By Allen Hollowdale | settembre 27, 2016 - 12:24 am - Posted in Settembre 2072

Come ogni anno, la nostra comunità magica mette a disposizione degli studeni volenterosi una serie di possibilità più o meno concrete per iniziare ad orientarsi nel mondo professionale che attende tutti noi dopo la scuola. Gli stage estivi sono di tanti tipi: ci sono quelli offerti dal Ministero, quelli del San Mungo, alcuni sponsorizzati da club artistici o dal WWFFB e altri tenuti direttamente dai negozianti che cercano commessi o aiutanti per il periodo estivo. Ma cosa dovrebbe spingere un ragazzino/a dai 15 anni in su a "sprecare" gli unici due mesi di casa e vacanza appresso a corsi che, spesso e volentieri, se ne approfittano scaricando sulle loro spalle lavori da gavetta o da porta caffè?
Beh, tanto per iniziare, quando al terzo anno si scelgono le materie facoltative scommetto tutte le mie cioccorane che la maggior parte degli studenti non ha affatto chiaro quello che andrà a fare da grande. Quindi magari uno sceglie una materia invece che un'altra perché ha sentito che è più facile e meno pesante (anche se per me è stato il contrario) e non perché sappia già che un M.A.G.O in quella materia gli servirà nella sua carriera lavorativa. È un bel guaio poi, quando decide che strada prendere e si accorge che gli manca qualche prerequisito. Per fortuna c'è sempre modo di aggiustare le proprie scelte ma questo richiede sempre impegno e sacrificio e per Merlino se ne so qualcosa! Al quinto anno abbiamo infine l'opportunità di scegliere quali materie continuare e qui c'è la seconda fregatura. Spesso gli studenti che ancora non sanno che strada pigliare, eliminano semplicemente le materie più ostiche o noiose. Da questo punto in poi è difficile aggiustare le cose…
Ed è qui che entrano in gioco gli stage estivi.
Perché mai, dicevamo, uno dovrebbe lavorare in quegli unici due mesi di libertà? Perché gli stage sono la maniera migliore per orientarsi sulle scelte da fare mentre si è ancora ad Hogwarts, perché frequentando un certo ambiente si può capire se fa per noi o se è totalmente da escludere. Ponete caso che siate interessati alla carriera da Auror e che seguiate il corrispettivo stage. Magari nel vedere il caos che regna in quegli uffici, finirete per scappare a gambe levate! Oppure magari il Merlock Holmes che è in voi si innamora e quindi avrete confermato il vostro destino. Più o meno.

Insomma, alla fine c'è più da guadagnare che da perdere nel dedicare l'estate a qualche stage, e non tutti sono pesanti e noiosi. Ve ne presento tre che ho avuto modo di sperimentare o sui quali mi sono informato. Iniziamo con quello da Medimago, che si è svolto presso l'ospedale magico a cura del guaritore Ayaz VanMiddlesworth. La difficoltà di conciliare l'inesperienza degli stagisti con le necessità delle cure ospedaliere è stata superata grazie ad alcuni espedienti, come delle piccole lezioni ad hoc realizzate con l'utilizzo dei M.U.M, ovvero manichini animati. Ma se pensate che il ruolo degli stagisti si sia limitato alla finzione vi sbagliate di grosso. Infatti i ragazzi hanno anche provato il brivido di assistere diversi medimaghi e intervenire con incantesimi semplici e piccole procedure là dove la situazione lo permetteva. Insomma, una full immersion nell'ambiente con possibilità concrete di capirlo e valutarlo. E se al San Mungo gli stagisti si sono prodigati nel fasciare pazienti, non si può sperare di avere a la stessa libertà d'azione al Terzo Livello del Ministero presso l'ufficio Obliviatori. Ovviamente nessuno ha lasciato mettere mano ai ragazzi sulle menti umane, fin troppo complesse e delicate per un livello da stagista. Lì lo stage si è svolto piuttosto all'insegna delle chiacchierate sull'etica degli Obliviatori e sulle difficoltà dei collegamenti mentali che ci sono dietro un ricordo, il tutto accompagnato da dolcetti al mirtillo che sono la passione di Eugene Thofteen, di cui di sicuro molti di voi si ricorderanno. E conoscendo il ministeriale, sarà stato sicuramente uno stage dall'atmosfera dismessa e colloquiale, stimolante e affatto pesante per un passatempo estivo, per come la vedo io!

Infine arrivo a parlarvi in maniera più approfondita dello stage che ho frequentato personalmente, sempre al secondo livello del Ministero, ovvero quello di incantesimi sperimentali. La mia esperienza inizia con me, Catherine Smith e Nick Watson che entriamo in questa grande sala composta da scrivanie divise e celate da separé d'ottone. Ogni dipendente appariva buffo o bizzarro o fin troppo indaffarato anche solo per notarci. Spesso strane esplosioni, fumo e scintille provenivano da dietro i separè e gli sperimentatori sembravano vivere in un mondo tutto loro e avere un'etica loro. Insomma, un ambiente dal forte impatto iniziale. Vi abbiamo trascorso parecchie ore, sotto la supervisione di Nimuhe O`Sullivan, nel tentativo di accordarci per inventare assieme un incantesimo totalmente originale ed inesistente. E se dapprima ci eravamo trovati spaesati in un ambiente a dir poco fuori di calderone, con il tempo e lo studio ci siamo immersi in quell'ottica. Totalmente concentrati sui nostri esperimenti, abbiamo scarabocchiato cose insensate su pergamene, enumerato declinazioni latine, formulato ipotetici procedimenti dalla logica stramba e rovesciato sul tavolo senza remore i contenuti delle nostre borse, soddisfatti solo quando sul ripiano c'era più caos possibile. Insomma, totalmente assorti dal procedimento, ci siamo ritrovati perfettamente in linea con quell'ambiente, subendo gli effetti collaterali dei nostri esperimenti come un po' tutti nella stanza, dai novellini ai più esperti, arrivando a mio avviso a provare sulla nostra pelle cosa vuol dire avere a che fare con la magia più grezza e imprevedibile. Una vera prova attitudinale dalla quale sento di aver imparato molto. Di sicuro, stage come questo servono perfettamente al loro scopo, ovvero quello di lanciare un bel lùmos sulle idee spesso fin troppo confuse di noi studenti di Hogwarts.  

E voi lettori, avete partecipato a stage? Se vi va, condividete in bacheca le vostre esperienze e i vostri pareri!

 

Allen Hollowdale. Un Corvonero nella concorrenza. Mosca bianca, non solo per aver scelto la Voce di cui è vice o perché la deve sempre pensare diversamente dagli altri, ma anche più semplicemente perché è albino e quindi è proprio tecnicamente bianco. Ha l'hobby di fissare la gente in maniera insistente e inquietante, oltre che quello di stare sempre sui libri. Infatti si impegna al suo massimo per esser categorizzato secchione di prim'ordine e rune-nerd e porta sempre con sé qualche quaderno pieno di scritte e scarabocchi che solo lui sa interpretare. Pungente e creativo, lo potrete trovare in posti poco frequentati e improbabili, circondato da incantesimi ed esperimenti, sempre intento a leggere e imparare, tanto che molti si chiedono se non viva in un mondo tutto suo. Qualcuno giura di aver scorto una luce di pura malvagità nei suoi occhi, quando si appresta a battere i bolidi contro i poveri cercatori avversari.
By sebbie | settembre 25, 2016 - 11:57 pm - Posted in Settembre 2072

Vi è mai capitato di bloccarvi, inermi, davanti al suono dell’Hogwarts Express che fischia e saluta i genitori presenti dei ragazzini appena saliti, poco prima di lasciare King’s Cross? Il cuore che batte troppo forte, un sorriso quasi inspiegato che si curva come per magia sulle labbra e l’idea di vivere un anno fantastico alla volta di professori, bacchette, punizioni, riunioni in Sala Comune, riunioni in Sala Grande, riunioni e basta. Spirito di Casata, amicizia tra altre casate e chi più ne ha, più ne metta!
Beh, vi dico che da tutto questo parte l'ispirazione per il mio primo articolo in assoluto. La mia intenzione nasce dall'idea che i ragazzini del primo anno hanno di Hogwarts. Volevo toccare con mano un po' la loro situazione, capire cosa pensassero delle casate e di tutto il resto, semplicemente. Volevo capire se gli piacesse l'idea di frequentare Hogwarts o avere amici di altre casate, se fossero tendenti ad un razzismo blando o chissà che altro. Mi è bastato poco, per ricevere qualche simpatica risposta dai giovani ragazzi. Mi sono appostata al di fuori dell'aula, incrociandoli per i corridoi, fuori dalla Sala Grande, sembrando un po' come uno Snaso dinnanzi ad un gioiello – devo dire la verità – eppure, alla fine, mi sono ritrovata alcuni ragazzini ben disposti nei confronti della mia intervista, fortunatamente!

Ho fatto a tutti loro alcune domande – per poi donargli una caramella per l'impegno, insomma (NdJ) – per capire cosa ne pensino di Hogwarts e delle casate che la popolano, oltre che degli studenti. Prima di tutto ho cominciato chiedendo un po' quella che è stata la premessa di questa intervista: "Cosa ne hai pensato del tuo primo viaggio verso Hogwarts e dello smistamento nelle casate?" "Sono quasi morta dall'emozione quando ho visto Hogwarts dalla barca… tutte quelle luci, il riflesso sull'acqua, le persone estasiate intorno a me… Non lo dimenticherò mai." mi suggerisce Giselle con un bellissimo sorriso. E' stato bello confrontarmi con loro, ricordare i vecchi momenti, tornare primina anche io, con loro, con tutte le mie impressioni e le mie idee sul castello. "E' stato un viaggio bellissimo, quello in treno soprattutto! Mi é pesato di più quello in barca, perché vedevo il castello e mi sembrava di non arrivare mai: ero troppo contenta di essere quasi a destinazione! Lo smistamento é stato altrettanto emozionante, un momento che non dimentichero' mai." E davvero, forse non mi basterebbe l'intero giornale per trascrivere tutta la loro gioia nel parlarne. 
Sfortunatamente, però, i ragazzacci non mancano mai. "Dei ragazzi hanno fatto casino e tirato pallottole puzzole per tutto il tempo" (sulle barche, NdJ) tanto che non ci vuole un Corvonero per immaginare che abbiano rovinato un bel momento anche agli altri. Charlotte ha definito l'organizzazione "impeccabile" e Nathaniel si è complementato sulle carrozze che si trainano da sole, considerate un'idea geniale. Mi sto ancora chiedendo come possa averle viste, anche se probabilmente ne ha sentito parlare?
La seconda domanda doveva addentrarsi, al meglio, nell'argomento che questo articolo dovrebbe centrare in pieno: il razzismo tra le casate. "Sei contento di essere stato smistato nella tua casata?" E' Brianna quella che attira la mia attenzione fin da subito. "Assolutamente si. Non che avessi preferenze particolari, ma vengo da una famiglia di tassorosso e sono stata contentissima di continuare nel segno della tradizione."Oppure: "Contentissimo un sacco! È la migliore! Anche mio papà, mio nonno, il mio bisnonno e tanti altri MacGillivray sono stati smistati a Serpeverde!" Ci sono tradizioni da continuare? Viviamo ancora nel periodo delle intere famiglie di Serpeverde purosangue che si innalzano al di sopra del mondo, credendosi superiori? Potremmo parlare di razzismo anche se si preferisce rientrare nei Tassorosso, piuttosto che nei Grifondoro? Giselle, in ogni caso, continua "Sì, sono felice. Prima di venire, pensavo che sarei voluta finire in Corvonero o in Grifondoro". Esistono, quindi, delle preferenze? Sulla base di ideologie, una famiglia, cosa? "Perché la gente sente sempre il bisogno di soddisfare le aspettative degli altri? Perché non impara a prendere la vita così, come viene?" Azalea, mi hai rubato le parole di bocca!
La mia terza domanda è stata "Come mi descriveresti la tua attuale casata?" anche se è inutile concentrarsi sulle varie risposte. Tutti hanno detto che è bellissima ed è assolutamente la migliore, eccetto Azalea che, da brava Corvonero, ha descritto al meglio la sua nuova casata, andando al di là della descrizione sistematica su Storia di Hogwarts, spiegandosi al di là di ogni razzismo o preferenza, per quanto difficile possa sembrare. "L’ingegno cui il motto si riferisce è altro… non è la volgare intelligenza, ma è come… come una forza, si, una forza! E’ una forza creativa e immaginativa e per quanti libri tu possa leggere, non la troverai tra le pagine, perché è creatività, intuito, astuzia, tutte cose che non ti servono solo durante le verifiche o per dimostrare quanto sei studioso o dotato, ma ti aiuta soprattutto nella vita di tutti i giorni, davanti ai problemi pratici, ti aiuta a risolverli! [...] E' un'indole."
Così come, magari, la voglia di primeggiare da parte dei Serpeverde. Non sono cattivi, i Serpeverde, è solo la storia che ci insegna che sia così. I più grandi cattivi sono stati Serpeverde e allora ci aspettiamo che così sia. Ma hey, non ci sono gli eroi neanche tra i Grifondoro e persino i Corvonero vogliono primeggiare sull'altro. Ho sentito storie di Tassorosso che rinnegano il loro spirito collaborativo e prendono in giro i ragazzini più piccoli. Siamo tutti uguali.
"Cosa ne pensi delle altre casate? Me le potresti descrivere, per favore?" E questo è quanto. Nathaniel mi ha illuminata da subito, dicendomi quello che avrei voluto sentirmi dire "I Corvonero mi piacciono tanto, anche mio padre ha fatto arte di quella casata, la sanno proprio lunga a quanto pare! I Tassorosso mi hanno dato l'idea di essere molto cortesi e diponibili, anche se dal loro motto mi sembra di capire che amano spaccarsi la schiena dal lavoro, no? I Serpeverde, soprattutto quelli più grandi mi guardano dall'alto in basso, soprattutto quando indosso lo sciarpone Grifondoro, ma nonostante siano altezzosi e un po' prepotenti mi piace la loro ambizione." e, al di là di Azalea che ha definito le quattro casate come "Una vale l'altra" soltanto Oengus è riuscito a sbottonarsi un po' di più di quanto abbiano fatto gli altri. "I Serpeverde sono un po' snob, in effetti. E i Corvonero mi danno l'idea di voler essere solamente lasciati in pace. Mentre i Grifondoro sono completamente svitati."

La verità è che la mia conclusione, in seguito a questa intervista, è stata che è normale provare pregiudizi. Eppure, questi pregiudizi, quanto potrebbero influire sui rapporti sociali dei vari studenti? Non ai miei intervistati. Oengus ha solo definito le sue nuove conoscenze come "un po' matte", ma non importa, è normale che tutto appaia stravagante, soprattutto per i nati babbani che non hanno mai avuto qualche contatto con maghi e magia prima d'ora.
Mi piacerebbe, un giorno, vedere abolite le barriere del razzismo tra casate e del bullismo sui ragazzini, ma sono fiduciosa su questa nuova annata di intervistati. Gentili e pieni di gioia, hanno reso allegra me!
Vorrei concludere questo articolo con parole non mie, ma di Azalea, ancora una volta: "Quando vediamo la nostra casata come più speciale, lo facciamo in buona fede e sulla base di argomenti soggettivi, magari perché è la nostra, perché stando qui dicono diventi come la tua famiglia: quando invece si vuole dimostrare a tutti i costi la superiorità di una Casa piuttosto che di un’altra sulla base di fattori oggettivi o per le qualità che vengono considerate per esservi smistati, lì cominciano a rotolare i palloni gonfiati di questa scuola (e ricordo che i palloni sono gonfi, ma dentro sono vuoti, o meglio, pieni di aria fritta, non diversamente dalla zucca degli individui a cui mi riferisco)."

Un saluto a voi tutti e ci rileggiamo nel prossimo numero! E ricordate: diversity doesn't matter.

 

Jacquelyn Pearse. Fiera terzina Corvonero, spesso decanta le lodi di Cosetta e ringrazia mentalmente l'universo per essere finita in una casata tanto astuta e intelligente. Animalista accanita, membro del WWFFB scolastico e puntigliosa quanto basta per stare sul naso agli studenti più distratti o almeno precisi tanto quanto lei. Ha spesso il sorriso sulle labbra e l'aria innocente e genuina che si porta dietro chi non ha ancora visto nessun male nel mondo. Lunghi capelli bruni e aspetto da principessina inglese quanto basta. E' gentile e dolce, anche se sempre più sessista, per la gioia di pochi – sempre a favore dell'universo femminile, ovvio. Si dice abbia una cotta per Devon Laury, ma lei risponde che è unicamente per l'amore della materia e degli animali, se passa il tempo a guardare l'insegnante con estrema attenzione e che di certo non sono occhi da Amortentia, quelli che rivolge al giovane assistente.
By Allen Hollowdale | settembre 24, 2016 - 7:30 pm - Posted in Settembre 2072

Quando sono arrivato ad Hogwarts, ormai ben 7 anni fa anche se mi resta difficile crederlo, le colazioni in Sala Grande erano più o meno come quelle di oggi; c'è chi puntava a uova e pancetta, chi preferiva il cheescake, chi il tè lo prendeva col latte e chi col limone e poi c'erano quegli studenti un po' tristi che non ci volevano neanche una zolletta di zucchero (Ttranne Ivy, lei non era affatto triste!)… come oggi, insomma. Quello che però adesso manca è la voce di Milo Welsh che, dalla sua stanzetta radiofonica, svegliava gli studenti e rallegrava l'umore (o a volte faceva il contrario..) con informazioni e pettegolezzi. C'è chi può sentire la sua mancanza e chi può ritenersi felice che sia andato via, ma la cosa non cambia: dal giorno in cui Milo si è magato, la radio è rimasta silenziosa, oserei dire quasi obliviata e non potrebbe essere altrimenti visto che chi lo conosceva sta piano piano raggiungendo il traguardo scolastico per dire a sua volta ciaociao al castello.

Il Silencio sulla radio lo abbiamo rotto noi della Voce l'anno scorso e sicuramente chi ora è almeno al secondo anno se ne ricorda bene! Fatto sta che adesso sembra che qualcun altro sia intenzionato a castare un bel Sonorus sulla vecchia postazione di Milo. Ho fatto visita a questi coraggiosi ad inizio mese, portando anche un po' di scompiglio perché è sempre bene farlo. L'idea è partita da Lilian, Bartemius e Roman (rispettivamente VI anno Grifondoro e Corvonero e VII Corvonero per l'altro), che però sin da subito hanno chiarito che loro volevano solo smuovere il calderone ma che poi sperano siano gli altri a tirarne fuori qualcosa di interessante. Una specie di radio collettiva, insomma. E cosa potremo aspettarci quindi da un gruppo così affiatato, come mi è sembrato che fossero?
Gli argomenti che frullano nella testa di chi ha partecipato alla riunione preliminare sono svariati. Athena Aileanach sembra aver deposto la piuma dell'Eco in favore di una rivalsa che spero gioverà quanto un Accèndio alla sua reputazione. Assieme ad Elliot Kirwan sta infatti pensando ad una rubrica sportiva ma, se lo sport è sempre stato importantissimo ad Hogwarts, non sarà di certo l'unico tema. Oroscopi, bollettini sulla vita del castello, sui suoi segreti e sui cambiamenti, gossip (a quanto pare non può proprio mancare) sono solo alcuni degli argomenti emersi attraverso le voci di Zara Miller, Noah Lewis, Lyanna Collins e Domhnall MacGillivray.
E non ho potuto che battere le mani alla piccola Rebekha Grimes, che ha espresso il desiderio e il bisogno di trattare anche di argomenti che per la nostra generazione sono vitali, quali la situazione del nostro Paese. Si augura, e io con lei, che la radio serva anche da ponte tra il mondo esterno e gli studenti che ancora sono un po' addormentati nei riguardi del mondo adulto, cosa che dopotutto noi facciamo ogni giorno, da 92 anni con La Voce, ma personalmente ritengo che ogni parere è valido e mai superfluo e quindi il mio in bocca al Gramo va soprattutto a lei.
E almeno dimostriamo pure che i Corvonero possono avere più spessore morale di ragazzine tutte bacibaci, vendettine e frivolezze.

Ora quindi ritenetevi avvertiti del fatto che, mentre di prima mattina tenterete di mangiare le vostre uova strapazzate che continuano a non volersi far inforcare, con gli occhi ancora chiusi e la mente che impreca tutti i colori delle brache di Merlino per la doppia ora con Spooner, potrete essere interrotti dalla radio che riempirà ancora una volta la Sala Grande… così come dovrete ritenervi avvertiti che con ogni probabilità dovremo sentirci osservati, nella vita di tutti i giorni. Attenti, studenti, che l'informazione non risparmia nessuno!

 

Allen Hollowdale. Un Corvonero nella concorrenza. Mosca bianca, non solo per aver scelto la Voce di cui è vice o perché la deve sempre pensare diversamente dagli altri, ma anche più semplicemente perché è albino e quindi è proprio tecnicamente bianco. Ha l'hobby di fissare la gente in maniera insistente e inquietante, oltre che quello di stare sempre sui libri. Infatti si impegna al suo massimo per esser categorizzato secchione di prim'ordine e rune-nerd e porta sempre con sé qualche quaderno pieno di scritte e scarabocchi che solo lui sa interpretare. Pungente e creativo, lo potrete trovare in posti poco frequentati e improbabili, circondato da incantesimi ed esperimenti, sempre intento a leggere e imparare, tanto che molti si chiedono se non viva in un mondo tutto suo. Qualcuno giura di aver scorto una luce di pura malvagità nei suoi occhi, quando si appresta a battere i bolidi contro i poveri cercatori avversari.
By Ivy | - 1:47 am - Posted in Settembre 2072

Maccciao bellezze della natura, madri di ogni cosa che ci circonda, ossigeno per i nostri polmoni, visioni celestiali per i nostri occhi, nutrimento per i nostri cuori che non possono fare altro che scalpitare in vostra presenza… mie belle streghe di tutto il castello, vi do il benvenuto – ciao belle primine, non abbiate timore, siete in ottime mani – e bentornato – ri-ciao non primine, Merida per te tanti baci bacini – al castello di Hogwarts! Sì, quest'anno vi romperò i boccini con il mio caro sport ma, eeeeehi, chi al termine di un giornale che si rispetti come il NOSTRO non vuole trovare giusto qualche articolo sportivo? Nessuno, ecco, e chi sono io per impedire che questo accada? Che Tosca mi fulmini sedutastante se potessi mai fare qualcosa del genere e privare l'intero mondo magico di simile gioia.

Non lo sentite anche voi? Vi prego, ditemi che lo sentite anche voi questo buon profumino di erba fresca, appena tagliata, sfiorata dalla rugiada di una notte troppo umida, il venticello basso che inizia ad alzarsi quando è appena l'alba e porta con sé quell'odore pungente. Erba mai calpestata, mai sfiorata, ancora vergine. E' vero, sono qui sugli spalti del campo di quidditch all'alba del nostro primo giorno ad Hogwarts dopo le vacanze estive, un bel – bellissimo per voi ragazze, ne sono strasicuro – neo quintino con in mano piuma e pergamena, consapevole di quanto tutto ciò, la bella erba fresca e via dicendo, sarà palco di scalmanati primini con in mano una scopa per la loro prima lezione di volo.

Una cosa che mi manca stamattina, però, è il buon profumo delle nostre cheer in gonnella che saltellando in campo lasciano che i loro fluenti capelli danzino fra le scapole emanando quell'odore di arancia o vaniglia o muschio bianco del loro shampoo… Aaaaah le donne, che forza della natura. A tal proposito le squadre Grifondoro e Tassorosso sono fortunate ad avere come capitani, rispettivamente, Kane Lindstrom e Kimberly Marshall che in tutti questi anni non si sono mai risparmiate in campo. La Marshall, d'altro canto, è una conferma che non delude mentre la Lindstrom… è una bella novità, una gran bella novità, quella chioma infuocherà molte mie piume prendiappunti. Merida, non preoccuparti, la tua chioma resterà comunque la mia preferita, non essere gelosa. Per i Corvonero ed i Serpeverde abbiamo, rispettivamente, Allen Hollowdale e Thomas McScheind. Allen, tu che ingombri sempre la scrivania in Redazione di dolciumi e roba da secchia-nerd, sei sicuro di voler uscire senza scorta da lì se osi far del male con la tua mazza alla mia nostra cercatrice? Va bene che nessun trauma può farti diventare i capelli bianchi dalla paura, però non metterei i paletti al destino né ad un bravo Tassorosso come il sottoscritto. McScheind…chi è McScheind? Ah sì, quell'energumeno dalla chioma color del grano. A proposito di chioma, vorrei farvi notare – anziché perder tempo su McScheind – che quest'anno i nostri capitani sarebbero perfetti per una rivista di magi-parrucchieri… il biondo, il bianco, la rossa e la mora. Ecco, Kimberly cara, a tal proposito stavi meglio mora, la bionda lasciamola fare a McScheind, altrimenti ci rovina il quadretto da rivista. Non che tu non sia bellissima in ogni caso, chiaramente.

Non ci pervengono notizie dalle rose delle squadre, è ancora troppo presto, amati lettori sportivi, ma la vostra Voce dello Sport – ossia il sottoscritto – non vi deluderà la prossima volta, non temete. Vi prometto un'analisi certosina – oh, il mio dizionario qua dice che posso usarlo come termine, cito testualmente, desueto – di ogni nuovo acquisto e, vedrete, non ve ne pentirete. Non abbiamo neanche notizie sulla data di inizio del campionato scolastico ma i più grandi scrittori di romanzi rosa babbani dicono che l'attesa aumenta il desiderio, no? E noi attenderemo con crescente desiderio. D'altra parte cosa è un mese rispetto all'infinito? E l'attesa per il più paziente dei figli di Tosca? Capito, amor mio?

Al momento, però, posso concedervi le schede di benvenuto dei nostri capitani.

E se il torneo di Quidditch scolastico è ormai radicato ed ancorato al suolo di Hogwarts – come il gran sederone della Welkentosk di cui non sembriamo poterci liberare –  lo stesso non sembra potersi dire della B1 scolastica. Ancora una volta, non ci giungono notizie certe e, che posso dirvi, spero vivamente che anche quest’anno possa vedere quelle bellissime tutine colorate ed aderenti sfrecciare in mezzo agli anelli in sella ad una scopa… con capelli lunghi annessi si intende, i maschi fanno un po’ senso con quelle tutine, dovrebbero bandirle. Qualcuno mi fa notare che Evan sia sulla buona strada per poter essere incluso nella categoria “con capelli lunghi” ma non temere, caro amico, manderò in tuo soccorso una forbice ben affilata, non vorrei mai che un giorno dovessi sul serio vederti con una tutina aderente, magari anche verde pisello. No grazie, rifiuto l’offerta e vado avanti. La Gringott, è stata lei a finanziare da anni – dal 2064 per essere precisi, da bravi scribacchini –  la B1 scolastica anche al castello ma si dice che stavolta i folletti siano più avari del solito anche per via degli avvenimenti degli ultimi anni che hanno fatto sentir loro il puzzo della crisi. EDDDAI, PER MERLINO E TOSCA, DATE UN PO’ DI GIOIA SPORTIVA A QUESTO POVERO TASSINO, UN PIZZICO, NON CHIEDO TANTO… SU COSA SCRIVERO’ IO? COSA FARO’? COME PASSERO’ LE MIE GIORNATE INVERNALI TRISTI, PIOVOSE E FREDDE? COME POTRO’ MAI DIMOSTRARE INFINITO ED IMMENSO AMORE ALLA MIA DONNA CHE’ COSI’ “CARTA CANTA” O “SCRIPTAQUALCOSA”? I galeoni non sono un problema, chiedeteli ai Medicine, loro sì che li hanno… papà è andato al San Mungo per nonhobencapitocosa e lì i Medicine sono un po’ come Albus Silente per questo castello, capito? Ovunque ti giri c’è qualcosa su cui è scritto “Medicine” e, no, non sono così tassotonto da non leggere la maiuscola. Non mi stupirei se sulla tazza del bagno ci sia signato il loro nome. E poi, si sa, la beneficenza rende tutti uomini migliori e avvicina alla volta celeste, anche i Medicine ne hanno bisogno… per quanto siano ganzi non credo che la loro scopa arrivi fino a lassù. Fate un po’ di beneficienza per questo quintino castello, su, datevi da fare. In cambio vi prometto massima onorificenza nei miei scritti.

La Voce dello Sport, sempre con voi lettori e mie dame, ogni mese. Da non perdere.

Michael McCohen. Quintino tassorosso, scozzese, amante della vita in tutte le sue forme e misure ma soprattutto delle donne, dalle più piccole alle più grandi senza distinzione alcuna. Ritiene che siano la forza che permette al mondo di ruotare nel verso giusto e niente gli potrà mai far cambiare idea. La sua preferita, però, resterà Merida alla quale lascia tutti i giorni, sulla sua scrivania della Redazione, fiori freschi e cioccolatini ogni venerdì pomeriggio alle 17. Ama le materie teoriche che tutti considerano "out" come astronomia, storia della magia ma soprattutto divinazione. Non gli piace l'idea di usare la bacchetta – come dice a tutti – ma nessuno sa che il motivo di questo, in realtà, è il suo essere magonò. È convinto di avere il terzo occhio ma che il suo sia specializzato nel mondo dello sport ed in nient'altro…un <i>occhio particolare</i>, in tutti i sensi. Non conosce la sua madre biologica ma i suoi genitori adottivi non gli hanno mai fatto sentire questa mancanza. Vuole diventare un giornalista sportivo anche se il suo sogno più grande è fare il magi-cronista delle partite di quidditch.
By Allen Hollowdale | settembre 22, 2016 - 11:57 am - Posted in Settembre 2072

Controeditoriale

di Allen Hollowdale

Ed ecco che, dopo un'estate di fuga dai pesanti avvenimenti dell'anno passato, dopo mesi di svago e sollievo dai quali siamo stati bruscamente strappati per ritornare con le scope per terra, ecco che si ricomincia con l'ennesimo anno scolastico. Di sicuro se, un anno fa, qualcuno mi avesse detto che mi sarei ritrovato a scrivere un controeditoriale per La Voce, gli avrei riso in faccia, ma oggi posso dire che è assolutamente vero che da un avvenimento negativo nasce sempre qualcosa di buono, o almeno io sono felice di ritrovarmi a far parte del rinnovamento di cui la nostra fantastica caporedattrice ha fatto menzione. Certo, poi bisogna vedere cosa ne pensa veramente, del fatto di avere proprio un Corvonero come vice.

Ok, le ho appena chiesto cosa ne pensa e lei mi ha gentilmente ricordato che sono solo il suo sostituto. Ma sono sicuro di aver letto sulla sua faccia il giusto fastidio, che mi rende orgoglioso di essere dove sono e questo è ciò che conta. E dopotutto se non è ancora esplosa all'idea di avermi vicino è solo perché siamo entrambi fermamente convinti di una cosa, ovvero che la Voce è l'unico mezzo interno ad Hogwarts che si degni di portare informazione a scuola, per ora.
Ma basta divagare e parliamo invece di cose utili. L'idea evocata da Merida, della Fenice che rinasce dalle sue ceneri e blablabla.. è incoraggiante e in qualche modo romantica, sì. Ma vogliamo veramente parlare in questi termini del tavolo docenti? Non so voi ma io sono stato colpito dauno Stupeficium tra capo e collo quando non ho trovato il solito cappello lì in mezzo. Il professor Harrenhal ha sicuramente avadato molte aspettative nel non presentarsi alla cattedra quest'anno. Sappiamo tutti che quell'uomo è dotato di… tante qualità preziose e trovo che sia una gran perdita non averlo nel panorama…scolastico. L'anno scorso è stato male a lungo, quando sembrava migliorare ecco che peggiorava. Ci auguriamo tutti che le sue condizioni fisiche non si siano aggravate e di sicuro incaricheremo un gufo di scoprirlo. Un'altra perdita enorme è stata la professoressa Dalloway. Di sicuro nessuno la dimenticherà, nel bene o nel male. Così come ci mancheranno gli strani figuri che si sceglieva come assistenti, e in questo frangente vorrei esprimere tutto il mio rammarico per la morte di Baker, così come del professor Hames. Sotto questo lùmos, mi chiedo se il ritiro dei due insegnanti non sia dovuto proprio ai fatti accaduti alla festa dell'Uguaglianza. Ma senza togliere nulla a questi gravosi accadimenti che saranno trattati meglio in altre pagine, torno alla questione docenti e, nel vedere tutte facce nuove ad eccezione di pochissime, mi viene da dire solo: dovranno impegnarsi molto per dimostrarsi all'altezza dei loro predecessori. Ovviamente non me ne vogliano, ma non potrebbe essere altrimenti. Non ho piacere nel fidarmi ciecamente dei volti nuovi, anche se questi sono stati scelti dalla preside Welkentosk in persona, e lei sa quanto la stimi. E se è vero che al castello non si respira più spensieratezza, e questo è un Veritaserum fatto e finito che ormai è diventato abitudine negli ultimi anni, c'è sempre da ricordare, come di sicuro farebbe il professor Thofteen, che non saremmo noi senza ogni esperienza che abbiamo vissuto e che ci ha formati, e questo vale forse più per le brutte esperienze che per quelle belle. Questo non vuol dire che bisogna essere felici dei Grami che ci arrivano addosso, ma è comunque qualcosa.

 

Scribituri te salutant!

di Charlie Marmaduke

La prossima volta che mi sembra di avere un'idea stupenda la terrò per me, la prossima volta che mi sembra di avere un'idea stupenda la terrò per me, la prossima volt… posso smettere ora? Dai, Merida, mi hai già punito mettendomi in questo trafiletto striminzito! Non che io non riesca a rispettare il numero di righe, sia chiaro, adesso sono un anno più grande e sono capace di non perdermi in chiacchiere, infatti proprio la scorsa settimana quando la professoressa Hamilton ci ha parlato della percezione della magia le ho spiegato la procedura del mio promemoria incantato a forma di procione e…
NO, NON MI DISTRAGGO, GIURO.
Senti, popolo di Hogwarts. Il fatto è questo: la mia proposta di far entrare in redazione due persone di cui non farò il nome, perchè devo rispettare la privacy di quei due piccoletti quasi omonimi Cosi, è parsa un po'…, uhm, tipo azzardata perchè nel reclutamento estivo sono stati, er, un po' terrorizzanti, ecco. Non che sia andata male, anzi! abbiamo dato il benvenuto a tanta gente nuova, dalla piccola portatrice di pace Patricia al mio fantastico amic… compagno di banc… coetaneo Jayden, e pure a… oh ciao Kane, ti ho sentito arrivare dal tintinnio degli orecchini. Michael, il tuo boccino di carta incantata è mica fatto col volantino del WWFFB di Jacquelyn? Ehm, no non so se darle del fiorellino profumato funziona. Eee dicevo, sono davvero contento di tutti questi nuovi! Ma volevo fare una cosa bella per il Capo e dare un aiuto al Vice e, ehm, farmi perdonare un po' da tutti per aver lasciato per terra in redazione quegli elmi romani fatti col fondo del mio vecchio calderone. Passato il dolore ai mignoli, vero? No, perchè mio padre ha un rimedio infallibile, dovete prendere della cacca di gufo e… sì, ve lo dico dopo.
Ecco il punto, gli elmi romani! Dunque, in quanto quasi vice-capo (perchè lo sapete che ho avuto ben due voti nella votazione di giugno? Io! Due voti!), ho pensato che fosse mio dovere ricordare a tutti quanto è bello scrivere per la Voce. Non vi toglie tempo allo studio, la vostra media sarà salva, e potete essere iscritti a tutti gli altri club che volete, noi non ce la prendiamo. Qui dentro ci scambiamo tante idee, facciamo le gare di Lancia Inchiostro e vince chi evita meglio la pressa, e poi scriviamo e scrivendo cresciamo, perchè mettere nero su bianco cose che non sono la ricerca di Incantesimi o il compito di Storia, insomma ragionare e scrivere di cose che non sono sui libri è davvero tanto importante. La Storia resta importante, eh, professoressa preside Welkentosk, ci mancherebbe, l'ho detto pure al professore nuovo e soprattutto al suo bastone di quercia, ecco.
Insomma, quello che potete fare nella Voce non lo potete fare altrove qui a scuola, è una cosa tutta diversa e non lo dico perchè è l'unico club scolastico che mi ha accettato. E' una cosa da grandi riportare la notizia, far sì che non ci sia ignoranza o storture di informazioni, tipo quelli che parlano solo del lato B. Noi parliamo pure del lato A! E anche di polli, anatre, cavalli, mica solo di manzi. Allen, in che senso non ho capito di che parlano?
Vabbè, torniamo al punto, cioè gli elmi. Lo sapete i gladiatori cosa dicevano prima di gettarsi nei combattimenti nell'antica Roma? Dicevano "Morituri te salutant"! Cioè quelli che sono destinati a morire salutavano l'imperatore, ECCO, ora avete capito perchè ho intitolato così il trafiletto? Dai, Scribituri, quelli che sono destinati a scrivere! Che siamo noi ma che potete essere anche voi, guardate, ve lo dice anche Scrivoticus là in foto e lui è un bravissimo gladioscribacchino, fidatevi di me e unitevi alla nostra famiglia!

 

 

 

By K.Lindstrom | settembre 21, 2016 - 8:10 pm - Posted in Settembre 2072

 

Se arrivati già a fine Settembre questo titolo vi fa venire in mente la lista della spesa che avete trascinato accartocciata in un cestino di Diagon Alley, e se il vostro primo pensiero è stato quello di controllare nel baule se davvero avete preso tutte e quarantacinque le provette di vetro e l'ultima costosissima copia del libro di Incantesimi… beh, amici miei, siete arrivati abbastanza in ritardo.

Oggi voglio presentarvi una nuova lista, molto diversa, ma prima di cominciare è necessario che vi racconti una favola. C'era una volta, in un tempo neanche tanto lontano, una studentessa di nome Gioia (e di cognome Maiuna), appartenente alla casata Ranarosa. Doveva essere un anno speciale, per Gioia, l'anno dei G.U.F.O. , eppure le cose andarono a rotoli per questa ragazza: arrivò ad Hogwarts l'Innominato, una persona arcigna ed estranea che pretendeva di imporre alla scuola nuove regole, senza neanche conoscere gli studenti, in nome di un Ordine superiore. All'inizio nessuno dava troppo peso all'Innominato, perché di fronte a provvedimenti riguardanti l'uniforme o il comportamento, gli studenti si limitavano a sbuffare come durante le lunghe lezioni di Storia della Magia. Poi l'Innominato cominciò a togliere loro ogni divertimento, ogni possibilità di svago e di aggregazione; gli studenti divennero grigi, depressi, tipo morti, silenziosi. Quando l'Innominato decise di abolire anche alcune materie di studio, materie fondamentali per la carriera di tutti, Gioia e i suoi amici cominciarono a pestare seriamente i piedi, a protestare; il potere dell'Innominato era tuttavia ancora troppo forte, e riuscì a schiacciare le singole grida con pesanti punizioni o addirittura espulsioni. Sulla scuola calò il terrore, tutto sembrava perduto…

Senza che mi dilunghi ancora in noiosi dettagli, sappiate che questa storia è finita bene: chiamatelo Fato, Fortuna, scaltrezza di chi – sia dall'esterno sia dall'esterno – ha deciso di cambiare le cose… il puffagiolo è caduto dal lato giusto della bilancia, la Giustizia ha prevalso. Eppure, la storia si sarebbe potuta concludere molto peggio di così; il numero di espulsi e puniti sarebbe potuto essere più elevato, gli studenti avrebbero potuto subire ulteriori privazioni… così come si sarebbero potuti evitare molti tristi eventi, se solo ci si fosse svegliati prima, si avesse agito con tempestività e decisione.

Da questa favola nasce l'idea di questo piccolo decalogo che vi offro. Se c'è una cosa che ho imparato dalla Welkentosk, tra un sonnellino e l'altro, è che la Storia non va ripetuta a pappagallo, ma ricordata come monito, affinché non vengano ripetuti gli stessi errori. Dagli sbagli che tutti hanno compiuto – me compresa – ho stilato la mia nuova lista di regole d'oro: la appenderò sopra il mio baldacchino, senza mai spuntarla, affinché io non smetta mai di seguire ciò che c'è scritto. Vi invito a fare altrettanto. Non per me, no, non ci guadagno fondamentalmente niente… ma per voi stessi, e soprattutto per questa scuola, che continua a darci tanto e non merita di conoscere altri semestri bui come quelli appena trascorsi. Mai più.

1. Non mi fiderò di chi dice di conoscere il mio bene e di agire ai fini di esso. Specie se questo qualcuno non mi conosce e io non conosco lui, ecco. Con questo non voglio dire che il nuovo vice Preside Fitzpatrick non si meriti neanche una chance, ma nemmeno di accettare merendine dagli sconosciuti! La fiducia va meritata, un passo alla volta, con il tempo, la conoscenza, lo scornarsi sui punti di disaccordo e il sorridere per gli interessi comuni.

2. Non rimarrò in silenzio se qualcuno mi priva del mio svago… Perché non mi importa cosa dicono quei secchioni a Corvonero, staccare dai libri è un nostro sacrosanto diritto! Il divertimento migliora la prestazione, rilassa, prepara la mente a nuovi lavori… ma serve soprattutto a stare insieme, a sentirci famiglia, nel Club del Libro così come nel campo di Quidditch. Questi sentimenti non me li può dare una pergamena! Oh, e lo dice anche Morrigan, che è il peggiore topo di biblioteca che abbia mai visto…

3. … e soprattutto non rimarrò in silenzio se qualcuno mi priva del mio futuro. Perché è vero quello che dicono: non ti rendi conto del valore di qualcosa finché non la perdi. E badate, sono la prima a stupirmi di quello che sto per dire… ma ciò che facciamo tra questi banchi è fondamentale se vogliamo vivere là fuori, non solo sopravvivere! Noi abbiamo in mano il nostro destino (ci credo poco alle sfere di cristallo della Hamilton), che parte da quello che indossiamo la domenica fino a ciò che faremo da grandi; nessuno ha il diritto di decidere per noi, di relegarci a questo o quel ruolo perché siamo purosangue o natibabbani. Meglio sgobbare per un esame e sapere come cavarsela da soli, che vivere in un eterna vacanza da pecora a seguito di questo o quel Ministro.

4. Farò sentire la mia voce. Non c'è nulla che tu dica che sia stupido, se si escludono le barzellette veramente pessime. La tua voce vale tanto quanto quella di tutti gli altri ed esprimerti è un tuo diritto, in qualsiasi maniera tu voglia farlo. Senti che qualcosa non ti sta bene, che non è giusto? Dillo, ad alta voce. Magari ti beccherai il tuo minuto di vergogna, la tua settimana di punizione (o magari ti renderai conto di aver veramente detto una trollata), ma non si potrà dire che non hai tentato!

5. Lotterò per ciò in cui credo e ciò a cui tengo. Che può riassumere i punti 2, 3 e 4. Anche se gli elfi ti preparano i pasti e mammina ti compra i libri nuovi, niente ti verrà mai davvero garantito. Se vuoi qualcosa, se ci tieni davvero, salta su quella scopa e va a prenderla, più veloce di Noah verso il Boccino. E se qualcuno prova a portartelo via, affondaci le unghie e i denti peggio di Lot con l'arrosto della domenica. Non avere paura di mettere su un bel po' di faccia tosta, perché i sorrisini gentili non portano da nessuna parte!

6. Mi ricorderò che non sono solo. In primo luogo, per ricordarci  di chi non ha i mezzi per combattere le proprie battaglie. Ovviamente, sarebbe impossibile applicare tutti i punti della lista per due, ma il nostro cuore si misura nel momento in cui, sebbene impegnati nella lotta, teniamo per mano i più piccoli, li proteggiamo, gli insegniamo a camminare da soli. Non essere soli significa anche ammettere le proprie debolezze, ogni tanto, fermarsi e chiedere aiuto, stringere la mano che ci viene tesa, e ricordarsi che la nostra Casata, i nostri amici, esistono non solo nei momenti di divertimento…

6-bis. Starò attento a non farmi del male e a non cacciarmi nei guai troppo grossi. Questo credo che sia più per me, già. Perchè il professor Parnell ci tiene che venga tutta intera alle sue lezioni… ma in generale, ragazzi, un sacco di gente vi vuole bene e vi vorrebbe a casa con tutti gli arti e i denti. Non dategli dispiaceri (troppo grandi), su!

Kane Lindström Irlandese a San Patrizio o quando c'è da discutere su chi fa la birra più buona, Svedese quando c'è da lamentarsi sul povero popolo anglosassone che "non sa cosa sia il vero freddo". Di vero su di lei si sa solo che frequenti il sesto anno, che sia Capitano della squadra di Quidditch Grifondoro e che i suoi capelli non verranno domati neanche con una dose tripla di Pozione Lisciariccio. Schizofrenica al punto giusto da riempirti di moine e sfarfallii di ciglia un momento prima – specie se sei un qualsiasi essere di sesso maschile – e di Schiantarti le gambe il momento dopo, senza se e senza ma. Il fatto che si circondi di topi enfatici e puffole conferma la credenza popolare secondo cui un po' (tanto) animale lo sia anche lei. Con la Andersson – unica in tutta Hogwarts che si salva dalle sue stranezze – mantiene un ossessivo rapporto simbiotico da ombra-cane da guardia. A tal proposito, c'è chi giura di averla vista rotolarsi nel fango e sbranarsi una bistecca cruda "nei suoi giorni del mese". Fa sfoggio di una passione viscerale per le Rune e un attaccamento morboso al professor Parnell, ha sviluppato recentemente pericolose tendenze piromani e di protesta molesta verso qualsiasi cosa non le vada a genio.
By patriciablanco | - 8:09 pm - Posted in Settembre 2072

Questo mio primo articolo parla del Festival dell'Uguaglianza: sarebbe dovuta essere un'occasione per far sentire tutti parte attiva – e benvoluta – della comunità magica; invece è stato un disastro. Due mie care amiche sono state coinvolte, Abigail Smith ed un'altra persona che preferisce rimanere anonima. Entrambe sono finite al San Mungo, ed io, anche se non ero presente al momento dell'attentato, posso dirmi coinvolta emotivamente. Ho intervistato per voi queste due ragazze – ed ora vediamo le loro risposte! Chiameremo colei che vuole rimanere anonima X.
Io: Ti sei subito accorta che era in corso un attentato?
X: Me ne sono accorta quando la gente si è messa ad urlare e una bancarella ha preso fuoco.
A: No, per niente! All'inizio non mi sono accorta di nulla, ero presa a godermi il festival, ad ascoltare ciò che veniva detto e ad ammirare delle decorazioni, però poi ho dovuto alzare il telo che avrebbe dovuto coprire una statua… ma al suo posto c'era un uomo! Da lì ho capito che qualcosa non andava.
Io: Hai visto qualcuno degli attentatori?
X: Ho visto un licantropo, ma non in viso.
A: L'unica persona strana che ho visto era un tizio pelato, che si comportava in modo strano e diceva cose strane, ma non so chi fosse e neanche se lui c'entri qualcosa.
Io: Quali sensazioni hai provato nel momento in cui ti sei accorta della situazione?
X: Non proprio belle.
A: Ero sconvolta e spaventata, sai, per una dodicenne non è mica normale assistere a cose del genere!
Io: Che cosa di preciso ti è successo?
X: Ero vicino ad uno stand dove lasciare le impronte delle proprie mani nella vernice, creando un'opera d'arte collettiva. Un mangiafuoco, passando molto di fretta, ha dato fuoco – probabilmente, involontariamente – allo stand. Qualcuno ha urlato "Scappate! Gli Humphreyman!" ed io mi sono gettata a terra. Delle scimmie con le ali da aquila hanno iniziato ad aggredire la gente, ed un ragazzo ha iniziato a chiedere aiuto. Un mannaro, su ordine di qualcuno – ne ho sentito la voce – lo ha morso. Poi una delle scimmie demoniache mi ha afferrato dalla caviglia ed ha iniziato a trascinarmi via, ma un uomo l'ha colpita con un incantesimo, mi ha preso in braccio e mi ha portato via.
A: Sono stata vittima di una Trappola Demoniaca: è come essere trafitti da un milione di aghi. È stato molto doloroso e alla fine sono svenuta. Prima, però, ho visto un uomo morto, ucciso da tantissimi aghi che lo trapassavano contemporaneamente: era Edwin Baker, l'assistente della Dalloway prima del prof Mallory. Un ragazzo, alto, con i capelli neri e una cicatrice sopra l'occhio sinistro ha cercato di proteggermi. A me, più che inglese, è sembrato turco! Non so il suo nome, sfortunatamente. Comunque, quando sono rinvenuta, mi sono trovata al San Mungo, nel reparto Lesioni da Incantesimo, dove sono rimasta per due giorni.
Io: Hai considerazioni personali o messaggi per i lettori?
X:
È incredibile quanta cattiveria ci sia nel mondo, ma dobbiamo continuare a sperare.
A: Volevo solo ricordare che doveva essere il Festival dell'Uguaglianza, non la notte dei morti viventi, farabutti!  Per la prossima volta consiglio di organizzare la Sagra della Puffola, piuttosto!
Non posso che condividere i pareri sul festival di queste due personcine, che ringrazio per essersi prestate all'intervista. Adesso ci starebbe la classica frase "mi auguro che non succedano più cose del genere", ma non lo dico, tanto poi succedono lo stesso e sembra pure banale dirlo. Questo è invece il mio messaggio: spero che tutti gli attentatori possano essere identificati e spediti ad Azkaban, così da non poter più nuocere – almeno loro.

Patricia Blanco. Secondina Tassorosso, dalle origini spagnole. Ritiene che il Cappello Parlante abbia fatto un’ottima scelta, smistandola nella sua adorata Casata. Ha una spilla Tassorosso che tiene sempre con sé, e, quando non porta la divisa, abbina spesso il suo colore preferito – giallo – al nero, per ricreare i colori della sua Casa.
È abbastanza intelligente, ma lo studio non è ciò che la attira di più, perciò la sua media, anche se decente, non è delle migliori. Convinta animalista ed ecologista, in più non tollera discriminazioni di sorta, bullismo & company.
Molto curiosa, tanto da risultare, a volte, un po’ indiscreta. Può sembrare un tantino superficiale, ma non lo è affatto.
By CatherineSmith | - 7:16 pm - Posted in Settembre 2072

Calderone: c'è.
Mestoli: ci sono.
Scorta di ingredienti base: che Salazar mi fulmini se non è nel baule.
Bacchetta: impugnata.
E direi che anche per quest'anno il mio kit di sopravvivenza per trascorrere nove lunghi mesi ad Hogwarts è pronto. Erano questi i miei pensieri, mentre stavo seduto sul mio baule in attesa della partenza dell'Hogwarts Express. Nessuna reale novità all'orizzonte, a parte la possibilità che quest'anno si impari davvero qualcosa di interessante durante le ore di Pozioni grazie all'arrivo di una docente del calibro di Halianor Merlmemblose tra le mura di questo castello. La notizia è arrivata in anteprima il mese scorso, tra le righe dei giornali che raccontavano di suicidi e tristi incidenti avvenuti in quella che sarà la mia futura Accademia. Senza rancore, prof. Willard, ci mancherebbe, ma ognuno ha le sue preferenze. Ad ogni modo, non ho intenzione di farmi censurare dalla McReady già al primo articolo, e quindi mi sono imposto di stare nei binari. Sapete, anche se non sembra, mi ha espressamente raccomandato di mantenere dei toni sobri… sobri per gli scozzesi, ecco.
Come dicevo, le novità finora non sono state poi tante: si sono ripetute le costanti di ogni primo settembre e delle prime settimane di scuola, tra lo smistamento, le filastrocche strampalate del Cappello, le scommesse su chi fosse riuscito a farsi dare per primo la parola d'ordine dalla McCollough e l'immancabile Sir Nick Quasi Senza Testa che si è divertito a sufficienza a mettere paura ai nati babbani e non. Una volta conclusi questi rituali di inizio anno, tuttavia, mi sono guardato intorno e come succede da un paio d'anni a questa parte, mi è toccato fare il conto dei molteplici strani casi di Andata e Ritorno che colpiscono la popolazione studentesca del castello. In cosa consiste questo fenomeno? Ve lo spiego subito: per un buon quantitativo di studenti che spariscono come in preda ad un Evanesco, ce ne sono altrettanti che tornano alle origini. Il giovane Medicine, i gemelli Lancaster, l'espertissima ex mostrapluffe Cacciatrice Corvonero Deborah McFarland o il prefetto Lanfrad possono essere classificati di certo tra gli esempi di "andata". Ma andati dove, vi chiederete. Nell'Eco potrete leggere le teorie più diffuse e accreditate sul loro arruolamento al Cirque du Troll o giù di lì, ma io non mi ci voglio soffermare più di tanto. Tanto Hogwarts sarà sempre pronta a riaccoglierti, come nel caso di Lilith Havenport ed Elliot Kirwan, ritorni più o meno graditi a seconda dei punti di vista. La cosa che però mi incuriosisce di più, è osservare il tavolo dei professori ogni mattina a colazione, e pensare che non si è verificato solo tra gli studenti questo bizzarro fenomeno. Se dovessi dare una E a qualcuno, andrebbe di certo alla Capocasa Macintyre, ma siccome penso che alla popolazione studentesca interessi relativamente poco – e infatti mi chiedo come possa pensare la Halliwell che qualcuno si soffermi sui suoi gusti in fatto di lati B – preferirei analizzare la questione sotto un altro punto di vista.
Sapete, credo che l'unica "andata" sulla quale non riuscirò ad essere ironico, è quella del professor Hames. Credo che lui per primo non avrebbe voglia di leggere pezzi lacrimosi su di lui, quindi prof., sappia solo che mi dispiace per tutte le volte che mi sono portato il calderone in aula solo per infastidirla. Oltre ad aver perso un buon insegnante, la comunità ha perso un grande mago, ma suppongo che l'arrivo di Spooner mi spronerà a sperimentare nuove tattiche per far capire al prossimo quanto sia più utile una buona pozione usata al momento opportuno, piuttosto che uno schiantesimo in faccia. Lo schiantesimo lascia il tempo che trova, un po' come tutti i Ministeriali che hanno dovuto far ritorno alle loro scrivanie dopo le loro brevi parentesi Hogwartsiane. La Dalloway e Mallory sono tornati tra le fila degli Auror, così come Harrenhal ha ripreso il suo ruolo di Inventore di Incantesimi sempre al Secondo Livello. Che sia un caso che la Lloyd abbia rivoluto indietro i suoi uomini migliori, mentre chi ha deciso di tagliare i ponti con la baracca ministeriale, come il professor Colton - ex Hit Wizard – abbia preso proprio la cattedra di DCAO occupata in precedenza da un Auror? Non è solo il Secondo Livello però ad essersi riempito di nuovo, bensì anche il Terzo, col ritorno di Eugene Thofteen tra gli Obliviatori e l'arrivo della nostra ex docente di Erbologia Calliope Volkonskaja nell'aula di Aritmanzia. Occhio a chi affermerà, uscendo dall'aula, di non capirci un grinzafico di quadrati magici, numeri e cerchi, potreste essere presi eccessivamente alla lettera, e non arrivare tutti interi alle reali lezioni di erbologia, tenute da qualche settimana dalla professoressa Finnigan, una scoperta piuttosto piacevole rispetto ai corsi di giardinaggio affrontati con Skene. Sono infine più o meno certo di poter affermare che la Deering  in questo momento se ne starà tra gli spalti dei migliori stadi del Tibet a godersi i Mondiali di Quidditch alla faccia nostra che, per Merlino, Preside, almeno una sferovisione poteva mettercela a disposizione! Se no potremmo richiederla al professor Bones… no scherzo, il mio intuito Serpeverde mi dice che non è tipo da Quidditch. Tuttavia vedere orde di primini che si cibano di sole banane a causa della punizione del professor Oakby, è stato talmente esilarante da farmi quasi dimenticare di leggere sulla Civetta cos'ha fatto la Scozia durante l'ultima partita. Se la cattedra di Babbanologia al momento pare godere della solita noia calma piatta, in un passaggio dal soporifero pacatissimo professor Rosebud all'ancora più noiosissimo gentilissimo professor Heartman, non si può dire lo stesso della cattedra di Trasfigurazione dove passa un abisso tra il Vice Preside Fitzpatrick e colei che l'ha preceduto, Hyacinta Outteridge. Non sono riuscito a trovare notizie attendibili su di lei, ma ringrazio Salazar ogni giorno per non ricevere più le sue punizioni e di non aver più a che fare con quella materia. Il professor O'Reilly si riconferma il pilastro della torre di Divinazione, e lui di certo non va da nessuna parte. Se la sua assistente, Karin Hamilton, non organizzerà dei movimentatissimi Tea party, buoni solo per gli inglesi, potrei darle una possibilità in più rispetto a quelle riposte nella Hewitt. I ritorni più attesi tuttavia, inutile stare a sventolare la bacchetta a vuoto, sono per lo più due. E' dal primo settembre che sento le mia compagne di casata inneggiare all'indiscutibile preparazione e bravura del nuovo assistente di Cura delle Creature Magiche, Devon Laury. I pezzi di Erumpent e gli ippogrifi alati di cui discutono, sono sicuramente riferiti ai primi argomenti che notoriamente si affrontano nel programma della materia. Così come l'impennata di iscrizioni al corso di Rune, materia notoriamente pesante e astrusa, che miracolosamente ora gode di una certa popolarità. Gregor Darsel, ex assistente di Incantesimi, ora Ricercatore della Futhark, ha ri-onorato il castello della sua presenza, perchè il mondo là fuori va talmente a gonfie vele, che evidentemente la Lega per la Difesa Contro le Arti Oscure può fare a meno di uno dei suoi giovani adepti. Il dubbio che mi sorge spontaneo dopo queste constatazioni è solamente uno: non è che Hogwarts sta tirando la cinghia? Non si può più permettere assistenti del calibro di Lok Wenlock e Lirael Belvoir? A quanto pare è meglio accontentarsi di giovani alla loro prima esperienza lavorativa, o peggio, accogliere chi non ha avuto voglia di combattere ancora per la comunità magica. Ma d'altronde, visti i tempi, penso che dovremmo considerarci già abbastanza fortunati del fatto che non c'è nessun infiltrato nel corpo docente quest'anno… o forse sono io che sto cantando vittoria troppo presto. Ci aggiorniamo intorno al 30 giugno, gente. Per le scommesse, nel frattempo, sapete dove trovarmi.

Jayden Burtons. Scozzese, Serpeverde, Sestino. Amante delle regole da poter infrangere, ma sempre ben attento a non andare in braccio ai guai. Ha un fratello grifondoro, si, ma non ditelo in giro. Osserva e studia tutto ciò che lo circonda, non si pone mai problemi a dire la sua, ma pecca in pigrizia. Si dice che sia uno dei maggiori ricercati del WWFFB scolastico per la sua conclamata incapacità di portare a termine qualsiasi tipo di incantesimo di trasfigurazione, soprattutto se si lavora con gli animali. Un topo non è destinato ad essere una tazza da tè, e grazie a Salazar, da quest'anno non sarà più costretto a perdere tempo con quegli esperimenti. Lo si può vedere zitto e concentrato solo davanti ad un calderone, e non perchè la Merlmemblose l'ha silenciato. Ama le pozioni più di qualsiasi altra cosa, e non è raro trovarlo in qualche angolo dei sotterranei, a mescolare qualche strano intruglio fumante. E' entrato in redazione perchè quando gli ricapita di stare agli ordini di un Capo Scozzese?
By Anne Burton | - 4:10 pm - Posted in Settembre 2072

Illustrissimi lettori de La Voce degli Studenti, siamo qui riuniti per celebrare il nostro inauguramento… solenne, sì, ci sta meglio… il nostro solenne iniziamento per diventare degli scribacchini. La Caporedattrice, il Poltergeist che è il Vice e tutti gli altri… amici – tranne co… Jayden che sempre una volta ogni tanto ci guarda male – ci hanno tanto fortemente voluto (o fortemente e basta) nel giornale scolastico, che alla fine ci hanno convinto e quindi eccoci qui a scrivere un articolo in scioltezza… che non è quella che ti prende quando vai troppo spesso al bagno, eh!
COSO! Per la spilla che hanno dato a COSO cerimoniere delle nostre nozze! Facevi sul serio quando hai detto che riuscivi a scrivere senza usare la parola COSO, allora. E, pensa, ci hai messo solo un'ora e tre quarti. Per qualche riga. Per fortuna abbiamo seguito il consiglio di COSO chiacchierone della Sala Comune – quello che guarda COSA al comando come se fosse il suo muso ispiratore – e ci siamo messi a scrivere per tempo, eh. Anche perché poi – COSO – chi se le ricorda più le vacanze una volta che COSO che abbaia - non si dice abbaia, è offendevole! Meglio COSO che verseggia alla luna – inizia a parlarci di COSI che cambiano forma e bisogno di concentrazione; io mi perdo ancora di più, lo sai.
Già, ti capisco, COSO. Però, secondo te, COSO che non posso dire che abbaia, ha lasciato Astronomia perché COSA celeste è più brava o perché gli ha fatto vedere le stelle? AH-AH. Dai, COSO, era una battuta, dovresti ridere.
Ma non fa ridere! Cioè, non quanto… ricordi quando tua mamma ci ha detto che – wow – doveva assolutamente portarci a vedere la redazione di COSA lunatica, per non farci arrivare impreparati quando avremmo scritto per La Voce? Era verso metà agosto ed eravamo decisamente contenti… almeno sino a quando non ci hanno silenciato, ecco. Però io quella località l'avrei consigliata, COSO, a tutti quelli che mentre rientravamo dal castello per le vacanze continuavano a dire che "ci dovevano mandare".
E poi c'è stato il Festival dell'Uguaglianza.
Così come ad Hogsmeade e Dufftown, COSO!
Ovvero, rispettivamente, dove ti fai accompagnare da tuo fratello più o meno una volta a settimana per comprare dolciumi o dove vivi, direttamente.
E questo che vorrebbe dire? E poi non dobbiamo parlare di dove vivo io, che COSA braccino corto ci dà le pergamene contate e non possiamo permetterci di dilungarci troppo. Insomma, il mio succo di zucca del discorso è che Ottery St. Catchpole è un bel posto da visitare (i bambini crescono velocemente a causa di giostre maledette, ammazzano la gente e cercano di far fuori i Capi Auror, davvero un posticino amorevole, COSO) non solo per la redazione de Il Cavillo o i dolci che fanno invidia a quelli di Mielandia. Però visto che non sono un Troll come COSO con il pelo sullo stomaco (letteralmente, stando a quel che è venuto fuori da una lezione di Pozioni) se proprio Ottery non dovesse rientrare nelle vostre preferenze, potete sempre sfruttare le vacanze di Natale – a meno che COSA tubino non ci conceda anche le vacanze di Halloween – per visitare Braintree, nel favoloso Essex. Località nota per i tessuti, i fiumi…
… ed i tetti che ti cadono sulla testa mentre dormi. Sbaglio o una prozia di tuo padre vive da quelle parti, COSO? La stessa prozia che ti ospita ogni estate per dieci giorni, più o meno sempre poco prima del ritorno a scuola? Però in effetti Braintree è un posticino niente male, ti do ragione, COSO. Voglio dire, gli incidenti capitano dappertutto, e se non è il tetto a caderti tra capo e collo, può sempre prender fuoco una tenda della sala o puoi spaventarti talmente tanto che ti vengono i vermi. Me l'ha detto COSA cambiacapelli – sì, dai, quella Corvonero – o forse lei era la cavia numero settecentoquattordici del mio esperimento per vedere se è vero. BUH.
Ma lo vedi che sei Troll, COSO? Mi hai fatto prendere un colpo!
Senti la sensazione di qualcosa che rivolta la pancia anche peggio di quando COSA del a-gramo passa per i corridoi?
Ma parli di COSA che è la badante del COSO nonno? Comunque no, niente che striscia o rivolta.
Annotazione a margine: cavia numero settecentoventisette, provare urlando più forte.
Ma torniamo a noi, COSO distrattore. Allora, penso che COSA o aspirata – ma chi? COSA forse orfana del quarto anno Corvonero? - mi sembra che una volta abbia detto che tre è il numero perfetto.
Ma se COSA non parla quasi mai!
Avrò letto i suoi pensieri, allora
E da quando sai leggere nel pensiero?
Da quando devo scrivere un articolo e mi serve qualcosa per riallacciarmi al discorso? Comunque, COSO, dicevo che il tre è il numero perfetto – Divinità dell'Aritmanzia non mi fulminare – e quindi ci serve una terza località da sponsorizzare in base alle vacanze che abbiamo trascorso là fuori.
Che ne dici di Timeless?
Non ti verranno i vermi, ma direttamente le Tilith nello stomaco.
Allora Dunstan, le rovine del castello ci son piaciute tanto, no? Sì, in sferovisione. E luna nuova.
Aspetta aspetta aspetta, COSO, ce l'ho! Inizia con la "A".
Argleton?
Di più di più.
Abercrombie. Un po' freddina, magari…
Sbagliatissimo! Più alta. Più grigia. Più fredda.
L'eAverest non vale, COSO.
Ma no, ma no… AZKABAN! Tuo nonno non dice sempre che da lì si va e si viene come uno vuole, adesso?
COSO?
…Siiii?
Lo consegni tu l'articolo a COSA braccino corto ma bacchetta lunga.

Tim Patel eTom Cox. Gallesi, scozzesi o irlandesi, la reale provenienza dei due – citazione dovuta alla gioia della professoressa McIntyre – Terremoti Celesti non si è mai realmente afferrata, complice la tendenza a far proprio l'accento di ogni angolo del Regno Unito o, molto più probabilmente, nessuno li vorrebbe come conterranei. O concasati. O coetanei. Brillanti – in senso letterale grazie agli scherzi di Zonko – studenti del secondo anno, sponda Tassorosso, infestano Hogwarts chiamando gli altri studenti con l'appellativo di COSO/A, rigorosamente a voce alta e con gli accostamenti più improponibili. Convinti, sino all'ultimo Billywig che li ha generati, che Isobel Carrot si sposerà con entrambi e che Evan Miller sarà il coso cerimonioso alle loro nozze, a torto o ragione si vantano di aver avuto un ruolo "di peso" nella cacciata di Humphrey dal castello. Ovvero si son seduti sopra il complice dell'ex Ministro che ha cercato di farlo fuggire. Iperattivi, fissati con lo spaventare il prossimo perché così si campa come Flamel, in molti si domandano ancora come abbiano fatto ad entrare ne La Voce. O a restarci più di due minuti e mezzo. Sussurri non confermati avvalorano la possibilità che gli scribacchini se li siano trovati in redazione con 573020934 centimetri di pergamena come articolo di prova. Che nessuno, ovviamente, ha mai letto.
By Anne Burton | settembre 15, 2016 - 9:45 am - Posted in Settembre 2072

È nell'esatto momento in cui credi che il micromondo di Hogwarts abbia finalmente trovato una parvenza di stabilità, che le carte in tavola si incas… mischiano sotto il tuo naso peggio dei Tarocchi quando provo a chiedere se Eusine mi sta aspettando là fuori iniziando ad arredare quella che sarà la nostra casa futura. Insomma, stavo aggiornando il mio programma elettorale per quando lascerò Hogwarts quando Killian – o forse era Robert che lo stava imitando – mi ha gentilmente agitato davanti la copia de La Gazzetta del Profeta che annunciava IL cambio dei cambi e non mi riferisco al fatto che ho dovuto pulire la maglietta che avevo addosso perché la mia famiglia ha un concetto molto elastico – e personale – di sventolare cose quando stai facendo colazione, oh no.
Loreen Wallace ha lasciato la Presidenza di Hogwarts.
La nuova Boss della Scuola di Magia e Stregoneria è Rosmilda Welkentosk.
Posto in questo modo, il più grande tra i ricambi cui abbiamo dovuto assistere al ritorno al castello ha di certo creato qualche scompens… traum… perpless… DOMANDA, tra gli studenti di Hogwarts, non solo per l'elevato numero di tentativi di trasferimento a Honolulu cercati dalle allieve di sesso femminile.
Ma non credete nemmero per un nano secondo che questo possa aver fermato la Caporedattrice più grinzafica che Hogwarts abbia mai avuto, dal cavalcare – è un vizio di famiglia, sì – la notizia ed ottenere lo scoop degli scoop fissando l'esatto momento in cui il passato della nostra Scuola incontra il futuro di Hogwarts. Detto in parole povere: prima di rientrare al castello sono riuscita ad ottenere un'intervista con la Wallace e con la Welkentosk. In giorni diversi. A stomaco pieno. Stordita da Bevanda della Pace. Quel che ne è venuto fuori lo trovate qui sotto ricordandovi sempre che è Hogwarts la cosa più importante, non chi la guida.


LOREEN WALLACE

Merida: Avete la possibilità di levarvi un Pogrebin dalla scarpa. Cosa scegliete di dire?
Loreen: Ma i Pogrebin non entrano nelle scarpe (ha pure riso, ndM). Non comprendo ancora come nel mondo moderno e con la finezza di mente che i maghi possiedono esistano ancora generalizzazioni sulle razze, sui mestieri, su tutto ciò che differenzia la nostra società. Temo che molti si rifiutino di vedere, piuttosto che non essere capaci di farlo. Perchè è più comodo non vedere, arroccarsi in posizioni cementate dai disastri della storia. Perchè la paura ci chiude gli occhi e ce li fa stringere forte e la disillusione dà il colpo di grazia. Sarebbe ora di cacciare un po' di Mollicci dall'armadio.

Se però il Molliccio ha l'aspetto di Hugo Seaton, Pres… professoressa Wallace, io ci penserei un attimino prima di invogliarlo a mettere il naso fuori dall'armadio, eh! Così, giusto per dire…

M: Ricambio quasi completo del Corpo Docente: è un bene?
L: Ritengo che quel 'quasi' faccia la differenza, perchè in un certo senso è bene che i ragazzi si abituino all'idea che le cose cambiano, si evolvono, ma qualche punto di riferimento deve restare. Sono sicura che i nuovi docenti sono competenti e diventeranno a loro volta dei punti di riferimento, purchè imparino a entrare pian piano nella vita dei loro studenti, senza la pretesa di poter sostituire modelli che li hanno lasciati.

Il che, in pratica, mi autorizza a dire alla professoressa Valk… Volkontros… Volkonskaja che di Lok Wenlock ce n'è uno e tutti gli altri son nessuno? Poi per la T o la punizione devo mandarle un gufo o basta che la cito come fonte per i miei "credo" esistenziali?

M: Come immaginate il vostro futuro tra i classici cinque anni?
L: Oso sperare che la mia preoccupazione principale tra cinque anni siano solo i G.U.F.O. dei miei figli.

Nessuna sostituzione del Supremo Pezzo Grosso a capo della Confederazione Intenazionale prendendo a calci nel cu…culo i francesi? Corsa per diventare Ministro della Magia che tanto vincerò io? Domanda per diventare Capo Auror? Davvero più si cresce più ci si accontenta?

M: Se doveste dare un consiglio al nuovo Ministro della Magia, quale sarebbe?
L: Non ho la presunzione di dare consigli a tali alti livelli, ma la cosa più importante è restaurare la fiducia ed evitare che le divisioni siano alimentate.

Visto che "presunzione" è il mio terzo nome – da parte di mamma son fissati con i nomi alternativi – posso rispondere io: levati Scozia libera!

M: Com'eravate, da studentesse?
L: Estremamente impertinente e parlavo troppo forte.

Cioè in pratica quello che Aurora Halliwell fa abitualmente, ma con la PICCOLISSIMA differenza che la Corvonero non diventerà mai Preside. O anche solo credibile. Questa cosa che sono a capo e nessuno può più censurarmi è una gran grinzaficata!

M: Trovandomi al cospetto di due donne che non hanno mai nascosto quello che pensano – circa – vi propongo una serie di accostamenti in cui le sole alternative di risposta possibile sono però o il nome dell'una o quello dell'altra. Quindi, non so, se dovessi domandare chi tra le due è più… autoritaria?
L: Entrambe, ognuna a modo suo.

M: E se si parlasse invece di quella più ironica?
L: Rosmilda.

M: Per quanto riguarda la più tollerante?
L: Al momento io.

M: Chi tra voi due è più leader?
L: Entrambe, ognuna a suo modo.

M: Ed, infine, chi tra voi due è più imparziale?
L: L'imparzialità è qualcosa che si affina con il tempo.

Un po' troppo politicamente corretta, dite? Non ci sono problemi, la vostra efficentissima Caporedattrice è qui per aiutarvi a comprendere meglio le risposte delle due Presidi di Hogwarts. La Wallace, dunque, voleva dire che l'imparzialità non esiste, lei è la leader ma chi ricopre questo ruolo non lo dice mai apertamente e prima che l'attuale Preside possa dirsi tollerante al Vice Preside Fitzpatrick l'avvicinarsi del Plenilunio non farà alcun effetto. Però la Welkentosk è simpatica.

M: Per semplificare ulteriormente le cose e cercare di comprendere come due tra le più illustri streghe della nostra Comunità Magica vedano determinati argomenti più o meno spinosi, passiamo ora ad una semplice alternativa: favorevole o contraria a…

FAVORE O CONTRARIA A…

Alexandria Lloyd come Ministro
Favorevole
Insegnare le Arti Oscure a Scuola
Contraria
L'attuale Riforma Accademica
Favorevole
L'utilizzo del Bacio del Dissennatore
Contraria
L'indipendenza della Scozia
Controrevole
M. McReady come futuro Ministro
Favorevole, naturalmente

Malgrado il piccolo lapsus – e non mi sto riferendo alla risposta di comodo sulla Scozia – so che al momento ho ancora tutto un anno scolastico davanti quindi Alexandria Lloyd (o chi per lei) ha tempo sino a luglio del 2073, per ultimare il proprio compito come Ministro della Magia. Dopodichè… spooooo. L'ha detto un membro della Confederazione Internazionale, mica io.

M: E' arrivato il momento di farvi ringiov… essere meno vecch… ritrovare l'atmosfera di quando eravate a Scuola e di certo avrete giocato a "Giù dalla Torre di Astronomia" ovvero la possibilità di levarsi qualche sassolino camuffando il tutto con un innocente gioco. Partiamo, dunque: l'allievo più impertinente con cui avete avuto a che fare.
L: Esclusa te, signorina McReady? La Presidenza ha visto molte impertinenze durante il mio mandato, ma non si offenda, ognuno di quegli incontri è privato.

Ok, magari la Professoressa Wallace non ha ben compreso lo spirito del gioco. O preferiva giocare a Veritaserum o bevuta ed è per questo che non è abituata al fare spietato di questo giochino. Diciamo che tramite questo accostamento metaforico vi viene offerta al possibilità di essere schiette come un boccino che sceglie di frantumarsi sul muso di Noah Lewis, giusto per fare un esempio a caso.

M: Va bene… uhm, proviamo con altro. Il/La collega di cui avreste volentieri fatto a meno. O'Neill escluso.
L: Bernard VonMitternacht.

Bernard VonMitternacht ho scoperto essere un vecchio docente famoso per essere un pezzo di Erumpent come poch…ehm, avere una storia un po' travagliata. Sì, ecco, travagliata è il termine migliore per descrivere l'ex docente di Hogwarts, ex Serpeverde ex soggetto misterioso ex mammamia a Serpeverde scattano ancora tutti sull'attenti, quando lo sentono nominare.

M: La materia che vi ha dato meno, tra tutte quelle che ha studiato?
L: Pozioni, ma ammetto per mia scarsa attitudine.

E da questo momento Wiamer Filargon si sentirà autorizzato ad usare una simile giustificazione per tutti i disastri che combina, a lezione come fuori dall'aula. Ha fatto esplodere il calderone? Colpa della scarsa attitudine. La sua conoscenza di Incantesimi si è fermata all'Accendio? Colpa della scarsa attitudine. Continua a nominare Anne Burton nella 3/4 di discorsi che porta avanti? Scarsa attitudine, sì, ad avere un cervello.

M: Il personaggio della Storia della Magia che meno avete compreso nelle sue scelte?
L: Ne potrei citare molti, dal vecchio ministro Caramell a Sir Rothenberg, che continua ad avere il mio rispetto. Tuttavia, più che comprendere poco le loro scelte, sono solo dispiaciuta che la storia abbia costretto figure importanti a prendere certe decisioni.

Sir Rothenberg. Rothenberg, sir. Mi domandavo: ma ora che il Cavalierato di Mornay ha deciso che facciamo così schifo da disconoscerci e rinchiudersi nel fazzoletto di terra che hanno – scusa Ivy ma quando ci vuole ci vuole – posso dire anch'io come la penso? Perché vorrei dire che…

M: La Creatura Oscura che vi ha sempre messo in croce?
L: Il Push. Da ragazzina mi sconcertava l'idea che ci si potesse far ingannare così facilmente dall'aspetto.

Che poi è praticamente quel che si domandano gli avi della stirpe dei MacGillivray ogni volta che ne viene al mondo uno nuovo, compreso l'ultimo esemplare di famiglia che fino a qualche giorno fa se ne andava in giro con quella pelliccia color aura di Grifondoro senza macchia ma con molta paura. Negli altri, perlomeno.

M: Ed ora il più classico grinzafico dei finali: Fatevi una domanda e datevi una risposta
L: Ho deluso i miei studenti e colleghi accettando l'incarico alla Confederazione dei Maghi? Sì, penso che alcuni abbiano faticato a digerirlo e mi scuso con voi, ragazzi, per avervi sottoposti a un tale cambiamento in un periodo non roseo. Ma è importante che ognuno faccia del suo meglio, me compresa, per risollevare il nostro mondo. Siete in buone mani e, in ogni caso, non sarò mai troppo lontana da Hogwarts e ciò che vi accade.

 


ROSMILDA WELKENTOSK

Merida: Avete la possibilità di levarvi un Pogrebin dalla scarpa. Cosa scegliete di dire?
Rosmilda: Io ero più dotata della Fleetwood come insegnante di Aritmanzia.

Ecco, la Preside Welkentosk è entrata subito a gamba tesa nell'atmosfera dell'intervista, vedo. Schietta, senza Puffskein sulla lingua e ammirevole tanto che, seguendo il suo esempio vorrei dire: io ero meglio della Von Schuster, O'Flynn.

M: Ricambio quasi completo del Corpo Docente: è un bene?
R: Per certi versi sì. Il ricambio del Corpo Docente garantisce un continuo fluire di idee e punti di vista dentro il castello e questo è un bene per le giovani menti dei ragazzi… però i punti cardine, i punti fissi, vengono a mancare con i continui ricambi. Avrei voluto che qualcuno di loro restasse anche quest'anno, ad esempio.

E non faticherei a né a crederlo né ad avanzare qualche nome, DIDATTICAMENTE parlando, ci mancherebbe. Ad esempio è oltremodo noto che la Deering non fosse proprio il soggetto più indicato per insegnare Volo – o perlomeno non quanto Oakby, mentre se si parla dell'ex docente di Incantesimi Harrenhall… sì, Professoressa. Avrei voluto anche io, mi creda.

M: Come immaginate il vostro futuro tra i classici cinque anni?
R: Non lo immagino. La Divinazione non fa per me, non ha mai fatto per me.

E' per questo che non sono andata a prendere il té con il professor Alister O'Reilly per sapere il suo futuro, signora Preside. Capisco anche che una strega dotata della sua praticità e concretezza preferisca spendere il tempo in modo diverso rispetto a fare congetture ed ipotesi, ma ogni tanto è bello anche lasciarsi andare a voli di fantasia. Io, ad esempio, credo che tra cinque anni Rebekha Grimes sarà tumulata nell'Ufficio Misteri che è probabilmente il luogo in cui si sentirebbe maggiormente a casa.

M: Se doveste dare un consiglio al nuovo Ministro della Magia, quale sarebbe?
R: Non si faccia mettere i piedi in testa da nessuno. Se è convinta e certa di qualcosa la porti fino in fondo rispettando i valori di una società di cui ha l'onore e l'onere di essere a capo.

…che praticamente è la descrizione di me medesima. Ma non tema, Professoressa, sono geneticamente predisposta a non farmi mettere i piedi in testa dal prossimo e resto convinta del fatto che Medea Galbraith sia un po' toccatella. Immagino vada bene per la parte del "convinta e certa".

M: Com'eravate, da studentesse?
R: Mi dispiace, ho rimosso del tutto quel periodo dalla mia memoria. Sa, gli obliviatori sono proprio bravi…

Pensa di poter far avere ai genitori di Thomas McScheind le stesse referenze di chi le ha dato una mano all'epoca? Mi creda, io non so perché lei abbia deciso di rimuovere un passato in cui ha avuto l'acne, le prime cotte e magari qualche T…roppo grinzafiga in pagella, però le assicuro che c'è una famiglia la cui sanità mentale potrebbe dipendere dal suo intervento, ecco.

M: Trovandomi al cospetto di due donne che non hanno mai nascosto quello che pensano – circa – vi propongo una serie di accostamenti in cui le sole alternative di risposta possibile sono però o il nome dell'una o quello dell'altra. Quindi, non so, se dovessi domandare chi tra le due è più… autoritaria?
R: Io.

M: E se si parlasse invece di quella più ironica?
R: Io.

M: Per quanto riguarda la più tollerante?
R: Lei.

M: Chi tra voi due è più leader?
R: Lei.

M: Ed, infine, chi tra voi due è più imparziale?
R: Lei.

Se la Professoressa Wallace ha cercato di mantenere la giusta via senza sbilanciarsi più di tanto, per l'ex docente di Storia della Magia non servirebbe neanche fare una traduzione delle sue risposte, tanto sono cristalline. Ma ci ho preso gusto e quindi – per similitudine – vedrò di traslare dal welkentoskese: la Wallace è quella tutta ciccipucci che tollera chiunque, ma ha delle spiccate simpatie per i Grifondoro qualcuno in particolare. Ma io son simpatica.

M: Per semplificare ulteriormente le cose e cercare di comprendere come due tra le più illustri streghe della nostra Comunità Magica vedano determinati argomenti più o meno spinosi, passiamo ora ad una semplice alternativa: favorevole o contraria a…

FAVORE O CONTRARIA A…

Alexandria Lloyd come Ministro
Favorevole, sempre stata
Insegnare le Arti Oscure a Scuola
Contraria*
L'attuale Riforma Accademica
Contrevole**
L'utilizzo del Bacio del Dissennatore
Contraria***
L'indipendenza della Scozia
Favorevole****
M. McReady come futuro Ministro
FAVOREVOLISSIMA*****

*Per quanto ritenga che un mago debba essere a conoscenza di ogni realtà esistente per poterla affrontare, un giorno, l'insegnamento vero e proprio di tali pratiche lo eviterei.
**Avrei preferito lasciare più anni d'insegnamento a qualche Accademia – la Scuola Superiore di Medimagia "San Mungo" ne è un esempio – ma per il resto l'idea di unificare i poli rende l'insegnamento qualcosa di meno dispersivo e penso possa essere un bene per gli accademici.
***Preferisco altri metodi più duraturi per far scontare una pena.
****Favorevole. L'indipendenza è un diritto del popolo… se ne sente la necessità è giusto concederla.
*****Ok, la vera risposta della Preside è stata "Signorina McReady, non penso sussista un rischio simile" ma riallacciandomi alla precedente risposta della Welkentosk devo far notare come avere me come Ministro della Magia rientrerebbe nella casistica di indipendenza descritta al meglio dall'ex docente: se si sente la necessità di mandarmi fuori dai bolidi, è giusto concedermi lo scranno più alto del Ministero. Poi non vi disturbo più, giuro.

M: E' arrivato il momento di farvi ringiov… essere meno vecch… ritrovare l'atmosfera di quando era a Scuola e di certo avrete giocato a "Giù dalla Torre di Astronomia" ovvero la possibilità di levarsi qualche sassolino camuffando il tutto con un innocente gioco. Partiamo, dunque: l'allievo più impertinente con cui avete avuto a che fare.
R: Ginny Williams.

Sarebbe quella che andava in giro a cercare le sfere del drago con una palla di fuoco? Me l'ha raccontata Valentine Loveless del mio cuore, questa storia.

M: Va bene… uhm, proviamo con altro. Il/La collega di cui avreste volentieri fatto a meno. O'Neill escluso.
R: La Fleetwood.

Un amore alla prima culata al primo sguardo, proprio. Ma se non altro vediamo il lato positivo: tutti i docenti che son passati recentemente da Hogwarts possono star tranquilli sia per quanto riguarda la Wallace che per la Welkentosk. Probabilmente non si ricordano di voi, ma se non altro non vi schifano.

M: La materia che vi ha dato meno, tra tutte quelle che avete studiato?
R: Astronomia. Guardiamo in terra che c'è un disastro e davvero tanta roba da imparare, non in cielo.

E non sarò di certo io a ricordare cosa insegnava il docente che ha scelto come Vice Preside…

M: Il personaggio della Storia della Magia che meno avete compreso nelle sue scelte?
R: Il Potterismo. Non è un personaggio della Storia della Magia ma è un movimento che ruota attorno ad un personaggio e quando dico "ruota" intendo nel senso letterale del termine. Ogni figura della Storia della Magia ha avuto le sue motivazioni per fare le dovute scelte nel momento più opportuno e queste tendo, in linea generale, a non metterle mai in dubbio. Il problema qui sta nella mancanza di obiettività di questo movimento… condanno il fanatismo alla base. "Harry Potter il super mega iper grande mago della storia della magia". Falso. Il più grande mago della storia della magia è Mago Merlino che ha preso un'arte elitaria e l'ha elevata al massimo delle sue potenzialità e ci ha donato tante di quelle scoperte e arti di cui trascuriamo l'importanza. Un'altra grande figura della storia della magia di cui non dobbiamo mai dimenticare l'esistenza è il suo opposto, è il suo eguale e contrario, Lady Morgana. So che è un'altra tipologia di magia, è magia oscura di cui nessuno dovrebbe mai essere fiero, ma ogni cosa ha il suo modo per funzionare e farlo così bene ha bisogno del suo opposto. E' l'ardore dell'opposto che porta a grandi cose, a fare grandi cose, a lasciare qualcosa di cui i posteri possano usufruire per trarne vantaggio o insegnamento. Da Harry Potter che insegnamento si può trarre? Cosa ha inventato, creato, sperimentato? E' stato aiutato fin dal primo istante da maghi della levatura di Albus Silente ed Hermione Granger ed ha concluso in questo modo, con la forza, l'unione, l'amicizia. Non è lui, come mago, quello intorno cui si deve ruotare ma l'importanza dei sentimenti e dei sani principi in gioco.

Appunto giornalistico 456282: la prossima volta che mi viene in mente di chiedere qualcosa di Storia della Magia ad una docente della materia per punizione dovrò baciare Evan Miller. Mi sembra un ottimo deterrente per tenere a freno la mia piuma.

M: La Creatura Oscura che vi ha sempre messo in croce?
R: Non credo ti riguardi.

Faremo finta che la Preside abbia risposto Rusalki. O magari una Nixie. Lo so, sono Spiriti e non Creature, ma si parla pur sempre di stupide femmine! Eteree o in carne ed ossa poco importa.

M: Ed ora il più classico grinzafico dei finali: Fatevi una domanda e datevi una risposta
R: Quando finirà questa intervista? Non si preoccupi, signora Preside, è già finita.

 

E così eccomi qui, tutto sommato sono sopravvissuta – anche se da domani magari Allen potrà illudersi di essere a capo di qualcosa, qualora mi accompagnino oltre i cancelli – e con una maggiore consapevolezza di quel che vuol dire essere alla guida di Hogwarts. Con quest'intervista ho cercato di scherzare – è vero – e di rendere meno serioso un compito che, non serve che sia io a ricordarlo, è quanto di più delicato possa esistere, per alcuni versi anche più dei doveri che riguardano il Ministro della Magia. Non è affatto semplice avere sulle proprie spalle la formazione e la salvaguardia di giovani vite come quelle degli studenti di questa Scuola di Magia. Non è per niente facile e noi ci mettiamo decisamente del nostro, per rendere le cose ancora più complicate. Per questa – e per altre tremilanovecentoventisei ragioni – colgo l'occasione per ringraziare la Preside Wallace a nome di tutta Hogwarts ed auguro alla Professoressa Welkentosk un lungo cammino all'insegna della simpatia. E' lei quella ironica, l'hanno detto entrambe…
 
Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, frequenta il settimo anno e, come tiene a sottolineare, anche tutti i corsi extra che possono affinare la sua "non grazia" da sindacalista. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico, paragona spesso studenti e docenti a Creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini tra cui spicca Robert McReady. Diretta e senza peli sulla lingua, non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla o quando, da Caporedattrice, dovrebbe dare il buon esempio. "Gli scozzesi non danno proprio niente" la sua eterna giustificazione in merito. L'ironia decisamente scozzese e le descrizioni caricaturali di chi la circonda emergono dai suoi articoli sebbene la sua missione annuale – per ammissione – sia quella di riuscire a farsi una fotografia con Laury e Darsel sebbene tanta grinzaficaggine sia difficile da contenere in un unico scatto. Fiera sostenitrice dell'abbandono delle Terre di Bleah, ogni occasione è buona per sottolineare come il Ministro della Magia abbia i mesi contati. Per l'esattezza sino a Luglio del 2073.