Risolto il duplice omicidio di Hogsmeade

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"Tutti i nodi vengono alla bacchetta, Anne". Questo è il commento a caldo che ho ricevuto da Nicholas Trevor dopo che l'alone di mistero attorno alla morte di Charlotte Lancaster e Stephen Gibson è stato finalmente diradato anche grazie all'intervento di quegli studenti di Hogwarts che ho cercato di spronare con l'articolo che ho scritto sul duplice omicidio avvenuto ad Hogsmeade. L'epilogo della vicenda risale a metà Maggio quando, come abbiamo tutti avuto modo di notare, alcuni studenti sono stati scortati all'esterno del castello dalla professoressa Graveyard e due Auror incaricati delle indagini in merito al giallo che ha tenuto in scacco il villaggio magico collocato sull'altro versante del Lago Nero. Quello che nessuno o quasi si aspettava, invece, è l'identità del colpevole: Charlotte Lancaster. Non si tratta di un errore di scrittura ne di una confusione mentale di chi riporta la notizia alla vostra attenzione, ma, degno colpo di scena di una vicenda dai contorni più intricati di quello che si possa anche solo immaginare, proprio la studentessa che tutti credevano ormai morta e sepolta è in realtà colei che ha architettato l'efferato omicidio dell'ex studente di Tassorosso insieme a quello della sorella gemella Elisabeth cui appartiene il corpo trovato nel vicolo accanto a Mielandia. Andando con ordine e basandomi sulle notizie lasciate trapelare dalle autorità così come dagli studenti -o ex studenti- coinvolti nel fatto di cronaca, è lecito però iniziare con il porsi due semplici domande: chi è colei che passerà tanto tempo ad Azkaban e perchè ha architettato tutto questo. 

Appartenente ad una famiglia sotto la protezione del Ministero per questioni mai divulgate, tanto da vivere all'esterno da diversi anni, Charlotte frequenta l'ultimo anno della Scuola Superiore di Alchimia e Pozioni Avanzate di Sant Clouny, prestigiosa Accademia e meta ambita della maggior parte di studenti con la passione per gli intrugli. Proprio il terreno fertile offerto dalla scuola in questione ha però pungolato a lungo l'animo corrotto della giovane che, usando i suoi studi, ha portato avanti per diverso tempo un commercio clandestino ed illegale di pozioni rivendute e piazzate sul mercato del contrabbando; all'interno di questo smercio è stato proprio Gibson, resosi complice involontario per problemi economici ed affettivi, a ricoprire il ruolo di tramite tra Charlotte e gli eventuali acquirenti. Che l'ex Tassorosso avesse un debole – non ricambiato – per Charlotte si è reso evidente grazie anche alle deduzioni di Sebastian Waleystock, il Prefetto Grifondoro, la cui tesi ha trovato man forte nelle parole di Luthien Melwasul durante l'interrogatorio cui sono stati sottoposti insieme ad altri studenti di Hogwarts. Gran parte della ricostruzione del caso, anticipando di poco le indagini condotte dalle autorità incaricate dal Ministero, è stata portata avanti invece dalle deduzioni di Vincent Stars e dalle domande mirate di Lawrence Owen, coadiuvati dalle prove trafugate da Gregor Darsel ed Alexsandra Wolf. Quest'ultima sembra che abbia introdotto ad Hogwarts dell'aconito trovato su una delle vittime, anche se non credo volesse fare un favore a tutti eliminando la sua presenza una buona volta. Secondo quanto ipotizzato da Vincent e Lawrence -teoria rivelatasi esatta- Charlotte, sentendosi braccata dal susseguirsi di voci e dubbi sulla sua condotta e posta davanti alla crescente titubanza di Gibson nel svolgere la sua parte di "lavoro", ha deciso lucidamente e a sangue freddo di organizzare il duplice omicidio eliminando dapprima il suo complice ed inscenando quindi la sua finta morte in modo da poter iniziare una vita altrove facendosi chiamare come la sorella, Elisabeth, di cui avrebbe assunto l'identità. Il piano della ragazza è stato architettato abbastanza bene, inutile non dargliene merito, se non fosse per l'aver voluto strafare con le prove disseminate in giro per incolpare la finta Charlotte. Come mi ha riferito Nicholas, infatti, lasciare troppo aconito sul cadavere di Stephen Gibson, così come quelle firme sui corpi delle vittime, non hanno fatto altro che aumentare i sospetti verso uno scambio di persona necessario per cercare di evitare uno scandalo che la travolgesse prima della fine dei suoi studi. "Io l'ho detto a Stephen" prosegue così la dichiarazione di Nicholas riferendosi a Stephen Medicine, un altro studente del Sant Clouny, "Quella Scuola rischia di minarti lo spirito se non riesci ad affrontarla con il giusto distacco. Prendi questa ragazza: aveva tutto quello che si può chiedere alla sua età eppure… hai visto come diventa semplice privare qualcuno della vita una volta che inizi?". E non posso certo dar torto all'ultima parte del discorso dell'ex Serpeverde visto che oltre all'omicidio della sorella e del ragazzo che era innamorato di lei, Charlotte Lancaster si è resa responsabile anche di un altro delitto, quello del ladruncolo George Noir, (nella foto qui accanto) testimone scomodo dell'omicidio di Gibson, convinto di guadagnare del denaro facile tramite ricatto. La vita dell'uomo, invece, è stata stroncata con del veleno dopo che la stessa Charlotte, seguendo il tentativo innocente di Brian Thorp,  gli si è avvicinata apparentemente per chiedere informazioni sulle due vittime mentre non ha fatto altro che aggiungere del veleno a ciò che l'uomo stava bevendo.

"Certo però che la banda di Hogwarts è stata proprio brava a ricostruire i fatti, non credi Anne? Insomma, per quanto la Graveyard sia rimasta fuori a controllare che nessuno uscisse vivo, scommetto che anche lei è rimasta colpita. Davvero, davvero bravi" si conclude così la pergamena che ho ricevuto da Trevor e, nonostante tutto, devo ammettere che anche se il vomito di Alexandra Robbins ai piedi del cadavere di Gibson o il tentativo di autoavvelenarsi di Alice Darcy hanno rischiato di sviare le indagini, in fondo Vincent e Lawrence sono stati bravi, sicuramente più di Gregor chi, sentendo le mie ipotesi in merito, ha detto che leggo troppi libri gialli. Bastava solo darmi ascolto… 

Anne Burton