By vocestudenti | marzo 31, 2013 - 10:43 am - Posted in Aprile 2069

Vita da magando

di Alicia Austen

Penso di parlare a nome di tutti i miei compagni di corso, comprese le numerose zucche vuote con cui sono costretta a frequentare le lezioni ogni giorno, i Babbanastri e i quarti di Troll, se dico che il ricordo dello Smistamento è ancora vivido nella mia testa come se tutto fosse successo solo ieri. Avevo quasi dodici anni e nessunissima voglia di passare i successivi sette con estranei, giorno e notte, lontana dalla mia Irlanda e dalla pace della mia vita precedente. Ma sapevo che stava per succedermi qualcosa di comune nella vita di ogni mio simile, e tuttavia di straordinario: avrei imparato a usare la magia. Credo che molti diano questa possibilità per scontata, poiché è garantita a tutti, e i voti indecenti di certi soggetti confermano la mia ipotesi. Fu un bel giorno, dopotutto: malgrado la presenza di tipi molesti, potei godere dell'immensa fortuna di essere Smistata nella Casa che fin da piccola avevo desiderato. Il momento dei M.A.G.O. mi sembrava così lontano…
Quando penso che ora è così vicino, quasi mi rifiuto di crederci. Ero abituata a camminare per i corridoi e a vedermi come una degli studenti più grossi alti della scuola, ma non come una dei più anziani. Mi chiedevo sempre cosa provassero quelli che stavano per andarsene, che un mese dopo non avrebbero mai più visto le mura del castello dall'interno. Non posso dire, adesso, di avere una risposta: non so se fosse esattamente quello che provo io in questi giorni; perché, mi sento di tranquillizzarvi in tal senso, la Legilimanzia non l'ho ancora imparata. Di una cosa, però, sono sicura: per quelli con il mio curriculum, la paura degli esami è giusto un filo impalpabile come un ricordo, che passa facilmente in secondo piano; per altri Magandi, con ogni probabilità, è il sentimento dominante.
Ma non so, e non saprò mai perché non ho intenzione di andare a chiedere in giro, se ognuno dei miei coetanei provi questa strana e indefinibile sensazione che mi fa osservare ogni singolo mattone, ogni singola armatura, ogni singola ragnatela di Hogwarts con sguardo diverso, come se volessi imprimere ogni dettaglio nella mia mente, rimpiangendo di non averlo fatto quando c'era ancora tanto tempo. Con la malinconica consapevolezza che potrei non rivedere mai più neanche un granello di polvere appartenente a questo castello. Ho desiderato, e desidero sempre, di abbracciare ogni singola statua più di quanto abbia mai desiderato abbracciare un essere umano. Non che ci voglia molto, eh, ma per rendere l'idea. No, non sperate di vedermi abbracciata alle statue, non farò mai una cosa così poco razionale in presenza di altri, umani o fantasmi che siano.
Dopo questo mio lungo blaterare, qualcuno si chiederà: «E dunque? Perché racconti tutto ciò? Avrei preferito sapere come trascorrano le loro giornate i Magandi, cosa succeda di diverso quando si arriva al temuto settimo.» Qualcun altro non se lo chiederà perché avrà già girato pagina sbadigliando, annoiato da uno sproloquio che difficilmente mi sentirete mai ripetere, e che sono già tentata di appallottolare e cestinare senza pietà: non lo faccio solo perché odio sprecare le pergamene.
Ma cosa volete che succeda di diverso, durante il settimo anno?
Come pensate che uno studente passi le sue giornate?
Facendo quello che ha sempre fatto per sette anni, teste di zucca! Chi ha sempre studiato, ora studia più che mai per garantirsi un futuro fuori da qui, che sia la prosecuzione degli studi o l'immediata ricerca di un impiego. Chi se n'è sempre fregato, continua per lo più a fregarsene e a passare i pomeriggi a sbaciucchiarsi in riva al Lago Nero o a improvvisare duelli di infimo livello nei corridoi, salvo improvvisi attacchi di panico notturni conseguenti all'immagine onirica (nonché probabile e meritata) di zero M.A.G.O. conseguiti. Dal punto di vista pratico, sappiate, o pollastri che pigolate aggressivi e gonfiate le penne per sentirvi grandi di fronte ai primini, che al settimo anno non troverete niente di diverso se non argomenti di studio più complicati, un carico di compiti mai visto prima, un bisogno spasmodico di Pozioni Aguzzaingegno -o di Felix Felicis, per meglio dire…- e cose così. Quello che cambierà è il modo in cui guarderete ogni aula in cui metterete piede, il professore che vi stava tanto antipatico (infatti non vi starà più antipatico: lo odierete proprio), il compagno di banco e/o vicino di letto di cui almeno una volta avrete desiderato non vedere la faccia per qualche giorno (Harriet, sappi che a me non è mai successo), o anche solo il cielo dalle torri o il lago dai Sotterranei. È il pensiero che di voi, qua dentro, potrebbe non restare traccia se non un fratellino pestifero o un qualche trofeo, per i più fortunati. È l'idea che non rivedrete più le stesse facce attorno a voi, il che in realtà sarebbe anche un sollievo, ma vi sembrerà quasi triste nei momenti più nostalgici. Non che io sia nostalgica, sia chiaro. La nostalgia si sente quando si è lontani, no? E io, purtroppo per qualcuno di voi, sono ancora qui a godermi i mesi che mi restano fino all'ultimo secondo.
A proposito, vi lascio con un consiglio: non aspettate il vostro ultimo anno per farvi un bagno nel Lago Nero verso la fine di giugno. È più inebriante di un volo sulla scopa. Soprattutto se vi becca un Avvincino, o meglio ancora la Piovra Gigante. La speranza è l'ultima a morire.

 

Controeditoriale

di Ivy Hevenge

Anche questo mese ci ritroviamo qui riuniti ad affrontare l'imperituro discorso, l'illimitata questione, l'eterna faccenda, l'infinita diatriba: La Voce degli Studenti vs l'Eco.
La mia Caporedattrice ha detto, giustamente, che questo mese ricorre il compleanno del nostro giornale e ha voluto tracciarne i confini fra questo e l'altro.
Sapete come la penso? Che è giusto che ci siano queste sostanziali differenze, è giusto che uno parli di un genere di cose ed uno di altre, è giusto che ad Hogwarts convivano entrambi perché vuol dire che gli studenti sono bramosi di notizie e di informazione, di qualunque entità e tipologia siano, purché siano affamati di qualcosa di sano come la lettura e che non sia fame da budino di zucca o torta ai mirtilli! Inoltre è giusto che il lettore possa avere ampia e libera scelta riguardo le proprie preferenze, anche in virtù del fatto che in certi casi si possa aver voglia di una lettura più, come dire, leggera, sia per diversità di soggetti in sé che di condizioni legate all'umore. Prendiamo Jackie, la Oppenheim…Per una come lei è più facile tentare un approccio culturale (sì, un articolo è pur sempre qualcosa di facente parte della cultura) con uno scritto del signorino Stevens piuttosto che con uno di Anne Burton, niente da togliere ad entrambi ovviamente. Prendiamo una giornataccia, ma proprio una terrificante giornata in cui qualcosa a cui si teneva particolarmente è andato storto; magari non si ha minimamente voglia di leggere un articolo di Cultura della Darcy, o del signorino Gordon o della sottoscritta ma si preferisce un articolo di gossip. E' vero, verissimo, è una scelta del tutto soggettiva e può anche non essere condivisibile, ma se è soggettiva in un senso deve necessariamente esserlo anche nell'altro.
Questa coesistenza o simbiosi (simbiosi [def]: Associazione fra due o più individui appartenenti a specie diverse, in modo che dalla vita in comune traggano vantaggio entrambi, ovvero uno solo ma senza danneggiare l'altro) che sia, fra i due giornali esiste un po' ovunque, anche nel giornalismo ad alto livello. Enchanted Express Wizarding Post e La Gazzetta del Profeta, si occupano tutti e tre di informazione, no? Ma ognuno di loro focalizza la propria attenzione su qualcosa di diverso che li caratterizza rispetto agli altri ma non per questo l'uno debba necessariamente danneggiare l'altro. La competitività, la sana competitività, non porta a niente di male ma solo a migliorarsi, il che è SEMPRE un bene, nascendo appunto dalla necessità di confronto; il problema sussiste quando si ricade nella ripetitività o, peggio ancora, nell'ossessività.
Le modalità di espressione possono essere diverse ma l'obiettivo è uguale per entrambe ed è quello di far informazione. Non importa poi tanto il modo ma l'esito. Per gli scribacchini dell'Eco la loro è informazione? Ok, vuol dire che se è così è perché c'è chi la ritiene tale e condivide leggendolo, altrimenti se non ci fossero lettori non esisterebbero neanche giornali e scribacchini, non trovate? Tralasciamo commenti del tutto personali su quanto possa essere più o meno stimolante aver a che fare con una modalità di espressione piuttosto che con un'altra, non è questo il punto, la scrittura nasce dalla libertà e necessità di espressione di ognuno di noi ed è giusto che, di conseguenza, anche la lettura lo sia, a tutti i livelli. Non condividere è un conto, disprezzare è un altro.
IL Giornale, I Giornali del castello… Ritengo che questa diatriba occupi troppo spazio in ambedue i giornali, oggigiorno. La coesistenza fra i due dimostra il fatto che c'è chi si interessa ad una linea piuttosto che ad un'altra, o perché no, anche ad entrambe, il che porterebbe a dover escludere ogni affermazione di unicità dell'Eco piuttosto che della Voce.
No mia somma Caporedattrice, il mio non è un pesce d'aprile posticipato, non preoccuparti e mi spiace confermarlo… le mie preferenze sono indirizzate verso il rispetto per il significato delle date.
 

By Anne Burton | marzo 29, 2013 - 9:52 pm - Posted in Aprile 2069

Piccoli e cari amici,
ancora una volta ci ritroviamo tra le pagine di questo giornale scolastico per cercare di far capire come la lettura – sia quella di un buon libro che di qualche articolo che informa su quello che ci succede attorno – sia molto importante per la formazione delle vostre giovani menti. Ma anche per quelle dei vostri docenti, sia chiaro, visto che non si finisce mai di apprendere.
Se mi permetto di scrivervi tutte queste cose, del resto, è proprio perchè neanche io alla mia veneranda età – persino il professor Weetmore è più giovane di me, sapete? – ho ancora tanta voglia di imparare qualcosa. Si, anche da voi. Perchè non mi piace chi si pone nei confronti dei più giovani come se dovesse solo infondere il proprio sapere senza imparare niente da quello che ciascuno può offrire. E non dubitatene mai: ognuno ha sempre qualcosa da trasmettere agli altri, e non si parla solo di raffreddore o di qualche virus che ha bisogno di un buon decotto per essere sconfitto. E sapete qual è il modo migliore per interagire tra di voi e divulgare questo genere di trasmissione? La parola. Un concetto banale che però spesso passa in secondo piano preferendo che siano altri i modi usati per cercare anche solo di costruire un rapporto di amicizia. Quindi il mio consiglio del mese è questo, miei giovani amici: usate la parola. Per scrivere, per parlare tra di voi e scambiarvi consigli e pareri – anche letterari – o solo per rendere gli altri partecipi di chi siete e di quello che amate. Un po' come ha fatto Ian O'John e Tommy O'Flynn risolvendo insieme e con collaborazione reciproca la griglia stregata del mese scorso. Da bravi irlandesi, poi, i due hanno scelto di farsi inervistare da altri due compatrioti d'eccezione: gli O'Muldoon anche se io ricordavo una vocale di meno, nel loro cognome, sarà l'età. Che dirvi quindi, miei cari amici, tranne di non demordere mai, qualsiasi cosa succeda o possano dirvi. Del resto anche le Veela da piccole son brutte, mi diceva sempre mio padre.
Alla prossima, dunque.

Dott Inexis

 1.tt  2. uc  3. lis  4. li  5. rnad
 6. re  7. ric  8. den  9. vin 10. bl
11. nce 12. go 13. vert 14. frin 15. ave
16. al 17. sc 18. ro 19. e 20. ettab
21. dom 22. ly B 23. reo 24. g 25. eo
  1. Il numero dei fondatori di Hogwarts.
  2. Si oppone al buio.
  3. Può essere ingannevole.
  4. Creature oscure simili a farfalle.
  5. Squadra di Quidditch originaria di Tutshill.
  6. Il nome di battesimo della nostra Preside.
  7. Uccello grassoccio che i Babbani credono estinto.
  8. Si trovano a lezione, ma non stanno in cattedra.
  9. Qualche anno fa la insegnava un Centauro.
  10. Fa dimenticare ogni cosa.
  11. Stars, ormai ex assistente di Pozioni.
  12. Incantesimo per ingrandire gli oggetti.
  13. Costringe a ruotare su se stessi.
  1. Formula della Fattura ustionante.
  2. Trasfigura animali in oggetti.
  3. E' la nazione dei Pontecorvo Pogrebins.
  4. Il Trott Corvonero.
  5. Una delle razze intelligenti del mondo magico.
  6. La Diagon in cui ci si reca per fare acquisti.
  7. Viene prima di "Oltre Ogni Previsione".
  8. Punto debole delle Acromantule.
  9. Ha scritto "Il Club dei Plimpi".
  10. Detto anche Frutto del Contrario.
  11. Basta pronunciarlo per governare l'elementale dell'Aria.
  12. Vale 17 Falci.

 

immagine del Crucioverba 

 

CruciOverba

ORIZZONTALI VERTICALI
1. Iniziali del Caposcuola Grifondoro.
3.Gli è dedicata l'Accademia di Aritmanzia.
5.Opposto al nord.
7.Il nome di Weetmore.
9.Il pronome dell'egoista.
10.Quello del Corvo è un giornale.
11.E' stracolma di libri.
13.A noi.
14.Fratello di papà.
15.Sorella di Oscar, Caposcuola Corvonero.
16.Vestono di verde-argento.
19.Servono per volare.
20.La nipote del docente di Babbanologia (iniz.).
22.Iniziali dell'assistente di Cura.
23.Vi si trova Hogwarts.
24.Lo si fa sugli spalti.
26.Iniziali della docente di Astonomia.
2.Uno dei battitori dei Bats.
3.Nome dell'assistente di Trasfigurazione.
4.Iniziali di una cacciatrice rosso-dorata.
6.Dirige l'infermeria.
8.Iniziali dell'ex Caposcuola Serpeverde.
9.Sarebbe meglio non incontrarne uno…
12.Sono proverbiali quelle di Arpie ed Erinni.
13.In compagnia di qualcuno.
14.Vorrei un succo di…
17.Ci si mette per una fotografia.
18.Esiste quello Tiramisù.
21.Iniziali della Preside di Hogwarts.
23.Iniziali dell'ex Caposcuola Grifondoro.
25.Il docente di Aritmanzia (iniz.).

 

Soluzioni

soluzione crucioverba soluzione crucioverba
By Stephen Medicine | - 3:00 pm - Posted in Marzo 2069

Eccoci di nuovo qui, Ivy e Mius, spettatori in due zone diverse del campo e poi giornalisti riuniti nella redazione de La Voce degli Studenti, così che chi legge possa avere un commento il più neutrale possibile. Se nell'altro articolo è stata Ivy, in teoria, ad avere difficoltà a restare imparziale, stavolta questo amaro compito spetta a me… cioè lui, insomma a Mius. Quindi le pagelle saranno opera della Grifondoro, mentre i commenti sul gioco sono stati divisi sempre in base alle palle. Se commenti e voti non vi tornano, sapete perché.
Sono un cielo limpido ed azzurro ed una tenue temperatura ad accogliere la partita Tassorosso vs Serpeverde giocatasi la mattina di sabato 23 scorso. Nessuna nuvola all'orizzonte, nessun rischio di catastrofi metereologiche, niente freddo né vento. Non potrebbe esserci giornata migliore per giocare una partita di Quidditch, non credete anche voi? Insomma, quantomeno il meteo sembra essere a favore dei giocatori.
Sole o tempesta, anche in occasione di questa partita il tifo qui sugli spalti non può mancare, con schiamazzi e chiasso diffusi. Però ho una cosa da precisare, non riesco a tenere a freno la mia piuma… Signorina Wolf, me lo lasci dire, il suo spirito da capo Cheerleader è pari a quello della colonna vertebrale di un vermicolo: assente. Perfettamente conscia della mia grossa ignoranza in merito, le consiglierei di chiedere ripetizioni di cheerleading alla signorina Isobel Carrot, davvero.
Tuttavia lo scadente tifo della suddetta signorina non ha demotivato né influenzato in alcun modo la performance dei concasati -ringraziando Godric- che sono riusciti a portare a casa il boccino. Ma non perdiamoci in chiacchere e vediamo di analizzare maggiormente nel dettaglio la partita nella sua interezza.
Ecco le due formazioni al completo!

Tassorosso: Theresa Williams (P) Rowena Abyss & Leroi Gordon (B) Alexander Connelly, Melanie Sheridan & Vinnica Heyannir (Cac) Kimberly Marshall (Cer)
Serpeverde: Penelope Bennett (P) Hilary Darcy & Alber Vandenberg (B) Lila Lamb, Katniss Grey & Rupert Garros (Cac) Giselle Lanfrad (Cer)

Come deve accadere ad ogni partita -ormai ho imparato- si è dovuto attendere che la sfera cremisi venisse rilasciata nel vuoto dal docente di volo e… via ai giochi!
E' il momento della partita in cui sembra che i cacciatori non attendano altro, scattando in avanti e bramando il possesso della sfera come se essa fosse di oro massiccio, o come rapaci affamati che vedono un succulento cosciotto di pollo. Solo una frazione di secondo e la sfera scompare fra le mani, le braccia, i manici di scopa, i busti dei due che se la contendono e solo uno di loro ha la meglio emergendo con il prezioso bottino sotto il braccio. In alcuni casi però tutta questa accozzaglia non porta a niente di buono, specialmente se non si presta la dovuta attenzione agli avversari, al complesso scopa-avversario, meglio…
Nel nostro caso i due contendenti sono Alexander Connelly e Lila Lamb; il primo pensa bene di distrarre la serpeverde con una finta (qualcosa di simile ad un pugno, da quel che si nota qui dagli spalti) ma la seconda è più veloce e riesce a fregargli la pluffa sotto il naso, finta o non finta, ed a proseguire il proprio percorso sebbene… Poveretta, nel suo movimento affrettato in accelerazione non presta la dovuta attenzione alla staffa del tassorosso, staffa che la colpisce al polpaccio. Dalla sua espressione contratta del viso non sembra che sia stato un colpo propriamente innocuo, ma non è sufficiente questo per fermarla ed impedirle di superare un incredulo Connelly che non si aspettava di perdere la pluffa con così tanta facilità. Un altro che si aspettava che le cose andassero diversamente è Garros. Difatti mi è sembrato proprio di notare che sia partito in velocità non appena ha visto la compagna aver la meglio sull'avversario e che a questo punto la fissasse come in attesa di qualcosa, di un pacco di Natale o di un uovo di Pasqua non si è ben capito, fatto sta che è rimasto pietrificato (un Petrificus di troppo?) ed imbambolato presso la metà campo avversaria mentre la Lamb spedisce la pluffa, con foga e potenza, contro gli anelli protetti dalla Williams.
Peccato Lamb, niente da fare, la signorina Williams è risultata essere proprio in forma sabato! Con una mossa che ho già visto usare dalla signorina Whiteheart in una precedente partita, riesce a raggiungere la pluffa prima che si infili nella circonferenza e SBAAAAAM parata! O meglio, respinta, poiché -allontanata dal portiere dai pressi della sua area- si ritrova ad essere nuovamente in gioco, pronta per essere riacciuffata da qualcuno reattivo e che non vada in brodo di porri e patate.
La cacciatriceimprovvisata Vinnica Heyannir -che sembra proprio essere una giocatrice tutto fare, in grado di passare da portiere a cercatrice a cacciatrice con appena mezza stagione alle spalle- è la fortunata intercettatrice della preziosa sfera e questa volta è lei a rubarla da sotto il naso alla serpeverde vincitrice della precedente contesa! Lungo passaggio -di circa 6-7 metri- per la concasata Sheridan che anteriormente era già avanzata oltre la metà campo avversaria per prendere posizione, ed al contempo velocità in accelerazione, in attesa dell'arrivo della pluffa, pluffa che arriva puntualmente, servita su un piatto d'argento, e con precisione viene indirizzata verso gli anelli protetti dalla Bennett, questa volta.
Diciamolo… I portieri in questa partita hanno brillato! Infatti anche la serpeverde, come la sua collega di reparto, con un guizzo felino si tuffa a recuperare la cremisi intrappolandola nella mano, mettendo un punto definitivo alla momentanea offensiva tassorosso!
Non resta che ripartire da centrocampo, pluffa in mano ai verde-argento.
I tentativi offensivi si susseguono vicendevolmente da una parte e dall'altra, facendo oscillare il punteggio di pochissimo, visto l'eccelso registro dei portieri in campo, come già detto.
Ad ogni modo, prima dell'ultima rincorsa per il possesso pluffa, il punteggio ha raggiunto 30-20 a favore della squadra serpeverde. Perché parlo di ultima rincorsa? Perché il boccino dorato, o meglio, la sua cattura con il boato da esso scaturito, ha tranciato nettamente e letteralmente l'azione di tiro della Heyannir al culmine della sua esecuzione… ma analizziamo come la sfera cremisi sia finita per la seconda volta fra le mani della suddetta settimina.
Dopo il secondo tiro dei tassorosso andato a segno, si è ripartiti per l'ennesima volta da centrocampo con Garros possessore di pluffa ed investito, quindi, del compito di portare la propria squadra in definitivo vantaggio. Cosa che, a conti fatti, non avviene poiché un Connelly agguerrito più che mai si frappone fra il signorino Garros e la signorina Grey (che doveva ricevere il passaggio dal concasato) ergendosi in tutta la sua statura, imponendo la massima elongazione al busto nella sua interezza, ai propri arti superiori ed ai loro singoli componenti. In codesta circostanza sarebbe stato impossibile per il passaggio dritto effettuato dal prefetto serpeverde penetrare tale muro e, contrariamente, la pluffa finisce dritta dritta nelle mani dell'eifumuro Connelly che, passandola alla Heyannir, permette che ella proceda come precedentemente illustrato. Azione interessante l'ultima del reparto cacciatori tassorosso, colpevolizziamo la Lanfrad per aver acchiappato il boccino proprio in quell'istante in cui ogni singolo muscolo e tendine del corpo della Heyannir era teso e carico per scattare, prorompente, come una molla al momento del tiro.
Cambio di piuma, signori, e anche cambio di descrizione di palla. Iniziamo con i Bolidi.
Rowena Abyss
si chiude in difesa e la cosa premia diverse volte, perché mette a sicuro da qualsiasi Bolide la Cercatrice Tassorosso. Questo, però, ha fatto perdere non poca spettacolarità all'incontro. Sono un Serpeverde, ma questo non mi impedisce di ammettere che Rowena sia a tutti gli effetti uno dei Battitori più forti del nostro campionato. Ho intravisto i voti di Ivy e non posso non notare che questa scelta, saggia e giusta per una regista umile e che vuole unicamente il meglio per la sua squadra, non la premia quanto a voto. Cosa che a mio parere non sarebbe stato se a tratti si fosse data il cambio con Gordon in difesa. Lei ha comunque volato bene come sempre ed ha tarpato le ali a Vanderberg, che si poteva pensare avrebbe dominato in attacco con la Tassorosso fuori dai giochi. Leroi ha invece dato finalmente  prova di una bravura che sinora non è mai stata tanto evidente. Probabilmente perché messo in ombra dal suo capitano. Ha scagliato un Bolide verso Giselle nel momento cruciale della cattura che ha tenuto tutti gli spalti con il fiato sospeso. Una cattura che, viste le contendenti, poteva apparire scontata, improvvisamente è stata messa in discussione. Nessuno avrebbe scomesso uno zellino sulle possibilità di Giselle di riuscire a catturare un Boccino che chiamarlo difficile è un eufemismo. Grande Giselle. Più criticabile è invece la situazione nel gioco con i Bolidi in casa serpeverde. Albert, infatti, non ha brillato e a mio avviso ha fatto un grosso errore a lasciare Giselle scoperta per quasi tutta la partita. Ok, la Cercatrice serpeverde se l'è cavata alla stragrande. Però, invece di convergere sullo stesso Bolide, come è capitato durantela partita in un momento cruciale, Albert ed Hilary avrebbero benissimo potuto comportarsi in maniera diversa ed Albert, chiaramente più lontano dal Bolide degli altri due Battitori, sarebbe stato meglio si fosse posto in difesa della loro Cercatrice, che alla fine dei conti resta uno dei giocatori più importanti. Questo errore, alla fine dei conti di poca importanza davanti al risultato finale, che a differenza della partita dei Grifondoro contro i Corvonero non ha visto un Bolide determinante nel risultato finale, è solo una parte della prestazione di Albert che ha assestato Bolidi precisi e potenti, purtroppo intercettati dal Capitano Tassorosso. Fortuito che in questo gioco di rimpallo la ragazza non sia mai riuscita a diventare veramente pericolosa. Per Hilary, invece, è stato altrettanto difficile vedersela con Leroi praticamente su ogni contesa. Io ho anche cercato di fare il tifo per il mio compagno Tassorosso, nel caso che il mio essere un "Gramo di un tifoso" come mi ha definito Philip potesse fare la differenza, ma non c'è stato verso. Hilary non è riuscita a superare l'avversario più grande e per giunta del sesso forte in nessuna occasione. Ha comunque mostrato che c'è del talento e io confido riuscirà a tirarlo fuori con il tempo, quando giocatori come Lucky, Abyss e compagnia cantante saranno fuori dai Bolidi. Tieni duro, Hilary, io sono con te. Sperando che non sia questo a portarti sfortuna.
Veniamo quindi al Boccino, che è stato avvisato dalle due Cercatrici molto presto. La Marshall ha potuto volare indisturbata verso la cattura. Vola bene, per carità, ma non ha entusiasmato. Forse come è stato per la James anni orsono, per apprezzarla veramente la si dovrà vedere all'opera con qualche Bolide. Non ha fatto rimpiangere troppo la Heyannir, che pur avendo acchiappato il Boccino, a mio avviso in questa partita, come Cacciatrice, se l'è cavata decisamente meglio. In partite dalla durata più lunga forse potrebbe fare la differenza. Tutt'altra questione è l'incontro disputato dalla Lanfrad. Le ho già fatto in complimenti, ma glieli rifaccio. E' chiaramente stata in grado di salvare una partita difficile ed a mio avviso è stata la miglior giocatrice in campo. Se volessi farle una critica, forse le consiglierei un pizzico di attenzione in più per quei Bolidi scagliati da Gordon che comunque ha evitato, perché davvero, in alcune occasioni credo di aver perso un battito del cuore, tanto mi è parsa in pericolo d'essere colpita. L'ha comunque spuntata ed ha permesso a Serpeverde di salire in cima alla classifica della Coppa delle Case. Non dico niente sul quel che spero per il futuro. Mi limito a scrivere che i prossimi due incontri vedranno rispettivamente la lotta per il primo posto, nel caso di Grifondoro contro Serpeverde, e per il terzo o al massimo secondo per quello tra Corvonero e Tassorosso. Sono entrambe indietro di 120 punti sulla seconda classificata. Sperare di passare in testa è molto, molto complicato, ma saremo qui a tenere d'occhio tutto ed a riferirvene.
Come Mius ha informato nell'articolo dell'altra partita, avendo giocato Serpeverde adesso spettano a me le pagelle; mi è giunta voce che si tenda fin troppo ad utilizzare la parola "imparziale" anche spropositatamente… Per cui, per quanto ritenga assurdo per un giornalista essere tacciato di imparzialità e doversi egli stesso adeguare a tale assurdità, sono lietissima di presentarvi le mie pagelle!

Serpeverde 180
P. Bennett 8; A. Vandenberg 6, H. Darcy 5; L. Lamb 7.5, R. Garros 6, K. Grey 5; G. Lanfrad 8.5.
Tassorosso 20
T. Williams 7.5; R. Abyss 6, L. Gordon 8.5; A. Connelly 7.5, M. Sheridan 6, V. Heyannir 8; K. Marshall 6.5.
Boccino:  G. Lanfrad.
Goal: M. Sheridan 2, Lila Lamb 2, R. Garros 1.

Ivy Hevenge & Mius Sonn

By Stephen Medicine | marzo 28, 2013 - 8:20 pm - Posted in Marzo 2069

Differentemente alla scorsa volta, abbiamo ritenuto che per un articolo del genere servisse una certa concentrazione ed, a causa dell'incommensurabile fracasso che ha regnato sovrano fra gli spalti intorno alla sottoscritta, direi che sarebbe stata un'utopia sperare di poter raccimolare concentrazione e sgrombrare la mente a dovere per la preparazione di un articolo; è per questo motivo che, circa l'andamento dell'intera partita svoltasi, la nostra è stata un'attenta analisi postuma che non ci ha visti d'accordo in diversi punti spingendoci a dividerci il gioco con le diverse palle. Quindi Ivy si occuperà del gioco con la Pluffa, mentre Mius di quello con Bolidi e Boccino.
Possiamo però iniziare presentando insieme le due formazioni e precisando che gli infortuni che hanno impedito la presenza in partita – specialmente fra i rosso-dorati – sono stati parecchi. Rispettivamente i rosso-dorati ed i bronzo-blu: l'esordiente Sorority Trulock e l'esperiente capitano Sylvia Whiteheart a protezione degli anelli, l'accoppiata mastodontico Luys Thingread e mingherlino Tommy OFlynn e quella iosonofemmina-Amber Meng e iosonomaschio-Sami Medicine all'opportuno direzionamento dei bolidi, il trio Nicole Silverstongue, Larry Vedder ed Hayden McKinnon e Katherine DelaParker, Oscar Trott e Niamh Davies al recupero pluffa e Rox Jackson e Maybell Hudson all'inseguimento del boccino dorato.
Benché Marzo sia il mese della primavera, la domenica mattina del 3 non è risultata essere propriamente una delle migliori giornate per lo svolgimento di una partita di Quidditch, tantomeno indicare l'incombere del suddetto periodo… Grossi nuvoloni grigissimi a compatta copertura del cielo, pioggia impetuosa al punto da rendere difficoltosa la nostra visibilità di quello che succede in campo (non oso immaginare quanto quei poveri giocatori abbiano visto durante la partita fra bolidi, pluffe e boccino dorato), vento incessante e freddo che sferza da ovest ad est; il tutto accompagnato dal rimbombo di qualche rado tuono che -come hanno detto sugli spalti condivisibilmente- piace pensarla come facente un po' da colonna sonora all'incontro.
Bolidi e boccino vengono liberati dal baule, la pluffa è lasciata ricadere verso il basso dal professor Amon Moshe e la partita ha inizio!

Ed è proprio nel momento in cui le dita del docente non sfiorano più la superficie della sfera cremisi che l'azione dei cacciatori al centrocampo è immediata. Con uno scatto repentino e deciso, le scope vengono spronate in velocità al fine di recuperare la sfera prima dell'avversario, in un'azione che risulti anche coordinata fra due concasati compagni di reparto. E in teoria dovrebbe essere così, ma una scheggia dal nome Nicole Silverstongue riesce da sola, con un'azione inaspettata e mozzafiato, a sventare ogni tentativo avversario ed a far propria la pluffa agguantandola ed assicurandola con il corpo -grazie ad un cambio direzionale di 180°- senza l'aiuto del compagno Vedder, lì in posizione. Niente, anonimo che scrive striscioni e non si firma… Larry al momento non prenderà proprio niente, altro che tutte le palle! A questo punto a Nicole non le resta che indirizzare la pluffa verso gli anelli protetti dal capitano corvonero, con un tiro da ovest verso est che, più che per potenza, risulta essere efficace ed alquanto insidioso grazie al vento favorevole che ne aumenta la velocità e concede quella precisione necessaria affinché una parata risulti davvero difficoltosa.
Tuttavia la Whiteheart, da quella sua posizione favorevole, è davvero coordinata nel movimento aggiungendoci uno scatto discendente che le conferisce un'adeguata accelerazione per raggiungere la pluffa riuscendo inaspettatamente a spizzarla via con un calcio mantenendo, quindi, i suoi anelli momentaneamente immacolati… ECCEZIONALE. Un tripudio di gioia si erge dagli spalti corvonero dove delle organizzatissime Cheer bronzo-blu, capeggiate da un'intrepida Isobel Carrot seguita immediatamente dall'appena primina Lexie Thomas, sfoggiano – oltre ai consueti pon-pon – le maniche dei mantelli trasfigurati in un`insieme di piume di corvo inneggiando cori di incoraggiamento per i propri concasati. Nel momento della parata è il grido "vai Sylvia!" a diventare il predominante. Dagli spalti grifondoro, invece, tutto tace… Nessun coro per lo straordinario tentativo di Nicole, né quando riesce ad acciuffare la pluffa né quando riesce ad andare al tiro. Bah, vorrà dire che le Cheer qui saranno state troppo in modalità funerale per l'assenza del capitano Seth Lucky e non avranno fatto caso che ci sarebbe stato ugualmente chi avrebbe portato avanti la squadra al suo posto, tipo. Tornando alla pluffa, il rilancio che segue la parata spetta alla sestina corvonero e il gioco può ripartire dalla propria metà campo!
Il reparto grifondoro – con McKinnon in avanti intenzionato a recuperare pluffa e la Silverstongue pronta a ricevere il passaggio del compagno ed andare al tiro – spinge, spinge con decisione sui bronzo-blu speranzosi di poter portare a termine una seconda contesa. Ma questa volta hanno sbagliato qualcosa nei propri calcoli poiché Oscar Trott non ha alcuna intenzione di farsi impuffolare ulteriormente. Scattando con un tempismo da far invidia al babbano orologio londinese, riesce ad anticipare Hayden per un soffio, mandando in fumo tutti i piani di quest'ultimo, ed a passare la pluffa alla compagna di reparto DelaParker. Sì signorina Abyss, al momento il suo striscione "COSI` TI CHIAMERO` TROTTOLINO AMOROSO DUDUDADADA…SEGNA DAI!" è inutile, poiché non sembra che tentare di andare a segno rientri fra i piani di Trott, essendosi appunto liberato della pluffa.
Anche se la DelaParker, in questa seconda azione, intercetta senza problemi il passaggio del compagno riuscendo ad assicurare la pluffa al fianco, prima – o meglio – per ripartire dovrà avere a che fare con il pressing di Hayden che ella si ritrova proprio sulla destra. MA! Con un repentino cambio di schema fra i due grifondoro, ecco che al placcaggio della portatrice di pluffa pensa il portiere titolare rosso-dorato – investito per l'occasione del ruolo di cacciatore – che si lascia infiocchettare da quel più che adeguato movimento a zig-zag della corvonero prima e  da quella rotazione in picchiata/caduta della stessa poi. I miei libri mi informeranno adeguatamente ed approfonditamente circa la possibilità o meno di compiere determinate acrobazie con un tempaccio del genere ed allora potrò informarvi e capire se e quanto l'intento della corvonero sia stato azzardato. Quello che so per certo è che ho visto gente preparare fiori e bara rigorosamente bronzo-blu per lei, sì, oltre al boato che si eleva e propaga per tutti gli spalti nel momento in cui esce indenne da quella mossa e, sebbene con qualche incontrovertibile titubanza, riesce a passare la sfera cremisi alla compagna di reparto che, senza farsi ulteriormente pregare, prova a portare la propria squadra in vantaggio.
Ringraziamo Godric che la Trulock sia stata chiamata a fare il proprio dovere, altrimenti la Darcy e la Grey non avrebbero concesso un po' di pace alle povere orecchie di noi spettatori dal loro tifo sfrenato e, come dire, roboante. Ed è magari il connubio striscioni "CORVI, ARRENDETEVI… LA TRULOCK NON FA PENETRARE NIENTE"&"Sony Trulock, che portiere, la tua forza fai vedere!!! Sempre noi" e tifo a fungere da portafortuna affinché  l'esordiente portiere riserva fosse in grado di evitare proprio per un pelo che il tiro andasse a segno, come sperava invece la Davies. Niente di fatto, per questa volta è il palo dell'anello il bersaglio, non il suo interno.
Peccato non poter dire lo stesso delle successive azioni, da ambedue le parti – precisiamo – che portano il punteggio finale, ovviamente prima della cattura del boccino d'oro, con i corvonero in vantaggio per 40 punti contro i 30 dei rosso-dorati.
Ok, siccome Ivy non l'ha mandata a dire vedrò di fare altrettanto anche io, per quanto ogni volta che lo faccio finisco sempre nei guai. Il gioco con i Bolidi non mi ha entusiasmato. Poco pericolosi, poco cattivi sembrava si giocasse a rimpiattino o quasi.
Luys Thingread ha giocato in maniera molto sciolta e potente, certo, ma si è ritrovato ogni volta tra i Bolidi, è proprio il caso di dirlo, uno dei Battitori avversari. Quando toccava alla Meng proteggere gli avversari, in pratica, si è sempre risolto tutto in un nulla di fatto. Per quando da delle indiscrezioni di chi ha letto il referto medico della Drybottle ho saputo che il gomito della ragazza ha subito dei brutti colpi e dovrà tenerlo a riposo per qualche giorno. Ok, non mi fido ciecamente di quello che possono aver letto i Muldoon in Infermeria mentre uno sbirciava le cartelle e l'altro distraeva l'infermiera, però l'ho detto che sono voci. Che siano vere o meno, comunque ci sta. E' riuscita a frapporsi tra la sua Cercatrice ed una fatality Shot. Sperare di riuscirci e restare illesa era un'utopia. Diversa la situazione quando a frapporsi ai Bolidi di Thingread era Medicine. Non che il corvonero fosse completamente inutile, ma quasi. Devia sempre di poco ed il Bolide, com'è nei suoi incantesimi, corregge solo soletto la traiettria per tornare verso il giocatore prescelto.

A parte nel caso di mischie dove chi prende prende. Cosa che in questa partita non è successa. Il gioco a zona, infatti è stato ben tenuto per tutto il tempo. A vedere i due Battitori di Grifondoro si potrebbe dire tranquillamente che sia più una questione fortuita che una strategia se Thingread gioca in attacco e O'Flynn in difesa. Infatti quest'ultimo si lancia in direzione dei Bolidi con una foga ammirevole, ma ogni volta o quasi è stato preceduto e si è ritrovato a dover arranggiare una difesa che gli riesce piuttosto bene con la Meng, ma non altrettanto con Medicine. Se, infatti, tra le fila di Corvonero nel gioco di difesa riesce meglio la Meng, nell'attacco la situazione si ribalta. Amber non riesce mai ad essere veramente pericolosa, perché un inesperto, ma sicuramente fastidioso e determinante Tommy O'Flynn si mette sempre di mezzo riuscendo nell'impresa degna di nota di  deviarle i Bolidi. Cosa che invece non gli riesce sempre con Medicine che indirizza, tra gli altri, un colpo potente e preciso in direzione della Cercatrice Grifondoro.
Al solito sono state proprio le Cercatrici a vedersela più brutta di tutti gli altri giocatori. Rox Jackson e abbastanza brava e riesce ad evitare i suoi Bolidi con spostamenti rapidi che confondono le palle metalliche. Maybell Hudson si è ritrovata nei guai in maniera più blanda durante la partita, ma proprio alla fine di questa compie un'imprudenza che comprometterà in maniera irreversibile la sua prestazione. Un Bolide ad effetto di Luys, deviato appena da Sami, la colpisce infatti alle costole proprio mentre le due cercatrici sono in volata verso il Boccino. A dieci metri dall'obbiettivo, forse convinta di riuscire ad acchiapparlo prima di venir colpita, come spesso abbiamo visto succedere ad Hogwarts in questi anni, Maybell dice ciao, ciao alle sue speranze di cattura e concede la partita nelle mani dei Grifondoro. Un gran peccato perchè per tutta la partita entrambe si sono comportate in maniera ineccebibile e sarebbe stato belle vedere una gra più serrata e dall'esito decisamente non scontato. E' una prerogativa dei Bolidi essere decisivi sulla cattura in determinati casi. Questo è stato uno di quelli. Tanto di capello per Luys.
Mi toccano anche le pagelle, visto che questa partita vedeva in campo Grifondoro. Per la prossima dove giocherà Serpeverde vedremo di farle fare ad Ivy.

Corvonero 40
S. Whiteheart 6.5; A. Meng 7, S. Medicine 6; N. Davies 7.5, O. Trott 6.5, K. DeLaParker 6; M. Hudson 5.5.
Grifondoro 180

S. Trulock 6; L. Thingread 8, T. O'Flynn 6.5; N. Silverstongue 8.5, L. Vedder 6, H. McKinnon 5.5; R. Jackson 7.5.
Boccino:  R. Jackson
Goal: N. Silverstongue 2, N. Davies 2, O. Trott 1, K. DelaParker 1, L. Vedder 1.

 

Ivy Hevenge & Mius Sonn

By Anne Burton | - 11:47 am - Posted in Marzo 2069

Secondo uno studio recente condotto dal M.U.O.R.I (Movimento Ultimi Osservatori Rimasti Incontaminati) il quaranta per cento di maghi e streghe che ha preso in mano una copia de La Voce degli Studenti di questo mese l'ha lasciata cadere subito dopo, terrorizzato. Un altro trenta per cento ha affrontato stoicamente la sua lettura bruciando successivamente il giornale non senza una nota di piacere nell'espressione del viso, mentre il restante ventinove per cento – che stranamente potrebbe indossare qualcosa di nero e giallo insieme – si sta ancora domandando per quale Kelpie sia possibile tutto ciò. I Corvonero – e chi vi scrive sottolinea come solo e soltanto loro possono essere arrivati ad una simile deduzione – avranno notato che per arrivare a cento (che, malgrado tutto, non sono gli anni della Graveyard e neanche quelli del docente più anziano che avete) manchi in realtà ancora un mago o, meglio, una strega. Io. Questo studio è stato infatti condotto dalla sottoscritta per dimostrare… che queste righe le avete già lette, a meno che non siate al primo anno o abbiate un Oblivion che vi scatta nella testa ogni tanto vista la limitata scatola cranica. E non sto qui a calcolare la percentuale che può o meno essersene resa conto anche perchè probabilmente non arriverete mai alla conclusione di questo pezzo per le ragioni che ho indicato qualche riga più sù. E quindi non avrebbe senso comunque.
Malgrado quello che si può pensare – soprattutto se continuate a vestirvi di giallo e nero o date retta alle fandonie di tale S. M. ( Sami Medicine o Senza Midollo, le iniziali in questo caso si equivalgono) – non sono tornata al castello e non mi manca neanche un po' avere a che fare con marmocchi che ti si attaccano alla divisa perchè vogliono essere i tuoi amichetti del cuore senza realizzare che al massimo potrebbero essere i confidenti dei reni, se capite cosa intendo. In realtà la soluzione è molto più semplice e se conoscete almeno un poco la Capor… la tizia che si suppone debba dirigere il giornale della scuola – andiamo! non crederete ancora alla storiella che l'Ego sia un giornale, vero? – comprenderete bene come possa essere peggio di una sanguisuga, se ci si mette. O più insistente di Timotheus Brossbauer che vuole essere intervistato da me. Sia chiaro, nanerottolo, non scrivo per nessun giornale e non sono al terzo anno, smetti di scrivermi. Ad ogni modo, la pergamena che ho ricevuto dalla settimina Grifondoro in questione diceva più o meno: Anne bla bla bla volevo chiederti se in nome dei vecchi tempi bla bla bla un articolo che faccia sapere ai lettori cosa ci aspetta fuori dal castello bau bau bau bla bla bla. In base a quello che mi è stato chiesto? Dovrei scrivere le mie impressioni sul mondo al di fuori di Hogwarts. In parole povere? Dovrei cercare di mostrare i lati meravigliosi di non avere più un coprifuoco da rispettare o un dormitorio pieno di venti gatti anche se casa mia è diventata uno zoo – non solo di bestie a quattro zampe – ed il coprifuoco esiste eccome, soprattutto se si lavora a Nocturn Alley. Di certo sfrutterò quel riquadro che è stato introdotto di recente per descrivere sommariamente l'autore dell'articolo. Non dovrei farlo visto che non sono più una scribacchina, ma La Voce resta il mio giornale, nessuno si illuda del contrario, al massimo posso dividerla con Alfred Lewis.
Non è una novità per nessuno – e continuo a ringraziare il Profeta per questo, che sperimentino presto qualche virus iper contagioso – che oltre a studiare all'Accademia di Aritmanzia Manish Sabu con Ismail Fehr e Joey Olsen come compagni d'anno che potete conoscere o ricordare, infatti, io abbia anche un lavoro part-time a La Mela Avvelenata, noto negozio di pozioni e veleni della famigerata via che parte da Diagon Alley. In questo momento a dire il vero sto immaginando le vostre facce, soprattutto dopo aver messo in fila riferimenti come – oh Cosetta potreggici tutti! – "Nocturn Alley" e "avvelenata". Sono traumi, posso immaginarlo. Di contro ci sarà anche chi è in preda al – Tosca santissima! – mettere in fila una considerazione dopo l'altra su come sia bello come una Veela, lavorare in un luogo del genere. Vediamo se riesco a immaginare – e sciogliere nell'acido – qualcuno dei vostri dubbi:

  1. No, non ho incontrato alcun ricercato dal Ministero, se si esclude il faccia a faccia di mesi fa con Diana Eedera. Ma se dovesse capitare chiederò espressamente che mi facciano un autografo per voi. Mandate pure le vostre richieste a Rosalie Kole, almeno avrà qualcosa da fare oltre a spacciarsi per una strega.
  2. No, non posso mandarvi dei veleni per corrispondenza. Oltre al fatto che non amo gli amici di piuma a meno che la piuma non sia conficcata nella loro mano per impedire che scrivano… trollate – ciao Brie – esiste una cosa che si chiama registro degli ingredienti e… stupore e meraviglia! I conti a fine giornata devono tornare tutti, pensate un po'.
  3. Si, mi sento grinzafica da morire, credeteci. Indossare una divisa a forma di ampolla in cui sembra muoversi un liquido scuro era il mio sogno segreto, così come imparare a riconoscere una larva di mosca albina da quella di una mosca sud europea, non dubitatene neanche per un momento. Ma se non altro ora posso ribattere con maggiore cognizione di causa ogni volta che Sebastian Waleystock o Michael Cerfield iniziano a fare i pozionisti perfettini ed isterici se levi il mestolo dal calderone prima che la pozione sia finita. C'è il 67% di possibilità che contaminiate l'intruglio che avete sotto il naso, sappiatelo e fatene tesoro quando Vincent Stars cercherà di mettervi in difficoltà, cioè mai.
  4. Si, è un lavoro normale in cui si ha a che fare con delle persone – talvolta senza un arto o con il viso coperto, sarà il freddo – e c'è sempre un preciso iter da seguire anche per evitare che si consegnino delle pozioni o dei veleni a qualcuno che ha assunto le sembianze di qualcun altro. Tutto questo tranne che non si presentino soggetti come Christine Berry o la stessa Margareth Lowenn… quelle puzzano di macedonia sin dalla soglia d'ingresso, neanche una Polisucco potrebbe salvarle.
  5. Ed infine si, la paga fa schifo, ma almeno ho la possibilità di pagarmi gli studi in Accademia, visto che non tutti siamo in grado di trovare i galeoni sotto il cuscino la mattina. E neanche in qualche altra stanza della casa, per dire. Le mattine ed i pomeriggi a volte non passano e devi sorbirti dei colleghi che hanno tanta, ma proprio tanta voglia di parlare, altre volte invece vorresti allungare le giornate perchè l'inventario va finito e quel vecchietto che ti ritrovi come titolare non capisce che farti crescere un nuovo braccio o mani più prensili non è proprio il modo migliore per presentarsi alla clientela sebbene resti di certo una soluzione originale, non lo metto in dubbio.

Quando ero ancora al castello – e non è passato che uno sputo di tempo – spesso ho fatto riferimento alla cupola protettiva che ammanta Hogwarts tenendo abbastanza lontane alcune vicende che ora mi appaiono sicuramente più tangibili e vicine. Non è un bene e non è un male, anche se è certo che la vita vera è questa, con il tempo che non basta, le smaterializzazioni frettolose che rischiano di far lasciare pezzi per strada e i Carlysle che puoi incrociare o meno lungo il percorso. C'è da studiare, ancora. C'è da passare nottate sui libri, ancora, ma si è liberi di scegliere, la gran parte delle volte. Su cosa optare e che conseguenze ha una determinata decisione una volta presa, però, dipende da ciascuno e da come si vuole indirizzare la propria esistenza e questo è meno semplice di come vi possa sembrare ora che siete ancora a scuola e magari fantasticate sul vostro futuro. Io mi ritengo soddisfatta, ora come ora, sia di quello che ho scelto sia di ciò che mi è capitato, talvolta anche inaspettatamente o senza preavviso. La vostra scelta qual è e che voce ha?

Anne Burton. Irlandese di quelle dedite a San Patrizio ed allergiche al non umorismo inglese. Nei sette anni trascorsi al castello ha dato prova di tagli netti e definitivi, soprattutto sulle dita altrui. Uno spiccato affetto verso gli studenti dei primi anni l'ha portata più volte a sollevarli da terra… lasciandoli a penzolare a testa in giù. Campionessa dei diversi Tornei di Duello che si sono susseguiti negli anni, ha diretto la Voce degli Studenti dall'inizio del sesto anno alla fine del settimo. Voci di corridoio lasciano ad intendere che la sua presenza aleggi ancora da qualche parte, soprattutto nei pressi della Sala Trofei. Salutare la redazione è stato solo l'inizio…
By Prie_Pawn | marzo 27, 2013 - 8:00 pm - Posted in Marzo 2069

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By Ivy | - 7:53 pm - Posted in Marzo 2069

Prima turnazione – seconda competizione

Come promesso, rieccomi con il mensile appuntamento del Torneo scolastico dei Cavalieri indetto dal cavalierato di Mornay che, dopo una stringata e nonpertuttimeritata pausa, con il sorteggio di fine febbraio ha visto l'inizio della seconda competizione ed in particolar modo del primo dei tre turni.
L'ho scritto e continuo a puntualizzarlo, nonpertuttimeritata pausa, poiché con il proseguire del torneo riscontro sempre più mancanza di spina dorsale da parte dei partecipanti, o aspiranti cavalieri che siano. Cenno ironico? Decisamente sì, perché se codesti desumessero anche solo di aspirare ad essere ritenuti tali dalla sottoscritta -basandomi su quello cui ho assistito fino ad ora, certamente- allora Emrys ama e venera le femmine ed il loro mondo e Jackie Oppenheim ha una voce soave, delicata e musicale.
L'unico partecipante che al momento può vantare una qualche considerazione e commento sufficientemente positivo da parte della sottoscritta, è il signorino Gordon; non che io sia chissà quale rilevante figura di Mornay eh, non sono mica la figlia del Cavaliere Generale Maggiore o facente parte della sua famiglia -diversamente da altri- quindi la mia rimane sempre e solo una personalissima opinione di chi ha un contatto diretto con il mondo di un cavaliere. La speranza è che non sovvenga la solita delusione classica di chi erroneamente sopravvaluta qualcuno. Per cui, signorino, veda di non farmi rimangiare quanto pubblicamente detto, scritto e sottoscritto.
La seconda competizione, a livello tempistico, sarà diluita fra i sabati e le domeniche dei mesi di febbraio e di marzo ma, come è successo, è stato prolungato ulteriormente  a causa di fattori avversi, quali meteo repellente ed imprevisti infortuni subìti dai partecipanti. A livello pratico le turnazioni non saranno più incentrate sulla Giostra, non si avranno destrieri da cavalcare né possibilità di scelta delle armi (e di conseguenza di una ben precisa e premeditata strategia basata sull'attacco o sulla difesa o su entrambe le cose); piuttosto le turnazioni vedranno l'accoppiata bacchetta-spada, il tutto con i piedi ben piantati sul terriccio, dove verranno messe alla prova anche le capacità magiche dei partecipanti.

Tuttavia è necessario precisare che le doti magiche da sole non sono sufficienti per il superamento di ogni incontro, poiché fondamentale è l'affinità con l'arma a disposizione, in codesta circostanza la spada, senza possibilità di alternativa né di scelta. Si deve, dunque, riuscire a far conciliare le due cose ed a trovare la perfetta chiave di volta che conceda di sfruttare al massimo le possibilità dei due oggetti, l'uno magico e l'altro babbano. Cosa serve in una prova del genere? La forza -maschile o femminile che sia- lascia il tempo che trova poiché non è determinante al fine della vittoria o della sconfitta; certo, è una componente da non tralasciare, ma a mio modesto parere è riuscire a trovare il connubio perfetto fra intelletto e magia ad essere determinante.
Come potete ben constatare, da questa breve spiegazione emerge nell'immediato che la difficoltà delle tipologie di competizioni risulta essere in crescendo rispetto alla prima.
Il sorteggio ha visto la formazione delle seguenti accoppiate; nell'ordine:

1- Katherine DeLaParker vs Heert McNails
2- Braden Bilius Rothenberg vs Aryan Sander
3- Sami Medicine vs Septimius Sonn
4- Miley Maryjulie Smith vs Penelope Bennett
5- Iryde Ardenya Hailee Nightmare vs Andrew Blue
6- Leroi Gordon vs Alice Julia Leary

Il primo, quinto e sesto incontro non sono stati in grado di regalare chissà quali emozioni e colpi di scena a noi spettatori benché, lo ammetto, vista la fase, me li sarei aspettati, o meglio, li avrei graditi. Ma come già detto, forse è perché mi aspetto un po' troppo da questo Torneo… Ha ragione mamma, non bisogna lasciarsi illudere. Ci ritroviamo, quindi, nel primo incontro un Heert iosonounmollicciomancatoMcNails FINALMENTE vincitore contro la DelaParker per disarmo di quest'ultima e nel quinto un Andrew Blue che ha avuto la meglio sulla Nightmare per aver incentrato tutto su un unico fine, quale l'affaticamento dell'avversaria, affaticamento sopraggiunto poco dopo con la vittoria del serpeverde, cvd.
Il sesto incontro, a mio modesto parere come sempre, è stato noioso per l'assenza di magia… Non fraintendetemi, l'utilizzo delle bacchette e le esecuzioni degli incantesimi ci sono stati, ma all'altezza di un Lumos; converrete con me che un tale approccio non conferisca alcun brio a noi spettatori -come anche ai cavalieri che assistono agli incontri-  oltre a risultare sconveniente da un punto di vista prettamente pratico. Tuttavia, fra un Puffagiolo ed un Bubotubero il signorino Gordon è riuscito a mettere k.o la signorina Leary. A tal proposito ribadisco il suddetto invito al quintino tassorosso, per i prossimi incontri. Non mi faccia rimangiare nulla.
Curioso è stato il quarto incontro… Il mio intuito dava vincitrice la Bennett ed invece, ironia della sorte, mi sono sbagliata. Strano. Vince la Smith per aver impossibilitato la Bennett a continuare l'incontro.
Il secondo incontro è stato CLAMOROSO. Non in bene, ma in male, decisamente male per quanto mi riguarda. Il signorino Rothenberg aveva la vittoria in pugno, in pugno per tutte le pluffe!, e si lascia abbindolare come un novellino da Miss spalvalderia Sander?! Ma come si fa, dico io… Anni di diretto addestramento con il cavalierato, anche addestramento frontale vero e proprio, conoscenza delle quantomeno basilari tecniche di combattimento, predisposizione magica di un certo livello (infatti, da quel che so, la sua media in incantesimi è una E piena), discendente di Tebaius Rothenberg… il corretto finale a tale pensiero potete darlo da soli. Non ritengo necessario sprecare inutilmente inchiostro e centimetri preziosi di pergamena per una descrizione dettagliata di un simil incontro in cui l'aggettivo "clamoroso" riassume il tutto. Vince Aryan Sander per rimboccinimento -che la fama del cognome gli stia andando al cervello?- di Bradenbilius Rothenberg.
Nel terzo incontro ritroviamo un nome che, a primo acchito, potrebbe stupirci… Septimius Sonn. Non si era ritirato, direte voi? Ebbene sì, se ben ricordate è stato anche intervistato da me medesima e, in quella circostanza, mi sembrava davvero estremamente convinto. Sarà successo qualcosa che lo avrà fatto riflettere? E se sì, cosa in particolare? Be', le risposte a queste domande magari le forniranno i colleghi dell'Eco. Vedete, cari colleghi? Vi do anche le dritte, quanto sono magnanima. Ilarità esclusa -scusate, Erin e Jackie mi hanno detto che devo ridere di più- riprendendo la piuma del discorso… Sì, Septimius Sonn è rientrato nel torneo (regolarmente, avendo già in precedenza pagato la quota necessaria per la partecipazione) e ha dovuto duellare con il corvonero Sami Medicine. Alla fine il suo ritorno è stato più un fulmine che altro poiché ha perso, sebbene dopo un piacevolissimo incontro, è da dirlo.

Gli assalti sono stati soltanto due, ma da soli sono risultati i più interessanti dell'intera prima competizione, della somma di tutti gli assalti dei sei incontri, si intende!
Nel primo assalto, spade e bacchette in ambedue le mani per entrambi (come già detto), il signorino Sonn punta alla creazione di uno scudo ideale con un banale Scudincanto ma che, benché o proprio perché tale, è in grado di essere offensivo se eseguito con precisione, cosa che fa il quintino, per poi partire al contrattacco sguainando la spada. Caso non vuole che il prefetto corvonero non sia stato propriamente a guardare, anzi, che abbia evocato alla perfezione e con minuzia di particolari, uno specchio riflettente con sostegno e retro bronzeo; il tempo impiegato dal serpeverde ad azzerare la distanza dal suo avversario fa sì che il corvonero possa sfruttare quel vantaggio tempistico per l'evocazione da lui progettata, il tutto proprio nel momento, nell'istante, in cui Sonn è partito all'assalto dell'altro. Il risultato? La spada si schianta contro lo specchio, che va in frantumi, provocando una protuberanza anche sul retro.
Il secondo assalto ha inizio quando lo scudo del serpeverde scompare definitivamente. E' tempo di ricorrere ad un nuovo piano! Se il quintino da una parte ricorre ad uno STRABILIANTE incantesimo di Levitazione umana che -da quanto scritto nei libri in biblioteca- controllando l'elementale aria permette di levitare ad un metro da terra  e, se controllato adeguatamente, di spostarsi a proprio piacimento per una decina di secondi, il prefetto non è da meno. Attenzionando lo sguardo sulla spada del primo e sulla direzione da essa intrapresa, si può notare che egli ha un preciso piano: colpire l'avversario nell'azione di discesa, superando così tutti gli eventuali ostacoli che sarebbero potuti essere d'intralcio per un attacco ed al contempo cogliere di sorpresa il prefetto. E tutto procede secondo i piani del serpeverde, proprio tutto, se non fosse che… il corvonero esegue un Immobilus con un tempismo PERFETTO! Il signorino Sonn, quindi, si ritrova bloccato ad un metro da terra con la spada puntata all'elmo dell'avversario a pochi centrimetri. Qualcosa di strabiliante da vedere, davvero. Ed è stato a questo punto che Lord MacDorrow ha decretato Sami Medicine vincitore dell'incontro per aver immobilizzato il suo avversario.

Bene, cari partecipanti del Torneo, spero che abbiate letto di questo incontro con estrema attenzione, perché è così che andrebbero affrontati!
Al momento, questo è quanto. Ci si rilegge per il secondo ed il terzo turno!

Ivy Hevenge. Terzina Grifondoro, 13 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisce; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta… Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Fa parte del Club del Libro dal primo anno.
By vocestudenti | - 5:47 pm - Posted in Marzo 2069

Credo sia doveroso iniziare quest'articolo ricordando quello che c'è scritto nel quarto volume del Manuale degli Incantesimi (pagina 272) e nel terzo volume di Incantesimi di Duello (pagina 136): "L'incantesimo Bombarda genera una piccola esplosione, in grado di far saltare oggetti babbani come sbarre o porte" e "Il potenziamento del Bombarda, il Bombarda Maxima, aumenta la portata dell'esplosione. Questo genere di incantesimi rientra tra i distruttivi, senza particolare utilità se non quella di far saltare qualcosa. Se ne sconsiglia l'uso in ambienti chiusi o prima di aver potuto garantire la sicurezza di chi è intorno".
Dunque, quale dovrebbe essere l'utilità di due, e ripeto due, Bombarda Maxima in un locale piccolo come il Tortiglione Tartagliante di Diagon Alley? Me lo sto chiedendo da qualche settimana, mentre mi documentavo sulla seconda, e ripeto seconda, volta che il Tortiglione è saltato in aria e nel frattempo lucidavo la mia collezione di forchette. Ricorderete l'articolo di Ivy nel numero di febbraio, e se non lo ricordate andate a rileggerlo, perchè vorrei evitare di vedere le statistiche di Hogwarts che precipitano per il dilagare dell'ignoranza sui fatti del nostro mondo.
In ogni caso, il 20 febbraio due loschi figuri hanno fatto irruzione al Tortiglione in cerca di una ragazza e poi, andando via, hanno pensato bene di far saltare in aria qualche tavolo qua e là. Una settimana dopo ci hanno pensato alcuni ex studenti di Hogwarts a ripetere la prode opera. Ancora non è chiaro chi – c'è di mezzo sicuramente un Grifondoro – ma nei giorni successivi sono diventate man mano note le identità delle persone rimaste bloccate sotto le macerie dopo l'esplosione: ben due Grifondoro, Christine Berry e Sebastian Waleystock, oltre a Ginny Williams e alla cercatrice dei Kestrels – Muldoon, sciò, non vi ho chiamati – Krystal James. Al quadro si aggiungono due Auror, Clayton Keshawn e Erick Ajestin. Questa particolare composizione vi è familiare? Lo spero bene. Sono quasi le stesse persone presenti durante la prima esplosione del Tortiglione, fatta eccezione per la James e l'Auror Ajestin. Il Tortiglione sarà il loro locale preferito o qui Kneazle ci cova, come dice sempre Merida?
Nuovi elementi, però, si aggiungono al quadro e gettano una luce piuttosto inquietante sulla vicenda. Perché sono volati Bombarda e altri incantesimi elementali? Perché c'è stata una nuova rissa, stavolta tra due ragazze di cui ancora di sa poco e gli stessi loschi individui dell'ultima volta, capitanati da… Leindert Hendriks. Questo dovete ricordarlo per forza. E' l'ex insegnante di Veleni della St. Cluny, lo stesso che è fuggito dall'accademia francese dopo un'esplosione (ancora) che ha ucciso Algernon Moreau, docente di Pozioni Rare. Lo scopo di Hendriks, per quanto si può capire dalle cronache di questi giorni, sarebbe stato quello di recuperare qualcosa. E così è stato, in un certo senso. Secondo il proprietario del Tortiglione, a una delle due ragazze presenti è stato staccato un braccio, fasciato da un maglio di ferro. Li avrete visti addosso ai cavalieri che girano per la foresta in queste settimane. E considerando che di mezzo c'era anche una spada, brandita da una delle due ragazze, la domanda sorge spontanea: che sia il caso di andare a fare qualche domanda sull'isola di Mornay? Quest'anno vi si sono puntati contro molti Lumos e sembra sempre meno un caso: un gruppo di cavalieri è qui per un torneo scolastico; un ex studente di Hogwarts passa tre mesi a Mornay per la leva; e ora spuntano due ragazze che sembrano in possesso di roba da cavaliere. Tutti depistaggi o c'è una strada giusta da qualche parte? A me i volti delle due ragazze, riportati in foto sul Profeta, sembrano vagamente familiari. Al momento, quel che è certo è che entrambe non sono sopravvissute a quella sfortunata serata al Tortiglione. Ad una è stato spezzato il collo da uno dei compari di Hendricks, saliti al numero di quattro, e l'altra, secondo le voci più fondate, è andata incontro a una morte crudele e quasi istantanea per un veleno sconosciuto, entrato in circolo tramite una ferita inflittale dallo stesso Hendricks con uno spadino.
Il Tortiglione si colora di rosso e ora probabilmente anche gli avventori più abituali ci penseranno un po' prima di andare a bere qualcosa. O saranno sostituiti da schiere di Auror, con la speranza che la prossima volta il numero farà un po' la differenza.

Vega Rushton. Un affarino Serpeverde di 16 anni che sa costruire bambole voodoo, ma non lo fa perchè è estremamente maleducato strappare capelli altrui. Attenti a voi. Ha lontane origini dalla Repubblica Dominicana, nei Caraibi, ma la sua famiglia vive a Canterbury. Le piace la Storia della magia e la sua insegnante preferita è Rosmilda Welkeltosk, il che la dice lunga. Da qualche tempo gira sempre con una forchetta in tasca che funge da tortura psicologica per Philip. Fa parte del Club del Libro e ritiene che tutti gli altri iscritti leggano troppo lentamente. Lei sa tutto. Vi sta osservando anche in questo momento, anche se voi non saprete mai come.
By vocestudenti | marzo 26, 2013 - 3:27 pm - Posted in Marzo 2069

Signori, i miracoli possono avvenire anche tra di noi, che abbiam la magia a portata di bacchetta in ogni istante della giornata. Scherzi a parte, seriamente: niente punizioni per la Signorina Rosalie K(iller)ole o per Grifondoro in generale! Ovviamente non son così bobotubera da prendermi il merito della situazione, perchè penso sia ben chiaro che, per come è organizzata al momento ogni giornata della Sestina, le dev'essere totalmente impossibile compiere qualcosa di scorretto, dovendo trastullarsi tra le lezioni e il volontariato al San Mungo. Si può certo riflettere sul comportamento dei Docenti: se avessero tenuto un simil pugno di ferro molto prima, ci saremmo risparmiati inutili scene di bullismo o di cattiveria e acidità gratuite, che non hanno portato a nulla di buono? Uno di quei comportamenti che si sta impegnando a denunciare con tanto ardore la new entry Pawn, sì. Ovviamente certezze non ne abbiamo, ma la fata nell'orecchio frulla eccome. Riguardo ai Grifi, invece, nulla da ridire per questo mese, tante lodi a loro! Siamo spiacenti per Luys, che, a quanto pare, risulta essere un Grifo dell'ormai vecchia guardia, perchè, forse, la nuova generazione sta dimostrando di potersi salvare. Ci tengo a sottolineare chiaramente il forse, comunque.

1. Ai signori Veii Theafting, Septimius Sonn e alla signorina Calypso VonSchuster verranno detratti 30 punti a testa e dovranno per UN MESE aiutare il professor FitzRoy nella pulizia del recinto degli Ippogrifi per aver deliberatamente rischiato di nuocere gravemente alla salute di una loro compagna.

Il Consiglio Docenti

Ovviamente buon sangue Serpe non mente e, quindi, se non c'è la Kole a tenere basso il buon nome della casata di Salazar, ci deve pensare qualcun'altro. Serpi in parte anomale, che evidentemente non hanno poi tanto orgoglio Slytherin. Un po' come certi altri elementi che vorrebbero prendersi colpe che non hanno..a buon intenditor, poche parole. Direi che i Muldoon non avrebbero problemi a far partire una nuova scommessa: i Docenti dovranno arrivare nuovamente ad usare un pugno di ferro per placare questi animi particolarmente..assetati di sangue?!

2. A causa del comportamento poco corretto tenuto dal giovanottosignorino Raven Windsor, sarà costretto ad indossare un braccialetto della buona educazione e del rispetto. Tale braccialetto non può essere rimosso nè magicamente nè manualmente da nessuno, eccetto me. L'oggetto si attiva ogni volta che il signorino Windsor si comporterà in modo insolente, sgrabato, spocchioso, irrispettoso nei confronti di chiunque. Attivandosi potrà incappare in una leggera scossa o se il linguaggio sarà ancora particolarmente colorito di epiteti fantasiosi anche con un languelingua della durata di 10 minuti. Quando il signorino avrà capito ed imparato ad essere più rispettoso provvederò immediatamente a toglierlo.

Will Harrenhal, Docente di Incantesimi

Curioso che, anche tra i bronzoblu, che dovrebbero esser coloro che son dotati maggior intelletto, ci sia una sorta di storia che si ripete, molto in stile Serpeverde: il signorino Windsor non vi ricorda tanto un nonpiùnominatopoicosìtantospesso Mordey?! Certo che, però, da un platano picchiatore non nasce una mandragola, dal momento che il professor Harrenhal non si è poi discostato tanto dal tanto curioso collare per cui optò la professoressa Mystes. E se la prossima volta Harrenhal concentrasse la sua magia e le sue capacità a brevettare un nuovo ordigno a mo' di mutanda?!

3. La signorina Katniss Grey a causa del suo RIPROVEVOLE atteggiamento nei confronti di un'altra alunna durante la partita, o meglio, nel momento clou della partita Grifondoro-Corvonero, sarà costretta a scontare con la sottoscritta una punizione della durata di due settimane, né meno né più. La punizione consterà nell'aiutare la sottoscritta in tutte le mansioni di ufficio (trasportare compiti e libri, sistemare l'aula di storia della magia e l'ufficio della docente, riporre i libri al loro posto più varie ed eventuali) ovviamente senza l'utilizzo della magia ed alla presenza della sottoscritta, alla fine delle lezioni tutti i giorni della settimana esclusa la domenica ed incluso il sabato dalle 9:00 alle 12:00 del mattino. L'assenza a tali "appuntamenti" si riterrà giustificata solo in caso di certificato di morte della studentessa presentato al cospetto della sottoscritta.

In fede
Rosmilda Welkentosk, Docente di Storia della Magia

Katniss Katniss Katniss..non lo sai che se vai con lo zoppo, impari a zoppicare? Anche qui, a buon intenditor poche parole. Fidati, meglio che prendi spunto da O'John e Smith, perchè loro sì che hanno appreso per bene la nobile arte di come si incoraggia burtonianamente la propria squadra, cercando di minimizzare a parole gli avversari.  

4. Giusto per avvisare i miei colleghi così come i prefetti, i caposcuola ed il resto degli studenti: la punizione da me decisa in precedenza per il signorino Raven Windsor continuerà, quanto meno, fino a settembre prossimo. Lo studente dovrà scrivere una lettera di scuse al castello, in particolar modo rivolta agli studenti da lui derisi, e che la redazione dell'Eco del Corvo nel prossimo numero pubblichi suddetta lettera. Che questo gli faccia capire che non siamo in una dittatura ma in un ambiente civile dove ci si aspetta il rispetto reciproco che sia verbale o scritto; a tal proposito prenderò ulteriori provvedimenti se il modo di scrivere del Corvonero non dovesse cambiare nei toni. Che questo sia il primo ed ultimo avvertimento bambolo

Will Harrenhal, Docente di Incantesimi

Ed ecco che ricasca l'asin..ehm, il corvo. Giusto per non ripetermi, ti dico solo una parola, Windors: mutande.

Giselle Lanfrad. Attuale Prefetto Serpeverde, sconosciuta ai più fino a quando non è stata nominata Capitano della squadra di Quidditch della sua casata, quando era solamente al suo quarto anno. Inglese DOC, risiede a Londra, dov'è nata e cresciuta. In pochi sanno che ha un fratello più grande che gioca come cercatore in una squadra di Quidditch francese, mentre di assoluto dominio pubblico è il fatto che abbia anche una sorella, da quando Hortense Lanfrad è stata smistata a Grifondoro. Vive per Pozioni, riuscendo a vincere, per il momento, tutte le gare scolastiche a cui ogni anno ha partecipato, mentre non eccelle a riguardo delle tattiche di difesa, dal momento che è sempre stata eliminata subito dai vari Tornei dei Duellanti, organizzati a scuola. Silenziosa, piuttosto scontrosa e apatica ad una prima occhiata, non è il tipo che si ferma a fare due chiacchere con chi non conosce. Non è un mistero, dal momento che è arrivata ad occuparsi di "T in condotta", che abbia venerato e veneri tutt'ora Anne Burton.
By Anne Burton | marzo 24, 2013 - 11:02 pm - Posted in Marzo 2069

Vi ricordate di Colchester e della notizia che ho sottoposto alla vostra attenzione nel numero di Febbraio de La Voce degli Studenti? Tuttavia no, non è di quei poveri maghi che si trovano ancora ricoverati al San Mungo in attesa che i guaritori trovino – si spera – il modo di risollevare la loro esistenza che voglio parlare in questo pezzo, anche perchè la Lega per la Difesa Contro le Arti Oscure giusto qualche settimana fa ha divulgato la notizia secondo cui il mistero di Colchester è stato completamente risolto con la scoperta di una grave forma di avvelenamento da ferro provocato da una "non meglio identificata creatura di cui non ci si deve più preoccupare" (riporto testualmente quanto apparso sul Profeta) che è anche la causa dello stato in cui vertono i due ladri – inutile usare giri di parole – di anticaglie che si sono fritti il cervello.
Al di là di questa breve e doverosa parentesi, però, c'è qualche altro fatto che ha attirato l'attenzione della stampa e anche di un numero abbastanza cospicuo di curiosi sempre nei dintorni della città dell'Essex, sebbene in questo caso non si parli di rovine di epoca romana o di strane foglie con un occhio dipinto su di esse. I fatti che sono arrivati sino alle prendiappunti di alcuni giornalisti di cronaca interna si sono svolti più o meno in contemporanea con la risoluzione del mistero di Colchester, a dire il vero, ma le autorità competenti e lo stesso Ministero della Magia hanno tenuto a sottolineare come non vi sia alcun legame tra le due circostanze e come – in realtà – non vi siano per il momento neppure delle prove evidenti di quanto sostenuto dai maghi e dalle streghe che vivono nei pressi Lexden. Ma veniamo ai fatti.
Recentemente mi hanno costretto ho deciso di spulciare un po' di vecchi numeri del giornale scolastico (il primo che chiede di quale giornale scolastico stia parlando si ritroverà rinchiuso nel bagno del terzo piano per evidenti problemi intestinali)imbattendomi in questo modo in alcuni articoli di cronaca che sembrano proprio accostabili al caso in questione. Ricordate quando si parlava del Marchio di Sangue e di una presunta/ipotetica faida o repressione nei confronti di un clan vampirico ramingo? Bene. Se avete tutta questa memoria – imparate le date di Storia della Magia che io non riesco a fissarmi in testa – certamente avrete anche notato come la storia ad un certo punto si sia interrotta. Nessuna notizia, alcuno sviluppo. Fine dei giochi, almeno stando a quello che si è potuto sapere. Sembra però che a Lexden da qualche tempo ci sia più di un particolare che possa far pensare alla presenza, se non proprio di un numero consistente di vampiri, almeno di qualche esponente degli oppositori del sole, passandomi il paragone che alcuni potrebbero ritenere offensivo. Non vi sono delle evidenze e si sa bene come spesso il chiacchiericcio arriva a tessere delle trame che possono far invidia alla fantasia degli scrittori più fervidi (si, persino di Anche i Mooncalf anelano il sole), ma se il Ministero non sembra intenzionato a perlustrare la zona o sincerarsi in qualche modo di quelle che sono definite come " paranoie dettate dall'incremento di fatti di cronaca nell'Essex" di certo lo stesso non si può dire per chi in quei luoghi ci vive, ci lavora e ci cresce i figli.
Chiariamo, non vi è stato alcun episodio allarmante che possa lasciar intendere che sia necessario l'intervento di ministeriali esperti in materia o di Auror incaricati del pattugliamento dei boschi attorno alla comunità magica in questione, ma si sa come lo spauracchio ed il passaparola tendano magari ad ingigantire i fatti. Non è detto che Lexden sia diventata di colpo un luogo appetibile per l'instaurarsi di un clan vampirico e non è neanche detto che si tratti dello stesso gruppo di vampiri sopravvissuto – se è questa la versione dei fatti che si vuole accettare – alla vendetta del Marchio di Sangue. Quel che è certo, al momento in cui vi rendo partecipi di questa notizia, è che qualcuno ha fiutato – e mai termine fu più azzeccato in questo caso – qualche indizio sebbene queste stesse certezze siano andate scemando a seguito della risoluzione del mistero di Colchester per farsi di nuovo prepotentemente presenti in questi ultimi giorni. Che sia un messaggio indirizzato alla Lega o a qualche suo rappresentante? Che sia semplicemente un caso o un eccesso di allarmismo? Solo il tempo – e forse neanche quello – saprà dirlo. Io però un Vampiro prima o poi vorrei incontrarlo, immagino quanto questo possa interessarvi.

Merida McReady. Scozzese dei monti Am Monadh (Grampians in lingua inglese) e Tassorosso per buona lena e tempra davanti alle difficoltà, attualmente frequenta il terzo anno e, finalmente, anche il corso di Cura delle Creature Magiche. Attivista e fondamentalista in tutto ciò che riguarda la fauna del mondo magico paragona spesso studenti e docenti a creature poco conosciute di cui ha sentito parlare dagli innumerevoli cugini – tra cui Robert McReady – o dai visitatori dell'allevamento di cavalli alati degli zii. Sempre che non se le inventi, direttamente. Diretta e senza peli sulla lingua non si fa problemi nell'esprimere ciò che pensa anche quando non può piacere, anzi, probabilmente soprattutto quando sarebbe preferibile addolcire la pozione prima di somministrarla. Si lamenta sempre delle compagne di dormitorio sostenendo che russano.