Per voi lettori è semplice, vi basta leggere un articolo e valutarlo spesso senza tener conto di chi lo scrive o perchè. Ripeto, per voi è semplice. Io scriverò certamente il pezzo più acido del giornale, Margareth sarà quella pronta a giustificare chiunque, i Muldoon vi strapperanno un sorriso anche se diranno che siete interessanti quanto l'osservazione dello stile di vita di un vermicolo e gli articoli di sport… non sono neanche certa che i maschietti tra voi osservino davvero la firma in calce ad un articolo di Quidditch, tanto per dirne una. Beh, per me è diverso, capirete bene. Ho avuto gli scribacchini sotto gli occhi – qualche volta anche sotto la scrivania, dettagli – per un intero anno e, nonostante qualche wiamerata di troppo, riconoscerei un loro articolo tra mille, non che sia sempre un bene eh, anzi. Il fatto è che, tranne rare eccezioni, ognuno di loro ha una particolare tendenza che – per comportamento o articoli – li rende di certo protagonisti della prima e forse unica edizione dei VociOscar o, per quelli che disegnano lettere per la finta concorrenza, oscar de La Voce degli Studenti. Lo so, avrei dovuto fare tutta quella cosa carina di lasciare un'urna da qualche parte per far votare voi studentelli di belle speranze. Lo so, sarebbe stato più democratico – credeteci ancora a questa storia – ma, che volete, essendo un numero a sorpresa non potevo certo essere io quella che doveva rovinare tutto, no? Credete anche a questo. La verità è che ho un serpente nello stemma di casata, non ho problemi a prendere decisioni anche al vostro posto e, soprattutto, si tratta dei MIEI scribacchini e potrebbero anche essersi illusi che i miei saluti per loro fossero inclusi in qualche editoriale quindi… Ciao ragazzi! Ripetetemi ancora una volta che vi mancherò come un Epismendo ad una ferita che gronda sangue, vi preeeeego…

 

Premio Imperio D.O.C.

Il primo ad essere premiato – anche una zucca vuota come quella di Sami Medicine potrebbe comprenderlo – è ovviamente il mio Vice oltre che spalla oltre che coetaneo oltre che… Lawrence Owen, quel Serpeverde senza puffskein sulla lingua che non si è mai perso in chiacchiere nel momento in cui ha dovuto deridere molti di voi analizzando i messaggi lasciati nelle diverse bacheche o paragonandovi anche in modo irriverente a qualche studente più piccolo. La sua tendenza annuale? L'arte del ricopiare messaggi o dichiarazioni da inserire nelle interviste che il masochismo dei pennuti ha voluto per lui. O l'abile macchinar oscuro nel presentare un articolo firmato con uno pseudonimo che ha animato il pre Torneo Tre Maghi. Con simili premesse mi sembra quindi necessario conferire al settimino Serpeverde il Premio Imperio, soprattutto per aver agito con lo stesso stile di tale Maledizione Senza Perdono: ordinando. Fate memoria: quanti tra voi, dopo esser stati presi per i fondelli magici su InterLawquiamo, hanno pensato bene di contenersi nello scrivere trollate? Nessuno o quasi. Pensate sia dovuto al fatto che siamo in una comunità magica in cui non ci sono censure e ognuno è libero di appendere in bacheca anche le proprie mutande? (Seb, sto scherzando, non lo fare sul serio) Ovviamente… no. E' tutto merito di Law e della sua influenza imperiale. Perchè non è lui quello che deride gratuitamente, ma siete sempre stati voi a dargliene modo. Imperio D.O.C, appunto. Dove l'Ostinazione è Controllata, per chi non avesse capito la sigletta.

Premio Riddikulus

Immagino che come prima cosa debba chiarire che questo premio non indica la persona più ridicola della redazione – sarebbe stato un oscar formato famiglia, in quel caso – quanto la scribacchina che più di chiunque altro ha saputo ridicolizzare senza essere palesemente sprezzante come la sottoscritta. O lasciandovi con il dubbio delle proprie dichiarazioni o pareri. Harriet faccio outing Mayfair, sto chiaramente parlando di lei e la spiegazione a tale premio – guadagnato nettamente sul campo e sbaragliando la concorrenza – potrebbe anche fermarsi all'elenco di tutte le pose assurde ed improbabili con cui ha deliziato le mie corde voc… la redazione in questi mesi. E di scatti memorabili ce ne sono eccome, dalle mille Burton a quella volta in cui un globo di luce ha regalato un'abbronzatura fuori stagione a Vega. Ah no, lei è già abbronzata di suo. Ad ogni modo, non per la sola fotografia è giunto questo premio, anzi.  I pettegolezzi dell'Eco staranno anche bene in prosa – l'articolo in rima è decisamente un'altra cosa… lo ricordate, non è vero? Risale ad Ottobre ed è uno dei controeditoriali con più sagacia che io possa rimembrare, sarà che in genere mi fanno dannare. Oh Salazar! Per aver nominato l'hobby della sestina fantasiosa ora non riesco a chiudere il pezzo in prosa. Tra gatti gonfiati ad arte ed un coro musicale che è tutta una cosa a parte, non posso di certo biasimare il suo neanche tanto velato modo di sentenziare. Per questo il premio che di solito i Mollicci scaccia, desiderando che l'anno prossimo vi faccia perdere ancora un po' la faccia. 

 

Premio Bacchetta Facile

Questo premio è di facile attribuzione anche solo leggendo il nome che porta. No, tranquilli, non è uno di quei momenti di autocelebrazione che mi concedo ogni tanto e a ben vedere non riguarda neanche qualcuno che sfodera il catalizzatore ad ogni passo per sentirsi il grinzafico del reame. In quest'ultimo anno da Caporedattrice, però, ho notato che c'è stata una scribacchina che le ha date di santa ragione – nei limiti del possibile e niente di fisico, rassicuriamo i professori per il suo voto in condotta – in quasi tutti gli articoli che ha scritto. Avete capito bene che si tratta di… no, non può essere la Lowenn, andiamo! Anche se ci siete quasi visto che è stata la sua dolce – come solo una Serpeverde può esserlo – metà nel dar cronaca di tutto il Tre Maghi. Giselle Lanfrad, chi altri se non la quintina verde-argento? Lo so che siete stupiti almeno quanto Theresa Williams nell'aver di nuovo il suo corpo ed aspetto, ma collegate per un momento gli articoli affrontati da Giselle e capirete. Resoconto delle gare di Pozioni. Resoconto delle prove del Tre Maghi. Resoconto dei pesci d'Aprile. Resoconto dei bolidacci vostri e di quello che farete tra sei anni… se escludiamo che si tratti di un demone stalker – ho provato a farle seguire due conversazioni in due stanze diverse e non ci riesce – la sola alternativa che resta è che sia una bacchettona di quelle peggiori! Anzi, vi confesso che secondo me avrebbe anche voluto scipparmi la cronaca dei Tornei di Duello, giusto perchè le era sfuggito qualche studente da stroncare. Per confondere il succo di zucca, se non altro, ha cercato di intervistare Fehr e Bitterlich… e sapete che ha detto loro? E` effettivamente curioso che due stranieri siano riusciti a risolvere la griglia ancor prima di uno studente di Hogwarts stesso. Come volevasi dimostrare.

Premio Macedonia

Questa non potete proprio sbagliarla! E' il trafiletto accanto a quello di Giselle – e già questo vuol dire molto – e poi basta leggere il nome del premio per comprendere che si tratta della futura Capor… Caporedat… di quella che firmerà qualche editoriale l'anno prossimo, conosciuta dai più come Margareth Lowenn, già. Per quanto io voglia illudermi che ci sia ancora qualche studente – escluso tu, quartino sordo – che non sia stato allietato dalle soavi voci di Margareth e Christine Berry che inneggiano con orgoglio al loro essere frutta – de gustibus – non mi aspettavo certo che quest'oscar restasse misterioso sino alla lettura del commento, anche se la sestina rosso-oro se l'è guadagnato perchè, a considerare tutto quello che ha scritto quest'anno, ha fatto davvero una macedonia. Letteralmente. Mostrandosi degna dell'arte dello scippo, ha fregato il commento dei progetti di Trasfigurazione a Giselle (bacchettala, Gis!) e la trattazione di gatti e affini ad Harriet… no! Non riprenderò a scrivere in rima solo per averla nominata, sia chiaro. Non mi avrai, maledizione del parlar a versi, non mi dite che ci siamo già persi! Argh, dicevo… come se già la confusione non bastasse, la scribacchina in questione ha dato qualche spruzzatina di impegno culturale parlando della mia fondazione Sabu cercando anche di inventare una nuova moda per scrivere gli articoli: direttamente sull'Hogwarts Express. Oh, certo, son tutte doti importanti per chi vuole sapersi giostrare come quella il cui nome comparirà su ogni pagina de La Voce, nessuno lo mette in dubbio, ma scrivere qualcosa come ci sono altri studenti che sembrano venir un po' messi in ombra è esclusivamente un vano tentativo di mostrarsi attenta a tutti quanti solo per fare bella figura. Io sono sempre stata meglio di te, ricordalo gnè gnè.

 

Premio Scribacchino dell'Anno

In ogni redazione che si rispetti – sia che si parli della stampa babbana che dei giornali del mondo magico – esiste sempre una figura che viene presa come punto di riferimento, indipendentemente dalla scala gerarchica che ricopre. Ecco, noi de La Voce siamo così avanti che questa figura si è sdoppiata, direttamente, diventando allo stesso tempo il simbolo del giornale, il custode delle chiavi del sacro baule – sempre che qualcuno ci finisca ancora, l'anno prossimo – e l'incaricato della sicurezza degli scribacchini. Questo titolo non arriva di certo a caso come le nomine di Prefetti e Caposcuola, potete ben capire, ma viene conferito a chi, con il suo costante disturb… impegno, si distingue per tutto l'anno scolastico, proponendo articoli innovativi, tagli giornalistici di una certa importanza e tanta tanta sorpresa anche nella scelta dei luoghi in cui trovare ispirazione per i pezzi da pubblicare, quasi dimenticavo di precisarlo. Per la cronaca, comunque, quando ho scritto che questa figura si è sdoppiata… intendevo letteralmente. E quando parlavo di custodi delle chiavi del sacro baule… non avete idea del divertimento che ho provato! Un po' come la volta in cui i vincitori del premio Scribacchino dell'Anno si sono introdotti nella – inserire sinonimo di catapecchia – dell'Emo del Buco. Ho mai detto che nutro una profonda stima per il Direttore di Trasfigurazione Oggi? Ad ogni modo, è chiaro che mi sto riferendo ai gemelli ce li abbiamo solo noi Muldoon, al secolo noti come Sean e Jericho. O Jericho e Sean così non stanno ore a decidere chi dei due sia più importante.  Perchè scribacchini dell'anno, qualcuno tra voi se lo starà domandando di certo. Perchè un vero scribacchino riesce ad insinuarsi dappertutto – partite, spogliatoi, lezioni di anni diversi, sala professori – riportando una cronaca quanto più fedele e legata ai fatti oltre che divenendo ambasciatori del giornale con i nuovi docenti – stregaccoglienza – e commentatori di sport come Parola ad Harriet, no?

Premio P.R. de La Voce

Il bello di passare l'ultimo anno di Hogwarts come Caporedattrice di un giornale è che, quando si decide per un numero a sorpresa, puoi anche dire di voler scrivere settemila articoli tanto sei sicura che la sola che ti guarderà storto inclinando le codette sarà Gwen. Ma tranquilli, questo premio non è per lei, la digressione mi serviva solo per far notare come se volessi potrei scrivere altri cinque articoli criticando ogni scribacchino. Avrei potuto farlo per tutto l'anno, sapete? Ma non sono come voi piccoli traditori che aspettate il momento giusto per pubblicare lettere di Troll di proporzioni uguali ai tomi di Storia della Magia. Allegri, felici e votati ai balli in redazione come Tequila Turner, in realtà la vincitrice di questo oscar, senza alcun dubbio. Per chi conosce un po' di mondo babbano, la sigla P.R. farà venire in mente di certo pubbliche relazioni. Perenne Rumore. Significa questo a dire il vero, nel caso specifico, anche se a vedere gli articoli scritti dalla terzina Grifondoro si potrebbe anche accostare la terminologia babbana. Tranquilli! Se c'è almeno una cosa che Tequila sa fare, oltre alla capoeira, è quella di consigliare locali o punti di ritrovo per elfi sperduti o ancora occasioni per far spendere galeoni facili a chi ne possiede. In una parola? Si è abituata molto rapidamente a certe tendenze inglesi e/o di questa scuola, non c'è dubbio, mettendosi anche al passo coi tempi nell'andare a fare dei sopraluoghi al posto vostro in un locale di Quidditch; se questo non è spirito di dedizione per il giornale scolastico, non so cosa possa esserlo. Si, sono ironica. E si, se fosse solo per questi articoli di certo non avrei speso uno zellino per la Grifondoro… nel senso che non le avrei conferito un premio simile, ovviamente. Le doti di P.R. di Tequila, infatti, si sono fatte vedere soprattutto dietro le quinte, come si suol dire, all'interno della redazione stessa dove ha sempre avuto una parola per tutti gli scribacchini… anche quando la parola in questione iniziava semplicemente per "s" e finiva generalmente per "mamma"

 

Planet Prize

Immagino non ci sia alcun bisogno di descrivere la forma di questo premio, molto simile ad una pluffa che cambia colore ad intermittenza, soprattutto perchè se esistesse sul serio dovrei poi far fronte a tutte le lamentele ed esigenze degli scribacchini ed ideare anche gli altri… provateci voi a decidere che forma dare al Premio Imperio D.O.C. ad esempio. Però vi sembrerà facile anche questa attribuzione di oscar, me lo immagino, e a dire il vero stavolta non saprei neanche come smentirvi visto che l'originale addetto alle carte astrali e divinatorie è sempre stato lo stesso dall'inizio dell'anno scolastico e da lì non si è mai mosso, ma solo perchè il professor Dupret era impegnato a fornirmi tante note di demerito per rendere più frizzante T in condotta, sia chiaro. Resta il fatto, comunque, che Luys Thingread si è occupato esclusivamente della rubrica incentrata sull'oroscopo, tranne per la piccola digressione sui funghi stravaganti che gli amanti di Erbologia – si, certo, solo loro – ricorderanno senza dubbio. Esperto di pianeti e di come farli girare alla velocità di un bolide scagliato da Seth Lucky, il signorino mio cugino che ha capito come riuscire a corrompermi – quelle rare volte che gli capita – è riuscito non solo a far litigare e mandare a ca…valcare Marte con Venere e Plutone con Nettuno, ma con chissà quale intervento planetario misto ad una congiunzione astrale ed uno scontro sotto il segno del Capricorno, mi ha persino convinto a dare il mio benestare per permettere a Rebby sono una corvonero che si salva MacMillan di entrare a far parte della redazione. E della sua vita. E della mia vita. Insomma, se non è da oscar uno che riesce a convincere stelle e pianeti per farmi cambiare idea, chi altri dovrebbe meritarlo? Per la fornitura di biscotti allo zenzero manda pure in dormitorio, Campione.

Premio Due Cuori e una prendiappunti

Non li ho separati neanche in questo singolare pezzo che sto scrivendo, incredibile. E' come se questi due esserini scriventi siano in realtà un unico soggetto pensante e parlante, almeno quando si trovano insieme in redazione. E se nel trafiletto qua accanto ho parlato di Luys, secondo voi chi mai potrebbe aggiudicarsi un premio in cui la fa da padrona la parola "cuori"? Perspicaci! Non si tratta della sottoscritta, avete già eliminato uno degli scribacchini e ve ne resterebbero solo… tanti altri, se non fosse che mi sento magnanima – e non ho voglia di allungare il succo di zucca – quindi si, non è Harriet (a meno che i cuori non siano composti da pellicola) e non è neppure Rob, anche se le iniziali sono le stesse di Rebby MacMillan, complice del Prefetto Grifondoro nello stilare l'oroscopo dopo dosi massicce di Intruglio Confondente e Bevanda della Pace. E lasciatemi credere che sia veramente ciò che accade, così potrò spiegare a me stessa come ho fatto ad acconsentire all'ingresso in redazione di una che  ha esordito in rubrica dedicandomi questo oroscopo: Già vi vedo a saltellare e rincorrere gente random per i corridoi, strillando tipo “GREGOR, GREGOR! HEY GREGOR, HEY, HEY, HEY GREGOR! GREG, CIAO GREG, HEY….!” e ha concluso bellamente buttando fuori Devon Laury dall'occuparsi delle vignette – ha altre caricature umane cui dedicarsi – per disegnarmi sorridente a cavallo di un arcobaleno. No, mi sa che devo cambiare idea e levare il premio in questione per attribuirlo a me medesima. O persino alle professoresse Mystes e Welkentosk che di cuori avrebbero biso… dicevo? Ah, si. E "l’Acquario è quello fortunato. Senza Anne questo segno non sarebbe quello che è ora e anche le stelle lo sanno, vista l’immensa quantità di fortuna che vi è toccata"  non cambia le cose, sia chiaro.

 

Premio Orecchie Oblunghe

Più comunemente noto come POO…i mi spiegherete da chi è partita la genialissima idea di introdurre un soggetto di questo spessore all'interno de La Voce, ma per prima cosa parliamo del premio in sè che non ha niente a che fare con la sola parola che conoscono quelli che pasticciano pergamene con disegni di pennuti neri: gossip. Sia ben ben chiaro: nel mio giornale non si parla di gossip, siamo degli scribacchini seri che preferiscono altri argomenti piuttosto che le cotte adolescenziali di Rosalie Kole o Jackie MacGregor (dicono si sia presa una cotta per un Camuflone, ma forse era Adam Wilson). Questo premio potrebbe avere anche la stessa sigla e chiamarsi Premio Osservatore Obliato, visto il quantitativo di fantasia con cui il suo unico detentore – Joe il mio spessore è dato dagli occhiali Condor – ha scritto un controeditoriale faunistico incentrato sull'uccellino che vive all'interno della sua testa e gli suggerisce delle frasi epocali e profonde almeno quanto le poesie inviate alla pseudo concorrenza, cioè meno del bicchiere di succo di zucca in cui annegate. Per chi avesse dimenticato ricordo quel Ripartiamo da Devon. Lui si fa fare i grattini dal tizio russo che è amico di Vassil che "chiacchiera" con la Burton che è la cugina di Luys -possoarrabbiarmiancheio – Thingread, che è sempre e comunque il pomodoro sulla pizza di Rebby che sparge amore e parla con fragoloni e ranocchi giganti insieme ad Elle che ancora è un po' restia a parlare con il sottoscritto e io non so ancora perché.  Perchè sei pazzo, Condor, te lo spiego io perchè. POO, appunto. Puoi Operarti Ora, tanto la scuola sta finendo grazie a Salazar!

Premio Intruglio

Mi rendo conto di come avrei potuto trovare altri svariati nomi per questo premio così prestigioso che… no, andiamo! Non riuscirei a darla a bere neppure a quel credulone di Brossbauer o ai suoi amichetti Wade e Grover. Questo premio ha il significato letterale che si dà solitamente al termine. Cosa vi fa venire in mente la parola intruglio? Qualcosa di indefinito che cerca di mischiare le rune per ottenere scopi improbabili ed impossibili. Si, esattamente quello che cerca di fare Luthien Melwasul ogni volta che prova a convincervi di essere un'innocua ragazzina silenziosa e tanto altruista, come no. Dall'alto del mio essere un brutto mostro con la faccia orripilante (ho scomodato persino una citazione articolistica) la scelta dello scribacchino che corrisponde a queste caratteristiche è stata, come dire, semplice come vincere un duello e non potevo che assegnare un oscar del genere a Frederic Stevens. Ricordate, si? E' quell'esserino che si diverte a nominarmi così tante volte nei suoi pezzi che l'anno prossimo – quando non potrò nascondere le teste dei suoi pupazzi – saranno più o meno di tre righe, sempre che il suo amore per me non continui anche quando leggerò La Voce comodamente lontana da qui.  Ho conosciuto anche il gemello dello scribacchino, sapete? Ho voluto farmi intervistare per rendere l'ultimo numero dell'Ego passabile di pubblicazione. Quanto al caro zucchero salino posso solo dire che con le sue rubriche inventate di sana pianta, le sue teorie sulla fine di Hogwarts e le interviste… singolari (nel senso che il protagonista è solo lui) chi altro poteva accettare avere un premio del genere?

 

Premio Tuttofare 2067-2068

Ogni anno che ho trascorso all'interno di questa redazione ho tenuto sempre conto di chi fosse lo scribacchino in grado di variare maggiormente tra una sezione e l'altra del giornale. Mi sento una buona tuttofare, fate largo alla mia mancata modestia. Devo ammettere, però, che solo quest'anno mi è capitato di dover condividere questa "nomea" con qualcuno che lascerà il castello insieme a me. Ciao, Robert McReady, questo premio è tutto per te, anche se ti lagni quando ti tolgono lo sport da sotto il naso per lasciare che un'ex studentessa come Bianca McTroy dica la sua su qualche partita del campionato di Hogwarts. Durante l'anno scolastico che si è ormai chiuso, il settimino Serpeverde ha scritto di sport come solo lui sa fare – piaccia o meno – e ha affrontato articoli di cronaca come quello della muffa assassina di cui non si è saputo più nulla… un momento! E se fosse stato proprio per la stranezza dell'articolista che ne ha parlato? Pensateci un attimo. Robert lascia da parte lo sport – solo per qualche numero, non ti far venire un coccolone – e di cosa si mette a scrivere quelle rare volte che succede? Di strane gare in cui bisogna schivare una pozione per garantirsi un posto sicuro dopo la morte, di una muffa in grado di succhiar via tutta la linfa vitale della vegetazione facendola – strano eh? – morire e di una lezione della Graveyard… e non serve che specifichi oltre, non è vero? Se poi in uno di questi articoli ha dichiarato di voler far ingoiare qualche pergamena a Law durante il sonno il quadro – non quel quadro – direi che è completo. Rob, porti sfi…ducia nel prossimo che, non reggendo il confronto con te, si deve per forza gettare tra le braccia della nera signora. No, Seb, non è una nuova ragazza dark in giro per i corridoi.

Premio Illuso

Questo premio se lo son conteso in almeno uno due tre quattro… sei, mi sa. Se i miei conti non sono sbagliati, ovviamente. Voi non immaginate, infatti, quanto è divertente istruttivo avere un sacro baule in redazione, soprattutto quando hai a che fare con diversi soggetti che si illudono di poterlo evitare per poi essere i primi a finirci. Ho scoperto che durante l'anno c'è stato un piccolo gioco di parti che ha coinvolto Tequila ed il vincitore di questo premio, l'unico ed il solo Philip recidivo Noreal. In questo gioco – complimenti alla terzina per l'inventiva dimostrata – Tequila avrebbe dovuto far tintinnare i suoi mille braccialetti per avvisare Noreal del mio arrivo e lui si sarebbe dovuto nascondere nello spazio che c'è tra la parete e la pressa… peccato che la rosso-oro abbia optato per far tante di quelle finte che… sono andate a segno ogni volta, ovvio.  Altrimenti che Premio Illuso sarebbe? Certo, non si può conferire un premio solo per questa ragione, altrimenti dovrei citare chiunque sia passato da quel baule e, credetemi, vi stupireste della capienza che ha. Ciò che fa di Noreal l'illuso per eccellenza, quindi, è anche il genere di articoli che ha prediletto per tutto l'anno scolastico, esclusa la monotonia del FantaQuidditch. Vediamo un po'… regali di Natale, storia di San Patrizio e della tradizione che vi è legata – come se fosse questo ad essere importante – e persino una romantica – certo – versione di articolo itinerante a bordo dell'Hogwarts Express con quell'altra scribacchina felice di vivere anche se le è appena passata sopra una carovana di Erumpent a spasso per il castello. Aggiungete l'idea che esistano degli eroi e avrete il dipinto perfetto dell'illuso di turno. Cattiva, Anne, cattiva. Non si rovinano i sogni dei marmocchi.

 

Style Prize

Vi hanno sempre fatto credere che i momenti di panico nella redazione de La Voce degli Studenti siano stati causati dalla sottoscritta, lo so. E mi sono prestata a tutto questo perchè in fondo è del tutto coerente con il mio modo di essere e di fare. Due codette impertinenti ed una passione smodata per il colore rosso, ecco la responsabile, in realtà. E visto che, per quanto mi riguarda, ho smesso di farmi le codette a otto anni ed il rosso non si addice alla mia salute mentale… no, direi che per una volta non sono io la maggiore responsabile del fuggi fuggi dallo stanzino. Il merito di disillusioni flash, nascondigli scavati nel pavimento o cercando di confondersi con le gigantografie dei giocatori dei Kestrels che i gemelli hanno affisso in redazione va completamente a Gwendolyn Hywel, la nostra preziosa impaginatrice. E con preziosa intendo nel vero senso della parola. Gli scribacchini preferiscono pagarsi a vicenda per cercare alibi che reggano alla fatidica domanda che si ripresenta puntuale ogni mese: avete qualche idea per sistemare gli articoli in modo più natalizio, pasqualizio, novizio… novizio? Non fraintendetemi. In questo giornale siamo abituati a dare tutti una mano per la realizzazione finale, ma quando Gwen – e talvolta anche Harriet – iniziano a nominare cose come grigio ardesia o color uova di pettirosso penso che la mente della maggior parte di noi sia poco elastica nel comprendere che si parla di una sorta di celeste. No. Ho appena commesso l'errore tipico che scatena l'usuale reazione da sguardo Gwendolyniano: se è celeste non è color uova di pettirosso, annuite e muti ve lo dico per esperienza. Che poi si tratta in effetti dell'unico premio che dovrebbe essere assegnato per davvero visto il gran bel risultato che è stato sotto i vostri occhi ogni mese quindi… beh si, dai, grazie miss codette. 

Premio Tic

A volte mi chiedo come ho fatto a non accorgermene in tempo e mi rammarico tremendamente perchè magari con un intervento tempestivo e repentino si sarebbe potuto evitare che questa patologia arrivasse sino all'ultimo stadio, ormai irrecuperabile. Sto parlando del tic nervoso che si impossessa continuamente di Sebastian Waleystock, piacente settimino che ha sbaragliato tutta la concorrenza candidata per questo premio. La manifestazione di tale tic – da cui deriva il nome stesso dell'oscar in questione – inizia come un leggero abbassarsi della palpebra in modo simile ad un occhiolino, in effetti, sfociando nella forma più grave ogni volta che il Grifondoro si trova davanti una giovane fanciulla di sesso femminile. Voi direte: sono anche pluffe sue, a noi che importa? E lo so, avreste anche ragione da vendere se non fosse che a) probabilmente siete tra quelle che fingono un malore al passaggio di Seb per poi rendervi conto che è in mia compagnia e non vi degnerà di uno sguardo e… b) ho controllato e non siete alle mie spalle mentre scrivo quindi posso continuare senza problemi. Parliamo quindi degli articoli scelti da Sebastian. Come esordio ha scelto di parlare dell'Occhiosserva e già questo ci sta con la patologia che ha sviluppato. In seguito la sua attenzione si è spostata su un probabile ipotetico svitato quinto fondatore, sintomo evidente di come non ne possa più della malattia che lo perseguita e voglia trovare asilo altrove, fosse anche in una casata immaginaria. Tutto questo è stato poi farcito da un'intervista ad Alice Darcy in cui ha affermato che se Anne mi licenziasse sarebbe nei casini. Mi verrebbe da chiedere perchè mai, ma visto che ormai sono passati dei mesi, mi limiterò a dire solo una cosa: Seb, smetti di ammiccare ad ogni essere femminile che respira, per Salazar! Firmato: tutta la scuola.

 

Premio Zitella

Ritira il premio An… si, vi piacerebbe. Malgrado sia una che definireste forever alone o talmente acida che neppure uno yogurt mi farebbe compagnia, l'oscar in questione non me lo prenderò io, quanto l'esemplare di scribacchina che più di chiunque – persino di Sebastian, per intenderci – ha mostrato una sfacciata inclinazione nel cercare ogni modo possibile per accalappiare qualcuno. Sia uno studente di Hogwarts, un crucco o… no, i francesi non hanno bipedi maschili tra loro, solo oche e muti. O ibridi come la LeChat. Se siete delle brave ragazzine che un giorno sperano di sposarsi – magari con un mago che ha trovato il modo di evocare del vil denaro – le vostre mamme vi avranno detto che un uo… un rag… un essere che rutta, osserva i suoi muscoli o afferma di non piangere mai, in genere si prende per la gola. Ed indovinate chi ha sfruttato uno dei consigli più vecchi del mondo? Dorothy Milford, la cuoca della redazione. Ho una mia teoria riguardo alla simpatica rompi uova che ci ritroviamo nello stanzino – mi hai sottratto i dolci su consiglio di Ginny, maledetta –  e la rubrica che ha scelto, del resto non nasconde il suo interesse per Gregor Darsel e che l'ex Capitano Grifondoro sia una buona forchetta lo sa anche la strega orba. Insomma, altro che essere obbligata a scrivere le ricette! Quando, infatti, la cara Dorothy si è resa conto che l'assistente di Incantesimi ha perso la trippa – si chiama così, Greg – non potendo lasciare la rubrica senza un motivo valido, ha ben pensato di cercare marito in altro modo e quindi… SBAM! Cucina franScese, cucina crucca, cosa mangiano a Durmstrang, ma le delegazioni straniere mangiano? e altri pezzi incentrati su questo interessante filone, il tutto condito da abili frecciatine come la concorrenza a san Valentino o il patriottismo di San Patrizio. Magari qualcuno dovrebbe dirle che Darsel non è irlandese ed è "scappato" da Durmstrang a suo tempo… 

Pignola Prize

Beh, giunti a questo momento mi auguro che siate almeno un po' scaltri da andare per esclusione, anche perchè converrete che mancano ormai ben pochi nomi da fare. Il premio pignola della redazione potrebbe essere ambito come no, dipende da chi lo riceve. A me non dispiacerebbe, se non altro perchè significa che non sfugge niente all'attenzione della scribacchina che l'ha guadagnato. Qualcun altro, del resto, potrebbe anche prenderlo come un messaggio nascosto che sottolinea la pesantezza degli articoli che si sono scritti. Punti di vista. Per quanto mi riguarda penso che la giornalista de La Voce cui ho deciso di assegnare questo premio sia abbastanza furba da cogliere solo la prima motivazione del discorso. E magari evitare di leggere la parte in cui le ho dato dell'abbronzata artificiale. Sto parlando ovviamente di Vega Rushton, Serpeverde se proprio lo devo ricordare. Nel corso dell'anno scolastico la promettente ragazzina – Harriet sai a chi rivolgerti il prossimo anno – si è occupata con serietà e dedizione di argomenti generalmente ostici per chi vuole assicurarsi di calamitare l'attenzione dei lettori. L'apertura al pubblico della Fondazione Sabu o l'aggressione ad un membro del Ministero della Magia per una vecchia storia, sono solo alcuni dei pezzi che possono stare sotto questa categoria, in effetti. E poi… dai, ci avete creduto sul serio? Davvero pensate che il premio pignola sia dovuto a questo e non al fatto che ha scrostato Dorothy dalle cucine per puntare il dito chirurgicamente contro ogni studente di questa scuola che ha guadagnato o – soprattutto – perso qualche punto? O per quando ha deciso di mettere sotto un Lumos Maxima la trasfigurazione che ha portato alcuni studenti a diventare degli animali? Ecco, provate a vederla in quest'ottica e comprenderete molto meglio il senso più profondo di un premio del genere. E anche di ciò che vi aspetta in futuro, magari. 

 

Premio Poltrona

In questo posto ogni tanto mi perdo, sembra un paradosso visto che non è di certo spazioso come la Sala Grande, ma è così. Ad esempio, ho scoperto solo ora che ci sono due esseri dotati ancora di mani per scrivere che invece si sono limitati a qualcosa come due articoli durante tutto l'anno scolastico. Probabilmente si tratta di una sottospecie di tecnica per evitare di passare i pomeriggi a chiedere di poter uscire dal sacro baule, ma questo non cambia il fatto che hanno poltrito, loro che non avevano di certo i M.A.G.O. da sostenere, per dire. I signorini in questione sono Leonard Wright e Jeremy Claythorne e si, le famiglie possono essere tranquillizzate: sono ancora vivi; per poco ma sono vivi, anche se potrei cambiare idea prima dell'uscita di quest'ultimo numero e fare un'ulteriore sorpresa. A loro. Con una bella scia rossa che parte dalla mia dodici pollici e mezzo.

Premio Nebbia

Fermi tutti! Da quando in redazione esiste un individuo che si chiama Davis Dacbon che mi osserva ogni due minuti e mezzo perchè continuo a fissarlo visto che c'è un articolo a suo nome nel giornale di questo mese ed io non sapevo neppure che fosse uno scribacchino? Sia chiaro, ho controllato tutti i numeri di quest'anno e a meno che il suddetto coso non sia stato in infermeria per una gravissima forma di mano morta – non mi interessa in che senso – o non sia stato messo ad allenare lo Shadem della prima prova del Torneo Tre Grami… qualcuno dovrà spiegarmi dove si è nascosto in questi mesi e soprattutto perchè non ha trovato almeno due secondi per scrivere il suo necrologio. L'avrei pubblicato senza alcun problema, scomodando anche l'ex assistente di Difesa per rendergli omaggio come si deve. E fatelo smettere di chiedermi se voglio dei Quiddibiscuits!

 

Brilliant Prize

Nonostante Frederic e la sua rappresentazione di me medesima in procinto di far fuori l'ennesimo orsacchiotto cui si era affezionato, credo di poter dire che questo posto mi mancherà, a ben vedere e nonostante abbia messo a dura prova la mia pazienza così come la mia passione per lo scrivere. In qualche modo, però, ci sono riuscita. In qualche modo sono arrivata alla fine di questo tributo – suvvia, levate quei bronci – mostrando ai lettori che hanno sfogliato La Voce degli Studenti per un intero anno scolastico, chi si cela dietro ogni singolo articolo che li ha fatti sorridere o indignare. Che li ha fatti magari riflettere tenendo loro compagnia. E non potevo chiudere questa rassegna di finti oscar (i babbani li fanno per davvero usando una specie di statuetta color oro a forma di uomo, son strani) senza assegnare il Brilliant Prize, un nome dato non a caso, ovviamente. Per mesi Michael Cerfield ha fatto del suo stay brilliant lo slogan con cui chiudere ogni editoriale. Per mesi ha cercato di far filtrare il messaggio secondo cui i brillanti sono loro perchè si tratta di un aggettivo che può andare a braccetto solo con i figli di Cosetta. Continuo a credere che non sia questa la cosa più importante che un mago deve tenere a mente tanto da farne il proprio stile di vita, ma se Bubby insiste mi toccherà smentirlo ancora una volta, lustrando la mia pelle di serpente nel sottolineare come sono inconfutabilmente io la più brillante del reame. Ho avuto la redazione migliore – non vi illudete, la wiamerata la pagherete comunque – i pezzi di cronaca più ricercati, i Tornei descritti come si deve senza piagnistei nascosti perchè i brillanti figli di Cosetta si devono accontentare solo della coppetta del Quidditch, per non parlare delle fotografie più particolari e dell'impaginazione migliore. Come? Sto usando questo spazio per auto esaltarmi? Si, può essere, anzi direi che è proprio così. Ma la differenza sta nel fatto che io, a differenza di qualcun altro, me lo posso permettere perchè – sempre io – lascio il mio ruolo di Caporedattrice a testa alta e con la consapevolezza che nè Becket e neppure Michael sono stati in grado di reggere il confronto. E per chi sta pensando che l'anno prossimo sarà più semplice… non vi illudete. Li ho allenati bene, questi scribacchini qui. 

Anne vi tengo d'occhio Burton