Il titolo che ho adottato per questo mio articolo è liberamente tratto da un vecchio film babbano, che è -per i non babbanofili- una rappresentazione teatrale chiusa in una scatoletta che funziona come le sfere di adozione del WWFFB, vi basti sapere che si guarda. Ma il dispositivo babbano in se non è importante, è importante la trama secondo cui, alla fine dello spettacolo, tre personaggi si affrontano in un epico scontro all'ultimo sangue. Un po' quello che è successo la settimana scorsa in Sala d'Ingresso dove nel pieno di una Sala che ha visto battaglie ben più serie ed importanti svolgersi e maghi e streghe veramente eroici cadere -e molti di loro, è bene ricordarlo, avevano all'incirca la nostra età o erano poco più grandi- si è svolta una patetica scaramuccia. Teoricamente il titolo in questione sarebbe "Il buono, il brutto e il cattivo" ma per una questione di politiche di redazione -mi segnalano che dare del brutto a qualcuno non è carino, per quanto la signorina in questione continui a sembrarmi un Nogtail- ho dovuto storpiare il nome del secondo personaggio della nostra pantomima. Ma da buona giornalista prima di commentare vi devo dare i fatti fondamentali: ormai una settimana fa nei pressi della bacheca scolastica un capannello di studenti del quarto anno si sono trovati e si è acceso un profondo diverbio. Dalle informazioni in mio possesso l'alterco è stato generato da una diatriba fra i signorini Murray e Flynn appartenenti rispettivamente alle case Grifondoro e Serpeverde che, tanto per non cadere nei cliché, hanno rispettivamente interpretato la parte del buon cavaliere che difende i deboli e del cattivone che se ne frega di tutti quanti. Il punto della discussione era la…innocenza -utilizziamo questo termine con le pinze- delle intenzioni di mister Flynn nei confronti della "vivace" signorina Turner. E nel frattempo c'era in giro anche il signorino Miller che ha brillato per inutilità. Fortunatamente -e vi giuro che non sono sarcastica- passava la sempre vigile Caposcuola VonSchuster che come sempre ha impartito una giusta e severa punizione ai ragazzini che si stavano accapigliando. Si, accapigliando, perché in un impeto leonino il signorino Leonard Murray ha ritenuto opportuno assaltare il serpeverde. Ma approntiamo tosto l'analisi dei personaggi coinvolti:

Il buono: l'archetipo del grifondoro difensore dei deboli, del coraggioso che si lancia a difendere l'onore della fanciulla in difficoltà, dell'eroe che affronta il maldicente e l'infido! Quale splendido esempio! Quale mirabile figura! Quale ardimentoso cuore che batte in un giovane di così gentile aspetto! Peccato che in pieno stile grifondoro abbia deciso non solo di combattere senza rendersi conto degli antefatti -e cioè che l'onore per cui stava così coraggiosamente combattendo faceva più acqua di un kappa a testa in giù- ma anche infrangendo una mezza dozzina di regole della scuola e finendo perciò non solo dalla parte del torto, ma anche in punizione. Sebbene testimoni affermino che l'altrimenti pacifico quindicenne sia stato provocato e che il povero ragazzino è costantemente in contatto con bruti senza cervello del calibro di Tommy O'Flynn e Dimitri Leroy giustamente la rappresentante della legge ha colpito la sua smania di combattere. Smania che, a questo punto, lo fa cadere dalla parte del torto e lo fa difendere posizioni indifendibili. Morale della favola? Se proprio morite dalla voglia di combattere eroicamente almeno fatelo in modo di non infrangere le regole e, soprattutto, per cause difendibili.

La bruta: Il pomo della discordia della situazione, il Nogtail -continuo a dire che ci sia una grande affinità anche estetica- della cucciolata di casa Godric, il casus belli per cui le altrimenti impeccabili fedine di due studenti sono state macchiate: Elyon Turner. La studentessa del quarto anno nota per la sua indisciplinatezza e molestia nell'ultimo anno ha sviluppato un'esplosione ormonale di cui sia Flynn che il signorino Miller hanno ampiamente approfittato per passare quel rito fondamentale per i preadolescenti scemi che è il primo bacio. Ora, non è affar mio quello di che una ragazzina fa con la sua innocenza, e non possiamo neanche biasimarla troppo per i pessimi esempi che costellano questo castello -Deborah McFarland è riuscita in una stupida partita di Quidditch a macchiare una reputazione decasecolare come quella della Casata Corvonero, giusto per citarne una- ma insomma…io non pretendo una grande elevatezza morale ed una nobiltà innata da una ragazzina selvaggia peraltro cresciuta in quella gabbia di matti che è la Torre di Grifondoro ma il suo comportamento è stato allucinante: ha deliberatamente istigato i due ragazzi a combattere manco fosse allo stadio invece che tentare di dividerli o calmarli o fermarli, trascinando nei guai una vittima innocente -Leonard- che aveva solo la sfortuna di difendere il suo fallace onore.

Il cattivo: poco sappiamo del signorino Angus Flynn, Serpeverde, che è l'altro protagonista dell'increscioso evento. Il genio del crimine, il malvagio, il menefreghista! Questo è quello che sappiamo del giovane ragazzo che tecnicamente è stato aggredito in Sala d'Ingresso dal leone Murray. Ma poichè una brava giornalista non sta a vedere solo le prove circostanziali ma per i suoi lettori da del suo meglio per trovare succose informazioni quindi possiamo dirvi con certezza -e non lo faccio per amore di gossip ma solo per chiarificare la situazione- che il signorino Flynn in persona, così come un soggetto che conosciamo bene e che ha un nome molto molto simile, solo un po' più lungo, ha una grande passione per le "sbarbine" aborrita categoria di cui a quanto pare miss Turner fa parte. Per questo si è reso necessario il duello per l'onore della fanciulla. Che dire? Se davvero il signorino Flynn si è comportato così male è assai biasimevole e preoccupante, oserei dire io, data la sua giovane età ma siccome un'attenuante è d'ufficio concederla a tutti posso umilmente far notare che in questo particolarissimo caso è vero l'antico detto per cui tre quarti è colpevole chi somministra il veleno ma un quarto è colpevole il pollo che lo beve?

Il soprammobile: l'ultimo personaggio di questa farsa, il guitto meno divertente dello spettacolo. Tutto ciò che Evan Miller ha fatto è stato starsene fermo impalato come uno che ha appena visto il riflesso di un Basilisco. Bravo. Un applauso sarcastico, vi prego, per questo bravo ragazzo. Come mai non ha fatto nulla? Glielo domando pubblicamente, vi prego, recapitategli questo articolo così che la mia curiosità venga soddisfatta. Ha interpretato in maniera troppo intransigente il precetto di Cosetta di osservare le scene dall'alto ed intervenire con precisione o semplicemente era troppo impegnato a cercare di vedere sotto la gonna della Turner saltellante per la gioia di vedere due ragazzi battersi per lei? Domande legittime dato che il ragazzino sembra essere cambiato da così a così negli ultimi tempi e non certamente in meglio… confido tuttavia che la Caposcuola VonSchuster lo punirà a dovere per la sua ignavia!

 

Thea Taylor. VI anno corvonero. Diciassettenne nata nel giorno più triste dell'anno -2 novembre- proviene dall'isola di Land's End -popolazione otto gatti ed una vecchina ultracentenaria- martellata 364 giorni all'anno da una fitta pioggia e sovrastata da un cielo grigio ferro. Il 365° di solito grandina. Entra nella Voce degli Studenti perchè la considera un modo efficace di diffondere il suo Sacro Verbo senza rischiare troppo di essere massacrata brutalmente da gente che lei definisce "Di ristrette vedute ed ancora minore cervello" ma che da tutti gli altri potrebbe essere considerata "Semplicemente con i boccini pieni della Taylor e delle sue filippiche incomprensibili". C'è chi dice che la sua voce ed il suo sarcasmo siano graffianti ma ci mette anche del suo il gatto, Sir Baffo, che adora attentare alle caviglie della gente ed anche in generale a tutte le parti del corpo che riesce a raggiungere. Ha deciso di dedicare la propria vita alla Magiarcheologia e segue Aritmanzia con una frequenza sospetta. Pare che sia incapace di provare sentimenti ma c'è chi giura di averla vista sistemarsi gli occhiali e slacciare un bottone delle tremende camicette che porta sempre al passaggio del professor Wenlock.