Non so se suona strano anche a voi, ma continuare a sentir dire che "non ve ne dovete andare" o "fatevi bocciare in gruppo" iniziava ad avere una certa nota inquietante, almeno per la sottoscritta e per qualche altro esponente dell'attuale settimo anno. Già, siamo proprio arrivati alla fine di Hogwarts, nonostante il Ballo dei Magandi e nonostante il discorso di Devon Laury non mi abbia fatto credere di voler essere bocciata sul serio. Beh, che dire, l'avreste mai detto che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato anche per noi? Ma soprattutto, avreste davvero creduto che ci sarebbe stato chi – nel vederci abbandonare Hogwarts – ci avrebbe chiesto di restare? A questo proposito chiariamo un paio di cosette, giusto per intenderci: non siamo gli Alfred Lewis, Relena ho tanti nomi O'Neil o Elinor Austen. Non rubiamo zellini nè facciamo Himbeerin di cognome – Serpeverde, Mirty is watching you, non scordartelo – eppure ci han chiesto di restare, forse perchè hanno capito anche prima della simulazione del M.A.G.O. di Difesa che siamo mediamente Troll rispetto a quei soggetti lì. Non siamo tenebro-misteriosi come Stephen Medicine, Matthew Thyphoon o Antony Dalis, nè abbiamo i capelli color bava di Thestral come Harvarest (la bava di Thestral sarà verde? Bisognerebbe chiedere a qualcuno che li vede!) e forse non ringrazieremo mai abbastanza i fondatori delle nostre casate per queste evidenti diversità, eppure suscitiamo ugualmente la curiosità di chi ci vorrebbe ancora al castello dopo le vacanze. Inoltre, parliamoci chiaro, quanti tra noi faranno la fine di Gregor Darsel, Vincent Stars o Ailie Wisemind, costretti a sorbirsi ore di lezioni davanti a studenti che, nella migliore delle ipotesi, si soffermerebbero giusto per cercare di capire se ciò di cui parliamo lo troveranno nel libro, pari pari a come lo stiamo ripetendo? Non metto in dubbio che anche gli anni scorsi ci siano state scene di ordinaria follia – come chiamarla, altrimenti? – esattamente come è successo a noi, ma il solo fatto che un marmocchio Serpeverde come Jake Scott mi abbia detto di non andar via già a settembre, mi lascia addosso il leggero dubbio che davvero la popolazione studentesca di Hogwarts abbia dei seri problemi. E che Scott volesse morir giovane, questo è certo. Per tutte queste ragioni, quindi, ho cercato di stilare una sorta di classici e fatidici pro e contro che dovrebbero tirare le somme della questione. Converrebbe davvero che questo settimo anno resti ad Hogwarts? Scopriamolo insieme.

Seven Go

Demone di alta lega numero uno – Settimine Grifondoro

Pensate a Settembre. Pensate di aprire gli occhi fissando il colore – che non posso nominare – del vostro baldacchino. Pensate che dopo sette anni di urla stridule, richiami e risate che durano più di una paternale di McBryant ai brutti tempi, ora ciò che vi farà compagnia sarà il… silenzio. Non che la Lowenn non possa supplire da sola alla carenza di decibel che si verrà a creare – aiutata dalla McDronick, sicuro – ma non ci sarà più Christine Berry che corre da Demetra Lion che salta verso Ilary Wilson che si butta sul letto di Alice Darcy che invoca clemenza confidando nella "C" appuntata sulla divisa di Rosalie Goldflower mentre Shana Waston strimpella qualcosa. Quella lettera che la Goldflower si porta dietro da tutto l'anno, in realtà, è l'iniziale di confusione. Chiasso. Che Salazar Ce ne sCampi e liberi! E sarebbe già un buon motivo, quindi, per far desistere l'intera casata di Godric, anche se son fatti in modo strano, quelli, e quindi non si sa mai. Ma il resto della scuola può comprendere benissimo cosa intendo, soprattutto se sono anni che sentite ripetere che come le ei fu terzine, quartine, quintine… ed ora finalmente settimine, non c'è nessuno. E per fortuna, mi verrebbe da aggiungere. Via di qui prima che la popolazione del castello possa anche solo pensare che siamo fatte tutte come loro.

Demone di altissima lega numero due - Ladies in red

A dire il vero non so bene se questo possa essere considerato un vero e proprio motivo per cui lasciarci andare o il suo esatto contrario, ma immagino che i primi anni di scuola dei futuri marmocchi saranno di certo più tranquilli, sicuramente meno infuocati e, per l'annunciata congiunzione interplanetaria tra Giove, Venere e Plutone – da loro vige il Torneo Tre Pianeti – si avrà anche la fine del virus gattaro che ha stravolto Hogwarts negli ultimi due anni. Sì, in fondo sarà un bene per un'altra fetta di studenti avere di nuovo i propri gatti senza che io e la MeoWilliams cerchiamo di far credere loro che i felini da compagnia che possiedono devono essere messi in quarantena multipla, che in effetti solo quaranta giorni passano in fretta. E in fondo la nostra dipartita sarà un bene anche per i dormitori accanto a quello che occupiamo, considerando che quando CapitanTess si impunta per voler insegnare alle due squadre di Quidditch che abbiamo allestito – riserve comprese – nuove tecniche di volo è anche peggio di quando SuperLayla decide che i gatti devono mettersi in fila perchè a ciascuno sia appuntato un cartellino con il proprio nome. Le squadre di Quimmich – il Quidditch per mici – ho imparato che si chiamano Felix Felinis e Mici Ascendare, ma per i venti gatti riesco a ricordarmi sempre gli stessi: gattObeso, gattOtto, Inchiostro e gatto fischione. Sì, è decisamente meglio andarsene da questo posto, compresa quella tizia che sta in dormitorio con noi da sette anni e non sappiamo ancora come si chiama… 

Demone di nessuna lega numero sei - Futuro settimo anno 

No, non avete letto male né mi son sbagliata io a passare dal numero due al numero sei. I più perspicaci avranno infatti capito che attuale sesto anno e futuro settimo sono in realtà la stessa cosa – sì, anche sul pianeta dei corvi – e che per gli studenti di quell'anno lì è di certo un bene non avere più a che fare con noi. Basta aspettare che Sebastian Waleystock abbia un'intuizione geniale come porre fine ad un duello aritmantico che stavate perdendo. Basta cercare di compiacere quel povero buon docente di McLies sfruttando la carta del parla! Harriet parla! Basta spuntare come Funghi Arroventosi ad ogni nostra lezione, comprese quelle di Antiche Rune tenute da Rhys. Non è mai piaciuto a noi – tranne alle fruttivendole e gli accoppiati – e di certo non può aver cibato l'ego di quelli del sesto anno. Non è bello buscarle quasi ogni volta, no? Ecco quindi la terza ragione per cui è meglio castare un Disilludo formato famiglia per il mio anno, anche perchè da settembre toccherà a tutti loro essere il simbolo di Hogwarts così come la guida per gli anni più bassi. Auguri. Ai piccoli, ovviamente.

Seven Stay

Illusion number one – Free Hugs

C'è chi sostiene che iniziare la giornata con un abbraccio sia terapeutico, in qualche modo, o comunque in grado di raddrizzare anche i periodi più neri. Non lo so, io non ho mai visto una T trasfigurarsi in una O a meno che non siano intervenuti i Muldoon, ma visto che in sette anni che abbiamo passato al castello, Hogwarts ci ha abituato alle situazioni più estreme e fantasiose… tutto può essere. Ecco quindi quella che potrebbe essere una ragione per chiederci di restare o per proporlo almeno a chi si fa testimonial di questa filosofia e modalità di iniziare, continuare e concludere la giornata. Più che una Dalila Medicine, infatti, scorrendo l'ordine alfabetico del registro di classe, l'attuale settimo anno vanta personcine come Alice Darcy e Juliet Lucky, ma immagino le abbiate già viste insieme a Ilary Wilson mentre hanno provato ad assalirmi con questi loro modi dolci, carini e coccolosi. Tranquilli! Non le ho contaminate, neanche quando a loro si sono uniti Cloo Harrington ed Apollinaris Beattie. Alla fine ci si abitua anche agli agguati e poi ho scoperto che ci sono molti studenti con carenza d'affetto - voce del verbo affettare - da queste parti. Se vedete Alice avvinghiata a qualche armatura, quindi, non preoccupatevi: sono gli ultimi postumi del Ballo dei Magandi.

Illusion number two – Seven Boys

Ricordate quando c'era chi sbavava seguendo la scia dello shampoo usato da Rafael McAnis? O chi sveniva al passaggio di Nigel Jarvis… ah no, quello era per la puzza d'alcol. Ad ogni modo, ogni anno ha i suoi belli ma i nostri son grinzabelli, si potrebbe dire in questo modo. Ed immagino che per la popolazione femminile del castello sia un vero peccato che certi soggetti lascino la scuola tutti insieme. Siate oggettive: non è di certo solo Vinnica ad apprezzare le chiappe del MIO Lawrence Owen, non è forse così? E quante tra voi non hanno pensato di convincere i propri genitori a comprare una squadra di Quidditch per poter ingaggiare Joe Greywood tutto per sè o farne commentare le prestazioni – sportive, ovviamente – da Robert McReady? Per non parlare di quelle che hanno cercato di propinarsi come espertissime baby sitter – a tredici anni – per vedere da vicino le fo…ssette di Devon Laury. Sapete che c'è stata qualcuna che ha mutato colore di capelli cercando di seguire le preferenze che Sebastian Waleystock ha dimostrato ogni volta che ha cambiato ragazza? Ci sarebbe quasi da portarlo davanti al Wizengamot per essere giudicato colpevole di caduta di capelli fraudolenta, non è vero, Betty la Calva? Magari troveresti anche la solidarietà di Mary l'Asticello visto che la cura miracolosa che ha provato per cercare di farsi notare dal bassissimo Daniel Watson non ha avuto proprio gli esiti sperati. Ne sa qualcosa anche Elizabeth pie' veloce… credo che a Ginny non sia piaciuto come guardava Michael Cerfield.

Illusion number three – Silent Raven

Lo ammetto: questa è la sola cosa che potrebbe far venire qualche ripensamento anche alla sottoscritta. Quando mai potrà capitar di nuovo di avere una classe di Corvonero zitti? Lo so, dopo aver visto studenti del calibro di Tiffany Trott o Sami Medicine nessuno può crederci, ma vi assicuro che avere nella stessa classe Teruki Sakurazaki e Crystal Fowl è come andare a spasso per il giardino con un Plimpi: ti accorgi che c'è solo se crepa o qualcosa di simile. Malgrado tutto non fa eccezione neanche il Direttore della pseudo concorrenza, Michael Cerfield, visto che – soprattutto da quando Ginny ha illuminato la sua esistenza – al massimo si limita a qualche uscita sagace. O, almeno, tra noi vige il tacito accordo di lasciarglielo credere. Con questo naturalmente non voglio dire che non siano dei bravi pennuti bronzo-blu, eh! Sono soltanto… normali, il che significa niente mani che piombano sulla cattedra dopo che Krystal James se l'è amputate entrambe con un Diffindo per poter rispondere due volte. O nessuna Phoebe White che per parlarti dei poveri Avvincini dallo smalto blu parte dall'età d'oro del mondo magico. Penso di volervi bene, settimini. Penso.

 

Insomma, siete sul serio ancora convinti di volerci ancora in mezzo alle pluffe con i nostri modi strampalati, i bigliettini oppugnati che volano per la classe e gli ingressi scenici ad ogni lezione? Siete sicuri che vorreste vedere ancora la Hawthorn che impazzisce, la Drybottle che non vi presta attenzione perchè è impegnata con me o Spellman che – anche ora che se n'è andato – di certo avrà annotato per l'ennesima volta che gli impediamo di far lezione con tutte le domande che abbiamo da porre? Siete sicuri… dite lo voglio. Dite lo voglio e vi prenderemo in parola, a modo nostro. Dite lo voglio e vi renderete davvero conto di cosa ci distingue dagli anni passati che, sì, avranno avuto gloria e prestigio. Riconoscimenti ed alone di mistero. E hanno lasciato di certo scie che non possono essere riprese. Dite lo voglio e… abbiamo trovato un modo per far quadrare la situazione. Abbiamo trovato proprio IL quadro della situazione, a dire il vero. Dimostrando che abbiamo imparato tanto anche se non c'è un esame M.A.G.O. che possa attestare questo genere di preparazione. Sfruttando le nostre conoscenze ed il nostro insultarci quotidiano – senza finto buonismo che tenga – siamo scesi a patti con la realtà delle cose: resteremo. Resteremo a guardarvi circondati dal bagliore di trofei vinti o persi e dalla crosta scura sigillata in personalità multiple che da adesso in poi alimenteranno domande nel futuro di questa scuola, frequentata per sette lunghi anni. Quando qualcuno domanderà chi sono quei volti giovani e pieni di vita che non si trovano nelle figurine delle cioccorane o su qualche libro di testo, potrete dire che siamo da qualche parte a guadagnarci un futuro nella comunità magica. Potrete dire che non eravamo Oltre Ogni Previsione, ma Eccezionali nel garantirci di far parte di Hogwarts fino a che una parete resterà in piedi e chi tutela questa scuola vedrà il nostro gesto per quello che è: un omaggio a ciò che ci ha dato istruzione e vita. A tutti voi quasi ex magandi dopo sette anni passati anche troppo vicini, non ho altro da dire se non: fuori di qui più veloci di un Fulmen!

Anne Burton