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Una delle cose migliori, quando hai trascorso tanti anni in questo castello, è conoscere quasi a memoria tutte le scale, gli orari in cui sono maggiormente frequentate e persino le storie giuste da raccontare ai quadri (o almeno a quelli superstiti) per evitare che ti facciano scoppiare a ridere nel momento clou, quando Charlie ha finalmente trovato un raro momento di silenzio nel suo eterno comunicare con il mondo.
Una delle cose migliori, quando arriva gennaio e sai che questo è l'ultimo inverno che trascorrerai al castello, è quella botta di nostalgia che ti prende tra capo e collo e poco ha a che vedere con il tuo essere una lanciatrice di tronchi che non vede l'ora di uscire da Hogwarts per girare il mondo. Lo so, sembra un inizio di editoriale strampalato, quello che ho buttato giù sino a questo momento, ma esiste un filo conduttore ancora più evidente nel numero de La Voce degli Studenti che avete per le mani, ad iniziare dal calendario del 2073 che abbiamo deciso di realizzare in una veste un po' diversa dal solito. E senza provare ad ingraziarci gli insegnanti di questa Scuola, soprattutto: Hogwarts.
Ho fortemente voluto un calendario che metta in luce le fondamenta più storiche e radicate, le stesse che mi hanno tenuto compagnia per tutti questi anni, affinché ogni spigolo su cui andiamo a sbattere quando ci aggiriamo al buio per non farci beccare oltre il coprifuoco, abbia la giusta riconoscenza.
Affinché ogni voce narrante della storia di quello che siamo, possa avere la visibilità che merita, mese dopo mese. Ed affinché, infine, sia premiato anche chi è rimasto accanto a questo giornale anche quando non vendeva facilmente

come altri argomenti avrebbero potuto garantirci. Questa è la mia Hogwarts. Quella fatta di scale su cui sedersi a scambiare qualche chiacchiera reggendosi forte perché alle scale piace cambiare, quella dei quadri impiccioni che fanno le corse da una crosta all'altra nel fervore di sapere chi ha infestato di Caccabombe il corridoio del terzo piano ed infine quella che, più di ogni altra cosa, mi ha insegnato a volermene andare.
Si, avete letto bene. Hogwarts mi sta formando al meglio in ogni disciplina magica che il suo corso di studi prevede, ma allo stesso tempo mi sta dando gli strumenti necessari per avere quell'inclinazione a voler viaggiare, voler vedere e voler apprendere, prima di aprir bocca. Solo chi conosce davvero ciò di cui sta parlando, infatti, può esprimersi o, meglio, può avere in mano le armi migliori per ribattere quando vorranno farci credere che il diverso è strano. O folle. O magari contronatura perché da che Storia della Magia è Storia della Magia – vorranno sottolineare – il sangue (l'esser mago, l'avere una cassetta alla Gringott e tante altre cose) ha avuto la sua importanza.
Ecco, mi scuserete – dunque – se come auspicio per questo 2073 appena iniziato, preferisco lasciare momentaneamente da parte le vicende del castello o di là fuori per augurarvi invece di viaggiare. Spostarvi. Sentire. E conoscere che, malgrado tutto, non è ciò che intendono i Corvonero quando sentono nominare tale verbo. Conoscere è confrontarsi non con chi la pensa come noi o masticare tomi presi in prestito dalla Biblioteca per dar sfoggio della preparazione che si ha. Conoscere è non fermarsi mai se non per prender fiato per il prossimo viaggio, qualunque esso sia. Non sono io a dirlo, badate bene, ma Hogwarts stessa con le storie dei suoi quadri, il cono d'ombra in quell'angolo di rampa di scale che non avevamo considerato e quel puntino osservabile sulla linea dell'orizzonte, oltre il Lago Nero e la Foresta Proibita.
Hogwarts concede ai propri figli tutti gli strumenti per essere ancor prima di possedere. Mi auguro che questo 2073 dia a ciascuno di noi modo di sperimentarlo in prima persona. L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso, non credo esista insegnamento migliore che questa Scuola mi abbia dato.


Controeditoriale, pagina 2

Vita da 2073, di E. McConnell

  

  

 

Hogwarts

 

Who's changing the painting?
di M. McReady, pagina 3

La maledizione del fuoco
di A. Hollowdale, pagina 4

Il contagio di punizionaggine
di C. Marmaduke, pagina 5

Oggi si gioca!
di T. Cox & T. Patel, pagina 6

Intervista col fantasma
di S.Hollins, pagina 7

Miss&Mr Kaboom
di M. McReady, pagina 8

Le magiche (dis)avventure di Hogwarts
di A. Hollowdale, pagina 9


 

CRONACA

 

Vive la France!
di J. Burtons, pagina 10

 


 

Quidditch&co.

Amichevole Corvonero vs Serpeverde
di M. McCohen, pagina 11

La Redazione
Caporedattore: Merida McReady.
Vice Caporedattore: Allen Hollowdale.
Articolisti:  P. Blanco, J. Burtons, T. Cox, S. Hollins, A. Hollowdale, K. Lindstrom, C. Marmaduke, M. McCohen, M. McReady, T. Patel, J. Pearse.
Inviati speciali: Eric McConnell.
Fotografia: Charlie Marmaduke.