Se anche avevate sperato che la mia nomina a Caporedattore mi avrebbe fatto mettere la testa a posto, sono dolente di comunicarvi che vi siete sbagliati di grosso. A causa di un piccolo incidente di percorso, ho perso un mucchio di tempo che avrei potuto passare insieme a Chi So Io e ormai sa anche mezza scuola, o in redazione o a giocare a Scacchi o a scopiazzare compiti. Invece un onorevole membro del corpo docenti mi ha rifilato una punizione particolarmente sadica. Chissà se ai lettori della Voce farebbe piacere vedermi sbattere fuori dal giornale. A me non farebbe piacere e inoltre sarebbe un’enorme ingiustizia. Lasciate che vi illumini:
- In ottemperanza alla legge Sheldon, runa Raidho, la libertà di stampa non può essere condizionata né limitata da minacce esterne.
- In ottemperanza alla legge Kingston, runa Eihwaz, sussiste la piena libertà per un giornalista di cercare informazioni dove più ritiene opportuno. Anche nelle camere blindate della Gringott, se gli riesce, purchè non porti via niente dalle suddette camere.
- In ottemperanza alla sottolegge Morris, runa Fehu, qualsiasi informazione personale che sia già di dominio pubblico (come il servizio fotografico per un giornale di dubbia origine, l’uso di un parrucchino, uno stadio più o meno avanzato di demenza senile) può essere divulgata.
Non contento di questa piccola ricerca, mi sono preso il disturbo di chiedere l’opinione dei diretti interessati. Sì, ho marcato proprio alcuni dei nostri docenti. Se credete che abbia inventato tutto, siete liberi di chiedere conferma agli interessati.
"I registri sono aperti al pubblico per far sì che i genitori possano consultarli liberamente e senza dover ricorrere a lunghissimi iter burocratici, oltre che per permettere ai docenti di vigilare l’operato del collega e il comportamento degli alunni nelle altre materie senza dover ricorrere a permessi e richieste inutili. Pertanto non credo che il suo lavoro sia illegale."
Garner Pampers
Docente di Vanesia contro gli Sbatti Sicuri
[Okay, è Summers, non credo di dovervi precisare. Signore, comunque io sono Alfred Lewis, non Adalbert Tewis. E il dormitorio Germeverde non esiste, il suo gufo risulta tuttora disperso nelle serre.]
"Siamo impazziti?! La rubrica T in condotta è in assoluto la migliore, perchè faccio lo sforzo di comprare quel giornale, altrimenti?
Bravo ragazzo, tu sì che hai capito la vera essenza delle vicende di Hogwarts, mi batterò al tuo fianco per qualunque protesta, rivolta popolare, porto forconi e fiaccole se necessario, vado a preparare i cartelli contro il Parrucchino, ora! Conta pure sul tuo docente preferito!"
Artemis Reed
Docente di Astronomia
"Finchè la presa in giro rimane nei limiti del rispetto delle persone, non vedo cosa ci sia di male. Non siamo così ingenui da pensare che interrompendo una rubrica sul giornale, finiscano le prese in giro. Siamo professori, e voi siete studenti. E’ la natura delle cose. "
Tullius Strawberry
Docente di Babbanologia
"Conosco le leggi Sheldon e Morris e sono dell’opinione che non tutte le informazioni riportate in un articolo scolastico, che si tratti o meno della Voce o dell’Eco, debbano essere prese come oro colato (altrimenti io per prima dovrei prendermela con non pochi studenti). Semplicemente si legge, per piacere ed un sorriso, e se non piace non si legge, senza fare troppi problemi."
Lilibeth Basilisk
Docente di Cura delle Creature Magiche – Capocasa Tassorosso
"Signor Lewis,
la sua protesta è legittima, il professor Mc Bryant non si può appellare. Continui a scrivere la sua rubrica che io continuerò a rimpiangere che lei non sia capitato a Corvonero…o forse no…"
Crassus Spellman
Docente di Incantesimi – Capocasa Corvonero
[Questa risposta mi ha profondamente sconvolto.]
"Per tutti i folletti, signor Lewis! Gliel’ho già detto, è una rubrica del giornale scolastico. A volte le sue spiritosaggini sono un po’ impertinenti, ma temo che queste mura abbiano assistito ad offese ben più gravi. Non le toglierò l’incarico di giornalista, può smetterla di aspettarci tutti i giorni davanti alla Sala Docenti."
Loreen Wallace
Vicepreside
Ecco. Per la vostra gioia, vi annuncio che la rubrica T in condotta non chiude i battenti. A causa del tempo perso con la punizione, però, questo mese sarà dimezzata. Ci sono alcuni graziosi interventi che hanno il diritto di essere resi noti a tutto il castello.
"G. Darsel e H. Sunders si danno fuoco a vicenda, purtroppo senza esito."
Bernard Von Mitternacht
Meno falliti girano per la scuola, meglio è? In tal caso, io e molti altri ci chiediamo come mai lei sia ancora qui. Oh, giusto. Tutta la scuola si unisce a me nell’augurarsi che se ne torni presto da dove è venuto, signore.
"La signorina K. James lancia addosso ai compagni pezzi delle sue unghie mangiucchiate, disturbando la lezione. Chiedo gentilmente che le unghie vengano tagliate in dormitorio."
Vergil Von Mitternacht
Che sia una particolare tattica di allenamento? Non ci sono dubbi che sia tratta direttamente dalle abitudini della O’Neil, poichè si presume che le Orchesse non disdegnino questo tipo di passatempi e poichè è più facile copiare i modi di fare altrui che farsene di propri.
"Pur di evitare il compito di Incantesimi, la classe del sesto anno sta ridipingendo l’aula. Per incoraggiarli, ho proposto di raccontare della mia performance durante l’amichevole di Quidditch Studenti vs Docenti e una buona metà ha finto un attacco di Vaiolo di Drago."
Crassus Spellman
Era Varicella di Tritone, in realtà. Non c’era inchiostro verde per disegnarci i puntini in faccia, abbiamo dovuto usare quello blu. E mi fermo qui, la sua risposta mi ha troppo scosso, come ho già detto.
Signori, cosa non si fa per salvaguardare la libertà giornalistica? Un peccato che queste stesse leggi magiche che ho citato servano a coprire anche articoli da quattro soldi, che non meriterebbero di comparire neanche su un giornaletto di quarta o quinta classe. Ma così va il giornalismo. Il giornalismo di chi rischia, non quello di che presume di avere il fondoschiena al sicuro. Per questo numero molti si sono salvati. Dal prossimo la rubrica riprende a pieno ritmo, per la vostra gioia.
Alfred Lewis