By vocestudenti | gennaio 31, 2008 - 3:57 pm - Posted in Febbraio 2064

La vera storia di un folle omicida

Quella che vi voglio raccontare, miei cari lettori, è la storia di un folle omicida, nato nello Yorkshire ben 44 anni fa. Il suo nome? Forse non è ancora il caso di rivelarvelo. Lasciate che prima vi racconti la sua storia, in modo che possiate apprendere come una mente umana possa nel corso della sua vita perdere lucidità trasformando un uomo in un omicida.
Tutto ebbe inizio quando una famosa famiglia di purosangue, nobili e potenti, fu allietata dalla nascita del primogenito, più di quaranta anni fa. Il capofamiglia, persona importante all’interno del Ministero, e la sua giovane moglie avevano fin da subito in mente come crescere il piccolo erede. Il giovane, infatti, non vide altra istruzione se non quella rigida e severa familiare fino agli undici anni, quando venne invitato a frequentare la scuola di Hogwarts.
La sera dello smistamento, il Cappello Parlante non ebbe dubbi su dove smistare il giovane rampollo, ambizioso e cresciuto con ideali da purosangue. Serpeverde! fu l’esito urlato nella sala, quando il Cappello venne posato sul suo capo. Serpeverde fu la casata che lo nutrì d’ambizione e di voglia di primeggiare. Serpeverde fu la sua famiglia per sette anni: gli anni in cui una mente giovane può ancora essere plasmata, può ancora essere resa ambiziosa e assetata di successi. Non è certo un’accusa alla casata verde e argento, questo mio pezzo, ma la semplice narrazione di una storia. Una come molte altre, ma che non ha un lieto fine.
Gli anni della scuola passarono veloci, il giovane ragazzino che titubante aveva messo piede nella sala comune finalmente si diplomò, con ottimi risultati, frutto del duro lavoro quotidiano e dell’impegno messo nello studio.
Ma la vita, si sa, sa essere ingiusta o troppo buona: e così il giovane Alexander (sì, perché questo è il suo nome di battesimo) si ritrovò ben presto a ricoprire cariche importanti all’interno del Ministero, grazie al padre che gli aveva spianato la strada, surclassando qualsiasi altro giovane dipendente e arrivando velocemente ad una posizione di potere (anche se non elevata e di prestigio come quella che ricopriva il padre), che forse ad un’età così giovane può nuocere, più che essere utile. Aggiungiamo che trovarsi la strada spianata in un luogo come il Ministero della Magia possa creare qualche inimicizia, e potrete capire quanto poco rosea fosse la vita del giovane mago.
E fin qui, cari lettori, chiunque potrebbe chiedere come un ragazzo brillante e sveglio sia divenuto un folle assassino: ma la storia di Alexander non finisce qui. Questo è solo l’inizio, il preambolo che precede l’oblio.
Anni di lavoro al Ministero diedero la possibilità ad Alexander di ritagliarsi una buona posizione, collezionando successi e promozioni, arrivando in una decina d’anni d’attività a ricoprire anche incarichi prestigiosi. Ma l’ambizione, se eccessiva, porta spesso a compiere errori irreparabili. E proprio questa, un giorno, spinse il giovane dipendente del Ministero a fare di testa propria.
Venuto a conoscenza di alcuni fatti, decise di non informare i colleghi Auror come la prassi vuole e si recò da solo sul luogo che gli era stato segnalato, senza pensare che potesse essere una trappola: lì venne aggredito da un gruppo di maghi che desideravano farlo fuori per il successo che aveva conquistato all’interno del Ministero e per la sua pericolosità. Gli eventi, cari lettori, presero una brutta piega: per salvarsi la pelle e riuscire a fuggire da quell’imboscata, Alexander si fece scudo con i passanti, lasciando perire al suo posto giovani maghi, babbani, donne,  bambini e chiunque potesse garantirgli una protezione per la fuga. Scappò nell’unico luogo dove poteva scappare: il Ministero. Raccontò l’accaduto al capo della squadra degli Auror, che lo arrestarono e lo costrinsero infine ad un soggiorno presso la prigione di Azkaban con l’accusa di omicidio indiretto di secondo grado.
A questo punto Alexander, già instabile emotivamente, ebbe un vero e proprio crollo psicologico e mentale. Tuttavia, grazie all’influenza che suo padre aveva sul Ministero e all’aiuto di un altro dipendente, Leonard Wassal, il giovane mago riuscì ad uscire ben presto di prigione, tornando persino a lavorare nello stesso reparto del Ministero della Magia in cui fino a pochi mesi prima aveva sempre operato.
Ma Alexander non era più lo stesso. Si accorse che gli eventi che avevano segnato gli ultimi mesi lo avevano cambiato profondamente. Era tranquillo, perché nella sua mente gli omicidi commessi dal gruppo di maghi che lo aveva attaccato gli erano serviti per sopravvivere, ma sentiva crescere dentro di sé qualcosa che non era senso di colpa. In questo periodo della sua vita, subì anche una grave perdita. Tutta la sua famiglia venne uccisa, e ancora oggi non si sa chi sia stato il colpevole.
Inizia qui la sua vera disgrazia.
Alexander Blaiver (eccovi il nome completo del folle) si accorse ben presto che erano stati il soggiorno ad Azkaban e il grave lutto familiare a cambiarlo, a renderlo inquieto e paranoico; ma soprattutto folle. E sappiatelo, perché è questo che voglio dirvi, la follia di quest’uomo l’ho vista nei suoi occhi.
Occhi che solo una mente malata può avere.
Occhi che non hanno nulla di normale.
Alexander Blaiver uccide per puro gusto, uccide chiunque si trovi sulla sua strada, uccide perché pensa che questo sia l’unico modo per rimanere freddo e lucido. Uccide perché ha bisogno di rivivere ogni volta quelle sensazioni, ha bisogno di sentire la vita scemare dal corpo delle sue vittime.
Ha bisogno di sentirsi vivo, e ci riesce solo privando di questo diritto un suo simile.

 

 

Hevia McMuss

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By Alfred_Lewis | gennaio 29, 2008 - 5:30 pm - Posted in Febbraio 2064

Innanzitutto, voglio assicurare al nostro personale infermieristico che la colpa dell’ultima epidemia di nausea non è assolutamente dei miei articoli sulle bestie trasfigurate a metà. Probabilmente mezza scuola ha visto per sbaglio Strawberry in mutande o è stata avvelenata dal Von Mitternacht di Erbologia o da qualche elfo domestico non troppo bravo a cucinare o ha assistito all’ultimo incontro ravvicinato tra la Moonshine e Alexander "Non – So – Parlare – Correttamente – E – Me – Ne – Vanto" Zedler. Un giocatore di Quidditch, pare. Farà parte degli Sfigati di Portmouth, non saprei.
Insomma, ci sono tanti motivi per gli attacchi di nausea fulminante, quindi non sognatevi di dire che le foto qui fanno impressione quanto gli elementi su citati. Spellman che scherza sul fatto che io sarei potuto finire a Corvonero, questo può far impressione. Quindi torniamo a qualcosa di relativamente innocuo e iniziamo con il primo caso di oggi.
Il signor Sullivan, uno dei dipendenti del reparto di Trasfigurazione Sperimentale, ha tenuto fermo l’esemplare per permetterci di fare una foto. A vederla così, potrebbe sembrare vagamente carina. Insomma, un piccolo di tartaruga con due piccole e graziose teste. Forse però dovreste sapere che il signor Sullivan è alto esattamente ottantanove centimetri e che di conseguenza le sue mani sono grandi quanto quelle di un ragazzino di dieci anni. Non credo vi interessi sapere che tipo di origini ha il signor Sullivan per essere così minuto (io e Lucas abbiamo scommesso sangue di Goblin), ma l’informazione serve a farvi capire quanto l’impressione di "piccolezza" e "carineria" dell’esemplare in questione sia completamente sbagliata. Sally (è questo il nomignolo che hanno affibbiato a questa bestiola semi – carnivora di otto kg) sembra una banale tartaruga di mare a cui uno spiritoso ha infilato una testa di troppo, ma questo è il risultato modificato della schiusa di un Fire Crub. Già, quelle tartarughe giganti che sparano fuoco dalle chiappe retrovie. Da piccoli somigliano alle tartarughe che conoscono anche i Babbani. Pare che qualche anno fa l’Ufficio per l’Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani e quello di Regolazione e Controllo delle Creature Magiche abbiano avuto un bel po’ di grane per diversi carichi di cuccioli di Fire Crub importati illegalmente e venduti ai Babbani. Gira voce che alcuni di questi Fire Crub illegali siano ancora in circolazione nelle fogne della Londra babbana. nome immaginePotremmo mettere un annuncio nella bacheca della scuola: "Cercasi eroe sacrificabile possibilmente Corvonero che accetti di pattugliare le fogne e ritrovare una decina di Fire Crub delle modiche dimensioni di venti metri per venti." Anche se nelle fogne potrebbero spettinarsi, quindi l’annuncio potrebbe non avere troppo seguito.
Secondo i termini tecnici della Trasfigurazione Sperimentale, in questo secondo caso è stato prodotto un Ibrido Plurimo. Secondo i miei termini tecnici, su questa pecora hanno fatto un bel casino. Tralasciando la crudeltà con cui l’hanno ribattezzata Dolly, soffermatevi a notare quanti pezzi ci hanno appiccicato su. Il muso da pecora è stato incassato nel corpo di un qualcosa simile ad un mammifero, forse persino un castoro dal pelo rasato. Il punto di partenza non è molto chiaro, perché nel reparto qualcuno ha scambiato la cartella contenente i dati di Dolly con una petizione contro la fabbricazione di pellicce di Mooncalf. La criniera alla Mohicana che si dispiega su tutto il dorso somiglia vagamente ai capelli di Rowumber quando si alza la mattina, ma non credo che al Ministero abbiano in mente Rowumber in questa circostanza. Il che è un bene. Il tocco finale sono le zampe piatte da oca, che danno a Dolly una camminata degna di un pinguino. Ve l’avevo detto che avevano fatto casino, no? Ad ulteriore conferma, vi informo che questo Ibrido non bela, come si potrebbe pensare. No, Dolly muggisce. Secondo me chi l’ha trasfigurata aveva alzato troppo il gomito con il Whisky Incendiario, altro che esperimento. In ogni modo, non è difficile trasfigurare le corde vocali in modo da far muggire qualcuno. Provate pure su Greenbow, tanto nessuno noterebbe la differenza rispetto alla sua parlata normale.
Se siete arrivati fin qui, vuol dire che non stavate tanto male da non poter leggere il giornale. Non è colpa di nessuno se molti in questa scuola hanno lo stomaco più debole di quello di un Vermicolo. Provate a vomitare secchiate di lucertole e vedrete che il vostro stomaco si assesterà. Garantito. 

Alfred Lewis

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By Loreen_Wallace | gennaio 27, 2008 - 8:57 pm - Posted in Febbraio 2064

Perché non si vive di solo Quidditch


Indovina la strega
Gioco a premi

Indovina la strega - cartaLo scopo del gioco è riuscire a ricomporre nel modo esatto la figura qui a sinistra.
Per riuscirci dovrete toccare con la punta della bacchetta i quadrati partendo da quello che andrà posizionato nell’angolo a sinistra e procedendo in ordine da sinistra a destra e dall’alto verso il basso.
Avrete tre tentativi a vostra disposizione, dopo i quali l’immagine sparirà. 
Se riuscirete a ricomporre in modo esatto la figura, in mezzo al giornale apparirà in regalo per voi una delle speciali Gobbiglie della Voce!!

Ogni Gobbiglia è particolare per il profumo che sprigiona quando si riesce a farla scontrare con una delle altre Gobbiglie e quelle di questo numero odoreranno di:

- miele
- cioccolato
- uovo marcio
- muffa
- caffè
- letame di drago


Per ridere un po’

Qual è il colmo per un fantasma?
Perdersi d’animo.

Un mago si sente male al Teatro Magico. Altri due intervengono per soccorrerlo e lo fanno stendere.
"Che faccio, chiedo se c’è un Guaritore in sala?"
"Non so cosa dirti, se stesse troppo male?"
L’altro lo guarda stranito, poi si volta verso la folla intorno.
"C’è un Negromante in sala?"


Crucioverba

Crucioverba di febbraio

Orizzontali

1. Notazione a scopo esplicativo, sintetizzata spesso da iniziali.
8. Cognome di un’ex docente di Erbologia di Hogwarts nemica della Wallace.
12. Nome di un eccentrico mago del Medioevo che amava indossare una medusa come cappello.
13. Rappresentazione scenica di solito per bambini.
15. Acconciatura preferita dalla nostra redattrice della Rubrica di cucina.
17. Verso del gatto.
18. Purtroppo è vietato farlo in qualsiasi verifica.
19. Iniziali del celebre inventore del calderone che si mescola da sé.
20. Nell’arbusto e nelle cabine.
21. Costellazione a sud di Toro e Gemelli formata da sette stelle molto brillanti.
22. Quelle del Castello le tiene il nostro bavoso Custode.
24. L’inizio della medicina.
25. Stop! Fermo! Non un passo di più!
26. Battitore irlandese dei Ballycastle Bats.
27. Nazione d’origine di Alexander Zedler.
30. Insieme a ‘Tic’ è il rumore dell’orologio.
31. Iniziali della sorellina del cantante dei Fifth House.
33. La fine dell’incantata.
34. Fiume francese affluente della Senna.
35. È una delle specialità degli Elfi domestici di Hogwarts, sia di pollo che di tacchino.
38. La schiava che il giovane generale Radames preferì alla figlia del faraone.
40. Ci sono quelli druidici, ma anche quelli alti e quelli bassi.
41. Contenitore di bevande usato dagli antichi Romani.
42. Nel tavolo e nei pargoli.

Verticali

1. Cognome della strega che fondò la Società per la Riforma delle Megere.
2. Lo provi di sicuro se entri nel dormitorio maschile di Serpeverde, VI anno. Soprattutto durante il momento della doccia.
3. Né caldo né freddo.
4. L’Incantesimo di Appello.
5. La parte più alta e pura dello spazio.
6. Non.
7. Ente per gli Animagus Maltrattati.
8. Fusione in un unico suono di vocale finale e iniziale di due parole vicine.
9. C’è quello bravo, della Plata, delle Amazzoni.
10. Articolo indeterminativo maschile singolare, la forma tronca.
11. Cadavere che cammina creato dagli Stregoni Voodoo, detti Bokor.
14. Abito babbano maschile da cerimonia.
16. Lo è il concerto dei Vampiri della Transilvania, oltre che suonato dal vivo.
20. Frutto esotico di colore verde con polpa giallina e profumata.
22. Gran frastuono poetico.
23. Seguito da ‘Exumai’ è l’incantesimo da utilizzare contro un’Acromantula.
25. Anno Domini.
29. Quello della Hawthorne non è certo alla francese.
30. In mezzo a.
31. Lo stregone Xing Thai era il suo consigliere in Cina negli anni ’40.
36. Nella rete e nel ratto.
37. Iniziali della più pettegola della scuola e del suo profumato consorte.
39. Articolo maschile singolare di complemento di moto a luogo.


Runoku

Runoku

Il runoku è un gioco magico che aiuta maghi e streghe a tenere la mente allenata.
All’interno dello schema del runoku sono visibili nove colonne e nove righe, che formano nove quadrati composti da nove caselle ciascuno. 
In ogni riga, in ogni colonna ed in ogni quadrato, è possibile inserire una volta soltanto una determinata runa, che non potrà ripetersi nella stessa colonna, riga o quadrato. 
Il simbolo dovrà essere inserito con un colpo di bacchetta; se corretto, inizierà a brillare.
Una volta completato il runoku, brillerà tutto lo schema, finché non comparirà la scritta:

 

COMPLIMENTI!!


Test Tulliusiano

Quanto sei babbano?

Quanto non-mago c’è in te? È ora di scoprirlo! Per ogni quesito scegli a,b o c, assegnando rispettivamente 1, 3 o 5 punti per ogni risposta segnata. La somma ti porterà ad una delle tre soluzioni. Buon test!

Domanda n. 1
Se senti la parola "automobile" cosa ti viene in mente?

a. Un dolce allo zenzero e frutti canditi.
b. Una marca di vestiti all’ultima moda
c. Un mezzo di trasporto

Domanda n. 2
Un tuo amico asserisce di voler fare il giro del mondo: tu…

a. Gli consigli di usare la Metropolvere: facile e veloce!
b. Lo guardi male: l’unico mezzo che hai preso nella tua vita è l’Hogwarts Express, ed è alquanto frustrante.
c. Proponi un viaggio in aereo: è un’esperienza assolutamente da fare.

Domanda n. 3
Parlando di sport…

a. Il Quidditch regna sovrano nella tua vita: niente e nessuno lo detronizzerà mai!
b. Babbano o no, non è il tuo campo: il massimo del movimento che fai è correre su per le scale per evitare che queste decidano di spostarsi prima.
c. Rugby! Rugby! Rugby! Altro che Pluffe e Boccini… palle VERE!

Domanda n. 4
Da grande vorresti fare…

a. L’Auror, che razza di domande fai?
b. Quel che capita andrà bene.
c. Il mio sogno è aprire un centro estetico di quelli spudoratamente babbani, con i bagni di fango e i massaggiatori. Avete presente, vero? No…?

Domanda n. 5
È il giorno del tuo compleanno: cosa organizzi?

a. Un piccolo torneo di Magia. Giusto per dimostrare che sono il/la migliore, ovvio.
b. Una battuta di caccia nella Foresta Proibita sarebbe eccitante! Ammesso che sia possibile…
c. Per collaudare il mio nuovo stereo gigante con amplificatori elettronici e casse acustiche credo che una festa sia perfetta!

 


Soluzioni

 

Da 0 a 8 punti:
No, proprio non ci siamo. Tu e i Babbani siete due cose totalmente distinte, e guai a chi insinua il contrario! Disdegni la loro compagnia e probabilmente non osi neanche guardarli: per quanto ti riguarda, le chiacchiere di McBryant sono più degne della tua attenzione. Ma ti do un consiglio: se provi a non trattarli come minorati mentali, forse ci guadagnerai anche tu… o almeno la tua media in Babbanologia si discosterà un po’ da quella pessima T!

Da 8 a 17 punti:
Babbani? Ti sono indifferenti, credi. Insomma, non hai avuto molte occasioni per confrontarti con loro – e diciamo che la cosa non ti interessa granché – quindi non sei attratto dalla loro ‘natura’, ma neppure li denigri per divertimento. A questo punto starà a te decidere come comportarti casomai dovessi trovarti ad interagire con uno di loro. E se anche l’ipotesi in questione ti sembra remota, devo deluderti: non sono una razza a parte come credi, e neanche tanto distanti dalla tua realtà. Sveglia!

Da 17 a 25 punti:
Tu sì che fai concorrenza ad un vero Babbano! Sarà che la loro civiltà ti ha sempre affascinato, sarà che hai una predisposizione naturale per quella E in Babbanologia… chi lo sa! Quel che è chiaro è l’alta concentrazione di Babbanismo in te. Magari non hai neanche un antenato non-magico, ma non ha importanza: non è questo l’indicatore del Babbano che c’è in te! Porta avanti questa tua passione, ma custodisci sempre gelosamente la Magia che ti rende diverso da loro!

 

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By vocestudenti | gennaio 19, 2008 - 12:46 pm - Posted in Gennaio 2064

Quando l’arte diventa magia

stele

Si narra che un certo scienziato e medico di nome Hans Sloane abbia fondato nel 1753 un museo che oggi è divenuto uno tra quelli più importanti al mondo. Parliamo del British Museum, a Londra, fiore all’occhiello di tutta la cultura babbana londinese. Il tutto nacque da una biblioteca: la Montague House. Una immensità di opere di grandissimo pregio attorniate dalla piazza coperta più grande di Europa, la Great Court della Regina Elisabetta II. Da ogni parte del mondo giungono turisti per ammirare i Fregi del Partenone, o le Mummie Egiziane, o la Stele di Rosetta. Ed è proprio su quest’ultima opera, pietra miliare della ricerca storica, che meritano di essere spese parole particolari.
Hans Sloane era uno scienziato. Beh, l’insegnante di Pozioni di Hogwarts di allora non è che la pensasse proprio in questo modo. In una delle parti più antiche della biblioteca di Hogwarts c’è un tomo che assomiglia molto ad un album di fotografie babbane, di quelli che custodiscono le foto degli studenti anno dopo anno. “Annuari” li chiamano i Babbani, ed esistono anche a Hogwarts. Lì ci sono anche i giudizi dei professori sugli studenti più meritevoli, e nel 1715 fra i nomi che diedero lustro alla scuola c’è quello proprio di Hans Sloane. I Babbani lo definiscono “scienziato”, mentre il preside di allora lascia questo giudizio nella sua scheda: “Un mago di indubbia bravura ed intelligenza. Un po’ pasticcione con i filtri e le pozioni, ma un maestro nel decifrare le rune e un pozzo di sapere sulla magia antica.”
Nella biblioteca di Hogwarts non c’è solo questo appunto su di lui: vi è un tomo intero che parla del ritrovamento di una stele magica, che riconosce la lingua di chi la legge e mostra, sotto le rune dell’iscrizione principale, una traduzione dettagliata.
Si narra che il mago Hans fosse solo uno studente del quinto anno, quando in un sogno gli fu chiesto di cercare e conservare per sempre questa stele, per poterne studiare l’iscrizione, che rivelava il più grande segreto che riguardava Hogwarts. La reazione dello studente fu immediata: doveva entrare in possesso di questo oggetto e creare un qualcosa che potesse custodirlo per sempre. Nasconderlo, insomma… Ma come fare?
Ancora due anni e la scuola sarebbe finita, e nel corso di questi egli raccolse quanto più materiale poteva sulle rune e sugli incantesimi più antichi della storia dei maghi. Scoprì che questo documento altro non era che uno degli artefatti dei fondatori di Hogwarts: l’origine della scuola era narrata su quel pezzo di pietra, il perché della fondazione e lo scopo dell’esistenza del castello stesso.
Gli anni passarono e Hans continuava a cercare…
Il mondo dei Babbani non lo avrebbe capito, e lui doveva trovare una soluzione. Così iniziò a raccogliere libri antichi, ove la conoscenza era nascosta tra le righe della Storia Babbana, là dove chi non era mago non ci avrebbe letto niente, ma chi era mago poteva accrescere il suo sapere. Montague House la evocò e concentrò in quel punto tutte le sue attenzioni e tutta la sua ricerca. Infine, un giorno, la vide e la riconobbe subito: la chiamavano la “Stele di Rosetta”. In Oriente era conservata dai Babbani, che ci vedevano inciso sopra un semplice testo in tante lingue. Chi sarebbe mai riuscito a sottrarla a coloro che l’avevano trovata? E soprattutto, come… ?
E la magia divenne meraviglia: qualcosa doveva accadere per cui i Babbani sarebbero rimasti a bocca aperta. Iniziò la costruzione di quello che poi sarebbe diventato il British Museum: una grande raccolta di opere d’arte per camuffare il vero scopo, e cioè avere al suo interno la preziosa iscrizione di Hogwarts. L’arte divenne magia, circondata da mistero e meraviglia.
Oggi, accanto alle Mummie Egiziane e alla Stanza dell’Orologio, vi è anche questo documento antichissimo. Maghi di tutto il mondo avvicinano gli occhi a quelle rune, per leggervi la traduzione esatta dell’iscrizione.

Elheonor Moore
Tassorosso

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By Alcy | gennaio 18, 2008 - 11:49 pm - Posted in Gennaio 2064

- Seconda parte -

Si guardò attorno, curiosa; si trovava in una stanza con molti scaffali, carichi di libri. Alcune librerie erano disposte parallelamente, ma in modo sfalsato per tutta la stanza, almeno per ciò che Jacqueline poteva vedere. La bambola era caduta sul pavimento polveroso, accanto alla sedicenne. Lasciando lì la Passaporta, perché non poteva trattarsi d’altro, la ragazza esplorò la sala, scoprendo che non era ampia come sembrava e che non vi erano solo librerie: in fondo alla sala vi era una scrivania quasi sotterrata da pergamene e tomi e, alla sinistra della ragazza, un caminetto spento. 
Jacqueline provò il bruciante desiderio di avvicinarsi, ma così sarebbe uscita dalla protezione offerta dall’ombra degli scaffali. Tese l’orecchio: un silenzio inquietante regnava tutto attorno a lei, disturbato solo dal suo respiro. Avanzò di qualche passo verso la scrivania; il pavimento scricchiolò. Jacqueline si rimise in ascolto: ancora silenzio ma, ad un certo punto, le parve di udire, in quel silenzio innaturale, come dei rumori, molto molto lontani, troppo per essere distinti e forse non erano neanche reali ma solo frutto della sua immaginazione. “Sciocca! È inutile agitarsi: non arriva nessuno!” Si rimproverò scuotendo la testolina bruna. Il cuore, però, non rallentò i battiti neanche quando raggiunse indenne la scrivania, dove alcuni oggetti attirarono l’attenzione della Corvonero: delle pergamene, legate da uno spago e scritte con una minuta, fitta ed elegante grafia, erano apoggiate sul disordine, come se vi fossero state posate con grandi riguardi. Jacqueline non osò toccare quelle pergamene che, a giudicare dal modo in cui era strutturata la prima, dovevano essere lettere. La prima missiva riportava due date che si distanziavano di dieci anni, iniziava con “Cara nipote” e terminava con “Tua nonna”. Leggendo la lettera, però, non vi erano ulteriori informazioni su nessuno dei due personaggi se non che la più giovane, avrebbe dovuto essere ad Hogwarts, quando la nonna le scriveva.
Jacqueline stava per sfilare dal fascio di pergamene la seconda lettera, quando il rumore di passi, che prima credeva di aver immaginato, si fece chiaro, nitido e pericolosamente vicino.
“Porco Boccino!” imprecò mentalmente, stringendo istintivamente la propria bacchetta all’interno della tasca della felpa mentre, correndo, tornava a rifugiarsi dietro gli scaffali. Si sedette accanto alla bambola dietro lo scaffale, cercando di calmarsi e sperando che chiunque stesse passando non fosse diretto proprio in quella stanza.
I passi si avvicinavano, le voci si facevano più nitide. Li sentiva, sempre più vicini, sempre più vicini e poi CLACK! “Porco Boccino!” esclamò mentalmente, ma fu solo per un soffio che non si fece udire dai due uomini, che erano appena entrati nella stanza.
«… Dovremmo avere notizie a breve» disse una voce bassa e profonda, tranquilla e autoritaria.
«Lo spero, è ormai troppo che aspettiamo e cerchiamo… e mi stressa! Mi stressa terribilmente! Quella stupida vecchia ha lasciato pochissimi indizi! Troppo pochi! » La seconda voce era più agitata, arrochita – dal tempo? – e più acuta della precedente.
«Lo so… Speriamo solo che William abbia più notizie.»
«Non dovrebbe essere già qui? »
«Già, chissà perché… »
Ma non riuscì a completare la frase perché in quel momento un rumore di ferraglia, seguito da un’imprecazione, lo interruppe.
«Quante volte vi ho detto di togliere quella roba davanti al camino! » esclamò una voce molto più giovane, limpida e squillante delle altre «Fa male quando si arriva… Avete mai provato a sbattere contro questi stupidi arnesi da camino, che nessuno usa?»
«Piantala, Will» disse l’uomo con la voce autoritaria, senza perdere i toni calmi. «Perché non hai usato la Passaporta a bambola che ti avevamo mandato vicino alla Stamberga?»
Ma il resto della frase non fu che un brusio indistinto per Jacqueline, appena colpita da un’illuminazione, come un fulmine a ciel sereno. “McClyde? Miseriaccia io conosco un McClyde… Aspetta… Aspetta… Sì, giusto! McClyde… Mary-Anne McClyde è la nonna di Christine! Ma perché la citano? Cosa vogliono? Cosa vogliono da Christine? Voglio quelle missive!” Quando, dopo il monologo interiore, Jacqueline tornò a prestare attenzione, avevano già cambiato argomento.
«E se avesse già gli oggetti?» Domandò l’uomo con la voce agitata, estremamente fastidiosa per la Corvonero.
«Se li avrà, glieli toglieremo con la forza.» La voce profonda dell’uomo si era improvvisamente indurita.
«Non possiamo certo tornare ad Hogwarts, John!»
«Non sono sconsiderato come te, mio caro Alex.» Fu la risposta di John, che manteneva il tono duro e autoritario. «Will, devi costantemente informarci sulle uscite ad Hogsmeade: sarà in quelle occasioni che noi agiremo.»
«Ricevuto» rispose Will, improvvisamente calmo.
«E ora venite… Ci sono alcuni acquirenti che aspettano le nostre uova di Acromantula…»
Rapidamente gli uomini uscirono dalla stanza. Fu solo quando sentì che erano ormai lontani che Jacqueline agì. Si avvicinò nuovamente alla scrivania e stava per prendere il fascio di pergamene, quando…
«Aspettate! Ho dimenticato l’orologio di là.»
«Ok, ma muoviti!» 
“Porca Pluffa! Non ce la farò mai a tornare dietro gli scaffali…” Furono i pensieri scaturiti dal panico di Jacqueline, il cui il primo istinto fu quello di nascondersi sotto la scrivania. “Potevi inventarti qualcosa di meglio…” Si rimproverò quando sentì la porta aprirsi. Sentì i passi avvicinarsi alla scrivania. Sentì i piedi davanti la scrivania, proprio dietro di lei e, se non ci fossero state tre “pareti” di legno a proteggerla, sarebbe già stata vista. Un frugare sopra la sua testa, sul piede cade una pallina di vetro e, per non urlare di dolore, Jacqueline si ficca i denti nel labbro fino a farlo sanguinare. Un tintinnio alla sua destra.
«Trovato?» 
«Sì, è qui a terra.»
“Fa che non mi scopra… fa che non mi scopra…” In realtà non era colpa sua se era stata trasportata lì da una Passaporta, però qualcosa di quella gente non le piaceva affatto. Forse perché le uova di Acromantula non sono esattamente le uova più commerciate e commerciabili che esistano? L’uomo si piegò e Jacqueline cercò di farsi il più piccola possibile. Will rimase qualche attimo immobile, Jacqueline tremava e il tempo passava lento, troppo lento.
« Will ce l’hai o no quell’orologio… ?»
«Ehm… Sì, eccomi.»
“Sì… Sì… Vattene! Vattene!” Quando finalmente rimase sola nella stanza, Jacqueline saltò fuori. Velocissima, prese il fascio di pergamene e si recò davanti al caminetto; mentre con una mano reggeva bambola e pergamene, con la destra estrasse la bacchetta dalla felpa e accese il fuoco nel camino. “Rapida! Rapida!” s’incitava mentalmente mentre prendeva un pizzico di polvere magica per gettarla nel fuoco; poi, stringendo al petto bambola e missive, saltò nel fuoco gridando:
«HOGWARTS! SALA COMUNE CORVONERO!»

Crystal Dhayle

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By Stephen Medicine | - 12:10 pm - Posted in Gennaio 2064

Così sapete cosa vi aspetta

Nuovo numero e nuova professione magica di cui scoprire i retroscena meno interessanti: voti, attitudini e corsi per diventare Giornalisti. 
Scrivendo per la Voce degli Studenti sono circondata da ragazzi a cui non spiacerebbe, un giorno, poter scrivere su La Gazzetta del Profeta. Io, sinceramente, preferirei dover usare il bagno degli uomini per il resto della mia vita, piuttosto che finire così male. Tutti, però, continuano a dire che è il miglior giornale che il mondo magico abbia, perciò è ovvio che quei pecoroni dei miei colleghi vogliano una cosa simile. Forse un giorno si renderanno conto di quanto sia squallido, fazioso e censore.

La nostra prima ospite è proprio uno dei giornalisti che rendono tale la Gazzetta. 
Thanis Dayla McDermottBuongiorno, potrebbe darmi il suo nome per esteso,  per favore? 
"Come se non sapessi come mi chiamo. Piccoli giornalisti disinformati. Comunque è Thanis Dayla McDermott. Passiamo a qualcosa di più concreto magari, eh?"
Io, ovviamente, sapevo chi avevo davanti, ma forse la signorina McDermott non ha afferrato che lo chiedevo per farlo sapere a voi.
Ancora qualche frivolezza, sa, penso sia utile che i lettori riescano ad immedesimarsi in lei, per quanto la cosa sia possibile. Che Casa ha frequentato ai suoi tempi ad Hogwatrs?
"Mi sembra superflua come domanda. Serpeverde, è chiaro. E la tua qual è? Spero tu non sia una stupida Corvonero o una pomposa Grifondoro…" 
Ora comincio a pensare d’essere io in torto, visto che tutti i Serpeverde che intervisto mi dicono che è chiaro a che Casa sono appartenuti. Se ci avete creduto, siete degli illusi! Continuo a dire che noi Serpeverde non abbiamo scritto in fronte il nome del nostro fondatore, soprattutto visto che si va da membri del calibro della ormai diplomata e compianta VonDerTorre a elementi quali la Cristal.
Ho cercato di farle capire in maniera cortese che sono io l’intervistatrice e che i suoi commenti può tenerseli per sé. Arrotolarle la lingua con una fattura sarebbe stato leggermente deleterio per il fine del nostro incontro.
Ricorda? Immedesimazione. Una Serpeverde che vuole fare la giornalista potrebbe trovare in lei un esempio da seguire. Anche io sono una Serpeverde, però non mi passa neppure per l’anticamera del cervello di prenderla ad esempio. Ma non si curi di me, è lei la star. Cosa fa nella vita?
"Deformazione professionale, ragazza. Cosa faccio? Informo il Mondo Magico su tutte le nefandezze che ci sono. Tutti gli imbrogli, tutte le notizie più scioccanti le vengono a sapere da me. Se non fosse per me, La Gazzetta del Profeta andrebbe a rotoli. Garantito."
Mi sono morsa la lingua, per non dirle tutto quello che penso della Gazzetta e delle notizie che vi sono riportate, in fondo lei è leggermente meglio degli altri suoi colleghi, quindi il fastidio era un poco placato.
Ne sono sicura anche io. Quali M.A.G.O. le sono stati richiesti per intraprendere questa carriera?
"Solo tre: Incantesimi, Trasfigurazione e Antiche Rune. Sicuramente non Pozioni che, per la cronaca, non serve proprio a nulla. E neanche Babbanologia: uno scandalo che si studino i modi di vivere dei Babbani in una Scuola di Magia. Leggerete presto un mio articolo su questo."
Io la frequento. Non si sa mai che debba mischiarmi tra loro per fare qualche servizio. Voglio essere preparata. Immagino abbia dovuto seguire qualche corso, o fare un tirocinio, prima di essere assunta in un giornale come La Gazzetta del Profeta.
"Tsk, dilettante. Se per un servizio devi mischiarti tra di loro, mandaci qualcun altro e poi l’articolo lo scrivi tu. Sai cosa significa "oratoria"? O se preferisci, minaccia. Tornando a noi, mi sembra ovvio che si debba seguire un tirocinio, dopo aver sostenuto un esame di ammissione. Io ho seguito la grande Fanny Caroline de Boile McGregor, e da lei ho imparato tutto quello che so. Anche se la mia fama l’ho ottenuta da sola."
Non chiederei a qualcun altro di fare le ricerche per un articolo al posto mio neppure se dovessi rischiare di passare mesi tra i Babbani. Lo scopo giustifica i mezzi il più delle volte. Dopo questa sua dichiarazione capisco i motivi della mediocrità dei suoi pezzi.
A suo avviso quali caratteristiche deve avere una strega o un mago per essere "portato" per la carriera giornalistica?
"Devi saper lavorare da solo. Essere sfrontato, tenace, dedito al duro lavoro e pronto a tutto per ottenere le informazioni. Dubito che qui ad Hogwarts ci sia qualcuno capace d’intraprendere questa carriera."
Visto! Lo dice anche lei che si deve lavorare da soli, ma poi incarica altri di fare quello che non gli piace, io lo trovo un po’ contraddittorio, non so voi.
Si sbaglia di grosso. Qualcuno c’è. Dove si vede tra qualche anno?
"Prima Direttore e poi Editore del Profeta, ovvio. E non manca neanche molto a quel giorno. Credo che scriverò anche un libro, ma per questo c’è ancora tempo."
Grazie mille per il tempo che mi ha concesso. Le invierò via gufo una copia del prossimo numero della Voce. Sono sicura apprezzerà il mio lavoro.
"Abbiamo finito? Bene, così posso tornare al vero lavoro di giornalista. Sì, sì, mandami la copia, ma leggerò solo il mio pezzo. E come leggo una sola parola modificata, farai meglio a cambiare carriera, ragazza."
Io non faccio cose simili! Non modifico neppure una virgola delle parole che mi vengono dette, che sia chiaro! Questa donna ha risvegliato in me un’irritazione tale che sono dovuta correre a sfogarmi con dell’altra gente. Quel terzino Tassorosso non credo butterà mai più una cartaccia fuori dal cestino.

Passiamo ad un altro genere di giornalista, anche se giornalista è una parola grossa per il mio prossimo intervistato, ma me l’hanno passato per essere tale e anche lui si definisce così, perciò…
Ellenos Mark GreenLa ringrazio per aver accettato il mio invito per un’intervista. Potrebbe dire il suo nome perché la mia piuma Prendiappunti possa trascriverlo?
"Ma figurati, bellezza! Sono sempre disponibile per una delle mie fan che si spaccia per giornalista pur di conoscermi. Mi chiamo Ellenos Mark Green, ma tutti mi conoscono come Bolide El."
A questo punto avevo già deciso che quest’uomo era destinato ad una morte lenta e dolorosa per merito mio, ma non prima di aver terminato la mia intervista. Infatti ho continuato con le mie classiche domande per l’argomento trattato.
Quale casa ha frequentato durante i suoi anni ad Hogwarts?
"Oh, Hogwarts! Bei tempi quelli, un sacco di prime volte: la prima sigaretta, la prima canna, il mio primo bacio, la prima ragazza, la prima scop…"
Il concetto è chiaro. In quale Casa?
"Tassorosso!"
Dovevo immaginarmelo, lo sfigato di turno non poteva essere che un Tasso… se si vogliono ascoltare le dicerie popolari. Archie, non te la prendere, tu sei fantastico.
Di cosa si occupa, signor Green?
"Signor Green è mio padre, bellezza. Io sono Bolide El, ma tu mi stai simpatica, puoi chiamarmi tesoro."
E a questo punto mi ha toccato una spalla! Grazie al mio sguardo collaudato nel mettere un freno all’esuberanza dei miei compagni, deve aver capito l’antifona, perché si è ben guardato dal riprovarci.
"Sono il giornalista sportivo di Radio Strega Network, faccio le telecronache e i riassunti delle partite di Quidditch."
Quali M.A.G.O. le sono stati richiesti all’assunzione?
"Assolutamente nessun M.A.G.O. Io ho lasciato Hogwarts appena compiuti diciassette anni. Era un posto bellissimo, lo ripeto, ma mi stava un po’ stretto. Mi sono presentato all’audizione per il posto ed eccomi qui, dopo sei anni sono ancora in forma come allora. Se vuoi te lo dimo…"
Neanche da morta! 
Credo di averlo offeso perché dopo questo mio commento è stato molto sintetico nelle risposte.
Ha dovuto seguire qualche corso dopo essere stato scelto?
"No, non è roba che si impara."
Che genere di persona è più adatto a svolgere il suo lavoro?
"Io sono adatto a svolgere il mio lavoro. Non c’è nessun altro."
Dove si vede tra qualche anno?
"Dove sono adesso, sempre in forma e sempre pronto a farmi una canna e una ragazza come t…"
L’intervista era finita, gli ho mollato un calcio in uno stinco e me ne sono andata. Spero per voi che nessuno voglia seguire un esempio simile. E scrivo qui che se Nigel mi suggerisce un’altra volta un nome per un’intervista, trasfiguro la pergamena col nome in una corda e ce lo impicco.

Ho lasciato per ultima l’intervista migliore, non che ci volesse tanto, ma dopo sei, e riscrivo, sei interviste con mediocri rappresentanti di professioni magiche ho deciso che era il momento di prendere in mano la situazione. Ho dovuto infrangere qualche regoletta per riuscire ad intervistarla, ma ci sono riuscita. Qualsiasi cosa si senta dire in giro, io non sono stata a Londra il 12 Gennaio. Ero a Hogsmeade che compravo porcherie ingrassanti a Mielandia, o parlavo con le mie compagne ai Tre Manici di Scopa, o ancora che facevo una passeggiata lungo la via degli acquisti.
Alice NewsayE’ un piacere incontrarla. Potrebbe, per favore, dichiarare il suo nome?
"Certamente, mia cara. Alice Newsay."
Avreste dovuto vedere che classe, nonostante avessi davanti un mostro del giornalismo mi sentivo perfettamente a mio agio.
Sono convinta che i nostri lettori siano curiosi di sapere in quale casa ha passato i suoi anni ad Hogwarts. Potrebbe dircelo?
"Corvonero, mi ci sono trovata bene. A quei tempi avrei picchiato e ferito per proteggerne l’onore, però ti dico una cosa, non so come sarei stata in una delle altre Casate, ma avevo tanti amici, molti dei quali non Corvonero, quindi posso ipotizzare che la Casa non è tutto. La rivalità che scaturisce dall’essere smistato in una, piuttosto che in un’altra, può sì, essere utile a fini educativi, per spronare gli studenti con un poco di competitività, ma sono più i danni che i vantaggi."
Queste sono state le parole che meno mi sono piaciute, non parlo del discorso sulle Case, che capisco e in parte condivido, ma per la risposta in sé. E’ stata una Corvonero, non me l’aspettavo.
Sono perfettamente d’accordo con lei e per una volta non lo dico per far piacere.
"Ci crederò una volta che avrò letto il tuo pezzo, una volta messi gli occhi sui tuoi commenti alle mie parole."
Io adoro questa donna, legge i miei articoli!
Lei legge i miei pezzi?
"Oh, sì. La segreteria della scuola è così gentile da inviarmi ogni mese una copia dell’Eco e una della Voce. E’ il mio lavoro, se mi facessi scappare un nuovo talento giornalistico non lo starei facendo per bene."
Non ce l’ho fatta a trattenermi, ho dovuto chiederglielo.
Cosa pensa dei giornalisti di Hogwarts?
"Siete ancora giovani e incostanti. La Trott, dico tanto per dire, non indignarti, può scrivere un pezzo che trovo esilarante e ben ideato questo mese, ma diventare noiosa e ripetitiva nel numero subito successivo. E’ solo un esempio, non me ne voglia la signorina Trott, sarebbe la benvenuta tra le schiere di tirocinanti del mio giornale. Così come lo sareste tu, la Austen e la Pratt. Per tutte le penne Prendiappunti, sapevo di non dover far nomi e ci sono cascata ugualmente."
Mi ha dato il la per la mia prossima domanda. Di cosa si occupa nella vita?
"Dirigo il Settimanale delle Streghe."
Quali M.A.G.O. ha conseguito una volta uscita da Hogwarts?
"Incantesimi, Trasfigurazione, Pozioni, Erbologia, Rune Antiche e Babbanologia. Ma non spaventarti, non li ho conseguiti perché essenziali per intraprendere la carriera giornalistica. Per lo più, per essere assunti in un giornale, si richiedono i G.U.F.O. base, niente di complicato. Ogni direttore ha le sue preferenze e la richiesta di M.A.G.O., o meno, dipende da lui. L’essenziale, però, è avere un buon book di articoli. Se hai quello, ma non hai preso una A in Pozioni, non vieni scartata."
L’ho già scritto che adoro questa donna?
Una volta fuori da Hogwarts, qual è l’iter per diventare giornalista?
"Un tirocinio, che può variare in durata. Io ho fatto da galoppino ad un giornalista del Cavillo per un anno e mezzo prima di avere le credenziali per scrivere da sola un pezzo."
Cosa cerca in un giornalista?
"Che scriva bene, per prima cosa, ti assicuro che si presentano individui con articoli da far paura; inventiva, un articolo noioso è qualcosa che non vuol leggere nessuno; tenacia; spirito d’osservazione e non guasta saperci fare con le persone. Probabilmente sono stata troppo riduttiva, ma ogni candidato è diverso e può piacere più per un motivo che per un altro, ma comunque piacere."
Dove si vede tra qualche anno?
"Oh, che domanda complicata. Al momento sto bene qui, tanto da non essermi ancora annoiata di quel che faccio, ma conoscendomi, potrebbe accadere una cosa simile e allora rifletterò su quello che mi piacerebbe fare."
Ho ringraziato e sono andata via.

Settimanale delle Streghe, probabilmente tra due anni avrai me tra le tirocinanti.

Sunny Sputinc

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By vocestudenti | gennaio 16, 2008 - 10:33 pm - Posted in Gennaio 2064

Zedler» Sir Zedler, lei ha dimostrato appieno di essere un gran giocatore, con quattro grandi prestazioni nelle prime sei giornate, cosa ne pensa della sua nuova squadra?
" Io penzo che miei nuofi compagni accettato me in loro zqvadra con un crande accolienza. Falcons è crande zqvadra, e credo daffero che io potrò miliorare mio cioco stando in qvesta zqvadra. Appiamo ottime pozzibilite di vincere il campionato quvsto anno."

» Secondo lei, Robinson ha abbastanza carisma per essere capitano?
" Io crede prima di tutto che lui ezzere crande ciocatori di Quidditch. Ha tutti numori al posto per cuidare Falcons. Qvindi zì, certo, ha il carisma nezezzario per fare capitano."

» L’obiettivo della squadra è ovviamente qualificarsi per la prossima Coppa dei Campioni Europea, o volete arrivare ancora più in alto?
" Per qvanto ricuarda me, io penzare prima di tutto al Campionato Inglese, ma certamento crediamo in nostra potenza per arrifare anche più in alto di una e qvalificazione alle Coppa dei Campioni."

» Se non lo fanno i Falcons, chi vincerà il campionato?
" Credo molto che qvesti anno i Patz zono i favoriti. Hanno Pount, io no spalia qvando dice che lui ezzere molto forte con Pluffa tra mani. Però, cuarda Roe no è alla mia altezza, ze vuoi zapere questo, ma loro Cercatore è di certo il miliore di tutta Europa. Qvindi, dico che il campionati è nostro, ma ze così non deve ezzere allora vinceranno i Batz.

» La squadra che temete di più?
" Temete? Oh no! Perzonalmente, nezzuna. Ziamo tutte zqvadre composte da crandi ciocatori. Chi più, chi meno. Rizpettiamo il cioco ed il talento di tutti, ma no appiamo paura di nezzuno."

» Chi vincerà la Pluffa d’Oro quest’anno?
" Ovviamente Rotuwe E’Tombo! E zono sicuro di no spaliare.

 » Cosa pensa delle Holyhead Harpies?
" Una zqvadra come le altri. Non zono di meno forte solo perchè è tutte donne. E poi, è un piazere federe i loro pei cu… no, taliamo qvesta parte! "

» E della tua ex squadra?
" Ripeto, per me i Patz è una crande zqvadra. Ztimo tutti i ciocatori di qvelle zqvadri, zono tutti molto forte… ma… ma no qvanto Falcons. Ze pozzo, mio cuore rezta zempre a sqvadra dove io crezciuto, Utrecht Unicornz. "

Zedler, seconda foto» Trokolovski era un gran giocatore, sicuramente non sarà facile conquistarsi l’affetto dei tifosi, eppure non lo sta facendo rimpiangere. Crede di diventare il nuovo idolo dei Falcons?
" Zì, verizzimo. Però credo che me piace a tifosi di Falcons. Crazie alle prime preztazioni di partite, zono convinto che tifosi cià mi vedere con puono occhio. Zpero di diventare nuovo idolo, ovviamente. "

» L’anno scorso è stato ad un passo dal titolo, che effetto ha fatto farsi sconfiggere all’ultima giornata contro i Wanderers?
[Stringe il pugno destro ed emette un grugnito] "Qvale ezzere domanda suzzeziva?"

» Damian Tamble è considerato la migliore promessa inglese assieme alla Coast, che cosa ne pensa?
" Damian e Ancelina sono due fortizzime ciocatori. Molto ciovane. Me crede che loro potere difentare tra più forti in tutto mondo. Se dovezzi zeliere tra uno di due però, andrei sul zicuro con la Coast.

» Nei Pride gioca mio fratello, Jarvis. Cosa ne pensate di questa squadretta?
[Piccola risata] Pè, prima di tutto chiede zcusa lui da parte mia, ze tu vede prima di me. Forze ho esacerato contro lui. Però, secondo me non sono troppo male come ciocatori. Defono zolo trofare qvalche ottimo elemento, che può fare la differenza in Campo. Crezceranno… zì, ne zono zerto.

» Come mai contro le altre squadre distruggete i cercatori dopo cinque minuti, mentre a Grujensson lasciate campo aperto?
" Io penzare zolo a Polidi. Importa me poco se defo mazzacrare di Polidi altri Cercatore o Crujensson. No ha avuto la pozzibilità di prendere lui con mio Polide. Qvezto anno contro Patz è ztato un caso.

» E’ vero che ha ricevuto offerte dai Magpies e dai Bombers?
" E’ roba da manciare!? "

» …
" Ok. Zì, vero. Per i Macpies, è ztato un no zecco. Per i Pomperz… no nego di aferci penzato. "

Nigel Jarvis

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By vocestudenti | - 5:40 pm - Posted in Gennaio 2064

Causa sciopero dei giornalisti in questo articolo i commenti non saranno pubblicati.

Archie non è d’accordo: mi tocca scriverli tutti. E fu così che McBryant mi piazzò una bella D nell’interrogazione del giorno dopo.

Girone A

Padernborn Plimpies – Sessa Aurunca Saints 240 – 380

Spaghetti – Würstel 1-0.
Ok, ho detto tutt… No, Archie! Non puoi obbligarmi a commentare questa partita, è superfluo!
Niente da fare, posso solo dire che nonostante tutto il Padernborn non ha sfigurato contro gli italiani, di più. Solo Roselare, autore di tante splendide parate ma anche di clamorosi lisci, capitan Mulryne, che è riuscito a spedire negli anelli le poche palle capitate nelle sue mani, e Cortese, che finalmente ha dimostrato di essersi ripreso, effettuando una impressionante cattura, attraversando l’anello centrale con una Sloth Grip Roll eccezionale. Ma contro le 38 reti dei Saints c’era poco da fare, Nisticò e Poli hanno duettato alla perfezione, annichillendo Mulryne e compagni.

Padernborn Plimpies: Roselare 7; Ranseder 5, Hoffmann 5; Von Williots 5.5, Codolski 5, Mulryne 6; Cortese 7.5.
Sessa Aurunca Saints: Marangon 6; Bellini 6, Sussi 6; Poli 6, Nisticò 6.5, Liccardo 4; Sandonaci 5.
Marcatori: Mulryne (6), Von Williots (3); [PP] Nisticò (21), Poli (17); [SS]
Boccino: Cortese [PP]

Montrose Magpies – Logroño Lethifolds 430 – 390

JorqueraIl comando del girone si gioca tutto in questa partita, e gli scozzesi Magpies si aggiudicano sul filo di lana questa partita, merito dell’ottimo gioco dei cacciatori, contrastati solamente dall’onnipresente Jorquera. Il ventiduenne spagnolo s’è rivelato finalmente anche agli scettici, trascinando la squadra ad una quasi vittoria sfumata per soli 40 punti. Un plauso anche al serbo Dragutinovic, bravissimo nel catturare tre boccini in tre partite, anche stavolta senza problemi. Una Finta Wronski ben riuscita ha messo fuori gioco la Linnel per quasi quaranta minuti. Quarantuno ne sono serviti per catturare il boccino, che aleggiava attorno allo stivale di Arroyo, in una scena già vista (Homley e Mio Tang dei Wanderers vi dicono niente, fan dei Bats?). Inutile comunque elogiare il lavoro di Nixon, Jorgen e Cavaliers, impeccabili come al solito. Chissà se si ripeteranno in campionato.

Montrose Magpies: Butz 6; Trokolovski 6.5, Memphis 5; Cavaliers 7, Jorgen 7.5, Nixon 8; Linnel 5;
Logroño Lethifolds: Ferrer 5.5; Arroyo 7, Hernandez 4; Ortuño 5, Jorquera 8, Carchano 5.5; Dragutinovic 8.
Marcatori: Nixon (21), Cavaliers (12), Jorgen (10); [MM] Jorquera (22), Carchano, Ortuño; [LL]
Boccino: Dragutinovic [LL]

Girone B

Quiberòn Quafflepunchers – Grodzisk Goblins 670 – 110

Quantogodoquantogodoquantogodoquantogodoquantogod… Ok, la smetto.
L’ex Bats Jerzy Nowak ha fatto la sua, e sicuramente la Applebaum c’è andata giù forte per averlo rintontito così tanto. L’unica palla che è riuscito a prendere è stata quella destra del compagno Urbanek, che è quasi svenuto sulla scopa dal dolore, meno male che è già sposato e aspetta un bambino (la moglie ndr). Le Tallec l’ha colpito ben due volte allo stomaco, e Nowak probabilmente avrà scambiato tutte le palle dirette verso di lui per bolidi, comprese le pluffe a giudicare dal numero di reti subite: 52!
Per il resto Cordonnais ha catturato il boccino com’era previsto, eliminando definitivamente i polacchi dalla Coppa. La coppa avrà un nuovo detentore a fine anno, chissà se i Quafflepunchers non ripetano l’exploit di qualche anno fa, dove arrivarono ad un passo dal sollevarla (furono sconfitti dai Vultures 170 – 140).

Quiberòn Quafflepunchers: Hospuìs 6; Torquoise 7, Le Tallec 8; Vahirua 7, Cevért 8, Trolkis 7; Cordonnais 7.5.
Grodzisk Goblins: Nowak 3.5; Vycpalek 4, Gygax 5; Piniowski 4.5, Kisielewska 5, Urbanek 3.5; Ceccoli 4.5.
Marcatori: Cévert (27), Vahirua (16), Trolkis (9); [QQ] Kisielewska (7), Piniowski (3), Urbanek; [GG]
Boccino: Cordonnais [QQ]

Karasjok Kites – Varna Veelas 420 – 270

L’unica sorpresa di questa partita è stato il risultato. Probabilmente in pochi s’aspettavano la cattura del boccino da parte della groenlandese Maransson, ovviamente inutile (la cattura, la giocatrice è piuttosto brava). Per il resto ci ha pensato Dorsin a siglare 33 delle 42 reti dei Kites, che si qualificano per la fase successiva a punteggio pieno.

Karasjok Kites: Dennison 7; Ylipaavalniemi 7, Halfredsson 6; Høas 7, Aggen 7, Dorsin 8; Goran 6.
Varna Veelas: Koolas 5; Borcea S. 5, Borcea M. 5; Moric 4, Nehmadian 6.5, Aushwarja 4.5; Maransson 7.
Marcatori: Dorsin (33), Høas (6), Aggen (3); [KK] Nehmadian (9), Aushwarja (3); [VV]
Boccino: Maransson [VV]

Girone C

Ballycastle Bats – Braga Bloomfeet 200 – 200

I Bats, già qualificati, hanno sofferto tantissimo contro i portoghesi che, nonostante l’ottima partita di Saskatchender e Meira, hanno fatto i conti con la dura realtà di Grujensson. Sarebbe "bastata" una vittoria per qualificarsi contro i Bats, già agli ottavi. Sembrava fatta quando Grujensson e Traveler hanno raggiunto rispettivamente con boccino e rete i Bloomfeet nel punteggio. La contemporanea vittoria dei Gargoyles elimina matematicamente i Bloomfeet dalla competizione, costretti a ripiegare in coppa EQUA.

Ballycastle Bats: Clouds 6; Sharif 4, Roe 5; Bount 7, Traveler 5.5, Rabbit 5; Grujensson 7.5.
Braga Bloomfeet: Ontaño 6; Vukic 6, Harandsson 7; Lorna 6, Meira 7.5, Saskatchender 7; Doriva 5.
Marcatori: Saskatchender (8), Meira (7), Lorna (5); [BrBl] Bount (4), Traveler; [BaBa]
Boccino: Non vorrei essere monotono. Grujensson [BaBa]

Gorodok Gargoyles – Sochaux-Montbéliard Salamanders 150 – 10

Simile a Cordonnais il turno scorso, ma con la piccola parentesi Kosowski in mezzo: un minuto e 25 secondi il tempo impiegato per catturare il boccino. Bel gol di Kosowki, autore di uno slalom con pallonetto finale.

Gorodok Gargoyles: Milevsky 6; Laumantas 6, Vranjes 6; Daumantas 6, Kaukenas 6, Vileniskis 6; Verpakovskis 7.5.
Sochaux-Montbéliard Salamanders: Forsyth 6; Ijirosuyo 6, Mularoni 6; Xuxa 6, Pandev 6, Kosowski 6.5; Vrhojansk 6.
Marcatori: Kosowski [SS]
Boccino: Verpakovskis [GG]

Girone D

Bigonville Bombers – Vratsa Vultures 510 – 330

Soliti Bombers, solito Taanpaa, solito Krkic. Bella partita sotto il punto di vista tattico e sportivo, una sorta di finale anticipata, risolta dal quasi diciottenne quando si era sul risultato di 360-330 per i lussemburghesi. Bravi Antogorakis e Kolarov, un po’ meno Weiss e Dan Haag, autori comunque di qualche bel colpo. Una delle più belle partite di questa stagione.

Bigonville Bombers: Miller 5; Den Haag 6, Weiss 5.5; Offenbach 7.5, Taanpaa 7.5, Doncaster 6.5; Krkic 7.5.
Vratsa Vultures: Markovski 5; Antogorakis 7, Kolarov 7; Izminov 6, Niepc 7, Santrac 7; Vyepalova 6.
Marcatori: Offenbach (14), Taanpaa (13), Doncaster (9); [BB] Santrac (13), Niepc (10), Izminov (10); [VV]
Boccino: Krkic [BB]

Heidelberg Harriers – Tutshill Tornados 850 – 1990

Risulterei noioso a commentare 24 ore di partita e 269 reti. Mi limiterò solo col segnalare l’ottima partita di Williams e di tutti i giocatori dei Tornados (Al Sahaid escluso). Finalmente Wallace è riuscito a imporsi sul povero Kroizemberg, dopo uno dei più serrati duelli degli ultimi anni. Nonostante tutto i cacciatori tedeschi hanno ben figurato, mettendo più volte in difficoltà Bragagni & co., ma incontrando sempre un ostacolo insormontabile: Bratzilikovic, grandissimo nello sventare la metà dei tiri arrivati dalle sue parti. Von Dohenbach inesistente, Crysler invece no. Memorabile il Bludger Backbeat rovesciato con il quale ha salvato il sederino di Wallace (provate voi ad unire Bludger Backbeat e Sloth Grip Roll e a colpire il bolide, poi mi dite se è difficile o no).

Heidelberg Harriers: Linz 5; Von Dohenbach 4, Haas 6; Nevskji 6, Williams 7, Deisler 6; Kroizemberg R. 6.
Tutshill Tornados: Bratzilikovic 9; Al Sahaid 5, Crysler 8.5; Homley 7, Bragagni 8, Fletcher 6.5; Wallace 7.
Marcatori: Williams (48), Nevskji (19), Deisler (17); [HH] Bragagni (88), Fletcher (55), Homley (41); [TT]
Boccino: Wallace [TT]

Girone A

Squadra

V

N

P

Gf

Gs

Dr

Pt

Montrose Magpies

3

0

0

74

50

24

6

Logroño Lethifolds

2

0

1

465

212

253

4

Sessa Aurun. Saints

1

0

2

200

459

-259

2

Padernborn Plimpies

0

0

3

41

60

-19

0

Girone B

Squadra

V

N

P

Gf

Gs

Dr

Pt

Karasjok Kites

3

0

0

93

20

73

6

Quiberòn Quafflep.

2

0

1

52

33

19

4

Grodzisk Goblins

1

0

2

32

82

-50

2

Varna Veelas

0

0

3

44

64

-20

0

 
Girone C

Squadra

V

N

P

Gf

Gs

Dr

Pt

Ballycastle Bats

2

1

0

26

61

-35

5

Gorodok Gargoyles

2

0

1

36

35

1

4

Braga Bloomfeet

1

1

1

46

22

24

3

Sochaux Salaman.

0

0

3

22

13

8

0

Girone D

Squadra

V

N

P

Gf

Gs

Dr

Pt

Bigonville Bombers

3

0

0

134

59

65

6

Vratsa Vultures

2

0

1

43

62

-19

4

Tutshill Tornados

2

0

2

218

119

99

2

Heidelberg Harriers

0

0

3

103

259

-155

0

 

Classifica Cannonieri

Carchano (LoLe)

212

Jorquera (LoLe)

199

Nisticò (SaSt)

159

Bragagni (TuTo)

103

Ortuño (LoLe)

67

 

 Nigel Jarvis

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By Alcy | gennaio 15, 2008 - 10:45 pm - Posted in Gennaio 2064

Una ricetta per un S. Valentino col botto!

Stavo sbirciando in anteprima la pagina dei giochi che pubblicheremo su questo numero e mi è venuta l’idea! In effetti non è che la festa degli innamorati sia al centro dei miei pensieri perché nessuno mi ha mai mandato un bigliettino di auguri la trovo una festa consumista, però cosa c’è di meglio di una ricetta per far innamorare il vostro mago/strega dei sogni? Un piatto originale fatto con le vostre mani, il sudore della fronte e qualche colpo di bacchetta?
Sono sicura che dovrebbe funzionare, in effetti stavo giusto pensando anch’io di portare qualche biscottino a qualcuno… che non vi dirò mai, ah! 
Va beh, la smetto di scrivere come un puffskein e passo subito alla ricetta. Ma state attenti a non fare come me: se buttate tutta la frutta in un colpo dentro un calderone pieno di cioccolata fusa e bollente riuscirete senz’altro a tinteggiare di marrone le pareti della vostra sala comune.


 Ingredienti:

  • 400 grammi di cioccolato fondente
  • 30 cl di panna liquida
  • frutta di stagione a piacere
  • Whisky incendiario

Per prima cosa bisogna lavare ed asciugare per bene la frutta. Poi la si taglia a fettine non troppo piccole e non troppo grandi (insomma ogni fetta pronta per essere mangiata in un sol boccone) e la si dispone su un bel vassoio.
Si spruzza un po’ di Whisky incendiario sulla frutta, giusto per dare sapore.

Spezzettate per bene il cioccolato in tanti pezzettini. Non importa che siano tutti uguali, tanto va sciolto!
Versate la panna liquida nel calderone, accendete il fuoco sotto di esso e continuate a mescolare portando la panna in ebollizione. Mettete quindi il cioccolato dentro il calderone, mescolate e spegnete il fuoco.

Lasciate riposare il tutto per una decina di minuti.

Preparate il tavolo su cui verrà consumata la vostra romantica cenetta. Al centro mettete il calderone con la cioccolata fusa e di fianco adagiate il vassoio con la frutta in pezzi.

Aiutandovi con un incanto di Levitazione, o con degli stecchini, immergete le fette di frutta dentro la cioccolata e pensate alla povera Webber che vi ha suggerito la ricetta e che vorrebbe tanto essere con voi per aiutarvi a pulire il calderone dai resti di cioccolato.

Alcyone Webber

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By vocestudenti | - 7:44 pm - Posted in Gennaio 2064

Quando le coincidenze chiedono attenzione

Non mi piace risolvere indovinelli e men che meno porli, quindi ve lo dirò chiaro e tondo.
Abbandono la VdS, fine della mia pseudo carriera, basta scrivere, punto.
Questo è ufficialmente il mio ultimo articolo, quindi vedete di “godervelo”.

Prima di rispondere a questa domanda rifletteteci sopra a lungo e – vi chiedo per favore – con serietà. Non avete fatto caso, magari, a qualche stranezza, di recente? Al di là del fatto che ad Hogwarts nulla può considerarsi normale, non vi sembra che qui le cose stiano peggiorando? Tanto per cominciare durante queste vacanze natalizie il nostro beneamato docente di Erbologia è misteriosamente scomparso nel nulla – permettetemi di dubitare ch’abbia adorabilmente trascorso le feste in famiglia – per poi ripiombare ad Hogwarts nel silenzio generale. Verso i primi del mese già si mormorava qualcosa, al riguardo. Nulla di certo, ovvio, ma a sentire il quadro del quarto piano un po’ di gente, il bel vonMitternacht avrebbe passato seri guai a causa di alcuni battibecchi con la Wallace. Io onestamente sono piuttosto restia a credere che la Vicepreside darebbe luogo a questi certi comportamenti infantili (tutto relativo, poi) e sono ancor più diffidente al pensiero che vonMitternacht l’avrebbe persino assecondata in questa presunta lite lui sarebbe passato direttamente alla bacchetta, no?. Ma tant’è. Dovevo riportarvi di cosa si trattava, e così ho fatto. In secondo luogo, vorrei farvi presente l’altissima crescita di “sconosciuti” in giro per Hogwarts. Oh, non ditemi che non ci avete fatto caso. Sir Landford dice che Preside&Vicepreside hanno accordato tutti i permessi, e che quindi ogni visita esterna è stata valutata e accettata. Ma sarei ben curiosa di sapere a quale scopo. Non siamo già abbastanza esposti ogni volta che Hogsmeade apre le porte alle nostre uscite? Perché dubito siano tutti qui per proteggerci – soprattutto dal momento che quelli che ho avuto modo di conoscere e incontrare non erano affatto Auror et similia. Dunque sorge spontaneo un dubbio: se non sono qui per coprirci, cosa bolide vengono a fare? (e altra domanda, anche se di secondaria importanza: è solo una coincidenza che il sovraffollamento coincida con l’allontanamento – o scomparsa – di vonMitternacht?) In realtà, per rispondere alla prima questione, abbiamo poche possibilità: può darsi che io mi stia sbagliando, che il Ministero o chi di dovere non abbia nessuno di meglio – con tutto il dovuto rispetto – da spedirci per tenere la situazione sotto controllo, oppure che siano qui per un motivo diverso e approfittino della scusa "è un periodo del boccino per tutti, una bacchetta in più potrebbe esservi utile" e fanno quel che devono – qualsiasi cosa sia – sotto ai nostri occhi da ignari ingenui impreparati immaturi imbecilli studenti.

Passando oltre, c’è stato uno strano movimento nella Foresta Proibita, ultimamente. Al di là dei soliti arditi studenti che vogliono provare il brivido di rischiare più di quanto non immaginano, c’è stato un via vai piuttosto curioso (passatemi il termine) che fa riflettere. Io di certo non ho mai avuto intenzione di inoltrarmi tra gli antichi tronchi della nostra celebre foresta per andare a controllare, ma il mio vuol essere un invito riservato ad adulti. E visto che ce ne sono tanti in questa nostra bella scuola, perché nessuno si fa avanti? Non c’è nessun volontario? Perché se c’è qualcosa nascosto agli occhi della massa studentesca, io dico che bisogna renderlo pubblico. E’ un effettivo bisogno, quello degli studenti, di sapere cosa succede nei pressi di Hogwarts. Ci viviamo, in questo famoso castello, ci trascorriamo ben sette anni della nostra vita, e probabilmente qualcuno anche di più. Abbiamo il diritto di sapere e vi auguro sinceramente, miei cari lettori e compagni, che qualcuno si farà avanti per convalidare questo nostro diritto. Per quanto riguarda il resto della quotidianità, ritengo opportuno farvi partecipi del mio impegno perché ci sia sempre qualcuno che si occupi di rendere pubblico ciò che c’è da sapere. Badate che io non mi riferisco ad articoli di cronaca rosa (vivreste benissimo anche senza) ma di cronaca. Perché come ho sempre detto (e continuerò a dire), W la cronaca.

N.B. Trovo corretto ringraziare i miei ex colleghi per l’affetto dimostratomi durante tutto il periodo in cui ho scritto per la Voce degli Studenti, e in particolar modo Archibald, per non aver sparso la voce sulle mie intenzioni di lasciare la Voce. Siete grandi, ragazzi!

H. Haliwell

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