Ciao a tutti, miei cari affezionatissimi(?) lettori. Iniziamo subito subito riassumendo i fatti di maggior rilievo accaduti quest’estate. Per fortuna, oserei dire, non sono stati molti, anzi: una – per quanto mi riguarda – inaspettata calma ci ha accompagnato durante le vacanze estive. Ovviamente io parlo del Mondo Magico in generale, dal momento che se state cercando un sommario degli accaduti al Paiolo, dovrete sorvolare su quest’articolo e passare a quello del collega. Ma tornando a noi. Di recente si è confabulato su dei sospetti movimenti verso le campagne del nord: spostamenti in piccoli gruppi o masse più o meno consistenti di Orchetti al comando dei loro simpatici compagni, i Troll di montagna. Se non sbaglio se ne era parlato fino a qualche mese fa, dopo quella specie di rivolta – se così la si può definire – dei troll.. che a quanto pare non ha avuto grandi risultati, cosa che data la loro natura, non mi stupisce granché. Probabilmente anche questa specie di rivoluzione è stata presa troppo sul serio, da noi maghi e streghe. Penso che possa esser accaduto anche per un fortuito caso della sorte: per quanto mi riguarda, non mi meraviglierei se dovessi scoprire che tutto quel trambusto è stato causato da un lapsus di qualche troll meno remissivo degli altri, che ha quindi dato il via ad un pandemonio che, ricordo, ha causato una decina di cadaveri da ambedue le parti (Troll e Orchetti) ed è stato alla base della morte di un Babbano (un idiota sfortunato uomo che si è spinto eccessivamente oltre i confini dei non-maghi, e c’è rimasto fregato). Comunque, proseguendo con il nostro riassunto di ciò che è successo quando noi della Voce non eravamo in grado di raccontarvelo, ci spostiamo un po’ più in basso, a nord dell’Inghilterra, dove un paesino magico dalle dimensioni quasi ridicole, è stato teatro di una buffa – diciamo così – vicenda. Colmworth: un pugno di abitanti; maghi e streghe avvinghiati con le unghie e con i denti alle più antiche tradizioni magiche, tradizionalisti e privi di ogni qualsiasi tipo di voglia di cambiare il loro stile di vita. Data la posizione favorevole di questo paesino e il grazioso paesaggio che lo circonda, è stato scelto fra più di 50 – oppure 80, fonti diverse danno ambedue le possibilità – villaggi, dal ramo del Ministero della Magia che si occupa di apportare migliorie e assicurare sicurezza all’interno dei suoi domini. Come questo sono stati votate altre località, con il proposito di renderle ancora più preziose per tutti quei Maghi e Streghe che amano viaggiare. Ma per quale motivo, quindi, prendiamo in considerazione questa singola cittadella? Ebbene, i funzionari del Ministero, al loro arrivo, hanno avuto una calda accoglienza: sembra che, da quanto riportato dalle fonti locali, gli abitanti si siano rifiutati di allargare i confini della loro amata Colmworth, e abbiano cacciato i dipendenti a suon di “sassate”, preoccupandosi quindi di creare un isolamento magico del paese prima che gli Inviati del Ministero si riprendessero dallo scombussolamento iniziale e tornassero alla sede. Si dice anche che uno dei tre abbia addirittura chiesto un processo contro l’intera popolazione! Inutile dire che la cosa è stata rifiutata categoricamente dal momento che è evidente, non si sarebbe potuta portare avanti una causa del genere. In conclusione il Ministro ha deciso di rivolgere la propria attenzione verso gli altri paesi che sono stati scelti, visto che comunque – e sono d’accordo – non avrebbe avuto senso insistere. Alla fin fine, le bonifiche e l’ampliamento della cittadina avrebbero dovuto portare vantaggi soprattutto per la comunità… ma se la popolazione in primo posto non lo desidera, non c’è motivo per non accontentarli… soprattutto per quegli altri luoghi abitati che duellerebbero per avere anche solo la possibilità di essere sorteggiati. E comunque si sussurra che il polverone che è stato alzato, abbia attirato più curiosi che altro, dove la tranquillità era ciò che si stava salvaguardando – che questo sia giusto oppure no. Come ogni cosa ha i suoi lati positivi e negativi, e ciò insegna che alle volte, per perseguire i propri scopi si finisce col perdere il controllo della situazione, e causare quindi molti più danni di quanti non si volessero in principio evitare. E dopo questa perla di saggezza – che in quest’articolo certo non poteva mancare – vorrei concludere questo brevissimo resoconto con il lancio di una curiosa attività: qualche giorno fa mi sono imbattuta in un magi-volantino proveniente da Hogsmeade, di un insolito Mago di mezza età che ‘traffica’ con documenti e testi impolverati antichi. {n.b. in fondo} Egli usa uno pseudonimo per trattare con i propri clienti; da quanto sono riuscita a cogliere chiedendo un po’ in giro il suo business è già affermato in paesi non troppo distanti da noi, e la sua fama lo descrive come un tipo bassetto, dal muso affilato e lo sguardo simpatico, forse un po’ birichino – anche se ci tengo a precisare che nessuno si è ancora lamentato per il suo lavoro. Si vocifera inoltre che abbia rifiutato più di un’allettante offerta di lavoro, dove la sua esperienza, professionalità e conoscenza gli avrebbero fruttato non poco. E’ evidente: deve amare davvero molto il proprio lavoro.. E giunti a questo punto, io vi saluto. Al prossimo articolo!

I. Milford