By Alcy | febbraio 19, 2009 - 11:33 pm - Posted in Febbraio 2065

San Valentino è appena passato, immagino che ve ne siate accorti pure voi, no? Meglio, così evito di scrivervi della solita ricetta sdolcinata per coppiette innamorate. Siamo stufi tutti di vedere gli altri che continuano a fare come la piovra del lago, giusto? Quindi direi che passare al salato per toglierci tutto questo sdolcinamento di torno sia la cosa migliore da fare.
Da un po’ di tempo mi sono messa a sperimentare i nostri incantesimi su piatti tipici cucinati da Babbani. Uno dei più amati dai ragazzini sono le così dette "patatine fritte". Cioè delle patate tagliate a listarelle sottili, cotte nell’olio bollente e salate abbondantemente.
Se non siete schizzinosi e se per voi mantenere la linea non è l’obiettivo principale, allora provate un po’ a sperimentare quello che noi maghi possiamo fare con questa ricetta e non ne sarete delusi.


Patatine Fritte

Patatine fritteIngredienti:

  • Un chilo di patate;
  • sale;
  • tanto olio.

Procedimento:

Sbucciate attentamente tutte le patate e poi tagliatele a liste sottili (a forma di bacchetta, per intendersi).
Mettete tutti i pezzi dentro una ciotola con dell’acqua ben fredda mentre dentro il calderone fate scaldare l’olio con un bel fuoco dalla fiamma vivace.
Quando l’olio è diventato ben caldo, asciugate per bene le patatine aiutandovi con un canovaccio da cucina e iniziate a immergerle un po’ per volta dentro il calderone.
Lasciatele cuocere per cinque minuti dopodiché tiratele fuori dall’olio e mettetele dentro un sacchetto di carta (dello stesso tipo di quelli che utilizzano a Mielandia per darvi le caramelle) per assorbire un po’ dell’olio di cottura.
Spegnete il fuoco e, con l’aiuto di un colino, cercate di togliere dall’olio tutti i rimasugli e i pezzi di patate bruciacchiate.
Riaccendete quindi la fiamma e scaldate l’olio un po’ più di prima. Riimmergetevi le patate, come prima sempre un po’ per volta, però solamente per due o tre minuti massimo. Togliete nuovamente il calderone dal fuoco, scolatele e asciugatele di nuovo come prima per togliere l’olio in eccesso.
A questo punto entra in gioco la vostra fantasia e la vostra abilità nell’ effettuare incantesimi trasfiguranti. Si tratta degli incantesimi facili, quelli che ti fanno cambiare solo la forma degli oggetti. Decidete voi in cosa trasformare la vostra patatina fritta o un insieme di patatine… Si parte dai ragnetti, per raggiungere rappresentazioni di draghi, rospi e porri. Ogni riferimento è puramente casuale.
Una volta ottenuta la forma desiderata, scaldato nuovamente l’olio, immergete per due minuti le patate, scolatele, asciugatele e salate il tutto abbondantemente.

Alcyone Webber

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By Vincent Stars | - 5:52 pm - Posted in Febbraio 2065

Una casa da incubo

La casa di Amylton TownLa casa di Amylton Town

La famiglia Lutz, Babbana, si era trasferita a Long Island, New York, presso la piccola comunità di Amylton Town, in una casa che pochi anni prima era stata scena di un omicidio plurimo ad opera di Ronald Smith, componente di una setta oscura imprecisata, ora chiuso ad Azkaban. Il giovane Ronald, dell'età di ventitré anni, durante la cena immobilizzò i genitori, i fratelli e le sorelle per poi portarli rispettivamente nelle camere da letto. Successivamente, alle 3 e 15 del mattino, si introdusse nella camera di ognuno e li uccise con un anatema mortale. Trascinato in tribunale davanti al Wizengamot e processato, si difese affermando che erano state alcune "voci" a ordinargli di commettere i delitti. Naturalmente l'alta assemblea ricollegò l'avvenimento ad una serie di uccisioni analoghe, che così avrebbe messo alla prova Ronald Smith.
Fu proprio "grazie" a questo orribile fatto che la famiglia Lutz, composta da marito, moglie e tre figli, acquistò la casa ad una cifra tre volte inferiore al reale valore, ma ne pagò le sinistre conseguenze.
Le successive due notti i Lutz furono svegliati, alle 3 e 15 in punto, da strani rumori. Ma il vero orrore ebbe inizio la terza notte. Il signor Lutz, prima di coricarsi, controllò che porte e finestre fossero sprangate. Alle 3 e 15 venne di nuovo svegliato, come le notti precedenti, ma questa volta si alzò per scendere a dare un'occhiata. Fece una scoperta agghiacciante. La porta d'ingresso, in legno massiccio, era stata divelta ed era sostenuta da un solo cardine. In preda alla paura, si rese conto che la porta era stata forzata dall'interno. Il perno d'acciaio era stato piegato e la mascherina in metallo forzata verso l'esterno. Da quella notte la casa sembrò possedere una propria e maligna vita. Le finestre si aprivano e chiudevano da sole e una ringhiera delle scale venne divelta.
Nelle due settimane successive accaddero eventi ancora più inquietanti di quelli descritti precedentemente. Uno di questi eventi si verificò mentre i coniugi Lutz si trovavano in soggiorno, alzando casualmente lo sguardo videro due occhi infuocati alla finestra. Entrambi i coniugi si precipitarono fuori, ma non trovarono nulla.
Inoltre, durante i misteriosi fenomeni, una scultura in marmo raffigurante un leone prendeva vita e cominciava a girare per casa, almeno secondo le testimonianze dei Lutz. Ormai terrorizzati, i coniugi decisero di abbandonare la casa dopo appena ventotto giorni che l'avevano acquistata.
Una casa da sogno, che per loro si era tramutata in una casa da incubo.
Mentre raccattavano in fretta le loro cose, accompagnati da rumori spaventosi, i Lutz videro un umore verdastro trasudare dalle pareti e dal soffitto mentre da tutte le serrature colava una strana sostanza nera e vischiosa. Poco tempo dopo che i Lutz lasciarono la casa, la Squadra di Disinfestazione si recò ad Amylton Town per verificare la veridicità delle testimonianza.
Successivamente si occuparono dello strano caso per i Babbani, semplice routine per i maghi, alcuni spiritisti, compresa Cassiopea Haynes, membro della Lega per la Difesa contro le Arti Oscure. Analizzando gli eventi si può dedurre che lo spettro, o gli spettri, della famiglia Smith non gradirono la presenza di "estranei" nella loro casa.
«Un caso davvero affascinante» dichiara Cassiopea Haynes. «A quanto pare Smith non si è limitato ad uccidere i suoi familiari, li ha anche maledetti, bloccandoli contro la loro volontà all'interno delle mura della casa. È Magia Nera allo stato puro».
Una conferma che si trattasse degli spiriti degli Smith ci è data dal fatto che la maggior parte degli oscuri eventi si verificarono proprio alle 3 e 15: ora in cui tutti i membri della famiglia furono uccisi da Ronald.
Attualmente la casa ad Amylton Town è proprietà dei coniugi Cromarty. I quali affermano che, secondo loro, la casa non è più infestata. La Squadra di Disinfestazione ha quindi portato a termine un incarico particolarmente inquietante con successo.

Vincent Stars

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By Alfred_Lewis | febbraio 18, 2009 - 6:28 pm - Posted in Febbraio 2065

T in condotta

Speciale San Valentino

Dopo aver passato un pomeriggio intero a rincorrere un Alfiere gigante scappato dalla scacchiera di Parker, si potrebbe pure ipotizzare che la mia materia grigia abbia subito qualche danno, almeno a giudicare dallo Speciale di questo mese. Vi assicuro che non è così. Si tratta di una questione di equità; a San Valentino si appendono tutti alle gonne delle ragazze, tesoro di qua, amore di là, Cioccalderoni volanti e serenate stonate. Passato questo giorno, tutto ritorna come prima, le priorità del maschio medio qui a Hogwarts ritornano le solite: Quidditch e/o altro sport, passatempi vari, rincorsa a qualsiasi ragazza che non sia la sua. Perciò ritengo di fare un favore alle ragazze, le sbeffeggio anche in questo giorno, così non mi adeguo alla massa. Ovviamente questo discorso vale per qualsiasi ragazza che non sia la mia. Ah, credo che tra le seguenti ragazze ci siano un paio di infiltrati: né io né Mic abbiamo ancora capito di preciso la natura della Burton e della Collins, ma per ora facciamo finta che siano ragazze.

1. La signorina L. Stewart gioca a creare ombre cinesi contro la parete illuminata dal proiettore. Vedere le orecchie da coniglio sull’immagine di un Avvincino non giova molto alla lezione.

 Nathan Powell

Michael: Capo, non succedeva anche a te lo stesso problema con il proiettore a lezione? Di far comparire le orecchie a mo’ di ombra cinese, intendo… Anche se nel tuo caso non è giocassi o lo facessi apposta…
Alfred: Almeno non mi sono mai beccato una nota per questo. E comunque agli ultimi posti si sta meglio, ecco.
Michael: Certo, sedersi imboscati in fondo permette di gestire meglio il giro di scommesse con i compagni di classe senza farsi beccare. Capo, certo che hai sempre ragione!
Alfred: Ovvio che ho sempre ragione, lo ripeto da anni IO. Ci vuole tecnica in certe cose. Se usi i segni invece di bisbigliare, freghi anche la Carmichael.
Michael: Capo, era ironia. Se tutte le volte che affermi di avere ragione e poi questo non si realizzasse e me venisse in tasca uno zellino… sarei milionario!
Alfred: Ricordami di essere ironico la prossima volta che mi chiedi se far Evanescere un Ungaro Spinato è facile come far evanescere uno Kneazle.
Michael: Adesso non ti arrabbiare. Quella volta la mia era solo curiosità scentifica, non avevo nessuna intenzione di prenderti in giro. Forse. All’incirca. Quasi.
Alfred: Che pensiero gentile. Io invece ti prendevo in giro quando ti risposi di sì, ma vederti inseguire da uno dei draghi-cavia della Fleetwood era uno spettacolo, te l’assicuro.
Michael: Avresti anche potuto aiutarmi prima che con una fiammata mi incendiasse il sedere invece di startene a ridere.

 

 2. La signorina C. Rothermere insiste nel voler dipingere di rosa tutte, dico tutte, le riproduzioni di alfabeto runico appese sui muri della mia classe. Non sarebbe così preoccupante, se non stesse invocando il dio rosa, ad alta voce, da più di mezz’ora.

 Keelin Keynes

Alfred: Cioè abbiamo un’altra assatanata tipo la Freearm? Quella del ballo sul cadavere del nemico?
Michael: Secondo me deve essere qualcosa nel cibo. McParrucchinoBryant sta cercando di avvelenarci tutti!
Alfred: Dobbiamo trovarci un assaggiatore. O Yadda è ancora vivo?
Michael: Se non lo hanno sequestrato i gemelli per qualche loro strano esperimento, dovrebbe essere ancora in giro.
Alfred: Allora è andata, io mi tengo Yadda come assaggiatore e tu ti becchi la Rothermere.
Michael: Io non la voglio la Rotir… Turim… Mothe… be’, quella! Preferisco uno dei gemelli, tanto sono in due anche se ne schiatta uno chi vuoi che se ne accorga?

 

 3. Il signor La signorina M. Cerfield sostiene che un compagno non identificato ha reso mobili le gambe della sua sedia e insiste a girare in tondo nell’aula, dicendo che non sa come fermarsi.

 Manish Sabu

Alfred: Mi sa che questo è il nuovo fenomeno da baraccone dell’Eco, sai?
Michael: Oramai sono ridotti veramente ai minimi storici. Non mi stupirei di veder pubblicata un’intervista di Roines a Roines nel quale il pulcioso si fa le domande e si risponde da solo.
Alfred: È l’unico modo per lui di ottenere un’intervista, d’altra parte. Ormai non fa più notizia neanche se soffoca in una palla di pelo.
Michael: Fa notizia solo se sputa le palle di pelo addosso agli altri… Fessencratz in particolare. Ti ho detto che la settimana scorsa ho visto il gigante russo cercare di strozzare il mannaro con la sola forza del pensiero?
Alfred: Credo sia una delle rare occasioni in cui tiferò per Rosencratz.
Michael: Apriamo le scommesse?

 

 4. La signorina A. Burton entra in ritardo in serra, dicendo subito che aveva perso tempo per cercare il suo Snaso e che non era assolutamente vero che era lei l’autrice delle numerose buche nel parco della scuola.

 Etan Keaton

Michael: Abbiamo trovato un’ammiratrice di Parker il farneticante?
Alfred: Io so solo che sta cercando di fregare i miei Galeoni, quindi prima o poi potremmo usarle le buche che ha scavato.
Michael: Quelle non sono abbastanza profonde… ma non ti preoccupare, capo. Per quando ti servirà una buca le aggiusto io…
Alfred: Ecco. Ringrazia che non sono superstizioso. È una zampa di coniglio quella che porti al collo?
Michael: No, è un pezzo del parrucchino di McB. Dicono abbia lo stesso effetto… cioè neanche la sfiga vuole avere a che fare con quella sottospecie di Vicepreside che ci ritroviamo.
Alfred: … Avrei fatto meglio a non chiedere.

 

 5. Il signor La signorina A. Becket giustifica l’assenza di ieri alla lezione di Divinazione con il motivo: "Gara di apnea con la Piovra Gigante." Non hanno proprio rispetto per le altre creature.

 Lysander

Michael: Non sapevo che Becket si fosse trasformato in una donna. Be’, meglio lui che io.
Alfred: Si fosse trasformato? Io qualche dubbio ce l’ho sempre avuto. Ma non sono sicuro di voler sapere di preciso cosa intende per "gara di apnea" con la piovra, e tu?
Michael: Per tutti i Goblin, no! Non voglio sapere cosa ha effettivamente combinato con la piovra! Mi tengo la mia curiosità scientifica per altre occasioni. Per Becket sarebbe veramente sprecata.
Alfred: Io aprirei le scommesse. Possibilmente lontano dai pasti, non ci tengo a digiunare per lui.
Michael: Scommesse? Non so in quanti punterebbero su di lui. Fa a gara con Parker il farneticante per chi è più strambo. Mi sa che non ci tireresti su una grande somma.
Alfred: Mmh, mi sa che hai ragione. Be’, in tal caso potremmo sempre puntare sulla piovra. Venti Falci che al prossimo giro vince lei.
Michael: Al prossimo giro? Venti Falci che ha vinto già stavolta!

 

6. La signorina P. Collins si presenta in aula con un grosso paio di guantoni da boxe e reclama il diritto di rompere il naso al signor M. Parker, chiedendo persino il permesso di uscire prima per poter raggiungere la classe del quinto e fare la stessa cosa al signor V. Stars.

 Lysithea Carmichael

Michael: Quella troglodita mi ha preso di mira. Ma che ho mai fatto di male? Lo sai che l’altro giorno sono dovuto rimanere chiuso al bagno per tre ore?
Alfred: Sono i rischi del mestiere di giornalista. Lo so, ci ho messo tre ore a trovare un idiota da usare come diversivo per distrarla.
Michael: Un idiota? Non ti occorreva cercarlo troppo in giro, potevi fare TU il diversivo, capo! Così hai sprecato tre ore, ecco.
Alfred: E se io facevo il diversivo, chi era il fesso costretto a trascinarti fuori dal bagno mentre piagnucolavi che quella voleva affatturarti?
Michael: Ehi! Io non piagnucolavo affatto! Mi lamentavo animatamente, ecco! Insomma, avrei voluto vedere te al mio posto.
Alfred: Io le ho già passate queste cose, ora tocca a te fare gavetta. Ma hai sentito quel rumore? Pensi che la Collins sia appostata qui fuori dal dormitorio?
Michael: Quale rumore? La Collins? Dove? È qui? (Si nasconde sotto al letto) Dovrebbero impedire l’accesso alle femmine al nostro dormitorio!
Alfred: Sarebbe il caso, ma bada, io non ho mica paura di una femmina. Ora fammi spazio là sotto, mi serve un posto sicuro dove finire di scrivere l’editoriale.

 

 Alfred Lewis & Michael Parker

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By Lottie | - 6:09 pm - Posted in Febbraio 2065

La casa infestata

Di ristrutturare la vecchia “Miller House”, una decadente villa ai confini di Hogsmeade, si parlava già da molto tempo: malgrado ormai la casa non avesse più un proprietario, infatti, si rendeva necessario un intervento per le sue terribilmente antiestetiche connotazioni, certamente non favorevoli allo sviluppo turistico della deliziosa cittadina; molti genitori, inoltre, hanno raccolto firme per bloccare almeno l’accesso all’area. «Non è difficile entrare in quel rudere diroccato» dice la signora Taylor, preoccupata madre di cinque ragazzini e titolare del negozio di fiori “Selvachia”. «E non è difficile nemmeno farsi male, quei pavimenti non reggono nemmeno per magia, figurarsi! L’anno scorso il mio Richy s’è rotto un braccio, precipitando da un ballatoio: quanto durerà questa follia?»

MSMiller House

Finalmente, un paio di settimane fa, il sindaco del villaggio ha finalmente iniziato i lavori di ristrutturazione, mostrando orgoglioso i progetti a La Gazzetta del Profeta: secondo quei disegni, al posto di Miller House sarebbe dovuta sorgere una struttura alberghiera, sempre nel rispetto del sopracitato e tanto importante sviluppo turistico. Se non che, non appena è venuto il momento di allestire il cantiere, ai tre maghi incaricati è stato impedito l’accesso della casa da un fantasma di cui non si sospettava l’esistenza. Presentandosi in vestaglia e col nome di Bobby, costui ha lanciato diverse maledizioni contro tutti coloro che avessero osato toccare la casa dei suoi avi, la casa che lui infesta di diritto da almeno trecento anni. Ma è il fatto che Bobby non sia solo, ma anzi circondato da una nutrita schiera di suoi familiari, ciò che ha lasciato stupiti cittadini ed autorità: solitamente, i fantasmi che infestano i luoghi si fanno sentire. «Nel caso in cui siano maleducati» precisa Cathy, moglie di Bobby, che invece sfoggia camicia da notte e bigodini e sembra divertirsi a farsi intervistare: «Noi non diamo noia a nessuno, la casa nemmeno ai tempi dei Miller (parenti alla lontana, io ci tengo a precisare) è mai stata particolarmente curata, se la gente non vuole guardarla non la guarda». Eppure, il sindaco non è granché persuaso dalle ragioni della signora, e annuncia battaglia ai fantasmi; orgoglioso, dice che ha appena scritto a quelli della Lega per la Difesa contro le Arti Oscure, e quindi a breve verrà qualcuno a disinfestare l’area. «Non ne hanno il diritto» borbotta Tod, panciuto signore in calzamaglia, la cui posizione all’interno della famiglia va ancora chiarita. «La casa non ha proprietario, nessuno la reclama, di alberghi ce ne sono già troppi: senza motivo non possono cacciarci, ecco».
Effettivamente, sempre secondo la signora Taylor intenta a preparare graziose composizioni floreali per San Valentino, l’unica obiezione alle parole del fantasma potrebbe essere quella legata alla sicurezza dei ragazzini del posto. «Come possiamo controllare ventiquattro ore su ventiquattro i nostri figli? Siamo genitori, non cani da guardia!» si sfoga, legando un mazzolino di peonie ad un cuore di plastica rosa elettrico «Se veramente questo Bobby non tollera le intrusioni nella casa dei suoi avi, di certo potrebbe fare qualcosa per impedire ai nostri figli di rompersi l’osso del collo. Angie, l’amica di mio figlio Richy, nemmeno tre mesi fa ha preso una trave in testa ed è stata quindici giorni al San Mungo!»
Al riguardo, Cathy risponde vagamente sorpresa: «Be’, i ragazzini sono divertenti! Portano un po’ di vita in questa casa che, in effetti, è un mortorio. Eh eh, capita la battuta?» A suo dire, vedere i giochi scatenati dei bambini è per loro estremamente interessante, proprio “delizioso”. «Non so se mi capisce» prosegue, buttando indietro la testa e scoppiando a ridere «Ma sono così vivi, così spericolati! Disturbarli sarebbe veramente un peccato, non le pare? Noi ce ne stiamo zitti, li guardiamo, aspettiamo sempre con ansia le vacanze scolastiche – forse con più ansia di loro! – perché il paese si ripopola e loro tornano a giocare qui».
Eppure, il fantasma non ha niente da rispondere alle mamme preoccupate, niente di tranquillizzante almeno dal loro punto di vista. «Ovvio che i bambini possono farsi male» dice tranquillamente, cominciando a togliersi i bigodini con aria pensosa «Ma questo è nella natura degli esseri umani, farsi male, dovrebbero averlo messo in conto». A detta di suo marito Bobby, che per qualche minuto ci degna della sua attenzione, proprio vederli farsi male è divertente, rende meglio le proporzioni tragiche dell’esistenza umana.
Inammissibile, dice il sindaco, che ormai ha preso la battaglia contro i fantasmi come questione personale, anche se Mary Taylor e le sue amiche pensano più ad un compromesso: si potrebbe semplicemente ristrutturare Miller House, in modo che eventuali visitatori non rischino più di sfondare i solai, e farla diventare una sorta di albergo per fantasmi. In questo modo si risolverebbe il problema delle infestazioni, almeno di quelle nella zona, e i loro figli potrebbero talvolta continuare a fare loro visita – anche se, ci tiene a far sapere la signora Taylor, Bobby dovrà trovarsi altri modi per divertirsi e per riflettere sulla tragicità dell’esistenza umana.

Charlotte Midlee

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By Stephen Medicine | - 11:16 am - Posted in Febbraio 2065
Quali sono i veri interessi della Gringott?
 
I manici di scopa sono l’ossessione numero uno del mago medio. Secondo la Gringott, il Quidditch non bastava. Occorreva proprio inserire un altro sport nella vita del mondo magico.
Si chiama Broomula1. Sino a quest’autunno era uno sport di nicchia e a chiederne in giro la risposta più frequente sarebbe stata: «Eh?». Ora, però, tutti sono diventati dei grandi intenditori.
Visto che Hogsmeade ha ospitato una delle ultime corse, non ho perso l’occasione di dare uno sguardo più da vicino all’evento. Come sempre, quando un folto numero di maghi si riunisce, c’è stata la gara a chi metteva su la bizzarria più eccessiva. Secondo il mio modesto parere ha vinto il tizio con il cappello a forma di pista di gara con dei modellini dei piloti che sfrecciavano tutto intorno alla sua testa mentre lui gridava: «Vedete! Vincerà lo Zar!». Il bello è che quel fuori di testa ci ha pure azzeccato, anche se mentre lo diceva tutti quelli che portavano i colori della Scopalinda si toccavano facevano gesti scaramantici che sono risultati pressoché inutili.

Crup

Non vi stupirà sapere che della gara mi fregava meno di niente. Quindi se cercate dei commenti su quanto sia stato bravo ma sfortunato Doxy o sull’ingiustizia dei giudici di gara nel non aver penalizzato Dimitrov, avete sbagliato indirizzo! Io posso dirvi che il pubblico femminile sembra apprezzare in particolar modo il fondoschiena di Doxy, che anche il carattere forte di Dimitrov fa il suo bell’effetto e che addirittura una che non ha mai visto un punto mondiale neppure al telescopio come la Highcastle ha il suo fan club, anche se ho il forte sospetto che si trattasse dei suoi familiari ed amici in visita per la corsa nazionale della nostra beniamina’inglese. Insomma, ad un’analisi sul campo il “circus”, come lo chiama quello sfigato de La Civetta dello Sport, è diventato un evento importante.
L’evento ha riscosso un notevole successo. Rimane solamente una domanda sulla questione. Quanti Galeoni avrà sborsato la Scopalinda per la campagna pubblicitaria e tutti gli eventi che la banca dei maghi sta sfornando per pompare la B1 nel Regno Unito? Perché decisamente i Goblin non sono creature dedite alla beneficienza e gli introiti per loro possono venire solamente dalla casa costruttrice di manici di scopa nazionale.
A farmi puntare il dito sulla Scopalinda è anche il fatto che qui a Hogwarts ci ritroviamo con il campione del mondo uscente dello scorso mondiale come insegnante di Volo e che gli eventi targati B1 pullulano come i Doxy nella casa al mare della mia bisnonna. Sapevate che si dice in giro che Kingsbadger sia ancora sotto contratto Scopalinda? A quanto pare per non pagare una penale, dopo il suo ritiro, Il Re è stato costretto da quell’uomo che deve per forza aver avuto una paralisi facciale che i medimaghi non sono riusciti a sistemare del tutto, a giudicare dai suoi ritratti sui giornali, ad accettare la cattedra di Volo che gli è stata proposta dal consiglio di Hogwarts. Be’, se non lo sapevate sono felice di avervi illuminato la giornata. Anche perché con la moglie che si ritrova secondo voi cos’altro poteva spingerlo ad allontanarsene per mettersi a trattare con ragazzine come la Williams? Sì, perché è Kingsbadger la mascotte della Broomula1, che ci è stata piazzata in bella vista ad ogni pasto. Così da ricordarci costantemente che esiste un altro sport oltre il Quidditch. E la cosa ha funzionato! Il venerdì sera in giro per Hogwarts, oramai, non si sente altro che ragazzi intenti a dire cose come: «Quello tedesco è un tracciato lento! Se non piove la Dulcien ce la può fare. La Firebolt e la Nimbus non possono star dietro alla Scopalinda nei tracciati lenti».
Ora grazie a questa frase mi sono tolta da mezzo ai piedi tutti i maschi, che prenderanno a richiamare l’attenzione degli amici per discutere sino alla sfinimento se è vera oppure no. Posso passare a rivolgermi direttamente alla parte intelligente dei miei lettori: le donne. Cioè, non che siate tutte intelligenti ma, per lo meno, anche la più stupida di voi lo è più di chiunque del sesso opposto. Questa B1 era proprio necessaria? Serviva proprio quest’alzata d’ingegno dei Goblin? La risposta che mi do io, ovviamente, è: no!
Siccome la piaga ormai esiste, però, non è giusto mettersi due fette di prosciutto sugli occhi. Analizziamo la situazione a Hogwarts.
Dirk Hargreaves e Stephen Medicine sono quelli che vanno più forte nel gioco che la banca dei maghi ha messo su per i ragazzi. Questo dovrebbe dirla lunga sul quantitativo di cervello necessario per riuscire. Anche se questa regola non è sempre valida. Infatti il nostro amato direttore è idiota quanto gli altri due, ma non riesce altrettanto bene. Gli ho sentito dire che secondo lui è tutto truccato. Potrebbe essere plausibile e avvalorare l’eccezione che conferma la regola. Chi può dirlo!
Sia Hargreaves che Medicine, a chiunque chieda loro qualcosa sulla riuscita in questo gioco di scommesse e strategia, dicono di non sapersene spiegare il motivo, visto che quando hanno iniziato sapevano ben poco di B1 e non se l’aspettavano loro per primi.
Vi riporto qui la pergamena con la quale la Gringott ha attirato i partecipanti!
 
A tutti gli studenti di Hogwarts:
 
Vuoi avere l’occasione di guadagnare un sacco di Galeoni?
 
Vuoi tentare la fortuna usando le tue capacità strategiche?
 
Sei pronto a sfidare le migliori menti del castello di Hogwarts?
 
Da oggi PUOI!
 
Partecipa anche tu al Toto-Broomula1! Ad ogni GranTremio avrai l’occasione di puntare sui tuoi piloti preferiti per provare a vincere il premio finale di 100 Galeoni, sponsorizzato direttamente da "Gringott’s, Banks & Money"!
 
Scrivi anche tu il tuo nome qui sotto per tentare la fortuna già con il GranTremio di Australia!
 
La somma per iscriversi al torneo è 10 Galeoni.
 
Cosa aspetti?
 
Cento Galeoni sono effettivamente una gran bella somma e che serva fortuna è indubbio, ma sullo sfidare le menti migliori del castello proprio non ci siamo!
Mi sarebbe piaciuto fare qualche domanda alla James e alla Bleizors su quanto del tempo con i loro ragazzi venga sottratto dalla B1, ma per questo numero me lo risparmio. Ho fin troppa carne sul fuoco. Infatti oltre alla competizione mondiale, alle scommesse e alla gara di minipiloti ora ci ritroviamo con studenti che vorrebbero ricalcare le orme dell’insegnante di Volo e provano a cimentarsi nella corsa su scope. Io non sono sorpresa che per lo più le partecipanti siano ragazze. Gli elfi non ne possono più di lanciare incantesimi casalinghi sulla bava che queste fantomatiche velociste lasciano nei pressi dell’ufficio del professore in questione. Per fortuna non siamo nuovi a questa situazione, visto l’altro custode che ci ritroviamo. Comunque sia è anche vero che è nell’ordine naturale delle cose che i maschi parlino di qualcosa sino a farci venire i Boccini, mentre a noi tocca far vedere come si fa. Sempre sperando, ma anche no, che la Peterson non decida di andarsene contromano. Poi seguiranno anche i maschi, non c’è dubbio, ma a noi tocca fare la prima prova. Per Merlino, qualche ragazzo ci sarebbe anche, ma dove volete che arrivino? Probabilmente sbatteranno contro il primo anello del tracciato per finirla a lamentarsi per giorni e giorni in infermeria delle loro ferite, guarite in un attimo dalle infermiere, elogiando il loro sprezzo del pericolo e il loro coraggio.
Per queste considerazioni però dobbiamo aspettare. Le mie sono solo supposizioni. Visto che non ho nessuna intenzione di riprendere in mano l’argomento, la prossima volta ci sarà quasi sicuramente un maschio a scrivervene e i fatti potrebbero essere leggermente edulcorati. Qualsiasi cosa se ne scriva, ricordate: potevamo farne a meno!
 
Sunny Sputinc
 
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By vocestudenti | febbraio 16, 2009 - 8:47 pm - Posted in Febbraio 2065
Pellicce e anatemi

mercatoSolitamente associazioni importanti del mondo magico, appartenenti anche a uffici e consorzi ministeriali, detengono campagne atte alla protezione di animali in via di estinzione o alla tutela di quelli che, come i draghi, oltre ad essere alquanto “boicottatori” del segreto dell’esistenza del mondo magico viste le loro estreme dimensioni, sono abbastanza pericolose e mortali. Ma nonostante ciò, molte creature – le più pericolose incluse – sono preda di attacchi da parte di bande di briganti che sembrano smerciare le loro pelli al fine di guadagnare ingenti quantità di Galeoni per la loro preziosa rarità. Ovviamente non solo le loro pelli sono oggetto di mercanzia sottobanco: vogliamo parlare delle corde di cuore di drago? Oggetto ricercatissimo dai costruttori di bacchette, come sottolinea la Glorbander, vista la loro funzione di anima nel legno; non scordiamoci delle ali di fata, preziosissime per pozioni inerenti alla plasmazione della bellezza umana, o di doti come la grazia e la galanteria. Tutti oggetti di natura “biologica” che, purtroppo, a causa delle loro particolari ed efficaci peculiarità, sono ricercate con mezzi più che barbarici a fini ovviamente poco benevoli e tutt’altro che congrui alle leggi di mercato stabilite dai Ministeri in cooperazione. Non sono rare le voci e le presunte prove dell’esistenza di sette oscure quali la Loggia dell’Unicorno Nero, nate al fine di praticare pozioni, veleni e antidoti non noti a molti; alcuni sostengono che la magia nera sia il mezzo tramite il quale sono estirpate a creature magiche parti importanti del loro corpo che, se vengono meno, portano la morte della stessa creatura. Non è passato molto tempo da quando il notiziario su Radio Strega Network ha parlato di quella strage di unicorni in Groenlandia: un’intera mandria di unicorni bianchi privati di corna, code, occhi, e dissanguati sino al disidratamento. E guarda caso, proprio in quello stesso periodo, una popolazione di un minuscolo villaggio equatoriale è stata totalmente sterminata e derubata delle sue mandrie di Fiammagranchio, facilmente addomesticabile solo da quel genere di popoli. E non poche sono state le vittime trovate in abitazioni Babbane e magiche.
Alcuni sostengono che l’Ordine del Sigillo di Fuoco stia collaborando, stranamente, con la Loggia, mentre altri che la folle Setta dei Suicidi sia diventata una sorta di “marionetta” fra le mani dei pozionisti devoti all’Unicorno Nero che, a quanto pare, si stanno dilettando nello sperimentare le loro alchimie maledette sui mentecatti membri dei Suicidi. Un nuovo problema in clima di terrore che ora, a distanza di quasi sessant’anni, ci troviamo a rivivere nel timore di morte incombente e di pericoli incontrollabili. Intere squadre di Auror sono impegnate costantemente a pattugliare Hogwarts, così come ogni struttura nota nel mondo magico. Obliviatori viaggiano ovunque, anche fra Babbani, al fine di scoprire quante più informazioni possibili su Sette Oscure e movimenti ad essi annesse.
Pellicce intere di Camuflone, ben note per le loro facoltà illusorie, e artigli di Acromantula sono divenute quasi armi letali in un commercio fin troppo losco. Code di salamandra e denti di Berretti Rossi sono spacciati negli anfratti più oscuri di città importanti come Londra stessa, Glasgow, Parigi, Dublino, Monaco e non poche sette vampiriche sembrano aver accettato con felicità forniture ingenti di sangue di Cavallo Alato e Unicorno. Estratti vegetali di Asticello sono diventati sieri di resistenza e rifocillatori, così come piume e ceneri di Fenice. Animalisti, Magizoologi e Protettori di Aree Verdi atte alla custodia di creature magiche temono il peggio, mentre una lista di continui ed ulteriori delitti, animali e non, si aggiungono ad un archivio di non piccole dimensioni.
Cosa fare in periodi come questo, in cui la morte può bussare alla porta da un momento all’altro? Ove nemmeno fortezze sono luoghi sicuri, e dove la paura è la sovrana di ogni emozione? A Hogwarts viviamo in una falsa spensieratezza, alla luce di fatti come omicidi di docenti, attacchi dell’Ordine del Sigillo, licenziamenti di personale non troppo affidabile, e squadre di Auror che chiudono ogni passaggio segreto… Ma per quanto ancora questa falsa felicità potrà farci da scudo?

Mark Harvarest

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By Stephen Medicine | - 12:33 pm - Posted in Febbraio 2065
Siamo arrivati a metà campionato in entrambe le due scuole di magia. È quindi tempo di tirare delle somme parziali del lavoro fatto sin ora e dei risultati ottenuti.
A Durmstrang la lotta al vertice della classifica per ora dà ragione alle Aquile con un vantaggio non da poco sugli Orsi, ma non si può mai dire. Sono dell’idea che la risoluzione della contesa si avrà solamente nello scontro diretto, che ci dirà se paga di più la fisicità privilegiata da DerGurar, che spesso sfocia in violenza vera e propria, o la tatticità adottata dalla Sigthorsson. Difficilmente le altre tre squadre della scuola nord europea potranno intaccare la supremazia delle due teste di serie.
A Beauxbatons, invece, la situazione è completamente diversa, infatti, in questo come nel campionato dello scorso anno le squadre al vertice sono separate da soli dieci punti. La terza formazione della scuola è staccata in maniera più netta dalle altre due, ma la squadra non è debole e una svolta non è impossibile.
Andiamo ora ad analizzare le partite di quest’ultimo mese!
 
Bärengewaltsame vs Schlangenrot 350-20
 
Formazioni
Bärengewaltsame: P. Krause (P), J. DERGURAR (B), K. Bludgerson (B), J. Dahl (Cc), M. Zeeman (Cc), H. Richter (Cc), S. Rohlfs (Ce).
Schlangenrot: P. Popov (P), D. L’vov (B), Z. Rosencratz (B), E. SNITCHENKO (Cc), I. Herzen (Cc), A. Repin (Cc), R. Ušakov (Ce).
 
In una partita dove per le Vipere l’unica possibilità di spuntarla era quella di giocare con passaggi veloci e frequenti non c’è stata storia. Decisamente gli Orsi non sono una squadra che può essere battuta da sette giocatori intenti a volare ognuno per sé. La Snitchenko recupera, ma di riuscire ad arrivare agli anelli non se ne parla, visto che DerGurar non la molla neppure per un attimo e che gli avversari di reparto sono tutti grossi come armadi e si rischia tanto ogni volta che si tenta un recupero. È lei a preferire il bene della squadra e passare ad Herzen ogni volta che le è possibile, ma, per quanto bravo, il Cacciatore si trova davanti un Bludgerson in ottima forma che non riesce a fermarlo in due sole occasioni. Il contrario non avviene. Per Herzen, nel momento in cui dovrebbe passare, sembra che il suo capitano non esista e continua per la sua strada che è sempre piuttosto corta, visto che raramente si avvicina all’area.
Dall’altra parte invece c’è un’incetta di infilate che ha dell’incredibile. Poco possono L’vov e Rosencratz visto che vengono anticipati con una facilità sorprendente. La mazza tirata contro DerGurar dalla russa, che mi risulta parente del nostro ex prefetto Corvonero, non è neppure stata punita dall’arbitro, che addirittura sorrideva guardando la più che naturale frustrazione della Battitrice trovar sfogo in quella maniera.
Rohlfs gioca in maniera impeccabile. Evita i pochi Bolidi che gli vengono indirizzati contro e al cinquantaquattresimo minuto recupera il Boccino senza apparente sforzo o difficoltà.
Lo spettacolo non si ferma con la cattura del Boccino. Una volta a terra Bludgerson stringe sportivamente la mano al capitano avversario. E sin qui niente di strano, anche se da quando sto seguendo il campionato di Durmstrang per la Voce questa è la prima volta che vedo una cosa simile. Ciò che ha fatto spettacolo, però, è il bacio che DerGurar ha dato alla Rosencratz, che in un primo momento scalcia e poi smette. Solo allora il capitano degli Orsi la molla e se ne va via ridendo e dovendo schivare un’altra mazza volante.
 
I migliori in campo
  • Portiere: Pavla Popov. Perché in una partita dove gli avversari sembravano darsi il cambio davanti ai suoi anelli ha parato più volte, cercando di arginare l’inevitabile disfatta a cui la sua squadra andava in contro.
  • Cacciatore: Matthys Zeeman. Per il maggior numero di Pluffe messe a segno in una partita in cui fare centro per lui e i suoi compagni è stato relativamente semplice.
  • Battitore: Kurt Bludgerson. Per aver messo ko la Repin dopo neppure cinque minuti di gioco, lasciando il reparto Cacciatori delle Vipere due contro tre per quasi l’intera partita.
  • Cercatore: Sander Rohlfs. Per il Boccino recuperato.
 
Adler von Wind vs Drachen von Durmstrang 480-40
 
Formazioni
Adler von Wind: T. Ek (P), D. Gaarder (B), O. Koski (B), S. Agnarsson (Cc), V. Voldstrand (Cc), A. Paikkala (Cc), R. SIGTHORSSON (Ce).
Drachen von Durmstrang: K. Milev (P), R. BLAGA (B), G. Lovinescu (B), D. Nikolin (Cc), V. Peev (Cc), E. Vazov (Cc), J. Cioran (Ce).
 
Raou Blaga, Battitore dei Drachen von DurmstrangRaou Blaga, Battitore dei Drachen von Durmstrang
Trovo non pochi problemi a redigere un commento per questa partita. Il risultato è chiaro su chi sia stata la squadra migliore in campo. Se la questione si fermasse lì sarei apposto, ma non è così. Blaga e Peev sono due giocatori fantastici che hanno fatto di una partita dal risultato imbarazzante per la loro squadra un gioiello della loro bravura in campo. Alla fine dei conti si era in due contro sette. Nessun componente dei Draghi è stato fatto fuori dal reparto Battitori delle Aquile, ma la situazione era, alla fine dei conti, quella del due contro sette.
Nikolin e Vazov giocano per lo più d’appoggio per Peev e quando riescono il tredicenne va a segno. Evidentemente dopo quasi cinque mesi di allenamenti Blaga si è reso conto di chi è il suo miglior elemento e il gioco con la Pluffa, nella squadra dei Draghi, si concentra sul ragazzino bulgaro. Non che lui non abbia tentato dei passaggi ai compagni, ma una volta che la Pluffa lascia le sue mani… fine dell’azione per loro. L’avanzata in solitario è impossibile. Così il risultato finale dei due reparti Cacciatori è di trentatre a quattro Pluffe infilate. Vi ho già descritto il modus operandi del trio Agnarsson, Paikkala e Voldstrand. Non sto qui a ripetermi nel dettaglio. Vi basti sapere che anche in questa partita, come in quella precedente: Agnarsson recupera palla, Piakkala la porta sin nei pressi dell’area avversaria e Voldstrand la mette a segno. Potreste pensare che uno schema noto sia facilmente prevedibile. Be’, decisamente non è stato così.
Il merito del risultato, però, non è un’esclusiva del reparto Cacciatori. Il capitano ci ha messo del suo. Ha fatto durare la partita per quanto più tempo le è stato possibile, mettendo in atto di tutto contro la povera Cioran. Ogni volta che quella partiva in accelerazione ecco comparire sulla sua strada la Sigthorsson pronta a smorzare la sua azione. Una picchiata dell’islandese non può essere sottovalutate e Cioran non l’ha fatto. Si è così ritrovata schiantata a terra e bisognosa di cure. È rimasta fuori gioco per più di venti minuti mentre l’altra tornava in volo, senza il boccino e senza danni, ad osservare la partita ed aiutare i compagni laddove le fosse possibile, disturbando con il suo volo quello degli avversari. Al centosettantaduesimo minuto il Boccino è stato acchiappato. Un Bolide di Blaga ha distratto il capitano delle Aquile proprio quando la giovane e spossata Cioran ha intravisto per l’ennesima volta la pallina dorata e si è lanciata al recupero. Fermarla non era più possibile, così la Sigthorsson è stata costretta a recuperare in maniera eccezionale uno svantaggio iniziale che sembrava incolmabile e prendere in mano la pallina dorata prima dell’avversaria.
 
I migliori in campo
  • Portiere: Torgny Ek. Per aver saputo proteggere egregiamente gli anelli nella maggior parte dei casi in cui i Cacciatori avversari sono riusciti a tentare un tiro.
  • Cacciatore: Siegfrid Agnarsson. Per il puntuale gioco nelle retrovie senza il quale non ci sarebbe stato lo stupefacente risultato ottenuto.
  • Battitore: Raou Blaga. Per aver tenuto a bada la squadra avversaria da solo. La differenza punti tra i due contendenti sarebbe stata di gran lunga maggiore senza la sua presenza in campo. Considerato anche che capiamo il progressivo indebolimento delle sue azioni che via via hanno concesso più spazio agli avversari. Quasi tre ore di partita avrebbero sfiancato chiunque stesse giocando con i suoi ritmi.
  • Cercatore: Resyeg Sigthorsson. Per la tattica di gioco adottata e per la cattura del Boccino.
Classifica Campionato
700
Adler von Wind
550
Bärengewaltsame
340
Schlangenrot
120
Drachen von Durmstrang
90
Sterne von Feuer
 
Classifica Marcatori
28
V. Voldstrand (Adler von Wind)
11
V. Peev (Drachen von Durmstrang)
11
M. Zeeman (Bärengewaltsame)
10
I. Herzen (Schlangenrot)
10
A. Paikkala (Adler von Wind)
9
E. Snitchenko (Schlangenrot)
7
J. Dahl (Bärengewaltsame)
7
H. Richter (Bärengewaltsame)
7
D. Zapolska (Sterne von Feuer)
2
C. Gabor (Sterne von Feuer)
2
V. Voldstrand (Adler von Wind)
1
D. Nikolin (Drachen von Durmstrang)
 
Cygnes de la Bourgogne vs Vifs de la Normandie 130-180
 
Formazioni
Cygnes de la Bourgogne: M. D’AMBOISE (P), B. Lemaire (B), J. Gauthier (B), J. LaGlasse (Cc), C. Marchand (Cc), M.S. Joly (Cc), D. Marin (Ce).
Vifs de la Normandie: T. Favre (P), A. DeLaVanille (B), R. Leconte (B), I. SouafleDeVent (Cc), M. Lions (Cc), A. Lions (Cc), M. VIFARGENT (Ce).
 
Monique VifArgent, Cercatrice dei Vifs de la NormandieMonique VifArgent, Cercatrice dei Vifs de la Normandie
Un’altra partita in cui il risultato non basta a sintetizzare gli avvenimenti in campo.
L’incontro è deciso dai portieri. La d’Amboise è strabiliante e il terzetto di Cacciatori dei Boccini non ha vita facile, anzi, si può dire che la situazione è quanto mai complessa per loro. Mentre la Favre sembra avere le mani spalmate di burro, anche se per la verità neppure si avvicina abbastanza da toccarla, la Pluffe quando le viene lanciata contro. Il punteggio relativo al gioco con la Pluffa non smentisce questa situazione, visto che i due reparti Cacciatori sono molto simili in capacità, per quanto gli schemi siano completamente diversi. La SouafleDeVent e le due Lions mostrano un gioco più vario, dove non c’è una protagonista principale. Per quanto le gemelle tendano ad escludere dalle loro azioni la compagna, il gioco di squadra è al centro del loro modo di stare in campo, dove le capacità di tutte sono sfruttate al meglio. Questo è chiaramente in opposizione con il gioco delle altre tre Cacciatrici, dove la LaGlasse fa punta e le altre due giocano come sue spalle. Il motivo di questa situazione è però evidente dal suo gioco. È una spanna al di sopra delle altre. Spettacolare il giro della morte eseguito per evitare un Bolide potentissimo di DelaVanille, che non è riuscito a fermare la sua avanzata verso gli anelli, ripresa con naturalezza una volta tornata nel giusto in assetto di volo. Nonostante questo insuccesso , però, è stato indubbiamente il miglior Battitore in campo. A seconda della situazione disturba la d’Amboise oppure si concentra sulle Cacciatrici avversarie, senza mostrare preferenze di obiettivo ogni volta che si ritrova a dover deviare una palla metallica da un suo compagno di squadra.
La partita dura poco più di trenta minuti, il capitano dei Boccini è costretta a mettere un freno all’inettitudine del suo portiere, se non vuole trovarsi a perdere la partita nonostante la sua puntuale cattura del Boccino. E così fa, incurante di ciò che gli avviene intorno sembra sapere che la vittoria dipende da lei.
 
I migliori in campo
  • Portiere: Myrande d’Amboise. Per il gran numero di parate che ci ha ricordato il perché è considerata il miglior portiere della nostra scuola.
  • Cacciatore: Jenevieve LaGlasse. Per il gran numero di infilate e per il Bolide evitato in maniera spettacolare.
  • Battitore: André DeLaVanille. Per aver dominato nel gioco con i Bolidi.
  • Cercatore: Monique VifArgent. Perché ogni volta che scende in campo ci ricorda che il nome della sua squadra ha delle solide motivazioni.
Classifica Campionato
420
Vifs de la Normandie
410
Anges des Pyrenees
140
Cygnes de la Bourgogne
 
Classifica Marcatori
18
R. Longebalai (Anges des Pyrenees)
10
Jenevieve LaGlasse (Cygnes de la Bourgogne)
8
C. Picard (Anges des Pyrenees)
5
I. SouafleDeVent (Vifs de la Normandie)
4
A. Lions (Vifs de la Normandie)
3
M. Lions (Vifs de la Normandie)
3
Corinne Marchand (Cygnes de la Bourgogne)
1
Marie-Sophie Joly (Cygnes de la Bourgogne)
Come sempre vi do appuntamento al mese prossimo, sperando di potervi raccontare del buon Quidditch.

Stephen Medicine

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By Mic Parker | - 11:51 am - Posted in Febbraio 2065

Con l’arrivo della Megera il Magizoo di Hogwarts è al completo!

È oramai consuetudine l’iniziare i miei articoli quest’anno con la frase "Pensavo che peggio di così non si potesse andare, e invece…". Ma, giuro, non è colpa mia! Non me ne voglio assumere nessun merito quando questo è tutto della direzione della scuola. Avrete notato tutti che l’ultimo ingresso nel corpo insegnante non è stato dei più felici. La nuova assistente di Pozioni, la professoressa Fleetwood, sembra uscita da un romanzo dell’orrore di quarta categoria. Più probabilmente da uno dei pub scalcagnati di Notturn Alley. La prima caratteristica che salta agli occhi è l’insignificante, minuscolo, trascurabilissimo difetto fisico che dopo pochi giorni ha decretato la nascita del nomignolo con cui è più nota. Dopo Parrucchino McBryant, Carmicheal la ciecata, Warren il Rimbambito, Lysander il centauro, Wallace l’acchiappavampiri e Spellman il miracolato zoppo, ora i riflettori si accendono su Queency, il malefico porro. Questa galleria degli orrori non potrebbe essere più completa. Giustamente alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts non ci facciamo mancare nulla!

Queency FleetwoodQueency Fleetwood

Alcuni ragazzi che attendevano fuori dall’aula di Pozioni che iniziasse la lezione dicono di averla sentita parlare da sola, magnificando le proprie abilità pozionistiche e malignando sul fatto che il Rimbambito dovrebbe essere il suo di assistente e non il contrario. Abbiamo già capito che i prossimi mesi tra calderoni puzzolenti ed ingredienti vomitevoli si preannunciano interessanti. Come se non bastasse sembra che l’altra caratteristica peculiare del Porro ambulante sia quello di cercare di uccidere gli studenti. Esatto, avete capito bene. Gli studenti del settimo anno hanno dovuto vedersela niente di meno che con dei draghi assetati di carne umana (per lo meno questa è stata la dichiarazione di un terrorizzato Lewis). Dopo avergli fatto trovare pronto non si sa bene quale intruglio nauseabondo, la Fleetwood li ha costretti a somministrarlo ad alcuni animali che, per loro natura, non farebbero del male nemmeno ad un Puffskein. Il risultato? Le povere bestiole si sono trasformate in orribili draghi sputafuoco, uno dei quali ha tentato di fare secco il nostro Caporedattore baciamo le mani signor Lewis, signor Caporedattore! Muldoon, alla larga dal mio articolo!.
Ai ragazzi del sesto non è andata certo meglio, visto che si sono ritrovati costretti a trangugiare una strana pozione con l’incitamento "Non è nessun Veleno, né qualsiasi pozione che possa rendervi succubi al mio volere. Purtroppo". Incoraggiante, vero? Alla fin fine i ragazzi si sono trovati a partecipare ad una puntata mal riuscita di "Maghi senza frontiere" dove mancava solamente Hector Andennus a presentare i giochi ed eravamo al completo. Ma tra ragazze con i baffi (alla Collins comunque donavano i baffoni alla tricheco), salamandre infuocate e Doxy inferociti, ancora tutti ci chiediamo come abbiano fatto Dalis e Typhoon ad uscirne vivi. I più dicono si sia trattato di un miracolo e se assecondiamo il detto che dice "Quando un’opinione è generale, è per lo più corretta" possiamo propendere anche noi per la via miracolosa. Anche se la domanda corretta in questo caso dovrebbe essere un’altra: come hanno fatto i due Grifotonti a farsi ammettere al corso M.A.G.O. di Pozioni? Probabile che siano stati presi "in coppia" visto che in due fanno a stento un cervello. Ma magari su questo argomento scriverò un articolo specifico.
Sembra che l’altro passatempo preferito dal Porro, oltre quello di tentare di uccidere gli studenti a lezione, sia quello di tentare di uccidere gli studenti quando non sono a lezione. Alcuni malcapitati, convocati nel suo ufficio per ragioni che non ci interessano, sono casualmente finiti dentro ad un baule maledetto. Fin qui nulla di male se non fosse che il suddetto baule era infestato da un ragno sbavante, gigante e decisamente affamato. Anche se il fatto che la storia sia stata riportata da Parker il farneticante lascia qualche dubbio sulle effettive dimensioni dell’aracnide e sulla sua pericolosità. Adesso non ci resta che attendere la conta a fine anno dei primini per verificare quanto costi ad Hogwarts il passatempo preferito della Fleetwood.

Michael Parker

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By vocestudenti | febbraio 15, 2009 - 2:44 pm - Posted in Febbraio 2065

Sto scrivendo quest’articolo poche ore dopo aver ripreso le mie normali fattezze. Quello che è successo mi è chiaro solo adesso, ma stento ancora a crederci. Non so quanti di voi si sono accorti di vedere un ragazzino che sembrava me quando ero al secondo anno. E magari anche un piccolo Dalis, che a vederlo così farebbe ridere anche Mirtilla Malcontenta. O Strawberry Jr., che nonostante la regressione di età ha mantenuto la stazza di un grizzly. E lo stesso si potrebbe dire di Alexsandra Wolf, altra vittima di questo strano avvenimento.

cunicoloUno schizzo di Brenda Applewhite

Il tutto è iniziato una settimana fa. Ero in giardino, seduto sotto un albero a leggere un libro, anche se più che altro tentavo di tenere d’occhio il gufo della Silver, che incombeva sulla mia testa. Ad un tratto ho sentito il terreno mancarmi letteralmente sotto i piedi e, dopo aver creduto che forse dovevo mangiare di meno, mi sono ritrovato in una stanza nel sottosuolo, insieme a diversi studenti della scuola: i due Dalis, la Olsen, la Wolf, la Silver, Strawberry Jr. e Violet Spears, la più piccola tra tutti noi. Nel luogo erano presenti delle statue che raffiguravano diversi animali, a mio avviso in pose alquanto inquietanti. Non ci è voluto molto per iniziare a incamminarci verso l’unica via d’uscita disponibile, attraverso la bocca di un serpente gigante in pietra. Dalla padella alla brace. Ci siamo ritrovati davanti ad un teschio, che ci ha posto un indovinello. Purtroppo ho dato la risposta sbagliata, e sono stato spedito insieme alla Silver, la Wolf e la Spears in un cunicolo ammuffito, che sbucava in una caverna con un Troll affatto socievole. Un po’ per fortuna, un po’ per l’incoscienza della Spears che si faceva beffe dell’enorme creatura, siamo riusciti ad abbatterlo, anche se non ricordo precisamente la dinamica, dato che lo scontro è stato piuttosto concitato e non so chi ha dato il colpo di grazia. Subito dopo il gruppo è stato separato di nuovo, e con la Silver ho percorso l’ennesimo cunicolo, molto probabilmente al di sotto del Lago Nero, dato che il suolo era ricoperto da uno strato d’acqua. Ci siamo ritrovati di fronte all’ennesimo indovinello, e – tanto per cambiare – siamo stati divisi per l’ennesima volta. Ho iniziato a percorrere da solo un tunnel pieno di vermi e pipistrelli, cercando di non urlare con aria schifata come un Yibisco Emmeth qualunque, ritrovandomi poco dopo davanti alla statua di un enorme orso. Ero così concentrato a guardare quella statua, credendo che di lì a poco avrebbe preso vita, che per poco non mi facevo accoppare da uno Zombie. Sì, uno Zombie. Non ho idea di come sia finito lì, né di come ci sia finito il Troll che è stato combattuto in precedenza, fatto sta che era a pochi metri da me. Ho fatto appello alle mie sfocate conoscenze del programma di Difesa contro le Arti Oscure del secondo anno, e ho ricordato appena all’ultimo che dovevo usare il fuoco. Con molta fortuna sono riuscito a stendere la creatura, e dopo di questo i ricordi sono parecchio incasinati.
Ricordo che c’era uno scrigno, e come mi sono avvicinato… Bam, mi sono ritrovato in Sala Comune, ed ero come quando ero al secondo anno! E lo stesso vale per la mia mente: non riconoscevo i miei attuali compagni d’anno (del quinto) e neanche quelli che sono ora al secondo, ovvero i miei compagni in quel momento. È un ragionamento contorto, ma credo in voi e sono sicuro che ce la farete a capirmi; dopotutto, quando l’ho fatto leggere a Becket, lui l’ha capito: ha mormorato un «Sì, sì, ora torna a dormire» quando gli ho letto l’articolo alle cinque del mattino, e lui era ancora a letto.
La cosa che comunque mi preoccupa è che a Hogwarts ci siano dei pericoli del genere. Faccio una richiesta alla Preside Loreen Wallace affinché possa fare in modo che venga compiuta una scrupolosa perlustrazione dei giardini della scuola, per trovare di nuovo quel luogo e renderlo inaccessibile in futuro. È davvero pericoloso, ed è una fortuna se non è morto nessuno.
Chiedo inoltre ai miei "compagni di sventura" di inviarmi gentilmente le loro testimonianze via gufo, in maniera da poter avere un quadro più completo della situazione.

 

Clovis O’Gilead
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By Loreen_Wallace | febbraio 14, 2009 - 10:19 am - Posted in Febbraio 2065

In trasferta dai calderoni numero tre e quattro dell’aula di Pozioni insieme al nostro nuovo cavia intervistato, il professor Wulfrich Warren, che è stato così gentile da farci notare che sarebbe stato più comodo sedersi sopra un calderone vuoto e non dentro un calderone pieno. Ecco perché i nostri piedi si erano ricoperti di pelo bianco! Il professore è sempre molto disponibile e non lo diciamo perché due anni ci ha firmato un permesso per Hogsmeade che pensava servisse per la biblioteca e neanche perché si è dimostrato entusiasta di diventare nostro nonno o perché ci ha permesso di fare la guardia al suo baule personale.

Noi: Professor Warren, signore! Grazie millerrime per averci fatto entrare nella sua dispensa personale di ingredienti, anche se non ci ha fatto entrare lei, siamo entrati come al solito dalla parete semovente dietro i barattoli di teste di Vermicoli in salamoia, ma siamo sicuri che lei ci avrebbe fatti entrare lo stesso! Dice che va bene se rovesciamo un calderone e ci sediamo lì sopra? Non si preoccupi, stiamo attenti a scegliere un calderone vuoto, non come abbiamo fatto durante l’ultima lezione con lei. Sicuramente è interessantissimo dialogare con lo scaffale dove tiene i suoi Bezoar, ma noi siamo qui, proprio di fronte a lei. Ora le promettiamo di fare le persone serie e iniziamo con le domande. Ah! Speriamo che non sia un problema se le restiamo così vicini, vedrà che prima o poi le nostra sopracciglia si staccheranno, era solo un incantesimo di prova per vedere se dalle sopracciglia maggiorate potevamo estrarre peli abbastanza forti da essere usati come anima per bacchette.
Ecco, dicevamo, le domande serie. Quelle che ha in faccia sono lentiggini? Come le nostre o come quelle di Bianca McTroy quando si mette male la cipria? Uh no, non era questa la domanda. Anche lei è stato bambino come il signor Eyebrow, vero? E dove è andato a scuola?

Crup

Lui: Con calma, con calma, signorini Muldoon. Siete troppo esuberanti… e chiacchierini, esattamente come a lezione. Ecco perché riuscite sempre a combinare qualche disastro in classe. Spero che non vogliate continuare pozioni oltre i G.U.F.O. Me lo promettete, vero? E non vi preoccupate per quelle sopracciglia, ho in dispensa un buon anti… Come sarebbe a dire che c’è una parete semovente che porta alla dispensa? Non è mai esistito un simile passaggio! Signorino Jericho, vi riterrò…. no, forse lei è Sean… ma no no la divisa è quella giusta, lei è Jericho… Signorino Jerico, vi riterrò direttamente responsabili di qualsiasi cosa sparisca dalla mia dispensa personale! Sono custoditi ingredienti rarissimi, quasi introvabili, ed altri estremamente pericolosi come un corno di Erumpent che esplode al solo tocco! Vi ho avvisati. Lentiggini? McTroy? Eyebrow?! Ma cosa… non doveva essere un’ intervista per il giornalino della scuola? A me sembra più una vostra accozzaglia di pensieri che dal cervello vi arrivano direttamente in bocca senza alcun filtro. E comunque certo che sono andato a scuola anche io. Ho portato a termine i miei studi di stregoneria in Africa, anche se dubito sappiate dov’è. Solo successivamente mi sono trasferito in Gran Bretagna.

Noi: Certo che sappiamo dov’è l’Africa! È in mezzo ad un oceano, dove ci sono un sacco di canguri, no? Oooohhh, quindi lei ha vissuto tra i beduelli, ma è fantastico! E com’è? È vero che mangiano la pelle dei Runespoor messa sotto sale? Lei l’ha mangiata? È per questo che è così bravo con le pozioni, perché sa cucinare la pelle dei Runespoor con patate al forno e ali di Doxy affumicate?

Lui: Se prima mi spiegate cosa è un beduello forse poi posso rispondervi. Anche se credo che la vostra intenzione fosse quella di chiedermi se ho vissuto tra i beduini. Comunque no, non ho abitato con i beduini anche se spesso mi ci sono sentito vista la vita nomade a cui mi hanno abituato i miei genitori fin da piccolo. Signorino Jericho, metta giù le mani da quella boccetta, prego. E per informazione: la pelle di Runespoor non si mangia, potrebbe avere tra gli effetti collaterali un’ improvvisa flatulenza che non credo renderebbe felici i vostri compagni di dormitorio; le ali di Doxy non si possono affumicare, prenderebbero fuoco non appena scaldate. Se steste attenti alle mie lezioni al posto di pensare solo a combinare disastri lo sapreste. Jericho Muldoon, non le ripeterò una terza volta di tenere a posto le mani!

Noi: Signore, siamo due e ognuno di noi ha due orecchie, non è colpa nostra se non sentiamo subito quello che dice? E visto che siamo professionali non le chiederemo cos’è una flatulenza, magari lo andiamo a chiedere a qualche Corvonero, loro dicono di sapere sempre tutto!
Ci dice qualcosa della sua famiglia? Hanno tutti la sua faccia? È nonno? Vuole diventare nostro nonno? Cioè, noi ce li abbiamo già, però sono lontani e ci servirebbe qualcuno a cui chiedere la paghetta. Il professor Sabu è sempre distratto e ci dice di chiedere al suo elfo, ma gli elfi non hanno soldi; e il professor Spellman è capocasa Corvonero, è tirchio e fa finta di non capire cos’è una paghetta. In cambio noi le cantiamo una canzone ogni volta che vuole! L’inno dei Kestrels va bene?

Lui: Kestrels? E cosa è un Kestrels? No, no, no, non mi interessa sentire il verso di qualche strano animale. Chiedete alla docente di Cura, la professoressa Bellis… Bastil… Basel… be’, quella. Sarà certo contenta di avervi tra i piedi… cioè, di sentire le vostre interessanti divagazioni. Adesso non inizi anche lei, ho già sgridato suo fratello. Non costringetemi a legarvi a quei calderoni!

PozioniQuale di queste fa crescere peli bianchi sui piedi?

Noi: Co… co… cos’è un Kestrels? Ah ma lei sta certamente scherzando sì, tutti i sani di mente sanno chi sono i Kestrels. Infatti i nostri genitori si chiedono ancora perché noi lo sappiamo. Che vorrà dire? UH! Noi la seguiamo Cura, anche se la professoressa Basilisk dice sempre che è per colpa nostra che le sono già venuti i capelli bianchi ed è costretta a tingersi. Che c’entriamo noi con i suoi capelli? Non usiamo mica i suoi capelli per gli esperimenti nella salamoia, prendiamo quelli di… Ecco, stiamo divagando ancora. Krystal James dice che lei deve essere arrivato qui sballottato da una tromba d’aria, perché non ha tutte le rotelle al posto giusto. Vuole che la aiutiamo a rimetterle a posto? E a che servono queste rotelle? E… Ah! Domanda seria: come è arrivato qui a Hogwarts e cosa ha fatto prima, a parte ruotare all’interno di una tromba d’aria?

Lui: Nessuna tromba d’aria mi ha fatto arrivare qui così come nessun atipico evento atmosferico ha spostato rotelle o altro. La signorina James è tanto brillante quanto stravagante e temo che questa sia una caratteristica comune a tutti i Corvonero. Ma anche ad altri studenti del castello, ora che vi guardo. Prima che l’ex preside Granger mi offrisse il posto di docente ho svolto… diciamo, diversi lavori, sempre nella branca della nobile arte delle pozioni. È così che ho accumulato l’esperienza necessaria per venire a Hogwarts a cercare di trasmettervi la mia passione.

Noi: La sua passione? Aaaah, ma poteva dirlo prima che giocava a Gobbiglie! Pure noi ci giochiamo, ci siamo iscritti al Torneo scolastico ma poi tutti gli altri si sono ritirati, ci siamo ritirati anche noi e gli altri si sono reiscritti. Mica l’abbiamo capita questa nuova regola, sapevamo solo che non si dovevano toccare le proprie Gobbiglie perché significa barare e allora abbiamo spostato quelle degli altri. La questione ora è ricordarsi dove le abbiamo messe, ma sicuramente ci verrà in mente. Quindi noi sappiamo bene cosa vuol dire vedere gente che mette le mani tra le cose altrui, siamo i primi a farlo, perché noi esploriamo tutto per questioni professionali. Quindi come ha preso la notizia di dover condividere il suo laboratorio di pozioni prima con Blue Applebaum (professoressa, le manderemo un scatola di Cioccalderoni Acchiappa-allergie per consolarla!) e ora con il signor… signorino… signora… be’, col Porro Fleetwood? Pensa che il Porro voglia prendere possesso della sua collezione segreta di ingredienti? In quel caso stia tranquillo, ci pensiamo noi a controllarla, cambiamo le serrature ogni settimana!

Lui: Sia la professoressa Applebaum che il professor Fleetwood sono ottimi insegnanti, preparati ed estremamente competenti. Non c’era e non c’è assolutamente acrimonia o desiderio di rivalsa. Certo, Blue aveva uno stile decisamente stravagante ed ammetto che lasciava spesso e volentieri la dispensa in disordine, ma questo non toglie nulla al suo valore. Il professor Fleetwood è di indole più intransigente ma questo è compensato dall’estremo ordine che trovo sempre in giro. E la mia scorta segreta di ingredienti è bene al sicuro, chiusa a chiave nel doppio fondo del baule che ho in ufficio. Ma di cosa stavamo parlando? Dovete cambiare una serratura? Dovreste avvisare il custode per quello…

A questo punto abbiamo ringraziato ancora il professor Warren e siamo corsi a prendere il baule dal doppio fondo per portarlo in un luogo sicuro. Professore, si fidi di noi, la professoressa (?) Fleetwood non lo ritroverà mai! A malapena lo ritroveremo noi, probabilmente. Mica ha visto dove abbiamo messo la cartina che segnava il punto esatto?

KESTRELS SPACCANO!

 Sean & Jericho Muldoon

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