By Anne Burton | ottobre 31, 2009 - 12:42 am - Posted in Novembre 2065

Da che Hogwarts è Hogwarts, la festa di Halloween ha sempre goduto di una costante ripetuta negli anni: imprevedibilità. Nella notte in cui il mondo dei vivi e quello dei morti si sfiorano, infatti, per i corridoi della nostra scuola e durante la festa in Sala Grande si possono osservare fenomeni che difficilmente si renderanno nuovamente visibili nel trascorrere dei giorni.

Quest’anno, nella singolare cornice di una caverna naturale ricreata grazie al professor Crassus Spellman e al contributo della professoressa Lysithea Carmichael, c’è stato addirittura chi ha affermato di aver scorto un sorriso sul volto della Rousier o, evento ancora più raro, Strawberry rifiutare una delle leccornie di cui son stati imbanditi i tavoli attorno alla pista da ballo. Una festa inusuale Halloween, quella delle zucche intagliate che rimandano ombre spettrali o un pavimento trasfigurato come se fosse il fondale del lago Nero; persino la luna ha giocato a far capolino tra le nubi scure solo nel momento finale, quando i fantasmi del castello si sono uniti a quelli artificiali ottenuti con un abile trucco e qualche parrucca.

La singolarità di questa ricorrenza, però, quest’anno si è arricchita di alcuni fuori programma che hanno reso la serata ancora più movimentata e, almeno per qualcuno, sicuramente indimenticabile; a tal proposito basterebbe sentire il parere degli Auror posti a controllo della Sala Grande, i quali si son ritrovati a dare il benvenuto nientemeno che ad un membro del Sigillo di Fuoco. In realtà si trattava solo di un Nigel Jarvis in vena di un costume originale, fatto che  non ha comunque risparmiato un brutto quarto d’ora al corpo docente, primo fra tutti il professor Ailbeart McKalleart, il cui colorito, stando a quanto riportato da più di una persona, si è avvicinato di molto a quello della sua barba almeno fino a quando il mantello indossato dal settimino Tassorosso non è stato trasfigurato in un rosa sicuramente apprezzato da Genevieve Cavendish e le sue discepole.
Il mantello di Jarvis, tuttavia, non è stato il solo ad attirare gli sguardi durante la serata visto che, mentre i presenti canalizzavano le proprie attenzioni sui i redivivi Fifth House invitati per l’occasione ad incendiare la pista da ballo con la loro musica, c’è stato chi ha dato veramente fuoco a vestiti e mantelli di diversi studenti grazie ad un Freddafiamma che ha garantito un effetto scenico senza eguali. L’impegno ed il dovere di scribacchina di  questo giornale hanno fatto sì che mi lasciassi trasportare sulla pista da ballo dall’ignoto cavaliere incendiario solo per svelare l’alone di mistero attorno alla sua figura; la sua fuga galante in mezzo alla folla prima di rispondere a qualsiasi mia domanda ha finito però con il doverlo catalogare come uno dei misteri che accompagnano  da sempre la notte di Halloween.
Tra fantasmi che hanno fatto finta di suonare e trionfo di leccornie donate da McHoney come vuole la tradizione, non sono certo mancati gli scherzi architettati dagli studenti del settimo anno; così, se Emma Dalis e Daisy Beth vi sono sembrate meno in “forma” del solito, è dipeso solo da  pozioni Bellosguardo mescolate a normali burrobirre e succo di zucca, niente che abbia a che fare con ritorsioni da parte della Vegliarda sui vincitori del concorso come miglior coppia, a quanto pare. E se vedere due Graveyard (quella vera e quella interpretata da Rosalie GoldFlower ) in giro per la Sala non è stato il massimo, figuriamoci cosa vuol dire voltarsi dall’altro lato ed inquadrare due Fleetwood di diversa stazza, sicuramente una  visione molto più spaventosa del costume di Ami Tess, quello che ha ricevuto il premio come maschera  più terrificante, ma allo stesso tempo esilarante quasi quanto Charles Dolenghart agghindato da piatto di portata; a lui il premio come costume più divertente tra quelli proposti.
La serata trascorsa in Sala Grande ha comunque avuto il suo momento di serietà quando il Vice Ministro Erbert McDraw ha preso la parola per rassicurare tutta Hogwarts sul zelante impegno profuso dal Ministero per la salvaguardia e la protezione dell’intera comunità magica, ma, avendo usato il termine serietà, mi rendo conto di aver scelto l’esempio sbagliato da citare. Meglio chiedersi se il fatto che il direttore Vincent Stars, travestito da vermicolo per completare la coppia vincente, si sia abbuffato di piccoli e dolci vermetti rosa, fa di lui un “vermibale” o no, voi che ne dite?  In fondo, anche questo è Halloween.

 Anne Burton

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By Anne Burton | ottobre 8, 2009 - 9:53 pm - Posted in Novembre 2065

 Cadono le prime note d’autunno

Come ogni anno la parola autunno significa rientro ad Hogwarts e, di conseguenza, ondate di primini disorientati in ogni angolo del castello. L’altro giorno, ad esempio, ne ho visto uno che passeggiava avanti e indietro senza sosta per lo stesso corridoio, mi ha detto che aspettava che si aprisse un fantomatico passaggio segreto sotto suggerimento di una non meglio identificata quintina. Direi che se continuiamo così una rubrica di questo genere non cadrà mai in disuso, anche se devo ammettere che ciò che mi ha sconvolto di più è stato sicuramente il valzer di docenti da una cattedra all’altra. Ho il sospetto, infatti, che sia un’abile trovata per provare a sottrarci materiale utile al reperimento delle note di demerito. Bisogna ammetterlo: non sanno proprio più cosa inventarsi.  E come se non bastasse esattamente quando mi è stato affidata questa rubrica del giornale chi doveva fare la sua ricomparsa nella scuola? Alfred Lewis, e ti pareva! Ma non era riuscito a farsi promuovere in qualche modo? Immagino però di doverlo ringraziare; quindi, proprio per questo, prometto che le sue note saranno le prime che andrò a rispolverare, le avrà nascoste da qualche parte qui in redazione, ne sono sicura. 

1. Durante la spiegazione sulla storia e origine delle bacchette magiche, l’alunno Thomas Sheridan decide di lanciarmi contro il suo catalizzatore; stando a quello che dice l’avrebbe fatto per saggiarne flessibilità e robustezza. Dubito fortemente che in passato si siano usati metodi simili.

Ailbeart McKalleart

I primini vivono in una dimensione parallela, non ci sono infatti altre ragioni che possano darmi  spiegazioni accettabili per i loro gesti. Insomma, il cervello di quell’uomo è ormai in uno stato di avanzata decomposizione dovuta all’età, perchè decidere di comprometterlo del tutto tirandogli dietro il catalizzatore? Non vorremo un altro Summers che va in giro per i corridoi blaterando cose insensate, mi auguro, anche perchè bastano già quelle che si sentono a lezione di storia quando non dormo .

2. Gli studenti O.McTroy e L.Melville continuano a nascondersi sotto i loro banchi, insinuando che la sottoscritta voglia ucciderli durante la lezione. Giudico inammissibile che si possa anche solo pensare che sarei così stupida da farlo in presenza di testimoni.

Elysia Rousier

All’idiozia non c’è proprio mai fine, bisogna ammetterlo;  mi chiedo se sia più da compatire la Rousier che non gli ha sguinzagliato dietro quella gatta isterica che si ritrova in modo da stanarli senza perdere tempo o se occorra spiegare a quei due che c’è un solo gioco che va a genio alla docente: nascondino. Bolide, come riesce a celarsi lei non lo sa fare nessun altro, ti fa persino credere di insegnare Difesa e poi invece scopri che si è infilata in qualche serra. McTroy e Melville sono avvisati: che non si nascondano sotto qualche pianta, soprattutto se inizia con la lettera "M" e finisce con "andragola".

3.  Le signorine H.Stanford e S.Allen si divertono a scambiarsi ripetutamente la scarpa sinistra durante l’ora di lezione; non contente, le due passeggiano anche in mezzo ai coetanei per sapere i loro pareri a riguardo. Continuo a sostenere che questi umani stiano regredendo ogni giorno di più.

Lysander Llanelleidh

Che i bigodini abbiano finito di compromettere il neurone che la Stanford e la Allen hanno deciso di adottare a distanza è ormai noto almeno a tutti quelli che hanno la sfortuna di dover passare davanti al loro dormitorio; certo però che anche il pony si rivela sempre più suscettibile. Non è certo colpa loro se lui non ha potuto partecipare allo scambio per ovvie ragioni "zoccolistiche".

4. La studentessa M. McNaamat è stata sorpresa da me medesimo con la bacchetta puntata verso il palco da cui abitualmente dirigo la lezione. Alla richiesta di spiegazioni, l’interessata risponde che voleva renderlo liscio come la sua testa in modo da non sentirsi sola.

Augustus Peddle

Se non avessi paura di vedere il mio riflesso sulla testa della McNaamat, sarei già andata a stringerle la mano, devo ammetterlo; ma solo perchè ha finalmente capito che non esistono altri esseri viventi come lei. Ci ha impiegato un po’ di tempo e se si devono dare i meriti al docente di Rune per tutto questo, ben venga. Significa che almeno il circense ha un’utilità all’interno della scuola, oltre ad illudersi di insegnare qualcosa.

5. Il signor H. Gordon entra in classe in ritardo per poi avvicinarsi e posarmi una mano sulla spalla, giustificando il gesto affermando di non aver mai avuto la possibilità in vita sua di toccare una natura morta. Mossa da gentilezza, per andare incontro alle sue esigenze, potrà passare un’intera settimana in compagnia di un intero cimitero.

Anassibya Circes Graveyard

Se qualcuno dice che Gordon non ha tutte le rotelle al suo posto sfido chiunque a dargli torto. Già farsi vedere in giro con la Silver è indice di un istinto masochista, ma posare addirittura una mano sulla spalla della Vegliarda è da pazzi, considerando che quella donna è portatrice sana di sputacchi e puzza di fumo anche stando ad un metro di distanza. Se la mano può essere ancora salvata da morte certa, consiglio un po’ di Unguento Smemorello del Dottor Obly, se non altro potrà dimenticare l’avvenimento.

Confesso che, se dopo aver letto questa rubrica,  pensate che sono ancora più acida di come ricordavate ne sono felice. Sì, non avete letto male, sono contenta; perchè vuol dire che ho fatto un buon lavoro e che, soprattutto, state leggendo qualcosa di diverso dal tam-tam di radioHogwarts cui siete abituati. Potete anche pensare di andare a lamentarvi con qualcuno, è vero, ma se solo vi fermate a rifletterci su un momento vi renderete conto che è tutta polvere Buiopesto del vostro sacco e a quanto pare ne esistono scorte abbondanti.

Anne Burton

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