Cronaca
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Editoriale
di Anne Burton
 Secondo uno studio recente condotto dal M.U.O.R.I (Movimento Ultimi Osservatori Rimasti Incontaminati) il quaranta per cento di maghi e streghe che ha preso in mano una copia de La Voce degli Studenti di questo mese l'ha lasciata cadere subito dopo, terrorizzato. Un altro trenta per cento ha affrontato stoicamente la sua lettura bruciando successivamente il giornale non senza una nota di piacere nell'espressione del viso, mentre il restante ventinove per cento -che stranamente potrebbe indossare qualcosa di nero e giallo insieme- si sta ancora domandando per quale Kelpie sia stato possibile tutto ciò. I Corvonero -e chi vi scrive sottolinea come solo e soltanto loro possono essere arrivati ad una simile deduzione- avranno notato che per arrivare a cento (che, malgrado tutto, non sono gli anni della Graveyard) manchi in realtà ancora un mago o, meglio, una strega. Io. Questo studio è stato infatti condotto dalla sottoscritta per dimostrare come un'immagine gentilmente manipolata da Harriet e Rebby, possa indurre reazioni incontrollate senza che nessuno o quasi pensi più a ciò che c'è scritto nelle righe accanto e all'argomento che vorrei affrontare stavolta: il bisogno di una Giratempo. Non so -e neanche mi interessa più di tanto ad esser sincera- come possiate fare voi a trovare il tempo di studiare, andar bene in tutte le materie, giocare a Quidditch, fare i vermicoli lessi con le ragazze, sapere in anticipo il trentaduesimo capitolo quando il docente è arrivato solo al sesto, giocare a scacchi, scrivere, finire in infermeria, duellare, far finta di fare le ronde e cercare di non farvi ammazzare a lezione. Io vi invidio, sul serio. Invidio il modo impeccabile con cui vi presentate a lezione, fa quasi paura alitarvi addosso per paura che vi coli il trucco o vi parta il tacco dodici. Invidio la freschezza che avete alle cinque del pomeriggio dopo due ore di Incantesimi -a favore di vento e della puzza di Darsel- una di Trasfigurazione e due di Pozioni. Invidio la voglia di sorridere al docente di turno quando vi restituisce il compito della vita su cui avete sprecato tempo e ingegno rifilandovi una A che no, non è l'iniziale del vostro nome in questo caso. Però poi penso che sono ancora viva -con un calo delle visite alla Drybottle se non fosse per Sasha mi rifiuto di scrivere il cognome- e, considerando certi soggetti cui il catalizzatore andrebbe sequestrato per quieto vivere della comunità, in fondo mi rendo conto che va bene così. Ho un Torneo di Duello da portare avanti -e mi spiace davvero tanto che non ci siano più crucchi in gara, a voi no?- un progetto di Trasfigurazione, IL giornale della scuola, lo studio, un futuro da costruire e… i M.A.G.O. Ecco, qui faccio già un po' fatica, ma immagino che dovrò chiedere a qualcuno di voi come fare per non finire in infermeria imbottita di pozioni ricostituenti. E, non illudetevi: lo so che provereste ad avvelenarmi con altro, indosso una divisa verde e argento, io. Il consiglio del mese, perciò, è ottimizzare il tempo che avete, magari smettendo anche di gironzolare per i corridoi, per la mia gioia. O facendo una nuotatina al Lago Nero, sapete meglio di me che il freddo fa bene alla piovra pelle Un ultima cosa, però, la devo far osservare visto che gli studi statistici non è che son sempre del tutto completi: se vi siete sentiti esclusi dallo studio perchè settemila Burton tutte insieme non vi hanno stravolto, tranquilli! O siete dei quidditchari che conoscono solo cinque termini in croce -e quindi le parole vi annoiano a prescindere- o siete quell'abbozzo di esserini che scrive per l'Ego. Anche se in quest'ultimo caso le figure sono la sola cosa che dovreste conoscere, lo sappiamo.
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