Prima turnazione – seconda competizione

Come promesso, rieccomi con il mensile appuntamento del Torneo scolastico dei Cavalieri indetto dal cavalierato di Mornay che, dopo una stringata e nonpertuttimeritata pausa, con il sorteggio di fine febbraio ha visto l'inizio della seconda competizione ed in particolar modo del primo dei tre turni.
L'ho scritto e continuo a puntualizzarlo, nonpertuttimeritata pausa, poiché con il proseguire del torneo riscontro sempre più mancanza di spina dorsale da parte dei partecipanti, o aspiranti cavalieri che siano. Cenno ironico? Decisamente sì, perché se codesti desumessero anche solo di aspirare ad essere ritenuti tali dalla sottoscritta -basandomi su quello cui ho assistito fino ad ora, certamente- allora Emrys ama e venera le femmine ed il loro mondo e Jackie Oppenheim ha una voce soave, delicata e musicale.
L'unico partecipante che al momento può vantare una qualche considerazione e commento sufficientemente positivo da parte della sottoscritta, è il signorino Gordon; non che io sia chissà quale rilevante figura di Mornay eh, non sono mica la figlia del Cavaliere Generale Maggiore o facente parte della sua famiglia -diversamente da altri- quindi la mia rimane sempre e solo una personalissima opinione di chi ha un contatto diretto con il mondo di un cavaliere. La speranza è che non sovvenga la solita delusione classica di chi erroneamente sopravvaluta qualcuno. Per cui, signorino, veda di non farmi rimangiare quanto pubblicamente detto, scritto e sottoscritto.
La seconda competizione, a livello tempistico, sarà diluita fra i sabati e le domeniche dei mesi di febbraio e di marzo ma, come è successo, è stato prolungato ulteriormente  a causa di fattori avversi, quali meteo repellente ed imprevisti infortuni subìti dai partecipanti. A livello pratico le turnazioni non saranno più incentrate sulla Giostra, non si avranno destrieri da cavalcare né possibilità di scelta delle armi (e di conseguenza di una ben precisa e premeditata strategia basata sull'attacco o sulla difesa o su entrambe le cose); piuttosto le turnazioni vedranno l'accoppiata bacchetta-spada, il tutto con i piedi ben piantati sul terriccio, dove verranno messe alla prova anche le capacità magiche dei partecipanti.

Tuttavia è necessario precisare che le doti magiche da sole non sono sufficienti per il superamento di ogni incontro, poiché fondamentale è l'affinità con l'arma a disposizione, in codesta circostanza la spada, senza possibilità di alternativa né di scelta. Si deve, dunque, riuscire a far conciliare le due cose ed a trovare la perfetta chiave di volta che conceda di sfruttare al massimo le possibilità dei due oggetti, l'uno magico e l'altro babbano. Cosa serve in una prova del genere? La forza -maschile o femminile che sia- lascia il tempo che trova poiché non è determinante al fine della vittoria o della sconfitta; certo, è una componente da non tralasciare, ma a mio modesto parere è riuscire a trovare il connubio perfetto fra intelletto e magia ad essere determinante.
Come potete ben constatare, da questa breve spiegazione emerge nell'immediato che la difficoltà delle tipologie di competizioni risulta essere in crescendo rispetto alla prima.
Il sorteggio ha visto la formazione delle seguenti accoppiate; nell'ordine:

1- Katherine DeLaParker vs Heert McNails
2- Braden Bilius Rothenberg vs Aryan Sander
3- Sami Medicine vs Septimius Sonn
4- Miley Maryjulie Smith vs Penelope Bennett
5- Iryde Ardenya Hailee Nightmare vs Andrew Blue
6- Leroi Gordon vs Alice Julia Leary

Il primo, quinto e sesto incontro non sono stati in grado di regalare chissà quali emozioni e colpi di scena a noi spettatori benché, lo ammetto, vista la fase, me li sarei aspettati, o meglio, li avrei graditi. Ma come già detto, forse è perché mi aspetto un po' troppo da questo Torneo… Ha ragione mamma, non bisogna lasciarsi illudere. Ci ritroviamo, quindi, nel primo incontro un Heert iosonounmollicciomancatoMcNails FINALMENTE vincitore contro la DelaParker per disarmo di quest'ultima e nel quinto un Andrew Blue che ha avuto la meglio sulla Nightmare per aver incentrato tutto su un unico fine, quale l'affaticamento dell'avversaria, affaticamento sopraggiunto poco dopo con la vittoria del serpeverde, cvd.
Il sesto incontro, a mio modesto parere come sempre, è stato noioso per l'assenza di magia… Non fraintendetemi, l'utilizzo delle bacchette e le esecuzioni degli incantesimi ci sono stati, ma all'altezza di un Lumos; converrete con me che un tale approccio non conferisca alcun brio a noi spettatori -come anche ai cavalieri che assistono agli incontri-  oltre a risultare sconveniente da un punto di vista prettamente pratico. Tuttavia, fra un Puffagiolo ed un Bubotubero il signorino Gordon è riuscito a mettere k.o la signorina Leary. A tal proposito ribadisco il suddetto invito al quintino tassorosso, per i prossimi incontri. Non mi faccia rimangiare nulla.
Curioso è stato il quarto incontro… Il mio intuito dava vincitrice la Bennett ed invece, ironia della sorte, mi sono sbagliata. Strano. Vince la Smith per aver impossibilitato la Bennett a continuare l'incontro.
Il secondo incontro è stato CLAMOROSO. Non in bene, ma in male, decisamente male per quanto mi riguarda. Il signorino Rothenberg aveva la vittoria in pugno, in pugno per tutte le pluffe!, e si lascia abbindolare come un novellino da Miss spalvalderia Sander?! Ma come si fa, dico io… Anni di diretto addestramento con il cavalierato, anche addestramento frontale vero e proprio, conoscenza delle quantomeno basilari tecniche di combattimento, predisposizione magica di un certo livello (infatti, da quel che so, la sua media in incantesimi è una E piena), discendente di Tebaius Rothenberg… il corretto finale a tale pensiero potete darlo da soli. Non ritengo necessario sprecare inutilmente inchiostro e centimetri preziosi di pergamena per una descrizione dettagliata di un simil incontro in cui l'aggettivo "clamoroso" riassume il tutto. Vince Aryan Sander per rimboccinimento -che la fama del cognome gli stia andando al cervello?- di Bradenbilius Rothenberg.
Nel terzo incontro ritroviamo un nome che, a primo acchito, potrebbe stupirci… Septimius Sonn. Non si era ritirato, direte voi? Ebbene sì, se ben ricordate è stato anche intervistato da me medesima e, in quella circostanza, mi sembrava davvero estremamente convinto. Sarà successo qualcosa che lo avrà fatto riflettere? E se sì, cosa in particolare? Be', le risposte a queste domande magari le forniranno i colleghi dell'Eco. Vedete, cari colleghi? Vi do anche le dritte, quanto sono magnanima. Ilarità esclusa -scusate, Erin e Jackie mi hanno detto che devo ridere di più- riprendendo la piuma del discorso… Sì, Septimius Sonn è rientrato nel torneo (regolarmente, avendo già in precedenza pagato la quota necessaria per la partecipazione) e ha dovuto duellare con il corvonero Sami Medicine. Alla fine il suo ritorno è stato più un fulmine che altro poiché ha perso, sebbene dopo un piacevolissimo incontro, è da dirlo.

Gli assalti sono stati soltanto due, ma da soli sono risultati i più interessanti dell'intera prima competizione, della somma di tutti gli assalti dei sei incontri, si intende!
Nel primo assalto, spade e bacchette in ambedue le mani per entrambi (come già detto), il signorino Sonn punta alla creazione di uno scudo ideale con un banale Scudincanto ma che, benché o proprio perché tale, è in grado di essere offensivo se eseguito con precisione, cosa che fa il quintino, per poi partire al contrattacco sguainando la spada. Caso non vuole che il prefetto corvonero non sia stato propriamente a guardare, anzi, che abbia evocato alla perfezione e con minuzia di particolari, uno specchio riflettente con sostegno e retro bronzeo; il tempo impiegato dal serpeverde ad azzerare la distanza dal suo avversario fa sì che il corvonero possa sfruttare quel vantaggio tempistico per l'evocazione da lui progettata, il tutto proprio nel momento, nell'istante, in cui Sonn è partito all'assalto dell'altro. Il risultato? La spada si schianta contro lo specchio, che va in frantumi, provocando una protuberanza anche sul retro.
Il secondo assalto ha inizio quando lo scudo del serpeverde scompare definitivamente. E' tempo di ricorrere ad un nuovo piano! Se il quintino da una parte ricorre ad uno STRABILIANTE incantesimo di Levitazione umana che -da quanto scritto nei libri in biblioteca- controllando l'elementale aria permette di levitare ad un metro da terra  e, se controllato adeguatamente, di spostarsi a proprio piacimento per una decina di secondi, il prefetto non è da meno. Attenzionando lo sguardo sulla spada del primo e sulla direzione da essa intrapresa, si può notare che egli ha un preciso piano: colpire l'avversario nell'azione di discesa, superando così tutti gli eventuali ostacoli che sarebbero potuti essere d'intralcio per un attacco ed al contempo cogliere di sorpresa il prefetto. E tutto procede secondo i piani del serpeverde, proprio tutto, se non fosse che… il corvonero esegue un Immobilus con un tempismo PERFETTO! Il signorino Sonn, quindi, si ritrova bloccato ad un metro da terra con la spada puntata all'elmo dell'avversario a pochi centrimetri. Qualcosa di strabiliante da vedere, davvero. Ed è stato a questo punto che Lord MacDorrow ha decretato Sami Medicine vincitore dell'incontro per aver immobilizzato il suo avversario.

Bene, cari partecipanti del Torneo, spero che abbiate letto di questo incontro con estrema attenzione, perché è così che andrebbero affrontati!
Al momento, questo è quanto. Ci si rilegge per il secondo ed il terzo turno!

Ivy Hevenge. Terzina Grifondoro, 13 anni. Figlia di un cavaliere di Mornay e di una babbana, vive nella medesima isola magica ed ha tutte le intenzioni di seguire le orme del padre anche se una regola legata al sesso glielo impedisce; per questo tutto quello che fa ha come finalità quella di essere il cavaliere perfetto, perfetto a tal punto da poter abbattere una regola antidiluviana e sessista. Ed è anche convinta di riuscirci! Poveretta… Si batte affinché le femmine siano al pari dei maschi, sia come opportunità che come considerazione, cosa che trapela anche nei suoi articoli; occupa perennemente la prima fila in aula e mira ad eccellere in tutte le materie. La sua "carriera" da scribacchina è iniziata con un'invettiva nei confronti dei partecipanti al Torneo indetto dai Cavalieri di Mornay. Fa parte del Club del Libro dal primo anno.