By vocestudenti | ottobre 18, 2007 - 8:43 am - Posted in Ottobre 2063

Perché non si vive di solo Quidditch

   
CruciOverba
 

Orizzontali
1. La insegna il gemello cattivo.
9. E’ stato sostituito da Reed. Le iniziali.
10. Quello della campanella annuncia la fine delle lezioni.
11. E’ composto da 365 giorni.
12. L’ex prefetta Grifondoro a mala pena lo supera.
13. Lo usano i Babbani al posto della scopa.
14. Chi la porta a Hogwarts di solito è uno sfigato strano.
15. Tutti gli adolescenti ce li hanno.
16. Iniziali di un noto Vampiro.
18. Thomas Tacchi dovrebbe farla più spesso.
20. Loro.
Verticali
1. Sono temuti dalla maggior parte degli studenti.
2. Quelle antiche le insegna la McMarfull.
3. L’assistente infermiera ne ha dimostrata fin troppa.
4. Attaccamento alla propria Casa, alla propria famiglia, alla propria stirpe.
5. Diminutivo della nostra Vicepreside.
6. Quello della Banshee è straziante.
7. Incontro di due vocali pronunciate separatamente.
8. Spezia usata spesso nei pranzetti in Sala Grande.
16. Lo chiedono spesso ai concerti dei Fifth House.
17. Nel cuore della Norvall.
19. Le iniziali del professore di Incantesimi.
21. Cittadina dell’Angola conosciuta ai più per aver dato i natali al capitano della nazionale di Quidditch.
 

 Test per Lei
“Veela o Megera?”
 
Sei l’incarnazione della perfezione e sei stanca di firmare autografi sul tuo ultimo servizio fotografico su Strega Moderna? Oppure adori rintanarti nel Reparto Proibito della Biblioteca e pratichi la cosiddetta “caccia al primino” dal tuo secondo anno? Insomma, sei una Veela o una Megera? Scoprilo con il nostro test! La maggioranza di una stessa lettera decreterà a che profilo appartieni. Buon divertimento!
 
Domanda n.1
Quando passi per i corridoi della scuola, i ragazzi:

a. rimangono a fissarti. Non è sempre piacevole trovarsi dei Troll con la bava alla bocca ogni volta che svolti l’angolo…

b. ti ordinano chiedono gentilmente di raccogliere la pergamena che è appena caduta. Non ci sono più i maghi di una volta…

c. fanno finta di non vederti. O scappano a gambe levate. Beh il più delle volte sei TU quella che gli urla di togliersi dai boccini…

 
Domanda n.2
Sei a una partita di Quidditch. La tua squadra ha appena sbagliato un tiro. Esclami:

a. «Ma avete visto quant’è carino il portiere? Mi ricorda tanto il mio primo ragazzo… Com’è che si chiamava?! Leopold? Ah, no. Quella era la mia Puffola Pigmea.»

b. Niente. Sei già a bordo campo a raccattare Pluffe. E a dispensare consigli al capitano. E a distrarre l’arbitro. Ovvio. Faresti di tutto per la tua squadra.

c. «Ma vaffanpluffa! Pezzo di Troll! Torna a bere il thè con la Tyndale invece che a stracciare i boccini a noi!» più una serie di insulti irripetibili.

 
Domanda n.3
E’ l’ora di pranzo in Sala Grande. Chiacchieri con le tue amiche di:

a. Moda/Look/Trucco/Ragazzi. Basta che teniate la bocca il più impegnata possibile in faccende diverse dal mangiare. E poi non lamentarti se dicono che assomigli sempre più a un Asticello…

b. Scuola/Compiti/Lezioni/Club. Ti piace confrontarti con i tuoi coetanei sulle lezioni del giorno e non ti tiri mai indietro nell’organizzare pomeriggi di studio insieme. Meglio se di recupero.

c. Ah Ah Ah Ah Ah! Bella battuta! Tu non hai amiche! E le poche con cui condividi il pranzo sono troppo terrorizzate da te per parlare. Tu a pranzo MANGI. Che altro si dovrebbe fare?!

 
Domanda n.4
E’ in corso una verifica scritta di Storia della Magia. McBryant ti pizzica a copiare. Ti difendi dicendo:

a. «Ma professore! Copiare è così poco In! Non crederà che io pratichi una tale viltà?! Le consiglierei dei nuovi occhiali da vista. Sa, Felce&Babbana li propone cerchiati in corno…»

b. «Oh professore, mi perdoni! E’ vero… s-stavo copiando, ma le assicuro che ho studiato t-tutto il pomeriggio in Sala Comune! E’ che all’ultima verifica ho preso E- e allora v-volevo…»

c. «Copiare IO?! Ma se vicino a me c’è Sarah Wilkinson che sta copiando da mezz’ora! Perché proprio io?! Ah prof! Se vuole le dico tutti, nome per cognome, chi è che sta DAVVERO copiando…»

 
Domanda n.5
Dopo cena in Sala Comune, di solito:

a. leggi l’ultimo numero di Streghetta 2000: bisogna informarsi sulle nuove mode per lanciarle a scuola, no?

b. fai i compiti e ripassi per la lezione dell’indomani: cosa c’è di meglio di un po’ di Trasfigurazione prima di andare a dormire?

c. sei accanto al fuoco su una di quelle poltrone isolate in disparte a leggere un buon libro. Di Arti Oscure, possibilmente.

 
 
Maggioranza di A
Veela
Sei una delle persone più popolari di Hogwarts. Le ragazze vorrebbero essere come te. I ragazzi vorrebbero farti la tua conoscenza. I professori non riescono a punirti: basta uno sbattito di ciglia e un po’ di moine per farli cadere ai tuoi piedi. Beh certo, è un po’ più difficile quando ti capita la Wallace come insegnante anche se dicono che con i gemelli si sia rammollita. Sei sicuramente una Veela. Anzi, non è che sei la cugina di ottavo grado di Lin Darcy? Cerca di scendere ogni tanto da quel piedistallo, però. Non lo sapevi che le ragazze belle&senzacervello sono passate di moda? Ogni tanto utilizza quella testa che hai anche per studiare e non solo per acconciarti i capelli.
 
Maggioranza di B
Elfo domestico
Sei la classica ragazza che arriva per prima in Aula e rimane anche dopo la fine della lezione per chiedere chiarimenti a Summers. Ti fai in quattro per gli altri. E delle volte anche in otto. Non è che tieni nascosto un Giratempo nella tasca del mantello? Per gli altri sei l’amica sempre disponibile e che non dice MAI di no. Il rischio è quello di diventare il loro Elfo Domestico personale. Non farti “sfruttare” troppo. Cerca di rifiutare qualche richiesta, ogni tanto. E non farne un dramma se prendi una O invece della tua solita E. C’è gente come Antony Dalis che non ne ha mai vista una. Neanche con l’omniocolo.  
 
Maggioranza di C
Megera
Le armature si scansano al tuo passaggio. I fantasmi ringraziano ancora una volta di essere trasparenti. Sei il terrore di Hogwarts! Altro che il gemello cattivo, VonCoso lì… A proposito, che fine ha fatto? Gli annali del Castello annoverano un solo tuo vero sorriso. E alcuni, giurano, in seguito all’arresto della Wallace. La tua migliore amica è la tua bacchetta magica e le tue passioni, i duelli e le Arti Oscure. Molti mormorano il termine «Megera…» per additarti quando passi per i corridoi. Non credi di dover cominciare a essere meno meteoropatica? Anche se al di fuori del Castello imperversa un temporale, sorridi alla vita, una volta ogni tanto. Amplia i tuoi interessi. Frequenta gente. E non intendo quei pochi schiavetti che ti sei fatta in anni di scuola…

 Soluzione:
soluzione del crucioverba

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By vocestudenti | ottobre 17, 2007 - 9:29 pm - Posted in Ottobre 2063
Un europeo così non se lo sarebbe mai aspettato nessuno. Nemmeno il sottoscritto.
Un europeo dove ha visto l’eliminazione prematura di squadre blasonate già dalle qualificazioni, come la Transilvania, la Polonia, la Scozia e la Spagna.
Un europeo che ha visto squadre dotate di un discreto livello tecnico battere squadre favorite per il titolo.
Un europeo così non ce lo scorderemo così tanto facilmente.
 
Nel girone A si fronteggiano due squadre di livello mondiale, come Francia e Italia, contrapposte a una semisconosciuta quale San Marino e ad una grande in grande crisi, come la Germania.
Nella prima giornata assistiamo ad una partita a senso unico: Italia – Francia. Le squadre si fronteggiano a viso aperto, ma gli ampi spazi lasciati dagli italiani e le grandi parate di Jean Butz, portiere dei Magpies giudicato il migliore al mondo, consentono alla Francia di portarsi dopo appena un’ora di gioco sul risultato di 140 – 10, con la metà delle reti segnate dal cacciatore dei Magpies Cavaliers. Nemmeno il capitano Bragagni è riuscita ad arginare gli attacchi francesi, fornendo comunque un prezioso assist per la rete di Poli. Ma il quidditch, come si sa, è imprevedibile, e il risultato viene ribaltato in una frazione di secondo, consegnando di fatto la vittoria agli “Spaghetti Boys”. Debernardi si è visto improvvisamente il boccino venirgli contro, e con gran riflessi ha allungato la mano di lato, stringendo la presa sulla pallina alata.
Nell’altra partita, invece, San Marino sconfigge a sorpresa la più titolata Germania, orfana di Cortese e sostituito da un opaco Hyzer. I tedeschi passano al comando nei primi dieci minuti con quattro reti della Codolski e due di Sfacteria Woerns. Nonostante il vantaggio di ben sessanta punti, la Germania crolla, forse anche per il bolide di Serafini, che ha centrato la Codolski in mezzo alle scapole, limitandone il rendimento per l’intera partita. Il San Marino riesce comunque a recuperare lo svantaggio e a compiere il sorpasso dopo due ore e un quarto di gioco. Dopo essersi portato su un risultato rassicurante (240-140) è arrivata anche la cattura del boccino da parte della bella Baratti, che si è fiondata dritta sul boccino mentre Hyzer è rimasto dietro ad ammirarle il didietro (e come non assecondarlo?).
Nella seconda giornata l’Italia conferma il suo primato, ai danni della Germania, che deve ancora schierare Hyzer al posto del talentuoso Cortese e il pur promettente Weidlinger al posto dell’infortunata Codolski, ancora alle prese coi forti dolori causati dal bolide del sammarinese Serafini.
Carl Weidlinger non fa rimpiangere la cacciatrice, mettendo a segno un hat trick nei primi minuti di gioco, mentre Reizigler è autore di un’ottima prova, mettendo a segno anch’egli tre gol. Nonostante tutto i tedeschi sono in vantaggio di soli dieci punti sull’Italia, e quando Hyzer avvista il boccino l’intera curva tedesca si alza in piedi. Ma alla fine a gioire è l’Italia, con Debernardi che sfrutta una curva del boccino per tagliare la strada al tedesco. Trovandosi così a tu per tu col boccino, che verrà stretto dopo qualche secondo nelle piccole mani del cercatore italiano.
La Francia invece demolisce San Marino, che però può vantarsi dell’ottima prova di Macerata, migliore in campo con 16 reti. Croisser batte la Baratti al pelo di ippogrifo, catturando la sfera dorata in un modo molto simile a quello della Norvall sulla James.
Ma è nella terza giornata che avvengono le sorprese più grandi.
La Francia decide di concedere la cattura del boccino al rientrante Cortese che approfitta di una svista di Croisser per effettuare una cattura spettacolare sul boccino: in picchiata a qualche centimetro dal suolo, non riesce a rialzare la scopa, ma atterra comunque in piedi, con la scopa a qualche metro di distanza, spezzata a metà.
Invece la vera sorpresa è l’eliminazione dell’Italia da parte del San Marino che a sorpresa si aggiudica il posto ai quarti di finale. Debernardi intento nello schivare i due bolidi spediti a gran velocità, non s’accorge della presenza del boccino a qualche metro da lui, e quando torna normale il fischio finale è appena stato fischiato. La Baratti cattura il boccino, consegnando così la qualificazione nelle mani di Francia e San Marino.
 
Il girone B invece è il più equilibrato, e anche qui vi è un’eliminazione illustre: quella dell’Irlanda.
Infatti Erzegovina, Inghilterra e la già citata Irlanda concludono la classifica finale a pari punti, dopo un’accesa battaglia nei relativi scontri diretti.
Nella prima giornata l’Irish International sembra già ipotecare il primo posto sconfiggendo l’Inghilterra 220-190. Nonostante la buona prova dei cacciatori inglesi, in primis quella di Arthur Rabbit dei Bats, la Drownlanders riesce clamorosamente ad afferrare il boccino prima della Coast, colpita violentemente da un preciso bolide di Kreater.
L’Erzegovina, che schiera un giovanissimo Krkic titolare, liquida la Corsica con un perentorio 400 – 180. La Corsica riesce solo a segnare 3 reti grazie ad un buon Vahirua che si conferma un gran giocatore della nazionale corsa. Delude le aspettative invece il cercatore bosniaco, facendosi soffiare in modo abbastanza ingenuo il boccino da sotto il naso dal comunque ottimo Aleria.
La Domcic è autrice di una rete spettacolare: la cacciatrice si impossessa della pluffa e dopo aver scartato più volte i cacciatori corsi piazza la pluffa nell’angolo più lontano da circa 40 metri.
La seconda giornata mostra la ripresa dell’Inghilterra, che batte l’Erzegovina per 280 a 180, un’ottima Coast strappa il boccino dalle mani di Krkic dopo un bel duello.
Nell’altra partita l’Irlanda batte con fatica la Corsica. Deludente prova di Roe e compagni, letteralmente allo sbando, e devono ringraziare solamente Jill Drownlanders, che è riuscita ad acchiappare il boccino prima di Aleria. Solo quattro reti, tutte del cacciatore Finningham, da parte dell’Irlanda, mentre in Corsica si sono distinti particolarmente Vahirua e Guivar’ch, autori rispettivamente di 5 e 4 reti. Un episodio singolare ha caratterizzato questa partita: dopo mezz’ora il battitore corso Montgrés, forse stufo degli sfottò dei lepricani, ha spedito un bolide contro le mascotte Irlandesi, ferendone alcune.
I miracoli accadono raramente, ma l’Erzegovina non sperava di certo di vincere contro un’Irlanda forte delle due vittorie.
La partita è combattutissima, Milosevic e Darmopil roteano le loro mazze con ferocia, sbalzando la Finney dalla sella dopo appena un minuto. La cacciatrice delle Holyhead riesce comunque a montare nuovamente in sella e a riprendere il gioco, miracolosamente illesa dopo un volo di sei metri. Ogni rovesciamento di fronte, ogni pluffa toccata è gol! Finningham prima, Rizvic dopo, poi Finney e replica Banja, e poi Larson e poi Domcic, e poi nuovamente Finningham.
Poi, dopo un’ora e dieci di gioco la sfera dorata si fa strada tra i giocatori, e al suo seguito c’è la Drownlanders, tallonata dal giovanissimo Krkic. La sfera si ferma a poca distanza dai tifosi slavi, e la Drownlanders rallenta appena, in modo da evitare un probabile scontro in caso di cattura del boccino a velocità elevata. Non è dello stesso avviso Krkic, messo in discussione dalla propria federazione, che con un numero d’alta scuola conquista il boccino, regalando vittoria e la qualificazione. Il cercatore ha aggirato dal basso la Drownlanders, acchiappando il boccino con uno spettacolare ma efficace giro della morte, davvero notevole.
L’Inghilterra invece si qualifica in extremis, grazie ad Angelina Coast che cattura indisturbata il boccino, in quanto Aleria giaceva inerme sul prato. Infatti sembra incredibilmente svenuto mentre stava duellando con la Coast per una buona posizione al momento della cattura. La Coast, Flash e Montgrés, i più vicini al momento dell’accaduto, sostengono che non c’è stato contatto tra lui e l’inglese prima che egli svenisse. Si sta indagando, ma non si esclude la pista delle fatture.
 
Il girone C vede le nostre compagini (Galles e Irlanda del Nord) eliminare senza troppi patemi le più modeste Liechtenstein e Cipro.
Nella prima giornata i nordirlandesi sconfiggono il Galles con un buon 290-230. Non basta capitan Bount, autori di ben diciassette reti su ventitré, il giovane Dennison infatti è autore di una prova alquanto prodigiosa che lo proietta a soli diciotto anni nel quidditch che conta. I Karasjok Kites l’hanno acquistato dal Pride l’anno scorso, dove si era già distinto con alcune buone prove, e a quanto pare hanno ragione nell’affidarsi ad un portiere così: atletico e carismatico.
Il Liechtenstein invece si libera facilmente della cenerentola Cipro per 370-10, grandissima prova di Ocwirk, autore di ben 17 reti e 4 assist.
Nella seconda giornata non ci sono sorprese, l’Irlanda del Nord batte il Liechtenstein grazie ad Athlone ed alle grandi parate di Dennison.
Altra batosta per Cipro, sommerso dalle 13 reti di Bount, Antogorakis non può far squadra da solo e trova poca collaborazione dei compagni.
Ma è alla terza giornata che accadono le sorprese. La già qualificata Irlanda del Nord viene sconfitta a sorpresa da Cipro, autore di una gara favolosa con Antogorakis, Xanthis e Christodolou protagonisti di una prova maiuscola. 280-190 il risultato finale, Athlone si può consolare con la terza presa del boccino, il più continuo del torneo.
Nell’altra partita il Galles sconfigge il Liechtenstein 190-10, la partita dura soli 18 minuti, quando la Linnel cattura il boccino per un soffio dalle mani di Frick.
 

Il Girone D sembrava predestinato alla qualificazione certa della Bulgaria (e così è stato), e del Lussemburgo. Ma i lussemburghesi in realtà hanno faticato più del dovuto, conquistando il turno successivo per soli 10 punti: 410-400 sulla Macedonia, Kroizemberg ha catturato il boccino proprio mentre la formazione balcanica stava dominando il gioco. Altri venti punti e la qualificazione sarebbe andata alla formazione biancorossa. Il girone D, inoltre detiene alcuni piccoli record: il minor scarto di vittoria in una partita del torneo (Lussemburgo – Macedonia 410-400), la partita più lunga (Bulgaria – Macedonia 830-700, 19h 38m 56s) che vanta anche il maggior numero di reti segnate in una partita e da un giocatore nel torneo (50, Izminov).

Ai quarti l’Inghilterra approda in semifinale dopo appena 23 minuti, è questa la durata della partita contro la Francia, che viene battuta per 210-20. Buona la prova di Flash e di Tamble, che sostituisce Serway colpito da vari acciacchi. Le rivelazioni San Marino ed Erzegovina invece si scontrano senza esclusione di colpi, e ad uscirne malconcio è il povero Rizvic che deve uscire dal campo anzitempo per una forte botta al naso, soccorso tempestivamente dai medimaghi, ne avrà per qualche giorno. Il risultato finale è di 260-190 per i bosniaci che, pur trovandosi sotto, riescono ad agguantare il boccino grazie al cercatore Krkic, protagonista del più bel duello degli europei con la bella Baratti. In parecchi, soprattutto in patria, si stanno ricredendo sul diciassettenne giocatore, che dopo un inizio stentato ha dimostrato di avere le qualità per arrivare ad alti livelli. E’ il nuovo Grujensson. Un’altra bella partita è quella tra Irlanda del Nord e Lussemburgo, terminata 780-450 per i “Little Irish”. Risultato comunque bugiardo, poiché Kroizemberg ha impiegato 16 ore per trovare il boccino e, nonostante il divario di 48 reti, i lussemburghesi hanno sempre avuto in mano le redini del gioco. Ma ad opporsi a loro c’è uno strepitoso Dennison che ha lasciato passare circa un terzo delle pluffe tirate verso i suoi anelli. La Bulgaria viene clamorosamente eliminata dal meno quotato Galles, che nonostante il grosso divario tecnico, riesce ad arginare i cacciatori bulgari, anche grazie ai bolidi dei giovani Llondeyl e Southgate. Nulla può Dorina Pnivic sull’abile presa della Linnel, la compagine biancorossa approda così nelle semifinali, rischiando di conquistare il suo secondo trofeo consecutivo dopo la Coppa del Mondo. Ma il cammino gallese si ferma con la sola squadra in grado di battere Bount e compagni, coloro che hanno conquistato la vittoria anche nella prima partita inaugurale: l’Irlanda del Nord. Mulryne riesce a tenere unita la squadra dopo lo svantaggio iniziale, non si demoralizza e diventa il trascinatore di questa partita con le sue 13 reti. E Isaac Athlone si ripete esattamente come alla partita precedente: bel duello ma alla fine vince lui, il boccino è suo.E nell’altra partita l’Inghilterra mette fine ai suoi sogni di gloria facendosi sconfiggere dalla ben più modesta Erzegovina, che ha nell’organico però la rivelazione del torneo: Savo Krkic, che annulla le 11 reti di Rabbit e Flash e le grandi parate di Serway. Krkic contro la Coast, un duello già visto nella fase a gironi e che vide primeggiare la ragazza. Ma stavolta non va così, Krkic ha una marcia in più nella scopa e acchiappa il boccino senza difficoltà. La Coast è chilometri e chilometri dietro di lui. E si arriva così alla finale, preceduta dalla finalina che termina col risultato di 650-500 per l’Inghilterra.

La finale si gioca ad un Volkis Stadion esaurito, in ogni ordine di posto. Se la giocano le due rivelazioni del torneo: Erzegovina, capitanata da Milosevic e che ha nelle sue fila un grande promettente quale Krkic, ed Irlanda del Nord, che dispone di ottimi giocatori, Dennison e Mulryne in primis. Dopo gli inni nazionali e la scesa in campo delle mascotte (quelle dell’Erzegovina erano sospese a mezz’aria, si dice fossero munite di Thestrals) l’arbitro croato Juric dà il via ad una gara mozzafiato. Dopo un rapido uno-due di Mulryne, l’Erzegovina reagisce, con le reti segnate dalla Domcic e dalla Banja. Il risultato prende gradualmente forma, portando il divario tra le due squadre al 370-190 del minuto 179′. All’improvviso Krkic si lancia in picchiata verso il suolo, seguito a ruota da Athlone che lo tallona con esperienza. Inizialmente sembra una semplice Finta Wronski ma il cercatore bosniaco devia la traiettoria improvvisamente, compiendo una rapida piroetta che lo riporta in quota. Ma nessuno a parte l’arbitro e lo stesso Krkic s’era accorto che il boccino era in realtà ben stretto nella mano del giovane. La partita finisce tra la gioia nordirlandese, che ritira la coppa dalle mani del Primo Ministro cipriota Makos Amkolakis, e la delusione dei biancoblu, che ricevono sportivamente gli applausi del pubblico e dei pochi tifosi. E così, tra fuochi d’artificio Filibuster e bottiglie di Idromele termina anche questa edizione degli europei, che ci lascia certamente qualche talento e qualche sorriso in più.

Goodbye Dennison, goodbye Southgate, goodbye Weidlinger.

Goodbye Krkic.

 

Alla pagina successiva trovate la descrizione dei gironi »»

 
 Nigel Jarvis

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By vocestudenti | ottobre 16, 2007 - 9:22 pm - Posted in Ottobre 2063

Un altro anno si appresta ad iniziare e come ogni anno siamo costretti a tornare in questo “favoloso” ed “accogliente” maniero quale è la nostra amata Hogwarts.
Nata dalla fatica e dall’impegno di quattro grandi maghi come Salazar Sepeverde, Godric Grifond ecc ecc… la solita storiella dei quattro fondatori, sì insomma non c’è bisogno che la ridica per la duecentemilionesima volta; persino il più Babbano dei primini la conosce e se proprio leggendo questa breve introduzione non capite di cosa sto parlando vi consiglio una visitina in biblioteca, reparto Storia della Magia (viva la pubblicità alla biblioteca scolastica) o ancora meglio consiglio di andarvi a fare qualche esame in infermieria, nel caso sia sfuggito al cappellaccio che dentro di voi non c’è neanche un briciolo di magia…
Ma veniamo a noi, il ritorno al castello comporta come al solito l’interagire con altre persone di età e sesso diverso; cari studenti e cari professori (sicuramente non farebbe male che anche voi leggeste questo articolo) vi invito a riflette solo su una parola : ETICA.
Ma vediamo di analizzare meglio questa parola la quale sembra proprio che ai più sia sconosciuta quanto il lato amabile della Camden (?); etica: dal latino morum scientia ,ae f. letteralmente con questa parola si vuole intendere la filosofia morale o meglio lo studio dei costumi ( del buon costume oso specificare).
Il significato e l’applicazione di tale parola è stato per secoli ed è tuttora oggetto di discussioni e studi; tale parola che ha così tanto significato e racchiude al suo interno il giusto modo di comportarsi sembra ormai essere scomparsa dal vocabolario degli abitanti del castello, non solo studenti.
Chi più chi meno, penso proprio che all’interno del club degli anti-etica possa benissimo entrarvi tutta la popolazione di Hogwarts, professori compresi (viene quasi da pensare se non siano proprio loro i fondatori di tale club).
Ormai il buon costume è quasi letteralmente scomparso, tranne forse per pochi fortunati come il sottoscritto. Basti pensare che ad ogni angolo svoltato, ogni corridoio attraversato è popolato da coppiette avvinghiate in posizioni tanto ambigue quanto complesse …
Vi giuro, lettori della Voce, che non meno di un paio di giorni fa mi è capitata sotto gli occhi una coppia di studenti talmente stretti l’uno contro l’altro che non si riusciva più a distinguere una persona dall’altra, e non potevano avere più di 13 anni, massimo 14! Dove andremo a fine?
Queste coppiette vanno da primini ancora con il moccio al naso a professori intenti ad usare in modo “costruttivo” la loro pausa.
Ovviamente penserete che sia il solito discorso buttato così senza né capo né coda, purtroppo mi tocca farvi ricredere, lettori, con tutti i nomi e i fatti che potrei riportarvi a prova di quanto appena detto potrei riempire interi numeri per la Voce per mesi e mesi, ma temo che il mio direttore potrebbe affatturarmi nel giro di pochi istanti se glielo proponessi quindi mi accontento di citarvi pochi e semplici esempi.
Venus Chloe: la mia amata Venus, compagna di casa e di avventure, una delle più odiose serpi che abbia mai conosciuto.
A dire la verità mi dispiace un poco citarla, perché ciò comporta soprattutto una grossa pubblicità per lei e la sua “immagine".
Allora andiamo con ordine: la suddetta ragazza di anni 16 (o almeno credo, alcuni sostengono che sia ripetente di parecchi anni… chi sono io per smentire tali chiacchere?) Serpeverde, frequenta il 5° anno o almeno ci prova anche se con scarsi risultati. La dolce donzella nonostante tutte questa “fantastiche” qualità è uno degli esempi più calzanti per il mio articolo; vorrei dire che le sue conquiste si possano contare sul dito di una mano ma, ahimé, non è così; non voglio certo screditare l’ottima fama che adorna questa ragazza, quindi mi limiterò a o poche cose.
Nel giro di poco meno di 4 mesi la beneamata serpe è riuscita a destreggiarsi tra diverse fiamme e a spezzare i cuori di tanti ignari ragazzi caduti nelle sue spire, basti citare il battitore della quadra di Serpeverde Stephen Bail, oppure l’ormai popolare Rafael McAnis (non volermene, amico, se ti tiro dentro a questa stupidaggine) oppure lo stesso Stephen Medicine (deve piacerle molto questo nome) riguardo al quale iniziano a girare voci circa la sua nomina a prefetto della casa di Serpeverde. Povero Salazar, guarda cosa ti tocca sopportare. Fino a qui un lato positivo c’è, in quanto la cara Chloe sembra preferire i figli della serpe; ma mi dispiace deludervi, la cara ragazza sembra proprio non volersi fermare e tanto per cambiare un poco i suoi giocattoli ogni tanto rispolvera il caro Julian Rome, Corvonero 5° anno, rigirandoselo per qualche tempo tra le mani nell’attesta di un pupazzo migliore da acchiappare.
Cari lettori, se questo è l’esempio che i neo arrivati si trovano davanti, non stupiamoci se nel giro di pochi anni essi si permettono di rispondere per le rime ad alunni di 4° o 5° anno più avanti. Cosa si può pretendere se come modelli da imitare vengono prese persone del genere?
Ormai non si può più sperare che la scuola sia un luogo dove poter apprendere un’istruzione sia magica che comportamentale, insomma gli stessi professori che tanto ci riprendono e soprattutto che tanto pretendono da noi, vengono beccati innumerevoli volte in atteggiamente “frivoli”.
Salazar, proteggici tu dalle sventure che questo anno può portare e allontana la puzza di Tacchi dal nostro dormitori, ti prego.
Il direttore purtroppo mi ha appena comunicato che se non consegno in fretta l’articolo mi stacca la testa con un bell’ incantesimo Tagliuzzante, ma non preoccupatevi vi terrò aggiornati nel corso dei prossimi numeri continuando a fornirvi esempi e fatti riguardo la brutta piega che sta prendendo questo castello. Pensate a quanto si stanno dimenando adesso i famosi fondatori, ma come possiamo dare loro torto, mi chiedo?

Alla prossima …

 

M. Lexis

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By vocestudenti | - 9:04 pm - Posted in Ottobre 2063

Cari lettori… Uhm fatemi pensare un attimo, devo cercare una bella frase con la quale iniziare questo articolo.
Dopo dieci minuti buoni di riflessione ho deciso che non vale la pena spremersi le meningi e perdere altro tempo quindi accontentatevi di quello che passa il convento e non rompete i boccini.
Accaniti lettori della Voce, la scuola è alle porte e non mi viene altro da dire tranne: CHE PESO!
Presto inizieranno le lezioni, i professori romperanno le scatole per i compiti delle vacanza (chi li ha mai fatti poi…), ci saranno i test di ingresso, lo Smistamento e soprattutto una nuova ondata di primini pronti a mettere a soqquadro il castello per non parlare del fatto di rompere l’equilibrio psicofisico che eravamo riusciti a creare l’anno passato (?).
Ma suvvia, guardiamo il lato positivo, in fondo, anzi molto molto molto in fondo è bello tornare a scuola e incontrare di nuovo i proprio compagni, chissà magari con qualcuno l’estate è stata davvero benevola e si è trasformato da brutto rospo a bellissimo principe (anche se dubito, visti i soggetti che girano), non si può mai dire cosa possa succedere; in tre mesi la persona che più odiavate potrebbe essersi trasformata nella vostra anima gemella; lettori, quante volte è capitato che nella foga degli incontri di inizio anno si formassero nuove coppiette?
Ormai non si contano più tanto è lungo l’elenco; la nostra scuola pullula ormai di rubacuori accaniti che ogni settembre si preparano con tanta cura quanto un cacciatore all’inizio della stagione di caccia alle anatre.
Ma sappiamo davvero tutto di queste persone? Non siete curiosi di sapere anche voi qualcosa di più riguardo a questi personaggi che ai più appaiono come veri e propri idoli? A me sinceramente frega meno di zero, ma il direttore mi ha dato questo e questo mi tocca… Ah come è ingiusta la vita con un povero giornalista.
Torniamo a noi lettori. Fuoco alle polveri:


Chloe

M: Allora, carissima compagna di casa, come andiamo? 
V: È ovvio che visto che sono in tua compagnia le cose potrebbero andarmi molto meglio! A parte te, le cose vanno abbastanza bene. Anche se avrei preferito rimanere al paiolo un po’ di più… avevo visto una borsa niente male a Diagon Alley… pazienza, me la farò mandare…

M: Benissimo, cominciamo allora: innanzitutto, sai perché sei qui, giusto? 
V: Certo che so perché sono qui! Perché senza di me non avresti nessun argomento succoso da raccontare nel tuo giornalino. E non pensare che lo faccia per te… lo faccio solo perchè preferisco la Voce all’Eco. Tutto qui. Mi hai chiesto un favore e siccome sono molto più buona di quello che si crede in giro lo faccio. Ma facciamo presto.Devo vedere una persona dopo…

M: Bando alle ciance; dimmi qualcosa riguardo alla tua prima cotta, nonostante la cosa non mi interessa più di tanto, visto che conosco benissimo la risposta (sono suo coetaneo, che volete farci?)…
V: La mia prima cotta… Tu non ne sai nulla, Lexis. Ero una bambina. Lo sai com’è quando hai un fratello più grande che porta a casa gli amici. Era l’estate prima di entrare a Hogwarts. Will ha portato a casa un amico. Un certo Jeffrey. Non l’avevo mai visto prima, ma sapevo che era un compagno di Will a scuola. Un serpeverde anche lui. Me ne aveva parlato. Erano molto amici. Ed era bello da far paura. E tu sai che io sono sensibile al fascino maschile… Alto, biondino, occhi chiari. Bello. Non c’è altro da dire. Era stupendo, non bello. Tanta roba. Lui si è presentato a me, non considerandomi una sbarbatella. Come avrebbe fatto chiunque. O come farei io adesso con un undicenne. Mi ha sorriso. E non c’è altro da dire. Perché tutto è finito presto. O meglio. Siamo diventati amici, e lo siamo tuttora. Molto. Sai che quando voglio una cosa faccio di tutto per averla. Ma era troppo grande per me all’epoca. E io me ne rendevo conto. E Will me lo ripeteva spesso. Per non illudermi chiaro. E non c’è altro da dire. Perché tutto è finito presto. O meglio. Siamo diventati amici, e lo siamo tuttora. Molto.

M: Tutto qui Chloe…? Niente di rocambolesco o entusiasmante, temo che deluderai molti lettori; e probabilmente dovrò anche rivedere l’altro artic… ehm sì… E invece della scuola che dici, chi ti ha rubato il cuore per primo ?
V: Lexis, tu non sai nemmeno cos’è un bacio per cui devi solo che tacere… Sì, tutto qui. Mi hai chiesto la mia prima cotta, non la mia prima storia d’amore…
Nessuno mi ha mai rubato il cuore, qui a scuola. Ma devo ammettere di aver avuto parecchie storielle. Nessuna di particolarmente entusiasmate. Ho alcuni ragazzi con cui ho parecchia affinità. Ammetto che molti li ho usati perché non avevo nulla di meglio da fare. Comunque, visto che so perfettamente che sei un pettegolo, ti darò il nome della mia prima storia che è durata più di mezza giornata. Si chiamava, e si chiama tuttora Julian. Non è un serpeverde. È un Corvonero. Di cognome si chiama Rome. Julian Rome. Lo conosci no? È in classe con noi! Eravamo al secondo anno. E lui mi piaceva, sì. Era un bel ragazzo, no? Cioè, lo è tuttora. È durata un mese più o meno. No, non mi ha rubato il cuore. Ma è stato divertente. Sì, divertente è la parola più giusta.
Non mi vergogno a dirle queste cose.

M: Uffa Chloe ma sempre a litigare stai? E io che volevo farti un po’ di pubblicità con la Voce… Per il fatto del bacio se vuoi possiamo sempre andare nello stanzino qui dietro così mi dai qualche lezione pratica.
V: Non sto a litigare… E non ho bisogno di pubblicità, io.
Per la pratica in baci, Lexis… puoi sognarla ogni volta che vorrai… ma da me, mai!


La bella infermiera

M: Allora signorina infermiera… Signorina, vero? 
G:Chiamami pure Goldie, se no mi fai sentire vecchia!

M: Passiamo ai fatti, comunque. Lei sa che è qui per un’ intervista e le confesso che quando mi è stato proposto questo articolo ho pensato subito a lei, girano molte voci sul suo passato di studente.
G: Questa mi giunge nuova, sapevo che girava la voce che la Drybottle avesse una doppia identità notturna, ma del mio passato da studentessa… Sono curiosa, che voci girano?

M: Non badi al fatto che questo giornale è letto da tutto il corpo studentesco e sia sincera al 100%. Come è stata la sua prima cotta?
G: La mia prima cotta?! Ahah, una cosa disastrosa e davvero da dimenticare! Quando ero in Quinta, dopo vari pestaggi da parte di metà casata di Serpeverde, mi sono finalmente resa conto che attraevo i ragazzi, e allora ho cominciato a guardarmi attorno. Avevo davvero una vasta scelta! Ma alla fine ho trovato quello che veramente mi interessava… E probabilmente l’unico che non mi considerava di striscio, se non come un’amica! Gli sono morta dietro per altri due anni, e lui non ha mai fatto una piega! Ero troppo timida per dichiararmi… E’ stato terrificante quando dopo la scuola ho scoperto che aveva… Altre tendenze!

M: Magnifico, magnifico… Cioè no! volevo dire mi dispiace davvero che la sua prima esperienza seria sia stata traumatica. Cerchiamo di tirare un po’ su il morale di questa intervista, perchè non ci racconta di qualche piccola avventura prima di questo tipo dalle strane tendenza? Suvvia, lo sa che hai nostri lettori piaciono i particolari "interessanti".
G: Ma quale avventura? Prima di questo sono stata sempre e comunque del tutto ingenua ed innocente, è stato dopo che è venuto il bello. Tutti i ragazzi venuti dopo hanno sempre pensato che fossi questa grande esperta, ma in realtà non ci capivo proprio niente! Persino mia sorella minore mi prende ancora in giro per questa storia, ma per me è solo piuttosto divertente! 

M: Sì, bene, sicura di non aver niente da raccontare ? Eppure i miei informatori mi hanno assicurato che avrebbe potuto raccontarmi qualcosa di molto interessante.  Su, non mi deluda… Avrà qualche segretuccio, magari una storiella con qualche futuro insegnante? Anche una con il custode della scuola va bene, i gusti sono gusti…
G: Questa… Io… Beh… Pensavo fosse… Un’intervista sulla prima cotta, non… Ehm… Non è proprio una storiella… Oh, al diavolo! Tanto a quanto pare lo sanno già tutti! Non vi si può nascondere proprio niente! Sì, lo confesso, io e Jack abbiamo una storia da qualche mese ormai e, sinceramente, spero duri ancora per molto, le basi sono molto solide, diciamo!

M: Lo sapevo, le mie fonti non sbagliano mai. Grazie del tempo dedicato, magari ci rivedremo per approfondire questo argomento; mi scuserà se non le dico Arrivederci al più presto, ma preferisco tenermi lontano dall’infermieria il più possibile…


 

Von Coso

M: Salve professore, come andiamo? Sono molto felice che si sia prestato di sua “spontanea” volontà all’intervista.
B: Quindi non sei qui per chiedermi qualcosa sulla mia materia. Lo sai che ogni minuto perso ora equivale a tanto lavoro da fare quando non ne ho voglia? Penso che lavare tutte le serre ti farà capire come funzionano le cose, che ne dici?

M: Sì … ehm… andiamo avanti. Come sa, siamo qui per un’ intervista sulle prime cotte … Sa cosa vuol dire la parola cotta, vero?
B: E tu interrompi un costruttivo momento per chiedermi di cose così futili? Certo che so cosa è una cotta, è quella roba da mammolette. Chiedilo a Vergil, quel troll è un esperto in cose idiote.

M: Stupendo, allora ci parli della sua prima cotta… E non faccia il misterioso ai nostri lettori piacciono i dettagli (anche piccanti).
B: Signor Trexis, così mi insulta. Crede davvero che io mi sia mai preso una cotta? Io sono Bernard vonMitternacht. Io non mi prendo le cotte, io mi prendo le donne. Innamorarsi è una cosa da stupide donnicciole.

M: Suvvia professore, non faccia il timido, lo sappiamo che in fondo anche lei ha un cuore. Dicevamo comunque… Ah sì ecco; se proprio non vogliamo parlare di infatuazione vera e propria, è possibile che si ricordi la prima delle sue conquiste?
B: Moccioso, dì la verità, tu vuoi morire. Vorrà dire che per stavolta ti rispondo, ma oltrepassa di nuovo quella soglia e potrei non essere responsabile di un eventuale incidente. Dunque, la mia prima conquista… La mia tata non conta, vero? Ero al mio secondo anno, io sono sempre stato il top. C’era la secchiona di turno. Sai quella che non esce mai e se ne sta sempre chiusa in biblioteca? Esatto. In fondo non era male. Cioè, bastava tenere gli occhi chiusi. Ma per una E in una delle materie più inutili ne valeva la pena.


Rygar

M:
Si comincia, Connelly. Partiamo subito dicendo che ho avuto il mio bel da fare a trovare qualcuno da intervistare tra i membri della tua casa… Alla fine mi sono accontentato del meno peggio, o del male minore (sorride affabile)
Immagino tu sia elettrizzato all’idea di comparire finalmente sul giornale ufficiale della scuola?
R: Non sai nemmeno quanto io lo sia. Ma tu , poi, chi saresti? Il nome mi ricorda vagamente quel svangaboccini di Harvarest… Ma tralasciamo questi inutili dettagli.

M:Benissimo, grandioso… Passiamo al sodo, i lettori fremono di curiosità. Che mi dici della tua attività di playboy tra le mura del castello?
R: Credo tu abbia sbagliato persona. Forse non ti sei accorto che NON STAI intervistando né McAnis, né Hargreaves, né Jarvis. Solo Rygar Connelly.

M: Lo sappiamo tutti e due che l’apparenza inganna a volte… Dai non fare il misterioso, se mi hanno indirizzato verso di te ci sarà pure un motivo, no?
R: Oh, onestamente non saprei. L’unica cosa che si è detta e ridetta su di me è che porto a spasso un gigantesco palco di corna. Cosa che comunque mi tocca meno di zero. Io so anche troppo bene di non averci rimesso. MAI. Quindi, che credano e dicano quel che vogliono. Ti pare? Tornando al discorso del Playboy… Posso dire di avere qualche freccia al mio arco. Tutto qui.

M: Ecco, ecco… Parliamo di queste famose frecce, dici di averne un po’. Magari ti ricordi anche quando hai scagliata la prima e con chi? Siamo curiosi, racconta.
R: Oh be’. Non credo ci sia bisogno di dire poi molto. La prima donna in assoluto è stata Lin Darcy (alla facciazza di MOLTI) e ci ho trascorso due anni. Almeno fino a che non ha deciso di preferire la puzza assurda dell’attuale ragazzo della Trott. Affarri suoi, anzi… LORO. Per il resto, non amo parlare delle mie conquiste. Anche perché sono talmente poche da non fare testo.
Dico solo che il "dopo Darcy" non è stato per nulla sfitto di impegni. 

M: Non male davvero, Connelly. Nn male non male… Forse hai anche voglia di raccontare ai lettori il tuo stato attuale, nell’immediato… Sai, tanto per dare qualche speranza alla fila di ragazzine sospiranti che ti seguono nei corridoio.


 Zoe

M: Allora Ehm… Ah sì, ecco… Zoe, innanzitutto sai perché ci troviamo qui?
Z: Ehm… Per la Voce?

M: Magnifico, magnifico… Ti confesso che quando gli altri giornalisti mi hanno passato la lista con in possibili intervistabili l’occhio è balzato subito sul tuo nome, di solito parto sempre dal fondo. Ma passiamo al dunque, i nostri lettori sono molto curiosi e sono sempre alla ricerca di qualche scoop o segreto nascosto, cerchiamo di non deluderli; cosa mi dici riguardo alla sua prima fiamma tra le mura del castello ?
Z: Scoop? Perché a qualcuno dovrebbe interessare la mia prima cotta? Ehm… Veramente, ehm… Quando sono arrivata a Hogwarts… Beh, ce ne sono molti di ragazzi carini, cioè… Belli da vedere, ma non me ne sono mai piaciuti davvero.

M: Ma andiamo, non fare la modesta. Tutte le voci che girano e vuoi farmi credere di non aver mai fatto pensieri ambigui su un altro studentello della scuola?
Z: Voci? Che voci? Che voci dovrebbero girare, eh? Dipende da cosa intendi con "pensieri ambigui". Sì, cioè, ce n’è di ragazzi carini, qui, ma ho detto che nessuno mi interessava veramente, ecco tutto.

M: Aspetta aspetta… Vuoi vedere che magari la prima fiamma era per un professorino, magari un giovane tirocinante, mi pare di ricordare qualcuno un paio di anni fa… che mi dici?
Z:
No, professori no. Cioè. Mi chiedo ancora come alcuni possano essere così belli, tipo… ma non mi sognerei mai di farmi piacere un professore. Cioè, insegnano. Solo per pensare di farlo bisogna essere malati. Che voci? Piacere un professore.

M: Ma niente Traves non preoccuparti. Dunque, tornando a noi, sembra proprio che tu non abbia niente da raccontare… anche se sono io il primo a non credere a questa affermazione, insomma sei Zoe Traves, come puoi non avere niente da confessare?
Vabbè ormai non ha più importanza… grazie per la collaborazione.


Julian

 M: Adesso abbiamo? Ah ecco, Julian Rome,  Corvonero. Come va, Rome? Finalmente un’ apparizione sulla Voce e non su quel giornalaccio che gira nella vostra sala comune, non sei contento?
J: Sai Lexis,definire "giornalaccio" un mensile che viene letto da tutta la scuola mi sembra una pluffata bella e buona. Secondo i nostri ultimi sondaggi la differenza fra L’Eco e la Voce è abissale. Ah, a proposito Tiff mi ha chiesto di informare te, i tuoi redattori e il resto della scuola che Donovan Dho, sai il neo-primino, è riuscito a scoprire il reale utilizzo del vostro giornale: carta igienica. Forse è meglio che ne parli in redazione, ripensandoci… Potreste avere più fortuna nel campo della carta igienica.

M: Ali da corvo e lingua di serpe, un curioso abbinamente, Rome. Non perdo neanche tempo a ribattere, i vostri sondaggi sono obbiettivi quanto i punti assegnati da Vonmitterqualcosa durante una lezione… Veniamo a noi, purtroppo devo intervistare almeno un membro per ogni casa, quindi anche i corvacci sono compresi; che mi dici della tua attività di rubacuori? I lettori "fremono" di curiosità.
J: Saranno anche poco precisi, ma come i punti assegnati da Voncoso, valgono comunque. La mia "attività di rubacuori" non è una cosa che ti interessa, inoltre, penso ne parli abbastanza Tiff con i suoi articoli sull’Eco. E sinceramente quelli bastano e avanzano. Quindi, fatti i boccini tuoi, Lexis!

M: Guarda che non importa a nessuno se sei stato con la Chloe, i momenti di magra capitano a tutti e sappiamo che ci si accontenta di quello che c’è… Non devi certo fartene un colpa. Comunque aprendo una parentesi io non sto certo cercando di emulare quello schifo che la Trott scrive sul Peto del Gufo… Il mio è semplice sondaggio. Chiusa parentesi.
J: Chi ti dice che io mi riferissi alla Chloe?Il rapporto che ho avuto con Venus è stata una cosa campata per aria. Ormai è storia vecchia. Anzi,a dir la verità non la considero neanche una storia. Riaprendo la parentesi precedente su Tiffany, cos’è te la sei presa per quelle piccole provocazioni che ti ha riservato in "Scoppia la coppia" nell’articoletto che parlava di te e Ivory?

M: E perchè mai avrei dovuto prendermela? Una storiella inventata è solo sintomo di incapacità. Ecco ho trovato la vera essenza del Peto del Gufo, sostituire la competenza e la bravura con pura e semplice fantasie (per non dire trollate). Ma torniamo a noi, se proprio non vuoi parlare di Chloe, dimmi qualcosa riguardo alla tua prima cotta, o alla tua prima conquista; come preferisci…
J: Non è quello che si dice in giro, Lexis.Girano molte voci su te e altre balde donzelle. Comunque, la mia "prima conquista", come la definisci tu, è stata Chloe al terzo anno, e fino ad ora ci siamo lasciati e presi ogni due minuti. Ma,continuo a ripetere, non vedo come questo ti possa interessare.

M: Non è molto importante quello che si dice in giro di me, Rome… Tornando a te comunque, credevo che per essere un corvo bisognasse quanto meno possedere due dita di cervello. Mi sembrava di essere stato chiaro: intervista sulla tua prima cotta. Preferisci che te lo scandisca sillaba per sillaba? 


Non servono parole…
Lascio a voi cari lettori il compito di commentare queste interviste, anche perché detto sinceramente questo via vai di persone mi ha letteralmente distrutto… ho decisamente bisogno di un corroborante succo di zucca e anche se questo non c’entra niente con l’articolo non ha importanza, il giornalista sono io e scrivo quello che mi pare.

Alla prossima “cari” lettori.

 

Marc Lexis

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By Lottie | - 8:27 pm - Posted in Ottobre 2063

 Perché la campanella delle nove non suona solo ad Hogwarts.

Austria

Per quanto l’ istruzione magica austriaca non sia ancora ai livelli della vicina Germania, negli ultimi anni si è assistito ad una maggior sensibilizzazione dell’ opinione pubblica e alle scelte di molti genitori, più felici di avere i figli vicino che spedirli in un qualche imprecisato luogo sui Balcani.
L’ Accademia Athenaum, ossia la risposta dell’ Austria alla ben più celebre Durmstrang, è stata fondata molto recentemente, appena una ventina d’ anni fa, ad opera del Ministro della Magia Gretel Schulze. Si tratta di una scuola organizzata secondo il modello Babbano, che si chiama fuori dalla tradizione dell’ istruzione magica e dall’ idea del college, a favore di una sede centrale ( Salisburgo) e vari distaccamenti, sparsi qua e là per il Paese. Gli studenti, dunque, possono continuare a vivere ciascuno a casa propria, secondo la tradizione europea, e a recarsi nelle sedi solo per le lezioni. Attualmente, le città in cui Athenaum è stata portata sono – oltre a Vienna – Salisburgo, Graz, Innsbruck; per la formazione di classi, che si indicano semplicemente con lettere greche, si usano le Rune – metodo che ha fatto polemica agli esordi della scuola, ma ormai pienamente accettato dalla maggior parte della comunità. Da tre anni è anche prevista la sperimentazione NSB (Nuova Sperimentazione Babbana) che sostituisce la classica Babbanologia, in favore di due rientri settimanali dove studiare materie strettamente non magiche: letteratura tedesca, matematica, scienze. Karl Zalter, saggista di opere quali Senza magia e Perché si può vivere anche senza magia?, ritiene che non siano all’ altezza dei programmi svolti dai ragazzi non magici nelle loro scuole ma, comunque, indispensabili per capire il loro mondo.

Danimarca

La Scuola di Magia e Stregoneria di Aulek, situata ad Odessa, è stata fondata nel 1534 in seguito alla rottura del professor Sorensen Kimp con la celebre Durmstrang. Collegio per molti aspetti simile ad Hogwarts, Beauxbatons e Durmstrang, ha soprattutto una celebre tradizione nel campo dell’ Astrologia. Non essendoci ancora scuole magiche significative, inoltre, nei paesi scandinavi, gran parte del corpo docenti parla finlandese, svedese, norvegese; i libri di testo sono in quattro lingue e la possibilità di svolgere i compiti nella propria lingua madre esiste, anche se l’ insegnamento continua ad essere impartito in Danese. Le Case si chiamano Associazioni, e hanno come Patroni quattro costellazioni, dall’ intrascrivibile nome, ma ben conosciute da tutti gli studenti. Esiste anche una cerimonia molto simile a quella dello Smistamento, chiamata Iniziazione, solo che a decidere le sorti degli studenti non è un Cappello Parlante, ma una complicata Danza dei Cerchi, eseguita il primo settembre da tutti i nuovi arrivati.

Francia

Credo che ormai si sia perso il conto, di quanti romanzi abbiano come protagoniste le belle signorine di Beauxbatons e di quanti ragazzi inglesi, ogni anno, cerchino di vincere uno scambio culturale per andare a studiare laggiù. Al di là di questo, quello che non tutti sanno è che l’ Accademia di Beauxbatons, nome che tradotto nella nostra lingua significa approssimativamente belle bacchette, è frequentata di norma da studenti di entrambi i sessi, si trovi in Provenza e non appena fuori Parigi e non abbia alcun tipo di incantesimi di protezione – agli occhi dei Babbani, è solo il Palazzo di Beauxbatons, aperto al pubblico ogni domenica.
Con una media di diplomati molto alta, che raggiungono spesso la votazione di TrèsTrèsTrèsBeau (l’ equivalente dell’ Eccezionale nostrano), nella più famosa Scuola di Magia e Stregoneria Francese è stato da poco reintrodotto anche lo studio della lingua latina – che, secondo Amalie Dupre, vicepreside, servirebbe a favorire la memorizzazione degli studenti delle parole magiche, oltre che a migliorarne la pronuncia con conseguente riduzione degli errori. Non c’è una squadra di Quidditch, perché visto come attività extrascolastica che impegna e distrae troppo gli studenti; in compenso, non sono rari club di Lettura, Astrologia, Danza. È, insieme a Durmstrang, l’ unica scuola europea in cui si impartisce l’ insegnamento anche in inglese – molto probabilmente, a causa dei sopraccitati scambi culturali.

Germania

Durmstrang. Durmstrang. Durmstrang. Quante volte gli studenti di Hogwarts, litigando con un professore o con un genitore per una presunta severità, hanno minacciato di andare a Durmstrang. Un falso luogo comune, vista l’ estrema disciplina che vige in questa scuola e la sua tradizione didattica, consolidata da più di settecento anni e da un numero incalcolabile di studenti.
Ma non è il solo falso luogo comune su questa: intanto, malgrado la sua fama, l’ Istituto per gli Studi Magici di Durmstrang non si trova “da qualche parte in Germania”, come si può comunemente pensare, ma “da qualche parte sui Balcani”, che con la Germania c’ entrano poco – più con l’ Austria. Semplicemente, viene considerata una scuola tedesca perché tedesco fu il suo fondatore (Kurt Maier), tedesca è la lingua in cui viene impartito l’ insegnamento agli studenti, tedeschi per la maggior parte sono gli allievi. In effetti, in territorio germanico non c’è una vera e propria scuola di magia, come non c’ è nemmeno in Polonia, Ungheria, Romania, Moldavia, Bulgaria e simili – l’ Austria, s’è visto prima, solo da poco ha deciso di spendersi per l’ istruzione di giovani maghi e giovani streghe. Il classico riserbo con cui si parlava dell’ Istituto anche solo una ventina d’ anni fa è andato via via attenuandosi, pure se è molto difficile fare scambi culturali con questa scuola e abbastanza complicato conoscerne i programmi.  Alla UME (Unione Magica Europea) s’è spesso discusso dell’ insistente insegnamento delle Arti Oscure, malgrado sia – come dice il preside Herman VonSalter – ormai una semplice questione di tradizione; di fatto, molti studenti mezzosangue o figli di Babbani preferiscono iscriversi all’ Athenaum austriaca, considerata “migliore per loro”. Ma non è il caso nemmeno di considerare Durmstrang un luogo di potenziale addestramento di pazzi omicidi e/o maghi oscuri: le espulsioni a causa di motivi disciplinari (spesso futili) sono più di cinquanta ogni anno, molti diplomati usciti da questa scuola sono diventati ottimi Auror e, recentemente, s’è deciso di ammettere nell’ Istituto anche le ragazze.

Italia

Scuola ItalianaIl neonato Liceo Antonella Solari, voluto dal Ministero della Magia Italiano da appena tre anni, è il primo tentativo del Belpaese di confrontarsi con la problematica della formazione di giovani menti – prima costrette ad emigrare o in Francia o in Svizzera. Con sede nella capitale, Roma, è una scuola fortemente moderna e filobbabana, secondo il modello austriaco di Athenaum: gli studenti delle prime tre, attualmente uniche, classi sono divise in sezioni secondo l’ estrazione casuale di bigliettini pergamena da un Cappello A Cilindro. L’ordinamento della scuola è diviso in tre anni di Istruzione Primaria, in cui provare “un po’ di tutto”, al termine dei quali segue un esame pratico e teorico, per poi entrare nell’ Istruzione Secondaria. Si prevede che questa sarà composta di un Biennio Comune, in cui sostanzialmente si proseguirà e si approfondirà l’ Istruzione Primaria, e da un Triennio in cui scegliere le materie preferite, da seguire – con un minimo di tre e un massimo di sette. La certificazione sarà valida per Svizzera, Francia,  Spagna e sono in corso trattative con il nostro paese. Particolarità della scuola è anche l’ insegnamento dell’ Astrologia e della  tradizionale Magia Con Le Dita. 

Charlotte Midlee

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By vocestudenti | - 6:45 pm - Posted in Ottobre 2063

Specchio, specchio delle mie brame. Chi è la più bella del Reame?
E’ francese e ha diciotto anni la Streghetta più bella del Mondo.

Scandalo a Parigi, la vincitrice accusata di aver usato una Maledizione Senza Perdono.

Parigi, 6 ottobre.

BellefeeS’è da poco concluso il Concorso di Bellezza più importante del mondo magico: a Parigi, sotto il naso dei Babbani ignari ha appunto avuto luogo Miss Strega nel Mondo.
La vincitrice è una streghetta francese di diciotto anni, Chanelle Bellefeè.
Capelli biondi, occhi azzurri e viso angelico hanno fatto di questa apprendista Curatrice la Strega più Bella del Mondo Magico.
Ogni anno le streghe vengono elette secondo rigidi criteri e ardue prove. Quest’anno la Bellefeè ha stracciato le avversarie: al secondo posto troviamo la diciannovenne russa Sophia Rosenkrowa, capelli neri e occhi grigi; al terzo la diciassettenne irlandese Rachel Murderhearts, capelli rossi e occhi verdi che han fatto girare la testa ai giudici.
Delle 2.000 streghette (d’età compresa tra i 17 e i 23 anni d’età) solo 50 sono state le fortunate che hanno potuto sfidarsi. La prima prova consisteva in trasfigurare un gatto in un calice: solo in 25 sono passate, trasformando calici di straordinaria bellezza.
Da 25 sono passate in 12: la seconda prova trattava la Storia della Magia. Piccoli gruppi di ragazze sono stati formati, e a ciascuna sono stati posti vari quesiti. Ottimo esempio questo per le giovani streghe: non occorre essere solo belle, bisogna avere un minimo di cervello!
Terza prova: da 12 in 3! Pozioni: la Strega Perfetta, deve saper preparare un perfetto Filtro d’Amore. Le più capaci sono appunto state Chanelle, Sophia e Rachel.
Ultima prova, quella decisiva: le tre streghe sono state chiuse in una stanza del tutto bianca, una stanza enorme. Qui hanno dovuto dare sfogo alla propria fantasia. L’esaminatore, nominando un colore, un oggetto, un frutto o una canzone, chiedeva di provare a far comparire la prima cosa che passasse in mente alle tre ragazze. E’ stata premiata la più fantasiosa, appunto, Chanelle.
Voci maligne sono subito arrivate sulla vincitrice: si dice che Chanelle sia discendente di una Veela, e abbia vinto solo per questo. Gelosia? Verità? La vincitrice si difende: “Non discendo da una Veela, nemmeno lontanamente. Ho vinto per la mia semplicità, la mia bellezza e la mia straordinaria arte magica.”.
La seconda e la terza Classificata accusano inoltre la vincitrice di aver stregato i giudici, accusandola oltretutto d’aver usato una Maledizione Senza Perdono. Accuse che non possono certo passare inosservate. Il Ministero si è già messo al lavoro per accertarsi dell’innocenza della Bellefeè, anche se sa già che non ci sarà bisogno: è stata solo la gelosia a far parlare le altre due concorrenti.
Per la vincitrice un diadema d’oro bianco e la fascia di Miss Strega nel Mondo valida per un anno.

I migliori auguri per questa splendida francese.

 

I. LeRoy

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By Alfred_Lewis | ottobre 15, 2007 - 5:36 pm - Posted in Ottobre 2063

Durante le ultime vacanze estive il mio cervello ha più volte tentato una fuga disperata, per evitare di dover pensare che il suo proprietario stava giocando agli Unicorni con un perfetto esemplare di Sorellina Urlante. Una parte dei miei pensieri non sono affari vostri, ma per l’altra parte posso chiudere un occhio. Chi non ha mai tentato di sbirciare in un registro di classe, per leggere le note più strambe che i nostri prof vergano sulle loro pergamene? E quanti non ci sono mai riusciti, perchè colpiti da una Fattura Difensiva? Ebbene, il sottoscritto ha deciso di fare il lavoro sporco per voi. Le mie dita gonfie, bruciacchiate, colorate di verde o di arancio e cosparse di peluria rossa si sono sacrificate per il bene del giornale, nel tentativo di aprire i suddetti registri. Benvenuti nella nuova rubrica, "T in condotta", e vediamo insieme le prime note e giustificazioni di questo numero.

   Il signor J. Parker, dopo essersi trattenuto per parecchi minuti ai servizi igienici, irrompe in aula, spalancando la porta e strillando testualmente "Loro hanno preso possesso del bagno!" Mi assento per una mezz’ora dalla classe per andare a controllare che "Loro" non abbiano occupato anche la mia postazione di lettura numero 435. Artemis Reed.

Reed ha l’aria di uno che ha preso troppi Bolidi in testa, ma tutto sommato è meglio di certi altri individui che girano per la scuola e hanno il coraggio di farsi chiamare professori. Ah, questa di Parker è solo una della lunga serie. Secondo il ritratto di Eric Testa di Bronzo, il nostro piccolo campione ha stazionato nel bagno per le successive quattro ore, giocando a scacchi con due armature.

   Il signor A. Bracket [Corretto in Becket] giustifica il ritardo di oggi con il motivo, trascritto sul registro da lui stesso, "Un’orda di zombie mi ha assalito appena uscito dal dormitorio, ho dovuto farmi largo a suon di morsi e poi sono corso a protestare nelle cucine. Uno degli zombie era il prefetto Yankees, chissà cosa gli hanno messi quegli elfi nel succo di zucca". Khaleb Summers.

Ma Summers è protetto dall’Esercito della Salvezza Magica, perchè non lo buttano fuori dalla scuola? E poi, Becket, tutto io devo dirti? Se gli elfi stanno lentamente avvelenando Yankees, perchè Bolide non ti fai gli affaracci tuoi e li lasci proseguire?

    Il signor M. Harvarest esce correndo dalla classe di Trasfigurazione, dicendo di andare a salvare il mondo magico. Sarà mia premura controllare. Nathan Powell.

Spero vivamente che non controlli davvero. Questa è la volta buona che ci liberiamo di Harvarest e della sua chioma color vomito di Troll.

   Il signor A. Dalis giustifica così la sua assenza alla lezione di Incantesimi del giorno: Possibile gravidanza. Sono perplesso, ma in effetti sembra un po’ gonfio. Crassus Spellman.

Che Spellman faccia concorrenza a Summers in quanto a rotelle fuori posto, ormai l’avevamo capito tutti. Ma arrivare a non saper distinguere un maschio da una femmina è da ricovero d’urgenza al S. Mungo. In suo favore, potrei dire che a guardare Dalis la differenza non è immediatamente percepibile.

   Durante l’ora di Trasfigurazione, il signor F. Roines insiste nel sostenere di essere la reincarnazione del fondatore del Profeta. Vergil Von Mitternacht.

E qui non è neanche necessario commentare. Roines, pensa a non farti mettere sotto dai tuoi stessi giornalisti, invece di rompere i Boccini a Trasfigurazione.

  Per questo numero, la galleria degli orrori termina qui. Se qualcuno degli interessati ha da ridire, passi prima sul cadavere del prefetto Medicine  sa dove trovarmi.

Alfred Lewis

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By vocestudenti | - 2:35 pm - Posted in Ottobre 2063

Ciao a tutti, miei cari affezionatissimi(?) lettori. Iniziamo subito subito riassumendo i fatti di maggior rilievo accaduti quest’estate. Per fortuna, oserei dire, non sono stati molti, anzi: una – per quanto mi riguarda – inaspettata calma ci ha accompagnato durante le vacanze estive. Ovviamente io parlo del Mondo Magico in generale, dal momento che se state cercando un sommario degli accaduti al Paiolo, dovrete sorvolare su quest’articolo e passare a quello del collega. Ma tornando a noi. Di recente si è confabulato su dei sospetti movimenti verso le campagne del nord: spostamenti in piccoli gruppi o masse più o meno consistenti di Orchetti al comando dei loro simpatici compagni, i Troll di montagna. Se non sbaglio se ne era parlato fino a qualche mese fa, dopo quella specie di rivolta – se così la si può definire – dei troll.. che a quanto pare non ha avuto grandi risultati, cosa che data la loro natura, non mi stupisce granché. Probabilmente anche questa specie di rivoluzione è stata presa troppo sul serio, da noi maghi e streghe. Penso che possa esser accaduto anche per un fortuito caso della sorte: per quanto mi riguarda, non mi meraviglierei se dovessi scoprire che tutto quel trambusto è stato causato da un lapsus di qualche troll meno remissivo degli altri, che ha quindi dato il via ad un pandemonio che, ricordo, ha causato una decina di cadaveri da ambedue le parti (Troll e Orchetti) ed è stato alla base della morte di un Babbano (un idiota sfortunato uomo che si è spinto eccessivamente oltre i confini dei non-maghi, e c’è rimasto fregato). Comunque, proseguendo con il nostro riassunto di ciò che è successo quando noi della Voce non eravamo in grado di raccontarvelo, ci spostiamo un po’ più in basso, a nord dell’Inghilterra, dove un paesino magico dalle dimensioni quasi ridicole, è stato teatro di una buffa – diciamo così – vicenda. Colmworth: un pugno di abitanti; maghi e streghe avvinghiati con le unghie e con i denti alle più antiche tradizioni magiche, tradizionalisti e privi di ogni qualsiasi tipo di voglia di cambiare il loro stile di vita. Data la posizione favorevole di questo paesino e il grazioso paesaggio che lo circonda, è stato scelto fra più di 50 – oppure 80, fonti diverse danno ambedue le possibilità – villaggi, dal ramo del Ministero della Magia che si occupa di apportare migliorie e assicurare sicurezza all’interno dei suoi domini. Come questo sono stati votate altre località, con il proposito di renderle ancora più preziose per tutti quei Maghi e Streghe che amano viaggiare. Ma per quale motivo, quindi, prendiamo in considerazione questa singola cittadella? Ebbene, i funzionari del Ministero, al loro arrivo, hanno avuto una calda accoglienza: sembra che, da quanto riportato dalle fonti locali, gli abitanti si siano rifiutati di allargare i confini della loro amata Colmworth, e abbiano cacciato i dipendenti a suon di “sassate”, preoccupandosi quindi di creare un isolamento magico del paese prima che gli Inviati del Ministero si riprendessero dallo scombussolamento iniziale e tornassero alla sede. Si dice anche che uno dei tre abbia addirittura chiesto un processo contro l’intera popolazione! Inutile dire che la cosa è stata rifiutata categoricamente dal momento che è evidente, non si sarebbe potuta portare avanti una causa del genere. In conclusione il Ministro ha deciso di rivolgere la propria attenzione verso gli altri paesi che sono stati scelti, visto che comunque – e sono d’accordo – non avrebbe avuto senso insistere. Alla fin fine, le bonifiche e l’ampliamento della cittadina avrebbero dovuto portare vantaggi soprattutto per la comunità… ma se la popolazione in primo posto non lo desidera, non c’è motivo per non accontentarli… soprattutto per quegli altri luoghi abitati che duellerebbero per avere anche solo la possibilità di essere sorteggiati. E comunque si sussurra che il polverone che è stato alzato, abbia attirato più curiosi che altro, dove la tranquillità era ciò che si stava salvaguardando – che questo sia giusto oppure no. Come ogni cosa ha i suoi lati positivi e negativi, e ciò insegna che alle volte, per perseguire i propri scopi si finisce col perdere il controllo della situazione, e causare quindi molti più danni di quanti non si volessero in principio evitare. E dopo questa perla di saggezza – che in quest’articolo certo non poteva mancare – vorrei concludere questo brevissimo resoconto con il lancio di una curiosa attività: qualche giorno fa mi sono imbattuta in un magi-volantino proveniente da Hogsmeade, di un insolito Mago di mezza età che ‘traffica’ con documenti e testi impolverati antichi. {n.b. in fondo} Egli usa uno pseudonimo per trattare con i propri clienti; da quanto sono riuscita a cogliere chiedendo un po’ in giro il suo business è già affermato in paesi non troppo distanti da noi, e la sua fama lo descrive come un tipo bassetto, dal muso affilato e lo sguardo simpatico, forse un po’ birichino – anche se ci tengo a precisare che nessuno si è ancora lamentato per il suo lavoro. Si vocifera inoltre che abbia rifiutato più di un’allettante offerta di lavoro, dove la sua esperienza, professionalità e conoscenza gli avrebbero fruttato non poco. E’ evidente: deve amare davvero molto il proprio lavoro.. E giunti a questo punto, io vi saluto. Al prossimo articolo!

I. Milford

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Buongiorno a tutti i miei cari compagni, studenti, docenti, aiuto docenti, bibliotecaria, aiuto bibliotecaria, infermiera, aiuto infermiera, fantasmi, quadri, elfi domestici, Pix, il guardiano, le armature e tutti gli animalacci le deliziose creature della Basilisk! Bentornati ad Hogwarts! E dopo questo fantastico esordio in stile L. Wallace in “Il giorno dello Smistamento”, posso iniziare parlandovi seriamente. Ma come posso alzare gli stendardi della serietà senza neanche concedere del prezioso tempo a quei nuovi elementi che quest’anno faranno dannare amabilmente i Prefetti? Ebbene sì, sto parlando di voi, giovani menti appena entrate in questa magnifica scuola. Voi, che avete appena iniziato il primo anno! Non mi interessa sapere come vi trovate – la risposta sarebbe poco interessante, temo – ma avvertirvi. Un certo esemplare di primino non meglio identificato, al Paiolo Magico, aveva predetto cose tremende. Ebbene, è forse stato così tragico quest’inizio? Ovviamente no. Perché ovviamente, di inizio si sta parlando. Ma sarà sempre peggio… Ma le cose cambieranno. Appena verrà ripreso il via, e tutti saranno ricaduti nella solita routine quotidiana, ne vedrete delle belle: si inizierà con assurde lamentele verso gli anni maggiori, perché Tizio o Caio vi avrà fatto un dispetto. I più furbi taceranno, ma gli altri? Poi sarà la volta dei messaggi in bacheca, che pian piano diverranno richiami di attenzione sempre più disperati, di quei poveri piccoli e innocenti studenti presi di mira dal Bullo del momento. O dai bulli, se siete più sfortunati del previsto. Quindi sono qui, in questo preciso istante, per chiedervi, supplicarvi anzi, di farvi furbi e essere previdenti: dal momento che nessuno è mai scampato ad almeno una fattura, è consigliabile per quelli ancora totalmente inesperti, di cercare quello che è divenuto uso chiamare “protettore”. Se serve per evitare dolori e infermeria a lungo andare, mettete via l’orgoglio o quello che potete avere a undici/dodici anni, e arruffianatevi a quelli più grandi! Fatelo, per l’amor di Merlino! Insomma… cercate delle amicizie “sicure”, ecco. E a meno che questi non sia già provvisto/a di schiera di adorabili bambini a cui badare, o particolarmente imbranato/a con la bacchetta, chiedete di essere protetti. Nessuno vi dice che dobbiate diventare il suo cagnolino da riporto – per carità! abbasso gli sfruttatori! – quanto più una semplice amicizia. E questo vi aiuterà anche con l’inserirvi a scuola! E un altro consiglio: se il ragazzo/a che avete puntato vi dice che non può, per un milione o due di motivi, non insistete. Vi assicuro, è meglio evitare. Dovete farvi degli amici, non mettervi contro di loro perché troppo asfissianti o logorroici. Ma diciamo che, sostanzialmente, per la buona convivenza in questa scuola, non dovete esserlo mai. Già che ci sono, vi consiglierei anche di evitare accuratamente offese o svariate minacce verso quelli degli anni superiori, soprattutto se sono fedeli adepti di Salazar… o se lo siete voi, perché in questo caso avete un buon 90% di probabilità di non avere vie di fuga. Detto questo , con la mia coscienza pulita, passiamo ad un altro tipo di sopravvivenza: quella scolastica. Gente, vorrei farvi notare che ad Hogwarts, non solo i Corvonero si ammazzano di studio. Quindi bando alle ciance: fate loro vedere – di qualsiasi casata voi siate – che avete ottimi motivi per mantenere una splendida E come media! Ovviamente scannarsi per la Coppa delle Case non è ammesso, e se evitate di scrivere bolidate in bacheca su come amiate la squadra di Quidditch della vostra casata, tutto il resto della scuola sopravvivrà lo stesso. E se per caso il vostro obiettivo si riduce ad una strage, mi duole dirvi che ci sono modi più originali, appaganti e piacevoli di questo. E ovviamente, se qualcuno ve lo chiede, bruciate la vostra copia della Voce degli Studenti e assicurate che non sono stata io a dirvelo. 
Con affetto e neanche poco,

Holly Haliwell.


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By Loreen_Wallace | ottobre 14, 2007 - 9:57 pm - Posted in Ottobre 2063

Sagittis Corwin (39) è l’attuale capo degli Incantatori di Cork, gruppo fondato dal suo antenato Asterius Corwin (Cork, 894- Hogwarts, 1006) , Vicepreside e poi Preside della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts (986- 1004), nel 918 d.C. Il gruppo magico ebbe origine nella cittadina di Cork – da qui il nome – al fine di migliorare le condizioni precarie dei maghi del luogo. Con il passare del tempo le origini irlandesi degli Incantatori si sono fuse ad altre. Attualmente essi contano numerosi membri sparsi in tutto il Regno Unito e qualcuno proveniente dagli Stati Uniti e dal resto d’ Europa. Il compito principale degli Incantatori resta tuttoggi quello di assicurare rapporti di buona convivenza tra i maghi. Vengono spesso chiamati in tutto il paese per questioni di giurisdizione civile, come comporre litigi, che in più di un’occasione sono sfociati in risse magiche che hanno messo il nostro mondo a serio rischio di scoperta da parte dei Babbani. Solitamente non si occupano dei rapporti tra maghi e altre creature, ma talvolta capita che finiscano in mezzo a controversie di questo tipo, chiamati in causa per via del rispetto che la maggior parte del mondo magico porta nei loro confronti. Pare che in passato gli Incantatori siano stati chiamati dalla nostra scuola per sedare una lite scoppiata tra gli abitanti di Hogsmeade e il branco di centauri che abita nella Foresta Proibita. Secondo i resoconti ufficiali, il signor Corwin si è recato da solo ad incontrare il loro capo, un centauro baio di nome Boreas, di cui si racconta che fosse – ed è tuttora, poiché è in vita – grosso quanto tre cavalli normali. Essendo il signor Corwin ancora vivo e non avendosi più notizie di liti, possiamo supporre che sia riuscito in quella missione. Un’altra sua visita ad Hogwarts è più recente, risale a meno di due anni fa. Alcuni studenti ricordano di averlo visto parlare con il ritratto del suo antenato, che fa la spola da una copia sistemata davanti alla Biblioteca alla cornice che si trova insieme ai ritratti degli altri Preside, su in Presidenza. È ormai notizia certa che l’argomento di quella conversazione c’entrasse con il Tridente, di cui si sta ora interessando praticamente tutto il mondo magico. Girano voci secondo le quali gli Incantatori trovino degli avversari diretti nella Confraternita del Giglio Nero, ma nessuno di loro ha mai confermato. Probabilmente confermare una simile notizia porterebbe i maghi a pensare che il Giglio Nero non sia poi solo così onorifico come vuol far credere. Possiamo solo pensare che si tratti di una voce maligna oppure che esista una sorta di accordo tra le due parti, atto a non rivelare all’esterno eventuali tensioni che metterebbero in allarme gli altri maghi. Ma, se il Giglio Nero si è sempre rifiutato di rilasciare dichiarazioni precise sull’operato degli Incantatori, Sagittis Corwin, forte suo del carattere aperto e spiritoso, non si è mai mostrato preoccupato di una loro vera o presunta ostilità.

 
"Mi ronzano spesso le orecchie, ma mi piace pensare che sia solo colpa di un’invasione di Doxy fuori stagione."

Questa la replica del signor Corwin durante una delle ultime interviste, in cui gli si chiedeva appunto dei suoi rapporti – o contrasti – con il Giglio Nero. Non posso dire se altre persone che conosco dimostrerebbero la stessa pazienza, al sapere che ci sono maghi che denigrano il loro lavoro. Ma, si sa, quando non si ha nulla da nascondere, non si ha neanche nulla di cui preoccuparsi.

Archibald Sinclair

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