Sinceramente, non riesco a spiegarmi il perché in questi mesi non ho fatto altro che lasciare per ultima – o quasi – la stesura dell’editoriale del Giornale. È mio dovere come Caporedattrice rendere noto il mio punto di vista su un determinato argomento, lo devo ai nostri affezionati e ai miei compagni Scribacchini. A proposito, nonostante non stia facendo nulla di strano in questo momento, devo ammettere che le occhiate penetranti di Merida hanno un non so che di strano, come se fosse in attesa di qualcosa. Le ho detto più volte che mi premurerò io stessa di mandare in stampa l’Editoriale non appena l’avrò ultimato, ma pare non voler sentire ragioni. Tutto questo non può che risultarmi molto inusuale come atteggiamento, soprattutto quando so per certo che potrebbe fare ben altro piuttosto che star qui a gironzolarmi intorno nemmeno come se fossi il suo Gillidh da allevare – come per esempio adempiere ai suoi doveri di Giornalista o studiare per le lezioni di domani. Non vorrei che la sua parentela con un altro noto ex-Serpeverde, Robert McReady, la mettesse nella posizione di poter fare quello che le pare quando evidentemente non è così. Ci vuole più disciplina, come ben ci insegna Ivy, la cui presenza all’interno della Redazione non può

far altro che bene ed essere da esempio a soggetti dalla spiccata parzialità e conseguente mancanza di obiettività come Dimitri – e sono sicura che Thea potrà darmi man forte su questo punto. Eppure, secondo me, l’atteggiamento del Grifondoro è dovuto unicamente ad una sorta di frustrazione profonda causata dal Quidditch, visto che ormai è qualche anno che milita nella squadra di casata. Non me lo spiego tutto questo attaccamento allo sport, ad un qualcosa che non permette un’adeguata crescita intellettuale ma che è fatto solo di bolidi, pluffe e boccini volanti ed inevitabile contatto fisico a chissà quale velocità – cosa che causa infortuni per la maggior parte delle volte, ci terrei a precisare. Come se tutto questo svolazzare e segnare li portasse sul serio a guadagnare qualcosa, come se ricevessero un premio al valore per una Bludger Backbeat ben riuscita o un attestato con tanto di bacio accademico dalla professoressa Welkentosk in seguito ad una Sloth Grip Roll ben calibrata. Per quanto sia anche io alquanto stupita dalla mia conoscenza in materia, posso solo attribuirla alla sete di conoscenza che mi spinge ogni giorno in biblioteca alla fine delle lezioni, a recuperare una sana abitudine che avevo abbandonato in favore di una Nimbus 2700 e una mazza da battitore, attività con cui credo di aver perso davvero troppo del mio tempo. In ogni caso, come se nulla avessi scritto o come se nulla voi aveste letto, fra poco ricominceranno gli schiamazzi in corridoio e le corse fino al campo da Quidditch, in preparazione della prossima partita, che credo veda affrontarsi Grifondoro e Corvonero. Più volte ho affermato che non mi sarei presentata nemmeno sugli spalti, rispondendo alle domande stupite di alcuni miei compagni, ma tornando qui in Redazione e guardando uscire una persona che mi evita da un po’, sento quasi uno strano bisogno di ritrattare la mia decisione. Come sarà possibile tutto questo?