Da che Hogwarts è Hogwarts, la festa di Halloween ha sempre goduto di una costante ripetuta negli anni: imprevedibilità. Nella notte in cui il mondo dei vivi e quello dei morti si sfiorano, infatti, per i corridoi della nostra scuola e durante la festa in Sala Grande si possono osservare fenomeni che difficilmente si renderanno nuovamente visibili nel trascorrere dei giorni.

Quest’anno, nella singolare cornice di una caverna naturale ricreata grazie al professor Crassus Spellman e al contributo della professoressa Lysithea Carmichael, c’è stato addirittura chi ha affermato di aver scorto un sorriso sul volto della Rousier o, evento ancora più raro, Strawberry rifiutare una delle leccornie di cui son stati imbanditi i tavoli attorno alla pista da ballo. Una festa inusuale Halloween, quella delle zucche intagliate che rimandano ombre spettrali o un pavimento trasfigurato come se fosse il fondale del lago Nero; persino la luna ha giocato a far capolino tra le nubi scure solo nel momento finale, quando i fantasmi del castello si sono uniti a quelli artificiali ottenuti con un abile trucco e qualche parrucca.

La singolarità di questa ricorrenza, però, quest’anno si è arricchita di alcuni fuori programma che hanno reso la serata ancora più movimentata e, almeno per qualcuno, sicuramente indimenticabile; a tal proposito basterebbe sentire il parere degli Auror posti a controllo della Sala Grande, i quali si son ritrovati a dare il benvenuto nientemeno che ad un membro del Sigillo di Fuoco. In realtà si trattava solo di un Nigel Jarvis in vena di un costume originale, fatto che  non ha comunque risparmiato un brutto quarto d’ora al corpo docente, primo fra tutti il professor Ailbeart McKalleart, il cui colorito, stando a quanto riportato da più di una persona, si è avvicinato di molto a quello della sua barba almeno fino a quando il mantello indossato dal settimino Tassorosso non è stato trasfigurato in un rosa sicuramente apprezzato da Genevieve Cavendish e le sue discepole.
Il mantello di Jarvis, tuttavia, non è stato il solo ad attirare gli sguardi durante la serata visto che, mentre i presenti canalizzavano le proprie attenzioni sui i redivivi Fifth House invitati per l’occasione ad incendiare la pista da ballo con la loro musica, c’è stato chi ha dato veramente fuoco a vestiti e mantelli di diversi studenti grazie ad un Freddafiamma che ha garantito un effetto scenico senza eguali. L’impegno ed il dovere di scribacchina di  questo giornale hanno fatto sì che mi lasciassi trasportare sulla pista da ballo dall’ignoto cavaliere incendiario solo per svelare l’alone di mistero attorno alla sua figura; la sua fuga galante in mezzo alla folla prima di rispondere a qualsiasi mia domanda ha finito però con il doverlo catalogare come uno dei misteri che accompagnano  da sempre la notte di Halloween.
Tra fantasmi che hanno fatto finta di suonare e trionfo di leccornie donate da McHoney come vuole la tradizione, non sono certo mancati gli scherzi architettati dagli studenti del settimo anno; così, se Emma Dalis e Daisy Beth vi sono sembrate meno in “forma” del solito, è dipeso solo da  pozioni Bellosguardo mescolate a normali burrobirre e succo di zucca, niente che abbia a che fare con ritorsioni da parte della Vegliarda sui vincitori del concorso come miglior coppia, a quanto pare. E se vedere due Graveyard (quella vera e quella interpretata da Rosalie GoldFlower ) in giro per la Sala non è stato il massimo, figuriamoci cosa vuol dire voltarsi dall’altro lato ed inquadrare due Fleetwood di diversa stazza, sicuramente una  visione molto più spaventosa del costume di Ami Tess, quello che ha ricevuto il premio come maschera  più terrificante, ma allo stesso tempo esilarante quasi quanto Charles Dolenghart agghindato da piatto di portata; a lui il premio come costume più divertente tra quelli proposti.
La serata trascorsa in Sala Grande ha comunque avuto il suo momento di serietà quando il Vice Ministro Erbert McDraw ha preso la parola per rassicurare tutta Hogwarts sul zelante impegno profuso dal Ministero per la salvaguardia e la protezione dell’intera comunità magica, ma, avendo usato il termine serietà, mi rendo conto di aver scelto l’esempio sbagliato da citare. Meglio chiedersi se il fatto che il direttore Vincent Stars, travestito da vermicolo per completare la coppia vincente, si sia abbuffato di piccoli e dolci vermetti rosa, fa di lui un “vermibale” o no, voi che ne dite?  In fondo, anche questo è Halloween.

 Anne Burton