Un altro anno si appresta ad iniziare e come ogni anno siamo costretti a tornare in questo “favoloso” ed “accogliente” maniero quale è la nostra amata Hogwarts.
Nata dalla fatica e dall’impegno di quattro grandi maghi come Salazar Sepeverde, Godric Grifond ecc ecc… la solita storiella dei quattro fondatori, sì insomma non c’è bisogno che la ridica per la duecentemilionesima volta; persino il più Babbano dei primini la conosce e se proprio leggendo questa breve introduzione non capite di cosa sto parlando vi consiglio una visitina in biblioteca, reparto Storia della Magia (viva la pubblicità alla biblioteca scolastica) o ancora meglio consiglio di andarvi a fare qualche esame in infermieria, nel caso sia sfuggito al cappellaccio che dentro di voi non c’è neanche un briciolo di magia…
Ma veniamo a noi, il ritorno al castello comporta come al solito l’interagire con altre persone di età e sesso diverso; cari studenti e cari professori (sicuramente non farebbe male che anche voi leggeste questo articolo) vi invito a riflette solo su una parola : ETICA.
Ma vediamo di analizzare meglio questa parola la quale sembra proprio che ai più sia sconosciuta quanto il lato amabile della Camden (?); etica: dal latino morum scientia ,ae f. letteralmente con questa parola si vuole intendere la filosofia morale o meglio lo studio dei costumi ( del buon costume oso specificare).
Il significato e l’applicazione di tale parola è stato per secoli ed è tuttora oggetto di discussioni e studi; tale parola che ha così tanto significato e racchiude al suo interno il giusto modo di comportarsi sembra ormai essere scomparsa dal vocabolario degli abitanti del castello, non solo studenti.
Chi più chi meno, penso proprio che all’interno del club degli anti-etica possa benissimo entrarvi tutta la popolazione di Hogwarts, professori compresi (viene quasi da pensare se non siano proprio loro i fondatori di tale club).
Ormai il buon costume è quasi letteralmente scomparso, tranne forse per pochi fortunati come il sottoscritto. Basti pensare che ad ogni angolo svoltato, ogni corridoio attraversato è popolato da coppiette avvinghiate in posizioni tanto ambigue quanto complesse …
Vi giuro, lettori della Voce, che non meno di un paio di giorni fa mi è capitata sotto gli occhi una coppia di studenti talmente stretti l’uno contro l’altro che non si riusciva più a distinguere una persona dall’altra, e non potevano avere più di 13 anni, massimo 14! Dove andremo a fine?
Queste coppiette vanno da primini ancora con il moccio al naso a professori intenti ad usare in modo “costruttivo” la loro pausa.
Ovviamente penserete che sia il solito discorso buttato così senza né capo né coda, purtroppo mi tocca farvi ricredere, lettori, con tutti i nomi e i fatti che potrei riportarvi a prova di quanto appena detto potrei riempire interi numeri per la Voce per mesi e mesi, ma temo che il mio direttore potrebbe affatturarmi nel giro di pochi istanti se glielo proponessi quindi mi accontento di citarvi pochi e semplici esempi.
Venus Chloe: la mia amata Venus, compagna di casa e di avventure, una delle più odiose serpi che abbia mai conosciuto.
A dire la verità mi dispiace un poco citarla, perché ciò comporta soprattutto una grossa pubblicità per lei e la sua “immagine".
Allora andiamo con ordine: la suddetta ragazza di anni 16 (o almeno credo, alcuni sostengono che sia ripetente di parecchi anni… chi sono io per smentire tali chiacchere?) Serpeverde, frequenta il 5° anno o almeno ci prova anche se con scarsi risultati. La dolce donzella nonostante tutte questa “fantastiche” qualità è uno degli esempi più calzanti per il mio articolo; vorrei dire che le sue conquiste si possano contare sul dito di una mano ma, ahimé, non è così; non voglio certo screditare l’ottima fama che adorna questa ragazza, quindi mi limiterò a o poche cose.
Nel giro di poco meno di 4 mesi la beneamata serpe è riuscita a destreggiarsi tra diverse fiamme e a spezzare i cuori di tanti ignari ragazzi caduti nelle sue spire, basti citare il battitore della quadra di Serpeverde Stephen Bail, oppure l’ormai popolare Rafael McAnis (non volermene, amico, se ti tiro dentro a questa stupidaggine) oppure lo stesso Stephen Medicine (deve piacerle molto questo nome) riguardo al quale iniziano a girare voci circa la sua nomina a prefetto della casa di Serpeverde. Povero Salazar, guarda cosa ti tocca sopportare. Fino a qui un lato positivo c’è, in quanto la cara Chloe sembra preferire i figli della serpe; ma mi dispiace deludervi, la cara ragazza sembra proprio non volersi fermare e tanto per cambiare un poco i suoi giocattoli ogni tanto rispolvera il caro Julian Rome, Corvonero 5° anno, rigirandoselo per qualche tempo tra le mani nell’attesta di un pupazzo migliore da acchiappare.
Cari lettori, se questo è l’esempio che i neo arrivati si trovano davanti, non stupiamoci se nel giro di pochi anni essi si permettono di rispondere per le rime ad alunni di 4° o 5° anno più avanti. Cosa si può pretendere se come modelli da imitare vengono prese persone del genere?
Ormai non si può più sperare che la scuola sia un luogo dove poter apprendere un’istruzione sia magica che comportamentale, insomma gli stessi professori che tanto ci riprendono e soprattutto che tanto pretendono da noi, vengono beccati innumerevoli volte in atteggiamente “frivoli”.
Salazar, proteggici tu dalle sventure che questo anno può portare e allontana la puzza di Tacchi dal nostro dormitori, ti prego.
Il direttore purtroppo mi ha appena comunicato che se non consegno in fretta l’articolo mi stacca la testa con un bell’ incantesimo Tagliuzzante, ma non preoccupatevi vi terrò aggiornati nel corso dei prossimi numeri continuando a fornirvi esempi e fatti riguardo la brutta piega che sta prendendo questo castello. Pensate a quanto si stanno dimenando adesso i famosi fondatori, ma come possiamo dare loro torto, mi chiedo?

Alla prossima …

 

M. Lexis