By vocestudenti | gennaio 14, 2008 - 7:13 pm - Posted in Gennaio 2064

Caos all’Ospedale Magico di Londra

Il San Mungo, conosciuto anche come il più famoso ospedale magico di Londra, pare sia ultimamente più in subbuglio del solito. I reparti sono a dir poco strapieni, quasi ogni letto è occupato, e ciò ovviamente interferisce con gli orari di Medimaghi e Guaritori vari, costretti ad allungare i loro normali turni di lavoro. “No Comment”: sono state queste le parole del Capoguaritore responsabile del reparto Lesioni da Incantesimo, Melphias Horrygain. E la risposta data da quest’ultimo non differisce molto da quella dataci dalla cara, simpatica e dolcissima Ailis Cromwell, dalla Andrews o da Craighton. In silenzio stampa anche la Gazzetta del Profeta, che sull’argomento in questione riporta un brevissimo accenno nelle ultime sezioni. Il motivo di ciò? Un’improvvisa epidemia di Spruzzolosi? Magari di Vaiolo di Drago? O qualcosa di molto più strano, che ovviamente i Guaritori tentano di nascondere alla normale popolazione magica? Pare che di recente il Ministero della Magia abbia rilasciato dichiarazioni riguardo nuovi registrati babbani e incidenti accaduti durante l’utilizzo di Incantesimi semplici e della Trasfigurazione. Sicuramente i due fatti hanno qualcosa in comune. Che Greyback si stia dando da fare per ripopolare la sua setta di Lupacchiotti? O anche i Figli di Caino, perché no? Tutti Earnshaw compresa conoscono le megalomani manie di grandezza del loro capo. Purtroppo una cura alla licantropia non l’ha trovata nemmeno la Shrinvey, ed è quindi sicuro che nuovi “Marchi Di Sangue” siano ospitati dal reparto Lesioni da Creature Magiche dell’ospedale. Il motivo di tutta questa segretezza, però? A quale fine nascondere un fatto simile, ormai conosciuto da tutti gli esseri umani? Stranamente, poi, anche i reparti per le Lesioni da Incantesimo o da Manufatti Magici paiono essere più in subbuglio dell’ufficio Auror del Ministero (luogo in cui regna il caos perenne, visto il periodo che ci troviamo a vivere). Una motivazione che potrebbe giustificare ciò? Apparentemente inesistente. Ma, vi sarete chiesti, come mai anche i membri della Lega ultimamente pattugliano Londra? Che tutti gli Auror di McFlurry siano infortunati , magari in duelli magici, e ora ricoverati guarda caso al San Mungo? Alquanto strana la faccenda, e oltretutto complicata. Peccato che Hogwarts al contrario del Ministero non abbia le sue spie sparse qua e là, pronte a monitorare qualsiasi avvenimento in qualsiasi posto. Però potremmo chiedere a Roines! Sbaglio o lo avevano eletto capo del Wizengamot grazie al suo smisurato ego carisma?

 

Mark Harvarest

Ospedale Magico

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By Alfred_Lewis | gennaio 13, 2008 - 8:52 pm - Posted in Gennaio 2064

Se anche avevate sperato che la mia nomina a Caporedattore mi avrebbe fatto mettere la testa a posto, sono dolente di comunicarvi che vi siete sbagliati di grosso. A causa di un piccolo incidente di percorso, ho perso un mucchio di tempo che avrei potuto passare insieme a Chi So Io e ormai sa anche mezza scuola, o in redazione o a giocare a Scacchi o a scopiazzare compiti. Invece un onorevole membro del corpo docenti mi ha rifilato una punizione particolarmente sadica. Chissà se ai lettori della Voce farebbe piacere vedermi sbattere fuori dal giornale. A me non farebbe piacere e inoltre sarebbe un’enorme ingiustizia. Lasciate che vi illumini:

-  In ottemperanza alla legge Sheldon, runa Raidho, la libertà di stampa non può essere condizionata né limitata da minacce esterne.

-  In ottemperanza alla legge Kingston, runa Eihwaz, sussiste la piena libertà per un giornalista di cercare informazioni dove più ritiene opportuno. Anche nelle camere blindate della Gringott, se gli riesce, purchè non porti via niente dalle suddette camere.

-  In ottemperanza alla sottolegge Morris, runa Fehu, qualsiasi informazione personale che sia già di dominio pubblico (come il servizio fotografico per un giornale di dubbia origine, l’uso di un parrucchino, uno stadio più o meno avanzato di demenza senile) può essere divulgata.

Non contento di questa piccola ricerca, mi sono preso il disturbo di chiedere l’opinione dei diretti interessati. Sì, ho marcato proprio alcuni dei nostri docenti. Se credete che abbia inventato tutto, siete liberi di chiedere conferma agli interessati.

"I registri sono aperti al pubblico per far sì che i genitori possano consultarli liberamente e senza dover ricorrere a lunghissimi iter burocratici, oltre che per permettere ai docenti di vigilare l’operato del collega e il comportamento degli alunni nelle altre materie senza dover ricorrere a permessi e richieste inutili. Pertanto non credo che il suo lavoro sia illegale."
Garner Pampers
Docente di Vanesia contro gli Sbatti Sicuri

[Okay, è Summers, non credo di dovervi precisare. Signore, comunque io sono Alfred Lewis, non Adalbert Tewis. E il dormitorio Germeverde non esiste, il suo gufo risulta tuttora disperso nelle serre.]

"Siamo impazziti?! La rubrica T in condotta è in assoluto la migliore, perchè faccio lo sforzo di comprare quel giornale, altrimenti?
Bravo ragazzo, tu sì che hai capito la vera essenza delle vicende di Hogwarts, mi batterò al tuo fianco per qualunque protesta, rivolta popolare, porto forconi e fiaccole se necessario, vado a preparare i cartelli contro il Parrucchino, ora! Conta pure sul tuo docente preferito!"
Artemis Reed
Docente di Astronomia

"Finchè la presa in giro rimane nei limiti del rispetto delle persone, non vedo cosa ci sia di male. Non siamo così ingenui da pensare che interrompendo una rubrica sul giornale, finiscano le prese in giro. Siamo professori, e voi siete studenti. E’ la natura delle cose. "
Tullius Strawberry
Docente di Babbanologia

"Conosco le leggi Sheldon e Morris e sono dell’opinione che non tutte le informazioni riportate in un articolo scolastico, che si tratti o meno della Voce o dell’Eco, debbano essere prese come oro colato (altrimenti io per prima dovrei prendermela con non pochi studenti). Semplicemente si legge, per piacere ed un sorriso, e se non piace non si legge, senza fare troppi problemi."
Lilibeth Basilisk
Docente di Cura delle Creature Magiche – Capocasa Tassorosso

"Signor Lewis,
la sua protesta è legittima, il professor Mc Bryant non si può appellare. Continui a scrivere la sua rubrica che io continuerò a rimpiangere che lei non sia capitato a Corvonero…o forse no…"
Crassus Spellman
Docente di Incantesimi – Capocasa Corvonero

[Questa risposta mi ha profondamente sconvolto.]

"Per tutti i folletti, signor Lewis! Gliel’ho già detto, è una rubrica del giornale scolastico. A volte le sue spiritosaggini sono un po’ impertinenti, ma temo che queste mura abbiano assistito ad offese ben più gravi. Non le toglierò l’incarico di giornalista, può smetterla di aspettarci tutti i giorni davanti alla Sala Docenti."
Loreen Wallace
Vicepreside

Ecco. Per la vostra gioia, vi annuncio che la rubrica T in condotta non chiude i battenti. A causa del tempo perso con la punizione, però, questo mese sarà dimezzata. Ci sono alcuni graziosi interventi che hanno il diritto di essere resi noti a tutto il castello.

"G. Darsel e H. Sunders si danno fuoco a vicenda, purtroppo senza esito."

Bernard Von Mitternacht

Meno falliti girano per la scuola, meglio è? In tal caso, io e molti altri ci chiediamo come mai lei sia ancora qui. Oh, giusto. Tutta la scuola si unisce a me nell’augurarsi che se ne torni presto da dove è venuto, signore.

"La signorina K. James lancia addosso ai compagni pezzi delle sue unghie mangiucchiate, disturbando la lezione. Chiedo gentilmente che le unghie vengano tagliate in dormitorio."

Vergil Von Mitternacht

Che sia una particolare tattica di allenamento? Non ci sono dubbi che sia tratta direttamente dalle abitudini della O’Neil, poichè si presume che le Orchesse non disdegnino questo tipo di passatempi e poichè è più facile copiare i modi di fare altrui che farsene di propri.

"Pur di evitare il compito di Incantesimi, la classe del sesto anno sta ridipingendo l’aula. Per incoraggiarli, ho proposto di raccontare della mia performance durante l’amichevole di Quidditch Studenti vs Docenti e una buona metà ha finto un attacco di Vaiolo di Drago."

Crassus Spellman

Era Varicella di Tritone, in realtà. Non c’era inchiostro verde per disegnarci i puntini in faccia, abbiamo dovuto usare quello blu. E mi fermo qui, la sua risposta mi ha troppo scosso, come ho già detto.

Signori, cosa non si fa per salvaguardare la libertà giornalistica? Un peccato che queste stesse leggi magiche che ho citato servano a coprire anche articoli da quattro soldi, che non meriterebbero di comparire neanche su un giornaletto di quarta o quinta classe. Ma così va il giornalismo. Il giornalismo di chi rischia, non quello di che presume di avere il fondoschiena al sicuro. Per questo numero molti si sono salvati. Dal prossimo la rubrica riprende a pieno ritmo, per la vostra gioia.

Alfred Lewis

 

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By vocestudenti | - 3:26 pm - Posted in Gennaio 2064

La Lega interviene e mette in fuga i Mannari

Era dal mese di Ottobre che la stampa magica non pubblicava notizie sul Marchio di Sangue e su Bender Greyback. Il Cavillo ha ricominciato a parlare delle Vespe Puntigliose e delle loro qualità stimolanti e la notizia più elettrizzante riportata dalla Gazzetta del Profeta è stato lo sciopero del dipartimento Relazioni con i Babbani del Ministero della Magia. Ma sapevamo tutti che questo silenzio non sarebbe durato troppo a lungo. Con l’anno nuovo, infatti, c’è stato anche l’ennesimo attacco di Mannari a Londra e questa volta nel quartiere commerciale di Diagon Alley.
Era una giornata piovosa come tante a Londra, ma la via principale del quartiere magico era affollata da streghe e maghi in cerca dell’acquisto migliore e più conveniente, visti i saldi già iniziati da qualche giorno. Da quanto riportato dal Wizarding Post, l’attacco sarebbe avvenuto all’interno della Farmacia di Diagon Alley da parte di due giovani mannari, non più di venti anni a testa. Voci alquanto discordanti si sono sparse in tutto il mondo magico sull’identità della vittima. La Gazzetta del Profeta fa il nome dello stesso farmacista di Diagon Alley, ora ricoverato al San Mungo in gravissime condizioni di salute. Sempre secondo la suddetta testata, il vero obiettivo di quella che è stata definita come l’ennesima “azione punitiva” da parte dalla setta magica di Greyback era proprio Cyrus Keynes, il pozionista famoso per aver scoperto un ingrediente sostitutivo al corno di Unicorno e ora proprietario della Farmacia magica. Eppure, per una volta, il Ministero sembra aver fatto il proprio dovere. Infatti, la tragedia è stata scampata grazie al repentino intervento di due membri della Lega per la Difesa vs le Arti Oscure, i cui nomi non sono stati divulgati dalla Lega stessa per non interferire con i piani. Ovviamente il Profeta ha sottolineato soprattutto questa parte della vicenda, tessendo le lodi del Ministero e del Ministro della Magia, Malachia McFlurry, per essere riuscito a reagire a tutta la vicenda, iniziata con gli attacchi (ancora in attesa di un colpevole) a Notturn Alley nel Settembre scorso e culminati il mese successivo con gli attacchi mannari in tre diversi quartieri della capitale inglese dove, tra i numerosi feriti, ha perso la vita un ragazzino di sette anni, morto dopo pochi giorni di degenza al San Mungo.
Secondo la testimonianza di un commerciante di calderoni e paioli di Diagon Alley, “Nessuno si era accorto della presenza di quelle bestiacce! Portavano un cappuccio sulla testa, o qualcosa del genere. Si sono infilati tra la gente senza che nessuno potesse notarli. E poi c’erano veramente tanti maghi in strada!”. Una giovane strega presente in Farmacia al momento dell’attacco, ha riferito al Wizarding Post del repentino arrivo dei già nominati due membri della Lega per la Difesa vs le Arti Oscure e del loro duello coraggioso contro i Mannari, entrambi armati di bacchetta. La signorina Amanda Clayton ha affermato: “Non ricordo con precisione cosa sia successo dopo che il povero Cyrus è stato attaccato, ma ricordo solo di aver visto due maghi materializzarsi all’interno del negozio e poi vari Schiantesimi e Maledizioni scagliate.” Le smaterializzazioni, gli incanti e il conseguente tafferuglio che ne è conseguito, hanno portato il caos per almeno una buona mezz’ora nel quartiere magico. E’ vero, pure, che questo non è certo il primo attacco che subiscono Diagon Alley e la vicina Notturn Alley, ma è il primo sferrato in pieno giorno e all’interno di un comunissimo negozio, frequentato da maghi e streghe di ogni età e razza. Nonostante il, dopotutto, lieto fine della vicenda (solo Cyrus Keynes, ricordiamolo, è stato ricoverato al San Mungo) il malumore dei commercianti del quartiere non si è certo sopito dopo la dichiarazione del portavoce della Lega, pubblicata sul Profeta della Sera: “[…] I nostri uomini sono già sulle tracce dei Mannari che questa mattina hanno attaccato, senza alcun motivo apparente, un onesto commerciante di Diagon Alley. Non mi sorprenderei di trovarli già in tarda serata dietro le sbarre di Azkaban.

Inoltre, la vicenda si è arricchita di un ulteriore mistero, alimentato da un trafiletto pubblicato su Il Cavillo all’indomani dell’attacco. Il giornale riporta, infatti, la presenza di Travis Malcom Tearson, batterista dell’osannato gruppo rock, I Vampiri della Transilvania, a Diagon Alley al momento dell’attacco. Centinaia di gufi hanno raggiunto in poco tempo il fan club dei Vampiri della Transilvania, spediti dalle allarmate fan del gruppo rock in evidente apprensione per le sorti del proprio beniamino. Persino Streghetta 2000, per la prima volta da quando è stato dato alle stampe, ha dedicato un articolo a un fatto di cronaca, soffermandosi sul coinvolgimento del musicista rock che, ricordiamo, non è un vero Vampiro, a discapito delle voci che circolano nell’ambiente musicale e mediatico. Tuttavia, la storia si è rivelata essere un’intera bolidata, l’ennesima de Il Cavillo e di Streghetta 2000. Tanto che I Vampiri della Transilvania stessi si sono preoccupati di inviare una fotografia autografata dal gruppo a tutte le ammiratrici iscritte al Fan Club ufficiale. La foto ritrae la band intenta a suonare in un enorme salone con la didascalia “Siete più dolci di un leccalecca al sangue se vi preoccupate in questo modo per noi. Non meritiamo delle fan così”, che ha fatto impazzire (questa volta di gioia) le loro ammiratrici di mezzo mondo magico.
Non ci resta che ringraziare la Lega per la Difesa vs le Arti Oscure ed esortarla a continuare a fare il proprio dovere. E consigliare invece al Ministero della Magia di tessere meno le lodi di loro stessi e preoccuparsi più di ciò che bolle nel paiolo.

 
Julie Davidson

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By Stephen Medicine | - 11:21 am - Posted in Gennaio 2064

Cronaca di un attacco

sede incantatori Partendo dal presupposto che neppure le testate giornalistiche "serie" hanno trovato un granché su quest’argomento, mi appresto a raccontarvelo.
La Gazzetta del Profeta, che nonostante tutto è il miglior giornale che il mondo magico abbia, ha informato la comunità che dei maghi vestiti di rosso, la sera del 31 Gennaio scorso, hanno raggiunto la sede degli Incantatori di Cork e hanno cercato di rapirne il capo, Sagittis Corwin.
Tutto il resto degli articoli scritti sull’argomento, e ne sono stati scritti parecchi, non aggiunge niente a questi pochi fatti, essendo solamente una massa di ipotesi e teorie più o meno campate per aria. Gli Incantatori, infatti, come tutti sanno, sono un gruppo costituito da maghi che sanno tenere la bocca chiusa e questa volta non è stato diverso. Però, ognuno di noi ha un luogo in cui la bocca la apre fin troppo: casa sua.
Io, da brava giornalista puffolosa, sono andata a fare qualche discreta domandina ai figli di alcuni dei membri degli Incantatori di Cork che frequentano Hogwarts. Non vi stupirà sapere che ora la so più lunga dei giornalisti che lavorano per la Gazzetta, che trascurano di rivolgersi alle giovani menti… menti?… forse ora esagero, diciamo che trascurano di chiedere ai ragazzini. Grosso errore, visto quanto parlano volentieri. Naturalmente alcune storie che mi sono state raccontate sono vere quanto le promesse d’amore eterno di McAnis, però altre hanno troppi particolari comuni per non ispirare fiducia.
Quattro maghi e due streghe, tutti incappucciati, con indosso un mantello scarlatto e divisi in due gruppi da tre, che si tenevano ben compatti, spalla contro spalla, in modo da non poter esser presi di sorpresa, hanno attaccato la sede dell’associazione. Materializzandovisi nell’orario di maggior afflusso dei membri, le dieci della sera, ora in cui si dice sia certo trovare Corwin sul posto. Qui nascono le prime perplessità, perché, come mi dicono le mie fonti, la sede dell’associazione irlandese è ben protetta e nessuno, se non i membri, può Materializzarsi al suo interno. Vi renderete conto che, in un periodo in cui la diffidenza regna sovrana, è più facile sospettare di chi ci sta intorno piuttosto che attribuire la colpa di un fatto simile alla possibilità che le protezioni possano essere state eluse, se non infrante. E questo, a mio avviso, aggiunge danno al danno.
Dieci membri dell’associazione si sono così trovati in pericolo di vita. È noto come gli Incantatori di Cork siano maggiormente dediti alle speculazioni filosofiche sulla magia che ai suoi usi, ed è altrettanto nota la loro predilezione per il dialogo. Anche questa volta, nonostante si siano ritrovati costretti a difendersi, non hanno abbandonato l’idea di raggiungere la pace con la parola. In risposta hanno avuto Fatture, Maledizioni senza Perdono e risate folli. Obbligati, però, ad usare la magia per combattere, questi maghi si sono dimostrati più che all’altezza della loro fama. Nonostante alcuni abbiano dovuto vedersela con dolori reumatici non indifferenti per sollevare la bacchetta, vista l’età.
Il vantaggio numerico si è rivelato determinante per le sorti dell’attacco. Naturalmente ci sono stati danni e feriti da entrambe le parti. Tra le fila degli attaccanti, due Schiantati e una menomazione fisica non meglio definita: c’è chi mi ha parlato della perdita di tre dita della mano destra e chi dell’intera mano, ma quel che è sicuro è che, sul momento, per il mago in questione è stato difficile reggere la bacchetta. Tra quelle dei difensori, invece, c’è stato un solo mago Schiantato, il che è dovuto alla scelta degli incantesimi da parte degli adepti dell’Ordine del Sigillo di Fuoco. Penso di non sbagliare definendoli in questa maniera: anche se nessuno si è azzardato a pronunciare questo nome, tutti sanno che si tratta di loro. Alcuni non vogliono abbandonare del tutto l’idea che l’attacco possa essere stato organizzato dal gruppo che si dà per rivale degli Incantatori, la Confraternita del Giglio Nero, ma trovano pochissimo consenso.  Sono state castate Maledizioni senza Perdono in maniera folle, senza il minimo riserbo, mirando a prendere possesso degli avversari, torturarli e ucciderli. Hanno avuto successo nei primi due intenti, anche se nessuno ha saputo darmi informazioni esaurienti al riguardo, ma per fortuna tutti convengono che non ci sono stati morti.
Le sorti della battaglia sono state decise quando Corwin è riuscito ad incatenare uno dei due gruppi, che si è Smaterializzato prima che il capo riuscisse a scagliare sui membri un Incantesimo Antismaterializzante. L’altro trio, trovatosi in uno schiacciante svantaggio numerico, ha seguito il primo dopo poco.
Le considerazioni da fare sono poche. Come sempre succede quando avviene un fatto simile, ci troviamo ad aver paura, per noi e per le nostre famiglie. Mi dicono che Corwin abbia raddoppiato le difese intorno a se stesso, che già erano ottime, tali infatti da costringere il Sigillo ad attaccare in un momento in cui le possibilità di vittoria erano ristrette. Ma non tutti nel mondo magico hanno queste possibilità, pochi hanno le capacità del capo degli Incantatori di Cork. Paura quindi, almeno per quelli di noi che si rendono conto della situazione. Molti si chiederanno il perché di un simile attacco. Questo è e rimane un dubbio; molti hanno fatto delle ipotesi, con alcune sono d’accordo anche io, ma quello che voglio darvi sono i fatti: le teorie lasciano il tempo che trovano.
Il punto cruciale è però uno e uno solo. Cosa stanno facendo gli Auror? Dormono. A cosa pensa il Ministero? Sicuramente non alla protezione della comunità, visti gli eventi che ci travolgono e il fatto che nessun colpevole finisce ad Azkaban. Mi chiedo se non sia il caso di assumere qualcuno di questi per garantirci un po’ di sicurezza, dato che sono così in gamba da sfuggire di continuo alle forze dell’ordine magico.

 

Sunny Sputinc 

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By vocestudenti | - 11:08 am - Posted in Gennaio 2064

Squilibrato lancia le tre maledizioni nel negozio di dolci

Anche Mielandia ormai non è più un posto sicuro. Dopo gli innumerevoli attacchi nella piccola comunità di Hogsmeade, la paura si diffonde tra i commercianti e gli abitanti, e la cosa è comprensibile. Sembra infatti che un folle omicida, il cui nome è sconosciuto a tutti, abbia preso di mira la piccola comunità magica, seminando terrore e feriti per le stradine del paese. Non per ultimo è l’attacco di questo folle individuo ai danni del famoso negozio di dolci, Mielandia. Proprio sabato scorso, durante il nostro fine settimana a Hogsmeade, il folle uomo ha attaccato un gruppo di studenti all’interno di Mielandia, creando caos e scompiglio, oltre che a dolore e grande paura. Nessuno conosce la sua identità, nessuno lo ha mai visto in volto, ma quest’uomo chi è? Perché si diverte a lanciare maledizioni senza perdono contro il primo essere vivente che si ritrova a portata di bacchetta?

 
Gli interrogativi su questi ultimi avvenimenti sono molti, la gente ha paura, e sempre di più si rintana nelle proprie case. Se nemmeno Mielandia, il regno della dolcezza, è stato risparmiato da questo losco individuo, lo sarà qualcun altro?
L’attacco del figuro ai danni del negozio di dolci è avvenuto, come dicevo, sabato 12 gennaio, quando ormai l’oscurità avvolgeva le stradine innevate del paesino.
Nulla sembrava presagire una tale furia, quando Virginia Williams ed io ci siamo incontrate a Mielandia per fare i soliti acquisti prima del rientro a scuola. Stavamo chiacchierando tranquillamente con il signor Bryan McHoney, il proprietario del negozio di dolci, quando questo incappucciato folle è rovinato nel negozio con la bacchetta sfoderata, lanciando un Crucio alla sottoscritta. Non è bastata la nostra prontezza di riflessi per fermarlo prima che potesse colpirmi, ringrazio Virginia per la sua veloce reazione e il signor McHoney, altrimenti non sarei qui a raccontarvi i fatti di quel giorno.
Però il malato gesto del folle non si è fermato qui. Non contento di aver colpito me e di aver seminato il panico nel negozio, l’ignoto figuro ha provato a maledire con un Imperio la mia compagna di casata, che è stata fortunata quanto la sottoscritta, visto che la maledizione si è ritorta contro lo stesso folle. A questo punto i fatti si sono susseguiti in un batter di ciglia. Mentre il signor McHoney teneva sotto la minaccia della propria bacchetta il folle agonizzante a terra, Virginia Williams è riuscita a trascinarmi fuori dal negozio, giusto in tempo per non essere colpite dalla terza e la più pericolosa delle tre maledizioni senza perdono. Lo squilibrato (perché solo di questo si può trattare), nel suo delirio e agonia, è riuscito a castare l’anatema che uccide, fortunatamente per tutti, senza colpire nessuno; prima di smaterializzarsi e scomparire alla vista.
Ma quello che ora tutti si chiedono è: perché un uomo così pericoloso è libero di girare per le strade di Hogsmeade e aggredire studenti e cittadini? Perché gli organi preposti alla sicurezza del mondo magico non sono intervenuti tempestivamente? Le autorità sanno che c’è a piede libero uno squilibrato dalla bacchetta facile, e se sì, ne conoscono l’identità?
Insomma, cari studenti, in questo periodo dove il mondo magico è sotto una grave minaccia, e dove nemmeno girare per Hogsmeade è più sicuro, posso solo augurarvi di non incontrare mai questo folle e di poter tranquillamente passeggiare per le strade del paesino, senza dovervi guardare alle spalle e tenere la bacchetta sfoderata, pronta per difendervi. Perché certe cose bisognerebbe solo studiarle, non viverle sulla propria pelle. 

Hevia McMuss

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By vocestudenti | gennaio 12, 2008 - 8:01 pm - Posted in Gennaio 2064

So che probabilmente quest’articolo verrà totalmente ignorato da coloro che del quidditch se ne fregano, ma vale comunque la pena di scrivere qualche riga a proposito.
Ammettiamolo, queste prime partite sono state ampiamente al di sotto delle nostre capacità; in poche parole: più delusioni che sorprese.

SerpeverdeTassorosso 0-160

Serpeverde ha finalmente scoperto che ci si può allenare tra una partita e l’altra (questa è la prima sorpresa), ma non è comunque servito a nulla contro una Tassorosso spenta e deludente, alla quale è bastato il minimo indispensabile per superare i verdeargento con un perentorio 160-0, e non immagino quanto sarebbe potuta finire se i Tassi avessero giocato al loro meglio.
Al fischio d’inizio la Glorbander brucia la Adams, anticipandola e spedendo la pluffa verso la Lovejoy che però, infastidita da due bolidi, non riesce a raggiungere in tempo la sfera scarlatta  che finisce nelle mani fatate della Peterson, la quale si volta verso gli anelli e batte la Wolf (ndr Amber, sua compagna di squadra) con un preciso tiro nell’anello a destra, realizzando così uno splendido autogol. Sì, avete capito bene: autogol! L’unica rete della serata è stata segnata nella porta sbagliata e ancora in molti si chiedono quale sia stata la causa che ha spinto la Peterson a compiere quel disperato gesto, probabilmente è stata vittima di un potente incantesimo di confusione (Lewis ha persino azzardato una scommessa, quotando 5 a 1 la "polvere di bulbadox nei guanti" e non so perchè sia così sicuro.).
E dopo questa maldestra azione il gioco si è interrotto bruscamente, con Serpeverde che ha preferito portare palla per evitare che Tassorosso potesse ancora infierire sulla già disastrosa differenza reti dei verdeargento, ed è qui che il pubblico, annoiato a morte, ha preferito spostare la visione della "partita" sui battitori e i cercatori.
Così, mentre la Haliwell cerca indisturbata il boccino, Connelly e Jarvis fanno dannare i battitori Serpeverde che agitano disperatamente le mazze alla ricerca del contatto col bolide, cosa avvenuta molto raramente. Inoltre il vice-capitano (e bisogna essere veramente disperati per dargli un ruolo simile) Lexis, nel tentativo di strafare, è riuscito a tramortire una povera falena che stava assistendo alla partita in un posto non proprio autorizzato, (adesso capite il divieto di avvicinarvi troppo coi sedili) anche se ce ne vuole per confondere una farfalla con un bolide (qualcosa mi dice che non è stata solo la Peterson ad essere stata colpita da un Confudus durante la partita).
Infine, quando il boccino compare proprio sotto il deretano di Connelly, la Haliwell intraprende un bel duello con la Dark che però, dopo aver passato la partita ad evitare i bolidi che quegli incapaci dei compagni non respingevano, ha qualcosa in meno rispetto all’avversaria, che agguanta la sfera dorata proprio sotto la torre di Tassorosso. 

Serpeverde: Am. Wolf 5; S. Peterson 4, A. Adams 4.5, M. McGregor 6; M. Lexis 4.5, S. Medicine 5,5; E. Dark 6.5;
Tassorosso: I. Le Roy 6; E. Glorbander 5.5, A. Lovejoy 5, (J. Olsen 5.5), F. Sendfort 6; R. Connelly 8, N. Jarvis 7.5; H. Haliwell 7,5;
Marcatori: Peterson (autorete) [T]

CorvoneroGrifondoro 160-20

Si può dire invece che questa partita sia andata leggermente meglio, ma la sportività è andata a farsi benedire anche questa volta (non che io ci tenga molto).
E così, dopo i millemila predicozzi che mi avete fatto l’anno scorso dopo il tentativo di ammazzare Clover, mi sono ritrovato ad assistere alla medesima cosa, peraltro non riuscita, da ben due giocatori della stessa squadra.
Il duello iniziale tra i capitani O’Neil e Folks viene vinto ovviamente dalla Corvonero, che spedisce la pluffa verso la Trott che lancia su Roines. Nonostante la ghiotta opportunità per il mezzomannaro, Darsel sventa l’attacco respingendo la pluffa verso centrocampo, dove si ripete il duello O’Neil – Folks, stavolta col risultato opposto: la pluffa schizza verso la Williams che sola di fronte alla Austen non sbaglia. 10-0 per Grifondoro. Ma bastano due passaggi per pareggiare: Roines consegna la pluffa alla O’Neil che avanza e spara una bordata tremenda dai venti metri che buca il portierino Harvarest senza troppi patemi. Nel frattempo si assiste alla pessima prestazione della Norvall che, probabilmente disturbata dalle urla di Clover, si fa colpire da ben due bolidi di Hargreaves, eccezionale come al solito. E così, mentre Darsel falliva miseramente il rigore facendoselo parare dalla grandiosa Austen, il boccino compariva alle spalle di Hargreaves, ma sul rinvio del portiere la Folks riesce ad anticipare la O’Neil, segnando il secondo gol per i Grifondoro, giusto in tempo per assistere al duello tra le cercatrici. Inutile dirlo, la molto più fresca James (in tutti i sensi) ha anticipato la Norvall di parecchi metri, pur dovendo schivare i siluri umani Williams e Typhoon, catturando così il boccino e consegnando di fatto la vittoria nelle mani dei Corvonero, che ora si dividono la testa della classifica coi Tassorosso.

Corvonero: E. Austen 7.5; R. O’ Neil 6.5, F. Roines 5.5, T. Trott 6,5; D. Hargreaves 8, J. Rome 6.5; K. James 7.5;
Grifondoro: M. Harvarest 5; K. Folks 6.5, G. Darsel 6, V. Williams 5; M. Typhoon 4, A. Dalis 7; A. Norvall 4.5;
Marcatori: O’ Neil [C] Folks, Williams [G]

Classifica

Squadra

V

N

P

Gf

Gs

Dr

Pt

Tassorosso

1

0

0

1

0

1

160

Corvonero

1

0

0

1

2

-1

160

Grifondoro

0

0

1

2

1

1

20

Serpeverde

0

0

1

0

1

-1

0

Classifica Capocannonieri
K. Folks (Grifondoro)  1
R. O’ Neil (Corvonero)  1
V. Williams (Grifondoro)  1

Nigel Jarvis

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By vocestudenti | - 2:54 pm - Posted in Gennaio 2064

Una vita passata ad addolcire la vita degli altri

Forse non tutti sanno che Bryan McHoney festeggerà il 14 febbraio cinquant’anni di onorata carriera nel negozio più famoso di Hogsmeade, Mielandia.
Il simpatico proprietario del negozio di dolci ha acconsentito a rispondere a qualche mia domanda per questo articolo, facendomi visita presso i cancelli della scuola, dopo aver ricevuto un permesso speciale dalla nostra gentilissima Vicepreside Loreen Wallace. Devo ammettere che con molta disponibilità e gentilezza, McHoney ha risposto a tutte le mie domande, lasciandosi andare anche a vecchi ricordi e piccoli aneddoti legati al suo lavoro nella bottega. Ma bando alle ciance. Miei cari lettori, eccovi raccontati in questo articolo cinquant’anni di dolcezza.

Bryan McHoney

Bryan McHoney – proprietario di Mielandia

Hevia: «Vorrei ringraziarla ancora per la disponibilità a raggiungermi al castello per questa intervista. Come ben saprà non ci è permesso uscire dal castello in date diverse dalle gite organizzate dalla scuola. 
McHoney: «Oh ma si figuri, signorina McMuss. Anzi sono io a doverla ringraziare per questo onore! Sa, in quasi cinquanta anni di attività non sono mai stato intervistato per il lavoro che faccio»
 
Hevia: «Facendo una ricerca in biblioteca ho scoperto che Mielandia è uno dei più vecchi negozi di Hogsmeade, e se non sbaglio lei proprio quest’anno compirà cinquant’anni di lavoro in quel delizioso negozio»
McHoney: «Mielandia? Si, è uno dei cinque negozi più antichi di Hogsmeade e da molte generazioni appartiene alla mia famiglia. Se non sbaglio dovrebbe essere la… quinta o giù di lì. Il prossimo mese farò cinquant’anni di servizio in quel negozio» Mi conferma il simpatico proprietario del negozio.

Hevia: «Quindi la sua famiglia ha lavorato per generazioni a Mielandia, è ammirevole con quanta cura e passione vi siate sempre occupati del negozio! Ma iniziamo subito con qualche domanda, non vorrei farle perdere tempo prezioso e sopratutto freddo. Il 14 febbraio saranno per lei cinquanta anni di lavoro a Mielandia, saprebbe dirmi in poche parole, cosa sono stati per Lei questi cinquant’anni in quel negozio?»
McHoney:  «Oh, la ringrazio. I McHoney sono sempre stati molto attaccati al negozio, visto che all’inizio non riscuoteva così tanto successo. Poi con il sudore della fronte e con la grande inventiva di alcuni miei predecessori, le cose migliorarono e Mielandia diventò una fonte di guadagno enorme. I miei cinquant’anni a Mielandia? Beh… Io sono praticamente cresciuto lì e adesso passo quasi tutta la giornata dietro il bancone o in laboratorio. Mielandia inoltre mi ha permesso di conoscere molta gente e sono anche molto amato per il lavoro che faccio»
 
Hevia:  «Beh, chi non ama una persona che permette di rendere la vita più dolce? Dev’essere proprio un bel lavoro il suo, sempre a contatto con le persone e coi bambini; insomma nel suo negozio si respira così tanta dolcezza che è impossibile non uscirne felici e sorridenti. E mi dica, Signor McHoney, lei ha frequentato la nostra scuola, prima di dedicarsi al negozio di famiglia? E se così fosse, in quale casata l’ha smistata il famoso cappello parlante?»
McHoney:  «Dal mio negozio non si può uscire tristi, perchè lo considererei come un fallimento personale. I dolci servono per sollevare il morale della gente e non solo per soddisfare gli stomaci affamati» piccola pausa da parte dell’anziano proprietario, prima di tornare ai vecchi ricordi e rispondere «Se ho frequentato Hogwarts? Ma certo che sì! Sa, da piccolo ero molto impulsivo e non mi piegavo facilmente alle regole. E perciò indovini in che casata venni assegnato… Grifondoro, ovviamente. Ma vede oramai quel lato "testa calda" che ero un tempo è svanito, lasciando posto alla saggezza consona ai vecchi»
 
Hevia: «Oh, ma è fantastico. Anche lei smistato a Grifondoro, quando lo saprà Alcy salterà dalla gioia» Sì lo ammetto, mi sono fatta prendere dall’entusiasmo, ma da brava giornalista della Voce sono tornata subito con la testa al mio dovere «Quindi le materie che ha imparato qui a Hogwarts le sono servite per la sua «carriera» nel settore dei dolci? A proposito, me la fa una confessione? Andava bene a scuola oppure preferiva anche lei, come molti studenti di oggi, il Quidditch alle lezioni?»
McHoney: «Alcy? E’ una sua amica?» Mi chiede, curioso della mia uscita entusiasta, prima di rispondermi «A dir la verità non mi sono servite moltissimo le materie di Hogwarts, o meglio, almeno non tutte. Ad esempio Erbologia e Pozioni mi sono servite di più di materie come Divinazione e Astronomia, comprende? Ohohoh, ma gliel’ho detto poco fa. Ero una testa calda, andavo bene in Difesa contro le arti oscure e in Pozioni ero uno dei più bravi, se non il più bravo. Ma il Quidditch è sempre stato una delle mie passioni più grandi o almeno più grande dello studio, ovvio.»
 
Hevia: «Sì Alcy, è la mia compagna di scuola, una sua cliente fissa da quando frequentiamo il primo anno, e da quando siamo al terzo non ha mai rinunciato ad un fine settimana ad Hogsmeade pur di venire nel suo negozio a fare rifornimenti di dolcetti» Ho ovviamente risposto cortesemente al proprietario di Mielandia, che alle mie parole si è ricordato subito della nostra cara compagna di scuola. «Mi ha detto che fin da giovane ha lavorato nel negozio di famiglia, immagino che durante la scuola aiutasse i suoi genitori nel periodo estivo, prima di prendersi lei l’onere di gestire il negozio. Ma non pensa che dopo cinquant’anni di lavoro sia arrivato il momento di ritirarsi a vita privata? E visto che mi ha confessato che il negozio è della sua famiglia da generazioni, sa già chi gestirà Mielandia una volta che lei deciderà di andare in pensione?»
McHoney: «Oh, quindi questa sua amica è una grande appassionata di dolci… Le dica di farmi visita la prossima volta, magari le faccio fare un salto nel laboratorio! E già che c’è, perchè non viene pure lei per una tazza di tè o meglio una tazza di cioccolata con panna?» Cari studenti, come potete ben vedere, questo amabile signore, oltre che gentile è anche molto disponibile e generoso. Dall’inizio alla fine dell’intervista non ha mai detto nulla di sgarbato, ed è stato premuroso nei miei confronti come nessun altro.  Ma torniamo alle sue risposte, alle mie domande. «Sì, immagina bene, signorina McMuss. Nel periodo estivo vivevo quasi nel retrobottega e portavo su in negozio i prodotti che cominciavano a scarseggiare nelle urne. Vita privata? A dir il vero vorrei continuare ad occuparmi del negozio, almeno finché questo corpo avvizzito me lo permetterà. Poi il negozio passerà a mia figlia, Astrea»
 
Hevia: «Oh, non può immaginarsi quanto renderà felice Alcyone con il suo invito a visitare il retrobottega, sono sicura che, al prossimo fine settimana a Hogsmeade, la prima tappa sarà Mielandia. E io accompagnerò volentieri Alcy al suo negozio per la suo deliziosa cioccolata calda. Sarò lieta di accettare il suo cordiale invito. Le faccio un’ultima domanda, poi la lascio tornare al caldo del suo negozio» Ovviamente miei cari lettori, costringere una persona così gentile a rispondere alle mie domande al freddo non è stato proprio il massimo, e quindi sentendomi in colpa nei suoi confronti ho deciso di concludere l’intervista, anche se sono sicura che il gentilissimo Signor McHoney avrebbe avuto ancora molte cose da raccontarci. «In cinquant’anni di attività ne avrà viste di tutti i colori, potrebbe raccontarmi un episodio particolare, magari divertente, che è successo nel suo negozio?»
McHoney: «Ed io sarò felicissimo di ospitarvi quando verrà quel momento nel mio negozio.» Il proprietario di Mielandia si concede quindi una piccola pausa per riflettere, prima di darmi la sua risposta. «Un episodio divertente o comunque strano? Beh, intanto quotidianamente c’è la mia puffola pigmea che si crede un cane da guardia e fa un verso simile ad un ringhio. Zeir è il suo nome, ma è tanto adorabile… Beh, durante uno dei miei esperimenti ho provato una nuova ricetta per le MouMollelingua, ma purtroppo al posto di fare afflosciare la lingua, mi hanno fatto cambiare tono di voce, rendendola alquanto stridula.»

Hevia: «Non so proprio come ringraziarla per la gentilezza signor McHoney. E grazie ancora per il pensiero, sono sicura che le mie compagne di dormitorio saranno felici di condividerlo con me» Ah, giusto miei cari lettori, cosa che non ho citato prima è stato il bellissimo regalo con cui questo simpatico signore mi ha omaggiato. Un cestone pieno di tutte le dolcissime e buonissime cose di Mielandia, talmente pieno da poterci sfamare venti studenti in crisi da dolci.

Comunque, dopo i vari ringraziamenti e saluti, io sono tornata alla mia sala comune, e il gentilissimo Signor McHoney al suo bel negozio. Ma prima di salutarci, mi ha concesso un piccolo regalo anche per tutti voi.
Ai fedeli lettori della Voce degli Studenti, il signor McHoney, per i suoi cinquant’anni di attività, ha deciso di regalare un buono sconto del 15% per chiunque si presenti al suo negozio fino a giugno con il cupoun che trovate allegato a questo articolo.
E ora non mi resta che augurarvi una vita ricca di dolcezza, zuccherata dai prodotti più buoni e più dolci, creati con amore e dedizione da un uomo speciale come il signor McHoney.

Hevia McMuss

 
 Il Cupoun è stato trattato magicamente dallo stesso McHoney affinchè non sia imitabile, duplicabile o copiato magicamente. 

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By vocestudenti | gennaio 11, 2008 - 10:34 pm - Posted in Gennaio 2064

Inizialmente non volevo dire niente. Pensavo: perché dare a quelli dell’Eco un motivo in più per dire che dipendiamo da loro? Ma poi mi sono detta che non era giusto lasciare la questione in sospeso, e che se il caro direttore dell’Eco è stato tanto meschino da approfittarsi del suo editoriale per vendicarsi di una questione privata… Be’, vale la pena lasciar parlare i signori “giornalisti”. Di cosa sto parlando? Penso che tutti coloro che hanno letto l’Eco del Gufo (no, mi spiace, io non lo leggo. Ho solo dato un’occhiata all’editoriale quando me ne hanno parlato) mi abbiano già capita al volo, ma spiegherò tutto per quei nostri lettori che considerano l’Eco solo fodere per gabbie. Nel loro ultimo numero Francis Roines, direttore dell’Eco, ha, come al solito, pubblicato il suo editoriale. Stavolta, però, si è letteralmente scagliato contro la giovane Prefetta Serpeverde, accusandola di abuso di potere, ed estendendo l’accusa a tutta la prefettura attualmente in carica. Oltre a questo, il Corvonero ha anche affermato di aver beccato la giovane McGregor fuori dal dormitorio oltre il coprifuoco. Ora, per quanto io possa essere calma e tranquilla, quando ho letto questa affermazione non ho potuto fare a meno di esclamare un “COSA? Questo è matto!”. Perché non ci sono dubbi, deve essere matto. Come può uno studente che va in giro oltre il coprifuoco dire di aver beccato in giro un Prefetto e accusarlo per questo? Dato che Bernard vonMitternacht non regala caramelle e che Tullius Strawberry non è l’inventore di una portentosa cura dimagrante, non siamo in un mondo parallelo. Ma forse il morso che ha ricevuto gli ha danneggiato il cervello, povero Roines. In ogni caso, la cosa più giusta da fare era lasciar replicare Marlene, ed è ciò che ho fatto.

MarleneK. : Ciao… Marlene, giusto? Grazie per esserti presentata. E’ già un punto a tuo favore in questa faccenda. Lo sai, vero?

M.:  Davvero?

 K. :  Ma certo. Chi ha la scopa bruciata non si presenta quando viene chiamato a rendere conto.

M. : Non avevo fatto questa valutazione, mi sembrava solo corretto replicare a Ronies. Lui ha detto la sua, mi pareva opportuno controbattere.

 K. : Si, anche questo è giusto. Comunque, iniziamo. Visto che Roines ha dato la "sua" versione dei fatti, racconta la tua faccia della medaglia. Cosa è successo quella sera?

M. : Semplice, stavo facendo la ronda, cosa che, ci tengo a precisare, autorizza me e gli altri Prefetti a star fuori oltre il coprifuoco. A causa di uno scherzo di Pix, Salazar maledica quel poltergeist, io, Ronies ed altre due studentesse siamo stati trattenuti nel luogo molto dopo il coprifuoco. Il problema di fondo sta nella loro presenza in biblioteca all’infuori dell’orario di chiusura, cosa che, tutti i docenti e la stessa bibliotecaria possono confermare, è vietata. Apprezzo la buona volontà di Francis di voler controllare la situazione, avendo trovato il cancello aperto, ma, ci tengo a precisare, è per questo che nel castello ci siamo Io, Stephen, Hevia, Heathcliff, Charlotte, Eugene, Phoebe e William. Ci tengo a riperterlo, Keyra, a titolo informativo, ovviamente.

 K. : Ovviamente ti credo. Lui ha affermato di averti beccata in giro dopo il coprifuoco. Questa affermazione non porta anche te a dubitare della sua sanità mentale?

M. : Onestamente, Keyra, dubito della sua sanità mentale da quando ho letto il suo nome come editore dell’Eco del Gufo. Considero questa come una conferma.

 K. : Cosa pensi del suo attacco, non solo contro di te, ma contro tutto il corpo Prefetti?

M. : Credo che gli dispiaccia il fatto, e non solo a lui, credimi, di non poter far più come preferisce. Verso di me, una giustificazione del tipo "controllavo il corridoio" alle due la notte non significa niente. D’altro canto, voglio permettermi una sola cosa: la scelta di Roines di parlare per mezzo del giornale la vedo una codardia. Avrebbe potuto benissimo parlare con me e gli altri Prefetti. Non nego di aver avuto la sera stessa una discussione con lui. Ah, approfitto per ricordarglielo: il mio capo casa non è Bernard Von Mitternacht, ma quello che lui definisce un caro amico: Nathan Powell.

K.: Nessuno con un po’ di cervello darebbe quella carica al vonMitt… Coff, dicevamo? Ah, sì. Lui sostiene di essere amico del professor Powell? Lo trovo assolutamente incredibile. Be’, mi sembra che la questione sia chiara: Roines pensava di farla franca ingigantendo la cosa. Hai qualcosa da aggiungere?

M. : Sì, una cosa. Attendo Francis Ronies per scontare la sua punizione. Come ha potuto notare, adesso il professor Von Mitternacht è tornato e, com’è giusto che sia, le serre meritano di essere lucidate a dovere.

Adesso, cari lettori, avete letto anche la versione della Prefetta, sta a voi decidere a chi credere. A chi credo io è più che evidente. Anzi, ne approfitto per aggiungere una nota a favore della Prefetta: il parere della nostra infermiera Golfenix Moonshine. La signorina, infatti, mi ha rilasciato una dichiarazione sugli avvenimenti. Lei crede nell’innocenza della Serpeverde, anzi crede che quello del Corvonero (cioè lo scrivere tutto sul giornale) sia solo parte di un piano che come mira finale ha il licenziamento dalla carica di Prefetto della quartina. Ma… E se avesse ambizioni ancora più grandi? Se stesse cercando un modo per far cambiare tutti i prefetti, in modo da far eleggere i suoi amici? Difficile saperlo, in fondo il ragazzo è pur sempre un Corvonero, quindi, per definizione, un secchione con manie di grandezza. Io ho detto la mia, ora sta a voi.

Keyra Folks

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By Alfred_Lewis | gennaio 9, 2008 - 6:43 pm - Posted in Gennaio 2064

  Premi e punizioni in Sala Trofei

La stanza dei trofei

Non esistono più gli abiti magici di una volta, i professori di una volta, gli studenti di una volta, le frottole di una volta, le punizioni di una volta. Eh no, queste ci sono. Certo, nessuno ti appende più per i pollici nei Sotterranei, soprattutto perché le urla tengono svegli quelli che ci dormono. Ma adesso no. Adesso ti fanno ricopiare cento pagine da un noioso e cadente libro di Storia della Magia, tanto per fare un esempio a caso, ti spediscono a lavare i bagni insieme al custode, a riordinare gli spogliatoi della squadre di Quidditch, ad aiutare quello zotico di Greenbow a raccogliere le zucche, a lucidare le coppe altrui in Sala Trofei. Ogni riferimento non è assolutamente casuale. La Sala dei Trofei. Sì, proprio il nido d’amore del McAnis il luogo in cui adorano imbucarsi tutte le coppiette del castello, onde evitare di essere disturbate da primini impertinenti immersi in piena tempesta ormonale, o dagli occhi indiscreti del ritratto del caro Welcome e della Dama Grigia Brutta cosa essere eterei come i fantasmi. Purtroppo, pare che il mezzo demone bavoso il nostro caro, e tanto dolce, guardiano Lachian, si diletti a farci lucidare quelle stupide teche di vetro e tutte quelle coppe assurde, per non parlare poi delle annesse targhe. Praticamente è il luogo preferito dai docenti, per far scontare punizioni agli allievi più indisciplinati ed impertinenti. La metà degli studenti della scuola ha fatto almeno un giro di straccio nella Sala Trofei, anche se esistono record notevoli e imbattuti, alcuni dei quali pare potranno restare imbattutti in eterno, ammesso che qualcuno si decida a ripulire le teche chiuse a chiave dagli scheletri degli studenti di cinquant’anni fa. Ora sembra che almeno il corpo Prefetti si sia modernizzato nell’assegnare punizioni varie; volendo colmare le carenze delle pulizie scolastiche, schiaffano (nel senso figurato del termine) la povera Zaffira Cristal a pulire i bagni della Malcontenta. Ma torniamo alla nostra tanto amata Sala Trofei, luogo che custodisce cimeli che dovrebbero attestare l’importanza delle gesta di vecchi studenti di Hogwarts ormai scheletrizzati nelle loro tombe centenarie. Si pensa che le targhe più recenti siano state quelle di Hargreaves e Rosencratz, conferite quando stesero qualche anno fa due Troll in Sala Grande. A dire il vero, ci sono buone probabilità che le targhe siano state date ai due Troll per aver steso Hargreaves e Rosencratz, ma probabilmente agli interessati fa piacere pensare il contrario. Chissà se un giorno daranno a Roines, per la gioia dei Corvonero, una targa ad honorem, grazie alla sua imbecillità suprema, ma questo è un mistero che nemmeno la Tyndale ci potrebbe svelare, purtroppo! Magari Lanford sa dirci se è scritto nelle stelle, visto che non fa altro che ammirarle. Se dessero coppe anche agli studenti che svolgono per bene il loro lavoro di pulizia nel suddetto luogo, la stanza dovrebbe essere sottoposta ad un incantesimo Estensivo Irriconoscibile, ai fini di creare più spazio, che si renderebbe alquanto utile per sistemare tutti i riconoscimenti conferiti. Almeno quelli sarebbero trofei sudati fino in fondo.
L’implacabile parola "Sala Trofei" si associa così spesso all’altrettanto implacabile "Punizione" che ormai basta che Powell apra bocca e punti un dito in una direzione qualsiasi, senza neanche sforzarsi di parlare. Tanto per fare un altro esempio a caso. Si vocifera in giro che sulla Sala Trofei sia stato gettato un sortilegio per cui, non appena lo studente punito ha finito di lucidare tutte le coppe e targhe altrui e se ne è andato, il ciarpame torni a ricoprirsi di uno spesso strato di polvere, in modo da poter dare soddisfazione al successivo studente punito. In realtà gira anche voce che, nel caso in cui lo studente punito sia un Corvonero, nella Sala Trofei appaiano una serie di fogliettini all’interno di ogni singola coppa, contenenti indovinelli senza alcuna soluzione logica. Forse è per questo che molti degli scheletri di cui sopra avevano divise con cravattini blu e bronzo. Naturalmente è più probabile che il tutto sia tutta un’invenzione di Gildy, poiché la scusa "Lì non ci voglio entrare, c’è odore di putrefazione" in genere funziona sempre. Chissà perché, poi, la perdita di un arto da parte di uno studente non viene accettata come scusa per rinviare la punizione.
Punizioni poi, come se riuscissero veramente a far rigare dritto i soggetti che arrecano danni. Basti prendere come esempio Dalis. E’ al quinto anno, non sappiamo con precisione quante volte ripetuto, e avrà ricevuto più punizioni lui che l’intera Casata di Grifondoro negli ultimi anni. Pare che righi diritto solo agli ordini del Capitano della squadra di Quidditch, Keyra Folks in effetti quella ragazza è inquietante Che il caro Antony abbia una cotta per l’attraente Cacciatrice? Altro mistero. Perché poi ritengano che farci lucidare tutta quella roba da ferrovecchio possa farci in un certo qual modo pentire del reato commesso? Tanto si sa che tutta quella polvere non è altro che la forfora dei capelli di Lachian, accuratamente trasfigurata da qualche studente corrotto. Oltretutto, alle volte, il duetto di Poltergeist Pix & Wikky –Distruggiamo-Hogwarts-per-il-bene-comune non avendo altro da fare, passa il tempo a mettere in subbuglio la Sala, e misteriosamente in quelle occasioni le punizioni scattano come le fatture della O’Neil, o l’Orchessa, se non capite di chi si sta parlando. Magari menti superiori come quella di una certa sestina di Corvonero Grifondoro potrebbero illuminarci su questa situazione. E vogliamo accennare alla misteriosa e sinistra aura che avvolge questo luogo macabro? Perché di macabro si tratta, non prendiamoci in giro. Maledetto, secondo alcuni. Insomma, se tu hai mai ricevuto una targa per servigi resi alla scuola e vieni spedito per punizione lì dentro, troverai da ripulire tutte le targhe, coppe, medaglie possibili e immaginabili, tranne la tua. E sarai quindi costretto a ripulire solo i meriti altrui. Macabro, crudele, sadico, ne vogliamo ancora? Cos’è, un modo per far crescere l’umiliazione di chi si ritrova ginocchia a terra a spolverare senza magia?
L’unica cosa che ci spingerebbe a desiderare un coppa lì dentro è sapere quanto eventualmente potrebbe valere. E di conseguenza a quanto eventualmente potremmo rivenderla. In caso non si possa vendere o non valga niente, resta solo un ammasso di ferraglia con un nome scritto sopra.

 Alfred Lewis & Mark Harvarest

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By Alfred_Lewis | gennaio 5, 2008 - 4:57 pm - Posted in Gennaio 2064

Sono certo che sarò mancato a quelli che volevano affatturarmi dopo l’ultimo T in condotta, ma così va la vita. Con tutta probabilità molto di voi avranno appunto notato la mia assenza da scuola per buona parte delle vacanze natalizie. Quindi no, se avete avuto notizia di un Serpeverde che è ruzzolato lungo tutta la scalinata che portava alla Sala d’Ingresso, non ero io. Lontano da scuola mi si è presentato l’orribile dilemma: stare rinchiuso a casa a ripetere Pozioni o andarmene in giro con mia madre al Ministero della Magia ed entrare di straforo nel reparto di Trasfigurazione Sperimentale? La mia coscienza è ancora dilaniata dal peso della terribile decisione. Insomma, è davvero da incoscienti rinunciare a rimestare una poltiglia color vomito per tentare di alzare la media a Pozioni. Certo, se fosse servito a liberarci dello Spaventapasseri, l’avrei anche fatto. E considerando la mia abilità in Pozioni è probabile che sarei anche riuscito ad avvelenarla una volta per tutte. Ma ho pensato di rinunciare al bene del mondo magico per una volta. Ho mollato libri e calderone nel baule e ho optato per il Ministero.
A beneficio di chi non ci arriva da solo (in questa scuola la percentuale sta salendo alle stelle), sono così magnanimo da informarvi che il Reparto di Trasfigurazione Sperimentale si occupa di nuove tecniche di Trasfigurazione e studia in particolar modo gli esperimenti, per così dire, venuti male. Se aveste visto quello che ho visto io, capireste la portata dell’eufemismo. Sono praticamente certo che lì da qualche parte ci siano anche esperimenti umani, ma tutti quelli a cui l’ho chiesto hanno negato. D’altra parte, dicevano, gli esperimenti animali sono già abbastanza inquietanti. Se quelli del Ministero avessero visto quello che vedo io nel dormitorio Serpeverde, avrebbero rielaborato la loro idea di cosa è inquietante. Comunque, ci dobbiamo accontentare degli animali, alcuni dei quali mi hanno ricordato in maniera straordinariamente vivida alcuni componenti del nostro corpo studentesco. Per le corna, soprattutto. Ma anche l’espressione vacua contribuiva ad aumentare la somiglianza. Visto che non frega a nessuno dell’espressione facciale di Connelly, Typhoon, Yankees e compagnia, passiamo a guardare nel dettaglio qualche esempio di Trasfigurazione Estrema. Verso la fine delle vacanze sono riuscito a trascinarmi dietro Lucas per fare delle foto. La sorveglianza era in sciopero. Perfettamente legale, certo.
Gli esemplari venivano indicati con una serie di rune, ma gli impiegati avevano dato loro nomignoli deprimenti per ricordarseli meglio. Avrei preferito riferire le rune, ma la McMarfull è passata a miglior vita prima di potercele insegnare decentemente. O forse è andata in pensione, ora non stiamo a sottilizzare. Questo primo esemplare ha avuto la sfiga marcia di essere battezzato Bob. In caso non sia già evidente, si tratta di un cucciolo di gorilla. Credo che l’intenzione iniziale dell’esperimento fosse quella di trasfigurargli la testa in modo da renderla meno pesante, perché pare che il caro Bob sia nato con una zucca un po’ più grande del normale. Ora la sua testa è decisamente più piccola, nonostante il piccolo dettaglio che sia diventata quella di un cane. A dirla tutta, non è che stia proprio male male. Certo, segue l’istinto di arrampicarsi sugli alberi e poi guaisce perché ha paura, ma probabilmente gli daranno un’aggiustatina. Spero quantomeno che gli levino le ghiandole, perché le macchie della sua bava sul mio maglione non se ne sono ancora venute del tutto.
Non si può dire se sia andata meglio o peggio ad un altro esemplare di cane, che ora si punge ogni volta che tenta di lisciarsi il pelo con la lingua. E se tenta di lisciarsi il pelo in zone che potremmo definire personali, immaginiamo quanto possa far male. Qui a lato vedete una foto dell’esemplare di cui sto parlando, crudelmente ribattezzato Puck. Devo ammettere che da lontano avevo notato soltanto la testa e l’ho scambiato per un Ippogrifo. Ma quando mi sono avvicinato e ho visto che mi arrivava alla cintola, ho dedotto che doveva esserci qualcosa di strano. Ecco, mi sono accorto della metà fuori posto quando si è sollevato sulle zampe per farmi le feste. Il fatto che in questo modo mi abbia quasi cavato un occhio con il becco è un dettaglio. Ebbene, il nostro Puck non ha niente di particolare, a parte un curioso istinto vendicativo, che l’ha portato a beccarmi l’unico punto a cui poteva arrivare da seduto, perché io mi ero distratto un attimo a dare istruzioni a Lucas invece di lanciargli uno stupido bastoncino. E prendersi una beccata lì fa più male che prendersi un Bolide in pieno naso. Ve lo posso assicurare, li ho provati entrambi.
Se a questo punto il vostro cervello non ha già perso concentrazione e si è distratto a pensare alla prossima boiata partita di Quidditch o all’ultima pettinatura di Rafaelle (a proposito, McAnis, tagliati un’altra volta i capelli sul mio letto e giuro che ti faccio diventare una voce bianca in maniera definitiva), forse vi state chiedendo quale verso producano questi animali trasfigurati a metà. Tutto sommato, Bob si esibisce in una specie di borbottio perpetuo ed è finita lì. Ma a Puck sono stati costretti a levare momentaneamente la voce con un Incantesimo Silenziatore. In pratica quello che usiamo con Harvarest in redazione quando non la smette di parlare. L’unica differenza con il Posseduto, Harvarest per l’appunto, è l’uso delle funi per tenerlo a cuccia. A Puck non servono. Ma il suo verso è piuttosto fastidioso, trattandosi di un qualcosa che sta a metà strada tra uno stridio acuto e un ululato. Dopo un’epidemia di crisi isteriche nel reparto Trasfigurazione Sperimentale, si sono decisi a zittirlo con un incantesimo. E’ seguita una strage di beccate nelle parti bassi, perchè giustamente il nostro mostricciattolo, non potendo emettere un verso, non sa in che altro modo attirare l’attenzione.
E io che mi lamentavo di aver lasciato a metà il Toponiglio. Il sorcio sta in paradiso soprattutto perché sta da Elinor, se paragonato a questi esperimenti. E la prima parte di "Trasfigurazioni Estreme" termina qui. Se avete stomaco sufficiente, aspettate la prossima.
A proposito. Mmh, forse avrei dovuto avvertire prima chi ha lo stomaco debole di non proseguire nella lettura dell’articolo. Deve essermi proprio sfuggito di mente, una vera disdetta.

Alfred Lewis

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