benissimo": uno degli striscioni più simpatici che ho visto svolazzare nelle tifoserie Serpeverde, anche se non sono mancati fischi e fotografie che mettevano a paragone Greywood con un alpaca. Per chi ha visto questa gigantografia e ha avuto qualche dubbio, quella con l'espressione più intelligente era l'alpaca, l'altro il battitore Tassorosso. In un cielo squarciato da tuoni e lampi, oltre che dalla voce ultrasonica di Milo Welsh, la contesa della pluffa vede contrapporsi Azrael Mistral e Niamh Davies. Interessante il tentativo di raccoglimento ad effetto della pluffa da parte della Mistral, ma più rapido l'intervento della Davies che, anche sfruttando il vento, spinge la palla rossa verso l'alto, permettendo il passaggio verso Oscar Trott, che si invola verso gli anelli della Lucky. La fortuna, però, stavolta non c'entra: una ben calibrata finta di Trott che nasconde la pluffa dietro la schiena e la rilancia con un reverse, confondendo il super portiere Tassorosso e aumentando il distacco punti tra le due squadre. I reparti Battitori, nel frattempo, si dividono in tre. Un solo duello mazza contro mazza con Sami Medicine in netto anticipo su Leroi Gordon, quest'ultimo però abbastanza agguerrito da sporcargli il bolide verso Meredith Stevens. Greywood, invece, a questo giro ha vita facile: Amber Meng resta attaccata alla piccola cercatrice Corvonero Maybell Hudson, in sostituzione del capitano assente MacMillan, e non preoccupa neanche di striscio il capitano Tassorosso che indirizza il bolide verso il più temuto Trott. I lampi continuano ad aprire il cielo a metà e un fulmine manca per un soffio la torre della tifoseria Corvonero, con conseguente bordata di fischi da parte delle altre tifoserie. La luce improvvisa, però, viene in aiuto delle Cercatrici che immancabilmente vedono il riflesso della palla alata e si mettono sulla sua scia. Dopo il goal color bronzoblu, la pluffa passa in rimessa a Cloo Harrington che tenta il passaggio verso Alexander Connelly, ma anche stavolta i Tassorosso hanno la peggio: un passaggio forse troppo lungo, cosa che, unita al tempismo da riconoscere a Wayland Lowenn, permette a quest'ultimo di intercettare la pluffa. Già pronta la Davies sotto di lui, accoglie la pluffa e insidia gli anelli gialloneri con un tiro diretto. Ma non si può essere sfortunati due volte, se si ha talento. La Lucky si conferma uno dei migliori portieri del campionato scolastico, e blocca il tiro. Torniamo ai bolidi, che inesorabili cercano chiaramente l'impatto più forte possibile: a farne le maggiori spese è Trott, che ha rischiato il disarcionamento e ha dovuto salutare le protezioni dal lato sinistro, colpito in pieno. Più fortunata la Stevens, una strisciata del braccio destro che l'avrà lasciata confusa e dolorante, ma libera di proseguire la ricerca. Meng e Hudson nel mentre continuano la loro passeggiatina indisturbata nei cieli tempestosi, almeno finchè Greywood non si rende conto che potrebbe essere in grado di rompere questo sodalizio piumato. Il rombo di un tuono sembra intenzionato ad aiutare la Meng contro il settimino tassorosso, ma nonostante questo e l'impegno della lady battitore Corvonero, Greywood ha una buona ripresa e dimostra perché i Kestrels vorrebbero proporgli un provino. Non una posizione ottimale quella da cui abbatte la mazza sul bolide, ma sufficiente a spedirlo contro la Hudson. Leroi torna ad insidiare la precisione di tiro di Medicine, che riesce a colpire il bolide indirizzandolo in modo assai rischioso verso entrambe le cercatrici. E poi, l'impatto. Mentre il cielo sembra contorcersi e vomitare saette che hanno fatto venire i capelli bianchi alla Speedman, i due bolidi si attirano alle spalle delle cercatrici e lì… BOOM! Si schiantano tra loro in una pioggia di ferro. Impegno da parte della Hudson, che è stata gettata in campo in condizioni abbastanza complicate, ma avrà tutto il tempo di acchiappar sferette dorate. Stavolta è la Stevens a spuntarla, stringendo nel palmo per l'ultima volta il boccino d'oro.
Il vantaggio ai punti di Corvonero era già netto ad inizio partita, ma i Tassorosso con una buona dose di fatica avrebbero ancora potuto acchiapparli. Così non è stato e alla fine hanno optato per aggiungere comunque una vittoria ai loro annali. Partita terminata 150 a 50 per Tassorosso e Coppa del Quidditch da consegnare a fine anno alla professoressa Helfman in Powell.
 

Le pagelle secondo McReady

TASSOROSSO

Lucky J.: 7. Sporca un po' la sua nomea di lucida anelli lasciando che questi siano violati dal terzetto di cacciatori Corvonero, ma la determinazione che mette in ogni intervento argina i cacciatori bronzo-blu e impedisce loro di dilagare con il gioco di pluffa. Assicuro di non aver visto tre – due non bastano più – sensi alle frasi scaturite dal Pirotecus finale.

Greywood: 8. Nell'ultima partita della sua carriera scolastica, il Capitano dei canarini si giostra abbastanza tranquillamente con i bolidi, almeno sino a quando non sottovaluta forse un po' troppo l'esordiente Meng che – sebbene mai di evidente disturbo – è comunque in grado di sporcargli qualche bolide. Preciso e rabbioso come sempre il battitore Tassorosso è ora libero di attendere il momento in cui Catapults o Kestrels busseranno alla sua porta. Dov'è che vivi, Joe?

Gordon: 5,5. E non si dica più che non sono d'incoraggiamento per nessuno. Un cacciatore prestato ancora una volta al reparto battitori… forse non serve chiedere al professor Dupret se ci si aspetta un definitivo cambio di ruolo per il Tassorosso già a partire dal prossimo anno. Abile in partita a sorprendere più volte un Medicine teoricamente più rodato, il terzino Tassorosso conduce una gara di fastidio limitando gli effetti dei bolidi indirizzati verso la propria cercatrice senza farsi spaventare se non dai tuoni. Ma quelli hanno spaventato anche la Speedman.

Mistral: 5. Opaca come il resto del reparto cacciatori della propria squadra, poco lucida alla contesa ed evanescente durante il resto della partita che ha trascorso quasi da spettatrice incapace di entrare in gara nel vero senso della parola. La sola scusante è che stesse pensando a come portare avanti la squadra il prossimo anno… e nessuno la invidia. Io no di certo.

Connelly: 5. Provare ci prova, ma la giovane età e l'esperienza ancora da maturare fanno del terzino una facile preda del coetaneo Lowenn. Spesso in ritardo sulla visione di gioco e lento nelle rare occasioni di manovra del proprio reparto, non contribuisce a risollevare le sorti dei cacciatori canarini.

Harrington: 5,5. I tentativi ci sono e anche la buona volontà da  "questa è anche la mia ultima partita", peccato che non se ne sia accorto nessuno. Di entrambe le cose, probabilmente. Esonerata dalla contesa, vede la pluffa più raramente di come la propria casata veda la Coppa delle Case ogni anno, tanto che anche le ripartenze sono lente e macchinose, oltre che brevi. Come cheerleader un otto gliel'avrei anche dato, però.

Stevens: 8. Definita dai giochi di luce della Lucky come Mani d'Oro, la cercatrice non delude le aspettative neanche nell'ultima partita della sua carriera scolastica, malgrado il bolide che le ha strisciato contro e qualche pensiero dato dalla Hudson al suo esordio come sostituta della MacMillan. La certezza è che Tassorosso in questi anni ha avuto tanto per cui dover ringraziare la settimina. Profumo di Quidditch professionistico anche per lei, se la signora Lloyd dei Prides si alzerà di buon umore una mattina?

CORVONERO

Whiteheart: s.v (sembra viva). Dopo un'intera partita trascorsa a cercare di capire dove Milo Welsh trovi tutto il fiato che possiede, il portiere di Corvonero è rimasto imbattuto per tutto il campionato scolastico. Qualcuno sostiene che Parker abbia scagliato una qualche maledizione sugli anelli prima di andarsene, anche se nel caso della Whiteheart più che di lucida-anelli si può parlare di evanesco anelli, al momento.

Meng: 6,5. Il soldatino fa il suo lavoro alla perfezione, soprattutto considerando che si tratta del suo esordio. Non perde di vista la propria Cercatrice per tutta la durata dell'incontro dovendo aver a che fare con il più esperto e bravo Greywood. Qualcuno l'anno prossimo potrà documentare i suoi progressi, per quanto mi riguarda il consiglio – pur apprezzando la scelta tattica – è quello di mettere la stessa tenacia anche in un vero scontro tra Battitori.

Medicine: 6,5. Esserci c'è, anche se più opaco rispetto ad altre partite disputate. Si lascia sorprendere più volte dal gioco di disturbo del giovane Gordon, fatto che contribuisce a delineare una prestazione sporca e a tratti poco lucida da parte del battitore Corvonero, seppure il quintino riesca ad indirizzare i suoi bolidi verso la Stevens, in qualche modo. Annebbiato.

Davies: 7,5. Il perno del reparto cacciatori Corvonero, senza dubbio. Precisa alla contesa, pronta a recepire i passaggi dei compagni e smistare la pluffa verso Trott e Lowenn, non si fa trovare mai impreparata o poco reattiva, garantendo una visione di gioco e una ripartenza che schiaccia la controparte Tassorosso.

Trott: 8. Conclude l'anno scolastico trafiggendo per altre due volte gli anelli e aggiudicandosi in questo modo la classifica dei marcatori a parimerito con Waleystock. Centrato dal bolide di commiato di Greywood non si perde comunque d'animo, trascinando la propria squadra  trottolando come sempre verso la vittoria.

Lowenn W.: 7. Gioco di rapina quello del cacciatore bronzoblu, pronto a sfruttare tutte le disattenzioni del reparto cacciatori Tassorosso per intervenire sulla pluffa e soffiarla a Connelly – sua vittima preferita – o a qualcuno degli altri canarini in odor di manovra offensiva. Nell'euforia della vittoria non si risparmia neppure uno svolazzare attorno alla Torre Grifondoro, il che gli vale un voto decisamente pieno, per quanto mi riguarda.

Hudson: s.v (si vedrà). Buttata nella mischia dell'ultima partita dell'anno, la secondina si è mostrata tutto tranne che impaurita – se si esclude il fulmine a boccin sereno – lottando sino all'ultimo anche grazie alla copertura che le garantisce la Meng. Anche se la MacMillan è dovuta mancare (un arcobaleno con una tempesta in arrivo avrebbe stonato) probabilmente a Corvonero possono stare tranquilli anche per il futuro.

Lo scorso numero l'avevo detto che a volte ritornano, no? Sono tornato prima di quanto pensaste, dite la verità. Be', ora siamo arrivati davvero al capolinea dell'Espresso. Giuro che questo è proprio l'ultimo. Lo giuro sulla testa di Filargon, anzi, Filàrgon, che altrimenti mi fa mandare una Strillettera dalla madre per aver sbagliato il suo cognome. Quindi, che dire? I miei fan e le mie fan mi ritroveranno nelle colonne della Civetta dello Sport, o magari, chissà, sarà mia la voce che sentirete nella prossima telecronaca di una partita della Lega Britannica. Date sempre il meglio nello sport e se potete cavarvela anche nella vita… date il meglio anche in quella.

Robert McReady

By Anne Burton | giugno 10, 2012 - 3:40 pm - Posted in Giugno 2068

Per voi lettori è semplice, vi basta leggere un articolo e valutarlo spesso senza tener conto di chi lo scrive o perchè. Ripeto, per voi è semplice. Io scriverò certamente il pezzo più acido del giornale, Margareth sarà quella pronta a giustificare chiunque, i Muldoon vi strapperanno un sorriso anche se diranno che siete interessanti quanto l'osservazione dello stile di vita di un vermicolo e gli articoli di sport… non sono neanche certa che i maschietti tra voi osservino davvero la firma in calce ad un articolo di Quidditch, tanto per dirne una. Beh, per me è diverso, capirete bene. Ho avuto gli scribacchini sotto gli occhi – qualche volta anche sotto la scrivania, dettagli – per un intero anno e, nonostante qualche wiamerata di troppo, riconoscerei un loro articolo tra mille, non che sia sempre un bene eh, anzi. Il fatto è che, tranne rare eccezioni, ognuno di loro ha una particolare tendenza che – per comportamento o articoli – li rende di certo protagonisti della prima e forse unica edizione dei VociOscar o, per quelli che disegnano lettere per la finta concorrenza, oscar de La Voce degli Studenti. Lo so, avrei dovuto fare tutta quella cosa carina di lasciare un'urna da qualche parte per far votare voi studentelli di belle speranze. Lo so, sarebbe stato più democratico – credeteci ancora a questa storia – ma, che volete, essendo un numero a sorpresa non potevo certo essere io quella che doveva rovinare tutto, no? Credete anche a questo. La verità è che ho un serpente nello stemma di casata, non ho problemi a prendere decisioni anche al vostro posto e, soprattutto, si tratta dei MIEI scribacchini e potrebbero anche essersi illusi che i miei saluti per loro fossero inclusi in qualche editoriale quindi… Ciao ragazzi! Ripetetemi ancora una volta che vi mancherò come un Epismendo ad una ferita che gronda sangue, vi preeeeego…

 

Premio Imperio D.O.C.

Il primo ad essere premiato – anche una zucca vuota come quella di Sami Medicine potrebbe comprenderlo – è ovviamente il mio Vice oltre che spalla oltre che coetaneo oltre che… Lawrence Owen, quel Serpeverde senza puffskein sulla lingua che non si è mai perso in chiacchiere nel momento in cui ha dovuto deridere molti di voi analizzando i messaggi lasciati nelle diverse bacheche o paragonandovi anche in modo irriverente a qualche studente più piccolo. La sua tendenza annuale? L'arte del ricopiare messaggi o dichiarazioni da inserire nelle interviste che il masochismo dei pennuti ha voluto per lui. O l'abile macchinar oscuro nel presentare un articolo firmato con uno pseudonimo che ha animato il pre Torneo Tre Maghi. Con simili premesse mi sembra quindi necessario conferire al settimino Serpeverde il Premio Imperio, soprattutto per aver agito con lo stesso stile di tale Maledizione Senza Perdono: ordinando. Fate memoria: quanti tra voi, dopo esser stati presi per i fondelli magici su InterLawquiamo, hanno pensato bene di contenersi nello scrivere trollate? Nessuno o quasi. Pensate sia dovuto al fatto che siamo in una comunità magica in cui non ci sono censure e ognuno è libero di appendere in bacheca anche le proprie mutande? (Seb, sto scherzando, non lo fare sul serio) Ovviamente… no. E' tutto merito di Law e della sua influenza imperiale. Perchè non è lui quello che deride gratuitamente, ma siete sempre stati voi a dargliene modo. Imperio D.O.C, appunto. Dove l'Ostinazione è Controllata, per chi non avesse capito la sigletta.

Premio Riddikulus

Immagino che come prima cosa debba chiarire che questo premio non indica la persona più ridicola della redazione – sarebbe stato un oscar formato famiglia, in quel caso – quanto la scribacchina che più di chiunque altro ha saputo ridicolizzare senza essere palesemente sprezzante come la sottoscritta. O lasciandovi con il dubbio delle proprie dichiarazioni o pareri. Harriet faccio outing Mayfair, sto chiaramente parlando di lei e la spiegazione a tale premio – guadagnato nettamente sul campo e sbaragliando la concorrenza – potrebbe anche fermarsi all'elenco di tutte le pose assurde ed improbabili con cui ha deliziato le mie corde voc… la redazione in questi mesi. E di scatti memorabili ce ne sono eccome, dalle mille Burton a quella volta in cui un globo di luce ha regalato un'abbronzatura fuori stagione a Vega. Ah no, lei è già abbronzata di suo. Ad ogni modo, non per la sola fotografia è giunto questo premio, anzi.  I pettegolezzi dell'Eco staranno anche bene in prosa – l'articolo in rima è decisamente un'altra cosa… lo ricordate, non è vero? Risale ad Ottobre ed è uno dei controeditoriali con più sagacia che io possa rimembrare, sarà che in genere mi fanno dannare. Oh Salazar! Per aver nominato l'hobby della sestina fantasiosa ora non riesco a chiudere il pezzo in prosa. Tra gatti gonfiati ad arte ed un coro musicale che è tutta una cosa a parte, non posso di certo biasimare il suo neanche tanto velato modo di sentenziare. Per questo il premio che di solito i Mollicci scaccia, desiderando che l'anno prossimo vi faccia perdere ancora un po' la faccia. 

 

Premio Bacchetta Facile

Questo premio è di facile attribuzione anche solo leggendo il nome che porta. No, tranquilli, non è uno di quei momenti di autocelebrazione che mi concedo ogni tanto e a ben vedere non riguarda neanche qualcuno che sfodera il catalizzatore ad ogni passo per sentirsi il grinzafico del reame. In quest'ultimo anno da Caporedattrice, però, ho notato che c'è stata una scribacchina che le ha date di santa ragione – nei limiti del possibile e niente di fisico, rassicuriamo i professori per il suo voto in condotta – in quasi tutti gli articoli che ha scritto. Avete capito bene che si tratta di… no, non può essere la Lowenn, andiamo! Anche se ci siete quasi visto che è stata la sua dolce – come solo una Serpeverde può esserlo – metà nel dar cronaca di tutto il Tre Maghi. Giselle Lanfrad, chi altri se non la quintina verde-argento? Lo so che siete stupiti almeno quanto Theresa Williams nell'aver di nuovo il suo corpo ed aspetto, ma collegate per un momento gli articoli affrontati da Giselle e capirete. Resoconto delle gare di Pozioni. Resoconto delle prove del Tre Maghi. Resoconto dei pesci d'Aprile. Resoconto dei bolidacci vostri e di quello che farete tra sei anni… se escludiamo che si tratti di un demone stalker – ho provato a farle seguire due conversazioni in due stanze diverse e non ci riesce – la sola alternativa che resta è che sia una bacchettona di quelle peggiori! Anzi, vi confesso che secondo me avrebbe anche voluto scipparmi la cronaca dei Tornei di Duello, giusto perchè le era sfuggito qualche studente da stroncare. Per confondere il succo di zucca, se non altro, ha cercato di intervistare Fehr e Bitterlich… e sapete che ha detto loro? E` effettivamente curioso che due stranieri siano riusciti a risolvere la griglia ancor prima di uno studente di Hogwarts stesso. Come volevasi dimostrare.

Premio Macedonia

Questa non potete proprio sbagliarla! E' il trafiletto accanto a quello di Giselle – e già questo vuol dire molto – e poi basta leggere il nome del premio per comprendere che si tratta della futura Capor… Caporedat… di quella che firmerà qualche editoriale l'anno prossimo, conosciuta dai più come Margareth Lowenn, già. Per quanto io voglia illudermi che ci sia ancora qualche studente – escluso tu, quartino sordo – che non sia stato allietato dalle soavi voci di Margareth e Christine Berry che inneggiano con orgoglio al loro essere frutta – de gustibus – non mi aspettavo certo che quest'oscar restasse misterioso sino alla lettura del commento, anche se la sestina rosso-oro se l'è guadagnato perchè, a considerare tutto quello che ha scritto quest'anno, ha fatto davvero una macedonia. Letteralmente. Mostrandosi degna dell'arte dello scippo, ha fregato il commento dei progetti di Trasfigurazione a Giselle (bacchettala, Gis!) e la trattazione di gatti e affini ad Harriet… no! Non riprenderò a scrivere in rima solo per averla nominata, sia chiaro. Non mi avrai, maledizione del parlar a versi, non mi dite che ci siamo già persi! Argh, dicevo… come se già la confusione non bastasse, la scribacchina in questione ha dato qualche spruzzatina di impegno culturale parlando della mia fondazione Sabu cercando anche di inventare una nuova moda per scrivere gli articoli: direttamente sull'Hogwarts Express. Oh, certo, son tutte doti importanti per chi vuole sapersi giostrare come quella il cui nome comparirà su ogni pagina de La Voce, nessuno lo mette in dubbio, ma scrivere qualcosa come ci sono altri studenti che sembrano venir un po' messi in ombra è esclusivamente un vano tentativo di mostrarsi attenta a tutti quanti solo per fare bella figura. Io sono sempre stata meglio di te, ricordalo gnè gnè.

 

Premio Scribacchino dell'Anno

In ogni redazione che si rispetti – sia che si parli della stampa babbana che dei giornali del mondo magico – esiste sempre una figura che viene presa come punto di riferimento, indipendentemente dalla scala gerarchica che ricopre. Ecco, noi de La Voce siamo così avanti che questa figura si è sdoppiata, direttamente, diventando allo stesso tempo il simbolo del giornale, il custode delle chiavi del sacro baule – sempre che qualcuno ci finisca ancora, l'anno prossimo – e l'incaricato della sicurezza degli scribacchini. Questo titolo non arriva di certo a caso come le nomine di Prefetti e Caposcuola, potete ben capire, ma viene conferito a chi, con il suo costante disturb… impegno, si distingue per tutto l'anno scolastico, proponendo articoli innovativi, tagli giornalistici di una certa importanza e tanta tanta sorpresa anche nella scelta dei luoghi in cui trovare ispirazione per i pezzi da pubblicare, quasi dimenticavo di precisarlo. Per la cronaca, comunque, quando ho scritto che questa figura si è sdoppiata… intendevo letteralmente. E quando parlavo di custodi delle chiavi del sacro baule… non avete idea del divertimento che ho provato! Un po' come la volta in cui i vincitori del premio Scribacchino dell'Anno si sono introdotti nella – inserire sinonimo di catapecchia – dell'Emo del Buco. Ho mai detto che nutro una profonda stima per il Direttore di Trasfigurazione Oggi? Ad ogni modo, è chiaro che mi sto riferendo ai gemelli ce li abbiamo solo noi Muldoon, al secolo noti come Sean e Jericho. O Jericho e Sean così non stanno ore a decidere chi dei due sia più importante.  Perchè scribacchini dell'anno, qualcuno tra voi se lo starà domandando di certo. Perchè un vero scribacchino riesce ad insinuarsi dappertutto – partite, spogliatoi, lezioni di anni diversi, sala professori – riportando una cronaca quanto più fedele e legata ai fatti oltre che divenendo ambasciatori del giornale con i nuovi docenti – stregaccoglienza – e commentatori di sport come Parola ad Harriet, no?

Premio P.R. de La Voce

Il bello di passare l'ultimo anno di Hogwarts come Caporedattrice di un giornale è che, quando si decide per un numero a sorpresa, puoi anche dire di voler scrivere settemila articoli tanto sei sicura che la sola che ti guarderà storto inclinando le codette sarà Gwen. Ma tranquilli, questo premio non è per lei, la digressione mi serviva solo per far notare come se volessi potrei scrivere altri cinque articoli criticando ogni scribacchino. Avrei potuto farlo per tutto l'anno, sapete? Ma non sono come voi piccoli traditori che aspettate il momento giusto per pubblicare lettere di Troll di proporzioni uguali ai tomi di Storia della Magia. Allegri, felici e votati ai balli in redazione come Tequila Turner, in realtà la vincitrice di questo oscar, senza alcun dubbio. Per chi conosce un po' di mondo babbano, la sigla P.R. farà venire in mente di certo pubbliche relazioni. Perenne Rumore. Significa questo a dire il vero, nel caso specifico, anche se a vedere gli articoli scritti dalla terzina Grifondoro si potrebbe anche accostare la terminologia babbana. Tranquilli! Se c'è almeno una cosa che Tequila sa fare, oltre alla capoeira, è quella di consigliare locali o punti di ritrovo per elfi sperduti o ancora occasioni per far spendere galeoni facili a chi ne possiede. In una parola? Si è abituata molto rapidamente a certe tendenze inglesi e/o di questa scuola, non c'è dubbio, mettendosi anche al passo coi tempi nell'andare a fare dei sopraluoghi al posto vostro in un locale di Quidditch; se questo non è spirito di dedizione per il giornale scolastico, non so cosa possa esserlo. Si, sono ironica. E si, se fosse solo per questi articoli di certo non avrei speso uno zellino per la Grifondoro… nel senso che non le avrei conferito un premio simile, ovviamente. Le doti di P.R. di Tequila, infatti, si sono fatte vedere soprattutto dietro le quinte, come si suol dire, all'interno della redazione stessa dove ha sempre avuto una parola per tutti gli scribacchini… anche quando la parola in questione iniziava semplicemente per "s" e finiva generalmente per "mamma"

 

Planet Prize

Immagino non ci sia alcun bisogno di descrivere la forma di questo premio, molto simile ad una pluffa che cambia colore ad intermittenza, soprattutto perchè se esistesse sul serio dovrei poi far fronte a tutte le lamentele ed esigenze degli scribacchini ed ideare anche gli altri… provateci voi a decidere che forma dare al Premio Imperio D.O.C. ad esempio. Però vi sembrerà facile anche questa attribuzione di oscar, me lo immagino, e a dire il vero stavolta non saprei neanche come smentirvi visto che l'originale addetto alle carte astrali e divinatorie è sempre stato lo stesso dall'inizio dell'anno scolastico e da lì non si è mai mosso, ma solo perchè il professor Dupret era impegnato a fornirmi tante note di demerito per rendere più frizzante T in condotta, sia chiaro. Resta il fatto, comunque, che Luys Thingread si è occupato esclusivamente della rubrica incentrata sull'oroscopo, tranne per la piccola digressione sui funghi stravaganti che gli amanti di Erbologia – si, certo, solo loro – ricorderanno senza dubbio. Esperto di pianeti e di come farli girare alla velocità di un bolide scagliato da Seth Lucky, il signorino mio cugino che ha capito come riuscire a corrompermi – quelle rare volte che gli capita – è riuscito non solo a far litigare e mandare a ca…valcare Marte con Venere e Plutone con Nettuno, ma con chissà quale intervento planetario misto ad una congiunzione astrale ed uno scontro sotto il segno del Capricorno, mi ha persino convinto a dare il mio benestare per permettere a Rebby sono una corvonero che si salva MacMillan di entrare a far parte della redazione. E della sua vita. E della mia vita. Insomma, se non è da oscar uno che riesce a convincere stelle e pianeti per farmi cambiare idea, chi altri dovrebbe meritarlo? Per la fornitura di biscotti allo zenzero manda pure in dormitorio, Campione.

Premio Due Cuori e una prendiappunti

Non li ho separati neanche in questo singolare pezzo che sto scrivendo, incredibile. E' come se questi due esserini scriventi siano in realtà un unico soggetto pensante e parlante, almeno quando si trovano insieme in redazione. E se nel trafiletto qua accanto ho parlato di Luys, secondo voi chi mai potrebbe aggiudicarsi un premio in cui la fa da padrona la parola "cuori"? Perspicaci! Non si tratta della sottoscritta, avete già eliminato uno degli scribacchini e ve ne resterebbero solo… tanti altri, se non fosse che mi sento magnanima – e non ho voglia di allungare il succo di zucca – quindi si, non è Harriet (a meno che i cuori non siano composti da pellicola) e non è neppure Rob, anche se le iniziali sono le stesse di Rebby MacMillan, complice del Prefetto Grifondoro nello stilare l'oroscopo dopo dosi massicce di Intruglio Confondente e Bevanda della Pace. E lasciatemi credere che sia veramente ciò che accade, così potrò spiegare a me stessa come ho fatto ad acconsentire all'ingresso in redazione di una che  ha esordito in rubrica dedicandomi questo oroscopo: Già vi vedo a saltellare e rincorrere gente random per i corridoi, strillando tipo “GREGOR, GREGOR! HEY GREGOR, HEY, HEY, HEY GREGOR! GREG, CIAO GREG, HEY….!” e ha concluso bellamente buttando fuori Devon Laury dall'occuparsi delle vignette – ha altre caricature umane cui dedicarsi – per disegnarmi sorridente a cavallo di un arcobaleno. No, mi sa che devo cambiare idea e levare il premio in questione per attribuirlo a me medesima. O persino alle professoresse Mystes e Welkentosk che di cuori avrebbero biso… dicevo? Ah, si. E "l’Acquario è quello fortunato. Senza Anne questo segno non sarebbe quello che è ora e anche le stelle lo sanno, vista l’immensa quantità di fortuna che vi è toccata"  non cambia le cose, sia chiaro.

 

Premio Orecchie Oblunghe

Più comunemente noto come POO…i mi spiegherete da chi è partita la genialissima idea di introdurre un soggetto di questo spessore all'interno de La Voce, ma per prima cosa parliamo del premio in sè che non ha niente a che fare con la sola parola che conoscono quelli che pasticciano pergamene con disegni di pennuti neri: gossip. Sia ben ben chiaro: nel mio giornale non si parla di gossip, siamo degli scribacchini seri che preferiscono altri argomenti piuttosto che le cotte adolescenziali di Rosalie Kole o Jackie MacGregor (dicono si sia presa una cotta per un Camuflone, ma forse era Adam Wilson). Questo premio potrebbe avere anche la stessa sigla e chiamarsi Premio Osservatore Obliato, visto il quantitativo di fantasia con cui il suo unico detentore – Joe il mio spessore è dato dagli occhiali Condor – ha scritto un controeditoriale faunistico incentrato sull'uccellino che vive all'interno della sua testa e gli suggerisce delle frasi epocali e profonde almeno quanto le poesie inviate alla pseudo concorrenza, cioè meno del bicchiere di succo di zucca in cui annegate. Per chi avesse dimenticato ricordo quel Ripartiamo da Devon. Lui si fa fare i grattini dal tizio russo che è amico di Vassil che "chiacchiera" con la Burton che è la cugina di Luys -possoarrabbiarmiancheio – Thingread, che è sempre e comunque il pomodoro sulla pizza di Rebby che sparge amore e parla con fragoloni e ranocchi giganti insieme ad Elle che ancora è un po' restia a parlare con il sottoscritto e io non so ancora perché.  Perchè sei pazzo, Condor, te lo spiego io perchè. POO, appunto. Puoi Operarti Ora, tanto la scuola sta finendo grazie a Salazar!

Premio Intruglio

Mi rendo conto di come avrei potuto trovare altri svariati nomi per questo premio così prestigioso che… no, andiamo! Non riuscirei a darla a bere neppure a quel credulone di Brossbauer o ai suoi amichetti Wade e Grover. Questo premio ha il significato letterale che si dà solitamente al termine. Cosa vi fa venire in mente la parola intruglio? Qualcosa di indefinito che cerca di mischiare le rune per ottenere scopi improbabili ed impossibili. Si, esattamente quello che cerca di fare Luthien Melwasul ogni volta che prova a convincervi di essere un'innocua ragazzina silenziosa e tanto altruista, come no. Dall'alto del mio essere un brutto mostro con la faccia orripilante (ho scomodato persino una citazione articolistica) la scelta dello scribacchino che corrisponde a queste caratteristiche è stata, come dire, semplice come vincere un duello e non potevo che assegnare un oscar del genere a Frederic Stevens. Ricordate, si? E' quell'esserino che si diverte a nominarmi così tante volte nei suoi pezzi che l'anno prossimo – quando non potrò nascondere le teste dei suoi pupazzi – saranno più o meno di tre righe, sempre che il suo amore per me non continui anche quando leggerò La Voce comodamente lontana da qui.  Ho conosciuto anche il gemello dello scribacchino, sapete? Ho voluto farmi intervistare per rendere l'ultimo numero dell'Ego passabile di pubblicazione. Quanto al caro zucchero salino posso solo dire che con le sue rubriche inventate di sana pianta, le sue teorie sulla fine di Hogwarts e le interviste… singolari (nel senso che il protagonista è solo lui) chi altro poteva accettare avere un premio del genere?

 

Premio Tuttofare 2067-2068

Ogni anno che ho trascorso all'interno di questa redazione ho tenuto sempre conto di chi fosse lo scribacchino in grado di variare maggiormente tra una sezione e l'altra del giornale. Mi sento una buona tuttofare, fate largo alla mia mancata modestia. Devo ammettere, però, che solo quest'anno mi è capitato di dover condividere questa "nomea" con qualcuno che lascerà il castello insieme a me. Ciao, Robert McReady, questo premio è tutto per te, anche se ti lagni quando ti tolgono lo sport da sotto il naso per lasciare che un'ex studentessa come Bianca McTroy dica la sua su qualche partita del campionato di Hogwarts. Durante l'anno scolastico che si è ormai chiuso, il settimino Serpeverde ha scritto di sport come solo lui sa fare – piaccia o meno – e ha affrontato articoli di cronaca come quello della muffa assassina di cui non si è saputo più nulla… un momento! E se fosse stato proprio per la stranezza dell'articolista che ne ha parlato? Pensateci un attimo. Robert lascia da parte lo sport – solo per qualche numero, non ti far venire un coccolone – e di cosa si mette a scrivere quelle rare volte che succede? Di strane gare in cui bisogna schivare una pozione per garantirsi un posto sicuro dopo la morte, di una muffa in grado di succhiar via tutta la linfa vitale della vegetazione facendola – strano eh? – morire e di una lezione della Graveyard… e non serve che specifichi oltre, non è vero? Se poi in uno di questi articoli ha dichiarato di voler far ingoiare qualche pergamena a Law durante il sonno il quadro – non quel quadro – direi che è completo. Rob, porti sfi…ducia nel prossimo che, non reggendo il confronto con te, si deve per forza gettare tra le braccia della nera signora. No, Seb, non è una nuova ragazza dark in giro per i corridoi.

Premio Illuso

Questo premio se lo son conteso in almeno uno due tre quattro… sei, mi sa. Se i miei conti non sono sbagliati, ovviamente. Voi non immaginate, infatti, quanto è divertente istruttivo avere un sacro baule in redazione, soprattutto quando hai a che fare con diversi soggetti che si illudono di poterlo evitare per poi essere i primi a finirci. Ho scoperto che durante l'anno c'è stato un piccolo gioco di parti che ha coinvolto Tequila ed il vincitore di questo premio, l'unico ed il solo Philip recidivo Noreal. In questo gioco – complimenti alla terzina per l'inventiva dimostrata – Tequila avrebbe dovuto far tintinnare i suoi mille braccialetti per avvisare Noreal del mio arrivo e lui si sarebbe dovuto nascondere nello spazio che c'è tra la parete e la pressa… peccato che la rosso-oro abbia optato per far tante di quelle finte che… sono andate a segno ogni volta, ovvio.  Altrimenti che Premio Illuso sarebbe? Certo, non si può conferire un premio solo per questa ragione, altrimenti dovrei citare chiunque sia passato da quel baule e, credetemi, vi stupireste della capienza che ha. Ciò che fa di Noreal l'illuso per eccellenza, quindi, è anche il genere di articoli che ha prediletto per tutto l'anno scolastico, esclusa la monotonia del FantaQuidditch. Vediamo un po'… regali di Natale, storia di San Patrizio e della tradizione che vi è legata – come se fosse questo ad essere importante – e persino una romantica – certo – versione di articolo itinerante a bordo dell'Hogwarts Express con quell'altra scribacchina felice di vivere anche se le è appena passata sopra una carovana di Erumpent a spasso per il castello. Aggiungete l'idea che esistano degli eroi e avrete il dipinto perfetto dell'illuso di turno. Cattiva, Anne, cattiva. Non si rovinano i sogni dei marmocchi.

 

Style Prize

Vi hanno sempre fatto credere che i momenti di panico nella redazione de La Voce degli Studenti siano stati causati dalla sottoscritta, lo so. E mi sono prestata a tutto questo perchè in fondo è del tutto coerente con il mio modo di essere e di fare. Due codette impertinenti ed una passione smodata per il colore rosso, ecco la responsabile, in realtà. E visto che, per quanto mi riguarda, ho smesso di farmi le codette a otto anni ed il rosso non si addice alla mia salute mentale… no, direi che per una volta non sono io la maggiore responsabile del fuggi fuggi dallo stanzino. Il merito di disillusioni flash, nascondigli scavati nel pavimento o cercando di confondersi con le gigantografie dei giocatori dei Kestrels che i gemelli hanno affisso in redazione va completamente a Gwendolyn Hywel, la nostra preziosa impaginatrice. E con preziosa intendo nel vero senso della parola. Gli scribacchini preferiscono pagarsi a vicenda per cercare alibi che reggano alla fatidica domanda che si ripresenta puntuale ogni mese: avete qualche idea per sistemare gli articoli in modo più natalizio, pasqualizio, novizio… novizio? Non fraintendetemi. In questo giornale siamo abituati a dare tutti una mano per la realizzazione finale, ma quando Gwen – e talvolta anche Harriet – iniziano a nominare cose come grigio ardesia o color uova di pettirosso penso che la mente della maggior parte di noi sia poco elastica nel comprendere che si parla di una sorta di celeste. No. Ho appena commesso l'errore tipico che scatena l'usuale reazione da sguardo Gwendolyniano: se è celeste non è color uova di pettirosso, annuite e muti ve lo dico per esperienza. Che poi si tratta in effetti dell'unico premio che dovrebbe essere assegnato per davvero visto il gran bel risultato che è stato sotto i vostri occhi ogni mese quindi… beh si, dai, grazie miss codette. 

Premio Tic

A volte mi chiedo come ho fatto a non accorgermene in tempo e mi rammarico tremendamente perchè magari con un intervento tempestivo e repentino si sarebbe potuto evitare che questa patologia arrivasse sino all'ultimo stadio, ormai irrecuperabile. Sto parlando del tic nervoso che si impossessa continuamente di Sebastian Waleystock, piacente settimino che ha sbaragliato tutta la concorrenza candidata per questo premio. La manifestazione di tale tic – da cui deriva il nome stesso dell'oscar in questione – inizia come un leggero abbassarsi della palpebra in modo simile ad un occhiolino, in effetti, sfociando nella forma più grave ogni volta che il Grifondoro si trova davanti una giovane fanciulla di sesso femminile. Voi direte: sono anche pluffe sue, a noi che importa? E lo so, avreste anche ragione da vendere se non fosse che a) probabilmente siete tra quelle che fingono un malore al passaggio di Seb per poi rendervi conto che è in mia compagnia e non vi degnerà di uno sguardo e… b) ho controllato e non siete alle mie spalle mentre scrivo quindi posso continuare senza problemi. Parliamo quindi degli articoli scelti da Sebastian. Come esordio ha scelto di parlare dell'Occhiosserva e già questo ci sta con la patologia che ha sviluppato. In seguito la sua attenzione si è spostata su un probabile ipotetico svitato quinto fondatore, sintomo evidente di come non ne possa più della malattia che lo perseguita e voglia trovare asilo altrove, fosse anche in una casata immaginaria. Tutto questo è stato poi farcito da un'intervista ad Alice Darcy in cui ha affermato che se Anne mi licenziasse sarebbe nei casini. Mi verrebbe da chiedere perchè mai, ma visto che ormai sono passati dei mesi, mi limiterò a dire solo una cosa: Seb, smetti di ammiccare ad ogni essere femminile che respira, per Salazar! Firmato: tutta la scuola.

 

Premio Zitella

Ritira il premio An… si, vi piacerebbe. Malgrado sia una che definireste forever alone o talmente acida che neppure uno yogurt mi farebbe compagnia, l'oscar in questione non me lo prenderò io, quanto l'esemplare di scribacchina che più di chiunque – persino di Sebastian, per intenderci – ha mostrato una sfacciata inclinazione nel cercare ogni modo possibile per accalappiare qualcuno. Sia uno studente di Hogwarts, un crucco o… no, i francesi non hanno bipedi maschili tra loro, solo oche e muti. O ibridi come la LeChat. Se siete delle brave ragazzine che un giorno sperano di sposarsi – magari con un mago che ha trovato il modo di evocare del vil denaro – le vostre mamme vi avranno detto che un uo… un rag… un essere che rutta, osserva i suoi muscoli o afferma di non piangere mai, in genere si prende per la gola. Ed indovinate chi ha sfruttato uno dei consigli più vecchi del mondo? Dorothy Milford, la cuoca della redazione. Ho una mia teoria riguardo alla simpatica rompi uova che ci ritroviamo nello stanzino – mi hai sottratto i dolci su consiglio di Ginny, maledetta –  e la rubrica che ha scelto, del resto non nasconde il suo interesse per Gregor Darsel e che l'ex Capitano Grifondoro sia una buona forchetta lo sa anche la strega orba. Insomma, altro che essere obbligata a scrivere le ricette! Quando, infatti, la cara Dorothy si è resa conto che l'assistente di Incantesimi ha perso la trippa – si chiama così, Greg – non potendo lasciare la rubrica senza un motivo valido, ha ben pensato di cercare marito in altro modo e quindi… SBAM! Cucina franScese, cucina crucca, cosa mangiano a Durmstrang, ma le delegazioni straniere mangiano? e altri pezzi incentrati su questo interessante filone, il tutto condito da abili frecciatine come la concorrenza a san Valentino o il patriottismo di San Patrizio. Magari qualcuno dovrebbe dirle che Darsel non è irlandese ed è "scappato" da Durmstrang a suo tempo… 

Pignola Prize

Beh, giunti a questo momento mi auguro che siate almeno un po' scaltri da andare per esclusione, anche perchè converrete che mancano ormai ben pochi nomi da fare. Il premio pignola della redazione potrebbe essere ambito come no, dipende da chi lo riceve. A me non dispiacerebbe, se non altro perchè significa che non sfugge niente all'attenzione della scribacchina che l'ha guadagnato. Qualcun altro, del resto, potrebbe anche prenderlo come un messaggio nascosto che sottolinea la pesantezza degli articoli che si sono scritti. Punti di vista. Per quanto mi riguarda penso che la giornalista de La Voce cui ho deciso di assegnare questo premio sia abbastanza furba da cogliere solo la prima motivazione del discorso. E magari evitare di leggere la parte in cui le ho dato dell'abbronzata artificiale. Sto parlando ovviamente di Vega Rushton, Serpeverde se proprio lo devo ricordare. Nel corso dell'anno scolastico la promettente ragazzina – Harriet sai a chi rivolgerti il prossimo anno – si è occupata con serietà e dedizione di argomenti generalmente ostici per chi vuole assicurarsi di calamitare l'attenzione dei lettori. L'apertura al pubblico della Fondazione Sabu o l'aggressione ad un membro del Ministero della Magia per una vecchia storia, sono solo alcuni dei pezzi che possono stare sotto questa categoria, in effetti. E poi… dai, ci avete creduto sul serio? Davvero pensate che il premio pignola sia dovuto a questo e non al fatto che ha scrostato Dorothy dalle cucine per puntare il dito chirurgicamente contro ogni studente di questa scuola che ha guadagnato o – soprattutto – perso qualche punto? O per quando ha deciso di mettere sotto un Lumos Maxima la trasfigurazione che ha portato alcuni studenti a diventare degli animali? Ecco, provate a vederla in quest'ottica e comprenderete molto meglio il senso più profondo di un premio del genere. E anche di ciò che vi aspetta in futuro, magari. 

 

Premio Poltrona

In questo posto ogni tanto mi perdo, sembra un paradosso visto che non è di certo spazioso come la Sala Grande, ma è così. Ad esempio, ho scoperto solo ora che ci sono due esseri dotati ancora di mani per scrivere che invece si sono limitati a qualcosa come due articoli durante tutto l'anno scolastico. Probabilmente si tratta di una sottospecie di tecnica per evitare di passare i pomeriggi a chiedere di poter uscire dal sacro baule, ma questo non cambia il fatto che hanno poltrito, loro che non avevano di certo i M.A.G.O. da sostenere, per dire. I signorini in questione sono Leonard Wright e Jeremy Claythorne e si, le famiglie possono essere tranquillizzate: sono ancora vivi; per poco ma sono vivi, anche se potrei cambiare idea prima dell'uscita di quest'ultimo numero e fare un'ulteriore sorpresa. A loro. Con una bella scia rossa che parte dalla mia dodici pollici e mezzo.

Premio Nebbia

Fermi tutti! Da quando in redazione esiste un individuo che si chiama Davis Dacbon che mi osserva ogni due minuti e mezzo perchè continuo a fissarlo visto che c'è un articolo a suo nome nel giornale di questo mese ed io non sapevo neppure che fosse uno scribacchino? Sia chiaro, ho controllato tutti i numeri di quest'anno e a meno che il suddetto coso non sia stato in infermeria per una gravissima forma di mano morta – non mi interessa in che senso – o non sia stato messo ad allenare lo Shadem della prima prova del Torneo Tre Grami… qualcuno dovrà spiegarmi dove si è nascosto in questi mesi e soprattutto perchè non ha trovato almeno due secondi per scrivere il suo necrologio. L'avrei pubblicato senza alcun problema, scomodando anche l'ex assistente di Difesa per rendergli omaggio come si deve. E fatelo smettere di chiedermi se voglio dei Quiddibiscuits!

 

Brilliant Prize

Nonostante Frederic e la sua rappresentazione di me medesima in procinto di far fuori l'ennesimo orsacchiotto cui si era affezionato, credo di poter dire che questo posto mi mancherà, a ben vedere e nonostante abbia messo a dura prova la mia pazienza così come la mia passione per lo scrivere. In qualche modo, però, ci sono riuscita. In qualche modo sono arrivata alla fine di questo tributo – suvvia, levate quei bronci – mostrando ai lettori che hanno sfogliato La Voce degli Studenti per un intero anno scolastico, chi si cela dietro ogni singolo articolo che li ha fatti sorridere o indignare. Che li ha fatti magari riflettere tenendo loro compagnia. E non potevo chiudere questa rassegna di finti oscar (i babbani li fanno per davvero usando una specie di statuetta color oro a forma di uomo, son strani) senza assegnare il Brilliant Prize, un nome dato non a caso, ovviamente. Per mesi Michael Cerfield ha fatto del suo stay brilliant lo slogan con cui chiudere ogni editoriale. Per mesi ha cercato di far filtrare il messaggio secondo cui i brillanti sono loro perchè si tratta di un aggettivo che può andare a braccetto solo con i figli di Cosetta. Continuo a credere che non sia questa la cosa più importante che un mago deve tenere a mente tanto da farne il proprio stile di vita, ma se Bubby insiste mi toccherà smentirlo ancora una volta, lustrando la mia pelle di serpente nel sottolineare come sono inconfutabilmente io la più brillante del reame. Ho avuto la redazione migliore – non vi illudete, la wiamerata la pagherete comunque – i pezzi di cronaca più ricercati, i Tornei descritti come si deve senza piagnistei nascosti perchè i brillanti figli di Cosetta si devono accontentare solo della coppetta del Quidditch, per non parlare delle fotografie più particolari e dell'impaginazione migliore. Come? Sto usando questo spazio per auto esaltarmi? Si, può essere, anzi direi che è proprio così. Ma la differenza sta nel fatto che io, a differenza di qualcun altro, me lo posso permettere perchè – sempre io – lascio il mio ruolo di Caporedattrice a testa alta e con la consapevolezza che nè Becket e neppure Michael sono stati in grado di reggere il confronto. E per chi sta pensando che l'anno prossimo sarà più semplice… non vi illudete. Li ho allenati bene, questi scribacchini qui. 

Anne vi tengo d'occhio Burton

By Anne Burton | giugno 9, 2012 - 5:10 pm - Posted in Giugno 2068

C'è voglia di viaggiare. Le vacanze sono alle porte e se riuscirete ad affrontare in maniera decente questi esami potreste magari corrompere con una buona pagella i vostri genitori e convincerli a scucire qualche galeone in più del solito per una vacanza coi fiocchi.

Che siate fan della spiaggia o della montagna, poco importa. Quello che conta è rilassarsi ed immergersi appieno dentro se stessi. Se siete persone indecise e non sapete mai dove andare, la nostra proposta per quest'anno è quella che definirei vacanza a sorpresa. Partenza da Oklahoma City, Stati Uniti. Nella calda stagione estiva i tornado non si risparmiano e puntuali come l'Hogwarts Express, fanno la loro comparsa nelle zone rurali intorno alla cittadina, causando panico e distruzione. Certo, questi babbani attaccati ai beni materiali ed alla loro, come possiamo dire, condizione inferiore, per ricostruire una casa ci mettono mesi. Dunque non possono concentrarsi esclusivamente sulla bellezza e la potenza di questa meraviglia della natura. Consigliati abiti comodi come pantaloni lunghi in cotone resistente ed una maglia leggera. Da portare con voi sicuramente uno zaino con degli spallacci resistenti. Al momento opportuno, al manifestarsi del tornado, prendete la rincorsa e – puntandolo – gettatevici dentro. Lasciatevi andare alla corrente e seguitene il flusso. In men che non si dica sarete spazzati via e mandati da qualche parte del globo. In questo modo sarà il tornado a scegliere per voi e potrete inziare le vostre vacanze a sorpresa senza perdervi in decisioni. Dedicato ai più avventurosi.

Se invece cercate relax e pace in un clima fresco con vista mozzafiato, il nuovo (ma già famoso) chalet La capanna dello zio Yeti è quello che fa al caso vostro. La famosa creatura, ritiratasi a vita privata dopo i tragici avvenimenti che hanno scosso il mondo magico nel XIX secolo, ha deciso infatti di entrare in affari. "Sono sempre maggiori i maghi e le streghe che vogliono concedersi un riposo completo e la nostra azienda è pronta a soddisfare queste richieste a tutto tondo" commenta il signor Abominevole alla prendiappunti di Viaggi&Trip. "Siamo lieti di fornire i comfort più elevati ed una qualità senza pari. Sauna, bagno turco, escursioni, aria pulita, sono solo poche delle tante caratteristiche che ci differenziano dalla concorrenza" sicuro del successo della struttura, Mister Yeti mostra le stanze, ognuna con camino privato, vasca da bagno e letti a baldacchino. "Consigliamo questa vacanza a coloro che sono stufi delle solite mete e cercano qualcosa di veramente nuovo ed esclusivo. Senza rinunciare a comfort e classe. Dirigo un'azienda seria, eheheheh" continua in questo modo la sua pseudo intervista ridacchiando mentre accompagna l'inviato in un tour della magione. "Abilmente celata alla vista babbana non gradita, lo chalet rappresenta un punto di riferimento per il nuovo concetto di vacanza. Le escursioni sono difficili, ma una nostra guida esperta accompagna i più volenterosi per ripidi pendii trasformando una difficile scalata in una piacevole passeggiata. Solo i migliori sherpa sono stati scelti per questo incarico. Ci tengo alla qualità" sottolinea, da ultimo, il proprietario. Ed è il legno a farla da padrone in questo chalet arredato con gusto in uno stile accogliente e country. "Mia moglie ha sempre cercato di spingermi a fare qualcosa di concreto, a non buttare via il mio talento. Così abbiamo tirato su dal nulla questo angolo di paradiso per viaggiatori che vogliono farsi incantare dalla natura incontaminata. Coniugi e genitori babbani sono i benvenuti, a patto di avere una mente aperta, ehehehehe" questo è ciò che riporta l'articolo della rivista mentre il proprietario dello chalet presenta alcuni ospiti. "Loro sono Franz e Clarissa VonSchusterfrugendosterlitsksfon, dal Belgio" gli stessi riportati nella foto accanto che, dopo aver fatto la conoscenza del giornalista in questione, gli hanno fornito un feedback sulla loro vacanza. "Magnifica aria, si respira a pieni polmoni vero ossigeno. Certo, le temperature sono rigide… ma se non siamo noi maghi ad affrontare questi climi, chi lo farà, dei babbani?" quella di Franz voleva di certo essere una battuta , sebbene corretta dalla moglie – Clarissa – che ha tenuto a sottolineare la conquista dell'Everest da parte di un certo babbano di nome Edmund Hillary già nel 1953. Scioccato per la scoperta Franz sembra che si sia dileguato per tornare alla sua stanza bofonchiando qualcosa sulla testardaggine degli uomini. "Non dategli peso, mio marito crede che noi babbani non siamo in grado di fare niente perché privi di magia" questo è ciò che ha aggiunto Clarissa scuotendo il capo per poi salutare. "La capanna dello zio Yeti è un luogo sacro dove il turista ha la precedenza e la soddisfazione del cliente è il nostro punto di partenza" è quindi la perfetta sintesi e conclusione di Mr Yeti sulla sua attività.

Per coloro che amano il mare, infine, la scelta obbligata è Acapulco, costa pacifica del Messico. La città pullula di babbani e questo potrà forse rendere un po' complicato adattarsi a ritmi di vita diversi dal vostro. Ma una volta immersi nelle acque della baia capirete che ne è valsa la pena. Per chi volesse provare l'ebrezza del surf (aggeggio babbano a forma di osso di seppia che serve ad muoversi sulle onde) consigliamo una muta e la spiaggia di Revolcadero. E' famosa per le onde alte e lì troverete di certo un buon numero di cosiddetti surfisti, biondi mascelloni dai denti bianchi e l'abbronzatura perenne, intenti a sfoggiare muscoli sul bagnasciuga sorridendo a qualsiasi essere di genere femminile che li si palesa davanti. I nomi più gettonati per questa razza sono Sebastian Kevin, Sean, Dustin e Jacob. Se cercate frivolezze nel settore sentimentale ed una tartaruga che non necessita di nutrimento e cure costanti, questi soggetti fanno per voi. Di tutt'altro avviso è Condesa, luogo frequentato più per i punti di ritrovo come chioschi a bordo spiaggia che per l'acqua cristallina. Un viavai continuo di persone sia di giorno che di notte, ristoranti e tipiche cantine messicane sempre pieni di turisti ed avventori del luogo, vita mondana e sicuro chiacchiericcio di poche pretese. E' la zona della baia più modaiola, dove le feste sono all'ordine del giorno… e della notte! Se invece il leitmotiv della vostra permanenza è il romanticismo ed una vacanza di coppia, apprezzerete sicuramente la zona di Pie de la Cuesta, spiaggia apprezzata per i tramonti mozzafiato e la tranquillità della zona. I turisti sono benvisti e l'alto numero di persone che cercano soltanto tintarella e relax rende questo luogo una piacevole oasi di pace ai confini di una città sempre in movimento.

Città d'arte ed in passato fulcro di una forte e numerosa comunità magica, Sebenico - in Croazia – rappresenta il giusto compromesso per chi cerca riposo, ma non vuol rinunciare alla cultura ed alla scoperta della storia. Prima fra tutte come attrazione troviamo la Fortezza di San Michele. Costruita nel Medioevo, apparteneva a Dimitry Karayan, potente stregone del XIV secolo, nonché barone ungherese che riportò sotto la bandiera della sua terra natia la città strappandola al governo della Repubblica di Venezia. Il suo esercito personale, formato da umili pastori e contadini del luogo, spinse le truppe fino al confine tanto da guadagnarsi la fama ed il rispetto delle città vicine. Una missiva del Ministero della Magia Ungherese gli intimò di lasciare ai babbani la loro guerra e di non intervenire più con l'uso della magia in questioni politiche che non lo riguardavano, pena l'annullamento dei privilegi e la revoca dello stato di nobiltà della sua Casata. Risultava infatti inverosimile agli occhi dei babbani che una manciata di pastori potesse sconfiggere dei professionisti della guerra. Karayan, dapprima contrario a questo provvedimento, seguì l'ordine del Ministero della Magia ed accettò. Dopo la disfatta dell'esercito nel 1412, quindi, Karayan si rifugiò nel castello ma da lì cerco comunque di radunare forze fresche per combattere nuovamente contro l'esercito italiano se non fosse che un'altra missiva richiedeva i servigi di Karayan a Budapest e del Barone non si seppe più nulla. Quello che rimane di lui è la Fortezza di San Michele, capolavoro architettonico e meta per turisti sia babbani che magici (ovviamente per motivi diversi). Caratteristico è il Porto di Sebenico, ricco di colori e profumi mentre il mercato del pesce che si tiene ogni mercoledì mattina offre tutto l'occorrente per una grigliata da leccarsi i baffi. Danze e sagre di paese nel periodo estivo sono frequenti e peculiare è l'ospitalità dei cittadini che trovano nel turismo una fonte di guadagno importante. Questo genere di vacanza è quindi consigliato a coloro che non riescono a spegnere il cervello, neppure in vacanza. 

Davis Dacbon