Voi, studenti di Hogwarts, immaginate di dover scrivere un editoriale ed avere tante cose da dire e poco spazio dove riversare i mille pensieri che frullano nella vostra mente. Unite anche l'idea che questo è il vostro ultimo editoriale da studente ad Hogwarts, perché diciamocelo chiaramente, la Burton non lascia il suo spazio per niente. Si starà divertendo in questo momento nel pensare che il prossimo anno non avrà nessuno che potrà impaginare articoli senza il suo consenso. Sommate anche le decine di pallottole di pergamena che avete gettato nel cestino perché non sapete come iniziare l'editoriale e come sembrare poco smielati, romantici, troll e tutte quelle cose che in realtà siete, ma che non volete far vedere. In più ripensate a tutto quello che in sette anni Hogwarts vi ha offerto e agli insegnanti che vi hanno formato tra un Summers che non si ricordava del vostro nome, un Bernard VonMitternacht che vi faceva svenire nelle Serre ad ogni lezione e, dulcis in fundo, una Graveyard che ha deciso di farvi morire ogni due per tre. E poi il lungo elenco di amici che vi sono stati vicini per tanto tempo tra puzza, scherzi, impegni scolastici e sportivi, all'interno di una redazione o di un club. Immancabilmente penserete anche ai vostri amori o all'unica vera storia che ancora persiste e che ormai credete essere la cosa più importante. A questo punto, vi accorgerete che avete appena fatto la figura dei smielati, romantici e troll, ma non vi importerà nulla perché è quello che siete. Tornerete ancora una volta a pensare che Hogwarts è stata la vostra casa per sette anni che non dimenticherete mai anche se avete rischiato di lasciare le penne dopo una ribellione di Elfi Domestici o stavate per rimanerci stecchiti per un pezzo di cioccolato avvelenato. Oppure lascerete che il ricordo di una Coppa TriQuidditch stretta tra le mani festeggiando con il tuo migliore amico, la Coppa del Quidditch vinta dopo anni di sacrifici, vivendo la squadra come una nuova famiglia, ed il sapore di una probabile vittoria della Coppa delle Case proprio durante il vostro ultimo anno sovrasti quei brutti ricordi. Avvertirete una strana sensazione di smarrimento nel vedervi al di fuori di un castello che ormai conosce i vostri più intimi segreti, le vostre sensazioni e i vostri desideri. Non siete capaci di vedervi ancora realizzati in una comunità che prescinde dall'essere all'interno di quelle mura amiche, nonostante abbiate delle offerte che altri invidiano e riflettete sulla possibilità di rimanere come Assistenti all'interno delle mura amiche. E vi domanderete allora se siete veramente pronti a lasciarvi tutto alle spalle per iniziare un nuovo percorso che vi porterà ad essere uomini o donne e non più ragazzini e ragazzette, bambini o bambine. Ed ora che avete scritto quasi tutto, vi soffermate sull'altro giornale e su quello che potranno dire i vostri "avversari" su questo editoriale: arriverete a pensare che probabilmente anche a loro mancherà un po' la vostra presenza nel castello, perché perderanno uno studente nella media su cui fare gossip. Non vi importerà, probabilmente, perché anche l'altro giornale vi ha fatto crescere. Ci saranno anche persone che appena leggeranno il vostro nome sotto "editoriale" salteranno a pie' pari il pezzo, ma non vi preoccuperete perché, anche nel male, riconosceranno una vostra impronta giornalistica. Pensate, infine, che nonostante tutto essere un redattore della Voce ed uno studente di Hogwarts vi mancherà maledettamente e capirete perché, in questo momento, commosso nel rileggere queste parole, amo sentirmi parte di tutto questo, ancora per un po'.